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Scritti :
Manoscritti economico - filosofici
Lideologia tedesca
Manifesto del partito comunista
Il Capitale
1. Caratteristiche del marxismo
a. Irriducibilit del marxismo ad una dimensione puramente filosofica: teoria in ambito
filosofico, sociologico, economico, storico, del diritto, dello Stato
b. Legame con la prassi, legame con il pratico: tendenza a fornire uninterpretazione
delluomo e del suo mondo che sia anche impegno di trasformazione rivoluzionaria.
Ideale dellunione fra teoria e prassi, non solo filosofia passiva, incita e vuole una
trasformazione.
2. Critica al misticismo logico di Hegel
a. Critica alla filosofia hegeliana del diritto pubblico
Hegel fa delle realt empiriche delle manifestazioni necessarie dello Spirito, per cui
finisce con il giustificare lordinamento politico esistente (ad esempio la monarchia) e
con il supporre, allinterno dello Stato, necessariamente una sovranit (ad esempio il
monarca) giustifica ogni cosa e ogni governo, per hegel tutto necessario.
Marx definisce questo modo di procedere come MISTICISMO LOGICO: istituzioni
come allegorie o manifestazioni di una realt spirituale occultata dietro di esse.
Misticismo logico che risultato del capovolgimento idealistico fra soggetto e
predicato, concreto e astratto. (riprende quanto gi ribadito da Feurbach, erroneit di
Hegel nel scambiare ruolo oggetto e soggetto)
Al metodo mistico, Marx oppone il metodo trasformativo (ricapovolgere ci che
lidealismo ha capovolto) superando le conseguenze conservatrici sul piano politico (=
porta a canonizzare o santificare la realt esistente), secondo la filosofia di Hegel
tutto santificato e necessario, pensandola cos Nulla potrebbe cambiare, una
filosofia troppo conservatrice dice Marx.
riconosce invece giusto in Hegel il procedere dialettico della realt, vista per non in
senso spirituale ma in senso concreto secondo il procedere della storia.
3. La critica della civilt moderna e dello stato liberale la sua filosofia parte de questa
critica.
a. Scissione moderna fra Stato e societ civile: luomo costretto a vivere come due vite,
una in terra come borghese (nellambito dellegoismo e degli interessi particolari
della societ civile) e laltra in cielo come cittadino (nella sfera superiore dello Stato
e dellinteresse comune)
b. Lo stato moderno (liberale) soggiogato dagli interessi della classe pi forte e non si
occupa dellinteresse comune, come dovrebbe in questo stato prevale legoismo e
lillusoriet.
c. Esigenza di una democrazia sostanziale o totale (= comunismo) come compenetrazione
perfetta fra individuo e comunit attraverso leliminazione delle disuguaglianze reali fra
gli uomini e in particolare del principio stesso di ogni disuguaglianza: la propriet
privata
4. La critica delleconomia borghese e la problematica dellalienazione
a. Marx afferma che leconomia politica a lui contemporanea eternizzava il sistema
capitalistico, considerandolo non come un sistema economico fra i tanti della storia, ma
come il modo immutabile e razionale di produrre e distribuire ricchezza: anche la
propriet privata considerata come un dato di fatto
b. Leconomia politica non scorge la conflittualit che caratterizza il sistema capitalistico e
che si incarna soprattutto nellopposizione reale fra capitale e lavoro salariato, fra
borghesia e proletariato, causa di alienazione
merce ( il corrispettivo monetario del tempo lavoro, indipendente dalla qualit della
merce e correlato alla sua quantificazione)
Il valore di scambio non si identifica, perci con il prezzo (determinato dal mercato)
Feticismo delle merci = M. contesta il feticismo delle merci, secondo il quale le merci
hanno un valore in s, dimenticando che esse sono frutto dellattivit umana
Nel capitalismo la produzione non finalizzata al consumo, ma allaccumulazione del
denaro. Il ciclo del capitalismo non quello semplice delle epoche precedenti (M D
M) ma descrivibile con la formula D M - D (formula del capitale)
Il plusvalore (D) non proviene dal denaro in se stesso, ma dalla produzione delle
merci. Il capitalista acquista una merce particolare (la forza lavoro) che ha un valore
duso e uno di scambio, questultimo equivalente alla quantit di lavoro sociale
necessaria a produrla (= mezzi di sostentamento). Ma loperaio ha la capacit di
produrre un valore superiore al salario corrispostogli. Plusvalore = plus - lavoro
Saggio di plusvalore (indice di sfruttamento) = plusvalore (lavoro offerto
gratuitamente)/capitale variabile (salario)
Saggio del profitto = plusvalore / capitale variabile + capitale costante (capitale
investito in macchinari e in tutto ci di cui abbisogna la fabbrica per funzionare
efficacemente)
c. Tendenze e contraddizioni del capitalismo:
Fine del capitalismo lincremento maggiore possibile del plusvalore, ottenibile o con
laumento delle ore lavorative giornaliere (plusvalore assoluto) o con lincremento
della produttivit attraverso linnovazione tecnologica (plusvalore relativo) ottenendo
la riduzione della parte di giornata lavorativa necessaria al salario
Conseguenze:
regime di concorrenza selvaggia con aumento incontrollato della produzione
(anarchia della produzione), causa di crisi cicliche di sovrapproduzione (con
distruzione delle merci, licenziamenti e aumento della disoccupazione, fallimento
delle industrie meno competitive e concentramento della produzione in mano di un
numero ristretto di capitalisti)
caduta tendenziale del saggio di profitto, in quanto aumenta costantemente il
capitale costante investito (per linnovazione tecnologica) fino ad erodere
totalmente il plusvalore (legge dei rendimenti decrescenti)
tutto ci porta ad una scissione sempre pi netta della societ in due classi
antagoniste (con la scomparsa del ceto medio): da un lato una minoranza
industriale, dalla gigantesca ricchezza e dallimmenso potere, dallaltro una
maggioranza proletaria sfruttata. Per cui conclude il I libro del Capitale: La
centralizzazione dei mezzi di produzione e la socializzazione del lavoro
raggiungono un punto in cui diventano incompatibili col loro involucro capitalistico.
Ed esso viene spezzato. Suona lultima ora della propriet privata capitalistica. Gli
espropriatori vengono espropriati Il capitalismo cadr sotto il peso delle proprie
contraddizioni
9. La rivoluzione e la dialettica del proletariato
a. Rivoluzione comunista tesa ad abolire ogni forma di propriet privata, di divisione del
lavoro e di dominio di classe (socializzazione di mezzi di produzione e di scambio)
b. Impossibilit di una via riformista
c. Fasi: rivoluzione, dittatura del proletariato, abolizione della propriet privata e delle
classi sociali, superamento dello Stato
10.
a.
b.
c.