PROGETTO DI UN PIANO INTERMEDIO NELLEDIFICIO C DEL PLESSO CENTRALE - ING. SILVIO LACQUANITI
Indice
1. INTRODUZIONE
1.1
1.2
1.3
5
8
2. METODOLOGIA DI VERIFICA
2.1
2.2
10
11
3.1
11
3.2
17
3.3
23
1.
INTRODUZIONE
1.1
in seguito alla apertura dei vani interni. Infatti, una volta realizzato il solaio intermedio del piano primo, si
rende necessario procedere alla demolizione di parti di muratura al fine di ricavare i vani interni del piano
medesimo.
Come gi detto nella relazione di calcolo del solaio di progetto, ledificio oggetto dellintervento costituito da due elevazioni fuori terra, ciascuna di superficie complessiva pari a circa 600 m2 , e da un piano
completamente interrato; la struttura portante costituita da una intelaiatura in cemento armato con pilastri
e travi che si sviluppano per tutta laltezza complessiva delledificio, in collaborazione con una muratura
portante realizzata in mattoni pieni e malta cementizia dello spessore variabile da 60 cm a 45 cm . In corrispondenza di ciascun interpiano sono presenti, in sommit alle murature, dei cordoli di cemento armato a
sezione rettangolare di base pari allo spessore del muro sottostante e di altezza pari a 30 cm . Attualmente,
il solaio del piano primo costituisce terrazza praticabile.
Dallinsieme di queste due differenti tipologie si ottiene la cosiddetta tipologia strutturale di muratura confinata che riporta le caratteristiche resistenti non soltanto alla parte di semplice muratura ma anche
alla parte in cemento armato. Non solo, ma la presenza dei solai a soletta piena innestati sui cordoli in cemento armato definisce con esattezza un comportamento di impalcato rigido nel proprio piano. Per tali
motivi, la struttura delledificio si presenta classificabile indubbiamente come una struttura in muratura
della cosiddetta terza classe, capace cio di esibire un ottimo comportamento scatolare non solo sotto
lazione dei carichi verticali, ma anche e soprattutto sotto leffetto di azioni sismiche.
Ledificio presenta delle buone caratteristiche di regolarit sia in pianta che in elevazione, dal momento che esso si estende su una impronta a forma rettangolare, che si mantiene tale per tutto il suo sviluppo in
altezza. Non si hanno brusche variazioni di sezione resistente in entrambe le direzioni procedendo dal basso verso lalto, n si avverte una significativa variazione di rigidezza.
Lunica situazione che comporta una modesta eccentricit della struttura viene rilevata dalla presenza
al piano terra di due soppalchi, realizzati in anni successivi alla edificazione delledificio. Tuttavia, la loro
presenza sar debitamente tenuta in conto nel calcolo di verifica sismica globale delledificio.
Gli interpiani presentano le seguenti altezze: piano cantinato hi 300 cm , piano terra hi 615 cm ,
piano primo hi 605 cm .
Si prevede che lapertura di vani al piano intermedio avvenga in corrispondenza dei vani esistenti al piano
3
primo (a loro volta modificati secondo le indicazioni riportate nelle tavole esecutive del progetto) e che
tali aperture non comportino una diminuzione di rigidezza e resistenza delle murature originarie.
Le seguenti verifiche pertanto hanno lo scopo di soddisfare tale requisito, il quale viene, peraltro, raggiunto mediante la disposizione di un telaio metallico a chiusura dei vani realizzato in corrispondenza di
ciascun piedritto mediante laccoppiamento di 2 travi IPE 180 opportunamente spinottate e completato
con la disposizione di una architrave anchessa in acciaio da realizzarsi con laccoppiamento di 2 profili
UPN 160 anchessi spinottati con barre filettate di diametro 16 mm a passo di 40 cm analogamente a
quanto fatto al piano primo. I vani vengono realizzati di altezza pari a 210 cm; la loro luce riportata negli allegati esecutivi al progetto.
Le verifiche riportate in seguito sono relative alle pareti interessate dalla realizzazione delle nuove
aperture interne, e sono individuate con il numero 1,2 e 3. Soltanto in corrispondenza di una apertura nella
parete n.2 e posizionata tra il maschio murario 6 e quello 7, i due piedritti del telaio saranno realizzati con
due pilastri in cemento armato a sezione rettangolare 30x30 cm, ed armati con 4 ferri longitudinali
quanto riguarda la rigidezza che la resistenza. La presente relazione tecnica vuole pertanto dimostrare che
rigidezza e resistenza della parete oggetto di modifica non subiscano riduzioni rispetto alla situazione originaria.
