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Daniel Quinn

Oltre la Civilt
(Beyond Civilization)
Traduzione italiana non ufficiale di Dr. Jackal (nrt_ita@libero.it).
Le altre opere di Daniel Quinn sono disponibili nel sito:
NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com

Cosa accadrebbe se forgiassimo


intenzionalmente le nostre soluzioni sociali
nel fuoco del caos creativo?
(John Briggs e F. David Peat.)

Per Rennie,
e per Hap Veerkamp e C. J. Harper,
con un ringraziamento speciale ai membri del
Seminario di Houston 1998, che hanno giocato
un ruolo cruciale nella stesura di questo libro,
e soprattutto a Scott Valentine e Sara Walsh.
Ci avete fatto andare avanti e mi avete mantenuto sano.

I senzatetto e i giovani stanno rapidamente convergendo nel


territorio socioeconomico che in questo libro ho definito come
Oltre la Civilt. I senzatetto per la maggior parte ci sono stati
spinti involontariamente, mentre molti giovani lo desiderano
senza rendersene conto, come fa chiunque voglia di pi dalla vita
che una possibilit di nutrirsi alla mangiatoia in cui il mondo
sta venendo divorato. a loro e alle loro speranze che questo
libro dedicato in particolare.

PARTE UNO
Individuare il problema
L'ho sentita, naturalmente, da mio nonno, e lui dal suo, che l'ha sentita
dal suo, e cos via, risalendo a centinaia di anni nel passato. Questo
significa che questa storia molto vecchia. Ma non scomparir, perch la
offro ai miei figli, e i miei figli la racconteranno ai loro, e cos via.
(Cantastorie gitano Lazaros Harisiadis, citato da Diane Tong in Gypsy
Folk Tales.)
Una favola per cominciare.
Tanto tempo fa, la vita si evolse su un certo pianeta, producendo molte
diverse organizzazioni sociali branchi, greggi, stormi, orde e cos via.
Una specie i cui membri erano insolitamente intelligenti svilupp un'organizzazione sociale unica chiamata trib. Il tribalismo funzion bene per
loro per milioni di anni, ma a un certo punto decisero di sperimentare una
nuova organizzazione sociale (chiamata civilt) che era gerarchica
anzich tribale. In breve quelli in cima alla gerarchia stavano vivendo nel
lusso, godendosi il meglio di qualunque cosa. Una classe sociale pi
grande sotto di loro viveva molto bene e non aveva nulla di cui lamentarsi.
Ma alle masse che vivevano in fondo alla gerarchia la situazione non
piaceva affatto. Lavoravano e vivevano come animali da allevamento,
faticando anche solo per restare in vita.
Questo non sta funzionando, dissero le masse. Il modo tribale era
migliore. Dovremmo ricominciare a vivere in quel modo. Ma il sovrano
della gerarchia disse loro: Ci siamo lasciati alle spalle quella vita primitiva per sempre. Non possiamo tornarci.
Se non possiamo tornare indietro, dissero le masse, allora andiamo
avanti verso qualcosa di diverso.
Non pu essere fatto, disse il sovrano, perch nulla di diverso
possibile. Niente pu andare oltre la civilt. La civilt un'invenzione
definitiva e insuperabile.
Ma nessuna invenzione mai insuperabile. Il motore a vapore stato
sorpassato dal motore a scoppio. La radio stata sorpassata dalla televisione. Il calcolatore stato sorpassato dal computer. Perch la civilt dovrebbe essere diversa?
Non so perch diversa, disse il sovrano, lo e basta.

Ma le masse non ci credettero e non ci credo neanch'io.


Un manuale per il cambiamento.
La mia prima concezione di questo libro era riflessa dal suo titolo
originale: Il manuale per il cambiamento. Ci avevo pensato perch non
c' niente che la gente della nostra cultura desidera di pi del cambiamento. Vogliono disperatamente cambiare se stessi e il mondo intorno a loro.
La ragione non difficile da trovare. Sanno che c' qualcosa che non va
in se stessi e nel mondo.
In Ishmael e negli altri miei libri ho dato alla gente un nuovo modo di
capire che cosa andato storto. Avevo l'idea piuttosto ingenua che
questo sarebbe bastato. Di solito basta. Se sai che cosa c' che non va in
qualcosa la tua macchina, il tuo computer, il tuo frigorifero o il tuo
televisore allora il resto relativamente semplice. Credevo che sarebbe
stato lo stesso in questo caso, ma naturalmente non andata cos. Ancora e
ancora, letteralmente migliaia di volte, la gente mi ha detto o scritto:
Capisco che cosa stai dicendo hai cambiato il modo in cui vedo il
mondo e il nostro posto in esso ma che cosa dovremmo FARE a riguardo?
Avrei potuto dire: Non ovvio? Ma ovviamente non ovvio nulla
di remotamente simile.
In questo libro, spero di renderlo ovvio.
In gioco c' il futuro dell'umanit.
Chi sono le persone della nostra cultura?
facile riconoscere le persone che appartengono alla nostra cultura.
Se andate da qualche parte ovunque nel mondo dove il cibo tenuto
sotto chiave, sapete di trovarvi tra popoli della nostra cultura. Possono
essere incredibilmente diversi in materie relativamente superficiali il
modo in cui si vestono, le loro usanze matrimoniali, le feste che osservano,
e cos via. Ma quando si tratta della cosa pi fondamentale di tutte,
ottenere il cibo che serve loro per sopravvivere, sono tutti uguali. In questi
luoghi, il cibo tutto posseduto da qualcuno, e se ne vuoi un po' devi
comprarlo. In questi luoghi ovvio; la gente della nostra cultura non
conosce altro modo.
Rendere il cibo un bene da possedere stata una delle grandi innovazioni della nostra cultura. Nessun'altra cultura nella storia ha mai messo il
cibo sotto chiave e tenerlo l la pietra angolare della nostra economia,

perch se il cibo non fosse sotto chiave, chi lavorerebbe?


Che significa salvare il mondo?
Quando parliamo di salvare il mondo, a che mondo ci stiamo riferendo? Non al globo stesso, ovviamente. Ma neanche al mondo biologico il
mondo della vita. Il mondo della vita, stranamente, non in pericolo
(nonostante lo siano migliaia e forse persino milioni di specie). Perfino al
massimo della nostra distruttivit, non riusciremmo a rendere questo
pianeta privo di vita. Attualmente si stima che fino a duecento specie si
estinguano ogni giorno, grazie a noi. Se continuiamo a uccidere i nostri
vicini a questo ritmo, verr inevitabilmente il giorno in cui una di quelle
duecento specie sar la nostra.
Salvare il mondo non significa nemmeno preservare il mondo nel suo
stato attuale. Potrebbe sembrare una buona idea, ma anche inattuabile.
Anche se l'intera razza umana svanisse domani, il mondo non resterebbe
com' oggi. Non saremo mai in grado di fermare il cambiamento su questo
pianeta, in nessun modo.
Ma se salvare il mondo non significa salvare il mondo della vita o
conservarlo immutato, di che stiamo parlando? Salvare il mondo pu
significare solo una cosa: salvarlo in quanto habitat umano. Raggiungere
questo obiettivo significher (deve significare) salvare il mondo come
habitat per pi altre specie possibili. Possiamo salvare il mondo come
habitat umano solo fermando il nostro catastrofico sterminio della comunit della vita, perch dipendiamo da quella comunit per sopravvivere.
Vecchie menti con nuovi programmi.
Nel mio romanzo The Story of B, il volume centrale della trilogia
che comincia con Ishmael e finisce con My Ishmael, ho scritto: Se il
mondo verr salvato, non lo sar da vecchie menti con nuovi programmi,
ma da nuove menti con nessun programma. Temo che questo sia uno di
quei casi in cui le parole sono chiare ma i pensieri sono sfuggenti. Li
riformuler. Se continueremo come stiamo facendo ora, non resteremo in
circolazione per molto tempo alcuni decenni, un secolo al massimo. Se
saremo ancora in giro fra mille anni, sar perch avremo smesso di
procedere come stiamo facendo ora.
Come potr avvenire questo? Come smetteremo di procedere in questo
modo?
Ecco come le vecchie menti pensano di farci fermare. Pensano di farci

fermare nello stesso modo in cui hanno fermato la povert, l'abuso di


droghe, il crimine. Con dei programmi. I programmi sono bastoncini
conficcati nel letto del fiume per impedirne lo scorrimento. Lo ostacolano.
Un po'. Ma non fermano mai il flusso, e non cambiano mai la direzione del
fiume.
Ecco perch posso predire con sicurezza che se il mondo verr salvato
non lo sar perch delle vecchie menti avranno inventato dei nuovi
programmi. I programmi non riescono mai a fermare le cose che nascono
per fermare. Nessun programma ha mai eliminato povert, abuso di droghe
o crimine, e nessun programma li eliminer mai.
E nessun programma ci far mai smettere di distruggere il pianeta.
Nuove menti con nessun programma.
Se il mondo verr salvato, non lo sar da vecchie menti con nuovi
programmi, ma da nuove menti con nessun programma.
Perch non nuove menti con nuovi programmi? Perch dovunque trovi
gente che lavora con dei programmi non trovi nuove menti, ma vecchie
menti. I programmi e le vecchie menti sono inscindibili.
Il fiume che ho nominato prima il fiume della visione. Il fiume della
visione della nostra cultura ci sta conducendo verso la catastrofe. I
bastoncini piantati nel suo letto possono ostacolarne il flusso, ma noi non
dobbiamo ostacolarlo, dobbiamo deviarlo in una direzione completamente
diversa. Se il fiume della visione della nostra cultura comincer mai a
portarci lontani dalla catastrofe e verso un futuro sostenibile, allora i
programmi saranno superflui. Quando il fiume scorre dove vuoi, non ci
pianti dei bastoncini per ostacolarlo.
Vecchie menti pensano:
Come facciamo a far smettere queste brutte cose?
Nuove menti pensano:
Come facciamo a rendere le cose come le vogliamo?
Nessun programma?
I programmi permettono di apparire occupati e risoluti mentre si
fallisce. Se i programmi funzionassero davvero come previsto, la societ
umana sarebbe il paradiso: i nostri governi funzionerebbero, le nostre
scuole funzionerebbero, i nostri sistemi legali funzionerebbero, i nostri
sistemi giudiziari funzionerebbero, i nostri sistemi penali funzionerebbero,

e cos via.
Quando i programmi falliscono (come fanno invariabilmente), la colpa
viene data alla progettazione scadente, alla mancanza di finanziamenti e di
personale, alla cattiva amministrazione e all'addestramento inadeguato.
Quando i programmi falliscono, vengono rimpiazzati da programmi nuovi
con progettazione migliorata, maggiori finanziamenti e personale, amministrazione superiore e addestramento pi minuzioso. Quando anche questi
nuovi programmi falliscono (come fanno invariabilmente), la colpa viene
data alla progettazione scadente, alla mancanza di finanziamenti e di
personale, alla cattiva amministrazione e all'addestramento inadeguato.
Ecco perch spendiamo sempre di pi per i nostri fallimenti ogni anno
che passa. La maggior parte della gente lo accetta piuttosto volentieri,
perch sa che ottiene di pi ogni anno: pi finanziamenti, pi leggi, pi
polizia, pi prigioni pi di ogni cosa che non ha funzionato l'anno prima,
o quello prima ancora, o quello prima ancora.
Vecchie menti pensano:
Se non ha funzionato l'anno scorso, facciamone DI PI quest'anno.
Nuove menti pensano:
Se non ha funzionato l'anno scorso, facciamo QUALCOSA DI DIVERSO, quest'anno.
Se non programmi, allora cosa?
Un uomo era seduto nel bel mezzo del deserto in un aggeggio fatto di
pietre, pezzi di legno e vecchi pneumatici sgonfiati, che stava guidando
con impegno come se fosse stato un veicolo in movimento.
Quando gli chiesero che cosa stesse facendo, l'uomo disse: Sto
tornando a casa.
Non ci arriverai mai con quell'affare, gli dissero.
Se non con questo, allora con cosa?, chiese lui.
Noi siamo come quest'uomo, occupati a cercare di guidare verso il
futuro in una macchina di Rube Goldberg fatta di programmi che non ci ha
mai portato pi lontano di quanto il suo mucchio di spazzatura abbia mai
trasportato lui. Perfino dopo aver riconosciuto che i programmi non
funzionano e non hanno mai funzionato, comunque, ci sembra ancora
naturale chiedere: Se non programmi, allora cosa?
Mi piacerebbe riformulare la domanda in questo modo: Se i programmi non funzionano, allora che cosa funziona? In realt, ho un modo

ancora migliore di chiederlo: Che cosa funziona cos bene che i programmi sono superflui? Che cosa funziona cos bene che non verrebbe mai in
mente a nessuno di creare dei programmi per farlo funzionare?
La risposta a queste domande : una visione.
L'invisibilit del successo.
Quando le cose funzionano, le forze che le fanno funzionare sono
invisibili. L'universo stesso un classico esempio di questo. Ci voluto un
genio straordinario per riconoscere le leggi del moto e della gravitazione
universale che ora ci sembrano quasi noiosamente ovvie. Il genio di
Newton consistito proprio nel vedere ci che era cos evidente da essere
invisibile. Ogni avanzamento scientifico rende evidente un meccanismo
che era rimasto mascherato dalla sua stessa efficienza. Il motto dei ballerini : non lasciare mai che ti vedano faticare. Quando si tratta delle leggi
dell'universo, il motto diventa: non lasciare mai che ti vedano. Fai in modo
che debbano dedurre la tua esistenza. E in effetti le leggi dell'universo non
sono mai osservabili direttamente, quindi non abbiamo altro modo di
scoprirle che tramite deduzione.
Ci che funziona nella comunit della vita mascherata dal proprio
successo in modo simile. Le leggi basilari dell'ecologia hanno la bellezza e
la semplicit di una favola, ma la loro esistenza cominci a venire sospettata solo un secolo fa.
L'invisibilit del successo tribale.
La gente affascinata dal motivo per cui un branco di leoni funziona,
per cui un branco di babbuini funziona o per cui uno stormo di oche
funziona, ma spesso riluttante a imparare perch una trib di umani
funziona. Gli umani tribali hanno sono esistiti con successo su questo
pianeta per tre milioni di anni prima della nostra Rivoluzione Agricola, e
non hanno meno successo oggi ovunque siano riusciti a sopravvivere
intatti, ma molte persone della nostra cultura questo non vogliono sentirlo.
In effetti, lo negheranno vigorosamente. Se si spiega loro perch un branco
di elefanti funziona, o perch un alveare di api funziona, non avranno
problemi. Ma se si cerca di spiegar loro perch una trib di umani
funziona, si viene accusati di idealizzarli. Dal punto di vista dell'etologia
o della biologia evoluzionistica, comunque, il successo degli umani in
trib non un'idealizzazione pi di quanto lo sia quello dei bisonti in orde
o delle balene in branchi.

La nostra scusa culturale per il fallimento che gli umani sono


naturalmente difettosi avidi, egoisti, miopi, violenti e cos via, il che
significa che qualunque cosa si provi a fare con loro fallir. Per convalidare questa scusa, la gente vuole che il tribalismo sia un fallimento. Per
questo motivo, alla gente che vuole confermare la nostra mitologia
culturale ogni suggerimento che il tribalismo avesse successo sembra una
minaccia.
Rendere il successo della vita tribale visibile il lavoro dei miei altri
libri, e non verr ripetuto qui.
Successo vistoso, fonte invisibile.
La nostra cultura ha avuto un successo vistoso, nel senso che ha
conquistato il mondo. Per la maggior parte della nostra storia, questo
successo stato percepito come semplicemente inevitabile, la realizzazione del destino umano. La gente non si interrogava a riguardo pi di quanto
si interrogasse sulla gravit. Quando gli europei scoprirono il Nuovo
Mondo, considerarono loro sacro dovere conquistarlo. La gente che stava
gi vivendo l era solo fra i piedi, come alberi, rocce e animali selvaggi.
Non avevano un vero motivo per essere l, come invece noi. Per noi,
conquistare questo emisfero era solo parte del piano generale (presumibilmente quello di Dio) che prevedeva che conquistassimo l'intero pianeta.
Non ci ha sorpreso minimamente il fatto che siamo stati in grado di
conquistare questo emisfero (e l'intero pianeta, in realt). semplicemente
ci che doveva succedere, quindi naturalmente successo. Nessuno
rimane sorpreso quando le nuvole producono pioggia.
Prima di Newton, la gente non si chiedeva perch gli oggetti senza
sostegno tendessero a cadere al suolo. Immaginavano soltanto che non
potessero fare altro. Dovevano cadere al suolo, e questo era tutto. I nostri
storici sono sempre stati nella stessa situazione quando si trattato del
nostro tremendo successo culturale. Non si chiedono perch fossimo spinti
a conquistare il mondo. Si dicono semplicemente: che altro avremmo
potuto fare? Dovevamo conquistare il mondo, e questo tutto.
La visione come la gravit.
Una visione per una cultura ci che la gravit per la materia.
Quando vedete una palla rotolare gi da un tavolo e cadere al suolo,
dovreste pensare: La gravit all'opera. Quando vedete una cultura
comparire ed espandersi in tutte le direzioni fino a ricoprire l'intero

pianeta, dovreste pensare: Una visione all'opera.


Quando vedete un piccolo gruppo di persone cominciare a comportarsi
in un modo particolare che in seguito si espande in tutto il continente,
dovreste pensare: Una visione all'opera, qui. Se vi dico che il piccolo
gruppo di cui sto parlando era composto da seguaci di un predicatore del
primo secolo di nome Paolo e che il continente era l'Europa, capirete che la
visione era la Cristianit.
Dozzine o forse perfino centinaia di libri hanno analizzato le ragioni
del successo della Cristianit, ma nessuno di loro stato scritto prima del
diciannovesimo secolo. Prima del diciannovesimo secolo, sembrava a tutti
che la Cristianit non avesse bisogno di un motivo per avere successo pi
di quanto ne avesse la gravit. Era destinata ad avere successo.
Per esattamente la stessa ragione, nessuno ha mai scritto un libro
analizzando le ragioni dietro il successo della Rivoluzione Industriale.
perfettamente ovvio per noi che la Rivoluzione Industriale fosse destinata
ad avere successo. Non avrebbe potuto fallire pi di quanto una palla che
rotoli gi da un tavolo possa cadere verso il soffitto.
Questo il potere della visione.
La diffusione della visione.
Ogni visione di diffonde automaticamente, ma non ogni visione si
diffonde nello stesso modo. In un certo senso, il meccanismo di espansione
la visione.
Il meccanismo di espansione della nostra cultura stato la crescita
demografica: cresci, prendi pi terra, aumenta la produzione alimentare e
cresci ancora di pi. Il meccanismo di diffusione della Cristianit era la
conversione: accetta Ges, poi fai in modo che lo accettino anche gli altri.
Il meccanismo di espansione della Rivoluzione Industriale era il miglioramento: migliora qualcosa, poi rendilo disponibile in modo che altri
possano migliorarlo ancora di pi.
Chiaramente, tutti i meccanismi di diffusione hanno una cosa in
comune: conferiscono benefici a quelli che attuano l'espansione. Quelli che
ottengono pi terra, aumentano la produzione alimentare e crescono, sono
ricompensati con ricchezza e potere. Quelli che accettano Ges e fanno in
modo che altri lo accettino, sono ricompensati con il Paradiso. Quelli che
migliorano qualcosa e lo rendono disponibile perch altri possano migliorarlo ulteriormente sono ricompensati con rispetto, fama e benessere. I
benefici conferiti non dovrebbero, comunque, venire confusi con il meccanismo stesso. La nostra cultura non stata diffusa da persone che diveniva-

no ricche e potenti, la Cristianit non stata diffusa da gente che andava in


Paradiso, e la Rivoluzione Industriale non stata diffusa da gente che
conquistava rispetto, fama e benessere.
Visione: successo senza programmi.
Quando un chimico mette dell'acqua in una fialetta e aggiunge del sale,
un angelo arriva e dissolve il sale in particelle cariche chiamate ioni. Dato
che percepiamo l'universo come un'entit che si autogoverna in base a dei
principi internamente consistenti e comprensibili, in questa storia l'angelo
ci sembra completamente superfluo. Quindi lo tagliamo via con il rasoio di
Occam.
Nonostante gli storici ora stiano indagando sulle ragioni dietro il successo della Cristianit, non stanno cercando dei programmi. La Cristianit
ha prosperato nel mondo romano perch la gente di quell'epoca era pronta
per essa, e gli storici non si aspetterebbero di trovare dei programmi al
lavoro l per promuovere la Cristianit pi di quanto i chimici si aspetterebbero di trovare degli angeli al lavoro nelle loro fiale. (Si potrebbe
obiettare che l'Editto di Costantino di Milano, che confer la libert di culto
ai cristiani, sia stato un programma di supporto, ma in realt ha solo
autorizzato ci che due secoli e mezzo di persecuzione non erano riusciti a
fermare, proprio come il ventunesimo emendamento della Costituzione
degli Stati Uniti ha autorizzato ci che quattordici anni di Proibizionismo
non erano riusciti a fermare.)
Allo stesso modo, la diffusione della nostra cultura non ha mai dovuto
essere portata avanti da alcun programma. Non ha mai vacillato per un
solo istante, e lo stesso pu essere detto per la Rivoluzione Industriale.
Quando la visione va storta.
Quando il fiume della visione comincia a portare la gente in una direzione che non gradisce, essa comincia a piantare dei bastoncini per ostacolarne il flusso. Si tratta dei bastoncini che io chiamo programmi.
La maggior parte dei programmi assume questa forma: rendi illegale la
cosa che ti sta infastidendo, cattura la gente che la sta facendo e mettila in
galera.
Vecchie menti pensano:
Dobbiamo scrivere leggi pi severe e pi dettagliate.
Nuove menti pensano:

Nessun comportamento sgradito mai cessato dopo essere stato reso


illegale.
Il fatto che programmi di questo tipo falliscano invariabilmente non
preoccupa la maggior parte delle persone.
Vecchie menti pensano:
Se non ha funzionato l'anno scorso, facciamone DI PI quest'anno.
Nuove menti pensano:
Se non ha funzionato l'anno scorso, facciamo QUALCOSA DI DIVERSO, quest'anno.
Ogni anno, senza eccezioni, rendiamo illegali pi cose, catturiamo pi
persone che le fanno e ne mettiamo di pi in prigione. Il comportamento
reso illegale non scompare mai perch, direttamente o indirettamente,
supportato dalla potente, invisibile, inarrestabile forza chiamata visione.
Questo spiega perch gli ufficiali di polizia sono molto pi inclini a divenire criminali di quanto i criminali non lo siano a divenire ufficiali di polizia.
Si chiama seguire la corrente.
I programmi non sono malvagi, sono solo insufficienti.
Quando qualcuno riceve delle ferite potenzialmente fatali in un
incidente d'auto, i medici nell'ambulanza fanno tutto il possibile per tenerlo
in vita fino all'arrivo in ospedale. Il primo soccorso essenziale ma da solo
insufficiente, come sanno tutti. Se alla fine della strada non c' un ospedale, il paziente morir, perch l'ambulanza semplicemente non ha le
risorse che ha l'ospedale.
Lo stesso vale per i programmi. Ci sono molti programmi attivi oggi
che si occupano di alleviare i nostri programmi di morte in modo da
proteggere l'ambiente cosicch non divenga perfino pi degradato di
quello che . Come il primo soccorso dell'ambulanza, questi programmi
sono essenziali ma da soli insufficienti. Sono insufficienti perch sono
fondamentalmente reattivi. Come i medici nell'ambulanza, non possono far
avvenire cose buone, possono solo rendere le cose negative un po' meno
negative. Non creano qualcosa di buono, si limitano a puntare i piedi
contro qualcosa di malvagio.
Se non c' un ospedale alla fine della strada, il paziente nell'ambulanza
morir, perch il primo soccorso (per quanto possa essere utile) semplicemente non in grado di tenerlo in vita indefinitamente. Se alla fine della

strada non c' una nuova visione per noi, anche noi moriremo, perch i
programmi (per quanto possano essere utili) semplicemente non sono in
grado di tenerci in vita indefinitamente.
Ma come potremmo andare avanti senza programmi?
Una volta, nella terra delle gambe spezzate, gli abitanti sentirono delle
voci su un'altra terra molto lontana dove la gente si muoveva liberamente,
perch nessuno aveva le gambe rotte. Si beffarono di queste voci, dicendo:
Come potrebbe la gente muoversi senza stampelle?
Dire che la Rivoluzione Industriale un esempio grandioso di ci che
la gente pu fare senza programmi un eufemismo. un esempio sconvolgente. Dall'epoca in cui Giambattista della Porta ha sognato il primo
moderno motore a vapore, quasi quattrocento anni fa, a oggi, questo
vasto movimento che ha trasformato il mondo stato portato avanti
unicamente da una visione: migliora qualcosa, poi rendilo disponibile ad
altri perch lo migliorino ancora di pi. Non mai stato necessario un
singolo programma per portare avanti la Rivoluzione Industriale. Invece,
stata portata avanti dalla fiduciosa realizzazione in milioni di menti che
perfino una piccola nuova idea, perfino una modesta innovazione o miglioramento di qualche invenzione precedente avrebbe potuto migliorare le
loro vite quasi oltre ogni immaginazione. Nel giro di pochi, brevi secoli,
milioni di ordinari cittadini, agendo quasi interamente per interesse personale, hanno trasformato il mondo diffondendo idee e scoperte e facendo
avanzare quelle idee e quelle scoperte portandole passo dopo passo a
nuove idee e nuove scoperte. Riconoscere tutto questo non rende la
Rivoluzione Industriale un evento benedetto ma neanche condannarla
come una catastrofe la rende qualcosa di meno della pi grande esplosione
di creativit della storia umana.
Ma come vivremo allora?
Nessun paradigma mai in grado di immaginare il successivo. quasi
impossibile per un paradigma immaginare che ce ne sar mai un altro. I
popoli del Medioevo non pensavano di essere nel mezzo di qualcosa. Per
quanto li riguardava, il modo in cui vivevano era quello in cui la gente
avrebbe vissuto fino alla fine dei tempi. E se anche si fosse riusciti a
persuaderli che una nuova epoca era alle porte, sarebbero stati incapaci di
dirci qualunque cosa a riguardo e in particolare non avrebbero potuto
dire che cosa l'avrebbe resa nuova. Se fossero stati in grado di descrivere il

Rinascimento nel quattordicesimo secolo, sarebbe stato quello il Rinascimento.


Noi non siamo diversi. Con tutto il nostro blaterare di nuovi paradigmi
emergenti, per noi un'assunzione irrefutabile che i nostri lontani discendenti saranno esattamente come noi. I loro giocattoli, le loro mode, la loro
musica e cose simili saranno sicuramente diversi, ma siamo sicuri che la
loro mentalit sar identica perch non riusciamo a immaginare un'altra
mentalit che le persone possano avere. Ma in realt, se riusciremo
davvero a sopravvivere qui sar perch saremo passati a una nuova epoca
tanto differente dalla nostra quanto il Rinascimento lo era dal Medioevo
e tanto inimmaginabile per noi quanto il Rinascimento lo era nel Medioevo.
Come possiamo ottenere una visione che non riusciamo a immaginare?
Come si sempre fatto: un meme alla volta. Sono consapevole che
questa affermazione richiede una spiegazione. La cosa migliore sarebbe
che leggeste, ma in caso non sia possibile per voi in questo momento,
riassumer. In breve, i meme sono per le culture ci che i geni sono per i
corpi.
Il vostro corpo un insieme di cellule. Ogni cellula nel vostro corpo
contiene un raggruppamento di tutti i vostri geni, che Dawkins ha
paragonato a un insieme di progetti di costruzione per un corpo umano
per la precisione, il vostro. Al concepimento, voi eravate una singola
cellula un singolo insieme dei progetti di costruzione per il vostro corpo,
met ricevuta da vostra madre e met da vostro padre. Quest'unica cellula
in seguito si divisa in due, ognuna delle quali contenente l'insieme
completo dei progetti di costruzione per il vostro corpo. Queste due cellule
si sono poi divise in quattro, le quattro in otto, le otto in sedici, e cos via
e ognuna di esse conteneva l'insieme completo dei progetti di costruzione
per il vostro corpo.
Una cultura anch'essa una collezione di cellule, che in questo caso
sono singoli esseri umani. Ognuno di voi (e ognuno dei vostri genitori,
parenti e amici) contiene un insieme completo di meme, che sono i
progetti di costruzione per la nostra cultura. Dawkins ha coniato la parola
meme (che fa rima con theme tema, argomento) per descrivere ci che lui
percepiva come l'equivalente culturale del gene.
La diffusione di geni e meme.

Dawkins suggerisce che i meme si replichino nella vasca memica


(ci che io chiamo cultura) in un modo analogo a quello in cui i geni si
replicano nella vasca genetica. Si trasferiscono da mente a mente come i
geni si trasferiscono da corpo a corpo. I geni si trasferiscono da un corpo
all'altro tramite la riproduzione. I meme si trasferiscono da una mente
all'altra tramite la comunicazione: nelle ninne-nanne ascoltate nella culla,
nelle favole, nelle conversazioni dei genitori a tavola, nelle barzellette, nei
cartoni animati, nei fumetti, nei sermoni, nei pettegolezzi, nelle lezioni, nei
libri di testo, nei film, nei romanzi, nei giornali, nelle canzoni, nelle pubblicit, e cos via.
Fiumi di inchiostro (sia reale che virtuale) sono stati spesi sui meme di
Dawkins. Alcune autorit li hanno liquidati come non esistenti o privi di
senso. Altri sono arrivati al punto da chiedersi se i meme esistono nei
cervelli come entit fisiche, come i dendriti o le cellule gliali. Lascio che
ne discutano loro.
Ogni cultura un insieme di individui, e ogni individuo ha nella sua
testa un completo insieme di valori, concetti, regole e preferenze che, presi
tutti insieme, costituiscono i progetti di costruzione di quella particolare
cultura. Che li si chiami meme o marglefarbs irrilevante. Non ci pu
essere alcun dubbio sulla loro esistenza.
Piccole percentuali, grandi differenze.
A meno che non siate genetisti, sarete probabilmente sorpresi di sapere
che ci distinguiamo dagli scimpanz per una piccolissima percentuale di
geni. Ci aspetteremmo che le cose stessero diversamente. Siamo cos
evidentemente diversi dagli scimpanz che ci aspetteremmo che ci fosse
un abisso genetico tra di noi. Ovviamente i geni che non condividiamo
devono in qualche modo fare la differenza. Ma sarebbe un errore
pensare che senza questi geni gli umani sarebbero scimpanz o che con
quei geni gli scimpanz sarebbero umani. Gli umani non sono solo
scimpanz con dei geni extra, n gli scimpanz sono umani con geni
mancanti. Nulla nel mondo della genetica (e in nessun altro, per dirla tutta)
mai cos semplice.
Solo una piccolissima percentuale di meme differenziava il Rinascimento dal Medioevo, ma ovviamente i nuovi meme fecero tutta la differenza. L'autorit della Chiesa impallid, emersero nuovi ideali umanisti, lo
sviluppo della pressa per la stampa diede alla gente nuove idee riguardo
ci che potevano conoscere e su cui potevano riflettere, e cos via. Per

ottenere il Rinascimento non stato necessario cambiare il novanta


percento dei meme del Medioevo e nemmeno l'ottanta, il sessanta, il
trenta o il venti percento. E i nuovi meme non dovevano cominciare ad
agire tutti in una volta. In effetti, non avrebbero potuto. Il Rinascimento
era pronto per Andrea del Verrocchio molto prima che per Martin Lutero.
Che meme dobbiamo cambiare?
A questa domanda molto pi facile rispondere di quanto ci si
aspetterebbe. I meme che dobbiamo cambiare sono quelli letali.
Richard Dawkins lo ha detto con semplicit irriducibile: Un gene
letale uno che uccide il proprio possessore. Potrebbe sembrarvi ingiusto
o in qualche modo perfino irragionevole che cose come i geni letali
esistano. Potreste anche chiedervi come fanno i geni letali a restare nella
vasca genetica. Se uccidono i loro possessori, perch non vengono
eliminati? La risposta che i geni con cominciano ad agire tutti insieme.
La maggior parte dei geni, naturalmente, comincia ad agire durante lo
stadio fetale, quando il corpo viene costruito. Altri, altrettanto ovviamente,
rimangono dormienti fino alla pubert. I geni letali che cominciano ad
agire prima della pubert sono naturalmente eliminati rapidamente dalla
vasca genetica, perch i loro possessori sono incapaci di trasmetterli
tramite la riproduzione. Anche i geni letali che cominciano ad agire
all'inizio della pubert tendono a venire eliminati, ma quelli che
cominciano ad avere effetto durante la mezza et o la vecchiaia rimangono
nella vasca genetica, perch i loro possessori sono quasi sempre in grado
di trasmetterli tramite la riproduzione prima di soccombere ai loro effetti
mortali.
Meme letali.
Un meme letale uno che uccide il proprio possessore. Per esempio, i
membri della setta Heaven's Gate possedevano un meme letale che
rendeva loro il suicidio irresistibilmente attraente ma io non sono molto
interessato a meme che sono letali per gli individui. Sono interessato ai
meme che sono letali per le culture (e per la nostra cultura in particolare).
I geni letali non cominciano benigni per poi diventare letali. Invece,
cominciano col non avere nessun effetto o con l'averne uno che solo in
seguito diventa letale. Lo stesso vale per i meme letali. Gli antichi
testimoni semiti che osservarono la nascita della nostra cultura videro che i
loro vicini avevano preso dei meme dall'albero della conoscenza degli dei.

