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649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLIV n. 117 (46.659)
Sospesa la Costituzione
in Thailandia
BANGKOK, 23. Dopo il
colpo di Stato di ieri
in Thailandia, il generale Prayuth Chanocha ha sospeso la
Costituzione, si autoproclamato premier
e ha imposto il coprifuoco notturno.
I militari golpisti
hanno convocato stamane i rappresentanti
del Governo defenestrato. Lex primo ministro, Yingluck Shinawatra, che era stata
rimossa dal suo incarico allinizio di maggio
dalla Corte suprema,
arrivata in una caserma della capitale a
bordo della sua auto
privata. Convocati dai
generali anche decine
Faccia a
di altre personalit di
spicco del panorama
politico, tra cui il successore di Yingluck, Niwattumrong
Boonsongpaisan. Non ancora
chiaro cosa li attenda, ma a tutti
stato vietato di lasciare il Paese.
Dopo lannuncio del colpo di
Stato che ha ricevuto lunanime
condanna internazionale sono
stati tratti in arresto oltre trenta
leader politici e della protesta antigovernativa,
tra
cui
Suthep
Thaugsuban, lex premier che alla
testa delle camicie gialle ha per
mesi portato decine di migliaia di
manifestanti nelle strade di Ban-
Papa Francesco prega la Salus populi Romani alla vigilia della partenza
Compagna
di viaggio in Terra Santa
Un fascio di rose bianche ai piedi della Madonna
Salus populi Romani nella basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, espressione gentile di una
preghiera raccolta e silenziosa. Preghiera che questa mattina, venerd 23 maggio, vigilia della partenza per la Terra Santa, Papa Francesco andato
a deporre, come quei fiori, ai piedi della Vergine
sua compagna di viaggio fin dalle prime ore del
pontificato. Vedere il Papa pregare nella basilica
liberiana per i fedeli romani ormai non pi una
sorpresa. E quando stamani, poco prima delle 11,
il Papa entrato in basilica, accolto dal cardinale
arciprete Santos Abril y Castell, a meravigliarsi
sono stati quasi soltanto i turisti presenti. Gli altri
sembrava che se lo aspettassero. Come aveva fatto
il 20 luglio scorso prima di partire per il Brasile,
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In Libano
il rischio
di un vuoto
di potere
BEIRUT, 23. Il Libano ancora senza
un presidente. Alla quinta votazione
in Parlamento, ieri, non stato raggiunto il quorum dei due terzi per
eleggere il nuovo capo dello Stato.
Posto vacante alla guida dello Stato, sviluppo quasi certo ha scritto il
quotidiano locale LOrient Le
Jour, ricordando che il mandato di
Michel Sleiman scade il 25 maggio e
che quindi lipotesi di un vuoto istituzionale si fa sempre pi concreta.
Nellemiciclo si sono seduti per
partecipare al voto, dopo quattro
tentativi falliti, solo 73 deputati su
128. I parlamentari del fronte dell8
Marzo, la coalizione di forze politiche guidata da Hezbollah, hanno
deciso di boicottare la seduta.
Secondo Samir Geagea, leader
delle Forze libanesi partito che fa
parte dellaltra grande coalizione, il
fronte del 14 Marzo guidato da Saad
Hariri e candidato alla carica di
presidente, si trattato di un giorno triste per il Paese, la cui responsabilit da imputare alle forze
dell8 Marzo che paralizzano la Costituzione, la vita politica e la democrazia.
In virt del Patto nazionale del
1943 e degli accordi di Taif del 1989,
il presidente libanese devessere un
cristiano maronita, il premier un
sunnita e il presidente del Parlamento uno sciita.
Numerose personalit politiche
hanno lanciato un appello al consenso tra tutte le forze per uscire
dallimpasse ed eleggere il nuovo capo dello Stato. Fino a sabato sera il
Parlamento terr una sessione aperta
per cercare di superare le distanze e
arrivare a una soluzione condivisa.
Al momento, la difficile situazione
politica del Libano ulteriormente
destabilizzata dalla guerra civile in
corso da tre anni nella confinante Siria. Sul territorio nazionale ha trovato rifugio un milione di profughi. Il
Paese appare inoltre profondamente
diviso tra gli oppositori e i sostenitori del presidente Bashar al Assad.
il vescovo di Roma ha infatti voluto affidare anche questo pellegrinaggio alla Madonna cara alla
devozione dei romani. Dopo aver sostato per circa venti minuti in profondo raccoglimento dinanzi allantichissima immagine, il Papa si soffermato a parlare con il cardinale arciprete prima di
rientrare in Vaticano. In Terra Santa, intanto, cresce lattesa per un avvenimento che il patriarca di
Costantinopoli, in unintervista allO sservatore
Romano, definisce di grande significato, sottolineando la disponibilit e responsabilit comune nel progredire sul cammino preparato dai nostri predecessori.
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Tuttavia al momento non si ha notizia di alcun ritiro. Nei giorni scorsi Tripoli stata segnata da diversi
conflitti a fuoco e attentati.
Haftar ha messo in guardia il
Paese dal rischio di diventare un
covo di terroristi e dunque ha
chiesto alla Corte Suprema di formare un Governo demergenza che
accompagni a nuove elezioni. Haftar, che adesso intende incontrare il
generale egiziano Abdel Fattah El
Sissi, ha precisato di non ricevere
aiuti dallEgitto n da altri Paesi
esteri. Il Cairo, dal canto suo, ha
auspicato lintervento della Lega
araba, assicurando di non voler intervenire. Ieri sera il Parlamento ha
confermato che le elezioni legislative si terranno mercoled 25 giugno.
Sul fronte diplomatico, la comunit internazionale cerca una strategia comune per affrontare la crisi.
