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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO

Unicuique suum
Anno CLIV n. 105 (46.647)

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

Citt del Vaticano

sabato 10 maggio 2014

Il Papa invita il Consiglio dei Capi esecutivi del coordinamento delle Nazioni Unite a favorire la nascita di una societ equa

Per una mobilitazione mondiale


E sottolinea che i popoli meritano e sperano frutti ancora migliori
Una mobilitazione etica mondiale
che diffonda e applichi un ideale
comune di fraternit e di solidariet,
specialmente verso i pi poveri e gli
esclusi: lha chiesta Papa Francesco
ai membri del Consiglio dei capi
esecutivi per il coordinamento delle
Nazioni Unite, ricevuti in udienza
venerd mattina, 9 maggio, nella Sala del Concistoro.
Sottolineata la bont dellopera sino a oggi svolta dagli organismi internazionali rappresentati, specialmente nel campo delleducazione e
della diminuzione della povert
estrema, il Pontefice ha esortato a
proseguire senza sosta negli impegni
assunti, perch ha detto i popoli meritano e sperano frutti ancor
migliori. A questo proposito ha ricordato che proprio della funzione direttiva non conformarsi mai ai
risultati acquisiti, ma impegnarsi
ogni volta di pi, poich ci che
stato conseguito si assicura soltanto
cercando di ottenere ci che ancora
manca.
Un principio questo che, per ci
che riguarda lorganizzazione politica ed economica mondiale, sollecitato dalla constatazione che ci che
manca molto, visto che una parte
importante dellumanit continua ad
essere esclusa dai benefici del progresso e, di fatto, relegata a esseri
umani di seconda categoria. Pertanto i futuri obiettivi di uno svilup-

po sostenibile dovrebbero essere formulati con generosit e coraggio


affinch arrivino effettivamente a
incidere sulle cause strutturali della
povert e della fame, conseguendo
anche ulteriori risultati orientati a
favore della preservazione dellambiente, a garantire un lavoro decente
per tutti e a dare una protezione
adeguata alla famiglia. Si tratta, in
particolare, di sfidare tutte le forme
di ingiustizia, opponendosi alla
economia dellesclusione, alla cultura dello scarto e alla cultura della morte, che, purtroppo, potrebbero arrivare a diventare una mentalit
accettata passivamente.
PAGINA 7

Ai vescovi dellEtiopia
e dellEritrea
in visita ad limina

Accanto agli ultimi


Alle Pontificie opere missionarie

Una Chiesa in uscita


PAGINA 6

NOSTRE
INFORMAZIONI

Russia e Stati Uniti impegnati a cercare una soluzione politica alla crisi ucraina mentre si combatte a Mariupol

Kiev pronta al dialogo nazionale


KIEV, 9. La diplomazia internazionale impegnata a cercare di allentare la tensione in
Ucraina nonostante in queste ore si combatta
nelle strade di Mariupol, strategica citt costiera nella regione di Donetsk, tra lesercito
ucraino e i separatisti filo-russi. Negli scontri
almeno otto miliziani sarebbero rimasti uccisi.
Il segretario di Stato americano, John Kerry, e
il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov,
si sono sentiti ieri per cercare di definire i
passi congiunti da prendere insieme allUnione europea e allOrganizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Intanto, il presidente e il premier ucraini,


Oleksandr Turcinov e Arseniy Yatseniuk, hanno annunciato oggi una tavola rotonda di
unit nazionale con tutte le forze politiche
di tutte le regioni. Siamo pronti a dialogare
si legge in una nota citata dallagenzia di
stampa Interfax con tutti i gruppi che perseguono obiettivi politici legittimi e intendono difenderli con i mezzi legali, quelli che
non si sono sporcati le mani di sangue. Invitiamo i rappresentanti di tutte le forze politiche di tutte le regioni, la societ civile e gli
esperti a iniziare un dialogo su tutti i temi e i

problemi che il popolo ucraino sta affrontando oggi.


