Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
17/E
Roma,
Direzione Centrale
Normativa
Alla Direzione
______________
Prot.:
71831/2012
Agenzia delle Entrate Ufficio Adempimenti e sanzioni Via Cristoforo Colombo, 426 C/D 00145 Roma
Tel. 06.5054.5546 - Fax 06.50769804 - e-mail: dc.norm.adempimentiesanzioni@agenziaentrate.it
SOMMARIO
Roma, ............................................................................................................................... 1
1
PREMESSA ................................................................................................................ 3
2
DURATA DEL REGIME FISCALE DI VANTAGGIO, REQUISITI OGGETTIVI E
SOGGETTIVI ............................................................................................................ 4
2.2 I nuovi requisiti per laccesso al regime fiscale ............................................. 5
2.2.1. Requisito comma 2, lettera a): mancato esercizio nei tre anni precedenti di
unattivit artistica, professionale ovvero di impresa anche in forma associata o
familiare .................................................................................................................. 7
2.2.2. Requisito comma 2, lettera b): prosecuzione di altra attivit
precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo.................. 8
2.2.3. Requisito comma 2, lettera c): condizioni per il proseguimento di unattivit
d'impresa svolta in precedenza da altro soggetto. ................................................. 12
2.3 I requisiti di cui allarticolo 1, commi 96 e 99 della legge n. 244 del 2007. 13
2.4 Soggetti che hanno iniziato lattivit dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre
2011 : principi generali e disposizioni transitorie ................................................. 15
3
INGRESSO NEL REGIME FISCALE DI VANTAGGIO ................................................... 17
3.1 Adempimenti per accedere al regime fiscale di vantaggio. ......................... 17
3.1.1. Soggetti che iniziano lattivit dal 1 gennaio 2012. .................................. 17
3.1.2. soggetti che hanno iniziato lattivit successivamente al 31 dicembre 2007 e
transitano nel regime dal 1 gennaio 2012............................................................ 20
4
DISAPPLICAZIONE O USCITA DAL REGIME ............................................. 22
4.1 Opzione per il regime ordinario, per il regime delle nuove iniziative
imprenditoriali o di lavoro autonomo di cui allart. 13 della legge n. 388 del 2000
ovvero per il regime contabile agevolato. ............................................................. 22
5. CARATTERISTICHE DEL REGIME FISCALE DI VANTAGGIO ........................................ 27
5.1 Determinazione del reddito assoggettato allimposta sostitutiva.................... 27
5.2 Semplificazioni ed adempimenti contabili e fiscali ........................................ 30
5.3 Ulteriori caratteristiche del regime disciplinate dalla legge n. 244 del 2007.. 32
5.3.1. Divieto di rivalsa e di detrazione dellIVA sugli acquisti........................... 32
5.3.2. Rettifica dellIVA ex articolo 19-bis2 del dPR n. 633 del 1972................. 32
6.1. Casi particolari concernenti i requisiti di accesso e permanenza nel regime
fiscale di vantaggio. .............................................................................................. 35
6.1.1. Conseguimento di un ammontare di ricavi non superiore a 30.000 euro per
accedere o permanere nel regime.......................................................................... 35
6.1.2 Prosecuzione di altra attivit precedentemente svolta dal collaboratore
dellimpresa familiare. .......................................................................................... 36
6.1.3 Acquisto nel triennio precedente di beni strumentali per un ammontare
complessivo non superiore a 15.000 euro. ............................................................ 37
1 PREMESSA
Lart. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito con
modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 (di seguito decreto), ha
apportato profonde modifiche al regime dei contribuenti minimi, disciplinato
dallart. 1, commi da 96 a 117, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, volte a
favorire la costituzione di nuove imprese da parte di giovani e di coloro che
hanno perso il lavoro, ovvero il rafforzamento della struttura produttiva anche
attraverso il consolidamento di attivit precedentemente svolte in forma
occasionale o precaria.
Di fatto lex regime dei minimi assorbito dal nuovo regime fiscale di
vantaggio per limprenditoria giovanile e lavoratori in mobilit (di seguito
regime fiscale di vantaggio), che - pur incardinato sulle disposizioni che
regolavano il precedente regime (cfr art. 1, commi da 96 a 117, della legge n. 244
del 2007 e decreto del Ministro dellEconomia e delle finanze del 2 gennaio
2008) - presenta rilevanti caratteri di novit relativamente ai requisiti di accesso,
al periodo di applicabilit e alla misura dellimposta sostitutiva dovuta.
