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Anno 7, Numero extra

Akhtamar on line

WWW.COMUNITAARMENA.IT

12 ottobre 12XCVIII M.Y.

Akhtamar on line

A TESTA
ALTA !
Abbiamo sperato, abbiamo sofferto, ci abbiamo creduto. Poi per uscita fuori
la classe dellItalia. Risultato ingiusto, lArmenia meritava di pi, ma questa la
dura legge del calcio.
Ci hanno ripagato laffetto dei tifosi sugli spalti, i commenti pieni di ammirazione
dei telecronisti, la clip prima della partita, gli applausi del pubblico allinno italiano.
Una gran bella partita dellArmenia con alcune individualit di primissimo livello. Questa squadra merita di pi e se ci creder riuscir ad ottenere buoni risultati nel futuro.
Nulla perso per la qualificazione ai Mondiali e vale quello che ci siamo gi detti
in passato: speriamo di vedere Italia ed Armenia in volo per il Brasile nel 2014.
Bravi ragazzi! Siete usciti dal campo a testa alta!

NUMERO SPECIALE DEDICATO ALLA PARTITA ARMENIA ITALIA

Bollettino interno di
iniziativa armena
Consiglio per la Comunit
armena di Roma

Akhtamar

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Vincere prima ancora di giocare


12 ottobre 2012, la scoperta dellArmenia.
Nel giorno in cui si ricorda lavventura nel nuovo mondo dellitaliano
Cristoforo Colombo, lItalia - calcistica e non - scopre lArmenia.
I giornali, sia quelli sportivi che
quelli generici, nazionali o a tiratura
locale, hanno fatto conoscere questo
piccolo Paese nascosto fra le pieghe
rugose del Caucaso e probabilmente
sconosciuto ai pi.
La forza del Dio pallone! Che ci
esaspera le domeniche pomeriggio
(ma anche tutti gli altri giorni della
settimana), ci esaspera fra anticipi e
posticipi, Champions e Coppe varie;
ci fa tribolare, imprecare, osannare.
Lo odiamo e lo amiamo al tempo
stesso, perch potente e, volenti o
nolenti, condiziona la vita di tutti noi.
Cos, una partita di calcio, un banale
incontro nel girone di qualificazione
ai Mondiali che si disputeranno fra
due anni in Brasile, diviene occasione
per fare cultura e politica. Qualcuno
ha affermato che si sicuramente parlato pi di armenia, armeni e genocidio nella settimana antecedente allincontro calcistico che non in occasione
dellannuale rito commemorativo del
24 aprile.
Articoli, commenti, per spiegare
allignaro lettore chi sono gli armeni,
dove vivono, qual stata la loro storia. Commentatori sportivi ed inviati
hanno dimesso per qualche giorno i
panni dei cronisti di calcio e si sono
messi a raccontare un popolo. Lo hanno fatto senza censure, senza pruderie
diplomatiche, parlando senza mezzi
termini del genocidio turco, senza
trincerarsi dietro frasi di circostanza
magari dettate dalla cauta politica
editoriale del loro direttore.
Nessuna censura turca o azera nel
raccontare la storia armena.
E, soprattutto, tanta ammirazione;
ecco, il leit motiv di fondo di tutti i
commenti che abbiamo letto stata
una sincera simpatia per gli armeni,
per la loro capacit di ricostruire un
presente senza dimenticare il passato.
Per la loro voglia di emergere anche

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nel calcio.
Alla scoperta dellArmenia, dunque.
E gi questo stato un grande successo, a prescindere da ogni considerazione sportiva di circostanza. Quando
leggi su Repubblica due pagine centrali dal significativo titolo Liberi di
giocare dimentichi che quello stesso
giornale, qualche anno or sono, peccava per editoriali decisamente filo turchi; il Corriere con La lunga strada
dellArmenia riunita dal dio pallone
ripercorre le vicende della Diaspora
con un tono molto lontano dai commenti del suo editorialista Sergio Romano.
E come dimenticare La stampa che
in un bel articolo a firma di Nerozzi
elogia la bravura scacchistica degli
armeni e si avventura in un parallelismo tra gli scacchisti ai calciatori.
Alle corrispondenze sulla carta
stampata si sono aggiunti servizi radio
e televisivi: la sconosciuta Armenia
entrata nelle case di milioni di italiani:
geograficamente, culturalmente, politicamente.
Una settimana di riflettori puntati
sulla Nazione e sul popolo; e, per una
volta tanto, non per parlare di vicissitudini pi o meno dolorose, ma solo
per una partita di calcio. Evviva.