Dissero: I nostri vicini del nord credono di dover dominare il mondo.


Questo meme benigno negli dei ma mortale negli umani. La loro
predizione era accurata, ma non si realizzata immediatamente. I meme
che ci hanno reso i dominatori del mondo sono letali, ma non avevano un
effetto letale diecimila anni fa o cinquemila, o duemila. Erano all'opera,
trasformandoci nei dominatori del mondo, ma la loro letalit non divenuta evidente fino a questo secolo, quando hanno cominciato a trasformarci
nei distruttori del mondo.
Liberarci di questi meme una questione di vita o di morte, ma pu
essere fatto. Lo so perch stato fatto da altri. Molte volte.

PARTE DUE
Avvicinandoci al processo
... stata sfigurata e abbandonata...
...il crollo definitivo della citt...
Qualunque cosa sia avvenuta...
...la citt venne distrutta...
Il crollo pu essere stato causato da...
...luoghi sono stati abbandonati...
...citt sono state abbandonate...
Past Worlds: The Times Atlas of Archaeology.
Macchine da sopravvivenza per i geni.
Ognuno di noi un miscuglio dei geni ricevuti da nostra madre e da
nostro padre, e naturalmente loro sono miscugli di geni ricevuti dalle loro
madri e dai loro padri. Sapendo questo, tendiamo a pensare ai nostri geni
come alle cose che ci fanno andare avanti, generazione dopo generazione.
Ma ecco un'immagine pi vicina alla realt: se i geni potessero pensare,
penserebbero a noi come a ci che permette loro di andare avanti,
generazione dopo generazione.
Dico che questo pi vicino alla realt perch in effetti noi non sopravviviamo come individui, ma i nostri geni s. Tu e io, come tutte le creature
viventi, siamo abitazioni mobili temporanee per i geni che abbiamo
ricevuto dai nostri genitori, e il nostro lavoro (dal punto di vista dei nostri
geni) di assicurarci di dare a questi geni una casa nella generazione
successiva nei nostri figli, naturalmente. Per quanto riguarda i nostri
geni, quando un'unit abitativa temporanea individuale non ha pi valore
riproduttivo, pronta a essere riciclata. Questo dovrebbe mostrarti chiaramente qual la situazione qui. Tendiamo a pensare a noi stessi come ai
VIP del pianeta, i capi, i pezzi grossi, ma in realt siamo solo veicoli usa e
getta in cui i nostri geni stanno viaggiando verso l'immortalit. Macchine
da sopravvivenza per i geni il nome che Richard Dawkins ha dato a
questi veicoli usa e getta.
Macchine da sopravvivenza per i meme.
Allo stesso modo, siamo i veicoli usa e getta in cui i nostri meme

stanno viaggiando verso l'immortalit. Questi meme ci arrivano da ogni


soggetto parlante con cui ci capita di crescere genitori, parenti, amici,
vicini, insegnanti, predicatori, capi, colleghi e chiunque sia coinvolto nella
produzione di libri di testo, romanzi, fumetti, film, programmi televisivi,
giornali, riviste, siti internet e cos via. Tutte queste persone si ripetono
costantemente (e naturalmente ripetono ai loro figli, studenti, impiegati e
cos via) i meme che hanno ricevuto durante la loro vita. Tutte queste voci
prese insieme costituiscono la voce di Madre Cultura.
In caso ci sia bisogno di dirlo, l'immortalit di cui sto parlando qui non
assoluta. I nostri geni non sopravviveranno alla morte del nostro pianeta,
fra qualche miliardo di anni, e i nostri meme hanno un'aspettativa di vita
molto pi bassa.
La fedelt della copiatura.
Diciamo che avete scritto un documento di una pagina al computer e
l'avete stampato. Se ne fate una fotocopia con una buona macchina, avrete
difficolt a distinguere la copia (che chiameremo A) dall'originale. Ma se
userete A per fare un'altra copia, B, e poi usate B per fare C, e poi usate C
per fare D, e poi usate D per fare E, quest'ultima copia sar facilmente
distinguibile dall'originale. Questo rende evidente che una piccola parte
dell'originale andata perduta ogni volta che ne stata fatta una copia. Tra
una copia e la successiva non visibile alcuna perdita a occhio nudo, ma
un accumulo di perdite chiaramente visibile se si confronta l'originale
con la copia E. Questo avviene perch avete usato una macchina copiatrice
analogica.
Ma se tornate al computer e fate una copia A del documento originale,
poi fate una copia B del file A, una copia C del file B e cos via, potreste
continuare a fare copie del documento tutto il giorno, una dopo l'altra, e
alla fine della giornata molto probabile che non ci sarebbe alcuna differenza visibile tra il file originale e l'ultima copia. Questo perch avete
usato un meccanismo copiativo digitale anzich analogico. Questa fedelt
di copiatura il fondamento stesso della rivoluzione digitale.
Replicazione genica e memica.
I geni si replicano con lo stesso tipo di incredibile fedelt ma lo
stesso non si pu dire dei meme a meno di non aggiungere dei requisiti.
Tra i popoli tribali inalterati (come per esempio quelli nel Nuovo Mondo
prima dell'invasione europea), la trasmissione dei meme da una generazio-

ne all'altra solitamente avviene con fedelt virtualmente perfetta. Ecco


perch sono convinti di aver vissuto nel loro modo fin dall'inizio dei tempi.
A noi, quindi, le culture tribali sembrano statiche (parola che per noi ha
un'accezione peggiorativa) paragonata alla nostra cultura, che sembra
dinamica (parola che per noi ha un'accezione positiva).
La nostra cultura dinamica (per come la percepiamo) perch i nostri
meme sono spesso molto volatili: nascono in una generazione, sono colmi
di potere nella successiva, sono traballanti in quella seguente e poi ridicolmente vecchi in quella dopo ancora. Ciononostante, c' un nucleo centrale
di meme culturalmente fondamentali che abbiamo continuato a trasmettere
con totale fedelt dalla nascita della nostra cultura, diecimila anni fa, fino
al momento attuale. Identificare questo nucleo di meme fondamentali non
molto difficile, e sarebbe stato fatto molto tempo fa se qualcuno ci avesse
pensato.
Il miglior modo di vivere.
Uno di questi meme fondamentali che prodursi da soli tutto il proprio
cibo sia il modo migliore di vivere. A eccezione di pochi antropologi (che
sanno perfettamente che una questione di opinioni), questo meme non
viene mai messo in discussione nella nostra cultura. E quando dico che
alcuni antropologi sanno che una questione di opinioni, intendo che lo
sanno principalmente per motivi professionali. Come antropologi, sanno
che i Boscimani africani non concorderebbero che produrre tutto il proprio
cibo sia il modo migliore di vivere, n lo farebbero gli Yanomami brasiliani, o gli Alawa australiani, o i Gebusi della Nuova Guinea. Come individui, comunque, questi antropologi lo considerano quasi universalmente il
modo migliore di vivere, e lo sceglierebbero senza esitazioni per se stessi
tra tutti gli altri a disposizione. Al di fuori di questa professione, sarebbe
difficile trovare qualcuno nella nostra cultura che non sia convinto che
produrre tutto il nostro cibo tramite l'agricoltura sia il modo migliore di
vivere.
impossibile dubitare che questo meme sia entrato nella nostra cultura
nel momento stesso della sua nascita. Non saremmo diventati agricoltori a
tempo pieno se non fossimo stati convinti che fosse il modo migliore di
vivere. Al contrario, lapalissiano che abbiamo cominciato a produrre
tutto il nostro cibo proprio per la stessa ragione per cui continuiamo a
produrlo ancora oggi perch ci siamo convinti che il modo migliore di
vivere.
Oppure...

Forse gli solo capitato di cominciare a farlo?


allettante immaginare che l'agricoltura rappresenti il percorso di
minor resistenza per gente che cerca di procurarsi di che vivere, ma in
realt nulla potrebbe essere pi lontano dalla verit. Produrre il proprio
cibo rappresenta il percorso di maggior resistenza, e pi ne produci,
maggiore la resistenza. stato stabilito oltre ogni dubbio che c' una
precisa correlazione tra quanto duramente si deve lavorare per restare in
vita e quanto si dipendenti dall'agricoltura. Quelli che coltivano di meno
faticano anche di meno, e quelli che coltivano di pi faticano di pi. La
quantit di energia che ci vuole per mettere ottanta grammi di mais in una
lattina sullo scaffale di un supermercato quasi incredibile, cos come il
tempo che si deve lavorare per produrre quegli ottanta grammi di mais.
No, i fondatori della nostra cultura non hanno cominciato per caso a
vivere in totale dipendenza dall'agricoltura, hanno dovuto costringersi a
farlo, e il giogo che hanno usato questo meme: produrre tutto il proprio
cibo il miglior modo di vivere.
Nulla di meno sarebbe bastato per fare una cosa simile.
Forse erano solo affamati?
Un cacciatore-raccoglitore che necessita di 2.000 calorie al giorno per
vivere deve spenderne solo 400 per ottenerle, perch questa la proporzione con cui la caccia-e-raccolta ricompensa gli sforzi 1 caloria di lavoro
ne d 5 di cibo. Per contrasto, un agricoltore che necessita di 2.000 calorie
al giorno deve spenderne 1.000 per ottenerle, perch questa la proporzione con cui l'agricoltura ricompensa gli sforzi 1 caloria di lavoro ne d 2
di cibo.
Per un individuo affamato, scambiare la caccia-e-raccolta con l'agricoltura come per uno in difficolt finanziarie scambiare un lavoro che paga
cinque dollari l'ora per uno che ne paga solo due. Non ha assolutamente
senso, e pi sei affamato, meno ne ha.
L'agricoltura meno efficiente per combattere la fame della caccia-eraccolta, ma conferisce indiscutibilmente altri benefici (il pi evidente dei
quali fornire la base per divenire prima stanziali e poi civilizzati), e fu
per ottenere questi vantaggi che i fondatori della nostra cultura finirono per
adottare uno stile di vita di completa dipendenza dall'agricoltura. Da quel
momento, diventata una questione di fede tra di noi che produrre tutto il

nostro cibo sia il modo migliore di vivere. Avevamo investito in quel


meme, e avremmo protetto quell'investimento a qualunque costo.
Popoli del Nuovo Mondo che hanno adottato questo meme.
Non fummo l'unico popolo a riconoscere in tempi antichi i benefici del
produrre tutto il proprio cibo. Tra i popoli pi celebri che adottarono
questo meme nel Nuovo Mondo ci furono i Maya, gli Olmechi, il popolo
di Teotihuacn, gli Hohokam, gli Anasazi, gli Aztechi e gli Inca.
Ci che significativo per il nostro studio di questo meme fondamentale che, per l'epoca in cui gli Europei arrivarono nel Nuovo Mondo, alla
fine del quindicesimo secolo, solo le pi recenti di queste civilt, gli
Aztechi e gli Inca, lo stavano ancora seguendo.
I Maya.
I Maya probabilmente divenirono agricoltori a tempo pieno poco dopo
di noi, ma (come noi) cominciarono a sembrare costruttori di civilt solo
dopo diversi millenni. Le prime grandi citt dello Yucatn cominciarono a
emergere intorno al 2.000 a.C., insieme alla fondazione del Medio Regno
d'Egitto e perfino in anticipo di un paio di secoli rispetto alla fondazione di
Babilonia.
I Maya fiorirono per quasi tremila anni. Poi, all'inizio del nono secolo
dell'era comune, le citt del sud improvvisamente cominciarono a venire
abbandonate e in breve rimasero deserte. Le citt del nord continuarono a
fiorire per qualche tempo sotto il dominio dei Toltec ma crollarono quando
i Toltec persero il potere nel tredicesimo secolo. Mayapn, a ovest, emerse
a questo punto come l'ultimo avamposto della civilt Maya, ma anche esso
sarebbe crollato dopo un paio di secoli.
Questo all'incirca il tipo di resoconto che si potrebbe trovare in una
normale enciclopedia o in un atlante storico. Anche se comincia parlando
di persone, diventa immediatamente la storia di qualcos'altro, qualcosa
come un grande transatlantico che attraversa il tempo. Trasporta passeggeri, questo certo, ma sono solo zavorra, necessari solo perch senza di loro
la nave si ribalterebbe e affonderebbe immediatamente.
Gli Olmechi e Teotihuacn.
Gli agricoltori Olmechi di Veracruz e Tabasco costruirono grandi centri

cerimoniali, principalmente a San Lorenzo e a La Venta. San Lorenzo, il


pi antico, prosper dal 1.200 al 900 a.C., quando (come si dice) venne
sfigurato e abbandonato. La stessa cosa avvenne a La Venta, cinque
secoli dopo. Centri minori continuarono a venire abitati per qualche tempo,
ma la distruzione di La Venta segn la fine del dominio olmeco dell'area.
Circa duecento anni dopo, una delle grandi citt del mondo antico
cominci a venire costruita nel Messico centrale. Teotihuacn era destinata
a diventare la sesta pi grande citt del mondo per il 500 d.C. Per duecentocinquant'anni prosper come centro del proprio impero, poi all'improvviso successe la solita cosa. Fu distrutta bruciata e forse perfino ritualmente spazzata via. Le rovine furono occupate per qualche tempo, ma la
citt era morta.
Gli Hohokam e gli Anasazi.
Il popolo che occup le terre deserte del sud dell'Arizona pi o meno
dall'epoca di Cristo ci sembra composto da lavoratori infaticabili anzich
da costruttori di civilt. Le loro imprese pi memorabili, cominciate
intorno al 700 d.C., non erano citt ma vaste reti di canali di irrigazione
che permettevano loro di coltivare tutto il loro cibo. Singoli canali, larghi
fino a sette metri e profondi fino a quattro metri e mezzo, potevano
estendersi fino a 25 chilometri, e una rete lungo il Salt River collegava 240
chilometri di canali. Il lavoro cominci a venire abbandonato all'inizio del
quindicesimo secolo, e in pochi decenni i lavoratori divennero gli
Hohokam quelli che svanirono, nel linguaggio degli indiani Pima
dell'area.
Gli Anasazi occupavano la Regione dei Quattro Angoli, dove l'attuale
Arizona, il Nuovo Messico, lo Utah e il Colorado si incontrano. Prosperarono solo brevemente, a partire dal 900 d.C., e non costruirono grandi
citt, ma raggiunsero uno stile di vita notevole in piccole citt e abitazioni
su delle rupi. Vennero tutte abbandonate subito dopo il 1.300 d.C.
Cercando gli attori.
Nello scrivere queste storie condensate ho seguito lo schema comune
per resoconti del genere, cominciando in modo attivo, con persone che
fanno cose, e finendo in modo passivo, con cose che vengono fatte a
citt, insediamenti o civilt. La fine arriva sempre quando le citt
sono abbandonate, distrutte, sfigurate, bruciate o sconsacrate

uno non capisce mai da chi. Si rimane con una vaga sensazione di mistero,
come se queste cose fossero avvenute nel Triangolo delle Bermuda o nella
Zona del Crepuscolo.
Gli autori di questi resoconti sono chiaramente a disagio con la verit,
ossia che queste civilt sono state distrutte e abbandonate dalle stesse
persone che le avevano costruite. I Maya hanno abbandonato le loro citt
di loro volont non sono stati rapiti da dischi volanti. Gli Olmechi stessi
hanno distrutto e abbandonato San Lorenzo e La Venta, e Teotihuacn
stata bruciata dai suoi stessi cittadini. Un giorno i costruttori di canali del
sud dell'Arizona hanno abbassato gli attrezzi e se ne sono andati, e un altro
giorno gli abitanti di Chaco Canyon e di Mesa Verde hanno fatto lo stesso.
Tutti questi popoli fecero qualcosa di perfino pi oltraggioso che in
resoconti di questo tipo non viene quasi mai nominato. Era gi abbastanza
brutto che avessero abbandonato le loro civilt, ma ci che fecero dopo
quasi impensabile: smisero di praticare l'agricoltura. Smisero di produrre
tutto il loro cibo.
Abbandonarono il miglior stile di vita che esista.
Quelli che svanirono.
In un senso molto concreto, tutti loro meritano di venir chiamati
Hohokam, questi strani popoli che si sono sfilati le loro magnifiche vesti,
hanno messo da parte gli strumenti che avevano usato per creare immortali
opere d'arte, hanno stracciato i loro progetti per templi e piramidi, hanno
scartato letteratura, matematica e i calendari pi avanzati del mondo,
hanno consegnato all'oblio elaborate religioni di stato e interi sistemi
politici... E si sono dispersi in qualunque ambiente fosse a disposizione
giungle tropicali, pianure lussureggianti o alti deserti. Ovviamente,
nessuno di loro scomparve davvero. Adottarono semplicemente modi
meno appariscenti di procurarsi da vivere, o tramite la raccolta o tramite
qualche miscuglio di raccolta e agricoltura.
Ma a ogni modo, hanno deliberatamente gettato via quello che riteniamo il miglior stile di vita esistente per qualcosa di inferiore. Sapevano che
cosa stavano facendo, e lo hanno fatto lo stesso... Ancora, e ancora, e
ancora.
Naturalmente, ci sono delle spiegazioni. Non si pu permettere che dei
comportamenti inspiegabili rimangano inspiegabili. L'antropologo Jeremy
A. Sabloff fa notare che sono state proposte dozzine di ipotesi per spiegare
il crollo Maya, inclusi l'eccessivo sfruttamento del suolo, terremoti,

uragani, cambiamenti climatici, malattie, invasioni di insetti, rivolte


popolari e invasioni militari, e i Maya non sono un'eccezione. Le stesse
ipotesi (e altre) sono state avanzate per spiegare tutti gli altri crolli. Hanno
tutte qualcosa in comune, come conclude chiaramente il professor Sabloff:
Nessuna di queste spiegazioni ha dimostrato di essere completamente
soddisfacente.
Perch nessuna sar MAI soddisfacente.
Nessuna spiegazione simile sar mai soddisfacente perch tutti
sappiamo queste cose:

Il suolo pu essere impoverito qui, ma non ovunque.


Terremoti e uragani non durano per sempre.
Ai cambiamenti climatici si pu sfuggire.
Le malattie fanno il loro corso.
Le invasioni di insetti vanno e vengono.
Le rivolte popolari possono venire soppresse o si pu sopravvivere
a esse.
Gli invasori possono essere respinti o assorbiti.
Non possono essere state cose simili a far rinunciare questi popoli alla
civilt, perch guardate noi. Queste cose sono semplici inconvenienti
paragonate a ci che abbiamo affrontato noi tutte queste cose, pi molto
peggio: carestie, guerre di ogni tipo, inquisizione, governi sostenuti da
torture e assassinii, crimine in costante aumento, corruzione, tirannia,
follia, rivoluzioni, genocidi, razzismo, ingiustizie sociali, povert di massa,
acqua avvelenata, aria inquinata, due guerre mondiali devastanti, la
prospettiva di un olocausto nucleare, guerra batteriologica ed estinzione.
Abbiamo affrontato tutto questo e di pi, e mai, nemmeno una volta, siamo
stati tentati di abbandonare la nostra civilt.
Doveva esserci qualcos'altro all'opera o mancante in questi popoli.
E in effetti c'era qualcos'altro.
Che differenza fa un ______!
Due tizi su un aeroplano. Uno cade di sotto, poi un attimo dopo anche
l'altro lo segue. Il primo tizio si spappola al suolo come un pomodoro
maturo. Il secondo atterra in piedi e se ne va. ovvio che il secondo aveva
qualcosa che il primo non aveva, e ci che aveva anch'esso ovvio: un

paracadute.
Due tizi affrontano un bandito. Uno si prende un proiettile nel petto e
cade a terra morto. L'altro si prende un proiettile nel petto, poi risponde al
fuoco con calma e uccide il bandito. Di nuovo, ovvio che il secondo
aveva qualcosa che il primo non aveva, e ci che aveva ovvio anch'esso:
un giubbotto antiproiettile.
Due civilt. Una va avanti per un po', poi magari avviene qualcosa di
brutto (o forse no) e all'improvviso tutti la abbandonano. L'altra civilt va
avanti per molto di pi, sopportando costantemente ogni catastrofe concepibile ma nessuno si sogna di abbandonarla, nemmeno per un secondo.
Di nuovo, ovvio che la seconda civilt ha qualcosa che la prima non
aveva ma che cosa abbia non poi cos ovvio.
Ha un meme.
Per volere di un meme, una civilt and perduta.
Uno pu immaginare quanto disperatamente i pontefici, i potentati, le
dinastie, i principi, i rajah, gli ierofanti, i sacerdoti, le sacerdotesse e le
guardie di palazzo di tutte queste barcollanti civilt devono aver desiderato
impiantare nelle menti dei loro vacillanti sudditi questo semplicissimo
concetto: la civilt deve continuare A OGNI COSTO e non deve venire
abbandonata IN NESSUN CASO.
Va da s, comunque, che impiantarlo e basta non sufficiente. Per
avere effetto, un meme deve venire accettato senza discussioni. Non puoi
convincere la gente ad accettare un'idea assurda come questa sul momento.
Devono ascoltarla fin dalla nascita. Deve raggiungerli da ogni direzione ed
essere sepolta in ogni comunicazione, come avviene con noi.
Tutti questi popoli hanno cominciato col credere che il modo migliore
di vivere fosse di produrre tutto il loro cibo. Perch altrimenti sarebbero
diventati agricoltori a tempo pieno? Hanno cominciato in quel modo e
hanno continuato cos per molto tempo. Ma poi cominciarono ad avvenire
delle cose molto prevedibili. Per esempio, i Maya, gli Olmechi e la gente
di Teotihuacn divennero rigidamente stratificati in lite ricche e potenti e
in masse povere e impotenti, che naturalmente facevano tutto il duro
lavoro che rendeva magnifiche queste civilt. Le masse sopporteranno una
vita miserabile lo sappiamo bene! ma cominceranno inevitabilmente a
divenire irrequiete. Sappiamo anche questo.
Quando le classi inferiori diventano irrequiete.

La nostra storia piena di insurrezioni popolari, rivolte, ribellioni,


tumulti, sommosse e rivoluzioni, ma nessuna di esse si mai conclusa con
la gente che se ne andava via. Questo perch i nostri cittadini sanno che la
civilt deve continuare a ogni costo e non deve essere abbandonata in
nessun caso. Quindi perderanno il controllo, distruggeranno tutto quello
che vedranno, stermineranno tutte le lite su cui riusciranno a mettere le
mani, incendieranno, stupreranno e devasteranno ma non se ne andranno
mai semplicemente via.
Ecco perch il comportamento dei Maya, degli Olmechi e degli altri
cos impenetrabilmente misterioso per i nostri storici. Per loro, sembra
evidente che la civilt debba continuare a ogni costo e non debba mai
venire abbandonata in nessun caso. Com' possibile, allora, che i Maya, gli
Olmechi e gli altri non lo sapessero?
Ma questo esattamente ci che mancava nelle menti di questi popoli.
Quando non gradirono pi ci che stavano costruendo, furono in grado di
abbandonarlo, perch non avevano la convinzione che dovesse continuare
a ogni costo e non venire abbandonato in nessun caso.
Questo meme fa tra noi e loro la stessa differenza che il paracadute
faceva tra i due tizi che cadevano dall'aereo, o che il giubbotto antiproiettile faceva tra i due tizi che affrontavano il bandito.
E riguardo tutti gli altri?
Non ci sono prove che gli Hohokam e gli Anasazi si fossero stratificati
in classi superiori onnipotenti e classi inferiori impotenti. Ma ci sono delle
prove che gli Hohokam si stessero dirigendo in quella direzione. Piattaforme sopraelevate in stile mesoamericano (costruite da chi se non da una
classe inferiore emergente?) stavano cominciando a comparire qui e l,
cos come lussuosi campi da gioco (costruiti per chi se non per una classe
superiore emergente?). L'esperimento Anasazi fu il pi breve tra tutti
quelli che ho esaminato qui, e la civilt meno sviluppata (ammesso che
meriti quel nome in primo luogo). Ciononostante, lo stesso vale per tutti.
Quando, per qualunque motivo, non hanno gradito pi ci che stavano
costruendo, sono stati in grado di abbandonarlo, perch non avevano la
convinzione che dovesse continuare a qualunque costo e non essere
abbandonato in nessun caso.
Ho nominato (ma non discusso) le altre due grandi civilt del Nuovo
Mondo: gli Inca e gli Aztechi. Il loro sviluppo iniziale e medio ha seguito
il modello dei Maya e degli Olmechi, ma la loro fine non stata decisa da
loro, visto che vennero distrutti dalle armate spagnole di invasione nel

sedicesimo secolo. Ovviamente impossibile sapere come avrebbero


potuto continuare se fossero stati lasciati a se stessi, ma la mia opinione
che (mancando di quel particolare meme) avrebbero seguito l'esempio di
tutti gli altri.
La fallacia culturale.
A noi, il meme secondo cui la civilt deve continuare a ogni costo e
non essere abbandonata in nessun caso sembra intrinseco alla mente
umana lampante, come che la distanza pi breve tra due punti una linea
retta. Una mente che non possiede questo meme difficilmente ci sembra
umana. Noi immaginiamo che l'umanit sia nata con questo meme nella
mente. L'Homo habilis sapeva che avrebbe dovuto essere civilizzato, ma
non aveva l'intelletto necessario per diventarlo. L'Homo erectus sapeva che
avrebbe dovuto essere civilizzato, ma non aveva le capacit necessarie.
L'Homo sapiens sapeva che avrebbe dovuto essere civilizzato, ma non
riusciva a capire che cosa fosse necessario per diventarlo. L'Homo sapiens
sapiens sapeva che avrebbe dovuto essere civilizzato, aveva l'intelletto e le
capacit necessarie, e cominci a farlo appena cap che l'agricoltura era ci
che serviva per diventarlo. Naturalmente sapeva che la civilt avrebbe
dovuto continuare a ogni costo e non essere abbandonata in nessun caso.
Cosa c'era di sbagliato, allora, in tutti questi costruttori di civilt del
Nuovo Mondo? difficile per noi superare l'idea che ci fosse qualcosa di
molto misterioso in loro. Sapevano (perch evidente) che la civilt non
deve essere abbandonata in nessun caso ma l'abbandonarono comunque.
Questo un esempio della Fallacia Culturale, ossia: i meme della
nostra cultura derivano dalla struttura stessa della mente umana, e se non
li hai, allora c' qualcosa di sbagliato in te.
Naturalmente, anche questo un meme.
L'altro mistero delle Civilt Perdute.
Il primo mistero dei costruttori di civilt del Nuovo Mondo facile da
notare, perch si manifesta come qualcosa che hanno fatto: hanno distrutto
quello che avevano costruito. Il secondo mistero meno facile da notare,
perch si manifesta solo come qualcosa che non hanno fatto: non hanno
conquistato il mondo.
All'apice del loro sviluppo, i Maya occupavano un'area non pi grande
dell'Arizona. All'epoca in cui noi raggiungemmo lo stesso grado di
sviluppo, avevamo gi occupato il medioriente, l'Europa e larga parte

dell'India e del Sud-est asiatico. Nessuno sarebbe stato in grado di opporsi


all'avanzata Maya a nord o a sud della loro terra natia, in Yucatan e
Guatemala, se avessero deciso di compierla. Avrebbero potuto civilizzare
l'intero emisfero nei millenni che ebbero a disposizione se avessero
deciso di farlo. Stranamente, misteriosamente, non decisero di farlo.
Gli Olmechi si contentavano di occupare un territorio pi piccolo del
Connecticut, e se la loro metropoli Teotihuacn fosse stata costruita nel
centro di Los Angeles, il suo dominio imperiale sarebbe stato ben pi
ridotto dei confini della citt.
Cos'avevano che non andava questi popoli? Che cosa mancava loro che
noi invece avevamo?
Avanti, provate a indovinare.
Il meme mancante.
A differenza dei soldati che li avevano preceduti, i colonizzatori del
Nuovo Mondo non arrivarono portandosi dietro i loro confini nazionali.
Invece, arrivarono portandosi dietro un confine culturale comune. Entro
questo confine, gente dall'Europa, dal Vicino e dal Lontano Oriente
potevano vivere tranquillamente fianco a fianco, perch erano fratelli
culturali. Che venissero dall'Inghilterra, dalla Cina, dalla Turchia, dalla
Russia, dall'Irlanda, dall'Egitto, dalla Tailandia o dalla Danimarca, erano
molto pi simili l'uno all'altro di quanto fossero simili ai selvaggi fuori da
quel confine. (E naturalmente non andavano a caccia di schiavi se non
all'esterno di quel confine.)
Questa non era una particolarit unica del Nuovo Mondo. Era sempre
stato cos. Il confine che si espandeva in tutte le direzioni dalla Mezzaluna
Fertile non era uno nazionale, ma culturale. Non furono i soldati a conquistare il Vecchio Mondo, furono gli agricoltori, che insegnarono ai loro
vicini, i quali insegnarono ai loro vicini, che poi insegnarono ai loro, diffondendo il messaggio verso l'esterno in un cerchio in costante espansione
che alla fine comprese tutto tranne lo sconosciuto Nuovo Mondo dall'altra
parte del pianeta.
Il meme che portammo con noi nel Nuovo Mondo non era nulla di
nuovo. Eravamo stati impegnati a diffonderlo fin dall'inizio: il nostro
l'unico modo GIUSTO di vivere per le persone, e tutti dovrebbero vivere
come noi. Avendo questo meme, ci siamo resi missionari culturali nel
mondo e, non avendo questo meme, i Maya, gli Olmechi e gli altri non lo
hanno fatto.