1.2
Per il calcolo del solaio in acciaio ed in particolare delle travi principali su cui sar inserita la lamiera grecata, nonch le verifiche della lamiera medesima si fatto principale riferimento alle seguenti normative:
1) D.M. Infrastrutture 14/01/2008:
Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni.
2) D.M. 9 gennaio 1996:
Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione e il collaudo delle opere in c.a. normale, precompresso e per le strutture metalliche.
3) D.M. 16 gennaio 1996
Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e
dei carichi e sovraccarichi.
4) O.P.C.M. 3274 del 20/03/2003 e s.m.i.
Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio
nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.
Circolare n. 617/CSLLPP del 2 febbraio 2009
5)
"Istruzioni per l'applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni;
6)
D.M.LL.PP. 02/07/1981
"Normativa per le riparazioni ed il rafforzamento degli edifici danneggiati dal sisma nelle
regioni Basilicata, Campania e Puglia";
7)
1.3
I materiali da impiegarsi nella realizzazione degli stipiti e delle architravi per le aperture dei vani dovrenno
rispettare le seguenti caratteristiche chimico-fisiche in termini di resistenza caratteristica:
Calcestruzzo
In fase progettuale, si adotta un calcestruzzo con classe di resistenza pari a C 25 / 30 (punto 4.1 del D.M.
14/01/2008), con resistenza caratteristica cubica a compressione pari a Rck = 300 kg / cm2 , e resistenza caratteristica cilindrica a compressione pari a f ck = 0.83 Rck = 250 kg / cm2 .
Si assume un modulo di Young istantaneo, tangente allorigine del diagramma - , deducibile
5
f cd =
cc f ck 0.85 f ck
=
= 141.6 kg / cm2 ;
1.5
c
essendo c un coefficiente di sicurezza che limita la probabilit che tale valore di resistenza non venga raggiunto (frattile), e che assume il valore di 1,5 per gli stati limite ultimi.
Per il calcestruzzo si adotta un diagramma convenzionalmente parabola rettangolo, la cui ordinata
massima pari a f cd ed a cui corrisponde una deformazione al limite elastico pari a c 2 = 0.002 ed una
deformazione ultima alla rottura pari a cu = 0.0035 .
Il valore medio della resistenza a trazione semplice (assiale) in mancanza di diretta sperimentazione
pu essere assunto pari a:
f ctd =
f ctk
18.56
= 12.37 kg / cm2 ;
1,5
f yk
4300
= 3739.1 kg / cm 2
1,15
6
Acciaio strutturale
Per lacciaio (punto 11.3.4.1 del D.M. 14/01/2008) delle travi principali stato utilizzato il tipo S355 ov-
vero Fe510 conforme alla norma della serie UNI EN 10025 (per i laminati) che presenta una tensione caratteristica a rottura pari a
2(1 + )
kg / cm 2 .
Per quanto concerne la muratura, si considera una muratura di mattoni pieni e malta di calce; le verifiche
sono state condotte con riferimento al livello di conoscenza LC1, conoscenza limitata adottando i seguenti
valori di resistenza caratteristici:
Livello di conoscenza attribuito: LC1
Fattore di Confidenza: FC=1.35
Valori di riferimento dei parametri meccanici (Tabella C8A.2.1 Circolare 2/2/2009):
G = 500 N / mm 2
E = 1500 N / mm 2
0 = 6 N / cm 2
f m = 240 N / cm 2
w = 18 KN / m3
Detti valori sono stati desunti dalla tabella C8.A.2.1 della Circolare 2/2/2009, considerando che per un
livello di conoscenza LC1 (conoscenza limitata) per E (modulo di elasticit normale) e G (modulo di elasticit tangenziale) sono stati assunti i valori medi della tabella, mentre per 0 (resisitenza media a taglio
della muratura) e per f m (resistenza media a compressione) si sono adottati i valori minimi riportati dalla
circolare.
