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Indice
Introduzione
Prefazione
Saluto del Presidente Panificatori bolognesi
Larte dei panificatori a Bologna
La ricetta base del pane di Bologna
I pani
Larte dolciaria
I dolci
Le botteghe di qualit, dalla vendita alla produzione
I Panifici
Le Pasticcerie
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Oggi pi che mai si avverte una diffusa necessit ed interesse a riscoprire il piacere di gustare ed offrire un prodotto unico, dove passione, qualit e professionalit si fondono trovando la loro origine nei retrobottega
caldi e infarinati dei nostri artisti della panificazione. Un mestiere, quello dei panificatori e dei maestri dolciari, nobile e carico di significati,
valori sociali e culturali, nel quale lesperienza, laffezione e la tradizione
fanno da padroni. Un mestiere che richiede tanta devozione, sacrificio e
passione, oltre che al contatto diretto con una materia che viene creata
e plasmata da mani sapienti proprio in un momento storico nel quale
lautomazione caratterizza ogni fase della produzione. Con viva soddisfazione lAssociazione panificatori di Bologna e provincia ha partecipato alliniziativa rappresentata da questo libretto che illumina - con
rinnovato interesse - il mondo di fornai e pasticceri attraverso la storia e
la tradizione locali, accompagnando il percorso testuale con un corredo
di immagini che intendono coinvolgere mente, cuore e sensi dei lettori.
Francesco Mafaro
Presidente Associazione Panificatori di Bologna e Provincia
Gloria al pan
Gira la roda; e tot j ann cl storia
as smna, as md e as fa masnr al gran,
parch lumanit avand al pan,
linlza a la natura un inno ed gloria.
S lavss mai da mancr al sr un brt fat,
parch la carest l un qul chfa pora;
as vdr sicur dla zeint chis farn f ra
pr un pogn d fareina tolt int un burat.
Aloura gloria e gloria eterna al pan
surzint ed vtta ed tott al mond intir
pregand Iddio che seimper per lavgnir
al sdaga stalimeint prezious e san.
L tant prezious che fein souvra laltr
col pan s arnova tott i d al mistri
cre dal Salvatour, col desidri
cha samen bon in mod propri esemplr
E n furnr bulgnis che inc ai fan fsta
a inauguran con gioia una bandira
chl la dimustrazin dla feid intira
che a purtaran al pan fein chvetta as resta.
E te gran Sant, che ads ti nomin
A protettour dal noster sodalzzi
An fres mai mancr qi bnfezzi
Chas vol par proseguir la nostra st,
Che n con volont a seguiran,
sfidand totti agli insidi e totti guai
che addoss a n purtropp n amachen mai
semper sperand in tla to protezion.
ane e dolci sono una commistione antica risalente sino ai tempi dei greci e
dei romani e rappresentano il primo e gli ultimi prodotti ad essere serviti in
tavola, carichi di una simbologia forte, in quanto entrambi riconducono alla
moltiplicazione, alla fertilit dei campi e della donna. Sinonimo di nutrimento base
ed essenziale il primo per tutti gli strati sociali, indispensabile nei momenti di povert
e bene difficile a trovarsi nelle carestie; pane speciale, ideale per esaltare unoccasione
importante, una cerimonia, una festa, diverso da quello giornaliero, pi spettacolare,
creativo e colorato, i secondi. Apparentemente semplice e costituito da pochi elementi
basilari oggi il pane spesso considerato un complemento del pasto a cui
si d minor interesse, quando invece per millenni e fino a pochi decenni
addietro ha rappresentato un nutrimento fondamentale, indispensabile
alla sopravvivenza, un prodotto che mai doveva mancare al popolo, ad un
prezzo giusto e controllato. Simbolo della continuit alimentare, emblema
di vita e sacralit che si oppone alla morte grazie allelemento vitale per
eccellenza rappresentato dal lievito, causa di rivolte popolari nonch
strumento politico usato dai governanti per mantenere il consenso dei
sudditi e dei popoli governati, il pane ritenuto un alimento sacro che ha
accompagnato le vicende spirituali e materiali delluomo.
A Bologna la testimonianza di ci data da una ricca serie di curiosi
detti dialettali, che confermano la sacralit e limportanza che ha sempre
circondato questo alimento: Bon com al pan (buono come il pane), Pan sott
fa i bi pott (pane asciutto fa belli i putti), L mei un pan bron che pan incion
( meglio il pane scuro che nessun pane), Ed bel tamp e d pan frasch, incion
mai stoff (di bel tempo e pane fresco nessuno si stanca).