Ieri Francia, Germania, Italia, Gran
Bretagna, Ue e Stati Uniti il cosiddetto gruppo 3 pi 3 si sono
Marocco, Mauritania, Algeria e Tunisia dalla capitale portoghese hanno espresso allunanimit un messaggio forte affinch la comunit
internazionale si impegni a sostenere un processo di costruzione democratica. Resta escluso un intervento militare, che in questo momento appare unazione inimmaginabile. Una riunione degli inviati speciali per la Libia si terr a Tunisi il prossimo 2 giugno.
Origine e sviluppo
delliconografia del Santo Sepolcro
Anastasis
FABRIZIO BISCONTI
A PAGINA
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Appello dei ministri degli Esteri perch siano impedite nuove tragedie e sia favorita una maggiore integrazione
Gli euroscettici
vincono le amministrative
in Gran Bretagna
Sempre pi
italiani
scelgono
la Germania
BERLINO, 23. Nel 2013, anche per
le conseguenze della crisi, si trasferito in Germania oltre un milione di persone: non accadeva da
ventanni. Lo ha reso noto lUfficio di statistica federale tedesco
Destatis, spiegando che di queste
persone 727.000 sono arrivate da
altri Paesi Ue, con un aumento
notevole in particolare dallItalia
(pi 52 per cento dal 2012) e dalla Spagna (pi 19 per cento).
Tuttavia, ha aggiunto Destatis,
nel 2013 si registrato anche il record ventennale di emigrazione,
con 789.000 persone che hanno
lasciato la Germania. Il saldo netto tra nuovi arrivi e partenze per
lanno passato di 437.000 persone, il pi alto dal 1993 e il 19 per
cento in pi rispetto al 2012. Destatis mette in rilievo soprattutto
la situazione degli italiani: nel
2013 si sono mossi verso la Germania 32.000 italiani, circa il cinquanta per cento in pi rispetto
allanno prima. Mentre dalla Spagna il numero di nuovi arrivati si
fermato a 22.000. In generale,
tra i gruppi di migranti pi numerosi ancora una volta si contano i polacchi (189.000), i rumeni
(134.000), i bulgari (59.000) e gli
ungheresi (58.000).
A trainare limmigrazione in
Germania sono soprattutto le ottime condizioni economiche del
Paese, considerata lautentica locomotiva continentale. Basti pensare che nel primo trimestre del
2014 leconomia tedesca cresciuta dello 0,8 per cento rispetto al
trimestre precedente e del 2,5 su
base annua. I consumi privati sono aumentati a fronte del leggero
calo registrato nel quarto trimestre 2013; quelli pubblici sono lievemente aumentati. Volano invece
gli investimenti che registrano un
rialzo di oltre il 3 per cento in un
anno.
se di circa sessanta milioni di abitanti, soprattutto se paragonato ai numeri registrati in altri Paesi europei e
in altri Paesi del Mediterraneo.
La vera emergenza ha aggiunto
Oropeza operativa, perch il
Governo italiano chiamato al difficile compito di salvare migliaia di vite e di assicurare unaccoglienza dignitosa a persone che arrivano via
mare.
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Migliora
il giudizio
di Fitch
sulla Grecia
ATENE, 23. Lagenzia Fitch ha
modificato ieri di un grado il
giudizio sullindebitamento della
Grecia da B- a B. La decisione
prende atto degli sforzi compiuti dal Paese per far quadrare i
propri conti, come pure della
concreta prospettiva di un rafforzamento
della
crescita
delleconomia,
ha
spiegato
lagenzia in una nota, aggiungendo che tale valutazione impostata sul lungo termine: vale a
dire, il giudizio non dovrebbe
subire modifiche nei prossimi
trimestri.
Sempre ieri il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha fatto
sapere che sta per erogare 3,5
miliardi di dollari nel quadro
del piano di salvataggio per la
Grecia a fine maggio: lo ha annunciato il portavoce dellFmi,
Gerry Rice, precisando che la
decisione definitiva in merito
verr presa il 30 maggio.
Lo stanziamento sinserisce
nellambito della revisione delle
condizioni di salvataggio imposte dal Governo: condizioni ispirate a criteri di unausterit che
hanno creato un diffuso malcontento tra la popolazione, ma che
secondo lEsecutivo sembra stiano dando i primi frutti.
E proprio in questi giorni il
primo ministro greco, Antonis
Samarra, ha sottolineato che il
Paese sta uscendo, dopo tanto
travaglio, dal lungo tunnel della
crisi e si sta avviando verso la ripresa. Di conseguenza, ha detto
il premier, non vi saranno nuove
misure di austerit. Lobiettivo
del Governo, ha affermato Samaras, quello di ridare alla
Grecia il benessere che aveva
prima della crisi. Il premier ha
quindi indicato la prospettiva
che nei prossimi quattro anni saranno creati 550.000 nuovi posti
di lavoro e che fino al 2020 la
disoccupazione sar ridotta al di
sotto della media europea.
Esplosione
in un settore serbo
del Kosovo
PRISTINA, 23. Una potente esplosione ha provocato in nottata ingenti danni, ma per fortuna nessuna vittima, nel settore di Kosovska Mitrovica, in Kosovo, dove vive la pi numerosa comunit
della residua minoranza serba.
Ieri, intanto, la missione europea
in Kosovo, lEulex, aveva chiesto
alle autorit della maggioranza
kosovara albanese di consegnare
tre membri dellex Esercito di liberazione del Kosovo, fuggiti per
evitare un processo per crimini di
guerra commessi proprio a Kosovska Mitrovica.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
Cinque giorni fa, le Farc, impegnate in un negoziato di pace a Cuba con il Governo di Bogot, avevano appunto annunciato una tregua
in vista delle elezioni e altrettanto
aveva fatto lEsercito di liberazione
nazionale, laltro gruppo della guerriglia di sinistra colombiana.