Opera sacra.
Quando Colombo si mise in viaggio verso ovest attraverso l'Atlantico,
non stava cercando un continente vuoto da colonizzare, stava cercando un
percorso per effettuare scambi commerciali con l'Oriente. E se fosse
arrivato davvero in Asia anzich in America, la gente d'Europa avrebbe
detto: Andiamo a fare affari con questi orientali. Nessuno si sarebbe
sognato di dire: Andiamo l, cacciamo via gli orientali e prendiamoci
l'Asia per noi. Ma naturalmente Colombo non arriv in Asia ma in
America, che, per come la vide, non era occupata (a parte da alcuni
selvaggi). Quando i popoli d'Europa lo sentirono, non si dissero: Andiamo a fare affari con questi selvaggi. Si dissero: Andiamo l, cacciamo
via i selvaggi e prendiamoci l'America per noi. Questa non era avidit ma
piuttosto un loro sacro dovere. Quando un agricoltore disbosca un terreno
e lo mette a coltura non pensa che lo sta sottraendo alla vita selvaggia che
ci abita. Non lo sta rubando, lo sta usando nel modo che Dio aveva inteso
fin dall'inizio. Prima di venire coltivata, quella terra stava andando
sprecata. E questo il modo in cui i colonizzatori videro il Nuovo Mondo.
I nativi stavano lasciando che andasse sprecato, e portandoglielo via e
cominciando a coltivarlo, loro stavano compiendo un'opera sacra.
Il Nuovo Mondo non stato sconfitto dalla spada, ma da un meme.
Costruttori di piramidi.
Le orde di lavoratori che costruirono le piramidi mesoamericane non
erano pi miserabili di quelle che costruirono le piramidi egizie. I lavoratori mesoamericani pensavano semplicemente di avere un'alternativa alla
miseria, che alla fine sfruttarono (andandosene via). Noi non pensavamo di
averla, cos continuammo a trascinarci, costruendo uno ziggurat qui, una
Grande Muraglia l, una bastiglia qua, una linea Maginot l e cos via
fino al momento attuale, in cui le nostre piramidi non stanno venendo
costruite a Giza o a Saqqara ma piuttosto alla Exxon, alla Du Pont, alla
Coca Cola, alla Proctor & Gamble e a McDonald's.
Io visito molte classi, e gli studenti in un modo o nell'altro mi fanno
sempre arrivare al punto in cui chiedo quanti di loro non stanno nella pelle
all'idea di uscire e cominciare a lavorare alle piramidi a cui i loro genitori
hanno lavorato tutta la vita e i loro genitori prima di loro. La domanda li
mette a disagio, perch sanno che dovrebbero essere assolutamente

deliziati dalla prospettiva di andare a girare hamburgers e pompare benzina


e riempire scaffali nel mondo reale. Tutti hanno detto loro che sono i
giovani pi fortunati della Terra genitori, insegnanti, libri di testo e si
sentono sleali a non essere entusiasti. Ma non lo sono.
Faraoni.
Khufu impieg ventitr anni per costruire la sua Grande Piramide a
Giza, dove millecento blocchi di pietra, ognuno pesante circa due
tonnellate e mezzo, dovevano venire lavorati, spostati e posizionati ogni
giorno durante la stagione di costruzione annuale, lunga circa quattro mesi.
Pochi studiosi di questo evento possono trattenersi dal notare che questo
risultato un'incredibile testimonianza del controllo di ferro che il faraone
esercitava sui lavoratori egiziani. Io sostengo, al contrario, che il faraone
Khufu non dovette esercitare pi controllo sui suoi lavoratori a Giza di
quanto il faraone Bill Gates ne eserciti sui suoi lavoratori alla Microsoft.
Sostengo che i lavoratori egizi, relativamente parlando, hanno ottenuto
dalla costruzione della piramide di Khufu quanto i lavoratori della
Microsoft ottengono dalla costruzione della piramide di Bill Gates (che
sicuramente farebbe apparire quella di Khufu minuscola, per quanto non
sarebbe, naturalmente, fatta di pietra).
Non necessario alcun controllo particolare per rendere gli uomini
costruttori di piramidi se pensano di non avere altra scelta a parte
costruire piramidi. Costruiranno qualunque cosa venga loro detto di
costruire, che si tratti di piramidi, di garage o di programmi di computer.
Karl Marx aveva capito che i lavoratori senza alternative sono lavoratori in catene. Ma la sua idea di spezzare le catene era di deporre il faraone e
di costruire le piramidi per noi stessi, come se costruire piramidi fosse
qualcosa che non possiamo smettere di fare, ci piace cos tanto.
La soluzione Maya.
Il meme tanto forte tra di noi oggi quanto lo era tra i trascinatori di
pietre dell'antico Egitto: la civilt deve continuare a ogni costo e non
essere abbandonata in nessuna circostanza. Stiamo rendendo il mondo
inabitabile per la nostra stessa specie e precipitando verso l'estinzione, ma
la civilt deve continuare a ogni costo e non venire abbandonata in nessuna
circostanza.
Questo meme non era letale nell'Egitto dei faraoni o nella Cina di Han

o nell'Europa medievale, ma letale per noi. Si tratta letteralmente di noi o


di questo meme. Uno dei due deve andarsene e presto.
Ma...
Ma...
Ma... Ma sicuramente, signor Quinn, non sta suggerendo che torniamo
a vivere in caverne e a procurarci la cena con una lancia, vero?
Non ho mai suggerito una cosa simile, neanche remotamente. Data la
nostra situazione, tornare alla vita di caccia-e-raccolta un'idea ridicola
quanto farci spuntare le ali e volare verso il Paradiso. Possiamo smettere di
costruire piramidi, ma non possiamo tornare nella giungla. La soluzione
Maya per quanto ci riguarda non esiste pi, per la semplice ragione che la
giungla stessa non esiste pi e che ci sono sei miliardi di noi. Scordatevi di
tornare indietro. Non c' nessun indietro. Indietro non esiste.
Ma possiamo comunque abbandonare la piramide.
Oltre la piramide.
Se dopo aver abbandonato la piramide non possiamo tornare nella
giungla, che diamine possiamo fare? Ecco come il saggio gorilla di
Ishmael ha risposto alla domanda: Vi vantate di essere creativi, non
vero? Be', siate creativi. Non sorprendentemente, il suo allievo l'ha
liquidata come una non-risposta e sono sicuro che molti lettori hanno
fatto lo stesso. L'hanno fatto perch nel nostro meme sulla civilt c' un
altro meme implicito: la civilt l'invenzione DEFINITIVA dall'umanit, e
non potr mai essere sorpassata. Ecco perch deve essere portata avanti a
ogni costo, perch non ci pu essere nessuna invenzione oltre di essa. Se
dovessimo abbandonare la civilt (gulp!), saremmo finiti!
Se vorremo avere un futuro, la nostra prima invenzione dovr essere un
uccisore di meme. Dobbiamo distruggere in noi stessi e nelle persone che
ci circondano il meme che afferma che la civilt un'invenzione impossibile da superare. Dopotutto solo un meme solo una nozione peculiare
della nostra cultura. Non una legge fisica, solo qualcosa che ci stato
insegnato a credere, che ai nostri genitori stato insegnato a credere cos
come ai loro genitori, e ai loro genitori prima ancora, risalendo indietro nel
tempo fino a Giza, Ur, Mohenjo-Daro, Cnosso e oltre.
Dato che non esiste un miglior uccisore di meme che un altro meme,
proviamo questo:
Qualcosa di meglio della civilt ci sta aspettando.

Qualcosa di molto meglio a meno che tu non sia uno di quei rari
individui che adorano trascinare pietre.

PARTE TRE
Allontanarsi dalla Piramide
Allontanandomi dalla Piramide
sono uscito per comprare trascendenza
e sono tornato con un telefono.
Anthony Weir.
Ho ventidue anni e non aspetter oltre.
Scott Valentine.
Organizzazione sociale e selezione naturale.
Nessuno rimane sorpreso dall'imparare che le api sono organizzate in
un modo che funziona per loro, o che i lupi sono organizzati in un modo
che funziona per loro, o che le balene sono organizzate in un modo che
funziona per loro. La maggior parte della gente capisce in modo generico
che l'organizzazione sociale di ogni specie si evoluta nello stesso modo
delle altre sue caratteristiche. Organizzazioni inefficaci sono state eliminate nello stesso modo in cui sono stati eliminati tratti fisici inefficaci
tramite il processo conosciuto come selezione naturale.
Ma c' un pregiudizio bizzarro e implicito contro l'idea che lo stesso
processo abbia plasmato l'organizzazione sociale degli esseri umani nei tre
o quattro milioni di anni della sua evoluzione. Nessuno rimane sorpreso
dall'imparare che la forma di un artiglio o un modello di colorazione sia
giunto fino a noi perch funziona per il suo possessore, ma molti sono
riluttanti a considerare l'idea che ogni organizzazione sociale umana possa
essere giunta fino a noi per lo stesso motivo.
Definizioni ed esempi.
Stile di vita (o modo di vivere): un modo di procurarsi di che vivere per
gruppi o individui. La caccia-e-raccolta uno stile di vita. Coltivare tutto il
proprio cibo uno stile di vita. Mangiare carogne (per esempio tra gli
avvoltoi) uno stile di vita. La raccolta di cibo (per esempio tra i gorilla)
uno stile di vita.

Organizzazione sociale: una struttura cooperativa che aiuta un gruppo


ad attuare il proprio stile di vita. Le colonie di termiti sono organizzate in
una gerarchia di tre caste: addetti alla riproduzione (re e regina), lavoratori
e soldati. I cacciatori-raccoglitori umani sono organizzati in trib.
Cultura: la totalit di ci che viene trasmesso da una generazione
all'altra tramite linguaggio ed esempi. Gli Yanomami brasiliani e i
Boscimani africani hanno lo stesso stile di vita (caccia-e-raccolta) e la
stessa organizzazione sociale (tribalismo), ma non la stessa cultura (eccetto
in un senso molto generale).
La persistenza misteriosa.
La nostra visione culturale stata plasmata da persone che erano perfettamente soddisfatte della nozione che l'universo che potevano osservare
era nella sua forma finale, ed era comparso in quella forma in un colpo
solo, per cos dire. La storia della creazione della Genesi non ha originato
questa nozione, l'ha solo affermata: Dio aveva fatto il suo lavoro, aveva
visto che non c'era bisogno di miglioramenti, e questo tutto.
Non stato facile per noi abbandonare questa convinzione, e infatti
molti di noi ci si aggrappano ancora inconsciamente perfino quando
parlano di evoluzione. Questo il motivo per cui la scomparsa delle civilt
del Nuovo Mondo sembra misteriosa ai nostri storici. Se la loro visione del
mondo fosse fondamentalmente darwiniana anzich aristotelica, capirebbero che ci che stanno osservando in queste scomparse solamente la
selezione naturale al lavoro, e l'aura di mistero scomparirebbe.
Difficilmente si pu dubitare che durante i nostri tre o quattro milioni
di anni su questo pianeta siano stati fatti migliaia di esperimenti culturali
tra gli umani. I successi sono sopravvissuti e i fallimenti sono scomparsi,
per la semplice ragione che alla fine non rimaneva pi nessuno che volesse
perpetuarli. La gente (solitamente) sopporter di vivere in modo miserabile
solo per un certo periodo. Non sono i rinunciatari a essere misteriosi e
fuori dall'ordinario, siamo noi, che in qualche modo ci siamo convinti che
dobbiamo persistere nella nostra miseria a qualunque costo e non abbandonarla nemmeno di fronte alla calamit, quelli misteriosi.
Alcuni vogliono pi dell'adeguatezza.

Prima di divenire agricoltori a tempo pieno, i Maya, gli Olmechi e tutti


gli altri praticavano la caccia-e-raccolta o qualche combinazione di agricoltura e raccolta. Il fatto che alla fine siano diventati agricoltori a tempo
pieno non indica forse che non erano perfettamente soddisfatti di questi
stili di vita?
esattamente quello che indica.
A un certo punto, l'idea di produrre tutto il loro cibo con l'agricoltura
sembrata loro pi attraente del modo tradizionale. Questo non significa
necessariamente che odiassero la loro vita precedente, ma di sicuro
significa che hanno ritenuto la vita agricola pi promettente. Molto
probabilmente non consideravano il loro avventurarsi nella vita agricola un
esperimento, ma una scelta permanente e irrevocabile. Se cos, questo
non nega il ruolo della selezione naturale in questo processo, ma piuttosto
lo evidenzia. Ognuno di questi popoli ha cominciato con l'abbandonare
uno stile di vita tradizionale per un'innovazione che sembrava loro
promettere maggiori quantit di ci che desideravano. Quando l'innovazione ha finito con il dar loro meno di ci che desideravano, questi popoli
l'hanno abbandonata e hanno ricominciato a vivere nel modo precedente.
L'innovazione aveva fallito il test in ognuno di questi casi.
Ma questo non indica forse che i loro stili di vita tradizionali erano
meno che perfetti? Certamente. La selezione naturale un processo che
separa ci che funziona da ci che non funziona, non il perfetto dall'imperfetto. Nulla di ci che l'evoluzione porta avanti perfetto, solo
dannatamente difficile da migliorare.
Tribalismo efficace.
Come ho detto, se fate notare che gli alveari funzionano bene per le api,
o che i branchi funzionano bene per i babbuini e per i lupi, nessuno ci
trova nulla da ridire. Ma se fate notare che la vita tribale funziona bene per
gli umani, non sorprendetevi di venire attaccati con ferocia quasi isterica.
Gli attaccanti non criticheranno mai ci che avete detto, ma piuttosto cose
che hanno immaginato che abbiate detto, per esempio che la vita tribale
perfetta, o idilliaca, o nobile, o semplicemente meravigliosa. Non
importa che voi non abbiate detto nessuna di queste cose, si indigneranno
come se lo aveste fatto.
La vita tribale in realt non perfetta, idilliaca, nobile o meravigliosa,
ma ovunque sia trovata intatta funziona bene bene quanto i modi di
vivere di lucertole, procioni, oche o scarabei con il risultato che i membri

della trib non sono generalmente furiosi, ribelli, disperati, stressati quasipsicopatici dilaniati da crimine, odio e violenza. Ci che gli antropologi
hanno trovato che i popoli tribali, lungi dall'essere pi nobili, pi dolci o
pi saggi di noi, sono capaci quanto noi di essere meschini, bruschi, miopi,
egoisti, insensibili, testardi e irascibili. La vita tribale non trasforma le
persone in santi; permette a individui ordinari di vivere insieme con uno
stress minimo anno dopo anno, generazione dopo generazione.
Cosa ti aspetteresti?
Dopo tre o quattro milioni di anni di evoluzione umana, cosa ti
aspetteresti se non un'organizzazione sociale che funzioni? Come altro
avrebbe potuto sopravvivere l'Homo habilis, se non in un'organizzazione
sociale efficace? Come altro avrebbe potuto sopravvivere l'Homo erectus,
se non in un'organizzazione sociale efficace? E se la selezione naturale ha
fornito all'Homo habilis ed erectus organizzazioni sociali efficaci, perch
avrebbe dovuto fallire nel fornirne una anche all'Homo sapiens? Gli umani
possono aver provato molte altre organizzazioni sociali in questi tre o
quattro milioni di anni, ma se cos, nessuna di esse sopravvissuta. In
effetti, sappiamo che gli umani hanno provato altre organizzazioni sociali.
I Maya ne hanno provata una e hanno scoperto dopo tremila anni che
non funzionava (almeno non bene quanto il tribalismo). Sono ritornati al
tribalismo.
Gli Olmechi ne hanno provata una e hanno scoperto dopo trecento
anni che non funzionava (almeno non bene quanto il tribalismo). Sono
ritornati al tribalismo.
Gli abitanti di Teotihuacn ne hanno provata una e hanno scoperto
dopo cinquecento anni che non funzionava (almeno non bene quanto il
tribalismo). Sono ritornati al tribalismo.
Gli Hohokam ne hanno provata una e hanno scoperto dopo mille anni
che non funzionava (almeno non bene quanto il tribalismo). Sono ritornati
al tribalismo.
Gli Anasazi ne hanno provata una e hanno scoperto dopo quattrocento anni che non funzionava (almeno non bene quanto il tribalismo). Sono
ritornati al tribalismo.
Nessuno dei loro esperimenti sopravvissuto ma il tribalismo s. E
questo ci in cui consiste la selezione naturale.
Se ti piace cos tanto...

Le persone che non gradiscono ci che dico mi sfidano spesso in questo


modo: Se ti piace cos tanto la vita tribale, perch non prendi una lancia e
non vai a vivere in una caverna?
La vita tribale non consiste di lance, caverne, caccia o raccolta. La
caccia-e-raccolta uno stile di vita, un'occupazione, un modo di procurarsi
da vivere. Una trib non un'occupazione particolare; un'organizzazione
sociale che rende pi facile procurarsi da vivere.
Dove viene loro ancora permesso, gli zingari vivono in trib, ma
ovviamente non sono cacciatori-raccoglitori.
Allo stesso modo, la gente del circo vive in trib ma, di nuovo,
ovviamente non sono cacciatori-raccoglitori. Fino a pochi decenni fa,
c'erano molti tipi di spettacoli viaggianti che avevano un'organizzazione
tribale troupes teatrali, parchi di divertimento, e cos via.
Cosa le persone trovano nella vita tribale.
Le trib esistono per i loro membri per tutti i loro membri, perch
sono tutti percepiti come coinvolti nel successo della trib. Quando viene
montato il tendone, nessuno nel circo pi importante della squadra di
costruttori. Quando si montano le attrezzature, non c' nessuno pi
importante degli attrezzisti. Quando lo spettacolo comincia, non c'
nessuno pi importante degli artisti, umani e animali. E funziona cos in
ogni fase della vita circense.
Tra i cacciatori-raccoglitori, il successo ovviamente non ha nulla a che
fare con i soldi. Nel circo, naturalmente, tutti sanno che lo spettacolo deve
guadagnare soldi per poter continuare, ma il circo, non il denaro, che
fornisce di che vivere. Intendo dire che non fanno continuare il circo per
fare soldi; fanno soldi per poter far continuare il circo. (Un artista potrebbe
vederla in questo modo: c' differenza tra il dipingere per fare soldi e il
fare soldi per poter continuare a dipingere.)
La trib ci che fornisce loro ci di cui hanno bisogno, e se la trib
cessa di esistere, sono tutti nei guai. Tutti vogliono che il proprietario del
circo guadagni soldi, perch se smette di guadagnare, lo spettacolo chiude.
Gli interessi di tutti risiedono nel successo dell'intero spettacolo. Ci che
bene per la trib bene per tutti i soggetti coinvolti, dal proprietario al
venditore di zucchero filato.
Utilizzo l'esempio del circo per enfatizzare il fatto che la vita tribale
non qualcosa che ha funzionato solo tanto tempo fa o solo per i

cacciatori-raccoglitori.
Esiste davvero una cosa come il circo?
Se esistono cose come il teatro, l'opera e i cinema, perch non potrebbe
esistere una cosa come il circo? Ma davvero tribale?
perch il circo tribale che ci accorgiamo di quando un particolare
circo cessa di esserlo. La storia del Ringling Bros e del Circo di Barnum &
Bailey inequivocabilmente la storia di trib circensi, ma ormai quel
particolare circo solo una grossa industria, gerarchica come la General
Motors o la United Airlines. Nessuno scambia uno spettacolo come Ice
Capades1 per un affare tribale; cominciato come un'azienda e non mai
stato nient'altro.
Molte piccole imprese cominciano in un modo molto tribale, con pochi
soci che vi riversano tutte le loro risorse e ne ricavano solo ci che
necessario per sopravvivere, ma questo aspetto tribale scompare rapidamente se la compagnia diventa una gerarchia convenzionale. Anche se si
sviluppa tribalmente, con nuovi membri che aumentano i profitti in modo
da poter sopravvivere anche loro, rischia di perdere il suo carattere tribale
se diventa troppo ampia. Raggiunta una certa dimensione, deve smettere di
crescere oppure organizzarsi come una trib di trib, che probabilmente
il modo migliore di considerare il tipo di grande circo che si pu vedere in
ogni grande citt oggigiorno.
Una trib una coalizione di persone che lavorano insieme come
uguali per vivere. Una trib di trib una coalizione di trib che lavorano
insieme come uguali per vivere; ogni trib ha un capo, cos come l'intera
coalizione.
La gente del circo gente tribale.
Ci che i popoli tribali trasmettono alla generazione successiva non
una fortuna gi accumulata, ma piuttosto un sistema affidabile per
procurarsi da vivere. Per questo motivo, la famiglia di birrai Busch un
clan, ma non una trib. Ci che la generazione attuale di Busch ha ricevuto
dalla precedente non stato un sistema per guadagnarsi da vivere, ma una
fortuna gi pronta che verr passata alla generazione successiva.
Per contrasto, gli artisti circensi di fama mondiale chiamati I Grandi
Wallendas non hanno alcuna compagnia da miliardi di dollari da
1

Spettacolo di pattinaggio sul ghiaccio.

trasmettere alla generazione successiva. Ci che hanno da trasmettere un


modo di procurarsi da vivere. Non hanno gi di che vivere a disposizione
(come invece August Busch III, che non avrebbe dovuto lavorare neanche
un giorno in vita sua se non avesse voluto). Proprio come ogni generazione
di cacciatori-raccoglitori riceve dalla precedente la conoscenza su come
cacciare e raccogliere (ma deve cacciare e raccogliere da sola per vivere),
ogni generazione di Wallendas riceve dalla precedente la conoscenza e le
tecniche per esibirsi nel circo (ma deve esibirsi da sola per avere di che
vivere).
In una trib etnica, non affatto raro vedere tre o perfino quattro
generazioni lavorare fianco a fianco. La stessa cosa viene osservata in trib
circensi come i Wallendas, dove nessuno stupito se la dodicenne Aurelia
Wallenda fa un Cloud Swing con uno zio di quarantasette anni, Alexandre
Sacha Pavlata, un artista circense di sesta generazione.
Mi permetto di obiettare!
Come molti vedranno l'utilit di considerare il circo una trib, altri si
scandalizzeranno e la definiranno una falsit e un'idealizzazione assurda.
Verr precisato, per esempio, che i circhi assumono regolarmente lavoratori esterni che lavorano per un giorno o una settimana e poi se ne vanno.
Questi lavoratori a giornata sono raramente membri della trib e raramente
lo diventano tutto perfettamente vero (per quanto non cambi il fatto che
alcuni diventano membri della trib).
In circhi molto piccoli, tutto il lavoro viene svolto dallo stesso gruppo
di persone, che preparano l'attrezzatura, si occupano delle bancarelle, si
esibiscono e lavorano con gli animali. In circhi pi grandi, comunque, i
capi, gli artisti e i lavoratori vengono visti come appartenenti a diverse
classi sociali, che in teoria (almeno in alcuni circhi) non fraternizzano tra
di loro. Devo interrogarmi, comunque, sulla validit di considerarle classi
sociali. possibile, in una societ ordinaria, immaginare che la classe
lavoratrice sogni di spodestare la classe governante. Ma questo non
avrebbe senso in un circo. Che cosa ci guadagnerebbero gli artisti circensi
dallo spodestare i capi? Che cosa ci guadagnerebbero i lavoratori
circensi dallo spodestare gli artisti? Anzich immaginare che il circo sia
diviso in classi sociali che in realt non calzano, credo che abbia pi
senso pensarlo come una trib di trib, come erano per esempio i Sioux.
Storie tribali.

Un giorno di luglio del 1986, l'inviato del Chicago Tribune Ron


Grossman viaggi con l'ultimo piccolo spettacolo da strada d'America,
partendo da New Windsor, Illinois, e arrivando a Wataga, a cinquanta
chilometri di distanza. Si trattava del Grande Circo Unito Errante di
Culpepper e Merriweather, che contava sei artisti, un lavoratore, tre capre,
sei cani, altrettanti pony Shetland e due giovani che si erano aggregati,
secondo la gloriosa tradizione di Toby Tyler. Mentre li aiutava a piantare il
tendone di quindici metri per venti nel Parco Wataga, il proprietario e
direttore del circo Red Johnson ricord la propria storia circense, che era
cominciata quando aveva nove anni.
Mia madre mi svegli una mattina molto presto e andammo a vedere il
Circo dei Fratelli Cole. Mi ricordo di essermi davvero entusiasmato per il
negozio del fabbro, disse maneggiando un martello da otto chili a colpi
alterni con il clown B. J. Herbert e l'equilibrista Jim Zajack. Dopo, mi
compr un libro sul circo per ricordo e all'interno della copertina scrisse:
'Non farti venire strane idee'.
La cosa divertente che i miei mi dissero la stessa cosa quando mi
regalarono un libro sul circo, un Natale, disse Zajack. Ma arrivato a
diciassette anni, li aveva estenuati tanto che lasciarono che prendesse
quello che avrebbe dovuto essere un lavoro estivo al Circo dei Fratelli
Franzen. Non torn pi a casa, eccetto quando uno spettacolo chiuse i
battenti.
Il circo, disse a Grossman, come una piccola trib di nomadi. Una
volta entratoci, non ne esci pi.
Qui sei parte di qualcosa.
Terrel Cap Jacobs, un ammaestratore del Culpepper e Merriweather,
ha parlato della natura gerarchica dei circhi pi grandi, notando che hanno
lo stesso tipo di ordine di beccata della societ in generale.
Da Ringling, gli artisti pensano di essere troppo superiori per parlare
ai lavoratori. Tutti hanno un lavoro preciso da fare; e dopo lo spettacolo,
tutti tornano al mondo privato della loro roulotte. Qui, siamo una famiglia.
Lavoriamo tutti insieme, ci esibiamo insieme, mangiamo insieme e, s,
litighiamo e ci urliamo l'un l'altro. Non siamo abbastanza per giocare a
capi e indiani. Dev'essere una democrazia.
Ma non sono solo gli spettacoli pi piccoli che sperimentano la
democrazia tribale. Nel 1992, David LeBlanc, capotendone (e pi tardi

manager operativo) del Big Apple Circus, disse: Qui hai una comunit
completa. Sono cresciuto in periferia, e non avrei saputo dire i nomi delle
persone che vivevano accanto ai miei genitori, e ci ho vissuto per quindici
anni. Qui non solo vivi nel quartiere, ma lavori anche insieme a tutti gli
altri per uno scopo comune. Sei parte di qualcosa.
Dopo aver aiutato una donna dello staff a sradicare un paletto del
tendone particolarmente testardo, LeBlanc disse: Questa la mentalit del
circo. Lei ha la mentalit giusta. E sa una cosa? Quello non aveva niente a
che vedere col suo lavoro. Stava solo dando una mano. La gente qui
disposta a fare qualunque cosa. Nel mondo reale, la gente esige una pausa
di dieci minuti dopo aver lavorato tre ore, ma qui la gente semplicemente
devota a ci che fa.
L'abbandono del tribalismo.
La gente non pianta campi per lavorare di meno. Pianta campi perch
vogliono stabilirsi e vivere in un luogo. Un'area usata solo per la raccolta
non contiene abbastanza cibo per sostentare un insediamento permanente.
Per costruire un villaggio, devi piantare alcuni campi e questo ci che
la maggior parte degli aborigeni stanziali fa: pianta alcuni campi. Non
producono tutto il loro cibo. Non ne hanno bisogno.
Una volta che cominci a convertire tutta la terra circostante in campi
coltivati, cominci a generare enormi eccedenze di cibo, che devono essere
protette dagli elementi e da altre creature incluse altre persone. Alla fine,
devono venire messi sotto chiave. Nonostante in quel momento questo
fatto non venga riconosciuto, chiudere sotto chiave il cibo segna la fine del
tribalismo e l'inizio di quella vita gerarchica che chiamiamo civilt.
Appena compaiono i magazzini, qualcuno deve farsi avanti per far loro
la guardia, e questo custode ha bisogno di assistenti, che dipendono
interamente da lui, dato che non si guadagnano pi da vivere come
agricoltori. Improvvisamente, compare sulla scena una figura di potere con
il compito di controllare la ricchezza della comunit, circondata da una
corte di vassalli fedeli, pronti a diventare una classe governante di reali e
nobili.
Questo non avviene tra agricoltori a tempo parziale o tra cacciatori-raccoglitori (che non hanno eccedenze di cibo da chiudere sotto chiave).
Avviene solo tra gente che dipende dall'agricoltura per tutto il proprio
sostentamento gente come i Maya, gli Olmechi, gli Hohokam, e cos via.

Dal tribalismo al gerarchismo.


Ogni civilt che compare nella storia dal niente (ossia che non emerge
da altre civilt precedenti) compare con la stessa organizzazione gerarchica
di base, che appaia in Mesopotamia, in Egitto, in India, in Cina o nel
Nuovo Mondo. Come siano arrivate a questo notevole risultato (senza
dubbio tramite qualche procedimento di selezione naturale) sarebbe
argomento di uno studio interessante ma non il mio. Perch avvenuto
lo lascio ad altri. Che sia avvenuto indiscutibile.
Lo schema generale di questa organizzazione sociale familiare a tutti
grazie al modello egiziano. Si ha un'organizzazione statale estremamente
centralizzata che concentra in s tutto il potere economico, militare,
politico e religioso. La casta sovrana, guidata da una divinit vivente sotto
forma di un faraone, di un Inca o di altri monarchi divini, supportata da
una burocrazia sacerdotale che regola e supervisiona le forze lavoratrici
impiegate (tra le varie cose) per la costruzione di palazzi, complessi
cerimoniali, templi e piramidi.
La trib naturalmente scomparsa da tempo a questo punto non
esiste pi da secoli, se non da millenni.
Ci che la gente non gradisce delle gerarchie.
Per essere giusti, immagino che potrei dividere questo paragrafo in due
sezioni: Ci che ai governanti piace delle societ gerarchiche e Ci che
chiunque altro non gradisce di esse. Ma dubito che qualcuno abbia
bisogno di aiuto per capire la prima di queste cose.
Ci che la gente (governanti esclusi) non gradisce riguardo le societ
gerarchiche, che non esistono ugualmente per tutti i loro membri.
Forniscono una vita di lusso e piacevolezza incredibile per i governanti e
una vita di povert e fatica per tutti gli altri. Il modo in cui i governanti
beneficiano del successo della societ enormemente diverso dal modo in
cui ne beneficiano le masse, e piramidi e templi testimoniano l'importanza
dei governanti, non delle masse che li hanno costruiti. E in una societ
gerarchica funziona cos in ogni ambito.
La differenza tra il circo e Disney World che il circo una trib e
Disney World una gerarchia. Disney World ha impiegati, non membri.
Non fornisce di che vivere a questi impiegati, si limita a pagar loro degli
stipendi. Gli impiegati stanno lavorando per se stessi, e se Disney World
non potesse pi pagarli, lo abbandonerebbero immediatamente. I proprieta-

ri hanno investito nel suo successo e ne beneficiano. Gli impiegati sono


solo impiegati.
Ragazzi di tutte le et scappano di casa per unirsi al circo. Nessuno
scappa di casa per unirsi a Disney World.
Ma le trib in realt non sono gerarchiche?
Questa una domanda fatta da coloro che odiano l'idea che la vita
tribale funzioni davvero per le persone. La risposta no, non questo che
si osserva. Le trib hanno capi, questo certo, e a volte capi molto forti,
ma essere il capo non comporta quasi nessun beneficio speciale che sia
negato agli altri membri della trib. mai esistita una trib che diventata
gerarchica, in cui il capo si trasformato in un despota? Sono assolutamente sicuro che sia avvenuto, forse migliaia di volte. Ci che importante notare che nessuna trib del genere sopravvissuta. La ragione non
difficile da individuare: alla gente non piace vivere sotto un despota. Di
nuovo, questa la selezione naturale al lavoro: le trib governate da un
despota non riescono a tenersi stretti i propri membri e finiscono per
estinguersi.
Nel circo, tutti vogliono che ci sia un capo che si prenda cura degli
affari, che si assicuri che il circo rimanga sano, che prenda decisioni
difficili su chi deve essere assunto e chi licenziato, che risolva i conflitti,
che stenda i contratti e che abbia a che fare con le autorit locali. Senza un
capo, il circo scomparirebbe molto rapidamente, ma il capo solo un altro
individuo con un lavoro da fare e il suo lavoro fare il capo. Il capo non
invidiato e nemmeno particolarmente ammirato. Le stelle dello spettacolo ottengono la gloria (e i salari pi alti e i vestiti pi appariscenti), ma non
sono nulla di remotamente simile a una classe governante.
Liberarsi della gerarchia sognando.
Le masse della nostra cultura non sono state meno miserabili delle
masse dei Maya, degli Olmechi e degli altri popoli che hanno abbandonato
la civilt che abbiamo esaminato. La differenza tra noi e loro che noi
possediamo (o siamo posseduti da) un complesso di meme che finora ci
hanno totalmente impedito di abbandonare il nostro modo di vivere. Siamo
assolutamente convinti che la civilt non possa venir superata in nessun
modo e che quindi debba continuare anche a costo di estinguerci.
Impossibilitati ad andarcene, abbiamo usato tre razionalizzazioni molto

diverse tra loro per rendere sensato il nostro non agire.


