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il trimestrale DAgli
Istituti di pena Bresciani
Disegno di Paola
Larte di
arrangiarsi
Zona 508 Trimestrale Dagli Istituti di pena BrescianiAutorizzazione del Tribunale di Brescia n.25/2007 del 21 giugno 2007
Dicembre 2014
Sommario
Autorizzazione del Tribunale di
Brescia n.25/2007 del
21 Giugno 2007.
Editoriale
Direttore responsabile:
Marco Toresini
Speciale: Larte
di arrangiarsi
10
Editore:
Act
(Associazione Carcere e Territorio)
Vicolo Borgondio, 29 Brescia
Rubrica: Storie di
vita e consigli
per il Non uso
17
Poesie e pensieri
20
Progetto salute
22
Auguri
24
Rubrica musicale
27
Ricette
30
Oroscopo
33
Redazione amministrativa:
c/o Act
Vicolo Borgondio, 29Brescia
Tipografia:
Grafiche Cola Sr.
Via Rosmini, 12/b
23900 Lecco
Redazione:
DIREZIONE:
RESPONSABILITA CONDIVISA
Il progetto Direzione: Responsabilit Condivisa nasce nel 2013 grazie alla collaborazione delle due associazioni di volontariato penitenziario di Brescia (Vol.Ca ed ACT), con Caritas Diocesana, Associazione Mediatori
Senza Frontiere e Pragmata Polika s.r.l.* e si sviluppa raccogliendo ladesione delle direzioni di Canton Mombello e Verziano.
Lobiettivo del progetto quello di promuovere una cultura in termini di Giustizia Riparativa, all'interno della
quale la comunit assuma il ruolo di parte attiva rispetto alla ricomposizione/risoluzione delle interazioni critiche (e/o di "reato") che si generano al suo interno. In particolare, il progetto si focalizza sulla formazione di
volontari penitenziari e sulla presa in carico di persone detenute, in misura alternativa o ex detenute creando dei
percorsi che coinvolgono queste persone e il resto della comunit.
I casi seguiti, da unequipe di 4 mediatori, tra giugno 2013 e settembre 2014 sono stati 25. Tra questi sono state
gestite alcune mediazioni famigliari, mediazioni sociali (es. tra affittuari e proprietari, o lavoratori e datori di
lavoro), mediazioni penali, consulenze biografiche e percorsi riparativi attraverso per esempio lo strumento del
volontariato. Per la maggior parte dei partecipanti al progetto, lo strumento messo di volta in volta a disposizione dai mediatori, ha favorito il processo di reinserimento nella comunit.
Da ottobre 2014 il progetto si sostiene con il finanziamento regionale del Bando Volontariato 2014 e, pur mantenendo limpostazione originaria e lo strumento della mediazione, sviluppa una nuova sezione strettamente
connessa al progetto Ripuliamo le Cattive Strade (Zona508 settembre 2014) volta a promuovere il volontariato come possibilit a supporto del percorso di reinserimento di coloro che stanno vivendo o hanno vissuto un
periodo di privazione della libert.
La rete con i partners si consolida con la conferma delle precedenti collaborazioni e si amplia grazie
alladesione al progetto delU.E.P.E. e delle associazioni Anteas (associazione nazionale Terza Et) e Cavalli
per tutti. Ma non si ferma qui. Da ottobre si stanno sviluppando contatti con altre associazioni del territorio che
vogliano aderire al progetto.
Ad inizio 2015 partir il primo corso per volontari, rivolto a persone detenute in carcere, in misura alternativa
ex detenute. I partecipanti al corso saranno impegnati in alcuni incontri riguardanti il ruolo del volontario e le
competenze che esso richiede, la cura dellanziano, la disabilit dei bambini e lo strumento dellippoterapia,
infine il volontariato in ambito penitenziario. Ci si aspetta, come principale ricaduta, l'aumento delle persone
(in misura alternativa alla detenzione in carcere o che hanno scontato una pena detentiva) che partecipano stabilmente e attivamente ad attivit di volontariato a favore della comunit. Contribuire, attraverso unattivit di
volontariato, al benessere del proprio territorio non solo pu costituire un valore aggiunto al reinserimento nella
comunit, ma anche una buona prassi percorribile dal cittadino in unottica di responsabilit condivisa e promozione della salute della comunit stessa.
*PRAGMATA POLITIKA S.R.L. : organismo di mediazione e laboratorio per la giustizia riparativa Padova,
www.pragmata.eu
4
Vorrei essere te
Visto che con le parole sono poco brava tenter di scrivere: scrivere l'unico modo per esprimere ci
che voglio dire.
Quando mi hai chiesto come sto avrei voluto dire che mi sentivo arrabbiata, triste, frustrata, un po delusa e stupida.
Non so pi come fare. S, vero, mi comporto diversamente da prima perch da quando sono tornata
qui, il primo giorno ero nervosa, sapevo di aver deluso una persona che ha tutte le ragioni per esserlo e
lo capisco perch al suo posto avrei reagito allo stesso modo.
Il punto che ogni volta che cerco di essere spontanea il timore mi blocca..., non so perch ma ho paura
della reazione delle altre persone, quindi mi trattengo nella speranza di non deludere.
Quando sento quella parola, delusione, rivolta a me vorrei scoppiare in un pianto infinito, perch sono
sempre stata delusa da tutti, ma soprattutto da parte di chi proprio non me lo aspettavo. Il primo a deludermi stato mio padre, la persona che ho amato e rispettato come nessun altro, poi mio fratello, che ha
preferito una ragazza, conosciuta da poco, a me, sua sorella; poi la pi grande delle mie sorelle, che tutto ci che ha fatto e mi ha confidato ancora oggi lo tengo nascosto, mentre lei ha subito raccontato a mia
madre ci che aveva scoperto su di me. Poi, ancora, da un'altra sorella che pensavo fosse diversa dalle
altre ma, purtroppo, mi sbagliavo; dalla mia migliore amica, almeno fino a quando lo era e che ora non
mi degna di un saluto perch sono zingara; come se non bastasse anche dal ragazzo di cui mi sono follemente innamorata e che mi ha dimenticata come se nulla fosse successo.
Forse per questo ora sono io quella che delude, anche se cerco di fare il possibile per evitarlo.