Proprio in negoziato con le Farc
il principali tema di contrasto della campagna elettorale per le presidenziali. Queste seguono di due
mesi le elezioni parlamentari che
hanno confermato la maggioranza
al presidente Juan Manuel Santos,
in lizza per un secondo mandato.
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
Proteste e scioperi
nel Brasile del mondiale
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LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
Allarme internazionale
per il Mali
BAMAKO, 23. La ripresa del conflitto nel nord del Mali dove le milizie tuareg del Movimento nazionale
di liberazione dellAzawad (Mnla)
hanno occupato Kidal, il principale
capoluogo della regione suscita
allarme nel Sahel, in tutto il continente africano e pi in generale nella comunit internazionale. Il segretario generale dellOnu, Ban Kimoon, si detto profondamente
preoccupato per il rapido deterioramento della situazione e ha chiesto
la cessazione immediata dei combat-
Si accentua
il contrasto
tra Brazzaville
e Kinshasa
KINSHASA, 23. Si accentua la crisi
diplomatica tra Repubblica Democratica del Congo e Repubblica del Congo, determinata in
aprile dalla decisione del Governo di Brazzaville di espellere migliaia di cittadini del Paese confinante, considerati immigrati irregolari. Il ministro dellInterno di
Kinshasa, Richard Muyej, ha annunciato ieri, in risposta allanalogo provvedimento deciso nei
giorni scorsi da Brazzaville, che
dora in poi i cittadini della Repubblica del Congo dovranno
esibire passaporto e visto per varcare il confine. Un simile provvedimento rappresenta unassoluta
novit per i due Paesi, le cui capitali sorgono a pochi chilometri
di distanza luna dallaltra sulle
due rive del fiume Congo. Tra
laltro, il costo dei visti nei due
Paesi va dagli 80 ai 240 dollari.
Le cifre in questione si spiegano
come un contributo del turismo
internazionale alle economie locali, ma risultano esorbitanti per
la stragrande maggioranza dei
cittadini.
Nel frattempo, lattenzione
della stampa locale si concentra
in queste ore sulla denuncia venuta dalla Lega degli elettori,
unorganizzazione non governativa secondo la quale circa trecento
persone, in maggioranza civili,
sarebbero state uccise durante la
rappresaglia agli attacchi sferrati
da una milizia ribelle nello scorso
dicembre a Kinshasa, a Lubumbashi, capoluogo del Katanga, e
a Kindu, nel Maniema.
Secondo il Governo, allepoca
ci furono invece 103 morti, otto
soldati e 95 miliziani del gruppo,
guidato da Joseph Mukungubila
Mutombo, gi candidato alle
presidenziali del 2006 e sconfitto
dallattuale capo di stato Joseph
Kabila.
Mutombo, riparato in Sud
Africa, rischia lestradizione sollecitata dal Governo di Kinshasa.
La decisione delle autorit giudiziarie sudafricane potrebbe arrivare il 15 luglio.
Una studentessa di Chibok scampata al sequestro chiede la liberazione delle sue compagne (Reuters)
Lo Sri Lanka
resta diviso
COLOMBO, 23. A maggio del 2009,
con luccisione di Velupillai Prabhakaran, fondatore e leader indiscusso delle Tigri per la liberazione dellEelam tamil (Ltte), si chiudeva nello Sri Lanka un lungo periodo ben trentasette anni di
sanguinoso conflitto civile.
Il Governo del presidente,
Mahinda Rajapaksa, ha previsto
una serie di discorsi e parate militari per celebrare la vittoria finale di
cinque anni fa. Le Ltte che dal
1983 hanno combattuto una sanguinosa lotta armata per rivendicare
lindipendenza di uno Stato federato tamil nelle regioni settentrionali
e orientali dellisola asiatica restano unorganizzazione terroristica
per lEsecutivo di Colombo, che ha
riaffermato come la vittoria sui
guerriglieri appartenga a tutti i cittadini del Paese, a prescindere da
ogni differenza etnica.
In Iraq
pellegrini sciiti
sotto attacco
BAGHDAD, 23. Ancora violenze in
Iraq. Ieri, attacchi compiuti contro pellegrini sciiti, diretti al mausoleo dellimam Kadhim, a Baghdad, hanno provocato trentadue morti. Lattacco pi sanguinoso ha avuto luogo nella parte
orientale della capitale, a piazza
Tayaran, dove un attentatore suicida, a bordo di un minibus carico di esplosivo, si fatto saltare
in aria vicino a un gruppo di pellegrini sciiti, uccidendone quattordici. Gli altri attentati suicidi
sono stati perpetrati nei quartieri
di Mansour e di Shaab.
consapevole, da un lato, del rischio che correrebbe stabilendo accordi con i talebani che potrebbero
poi essere disattesi; dallaltro sa bene che senza un coinvolgimento diretto dei miliziani nel processo politico ogni soluzione avrebbe il fiato
corto. Quando, nel maggio dellanno scorso, assunse la carica di primo
ministro, Sharif fu subito chiaro su
questo punto: il dialogo con i talebani prioritario nellagenda dei lavori. Al riguardo il primo ministro
ha pi volte sottolineato che se Islamabad vuole rilanciare la propria
immagine nella scena internazionale
deve anche saper dimostrare di essere in grado di gestire al proprio interno la presenza dellelemento talebano: un esame che, se superato,
contribuirebbe non poco a legittimare la credibilit e laffidabilit del
Paese.