Caro Direttore,
fra pochi giorni le nazionali maggiori di
Armenia ed Italia si affronteranno per la
prima volta nella loro storia calcistica.
Lunga e gloriosa quella azzurra, decisamente pi breve e povera di risultati quella
armena dal momento che lArmenia uno
stato indipendente solo dal 1991.
Per tutti gli armeni questo evento calcistico
motivo di grande orgoglio; ospitare la nazionale tetra mundial e fresca vice campione
dEuropa rappresenta unoc-casione che va
oltre il mero aspetto agonistico. Il risultato
sembra essere scontato anche se la giovane
nazionale di Minasyan dar il massimo per
non deludere i propri tifosi e per confermare
quel trend di crescita che le ha fatto sfiorare
la qualificazione ai recenti Europei.
Come armeni della Diaspora in Italia il
nostro cuore ovviamente diviso in due.
E non potrebbe essere diversamente. I profondi legami storici, culturali e religiosi che
uniscono i due popoli non si sciolgono certamente per un incontro di calcio
Comunque finisca lo stresso ci auguriamo
che lItalia e (a sorpresa) lArmenia possano raggiungere la fase finale di Brasile
2014.
In questo clima di rinnovata amicizia facciamo appello a tutti i tifosi azzurri perch
guardino con simpatia alla piccola nazionale
armena che il 12 ottobre avr lonore di
giocare (non contro ma) con lItalia.
Sar una grande festa di sport per un popolo
che guarda al futuro per dimenticare un
difficile passato.
Consiglio per la comunit armena di
Roma

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Cronaca della partita (il sogno rimandato))


Lo stadio non pieno, ma questo si sapeva
per via del prezzo dei biglietti troppo alto.
Per sugli spalti ci sono almeno trentamila
spettatori entusiasti, tanto entusiasmo,
tante bandiere. Ed anche un centinaio di
tifosi italiani nello spicchio della curva.
Nessuna militarizzazione dello stadio,
vigilanza sobria per un clima che solo di
festa.
Il pubblico armeno non fischia linno italiano e questo dopo le recenti uscite della
nazionale italiana gi un bel segno; poi
lo applaude pure alla fine dellesecuzione
della banda militare e questo forse gli
italiani non se lo aspettavano al punto che
il telecronista Gentili non pu non rimarcare la civilt degli armeni.
LItalia parte subito forte e pressa gli armeni che sentono il peso della grande
sfida e soffrono le folate azzurre. I primi
dieci minuti sono tutti in chiave italiana.
Dopo 5 minuti Berezovsky nega il gol su
punizione a Pirlo andando a prendere la
palla che si sta insaccando nel sette.
Al decimo ancora duello tra Pirlo e il
portiere armeno: se non che questa volta
il regista azzurro tira dai nove metri grazie
al calcio di rigore generosamente concesso
dal (modesto arbitro) croato per un presunto fallo di mano del difensore Mkoyan;
il tocco c ma appare del tutto involontario e da distanza ravvicinata.
Il vantaggio italiano fa cessare larrembaggio azzurro alla porta dellArmenia
che poco alla volta prende le misure e
comincia ad impostare il proprio gioco
fatto di un pressing alto e improvvise e
velocissime ripartente in avanti dove
Mkhitaryan e Movsisyan spaventano con
la loro rapidit la retroguardia azzurra.
Sicch con il passare i minuti Buffon a
doversi guardare dai pericoli,
Al 14 Ozbliz obbliga il portiere juventino
ad una parata in angolo, al 21 Edigaryan
tira fuori e si ripete al 25. Un minuto
dopo Osvaldo per lItalia a mancare
sotto porta la deviazione vincente.
Al 27 arriva il pareggio dei padroni di
casa: Mkhitaryan viene imbeccato in avanti dopo un contrasto di testa fra Mag-