Non riesco pi a parlare senza la paura, che mi uccide dentro, che qualcuno possa rispondermi: Ma
cosa c...o dici?, oppure: Stai zitta che meglio.
Non riesco pi ad essere spontanea per paura di essere giudicata male, anche quando riesco a trovare un
argomento, un dialogo o faccio una battuta l'unico sentimento che mi inonda lamarezza per la vita.
Certe volte, o meglio, quasi sempre, penso: Perch sono nata? Per quale motivo se non so fare nulla e
non riesco nemmeno a parlare con qualcuno...?.
Del resto hanno ragione quando mi dicono che preferiscono stare con qualcun altro e non con me, non li
biasimo, anche se ci mi rende triste e mi fa sentire uno zero. Io non sono la persona con cui tutti vorrebbero stare, sono noiosa, non sono simpatica, non sono molto allegra o vivace e di compagnia. Non
sono socievole, visto che uscivo poco da casa, e quando finalmente ho iniziato a uscire e a fare amicizie
il mondo mi crollato addosso: sono stata arrestata, poi scarcerata con obbligo di dimora e quando stava
per finire la pena sono tornata qui... Gi, sono molto fortunata!
Diciamo che sono una ragazzina molto emotiva: per esempio se qualcuno mi risponde male o sa dire
no solo a me, ci rimango male...
Per questo non riesco a dire no anche quando devo, me lo sono sentito dire troppe volte, di conseguenza
io non ne ho il coraggio, non voglio far star male nessuno per un no, quindi preferisco starci male io
piuttosto che far soffrire gli altri, anche se se lo meritano.
Quando penso a me penso ad una ragazzina di 19 anni che nella sua vita ne ha passate tante , ne ha viste
tante e ha sofferto tanto ma, nonostante ci, continua ad essere ingenua e ignorante, odio me stessa perch non riesco a farmi capire e non so spiegarmi come vorrei.
Sono una che si fa influenzare da tutti, una che invece di dare un ordine preferisce eseguirlo, che non sa
dire di no, incapace di iniziare, ma che sa amare, ascoltare, aiutare, fantasticare, immaginare, e l'unico
posto dove si sente sicura, in cui riesce a fare tutto ci che vuole, dove sa come comportarsi senza paure
e insicurezze, nel quale si sente felice, orgogliosa e fiera... Pensereste a casa mia... E invece no. Quel
posto nella mia testa dove sono tutto ci che vorrei, l sono me stessa, priva di paure e molto sicura di
me stessa.
Forse penserete che sono pazza: ognuno libero di pensare ci che vuole, giusto?
Ecco, io ho scritto quello che non riesco a dire a voce per tentare di essere capita almeno da te che leggi.
Concludo scrivendo: Vivi giorno per giorno e vivi come se ogni giorno fosse l'ultimo. Cercate di non
fare come me.
PATA
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Mi sono arrangiato
Se quandero piccolo mi avessero permesso di studiare, avrei potuto guadagnarmi la vita in modo onesto?
I miei genitori non pensavano ad altro che a farmi lavorare la terra.
Uneducazione inconsistente di gente semplice che insegna quanto basta per portare a casa un pasto appena appena per vivere.
Dovevo venir su come una pianta, senza sapere cosa succedeva al di l del campo, senza spostarsi dalla sua
zolla.
Io capivo.
Quando dinverno rompevo il ghiaccio delle pozzanghere mettendoci sopra i piedi con le scarpe bucate, anche allora, mi preparavo al mio destino: a vivere senza una casa, a sperare che al di l del campo ci fosse una
vita pi ricca, pi bella.
In quel periodo mi accadeva una cosa strana, imparavo facilmente le cose per gli altri pi difficili e non capivo la praticit delle piccole cose: dar da mangiare ai maiali, mungere le mucche, dissodare la terra.
Non c dubbio che ciascuno di noi sia in questa vita per una determinata missione.
Io facevo tutto ci che dovevo, ma non mi era chiaro quale fosse il mio scopo, non poteva essere tutto l
Ero serio, educato nella meditazione, misuravo e soppesavo tutto prevedendo i possibili sviluppi degli eventi,
non ero di quelli che si esaltavano delle cose piacevoli senza vederne il rovescio.
Me ne sono andato di casa molto presto conducendo la mia vita in un disordine incantevole, tutte le mattine
cercavo di metterla in ordine ma non facevo che aumentarne la confusione e lo scompiglio.
Vivevo di piccoli espedienti e con la pazienza di chi non aveva problemi di tempo: imparavo guardando e
ascoltando. Oggi, aprendo lo scrigno delle mie esperienze, lo scopro pi grande di quanto immaginassi.
Non ho avuto la vita che volevo ma non mi sono mancate n libert n cose belle
Una sola cosa non mi perdono: ho fatto molti stupidi errori. Ma mi sono arrangiato.
Vincenzo
L'arte di arrangiarsi
Non credo che arrangiarsi sia un'arte, ma pi che altro una necessit dovuta all'evolversi delle casualit ed
alla vita.
Si ha sempre avuto tutto, trovato nelle tasche perch messo da altri, mai veramente guadagnato o quanto meno, s guadagnato, ma indirizzato sempre da altri.
Prendo esempio da questa crisi e dal Sud Italia che, s ha risentito della crisi, ma sempre meno del Nord perch il meridione sempre stato in crisi e per questo sempre stato capace di arrangiarsi.
Arrangiarsi a provvedere per il cibo, per i dieci euro necessari a sopravvivere, arrangiarsi per lavorare, ma la
cosa pi bella a continuare costantemente a inventare e reinventarsi.
Questo successo anche a tanti, all'interno del carcere, in quanto abituati ad avere tutto.
Il carcere il mondo, la vita quotidiana racchiusa in pochi metri, senza nulla e nessun mezzo per fare qualcosa.
S, posso dire che arte di arrangiarsi, ma sempre per necessit.
C' chi pi portato a farlo e chi meno, ma anche chi proprio non riesce, piangendosi e crogiolandosi addosso, o mostrando spalle grosse e gambe muscolose, per poi, al primo sasso, inciamparsi e cadere.
Arrangiarsi un contratto a lungo termine, una necessit per stare a galla.