Bombardato
un raduno
di sostenitori
di Al Assad
DAMASCO, 23. Ventidue persone
sono state uccise e una trentina
sono rimaste ferite a Dar, nel sud
della Siria, in un bombardamento
dei ribelli su un raduno di sostenitori del presidente Bashar Al
Assad, impegnato in questi giorni
nella sua campagna elettorale per
le presidenziali in programma il
prossimo 3 giugno.
Alle polemiche di tipo politico
legate alle elezioni lopposizione
siriana e alcuni Paesi occidentali
le hanno definite una farsa diverse fonti, compreso il Governo
di Damasco, affiancano il timore
che il voto possa essere occasione
di nuove violenze. In particolare,
secondo lAnsa, c la minaccia di
un nuovo ricorso alle armi chimiche.
Lagenzia riferisce di un dossier
in merito presentato dal Governo
siriano allOrganizzazione per la
prevenzione delle armi chimiche
(Opac) nel quale si affer-ma che i
ribelli, in particolare quelli del
gruppo Stato islamico dellIraq e
del Levante, si appresterebbero a
compiere queste azioni per farne
ricadere la colpa sul-lesercito governativo, come sempre secondo
Damasco gi avvenuto in passato. LOpac sta ancora indagando
su due circostanze nelle quali
stato usato gas cloro nel mese di
aprile e nello scorso anno.
Proprio ieri, il direttore generale
dellOpac, Ahmet zmc, durante una riunione allAja del consiglio esecutivo dellorganizzazione, ha comunicato che le ultime
cento tonnellate dellarsenale chimico che Damasco si impegnata
a smantellare sono state imballate
e sono pronte per il trasporto al
porto di Latakia, il capoluogo
dellomonima provincia costiera,
da dove verranno trasferite fuori
dal Paese per poi procedere alla
loro distruzione.
Nel frattempo, sempre ieri, al
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si bloccata per il veto di Russia e Cina una risoluzione presentata dalla Francia volta
ad autorizzare unindagine della
Corte penale internazionale su
presunte atrocit commesse durante il conflitto siriano.
Negli oltre tre anni passati
dallinizio della guerra, si tratta
della quarta risoluzione sulla Siria
presentata da Paesi occidentali alle Nazioni Unite e bloccata da
Russia e Cina, a conferma che sulla questione permangono nella comunit internazionale profonde
divisioni.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
Anastasis
L dove sincontrano simultaneamente la morte e la vita
Due polmoni
per la musica sacra
La Cappella Musicale Pontificia Sistina va in
Russia. Domenica 25 maggio a Mosca, nella
cattedrale cattolica dellImmacolata
Concezione, in programma un concerto
strutturato sullitinerario delle celebrazioni
dellanno liturgico con le seguenti esecuzioni:
Nos autem (gregoriano), Ad te levavi
(Palestrina), Gloria ex Missa Papae Marcelli
(Palestrina), Benedictus (Perosi), Improperium
(Lasso), Christus factus est (gregoriano),
Popule meus (Palestrina), Stabat Mater
(Palestrina), Credo ex Missa Papae Marcelli
(Palestrina). Nella mattinata di luned 26
maggio poi, la Sistina e il coro sinodale del
Patriarcato di Mosca proveranno i brani che
saranno eseguiti congiuntamente il prossimo
29 giugno nella messa presieduta dal Papa
nella solennit dei santi Pietro e Paolo. Il
viaggio si inserisce infatti nel solco del
progetto ecumenico portato avanti dalla
Cappella, che, nellambito delle stesse
celebrazioni, nel 2012 ha visto la presenza del
coro anglicano di Westminster Abbey e nel
2013 quella dei luterani del TomanerChor di
Lipsia. La sera del 26, sotto la direzione di
Massimo Palombella e di Aleksej Puzakov, le
due compagini eseguiranno un concerto,
organizzato dal Patriarcato. In programma
musica sacra delle tradizioni ortodossa e
cattolica nel Palazzo dellArmeria nel
Cremlino. Infine marted 27, nella grande
sala del conservatorio Ciajkovskij avr luogo
un concerto di musica sacra per il quinto
anniversario dellinsediamento del patriarca
Cirillo. I due cori si ritroveranno poi a Roma
il 28 e il 29 giugno oltre che per la messa in
Vaticano anche per eseguire insieme il
concerto Ut unum sint, caratterizzato dalla
tradizione musicale dei due polmoni della
Chiesa.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Lorenzo Tealdy
Pianta dello Stato
della Citt del Vaticano
(1931-1932)
Sorprendente
Vaticano
Viaggio nel minuscolo Stato che coincide con il suo patrimonio culturale
di LUCETTA SCARAFFIA
strano pubblicare la guida di un luogo che, per
gran parte, impossibile,
o almeno molto difficile,
visitare. Ma la Guida generale alla Citt del Vaticano (Citt
del Vaticano - Milano, Musei Vaticani - Libreria Editrice Vaticana - Jaca
Book, 2012) presentata al grande
pubblico al Salone del libro di Torino una guida molto particolare,
sorta di compendio storico e artistico di un piccolo Stato, importantissimo dal punto di vista simbolico e
culturale. Un impeccabile Baedeker
che ricostruisce il senso profondo di
questo luogo e fa capire con grande
chiarezza che, come scrive Paolucci,
questo il luogo identitario della
Chiesa cattolica perch rappresenta
la sua storia e significa il suo destino
universale.
infatti il luogo in cui si addensano secoli di elaborazioni intellettuali e artistiche che hanno reso lessere umano quello che oggi, il luogo in cui sono nate e si sono definite
le massime istituzioni culturali: i
musei, la biblioteca, larchivio, e probabilmente anche il giardino botanico, che sono poi stati considerati
modelli da tutto il mondo. In Vaticano, nei secoli, stato costruito un
sistema culturale con il quale tuttora
conviviamo e con cui anche le cultu-
Borromini che a loro divenuta familiare, e un lavoro continuo di nuove creazioni architettoniche alcune
di grande livello, come laula Nervi
che si sostituiscono ad antichi edifici. Perch dalla storia che racconta
la guida, e che arriva fino ai giorni
nostri, scopriamo che in Vaticano,
non essendoci le rigide disposizioni
di una sovrintendenza, si interviene
sul territorio e sugli edifici con grande libert. Certo, oggi non ci permetteremmo pi di distruggere degli
affreschi del Mantegna per fare po-
tato dal vescovo di Roma, vicario di Ges Cristo. I giardini, in particolare, dei quali sono raccontate le avventurose vicissitudini, si prestano
molto a questo gioco di
significati: il Pontefice
che ama i giardini, il Papa giardiniere, un uomo
che cura le sue piante come il Papa pastore attento alle sue pecorelle.