La prima razionalizzazione: giustificarlo.
Un motivo per cui tendiamo a pensare all'Oriente e all'Occidente come
culturalmente distinti che gli orientali hanno un diverso modo di razionalizzare la gerarchia sotto cui vivono; per come la vedono, questa gerarchia
deriva dal modo fondamentale di operare dell'universo, che assicura la
realizzazione del karma attraverso la reincarnazione. Per la teoria del
karma, i peccati e le virt di ognuno vengono puniti o ricompensati in
questa e nelle vite successive. Quindi se sei nato intoccabile a Bhaktapur,
in India, e non hai speranza di ottenere un lavoro migliore della pulizia
delle latrine, non hai nessuno da incolpare se non te stesso. Non hai motivo
di invidiare od odiare i Bramini che ti evitano e ti disprezzano; la loro vita
di felicit e lussi solo ci che meritano, cos come la tua vita di povert e
miseria solo ci che ti meriti tu.
In questo modo, la divisione delle persone in classi alte, medie e basse
viene considerata solo giustizia resa manifesta in un universo ordinato
divinamente. Se io sono ricco e ben nutrito e tu sei povero e affamato,
solo perch le cose devono stare cos.
Il Buddismo sembra offrire sollievo da questa rigida postura di rassegnazione al proprio destino.
La seconda razionalizzazione: trascenderlo.
Sia Budda che Ges assicurarono ai loro ascoltatori che i poveri e gli
oppressi si trovano (o si troveranno) in una situazione migliore dei ricchi e
dei potenti, che troveranno quasi impossibile ottenere la salvazione. I
poveri possono vivere pi felicemente, ha detto Budda, senza possedere
nulla e vivendo solo di gioia, come gli dei raggianti. I miti (ossia quelli che
finiscono sempre per costruire le piramidi) erediteranno la Terra, ha detto
Ges, e il regno di Dio ribalter sottosopra la gerarchia; il regno di Dio
apparterr ai poveri, non ai ricchi, e governanti e governati si scambieranno di posto, i primi diverranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi. Ges
e Budda concordano che, contrariamente alle apparenze, la ricchezza non
rende felici le persone. Invece, dice Budda, la ricchezza le rende solo
avide. E i poveri non dovrebbero invidiare i ricchi per i loro tesori, che
sono sempre vulnerabili ai ladri e possono venir mangiati da tarme e
ruggine; invece, dice Ges, dovrebbero accumulare tesori incorruttibili in

Paradiso.
Queste sono le consolazioni che hanno portato Karl Marx a chiamare
la religione l'oppio dei popoli. Quest'oppio porta le masse fuori della
loro miseria e su nell'empireo della tranquilla accettazione. Pi importante,
dal punto di vista delle classi dominanti, il fatto che quest'oppio le
mantiene calme e sottomesse, essendo l'eredit promessa ai miti per
sempre confinata nel futuro.
La terza razionalizzazione: spodestarlo.
Ma i sogni di paradisi celesti cominciarono a perdere il loro fascino
mentre l'Et della Fede declinava, e nuovi sogni cominciarono a prendere
forma sogni di paradisi in terra, stavolta, sogni di rivoluzione, sogni di
ribaltare la situazione, di mettere da parte i regnanti passati e di rendere i
sottomessi i nuovi governanti.
Molte rivoluzioni simili avvennero, le pi famose delle quali in
Francia, in America e in Russia, ma in ogni caso, bizzarramente, la
gerarchia si limit a cambiare di mano e continu come prima. Le masse
hanno ancora le loro pietre da trascinare, giorno dopo giorno, e giorno
dopo giorno le piramidi continuano a diventare sempre pi alte.
Il filosofo francese Simone Weil non era d'accordo con Marx, e afferm
che la rivoluzione, non la religione, l'oppio dei popoli. Vergogna a
entrambi per non aver compreso meglio le persone e le loro droghe. La
religione un barbiturico, che allieva il dolore e ti fa dormire. La
rivoluzione un'anfetamina, che ti esalta e ti fa sentire potente. Quando la
gente non ha nient'altro, afferrer una delle due o entrambe. Nessuna
delle due droghe promette di andarsene. Tutto l'opposto. Contrariamente
alle aspettative del dopoguerra, secondo cui la religione sarebbe svanita
nel nulla come gli spettacoli per vendere medicine fatte con olio di
serpente, la religione sulla cresta dell'onda, insieme alla rivoluzione. E in
ci che dovrebbe essere la nazione pi felice e prospera della storia umana,
sempre pi gruppi terroristici antigovernativi attraggono sempre pi
membri ogni anno che passa.
L'oppio l'oppio dei popoli.
All'epoca in cui Marx pronunci la sua famosa frase, l'oppio non era
una droga che il popolo potesse permettersi, quindi quello che intendeva
dire era che la religione la droga pi economica, fatta apposta per la

massa. Non avrebbe potuto immaginare che l'oppio stesso (in una forma o
nell'altra) sarebbe diventato alla fine l'oppio dei popoli, a dispetto del suo
costo.
Man mano che le cose peggiorano per noi, avremo sempre pi bisogno
di tutte quelle cose che ci danno sollievo e oblio e di tutte quelle che ci
esaltano e ci eccitano. Pi religione, pi rivoluzione, pi droghe, pi canali
televisivi, pi sport, pi casin, pi pornografia, pi lotterie, pi accesso a
internet pi e pi e pi di tutto questo per dare a noi stessi l'impressione che la vita sia un divertimento continuo. Ma nel frattempo, naturalmente, ogni mattina dobbiamo farci passare i postumi della sbornia e dimenticarci del divertimento per otto o dieci ore, mentre trasciniamo la nostra
quota di pietre su per la piramide.
Come potrebbe esserci una vita migliore?
La mia vita alla piramide.
I lettori sono inevitabilmente curiosi riguardo la mia vita lavorativa. Ho
sofferto cos tanto come trascinatore di pietre, si chiedono. No, in effetti.
Sono stato uno dei fortunati. Mi sono trovato rapidamente una nicchia che
mi permetteva di pensare a me stesso come a un artista anzich come a un
semplice animale da tiro. Si potrebbe dire che preparavo le pietre che altri
dovevano trascinare, ed ero fiero della mia maestria. Ho cominciato la mia
vita lavorativa in una graziosa, piccola, rispettabile piramide che stava
venendo costruita dalla Spencer Publishing, a Chicago, chiamata L'Enciclopedia del Popolo Americano; fu poi comprata da un costruttore molto
pi grande, Grolier, che la spost pietra per pietra a New York. Io rimasi a
Chicago a lavorare per la Science Research Associates a una piramide
chiamata Il Programma Matematico di Cleveland. Anche la SRA fu
presto comprata da un costruttore pi grande, l'IBM. Alla fine mi trasferii
alla Corporazione Educativa per l'Enciclopedia Britannica, dove supervisionavo la costruzione della piramide del dipartimento di matematica.
Conclusi la mia carriera in una compagnia posseduta da un altro gigante, la
Singer Corporation, dove supervisionavo la costruzione di tutte le piramidi
multimediali. Quel lavoro fin quando un giorno il presidente della
compagnia mi disse che il mio lavoro era troppo buono. Non doveva
essere cos buono, mi spieg, perch era solo per ragazzini, e i ragazzini
non capiscono la differenza. Finalmente capii che non sarei mai stato in
grado di realizzare i miei obiettivi lavorando alla piramide di qualcun altro.

Sto costruendo la mia piramide?


Il compito che svolgo oggi lo stesso che svolgevo per le compagnie
che ho appena nominato. Non sto facendo nulla di diverso per me stesso di
quello che facevo per loro. Il lavoro lo stesso... Ma non credo che abbia
nulla a che fare con il costruire una piramide.
Il test per capirlo questo: se avessi un miliardo di dollari in banca,
continueresti a fare il lavoro che fai adesso per vivere? Davvero, sinceramente, sul serio? Sono sicuro che circa il dieci percento delle persone
direbbero di s per esempio, Steven Spielberg e Bill Gates (che ha gi il
suo miliardo ma sembra continuare ad amare il suo lavoro). Anch'io sono
in quel fortunato dieci percento. Se avessi un miliardo in banca, continuerei a scrivere.
C' posto in abbondanza nel mondo per quel dieci percento che ama il
suo lavoro. Il mio obiettivo di fare un po' di posto a quel novanta
percento che non lo ama. Non sto cercando di togliere il divertimento agli
Spielbergs o ai Gates, sto cercando di aprire una via di fuga per i miliardi
che non si stanno divertendo, che trascinano pietre su per la piramide non
perch amano le pietre o le piramidi, ma perch non hanno altro modo di
mettere cibo in tavola. Possiamo dar loro tregua senza togliere il divertimento al fortunato dieci percento ma solo se andiamo oltre questa cosa
chiamata civilt.
Che cosa significa civilt?
Posso nominare un paio di concetti che personalmente trovo sfuggenti
(messa in scena, per esempio, e postmodernismo), ma la civilt non uno
di essi. L'Oxford English Dictionary la definisce in una dozzina di parole:
Condizione o stato civilizzato: un tipo sviluppato o avanzato di societ
umana. L'American Heritage Dictionary la spiega in modo pi dettagliato: Una societ umana in un avanzato stato di sviluppo intellettuale,
culturale e materiale, segnata dal progresso nelle arti e nelle scienze, l'uso
estensivo della scrittura e la comparsa di complesse istituzioni politiche e
sociali.
La cosa che costringe le istituzioni di ogni civilt a diventare politicamente e socialmente complesse , naturalmente, la gerarchizzazione.
Una confederazione di villaggi agricoli non politicamente e socialmente
complessa, e non una civilt. Quando, mille anni dopo, la famiglia reale
vive in un palazzo sorvegliato da soldati professionisti e separato dalle

masse da clan di nobili e da una casta sacerdotale che gestisce la religione


di stato, allora hai la richiesta complessit politica e sociale e hai la
civilt.
Nessuna societ tribale, non importa quanto avanzata in altri aspetti,
mai stata chiamata una civilt in questo senso.
Riunendo i frammenti.
La vita tribale, e nient'altro, il dono della selezione naturale all'umanit. per l'umanit ci che la vita in branco per i lupi e la vita in alveari
per le api. Dopo tre o quattro milioni di anni di evoluzione umana, lei sola
emersa come l'organizzazione sociale che funziona per le persone. Alle
persone l'organizzazione tribale piace perch funziona ugualmente bene
per tutti i suoi membri. Ovunque la civilt emerga, il tribalismo appassisce
e viene sostituito dalla gerarchizzazione, che funziona molto bene per i
governanti ma molto meno bene per i sottoposti, che costituiscono la
maggior parte della societ. Per questo motivo, ai pochi in cima piace
molto e alle masse in fondo piace molto poco.
Con un'unica eccezione, la storia ci mostra che i popoli che provano la
vita gerarchizzata finiscono per abbandonarla come insoddisfacente.
Alcuni tentativi erano ancora in corso quando li abbiamo distrutti, quindi
non possiamo sapere come avrebbero potuto concludersi altrimenti. Noi
siamo l'unica eccezione. Siamo spinti ad aggrapparci alla nostra societ
gerarchizzata da un gruppo di meme che ci dicono che ci che abbiamo
insuperabile, non importa quanto lo detestiamo, non importa se devasta il
mondo e ci porta all'estinzione. Questi meme ci dicono che ci che
abbiamo la vita che gli esseri umani dovevano avere fin dall'inizio, e non
pu venire superata da nessun'altra.
Un altro esperimento di gerarchizzazione.
I Natchez, un popolo scoperto dagli europei del diciassettesimo secolo
nell'area circostante l'attuale Natchez, in Mississippi, avevano una societ
a met tra una federazione di villaggi agricoli e una civilt teocratica come
quella Maya o egiziana. Avevano tre classi di nobili e una di cittadini
comuni. In cima c'erano i Sun, il cui capo era un dio vivente, il Grande
Sole. Poi c'erano i Nobili, poi gli Onorevoli. I cittadini comuni in fondo
erano chiamati Stinkard.
Ci che rende l'esperimento Natchez degno di nota il fatto che le

classi erano ereditarie, ma l'appartenenza a esse non lo era (o almeno non


proprio), perch ogni membro della nobilt doveva sposare uno Stinkard.
Questo significava che ogni membro della classe Stinkard vedeva i propri
figli risalire di un gradino, mentre ogni membro della nobilt vedeva i
propri scendere di uno. Tralasciando i dettagli, l'effetto finale era che il
figlio di un Sun era un Nobile (non un Sun), e il figlio di questo Nobile era
un Onorevole (non un Nobile), mentre il figlio di questo Onorevole era
uno Stinkard. Ma avendo raggiunto il fondo della scala sociale, questo
bisnipote di un Sun adesso pu sposare una donna Sun, e il loro figlio sar
un Sun, ricominciando in questo modo il ciclo da capo.
Un problema sistemico.
Nel sistema Natchez non importava quanto eri altolocato, uno dei tuoi
genitori era uno Stinkard e anche se eri in fondo al mucchio, potevi
ancora sposare un nobile e avere un figlio nobile. difficile immaginare
come un sistema cos bizzarro possa essersi evoluto nel modo ordinario.
Immagino che fosse un'invenzione deliberata, volta a correggere ci che
veniva percepito come il difetto dei sistemi gerarchici, che aveva portato al
loro abbandono in ogni altro luogo. Forse i Natchez lo consideravano
consapevolmente un modo di aggiustare il difetto di societ come quelle
dei Maya e degli Olmechi. Se cos, i Natchez potrebbero aver fatto la pi
grande scoperta della storia dello sviluppo sociale umano un modo di
costruire societ gerarchiche che era tollerabile per tutti i suoi membri,
perch nessuna famiglia si trovava mai bloccata in fondo, ma era in
costante movimento nella gerarchia. La selezione naturale avrebbe ricompensato questo sistema con la sopravvivenza? I Natchez sarebbero riusciti
a tenersi stretti i loro membri? Purtroppo non lo sapremo mai, perch sono
stati spazzati via dai francesi alla fine del diciassettesimo secolo.
Per quanto questo sistema sembri promettente, comunque, aveva un
difetto fondamentale. Dato che tutte le tre classi di nobili dovevano sposarsi con un membro della classe pi bassa, gli Stinkard in et da matrimonio erano in costante scarsit e dovevano venire aumentati con i prigionieri
provenienti dai popoli vicini conquistati. Con questo impeto sistemico
verso la conquista, i Natchez avrebbero potuto diventare (se fossero partiti
qualche millennio prima) i conquistatori del mondo al posto nostro e ora
si troverebbero ad affrontare lo stesso tipo di crisi.
Oltre la gerarchizzazione.

Ogni civilt portata avanti nella storia umana stata gerarchica. La


cosa che chiamiamo civilt va di pari passo con la gerarchia significa
gerarchia, richiede gerarchia. Perch sia cos sarebbe materia di uno studio
affascinante ma, di nuovo, non il mio. A me basta sapere che cos. Si
pu avere gerarchia senza civilt, ma non civilt senza gerarchia; almeno
noi non l'abbiamo mai avuta non una volta, da nessuna parte, in
diecimila anni di costruzione di civilt. Avere una civilt significa avere
una societ gerarchica.
Andare oltre la civilt significa andare oltre la gerarchia.
Ma andare oltre la civilt significa anche distruggerla? Certamente no.
Perch dovrebbe?
Tutti i devoti costruttori di piramidi dovrebbero continuare a vivere
nella civilt. Il resto di noi vuole semplicemente qualcos'altro, ed ora che
lo abbiamo.
Una direzione sbagliata: rinunciare a delle cose.
A dispetto di tutti i segnali di miseria con cui conviviamo il sempre
crescente tasso di disgregazione sociale, di dipendenza da droghe, di
crimine, di suicidi, di malattie mentali, di abuso e abbandono di coniugi e
bambini, di razzismo, di violenza contro le donne, e cos via la maggior
parte della gente della nostra cultura rimane profondamente convinta che il
nostro modo di vivere semplicemente non possa venire migliorato.
Adottare uno stile di vita differente sarebbe quindi un passo indietro, un
atto di sacrificio.
Molto spesso, quando la gente mi interroga sul futuro, mi chiede se
credo davvero che le persone saranno disposte a rinunciare alle cose
meravigliose che abbiamo per il semplice privilegio di evitare l'estinzione.
Quando parlo, come ho fatto in Ishmael, di un'altra storia da interpretare,
sembrano immaginare che io stia proponendo una miserabile mezza-vita di
povert volontaria, vestiti di sacchi di iuta e col capo sparso di cenere per
espiare i nostri peccati ambientalisti. Sono sicuri che vivere in modo
sostenibile significhi rinunciare a delle cose. Non gli viene in mente che
anche vivere in modo INsostenibile significa rinunciare a delle cose, cose
molto preziose come sicurezza, speranza, spensieratezza e libert dall'angoscia, dalla paura e dalla colpa.
Quando in dubbio, pensate al circo. La gente non si unisce mai al circo
per rinunciare a qualcosa. Lo fa per ottenere qualcosa.

Livelli qualitativi di vita.


L'antropologo Marshall Sahlins ha scritto: I popoli pi primitivi del
mondo hanno poche cose, ma non sono poveri. La povert non una
piccola quantit di possedimenti, n un rapporto tra mezzi e fini; innanzitutto una relazione tra persone. La povert una condizione sociale. In
quanto tale, un'invenzione della civilt.
Mia moglie Rennie e io abbiamo imparato questa grande verit durante
gli anni '80, nei sette anni che abbiamo passato a Madrid, un villaggio di
montagna in New Mexico. Vivendo di rendita grazie a una piccola eredit,
io stavo lavorando al libro che un giorno sarebbe diventato Ishmael.
Durante questo periodo eravamo poveri per gli standard ordinari ma
ordinari per gli standard di Madrid. A Madrid in quel periodo tutti erano
poveri e quindi non lo era nessuno. Il reddito medio era probabilmente
intorno ai tremila dollari di gran lunga al di sotto della soglia di povert
ma non c'erano persone povere a Madrid. Nessuno si vantava di essere
povero o di vivere semplicemente. Tutti erano orgogliosi della loro
indipendenza, della loro ingenuit, della loro padronanza delle abilit
indispensabili e soprattutto del fatto che facevano ci che volevano.
I visitatori di Madrid (senza dubbio come i visitatori dei circhi che ne
vedevano il dietro le quinte) probabilmente avevano l'impressione che si
trattasse di una zona depressa. In realt, non ho mai vissuto in un luogo
meno depresso!
Livelli qualitativi di vita: Chicago-Madrid.
Quando Rennie e io ci trasferimmo da Chicago a Madrid, capivamo in
modo vago che stavamo abbassando i nostri standard di vita, ma non lo
stavamo facendo per renderci innocui o per ridurre il nostro impatto sul
pianeta. Lo stavamo facendo per ridurre le nostre spese mentre io lavoravo
al libro che alla fine diventato Ishmael.
Per darvi un'idea della differenza, nella vicina Santa Fe a quell'epoca
non si poteva comprare nemmeno un garage monoposto con 80.000
dollari. A Madrid, invece, potemmo acquistare un piccolo grazioso edificio
vicinissimo all'autostrada che fungeva sia da abitazione che da supermercato generico, con tanto di scorte, per appena 30.000 dollari. Perfino a
questo prezzo, non sono sicuro che l'avremmo comprato se non si fosse
trovato in una posizione perfetta per noi. L'elemento principale di quella

situazione era che sorgeva sulla strada principale della citt ed era a breve
distanza da tutte le risorse urbane (per quanto fossero modeste). In questo
era esattamente come la nostra residenza precedente, a Chicago, dove
vivevamo a Lake Shore Drive, a pochi minuti a piedi da tutte le risorse
dell'area di Belmont Harbor/New Town. Lasciando Chicago per Madrid,
riuscimmo a ottenere pi di quello di cui avevamo bisogno a quell'epoca
abbassando il nostro tenore di vita.
Livelli qualitativi di vita: Madrid-Houston.
Un'altra cosa che ci piaceva della casa di Madrid era che aveva una
grande stanza (che la maggior parte della gente chiamerebbe 'salotto') che
utilizzavamo come uffici gemelli, abbastanza distanziati da non starci tra i
piedi ma abbastanza vicini da permetterci di comunicare facilmente.
Oggi, dodici anni dopo, viviamo su una strada principale, a pochi
minuti a piedi dalle risorse urbane di una grande citt. Una delle cose che
ci piace della nostra residenza che ha una grande stanza (che la maggior
parte della gente chiamerebbe 'salotto') che utilizziamo come uffici
gemelli, abbastanza distanziati da non starci tra i piedi ma abbastanza
vicini da permetterci di comunicare facilmente.
Naturalmente, a Houston abbiamo a disposizione delle cose che non
avevamo a Madrid, e si tratta di cose che ci servono nelle nostre
circostanze attuali, che sono molto diverse ora. Trasferendoci a Houston
abbiamo aumentato il nostro tenore di vita di circa dieci volte rispetto a
quando vivevamo a Madrid. Ci che non aumentata la nostra
sensazione di soddisfazione e di benessere. Se oggi siamo pi felici (e lo
siamo), non perch abbiamo un pi alto tenore di vita.
Spendere di pi ti dar sicuramente di pi, ma non ti dar necessariamente di pi di ci che vuoi.
Un amante della civilt.
La gente a cui non piace ci che dico cercher spesso di rassicurarsi
con il pensiero che sono solo qualcuno che odia la civilt e che preferirebbe vivere a contatto con la natura. Questo far sorridere chiunque mi
conosca, perch io sono un grande amante della civilt e vivo felicemente
nel cuore della quarta pi grande citt degli Stati Uniti, a pochi passi di
distanza da supermercati, gallerie d'arte, ristoranti, librerie, musei, sale da
biliardo, universit e centri tatuaggi. (E vivo a contatto con la natura ogni

secondo di ogni giorno, 365 giorni all'anno, dato che la natura qualcosa
in cui non si pu evitare di vivere, non importa dove ci si trovi.)
Oppure mi sfidano a dire quanto mi piacerebbe vivere senza aria
condizionata, riscaldamento centralizzato, tubature, frigoriferi, telefoni,
computer, e cos via. Pensano che io sia un predicatore di povert, anche se
non possono indicare una sola parola nei miei scritti a sostegno di questa
convinzione.
Non sono un Luddista o un Unabomber. Non considero la civilt una
maledizione, ma una benedizione che la gente (me incluso) dovrebbe
essere libera di abbandonare per qualcosa di meglio. Ed qualcosa di
meglio che sto cercando, nulla di meno. Coloro che cercano qualcosa di
peggio devono sicuramente consultare un libro diverso.
In cerca di un'alternativa.
Consultare un qualunque dizionario rivela che la parola civilt per noi
significa qualcosa che socialmente avanzato. C', naturalmente, solo
una cosa rispetto a cui pu essere pi avanzata, ossia il tribalismo. (Il
barbarianesimo non rappresenta un tipo particolare di organizzazione
sociale; i barbari sono popoli tribali oppure popoli a uno stadio di civilt
percepito come pi primitivo del proprio.)
Nella nostra mitologia culturale, siamo convinti di esserci lasciati alle
spalle il tribalismo come la medicina moderna si lasciata alle spalle le
sanguisughe, e l'abbiamo fatto decisamente e irrevocabilmente. Questo il
motivo per cui ci cos difficile riconoscere che il tribalismo non solo
l'organizzazione sociale umana preminente, ma anche l'unica inequivocabilmente di successo nell'intera storia umana. Per cui, quando perfino un
uomo di stato saggio e lungimirante quanto Mikhail Gorbachev invoca un
nuovo inizio e una nuova civilt, non dubita neanche per un istante
che il segreto per crearla si trovi nell'organizzazione sociale che ha
regalato all'umanit oppressione, ingiustizia, povert, fame cronica,
violenza incessante, genocidi, guerre globali, crimine, corruzione e
distruzione ambientale indiscriminata. Analizzare, nel nostro momento di
crisi pi grave, l'insuperato successo di cui l'umanit ha goduto per pi di
tre milioni di anni, semplicemente e assolutamente impensabile.
Questo, finalmente, il mio scopo in questo libro: pensare all'assolutamente impensabile.

PARTE QUATTRO
Verso il Nuovo Tribalismo
Tendiamo a considerare i cacciatori-raccoglitori poveri perch non
hanno nulla; forse sarebbe meglio considerarli liberi, per questo.
Marshall Sahlins.
Rivoluzione senza rivolta.
Dato che rivoluzione nella nostra cultura ha sempre rappresentato un
attacco alla gerarchia, ha sempre significato rivolta letteralmente un
sollevamento dal basso. Ma la rivolta non serve per andare oltre la civilt.
Se l'aereo ha dei problemi non si spara al pilota, si afferra un paracadute e
si salta gi. Rivoltare la gerarchia inutile; noi vogliamo lasciarcela alle
spalle.
Come tutti sanno (specialmente i rivoluzionari), la gerarchia ha delle
difese formidabili contro gli attacchi dalle classi inferiori. Non ne ha
nessuna, per, contro l'abbandonamento. Questo in parte perch pu
immaginare una rivoluzione, ma non pu immaginare di venire abbandonata. Ma anche se potesse immaginarlo non potrebbe difendercisi, perch
l'abbandonamento non un attacco, solo un'interruzione di sostegno.
quasi impossibile impedire alla gente di non fare nulla (che ci che
significa interrompere il sostegno).
Ma coloro che detengono il potere non cercherebbero di impedire alla
gente di non fare nulla? Posso immaginare che ci proverebbero (ma
onestamente non riesco a immaginare che ci riuscirebbero).
Rivoluzione senza rovesciamento.
Lo scopo di una normale rivoluzione di attuare un cambiamento
globale sulla scacchiera con un singolo colpo travolgente. Idealmente, i
precedenti governanti dovrebbero sparire da un giorno all'altro in blocco,
insieme a tutti i loro sostenitori e scagnozzi e ci dovrebbe essere un set
completo di nuovi governanti pronti a prendere immediatamente il loro
posto e a dichiarare l'inizio del nuovo regime. Ma scenari come questo
sono privi di significato per coloro che vogliono andare oltre la civilt.

Innanzitutto, non c' bisogno di un cambiamento globale. Quelli che


insistono che si debba accettare solo un cambiamento globale e niente di
meno aspetteranno per molto tempo, probabilmente per sempre. Non c'
bisogno che tutti nel mondo vadano a dormire una notte vivendo in un
certo modo e si sveglino il mattino dopo vivendo in un modo diverso.
Questo non avverr, ed inutile cercare di farlo avvenire.
Allo stesso modo, non c' bisogno di un cambiamento che interessi
tutta la scacchiera non c' bisogno che tutto venga improvvisamente fatto
in modo diverso. Non serve che avvenga, e non c' modo di farlo avvenire.
Si tenga sempre in mente che non esiste un unico modo giusto di vivere.
Non mai esistito e non esister mai.
Infine, non vogliamo che le classi di governanti scompaiano da un
giorno all'altro. Non siamo pronti a vedere le infrastrutture della civilt
scomparire (e potremmo non esserlo mai). Almeno per adesso, vogliamo
che i nostri governanti e i nostri capi continuino a supervisionare l'operato
della civilt per noi che continuino a riempire le buche, a mantenere
attive le fogne e gli impianti di purificazione dell'acqua, e cos via.
Nessun unico modo giusto.
La gente spesso immagina che sarebbe fantastico se tutti i sei miliardi
di noi cominciassero a vivere in un modo nuovo domani. uno dei nostri
meme pi radicati e ingannevoli, che ci debba essere assolutamente un
unico modo giusto di vivere per tutti.
Io ammiro i Gebusi della Nuova Guinea, ma (fidatevi) non tutti al
mondo dovrebbero vivere come loro. Ammiro gli zingari, ma non tutti al
mondo dovrebbero vivere come loro e strano ma vero se tutti lo
facessero, il loro modo di vivere fallirebbe. Ammiro i Jalali venditori e
artisti ambulanti afghani ma non tutti al mondo dovrebbero vivere come
loro. Ammiro i Tuposa del Sudan, i Rendille del Kenya e i Kariera
dell'Australia occidentale, ma non tutti al mondo dovrebbero vivere come
loro. Non una questione sociologica, ma ecologica. I macai vivono bene,
ma il loro habitat collasserebbe se tutti gli uccelli vivessero come loro. Le
giraffe vivono bene, ma il loro habitat collasserebbe se tutti i mammiferi
vivessero come loro. I castori vivono bene, ma il loro habitat collasserebbe
se tutti i roditori vivessero come loro.
La diversit, non l'uniformit, ci che funziona. Il nostro problema
non che la gente vive nel modo sbagliato, ma piuttosto che tutti vivono
nello stesso modo. La Terra pu sopportare molte persone che vivano in

modo voracemente dispendioso e inquinante, ma non pu sopportare che


lo facciamo tutti.
Nessun coro angelico.
Non abbiamo bisogno che tutti i sei miliardi di noi vivano come santi
ambientalisti da domani n mai, se per questo. Stabilire una cosa del
genere come nostro obiettivo non farebbe che garantirci il fallimento.
Questa precisamente la forza della strategia che sto proponendo qui. Non
abbiamo bisogno di realizzare il sogno impossibile dell'illuminazione,
dell'unit e della risolutezza globale che gente come Mikhail Gorbachev e
Al Gore descrivono come l'unica speranza dell'umanit. Noi semplicemente non possiamo, come ha suggerito Gorbachev, aspettare che tutti i
membri della comunit globale rifiutino con decisione i vecchi stereotipi.
Non possiamo aspettare che i membri della comunit globale facciano
nulla, perch se c' una cosa che sappiamo con certezza che i membri
della comunit globale non faranno mai nulla come un unico individuo.
venuto il momento, ha detto Gorbachev, di scegliere una nuova
direzione di sviluppo globale. Ma chi far questa scelta? Tutti? E quanti
decenni (o secoli) dovranno passare prima che questo avvenga? Da dove
diamine dovrebbe arrivare il Nuovo Scopo Comune di Al Gore? Quando
mai gli abitanti dell'intero pianeta sono stati in grado di mettersi d'accordo
su una qualunque questione? Queste sono illusioni utopistiche, vane
speranze che ci tengono bloccati nella disperazione, anno dopo anno,
decennio dopo decennio.
Non possiamo aspettare che i nostri capi di stato ci salvino. Quando
tutto ci che chiediamo loro (e perfino che tolleriamo da loro) sono
guadagni istantanei e a breve termine, perch dovrebbero improvvisamente
cominciare a pensare come visionari globali?
Quelli che aspetterebbero.
Dato che non vogliamo rovesciare governi, abolire il capitalismo,
cancellare la civilt o trasformare ogni essere umano in un Budda
ambulante, non dobbiamo aspettare nulla. Ma devo avvisarvi che molte
persone vi diranno il contrario, che dobbiamo aspettare finch non avremo
un mondo gi perfetto. Questi individui sentono che nulla dovrebbe
avvenire finch non avremo sconfitto ingiustizie sociali, razzismo,
sessismo, povert e ogni altra cosa negativa a cui riuscite a pensare.

Ho sentito persone dirmi che dobbiamo aspettare finch tutti rispetteranno tutti gli altri. Ho sentito persone dirmi che non potremo fare nulla
finch le coscienze di tutti non saranno state risvegliate. La gente che la
pensa in questo modo aspetterebbe che un taglio si rimargini prima di
metterci un cerotto, aspetterebbe l'alba per accendere una candela, aspetterebbe che la nave che sta affondando smetta di affondare prima di mettere
in acqua le scialuppe di salvataggio. Sono di gran lunga oltre la mia
comprensione, e a parte avvertirli che li attende un'attesa orribilmente
lunga, non riesco a pensare a nulla da dire loro.
Combattenti della giusta lotta.
Un amico di recente mi ha mandato una copia di Deep Democracy, un
periodico pubblicato dall'Alleanza per la Democrazia, la cui missione di
liberare tutti dal dominio delle corporazioni sulla politica, l'economia,
l'ambiente, la cultura e l'informazione; di stabilire una vera democrazia; e
di creare una societ giusta con un'economia equa e sostenibile. La
copertina mostrava un'illustrazione in stile fumetto-politico del modo in
cui l'organizzazione si percepisce: un minuscolo Davide che affrontava un
Golia armato della spada della corruzione politica e della lancia
dell'avidit, protetto dall'armatura delle multinazionali e dallo scudo del
monopolio dei mass media. Il titolo del fumetto non avrebbe potuto essere
pi azzeccato: Dj vu (di nuovo la stessa storia). Infatti. Di nuovo e di
nuovo e di nuovo e di nuovo.
Ho dovuto spiegare al mio amico che per quanto auguri all'Alleanza
tutta la fortuna del mondo, non mi sento un partecipante di questa lotta.
Non possiamo aspettare che Davide sconfigga Golia, perch ovviamente
Davide non lo sconfigge mai. Quei due continuano a combattere da
migliaia di anni, e lo staranno ancora facendo tra mille anni.
Non dobbiamo sconfiggere Golia. Dobbiamo cambiare il modo in cui
pensa.
Golia con una nuova mente.
C'era una volta, nell'industria dei tappeti, un Golia di nome Ray C.
Anderson, che aveva portato la propria compagnia, Interface Inc., da un
inizio modesto a una posizione di leadership globale in appena una ventina
d'anni, trasformandola in una di quelle malvagie corporazioni multinazionali di cui si sente tanto parlare. Questo Golia si era sempre fatto un punto

d'onore di rispettare le regolamentazioni governative, ma esse non


impedivano che la sua industria fosse altamente inquinante, essendo basata
sul petrolio, e che contribuisse pesantemente all'interramento dei rifiuti.
Ma nel 1994, lesse due libri che cambiarono la sua mente riguardo ci
che stava facendo. Uno era il libro di Paul Hawkens, l'Ecologia del
Commercio; l'altro era Ishmael. Dopo aver letto questi libri, Ray Anderson
comprese che rispettare le regolamentazioni governative non neanche
lontanamente sufficiente. Si diede immediatamente da fare per sconfiggere
la sua dipendenza dal petrolio e per cominciare a produrre tappeti
riciclabili al cento per cento, fatti interamente di materiali riciclati, riducendo in questo modo il contributo della propria compagnia all'inquinamento del suolo a zero. importante notare che questi cambiamenti non
hanno interessato solo la sua compagnia. Improvvisamente tutti i suoi
competitori furono costretti ad adottare i suoi standard per rimanere
competitivi. Questo Golia non ha semplicemente riformato una compagnia, ha riformato un'intera industria non perch un qualche minuscolo
Davide l'ha sconfitto, ma perch due libri lo hanno fatto pensare in modo
diverso al mondo e al suo posto in esso.
Se la gente riforma spontaneamente intere industrie quando le loro
menti vengono cambiate, perch spendere miliardi per creare e applicare
leggi che li obbligano a farlo?
La rivoluzione incrementale.
Lo dir di nuovo: dato che non vogliamo rovesciare governi, abolire il
capitalismo, cancellare la civilt, trasformare tutti in Budda ambulanti o
curare tutte le malattie economiche e sociali, non dobbiamo aspettare
nulla. Se dieci persone si allontanano dalla civilt e cominciano a vivere in
modo nuovo, quelle dieci persone stanno gi vivendo nel prossimo
paradigma, dal primo giorno. Non hanno bisogno del supporto di
un'organizzazione. Non hanno bisogno di appartenere a un partito o a un
movimento. Non hanno bisogno che vengano approvate nuove leggi. Non
hanno bisogno di permessi. Non hanno bisogno di una costituzione. Non
hanno bisogno di agevolazioni fiscali.
Per quei dieci, la rivoluzione avr gi avuto successo.
Dovrebbero essere preparati, comunque, all'indignazione dei loro
vicini.
Il tribalismo etnico non funzioner per noi.