Cristian
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Cari Amici,
larte di arrangiarsi trova una sua perfetta collocazione in questo mondo fatto di sbarre e giorni
che trascorrono lenti e sempre uguali. Se non si vuol essere travolti da una forma depressiva per
una vita che sembra sfuggirti via, bisogna sapersi inventare qualche interesse, sia esso sportivo
che intellettuale.
Naturalmente questo ha prevalenza sui cosiddetti soggetti recidivi, i quali hanno una certa esperienza ed una forte dose di disillusione sulle vicende processuali e perci cercano di dare un
senso a questa parvenza di vita in sospeso, in cui le uniche variazioni a questa routine fatta di
istanze e domandine sono i colloqui con i familiari e lavvocato.
Io ho scelto di andare a scuola. E una scelta che oltre a permettermi di crescere culturalmente
ed intellettualmente mi offre la possibilit di interagire con i docenti, il cui approccio non si
limita solo ad un metodo di tipo accademico, ma ha anche un forte riscontro filosofico ed umano. Questo mi consente di sentirmi, nonostante questa parvenza di vita in sospeso, ancora parte
di questa societ nella quale, un giorno, torner a reinserirmi.
Purtroppo c un altro fattore molto importante, quello degli affetti. E qui larte di arrangiarsi
trova una sua pi difficile applicazione. Vedere il dolore negli occhi dei tuoi familiari e sapere
che tu ne sei la causa rende questa situazione molto pi difficile da gestire. Sei ben consapevole
che da punto di riferimento ora sei diventato fonte di preoccupazione, perci estremamente
difficile e doloroso accettare una situazione che diventa via via pi pesante. duro dover convivere con quel senso di impotenza per una situazione in sospeso, per una vita che piano piano
sfugge via, perci tieni viva quella flebile fiammella della speranza che forse gli arresti, forse il
processo, forse laffidamento e cos via! La speranza un convincimento che ti aiuta, aiuta i
tuoi cari e ti rende migliore, perch senza speranza luomo destinato ad abbrutirsi, e con
questultima riflessione vi saluto confidando che domani sar un giorno migliore.
Bye Bye, Jo 62
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larte di arrangiarsi
Una frase che racchiude molti significati.
Ci si arrangia in molti modi: nel clima in cui viviamo, credo che un modo per sapersi arrangiare per gli esodati ultra cinquantenni sia riprendersi in mano la loro seconda vita.
Cinquantanni sono una vita, un correre verso la carriera, la famiglia, alla ricerca di un posto
nella societ.
Poi, cos, dambl, ti trovi senza lavoro, senza quei rapporti coltivati per anni, senza amicizia,
conoscenze, rispetto; in un attimo, con una lettera o ancora meno, con semplici parole, o un e
-mail, sei fuori dal giro lavorativo e da tutta la tua vita.
Larte una parola che pu insegnarci cosa sia impegno, capacit, fantasia, inventiva; una
parola che dolce solo nel pronunciarla, ma che bisogna avere dentro.
Se hai fatto limpiegato, il direttore, il rappresentate, eccetera, per la prima volta non puoi
andare a scuola ed imparare qualcosa di nuovo.
Arrangiarsi: vuol dire guardarsi intorno, trovare qualcosa che ti piace, qualcosa che pu aiutarti a reinventarti per la tua seconda vita.
Scopri sentimenti nuovi, conoscenza di verit nascoste, rapporti nuovi; scopri che la vita continua e devi trovare larte di arrangiarti
Larte che non hai avuto per mezzo secolo, e in pi devi arrangiarti perch devi sopravvivere
tu, la tua famiglia, i nipoti eccetera.
Non tutti riescono a scoprire dentro di loro la loro arte di arrangiarsi: qualcuno diventa alcolizzato, qualcuno si ammazza, qualcuno (tanti) fa la fila per mangiare, pochi scoprono di avere quellarte di arrangiarsi che li fa rivivere forse con pi serenit di prima.
Guardarsi dentro e chiedersi: Cosa faccio ora?
Dicono: larte di arrangiarsi dietro langolo.
Antonio
Disegno di Loredana
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LARTE DI ARRANGIARSI
Larte di arrangiarsi tutto un universo, cos strano, ha modi e modi di fare e di vedere le cose. Ad
esempio, tanti ti dicono di farti i cavoli tuoi in tutti i
sensi, anche se li vuoi aiutare.
La vita arte di arrangiarsi, ma cosa faccio se vedo
qualcosa che non va bene o non mi piace? Se, ad
esempio, vedo uno che maltratta una persona anziana dovrei continuare a camminare e, come dicono, arrangiarmi e farmi i cazzi miei o fare
qualcosaltro?
Mi auguro che ogni creatura di questo mondo sappia arrangiarsi, per il troppo ignorare certe cose
per poi dire io mi arrangio da vigliacchi.
Forse il mio modo di pensare sbagliato, ma ne
approfitto per richiamare la vostra attenzione riguardo alla solidariet verso gli altri e smetterla di
dire curati che io mi arrangio. Possiamo essere pi
comprensivi con il prossimo e forse questo palloncino in cui viviamo smette di girare e da fermo le cose
cambiano e possiamo tutti dirci ciao fratello e
trattarci come esseri umani. Non so per voi, ma per
me questo il miglior modo di arrangiarsi. CARLOS
dimensione straordinaria.
lo di periferia.
circondato da tanta gente e sorridere era C' un clima fisso di venti gradi.
la normalit.
L'arrangiarsi
figli sono stati l; come dire....ci sono le Escono dalla loro abitazione e mangia-
mie radici.
no dove si trovano.
suno la pu fermare.
presepe di notte.
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TIRANA
Tirana, questa bella citt, fu scelta ottant'anni fa come capitale dell'Albania.
Non si conosce esattamente l'etimologia di questo nome: forse proviene da un piccolo paese, poi divenuto citt,
o forse da una parola greca, "Tiranija", che significa sofferenza.
Come qualsiasi altro popolo al mondo, noi albanesi abbiamo avuto i nostri alti e i nostri bassi.
Il nostro momento d'oro stato il periodo degli Iliri. Gli Iliri, successori dei Pellazge, hanno regnato fino al
periodo romano, quando regina era Teuta. Ancora oggi questo il nome della squadra di calcio del Durazzo.