Lacqua sempre segno
della grazia di Dio, per
questo abbondano le fontane. Le imbarcazioni sono anche la navicella della Chiesa e, cos come i
delfini, conducono alla
salvezza; il giardino segreto, quadrato, chiuso
fra le mura, rappresenta
anche ad artisti geniali come il Ca- la verginit di Maria.
Ma al tempo stesso, mentre i Papi
nova. Di questi Paolucci descrive
mirabilmente lintervento nella crea- giardinieri preparano giardini merazione del Braccio Nuovo, lultimo vigliosi e ricchi di simboli, fanno teomaggio che la nostra civilt ha sa- soro della dimensione mondiale delputo tributare allantico. Dopo nes- la Chiesa per farsi mandare, da tutto
suno sapr pi farlo con altrettanta il mondo, nuove piante. Il Vaticano
sensibilit e intelligenza. Dopo pre- diventa cos anche un ricco orto botanico, un museo della
natura. In cui per si
muovono anche Papi
Edifici e angoli di giardino
cacciatori, e si coltivano specie pregiate per
Tutto ha sempre un doppio significato
la tavola pontificia.
Accanto a quello mondano
Leggende si addensano quasi ovunque, e in
opera un alfabeto simbolico che ricorda
special modo nella
da chi abitato questo luogo
grande basilica di San
Pietro, dove laltare
della Bugia fronteggia
varranno la retorica o il filologi- quello di santa Petronilla, e la porta
smo.
del Bene e del Male quella della
Si scopre che ogni edificio, ogni Morte. Una citt proibita piena di
opera darte, hanno sempre un dop- fascino, che questa guida ci fa conopio significato: accanto a quello scere con attenta ricerca storica e armondano opera un alfabeto simboli- tistica, e aiuta a comprendere meglio
co che ricorda che quel luogo abi- cosa sia la Chiesa cattolica.
Simone Weil
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 6
Tempo di speranza
per lItalia
ROMA, 23. Dare speranza e far
sentire lattenzione e laffetto
dei vescovi a quanti sono in difficolt specialmente anziani, pensionati, disoccupati, giovani in un momento cos particolarmente complesso e carico di sfide umane, culturali, sociali e religiose. questo
il senso del messaggio al Paese che i
presuli italiani hanno diffuso al termine dellassemblea generale riunita
a Roma dal 19 al 22 maggio scorsi.
Il documento stato presentato, insieme al comunicato finale dei lavori, dal cardinale presidente della
Conferenza
episcopale
italiana
(Cei), Angelo Bagnasco, che questa
mattina, venerd, ha incontrato i
giornalisti.
Nel messaggio si sottolinea come,
invitati dalle stimolanti parole del
Santo Padre, il cui intervento, come noto, ha aperto lassemblea
della Cei, i vescovi hanno avvertito
lurgenza di entrare nei luoghi
famiglia, mondo del lavoro e migranti dove pi forte la sofferenza e il disagio della gente. Primo tra tutti, appunto, la famiglia,
fortemente penalizzata da una cul-
In Danimarca
Corsi
di prevenzione
al divorzio
ROMA, 23. Quasi seicentomila interventi di aiuto materiale a favore
di persone e famiglie in difficolt
erogati da ottocentoquattordici
centri di ascolto Caritas o servizi
collegati presso centoventotto diocesi italiane: sono i principali numeri forniti ieri dalla Caritas Italiana durante lassemblea generale
della Conferenza episcopale italiana (Cei), conclusasi in Vaticano.
Come riferisce il Servizio di informazione religiosa, accanto allimpegno per far fronte allemergenza
sociale (con oltre undicimila iniziative particolari promosse sul territorio), la Caritas ha coordinato
gli aiuti umanitari della Chiesa
cattolica italiana negli scenari devastati dalla violenza in Siria, Iraq,
Sud Sudan, Nigeria e Colombia, e
da disastri naturali, come a esempio il tifone Haiyan abbattutosi
sulle isole delle Filippine centrali a
inizio novembre.
Complessivamente Caritas Italiana ha realizzato interventi di solidariet (tra emergenze, cooperazione e microprogetti) in settantuno Paesi, in coordinamento con la
rete internazionale. Il direttore nazionale, don Francesco Antonio
Soddu, ha parlato di un proliferare
di progetti e attivit nati da una
lettura rinnovata dei bisogni necessaria a riconoscere i percorsi
multiproblematici e per questo anche difficilmente categorizzabili
delle povert. A livello nazionale
ha spiegato Soddu il filo rosso stato costituito dallattenzione costante ai giovani e dal tema
della formazione: Si sottolineata la necessit di dare ai giovani
prospettive di senso e occasioni di
servizio, soprattutto in un periodo
di crisi in cui molti rischiano di es-
cato. In primo luogo, la nostra storia come potenza coloniale e il ruolo degli Stati Uniti in Iraq e in Afghanistan rende entrambi i Paesi (e
in effetti gran parte dell'Occidente
cristiano) sospetti per molti musulmani. Ricordando con dolore la
morte di centinaia di vite umane nel
Paese africano, larcivescovo di Canterbury ha ribadito che laiuto deve essere offerto con umilt e rispetto a un popolo che soffre in un
Paese dai grandi talenti e dalle
enormi potenzialit. Soprattutto,
siamo chiamati a identificarci con i
poveri e i sofferenti nella preghiera.