Lo stesso Provvedimento del direttore dellAgenzia delle Entrate del 22
dicembre 2011, che d attuazione ai commi 1 e 2 dellart. 27 del decreto, nel
disciplinare i criteri di attuazione del nuovo regime fiscale di vantaggio, rinvia,
laddove compatibile, a quanto gi disposto dalle disposizioni dettate per i cd ex
minimi.
A partire dal 1 gennaio 2012, quindi, i contribuenti di piccole dimensioni
che intendono iniziare unattivit dimpresa o di lavoro autonomo, applicano laddove in possesso dei requisiti stabiliti dalle norme di riferimento - il nuovo
regime fiscale di vantaggio di cui al citato articolo 27, commi 1 e 2, del decreto.
Resta sempre valida la possibilit di utilizzare il regime delle nuove
iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo, disciplinato dallart. 13 della
legge n. 388 del 2000.
2.2
2.2.1. Requisito comma 2, lettera a): mancato esercizio nei tre anni precedenti di
unattivit artistica, professionale ovvero di impresa anche in forma associata o
familiare
La lettera a) dispone che possono avvalersi del nuovo regime solo i
soggetti che nel triennio precedente quello di inizio della nuova attivit non
abbiano svolto attivit di lavoro autonomo o di impresa in generale, anche se in
qualit di socio di societ di persone ovvero di collaboratore di impresa familiare
di cui allarticolo 5, comma 4, del Tuir.
In particolare, con riguardo al limite temporale dei tre anni precedenti,
tenuto conto della lettera della norma, si ritiene che occorra far riferimento non al
periodo di imposta ma alla data a partire dalla quale si vuole accedere al nuovo
regime, verificando che eventuali precedenti attivit siano cessate anteriormente
allinizio del triennio (calcolato secondo il calendario comune) che precede
linizio della nuova attivit.
Conseguentemente un soggetto che ha cessato la precedente attivit il 31
maggio del 2009, pu senzaltro intraprendere una nuova attivit utilizzando il
regime in commento, ad esempio nel mese di luglio del 2012, senza dover
attendere che siano trascorsi ( dal 31 maggio 2009 ) almeno tre periodi dimposta
completi (ossia senza dover attendere il 1 gennaio 2013).
Poich il presupposto per lesclusione lo svolgimento effettivo di
unattivit, nellipotesi di un socio accomandante che decida, successivamente, di
intraprendere unattivit, andr riscontrato se nei tre anni precedenti lo stesso
abbia svolto o meno unattivit di gestione all'interno della societ, ovvero si sia
limitato a conferire il solo capitale.
Nel caso di partecipazione a societ inattiva, il predetto limite non opera
atteso che manca unattivit di gestione da parte dei soci.
Non escluso dal regime in parola lassociato in partecipazione di solo
lavoro, atteso che il suo reddito non qualificabile come reddito derivante dallo
svolgimento di una attivit artistica o professionale come definita dallarticolo
53, comma 1, del Tuir.
10
11
12
13
2.3
14
15
2.4
16
restano fermi gli effetti prodotti dallopzione, ossia lobbligo di permanenza nel
regime ordinario per almeno un triennio ai sensi dellart. 3 del D.P.R. 10
novembre 1997, n. 442.
In tale evenienza, il regime fiscale di vantaggio pu essere applicato per i
periodi di imposta che residuano al completamento del quinquennio, ovvero fino
al periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di et, se
successivo.
Cos, ad esempio, un contribuente che ha iniziato una nuova attivit nel
2009 (che ovviamente non costituisca una mera prosecuzione di unattivit gi
svolta in precedenza come lavoratore dipendente o autonomo) e che, sebbene in
possesso dei requisiti di cui allarticolo 1, commi 96 e 99, della legge n. 244 del
2007, ha optato per il regime ordinario, pu accedere al regime fiscale di
vantaggio gi dal 1 gennaio 2012, essendo decorso il triennio di permanenza
obbligatoria nel regime ordinario. Il contribuente pu, quindi, applicare il regime
per il biennio che residua, ossia fino al 31 dicembre 2013. Nel caso in cui a
quella data non abbia ancora compiuto trentacinque anni, potr prolungare
lapplicazione del regime fiscale di vantaggio fino al periodo di imposta di
compimento del trentacinquesimo anno det.