Dopo un complotto lei morta vicino a Ulgin, oggi parte del Montenegro. Cos Iliria fu invasa da Roma.
Ogni cosa negativa pass nella vita degli Albanesi.
Gli Ottomani per cinquecento anni hanno guidato, calpestato e invaso la maggior parte dell'Albania ad eccezione di Mirdite, che si trova a nord del paese. Questo il posto dove sono nato e dove alcune famiglie si sono
riunite ed hanno resistito. Mirdite in quel periodo ebbe rapporti con gli austro-ungheresi.
Nel 1912 l'Albania ottenne l'indipendenza e cos fu riunificata e tra le citt vennero comprese Kosovo, Cameria, Dibra Grande, Tetovo, Ulgin, Tuz e Playa di Gui.
Questi paesi poi vennero divisi e dati ingiustamente dal Congresso di Londra rispettivamente alla Grecia, al
Montenegro, alla Macedonia e alla Serbia.
L'Albania venne anche invasa dall'Italia che voleva una via di passaggio per la Grecia che, a sua volta, come
l'Albania, era appena uscita dall'invasione Ottomana.
Con l'arrivo degli Italiani, il nostro re scapp verso la Grecia con tutto l'oro del Paese.
Gli Italiani contribuirono allo sviluppo del Paese, Mussolini fece notevoli investimenti e cre tante infrastrutture.
Nel 1944 l'Albania divenne un Paese libero ed i comunisti presero il potere.
Fu un regime molto feroce. Enve Hoxha, il diavolo travestito da angelo, isol e terrorizz il Paese mettendolo
in ginocchio. Negli ultimi anni l'Albania ha vissuto la fame.
La rottura con l'Unione Sovietica e poi con la Cina hanno portato un grande caos.
Anzich investire nelle infrastrutture si costruivano bunker e tunnel da riempire con armi e munizioni.
Non c'era il diritto alla propriet, ma un posto di lavoro in cooperativa o in enti pubblici.
Con la caduta del comunismo e l'arrivo della democrazia inizi la libert.
Il passaggio dalla dittatura alla democrazia avvenne con la forza e il popolo devast ogni cosa legata al comunismo. Il popolo in quel periodo moriva di fame e non aveva un dirigente.
L'ignoranza era alle stelle, il popolo non sapeva cosa accadeva al di l delle frontiere.
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Cominci la migrazione verso la Grecia e l'Italia da parte di molte persone, ma chi veniva preso mentre passava
attraverso le montagne subiva l'inferno. Veniva picchiato, massacrato, derubato e infine rispedito in patria.
Questo and avanti per circa sei anni fino a che accadde un fatto pi grave chiamato "Scherna piramidale".
Gli albanesi investirono i loro beni in queste banche pensando di ricavarne una ricchezza immediata, ma si sbagliarono perch quei beni vennero loro rubati e mai restituiti.
Le rivolte invasero il Paese. Dopo dieci giorni l'Albania entr in una guerra civile, una guerra senza soldati e
senza invasori. Erano tutti contro tutti, omicidi senza fine, rapimenti, furti, immigrazioni di massa verso l'Italia.
Tante vite si persero nell'Adriatico e nel Canale di Otranto.
La pace venne poi raggiunta con l'aiuto delle Nazioni unite.
In quel periodo Tirana inizi ad essere invasa dai montanini: famiglie provenienti da lontano si trapiantarono a
Tirana per costruirsi un futuro migliore.
Tirana divenne un caos perch si cominci a costruire senza una planimetria e senza permessi.
La politica anche in questo caso gioc un ruolo negativo.
La democrazia continuava ad essere gracile perch anche negli ultimi anni governavano i neo-comunisti.
Rosso e nero cos come il simbolo della nostra bandiera.
Sulle montagne di Tirana un tempo si nascondeva il tesoro che doveva servire per la conquista dello Stato.
Ancora oggi la gente continua ad andare in altri paesi e l'Albania, che offre ogni bene, non riesce ad avere una
vera e propria stabilit.
Perch questa perla dei Balcani deve vivere in miseria?
Perch viene venduta ogni giorno?
Oggi Tirana piena di vita e di sviluppo, ma se vivi all'interno di essa riesci a renderti conto che tutto artificiale.
Gli investimenti sono per lo pi un riciclaggio di denaro dei politici e delle persone al potere.
A Tirana, come in Albania, la popolazione divisa tra ricchi e poveri. Il denaro nelle mani dei neo-comunisti,
al potere da ben ventiquattro anni.
L'Albania avrebbe dovuto svilupparsi in appena cinque anni e non in venticinque. E' un vero peccato nascere in
un paese santo e passare tutta la vita all'inferno.
Lulzim Jhini traduttore: Qoli Emilfano
Ciao, Roby, Francesca, Marta, Andrea
Ho scritto queste parole per ringraziarvi per tutto ci che fate per noi detenuti e soprattutto, sottolineo, soprattutto, per
avermi sopportato durante questa esperienza con voi.
Penso che durante questo tempo passato con voi avrete capito che non mi piace molto scrivere come altri membri di questo gruppo.
A essere sincero, la prima volta che sono entrato a far parte del giornalino, ho subito pensato di non tornarci pi, ma nella
vita ho imparato che se si inizia qualcosa bisogna portarlo fino in fondo.
Grazie a questo ho visto che brave persone siete , primo perch non vi interessa ci che abbiamo fatto, ma vi interessiamo
per le persone che siamo e secondo perch nonostante abbiate fuori di qui le vostre vite e i vostri lavori cercate ogni volta
che potete di essere qui per noi anche a costo di uscire dal lavoro e correre in queste quattro mura a portarci la vostra simpatia e spontaneit.
Per questo spero che possiate continuare quello che fate perch grazie a voi alcuni tirano fuori le proprie doti di scrittori e
altri imparano che in questo posto buio non siamo soli.
Per questo grazie di tutto.
P.S. Questa l'ultima cosa che ho scritto anche se l'ho scritto con molta voglia.
Sheik
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LETTERA AL PADRE
Ciao dolcissimo pap mio
Sta arrivando il Natale e lo passeremo ancora lontani anche se vicini col pensiero, mi manchi tantissimo vecchio mio. So che sei stato male, che lo stai ancora ma per fortuna ora sei a casa, vicino al tuo amico inseparabile, Musch, che nome bizzarro per un cagnolino adorabile come te.