Secondo Turcinov e Yatseniuk, la lista dei
temi pi urgenti comprende il decentramento
del potere, la riforma dei governi locali, il
mantenimento di un equilibrio tra le diverse
autorit, maggiori garanzie nella difesa dei
diritti delle minoranze etniche nonch le
riforme della giustizia e delle forze dellordine.
Dal canto suo, il presidente della Commissione Ue, Jos Manuel Duro Barroso, ha oggi affermato che le ultime dichiarazioni del

Un rapporto accusa sia i ribelli che le forze governative

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Crimini contro lumanit nel Sud Sudan


JUBA, 9. In Sud Sudan sono stati commessi
crimini contro lumanit da entrambe le parti
coinvolte nel conflitto, sia i ribelli, sia le forze governative: lo ha dichiarato ieri la missione delle Nazioni unite (Unmiss) secondo
cui i massacri e le atrocit sono stati perpetrati contro civili per motivi etnici. Riguardo agli attacchi sistematici e generalizzati
contro civili, le informazioni suggeriscono
una pianificazione e vi sono fondati motivi
per ritenere che sono stati commessi crimini
contro lumanit afferma lUnmiss in un
rapporto.
Nel dossier si fa riferimento a esecuzioni
extragiudiziali, sparizioni, stupri, arresti arbitrari, detenzioni. Le Nazioni Unite denunciano attacchi contro civili che non partecipano alle ostilit, violenze destinate a diffondere il terrore fra la popolazione. Si sottolinea poi che non sono mancati attacchi
pianificati contro gli ospedali e contro membri appartenenti alle missioni di pace. Sempre ieri anche Amnesty International ha denunciato, in un rapporto, le atrocit commesse durante la guerra civile che si protrae
ormai da pi di quattro mesi, facendo anche
riferimento allesistenza di fosse comuni.
Allorigine del conflitto vi la rivalit tra il
presidente del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, e il suo ex vice presidente, Rijek Machar.
La pubblicazione del rapporto dellUnmiss giunto proprio alla vigilia del previsto
incontro tra i due, ad Addis Abeba. A tale
colloquio si legano le speranze di trovare

una soluzione politica e duratura al conflitto.


Si stima che dallinizio delle ostilit pi di
un milione di persone sono state costrette a
lasciare le proprie abitazioni: si venuta cos
a creare una gravissima emergenza umanita-

ria di cui, al momento, non possibile vedere la fine. Tra laltro gli attacchi hanno sistematicamente colpito anche i civili che fuggivano dalle sanguinose violenze: essi infatti
sono stati uccisi anche nelle moschee e negli
ospedali dove avevano cercato rifugio.

presidente Putin hanno lobiettivo di ridurre


la tensione in Ucraina. Ora vediamo se seguiranno i fatti e se ci sar la possibilit per una
soluzione politica. Barroso ha sottolineato
che c ancora una possibilit per una soluzione democratica. Il presidente del Consiglio
europeo, Herman Van Rompuy, si recher luned a Kiev per manifestare il sostegno
dellUnione europea allUcraina in vista delle
elezioni presidenziali previste il 25 maggio.
Lo ha annunciato lo stesso presidente in un
comunicato, sottolineando che la visita servir
a proseguire le nostre discussioni sul modo
di stabilizzare la situazione in Ucraina, di
mettere fine alle violenze e di creare un dialogo nazionale.
Nel frattempo, lUcraina dovr pagare in
anticipo il gas russo a partire da giugno a
causa dellingente debito accumulato nei confronti di Mosca. Lo ha annunciato il ministro
dellEnergia, Aleksandr Novak. Luned prossimo a Bruxelles ci sar una riunione tecnica
dei rappresentanti di Ue, Russia e Ucraina
per preparare il terreno alla seconda riunione politica trilaterale fra il commissario europeo allEnergia, Gnther Oettinger, il ministro dellEnergia russo Alexander Novak e
quello ucraino Yuri Prodan. Lo ha confermato ieri la portavoce del commissario Oettinger, Sabine Berger.
In agenda, come stabilito in occasione della
riunione di Varsavia del 2 maggio scorso, ci
sono il proseguimento del passaggio e delle
forniture di gas, i debiti ucraini in sospeso
con la Russia e il prezzo del gas per lUcraina, la trasparenza e affidabilit dei flussi e
delle scorte di gas, la modernizzazione del
mercato ucraino e del sistema di trasmissione
del gas in Ucraina. La data esatta e il luogo
del prossimo incontro politico trilaterale non
sono ancora stati programmati ma era stato
concordato che sarebbero stati attorno a met maggio. Il 16 gi in programma ad Atene, un incontro informale dei ministri
dellEnergia dellUnione europea.

