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La MP di tutte le cellule elettricamente polarizzata, per lelettrofisiologia interessa soprattutto alle

cellule eccitabili. La polarizzazione della MP dovuta alla concentrazione di diverse specie ioniche ai
suoi capi. Il PdM lo stato di polarizzazione della MP a riposo. Il PdA dato da un segnale elettrico
responsabile della trasmissione delle informazioni lungo le reti di cellule eccitabili (neuroni, cellule
muscolari) con effetti biologici, ad es. contrazione muscolare, attivit cardiaca ecc.

La polarizzazione della MP misurabile. Il sistema di registrazione misura per in realt una


differenza di potenziale V tra il versante intracellulare e il versante extracellulare della MP. A riposo,
il versante intrac. pi negativo rispetto al versante extrac. Per tale motivo si crea una V, che
negativa : V = VIN(-) VOUT(+) . La V molto variabile nei diversi tipi cellulari, ad es. :
nel neurone modello V = 65 mV,
nella cellula mm cardiaca V = 90 mV.

La diversa concentrazione delle specie ioniche suggerisce che la MP si comporti come una barriera
permeabile in maniera selettiva. La permeabilit selettiva della MP responsabile del :
-

PdM a riposo

dell insorgenza dei segnali elettrici nelle cellule eccitabili


Gli ioni sono distribuiti ai capi della MP in modo molto variabile.
All esterno si trovano soprattutto

Na+, Ca2+, Cl- . Questi ioni si trovano anche all interno, per
in concentrazioni molto inferiori, ad es. il Na+ nelle cellule
cardiache e nei neuroni presentano una concentrazione
circa 10 volte maggiore all esterno rispetto all interno della
cellula.
All interno si trovano soprattutto K+,

A- (anioni organici, soprattutto aminoacidi e proteine).


Quindi :

Analogamente questi ioni si trovano anche all esterno, ma

ad es. il K+ 27 volte pi concentrato all interno rispetto all


A risposo, la MP polarizzata, con il versante interno pi elettronegativo rispetto a quello
esterno.

La polarizzazione dovuta alla diversa distribuzione degli ioni ai due capi della MP.

La diversa distribuzione ionica dovuta alla permeabilit selettiva della MP.

Una modificazione del PdM a riposo, verso valori pi positivi definita depolarizzazione, verso
valori pi negativi, iperpolarizzazione.

Come abbiamo appena visto, il PdM dovuto :


a) alla distribuzione particolare di specie ioniche ai due capi della MP
b) alla permeabilit selettiva della MP. La permeabilit selettiva viene creata grazie alla presenza
di canali ionici nel doppio strato lipidico isolante.
I fosfolipidi sono distribuiti in modo caratteristico nella MP, formando un doppio strato impermeabile
agli ioni con spessore di circa 8 nm. Le code fosfolipidiche sono idrofobiche apolari e si dirigono verso
l interno dello strato, mentre le teste idrofile polari verso l esterno. Gli ioni, essendo particelle
elettricamente cariche, vengono circondate dalle molecole di acqua elettricamente polarizzate. In
questo modo si forma una nuvola, cosidetta di idratazione, introno allo ione. Perch uno ione si liberi
di questa nuvola e attraversi il doppio strato, ci vorrebbe un dispendio di energia enorme per l
economia cellulare. Perci gli ioni si avvalgono dei canali ionici per attarversare la MP.

I canali ionici sono alla base del PdM a riposo, ma anche della genesi del PdA e della conduzione
dello stimolo, quindi delle risposte rapide delle cellule eccitabili. Sono proteine integrali di membrana
di natura glicoproteica (presenza di carboidrati sul versante extrac.), che attraversano interamente il
doppio strato lipidico. La loro funzione quella di offrire agli ioni una via di passaggio attraverso la
MP verso l interno o verso l esterno della cellula. Questo si verifica attraverso la loro capacit di :
-

condurre ioni, creando un flusso rapidissimo pari a circa 100 milioni ioni/sec. Tale flusso
non comporta alcuna spesa energetica per la cellula, perch si realizza grazie alle forze
elettrostatiche e ai gradienti di concentrazione presenti sui due versanti della MP.

riconoscere e selezionare gli ioni. Infatti, per ogni specie ionica esiste un tipo specifico di
canale. Ogni tipo di canale si ritrova poi, con piccole variazioni, in tutte le cellule.

Sono proteine allosteriche, quindi, oltre a cambiare conformazione sotto diversi stimoli, hanno anche
una cinetica di apertura e chiusura.

Costituiscono il bersaglio per molti farmaci e tossine. Il loro malfunzionamento pu provocare certi
tipi di malattie, come neurologiche (ad es. sclerosi multipla, sindrome di Guillain Barr = radiolite
acuta in senso distale prossimale, prima vengono colpite le gambe, poi le braccia ecc ) e aritmie cardiache.

I canali ionici sono di due tipi :


-

gated o passivi o di riposo e sono sempre aperti

non gated o ad accesso variabile o voltaggio dipendenti, che possono passare dallo stato
chiuso allo stato aperto, in risposta a stimoli elettrici, chimici, meccanici.

I canali passivi sono coinvolti nella genesi e mantenimento del PdM.


I canali ad accesso variabile sono responsabili dell insorgenza dei segnali elettrici nelle cellule
eccitabili

Alcuni canali presentano un elevata selettivit per una determinata specie ionica, mentre altri si
lasciano attraversare da diverse specie ioniche, ad es. le gap junctions (aspecifici) o i canali
parzialmente selettivi (K+/Na+ ; K+/Na+/Ca++). Per i canali passivi o non gated la selettivit di tipo
meccanico e chimico.
Lo ione attrae delle molecole di acqua intorno a s. Maggiore il
diamentro dello ione, minore sar il campo elettrico creato intorno a
s, perch sar maggiore la distanza dal nucleo. Quindi verr
creata una piccola nuvola di idratazione. Un esempio lo ione K+ il
cui raggio circa 0,13 nm.
Invece, lo ione Na+ pi piccolo, con raggio = 0,09 nm. Allora, in
questo caso verr creata una grande nuvola di idratazione attorno
allo ione perch si crea un campo elettrico forte essendoci pi
vicino al nucleo.
Il campo elettrico una propriet inversamente proporzionale al
raggio dello ione, quindi
raggio maggiore campo elettrico e nuvola di idratazione minore
Le molecole di acqua sono dei dipoli. Ci significa che, sebbene la
molecola elettricamente neutra, al suo interno le cariche sono
tuttavia separate. L atomo di ossigeno attrae, quindi assume
elettroni, l atomo di idrogeno tende a respingerli, quindi a cedere
elettroni. Per questa cratteristica l ambiente che si crea attorno
allacqua polare. I cationi sono attratti dagli atomi di ossigeno, gli
anioni dagli atomi di idrogeno.

Allora, deduciamo che :


-

l energia che serve perch gli ioni si liberini della nuvola di idratazione molto elevata

improbabile che uno ione dotato di nuvola di idratazione riesca ad attraversare il doppio
strato fosfolipidico della MP

il raggio finale di uno ione dotato di acqua di idratazione diverso dal raggio dello ione visto
come particella singola, perci non detto ad es. che siccome il raggio dello ione Na+ minore
del raggio dello ione K+, riuscir il Na+ ad attracersare il canale per il K +. Quindi, non
possibile considerare che la selettivit si possa basare alle dimensioni di uno ione. In altre
parole, anche se il Na+ pi piccolo del K+, il Na+ non riuscirebbe ad attraversare il canale per
il K+, perch contano le dimensioni finali dello ione, insieme alla sua acqua di idratazione.