E quindi agire poich Dio ci chiama a essere la risposta alla nostra
preghiera.
Ben armati e ben finanziati, gli
uomini di Boko Haram, secondo il
primate della Comunione anglicana,
hanno come obiettivo dichiarato
quello di stabilire un califfato isla-
lazione della Santa Sede nella promozione della giustizia e del dialogo tra le religioni.
In precedenza, il 6 marzo, prima
dellinizio ufficiale della missione di
monsignor Bonazzi, John Baird, ministro degli Affari Esteri, aveva voluto che il nuovo rappresentante
pontificio prendesse parte a un
pranzo di lavoro, tenutosi presso il
ministero degli Esteri, al quale erano convocati i leader cattolici del
Paese. Fra loro, gli arcivescovi di
Toronto, di Ottawa e di Gatineau, e
alcuni responsabili nazionali di organismi per la cooperazione e le attivit caritative. Lincontro stato
voluto per ribadire limpegno
dellattuale Governo nel campo della promozione della libert religiosa,
anche attraverso aiuti concreti da
destinare a comunit cristiane perseguitate.
Approfittando della riunione del
consiglio permanente, che si svolta
il 20 marzo, il nuovo nunzio apostolico ha reso visita alla sede della
Conferenza episcopale canadese, per
presentare le lettere commendatizie
del segretario di Stato, cardinale
Pietro Parolin, al presidente dellepiscopato, monsignor Paul-Andr Durocher, alla presenza dei monsignori
Douglas Crosby, vescovo di Hamilton, vice presidente; Lionel Gen-
dron, vescovo di Saint-Jean - Longueuil, e Anthony Mancini, arcivescovo di Halifax-Yarmouth, entrambi co-tesorieri. Erano presenti anche
altri presuli, membri a diverso titolo
del consiglio permanente, tra i quali
il cardinale Grald Cyprien Lacroix,
arcivescovo di Qubec e primate del
Canada.
Prima ancora, il 12 marzo, monsignor Luigi Bonazzi aveva avuto opportunit di conoscere i membri
dellassemblea dei vescovi del Qubec, riuniti a Cap de la Madeleine.
Accolto da monsignor Pierre-Andr
Fournier, arcivescovo di Rimouski e
presidente dellorganismo episcopale
provinciale, ha potuto fare conoscenza diretta dei ventisei presuli l
convenuti, presentandosi come un
fratello che desidera servire, camminare e lavorare con loro. In seguito,
il rappresentante pontificio ha incontrato, a Toronto, i vescovi
dellOntario e, ad Halifax, i presuli
della regione dellAtlantico.
Lutto nellepiscopato
Monsignor Paul-Emile Charbonneau, vescovo emerito di Gatineau (fino al 1982 diocesi di Hull)
in Canada, morto mercoled 14
maggio allet di novantadue anni. Era infatti nato il 4 maggio
1922 a Sainte-Thrse-de-Blainville, nella diocesi di Saint-Jrme. Ordinato sacerdote il 31
maggio 1947, era stato eletto alla
Chiesa titolare di Tapso il 15 novembre 1960 e nominato ausiliare
di Ottawa. Il 18 gennaio 1961
aveva
ricevuto
lordinazione
episcopale. Il 21 maggio 1963 era
stato nominato vescovo di Hull.
Il 12 aprile 1973 aveva rinunciato
al governo pastorale della diocesi. Ultimo vescovo canadese ad
aver partecipato al Vaticano II,
aveva dedicato gli ultimi anni
alla formazione dei sacerdoti. Le
esequie saranno celebrate sabato
31 maggio allOratoire SaintJoseph di Montral.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 7
La testimonianza di Papa Francesco sulle orme dei suoi predecessori nella terra di Ges
I locali rappresentanti
pontifici
sono una speciale
espressione
della
sollecitudine papale.
La Chiesa latina
raccolta nella diocesi
patriarcale di Gerusalemme, che oltre alla citt santa, comprende le comunit di Palestina, Israele,
Giordania e Cipro. Ugualmente la comunit latina della
Custodia francescana operante
nei santuari sorti sui principali luoghi santi nei Paesi sopracitati, giungendo per anche in Siria e in Egitto. Accanto a esse sono operanti le
Chiese orientali cattoliche di tutte le
tradizioni: i melchiti, tanto numerosi, i maroniti, i siri, gli armeni, i caldei. Potremmo definire imponente la
rete pastorale cattolica per la generosit e la competenza con la quale, in
campo educativo, assistenziale, sanitario, caritativo, le Chiese citate
con il formidabile sostegno di innumerevoli famiglie religiose maschili e
femminili realizzano in Terra Santa. Si distinguono anche nellaffrontare problematiche, talora molto gravi, quali linarrestabile emergenza
dei migranti. Per tutto ci sono opportunamente rappresentate, insieme
alla Congregazione orientale, nelle
commissioni bilaterali tra la Santa
Sede e Israele e Palestina.