Musch = mosca, mi ricordo ancora la faccia che hai fatto quando te lho regalato per lultimo Natale passato
assieme tu esterrefatto, io che ridevo a crepa pelle e Musch che ha iniziato a leccarti la faccia fin da subito, e
anche tu hai iniziato a ridere felice; ed ora il tuo migliore amico. Ho una foto appesa sul muro della mia cella e
siete bellissimi.
So che hai fatto i capricci quando hai avuto linfarto, che urlavi il mio nome e mi volevi l accanto a te come mi
hai fatto soffrire papi, ore giorni notti passate nella disperazione pi buia totale, a pregare, piangere, a
chiedere aiuto alla mamma dal cielo.
Ma perch, mi chiedo io, e, come sempre, ti chiedi tu ridendo: non ho usato lo stesso stampino che ho usato
per te, per fare le tue sorelle? non lo so papi magari tu lo avessi fatto, ora non me ne starei qui in angoscia
per te, per la tua sorte, a pregare di riuscire ad uscire in tempo per ritrovarti come ti ho lasciato, ma non tutte
le ciambelle escono con il buco e tu lhai capito e provato sulla tua pelle, come io sulla mia ma noi papi siamo
superiori a tutto il marcio ed il male che ci circonda e con loro, o senza di loro, noi ce la faremo!
Mi viene da ridere ripensando a quando ho chiesto ad una persona in alto, qui dentro, che documenti dovevo
avere per poterti venire a trovare subito, quando hai avuto linfarto e si temeva il peggio; risposta? Ironica,
molto ironica del tipo tanto cosa ci vai a fare? Tre ore accompagnata dalla scorta, e uguale se succede il
peggio, come se anche tu, essendo mio pap, fossi diventato un numero mi sono messa a ridere davanti a
questa persona perch ti immaginavo un numero in paradiso, un bel 7 (il mio numero preferito), con le ali e
tutto vestito di bianco, accanto alla mamma ed alla mia sorellona, finalmente sorridente. Sicuramente non si
aspettava una risata felice e cristallina, come ho fatto davanti alla sua provocazione, ma sai papi, non ho pi
voglia di scendere a compromessi con il diavolo qui dentro
Cercano di farti incattivire con il loro sistema carcerario, ma io sono una mosca bianca, papi, come tu mi hai
insegnato ad essere, ed i puri di cuore mai potranno diventare cattivi neanche allinferno e neppure se tutti i
secondi provo e sento il male sulla mia pelle Certo, casco spesso, sono fragile come te, ma ho sempre la forza
per rialzarmi e ridere. Come mi dicevi quando a casa mi arrabbiavo ed urlavo, ricordi? Canta che ti passa! e
cos faccio, te lo giuro pap, mi metto le cuffie nelle orecchie e canto a squarciagola, mi urlano tutte dietro ma
io me ne frego e continuo, finch non mi passata di rispetto ne ho avuto fin troppo per chi non mi ha mai
portato rispetto, ed ora penso solo a me stessa, al mio benessere fisico, ad uscire da qui con tutti i miei neuroni intatti.
Tuo nipote (mio figlio) mi dice che devo smettere di scriverti tutto ci che penso e vivo, perch poi tu piangi e ci
soffri ma perch nasconderti la verit quando tu per primo mi hai insegnato a non mentire mai?
Natale pap chiss se anche questanno ce lavresti fatta, se ero a casa, a travestirti da pap Natale per donarmi il tuo regalo?
Ti ricordi papi? Ci voleva lalbero pi bello per la tua casina, i lumini pi strani, pi bizzarri, pi colorati, come
piacevano a me e tu, e mio figlio accanto, ad imparare come costruire artigianalmente le palle per ornare il
nostro alberello il forno che mi avevi costruito abusivamente fuori in cortile per cuocere la mia ceramica per
poi colorarla tutta secondo la nostra fantasia, e quella a noi non mai mancata, e per fortuna che esiste quella
per evadere. E poi il presepe con il muschio fresco raccolto nei campi, la messa della vigilia e se nevicava? Uh,
era tutto un grido felice, un gioire come bambini! Ed io ringrazio te caro il mio Babbo Natale, per avermi donato tutte le emozioni, i sentimenti puri e limpidi, i valori che io, con orgoglio, ho trasmesso poi a mio figlio e come
lo far con i miei nipotini. Verr Natale con le sue feste e la sua allegria ma tu ora papi fammi un bel sorriso,
di quelli che solo tu sai farmi e fammi il regalo pi bello che tu puoi regalarmi qui dentro non chiuderti pi in
casa come fai tutti gli anni, ma fai come facevi con me piglia su le altre tue figlie e nipoti e vai con loro a mangiare al ristorante come facevi con me, perdona!
E per me sar il pi bel Natale che passer in carcere, perch so che non sarai da solo, a soffrire per i miei
sbagli, ok papi? E metti un bel regalino sotto lalbero per me: Natale 2016 arriver in fretta basta crederci!
Ciao Pap Natale. Grazie di esistere e di essere come sei il mio pap bellissimo!
LOREDANA
20
AL MIO NIPOTINO
Ciao Francesco (perch
questo sar il tuo nome)
per volere del tuo pap
mi inorgoglisce sapere che
sarai il futuro di me.
Ti ho visto in fotografia
ancora nel grembo di tua
madre
e gi ti voglio bene.
Quando verrai alla luce
sono certo di amarti.
Cercher di trasmetterti
sani princpi
e di vederti crescere sano
nel fisico e nello spirito.
Io, fino a che sar in vita ci
sar in qualsiasi situazione
sar il tuo nonno
a presto Francesco
I tuoi occhi
I tuoi occhi parlano
stranamente la mia lingua...!
Nei tuoi passi sento
i battiti del cuore in solitudine.
La mia mano distesa tra le ringhiere fredde,
aprendosi congelato...
un tuo sorriso...
Lo scontro degli sguardi...nessuno li scongela!
SEMPRE I TUOI OCCHI PARLANO,
QUALVOLTA IN OGNI INCONTRO.
A VOLTE MI SALVANO E A VOLTE MI UCCIDONO...
SENZA ARMI E SENZA GIUDIZIO...!
