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APPELLO

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marco.bazzoni01@libero.it

Marco Bazzoni*

Samanta Di Persio*

Il Jobs Act incostituzionale, noi non ci stiamo


Si chiama Legge 183 del 10 dicembre 2014, ma tutti la conoscono come Jobs Act. Quindici articoli che
hanno lo scopo di fornire delle linee guida da essere ampliate con Decreti Legislativi, infatti vengono dati
pieni poteri al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle
politiche attive, nonch in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dellattivit ispettiva e
di tutela e conciliazione delle esigenza di cura, di vita e di lavoro. Dalle linee guida emerge chiaramente la
posizione del legislatore: privare i lavoratori dei loro diritti per i quali sono state fatte tante battaglie
sindacali. vero che le cose cambiano, che le esigenze degli anni 70 non sono quelle del 2015, ma il lavoro
sempre lunica fonte di sostentamento dei cittadini, ancora non viene inventato un modo per non pagare il
mutuo, per non pagare i libri ai figli, per non pagare le bollette e tutte le altre spese a cui ogni individuo deve
far fronte.
Il Jobs Act discrimina i lavoratori. Tutti coloro che vengono assunti o che perdono i lavoro oggi hanno la
sfortuna di essere arrivati tardi. Tutele crescenti in base allanzianit contributiva, ammortizzatori (Naspi) in
base alla storia contributiva dei lavoratori significano non essere pi possessori di diritti uguali per tutti.
Larticolo 3 della Costituzione italiana viene di fatto stracciato, cos come viene stracciato larticolo 2, lo
Stato ci sta privando dei diritti inviolabili: di fatto si impedisce ai lavoratori di avere una vita, di formare una
famiglia, di progettare il proprio futuro. Sappiamo perfettamente che oggi non vengono concessi mutui con
contratti a tempo indeterminato perch non forniscono sufficienti garanzie, figuriamoci con un nuovo
contratto che in caso di perdita di lavoro o di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, dopo soli
due anni, d diritto a briciole. Stessa cosa per gli ammortizzatori sociali il requisito di 13 settimane
contributive negli ultimi quattro anni o di 18 giorni lavorativi nellultimo anno danno diritto a briciole.
Con il Jobs Act si vuole mettere le mani anche sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori. Larticolo 4 non
lascia spazio a dubbi poich vengono utilizzate le parole di razionalizzazione e semplificazione per gli
adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese. Losservatorio indipendente di Bologna chiude lanno con
660 infortuni mortali e se vengono contatigli incidenti stradali e in itinere si arriva a 1350. Semplificare la
sicurezza, rivedere il regime di sanzioni non ha mai portato nulla di buono, lunico investimento da fare
sulla prevenzione.
Siamo arrivati a 10 milioni di italiani che vivono in condizioni di povert, decine e decine di italiani si sono
tolti la vita perch non riescono a trovare un lavoro o perch lo hanno perso, tanti cervelli che fuggono
perch qui non hanno nessuna possibilit. Con il Jobs act si finisce di affossare la dignit dei lavoratori.
Siamo dei cittadini che non ci stanno, che non vogliono essere privati dei loro diritti e che non vogliono che
sia tolto il futuro alle nuove generazioni. Il Jobs Act incostituzionale e se questo ancora un Paese
democratico non sono i diritti dei lavoratori a dover esser stracciati, ma il Jobs Act. Lunica possibilit che
abbiamo un intervento della Corte Costituzionale per tanto sindacati, partiti, devono ascoltare il nostro
appello per presentare un ricorso.
*Samanta Di Persio- scrittrice, L'Aquila. Autrice, tra l'altro, di "Morti bianche, Diario dal mondo del
lavoro" e Imprenditori suicidi.
*Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico, Firenze. Sue le denunce alla Commissione Europea per
violazione delle direttive in tema di sicurezza sul lavoro, una delle quali conclusasi con l'apertura di
procedura d'infrazione contro il nostro paese.

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