Se rimane della sofferenza, ricomincia dalle Meta Domande
e ripeti la procedura su ci che rimasto. La terza strategia La terza strategia richiede che il praticante abbia come sentire profondo che ogni cosa che si trova a vivere un suo 81 riflesso o quantomeno che sia disponibile a giocare con questa idea. Come prima cosa focalizzo una tematica, poi vado sul Punto Karate (oppure sul Punto Doloroso) e lo stimolo pensando a ci che mi crea disagio. In questo approccio non necessario utilizzare le Meta Domande per distinguere gli attivatori dalle reazioni. Tuttavia, se preferisco, posso aggiungere la fase delle domande per focalizzare un attivatore. L importante rimanere il pi possibile presenti, in osservazione di s, durante l esecuzione della tecnica. La frase iniziale detta di Preparazione, da ripetere mentalmente o a voce normale, suona cos: Anche se a qualche livello ho generato e ancora oggi mantengo questo/a (sintomo, situazione, scena, fantasia, credenza, etc.), recupero tutta la mia energia coinvolta nella sua inconsapevole creazione, e la riporto nel mio centro. Passo poi ad attivare i punti, preferibilmente (ma non necessariamente) partendo da Sopra la Testa fino alle dita, per il tempo che sento necessario a produrre dei cambiamenti. Intanto rimango mentalmente su questa idea: il mio intento individua e dissolve la causa prima di questo/ a (sintomo, situazione, etc.). Seguo il flusso di pen82 sieri, immagini, sensazioni mentre continuo a stimolare i punti, rimanendo presente a me stesso/a. Osservo ci che accade in me, senza giudicare. Noto i segnali di cambiamento, normalmente sospiri, sbadigli, gorgoglii di pancia, brividi, variazioni della temperatura, umido attorno agli occhi, risa, pianto, formicolii, rilascio delle tensioni. Quando questi segnali sopraggiungono, di solito si osservano dei cambiamenti a livello emotivo e nel flusso di pensieri. Continuo ad attivare i punti, finch non sono giunto ad uno stato di lucida presenza. Posso eseguire sessioni simili anche per ore al giorno, su argomenti differenti, tenendo presente un rischio: di non essere pi quello/a di prima. Questo pu sconvolgere l abitudine che ho di me stesso/a, cos come quella delle persone che mi stanno intorno. Se sciolgo nodi, poi potrebbe essere difficile accettare le trappole emotive che, magari inconsciamente, ho sempre attirato. Qualche relazione potrebbe subire degli scossoni. Una precauzione per le persone con un vissuto particolarmente pesante: riattivare certi ricordi porta a galla sofferenze sopite. Meglio agire con gradualit, evitando di toccare subito ferite profonde. La fase iniziale, detta Preparazione, ha anche la funzione di dare voce a ci che, normalmente, resta nascosto nel83 le profondit dell individuo. Per questo spesso assume le caratteristiche di un dialogo interiore: fondamentale osservarsi mentre si pronunciano frasi e parole che risuonano o risultano non veritiere, poich queste ultime possono fornire utili indicazioni riguardo alla tematica trattata. La Preparazione ha altres lo scopo di favorire un ampliamento del punto di vista, antesignano di qualsiasi trasformazione interiore ed esteriore. Per questo, dobbiamo
ricordare di essere l origine di ci che stiamo vivendo,
e prendercene la totale responsabilit. Non importa se siano coinvolte altre persone, o il mondo intero. Partiamo dall idea che una parte di noi (molto probabilmente inconscia) ha creato e mantiene in essere la problematica. Questa parte, in un tempo x, ha vissuto una situazione e l ha cristallizzata. Finch separata dal nostro centro, non pu fare altro che riattivare ci che ha vissuto, con conseguenze nel qui-ed-ora. Dovremo quindi riportare l energia che si congelata ad uno stato fluido, generando un aggiornamento del nostro sistema mente-corpo. Attenzione: le strategie proposte possono anche essere integrate. La pratica di EFT-I non si svolge mediante protocolli standard, prevede invece la capacit di spaziare e di applicare i diversi approcci a seconda della situazione. 84 Questo ovviamente lo si impara grazie alla formazione ed alla pratica assidua. Vediamo insieme come si pu presentare una sessione di EFT-I che include diverse strategie: 1. Oriento la mia attenzione su una tematica (ricordo doloroso, convinzione, paura e relativa fantasia che la genera, sintomo fisico, obiettivo percepito come difficile, dipendenza, etc.); 2. Stimolo il Punto Karate dicendo: Anche se (problematica) e sto ancora reagendo ad essa, tutto questo pu cambiare, e cambia mentre lo osservo . In questa fase noto semplicemente cosa affiora alla coscienza, e questo atto stimola la capacit di cogliere le rappresentazioni congelate nello spazio di percezione. 3. Una volta emersa una rappresentazione pi chiara e definita, la focalizzo e osservo quali dei miei sensi sono coinvolti (vedo una scena? Sento voci o suoni? Percepisco persone o presenze? Sento odori o sapori?); 4. Noto quali reazioni genera in me (emozioni, pensieri, convinzioni, sintomi fisici); 85 5. Attivo il Punto Karate, pensando o pronunciando: Anche se nel mio spazio di percezione rimasta la rappresentazione congelata di scena/persona/etc. ed io continuo a reagire ad essa, recupero tutta l energia che ho utilizzato per costruirla e mantenerla, e la riporto nel mio centro . 6. Procedo alla stimolazione dei punti (la Sequenza) rimanendo in pura osservazione di ci che emerge; 7. Nuovamente sul Punto Karate, da ripetere lentamente: Anche se qualcosa in me ha creato e ancora oggi genera questa (situazione, scena, fantasia, etc.), e sono abituato/a a pensare e sentire cos, recupero tutta la mia energia dalla causa prima di questa (situazione, scena, fantasia, etc.) e la riporto nel mio centro ; 8. Continuo con la Sequenza rimanendo in pura osservazione di ci che emerge; 9. Quando ho raggiunto uno stato interiore di centratura
e presenza, passo all aspetto generativo:
penso ad un obiettivo (di carattere spirituale, fisico, emotivo, lavorativo, etc.) e con le mani incrociate all altezza del cuore pronuncio la frase: 86 Oriento tutta l energia disponibile, alla manifestazione equilibrata di __________________ . Quest ultima frase, se pronunciata con intento e presenza, un vero e proprio generatore di realt.