Ma allora ci potrebbe significare che il K+ invece riesce ad attraversare il canale per il

Na+???
No! A questa domanda d la soluzione il fenomeno della selettivit chimica con la presenza di un
filtro molecolare all interno dei canali. Al centro del poro (lume) del canale esiste un restringimento
costituito da residui aminoacidici polari (idrofili, quindi, carichi negativamente) capaci di legare lo
ione in modo labile. Lo ione si libera quindi di una parte rilevante delle
molecole di acqua di idratazione e si lega per un tempo brevissimo, meno
di 1sec, al sito specifico del filtro. Il sito specifico ovviamente diverso
per ogni specie ionica e questo determinato dal modo in cui sono
disposte le cariche degli aminoacidi. Ad esempio, uno ione K +, entrato
+
La macromolecola
glicoproteica
costituita
da diverse
che
accidentalmente
in un
canale per il Na
, non potr
legarsi subunit
con la stessa

facilit
agli aminoacidi
poroattraverso
per ragioni
steriche
e quindiglidiioni.
affinit.
circoscrivono
un poro del
idrofilo
il quale
transitano
Alla
Insuperficie
questo modo
il K+ verr
escluso
dal canale.
Alla fine,legati
lo ione
esterna
troviamo
residui
di carboidrati
allaliberato
parte
dalla
sua acqua
di idratazione,
il canale
spinto dal
proteica.
Le subunit
proteicheattraversa
possono essere
identiche
tra gradiente
loro, e in
*NB : i canali passivi, seppur
selettivicaso
per avremo
una specie
ionica
determinata,
restano diverse
semprefra
aperti,
elettrochimico*.
questo
un omo
oligo
mero, oppure
loro e
quindi transitabili dallo ione inquindi
questione.
In questi
canali
il flusso
ionico
determinato
appunto
dal
avremo
un etero
oligo
mero.
Infine,
possibile che
le proteine
gradiente elettrochimico.

non siano costruite da subunit distinte, ma si presentano sotto forma


di pseudo oligo meri.
Ciascuna subunit consiste in una lunga sequenza di aminoacidi che si
organizzano in domini. Ogni dominio formato da segmenti ad elica
che attraversano integralmente la MP. Le eliche si connettono fra
loro attraverso anse, sia sul versante intrac., che sul versante extrac.
Per la formazione di un poro idrofilo sono necessarie da 4 a 6 subunit.
I gruppi polari della catena tendono a formare la parete interna del
poro. I gruppi apolari invece formano la superficie esterna del canale.
Nei canali voltaggio dipendenti avremo un aminoacido carico (+) ad
es. arginina o lisina, ogni 3- 4 aminoacidi. Nei canali ligando
dipendenti non si riscontra questa regola.

Ci sono 3 superfamiglie di canali ionici, quindi 3 superfamiglie di geni codificanti per i canali ionici.
Ogni famiglia sembra essersi evoluta da un unico gene ancestrale per duplicazione e divergenza.
Analogamente, quindi, a quanto accade per le isoforme di un certo enzima, possono essere espresse
delle varianti strutturali di uno stesso canale. Le varianti possono trovarsi in tessuti diversi, ma
anche nello stesso tessuto. Ad es, nei neuroni esistono pi di 12 tipi di canali diversi e ogni tipo si
presenta in molte isoforme che differiscono fra loro :
-

per la cinetica di apertura e chiusura

per la sensibilit a diversi fattori che ne modulano l accesso.

Queste differenze sono dovute all espressione di geni omologhi, ma anche a riarrangiamenti dell m
RNA proveniente dallo stesso gene. Queste varianti sono importanti perch migliorano l adattamento
di ciascun canale alla propria funzione specifica.

Il canale ad accesso variabile pu trovarsi in 3 stati funzionali distinti (imm. a) :


-

aperto (stato attivo)

chiuso, ma attivabile

chiuso e inattivabile (stato refrattario)

Lo stato chiuso non consente il transito di ioni, ma si pu passare allo stato aperto in pochi sec. Il
passaggio si realizza in risposta a determinati stimoli. L attivazione del canale non determina un
flusso continuo di corrente, ma impulsi ripetuti di durata variabile e ampiezza determinata. Questi
segnali di corrente hanno caratteristiche di tipo tutto o nulla e si ripetono con frequenza variabile
(imm. b).

(a)

(b)

(c)
La velocit di transizione di un canale voltaggio dipendente dallo stato aperto allo stato chiuso
dipende dal PdM. La durata dello stato aperto o chiuso dell ordine di qualche millisecondo. Cio il
canale rimane aperto o chiuso per alcuni millisecondi. Il passaggio degli ioni attraverso i canali
avviene per in meno di 1 sec. La cinetica si transizione dallo stato aperto allo stato chiuso e
viceversa dell ordine di 10 sec o meno. Questo d inizio ad una brusca modificazione a gradino
di carattere tutto o nulla. Cio il canale passa da uno stato completamente aperto ad uno stato
completamente aperto.

agonisti endogeni ed esogeni. Gli agonisti


endogeni sono gli stessi NT e ormoni. Un

La rimozione dello stimolo determina la chiusura del canale.esempio


L aperura
e la chiusura
consistono
in(o
di agonista
esogeno
il Valium
modificazioni strutturali del canale, che dipendono dalle suediazepam
propriet =
allosteriche.
In alcuni
canali,ad
benzodiazepine,
farmaci
l apertura e la chiusura si realizzano tramite rotazione e effetto
inclinazione
contemporanea
psicotropo)
che agiscedelle
sul varie
canale
subunit

proteiche

del

canale.

apertura

la Cl
chiusura
regolate (acido
dalla
del
GABA sono
dipendente

defosforilazione/fosforilazione dei siti specifici intrac. ad opera


di specifici secondi
che
aminobutirrico,
NT ad messaggeri
effetto inibitorio
attivano fosfatasi o protein kinasi. Tossine e veleni determinano
frequentemente
la :chiusura
dei il
sulla trasmissione
nervosa
nel cervello,
canali.

GABA si trova accumulato in particolare


nelle terminazioni presinaptiche. Il GABA

Esistono alcuni agenti che possono modulare l attivit dei canali


ionici.
modulatori
sonosi: trova
si fissa
sul Questi
recettore
GABA-A (che
sul lato postsinaptico) per attivare un
attivit inibitoria

sulle

trasmissioni

attraverso la iperpolarizzazione neuronale della cellula post-sinaptica dei neuroni : apertura del
canale che permette il rilascio di ioni cloro nella fessura sinaptica e rende quindi meno eccitabile il
neurone postsinaptico. Questi ioni negativi infatti sovraccaricano il neurone, rendendolo meno
reattivo ad altri neurotrasmettitori che normalmente lecciterebbero).

antagonisti reversibili ed irreversibili. Un esempio di antagonista reversibile il curaro (estratto


vegetale, veleno) che si lega sul recettore nicitinico per l Ach. Provoca paralisi muscolare (anche
dei muscoli respiratori). Un esempio di antagonista irreversibile l bungarotossina (veleno di
serpente) che si lega anch essa sul recettore nictinico per l ACh. Impedisce la trasmissione
nervosa a livello della placca neuromuscolare, di conseguenza porta a blocco dell attivit
respiratoria e morte della vittima.

L apertura dei canali si regola generalmente attraverso 3 meccanismi :

A) Meccanismo chimico : in questa categoria rientrano i


canali ligando dipendenti. Sulla superficie extrac. dei
canali ionici ci sono recettori per ormoni e NT. Durante il
legame richiesta la liberazione di energia chimica, perch
il legame possa comportare la modificazione strutturale e
quindi l apertura del canale.
B) Sul versante intrac. ci sono i secondi messaggeri

che

vengono stimolati da questa interazione ligando recettore


sul canale. Allora questa stimolazione determina un
aumento della concentrazione del Ca++ intrac. che attiva la
fosforilazione mediata da protein kinasi. La fosforilazione
di determinate aree del canale ne determina l apertura. Le
protein fosfatasi invertono le modificazioni del canale.
C) Meccanismo voltaggio dipendente : il sensore di voltaggio
nel poro del canale contiene una carica elettrica, grazie
alla presenza di aminoacidi basici o acidi, cio carichi (+) o
() . una variazione del potenziale ai capi della membrana,
cio la genesi di PdA, viene rilevata dal sensore del
voltaggio che fa spostare le cariche lungo il canale. Questo
spostamento

determina

un

cambiamento

della

conformazione del canale e quindi la sua apertura.


D) Tensione meccanica : il versante intrac. della MP
associato al citoscheletro, quindi in questa maniera,
anche la parte dei canali sporgente verso il lato citosolico. Se viene applicata una tensione
meccanica, uno stiramento a livello della MP, verr percepito anche dai canali. L energia liberata
dalle forze meccaniche che insorgono mediante interazioni tra citoscheletro e canali, pu determinare
la loro apertura o chiusura.