Cattolici e ortodossi copti


dopo il 10 maggio 1973

Il giorno dellamicizia
Un piccolo profugo sudsudanese con la madre

ANDREA PALMIERI

A PAGINA

Il Santo Padre ha ricevuto questa


mattina in udienza:
le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Angelo Moreschi, Vescovo
titolare di Elefantaria di Mauritania, Vicario Apostolico di Gambella (Etiopia), in visita ad limina Apostolorum;
Woldetensa Ghebreghiorghis, Vescovo titolare di Asuoremista, Vicario Apostolico di Harar (Etiopia), in visita ad limina
Apostolorum;
Woldeghiorghis Matheos,
Vescovo titolare di Turuda, Vicario Apostolico di Hosanna (Etiopia), in visita ad limina Apostolorum;
Markos Gebremedhin, Vescovo titolare di Gummi di Proconsolare, Vicario Apostolico di
Jimma-Bonga (Etiopia), in visita
ad limina Apostolorum;
Abraham Desta, Vescovo titolare di Orrea di Aninico, Vicario Apostolico di Meki (Etiopia),
in visita ad limina Apostolorum;
Varghese Thottamkara, Vescovo titolare di Cullu, Vicario
Apostolico di Nekemte (Etiopia),
in visita ad limina Apostolorum;
Tsegaye Keneni Derera, Vescovo titolare di Massimiana di
Bizacena, Vicario Apostolico di
Soddo (Etiopia), in visita ad limina Apostolorum;
il Reverendo Padre Angelo
Antolini, O.F.M. Cap., Prefetto
Apostolico di Robe (Etiopia), in
visita ad limina Apostolorum.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza Sua
Eccellenza Reverendissima Monsignor Jos Luis Escobar Alas,
Arcivescovo di San Salvador,
Presidente della Conferenza Episcopale di El Salvador, e
Seguito.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

Sempre pi vasta nel mondo la mobilitazione per ottenere il rilascio delle studentesse sequestrate

Celebrazioni della vittoria nella seconda guerra mondiale

La Nigeria
e la sfida di Boko Haram

Putin
alla parata militare
di Mosca

ABUJA, 9. Prosegue in Nigeria la sfida lanciata dal gruppo terroristico di


matrice islamica Boko Haram. di
almeno trenta morti il bilancio provvisorio dellultimo attacco dei miliziani che ieri hanno fatto saltare in
aria e distrutto un ponte che collega
lo stato nord-orientale di Borno con
il Camerun. Il ponte sorgeva nelle
vicinanze del villaggio di Gamboru
Ngala, lo stesso dove i Boko Haram
hanno ucciso luned scorso 336 persone.
E nel mondo si fa sempre pi vasta la mobilitazione per ottenere il
rilascio delle centinaia di giovani sequestrate dai fondamentalisti. Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon si detto profondamente preoccupato per la sorte
delle oltre duecento studentesse. In
un comunicato pubblicato da New
York, Ban Ki-moon ha espresso la
sua vicinanza alle famiglie delle giovani e ai cittadini nigeriani. Attaccare scuole e bambini ha aggiunto
viola il diritto internazionale e
non pu essere giustificato in alcun
caso.
Il segretario generale dellOnu ha
quindi assicurato di seguire la situazione molto da vicino, promettendo
laiuto delle Nazioni Unite, come ribadito al presidente della Nigeria
Goodluck Jonathan, durante una
conversazione telefonica. Jonathan