Le trib in cui abbiamo vissuto per i primi tre o quattro milioni di anni
di vita umana erano gruppi etnici, famiglie estese con una lingua, delle
leggi e delle usanze in comune. I loro confini sociali erano generalmente
(ma non assolutamente) chiusi per i membri delle altre trib. I prigionieri
di guerra erano un'ovvia eccezione, ma un membro dei Sioux, per esempio,
normalmente non poteva semplicemente decidere di diventare un Navajo.
Poteva avvenire in circostanze eccezionali, di sicuro, ma l'integrit tribale
ne avrebbe sofferto, se fosse diventata una regola generale. Rennie e io
abbiamo collegamenti con il clan Quinn e con il clan MacKay (il suo), ma
come la maggior parte dei membri di clan moderni, noi andiamo per la
nostra strada e loro per la loro. Molto occasionalmente avverr ci che
potrebbe essere considerata un'azione tribale in questi clan, ma nel mondo
moderno nessuno si sorprende quando la gente si sente pi vicina ad amici
e colleghi che ai famigliari.
Ma non c' nulla di sacrosanto nel tribalismo etnico. Il tipo di
tribalismo che vediamo all'opera nel circo si evoluto nello stesso modo
del tribalismo etnico. Anche quello il prodotto della selezione naturale,
funziona altrettanto bene (a modo suo) del tribalismo etnico, e ci fornisce
un modello perfettamente adattato alle circostanze urbane in cui la
maggior parte di noi si trova a vivere.
Jeffrey.
In My Ishmael ho raccontato la vita di un giovane uomo di nome
Jeffrey, liberamente ispirato a Paul Eppinger, il cui diario stato
pubblicato da suo padre con il titolo Restless Mind, Quiet Thoughts
(Mente inquieta, pensieri calmi). Jeffrey era attraente, intelligente,
gradevole e poliedrico, ma non riusciva a trovare nulla che volesse fare, a
parte divertirsi con i suoi amici, scrivere il suo diario e suonare la chitarra.
I suoi amici continuavano a esortarlo a trovare una direzione, avere delle
ambizioni e occuparsi di qualcosa, ma naturalmente nessuna di queste cose
dipende dalla volont. Cominci a credere ai suoi amici quando loro gli
dicevano che era insolito peculiare, perfino nella sua mancanza di
direzione. Alla fine, disperando di riuscire a trovare il significato che altri
sembravano trovare cos facilmente, si tolse tranquillamente e discretamente la vita.
Non sono rimasto sorpreso dall'avere notizia di molti giovani che si
sentono esattamente come Jeffrey, che sanno che il mondo pieno di cose

che dovrebbero voler fare e che immaginano che ci debba essere


qualcosa di terribilmente sbagliato in loro perch non vogliono. Dato che
mi sono preso la briga di studiare culture diverse dalla nostra, so che non
c' nulla di innatamente umano riguardo il voler diventare qualcuno o il
voler avanzare o il voler avere una carriera, una professione o una
vocazione. Nozioni come queste sono del tutto estranee alla maggior parte
dei popoli aborigeni, che sembrano perfettamente soddisfatti di vivere
proprio come voleva vivere Jeffrey e perch non dovrebbero esserlo?
La trib aperta.
Jeffrey morto per mancanza di una trib ma non, naturalmente, per
mancanza di una trib etnica. I giovani spesso mi dicono che vogliono
scappare per unirsi agli Yanomami brasiliani o agli Alawa australiani, e io
devo spiegare che trib simili non sono aperte a loro. Per quanto siano
notoriamente ospitali, non possono permettersi di accogliere ogni ragazzo
con gli occhi sgranati che si presenta alla loro soglia completamente privo
delle tecniche di cui la trib ha bisogno per sopravvivere.
Nel corso dei suoi vagabondaggi, Jeffrey stato con persone che si
guadagnavano da vivere in un modo o nell'altro amici di famiglia, ex
compagni di college, i loro genitori, e cos via. Ma, non sorprendentemente, nessuno di loro si guadagnava da vivere in modo tribale; avevano
lavori, professioni e carriere, ma queste cose erano svolte individualmente,
quindi non c'era posto per Jeffrey. Non si guadagnavano da vivere in modo
collettivo, quindi non c'era modo di estendere il loro modo di vivere a lui.
Era condannato a rimanere per sempre un ospite, e gli ospiti (per quanto
affascinanti) prima o poi finiscono per diventare indesiderati.
In un certo senso, Jeffrey non riusciva a trovare qualcuno che sapesse
come dargli quel poco che voleva. Molti giovani vogliono altrettanto poco,
e se lavoreranno insieme tribalmente potranno ottenerlo piuttosto facilmente. Ogni trib ha gli standard di vita che i suoi membri sono disposti a
sostenere.
Le persone come Jeffrey hanno bisogno di vivere in un mondo di trib,
e un mondo di trib aperte. E non sono soli in questo. Tutt'altro, credo.
I limiti dell'essere aperti.
Il circo il modello perfetto di trib aperta. Cose come nazionalit,
lingua, razza, etnia, et, sesso, preferenze sessuali, opinioni politiche e

credenze religiose non precluderanno l'accesso a nessuno che possa


contribuire al benessere del circo, ma la sua apertura non assoluta,
naturalmente. Non un rifugio per i senzatetto, per esempio; non accoglie
persone altruisticamente. Il circo deve prendersi cura dei propri membri,
oppure loro si uniranno a circhi pi generosi. questione di sopravvivenza. Una specie che non riesce a prendersi cura dei propri membri si
estingue, e lo stesso vale per una trib.
D'altro canto, un circo troppo altruista (per esempio, che accoglie
persone che non contribuiscono al suo successo), presto ha difficolt a
guadagnarsi da vivere; comincia a tagliare i salari, ad abbassare gli
standard di vita, a lesinare sulla qualit in ogni cosa e comincia a perdere
i propri membri pi talentuosi.
I circhi che trovano un equilibrio efficace tra il successo economico e i
bisogni della comunit rimangono in affari. I circhi che non trovano questo
equilibrio, scompaiono.
Aziende non tribali.
Le aziende ordinarie non si accollano obblighi tribali. Non si
prendono cura dei loro impiegati; farlo le costringerebbe a risolvere
un'intera serie di problemi che non farebbero guadagnare loro nulla.
Invece, esse pagano dei salari e si aspettano che i lavoratori si prendano
cura di se stessi. Un lavoratore pu prosperare con un salario che per un
altro insufficiente. Dal punto di vista dell'azienda, non c' alcuna
ingiustizia in questo se il salario era adeguato. Non colpa dell'azienda se
il secondo lavoratore ha una famiglia numerosa da sostentare o un genitore
malato di cui prendersi cura o semplicemente non bravo a gestire i
propri soldi. L'azienda pu permettersi di essere spietata a riguardo; non
rischia di perdere il secondo lavoratore, perch anche le altre aziende sono
altrettanto spietate in questo aspetto.
Questo tacito accordo tra aziende sul limitare le proprie obbligazioni
all'erogazione di una busta paga precisamente ci che d alla nostra
societ la sua atmosfera carceraria. I lavoratori non hanno via d'uscita. Che
cambino azienda o nazione, gli obblighi dei loro datori di lavoro finiscono
con la busta paga (una situazione che ovviamente conviene molto ai datori
di lavoro). Le prigioni sono sempre organizzate in modo da favorire i
guardiani. C' da aspettarselo. Nessuno pensa che le prigioni siano
costruite per soddisfare i bisogni dei prigionieri, o che le aziende siano
costruite per soddisfare i bisogni dei lavoratori.

Entrare in una trib significa uscire dalla prigione.


Ma in che modo ci rende innocui?
Avendo letto fino a questo punto, uno studente mi ha chiesto: Adoro
quello che sta dicendo, ma non vedo come allontanarci dalla civilt ci
potrebbe aiutare a vivere in modo 'innocuo quanto squali, tarantole e
serpenti a sonagli', che il punto di riferimento per il successo che ha
stabilito in Ishmael.
Penso che, come molte persone, questo studente sia pi a proprio agio
con l'idea di rinunciare a delle cose piuttosto che ottenerne. Si preoccupa
che delle persone che vivono bene potrebbero vivere in modo meno
irreprensibile di persone che negano se stesse. Individui ben intenzionati
spesso vogliono sentire di star rinunciando a qualcosa, il che naturale in
una cultura dove tutti i sistemi etici e religiosi raccomandano l'automortificazione. Nelle societ gerarchiche sempre una buona idea far sembrare la
povert una benedizione (e i ricchi in particolare si vantano sempre molto
delle proprie austerit).
Se pensate che questo non sia pi vero al giorno d'oggi, provate questo.
Trovatemi un solo libro di testo delle scuole elementari o medie che
proponga il diventare ricco come un valore. Essere ricco non viene mai
proposto agli studenti come un ideale a cui aspirare. Cercate quanto volete,
non troverete un singolo libro che dica: Fate tanti soldi, cos potrete avere
il meglio di tutto automobili esotiche, ville lussuose, yacht, servitori,
vestiti su misura, gioielli stravaganti, viaggi in prima classe, e cos via. La
nostra mitologia scolastica ufficiale tanto affettata riguardo la ricchezza
quanto lo riguardo il sesso.
La cultura del massimo danno.
Le persone hanno vissuto in molti modi diversi su questo pianeta, ma
circa diecimila anni fa apparve un popolo convinto che tutti dovessero
vivere in un unico modo il loro, che consideravano l'unico modo giusto.
Dopo diecimila anni di duro lavoro, questo popolo, che io ho chiamato i
Prendi, aveva conquistato ogni continente del pianeta e dominava il mondo
completamente. Nel corso della loro espansione, i Prendi avevano
sottomesso, inglobato, scacciato o eliminato ogni altra cultura e civilt che
avevano incontrato. Una volta che le civilt del Nuovo Mondo furono
distrutte, rimase solo una civilt in tutto il pianeta quella dei Prendi: la

nostra. Da allora, civilt stata sinonimo della nostra civilt.


Attualmente, gli Stati Uniti rappresentano il punto pi alto della
massima ricchezza che la nostra civilt abbia mai raggiunto. Non esiste un
luogo sulla Terra dove la gente abbia, usi o sprechi di pi degli Stati Uniti
d'America. Per quanto le altre nazioni non abbiano ancora raggiunto
questo punto pi elevato, bramano di farlo. Non hanno altro obiettivo. C'
solo un modo giusto di vivere per le persone, e gli abitanti degli Stati Uniti
lo incarnano. Tutti nel mondo dovrebbero avere una casa, un'automobile,
un computer, una televisione, un telefono, e cos via almeno uno,
preferibilmente molti.
Questa ci che chiamo la cultura del massimo danno, una cultura in
cui tutti cercano di raggiungere il punto di massima abbondanza (e in cui
tutti cercano di spingere questo limite sempre pi in alto).
Ma come possiamo contenere la loro espansione?
Mi stato chiesto: Se non cancelliamo totalmente lo stile di vita
Prendi, non ricomincer a espandersi di nuovo?
Il Medioevo ha potuto rimanere l'Et della Fede solo finch la
mitologia cristiana dominava le menti delle persone, dai servi ai sovrani.
Dopo che quella mitologia fu superata e resa obsoleta durante il
Rinascimento, divenne inconcepibile che una simile Et della Fede potesse
verificarsi nuovamente. Non avverr mai pi che un'intera civilt abbracci
la visione che ha dominato il Medioevo.
Lo stesso vale per la mitologia Prendi. Una volta che sar mostrata per
quello che un insieme di velenose illusioni non potr pi esercitare il
potere che ha esercitato negli ultimi diecimila anni. Chi, sapendo che non
esiste un unico modo giusto di vivere, brandir la spada per diffondere la
visione Prendi? Chi, sapendo che la civilt non l'invenzione definitiva e
insuperabile dell'umanit, difender la gerarchizzazione come se fosse la
pi sacra delle istituzioni umane?
Ma gli ultimi faraoni, nella loro ira folle, non useranno i loro arsenali
nucleari contro di noi?
Forse lo farebbero se potessero, ma dove ci troveranno se non vivendo
accanto a loro, nelle loro stesse citt? Forse il presidente, vedendo il
proprio potere sfuggirgli di mano, bombarder Washington D.C. per
distruggere i popoli tribali che vivranno l? Il governatore di New York
bombarder Manhattan?

Qualcosa di meglio in cui sperare.


Dato che tutti i sei miliardi di membri della cultura del massimo danno
stanno facendo di tutto per aumentare la propria ricchezza, non dovremmo
essere allarmati solo dall'uno percento che vive come se fossero i signori
dell'universo. Dobbiamo essere altrettanto allarmati dal novantanove
percento che spera di arrivare a vivere come signori dell'universo.
Probabilmente non saranno le pop star, i campioni sportivi e gli uomini
d'affari miliardari a guidarci fuori dalla prigione che condividiamo con
loro. il resto di noi che deve trovare una via d'uscita, che deve scoprire
qualcosa di meglio in cui sperare che abitare una cella foderata di zibellino
accanto a Barbra Streisand, Michael Jordan o Donald Trump. Il mondo
pu sostentare alcuni milioni di faraoni, ma non pu sostentarne sei
miliardi.
Qualcosa di meglio in cui sperare... Per caso un riferimento a ci
che ho chiamato un'altra storia da interpretare in Ishmael? questo che
intendevo quando ho detto che la gente ha bisogno di una visione del
mondo e di se stessi che li ispiri? questo che intendevo quando ho detto
in The Story of B che se il mondo verr salvato, lo sar perch le persone
che ci vivranno avranno una nuova visione?
Ma certo che lo .
Un obiettivo intermedio: diventare meno dannosi.
In caso non sia evidente, sto ancora lavorando sulla domanda del mio
studente: Come pu allontanarci dalla civilt aiutarci a vivere in modo
innocuo quanto squali, tarantole e serpenti a sonagli? Ogni movimento
oltre la civilt rappresenta un allontanamento dalla cultura del massimo
danno e quindi riduce la tua nocivit. Oltrepassare i muri della prigione
non ti render istantaneamente innocuo quanto uno squalo, una tarantola o
un serpente a sonagli, ma ti sposter istantaneamente in quella direzione.
Guardatela in questo modo: nessuno spostamento oltre la civilt
risulter mai in un danno maggiore. Se volete fare danni, dovete
continuare con la civilt. solo all'interno di quello stile di vita che potete
bruciare diecimila galloni di carburante aereo solo per pranzare nel vostro
ristorante preferito a Parigi. solo all'interno di quello stile di vita che
potete disinvoltamente far saltare in aria una barriera corallina solo perch
vi intralcia.
Spostarsi oltre la civilt automaticamente limita l'accesso agli strumenti

necessari per fare danni. I membri del Circo Flora non costruiranno mai un
bombardiere Stealth e non apriranno mai un'acciaieria non solo perch
non vogliono ma perch se anche volessero, non avrebbero gli strumenti
necessari. Per avere accesso agli strumenti, dovrebbero lasciare il circo e
trovare nuovi posti per se stessi nella cultura del massimo danno.
Ma essere meno dannosi sufficiente?
Per quanto sia un inizio positivo e necessario, essere meno dannosi non
sufficiente. Siamo nel bel mezzo di una corsa al cibo pi letale per noi
e per il mondo intorno a noi di quanto lo fosse la corsa agli armamenti
della Guerra Fredda. Questa una corsa tra la produzione di cibo e la
crescita della popolazione. I seguaci odierni dell'economista inglese
Thomas Malthus (1766-1834), come quelli passati, vedono il produrre
abbastanza cibo per sfamare la nostra popolazione come una vittoria,
proprio come gli americani durante la Guerra Fredda vedevano il produrre
abbastanza armi da distruggere l'Unione Sovietica come una vittoria.
Non riescono a vedere che, proprio come ogni vittoria americana
causava una corrispondente vittoria sovietica, ogni vittoria nella
produzione di cibo causa una corrispondente vittoria nella crescita della
popolazione.
Attualmente, la nostra corsa al cibo sta rapidamente convertendo la
biomassa del nostro pianeta in massa umana. Questo ci che avviene
quando disboschiamo un territorio selvatico e lo convertiamo in campi di
cibo umano. Quel territorio stava sostentando una biomassa comprendente
centinaia di migliaia di specie e decine di milioni di esemplari. Ora tutta la
produttivit di quel territorio sta venendo trasformata in massa umana,
letteralmente in carne umana. Ogni giorno in tutto il mondo la diversit sta
scomparendo mentre sempre pi della biomassa del nostro pianeta viene
convertita in massa umana. Questo ci che comporta la corsa al cibo.
esattamente questo il risultato che ottiene: ogni anno converte sempre pi
della biomassa del nostro pianeta in massa umana.
Far cessare la corsa al cibo.
La corsa agli armamenti poteva concludersi solo in due modi: o con
una catastrofe nucleare o con l'abbandono. Fortunatamente avvenuta la
seconda di queste cose. I sovietici si chiamarono fuori e non ci fu nessuna
catastrofe.

Lo stesso vale per la corsa tra cibo e popolazione. Pu finire con una
catastrofe, quando semplicemente troppa della biomassa del nostro pianeta
sar convertita in massa umana e i sistemi ecologici fondamentali
collasseranno, ma non deve necessariamente finire cos. Pu finire come
finita la corsa agli armamenti, con la gente che si limitata ad
abbandonarla. Possiamo dire: Ora comprendiamo che non ci pu essere
alcuna vittoria definitiva del cibo sulla popolazione. Questo perch ogni
singola vittoria dal lato del cibo provoca una vittoria dal lato della
popolazione. Deve essere in questo modo, sempre stato cos e possiamo
vedere che non smetter mai di funzionare in questo modo.
Ma questo non avverr solo grazie a queste parole e nemmeno grazie
alle migliaia che ho dedicato all'argomento nei miei altri libri e discorsi.
Questo argomento sfida la nostra mitologia culturale al livello pi
profondo che esista un livello molto pi profondo di quanto immaginavo
quando pensavo di poter risolvere la questione in poche pagine di Ishmael.
Questo il micidiale Minotauro mangiatore di uomini al centro del
labirinto della nostra cultura... Ben oltre la portata della spedizione
corrente.
100 anni oltre la civilt.
Le persone vivranno ancora qui fra cento anni se cominceremo a vivere
in un nuovo modo, e presto.
Altrimenti, no.
Ma come ci arriveremo, e come sar? Gli utopisti non riescono ad
abbandonare l'idea che delle persone pi dolci, gentili e amorevoli ci
sostituiranno. Io preferisco guardare a ci che ha funzionato per milioni di
anni per le persone come sono realmente. La santit non era richiesta.
Proiettandoci nel futuro: man mano che la gente comincia a
oltrepassare le mura della prigione, nei primi decenni del nuovo millennio,
i nostri guardiani sociali sono inizialmente allarmati, interpretando questo
avvenimento come l'inizio della fine della civilt-come-la-conosciamo.
Cercano di innalzare le mura con filo spinato sociale ed economico, ma si
accorgono rapidamente di come ci sia inutile. La gente continuer a
trascinare pietre se convinta che non esista altro modo di vivere, ma una
volta che un'altra strada viene aperta, nulla pu impedirle di disertare.
Inizialmente, i disertori si guadagnano da vivere grazie ai trascinatori di
pietre, proprio come fa il circo oggi. Con il tempo, comunque, divengono
sempre meno dipendenti dai trascinatori di pietre. Interagiscono sempre

pi gli uni con gli altri, costruendo la propria economia intertribale.


Dopo cento anni, la civilt ridotta a circa la met delle sue attuali
dimensioni. Met della popolazione globale appartiene ancora alla cultura
del massimo danno, ma l'altra met, vivendo tribalmente, si gode uno stile
di vita pi modesto, volto a ottenere di pi di quello che le persone
desiderano (anzich ottenere solamente di pi).
200 anni oltre la civilt.
Gradualmente l'equilibrio del potere economico si sposta tra la civilt
(ormai quasi sempre tra virgolette) e il territorio circostante oltre la
civilt. Sempre pi persone stanno notando di poter scambiare una
moltitudine di cose che in fondo non vogliono davvero (potere, status
sociale e cosiddette amenit, comfort e lussi) per cose che invece
desiderano profondamente (sicurezza, un lavoro con un significato, pi
tempo libero ed equit sociale tutti prodotti dello stile di vita tribale).
L'economia, non pi legata a un mercato in continua espansione,
diventata una questione sempre pi locale, man mano che le compagnie e
le aziende globali e multinazionali perdono lentamente la loro ragione di
esistere.
Dopo duecento anni, la cosa che chiamiamo civilt stata lasciata
indietro e sembra bizzarra e obsoleta come la teocrazia di Oliver
Cromwell. Le citt sono ancora l dove dovrebbero andare? cos come
le arti, le scienze e la tecnologia, ma non sono pi strumenti e personificazioni della cultura del massimo danno.
Non indulgo in queste speculazioni per poter affermare di avere poteri
profetici. Le getto in acqua per mostrarvi a che punto dello stagno sto
mirando... e per lasciarci seguire le onde indietro fino alle coste del
presente.
Ma dov' esattamente oltre?
Nello scenario utopistico classico, voi radunate i vostri amici, vi
equipaggiate con attrezzi agricoli e trovate un pezzetto di paradiso
selvaggio in cui poter fuggire per lasciarvi tutto alle spalle. L'attrazione per
questa stanca, vecchia fantasia risiede nel fatto che non richiede fantasia
(essendo gi preconfezionata), pu venir messa in pratica da quasi tutti con
gli attrezzi adatti e a volte funziona davvero per pi di qualche mese.
Proporla come soluzione generale per sei miliardi di persone stabilirebbe

un nuovo record di stupidit.


La civilt non un territorio geografico, un territorio sociale ed
economico dove i faraoni regnano e le piramidi vengono costruite dalle
masse. Similmente, quello oltre la civilt non un territorio geografico,
ma un territorio sociale ed economico dove la gente in trib aperte
persegue obiettivi che potrebbero o meno essere definiti civilizzati.
Non c' bisogno di andare da qualche parte per andare oltre la civilt.
Bisogna solo cominciare a vivere in modo diverso.

PARTE CINQUE
La Trib del Corvo
Gi,
be',
piuttosto solitario
anche sul fondo.
Joseph Chassler.
Pionieri riluttanti.
Secondo stime prudenti, in ogni momento esistono circa mezzo milione
di individui negli Stati Uniti che sono stati gettati oltre la civilt in un
limbo sociale ed economico che oggigiorno viene definito essere senza
fissa dimora o essere un senzatetto. Il che poco pi di un eufemismo
per povert, dato che porta l'attenzione sulla particolare forma che la
povert assume nelle citt ipermoderne, che potrebbero essere definite
come citt in cui lo spazio cos prezioso che non ne avanza neanche un
centimetro per i poveri. Con la completa scomparsa delle case a basso
costo, non c' semplicemente spazio abitabile per i poveri in queste citt.
Diverse correnti distinte si uniscono nel fiume dei senzatetto. Una
comprende i malati mentali, che si sono riversati nelle strade quando la
deistituzionalizzazione andava di moda negli anni Settanta. Un'altra
comprende lavoratori semi o non qualificati i cui lavori sono stati esportati
in nazioni dove sono pi economici o sono stati resi superflui dall'automazione o da tagli al personale. Un'altra consiste di coloro che negli anni
Cinquanta o Sessanta sarebbero stati chiamati gli svantaggiati donne e
bambini abbandonati, vittime di pregiudizi etnici o razziali, individui privi
di educazione e di addestramento e costantemente disoccupati. Tutte
queste categorie sono percepite come vittime o come poveri degni di
esseri aiutati. Altre categorie di senzatetto sono i fuggitivi, i tossicodipendenti, i barboni, gli alcolizzati e i vagabondi che, dato che hanno
apparentemente scelto di essere dei senzatetto, sono poveri indegni di
aiuto.
Far scomparire i senzatetto.

I pubblici ufficiali (riflettendo i desideri inespressi dei loro costituenti)


naturalmente vogliono che i senzatetto scompaiano. Non si tratta di
crudelt. Viene dato per scontato che i senzatetto vogliano scomparire
(almeno i poveri degni tra di loro) trovandosi un lavoro e una casa e
ricominciando una vita normale. Il compito delle istituzioni quindi di
aiutare, incoraggiare e spingere i senzatetto a riottenere una vita normale.
La cosa pi importante che non si faccia nulla che incoraggi i senzatetto
a rimanere senzatetto. In breve, essere un senzatetto deve essere resa
un'esperienza il pi possibile difficile, degradante e dolorosa, e potete star
sicuri che i nostri guardiani pubblici sanno molto bene come farlo.
Naturalmente il pubblico vuole rifugi per senzatetto, ma non ci si
aspetta che siano accoglienti; nessuno dovrebbe volerci rimanere. Se i
senzatetto cominciassero a rimanere nei rifugi a tempo indeterminato,
questo sconfiggerebbe lo scopo ultimo, ossia spingerli a non essere pi dei
senzatetto. Evitando a tutti i costi i rifugi ufficiali, i senzatetto trovano
riparo quasi ovunque in vicoli, parchi, tunnel, edifici abbandonati, sotto i
ponti, e cos via. La polizia deve rastrellarli da queste aree regolarmente,
perch se i senzatetto si dovessero sentire a loro agio da qualche parte, che
motivo avrebbero di smettere di essere senzatetto? Rendere e mantenere i
senzatetto il pi miserabili possibile viene visto come una sorta di amore
severo la cosa migliore che possiamo fare per loro.
L'unico problema che, per qualche strano motivo, non funziona
minimamente.
Se non ha funzionato l'anno scorso...
La pi grande scoperta che ogni antropologo alieno potrebbe fare sulla
nostra cultura la nostra reazione al fallimento: se non ha funzionato
l'anno scorso, facciamolo DI NUOVO quest'anno (e se possibile,
facciamone DI PIU').
Ogni anno creiamo nuove leggi, assumiamo pi ufficiali di polizia,
costruiamo pi prigioni e condanniamo pi criminali per pi tempo tutto
senza avvicinarci minimamente a sconfiggere il crimine. Non ha
funzionato l'anno scorso o l'anno prima o l'anno prima ancora o quello
ancora prima, ma potete star sicuri che ci proveremo di nuovo quest'anno,
sapendo senza ombra di dubbio che non funzioner neanche stavolta.
Ogni anno spendiamo pi denaro per le nostre scuole, sperando di
aggiustare qualunque cosa non vada in esse, e ogni anno le scuole

rimangono testardamente difettose. Spendere soldi non ha funzionato


l'anno scorso o l'anno prima o l'anno prima ancora o quello ancora prima,
ma potete star sicuri che ci proveremo di nuovo quest'anno, sapendo senza
ombra di dubbio che non funzioner neanche stavolta.
Ogni anno cerchiamo di far scomparire i senzatetto, e ogni anno i
senzatetto restano con noi. Non siamo riusciti a restituire loro una vita
normale l'anno scorso o l'anno prima o l'anno prima ancora o quello
ancora prima, ma potete star sicuri che ci proveremo di nuovo quest'anno,
sapendo senza ombra di dubbio che non funzioner neanche stavolta.
Una nuova regola per nuove menti.
Per trovare una reazione al fallimento migliore di questa non serve
(come si dice) essere dei geni. Io la esprimerei in questo modo: se non ha
funzionato l'anno scorso o l'anno prima o l'anno prima ancora o quello
ancora prima od ogni anno a memoria d'uomo allora PROVIAMO
QUALCOSA DI DIVERSO.
Crediamo fermamente nell'affrontare i problemi con un approccio
militare. Dichiariamo guerra alla povert. Quando questo fallisce, dichiariamo guerra alla droga. Combattiamo il crimine. Combattiamo
il fenomeno dei senzatetto. Combattiamo la fame nel mondo. Giuriamo
di sconfiggere l'AIDS.
Gli ingegneri non possono permettersi di fallire costantemente come
politici o burocrati, quindi preferiscono l'accondiscendenza alla resistenza
(come me). Per esempio, sanno che nessuna struttura pu essere resa tanto
rigida da resistere a un terremoto. Quindi, anzich sfidare il potere del
terremoto costruendo edifici il pi rigidi possibile, accondiscendono
costruendo edifici flessibili. Accondiscendere non significa arrendersi, ma
accettare la realt. Gli edifici a prova di terremoto sopravvivono non
sconfiggendo il potere del terremoto, ma riconoscendolo e gestendolo.
Quando qualcuno sar abbastanza coraggioso da gestire il fenomeno
dei senzatetto in questo modo, riconoscendolo e avvicinandocisi anzich
combattendolo, cominceranno ad accadere delle cose notevoli in quel
luogo e non solo per i senzatetto.
Ascoltando i senzatetto.
Un elemento dell'avvicinarsi al fenomeno dei senzatetto costituito
dall'accettare il fatto che i poveri sceglieranno invariabilmente l'alternativa

meno peggiore a loro disposizione. Se li trovate a vivere sotto un ponte


anzich in un bel rifugio pulito a un isolato di distanza, potete star sicuri
che non hanno commesso un errore dal loro punto di vista. Le procedure
di ammissione per il rifugio possono essere intollerabilmente invadenti,
arbitrarie o umilianti, oppure le sue regole possono essere draconiane.
Qualunque sia la ragione, i disagi del vivere sotto a un ponte sono pi
sopportabili. Naturalmente, l'alternativa meno peggiore per un individuo
non necessariamente la meno peggiore anche per un altro. La gente che
vive per strada a New York City vi dir che c' cos tanto cibo in giro che
quasi impossibile morire di fame. Tuttavia, ci sono alcuni che preferiscono
allontanarsi da quel mondo di abbondanza e restare profondamente
sottoterra, dove c' molta selvaggina fresca (una volta che ci si abitua
all'idea di cacciare, uccidere e cucinare ratti).
Un altro elemento dell'avvicinarsi al fenomeno dei senzatetto
costituito dall'accettare il fatto che i senzatetto comprendono la propria
situazione, non necessariamente nello stesso modo di un sociologo, di un
economista o di un pianificatore urbano, ma piuttosto da un punto di vista
pratico e personale. Potranno non essere in grado di discutere del processo
di deindustrializzazione, ma sanno che la gente che ordina loro con
arroganza di trovarsi un lavoro vive nella terra dei sogni e immagina un
mondo del lavoro che non esiste pi da decenni.
Il fenomeno dei senzatetto un terremoto?
Un naufrago in mezzo al mare stava affondando per la terza volta
quando vide una nave di passaggio. Raccogliendo le ultime forze, agit
freneticamente la mano e chiam aiuto. Qualcuno a bordo lo squadr
sdegnosamente e gli url di rimando: Trovati una barca!
Lo scienziato sociale Peter Marcuse ha scritto: Il fenomeno dei
senzatetto ispira non solo la realizzazione intellettuale che gli ingranaggi
del sistema hanno in qualche modo fallito nel fornire a tutti il rifugio
basilare di cui hanno bisogno, ma soprattutto la realizzazione sociale che il
sistema ha raggiunto un qualche limite che non pu oltrepassare, ha creato
un mondo che non pu pi controllare. (Enfasi aggiunta.)
Mi piace questa citazione perch il riferimento agli ingranaggi del
sistema si adatta perfettamente alla mia analogia ingegneristica. Questo
macchinario ha creato un mondo abitato da persone che non pu pi
controllare. Traducendo tutto questo nel mio sistema metaforico, Marcuse
sta dicendo che i senzatetto sono stati spinti in una terra di nessuno sociale

ed economica oltre la civilt. E quando quel macchinario si attiva per


provare a riportare i senzatetto dove dovrebbero essere, fallisce
ripetutamente e invariabilmente.
Il guru della tecnologia Jacques Attali ha annunciato la fine dell'era
della classe lavoratrice. Le macchine sono il nuovo proletariato, ha
detto. La classe lavoratrice sta venendo licenziata. Ma sappiamo tutti che
non c' posto per i non-lavoratori nella struttura chiamata civilt. Quindi
dove dovrebbero andare questi lavoratori licenziati, se non oltre questa
struttura?
Come si potrebbe accondiscendere?
Sappiamo come si combatte il fenomeno dei senzatetto. Attacchiamo
su due fronti. Da un lato, per esempio, apriamo rifugi per senzatetto ma
(dato che non vogliamo che ci rimangano) li rendiamo il pi scomodi
possibile. Dall'altro lato, creiamo leggi che criminalizzano coloro che non
stanno nei rifugi. Queste leggi autorizzano (od obbligano) la polizia a
infastidire i senzatetto, che sono fuori posto, che si trovano dove non
vogliamo che siano. Finch i senzatetto non si daranno una regolata, non si
troveranno un lavoro e in qualche modo non si eleveranno magicamente
nella classe media americana, il gioco continuer ad essere Testa
vinciamo noi, croce perdete voi.
Accettare i senzatetto darebbe l'impressione di aiutare i senzatetto ad
avere successo MENTRE sono senzatetto. Che idea! Posso quasi sentire
gli ululati oltraggiati sia dei liberali che dei conservatori che accolgono un
concetto simile. Aiutare la gente a essere senzatetto? Noi vogliamo che
falliscano in questo! (Cos torneranno nel flusso principale.)
Il primo passo nell'accondiscendere ai senzatetto sarebbe di decriminalizzarli e deregolarli. Possiamo allegramente deregolarizzare industrie da
trilioni di dollari capaci di danni immensi, ma deregolarizzare i
relativamente innocui senzatetto che idea! Gli ufficiali di istituzioni di
risparmio e di credito deregolarizzate possono averci truffato per miliardi,
ma almeno non vagano per le strade vestiti di stracci!
Lasciare che si trovino una casa da soli.
Regolarizzare e criminalizzare i senzatetto equivale a sfidare i terremoti
con edifici rigidi. Deregolarizzare e decriminalizzare i senzatetto equivale
a riconoscere che il sistema ha creato un mondo che non pu pi

controllare. Dovremmo abbandonare i tentativi di controllare il fenomeno


dei senzatetto, quindi, perch oltre il nostro controllo, come i terremoti.
Dato che non possiamo sconfiggerlo, dovremmo imparare a gestirlo il
meglio possibile.
Ci sono migliaia di chilometri di tunnel abitabili e inutilizzati sotto
Manhattan che sono interdetti ai senzatetto per un'unica ragione: che
potrebbero cercare di viverci. I senzatetto cercano davvero di viverci,
quindi si ritiene che scacciarli sia il dovere delle istituzioni. Esse spiegano
che nessuno dovrebbe vivere in quei tunnel. Non sono stati progettati
come spazi abitabili. Non sono sicuri. Non sono salubri. Non sono igienici.
Ciononostante, alcuni senzatetto preferirebbero vivere in quei tunnel che
negli androni dei palazzi o sotto i ponti.
Anzich mandare la polizia a scacciare i senzatetto dai tunnel, le
istituzioni dovrebbero mandarci degli ingegneri cittadini che chiedessero
quali servizi la citt potrebbe fornire per migliorarne le condizioni. Ci che
si sentirebbero rispondere : Ci serve aiuto con l'igiene, con l'acqua, con
l'elettricit.
Non cerchiamo di indirizzare i senzatetto in luoghi che noi troviamo
adatti. Aiutiamoli a vivere in luoghi che loro trovano adatti.
Lasciare che si sfamino.
Proprio come vogliamo negare ai senzatetto la possibilit di rifugiarsi
in tunnel, edifici abbandonati e baracche sotto i ponti, vogliamo anche
negare loro l'accesso all'enorme quantit di cibo perfettamente commestibile che viene scartato ogni giorno nelle nostre citt. Alcuni ristoranti
hanno adottato la pratica di cospargere il cibo scartato con ammoniaca per
renderlo immangiabile. Altri hanno installato lucchetti sui loro cassonetti.
Immaginate invece se aiutassimo i senzatetto a organizzare dei sistemi per
distribuire questo cibo, la maggior parte del quale attualmente finisce per
marcire nelle discariche.
O, ancora meglio, immaginate l'oltraggio che una proposta simile
causerebbe nei bravi cittadini delle nostre citt. Quanto orribile (perfino
immorale!) sembrerebbe loro il permettere a una categoria di perdigiorno di vivere di ci che non ci serve o che non vogliamo pi. Non solo
permetteremmo un simile stile di vita, ma lo incoraggeremmo lo
faciliteremmo! quando invece dovremmo combatterlo, sradicarlo!
Lasciare che si guadagnino da vivere.