Lulzim Gjini
nonno Franco
Quartieri spagnoli
Allora si sente che qualcosa cambiato, il sole non sembra pi immobile, ma si sposta rapidamente.
Non si fa a tempo a fissarloche gi precipita verso il confine dell'orizzonte,
ci si accorge che le nubi non ristagnano pi nei golfi azzurri del cielo, ma fuggono accavallandosi l'una
sull'altra.
Tanto il loro affanno, si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovr pur finire.
Un altro inverno della mia vita...
Giuseppe
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PROGETTO SALUTE
Progetto sanit a Verziano: incontro salute e fumetto
Alla casa circondariale di Verziano nel corso di quest'anno si tenuto un corso di educazione alla
salute con alcuni carcerati. Esso stato organizzato dalla dottoressa Francesca Castelvedere con l'aiuto di alcune ragazze laureate in medicina. Il progetto ha affrontato varie tematiche dalle norme d'igiene tipiche del nostro quotidiano all'esercizio fisico e alla dieta mediterranea. Il messaggio pi importante che i ragazzi hanno tenuto a sottolinearmi quando sono entrata io stato, per, il diritto di tutti
alla salute, a volte, forse, troppo trascurato.
Ma cosa c'entra il nostro giornalino in tutto questo? Alcuni dei partecipanti a questo progetto sono
anche nostri redattori e hanno deciso di coinvolgere anche me, volontaria di Zona508, per il lavoro
finale di presentazione del progetto. L'idea era quella di realizzare un cartellone sfruttando la tecnica
del fumetto di cui abbiamo parlato quest'estate durante il corso di Scrittura Creativa. Dunque negli
ultimi tre incontri abbiamo ideato e poi disegnato una storia a fumetti nella quale venivano toccati gli
argomenti chiave delle loro discussioni. Essa verr stampata in pi copie per essere esposta sia a Verziano sia in altri carceri, ma non solo, per sensibilizzare il pi possibile altre persone a queste problematiche.
Il lavoro stato molto coinvolgente e stimolante e spero che raggiunga il maggior numero di persone
possibili perch spesso si danno per scontate troppe cose in questo ambito.
Lucia Regazzoli
Progetto salute
Dopo dodici anni trascorsi nelle patrie galere la prima volta che mi trovo coinvolto in un progetto
che riguarda qualcosa di importante sotto tutti i punti di vista.
L'incontro con tre bellissime persone: Francesca, responsabile coordinatrice dell'ambulatorio sanitario della casa circondariale Canton Mombello e della casa circondariale di Verziano dell'ospedale
civile di Brescia, Jessica e Jennifer, infermiere laureande presso lo stesso ospedale che promotore
di questo progetto in collaborazione con il Ministero della salute.
Noi reclusi abbiamo coinvolto anche una ragazza che fa volontariato (Lucia) laureanda in filosofia e
al terzo anno all'accademia del fumetto scuola internazionale Comix.
Il progetto volto all'educazione della salute, alimentazione e sport.
Tutti i partecipanti reclusi (tre uomini e tre donne) si sono sentiti coinvolti in prima persona dalle
finalit del progetto, rivolto soprattutto ai giovani, ma non di meno alle persone della terza et, perch lo sport e l'alimentazione sono alla base di un benessere quotidiano.
Noi partecipanti abbiamo provato sensazioni assopite per quello che le ragazze ci hanno insegnato
con i loro gesti e delucidazioni. Solitamente le finalit sono sempre le solite (trarne profitto), mentre
qui abbiamo trovato solidariet verso un mondo che rigettiamo, mentre invece nostro, ci appartiene,
fa parte del nostro quotidiano.
Speriamo di dare continuit a progetti del
genere perch l'educazione in generale
fondamentale in tutto e per tutto nella nostra
vita.
Antonio
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Noi ragazzi di Canton Mombello partecipanti al giornalino Zona 508 in occasione della
festivit natalizia mandiamo a voi della redazione esterna i nostri auguri di Buon Natale e
l'augurio di un 2015 pi fruttifero.
Con stima e simpatia noi di Canton Mombello
Non ci sono in carcere Natali dove si possa manifestare gioia per
l'evento natalizio.
Ognuno evade con il pensiero verso i propri cari con malinconia.
In questi giorni di gioia dove tutto perdonato, dove si pensa che
domani tutto cambier.
Non
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IL LIBRO
Il libro lamore che puoi avere, tenerlo e
custodirlo, senza la paura che cada in peccato!
Il libro la tua libert.
per te il mondo senza confini!
Il libro il tuo riempimento spirituale
qualsiasi cosa al suo interno!
La tua vita puoi viverla come ti pare
nei libri puoi far vivere quello che vuoi!
Il libro come le quattro stagioni
la terra ed il cielo,
luniverso che tu non puoi conoscere senza di esso.
Il libro la sapienza, lespressione, la parola
labbraccio ed il bacio che non pu mancare mai.
Il libro la campanella, la melodia che ti accompagna
in ogni sentiero della tua vita!
Il libro la luce nelle tenebre della tua anima
la ricchezza nella povert della tua mente.
A leggere impari, a imparare dirigi, a dirigere guidi
allora guida la tua vita attraverso di esso
tra la ricchezza e lamore chiamato LIBRO.
LULZIM GJINI
Canton Monbello, Brescia 2014
Traduttore: QOLI EMILIANO
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Angoli di cielo
La galera fa soffrire sai?!? Ma non ci pu impedire di sognare...
Il sole si lamenta, perch fa troppo caldo,
e il vento l'accontenta, a colpi di ventaglio,
io penso e sono in fissa, per non batto ciglio,
rinchiuso in una gabbia... s! Ma non come un coniglio,
cosciente e malfidente che, in questa casa di metallo,
nulla stupefacente mai, e non esiste un vero sballo.
Qui il buio della notte ha un ritmo sconvolgente,
ti soffia nell'udito sai... penetrandoti la mente,
e con luci, ombre e muri, anche l'umore altalenante,
e fra tecno, sogni e sbarre, l'acciaio in clima prevalente.
La luna tiene il broncio sai... perch il vento non l'accarezza,
e lass nel buio... anche le stelle fanno sciopero, perch il cielo sempre si incazza!