Lo stato refrattario, pur perdurando lo stimolo che determina l apertura del canale, provocato da
meccanismi diversi da quelli che fanno aprire o chiudere il canale. Quindi, lo stato refrattario pu
essere dovuto a :
-

desensitizzazione, cio il canale ha ricevuto un numero di stimoli troppo elevato a cui non
pi in grado di rispondere. In altre parole, questo pu succedere se i canali ligando
dipendenti vengono esposti a concentrazioni molto alte di ligando. In alcuni casi questo
processo una propriet intrinseca del canale, come ad es. nel caso dello ione Ca ++ che si lega
sul canale dal versante intrac. e ne determna la chiusura del poro. Mentre in altri casi dovuto
alla defosforilzione del canale da parte di una fosfatasi.

inattivazione, significa che un canale voltaggio dipendente in grado di attivarsi solo per un
periodo di tempo determinato, ad es. il canale del Na + si attiva solo per 1msec. Quindi anche se
giungono stimoli appropriati, il canale non si apre. Questo succede perch l ansa intrac. che
connette i domini III e IV rappresenta in realt un cancello. Quando la depolarizzazione si
protrae a lungo, questa ansa si ripiega in modo tale da occludere il versante interno del poro,
rendendo in questo modo il canale inattivo.

Il movimento del segmento S4,


dopo le variazioni del PdM,
responsabile dell apertura del
cancello di attivazione.

Tipico degli assoni neuronali

Gli ioni Ca++ possono


inattivare i propri canali di
passaggio (modalit cis)
oppure altri tipi di canali
(modalit trans)

L aumento della [Ca++]in


attiva
le
calcineurine
(fosfatasi)
che defosforilano il canali
del Ca++ inattivandoli.
L inattivazione
reversibile e aspecifica.

I parametri funzionali dei canali ionici sono :


- probabilit di apertura
- tempo medio di apertura e chiusura
- conduttanza

Si parla di probabilit di apertura, perch il flusso di ioni attraverso un canale attivato non un
flusso continuo di corrente. E pittosto una succesione di impulsi con ampiezza costante (pA) durata
variabile (alcuni msec) e frequenza irregolare.
Se il canale fosse attraversato da ioni durante tutto il tempo della sua attivazione, la probabalit di
apertura Po = 1. Ma in realt, vale che 0 < Po < 1, perch il canale oscilla sempre tra lo stato schiuso
e lo stato aperto.

Il tempo medio di apertura e di chiusura indica la durata media degli impulsi di corrente (che
corrispondono alle singole aperture del canale) e la durata media degli intervalli tra due aperture
successive (durante le quali il canale chiuso). Lo studio di questi parametri ci informa se per un
valore di Po avremo pi aperture di breve durata o meno aperture di lunga durata.

La conduttanza la capacit del canale di far passare ioni in presenza di una forza motrice
elettrochimica. La forza elettrochimica dipende dalla Vm e dalla Cioni sui due versanti della MP.
Negli anni 60 sono stati condotti studi su membrane
lipidiche artificiali, contenenti canali ionici formati di
gramicidina, un polipeptide ciclico di 15 aminoacidi, che
facendolo dimerizzare e unire le molecole per le due
estremit, si ottiene questo tipo elementare di canale. Con il
metodo del patch clamp (vedi oltre), sviluppato negli anni
70, stato possibile misurare le correnti.
E stato osservato, quindi, che la relazione fra il PdM e il flusso ionico lineare. In altre parole, se
applichiamo un Vm positivo o negativo, lo ione si sposta verso una determinata direzione (dipende
dalla carica dello ione). Se invece il Vm = 0, non c flusso ionico.

I = corrente ionica
Vm = potenziale di membrana
R = resistenza
g = conduttanza
Vm

I canali si chiamano
La conduttanza espressa proprio dalla pendenza della curva I/Vm. Questi
ohmici, perch la loro conduttanza rimane costante e quindi, seguono la 1 legge di Ohm :
I = Vm/R = Vm * g
(R = 1/g,

g = 1/R)

Pi la MP permeabile ad uno ione, cio minore la resistenza dei suoi canali a questo ione,
maggiore sar la sua conduttanza e quindi, la sua capacit di portare il Vm verso il suo potenziale di
equilibrio (vedi oltre).
permeabilit ad uno ione = conduttanza (g) = resistenza (R)

Esiste quindi, per questi canali ohmici, una relazione lineare tra la forza motrice elettrochimica ai
capi della MP e la corrente ionica che attraversa i canali stessi.
La conduttanza della gramicidina g = 12 pS (picoSiemens).
A riposo, lo ione con la maggiore conduttanza lo ione K+.
Bisogna sempre tener presente che :
-

oltre ad un certo gradiente di concentrazione si ha saturazione del canale

se uno ione si impiega nel canale pu causarne l occlusione, ad es. il Mg ++ pu occupare il


canale per il Ca++. Questo fenomeno ha due cause :
a) lo ione rimane incastrato nel poro perch troppo grande per poterlo attraversare
liberamente
b) lo ione dotato di carica elettrica, quindi la sua cinetica sar influenzata dal Vm. Se
abbiamo uno ione con carica (+) e il versante intrac. pi elettronegativo, allora lo ione
sar attratto verso il sito di legame. In caso contrario sar respinto verso l esterno. Gli
ioni (Ca++, Mg++, Na+) sono considerati bloccanti naturali, ma anche tossine e sostanze
esogene possono occludere i canali ionici.

Alcuni canali non si comportano secondo la 1 legge di Ohm, in quanto presentano una conduttanza
non uniforme per i diversi valori di voltaggio. Questo significa che presentano una migliore
conduttanza a certi valori di PdM rispetto ad altri. Consentono quindi alla corrente di fluire pi
facilmente in un verso piuttosto che in quello opposto, quando la direzione del gradiente
elettrochimico si inverte. Questi canali vengono chiamati rettificanti.

Quindi, abbiamo visto che i canali voltaggio dipendenti risultano chiusi quando la MP si trova allo
stato di polarizzazione a riposo (PdM) e si attivano in seguito a sue variazioni. Quasi tutti i canali
voltaggio dipendenti si aprono in seguito ad una depolarizzazione, ma esistono alcuni che si
attivano in seguito ad una iperpolarizzazione. Tutti si attivano solo se il Vm raggiunge un

determinato valore minimo specifico per ogni tipo di canale. Questo valore si chiama soglia di
attivazione. I canali voltaggio dipendenti sono importanti :
-

l insorgenza del PdA

la liberazione dei NT dalle terminazioni nervose e degli ormoni dalle cellule endocrine

l attivit ritmica spontanea delle cellule segnapassi o pacemaker del cuore e di alcuni
neuroni

Vedremo ora la struttura del canale del Na+, ma in realt tutti i canali (del Na+, K+, Ca++) hanno molti
aspetti strutturali in comune, perch i geni che li codificano sono altamente omologhi fra loro.

Canale del Na+ voltaggio dipendente. Questo canale formato da :


-

1 subunit

1 o 2 subunit : 1 (o 3) e 2. (imm. a)

La subunit formata da 4 domini, da I a IV, che costituiscono un unica e lunga sequenza


aminoacidica (imm. b). I domini attraversano la MP integralmente e sono unite sia sul versante
extrac. che sul versante intrac. da anse. Ognuno dei 4 domini costituito da 6 segmenti, da S1 a
S6. I segmenti hanno struttura ad elica e anch esse sono unite tra loro tramite anse (imm. b, c).
L ansa che collega il segmento S5 al segmento S6 contiene una sequenza di aminoacidi particolare
che si chiama regione P e fa parte del filtro di selettivit del canale. Inoltre, il sensore di voltaggio
formato dai segmenti S4 dei 4 domini e contiene aminoacidi carichi (+) come lisina e arginina (imm.
d). Sul versante intrac. esistono, a livello delle anse che collegano i domini fra loro, siti di
fosforilazione (P) da parte di protein kinasi. L ansa che collega il domino III al dominio IV (I)
responsabile dell inattivazione del canale. Sul versante extrac. esiste un sito al quale si lega il veleno
tetrodotossina (TTX) presente nel pesce palla giapposnese (imm. a). Questo legame blocca il canale,
cio impedisce l ingresso di Na+ e l inorgenza del PdA.

La subunit dunque sufficiente a formare un poro selettivo e voltaggio dipendente. Le subunit


modulano la cinetica e la voltaggio dipendenza del canale. I canali presenti nei diversi tessuti non
sono esattamente uguali fra loro :
o

I canali del Na+ dei neuroni hanno 1 subunit + 2 subunit .

I canali delle cellule muscolari scheletriche hanno 1 subunit + 1 subunit .

I canali delle cellule miocardiche hanno una sola subunit .