Fin da tempi molto antichi si era sviluppato nella citt lartigianato dellarte
bianca, attivit che con il Rinascimento and sempre pi perfezionandosi.
Tra i racconti di Gaspare Nadi riguardo un convito risalente al 1487,
il cui pranzo dur ben sei ore in occasione delle nozze di Annibale
Bentivoglio, si annovera tra le pietanze offerte il pan bianchissimo, che
aveva conquistato il suo posto tra le vivande che avevano consacrato la
fama gastronomica di Bologna. Nella prima met dellOttocento a causa delle lamentele
sulla qualit del pane prodotto, probabilmente dovute al tipo di lievito utilizzato, si
insediarono in citt dei fornai tedeschi che offrivano il cosiddetto pane di lusso; aveva la
forma di piccoli panini chiamati chifel e nellottobre del 1877 venne sfornato il primo
pane alluso di Vienna in una panetteria in via San Felice. Oggi Bologna mantiene viva
la tradizione dei panificatori, confermando una grande creativit nella modellatura degli
impasti e delle forme di pane, lasciando alla fantasia di chi produce la possibilit di dare
un tocco creativo in pi. E riuscita ad innovarsi proponendo pani regionali e di altri
paesi che sono andati ad affiancare la tradizionale produzione bolognese dei pani allolio;
infatti insieme alla crocetta, al montas, al mustaf, ai ragnini, alle tierine, alle spighe e
code di rondine oggi i nostri fornai sfornano il torinese e le baguettes francesi, il pane
arabo, la treccia svizzera, il viennese, il pane toscano e il pugliese, i grissini torinesi tirati
a mano e i nostri grissini classici, pi grossi ma altrettanto buoni, nonch pani arricchiti
con sesamo, origano, papavero, uvetta, verdure e noci.
I pani
Barilino
Carciofo
Casereccio
E il tipico pane bolognese a impasto duro prodotto con farina, acqua bollita e raffreddata, olio di oliva o strutto freschissimo, zucchero o malto dorzo e lievito di birra. Si
preparava soprattutto nelle campagne e nelle famiglie molto numerose dove si faceva il
pane una volta alla settimana. Poich era faticoso lavorare un impasto talmente sodo era
stato creato uno strumento chiamato grama costituito da una base di legno sulla quale
era applicato un bastone che serviva per battere la pasta.
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Montas
Dai natali veneti stato prodotto sin dal quattrocento. E un
pane di pasta dura molto saporito ed esteticamente interessante.
Gli ingredienti sono la farina, lacqua, il sale e il lievito che amalgamati insieme danno vita ad un impasto molto soffice. La sua
morbidezza dovuta alla fermentazione della pasta della durata
di 20 ore e allaggiunta successiva di un impasto fresco. Quindi
un ulteriore fermentazione prima della cottura. E un prodotto
di piccola pezzatura con una mollica soffice ed una crosta molto
sottile e friabile. Ha un sapore delicato, neutro, tale da accompagnare preparazioni a base di verdure, carni bianche e pesce,
formaggi poco stagionati e morbidi.
Mustaf
Pagnotta o pagnottina
Dalle caratteristiche onde che ricordano quelle dei fiumi, per la forma e per il nome che
porta rappresenta forse il Pane per antonomasia. Condito con un p di strutto, grasso
tipico della nostra zona, rimanda a sapori autentici e genuini.
Si tratta di un pane molto povero a pasta dura. Acqua, farina di frumento o di altri cereali e lievito sono gli ingredienti che dopo otto ore di lievitazione danno vita ad un composto successivamente modellato nelle forme di pagnotta rotonda o allungata. Richiama altri pani locali e viene
prodotto nelle zone appenniniche; spesso lo si trova senza sale e con laggiunta di un po di olio.
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Mezzo Sale
Chifel
Il suo nome deriva da gipfel che in tedesco indica la punta della mezzaluna, simbolo
dellesercito turco. La sua confezione risale allassedio ottomano
di Vienna del 1683 quando il fornaio Peter Vendier ide questo originale panino proprio per rincuorare i suoi concittadini
scossi dallinvasore. Secondo altre fonti si tratterebbe di una restituzione, perch lo stesso gipfel risalirebbe al latino cippus e
sullonda della dominazione austriaca arriverebbe nel nostro paese assumendo il nome di chiffen o chifeno. Qui prodotto
lavorando insieme farina di grano tenero, acqua, strutto, lievito
di birra e sale fino a ottenere un composto omogeneo che viene
poi lasciato riposare per alcune ore. Al termine dalla lievitazione
limpasto suddiviso in pezzi e modellato a mezzaluna.