L'autunno permaloso, noioso e prepotente ed alquanto dispettoso, si diverte follemente.
Natura da paura s! In questo spazio temporale, anche le nuvole son nere e pu piovere per ore,
hanno un'anima ribelle sai... perch invidiano le stelle,
son odiose e vanitose, come un tatuaggio sulla pelle,
ma alla fine ci che resta, e che te lo dico a fare...
solo un cielo a pecorelle, in cerca d'amore, nel gelido inferno dell'inverno,
si sfogano in tempeste, o con pioggia a catinelle, ma sai...
La pura verit che piangono le stelle,
e fra sogni e desideri, o pensieri virtuali,
in questi angoli di cielo, chiaro! Sar forever un domani.
Sorge e tramonta il sole, sai... e perplesso titubante,
sembra che ha perso le parole, perch ha smarrito il suo splendore,
ma non pu piovere per sempre, e di ci lui ne cosciente,
attende il cambio di stagione e con essa, l'opinione con la sua forma d'espressione,
sar oasi e paradiso yesss e gli torner il sorriso,
per ora tenta la fortuna, innamorato della luna,
insiste e la corteggia, la vorrebbe con s, s! In eclissi nella sua reggia,
comunque panico in altura, e con un'eco da paura.
Ma torniamo sulla terra, ovviamente son in cella,
non c' molto qui da fare, cielo a scacchi e notte fonda sai...
Resto solo ad osservare, un'amnesia che mi circonda,
e l'insonnia scorre come un'onda, nell'immensit del mare,
sicuro il sonno non affonda, e ad occhi aperti... non mi resta che sognare.
Fra valori da leoni, coglioni stolti e criminali, qui si tira la giornata, attendendo il domani,
perch a noi anime ribelli ed in fondo sempre quelli, non ne va mai bene una, e non gira la fortuna,
qui zero quadrifogli, amuleti, o sacrilegi, siamo soli con la luna,
con i suoi difetti e pregi, e tra sbadigli e notti insonni, insieme ricordiamo i migliori anni,
anche lei vive nel tempo, e ci somiglia pure tanto,
si alza e sorge con un sorriso, ma pu calare con un pianto,
e prevede i nostri sogni sai... quasi come per incanto,
luna per te paradise city, un'atmosfera in cui si spera
ed sempre valso, in ogni era.
Parole e imposizioni, privazioni, incomprensioni, le solite menate, le solite canzoni,
portano ad accusare, le nostalgie del cuore, come segmenti di dolore,
arrivando a pensare che se li potessi trasformare, vorresti fossero in matita,
cos riusciresti a cancellare e lo sai, ogni tua singola ferita,
finch si scioglier anche il gelo, spesso e alto come un muro,
o come un velo sulle spalle, che scivoler sulla tua pelle,
piano piano e goccia a goccia sai... come rugiada sulle foglie
cala fitta la mia insonnia, e con s, pure la nebbia,
sorellina mia, qui lo scrivo e all'infinito, sei un arcobaleno
e solo tu riesci a farmi toccare questi angoli di cielo con un dito,
vorrei che questa mia poesia ti regali pi armonia, ti regali pi allegria,
sei il mio sangue nelle vene, sei come linfa per le mie rime
ti voglio tanto tanto bene, sei la mia vita, sei una favola infinita
e col cuore te lo dico, I love you forever e kiss fes!
Tuo alias chico
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Il fatto che avrebbe potuto fare la conoscenza del maggiore dei suoi idoli: Eric Clapton.
Venerd 23 Settembre 1966 Hendrix si imbarc all aeroporto J.F.K. con un volo Pan-Am di prima
classe per Londra. Il passo successivo fu quello di affiancare a Jimi dei musicisti per formare un trio.
Furono scelti Noel Redding(basso) e Mitch Mitchell (batteria): era nata la Jimi Hendrix experience. La pasta sonora del trio si rivel una novit assoluta e diede vita ad un passa parola senza precedenti tra gli artisti e i gruppi che animavano la scena musicale di quel periodo. La selvaggia attitudine
live di Hendrix lasci allibiti strumentisti affermati come Eric Clapton e Jeff Beek e addirittura gli
Who si adoperarono affinch Hendrix accettasse una proposta della loro casa discografica : la Truck
Records. Il primo brano fu inciso su un 45 giri nel Dicembre 1966. Sul lato a hey joe e sul sul lato
b stone free. La vendita fu notevole e venne confermata dai due singoli che seguirono: purple hare
e the wind cris mary, in seguito il brano are you experienced? ottenne il secondo posto nella
classifica britannica . L'occasione di sfondare negli states arriv nel giugno del 1967 quando fu invitato a partecipare al monterey international pop festival dietro intercessione di Paul Mc Cartney. Nei
40 minuti dell'esibizione Hendrix sollecit la sua stratocaster in un modo, fino allora, inaudito arrivando a mimare rapporti sessuali,suonandola con i denti,dietro la schiena, contro l'asta del microfono
e contro l'amplificatore. Al termine dell'esibizione diede fuoco
alla chitarra e la distrusse contro palco e amplificatori. I resti
della chitarra sono attualmente esposti all'experience music project di Seattle. La selvaggia performance ebbe grandissimo eco
in tutti gli Stati Uniti e questo prepar il terreno al successo delle future esibizioni del chitarrista. Nello stesso anno gli
esperience incisero l' lp bold as love e nel 1968 electric
ladyland ma Chas Chandler (produttore della band)li abbandon
perch letteralmente esasperato dai numerosi contrasti sorti con
Hendrix sul modo di concepire i brani. A provocare il logoramento degli equilibri fu anche il perfezionismo di Hendrix che,
oltre a esigere quantitativi enormi di sovra incisioni nei brani,sollecitava i musicisti e i tecnici a registrare un numero imprecisato di volte in attesa di trovare l'alchimia che riteneva adeguata: il brano gipsy yes fu registrato in 43 versioni differenti prima che Jimi ne trovasse una di
suo gradimento. L'ultima esibizione del gruppo, in Inghilterra, ebbe luogo il 24 Febbraio 1969 alla
Royal Albert Hall di Londra, mentre l'ultima loro esibizione in assoluto fu il 29 Giugno del 1969 al
Bob Fey's Denver pop festival. La rottura con Redding venne ufficializzata il giorno dopo ed il gruppo si sciolse. Nel 1969 ebbe luogo il festival di Woodstock,l'esempio pi rappresentativo per l'intero
collettivo della musica anni 60. In tale contesto la performance di Jimi Hendrix divenne un vero e
proprio simbolo del festival stesso, oltre che del pensiero pacifista di quegli anni. Si esib di fronte a
200.000 spettatori circa a fronte dei 500.000 paganti pi che dimezzati a causa di un violento temporale. Hendrx si accan sul tema dell'inno nazionale degli Stati Uniti d'America in maniera selvaggia,
intervallando con feroci simulazioni sonore dei bombardamenti e dei mitragliamenti sui villaggi del
Vietnam, sirene di contraerea ed altri rumori di battaglia, il tutto avvalendosi solo della sua chitarra.