L attivazione dei canali del Na+ voltaggio dipendenti determina l ingresso nella cellula di ioni Na +.
Le propriet funzionali di questi canali sono :
-

la bassa soglia di attivazione e

la rapida cinetica di inattivazione, accompagnata dal fenomeno della refrattariet assoluta


(vedi oltre).

Canale del K+ voltaggio dipendente :

La maggioranza dei canali del K+ sono costituiti da 4


subunit identiche fra loro che formano il poro. In
alcuni canali si pu trovare una subunit 1 o 2
regolatoria. Ciascuna subunit costituita da 1
singolo dominio, costituito a sua volta da 6 segmenti
transmembrana uniti da anse. L ansa fra il segmento
S5 ed S6 la regione P, cio il filtro di selettivit. La
porzione

terminale

intrac.

determina

inattivazione del canale.


I canali K+ voltaggio dipendenti sono classificati in
12 famiglie, ciascuna con numerosi sottotipi.
In altri tipi di canali, come ad es. i canali del K + a
rettificazione interna o i canali accoppiati a proteine G,
la subunit costituita da 2 sole eliche. Anche in
queste strutture per, si presenta la regione P come
filtro di selettivit.
L attivazione dei canali del K+ voltaggio dipendenti
determina l uscita del K+ dalla cellula. Quindi, il PdM
Durante la depolarizzazione, i canali del K + sono quelli che ripolarizzano la MP, ponendo fino alla
depolarizzazione e riportando il PdM verso i valori di riposo.

Canali del Ca++ voltaggio dipendenti : sono oligomeri formati da diverse subunit, ad es. 1, , ,
2. Il poro formato anche in questo caso dalla subunit , simile a quella dei canali del Na +, 4
domini omologhi ripetuti, ciascuno formato da 6 segmenti transmembrana S1 S6 ad elica. Il
segmento S4 il sensore del voltaggio, ma l ansa fra S5 S6 non rappresenta invece il filtro di
selettivit.
La subunit si trova nel lato intrac. e contiene un
sito di fosforilazione per le protein kinasi.
Le subunit 2 e sono unite da un ponte S S,
interagiscono con proteine G.
I canali del Ca++ si classificano in base alle loro
propriet in canali a bassa soglia e in canali ad alta
soglia. Vedremo il ruolo di alcuni di questi canali nello
studio dell attivit contrattile del cuore.

Canali del Cl- voltaggio dipendenti : presentano una struttura a doppio cilindro, quindi hanno
due subunit identiche, ciascuna delle quali ha il proprio poro funzionale attraversato dagli ioni.
Ciascuna subunit costituita pi o meno da 17 eliche, di cui non tutte attraversano
integralmente la MP. L attivit dei canali regolata dal pH e dagli anioni extracellulari. Sono
importanti per :
-

l eccitabilit delle cellule muscolari scheletriche, ma anche

il trasporto di ioni e acqua attraverso le cellule epiteliali del rene e

la regolazione del pH nel lume degli organelli intracellulari

Abbiamo gi visto che la polarizzazione della MP allo stato di riposo determinata dalla distribuzione
degli ioni sui suoi due versanti. A PdM 65 mV (neurone) i canali del Na + e del K+ voltaggio
dipendenti restano chiusi. Quindi, i flussi ionici hanno luogo attraverso canali passivi.

Come si genera e come si mantiene nel tempo il PdM?

Per rispondere a questa domanda consideriamo il ruolo di ogni singolo ione.


Supponiamo che la MP sia permeabile al solo ione K +. La concentrazione dello ione K+ molto elevata
all interno della cellula piuttosto che all esterno. All interno c anche un elevata concentrazione di
anioni proteici A-. Nella MP ci sono canali del K+ passivi, cio canali che restano sempre aperti e
permettono il passaggio ionico in qualsiasi momento. Il K + tende a spostarsi verso l estrno della
cellula a causa del suo gradiente di concentrazione (forza chimica). Gli A - non riescono ad uscire
perch sono troppo grosse per attraversare la MP. In questo modo il lato interno della MP diventa pi
elettronegativo.

A questo punto sorge un altra domanda : fino a che punto pu continuare l uscita degli ioni K+?
La fuoriuscita del K+ determinato dalla forza chimica (concentrazione) crea una polarizzazione della
MP che diventa pi elettro (-) all interno e pi elettro (+) all esterno. Insorge, quindi, una forza
elettrica (determinata dalla polarizzazione della MP) che si oppone a quella chimica.

Inoltre, man mano che lo ione K+ esce, la concentrazione e quindi, la forza chimica, diminuisce.
Invece, la forza elettrica aumenta. Ad un certo punto, queste due forze diventeranno uguali e
opposte. La forza chimica tender a spingere lo ione K + fuori dalla cellula, e la forza elettrica tender
a riportarlo dentro. Questa situazione chiamata equilibrio elettrochimico ed caratterizzata da
un flusso netto dello ione pari a 0.
Il valore di Vm per il quale abbiamo equilibrio elettrochimico diverso per ogni specie ionica e viene
calcolato dall EQUAZIONE DI NERST.

EQUAZIONE DI NERST

Sapere la valenza fondamentale :


Na+ = +1
K+ = +1
Cl- = -1
Ca++ = +2 ...e cos via...

Distribuzione dei principali ioni ai capi della membrana di


un neurone a riposo: lassone gigante del calamaro

Macroglia
-

Oligodendrociti e cellule di Schwann (processi di mielinizzazione degli assoni)

Astrociti (tamponano leccesso di K+ liberato dai neuroni nei periodi di elevata attivit
assumendoli nelle zone ad alta concentrazione e estrudendoli nelle zone a bassa
concentrazione).
-

Esclusiva permeabilit della membrana al K+

Potenziale di membrana corrispondente al EK

Mantenuto senza dispendio energetico

Vediamo, comunque, che considerando lo ione K+ otteniamo il valore Vm = 75 mV che diverso dal
valore registrato Vm = 65 mV. Questo succede perch in realt, nei neuroni non solo lo ione K + a
determinare il PdM a riposo, ma anche gli ioni Na + e Cl- per i quali la MP possiede canali passivi.
Abbiamo visto l equazione di Nerst per il calcolo dell equilibrio elettrochimico dello singolo ione. Il
Vm di riposo invece considera la totalit delle specie ioniche e viene calcolato dall EQUAZIONE DI
GOLDMAN KATZ HODGKIN (calcolo di PdM costante).

ENa = + 55 mV, valore molto lontano dal Vm di riposo. Questo valore evidenzia il ruolo del Na + che
quello di depolarizzare la MP, perch indica che raggiunge l equilibrio elettrochimico a + 55 mV. Si
pu pensare che il Na+ dovrebbe entrare massivamente nella cellula visto che :
-

la sua concentrazione extrac. circa 10 volte maggiore rispetto a quella intrac. (forza chimica)

verr attratto dalle cariche (-) che predominano sul lato intrac. (forza elettrica)

Quindi, sia la forza chimica che quella elettrica spingono gli ioni Na + ad entrare (non sono opposte
come per il K+). Ma in realt ci non succede in maniera molto significativa, perch in condizioni di
riposo, la MP altamente permeabile al K+ ma molto meno al Na+, perch possiede un numero esiguo
di canali passivi per il Na +, quindi in condizioni di riposo poco permabile al Na + (circa 25 volte
rispetto al K+).
Anche se la MP non molto permeabile al Na+, questo ione entra nella cellula e man mano rende il
versante intrac. meno elettronegativo. Questa depolarizzazione abbassa la forza elettrica che si
oppone all uscita di K+ e aumenta la forza chimica che spinge il K+ a uscire. Se questo fenomeno
perdura nel tempo, verrebbero alterate le C ioniche e di conseguenza anche la polarizzazione della
MP a riposo.
Questo viene evitato, perch interviene la pompa Na+/K+ - ATPasi. Grazie all
energia fornita dall idrolisi dell ATP, la pompa determina un flusso di ioni
Na+ e K+ contro gradiente elettrochimico. Cio la pompa fa uscire 3 ioni di
Na+ e nello stesso tempo fa entrare 2 ioni K+. In questo modo allontana la
maggioranza delle cariche (+), ripristinando la polarizzazione
della MP al valore di riposo. Praticamente la pompa ha un attivit modesta. In condizioni di riposo il
flusso ionico che determina equivale alla diffusione passiva degli ioni, in modo tale da mantenere la
distribuzione degli ioni ai due versanti che garantiscono il PdM a riposo.