Rosetta
Pane integrale
nemente dallAccademia Italiana della Cucina di Bologna. Si serve oggi come una
volta perch ben si adegua ai tempi diventati pi veloci del nostro vivere ed perfetto
come merenda, per un buffet o un brunch accompagnato da un buon Barbera dei Colli
Bolognesi. E un buonissimo pane che i cultori della gastronomia locale non si fanno
mai mancare.
Crescente
Grissini
La loro caratteristica lirregolarit con parti sottili
e croccanti e altre pi grosse che mantengono una
certa morbidezza. Vengono tirati a mano, e sono
pi grossi, lunghi e irregolari dei grissini torinesi.
Limpasto semplice e genuino, fatto con farina, acqua, lievito di birra, olio di oliva, malto
dorzo e sale. Si possono trovare integrali, con laggiunta di sesamo tostato, semi di papavero
tostati o peperoncino a seconda della fantasia del fornaio.
Streghe (streie)
Ottenute da una sottile sfoglia di pasta di pane dalla forma
rettangolare o quadrata, venivano unte con olio, cosparse di
sale grosso e infornate ogni notte dai fornai per testare la
giusta temperatura del forno a legna.
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Larte dolciaria
Per quanto riguarda questo dolce argomento, sappiamo dellesistenza di elaborazioni dolciarie elementari dette popana polyomphala che risalgono allepoca classica.
Riservate alle grandi solennit, venivano modellate a forma di animale, di mezzaluna, di lira o di bue ed utilizzate come offerte votive per gli dei. In epoca romana cos
come in quella classica si hanno notizie di una discreta produzione di confetture di
mele cotogne, ottenute dallunione e cottura del frutto con il miele, e della saba, che
ancora oggi ha mantenuto a Bologna lo stesso nome. Fra i dolciumi romani vi erano
i crustula, paste che ricordano i biscotti di oggi, le ciambelle, le crostate e le torte
di farina composte da uova, uva passa e impastate con il miele, i pinoli, le mandorle
e la frutta candita e servite ai banchetti. Per dolcificare si utilizzavano il miele, il
mosto cotto, luva passa, i datteri e il succo duva, perch lo zucchero, conosciuto
sin dallepoca classica, veniva impiegato al tempo esclusivamente a scopi terapeutici. I primi ingredienti dei dolci furono quindi il miele, le uova, la farina di grano o
avena, il latte e il vino, arricchiti a seconda delle aree geografiche con frutta secca,
datteri, fichi, mele cotogne o formaggio. Nellalto Medioevo biscotti e pasticcini, in
genere molto semplici, venivano confezionati dalle suore e nel basso Medioevo nei
monasteri si sperimentarono alcuni tipi di preparazioni abbastanza elaborate come
le cialde e il marzapane. Gli Arabi introdussero luso delle essenze e dei profumi
distillati, dei quali troviamo traccia nelle zuppe e nei dolci moderni. Il salto dalla produzione domestica dei dolci a quella relativamente pi diffusa, non risale a
prima del Cinquecento. Lo zucchero,
ingrediente fondamentale della moderna pasticceria, impieg del tempo ad affermarsi al posto del miele,
perch il suo costo era proibitivo ed
il suo uso testimoniato a Venezia a
partire dal 996. Un perfezionamento dellarte dolciaria si cominci ad
avere nel Seicento, dapprima con la
confezione di conserve e gelatine di
frutta e successivamente con lintegrazione di paste trattate in varie maniere come le sfoglie alluovo, al lievito, con la presenza del cacao e delle
creme, con le frolle. Le torte farcite
comparvero e furono esposte nei primi negozi laboratorio solamente alla
fine del Seicento e i popoli del nord
Europa ne perfezionarono le ricette.
