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DNA CROMOSOMI

La vita dipende dalla capacit delle cellule di conservare, recuperare e tradurre


le istruzioni genetiche necessarie per costruire e mantenere un organismo
vivente. Le istruzioni genetiche per far ci sono immagazzinate all interno dei
geni. Linsieme di queste informazioni prende il nome di genoma cellulare.
Molto prima di scoprire come era fatto il DNA , i biologi avevano capito che i
geni erano associabili ai cromosomi, erano veicolati su di essi. I cromosomi
sono costituiti oltre che da DNA anche da proteine e quindi non si poteva
stabilire con certezza quali dei due codificasse per linformazione genetica
dellorganismo. Solo nel 1953 Watson e Crick proposero loro modello a doppia
elica del DNA. Il DNA era costituito da due catene o filamenti polinucleotidici
ciascuna composta da quattro tipi di subunit nucleotidiche, che stanno
assieme in virt dei legami a idrogeno che si instaurano tra le basi azotate dei
nucleotidi. Vedi esperimenti pag 172 su come hanno dedotto che il DNA a
codificare per i geni. I nucleotidi sono molecole in cui un pentoso attaccato a
uno o pi gruppi fosfato e a una base azotata. Nel DNA il pentoso il
desossiribosio e porta un solo gruppo fosfato, mentre la base un adenina o
una citosina o una guanina o una timina. I nucleotidi si legano covalentemente
in una catena incorrispondenza degli zuccheri fosfato , che quindi formano un
ossatura zucchero- fosfato zucchero- fosfato alterni. Il filamento di DNA
acquisisce una polarit chimica per il modo in cui le subunit nucleotidiche si
congiungono tra loro. Le basi nella doppia elica non si appaiano a caso ma una
A si accoppia sempre con una T mentre una C con una G. In entrambi i casi una
purina con una pirimidina ( doppio anello con singolo anello). Ogni coppia
prende il nome di coppia di basi e questo metodo complementare sistema e
compatta le basi nella posizione energicamente pi favorita allinterno della
doppia elica: infatti ogni coppia ha lo stesso ingombro e le due ossature
zucchero- fosfato riescono a mantenere tra loro una distanza costante. I
membri di ogni coppia trovano spazio nella doppia elica solo se i filamenti che
compongono questultima sono antiparalleli, cio decorrono in direzioni
diverse, hanno polarit opposte. Questo permette alle due ossature z- f di
formare una doppia elica con 10 coppie di basi per giro. Tale conformazione
garantisce al DNA un ulteriore vantaggio energetico. Ogni filamento quindi
contiene una sequenza nucleotidica esattamente complementare alla sequenza
dellaltro filamento. Gli organismi differiscono tra loro proprio perch hanno
sequenze nucleotidiche diverse e quindi portano informazioni biologiche
diverse.
Ogni singola cellula umana contiene circa 2m di DNA eppure il nucleo misura
solo dai 5-8 um di diametro. Il DNA contenuto nel nucleo efficientemente
grazie al fatto che viene organizzato in cromosomi. Il genoma umano contiene
circa 3,2 x 10alla nona coppie di nucleotidi distribuiti in 24 cromosomi. Ogni
cromosoma consiste in ununica molecola di DNA , non ramificata e
lunghissima, associata a proteine che ripiegano e compattano il sottilissimo