ECl = 60 mV Vm. La concentrazione del Cl- alta a livello extrac. e molto pi bassa a livello intrac.
Nella maggior parte dei neuroni si distribuisce passivamente ai due lati della MP. Praticamente la
sua distribuzione si adegua al Vm, senza contribuire alla genesi del PdM. alcuni neuroni sono dotati
comunque di un trasportatore attivo che genera un flusso di Cl- contro gradiente.

Secondo l EQUAZIONE DI GOLDMAN KATZ HODGKIN (per la maggior parte delle cellule il
contributo del Cl- pu essere trascurato, se PIONE >>> PALTRI IONI GOLDMAN = NERST):

P=
permeabilit

PK : PCl : PNa = 1 : 0,45 : 0,04

Riassumendo, i fattori che determinano il PdM a riposo e il flusso ionico responsabile della
polarizzazione della MP sono :
1) la differenza di concentrazione degli ioni sui due versanti della MP
2) la permeabilit della MP alle specie ioniche :
a)

elevata permeabilit della MP al K+

b)

impermeabilt agli anioni proteici A-

c)

bassa permeabilit al Na+

3) l influenza della forza elettrica e della forza chimica


4) i meccanismi attivi di trasporto ionico
NB : la forza che descrive l intensit, con la quale i canali di Na + e di K+ spingono gli ioni, viene
chiamata driving force. E praticamente la forza elettromotrice ed data dalla somma della forza
elettrica e della forza chimica.

PdM a riposo

Se si apre lo stesso numero di canali sia per il Na + che per il K+, la driving force del K+ sar minore
di quella del Na+. Questo succede perch i gradienti chimici dei due ioni sono diversi, quindi, per
spingere il K+ serve una forza inferiore, visto che il suo gradiente chimico a favore della suo
spostamento verso l esterno.

Ix = gx * (Vm Ex)
flusso degli ioni

driving force

La driving force di uno ione dipende anche dal gradiente elettrico, quindi, dalla differenza fra il Vm
e il potenziale di equilibrio di quella specie ionica. Aprendosi ad es., i canali per il Na +, il Vm tende a
raggiungere il ENa. Nello stesso tempo gli ioni K+ tendono ad uscire e spostare nuovamente il Vm
verso il loro EK. Dunque, quando la somma di tutte le correnti ioniche pari a 0, il PdM a riposo.
Circuito equivalente

un modello che deriva dalle propriet dei circuiti elettrici e aiuta a capire comportamento dei
canali ionici :
o

I canali ionici possono essere paragonati a un conduttore. Vengono rappresentati con delle
resistenze elettriche. La resistenza si oppone al passaggio dello ione ed inversamente
proporzionale alla conduttanza. g = 1/R

La forza elettromotrice di ogni specie ionica creata dal suo gradiente elettrochimico ed
rappresentata da una batteria. Se si riferisce ad es, al K + sar pari a EK =

75 mV. La

batteria va messa in serie con la rispettiva resistenza.

La MP impermeabile al flusso ionico, per questo motivo considerata un cattivo conduttore


della corrente. La sua conduttanza a riposo pari a 40 nS e dipende esclusivamente dalla
presenza dei canali ionici.

Possiamo rappresentare tutti i canali passivi della MP in un unico conduttore (resistenza), ad es. per
il K+, gK il cui valore calcolato dall equazione gK = NK *
NK = numero di canali
=conduttanza del singolo canale.

Il PdM viene calcolato disegnando il circuito con tutte le conduttanze, comprese le batterie, unite fra
loro in parallelo.

La conduttanza della MP trascurabile, perci non la rappresentiamo come un conduttore, ma come


un condensatore in parallelo al circuito. Il LIC e LEC sono ottimi conduttori con R = 0, quindi anch
essi non vanno disegnati. Possiamo aggiungere anche la pompa Na +/K+, in parallelo, se vogliamo
rendere il nostro circuito pi cmplesso. Essa viene rappresentata come un generatore di corrente che
serve a mantenere costante la carica delle batterie ioniche (impedisce praticamente che si
esauriscano).

Una MP senza canali ionici ha una conduttanza pari a 1 pS/cellula.


Una MP dotata di canali ha una conduttanza 40.000 volte superiore.

Calcolo del PdM a partire dal circuito equivalente del neurone

Qu sono illustrate la direzione e l


ampiezza delle forze eletrochimiche che
agiscono sugli ioni per due diversi valori
del PdM.

Sotto sono disegnate le curve di flusso per


ciascun ione (linee tratteggiate).
La differenze della pendenza fra flusso di
Na+ e di K+ dovuta al fatto che la MP a
riposo molto pi permeabile al K+ che al
Na+ (PK : PNa = 1 : 0,04). La linea continua
invece descrive il flusso netto complessivo
per i due ioni. Le curve cambiano aspetto
(non sono pi lineari) per valori di Vm
superiori a 50 mV (che rappresenta la
soglia) in quanto iniaziano ad aprirsi i
canali voltaggio dipendenti del Na+ che
determinano la depolarizzazione.

La tecnica del patch clamp (blocco di area) stata introdotta negli anni 70 e perfezionata nei primi
anni 80 da Erwin Neher e Bert Sakmann (Nobel per la Fisilogia nel 1991).
Con quest tecnica possibile registrare i flussi ionici attraverso un singolo canale. Questo possibile
facendo aderire alla MP la punta (diamentro circa 1 m) di un microelettrodo riempito di soluzione
salina. La punta deve essere perfettamente sigillata alla MP. Tale sigillo si ottiene applicando alla
punta una leggera pressione negativa, praticamente una suzione, fino al punto in cui la resistenza
del sigillo raggiunge valori dell ordine dei gigaohm (109 ). Si parla quindi di gigaseal e di
configurazione cell attached. Sul pezzetto di MP sottostante alla punta del microelettrodo ci sono
pochi canali, quindi, se vogliamo studiarne solo uno, necessario bloccare gli altri. Questo
possibile tramite blocco farmacologico o tramite applicazione di un potenziale che determini
inattivazione dei canali che vogliamo escludere.
A questo punto applichiamo al canale lo stimolo specifico che lo attiva. Tramite un amplificatore
specifico viene mantenuta la V desiderata (voltage clamp) e si registra la corrente unitaria che
fluisce attraverso il canale studiato. L uso dell amplificatore indispensabile, perch senza di esso
il flusso di corrente tenderebbe a modificare la V.

Tramite queste registrazione possibile studiare le propriet funzionali dei canali (conduttanza,
probabilit di apertura, tempo di apertura/chiusura).
Applicando un ulteriore suzione alla MP possibile aportare il lempo della MP sottostante al
microelettrodo, senza danneggiare il sigillo tra pipetta e MP. Questa la configurazione whole cell.
In questa maniera possibile registrare le correnti di tutti i canali che stiamo studiando, presenti
sulla MP, ed escludere (bloccando o inattivando) ovviamente gli altri tipi di canali. Con questo metodo
possiamo studiare l ampiezza delle correnti totali, la cinetica di attivazione e inattivazione e la
voltaggio dipendenza dei canali.
possibile utilizzare l amplificatore per mantenere costanti i flussi di corrente su valori definiti.
Questa la current clamp e permette di studiare le variazioni del PdM spontanee o in risposta a
stimoli specifici.

Il PdA il fenomeno della variazione del PdM, prodotto a livello delle cellule eccitabili in risposta ad
uno stimolo. caratterizzato dalla breve durata e dalla forma stereotipata. un fenomeno
autorigenerativo in grado di propagarsi lungo le fibre nervose senza attenuarsi in modo evidente.
La teoria del PdA stata formulata da Huxley e Hodgkin negli anni 40 (premio Nobel 1963) e rimane
fino ad oggi valida.
Il PdA non si sviluppa in tutti i tipi cellulari, ma solo nelle cellule eccitabili. Le cellule eccitabili sono
i neuroni, le cellule muscolari (scheletriche, miocardiche, lisce) e le cellule endocrine. L eccitabilit
la propriet di queste cellule di produrre impulsi elettrici. Galvani, nel 700, ha realizzato i primi
esperimenti sull elettricit animale, ripetuti a livello della giunzione NM della rana da E. du Bois
Reymond e H. von Helmholtz nell 800. Questi impulsi elettrici, cio i PdA :

sono stereoptipati

si propagano a velocit molto elevata

innescano una contrazione istantanea del muscolo

Nelle cellule eccitabili uno stimolo adeguato produce una Vm che, se supera un valore critico
(soglia), innesca la generazione del PdA. Perch si sviluppi il PdA la cellula deve avere :
o

un PdM a riposo molto negativo

un alta densit di canali voltaggio dipendenti a livello della MP.