Sulla base di questi valori ed utilizzando il FC pari a 1,35, nella verifica dello stato di fatto si sono a7
G = 500 N / mm
1.35
E = 1500 N / mm
= 370 N / mm 2
1.35
= 1111 N / mm 2
0 = 6 N / cm 1.35 = 4.44 N / cm 2
f m = 240 N / cm
1.35
= 177.7 N / cm 2
w = 18 KN / m3
Per quanto concerne le verifiche nello stato modificato, ossia in seguito allapplicazione dellintonaco armato sulle pereti interessate alle aperture, i precedenti valori dei parametri meccenici sono stati modificati
con lapplicazione del coefficiente correttivo di cui alla Tabella C8A.2.2 della Circolare 2/2/2009 e pari a
1.5 per lintonaco armato, pertanto si ha:
G = 1.5 370 N / mm 2 = 555 N / mm 2
E = 1.5 1111 N / mm 2 = 1667 N / mm 2
2.
METODOLOGIA DI VERIFICA
Le verifiche saranno svolte sia per quanto concerne le rigidezze che per quanto concerne la resistenza. Per
entrambe si dovr verificare che lintroduzione delle aperture nelle pareti non porti ad una diminuzione n
di rigidezza n di resistenza rispetto allo stato originario. Le modalit concettuali con cui vengono eseguite
le verifiche sono di seguito brevemente accennate.
2.1
La rigidezza iniziale K in della parete costituita da un numero n di maschi murari, si calcola come somma
delle rigidezze K i dei singoli maschi costituenti la stessa, ossia come:
K in = K1 + K 2 + + K n
8
Le rigidezze dei singoli maschi, nelle ipotesi che il pannello sia vincolato con un incastro fisso alla base ed
un incastro scorrevole in sommit (comportamento alla Grinter), si calcolano con la seguente formula:
Ki =
Gi Ai Ei li2
hi3Gi + 1.2hi Ei li2
nella quale:
Ei , Gi = moduli di elasticit normale e tangenziale della muratura costituente il maschio;
li , hi = lunghezza ed altezza del maschio murario;
Ai = li ti = area del maschio ti =spessore del maschio).
A seguito di modifica delle aperture o di inserimento di nuove, la parete assume una configurazione diversa da quella iniziale; la rigidezza K mod nello stato modificato (tenendo conto anche dell'eventuale consolidamento dei maschi murari attraverso tecniche quali le iniezioni di malta, lastre di placcaggio ecc) deve
risultare:
K mod K in
Se tale verifica non soddisfatta allora occorre intervenire con un rinforzo quale la cerchiatura del vano
mediante un telaio metallico o in c.a.. In questo caso la rigidezza finale K fin deve risultare:
K fin = K mod + KT K in
essendo KT la rigidezza del telaio e pari ad:
KT =
12 E J P
H3
dove:
E = modulo elastico del materiale costituente i piedritti;
J P = somma dei momenti d'inerzia dei piedritti (possono essere due o pi piedritti);
H = altezza del piedritto.
2.2
La verifica viene condotta calcolando la resistenza al taglio della parete prima Vt ,in e dopo l'intervento
Vt , fin e verificando che la resistenza dopo l'intervento risulti superiore a quella che la parete possedeva prima dell'intervento di miglioramento.
Vt , fin Vt ,in
La resistenza al taglio della parete si calcola ipotizzando un comportamento elasto-plastico dei maschi murari. L'azione tagliante ultima del pannello murario pu calcolarsi con la formula di Turnsek e Cacovic valida per gli edifici esistenti:
Vt = 1.5 l t
od
b
1+
1.5 od
l t f td
1+ 0
b
f td
nella quale
o la tensione normale media, riferita all'area totale della sezione ( o = P l t , con P forza assiale agente
positiva se di compressione);
f td la resistenza di calcolo a trazione per fessurazione diagonale della muratura, f td = 1.5 od ;
dalla snellezza della parete. Si pu assumere b = h l ,comunque non superiore a 1,5 e non inferiore
a 1, dove h l'altezza del pannello.
Per quanto riguarda il calcolo della resistenza della cerchiatura metallica si procede nel seguente modo.
1. Si calcola il momento massimo all'incastro sopportabile dal telaio:
M = adm Wx
d = M H 2 (6 EJ ) )
10
La curva caratteristica del telaio viene costruita in analogia a quanto avviene per i maschi murari; di solito,
per telai metallici, sufficiente limitarsi al tratto elastico.
3.