Nella nostra cultura, per qualche strano motivo, insegniamo ai bambini


a disprezzare gli animali saprofagi, gli spazzini. Le prede e i predatori sono
eroici, ma gli spazzini sono degni solo di disprezzo. La verit che il
nostro mondo sarebbe invivibile senza gli spazzini. Saremmo sommersi
dai cadaveri. Gli spazzini si guadagnano da vivere liberando il mondo dei
suoi rifiuti biologici. Anzich maledirli, dovremmo benedirli. Al momento,
la maggior parte degli animali uccisi dalle automobili viene fatta sparire da
uccelli come corvi e avvoltoi. Se questi uccelli si dovessero mai
estinguere, dovremmo assumerci noi questo compito. Dovremmo pagare di
tasca nostra per ci che questi spazzini attualmente fanno per noi a costo
zero.
L'unico modo di vivere onesto disponibile ai senzatetto generalmente vivere di rifiuti e generalmente loro sono pi che disposti a vivere
in questo modo. un lavoro che possono svolgere senza avere un
indirizzo, sottomettersi alla supervisione altrui, timbrare il cartellino o
mantenere un guardaroba di vestiti socialmente approvati e hanno un
orario flessibilissimo.
David Wagner ha descritto come squadre di alcolizzati lavorino insieme
per rimuovere il rame vendibile dagli edifici abbandonati nella citt
nordica dove ha svolto il proprio studio. Naturalmente questo illegale,
anche se il rame andrebbe altrimenti perduto. Anzich ostacolare questo
tipo di attivit il pi possibile, perch non facilitarlo? Enormi quantit di
materiali potrebbero venire recuperate e riciclate in questo modo, il che ci
permetterebbe non solo di conservare risorse ma anche di ridurre la
quantit di materiali che finiscono nelle discariche e diventano rifiuti
tossici.
Lascia andare il mio popolo!
I senzatetto sono oltre la civilt perch sono oltre la portata della sua
gerarchia, che si rivelata incapace di sviluppare un'estensione strutturale
in grado di includerli. Il massimo che riesce a fare opprimerli,
tormentarli e ostacolarli. Accondiscendere ai senzatetto significherebbe
lasciarli andare, proprio come il faraone biblico lasci andare gli
Israeliti. Sto dicendo che i senzatetto vogliono veramente essere senzatetto? Non esattamente. Alcuni sono senzatetto a tempo determinato che
sono finiti per la strada a causa di un momento sfortunato e vogliono solo
tornare sulla strada del successo medioborghese. Nessuna delle mie
proposte glielo renderebbe pi difficile. Il resto vive per strada non

necessariamente perch amano essere senzatetto, ma perch le alternative


sono peggiori istituzionalizzazione, abusi famigliari, sistemi di affidamento ciechi o indifferenti ai loro bisogni, lavori che non offrono vere
speranze di elevazione sociale.
Sta di fatto, comunque, che molti che inizialmente diventano senzatetto
contro la loro volont in seguito acquistano una prospettiva diversa a
riguardo.
Mi piace com' la mia vita adesso.
Questo ci che un abitatore di tunnel ha detto alla giornalista Jennifer
Toth. E ha continuato: Sono indipendente e faccio quello che voglio. Non
che sono pigro o che non voglio lavorare. La maggior parte dei giorni
cammino per tutta la citt per raccogliere lattine. Questa la vita che
voglio. Un altro abitatore di tunnel ha raccontato di essere stato
rintracciato dal fratello, che voleva aiutarlo a tornare a una vita normale.
Mi ha offerto diecimila dollari. Semplicemente non capiva. Qui dove
voglio essere, ora come ora. Forse non per sempre, ma per adesso s.
Uno dei soggetti di David Wagner, in fuga da costanti maltrattamenti
domestici, scopr che la vita di strada era forte. Dormivo dove volevo.
Frequentavo gente, bevevo. Ero libero come un uccello. Secondo un altro,
scappato da degli abusi domestici a dodici anni, non era affatto male. Ho
viaggiato, sono arrivato fino alla costa, a sud. Era grandioso e non mi
voltavo mai indietro, non importava cosa succedeva.
Perfino quando la strada solo l'alternativa meno orribile, la gente
spesso sente di avere pi sostegno l che a casa. Uno scappato di casa,
descrivendo i suoi amici di strada a Katherine Coleman Lundy, ha detto:
Se hanno bisogno di cibo, di qualche dollaro, io gli do qualche dollaro...
Ogni volta che io ho bisogno di qualcosa, se mi serve e loro ce l'hanno, me
la danno. Un fuggitivo ha detto a Jennifer Toth: Otteniamo un vero
sostegno l'uno dall'altro, non solo per un'ora da qualche assistente sociale,
ma da gente a cui importa e che capisce veramente.
Cosa ne verrebbe fuori?
Se lasciassimo che i senzatetto si trovassero i propri rifugi e li
aiutassimo ad abilitare quei luoghi (anzich rastrellarli via ogni volta che si
stabiliscono da qualche parte), se indirizzassimo verso di loro le vaste
quantit di cibo che vengono scartate ogni giorno (anzich forzarli a

elemosinare cibo nei rifugi), se li aiutassimo attivamente a vivere secondo


le loro preferenze (anzich secondo le nostre), provate a pensarci i
senzatetto cesserebbero largamente di essere un problema. Diventerebbero qualcosa per cui abbiamo sempre lavorato nelle nostre citt, come la
manutenzione stradale. Le nostre strade non verranno mai aggiustate una
volta per tutte. Continueranno a usurarsi per sempre e noi continueremo
ad aggiustarle per sempre. Non pensiamo alla manutenzione stradale come
a un problema, perch qualcosa che abbiamo accettato. Se accettassimo i senzatetto, allora noi e i senzatetto (per una volta) lavoreremmo
insieme anzich gli uni contro gli altri. Mantenere la gente nutrita, protetta
e con un rifugio diventerebbe una preoccupazione e un compito comune.
Accettare i senzatetto non significherebbe far scomparire accattoni,
mendicanti e ubriaconi cos come effettuare manutenzione stradale non
significa far scomparire buche e ingorghi. Accettare i senzatetto (come per
i terremoti) significa guardare in faccia la realt e gestirla, non significa
cancellarla.
Non sono COMPLETAMENTE solo!
Verso la fine del suo studio sui senzatetto, Checkerboard Square:
Culture and Resistance in a Homeless Community, David Wagner ha
scritto:
Cosa accadrebbe se ai senzatetto... venissero offerte opportunit di
mobilit e risorse collettive, anzich scrutinio, sorveglianza e trattamento
individuali? Cosa accadrebbe se le fitte reti sociali e le coese subculture
che costituiscono la comunit dei senzatetto venissero usate da avvocati,
operatori sociali e altri? Cosa accadrebbe se si potessero fornire degli
alloggi geograficamente vicini alle aree dove i gruppi di strada si
radunano, alloggi di buona qualit che non richiedono di lasciare il gruppo
ma che possono venire condivisi con gli amici di strada... Cosa accadrebbe
se i benefici sociali venissero distribuiti non individualmente ma collettivamente, cosicch cibo, riparo e altri beni verrebbero dati a un intero
gruppo di persone e non a singoli individui? Ossia, uno non dovrebbe
aspettare per ore, fornire ogni aspetto della propria vita e continuare a
recarsi in un ufficio governativo regolarmente per essere ricertificato, ma
otterrebbe un permesso collettivo in quanto parte di un gruppo di persone
senzatetto (o altri gruppi di indigenti).
Tutte queste proposte (che perfino Wagner ammette essere radicali)
rappresentano un'accettazione della realt dei senzatetto. Sono pensate in

modo da aiutare i senzatetto a vivere decentemente mentre sono senzatetto


e a vivere come vogliono vivere (anzich come gli ufficiali governativi
pensano che dovrebbero vivere).
Obiezioni.
L'idea di accondiscendere al fenomeno dei senzatetto scatener
obiezioni da ogni parte. I liberali la percepiranno come un arrendersi, ma
questo sarebbe come dire che accettare e gestire il degrado stradale
significa rinunciare alle strade. Accettare i senzatetto significa ascoltare i
poveri che pensano di potersi prendere cura di se stessi con l'aiuto che
vogliono anzich l'aiuto che i rispettabilmente domiciliati pensano che
dovrebbero avere.
Dall'altro capo dello spettro politico, i conservatori percepiranno
l'accondiscendere al fenomeno dei senzatetto come un viziare dei
fannulloni, che dovrebbero invece essere puniti e disciplinati finch non si
trovano un lavoro. Alla fine forse capiranno che sarebbe come aiutare un
povero pescatore a mettere insieme dell'attrezzatura da pesca, anzich
dargli del pesce da mangiare.
Le obiezioni delle istituzioni ufficiali comunque saranno le pi
rumorose, perch le loro motivazioni vanno oltre le semplici questioni di
principio. Molte persone si guadagnano da vivere combattendo il
problema dei senzatetto, e vedranno la sua scomparsa come una minaccia
alla propria sopravvivenza (per quanto naturalmente non saranno tanto
sciocchi da metterla in questo modo).
Nel 1998, a Los Angeles, rubare un carrello della spesa ti avrebbe
procurato una multa di mille dollari e cento giorni dietro le sbarre. Quando
un donatore anonimo fece in modo di distribuire cento carrelli della spesa
legittimi ai senzatetto, gli ufficiali si immusonirono e lo definirono ben
intenzionato ma maldestro.
L'obiezione pi eloquente di tutte.
Accettare il fenomeno dei senzatetto permettere davvero ai poveri di
vivere per strada aprirebbe i cancelli della prigione della nostra cultura. I
miserabili e gli scontenti ne sgorgherebbero fuori. Sarebbe il primo grande
movimento di persone verso quella terra di nessuno sociale ed economica
che io chiamo oltre la civilt.
La Trib del Corvo, non pi oppressa, crescerebbe forse in maniera

esplosiva.
Non vogliamo che succeda una cosa simile, vero? Buon Dio, no.
Sarebbe caotico. Potrebbe perfino essere eccitante.
Carlos, che dopo essere scappato di casa viveva sotto una grata
allentata nel Riverside Park di Manhattan, ha detto a Jennifer Toth: Vorrei
cambiare il mondo in modo che ci fosse un posto per noi. Un bel posto
dove potremmo avere vera libert, e non vivere in un buco.
Abbiamo idee pericolose, qui... un posto per i senzatetto... un bel
posto... vera libert... non in un buco.
Mettete pi guardie sulle mura. Rinforzate i cancelli.

PARTE SEI
La Nuova Rivoluzione Tribale
Non si cambiano mai le cose combattendo la realt esistente. Per
cambiare qualcosa, devi costruire un nuovo modello che renda il modello
attuale obsoleto.
Buckminster Fuller.
Le tracce dei nostri antenati sono state spazzate via dalla Grande
Amnesia. Non sta a noi ridisegnare quelle tracce precise, ma disegnarne
delle nostre, altrettanto originali.
Carl Cole, diciannove anni.
La Trib del Corvo e altre.
Grazie a suo padre, Jeffrey pot vivere come un vagabondo senza
nemmeno venire stigmatizzato come senzatetto. Non aveva chiaramente
alcun interesse nel lavorare, ma nessuno gli disse mai Trovati un lavoro!,
perch non ebbe mai bisogno di tendere le mani per chiedere aiuto. Pu
darsi che sia stato troppo fortunato per il suo stesso bene, perch se fosse
stato davvero un senzatetto avrebbe potuto trovare il proprio posto nel
mondo come membro della Trib del Corvo.
Ma naturalmente questa trib non per tutti.
Quando ho descritto per la prima volta la Nuova Rivoluzione Tribale in
My Ishmael, ero pi o meno come un astronomo che descriveva un pianeta
la cui esistenza era stata dedotta ma non ancora osservata da nessuno. Se
me l'avessero chiesto, non avrei potuto fornire un solo esempio di ci di
cui stavo parlando. Solo dopo aver passato un anno a brancolare nel buio
mi venuto in mente che il circo (che avevo usato come un altro tipo di
modello in Providence: The Story of a Fifty-Year Vision Quest)
effettivamente organizzato in un modo autenticamente tribale. (E ho in
seguito aggiunto questo esempio alle successive edizioni di My Ishmael.)
Ma anche cos: solo un esempio?
Dopo aver brancolato nel buio per altri mesi, mi sono accorto di essere
ossessionato dal modello tribale etnico, progettato in modo da rendere un

gruppo di sessanta o settanta individui completamente autosufficiente.


Stavo considerando dimensioni e struttura e dimenticando i benefici.
Lo East Mountain News.
Appena cominciai a considerare il problema da un diverso punto di
vista, mi accorsi che Rennie, io e altre due persone una volta (senza
rendercene conto) ci eravamo guadagnati da vivere in modo autenticamente tribale, stampando lo East Mountain News in una vasta area a est di
Albuquerque, nel New Mexico. Rennie e io avevamo fondato il giornale
come una speculazione imprenditoriale virtualmente privi di capitale.
Dopo aver stampato un paio di numeri ci arriv una telefonata di Hap
Veerkamp, un anziano giornalista in pensionamento forzato (perch
nessuno era disposto ad assumerlo alla sua et). Disse che poteva fare
letteralmente qualunque cosa in un giornale a parte vendere spazi
pubblicitari. Noi gli dicemmo che ci sarebbe piaciuto molto avere le sue
storie e le sue fotografie, ma se non avessimo trovato qualcuno in grado di
vendere della pubblicit, saremmo andati in bancarotta molto in fretta. Lui
disse che avrebbe fatto un tentativo. Poche settimane dopo, ci contatt C.J.
Harper, una giovane donna che voleva disperatamente essere una scrittrice
e che aveva un'idea per una colonna che avremmo potuto gradire. Ci
piacque la colonna e ci piacque lei. La domanda successiva fu: Puoi
vendere spazi pubblicitari?
Posso vendere qualunque cosa, disse lei.
Perch funzion.
Improvvisamente fummo in affari in un modo modesto. Nessuno di
noi percepiva un salario. Alla fine della settimana, quando il numero era
stato pubblicato, Rennie si sedeva con C.J. e Hap e divideva i proventi
della pubblicit che rimanevano dopo aver pagato le spese di stampa.
Avevamo la regola di stampare solo tanto giornale quanto poteva pagarne
la pubblicit. Se avevamo abbastanza soldi per dodici pagine, ne
stampavamo dodici, e quella era una buona settimana. Se ne avevamo
abbastanza per otto, ne stampavamo otto, e quella era una settimana
decente.
Il giornale funzion per noi per due motivi. In primo luogo, avevamo
tutti uno standard di vita molto modesto, quindi quello che ricavavamo dal
giornale (una miseria, per gli standard normali) ci bastava. In secondo

luogo, non era solo un modo per fare soldi. Amavamo tutti il giornale ed
eravamo molto orgogliosi del nostro contributo a esso. Le fotografie di
Hap erano buone quanto quelle pubblicate nei giornali delle grandi
metropoli. Le colonne di C.J. erano favolose. Gli articoli di cronaca di
Rennie avrebbero potuto essere usati come modelli nelle scuole di
giornalismo. Ancora sgobbando sulla sesta versione del libro che un
giorno sarebbe diventato un romanzo intitolato Ishmael, io dedicavo solo
tre giorni a settimana al giornale, occupandomi del design e della
composizione, ma ci mi forniva un'occasione di fare una pausa dalla
scrittura e di fare altre cose che mi piacevano.
Non eravamo neanche lontanamente delle dimensioni di una trib
etnica, n vivevamo in comunit, ma godevamo comunque dei benefici
principali della vita tribale.
Lo East Mountain News come circo.
Come nel circo, ognuno di noi aveva un compito essenziale per il
successo complessivo. Come nel circo, il lavoro peggiore era quello del
capo (ed era svolto da Rennie); nessuno la invidiava o pensava mai
neanche per un attimo che venisse pagata troppo.
Proprio come nel circo, tutti sapevano che il giornale doveva fare soldi,
ma fare soldi non era l'obiettivo principale. Come la gente circense,
avevamo uno stile di vita che ci piaceva. Per poterlo conservare,
dovevamo mantenere il giornale in affari. Avevamo tutti bisogno del
giornale.
Senza bisogno di discuterne, sapevamo tutti che, come un circo,
dovevamo far andare avanti il giornale, cosicch il giornale potesse far
andare avanti noi. L'unico problema era che la trib aveva bisogno di un
altro paio di membri, e noi non riuscivamo a vederlo. Il capo aveva
bisogno di condividere alcuni dei propri compiti pi estenuanti e ce
n'erano parecchi, considerando che coprivamo un'area grande quanto
Rhode Island. Rennie si stava gradualmente esaurendo, ma le persone di
cui avevamo bisogno non si presentarono per darci l'aiuto che ci serviva e
(allo stesso tempo) estendere la nostra impresa in modo da poterne vivere
anch'essi. Diverse persone si presentarono per essere assunte, ma erano
interessate solamente alla paga. Quando videro quanto poco sarebbero stati
pagati, se ne andarono. Non si accontentavano di vivere grazie al giornale
e di rendere loro il suo successo, come stavamo facendo noi.

Il successo e il fallimento del giornale.


Lo sconcertante successo del giornale fu che costruendolo tribalmente,
Rennie e io fummo in grado di iniziare un'impresa con quasi nessun
capitale (giusto una piccolissima quantit di denaro contante e delle
attrezzature per la composizione in disuso generosamente forniteci dal
fratello di Rennie, James). Per costruire il giornale nel modo tradizionale e
farlo andare avanti grazie a impiegati regolarmente stipendiati, ci
sarebbero voluti centinaia di migliaia di dollari. Costruito nel modo
ordinario, ci sarebbero voluti almeno cinque anni perch il giornale
rientrasse delle spese iniziali. Costruito nel modo tribale, ci riusc nella
prima settimana. Data l'enorme area da coprire e la scarsa base
pubblicitaria a sua disposizione, il giornale non avrebbe mai generato
abbastanza profitti da interessare un editore con normali obiettivi
capitalistici. E in effetti, dopo averlo venduto (a un imprenditore locale che
voleva mandarlo avanti come una normale impresa), fall molto rapidamente.
Realisticamente parlando, quella zona in quel momento non poteva
supportare un giornale come un'impresa capitalista. Quello che avrebbe
potuto supportare era un foglio di annunci pubblicitari con alcuni articoli
aggiuntivi. E in effetti, dopo che lo East Mountain News fall, il suo posto
venne preso da un foglio simile.
Il beneficio tribale.
Il giornale di Albuquerque non copriva affatto le notizie del nostro
lato della montagna, eccezion fatta per l'occasionale omicidio. Per la
prima volta da sempre, grazie all'East Mountain News, la gente poteva
scoprire che cosa stava succedendo nella sua zona eventi scolastici,
politici e sociali quella parte della vita che pu essere definita notizie.
Bench non potesse saperlo, questo era un diretto beneficio della nostra
disponibilit a costruire il giornale tribalmente. Costruendolo nel modo
ordinario, non avremmo potuto offrire un vero giornale.
Personalmente non ero coinvolto nel rendere lo East Mountain News
un vero giornale. Il mio compito consisteva nel mettere insieme gli
annunci pubblicitari, e l finiva. Una volta, dopo una serie di pubblicazioni
da quattro e otto pagine che ci avevano fatti sentire con l'acqua alla gola,
dissi: Perch non pubblichiamo semplicemente un foglio di annunci
pubblicitari? La proposta fu respinta istantaneamente. Rennie, Hap e C.J.

partecipavano all'impresa perch era un giornale, non perch faceva loro


guadagnare soldi. Il fatto che avrebbe prodotto pi denaro come foglio di
annunci per loro era irrilevante. Avrebbero cessato di ottenere ci che
volevano, se fosse diventato un foglio di annunci, e l'avere pi soldi non
avrebbe compensato la perdita.
La cosa importante da vedere che non stavamo rinunciando a
qualcosa comportandoci in modo tribale. Stavamo ottenendo qualcosa,
essendo tribali qualcosa che altrimenti sarebbe stato fuori dalla nostra
portata. Non eravamo tribali perch eravamo nobili o altruisti; eravamo
tribali perch eravamo avidi ed egoisti.
Cos' successo a Hap e C.J.?
Abbiamo usato il giornale come un mezzo per guadagnarci da vivere.
Per esempio, quando Hap ebbe bisogno di un nuovo pneumatico, ci
accordammo con la fabbrica locale in modo da ottenerlo in cambio di un
annuncio pubblicitario sul giornale. Quando C.J. non riusc a comprare un
telefono solo con la propria firma, firmammo anche noi insieme a lei. Non
dubitammo per un istante che, a parti invertite, anche loro avrebbero fatto
lo stesso per noi.
Quando vendemmo il giornale, consigliammo caldamente al nuovo
proprietario di continuare a lavorare con Hap e C.J., ma lui rese subito
chiaro che aveva altre idee. Hap era ormai diventato una sorta di celebrit
grazie al suo lavoro al giornale, quindi non ebbe difficolt a trovare lavoro
al Torrance Country Citizen, un giornale la cui copertura si sovrapponeva
alla nostra a sud. ancora l mentre scrivo queste righe. La fotografia che
mi raffigura e che compare sulla sovracopertina di Providence stata
scattata da lui mentre gli facevamo visita nel 1993.
C.J. si sposata, si trasferita ed stata irraggiungibile da allora. Se la
vedete, ditele che ci farebbe piacere avere sue notizie.
Imprese tribali: gli ingredienti.
Semplicemente essere tribali non garantisce il successo, naturalmente.
Devono essere presenti anche i normali elementi necessari al successo. Nel
nostro caso, ci serviva il bisogno pubblico di un giornale e un numero di
imprese in cerca di spazi pubblicitari abbastanza grande, e avevamo
entrambe queste cose.
Ma a parte questo, Rennie e io fummo incredibilmente fortunati a

trovare due persone pronte a impegnarsi con noi nel costruire un giornale,
che si accontentavano di guadagnarci quel tanto che bastava per tirare
avanti (anzich arricchircisi) e che erano abituati a vivere in modo molto
modesto (come noi). Con tutte queste cose dalla nostra, difficilmente
potevamo fallire.
Penso che il requisito minimo sia un gruppo di persone che:
1) tutti insieme, hanno tutte le competenze necessarie per cominciare
e mandare avanti una certa impresa,
2) che sono soddisfatti di uno standard di vita modesto,
3) che sono disposti a pensare tribalmente - ossia, a ricavare ci di
cui hanno bisogno dall'impresa, anzich aspettarsi stipendi fissi.
Che imprese si prestano a una cosa simile?
Per quanto posso vedere, ogni impresa che pu avere successo nel
modo tradizionale pu averlo anche nel modo tribale con alcune
eccezioni. Un'impresa costruita intorno al lavoro di una singola persona
non sembra prestarsi molto a un approccio tribale. Per esempio, difficile
immaginare un internista e il suo ufficio lavorare insieme tribalmente. Il
divario tra ci che l'internista mette nell'attivit e ci che ci mettono gli
altri semplicemente troppo grande.
D'altro canto, un ospedale tribale non inconcepibile, perch l
l'internista ci metterebbe quanto il chirurgo, l'amministratore, l'anestesista,
e cos via. Non sono riuscito a trovare alcun modo di rendere lo scrittore
un lavoro tribale (a meno che non si preferisca pubblicarsi da soli).
Per nominare solo alcune cose, ristoranti e imprese di costruzioni e di
mantenimento dei prati potrebbero tutte essere mandate avanti tribalmente
(e sono sicuro che molte lo sono gi). Tenete a mente che, come gi detto,
una trib non altro che una coalizione di persone che lavorano insieme
come eguali per guadagnarsi da vivere. Non vedo davvero alcun limite alle
possibilit.
Una nuova impresa tribale.
La gente mi chiede spesso se mi considero un Lascia. In passato
rispondevo: Certo che no. Sono un prigioniero del sistema economico
Prendi proprio come voi. Sono interamente dipendente dal vasto macchinario corporativo che pubblica, distribuisce e vende i miei libri. Poi
aggiunsi che sarei stato molto felice di ridurre la mia dipendenza da questo

macchinario, anche solo del dieci percento, perch avrebbe rappresentato


una liberazione del dieci percento dalla prigione. Ma solo di recente
Rennie e io ci siamo messi davvero in azione per raggiungere quel dieci
percento.
Io produco molto materiale che ha valore commerciale scarso o nullo
(non attraente per la macchina editoriale), ma questo non significa che
non sia interessante per i miei lettori. Per rendere questo materiale
disponibile a coloro che lo vogliono (e possibilmente per ottenere quel
dieci percento di libert), abbiamo deciso di fondare una compagnia
chiamata New Tribal Ventures (Nuove Imprese Tribali), che render alcuni
miei lavori disponibili al pubblico fuori della macchina corporativa
dell'editoria statunitense. Per esempio, in due brevi libri chiamati The
Book of the Damned (Il Libro dei Dannati) e The Tales of Adam (Le Storie
di Adam) ho espresso alcune delle mie idee in modi straordinariamente
potenti, ma tutti concordano nel dire che non hanno valore commerciale.
Questi libri verranno offerti dalla New Tribal Ventures come un set di due
volumi intitolato An Animist Testament (Un Testamento Animista).
Compiti tribali e procedure organizzative.
Nelle compagnie neo-futuriste, tutti i membri della trib fanno tutto
scrivono, si esibiscono, vendono i biglietti, puliscono, e cos via. Lo stesso
vale per il Grande Circo Combinato di Culpepper e Merriweather, dove
tutti fanno tutto piazzare il tendone, prendersi cura degli animali, esibirsi,
e cos via.
Lo East Mountain News era organizzato in modo diverso. Hap e C.J.
raccoglievano le notizie e vendevano gli spazi pubblicitari. Io assemblavo
gli annunci e mi occupavo della composizione e dell'editing. Rennie
assemblava le notizie, si occupava dell'impaginazione ed era responsabile
di una vasta gamma di compiti manageriali di gran lunga troppi, come
venne fuori. Dato che nessuno si era presentato per assisterci in modo
tribale, avremmo dovuto assumere qualcuno perch si occupasse di alcuni
dei suoi compiti, ma non guadagnavamo abbastanza soldi per farlo.
Non riuscimmo a capire che un importante compito non stava venendo
svolto da nessuno di noi, un compito che potrebbe essere chiamato
marketing. Nessuno si present per espandere il guadagno della trib
svolgendo questo compito. Come risultato, per via di mancanza di senso
imprenditoriale e di esperienza, finimmo per scontrarci con un muro che
non potevamo aggirare. Dovevamo assumere qualcuno che aiutasse