Ad es. un fibroblasto esprime canali voltaggio dipendenti sulla MP, ma in quantit molto inferiore,
perci non eccitabile.

Bisogna ora distinguere fra due tipi di segnali elettrici che si possono generare a partire da uno
stimolo : i potenziali elettrotonici (o graduati) e i potenziali d azione.
I potenziali elettrotonici si generano quando lo stimolo non sufficientemente intenso a generare un
PdA. Quindi, la variazione piccola e rimane un evento localizzato, che non si propaga con ampiezza
Caratteristiche del PdA
costante, ma si attenua fortemente. La risposta, quindi, graduata e dipende dall ampiezza e dalla
durata dello stimolo.
1) Si osserva solo nelle cellule eccitabili.

2) La depolarizzazione inverte la polarit della MP, segue la ripolarizzazione che ripristina la


polarit originale e infine una leggera iperpolarizzazione per arrivare nuovamente al valore
di riposo. La depolarizzazione rapida e arriva fino a 100 120mV di ampiezza (da
60mV a +60mV). La ripolarizzazione avviene pi lentamente.

3) Le ampie variazioni del PdM sono provocate da variazioni specifiche e sequnziali della
conduttanza della MP al Na+ e al K+. Le variazioni di concentrazione degli ioni del LIC e
LEC sono minime (<1%) e anche la spesa energetica.

4) La depolarizzazione scatenata da un ingresso massivo di Na+ (scompare se [Na]OUT = 0). La


conduttanza di Na+ diventa molto superiore a quella del K + in modo transitorio, cos la MP
tende al valore di ENa.

5) Serve al trasferimento di informazioni tra le cellule (sinapsi).

6) Si propaga nello spazio con una velocit compresa tra 1 e 100 m/sec, in modo non
decrementale.

7) Nei neuroni e nelle cellule muscolari scheletriche bifasico e brevissimo (1 3 msec).

8) un evento stereotipato, si ripete nel tempo e nello spazio sempre con la stessa forma.

Stimolando una cellula eccitabile con stimoli di intensit crescente, per basse intensit non si genera
un PdA, ma solo risposte elettrotoniche, mentre ad un certo punto si genera un impulso. Questo
punto critico corrisponde al valore soglia di potenziale per lo sviluppo di un PdA.
Un evento sotto soglia non efficace, cos il potenziale ritorna lentamente al PdR.
Un evento sopra soglia d origine in modo irreversibile ad un PdA.

Supponiamo di avere uno stimolo sopra soglia. Prima di raggiungere la soglia la depolarizzazione
mediata dai canali passivi del Na+. Dopo che il valore soglia del potenziale sia raggiunto,
intervengono i canali del Na+ voltaggio dipendenti. Si inizia con una leggera depolarizzazione che fa
aprire pochi canali del Na+ voltaggio dipendenti. L ingresso del Na + depolarizza ulteriormente la MP,
evento che provoca ulteriore apertura di altri canali del Na + voltaggio dipendenti. Questo processo
rapidissimo e continua fino al raggiungimento di un valore di potenziale che si avvicina a E Na
=+55mV, ma non diventa mai uguale. Questo succede perch mentre si attivano i canali del Na+ :
a) si aprono canali per il K + voltaggio dipendenti, pi lentamente rispetto a quelli del Na + che
determinano la depolarizzazione, ma comunque permettono al K + di uscire, cos il versante
intrac. diventa pi elettronegativo.
b) I canali del Na+ voltaggio dipendenti iniziano a chiudersi e a inattivarsi prima ancora che
finisca la fase di depolarizzazione. La chiusura sopravviene altrettanto rapidamente come l
apertura.

Dunque, al valore soglia il feedback negativo operato dall efflusso di K+


viene sopra avanzato dal feedback positivo operato dall influsso di
Na+.

Dove e perch in questo ciclo si genera una soglia?


La soglia nasce dalla somma di pi conduttanze di tipo diverso, in questo
caso abbiamo la gNa e la gK. La soglia coincide al valore di potenziale per il
quale le correnti uscenti del K+ siano esattamente uguali alle correnti
entranti del Na+. In altre parole abbiamo un perfetto equilibrio tra l effetto
depolarizzante del Na+ e l effetto iperpolarizzante del K+. Un piccolissimo
numero di ioni Na+ in pi che entrano nella cellula bastano per scatenare il
PdA. Se invece sono le correnti uscenti degli ioni K + a prevalere, spingono il
Ogni canale ha due stati di conduttanza, uno stato aperto e uno stato chiuso. Quindi ogni canale si
apre in maniera tutto o nulla. Quando un canale aperto d origine a un impulso di corrente di
intensit costante. importante che i canali di Na+ e K+ hanno diversa cinetica di apertura e

chiusura, perch se i canali del Na+ non si aprissero e non si chiudessero cos rapidamente, i canali
del K+ non potrebbero prevalere sui primi e determinare la ripolarizzazione della MP e il ritortno ai
valori di riposo.

A riposo PK > PNa motivo per cui il PdR tende verso il EK.

Durante la depolarizzazione iniziano ad aprirsi i canali del Na+ voltaggio dipendenti e diventa
PK << PNa. Ora il PdM tende verso il ENa.

Durante la ripolarizzazione si chiudono i canali voltaggio dipendenti del Na+ e si aprono quelli
del K+, quindi diventa di nuovo PK > PNa e il PdM tende verso il EK e si ritorna a riposo.

In molti neuroni si pu andare incontro ad una iperpolarizzazione tardiva, dopo il PdA, e questo
succede a causa dei canali di K+ che rimangono aperti per un breve tempo dopo che il valore di
riposo sia raggiunto.

A seguito del PdA la MP diventa meno eccitabile e non pu generare nuovi PdA. Questa fase di
minore responsivit a nuovi stimoli si chiama periodo refrattario e in particolare, distinta in
Durante la depolarizzazione ci sono canali del Na + voltaggio
periodo refrattario assoluto (PRA) e periodo refrattario relativo (PRR).
dipendenti sia aperti che inattivati. Verso la fine si
inattivano anche gli ultimi. L inattivazione dura ancora per
un po, mentre si gi sopravvenuta la ripolarizzazione. Per
tutto il periodo di tempo in cui i canali del Na + voltaggio
dipendenti restano inattivi, non possibile in alcun modo
scatenare un nuovo PdA. Questo il PRA. Dura poco pi di
1 1,5 msec.
Terminato il PRA, la MP non ancora completamente
ripolarizzata, ma i canali inattivati del Na+ iniziano a tornare

stimolo molto pi intenso di quello che servirebbe in condizioni di riposo per depolarizzare la MP,
perch restano ancora aperti molti canali del K + che hanno una cinetica di apertura e chiusura pi
lenta rispetto ai canali del Na+. Questo il PRR.
Il periodo refrattario molto utile perch :
1) impedisce il riverbero dei segnali che devono essere propagati verso una sola direzione.
2) limita la fraquenza di scarica di un neurone (o di un nervo) per mantenere costante la forma
e la temporizzazione dei PdA.

La tecnica del voltage clamp, inventata da Cole e Marmot negli anni 40, ci permette di comprendere
meglio il meccanismo delle varie correnti ioniche durante il PdA. Con questa tecnica possibile
portare e mantenere costante il PdM a un valore desiderato, diverso da quello di riposo, e registrare
le diverse correnti per quel valore di PdM.

Tramite questa tecnica si registrano diverse correnti, ma non possibile sapere quale curva
corrisponde ad ogni specie ionica. Per riuscire a definire gli ioni, quindi anche i canali coinvolti
bisogna eseguire esperimenti pi complessi, come gli esperimenti di sostituzione ionica. Si riduce ad
es. la concentrazione di Na+ all esterno, cos si registra soltanto una corrente entrante di Na+, che
riflette l andamento temporale della conduttanza che d origine alla depolarizzazione. L analisi delle
variazioni della conduttanza confermano che :
-

pi forte lo stimolo, maggiore e pi veloce la modifica della conduttanza

la conduttanza aumenta e diminuisce molto rapidamente per il Na +, pi lentamente per il K+.