BAMAKO, 9. La Francia invier tremila soldati nelle regione africana


del Sahel per combattere lestremismo islamico nel nord del Mali, nel
Niger e nel Ciad. Lo ha annunciato
ieri il ministro della Difesa, JeanYves Le Drian, aggiungendo che Parigi sul punto di mettere fine alla
fase dello scontro frontale in Mali,
dove, comunque, resteranno mille
soldati nei pressi della citt di Gao,
uno dei bastioni dei ribelli islamici.
Ieri, un sottufficiale francese del
secondo reggimento paracadutisti di
Calvi (Corsica) morto durante una
vasta operazione militare contro i ribelli jihadisti che occupano il nord
del Mali. Il soldato ha precisato
una nota dellEliseo stato ucciso
dallo scoppio di un ordigno esplosivo. La morte del sottufficiale porta a
otto le vittime francesi in Mali
dallinizio 11 gennaio del 2013
delloperazione Serval, intervenuta,
su mandato dellOnu, per ristabilire
la sovranit del Governo di Bamako
sui territori sahariani settentrionali.

Si candida
lex leader dei ribelli
mozambicani
MAPUTO, 9. Il capo degli ex ribelli
della Resistenza nazionale mozambicana (Renamo), Afonso Dhlakama,
si iscritto nelle liste dei possibili
candidati delle elezioni presidenziali,
che avranno luogo il prossimo ottobre. La notizia lapertura, oggi, di
tutti i quotidiani nazionali. Di fronte
ai giornalisti, ponendo fine a una
nuova clandestinit cominciata nel
2012, Dhlakama ha anche annunciato un cessate-il-fuoco nella zona centrale del Mozambico, dove negli ultimi due anni i militanti della Renamo (che ha combattuto contro il
Frelimo nella lunga guerra civile) sono stati responsabili di agguati e
scontri a fuoco con le forze di sicurezza. La tregua, in particolare, riguarderebbe le zone di Muxngu e
Save, nella provincia di Sofala.

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MOSCA, 9. Siamo orgogliosi di


voi. Cos Vladimir Putin ha salutato le forze armate russe che oggi
hanno sfilato nella Piazza Rossa
per la tradizionale parata con cui si
celebra, ogni nove maggio, la vittoria sovietica sulle forze naziste.
Una festa patriottica che questanno assume un significato ancora
pi forte alla luce dellannessione
della Crimea e della crisi con
lUcraina. Tanto che dopo aver
presieduto la parata a Mosca, Putin si recato in Crimea per altri
festeggiamenti.
Il 9 maggio e rimane la nostra festa pi importante, ha detto
ancora il presidente russo sul palco
insieme al primo ministro, Dmitri
Medvedev, e ai vertici dello Stato
mentre sfilavano undicimila militari, insieme ai mezzi delle forze armate russe. Ieri, il leader del Cremlino aveva seguito le esercitazioni
delle forze strategiche.
Nel quadro delle prove di risposta ad attacchi nucleari sono stati
lanciati un missile balistico intercontinentale Topol che ha raggiunto lobiettivo prefissato nella
penisola della Kamchatka missili
strategici nel mare e missili da crociera da un bombardiere Tu-95S
contro obiettivi a terra nel distretto
militare occidentale, ai confini con

Le madre di alcune delle giovani sequestrate (Afp)

dal canto suo ha accolto favorevolmente lofferta di inviare nel Paese


un inviato speciale di alto livello,
che da l valuter il modo migliore
in cui lOnu possa aiutare nelle ricerche. Nel frattempo centinaia di
donne nigeriane hanno manifestato
a Niamey, in Niger, per chiedere il
rilascio immediato e il rispetto della