Rennie, ma non potevamo farlo perch ci mancava un membro tribale che


non sapevamo nemmeno ci mancasse.
Una trib autonoma ha bisogno di svolgere tutte le funzioni che le
permetteranno di avere successo. Una trib di creatori di mobili non potr
avere successo senza che almeno un membro sappia come vendere mobili.
Sicurezza dalla-culla-alla-tomba?
Senza dubbio, il pi grande beneficio della vita tribale consiste nella
sicurezza dalla-culla-alla-tomba che fornisce. Come devo sempre
premettere, essa non il risultato della santit o dell'altruismo dei popoli
tribali. Babbuini, gorilla e scimpanz si godono esattamente lo stesso tipo
di sicurezza nei loro gruppi sociali. Gruppi che forniscono tale sicurezza
ovviamente si tengono stretti i loro membri molto meglio di gruppi che
non lo fanno. Ancora una volta, una questione di selezione naturale. Un
gruppo che non si prende adeguatamente cura dei propri membri un
gruppo che non ispira molta lealt (e probabilmente non durer a lungo).
Ma delle trib lavorative fornirebbero una tale sicurezza ai propri
membri? Non all'istante, ovviamente. Se fondate un'impresa con vostro
fratello di marted, difficilmente potr aspettarsi di potersi ritirare
mercoled con salario pieno per il resto della sua vita anche se potrebbe
sperare di poterlo fare dopo vent'anni, se aiuta a costruire l'impresa durante
quel periodo.
Il fatto che le trib etniche possono fornire ai loro membri sicurezza
dalla-culla-alla-tomba una vera misura della loro ricchezza. I popoli della
nostra cultura sono ricchi in marchingegni, dispositivi e intrattenimenti,
ma siamo tutti fin troppo consapevoli delle orrende conseguenze del
perdere il lavoro. Ad alcune persone fin troppe sembra la fine del
mondo; danno di matto, prendono l'arma automatica pi vicina, aprono il
fuoco sull'ex-capo e concludono piazzandosi un proiettile in testa. Queste
sono persone a cui evidentemente manca una sensazione di sicurezza.
E riguardo la cura degli anziani?
Mi stato chiesto se gli artisti circensi in pensione vengono accuditi
da quelli ancora in attivit, come gli anziani vengono accuditi dai giovani
nelle trib etniche. La vita circense non funziona cos ma neanche la vita
tribale. I vecchi cacciatori non vengono accuditi dai cacciatori giovani.
Tanto per cominciare, un circo non composto solo dagli artisti. Gli

artisti sono di gran lunga superati in numero da persone che fanno ogni
sorta di cose, proprio come gli attori che compaiono sullo schermo sono di
gran lunga superati in numero dalle persone che lavorano per permettere
loro di comparirci. Poi, parlare di artisti circensi in pensione non ha
senso per la vita circense n per la vita in una trib etnica, dove non
esistono cacciatori in pensione. Quando gli artisti non possono pi
esibirsi, cominciano a svolgere altri compiti nel circo. Non hanno bisogno
di venire accuditi solo perch non camminano pi sul filo e non fanno
acrobazie.
Che cosa si intende per cura degli anziani? Se si intendono tutti i
servizi di un moderno ospedale, allora naturalmente nessuna trib potr
fornire una cosa simile. L'IBM e la General Motors non mandano avanti
ospedali per i loro impiegati; offrono assicurazioni sanitarie, che ogni trib
altrettanto libera di offrire.
Se per cura degli anziani si intendono cibo, vestiti, riparo e lo stesso
tipo di attenzioni che gli anziani ricevono nelle trib etniche, allora tutto
questo rientra perfettamente nelle possibilit di una trib lavorativa.
Trib della mente.
La gente tende a immaginare le trib lavorative in una sorta di mondo
fantastico e post-apocalittico. Rimangono sconcertati quando faccio notare
che potrebbero avere assicurazioni sanitarie e piani pensione (se li
vogliono) o che il governo sar interessato a raccogliere anche le loro tasse
e i loro versamenti alla previdenza sociale come quelli di chiunque altro.
Ma se le cose stanno cos, chiedono allora, che senso ha quello che stiamo
facendo? Se il mondo continuer proprio come prima, perch prendersi il
disturbo? Queste sono domande a cui non si risponde mai abbastanza
spesso.
Madre Cultura insegna che abbiamo bisogno di un salvatore un
qualche gigantesco Sant'Arnold Schwarzenegger che sia una combinazione
di Ges, di Jefferson, del Dalai Lama, del Papa, di Gandhi, di Gorbachev,
di Napoleone, di Hitler e di Stalin, tutti in una sola persona. Gli altri sei
miliardi di noi, secondo Madre Cultura, sono inermi e incapaci di fare
qualunque cosa. Dobbiamo semplicemente aspettare pazientemente finch
non arriver Sant'Arnold.
Daniel Quinn insegna che nessun singolo individuo salver il mondo.
Invece (se verr salvato), lo sar da milioni (e alla fine miliardi) di noi che
vivranno in modo nuovo. Mille persone che vivono in un modo diverso

non farebbero crollare l'ordine dominante. Ma quei mille ne ispireranno


centomila, che ne ispireranno un milione, che ne ispirer un miliardo e
allora quell'ordine mondiale comincer a sembrare traballante!
(La prossima volta qualcuno mi chieder: Ma se l'ordine mondiale
dominante traballa, che ne sar della mia assicurazione sanitaria?)
La trib i suoi membri.
In un famoso scambio di opinioni alla Columbia University, a un
insegnante che aveva affermato che gli insegnanti fossero l'universit
venne immediatamente replicato dal presidente dell'universit (l'expresidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower) che gli insegnanti sono
impiegati dell'universit. Il signor Eisenhower non qui per contraddirmi
quando dico che i membri della trib non sono impiegati della trib, ma
sono la trib stessa. In effetti, questa la vera differenza.
Dato che la trib i propri membri, la trib ci che i suoi membri
vogliono che sia nulla di pi e nulla di meno. Se i membri della vostra
trib si aspettano che fornisca loro la stessa sicurezza dalla-culla-allatomba che hanno i membri delle trib etniche, allora fate in modo che sia
cos. Ma questo non un requisito essenziale, e potrebbe anche finire per
non avere senso in un mondo composto da trib aperte. In un mondo
simile, per esempio, sarebbe perfettamente concepibile che marito e
moglie possano appartenere a trib lavorative diverse e che i loro figli
vogliano appartenere ad altre trib ancora. In effetti, questa apertura alla
diversit il punto fondamentale.
Una trib un gruppo di persone che si guadagnano da vivere insieme,
e non c' un unico modo giusto di farlo.
Siate inventivi.
Perch guadagnarci da vivere?
La gente a volte reagisce alle mie proposte come se ci fosse qualcosa di
leggermente sgradevole nell'idea stessa di guadagnarsi da vivere
tribalmente o meno. Sembrano pensare che se la Nuova Rivoluzione
Tribale sar davvero tutto ci che dovrebbe essere, allora non dovremmo
aver affatto bisogno di guadagnarci da vivere, che dovremmo poter vivere
liberi come gli uccelli.
Ed esattamente cos. il fulcro della questione, potremmo dire.
Il loro fraintendimento non riguarda la Nuova Rivoluzione Tribale;

riguarda gli uccelli. I passeri potranno anche essere liberi come uccelli,
ma questo non significa che non debbano guadagnarsi da vivere. Al
contrario, ogni creatura vivente deve farlo. Zanzare, oche, delfini,
scimpanz, ragni e rane devono tutti spendere energie per ottenere ci di
cui necessitano per restare in vita. Non esiste alcuna creatura che spenda
tutta la vita standosene semplicemente sdraiata inerte mentre le risorse
necessarie le affluiscono spontaneamente e la mantengono in vita. Perfino
le piante devono guadagnarsi da vivere. Ognuna come una piccola
industria che trae energia dal sole e la converte nella propria sostanza.
La trib, in effetti, solo un'organizzazione sociale incredibilmente
efficiente che rende guadagnarsi da vivere facile per tutti a differenza
della civilt, che lo rende facile per pochi privilegiati e difficile per tutti gli
altri.
Un altro esempio tribale.
I Neo-Futuristi sono un gruppo di artisti che scrivono, dirigono e
rappresentano i propri lavori dedicati all'illuminazione sociale, politica e
personale sotto forma di teatro concettuale interattivo con il pubblico.
(Brano tratto dalla Dichiarazione di Intenti online del gruppo.)
Lavorando in un ambiente con tecnologia scarsa o assente, il gruppo ha
messo insieme un originale lavoro drammatico postmoderno che rappresenta una collezione di trenta recite in continuo alternarsi interpretate in
sessanta minuti con il titolo collettivo Troppa luce rende il bambino
cieco (Too Much Light Makes the Baby Go Blind). Questo lavoro caratteristico (nel momento in cui scrivo) stato messo in scena a Chicago dal
primo dicembre del 1988, e ha avuto un successo notevole al Teatro
Pubblico Joseph Papp a New York City nel 1993. Nel 1992 i Neo-Futuristi
hanno aperto il proprio Neo-Futurarium, che vanta 154 posti a sedere e una
galleria d'arte.
In ogni momento sono attivi nella compagnia fino a tredici membri,
anche se la rappresentazione media tende a coinvolgerne circa otto. Oltre a
scrivere, dirigere e interpretare Troppa luce, questi tredici svolgono
virtualmente ogni compito associato al teatro e alla produzione vendere i
biglietti, pulire, riciclare, produrre i programmi, e cos via.
Cavarsela nel solito modo.
In uno studio sugli zingari e su altri popoli itineranti, l'antropologo

Sharon Bohn Gmelch elenca alcuni dei motivi per cui questi gruppi
sopravvivono. Tengono un basso profilo e hanno scarso interesse
nell'accumulazione materiale e nell'espansione del capitale. Sono disposti
a sfruttare opportunit marginali, a riempire i buchi dell'economia e ad
accettare un piccolo margine di profitto da varie fonti. In breve, sono
bravi a cavarsela, come lo erano i residenti di Madrid quando vivevamo l
e come erano i membri dello East Mountain News, nessuno dei quali si
guadagnava da vivere esclusivamente dal giornale.
Lo stesso vale per i Neo-Futuristi. Bench il loro scopo sia di guadagnarsi da vivere col teatro, la maggior parte di loro probabilmente ne
ricavava solo dal venti al cinquanta percento del proprio reddito nel 1998,
secondo il fondatore Greg Allen (che arrotonda insegnando storia del
teatro al Columbia College). Gli altri hanno lavori part-time come
massaggiatori, allenatori personali, scrittori, tecnici, astrologi, segretari,
camerieri e una vera e propria rock-star in una famosa band punk.
Uno della compagnia, Geryll Robinson, scrive: Vorrei poter vivere la
mia vita senza dover sostenere/essere sostenuto dalle corporazioni
americane. Non posso. Svolgo un certo numero di bizzarre e spesso
confuse attivit per cui la gente mi paga... Ho visitato Chicago, ho visto
Troppa Luce. Volevo farne parte. Mi sono trasferito l. Ho fatto un provino.
Ora sono dei loro. La mia vita buona. Molto buona.
Ma non potrebbe X essere una trib?
Questa una domanda che mi viene fatta ancora e ancora con varie
cose al posto di X. Per esempio, mi stato chiesto se un'impresa
convenzionale gi ben avviata possa venire convertita in una tribale. S,
possibile ma difficile, e la difficolt principale il fatto che la maggior
parte della gente coinvolta nelle imprese convenzionali lo fa solo per
ricevere uno stipendio, punto. Alcuni, dopo essersi arrampicati sulla scala
dello stipendio, non vorrebbero scendervi. Proprio come queste persone
potrebbero non essere soddisfatte di avere meno di uno stipendio, altre
potrebbero non essere soddisfatte di avere di pi vogliono solo fare il
loro lavoro e tornare a casa. Ma naturalmente nulla impossibile.
Uno studente del mio seminario di Houston mi ha chiesto se un gruppo
di persone non potessero semplicemente riunirsi e vivere tribalmente ma
guadagnarsi da vivere altrove, individualmente. Certo, e va benissimo, ma
questa una comune, non una trib, proprio perch non si guadagnano da
vivere collettivamente.

Ma una trib non pu essere una comune e una comune non pu


essere una trib?
Ci serve un po' di preparazione per rispondere a queste domande.
Comunit e trib: origini.
La maggior parte delle comunit esistenti sono semplicemente
comparse spontaneamente, senza pianificazione. Tempo fa, un secolo fa
o due o cinque a uno spaccio si un un negozio di alimentari, una
macelleria, una stalla, una ferramenta, una taverna, e poi in breve una
banca, una pensione, uno studio legale, un barbiere, un medico, e cos via.
A un certo punto, tutti realizzarono di avere un interesse nel successo della
comunit e nel successo di ogni membro, a un certo livello. Il banchiere
sicuramente voleva che un droghiere avesse successo, ma non gli
importava che fosse Smith o Jones. Il proprietario della pensione voleva
che un barbiere avesse successo, ma non gli importava che fosse Anderson
o Adams.
Le comuni non cominciano mai in questo modo casuale e fortuito.
Sono comunit intenzionali, che nascono tra persone che vogliono
vivere insieme per perseguire ideali comuni, solitamente in relativo
isolamento. Le comuni riguardano il vivere insieme, e possono o meno
includere anche il lavorare insieme.
Le trib (e qui parlo di nuove trib, naturalmente) si originano tra
persone che vogliono unire le proprie forze e capacit per guadagnarsi da
vivere insieme. Le trib riguardano il lavorare insieme, e possono o meno
includere anche il vivere insieme.
Comunit e trib: appartenenza.
Entro i limiti previsti dalla legge e dalle usanze, le comunit ordinarie
hanno la politica di escludere alcuni tipi di persone e di includere tutti gli
altri. In altre parole, a meno che non apparteniate a qualche razza,
religione, classe sociale o etnia detestata e aborrita, siete i benvenuti.
Le comuni procedono nel modo opposto. La loro politica di includere
alcuni tipi di persone e di escludere tutti gli altri. In altre parole, a meno
che non vi riconosciate nei valori (sociali, politici o religiosi) del gruppo,
non siete i benvenuti.
La regola tribale invece : puoi aumentare il profitto della trib per
includere te stesso? In altre parole, se vuoi vivere tribalmente, devi

estendere i guadagni del gruppo in modo che coprano anche te. Questo
esattamente ci che Hap e C.J. fecero per lo East Mountain News. Non
avremmo potuto includerli nell'impresa se non l'avessero ampliata
vendendo spazi pubblicitari.
Pu una trib essere una comune?
Come ho detto, le trib riguardano il lavorare insieme e possono o
meno includere anche il vivere insieme. Ma i popoli tribali possono vivere
insieme senza diventare una comune. Parlando di minoranze di artigiani,
commercianti e intrattenitori come gli zingari, i Taters norvegesi, i
nomadi irlandesi e i Nandiwalla indiani, l'antropologo Sharon Bohn
Gmelch nota specificamente che l'organizzazione sociale di questi gruppi
flessibile e fondamentalmente non comunitaria.
La difficolt che vedo nel trasformare una trib in una comune che le
comuni di solito scelgono i propri membri sulla base di ideali condivisi.
Gli ideali condivisi non sono irrilevanti nelle trib, ma la loro importanza
superata dalla domanda: Puoi ampliare il nostro sostentamento in modo
che includa anche te?
Posso sicuramente dire che a nessuno di noi dell'East Mountain News
venne mai in mente di fondare una comune. L'idea ci sarebbe sembrata
ridicola.
La trib non consiste nel vivere insieme, ma nel guadagnarsi da vivere
insieme.
Pu una comune essere una trib?
La risposta : S, una comune pu sicuramente essere una trib; solo
un modo problematico di iniziare.
Le comuni generalmente cominciano con persone che vogliono
andarsene da tutto quanto. Separandosi da una societ corrotta,
materialista e ingiusta, essi tipicamente vogliono vivere pi vicini alla
natura insieme a persone con i loro stessi ideali. Dato che hanno
intenzione di vivere semplicemente, guadagnarsi da vivere sembra quasi
secondario. Possono coltivare, produrre oggetti d'artigianato o fare i
pendolari verso lavori ordinari. Col passare del tempo, tutto potr andare
esattamente come previsto... o no. La semplicit rustica pu rivelarsi meno
affascinante di quanto si pensasse. Forse alcuni cominciano ad annoiarsi
delle attivit da svolgere. I nervi cedono, gli ideali sono dimenticati, le

amicizie si dissolvono e presto l'intera impresa fallisce. O pu prendere


una direzione diversa. I membri potrebbero concentrarsi di pi sul
guadagnarsi da vivere insieme in modo pi soddisfacente piuttosto che sui
loro ideali. Ricordatevi, comunque, che questo gruppo originariamente si
era formato per motivi completamente diversi, quindi se avranno delle
capacit e degli interessi in comune sar pura fortuna e non pianificazione.
come andare a fare la spesa comprando solo ingredienti che
cominciano con la lettera m mostarda, maionese, maccheroni e cos
via e poi chiedersi se per caso si hanno tutti gli ingredienti necessari per
cucinare la Cassoulet du Chef Toulousian. Potrebbe succedere, naturalmente, ma non sar probabile quanto lo sarebbe stato se avessimo
comprato quegli ingredienti precisi intenzionalmente.
Facciamo questo spettacolo proprio qui nel granaio!
La leggenda narra che questa frase sia stata pronunciata da Mickey
Rooney in una mezza dozzina dei film che ha girato con Judy Garland
negli anni Quaranta. Che sia mai stata detta o no, il suo significato
chiaro. Tutti capiscono che esprime i sentimenti di una troupe di giovani
intrattenitori in cerca di un'occasione per esibire il loro talento.
importante notare che non si tratta di un gruppo di persone che
cercano di trovare qualcosa da fare insieme. In effetti, quelle persone sono
un gruppo proprio perch sanno gi che cosa vogliono fare insieme.
L'industria dello spettacolo li ha radunati nello stesso modo in cui il
giornale ha radunato noi e Hap e C.J. Avremmo potuto essere i migliori
degli amici, ma solo il giornale avrebbe potuto farci diventare una trib. Se
avessimo deciso di aprire un negozio di antiquariato o un'industria di
software, Hap e C.J. non sarebbero mai entrati nell'affare, non importa
quanto avremmo potuto essere vicini.
Dico tutto questo in risposta a un'obiezione che dev'essere nella mente
di molte persone: un gruppo qualsiasi di amici pu diventare una trib? La
risposta s, proprio come pu diventarlo una comune. del tutto
possibile, solo improbabile a meno che quel gruppo di amici non si sia
creato intorno a un interesse lavorativo comune (come i Neo-Futuristi).
Gli Amish non sono forse una trib di agricoltori?
Gli Amish sono una setta religiosa, una derivazione dei Mennoniti.
Ecco che cosa li rende comunitari anzich tribali: se chiedete di unirvi a

loro, sono molto pi interessati alle vostre credenze religiose e alle vostre
convinzioni morali piuttosto che alle vostre ambizioni agricole.
Una comune pu essere una trib, proprio come un faro pu essere
un granaio e un vestito da sera pu essere un'uniforme da infermiera. Ma
rimane il fatto che diamo alle cose nomi diversi perch le percepiamo
come cose diverse. Nel New England coloniale, i coloni fondavano
comuni, non trib, e conoscevano la differenza. Le trib erano per i
selvaggi e le comuni erano per le persone civilizzate.
La gente chieder anche: Ben & Jerry non forse un'azienda tribale?
E la risposta che Ben & Jerry era un'azienda tribale quando Ben e Jerry
erano gli unici membri della compagnia e producevano personalmente
gelato in un freezer da quattro galloni e mezzo e lo vendevano ai clienti da
una stazione di servizio rimodernata a Burlington, in Vermont. Ma dopo
quel punto, la loro compagnia cresciuta non aggiungendo membri alla
trib, ma aggiungendo impiegati, nel modo tradizionale. Ben & Jerry non
un'azienda tribale, un'impresa guidata dal profitto (il che non la rende
affatto meno ammirevole).
Un'impresa guidata dal profitto pu essere un'impresa tribale? Naturalmente. Solo che non lo automaticamente.
Non mia intenzione (n in mio potere) privare la parola trib del
proprio significato ordinario. Piuttosto, mia intenzione dargliene uno
speciale quando viene usata nel contesto della Nuova Rivoluzione Tribale.
Nobili selvaggi?
Esaminando che cosa servirebbe per creare una trib che si occupasse
di sanit, una dottoressa ha menzionato il fatto che i professionisti del
settore medico nella nostra societ hanno generalmente un livello
qualitativo di vita piuttosto alto chiaramente sottintendendo che questo le
sembrava un ostacolo o un problema. Alcune domande rivelarono che
stava inconsciamente immaginando i membri di una trib medica come
nobili selvaggi troppo nobili per farsi pagare per i propri servizi (e quindi
incapaci di mantenere gli standard di vita a cui erano abituati).
difficile gestire questo familiare bipolarismo, che considera le persone capaci di essere soltanto completamente egoiste o completamente
altruiste. Come un interruttore che accende o spegne, possono spostarsi
solo da una parte o dall'altra. La vita tribale funziona nel mezzo di questi
due poli, e una trib composta solo da individui completamente altruisti
fallir sicuramente quanto una trib composta solo da individui completa-

mente egoisti.
Se un medico decidesse di esercitare genericamente in una piccola
cittadina anzich perseguire una specializzazione in una grande citt, si
aspetterebbe forse di lavorare per nulla? Ovviamente no. La gente nelle
piccole cittadine si aspetta di pagare per i servizi medici. Se un medico
decidesse di voler far parte di una trib sanitaria anzich di un ospedale
convenzionale, perch mai dovrebbe aspettarsi di lavorare per nulla? La
gente sa che i medici, che lavorino in un ospedale o in una trib, devono
guadagnarsi da vivere come chiunque altro.
Un'impresa tribale intermittente.
All'inizio del film del 1973 La Stangata, vediamo una coppia di
truffatori, Johnny Hooker (Robert Redford) e Luther Coleman (Robert Earl
Jones) mentre attuano una breve truffa conosciuta come il Fazzoletto
Giamaicano ai danni di un uomo che, a loro insaputa, sta trasportando del
denaro per il capomafia Doyle Lonnegan (Robert Shaw). Quando
Lonnegan viene a sapere della truffa, fa uccidere Coleman. Per vendicare il
suo amico, Hooker decide di truffare Lonnegan per una cifra davvero
importante. Mentre realizza il suo piano, vediamo che appartiene a una
vera trib di truffatori, che generalmente si guadagnano da vivere con
lavori onesti (per esempio come commessi o impiegati di banca), ma che
sono sempre pronti a unirsi come una trib per una delle classiche grosse
truffe. Viene precisato il fatto che sono costantemente pronti a entrare in
azione. Quando il singolo, tacito segnale viene inviato, abbandonano
istantaneamente i loro lavori. Senza chiedere quanto sar grande il ricavato
o quale sar la loro parte, si riuniscono per mettere in scena un'elaborata
produzione teatrale chiamata un grande negozio. Come nel circo, ogni
membro essenziale quando arriva il suo momento. Uno studia Lonnegan
per scoprire come attirarlo in trappola. Altri lavorano al set e ai costumi.
Bench Henry Gondorff (Paul Newman) sia chiaramente il capo, questo
non lo rende particolarmente importante. Tutti i compiti devono venire
svolti e quello del capo solo uno di essi. Nelle organizzazione gerarchiche, il capo un essere supremo. Nelle organizzazioni tribali, solo un
altro lavoratore. (Questo esattamente il modo in cui funzionava nello
East Mountain News.)
La mia prossima impresa tribale.

Molto prima di identificare il concetto come tribale, volevo aprire un


circo di apprendimento come quello che ho descritto in Providence e in
My Ishmael. Ora ho un'idea migliore di come realizzare concretamente
questo progetto. Houston mi attira perch non divisa in zone, il che la
rende una folle accozzaglia di distretti residenziali e commerciali, e
nessuno alza un sopracciglio se qualcuno dirige un'azienda da casa sua.
Questo lo rende un luogo ideale per un circo di apprendimento, che
combini spazi per il lavoro, le esibizioni e le rappresentazioni in modo da
fornire un centro per lavorare, giocare, esibirsi ed apprendere, che
coinvolga (come insegnanti, artisti e partecipanti) acrobati, giocolieri,
pagliacci, ballerini, musicisti, attori, progettisti, prestigiatori, tecnici
dell'illuminazione, registi, scrittori, ceramisti, pittori, scultori, fotografi,
tessitori, costumisti, carpentieri, elettricisti, e cos via. Niente voti, niente
corsi obbligatori, niente esami solo la possibilit di imparare quello che
si vuole, quando si vuole. Bench aperto a studenti di tutte le et, sarebbe
una risorsa straordinaria per genitori che vogliano istruire a casa i figli, una
scelta che sta diventando sempre pi popolare ovunque, con buone ragioni.
(Per favore notate, comunque, che questo non un centro educativo
comunitario in cui gli studenti dirigono l'apprendimento. Per quanto una
cosa simile sia positiva, io sto mirando all'intrattenimento, non a un buon
lavoro civico.)
Qualcuno mi ha chiesto perch gli studenti dovrebbero preferire questo
circo di apprendimento a un'universit. Le due cose non sono in competizione, e gli studenti rigorosamente orientati a una carriera preferiranno
sicuramente l'alternativa pi convenzionale. Non esiste un orario stabilito
per questa grande impresa.
Distinguere sapere.
importante per me precisare (prima che lo facciano altri) che non ho
inventato il modo tribale di fare affari; l'ho solo distinto da quello
tradizionale, e cos facendo l'ho reso particolarmente visibile. Ora che
sapete riconoscerle, probabilmente vedrete aziende tribali ovunque.
Durante un mio seminario, Rennie me ne ha ricordata una che conosciamo
a Portland, Oregon, la Rimskykorsakoffeehouse. Questo eccentrico caposaldo locale, creazione dell'eccentrica celebrit locale Goody Cable, deve
quasi venire provato per essere creduto. Prendere un tavolo significa
entrare in un mondo speciale che pu essere descritto adeguatamente solo
come tribale. Quando il locale diventa particolarmente affollato, i clienti

vengono spesso esortati a servire ai tavoli, e conosco un autore locale che


serve ai tavoli una notte a settimana solo per il privilegio di appartenere
alla trib. Ci sono spesso lunghe file di persone che aspettano di poter
entrare; gli piace stare l perch alla gente che lavora l evidentemente
piace starci.
I popoli tribali ottengono di pi dalla vita.
Provate a pensarci. Mi ci sono volute trentamila parole per far sembrare
queste otto plausibili.
I civilizzati odiano e temono i popoli tribali.
Gli individui che fanno spettacoli itineranti di qualunque tipo sono visti
come persone eccitanti ma pericolose, che quando non sono sul
palcoscenico devono venire evitate. Questo parte del loro fascino,
specialmente per i giovani. Nelle epoche passate, gli zingari venivano
costantemente sospettati di rapire i bambini, probabilmente perch pi di
un ragazzino ha ceduto al richiamo della vita zingara. Viene sospettato da
molto tempo che il tribalismo degli ebrei potrebbe aver contribuito alla
loro demonizzazione. E di sicuro non abbiamo risparmiato le forze quando
si trattato di distruggere il tribalismo dei popoli nativi, ovunque ne
abbiamo trovati. Il loro tribalismo il simbolo stesso della loro arretratezza e del loro stato selvaggio. I civilizzati vogliono che le persone siano
dipendenti dalla gerarchia prevalente, non l'uno dall'altro. C' qualcosa di
intrinsecamente malvagio in persone che si rendono autosufficienti in
piccoli gruppi. Ecco perch i senzatetto devono venire dispersi ovunque si
radunino. Ecco perch la comunit Davidiana a Waco ha dovuto essere
distrutta; non erano stati accusati di nessun crimine, tantomeno condannati,
ma dovevano fare qualcosa di davvero davvero malvagio l dentro. I
civilizzati vogliono che le persone si guadagnino da vivere individualmente, e vogliono che vivano separatamente, dietro porte chiuse a chiave una
famiglia per casa, ogni casa completamente equipaggiata con frigoriferi,
televisori, lavatrici, e cos via. Ecco come vive la gente perbene. Non vive
in trib, vive in comunit.
Eppure, strano ma vero, appena si comincia a considerare la trib
qualcosa di desiderabile, la gente perbene comincer a insistere di essere
tribale quanto i Boscimani o i Piedi Neri.
Trib e comunit.

Spinta in uno stampo gerarchico, la trib diventa ci che i civilizzati


chiamano una comunit. Entro la gerarchia della civilt in ogni epoca, le
comunit mostrano tra di loro somiglianze a vari livelli. Il villaggio dello
Yorkshire medievale di Wharram Percy era un microcosmo dell'Inghilterra
feudale, proprio come Evanston un microcosmo dell'America moderna.
Quasta sorta di somiglianza frattale tra microcosmi e macrocosmi , come
hanno sottolineato John Briggs e David F. Peat, un prodotto di tutte le
complesse relazioni reciproche interne che agiscono in un sistema
dinamico come il nostro. inevitabile che Evanston e East L.A., e
Harlem, e Broken Arrow, Oklahoma riflettano tutte l'organizzazione
gerarchica complessiva della nostra societ, con i ricchi qui, la classe
media qua e i poveri l. Non importa che i ricchi di Evanston se la passino
meglio dei ricchi di East L.A., o che i poveri di Harlem se la passino
peggio di quelli di Broken Arrow. La struttura la stessa.
La parola comunit essa stessa un riconoscimento di decenza e
rispettabilit, e non viene concessa a chi non ne viene ritenuto degno. Gli
omosessuali hanno lottato a lungo e duramente per diventare la comunit
gay, ma i pederasti e i pornografi non hanno la minima possibilit di
riuscirci. Teppisti, criminali, detenuti e fanatici religiosi non hanno
comunit: hanno bande, cosche, popolazioni e sette.
Posso immaginare persone del tutto rispettabili venire attratte dall'Obiettivismo, dalla Semplicit Volontaria o dall'Individualismo Creativo. Ho
pi difficolt a immaginarle attratte dalla vita tribale. Ma forse un
problema mio.
Una parabola sulla sostenibilit.
Un inventore port i progetti per un nuovo dispositivo a un ingegnere,
che li guard e disse: Questo macchinario difettoso a livello sistemico,
il che significa che si distrugger dopo solo pochi minuti di attivit.
Non se ben fatto, replic l'inventore. Ogni parte deve essere fatta
dei materiali migliori e in modo assolutamente preciso.
L'ingegnere costru il dispositivo, ma si distrusse dopo soli quattro
minuti di attivit. L'inventore non ne rimase scoraggiato. Non ha fatto
quello che le avevo detto, disse. Deve usare materiali molto migliori i
migliori esistenti e fabbricare ogni parte con precisione assoluta.
L'ingegnere prov di nuovo, e il nuovo modello funzion per otto
minuti. Vede? disse l'inventore. Stiamo facendo passi da gigante. Provi
di nuovo, usando materiali ancora migliori e precisione ancora maggiore.

Il dispositivo successivo dur per dieci minuti. All'ingegnere venne detto


di costruire un altro macchinario ancora, usando materiali ancora migliori
e precisione ancora maggiore. Il nuovo dispositivo dur per undici minuti.
L'inventore voleva continuare in questo modo, mirando ai componenti
perfetti, ma l'ingegnere si rifiut, dicendo: Non vede che i miglioramenti
stanno diminuendo qui? Cercare di far funzionare un progetto difettoso
migliorando i suoi componenti uno spreco di tempo. Mi porti un progetto
fattibile e le garantisco un dispositivo che funzioner per anni, usando
componenti fatti di materiali ordinari e fabbricazione ordinaria.
Perch quello che abbiamo insostenibile.
un pilastro fondamentale della nostra mitologia che il nostro unico
problema che gli esseri umani non sono fatti abbastanza bene. Dobbiamo
essere fatti di materiali migliori, seguendo procedimenti pi precisi e
dettagliati (derivati, forse, da versioni ecologiste delle nostre religioni
tradizionali). Dobbiamo solo venire fabbricati pi gentili, pi dolci, pi
altruisti, pi lungimiranti, e cos via, poi tutto andr bene. Naturalmente,
nessuno riuscito a renderci migliori l'anno scorso o l'anno prima o l'anno
prima ancora o l'anno prima ancora o in effetti ogni anno a memoria
d'uomo ma forse quest'anno avremo fortuna... O l'anno prossimo, o
quello dopo ancora.
Ci che mi sono sforzato di dire in tutti i miei libri che il difetto della
nostra civilt non nelle persone, nel sistema. vero che il sistema ha
continuato ad andare avanti per diecimila anni, che un tempo molto
lungo paragonato a una vita individuale, ma quando viene paragonato
all'intera storia umana, questo episodio non notevole per la sua epica
lunghezza, ma per la sua tragica brevit.
In Ishmael ho paragonato il macchinario della nostra civilt a un
velivolo che stato in aria per diecimila anni ma in caduta libera anzich
in volo. Se rimarremo a bordo ci schianteremo insieme a lui, e presto. Ma
se la maggior parte di noi alleggerisce il suo carico abbandonandolo, potr
probabilmente restare in aria per molto tempo (mentre il resto di noi prova
qualcosa che abbia pi senso).
Molliamo tutto e scavalchiamo il muro!
Il professore di antropologia James W. Fernandez ha scritto: Gli
antropologi, al contrario dei filosofi, trovano che i mondi culturali vengano

realizzati dalla messa in atto di metafore combinate.


Quindi, eccoci qui. Sar felice di combinare alcune metafore per
concretizzare un nuovo mondo culturale.
Dopo diverse ore passate a discutere dello spostamento oltre la civilt
del vivere tribale, uno dei partecipanti al mio seminario disse che non
riusciva ancora a capire come questo avrebbe aiutato a rendere la vita
umana pi sostenibile. passato molto tempo dall'ultima volta che ho
affrontato questo problema, quindi dovrei probabilmente affrontarlo di
nuovo ora. una domanda valida e importante. La Nuova Rivoluzione
Tribale potr anche dare alle persone una vita migliore, ma se non servir a
perpetuare la nostra specie oltre qualche decennio, che senso avr?
Al momento ci sono circa sei miliardi di noi in ci che ho chiamato la
cultura del massimo danno. Solo il dieci percento di questi sei miliardi
dannoso al livello peggiore possibile sta divorando risorse al ritmo
maggiore, contribuendo maggiormente al riscaldamento globale, e cos via
ma il restante novanta percento, non avendo obiettivi migliori in vista,
vuole solo diventare come il dieci percento. Invidia quel dieci percento ed
convinto che vivere in modo massimamente dannoso sia il modo
migliore di vivere che si possa immaginare.
Se non diamo loro qualcosa di meglio a cui aspirare, siamo spacciati.
Un cambiamento sistemico.
La Nuova Rivoluzione Tribale una via di fuga dalla prigione della
nostra cultura. Le mura di questa prigione sono economiche. Il bisogno di
guadagnarci da vivere ci tiene dentro, perch non c' modo di guadagnarci
da vivere dall'altra parte. Non possiamo attuare la Soluzione Maya non
possiamo svanire in una vita di tribalismo etnico. Ma possiamo svanire in
una vita di tribalismo lavorativo.
Questo ridurr la nostra civilt a un ammasso di rovine fumanti?
Certamente no. Ne ridurr le dimensioni. Man mano che sempre pi
persone vedranno che oltrepassare le mura significa ottenere qualcosa di
meglio (e non rinunciare a qualcosa), sempre pi persone abbandoneranno la cultura del massimo danno e pi questa cultura viene abbandonata,
meglio . La via di fuga porta oltre la civilt, oltre la cosa che, secondo la
nostra mitologia culturale, l'invenzione definitiva dell'umanit.
La via di fuga porta alla prossima invenzione dell'umanit.
Ma comunque sia, questa invenzione ci dar uno stile di vita
sostenibile?