Nel Settecento venne creata la Linz
o Viennese, la pi antica delle torte con limpasto di burro, mentre ai
primi dellOttocento la Sacher, la pi
famosa delle torte a base di uova, e
nel corso dello stesso secolo speziali
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I dolci di Bologna
Biscotti gialli (Gialletti)
Certosino o Panspeziale
E il tipico dolce natalizio della cucina bolognese e si compone di una pasta di farina
di frumento e miele cui si aggiungono cioccolato a pezzi e in polvere, cedro candito e
canditi di vario genere, mandorle, pinoli,
noci, nocciole, fichi secchi, uva passa, datteri,
spezie. E un dolce che ammette una certa
variabilit sia nella sua composizione sia
nellaspetto esteriore. Generalmente di forma rotonda e schiacciata, adornato superiormente da canditi, mandorle e pinoli. La ricetta risale allepoca romana quando, sconosciuto
lo zucchero, venivano proposti dolci pietanze a base di farina, miele, pinoli, mandorle e
quantaltro. Successivamente in epoca medioevale viene prodotto dai frati speziali della
Certosa di Bologna, da qui il nome di Certosino, che lo confezionavano con ingredienti
esotici come la cannella e la frutta secca. Con il passare del tempo diventato un dolce
di tradizione familiare, cucinato nei forni casalinghi la cui preparazione avveniva con tre
mesi di anticipo sulle festivit, in modo da seguire il periodo di stagionatura prescritto. Nel
2003 la delegazione di Bologna dellAccademia Italiana della Cucina ha depositato presso
la Camera di Commercio la ricetta ufficiale del Certosino che protetta dal marchio di
qualit Stg.
Castagnaccio
E un dolce che fa parte della tradizione contadina, a base di farina di castagne, le protagoniste dei sapori bolognesi. Tradizionalmente
veniva preparato dalle famiglie contadine
dellAppennino tosco-emiliano. Insieme alle
mistocchine era una delle leccornie pi desiderate dai bambini. Nel secondo dopoguerra,
a causa del benessere crescente ha vissuto un
momento di oblio ma da qualche anno ricomparso sulle tavole come prodotto tipico
nelle feste autunnali. Di semplice elaborazione, gli ingredienti utilizzati sono la farina di
castagne, luva sultanina, lo zucchero e lo strutto per friggerlo.
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Mistocchine
Piccoli dolci popolari delle campagne bolognesi, il cui ingrediente fondamentale la farina di castagne. Di forma schiacciata, ovale o rotonda, venivano cucinate e vendute fino
agli anni settanta in autunno agli angoli delle strade, quando le castagne erano un lusso
per i bambini e le mistocchine invece alla portata di tutti. Erano arrostite sopra la lamiera
del fornello a legna dalle vecchine dette mistocchinaie, che talvolta vi aggiungevano una
goccia di alchermes, di mandorla amara o anice per renderle ancora pi gradevoli e ammonticchiate in panieri di paglia in modo da conservarne il calore. Confezionate a mano
e dalle forme pi svariate sono entrate a far parte dei ricordi, semplici e nutrienti e le si
pu ancora trovare in qualche sagra montanara dedicata alla castagna.
Pinza
Sabadoni
Variante delle raviole, questi dolcetti vengono fritti e successivamente bagnati nella saba,
mosto cotto duva bianca. Gli ingredienti quali la passata di castagne, la confettura di frutta
mista, la farina, il burro, le uova e il latte parlano della storia, delle origini della nostra citt,
raccontando i Natali passati e le zsdoure che li confezionavano.
Anche a Bologna come del resto in tutta Italia per la commemorazione dei defunti c la
tradizione di preparare dei dolcetti. Nella nostra citt sopravvive lusanza, anche se oggi
caduta un po in disuso, di confezionare al fv di murt. La farina, il burro, lo zucchero,
luovo, le mandorle, lAlchermes, la scorzetta grattugiata del limone sono gli ingredienti
e ne esistono due versioni, al forno e fritte. La fava come simbolo di commemorazione
dei defunti, risale a tempi antichissimi; gli Egizi ad esempio, non la seminavano n la
mangiavano o toccavano perch la associavano alla morte e i Greci la offrivano a Plutone,
Proserpina e alle Parche.
Fiordilatte
Un classico dei dolci al cucchiaio, fatto da ingredienti semplici e genuini come il latte, le
uova, la vaniglia, lo zucchero e la scorzetta del
limone. Di questo dolce si conoscono molte varianti e anche Pellegrino Artusi nel suo
La scienza in cucina e larte di mangiar bene
riporta la sua versione battezzandolo con il
nome di Latte alla portoghese.