Analogamente per l apertura e la chiusura dei rispettivi canali.

Tetrodotossina (TTX)

Tetraetilammonio (TEA)

Per studiare i canali del Na+ si pu


utilizzare
saxitossina,

TTX

(ma

cocaina,

anche
batraco-

tossina) e per bloccare i canali del K+


si utilizza TEA. Cos si ottengono
registrazioni pure delle correnti di K+
o Na+.

Il PdA si genera nel monticolo assonico e si propaga lungo l assone. La propagazione di stimoli sotto
soglia ha naturalmente un decorso decrescente. La propagazione degli stimoli sopra soglia invece
sembra continuare attivamente, senza un decremento evidente.
Alcuni assoni non sono mielinizzati (vedi oltre) e hanno una distribuzione uniforme di canali Na+ e K+
voltaggio dipendenti. Di conseguenza lo stimolo si propaga punto a punto con la successiva
apertura di canali uno dopo l altro. La direzione di propagazione unica perch i canali appena
aperti si trovano nel PRA, sono quindi inattivi.

Gli assoni mielinizzati si trovano generalmente nei nervi periferici (neuroni motori e sensitivi), mentre
neuroni non-mielinizzati si trovano nel cervello e nel midollo spinale.

Per quanto riguarda le sinapsi chimiche, esse sono di due tipi :


-

quelle che generano potenziali depolarizzanti e sono sinapsi eccitatorie

quelle che generano potenziali iperpolarizzanti e sono sinapsi inibitorie

Ogni neurone riceve circa 10.000 sinapsi. L attivit sinaptica viene sommata in due maniere :
-

sommazione temporale, per attivazione ripetuta di una stessa sinapsi

sommazione spaziale, per attivazione contemporanea di pi sinapsi

Abbiamo gi visto che i neuroni possono generare i loro messaggi grazie a:


-

canali ionici (conduttanza (o resistenza) di membrana)

gradienti elettrochimici di certi ioni (forza elettromotrice per la creazione di correnti ioniche)

capacit della membrana di accumulare cariche elettriche (condensatore)

I neuroni possiedono tre propriet passive importanti per la genesi dei messaggi elettrici :
-

la capacit (C) della MP

la resistenza di ingresso della MP (RM)

la resistenza dell assoplasma, cio resistenza intrac. dell assone e dei dendriti (RA)

Queste propriet determinano l andamento temporale e l ampiezza delle variazioni di potenziale


innescate da correnti attive che entrano o escono dalla cellula. Permettono quindi di spiegare,
attraverso un modello di circuito elettrico semplificato (circuito equivalente), alcune caratteristiche
delle risposte neuronali. Queste propriet non si modificano nel corso della trasmissione dei segnali
elettrici, ma anzi, sono in grado di influenzare la trasmissione temporale e spaziale dei potenziali
sinaptici :
-

la capacit prolunga la durata dei segnali elettrici

la resistenza della membrana e dell assoplasma influenzano la conduzione degli stimoli

il diamentro dell assone influenza la soglia di eccitabilit

tutti questi fattori insieme influenzano la velocit di propagazione degli stimoli

Una MP con alta densit di canali ionici presenta resistenza bassa.


Una MP con bassa densit di canali ionici presenta resistenza alta. Basta una corrente ionica di
piccola intensit per produrre una V alta, secondo la formula V = I * RM. La legge di Ohm calcola il
valore pi estremo che la cellula possa raggiungere in risposta allo stimolo. Quindi, a parit di
stimolo :
-

un neurone pi piccolo avr meno canali e di conseguenza resistenza pi alta

un neurone pi grande avr pi canali e resistenza pi bassa.

Per tale motivo, una cellula pi piccola si depolarizza pi intensamente e velocemente, mentre una
cellula grande si depolarizza di meno e lentamente. La resistenza inversamente proporzionale alla
superficie cellulare = 4r2 :

Relazioni corrente-voltaggio. Facendo passare nelle cellule impulsi graduati di corrente sotto soglia,
entranti o uscenti, possibile determinare la relazione fra la corrente iniettata nella cellula e le
conseguenti variazioni del potenziale di membrana Vm.
A. L'aumento graduale degli impulsi di corrente entranti o uscenti (A 1) determina variazioni
proporzionali e simmetriche del potenziale di membrana V m (A2). Si noti che le variazioni del
voltaggio hanno un andamento temporale pi lento degli impulsi di corrente.
B. Mettendo in grafico il voltaggio stabile finale osservato contro l'intensit degli impulsi di corrente
iniettati, si ottiene una curva I/V. La pendenza della curva I/V rappresenta la resistenza
d'ingresso del neurone. Nell'esempio riportato, la curva I/V lineare; V m varia di 10 mV per 1 nA
di variazione della corrente, il che corrisponde a una resistenza di 10 mV/1 Na, ovvero di
10 x 106 (10 M).

La cellula non risponde immediatamente ad una iniezione di corrente, ma il potenziale sale


lentamente per raggiungere il valore previsto dalla legge di Ohm. La cinetica della variazione del PdM
(V) dipende dalla capacit di ingresso (Cin) della MP come separatore di cariche ioniche. Perch si
verifichi una variazione del PdM (V), bisogna che prima si verifichi una variazione della quantit
delle cariche custodite nella MP (Q).

V = Q/Cin

V = I * t/Cin

I = Q/t

I = corrente = movimento netto di cariche nell unit del tempo

Nel circuito equivalente qu sotto riportato, abbiamo una reistenza e un condensatore messi in
parallelo.
IM = IR + IC
I = Cin * V/t
IR = corrente ionica (ioni che attraversano i canali),
IC = corrente capacitiva (ioni che modificano la carica netta custodita ai capi della MP).
Le due correnti sono complementari.

(A)

(B)

(A) Per studiare gli effetti della capacit della membrana (Cm) sulla velocit di variazione del potenziale
di membrana in risposta al flusso delle correnti, viene impiegato un modello semplificato di circuito
elettrico equivalente. Tutti i canali passivi vengono riuniti in un unico elemento di resistenza (R m). Le
batterie che rappresentano la forza elettromotrice prodotta dalla diffusione degli ioni non vengono
incluse nel modello in quanto modificano soltanto il valore assoluto del potenziale di membrana e non
la sua velocit di variazione.
(B) Il tracciato in alto rappresenta la risposta del potenziale di membrana (Vm) all'applicazione di un
impulso rettangolare di corrente. L' andamento temporale della risposta (linea grigia c) presenta
combinate sia le caratteristiche di un elemento puramente resistivo (linea tratteggiata a), che quelle di
un elemento puramente capacitivo (linea tratteggiata b). Il grafico in basso mostra la corrente totale
della membrana (Im) e le sue componenti ionica (I i) e capacitiva (IC) (Im = Ii + IC) in rapporto con l'impulso
di corrente. Il tempo impiegato a raggiungere il 63% del voltaggio finale rappresenta la costante di
tempo della membrana. In generale, la costante di tempo nei diversi neuroni varia fra 1 e 20 msec.

Se nella MP prevalgono caratteristiche di :


-

resistenza : l impulso di corrente uscente, quindi del PdM ai capi della MP cambia
istantaneamente

capacit : il cambiamento del PdM sar lento perch la capacit riduce la velocit di
depolarizzazione

La capacit di ingresso richiede che la MP si carichi, prima che il voltaggio ai capi della MP si possa
modificare. proprio questa carica del condensatore a rallentere la risposta, perch coincide
praticamente con l accumulo o la deplezione di ioni ai capi della MP. La capacit della MP
costante, mentre la resistenza varia da cellula a cellula in base al numero di canali aperti a riposo.

La fase di carica (fase ascendente) descritta dall equazione


differenziale : V = I * RM * (1 e-t/).
La fase di scarica (fase discendente) : V = I * RM * e-t/.

= costante di tempo, tempo necessario per raggiungere o


se t = :

e-1 = 1/e = 0,37

1 e-1 = 0,63

perdere il 63% del valore di vmax (a livello del plateau).