Ecco come la vedo io. Gli umani che vivevano in trib erano ecologicamente stabili quanto i leoni e i babbuini che vivono in branchi. La vita
tribale non era qualcosa che gli umani avevano inventato a tavolino. Era il
dono della selezione naturale, un successo collaudato non la perfezione,
ma difficile da migliorare. La gerarchizzazione, d'altro canto, ha
dimostrato di essere non solo imperfetta ma a lungo andare catastrofica
per la Terra e per noi. Quando l'aereo sta precipitando e qualcuno vi offre
un paracadute, non si chiede di vedere la garanzia.
Ma perch sarebbe la prossima grande avventura dell'umanit?
In The Story of B e altrove mi sono molto sforzato di precisare che noi
i Prendi, i membri di questa cultura non siamo l'umanit, e di sicuro
non ritratter mai quest'affermazione. Non l'umanit che attualmente sta
convertendo la biomassa del pianeta in massa umana, la gente di una
cultura la nostra. Non l'umanit che sta spingendo migliaia di specie
all'estinzione ogni anno con la sua espansione, la gente di una cultura
la nostra.
Perch allora definisco la Nuova Rivoluzione Tribale come la prossima
grande avventura dell'umanit, invece di definirla la nostra prossima
grande avventura? La risposta semplice: la civilt non la nostra
avventura. Come ho detto svariate volte in questo libro, la civilt
un'avventura che molti popoli hanno intrapreso. Noi non siamo stati gli
unici; siamo solo gli unici a esserci rimasti aggrappati fino al martirio. E se
la civilt non stata solo la nostra grande avventura, come potrebbe la
prossima grande avventura essere solo nostra?
La Nuova Rivoluzione Tribale non pensata per essere solo nostra
chiunque voglia pu unirvisi, dopotutto. Ma non nemmeno obbligatoria.
Il vecchio tribalismo con cui l'umanit diventata l'umanit ancora
valido come sempre stato. Non si esaurir mai e non diventer mai
obsoleto. Atterrare sulla Luna stato un grande risultato per l'umanit, ma
questo non significa che tutti gli umani debbano farlo.

PARTE SETTE
Oltre la civilt
Un'importante innovazione scientifica raramente si afferma avanzando
a poco a poco e convertendo gradualmente i suoi detrattori. [] Ci che
avviene che i suoi detrattori gradualmente scompaiono e che la nuova
generazione cresce trovando l'idea familiare fin dall'inizio.
Max Planck.
Liberazione.
Durante il periodo in cui milioni di individui stavano venendo liquidati
in quanto nemici del popolo, c'era un certo poeta pericoloso che era
celebre per la sua inquietante abilit nell'evitare di contrariare Stalin. Un
giornalista francese lo rintracci e gli chiese se fosse stato censurato
durante il regno del terrore.
Censurato! si indign il poeta. Io declamo le mie poesie dal
palcoscenico del Teatro ------- ogni luned sera!
Il giornalista si assicur di esserci il luned seguente, ma trov il teatro
buio e chiuso. Aspett per un'ora, poi, mentre stava per andarsene, si apr
una porta secondaria e il poeta scivol fuori nella notte.
Cos' successo? gli chiese il giornalista. Credevo che avrebbe letto
qui, stasera.
L'ho fatto, dichiar il poeta enfaticamente. Si d il caso che io sia al
mio meglio quando leggo di fronte a un teatro vuoto.
Quando qualcuno mi dice che i miei libri li hanno ispirati ad
andarsene e fondare una comune da qualche parte, gli auguro ogni bene
e mi mordo la lingua per resistere dal dirgli che si tratta di qualcosa di
molto lontano da ci che avevo in mente io. Se puoi essere libero solo
sulla cima di una montagna o su un'isola deserta, allora chiaramente non
sei davvero libero.
Ascoltando i nostri figli.
Che sia loro intenzione o meno, i suicidi spesso rivelano molto di se

stessi nella scelta del metodo che usano per uccidersi. Coloro che si
sentono colpevoli si impiccano. Le vittime sacrificali si tagliano la gola. I
rifiutati si gettano da edifici o da ponti. Le menti tormentate si fanno
saltare le cervella. Jeffrey in My Ishmael si annegato in un lago,
dicendoci di non essere riuscito a trovare il proprio elemento. Non riusciva
proprio a farsi entrare nei polmoni l'aria che gli altri sembravano respirare
cos facilmente.
Ho parlato di Jeffrey (o del suo prototipo del mondo reale, Paul
Eppinger) a molti pubblici, sempre con la sensazione di non aver espresso
adeguatamente il punto, ossia che lui non era straordinario. Si pu trovare
ovunque tra i nostri figli se solo proviamo ad ascoltarli. Non intendo
ascoltare le loro parole potrebbero non avere le parole per esprimersi.
Ascoltate le storie che dicono con i loro gesti di profonda alienazione e
disperazione, le storie di pandemie di suicidi, di abuso di droghe tra
ragazzi sempre pi giovani ogni anno che passa, di sconcertanti atti di
violenza commessi da adolescenti dalla faccia tonda contro amici e
famigliari. Ascoltate anche le parole, naturalmente, ma non dimenticatevi
mai che sono stati educati a dire ci che la gente vuole sentire; gli assassini
di massa tra di loro sono quasi sempre ricordati come ragazzi gentili ed
educati.
So di non essere riuscito a farmi capire quando la gente mi dice che
Jeffrey avrebbe dovuto andare in una comune. Quest'idea rappresenta un
profondo fraintendimento di dove uno spazio per essere liberi vada
cercato.
Il bagno di sangue di Littleton.
Il paragrafo precedente stato scritto sei mesi prima dello scioccante
atto di violenza commesso il Giorno dei biscotti gratis, il 20 aprile 1999,
nella Columbine High School a Littleton, Colorado, dove quindici
morirono in pochi minuti. Bench i perpetratori di questo massacro fossero
due ragazzi estremamente impopolari, un compagno di classe in seguito
riusc a ricordare almeno uno di loro come gentile.
Ero impopolare anch'io nella mia scuola superiore non quanto questi
due, ma comunque gestivo la cosa nello stesso modo, facendomene beffe e
perfino coltivandola ostinatamente. Avevo anch'io un complice, che mi
forniva un po' di solidariet nell'esclusione. Entrambi abbiamo fatto
ricorso alla violenza in alcune occasioni, ma naturalmente non sognavamo
di assassinare centinaia di persone, minare la scuola e far schiantare un

aereo su dei palazzi.


Le cose erano diverse allora, quasi mezzo secolo fa non che fossero i
bei vecchi tempi. Non ci era mai concesso di dimenticare che una parola
sbagliata o un momento di follia avrebbe potuto scatenare un olocausto
nucleare che avrebbe lasciato il nostro mondo ridotto a un cumulo di
rovine fumanti. Ma se non fosse accaduto, ci trovavamo davanti un futuro
di promesse letteralmente illimitate. Nessuno aveva ancora realizzato che
stavamo rendendo la Terra inabitabile. Nessuno aveva ancora messo in
dubbio che avremmo potuto continuare a vivere in questo modo per
sempre. Quindi avevamo delle speranze acri, stai, tonnellate di speranze.
Avevamo un modo di vivere che sapevamo avrebbe funzionato. Avevamo
delle scelte. Non dubitavamo neanche per un attimo che avremmo potuto
fare qualunque cosa avremmo voluto, perch tutto avrebbe continuato a
migliorare e migliorare e migliorare e migliorare e migliorare e migliorare
e migliorare e migliorare e migliorare e migliorare e migliorare... per
sempre.
Ascoltando i mostri.
Eric Harris e Dylan Klebold sarebbero diventati i mostri della porta
accanto (come li ha definiti la rivista Time), se avessero avuto un altro
modo di vivere? A scuola venivano chiamati immondizia e finocchi, e
bersagliati con pietre e bottiglie lanciate dai compagni da automobili in
movimento. Andavano l perch volevano subire questi abusi? No,
capiamo perfettamente perch ci andavano: non avevano altra scelta.
Dovevano andare, costretti dalla legge e dalla pressione sociale. Se
avessero avuto un'alternativa, se ne sarebbero andati dalla Columbine ben
prima che il loro unico sogno diventasse un sogno di vendetta e suicidio.
Una scansione cerebrale avrebbe rivelato che erano inclini alla
violenza? Forse, e allora? Una scansione cerebrale potrebbe rivelare lo
stesso di me. Ricordatemi di raccontarvi di quella volta in cui sono arrivato
a una frazione di secondo dall'uccidere un uomo a mani nude, una
catastrofe evitata per un pelo solo dalla fortuna. Essere geneticamente
incline alla violenza non ti condanna a diventare un assassino di massa
ma essere disperato potrebbe. La creatura di Frankenstein divenne un
mostro solo dopo aver capito di non poter essere nient'altro.
Si stima che dai giorni della mia giovent la depressione tra i giovani
sia aumentata del 1000% (mille percento) e il tasso di suicidi tra gli
adolescenti del 300% (trecento percento). Dal 1997, degli studenti

assassini hanno ucciso due persone nel Mississippi, tre nel Kentucky,
cinque nell'Arkansas e tredici in Colorado. Fate un grafico di queste cifre e
guardatele crescere esponenzialmente nei prossimi anni a meno che non
cominciamo a fornire ai nostri figli un modo alternativo di vivere e
qualche vera speranza per il futuro.
Un nostro spazio culturale.
Le persone riluttanti a passare la vita a costruire la piramide di qualche
faraone hanno tutti un bisogno comune, ma questo bisogno viene sentito
pi acutamente dai giovani, che sono i veri animali da tiro dell'operazione.
Sessant'anni fa i diplomati trovavano lavoro in fabbrica, dove potevano
aspettarsi di arrivare almeno allo stesso livello di avanzamento dei loro
genitori. Nell'era postindustriale, i giovani (come evidenziano James E.
Ct e Anton L. Allahar) stanno diventando sempre pi ghettizzati nei
settori della vendita al dettaglio e dei servizi, dove sollevano e caricano,
riempiono gli scaffali, agitano scope, imbustano spesa e girano hamburger
senza fine, senza guadagnare capacit di alcun tipo e senza vedere alcuna
opportunit di avanzamento davanti a loro.
Per loro e per noi, non spazio geografico quello che ci vuole, spazio
culturale. Carlos, che si era trovato casa sotto una grata in Riverside Park,
sapeva che vivere in un buco conferisce un certo tipo di libert. Ma sapeva
anche che non vera libert se devi vivere in un buco per ottenerla.
Voleva il tipo di libert che la gente ha quando vive dove vuole e non deve
ricorrere a un buco, fosse anche nel pittoresco Ozarks o nelle colline
del Kentucky. Voleva un intero mondo di libert e lo stesso vuole la
maggior parte di noi, penso. Per ottenerlo, dovremo riprenderci il mondo
dai faraoni. Non sar difficile. Non se lo aspettano ma anche se se lo
aspettassero, sarebbero incapaci di fermarlo.
Perch le cose non sono cambiate.
Durante l'epoca degli hippie, negli anni Sessanta e Settanta, sono uscite
molte canzoni sulla rivoluzione, ma la rivoluzione stessa non si mai
materializzata, perch ai rivoluzionari non mai venuto in mente di dover
inventare un modo rivoluzionario di vivere. Il loro contributo tipico era
fondare comuni una nuova innovativa idea da parte delle stesse persone
che ci hanno dato le parrucche impolverate.
Quando i soldi finirono e i genitori si stufarono, i ragazzi si guardarono

intorno e non videro altro da fare che mettersi in fila per un lavoro alla
cava. In breve, stavano trascinando pietre sulle stesse piramidi a cui
avevano lavorato per secoli i loro genitori, i loro nonni e i loro bisnonni.
Questa volta sar diverso. Sar meglio che lo sia.
Un'altra storia da interpretare.
Come detto in Ishmael, la storia che stiamo recitando nella nostra
cultura questa: Il mondo stato creato perch l'uomo lo conquistasse e
dominasse, e l'uomo stato creato per conquistarlo e dominarlo; sotto il
dominio dell'uomo, il mondo avrebbe potuto diventare un paradiso, eccetto
per il fatto che fondamentalmente e irrimediabilmente difettoso. Questa
storia in se stessa mitologia il fondamento di tutta la nostra mitologia
culturale, e in Ishmael ho detto che non possibile per le persone
semplicemente smettere di interpretare questa storia. Devono avere un'altra
storia di cui far parte.
Quando scrissi queste parole non mi venne in mente che alcune persone
potessero immaginare quest'altra storia come un'invenzione nuova di zecca
che io o una squadra di mitologisti avremmo creato a tavolino dal nulla,
ma naturalmente alcuni lo pensarono. Ma stranamente, quando provai ad
articolare questa nuova storia, che ho descritto come quella che stata
recitata qui per i primi tre milioni di anni di vita umana, scoprii di non
riuscire a farlo in alcun modo convincente. Questo perch stavo cercando
di formularla in un modo parallelo al nostro, punto per punto. Per molto
tempo non riuscii a capire che l'altra storia era molto pi semplice (molto
pi primitiva) della nostra e che l'avevo gi articolata. Nella mia
mente, la storia pi bella che sia mai stata raccontata.
Non esiste un unico modo giusto di vivere per le persone.
Nessun unico modo giusto.
Una volta che lo si riconosce, perfettamente chiaro che questa stata
la storia recitata qui per i primi tre milioni di anni di vita umana.
Naturalmente, il nostro solo un capitolo particolare di una storia molto
pi ampia, scritta nella comunit della vita stessa fin dall'inizio, cinque
miliardi di anni fa: non esiste un unico modo giusto di vivere PER
NESSUNA FORMA DI VITA.
Nessun unico modo giusto di disegnare una mandibola.
Nessun unico modo giusto di costruire un nido.

Nessun unico modo giusto di progettare un occhio.


Nessun unico modo giusto di muoversi sott'acqua.
Nessun unico modo giusto di riprodursi.
Nessun unico modo giusto di avere figli.
Nessun unico modo giusto di plasmare un'ala.
Nessun unico modo giusto di attaccare la preda.
Nessun unico modo giusto di difenderti da un attacco.
Ecco come noi umani siamo giunti da l fino a qui: interpretando questa
storia. E ha funzionato sensazionalmente bene fino a circa diecimila anni
fa, quando una cultura molto bizzarra cominci a venire ossessionata dalla
credenza che ci fosse un unico modo giusto di vivere per le persone e in
effetti, un singolo modo giusto di fare praticamente tutto.
Preso in castagna!
Ma queste parole verranno difficilmente accettate senza che qualche
furbacchione dica: Ma non sta forse dicendo, signor Quinn, che il modo
tribale l'unico modo giusto di vivere per le persone?
Non sto dicendo nulla di simile. Come ho gi detto, i doni della
selezione naturale non sono perfetti (tantomeno giusti), ma sono
dannatamente difficili da migliorare. Il modo tribale non il modo
giusto, solo un modo che ha funzionato per milioni di anni, a differenza
del modo gerarchico, che ci ha portato sull'orlo dell'estinzione in appena
diecimila anni.
Per quanto ne so, il modo tribale in futuro potrebbe venire superato da
qualche altro modo che funzioni meglio per noi in circostanze che saranno
ovviamente molto diverse da quelle passate. In effetti, questo non forse
proprio ci che sto proponendo in queste pagine? Dopotutto, non sto
suggerendo che torniamo a vivere nel modo tribale com'era attuato durante
i primi tre milioni di anni di vita umana o com' ancora attuato tra i
popoli aborigeni ancora esistenti. Il tribalismo vecchio stile completamente fuori portata per noi, almeno per quanto riguarda il prossimo futuro.
Il tribalismo della Nuova Rivoluzione Tribale non viene proposto
come una fine come qualcosa di giusto che deve continuare a essere
attuato a ogni costo viene proposto come un inizio, in un momento in cui
dobbiamo trovare una nuova strada o rassegnarci a unirci ai dinosauri in
breve tempo.
Preso di nuovo in castagna!

Qualcun altro prover cos: Ma non sta forse dicendo, signor Quinn,
che non avere un unico modo giusto di vivere il modo giusto di vivere?
No, non lo sto dicendo, perch una sciocchezza priva di senso. Non
avere un unico modo giusto di vivere non un modo di vivere, proprio
come non avere un unico modo giusto di cucinare un uovo non un modo
di cucinare un uovo.
Sapere che non esiste un unico modo giusto di vivere non ti dir come
vivere, proprio come sapere che non esiste un unico momento giusto di
andare a letto non ti dir quando andarci.
L'inizio non la fine.
Oltre la civilt non uno spazio su nelle montagne o in qualche remota
isola deserta. uno spazio culturale che si apre a persone con nuove
menti.
Vecchie menti pensano:
Come risolviamo questi problemi?
Nuove menti pensano:
Come facciamo avvenire ci che vogliamo che avvenga?
Discutendo delle idee proposte in questo libro con i vostri amici, sarete
in grado di individuare le vecchie menti facilmente. Sono quelle che fanno
sempre l'avvocato del diavolo, che si concentrano sempre e solo sulle
difficolt, che riducono sempre il vostro discorso a un mucchio di
problemi. Concentratevi invece su quello che volete che avvenga e su
come farlo avvenire, anzich su tutte le cose che potrebbero ostacolarvi.
Che ci crediate o no, una persona reale una volta mi ha detto: S, ma
non dovremo ancora pagare le tasse? S, e dovrete ancora portare al
guinzaglio il vostro cane e rispettare i limiti di velocit e spalare la neve
dal vialetto quando nevica. E sar ancora una buona idea arrivare
all'aeroporto alcuni minuti prima che il vostro volo decolli.
Come, niente miracoli?
Jack e Jill stavano passando alcuni giorni con il loro amico Simon sulla
sua piccola barca a vela. Una mattina si svegliarono e scoprirono che la

barca stava affondando.


Che diavolo facciamo adesso?, chiese Jill.
Non preoccuparti, disse Jack, Simon molto ingegnoso.
Simon disse loro: Andiamo, dobbiamo abbandonare la nave.
Jill era allarmata, ma Jack la rassicur che Simon non li avrebbe delusi.
Siamo solo a qualche decina di metri dalla costa, disse Simon.
Andiamo!
Ma come ci salveremo?, volle sapere la coppia.
Nuoteremo, ovviamente! Vedendo lo sguardo deluso di Jack, Simon
gli chiese cosa non andasse.
Speravo che trovassi un modo per trasportarci direttamente a riva,
senza doverci bagnare, disse Jack.
Uno dei miei primi lettori mi espresse lo stesso disappunto. Sperava
che sarei stato in grado di trovare un modo per trasportarci direttamente
nella nostra nuova terra economica senza doverci bagnare nell'economia
Prendi che ci circonda. La Nuova Economia Tribale (che posso al massimo
immaginare solo vagamente) la terraferma davanti a noi. Raggiungerla
mantenendoci sdegnosamente separati dall'economia intorno a noi farebbe
sembrare camminare sull'acqua un miracolo trascurabile.
Un consiglio di 140 parole.
Non necessario che abbiate tutte le risposte. Di sicuro non le ho io.
sempre meglio dire Non lo so che fingere di averle e finire nell'acqua
bollente.
Fate fare alle persone le loro domande. Non sobbarcatevi l'onere di
capire qual la loro difficolt.
Non cercate mai di rispondere a una domanda che non comprendete.
Fatevela spiegare meglio da chi ve l'ha fatta; continuate a insistere finch
non sar chiara, e nove volte su dieci vi daranno la risposta da soli.
Le persone ascoltano quando sono pronte ad ascoltare, e non prima.
Probabilmente anche voi una volta non eravate pronti ad ascoltare.
Lasciate che ci arrivino da soli seguendo il loro ritmo. Infastidirli o
maltrattarli li allontaner e basta.
Non sprecate tempo con chi vuole solo litigare. Vi terranno immobilizzati per sempre. Cercate persone che sono gi aperte a qualcosa di nuovo.

Un finale esplosivo.
Come ogni autore, immaginavo che quando sarebbe venuto il momento
avrei avuto un finale esplosivo per questo libro un fragore di cembali, un
raggio di luce che penetra le nubi (capite?), ma nulla del genere mi
venuto in mente. L'ho detto a Rennie ieri pomeriggio, tanto per parlare.
Non mi aspettavo che lavorasse al problema, perch non credevo che lo
fosse. Comunque sia, alle tre del mattino mi ha svegliato per spiegarmi
perch nessun finale grandioso si era presentato spontaneamente e perch
non l'avrebbe mai fatto. Gi che c'era, mi ha detto che avrei dovuto
includere Hap e C.J. nella dedica, e che questo era il primo libro che
davvero volesse dedicato a lei (le altre dediche l'hanno lasciata piuttosto
indifferente).
Non c' alcun finale in questo libro, mi ha detto, perch interamente,
al cento percento un inizio, e naturalmente ha ragione.
Ma questo significa solo che non arriver nessun finale esplosivo qui. Il
finale esplosivo dall'altra parte della copertina di questo libro, dove
avverr la vera rivoluzione.
Il finale esplosivo spetta a voi scriverlo.

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INDICE ANALITICO
Quasi tutti gli argomenti trattati in Oltre la Civilt sono stati gi
discussi in altri libri precedenti. Questo indice ha lo scopo di aiutare a
rintracciarne lo sviluppo attraverso il tempo.
I numeri che seguono immediatamente i termini si riferiscono a pagine
di questo libro.
I numeri preceduti da (ISH), (TSOB) e (MI) si riferiscono invece alle
pagine dei libri: Ishmael, The Story of B e My Ishmael, e pi
precisamente alle mie traduzioni italiane di tali libri scaricabili in PDF dal
sito NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com (per noi lettori italiani, lasciare
i numeri di pagina delle edizioni americane sarebbe stato inutile).
Dr. Jackal. (nrt_ita@libero.it)

DEFINIZIONI
Civilt: 47, 52-53, 66-67
Cultura: 13, 34 (ISH) 27, 130-133 (MI) 25, 58-59
Stile di vita: 34
Meme: 13
Salvare il mondo: 4-5 (ISH) 18-19 (TSOB) 40-41, 105-107 (MI)
5, 129-134
Organizzazione sociale: 33-34, 53
Aziende tribali: 37-38, 85-90, 97 (MI) 154-155
Trib, culti, comuni, bande: 35, 37, 59-60, 92-94, 96 (MI) 70-71,
104, 138, 151-155

CULTURA
La nostra e la loro: 3 (ISH) 26-27, 130-133, 135-136, 153
(TSOB) 64, 72-74, 79-81, 91-92, 133-135, 167, 219 (MI) 25-30, 43, 65,

78-79, 82, 91, 101-104, 115-116


In quanto vasca memica: 14-15
Come meme diversi producono culture diverse: 14, 19, 25-29
Parla Madre Cultura: 19, 88 (ISH) 28, 56, 59, 61, 63, 86-88, 94,
132-133, 140-142, 153 (TSOB) 215, 243-247 (MI) 17-18, 22-23, 27,
32, 93, 96, 98, 100, 129-130, 133, 154

MEME
Come elementi di una visione: 13, 19-21, 25, 31, 43, 48, 55
Paragonati ai geni: 13-14, 17-19
Letali: 15, 30
Replicazione: 18-19 (MI) 105
La conoscenza del bene e del male come gruppo di meme: 28-29
(ISH) 103-109, 115-116, 120-121 (TSOB) 82-83

LA NOSTRA MITOLOGIA CULTURALE


Agricoltura come inevitabile o come il modo migliore di vivere:
19-20, 23, 35 (ISH) 44, 46, 49-50, 108, 116, 135-136, 141, 150
(TSOB) 66, 71, 94, 136, 212, 215-218, 287 (MI) 33, 38, 42
La civilt come innata o insuperabile: 25-27, 31, 48, 63, 101 (ISH)
44, 46, 49-50 (TSOB) 73-74, 110, 210, 212, 215-218, 287-288 (MI) 77
Gli umani intrinsecamente difettosi: 8-9, 100, 107 (ISH) 53, 57-58,
76 (TSOB) 80-81, 128, 234, 248, 274 (MI) 24, 26-28, 65, 73, 83
Il nostro come l'unico modo giusto di vivere per le persone: 29,
55, 63, 107-109 (ISH) 108-109, 135-136 (TSOB) 73-74, 284, 287
(MI) 88, 129, 148-150
I membri della nostra cultura come l'umanit stessa: 102 (TSOB)
71, 73, 110, 220-221, 250-251

Il mondo creato perch l'uomo lo conquistasse e dominasse: 107


(ISH) 38, 40-43, 46-48, 51, 93 (TSOB) 130-131, 136, 167, 246-247

CIO' DI CUI LE PERSONE HANNO BISOGNO E CIO'


CHE VOGLIONO
Libert dalla schiavit salariata: 29-32, 35, 37, 47, 50, 67-69 (ISH)
20, 24 (TSOB) 287-289 (MI) 34-39 99-100, 131-133, 141, 147, 149150
Libert di vivere in modo diverso: 50, 54-59, 79-80, 106 (TSOB)
251 (MI) 34-39, 131-133, 141, 149-150
Speranza per il futuro: 4-7, 50, 64-68, 84-89, 133 (ISH) 160
(TSOB) 204, 289-291 (MI) 83-86, 88, 133
Sicurezza: 50, 67, 87-89 (ISH) 153 (MI) 123, 125
Equit sociale ed economica: 2, 37, 42-46, 67

CHI NON STA OTTENENDO CIO' DI CUI HA BISOGNO?


I senzatetto: 69-79 (ISH) 142-143, 145 (MI) 137-138
I giovani: 30-31, 59-60, 104-106 (ISH) 2, 18-19, 139 (MI) 12, 134140, 147-148

LA SOLUZIONE GERARCHICA
La cultura del massimo danno: 62-67, 101 (ISH) 84, 134
(TSOB) 243, 246-247 (MI) 12
Ricchezza gerarchica e livelli qualitativi di vita: 2, 29-30, 50-52,
61-63, 95 (ISH) 142, 150 (TSOB) 80 (MI) 26, 34-39, 79-80, 82-83,
109-110, 115-123, 131

Chiudere il cibo sotto chiave: 3, 41 (MI) 25-27, 35-36, 41, 66, 79,
88, 92, 99, 117, 119-123, 125-126, 138, 150
Guadagnarsi da vivere nella gerarchia: 25, 29-30, 35, 38-39, 44-45,
60-61 (ISH) 85, 132-134 (TSOB) 137, 215 (MI) 26-27, 34-39, 88, 123128, 137-141
Creare leggi: 10-11, 70-71 (ISH) 135-136 (TSOB) 274, 280-284
(MI) 76-78
Scolarizzare: 71 (TSOB) 42, 69 (MI) 18, 33, 39, 88-115, 145
Diseguaglianze sociali ed economiche: 25-27, 36, 48-50, 53, 73
(ISH) 113, 115, 142, 162-163 (TSOB) 274 (MI) 35-36, 79, 117-123
Agricoltura totalitaria; la corsa al cibo, la crescita demografica: 1920, 28, 65-66 (ISH) 44, 70, 82-89, 96-97, 137-139 (TSOB) 65-66, 7173, 78-81, 131-134, 210-213, 220-223, 225-240, 252-272 (MI) 34-41
Tentativi nell'America Precolombiana: 21-28, 34-35, 48-49 (ISH)
69, 76, 108-109, 162 (MI) 67, 123
Insostenibilit della soluzione gerarchica: 43-45, 50, 99-102 (ISH)
67-71, 76, 86, 90-93, 139-140 (TSOB) 218-221 (MI) 12, 41-42

LA SOLUZIONE TRIBALE
Cibo che pu essere raccolto liberamente: 19-20 (ISH) 145-150
(MI) 26, 35-39, 117
Agricoltura non totalitaria: 19-20, 41 (ISH) 86-88, 108 (TSOB)
67, 214 (MI) 35-37, 40-41, 66-68
Guadagnarsi da vivere nella trib: 19-20, 23, 34-35, 36-50, 80-82,
84-85, 87-90 (ISH) 131-132 (MI) 38, 120
Equit sociale ed economica: 5, 35, 37, 40-41, 48, 66-67 (TSOB)
274 (MI) 79, 120
Ricchezza tribale e livelli qualitativi di vita: 41-42, 50-52, 59, 81-84,
87-88 (ISH) 95-96, 142-150 (TSOB) 92-95, 160-161, 274 (MI) 7879, 115-120, 123-128, 131, 145-146, 153-155

IMPARARE DAL PASSATO


Perch i popoli passati hanno abbandonato le loro civilt? 21-25,
34, 36, 48 (ISH) 68-69, 108 (TSOB) 276-277
Perch noi non abbiamo abbandonato la nostra? 24-26, 27-28, 30,
44, 45-46 (ISH) 68-71, 108
La Rivolta dei bambini degli anni Sessanta e Settanta: 106-107
(ISH) 2, 139 (MI) 146-147

IMPARARE DA CIO' CHE FUNZIONA


L'invisibilit del successo: 7-10 (ISH) 61-66, 78-80 (TSOB) 129130, 190-193 (MI) 22, 82-83
Organizzazioni sociali di altre specie e culture: 33, 35, 48-49, 57-58,
60 (ISH) 69, 76-91, 94-95, 130-133, 140-142, 144, 153, 157 (TSOB)
43-53, 113-124, 127-131, 135-148, 155-163, 188-193, 215, 219-221, 263266 (MI) 33, 45-63, 64-83, 85-88, 102-105, 110-111, 125-127

PROGRAMMI E VISIONI
Cristianit e altre religioni come visioni: 9-10 (TSOB) 43, 52-53,
125, 233-234, 288-289 (MI) 79-80
Rivoluzione Industriale come visione: 9-10, 12 (TSOB) 42, 204,
238 (MI) 142-146
Meme come elementi delle visioni: 13-16, 18-19, 25, 27-31, 43
Vecchie menti/ Nuove menti: 5-6, 10-11, 57-58, 71, 109 (TSOB) 4143, 62, 65-66, 78-80, 204 (MI) 188
Meccanismi di diffusione delle visioni: 9 (TSOB) 43, 71-73, 125126
Visioni e visioni contro programmi: 5-6, 10-13, 34, 57 (ISH) 161,
163-164 (TSOB) 30, 40-44, 62, 65, 124-164, 204, 234, 241-249

PENSARE ALL'IMPENSABILE
Abbandonare la civilt: 21-32, 34, 50 (ISH) 139, 161-163 (MI)
149-150, 155
Abbandonare l'unico modo giusto di vivere per le persone: 2324, 27, 55-56 (MI) 149-150
Accettare il fenomeno dei senzatetto: 69-79 (MI) 141
Creare nuovi spazi culturali: 50, 66-67, 73-75, 101-102, 106 (MI)
141
84

Cambiamenti di paradigma: 10-11, 107 (TSOB) 65-66, 78-81, 83-

LA NUOVA RIVOLUZIONE TRIBALE


Un mondo di trib: 60-61, 66-68, 88-91, 98-99
Una via di fuga dalla gerarchia: 31, 61, 64-65, 97-102 (MI) 145155
Il persistente bisogno di guadagnarsi da vivere: 74-75, 80-82, 84-85,
90-91, 106-107
La cultura del minor danno: 64-65
Cambio incrementale contro rivoluzione, combattere: 50, 54-55,
58-62, 71 (MI) 149-150
Aziende tribali (il circo e altre): 38-41, 61, 81-97 (MI) 153-154
La Trib del Corvo: 76-77, 80 (MI) 141

Dial-a-tribe (chiama una trib)


La Nuova Rivoluzione Tribale non altro che un grande esperimento
educativo e pu avere successo solo se condividiamo le nostre conoscenze,
le nostre esperienze e le nostre scoperte riguardo il guadagnarci da vivere
tribalmente.
Fortunatamente, abbiamo uno strumento straordinario per far ci:
internet. Al sito www.NewTribalVentures.com potete mettervi in contatto
con altri lettori pronti a intraprendere questa prossima grande avventura.
Quelli senza un accesso a internet possono raggiungermi scrivendo a
Beyond Civilization, P.O. Box 66627, Houston, TX 77266-6627. Le
vostre lettere sono benvenute e verranno sempre lette con interesse, ma per
favore comprendete che non posso rispondere personalmente a tutte.

Traduzione italiana non ufficiale di Dr. Jackal (nrt_ita@libero.it).


Le altre opere di Daniel Quinn sono disponibili nel sito:
NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com

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