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Panettone/Colomba
Il panettone, il cui nome idealmente vuole ricordare un grosso pane, un dolce natalizio
nato a Milano ma si trova immancabilmente
sulle tavole delle feste di tutta Italia. Oltre al
suo impasto soffice e ricco, la particolarit del
panettone la sua forma a cupola che lo rende
inconfondibile. Gli ingredienti semplici, farina,
uova, latte, zucchero, sono insaporiti da uvetta e
canditi. A Bologna diversi sono i pasticceri che
egregiamente lo confezionano.
La colomba fa anchessa parte della tradizione
gastronomica dellItalia intera ed il dolce di
Pasqua. La storia recente vede nei primi del
Novecento unazienda milanese creare un dolce
simile al panettone, ma con un aspetto decisamente legato alla Pasqua. Questo morbido dolce lievitato, con canditi e una croccante copertura di glassa e mandorle, chiude tradizionalmente il pranzo pasquale insieme alle uova
di cioccolato, perch fin dai tempi pi remoti, sia alluovo che alla colomba era attribuito
un forte valore simbolico di pace, rinascita e amore. Gli ingredienti sono i medesimi utilizzati per la composizione del panettone con laggiunta della glassa a base di zucchero,
pasta di mandorle ed amaretto.
Panone di Natale
Le finte pesche allalchermes sono dolci dal bellissimo impatto visivo, costituiti da un morbido corpo della medesima
pasta utilizzata per la brazadela, scavato allinterno e riempito di crema pasticcera, cioccolato o confettura in modo da
simulare la polpa del frutto, successivamente bagnato nellalchermes e poi cosparso di zucchero.
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Sfrappole
Torta di mele
Torta di ricotta
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Torta di Tagliatelle
Zuccherini
Zuppa Inglese
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Quasi scomparso a Bologna, era un dolce tipico per la ricorrenza dei defunti. Gli ingredienti sono semplicissimi, la farina, lolio, lo zucchero, il Sangiovese e il lievito; cosparso
di gherigli di noce, mandorle e pinoli, e spennellato con rosso duovo veniva poi infornato e gustato caldo.
Fanno parte del gran fritto alla bolognese e comprendono tre tipi di dolci che sono la
crema fritta, le frittelle di semolino e la frutta fritta. Per praticit in questa sede descriveremo brevemente la pi conosciuta, ossia la crema fritta che altro non che una crema
gialla aromatizzata al limone che, quando soda, viene tagliata a cubetti o losanghe quindi
impanata e fritta nello strutto.
Saba
E una specialit che solo poche famiglie continuano a produrre per il proprio uso. Si
prepara cuocendo per moltissime ore il mosto fresco, finch non si ottiene un liquido
denso, dal sapore caratteristico, dolce e profumato.
Savor o Sapore
Confettura autunnale che si cuoceva nel paiolo, in cortile, utilizzando mele, pere, mele
cotogne, mosto duva, zucca e qualche noce. Anche qui la cottura prolungata produceva
una confettura densa, non molto dolce, dal sapore ricco e fruttato.
Sughi
Composto di antica fattura, noto insieme alla Saba o Sapa e al Savor ai cittadini della Bologna romana e diffuso in tutta lEmilia, soprattutto in Romagna. Anche i sughi
derivano dal mosto duva e si preparano facendo bollire insieme il mosto e la farina di
frumento.
Coppo
Dolce tipico delle campagne bolognesi, oggi del tutto dimenticato, il tipico fiordilatte
della campagna. Narrato da Croce della Lira, poeta del 500, il dolce che le azdore
preparavano in occasione della Pasqua e che donavano alla moglie del padrone quando
le famiglie contadine andavano in citt a fargli visita. Gli ingredienti sono quelli che pi
di altri offriva il territorio quali il latte, le uova, il burro, lo zucchero e il limone e veniva
cotto sulla brace, perch nessuno possedeva il forno.
Prasecchi
Sono fettine o spicchi di pere, mele o altra frutta essiccata nel forno e che costituiscono
un ottimo passatempo dei dopo cena invernali.
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Le botteghe di qualit,
dalla vendita alla produzione
Panifici
BAI LUCIANO
BIAGINI RODOLFO
Produzione propria di pane comune, panini classici a pasta dura, senza aggiunta di
grassi, pane ai cereali e segale con varie tipologie, dalla crescente semplice e condita ai
grissini e di dolci quali la pinza, la ciambella, la crostata, la torta di mele.