Si dellavviso che possa accedere al regime fiscale di vantaggio anche il
contribuente che, prima del 1 gennaio 2012, abbia perso e riacquistato i requisiti
di cui allart. 1, commi 96 e 99, della legge n. 244 del 2007, fatto salvo il vincolo
previsto dallart. 1, comma 111, ultimo periodo, della medesima legge, secondo
cui, in caso di superamento di oltre il 50 per cento del limite dei 30.000 euro,
obbligatoria lapplicazione del regime ordinario per il triennio successivo. Ne
consegue che possono accedere al regime fiscale di vantaggio per il periodo
residuo coloro che possedevano i requisiti necessari per lapplicazione del regime
degli ex minimi alla data di inizio dellattivit e nellanno 2011, restando
ininfluenti le vicende intercorse nel periodo intermedio.
17
anni
dallinizio
dellattivit
compimento
di
trentacinque anni).
In ogni caso necessario, come pi volte ripetuto, che coesistano anche i
requisiti di cui allarticolo 27 comma 2, del decreto.
18
esame, pur non dovendo esprimere alcuna specifica opzione, hanno tuttavia
lobbligo di darne comunicazione nella dichiarazione di inizio attivit da
presentare ai sensi dellart. 35 del D.P.R. 633/72 (modello AA9), come disposto
dallart. 1, comma 98 della legge n. 244 del 2007.
La comunicazione viene effettuata barrando nel quadro B la casella
denominata Regime fiscale di vantaggio per limprenditoria giovanile e
lavoratori in mobilit previsto dallart.27, commi 1 e 2 del D.L. 6 luglio 2011, n.
98 inserita nel modello AA9/11, approvato col Provvedimento del Direttore
dellAgenzia delle Entrate del 18 maggio 2012, in sostituzione della casella
denominata Regime per i contribuenti minimi previsto dallart. 1, comma 96 e
seguenti, della L. 24 dicembre 2007, n. 244 del modello AA9/10.
Per i soggetti che, presentando la dichiarazione di inizio attivit dal 1
gennaio 2012 con il modello AA9/10 - nelle more del suo adeguamento, hanno
barrato detta casella, la scelta viene interpretata come intenzione di adesione al
nuovo regime fiscale di vantaggio.
A causa delle incertezze applicative inevitabilmente connesse alle rilevanti
novit introdotte dallart. 27 del D.L. n. 98 del 2011, i soggetti che hanno iniziato
lattivit nel 2012 e, nelle more delle istruzioni fornite dallAmministrazione,
abbiano gi aperto la partita Iva senza effettuare alcuna comunicazione, possono
presentare
la
dichiarazione
di
variazione
dati
entro
sessanta
giorni
19
20
21
Riepilogo:
a) Attivit iniziata dal 1 gennaio 2012
Requisiti
Periodo di
possesso
Al momento
di inizio
dellattivit.
Per tutta la
durata di
applicazione
del regime
Durata regime
Adempimenti per
laccesso al nuovo
regime fiscale di
vantaggio
- Comunicazione nella
dichiarazione di inizio
attivit
5 anni.
- Se non stata
comunicata ladesione al
regime e lattivit
iniziata dopo lapertura
della partita Iva deve
essere presentata una
dichiarazione di
variazione dati,
revocando leventuale
diversa opzione
effettuata.
Art. 27, c. 1 e
2, D.L. n. 98
del 2011;
Periodo di
possesso
Al momento di
inizio dellattivit
Durata regime
Si applica per il
periodo residuo al
compimento dei 5
anni, ovvero oltre i
5 anni fino al
periodo di imposta
di compimento del
35 anno det.
Adempimenti per
lapplicazione del nuovo
regime fiscale di vantaggio
22
- Art 1, commi
96 e 99, legge
n. 244 del
2007,
(requisiti degli
ex minimi).
4.1 Opzione per il regime ordinario, per il regime delle nuove iniziative
imprenditoriali o di lavoro autonomo di cui allart. 13 della legge n. 388 del
2000 ovvero per il regime contabile agevolato.
I contribuenti che applicano il regime fiscale di vantaggio hanno facolt di
fuoriuscirne optando per la determinazione delle imposte sul reddito e
dellimposta sul valore aggiunto nei modi ordinari (cfr. circolare n. 73/E del
2007). La medesima opzione pu essere esercitata da coloro che iniziano
unattivit e che, sebbene in possesso dei requisiti per utilizzare il regime in
esame, non intendono usufruirne.
Lopzione per il regime ordinario avviene tramite comportamento
concludente, ma deve, in ogni caso, essere comunicata con la dichiarazione
23
24
25
26
27
28
29
Con risoluzione n. 52/E del 25 maggio 2012 sono stati istituiti i codici
tributo per il versamento, tramite modello F24, dellimposta sostitutiva.