Parigi invier
truppe nel Sahel
per combattere
lestremismo islamico

GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum

sabato 10 maggio 2014

dignit delle ragazze rapite. Chiediamo al Consiglio di sicurezza delle


Nazioni Unite e al Tribunale penale
internazionale si legge in un documento diffuso durante la manifestazione di perseguire per crimini
contro lumanit tutti i responsabili
di Boko Haram, che sono solo dei
criminali e individui senza legge.

di queste ore la notizia dellarrivo in


Nigeria di un gruppo investigativo
statunitense incaricato della ricerca
delle giovani che, nel frattempo, potrebbero essere state divise in piccoli
gruppi per essere vendute come
schiave o per essere costrette a matrimoni forzati con i loro stessi sequestratori.

lUcraina. Lanci che hanno avuto


successo, ha precisato il ministero
della Difesa.
Nel frattempo, Putin ha accolto
linvito del presidente francese,
Franois Hollande, e, nonostante la
situazione in Ucraina, sar il 6 giugno sulle spiagge della Normandia
per le solenni commemorazioni a
settanta anni dallo sbarco alleato.
Lo ha annunciato lambasciatore
russo a Parigi, Alexandre Orlov. La
Casa Bianca ha comunque reso noto che al momento non in programma un incontro bilaterale con
il presidente statunitense, Barack
Obama.

Secondo mandato per il presidente Zuma

AllAfrican National Congress


le legislative in Sud Africa
PRETORIA, 9. LAfrican National
Congress (Anc) ha vinto le elezioni
legislative di mercoled scorso in
Sud Africa. Si tratta dellennesimo
trionfo per il partito che fu di Nelson Mandela e guidato ora dallattuale presidente, Jacob Zuma, che
sar chiamato a governare il Paese
per la seconda volta consecutiva.

Inchiesta
sui crimini
nella Repubblica
Centroafricana
BANGUI, 9. Una prima missione
della Corte penale internazionale
(Cpi) giunta oggi nella capitale
della Repubblica Centroafricana
nel quadro di uninchiesta preliminare sui crimini commessi nel
Paese dopo il 2012.
Dei gravi crimini sono stati
commessi dopo il 2012 ha detto
Amadi Bah, capo della sezione
della cooperazione del Cpi, durante una conferenza stampa questa mattina a Bangui. Il rappresentante ha spiegato che dopo il
2002, sono state fatte delle inchieste ed esse proseguono allAja
(sede del Cpi) per stilare un rapporto sui crimini tra il 2002 e il
2003 (nel corso di un precedente
colpo di Stato). Purtroppo ancora, dopo il 2012, dei gravi crimini
e delle atrocit hanno avuto luogo sul territorio centroafricano.
Il Cpi, ha ricordato Amadi
Bah, ha presentato nel 2003 un
rapporto concernente i crimini
commessi, sotto la presidenza di
Franois Boziz, dai combattenti
del Movimento per la liberazione
del Congo, che hanno portato
allarresto del suo leader, lex vice
presidente congolese, Jean-Pierre
Bemba. Nel 2002, questo gruppo
ha sostenuto il presidente AngeFlix Patass di fronte ai ribelli di
Boziz che ha preso il potere nel
2003 mantenendolo fino al 2013.

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

Sono passati ventanni dalle prime elezioni a suffragio universale e


senza apartheid, e in questo lungo
periodo lAnc stato sempre il primo partito del Sud Africa. Laffluenza alle urne si attestata attorno al 75 per cento degli aventi diritto. Secondo quanto riportato dal
quotidiano Mail&Guardian, lAnc
ha conquistato circa il 62 per cento
dei voti, mentre i due partiti dellopposizione Democratic Alliance ed
Economic Freedom Fighters (Eff)
hanno ottenuto rispettivamente il 22
per cento e il 5 per cento dei consensi.
Rispetto al 2009, il partito di
Zuma per sceso di circa 4 punti
percentuali, un dato che non permetter allAfrican National Congress di raggiungere i due terzi
dellAssemblea nazionale, necessari
per fare le riforme costituzionali. Gli
analisti politici indicano una possibile alleanza con lEff.
Il voto di mercoled stato il primo in assoluto per i born-free, i nati
liberi, ovvero quei ragazzi che non
hanno conosciuto la segregazione
razziale e che sono nati in un Paese
libero e democratico. Tuttavia, solo
un terzo degli aventi diritto si
iscritto alle elezioni, un dato che delude e che evidenzia una forte sfiducia nei partiti da parte delle nuove
generazioni sudafricane.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