CALAMELLI OTELLO
Produzione propria di pane QC, Mezzo Sale, bolognese, pugliese, francese, comune
e condito, integrale. Le tipologie variano dalla baguette al filone alle crocette, rosette
piene, zoccoletti, casereccio e barilino. Il negozio oltre al pane offre ciambelle, raviole,
pinza, torta di mele, biscotti casalinghi, pasta frolla, colombe e panettoni con lievito
madre, torta di cioccolato, crostate.
FRATELLI ROMANO
Produzione propria di pane allolio, alle patate, bolognese, comune, toscano, pugliese,
QC, cereali, integrale, francese, crescenta semplice e condita. Le tipologie che lavora
sono il torlito, le pagnotte, i filoni, le rosette, le crocette, i grissini. I dolci sono i pandori,
le sfrappole, le raviole fritte,la briocheria, i bomboloni, i biscotti da te, le cimbelle, i
panettone e le colombe con lievito naturale.
GIARDINI E MASTELLINI
Produzione propria di pane bolognese, pane pugliese, francese, allolio, toscano, montanaro, integrale. Grande la variet di pani che offre ai clienti, dalle crocette al barilino,
ai grissini, alla buonissima crescenta semplice e condita, al casereccio, al montas e il
mustaf, al Mezzo Sale e le streghe. Non manca una variegata scelta di dolci tra i quali
la torta di mele, le raviole, la pinza, la ciambella, i biscotti gialletti.
MAFARO FRANCESCO
Produzione propria di pane QC, Mezzo Sale, toscano, di Kamut, ai cereali, integrale,
di farro, casereccio, viennese; varie le tipologie: dalle pagnotte ai filoni, rosette, crocette, mustaf, treccia, montas, barilino, grissini e torinese. Offre alla clientela anche
crostate, torta di riso, raviole, pinza, biscotteria secca, colombe e panettoni con lievito
naturale, sfrappole, uova di cioccolato, briocheria.
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MAZZINI
Produzione propria di pane comune, allolio, integrale, ai cereali, crescentine fritte, grissini, pizzette e di dolci tra i quali raviole, pinza, torta di riso, torta di mele, biscotti
secchi, ciambella, crostate, briocheria dolce e salata.
Produzione propria di tutti i tipi e i formati di pane bolognese tra i quali la ciabatta
d.o.c con lutilizzo della farina originale. Anche i dolci come biscotti, raviole, crostate,
torta di riso, panone e certosino, pinza, ciambella e ciambelline, casereccio variegato al
cioccolato, cantucci, amor polenta e torta allananas sono di propria produzione.
F.LLI MARCHI
GAZZETTI FRANCO
Produzione propria di pane allolio, integrale, di kamut, toscano, bolognese, pane di riso,
di farro, di soia, con i cereali, azzimo e di farina di semola. Le variet: i grissini, le streghe con il sesamo e tutti i formati tipici del pane di Bologna. I dolci, sempre di propria
produzione, spaziano dalle crostate alle raviole, al pan di spagna, dalla ciambella, alla
torta di mele, di riso, di yogurt, di kamut.
PALLADINO
Via Matteotti 223 225 40018 San Pietro In Casale Tel 051 904541 / 051 810399
Produzione propria di pane QC, arabo, senza sale, comune e pugliese, brezen, di zucca,
noci, uvetta, integrale, pane del Reno, azzimo, ai semi e condito. Varia la tipologia:
ciabatte, crocette, rosette, montas, barilini, coppie ferraresi, mustaf, spolette e trecce. I
dolci offerti sono le brioches da colazione con lievito naturale, torte e pasticceria varia,
panettoni e colombe.
PATELLI
Produzione propria di tutti i tipi di pane bolognese, pizzette e piadine e di dolci quali
colazioni, mignon e pasticceria artigianale tipica bolognese.
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PAUSA SFIZIOSA
V. le Gandhi 2 H/G 40010 Bentivoglio fraz. San Marino Tel 051 891090
Propria produzione di pane tipo bolognese, allolio, filone francese, integrale, pane
Reno, riccionese, pane della domenica. Le tipologie offerte: casereccio, crocetta, tartaruga, pane arabo, ragnini, crescenta semplice e con il prosciutto, focaccia olio e sale,
streghe, grissini semplici e con il sesamo. I dolci sempre di produzione propria sono le
ciambelle, biscotti brutti ma buoni, occhio di bue alla marmellata o alla nutella, biscotti
allanice, pinza, crostata, raviole, bign e semifreddi.