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gio e Manoyan, si invola e brucia Buffon


in diagonale.
Lentusiasmo dello stadio alle stelle.
Al 32 Mkoyan graziato dallarbitro per
un nuovo fallo di mano (fuori area) che
evidentemente viene compensato con
quello del rigore e questo consente al giocatore armeno di evitare il secondo cartellino giallo.
Finale di tempo con lattivo Ozbliz (parata
a terra di Buffon), Giovinco (alto sulla
traversa con Berezovski in traiettoria), il
centrale Arzumanyan (tiro dalla distanza
parato), Montolivo (ben imbeccato da
Pirlo manda fuori) e ancora Ozbliz fuori.
La ripresa presenta unArmenia scoppiettante per il primo quarto dora. La difesa
azzurra balla sotto gli attacchi armeni e
dopo un minuto una spettacolare azione in
velocit non d ai padroni di casa la gioia
del gol solo perch la girata di Edigaryan
miracolosamente murata davanti alla linea
di porta.
Al 5 invece Giovinco a sparare alto da
ottima posizione. La partita vivace e con
frequenti cambi di fronte. Al 7 Movsisyan sfiora il palo, mentre due minuti
dopo unaltra punizione di Pirlo crea
scompiglio in area avversaria.
All11 miracolo del portiere juventino su
Manoyan, ripetuto due minuti dopo su

Ozbliz.
Prandelli si accorge che qualcosa non va e
mette in atto contromisure: entra El Shaarawy per Giovinco e sullennesima punizione di Pirlo Criscito manda di poco a
lato.
Al 18 De Rossi finalizza un cross perfetto
del regista juventino e mette la palla imparabilmente sotto la traversa con unazione
spettacolare. LArmenia cerca il pareggio
ma per poco El Shaarawy non la castiga in
contropiede (bravo Berezovski nella deviazione).
I padroni di casa non demordano e larea
di rigore italiana particolarmente affollata. Al 29 Movsisyan viene anticipato da
Maggio che sventa un sicuro gol deviando
in corner il pericoloso cross di Mkhitaryan.
Fuori Pirlo per Giaccherini e Manoyan per
Sarkisov.
Ci prova ancora, senza esito, litalo egiziano ma al 36 Osvaldo incorna in rete di
testa dando allItalia il gol della sicurezza.
Ultimi affanni in area azzurra ma il risultato non cambia.
LArmenia esce a testa alta da una sfida
tirata e ben giocata dalle due squadre.

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IL CALCIO ARMENO RIPARTE DALLA SCUOLA CALCIO


Inaugurata nel 2010 il trampolino di lancio
del calcio in Armenia
Se, poco alla volta, il calcio armeno
riesce a crescere, buona parte del merito anche grazie al Centro tecnico
federale inaugurato nel 2010 dal presidente della Uefa, Michel Platini.
Un investimento importante, fortemente voluto dalle autorit armene, e
grandemente apprezzato dalle istituzioni europee del calcio come la presenza
dellex giocatore francese a Yerevan
ben conferma.
Una base fondamentale, un trampolino
di lancio, per il futuro del calcio armeno: qui si formano da un paio di anni
tecnici, preparatori ed atleti.
LAccademia, come stata chiamata,
sorge nel distretto di Avan, nord est
della capitale, ed stata ufficialmente
inaugura il primo settembre 2010.
Il complesso comprende cinque campi
da gioco per il calcio (e sport su erba),

quattro destinati al tennis, piscine


coperte e scoperte, palestre.
Un fitness center, la sauna, un ristorante, una caffetteria, la sala conferenze ed anche un hotel completano la
struttura. Non solo calcio, dunque, ma
un centro polivalente destinato a preparare i tecnici e gli atleti di domani.
Con un occhio di riguardo, per, al
pallone. Da qui devono uscire fuori i
campioni di domani dellArmenia.
I primi risultati si sono gi visti.
A parte le gesta della nazionale maggiore e la qualificazione sfiorata alla
fase finale degli Europei 2012, sono
arrivati miglioramenti da parte delle
squadre di club che nelle qualifiche
alla Uefa League hanno ottenuto risultati modesti in senso assoluto ma
migliori rispetto a quelli

degli anni precedenti. Ed anche le nazionali giovanili di calcio - e questo forse


il dato pi confortante perch dimostrata
una crescita dal basso di tutto il settore stanno ottenendo buoni risultati che
fanno ben sperare nel futuro.