MILANO, 9. Una cupola in


Lombardia per condizionare gli
appalti, tra cui alcuni relativi a
Expo 2015: dopo larresto del direttore generale di Infrastrutture
lombarde, Antonio Rognoni,
lEsposizione universale finita
di nuovo nel mirino della Procura di Milano: sette persone
sono state ieri arrestate con laccusa di turbativa dasta e corruzione. In carcere sono finiti, tra
gli altri, il responsabile dellUfficio contratti, Angelo Paris, e
due vecchi protagonisti della
stagione di Tangentopoli, Primo
Greganti e Gianstefano Frigerio,
i quali, assieme allex senatore di
Forza Italia, Luigi Grillo, avrebbe creato una saldatura tra imprese, cooperative e tutti gli
schieramenti politici, per condizionare e assegnare appalti in
cambio di tangenti.
Abbiamo reciso nel pi breve tempo possibile i rami malati
ha
affermato,
citato
dallagenzia Ansa, il procuratore
della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati. Secondo
laccusa, negli ultimi due anni
avrebbe operato in Lombardia
una vera e propria cupola,
che prometteva avanzamenti di
carriera, grazie a protezioni
politiche, a manager e pubblici
ufficiali disposti a pilotare le gare di appalto a favore degli imprenditori in cambio di corpose
tangenti.

Giorno
della memoria
per le vittime
del terrorismo
Sostenitori dellAnc (Afp)

Altri migranti soccorsi


nel canale di Sicilia
ROMA, 9. Continuano senza sosta le
operazioni di soccorso di migranti,
che intraprendono il cosiddetto
viaggio della speranza con esiti
troppo spesso drammatici. Ieri 292
persone di diversa nazionalit sono
state soccorse nel canale di Sicilia
da una nave mercantile e sono state
fatte poi sbarcare nel porto di Messina. Lo ha comunicato la prefettura
aggiungendo che i migranti sono
stati successivamente accompagnati
in Fiera, ovvero in uno spazio allestito appositamente dal Comune e
dalla protezione civile. In serata so-

Bufera
sullExpo
2015

no stati poi trasferiti in centri di accoglienza. Lopera di soccorso condotta ieri sinserisce nella pi vasta
operazione Mare Nostrum che come ha riferito il ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti ha
permesso finora di prestare assistenza nel Mediterraneo a 27.790 migranti, compresi 3.034 minorenni.
Il ministro, riferendo mercoled in
Parlamento, aveva anche ricordato le
operazioni che hanno portato allarresto di pi di duecento scafisti. E
ieri militari della Guardia di
Finanza a bordo di motovedette

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

hanno bloccato al termine di un


inseguimento avvenuto nelle acque
al largo di Marina di Novaglie (Lecce) un motoscafo con undici migranti, tra cui un disabile, riuscendo
ad arrestare i due scafisti, di nazionalit greca. Il motoscafo stato
scortato presso il porto di Leuca dove, gi allertati, erano ad attendere
militari del comando provinciale
della Guardia di Finanza di Lecce e
personale sanitario del 118. Arrivati
in banchina, gli undici migranti
hanno poi ricevuto adeguata assistenza.