POLETTI
Produzione propria di pane comune, francese, toscano salato e tradizionale, pane QC,
pugliese, pane al mais, multi cereale, orzo e avena, pane al latte, arabo, streghette con
sale di cervia.
RUBBINI ROBERTO
Produzione propria di pane al latte, migliorato, allolio extra vergine di oliva, QC,
Mezzo Sale, di semola, integrale, toscano, di riso, ai cereali, alle patate e francese. Le
tipologie sono il carciofino, il mustaf, il baffo, il montas, le trecce, i filoni, le ciabatte,
le baguette, le rosette, le spolette e gli zoccoletti. Produzione propria anche per i dolci
da forno quali le raviole, la biscotteria secca, le ciambelle, le crostate, le colombe e i
panettoni.
SAVELLI
Produzione propria di pane tipo bolognese, allolio, QC, integrale, toscano; le variet
vanno dalla crescenta semplice e condita ai grissini semplici e al prosciutto, le streghe,
farfalle, montas, casereccio. Offrono unampia scelta di dolci, anche questi prodotti
in loco: biscotti comuni, frolle, ciambelle, crostate, pinza, raviole alla mostarda, pesche
allalchermes, biscotti allanice, colazioni dolci e salate.
TOSI ROMANO
Via Giovanni XXIII 19 40068 Lazzaro Di Savena Tel 051 462035 / 051 463048
Panificio e Pasticceria
Il panificio produce pane bolognese, QC, integrale, petroniano, senza sale, allolio, francese, ai 5 cereali. Le tipologie variano dalle ciabatte ai filoni, baguette, rosette soffiate,
zoccoletti, spolette, panini, crocette, treccia bolognese, rondini, mustaf, pinza, focaccia
romana, salatini. I dolci sono il pan di spagna, biscotteria secca, raviole, crostate, torta
di riso, torta di mele e torta di pere.
ZUCCHINI
Via Vittorio Veneto 18 40016 San Giorgio Di Piano Tel 051 6630298
Produzione propria di ogni genere di pane bolognese dalla crocetta ai grissini con lievito madre naturale con lutilizzo del metodo di cottura artigianale e di dolci quali torte
nuziali, tradizionali, sfogliatine glassate, biscotti di varie tipologie.
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Pasticcerie
COLAZIONE DA BIANCA
Produzione propria di focacce dolci e salate, pane al latte, briocheria dolce e salata con
lievito madre, mignon, torte classiche e tradizionali, biscotti, semifreddi, gelati.
GAMBERINI
Produzione di pasticceria mignon, torte tra le quali crostate, sacher, mimosa, briocheria,
semifreddi, assortimento salato da colazione e aperitivi.
LAGANA
Produzione propria di una svariata tipologia di dolci tra i quali la torta di riso, la torta di
tagliatella, le raviole semplici e allalchermes, la torta tenerina, il certosino e le colombe,
la crostata alla mostarda, artistiche uova di pasqua decorate a mano, la zuppa inglese,
biscotti, panettoni dolci e salati farciti.
MINNI
Produzione propria di torte con personaggi Disney, bign, cannoli, bomboloni, sfogliatelle alla crema, torte al cioccolato, torte al gianduia, mousse, ciambelle, crostate,
assortimento salato, panettoni salati. Servizio rinfreschi.
RISTO PALLOTTI
Produzione propria di colazioni assortite, torte da cerimonia, torta di riso, zuppa inglese, pinze, panettoni, pandori, sfrappole, colombe, uova di cioccolato, raviole ripiene alla
marmellata e al cioccolato, torta mimosa, mignon, macarons, cannoli ripieni, bignole,
pasticcini assortiti. Non manca inoltre la produzione di panini dolci con o senza farcitura, pizzette, panettoni salati, grissini, focacce, ogni genere di pane comune, a basso
contenuto di sale, con lievito naturale tipo genzano, toscano, pugliese, integrale, al latte.
SAFFI
Produzione propria di glassate fiorentine con la crema, millefoglie, saint honor, torta
di riso, torta di tagliatelle, pinza, ciambelle, colazioni dolci e salate, colombe e panettoni
con lievito naturale, certosino e panone, biscotteria varia.
SOLE
Produzione propria di torta alle pere, sacher, pasticceria mignon con 25 tipi di assortimento, biscotteria, pasta frolla, torta di riso, cioccolateria, tiramis, millefoglie, cheese
cake, assortimento salato, rustici.