= RM * CM . In molti neuroni = 10 msec.

e = 2,71 (base dei logaritmi naturali)


Se grande, il PdM impiega pi tempo per raggiungere il plateau, ma anche pi tempo a ritornare
al valore di riposo. Se piccola, il PdM sale rapidamente e scende altrettanto rapidamente.
A seconda della permanenza nel tempo dell evento elettrico (depolarizzazione) si possono sommare
oppure no i successivi eventi elettrici. Una piccola non permette che la depolarizzazione rimanga a
lungo, quindi, non pu esserci sommazione temporale ed meno probabile che venga raggiunta la
soglia di depolarizzazione, indispensabile per la genesi del PdA e la trasmissione di informazioni. Una
grande invece, permette la permanenza della depolarizzazione pi a lungo, di conseguenza la soglia
viene raggiunta ed pi probabile anche che gli eventi elettrici si sommino.

Oltre alla costante di tempo, esiste un altro parametro importante, la costante di spazio . Misura
lo spazio percorso dalla depolarizzazione lungo il neurite affinch si raggiunga circa il 63% del PdA.
Quindi se lambda grande, la distanza percorsa sar maggiore nell'unit di tempo e quindi la
velocit di propagazione sar maggiore. E viceversa.
La corrente diffonde
verso vie a resistenza
minore

Analogamente a quanto visto per la costante di tempo, anche


la costante di spazio corrisponde alla distanza alla quale si
osserva una perdita del 63% del voltaggio raggiunto al termine
della depolarizzazione. Questo fenomeno ha un andamento
esponenziale che si descrive dall equazione :
V0 = depolarizzazione al sito iniziale, ad es. al sito di
iniezione di una corrente
X = distanza da questo punto
= distanza alla quale si osserva la riduzione del 63% del
voltaggio.

Pi grande la costante di spazio, migliori saranno le propriet del cavo conduttore. Ad es.
assone = 1mm
dendrite = 150 200 m

La costante di spazio d informazioni sulla capacit della cellula di preservare lo stimolo mentre esso
si propaga dal dendrite all assone. Questa capacit dipende da :
-

la struttura isolante

il diamtro del dendrite e dell assone : se grande oppone una bassa resistenza, quindi lo
stimolo si disperde meno e raggiunge a destinazione quasi inalterato

il numero dei canali per unit di superficie della MP : pi canali ci sono e pi lo stimolo si
disperde

L ideale sarebbe un neurone grande dotato di pochi canali perch preserva meglio lo stimolo,
riducendone molto la dispersione.
Sono molto importanti la resistenza assiale al flusso di corrente (Ra) ma anche la resistenza del
materiale che circonda il cavo, quindi della MP dell assone (RM).

RM inversamente proporzionale alla circonferenza della sezione.


RA inversamente proporzionale all area della sezione e proporzionale alla lunghezza dell assone.
La costante di spazio proporzionale alla radice quadrata del raggio dell assone.
Pi la costante di spazio alta :
-

minore la dispersione del segnale, quindi migliora la conduzione dello stimolo

pi probabile la sommazione spaziale degli eventi elettrici

pi veloce la propagazione del PdA

Se la MP ha...

pochi canali alta RM alta bassa dispersione del segnale


molti canali bassa RM bassa alta dispersione del segnale
piccolo diametro alta RA (a parit di RM) bassa alta dispersione del segnale
grande diametro bassa RA alta bassa dispersione del segnale

I motoneuroni spinali (D) hanno


dendriti corti di grande diametro,
cos abbassano la RA e aumentano
la RM, quindi hanno una alta ,
cosa

che

li

rende

capaci

propagare

il

segnale

di

verso

assone ad alta velocit e senza


una significativa dispersione.
Quindi sono efficaci nel propagare
il segnale a destinazione che
anche la loro funzione.

Le cellule di Purkinjie del cervelletto hanno invece una struttura dendritica molto complessa e con
diametro piccolo. Questo determina una elevata dispersione, ma l enorme numero di sinapsi per
cellula garantisce che gli stimoli giungano al corpo cellulare. Il ruolo delle cellule di Purkinjie del
cervelletto inibitorio (regolazione e coordinazione motoria), quindi non c il bisogno di condurre
stimoli a grande distanza, ma solo fino ai nuclei cerebellari profondi.

Sommazione temporale : per una costante


di tempo lunga ad es. pari a 100msec,
due segnali che vengono inviati uno dopo
l altro (cio a distanza di tempo) e
arrivano allo stesso neurone, verranno
inviati al corpo cellulare secondo questa .
Il secondo segnale far in tempo ad
aggiungersi al primo e cos sar pi
probabile che la soglia di depolarizzazione
sia superata.
Per una piccola, ad es. pari a 20 msec, i
due

segnali

che

giungono

al

corpo

cellulare a distanza di tempo, non faranno


in tempo a sommarsi, di conseguenza
sar meno probabile che sia raggiunta la
soglia e che si scateni il PdA.

Sommazione spaziale : prendiamo come esempio una cellula con arborizzazione dendritica ricca che
riceve due segnali nello stesso momento, ma su dendriti distanti fra loro.
Se corta, ad es. 0,3 mm, i segnali si disperdono prima di raggiungere il corpo cellulare, quindi
non si possono sommare oppure si sommano ma il segnale si disperde comunque senza superare la
soglia e prima di arrivare al corpo cellulare.
Se lunga, ad es. 1 mm, i segnali percorono pi spazio prima di disperdersi, quindi hanno
maggiore probabilit di sommarsi e di superare la soglia e di conseguenza arrivare al corpo cellulare
prima di disperdersi.

La sommazione temporale e spaziale sono meccanismi molto diffusi nel SNC e stanno alla base dell
elaborazione delle informazioni. Un altro meccanismo utile per il SN, soprattutto il SNP, per
migliorare la propagazione dei segnali la mielinizzazione assonale.

Abbiamo visto che pi elevata la capacit della MP, pi cariche ioniche vengono intrappolate dalla
MP a un particolare voltaggio. Questo furto di cariche rallenta la propagazione degli stimoli.

Dunque, se riusciamo ad abbassare la capacit, si abbasser anche il numero di cariche che


dovranno essere spostate e la conduzione diventer pi veloce ed efficiente (dal punto di vista
energetico). Questo si ottiene con le cellule gliali, in particolare le cellule di Schwann nel SNP e gli
oligodendrociti nel SNC. Queste cellule si avvolgono concentricamente (si arrotolano) intorno agli
assoni formando un involucro (guaina) che chiamiamo mielina. Gli oligodendrociti mielinizzano pi
assoni adiacenti, mentre le cellule di Schwann mielinizzano un solo assone. Gli assoni dotati di
mielina sono in genere quelli che hanno diamentro > 1m. Le spire di mielina aumentano molto il
diametro assonico e velocizzano la propagazione dei segnali :
-

1 perch riducono la capacit della membrana. Le spire fanno sommare le capacit in serie,
che si sommano cos : 1/CTOT = 1/C1 + 1/C2 +....+ 1/CN e

2 perch aumentano la resistenza. Anche le resistenze si sommano in serie, ma la somma :


RTOT = R1 + R2 +...+ RN

Inoltre, si riduce la resistenza dell assoplasma RA e aumenta la costante di spazio .


La guaina mielinica avvolge gli assoni in modo discontinuo: interrotta ad intervalli regolari nei
nodi di Ranvier (lo spazio fra due cellule di Schwann consecutive) in corrispondenza dei quali
l'assone privo della guaina. In questo modo il segnale salta da un nodo di Ranvier al successivo e
la propagazione del segnale molto pi rapida che negli assoni senza guaina mielinica. I nodi di
Ranvier possiedono canali ionici voltaggio dipendenti che hanno il compito di rigenerare il segnale.
Praticamente il segnale sembra saltare da un nodo a quello successivo, perch a livello dei tratti
mielinizzati dell assone la velocit di propagazione del segnale enorme, mentre a livello dei nodi si
riduce. Le correnti uscenti da un nodo di Ranvier lo depolarizzano producendo un nuovo PdA in
quella regione.

Se un tratto di assone demielinizzato, la conduzione del PdA rallentata in quella zona o


addiritura scompare. Il segnale diminuisce di ampiezza al 37% dopo una distanza pari a 1 2
mm fino a scomparire completamente dopo 10 mm. Nelle malattie demielinizzanti, come ad es. la
sclerosi multipla che colpisce sia i neuroni del cervello che del midollo spinale, possono essere colpiti
lo stato mentale, il sistema motorio e sensitivo e il SNA.
Nelle fibre amieliniche una sola cellula di Schwann presenta semplici propaggini che accolgono
numerosi assoni, formando attorno a ciascuno da uno a pochi giri di avvolgimento. In questo caso
non sono presenti gli internodi.

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