Si riportano di seguito le verifiche di rigidezza e di resistenza nelle pareti denominate 1,2,3 del piano intermedio di progetto.
3.1
Progetto:
Committente:
Localit:
Messina
Comune:
Messina
PARETE N
PIANO:
piano intermedio
PIANO:
PARETE N
piano intermedio
s (m)=
11
(KN/m )=
3
5
3
TOTALE
muro sovrastante
H (m)
1,5
p
(KN/m)
12,15
t (m)
0,45
w (KN/m )
18
KN/m
KN/m
1,5
p
(KN/m)
22,00
0,00
0,00
34,15
PARETE N
piano intermedio
STATO ATTUALE
Parete N.1
29,83
Calcolo della tensione normale media verticale agente in ciascun maschio murario
12
N
1
as(m)
0
ad(m) h (m)
0
3
l (m)
29,83
h1 (m)
3
i (m)
29,83
t (m)
0,45
o (KN/m2)
156,89
w (KN/m )
18,00
Simbologia
N
1
h/l
0,101
b
1
t
2
N/mm
370
m
0,45
l
m
29,83
m
3
K
2
m
N/mm
13,424 1111
KN/m
######
o
2
N/cm
4,44
13
KN/m KN mm
156,89 1638 1,2
u = 0,4%*h
1375775,7
Vt
2
12
1638
1638
mm
12
PIANO:
PARETE N
piano intermedio
STATO MODIFICATO
(1)
(2)
1,20
(3)
1,20
5,00
1,50
1,85
(4)
1,20
(5)
1,20
(7)
1,20 (6)
1,20
(8)
1,20
Parete N.1
2,15
2,30
4,85
2,05
1.50
Calcolo della tensione normale media verticale agente in ciascun maschio murario
N
1
2
3
4
5
6
7
8
as(m)
0
1,2
1,2
1,2
1,2
1,2
1,2
1,2
ad(m)
1,2
1,2
1,2
1,2
1,2
1,2
1,2
0
h (m)
3
3
3
3
3
3
3
3
l (m)
5
1,5
1,85
2,15
2,3
4,85
2,05
1,5
h1 (m)
1
1
1
1
1
1
1
1
i (m)
5,6
2,7
3,05
3,35
3,5
6,05
3,25
2,1
t (m)
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
w (KN/m )
18
18
18
18
18
18
18
18
o (KN/m2)
116,70
171,16
159,04
151,79
148,88
126,91
153,97
139,13
N
1
2
3
4
5
6
7
8
h/l
0,6
2
1,622
1,395
1,304
0,619
1,463
2
b
1
1,5
1,5
1,395
1,304
1
1,463
1,5
t
2
1
2
3
4
5
6
7
8
N/mm
555
555
555
555
555
555
555
555
m
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
l
m
5
1,5
1,85
2,15
2,3
4,85
2,05
1,5
m
3
3
3
3
3
3
3
3
K
2
m
N/mm
2,75
1667
0,825 1667
1,0175 1667
1,1825 1667
1,265 1667
2,6675 1667
1,1275 1667
0,825 1667
o
2
KN/m N/cm
385458,7 6,67
60284,8 6,67
90695,0 6,67
118363,8 6,67
132484,9 6,67
371774,4 6,67
109036,6 6,67
60284,8 6,67
20
405
90,6
109,2
134,6
153,1
402
122,9
85,08
1502
VERIFICHE
a) La rigidezza finale deve risultare maggiore di quella iniziale
15
KN/m
116,70
171,16
159,04
151,79
148,88
126,91
153,97
139,13
Vt
KN
405
90,6
109,2
134,6
153,1
402
122,9
85,08
mm
1,1
1,5
1,2
1,1
1,2
1,1
1,1
1,4
mm
12
12
12
12
12
12
12
12
u = 0,4%*h
1328383,0
Kin (KN/m)
1375775,698
Kfin (KN/m)
1328382,975
La verifica non soddisfatta pertanto occorre un intervento di rinforzo
b) La resistenza finale deve risultare maggiore di quella iniziale
1637,69
Vt,in (KN)
Vt,fin (KN)
1502,34
La verifica non soddisfatta pertanto occorre un intervento di rinforzo
PIANO:
piano intermedio
PARETE N
TELAIO N
210
6770,39
1244,1
Tipo piedritto:
2 profili IPE180
Wx piedritto
(cm3)
292,6
4
Jx piedritto (cm )
KT (KN/m)
Mmax (KNcm)
d (mm)
Fu (KN)
2634
14334,7
4681,6
6,2208
89,173
VERIFICHE
a) La rigidezza finale (maschi murari + telaio) deve risultare maggiore di quella iniziale
1375775,698
Kin (KN/m)
Kfin (KN/m)
1428725,832
La verifica risulta pertanto soddisfatta
b) La resistenza finale (maschi murari + telaio) deve risultare maggiore di quella iniziale
16
Vt,in (KN) =
1637,686805
Vt,fin (KN) =
2126,550663
La verifica risulta pertanto soddisfatta
3.2
Progetto:
Committente:
Localit:
Messina
Comune:
Messina
PARETE N
PIANO:
piano intermedio
PIANO:
PARETE N
piano intermedio
Carico agente in sommit della parete dovuto alla porzione di muro sovrastante
muro sovrastante
H (m)
1,5
w (KN/m )
18
p
(KN/m)
12,15
t (m)
0,45
p(sx)
KN/m
KN/m2
1,5
17
p
(KN/m)
22,00
0,00
0,00
34,15
PARETE N
piano intermedio
STATO ATTUALE
29,83
Parete N.2
Calcolo della tensione normale media verticale agente in ciascun maschio murario
N
1
as(m)
0
ad(m) h (m)
0
3
l (m)
29,83
h1 (m)
3
i (m)
29,83
t (m)
0,45
w (KN/m )
18,00
o (KN/m2)
156,89
Simbologia
h/l
b
18
0,101
t
2
N/mm
370
m
0,45
m
29,83
m
3
m
N/mm
13,424 1111
K
2
KN/m
######
o
2
Vt
N/cm
4,44
KN/m KN mm
156,89 1638 1,2
mm
12
u = 0,4%*h
1375775,7
PIANO:
mm
KN
KN
12
1638
1638
PARETE N
piano intermedio
STATO MODIFICATO
1,20
5,00
1.50
1,20
1,85
(1)
(2)
(3)
1,20
2,69
1,20 1,20
1,00
5,16
1,20
1,95
1,75
1.50
Parete N.2
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
Calcolo della tensione normale media verticale agente in ciascun maschio murario
N
1
2
3
4
5
6
7
8
as(m)
0
1,2
1,2
1,2
1,2
1,2
1,95
1,2
ad(m)
1,2
1,2
1,2
1,2
1,2
1,95
1,2
0
h (m)
3
3
3
3
3
3
3
3
l (m)
5
1,5
1,85
2,69
1
5,16
1,75
1,5
h1 (m)
1
1
1
1
1
1
1
1
i (m)
5,6
2,7
3,05
3,89
2,2
6,735
3,325
2,1
19
t (m)
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
w (KN/m )
18
18
18
18
18
18
18
18
o (KN/m2)
116,70
171,16
159,04
142,82
203,20
131,54
179,17
139,13
h/l
0,6
2
1,622
1,115
3
0,581
1,714
2
b
1
1,5
1,5
1,115
1,5
1
1,5
1,5
t
2
1
2
3
4
5
6
7
8
N/mm
555
555
555
555
555
555
555
555
m
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
0,55
l
m
5
1,5
1,85
2,69
1
5,16
1,75
1,5
m
3
3
3
3
3
3
3
3
K
2
m
N/mm
2,75
1667
0,825 1667
1,0175 1667
1,4795 1667
0,55
1667
2,838 1667
0,9625 1667
0,825 1667
o
2
KN/m N/cm
385458,7 6,67
60284,8 6,67
90695,0 6,67
169573,8 6,67
24247,0 6,67
400011,2 6,67
81739,4 6,67
60284,8 6,67
mm
KN
KN
KN
KN
KN
KN
KN
20
KN/m
116,70
171,16
159,04
142,82
203,20
131,54
179,17
139,13
Vt
KN
405
90,6
109,2
206,8
63,87
432
107,2
85,08
mm
1,1
1,5
1,2
1,2
2,6
1,1
1,3
1,4
mm
12
12
12
12
12
12
12
12
u = 0,4%*h
1272294,6
12
405
90,6
109,2
206,8
63,87
432
107,2
KN
KN
85,08
1500
VERIFICHE
a) La rigidezza finale deve risultare maggiore di quella iniziale
1375775,698
Kin (KN/m)
Kfin (KN/m)
1272294,63
La verifica non soddisfatta pertanto occorre un intervento di rinforzo
b) La resistenza finale deve risultare maggiore di quella iniziale
1637,69
Vt,in (KN)
Vt,fin (KN)
1499,82
La verifica non soddisfatta pertanto occorre un intervento di rinforzo
PIANO:
piano intermedio
PARETE N
TELAIO N
210
17246,8
3169,1
Tipo piedritto:
2 profili IPE180
Wx piedritto
(cm3)
292,6
4
Jx piedritto (cm )
KT (KN/m)
Mmax (KNcm)
d (mm)
Fu (KN)
2634
14334,7
4681,6
6,2208
89,173
VERIFICHE
a) La rigidezza finale (maschi murari + telaio) deve risultare maggiore di quella iniziale
21
Kin (KN/m)
1375775,698
Kfin (KN/m)
1358302,793
La verifica non soddisfatta pertanto occorre un intervento di rinforzo
b) La resistenza finale (maschi murari + telaio) deve risultare maggiore di quella iniziale
1637,686805
Vt,in (KN) =
Vt,fin (KN) =
2124,02896
La verifica risulta pertanto soddisfatta
DIMENSIONAMENTO DEL TELAIO IN C.A.