Ringrazio le comunit ecclesiali
del mondo intero, che sotto varie
forme e specialmente con la colletta
voluta dai Papi per la Terra Santa,
mostrano la loro costante generosit,
e le incoraggio a intensificare la preghiera per quelle Chiese e la loro conoscenza, grazie specialmente ai pellegrinaggi. Lintenzione pi urgente
di chiedere al Signore che rincuori
i cristiani orientali a rimanere l dove sono nati quali orme spirituali del
passaggio storico di Cristo. Le istanze degli Stati e degli organismi internazionali dovranno per tutelare
in modo adeguato la presenza pastorale delle Chiese e programmare senza ritardi prospettive di speranza,
specie in ambito occupazionale e
abitativo, affinch i giovani possano
rimanere in Terra Santa a garantirne
il futuro.
Una mediazione necessaria, ho
detto, perch spetta alle Chiese locali di condurre quotidianamente la
possibile collaborazione ecumenica e
interreligiosa. E le giovani generazioni sono il terreno pi fertile: la
capillare presenza scolastica cattolica
dallinfanzia fino a livelli universitari
prova di questa consapevolezza,
con laccoglienza talora persino
maggioritaria riservata ai non cattolici. Lo testimoniano, per esempio, la
Bethlehem University e, sempre a
Betlemme, listituto Effet per bambini portatori di handicap uditivo,
ambedue sorti a memoria del pellegrinaggio di Paolo VI.
Una pace stabile per la Terra Santa e il ritorno della pace nelle nazioni circostanti: il migliore auspicio
Comprensione
e perdono
Il ministero di padre
Vergara fu caratterizzato da
una particolare sensibilit
spirituale che si chinava con
stupenda tenerezza sulla
difficile realt esistenziale,
tracciando le linee di un
insegnamento che, nel segno
della speranza, era capace di
umanizzare evangelizzando.
Cos larcivescovo Vincenzo
Pelvi ha ricordato padre
Mario Vergara durante il
convegno in preparazione
alla beatificazione, svoltosi
nei giorni scorsi a
Frattamaggiore. Il
missionario, ha aggiunto il
presule, si presentava come
il samaritano che percorreva
la strada della comprensione
e del perdono. Nella sua
preghiera non presentava un
ideale di terra da conquistare
o trasformare, ma lamore
alla persona, specie in
situazione di emarginazione e
disagio sociale. Il martire
ha insegnato a essere vicini
al popolo, comunit di
salvati, con i variegati
problemi e le umili e
complesse esigenze del
vissuto quotidiano.
per la visita
papale. La condizione
del
Medio
oriente tutta sospesa tra
laccettabile convivenza di alcuni
contesti e la dolorosa condizione di
altri, quali la Siria, lIraq e lEgitto.
Si far, perci, accorata in quei giorni la supplica perch la pace annunciata a Betlemme non sia continuamente e pesantemente smentita.
Non manca, purtroppo, di motivazioni il timore che esplodano contrasti e conflitti, sempre latenti. La
Chiesa intera dovr affiancare il Papa mentre cercher di strappare dal
cuore di Dio il dono della pace.
Preghiera intensa e risveglio delle
coscienze circa le responsabilit di
tutti, senza misconoscere le proprie,
potranno sostenere Papa Francesco
che, a nome della Chiesa, si reca l
dove tutti siamo nati, come dice il
salmo, per annunciare pace ai vicini e ai lontani. La Congregazione
per le Chiese orientali custodisce
unopera in bronzo di Angelo Biancini, che riproduce labbraccio avvenuto nel 1964. Forse un bozzetto
di due opere in ceramica che, rispettivamente nella delegazione apostolica di Gerusalemme dove esso avvenne e nella galleria di arte contemporanea dei Musei Vaticani, lo
stesso autore ha lasciato a memoria
dellevento. un richiamo per il nostro dicastero a condividere sempre
la sollecitudine del Papa verso la
Terra Santa. Ma per parte mia ho
custodito in questi anni una piccola
medaglia di Enrico Manfrini, coniata per la visita di allora: riproduce
da un lato i due fratelli, Pietro e Andrea, con la scritta in greco: Dio
amore; dallaltro Paolo VI e Atenagora con lesortazione in latino a camminare nellamore. Le due espressioni bibliche possono costituire la sintesi del pellegrinaggio di Papa Francesco, ispirando anche la nostra preghiera. Questa potr contare sulla
intercessione del futuro beato Paolo
VI e dei nuovi santi: Giovanni XXIII,
riconosciuto
recentemente
dalla
Knesset per lopera a favore del popolo dIsraele, e Giovanni Paolo II,
che ci regal lindimenticabile pellegrinaggio giubilare nella terra di
Ges.
Conclusi i lavori
delle commissioni
referenti
Ieri, 22 maggio, hanno concluso i lavori le due commissioni referenti
sullIstituto per le opere di religione
e sullorganizzazione della struttura
economico-amministrativa della Santa Sede volute da Papa Francesco e
istituite con chirografi del 24 giugno
e del 18 luglio scorsi. Durante una
cena offerta nella Casina Pio IV il
cardinale George Pell, prefetto della
Segreteria per leconomia, ha consegnato ai presenti una lettera di ringraziamento del Pontefice. Il porporato ha poi ribadito la gratitudine
per il lavoro svolto con generosit,
gratitudine gi in mattinata espressa
da Papa Francesco in un breve incontro con i membri della Pontificia
commissione sullorganizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede che avevano
partecipato alla messa a Santa Marta. Mentre si avviava verso la conclusione il lavoro delle commissioni
referenti, il Papa ha istituito con il
motuproprio Fidelis dispensator et
prudens del 24 febbraio scorso la Segreteria per leconomia e il Consiglio
per leconomia che, basandosi sul lavoro finora compiuto dalle commissioni stesse, procederanno sul cammino delle riforme volute da Papa
Francesco.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 8
Papa Francesco
e il Patriarca Bartolomeo
(20 marzo 2013)
Dal 24 al 26 maggio
Il viaggio
del Pontefice
in Terra Santa
di MARIO PONZI
Nel 1964 iniziato un cammino
che ormai non si pu pi fermare:
ancora non siamo giunti al traguardo dellunit dei cristiani, ma da
quel momento abbiamo imparato a
perdonarci gli uni gli altri per gli errori e la diffidenza del passato, e abbiamo compiuto passi importanti
verso il riavvicinamento e la riconciliazione. Ora venuto il momento di andare avanti afferma Bartolomeo, patriarca di Costantinopoli
e con Papa Francesco faremo proprio un bel passo in avanti. Una
convinzione questa che il patriarca
ha nutrito sin da quando incontr il
vescovo di Roma in occasione delle
celebrazioni per linizio del ministero papale, mentre si avvicinava il
cinquantesimo anniversario dello
storico abbraccio di Gerusalemme. Dei frutti che egli attende da
questo incontro Bartolomeo parla
nellintervista rilasciata al nostro
giornale alla vigilia della partenza
per la Terra santa.