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va

ROMA, 9. Alla presenza del presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, si tenuta oggi nellAula di Palazzo
Montecitorio la cerimonia per il
Giorno della memoria dedicato
alle commemorazione delle vittime del terrorismo. Ppresenti alla
cerimonia, aperta dallesecuzione dellInno nazionale italiano,
il presidente della Camera dei
deputati, Laura Boldrini, il presidente del Senato, Pietro Grasso, i parenti delle vittime degli
anni di piombo e diversi esponenti del mondo politico e istituzionale. Prima di recarsi a
Montecitorio, Napolitano ha deposto in via Caetani una corona
di fiori sotto la lapide che segna
il luogo del ritrovamento del
corpo di Aldo Moro, segretario
politico e presidente della Democrazia cristiana assassinato il
9 maggio 1978 dalle Brigate
rosse.

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Il Sole 24 Ore S.p.A.
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Ivan Ranza, direttore generale

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don Sergio Pellini S.D.B.


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Ospedale Pediatrico Bambino Ges
Banca Carige
Societ Cattolica di Assicurazione
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sabato 10 maggio 2014

pagina 3

Riconquistata dallesercito la citt di Azzan

Ucciso un poliziotto e arrestati manifestanti dellopposizione

Sanguinosa guerra al terrorismo


nello Yemen

Venezuela
senza pace

SANA, 9. Uno dei leader di Al Qaeda nello Yemen, Shayef Mohammed


Said Al Shabwani, stato ucciso in
uno scontro a fuoco nella notte con
le forze di sicurezza yemenite a
Sana. In una nota riportata
dallagenzia di stampa ufficiale Saba, un portavoce dellalta com-missione per la Sicurezza yemenita ha
precisato che Al Shabwani era uno
dei capi dellorganizzazione e uno
tra i pi pericolosi membri di Al
Qaeda
nella
penisola
arabica
(Aqap). Al-Shabwani, sospettato di
aver avuto un ruolo in diversi attacchi sferrati nel Paese e nel sequestro
di diplomatici occidentali, stato
ucciso dalle forze di sicurezza insieme a uno dei suoi accompagnatori
dopo aver aperto il fuoco contro gli
agenti che lo stavano inseguendo,
come reso noto dal portavoce.
La notizia arriva dopo che ieri le
forze armate yemenite avevano annunciato di aver ripreso il controllo
della citt di Azzan, nella provincia
sudorientale di Shabwa, considerata
una roccaforte di Al Qaeda. La riconquista di Azzan, seconda maggiore citt della provincia, costituisce
al momento il pi importante risultato ottenuto dallesercito nei confronti di Al Qaeda nella penisola
arabica, i cui combattenti avrebbero
abbandonato i propri avamposti sen-

Un automezzo appartenente ai miliziani distrutto nei combattimenti (Reuters)

za opporre resistenza al fine di evitare ulteriori spargimenti di sangue.


Nello Yemen in corso da dieci
giorni una vasta offensiva da parte
delle forze armate contro il gruppo
qaedista guidato da Nasir Al
Wuhayishi che continua a controllare porzioni di territorio nelle zone
meridionali e centrali del Paese.
Sempre ieri fonti del ministero della

Difesa hanno anche dato notizia


delluccisione da parte delle forze di
sicurezza di due esponenti di Al
Qaeda nella provincia di Shabwa,
Abu Musaab Al Kuwaiti e Abu Al
Walid Al Hamiqani, e di uno nella
provincia di Al Bayda, Abu Adel Al
Kaldi. Nei giorni scorsi, inoltre, il
ministero della Difesa yemenita ha
annunciato luccisione di decine di