In un intervista post festival rispose candidamente:penso che sia meraviglioso suonare cos. Alla
fine del 1969 nacque il gruppo: band of gypsys comprendente oltre a Jimi il bassista Billy Coc e il
batterista Buddy Miles. La testimonianza del brevissimo corso della band l'omonimo lp prodotto
nel 1970, anno nel quale era il 28 Gennaio, il gruppo si sciolse. Il 30 Agosto del 1970 Jimi si esib
allo storico festival dell'isola di Wight. Il 6 Settembre 1970 Jimi si esib per l'ultima volta in Germania, dal vivo dove venne contestato duramente. Si ritir a Londra e la mattina del 18 Settembre 1970
venne ritrovato morto in un appartamento del Samarkanda Hotel. Tuttora non vi una versione chiara riguardo le cause della sua morte, le sue spoglie vennero riportate negli Stati Uniti e fu sepolto nel
Memorial Park di Renton, a sud di Seattle. Jimi Hendrix ritenuto il pi grande chitarrista di tutti i
tempi, dotato delle maggiori competenze nel campo della musica leggera.
Carlo
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IL SILENZIO E LATTESA
Silenzio zitto
Intorno non si muove una foglia
Sono solo nella stanza
Si vede solamente la luce che chiude la porta del bagno
tutto scuro intorno a me
Nella mente scorrono idee, pensieri, sensazioni
Mi rintano ancora di pi nel calduccio della coperta e penso a te, che sei lontana.
Quando ritorni amore mio?
Vieni presto a placare le mie angosce
tutto buio intorno a me
Tu scandisci il mio amore
Non sei ancora arrivata ed il tempo passa lento
Dovr solamente aspettare che torni quella luce che riscalda di nuovo la mia vita
Amore unico.
Per la mia Ingrid, la donna che oggi d un vero senso alla mia esistenza
Giuseppe
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Brioches di prugne
INGREDIENTI:
100 g. di burro
150 g. di zucchero,
3 uova,
225 g. di farina,
3 cucchiaini di lievito dolce,
1 cucchiaio di scorza d'arancia tritata e succo d'arancia,
24 prugne
PREPARAZIONE: si mischia il burro con lo zucchero. Si amalgamano le uova con un cucchiaio di farina.
Si aggiunge farina, lievito, scorza e succo d'arancia. Con mezza pasta si preparano 12 forme di brioches e si ungono con
l'olio. Nell'altra met di pasta si mettono i pezzi di prugna e si chiude tutto. Si Mettono le brioches nel forno a 170 per 15
minuti. Prima di servire si sparge sulle brioches un cucchiaio di zucchero.
Crostata di mirtilli
INGREDIENTI:
180 g. di confettura di mirtilli,
150 g. di farina,
70 g. di zucchero,
80 g. di burro freddo a pezzettini,
uovo,
tuorlo,
sale.
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Capricorno (Giuseppe)
Imparate a fidarvi di chi vi dice di amarvi, siate positivi e sicuri di voi stessi: stavolta la felicit arriva
Acquario
Ultimamente siete un po' pensierosi, alcuni problemi di salute vi preoccupano: siate fiduciosi e portate pazienza. Tutto si risolver entro breve.
Pesci
State passando un brutto periodo a causa del vostro carattere nervoso, prepotente ed arrogante, volete
sempre la ragione anche quando non l'avete. Cercate di tranquillizzarvi.
Ariete (Loredana)
In questo momento vi stanno succedendo cose che mai al mondo vi sareste aspettati. Avete fatto tanto male e non avete seminato bene e perci raccoglierete poco.
Toro (Andrea)
Bene, procedete come sempre ma allungate un po il passo. La celerit spesso una virt.
Gemelli (Max)
Non siete supereroi e quindi state attenti a quel che mangiate: siete delicati di intestino come lo siete
di cuore.
Cancro (Emilio)
Obiettivi vicini, siamo prossimi al TRAGUARDO. Aspettative positive. Il morale, naturalmente, sar
altissimo.
Leone (Giuseppe)
E un momento di grande ruggito. La vita tutta in salita. Attenti alla salute ed allenatevi.
Leone (se non vi piaciuto quello sopra, leggete questo di Loredana):
Piano piano raggiungerete lobiettivo prefissato. Non scoraggiatevi e siate sempre sinceri con voi e
con gli altri. In amore molta fortuna
Vergine (Vincenzo)
La vostra attesa sar soddisfatta, siate energici. Dedicate attenzione al vostro partner.
Bilancia (rRndom)
Siate equi nel vostro dispensare ed egual trattamento riceverete. Ricordatevi di bere molta acqua.
Scorpione (Mamma di Max)
Il portafogli continua a restar vuoto Le soddisfazioni emotive sono molteplici. Le donne si ricordino
di depilarsi.
Sagittario (Violetta)
Finalmente avete imparato ad aprire gli occhi ed a capire molte cose che prima vi sfuggivano. Giornate molto positive in assoluta tranquillit ed amicizia.
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Caro
Caro amico
amico
ti scriti scrivo
vo
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redazione invia una mail a:
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ti risponderanno le redazioni di
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Brescia
030/291582
Orari:
Dal Marted al
Venerd,
dalle 9.30 alle 12
(su appuntamento)
VOL.CA
Via Pulusella 14
Orari
Luned dalle 9 alle 12
dalle 17 alle 19;
Martedi 9.00-17.00;
Mercoledi, giovedi,
venerdi 9.00-12.00
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