filamento in una struttura pi densa: tale complesso prende il nome di


cromatina. Le cellule umane contengono tutte due copie di ciascun cromosoma
, una materna e una paterna, con eccezione delle cellule germinali e altre
cellule iperspecializzate, come i globuli rossi, che mancano totalmente di
nucleo e DNA. I cromosomi di ogni coppia si chiamano omologhi. Lunica coppia
di cromosomi non omologhi sono quelli sessuali. I cromosomi possono essere
distinti fra loro oltre che per le dimensioni anche tramite molte altre tecniche
specifiche. Uno di questi luso di coloranti , questi coloranti distinguono zone
ricche di coppie A-T da zone ricche di G-C , producendo una figura a bandeggio.
L immagine del corredo cromosomico completo di 46 cromosomi prende il
nome di cariotipo. Perch un cromosoma possa funzionare non basta che esso
veicoli i geni: deve anche replicarsi e le copie devono distribuirsi in maniera
equa ed affidabile alle generazioni successive ad ogni divisione. Questi processi
avvengono per tappe , secondo un programma ordinato che prende il nome di
ciclo cellulare. Durante la mitosi la cromatina si condensa ed possibile
distinguere i cromosomi nellarco di tempo che intercorre tra la profase e la
metafase mitotica. La loro dimensione massima dell'ordine del micrometro e
durante la metafase presentano una forma ad X poich sono costituiti da due
filamenti distinti di DNA altamente condensati, i cromatidi fratelli, associati tra
loro grazie al cinetocore, un complesso proteico legato al centromero. I
cromatidi fratelli sono destinati a dividersi ed essere segregati alternati nelle
cellule figlie che si formeranno alla fine del processo mitotico. Dopo la
separazione vengono definiti cromosomi figli e la loro migrazione verso i poli
della cellula dovuta alla contrazione dei microtubuli del fuso mitotico
attaccati al loro cinetocore. Nelle due nuove cellule appena originate i
cromosomi sono di forma bastoncellare e l'unica struttura evidente al
microscopio una strozzatura nota come centromero. Una struttura importante
per la segregazione dei cromosomi durante la mitosi il centromero (o
costrizione primaria), una regione di DNA altamente ripetuto associato ad una
impalcatura proteica. Esso non occupa la stessa posizione in tutti i cromosomi
e divide ogni cromatidio in due parti, i bracci(lungo=q, corto=p), la cui
lunghezza dipende dalla posizione del centromero stesso. Al microscopio ottico,
i cromosomi sono distinguibili tra loro per le dimensioni e per la "forma", ossia
per la posizione del centromero. Ulteriori distinzioni si possono effettuare con
opportuni trattamenti chimici, che evidenziano un bandeggio riproducibile: ogni
cromosoma ha infatti uno specifico pattern di bande, che permette di
distinguerlo dagli altri cromosomi e che permette di individuare eventuali
mutazioni cromosomiche. In base alla posizione del centromero si distinguono
quindi cromosomi:

acrocentrici: centromero in posizione subterminale (in prossimit di una delle


estremit).

telocentrici: centromero in posizione terminale.


submetacentrici: centromero in posizione submediana (spostato verso una
delle due estremit).
metacentrici: centromero in posizione mediana.
I cromosomi acrocentrici sono caratterizzati da strutture particolari presenti
allestremit del braccio corto, i satelliti. Si tratta di elementi morfologici
caratteristici, costituiti da DNA -satellite, connessi allestremit del braccio
corto attraverso una strozzatura detta costrizione secondaria. In questultima
localizzato il cosiddetto NOR, ossia lorganizzatore nucleolare; esso contiene i
geni per gli RNA ribosomiali ed quindi sede della sintesi dei ribosomi. Inoltre il
NOR provvede alla formazione del nucleolo, pertanto la visualizzazione del
nucleolo al microscopio ottico indica che nella cellula c unintensa attivit di
sintesi proteica. Le regioni di DNA alle estremit del cromosoma costituiscono i
telomeri, strutture che rivestono un ruolo fondamentale per lintegrit del
cromosoma stesso. I telomeri sono costituiti da sequenze di DNA altamente
ripetitivo, in genere sono formati da eterocromatina quindi non codificano per
proteine. La loro funzione quella di proteggere il cromosoma da tutti quegli
eventi che ne provocano linstabilit, infatti un cromosoma con unestremit
danneggiata pu facilmente attaccarsi ad altri e dare luogo a mutazioni
cromosomiche, come ad esempio le traslocazioni. Le proteine che si legano al
DNA e danno forma ai cromosomi eucariotici sono gli istoni e proteine non
istoniche. Gli istoni sono responsabili del primo e pi importante livello di
organizzazione della cromatina , il nucleosoma. Una singola particella
nucleosomica consta di un complesso di otto molecole istoniche
( H2A,H2B,H3,H4, due per tipo) e un tratto di DNA a doppio filamento lungo
147 nucleotidi che si avvolge intorno allottamero istonico. La struttura ad alta
risoluzione della particella, ottenuta nel 1997 , rivela atomo per atomo il
complesso discoidale istonico attorno a cui il DNA fa 1,7 giri, avvolgendosi
stretto e con andamento sinistrorso. Ogni nucleosoma separato da un altro
da un tratto di DNA di connessione di lunghezza variabili, circa 80 nucleotidi. I
quattro istoni del centro nucleosomico sono proteine piuttosto piccole con una
notevole percentuale di amminoacidi a carica positiva (lisina e arginina).
Tramite loro gli istoni si legano allossatura zucchero- fosfato. Questo effetto
dovuto all istone H1, un quinto tipo di istone che pare induca i nucleosomi a
raggrupparsi in un insieme ripetitivo ordinato. La struttura che ne deriva pu
essere descritta seguendo diversi livelli di dettaglio rispetto allorganizzazione
della cromatina: La fibra da 11nm di diametro il primo livello, uno stadio
detto "filo a collana di perle" per il suo aspetto. In questo stadio il DNA
avvolto attorno ai nucleosomi, senza ulteriori ripiegamenti; La fibra da 30nm
di diametro il secondo livello . In esso la cromatina assume un aspetto
solenoidale grazie alle interazioni tra le code istoniche di nucleosomi adiacenti
e grazie agli istoni H1. Ogni istone H1 possiede un corpo centrale e due code