DESTINI INCROCIATI ...


La foto, apparsa sulle agenzie italiane, racconta
laccoglienza ai giocatori azzurri appena sbarcati
mercoled allaeroporto Zvarnots.
Ecco che tra i tifosi armeni in attesa di vedere da
vicino i vice campioni dEuropa, spunta uno striscione di sostegno alla Roma: per la redazione di
Akhtamar on line, notoriamente a larga maggioranza di simpatie giallorosse , un motivo in pi
di orgoglio per questi amici, armeni e romanisti
che seguono dalla lontana Armenia le gesta della
grande squadra della capitale.
(NdR: ma non dovevamo parlare solo di Armenia?)
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ARMENIAITALIA,
dietro le quinte
CARO BIGLIETTI
Da alcuni anni la nazionale armena disputa i propri incontri casalinghi allo stata
Republican (intitolato ora allex premier Vazghen Sargsyan). Un impianto scelto perch
molto centrale e con una capienza di quindicimila posti, capace dunque di essere riempito
anche negli incontro non di cartello.
Per la partita con la nazionale italiana la Federcalcio armena ha invece ( e giustamente) optato
per lo storico impianto Hrazdan, peraltro recentemente ammodernato. Stadio da oltre cinquantamila posti (prima della ristrutturazione
arrivava a pi di settantamila), pi idoneo ad ospitare un evento di richiamo come la partita con la nazionale italiana.
Per allincontro hanno assistito poco pi di trentamila spettatori; colpa del caro-biglietti che ha tenuto lontani parecchi tifosi armeni. Come ha riportato anche la Gazzetta dello sport sono andati quasi esauriti i tagliandi per i posti migliori, ma sono rimasti invenduti quelli per
i settori pi popolari perch il loro prezzo minimo (7 euro) risultato oltre le possibilit di molti appassionati. La Federazione si difesa
sostenendo che comunque il costo dei biglietti risultato di gran lunga pi basso di quello praticato da altre nazioni. Certo, la partita con
lItalia ha portato ad un incasso pi alto che forse sarebbe potuto arrivare ugualmente riempiendo tutto lo stadio.

TRADITORI!
Qualche polemica in Armenia riguardo allaccoglienza che alcuni tifosi armeni hanno dedicato agli azzurri. Alcuni li hanno attesi allaeroporto, altri li hanno attesi sotto lhotel dove gli italiani alloggiavano.
Questo attaccamento alla nazionale italiana ha presto alimentato un acceso dibattito su Facebook dove alcuni tifosi sono stati accusati
addirittura di tradimento per il troppo caloroso abbraccio allItalia. Schermaglie sportive pre partita che non hanno intaccato il clima di
assoluta sportivit che ha caratterizzato questo avvenimento sportivo. Meglio, aggiungiamo noi, qualche applauso di troppo che le scene di
astio che purtroppo hanno a volte caratterizzato la vigilia di incontri internazionali dellItalia (come hanno riferito le cronache ad esempio
prima delle trasferte azzurre in Serbia o in Bulgaria, tanto per citare gli ultimi casi eclatanti).

LA STELLA SPLENDE ANCORA DI PIU


Henrik Mkhitaryan ormai divenuta stella mondiale del calcio. Non tanto per la sua presenza nella nazionale armena (anche se i
tifosi italiani hanno in questi giorni imparato a conoscerlo) quanto per le sue performance nello Shaktar Donets ed il palcoscenico
della Champions League. Dopo lultima partita, proprio contro la Juventus a Torino (non ha segnato ma ha preso i complimenti
da tutti gli addetti ai lavori) il prezzo del suo cartellino ancor di pi lievitato. Al punto che Sergei Palkov, CEO del club ucraino,
ha dichiarato proprio ieri che il club non ha alcuna intenzione di cedere il giocatore armeno e che comunque il suo prezzo di cartellino non inferiore ai quaranta milioni di euro. Una cifra enorme che conferma il valore e la considerazione che il top player
ventitreenne ha acquisito in questi ultimi mesi. Riusciremo a vederlo in un club italiano?

