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soavit del frutto, lombra che offrono e per il canto degli uccelli che trovano
riparo. Tuttattorno il giardino va recintato con un fossato e alte siepi miste,
secondo il clima. Larticolazione planimetrica del giardino, per lo pi scandito in
regolari riquadri a loro volta articolati in geometrici scomparti, studiata in
funzione del rapporto che si stabilisce tra giardino, architettura e paesaggio.
Roma e il giardino italiano moderno
Con linizio del Cinquecento Roma diventa il principale centro artistico e culturale
della penisola, grazie allimpegno della committenza papale ed qui che ha avvio
la grande stagione del giardino italiano moderno. Ad inaugurare la nuova
architettura dei giardini sicuramente il cortile del Belvedere in Vaticano, immensa
architettura allaperto progettata da Bramante per incarico di Giulio II, intorno al
1503, per collegare i palazzi pontifici con la villa costruita da Innocenzo VIII alla
fine del Quattrocento, che sorgeva isolata, in alto sul colle di Sant Egidio, insieme
teatro, museo e locus amoenus.
Il giardino : ubicazione e ruolo
Scamozzi, architetto e scenografo italiano del Rinascimento, operante nel tardo
Cinquecento e nel primo Seicento a Vicenza e nell'area veneziana, in uno dei suoi
trattati in cui prende in considerazione tutti gli aspetti della villa, parla anche del
giardino. Si sofferma sullubicazione della villa in relazione al paesaggio
circostante, alle strade e ai corsi dacqua. Sostiene che il giardino che attornia
ledificio non debba impedire in alcun modo la vista della circostante campagna
dal palazzo e viceversa, del palazzo dallesterno. Di conseguenza gli elementi di
maggior ingombro, quali spalliere e filari di alberi, vanno collocati alle estremit
del complesso, sui fianchi o sul fondo e statue e piante in vaso su alti piedistalli.
Scamozzi spiega poi il duplice ruolo del giardino: oltre ad essere un lucus
amoenus, dove passeggiare ed intrattenersi con gli amici, deve fornire belle
vedute a chi si affaccia dai piani superiori della residenza, nel caso in cui la natura
stessa non vi avesse provveduto. Nelle ville circondate da piatte, monotone distese
di campi coltivati il giardino, deve, pertanto, essere il pi ampio possibile, sebbene
non al punto da non poterne poi garantire una adeguata manutenzione. In realt
raramente supera i 300 metri per lato. La pianta rettangolare della villa con corte
anteriore e sul retro o sui fianchi, o su tutti e tre i versanti , il giardino, scompartito
in regolari riquadri, si inseriscono armoniosamente nella trama geometrica del
territorio agricolo.
Costruzione del giardino
Nella costruzione dei giardini delle ville, come gi avvenuto per i monumentali
complessi antichi e per i pittoreschi borghi medievali, si riscontra una straordinaria
capacit di adattarsi alla conformazione naturale del sito fino ad immedesimarsi
con esso, ora inerpicandosi su pendii scoscesi, come nel caso delle ville genovesi
ora adagiandosi su un dolce declivio, come villa Madama.
La costruzione di un giardino inizia con la sistemazione del terreno, articolando in
regolari terrazze un informe pendio, creando una piattaforma sulla cima di
unaltura o pi semplicemente livellando unarea pianeggiante. Per adattare il sito
naturale ad accogliere la villa a volte sono necessari sbancamenti, spianamenti e
colmate decisamente avventurose (come nel caso di Villa dEste a Tivoli, che
contorni delle aiuole di piante come di bosso, di mirto, di timo, di lavanda oppure
con le tavole che si usano per i pavimenti. Accanto alle pregiate erbacee da fiore
annuali, che richiedono tanto lavoro e durano poco, si posso affiancare alcune
perenni meno esotiche ma pi durevoli accioch il giardino sia florido in ogni
tempo
(Pona).
Alberti,
secondo
unantica tradizione, consiglia poi di scrivere nelle aiuole le iniziali del nome del
proprietario con il bosso.
Il labirinto
Il labirinto oltre ad essere elemento ornamentale, assume i puri caratteri de gioco.
Le ville, infatti, assumono sempre pi la qualifica di luogo di villeggiatura e quindi
di divertimento ed cos che in Europa nasce a partire dalla met del 500
labitudine di ornare le corti con dedali di eccellente fattura che non erano altro che
un passatempo per i proprietari. Tra le caratteristiche fondamentali vi la perfetta
geometria delle forme, tra le quali si predilige il cerchio, considerata la figura
perfetta e lellisse. Il suo aspetto esteriore fa riferimento quindi alla venustas di
tipo vitruviano caratterizzata dalla proporzione antropomorfica delle forme.
Giardino di Boboli
Il giardino di Boboli, costruito nel cuore di Firenze tra il Forte di Belvedere e la
reggia medicea di Palazzo Pitti, un parco monumentale di altissimo effetto
secoli
di storia,
dal
Rinascimento
allOttocento,
venne
rispettato
limpianto
da
questi originariamente
concepito. Fu
realizzato, infatti, nellarea retrostante il palazzo ai piedi della collina che sale
verso il Forte Belvedere, lAnfiteatro, uno spazio semiellittico destinato agli
spettacoli di corte, che si rifaceva allo schema degli ippodromi romani. La forma
dellanfiteatro si sarebbe adattata alle nuove ali del palazzo, previste dal progetto di
ampliamento voluto da Cosimo, cos realizzando quellinscindibile unit
architettonica tra ledificio ed il giardino tipica della ricerca rinascimentale.
Lodierno anfiteatro di verzura, il cui magnifico scenario si apre al visitatore al
termine della rampa daccesso al giardino, sostituisce quello originario formato da
terrazzamenti piantati con platani, faggi, querce, frassini, olmi e cipressi. Lattuale
sistemazione attribuita allarchitetto Giulio Parigi che progett e fece costruire
successivamente la struttura in muratura. Al centro dellanfiteatro si trovano il
grande obelisco egizio proveniente da Luxor, sistemato nellattuale collocazione
nel 1790, e una grande vasca antica di granito la cui collocazione risale al 1840.
Si deve infine alliniziale progetto del Tribolo la suddivisione della collina e della
valletta retrostanti il palazzo in compartimenti a maglia ortogonale, allinterno dei
quali, secondo la tradizione tipicamente toscana delle ragnaie (boschetti
delimitati da spalliere e destinati alla caccia degli uccelli con le reti, denominate
ragne) furono piantati vigneti ed oliveti nonch ampi boschetti attraversati da
alte spalliere.
Tutti i boschetti interni erano, come attualmente, composti prevalentemente di
leccio, cos come le alte siepi che delimitano i viali composte anchesse di leccio
nella parte superiore e di arbusti di varie specie nella parte inferiore (Viburnum
tinus, Laurus nobilis, Phyllirea latifolia, Myrtus communis).
Tra i diversi architetti che dopo Pericoli si occuparono del giardino e del palazzo si
segnala la figura geniale di Bernardo Buontalenti cui si deve la realizzazione della
Grotta
Grande
detta
del
Buontalenti,
uno
dei
capolavori
di
Boboli.