Con il provvedimento del 22 dicembre 2011, che d attuazione ai commi 1
e 2 dellart. 27 del decreto, stato previsto che, considerata anche lesiguit della
misura dellimposta sostitutiva, i ricavi conseguiti e i compensi percepiti non
sono soggetti a ritenuta dacconto a prescindere dalla relativa misura.
A tal fine necessario che il contribuente rilasci unapposita dichiarazione
al sostituto dalla quale risulti che il reddito cui le somme percepite afferiscono
soggetto allimposta sostitutiva in parola.
Considerato che per chi applicava lex regime dei minimi non esisteva
lesonero dalla ritenuta dacconto, potrebbe verificarsi, nel periodo transitorio,
che un soggetto, che intenda continuare ad avvalersi del nuovo regime fiscale di
vantaggio, abbia gi emesso nel 2011 una fattura con indicazione della ritenuta
dacconto, ma il corrispettivo sia percepito nel corso del 2012. In tale evenienza,
se il corrispettivo non stato ancora riscosso, il contribuente pu rettificare la
fattura emessa, nella quale ha indicato la ritenuta dacconto non pi dovuta.
Laddove un contribuente che applica il regime in parola cessi lattivit
quando ancora esistono ricavi e i compensi fatturati e non ancora riscossi, ovvero
costi ed oneri per i quali manca ancora la manifestazione numeraria, in linea di
principio restano validi i chiarimenti gi forniti dalla scrivente con riferimento
allattivit professionale. In particolare con circolare n. 11/E del 16 febbraio
2007, par. 7.1, stato chiarito che lattivit non si pu considerare cessata
fino all'esaurimento di tutte le operazioni, ulteriori rispetto all'interruzione delle
prestazioni professionali, dirette alla definizione dei rapporti giuridici pendenti,
e, in particolare, di quelli aventi ad oggetto crediti strettamente connessi alla
fase di svolgimento dell'attivit professionale.
Anche per coloro che applicano il regime fiscale di vantaggio la mancata
imputazione dei componenti di reddito, in assenza della manifestazione
finanziaria negli anni dimposta di permanenza nel regime, ha le medesime
conseguenze a prescindere dal tipo di attivit (professionale o dimpresa)
30
31
32
5.3 Ulteriori caratteristiche del regime disciplinate dalla legge n. 244 del 2007
Si ricordano, infine, gli aspetti pi significativi dellex regime dei
contribuenti minimi ancora validi per il nuovo regime fiscale di vantaggio,
rinviando per ulteriori approfondimenti, ai documenti di prassi gi emanati da
questa Agenzia sullargomento.
5.3.1. Divieto di rivalsa e di detrazione dellIVA sugli acquisti
In particolare, si evidenzia che i contribuenti che applicano il regime
fiscale di vantaggio non possono esercitare il diritto di rivalsa n possono
detrarre lIVA assolta sugli acquisti nazionali e comunitari e sulle importazioni.
La fattura, lo scontrino o la ricevuta fiscale emessi non devono, pertanto, recare
laddebito dellimposta.
Al riguardo, si evidenzia che, in generale, nellipotesi in cui un soggetto
che applica il regime fiscale di vantaggio (ovvero fino al 2011, il regime degli ex
minimi) emetta una fattura senza esercitare la rivalsa, ed il corrispettivo sia
incassato nellanno successivo, per il quale si scelto di optare per il regime
ordinario, la fattura non andr integrata con lIVA, considerato che, ai sensi
dellart. 6, comma 4, del DPR n. 633 del 1972, loperazione si intende comunque
effettuata al momento dellemissione della fattura (anche se diverso da quello in
cui un operazione si considera effettuata ai sensi dei commi 1 e 3 dello stesso
articolo). Cos, ad esempio le fatture emesse da un ex minimo nel 2011, ed
incassate nel 2012, non dovranno essere integrate con lIVA anche se il soggetto
- per scelta o per legge - fuoriuscito dal regime in commento.
5.3.2. Rettifica dellIVA ex articolo 19-bis2 del dPR n. 633 del 1972
Lapplicazione del regime in parola, comporta, altres, la rettifica dellIVA
gi detratta negli anni in cui si applicato il regime ordinario, ai sensi dellart.
33
19-bis2 del D.P.R. n. 633 del 1972 (cfr comma 101 dellarticolo 1 della legge n.
244 del 2007).