che aderiscono sia all'ottamero che ai filamenti di DNA in entrata e in uscita. La


sua interazione con il DNA linker gli permette di direzionarlo in modo da
contribuire al ripiegamento solenoidale. La fibra da 30nm lo stadio in cui si
trova la cromatina attiva in interfase (periodo compreso fra due divisioni
cellulari). La fibra da 300nm di diametro o fibra ad ansa, la cromatina si
ripiega ulteriormente su se stessa grazie anche all'aiuto di altre proteine; La
fibra da 700nm di diametro, la cromatina si super-avvolge, il diametro dei
singoli cromatidi; La fibra da 1400nm di diametro, il livello di condensazione
massimo, quello dei cromosomi mitotici. La struttura della cromatina
dinamica: decondensandola o meno temporaneamente tramite i complessi
rimodellatori della cromatina e gli enzimi modificatori delle code istoniche
( grazie allatp)( ,la cellula garantisce alle proteine responsabili di espressione
genica, replicazione e riparazione l accesso rapido e mirato alle sequenza di
DNA appropriate. Il quadro di modificazione delle code istoniche pu
determinare come la cellula tratter un certo segmento di cromatina. Ogni
istone possiede un certo numero di gruppi chimici che possono modificarlo
formando legami covalenti. All istone H3 per esempio possono associarsi un
gruppo metilico, fosfato o acetilico ( pi modifiche per volta) . Leucromatina a
differenza dell'eterocromatina, contiene una quantit maggiore di proteine non
istoniche ed costituita da DNA scarsamente ripetitivo ed attivamente
trascritto. Leucromatina ben evidenziabile durante la metafase con i
coloranti basici mentre al di fuori della mitosi dispersa nel nucleo cellulare,
divenendo scarsamente colorabile. Leterocromatina (10% cromosoma
interfasico ,zone centromeriche e telomeriche) rappresenta il materiale
cromosomico densamente impacchettato composto prevalentemente di
sequenze ripetitive, pi scuro all'interno del nucleo eucariotico che rimane
condensato durante lintero ciclo cellulare, a differenza delleucromatina, che
pi lucente e che invece appare diffusa in interfase. L'eterocromatina pu
essere:
a) costitutiva (come quella dei centromeri), che permanentemente non
espressa e si presenta costantemente in un dato organismo,
indipendentemente dal tipo di cellula e dal livello di attivit trascrizionale di
questa;
b) facoltativa, che pu acquisire i caratteri dell''eucromatina a seconda del tipo
di cellula e dello stadio di differenziamento di questa.
Le variazioni della struttura cromatinica sono ereditabili, infatti quando un
cromosoma si duplica, i suoi istoni si distribuiscono pi o meno casualmente in
ciascuna delle due eliche figlie di DNA; cos ogni cromosoma figlio erediter
circa una met degli istoni modificati presenti nel corredo parentale, mentre i
tratti restanti riceveranno istoni di nuova sintesi non ancora modificati. A
questo punto, le proteine capaci di riconoscere un certo tipo di modificazione
potranno legarsi alla cromatina e catalizzare le stesse modificazioni anche sui

nuovi istoni. Cos possibile ripristinare il quadro di modificazione parentale e


praticamente trasmettere alla discendenza cellulare la struttura della
cromatina parentale.

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