Htelaio
(cm)
Kric
(KN/m) :
Jx,piedr
(cm4)
210
17472,9
3210,6
SEZIONE
30X30 cm
Tipo piedritto:
Wx piedritto
(cm3)
4500
4
Jx piedritto (cm )
KT (KN/m)
Mmax (KNcm)
d (mm)
Fu (KN)
67500
367346,9
72000
3,7333
1371,4
VERIFICHE
a) La rigidezza finale (maschi murari + telaio) deve risultare maggiore di quella iniziale
1375775,698
Kin (KN/m)
Kfin (KN/m)
1725649,732
La verifica risulta pertanto soddisfatta
22
3.3
Progetto:
Localit:
Messina
Comune:
Messina
PARETE N
PIANO:
piano intermedio
PIANO:
PARETE N
piano intermedio
Carico agente in sommit della parete dovuto alla porzione di muro sovrastante
muro sovrastante
H (m)
1,5
t (m)
0,45
w (KN/m )
18
m
1,5
m
4
KN/m2 KN/m2
8
8
p (KN/m)
12,15
p (KN/m)
22,00
0,00
0,00
34,15
p = carico
PIANO:
PARETE N
piano intermedio
STATO ATTUALE
Parete N.3
6,10
Calcolo della tensione normale media verticale agente in ciascun maschio murario
N
1
as(m)
0
ad(m) h (m)
0
3
l (m)
6,1
h1 (m)
3
i (m)
6,1
t (m)
0,45
o (KN/m2)
156,89
w (KN/m )
18,00
Simbologia
N
1
h/l
0,492
b
1
t
2
N/mm
l
m
K
2
N/mm
24
KN/m
o
2
N/cm
KN/m
Vt
KN
mm
mm
370
0,45
6,1
2,745
1111
264378,4
4,44
12
u = 0,4%*h
264378,4
PIANO:
mm
KN
KN
12
334,9
334,9
PARETE N
piano intermedio
STATO MODIFICATO
(1)
Parete N.3
1,10
4,80
Calcolo della tensione normale media verticale agente in ciascun maschio murario
N
1
as(m)
0
ad(m) h (m)
1,1
3
l (m)
4,8
h1 (m)
1
i (m)
5,35
t (m)
0,55
w (KN/m )
18
o (KN/m2)
116,27
N
1
h/l
0,625
b
1
t
2
N/mm
555
m
0,55
l
m
4,8
m
3
m
2,64
K
2
N/mm
1667
o
2
KN/m N/cm
367203,7 6,67
12
388,4
388,4
VERIFICHE
a) La rigidezza finale deve risultare maggiore di quella iniziale
264378,3974
Kin (KN/m)
Kfin (KN/m)
367203,6566
La verifica risulta pertanto soddisfatta
b) La resistenza finale deve risultare maggiore di quella iniziale
334,89
Vt,in (KN)
Vt,fin (KN)
388,38
La verifica risulta pertanto soddisfatta
26
KN/m KN mm
116,27 388,4 1,1
u = 0,4%*h
367203,7
Vt
2
mm
12