A tal riguardo si osserva che, nel caso di ingresso nel regime fiscale di
vantaggio, la rettifica dellIVA resta unipotesi residuale, applicabile in via
transitoria solo dai contribuenti che, in possesso dei requisiti previsti dalle norme
in commento, hanno iniziato lattivit dopo il 31 dicembre 2007, e hanno optato
per lapplicazione del regime ordinario o per quello delle nuove iniziative
produttive, e che ora intendono transitare nel nuovo regime fiscale di vantaggio
per il periodo che residua; costituisce, invece, ancora una regola generale per tutti
coloro che fuoriescono dal regime in commento e che hanno beni e servizi
invenduti o beni strumentali ancora potenzialmente ammortizzabili.
Tanto premesso, si ricorda che nel caso di ingresso nel regime, lIVA
relativa a beni e servizi non ancora ceduti o non ancora utilizzati deve essere
rettificata in ununica soluzione, senza attendere il materiale impiego degli stessi,
fatta eccezione per i beni ammortizzabili, compresi i beni immateriali, la cui
rettifica va eseguita soltanto se non siano ancora trascorsi quattro anni da quello
della loro entrata in funzione, ovvero dieci anni dalla data di acquisto o di
ultimazione se trattasi di fabbricati o loro porzioni.
Come gi evidenziato con la circolare n. 73/E del 2007, ai fini della
rettifica - da eseguirsi nella prima dichiarazione annuale IVA presentata dopo
lingresso nel regime, ossia in quella relativa allanno precedente al transito nel
regime in commento - dovr predisporsi unapposita documentazione nella quale
vanno indicate, per categorie omogenee, la quantit e i valori dei beni facenti
parte del patrimonio aziendale (secondo le modalit illustrate nella circolare n.
328/E del 24 dicembre 1997), e dovr essere versata lIVA dovuta in ununica
soluzione, ovvero in cinque rate annuali di pari importo, senza corresponsione di
interessi. La prima o unica rata dovr essere versata - anche tramite lo strumento
della compensazione di cui allarticolo 17 del D.lgs. n. 241 del 1997 - entro il
termine previsto per il versamento del saldo dellIVA relativa allanno
precedente a quello di applicazione del regime, mentre le rate successive
andranno versate entro i termini del versamento a saldo dellimposta sostitutiva
dellIRPEF.
34
Nel caso di uscita dal regime fiscale di vantaggio, per legge o per opzione,
lart. 7, comma 1, lett. f) D.M. 2 gennaio 2008, richiamato dal provvedimento del
direttore dellAgenzia delle entrate del 22 dicembre 2011, che d attuazione ai
commi 1 e 2 dellart. 27 del decreto, prevede il versamento in ununica soluzione
delle rate residue dellIVA dovuta per effetto della rettifica, al netto
delleccedenza a credito emergente dalla rettifica di segno opposto eseguita sulle
merci in giacenza e sui beni strumentali acquistati da meno di cinque anni. In
particolare, le residue rate andranno computate nel primo versamento periodico
successivo alla fuoriuscita, al netto di tale rettifica.
Ci significa, in altre parole, che il contribuente potr recuperare
leventuale IVA a credito emergente dalla rettifica della detrazione a proprio
favore gi nel primo versamento periodico successivo alla fuoriuscita dal regime
senza attendere la presentazione della dichiarazione annuale.
Per coloro che - usciti dal regime fiscale di vantaggio - decidono di
applicare il regime contabile agevolato di cui allarticolo 27, comma 3, del
decreto, il primo versamento utile con il quale recuperare il credito emergente
dalla rettifica della detrazione sar il versamento dellIVA annuale (essendo gli
stessi esonerati dai versamenti periodici).
Laddove, infine, il contribuente esca dal regime in parola per cessazione
dellattivit, essendo comunque equiparabile, limitatamente ai debiti ed ai crediti
sorti nel periodo di esercizio dellattivit, ad un titolare di partita IVA (cfr
risoluzione n. 177 del 26 novembre 1998) - equiparazione valida anche con
riferimento ai versamenti dovuti in base alla dichiarazione, ed anche in caso di
opzione per il pagamento rateale (cfr in tal senso la risoluzione n. 70 del 13
luglio 1998) - lo stesso potr continuare a pagare il debito IVA scaturente dalla
rettifica della detrazione, versando le rate residue alle originarie scadenze, fissate
dallart. 1, comma 101 della legge n. 244 del 2007.