Papa Francesco sulle orme di Paolo VI
cinquantanni dopo. In questo periodo
si passati dal dialogo dellamore al
dialogo della verit. E ora come potr proseguire il cammino in vista del
traguardo finale?
Non c alcun dubbio che lo storico incontro tra i nostri venerabili
predecessori, il patriarca ecumenico
Atenagora e Papa Paolo VI che la
Chiesa cattolica beatificher tra breve ha segnato un nuovo inizio
nelle relazioni tra il cattolicesimo e
lortodossia. bene ricordare che
quellincontro seguiva a un intero
millennio di diffidenza reciproca e
di estraniazione teologica tra le nostre due grandi tradizioni. Malgrado
la nostra storia comune di Scrittura
e Tradizione, le nostre due Chiese rischiavano dunque di essere danneggiate dallisolamento e dal-lautosufficienza, avendo seguito cammini
differenti sin dallXI secolo. Lincontro a Gerusalemme, il 5 gennaio
1964, fu un punto di partenza straordinario per il lungo cammino di riconciliazione e di dialogo, che le generazioni successive furono chiamate
a proseguire. Guardando indietro
agli ultimi cinquantanni, possiamo
essere grati a Dio per quanto stato
realizzato sia nel dialogo damore
sia nel dialogo di verit. Lo spirito
di amore fraterno e di rispetto reciproco ha preso il posto delle vecchie
polemiche e del sospetto.
Questo sinodo, come lei osserva, sar un segno vitale di unit tra le
Chiese ortodosse, in un tempo in cui
il mondo esige una risposta unificata
alle sue sfide fondamentali. Nel corso di tale assemblea abbiamo informato i fratelli primati del nostro
prossimo incontro con Papa Francesco a Gerusalemme. Essi hanno cos
espresso il loro appoggio allevento e
hanno ribadito limpegno a favore
del dialogo teologico con la Chiesa
cattolica romana. Ci importante,
poich lincontro a Gerusalemme sar molto pi di una forte conferma
simbolica della nostra disponibilit a
proseguire il cammino damore iniziato cinquantanni fa dai nostri predecessori in spirito di fedelt alla verit del Vangelo. Sar anche unimportante occasione perch il mondo
possa vedere un approccio unito
al di l delle identit confessionali e
delle differenze alla sofferenza dei
cristiani in tanti luoghi, specialmente
nelle regioni dove il cristianesimo
nato e si sviluppato. Inoltre sar
anche unopportunit per parlare
delle ingiustizie che i membri pi
vulnerabili delle societ contemporanee sono costretti a subire, nonch
delle preoccupanti conseguenze della crisi ecologica.
presunto rapporto che alcuni tentano di stabilire tra religione e violenza. Ed estremamente significativo
che i leader delle diverse religioni
abbiano voluto confrontarsi sul tema
per smentire questo pericoloso luogo
comune. Da parte mia ho tenuto a
ribadire che non c religione autentica che predichi la violenza. Tanto
meno, dunque, i conflitti che sconvolgono, in questi anni, soprattutto
la regione mediorientale hanno una
radice religiosa. Non esistono guerre
di religione. Anzi dobbiamo finalmente capire che la religione, ogni
religione, pace. Dunque arrivato
il momento di smetterla di addebitare alla religione la violenza, qualsiasi
forma di violenza. Anzi la religione
spinge alla riconciliazione, allaccoglienza del-laltro, anche se la pensa
diversamente. Parla di amore, di fraternit, di solidariet. Dunque in
nessun modo pu favorire o giustificare guerre e violenze. In questo
senso la Giordania esemplare. I
cristiani qui non sono perseguitati o
minacciati come in altre regioni. La
libert un bene considerato prezioso e dunque garantito a tutti. Le
violenze contro i cristiani, laddove ci
sono, sono frutto di un qualcosa che
prescinde dal credo religioso. Le religioni dialogano tra di loro e non si
fanno violenza. E poi la comunit
internazionale ha messo a disposizione diversi mezzi per risolvere le
questioni ancora sul tappeto. Basterebbe approfittarne per trovare la soluzione a questa situazione.
Qual il filo rosso da seguire per scoprire ci che accomuna le tre grandi religioni monoteiste?
Quel filo rosso che le unisce da
ricercare nella stessa umanit. Siamo
tutti creature dello stesso Dio, un
Dio unico. E questo gi ci accomuna. Da parte nostra, in pi dobbiamo portare avanti quanto Papa
Francesco stesso ha ricordato nel
messaggio rivolto al nostro Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso in occasione del cinquantesimo anniversario dellistituzione: La
Chiesa desidera farsi compagna di
strada di ogni uomo. Direi che
questo anche il filo rosso che unisce questo pontificato: la Chiesa che
si fa compagna di ogni uomo, senza
distinzioni. Ecco ci che deve guidarci, deve orientare le nostre scelte,