ARMENIA-ITALIA 1-3 (1-1)

(da repubblica.it)

Armenia (4-4-1-1): Berezovsky 6.5, Aleksayan 6, Arzumanyan 6.5, Mkoyan 5.5, Aktar Yedigaryan 6, Ozbiliz 6.5, Artar Yedigaryan 6 (19' st Manucharyan sv), Mkrtchyan 5.5, Manoyan 5.5 (30' st Sarkisov sv), Mkhitaryan 7, Movsisyan 6 (12 Kasparov, 2
Hartyunyan, 13 Hovhannsyan, 20 Hambardzumyan, 8 Vaskanyan, 9 Malakyan, 19 Badoyan, 3 Yuspashyan, 10 Muradyan). All.
Minasyan.
ITALIA (4-3-1-2): Buffon 7, Maggio 6.5, Barzagli 6.5, Bonucci 5, Criscito 5.5, De Rossi 6.5, Pirlo 7 (29' st Giaccherini sv), Marchisio 5.5, Montolivo 6.5 (43' st Candreva sv), Giovinco 6.5 (15' st El Shaarawy 6), Osvaldo 6.5 (12 De Sanctis, 22 Sirigu, 7 Abate, 6 Balzaretti, 3 Chiellini, 5 Verratti, 23 Diamanti, 20 Destro, 11 Gilardino). All. Prandelli.
Arbitro: Strahonja (Cro) 4,5.
Reti: nel pt 11' Pirlo su rigore, 27' Mkhitaryan; nel st 19' De Rossi, 36' Osvaldo.
Recupero: 1' e 3' Angoli: 10 a 3 per l'Armenia Spettatori: 25mila Note: ammoniti Mkoyan per comportamento non regolamentare, Mkrtchyan, Artar Yedigaryan, Manucharyan, Bonucci e Giovinco per gioco falloso.

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Un popolo con dignit

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Salita san Nicola da Tolentino 17
00187 Roma
Bollettino interno a cura del Consiglio per la Comunit
armena di Roma

Bollettino interno a cura del Consiglio


per la Comunit armena di Roma

Un popolo con dignit, bella gente. Cos Dossena, commentatore Rai, chiude il suo intervento dopo la telecronaca della partita.
Per tutta la durata della trasmissione non sono mancati gli elogi allArmenia ed
ai suoi abitanti.
Un popolo orgoglioso, afflitto dalle persecuzioni, che nello sport ha trovato
un riscatto sociale gli fa eco il telecronista gentili che aveva aperto la serata
ricordando la lettera aperta del Consiglio per la comunit armena di Roma in
vista dellincontro fra le due nazionali.
La clip introduttiva, curata da mazzocchi, parte con le drammatiche immagini
della deportazione e prosegue sviluppando la storia sovietica dellArmenia fino
alla sua indipendenza.
Il genocidio del 1915 (perpetrato dal governo dei Giovani turchi e mai riconosciuto dalla Turchia ) entra prepotentemente nelle case di milioni di italiani pochi minuti prima del fischio di inizio dellarbitro.
Ancora apprezzamenti per la compostezza degli spettatori mentre suonava
linno italiano (bel momento di fratellanza) e un richiamo al senso di patriottismo degli armeno (ognuno muore una sola volta, ma fortunato chi si
sacrifica per la Nazione).
Armenia-Italia non stata soltanto una partita di calcio ma anche un bello spot
per il popolo armeno.

Q U E S T A P U B B L I C A Z I ON E E E D I T A
CON IL FAVORE DEL
MINISTERO DELLA DIASPORA

Ministry of Diaspora of the RA


RA, Yerevan, 0010, Vazgen Sargsyan 26/1
Tel.: +374 10 585601, +374 10 585602
info@mindiaspora.am, www.mindiaspora.am

www.lib.mindiaspora.am/en
http://en.hayernaysor.am/

QUESTO NUMERO STATO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON

CALCIO ARMENIA
https://sites.google.com/site/calcioarmenia/

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