6. APPENDICE
35
36
Con circolare n. 189 del 21 settembre 1999 stato chiarito che rientrano
tra tali proventi anche le indennit sostitutive del reddito di impresa, tra cui
lindennit per maternit. I contribuenti in parola devono, pertanto, dichiarare tali
proventi al rigo CM2 (denominato Totale componenti positivi), facendoli
confluire tra i componenti positivi di reddito.
Lindennit di maternit non dovr, per, essere considerata al fine della
verifica del limite imposto dal comma 96 dellart. 1 della legge n. 244 del 2007,
in quanto non costituisce ricavo o compenso come risulta evidente dallart. 68,
comma 2, del D.lgs. 26 marzo del 2001, n. 151, secondo cui tale indennit
all'80% del salario minimo giornaliero stabilito dall'art. 1 del decreto-legge
29 luglio 1981, n. 402, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 settembre
1981, n. 537, nella misura risultante, per la qualifica di impiegato, dalla Tabella
A e dai successivi decreti ministeriali di cui al 2 comma del medesimo art. 1..
37
**********
38
IL DIRETTORE DELLAGENZIA
39
Risoluzioni:
- Ris. n. 52/E del 25 maggio 2012 Agenzia delle entrate . Dir. Centrale Servizi ai
contribuenti - Istituzione dei codici tributo per il versamento, tramite modello
F24, dellimposta sostitutiva sul regime fiscale di vantaggio per limprenditoria
giovanile e lavoratori in mobilit di cui allarticolo 27 del decreto legge 6 luglio
2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111.
- Ris. n. 27/E del 7 marzo 2011 Agenzia delle entrate - Dir. Centrale normativa Interpello - Art. 11, L. 27 luglio 2000, n. 212 - Regime dei contribuenti minimi Chiarimenti in merito alla fattispecie di esclusione prevista dall'art. 1, c. 99, lett.
d), della L. 24 dicembre 2007, n. 244.
- Ris. n. 123/E del 30 novembre 2010 Dir. Centrale Normativa - Riportabilit
delle perdite dei contribuenti minimi in caso di fuoriuscita dal regime - Interpello
ai sensi dellart. 11 della L. n. 212 del 2000.
- Ris. n. 146/E del 9 giugno 2009 Agenzia delle entrate Dir. normativa e
contenzioso - Regime dei contribuenti minimi fattispecie di esclusione,
contestuale partecipazione a societ di persone nello stesso periodo dimposta.
Art. 1, commi da 96 a 117, della legge n. 244 del 2007 - Interpello ai sensi
dellarticolo 11 della legge n. 212 del 2000.
- Ris. n. 132/E del 27 maggio 2009 Agenzia delle entrate Dir. normativa e
contenzioso - Irap - Consulenza giuridica Opzione per il regime dei
contribuenti minimi Determinazione della base imponibile del periodo
dimposta precedente a quello di efficacia del regime - Richiesta parere.
- Ris. n. 108/E del 23 aprile 2009 Agenzia delle entrate Dir. normativa e
contenzioso - IVA - Agevolazioni - Contribuenti minimi - Semplificazione degli
obblighi di certificazione dei corrispettivi - Applicazione dellart. 2 del DPR 21
dicembre 1996, n. 696.
- Ris. n. 365/E del 3 ottobre 2008 Agenzia delle entrate Dir. Normativa e
Contenzioso - Imposta di bollo su quietanza Regime semplificato per i
40
Circolari
- Circ. n. 39/E del 1 agosto 2011 Agenzia delle entrate Dir. centr.
accertamento - Adeguamento alla normativa europea in materia di operazioni
intracomunitarie ai fini del contrasto delle frodi. Articolo 27 del decreto legge del
31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Inclusione
nellarchivio dei soggetti autorizzati a porre in essere operazioni intracomunitarie
e connessa attivit di controllo.
- Circ. n. 59/E del 23 dicembre 2010 Agenzia delle entrate - Dir. centrale
normativa - IVA - Applicabilit del meccanismo dellinversione contabile o
reverse charge alle cessioni di telefoni cellulari e microprocessori se il
cessionario soggetto residente in Italia Decisione di esecuzione del Consiglio
del 22 novembre 2010 che autorizza lItalia a introdurre una misura particolare di
deroga allarticolo 193 della direttiva 2006/112/CE - Art. 17 del D.P.R. 26
ottobre 1972, n. 633 PARAGRAFO 2.
- Circ. n. 53/E del 21 ottobre 2010 Agenzia delle entrate Dir. normativa Comunicazione da parte dei soggetti passivi IVA dei dati relativi alle operazioni
41
42