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VANIGLIA E CIOCCOLATO
BASSI
BEN TI VOGLIO
CORSINI IVO
DINO
Produzione propria di paste, pasticcini, mignon, torte alla frutta, millefoglie, semifreddi, tiramis, uova pasquali, panettoni e pandori, certosino, cioccolatini e assortimento
salato.
DI VOGLI VALENTINA
Produzione propria di briocheria dolce e salata, mignon variegati, pasta frolla, biscotti,
crostate, torta di tagliatelle, torta di riso, semifreddi, torte da compleanno.
DOLCE SALATO
Produzione propria di dolci classici bolognesi come la torta di riso, cestini di zabaglione, la torta di tagliatelle, le raviole, il certosino, la zuppa inglese, i biscotti secchi di vari
tipi, il panettone dolce e salato, la colomba.
GARANI ADRIANO
Produzione propria di biscotteria secca, raviole, pinze, torta di tagliatelle, crostate, torta
di riso, torta di ricotta, biscotti brutti ma buoni, integrali e zuccherini, torta sacher.
Inoltre offre prodotti da forno quali la pizza, il pane tipico bolognese, torte e panettoni
salati, briocheria.
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LA DOLCE VITA
Produzione propria di dolci della tradizione bolognese, specialit pasquali, torte per
anniversari, battesimi e matrimoni.
REPUBBLICA
Produzione propria di panettoni, colombe, semifreddi, sacher, saint honor, torte nuziali, mignon, dolci internazionali, assortimento salato, pasticceria fresca, cioccolateria,
angeliche.
C COL ATERI A
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C COL ATERI A
BAR
PASTICCERIA
C IO
ROBBY
Via Matteotti, 28 -
051.893448
www.pasticceriarobby.it
info@pasticceriarobby.it
ROBBI
Produzione propria di raviole, torta di riso, certosino, pinza, panone, colazioni, mousse,
dolci pasquali, torte classiche e moderne, torte da cerimonia, cioccolateria.
ROYAL SERVICE
Produzione propria di gelati, torte e semifreddi alla frutta, mascarpone e tiramis, torte
gelato per i pi piccini.
SAN MAMOLO
Produzione propria di ciambelle, pinza, gallette, certosino e panone, angeliche, panettone e colombe, torta di riso, torta di tagliatelle, mignon, briocheria dolce e salata.
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Bibliografia
Pellegrino Artusi, 2002 , Data origine testo 1908, La scienza in cucina e larte di mangiar bene, Ed. Giunti, Firenze
Gianni Paglia, 1959, Breviario della buona cucina bolognese, Ed. Calderini
Emilio Faccioli (a cura di), 1987, Larte della cucina in Italia, libri di ricette e trattati sulla civilt della tavola
dal XIV al XIX secolo, i Millenni, Ed. Einaudi, Torino
Annalisa Alberici, 2001, Biscotti e biscottini. Storia e immagini, ricette e tentazioni del dolce fatto apposta
per farci compagnia, Ed. Idea Libri, Rimini
Giancarlo Roversi, 1991, Profumo di pane nei bandi bolognesi dal 500 al 700, Ed. Atesa, Bologna
Monica Cesari Sartoni, Alessandro Molinari Pradelli, 2001, La cucina bolognese, Ed. Newton Compton
Eraldo Baldini, 2003, La sacra tavola, Ed. Pendragon, Bologna
Barbara Bertuzzi, 2006, Il manuale di cucina bolognese, Ed. Pendragon
Gabriele Cremonini, 2007, Cib, Ed. Pendragon, Bologna
Luigi Lepri, 2008, Mica solo tortellini! Una volta a Bologna si mangiava cos. 70 ricette della tradizione
popolare, Ed. Pendragon, Bologna
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edizionitalia, Bologna.
C.C.I.A.A Bologna, Mirella Bianchi, Maria Angela Venturi, Patrizia Zini ( a cura di) La Mercanzia, storie
di tortellini tagliatelle e , 2009, Camera dellEconomia, Bologna
Sorelle Simili, 2010, Pane e roba dolce: un classico della tradizione italiana, Ed. Antonio Vallardi, Milano
Tito Trombacco, 2010, Larte della cucina bolognese, Accademia italiana della cucina delegazione di
Bologna dei Bentivoglio, Ed. Atesa, Bologna
Katia Brentani, 2011, Bologna la dolce: curiosando sotto i portici fra antichi sapori, Collana I quaderni del
loggione, Ed Damster, Modena.
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