uomini di Al Qaeda in operazioni


delle forze di sicurezza.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno chiuso al pubblico la loro ambasciata a Sana, per motivi di sicurezza. Lo ha reso noto ieri il dipartimento di Stato americano ricordando i recenti attacchi contro gli interessi occidentali nello Yemen. In un
comunicato, il dipartimento di Stato
afferma di avere anche informazioni
tali per cui stato deciso di adottare
misure di precauzione.
Allinizio della settimana un cittadino francese che si occupava della
sicurezza per la missione dellUnione europea nello Yemen era stato
ucciso a Sana e un altro era rimasto
ferito come anche il loro autista
yemenita da colpi darma da fuoco sparati da uomini che avevano
preso di mira la loro auto nel quartiere meridionale di Hada, dove sono concentrate la maggior parte delle legazioni straniere. Nella stessa
zona in marzo un funzionario italiano delle Nazioni Unite aveva subito
un sequestro-lampo, mentre pochi
giorni fa un diplomatico tedesco era
sfuggito a un rapimento, riportando
peraltro lesioni. In gennaio era stato
ferito a morte un diplomatico iraniano che aveva opposto resistenza a
un tentativo di sequestro da parte di
uomini armati.

CARACAS, 9. Non accenna a placarsi la tensione in Venezuela. Anzi,


gli ultimi sviluppi fanno temere un
aggravarsi della situazione. Ieri infatti un agente della polizia morto a Caracas, raggiunto da un colpo darma da fuoco durante scontri
fra manifestanti antigovernativi e
agenti di polizia nella zona est della capitale. Sempre ieri a Caracas
le forze di sicurezza hanno arrestato 243 persone dopo aver effettuato
un blitz nei quattro accampamenti
eretti dai manifestanti governativi.
Le tende erano state montate il
mese scorso dagli studenti che protestano contro il presidente Nicols
Maduro. Parlando alla televisione
di Stato, il ministro dellInterno,
Miguel Rodrguez Torres, ha accusato gli studenti di utilizzare gli accampamenti come base per altre
manifestazioni violente in tutta la
citt, e ha aggiunto che la polizia,
in questi accampamenti, ha sequestrato droga, armi ed esplosivi.
Nei giorni scorsi lEsecutivo di
Caracas aveva parlato nuovamente
di una cospirazione, che sarebbe
orchestrata dagli Stati Uniti, con la
complicit dei partiti dellopposizione: lobiettivo sarebbe quello di
impedire la propagazione dellideale bolivariano in tutto il
continente. Il ministro dellInterno,

Nel caos la Libia del dopo Gheddafi

Gli Stati Uniti impongono sanzioni economiche

Il capo dellintelligence
assassinato a Bengasi

Ancora attacchi
e raid aerei su Aleppo

TRIPOLI, 9. La Libia sprofonda


sempre pi nellanarchia e nella
violenza: il capo dei servizi segreti
nellest del Paese stato assassinato
a colpi di pistola a Bengasi, capoluogo della travagliata, autonomista
e petrolifera Cirenaica, nellultimo
di una catena di sanguinosi attentati che, dalla caduta di Muammar
Gheddafi nel 2011, ha eliminato militari, poliziotti, giudici, diplomatici
e uomini dei servizi segreti.
Ibrahim Al Senoussi Akila stato ucciso a colpi darma da fuoco
da sconosciuti mentre era alla guida della sua automobile fuori dallospedale di Bengasi. Lo scorso dicembre il capo degli 007 militari di
Bengasi era stato assassinato a Derna. Un attentato, come i precedenti, non rivendicato, ma che il potere

Nuove scritte
anticristiane
a Gerusalemme
TEL AVIV, 9. Graffiti di tono anticristiano, scritti in ebraico, sono stati scoperti stamane sulla
parete esterna della Chiesa rumena di Gerusalemme. Lo rendono
noto i mezzi di comunicazione
locali. Ieri le stesse fonti avevano
affermato che i servizi di sicurezza locali hanno rafforzato le misure preventive per impedire che
la imminente visita in Israele di
Papa Francesco venga turbata da
episodi di ostilit verso la comunit cristiana da parte di estremisti ebrei.
In unintervista alla radio militare il ministro della Giustizia
israeliano Tzipi Livni ha denunciato il moltiplicarsi degli episodi di intolleranza verso cristiani
e musulmani da parte di estremisti ebrei. Il loro nocciolo duro
si trova in alcuni insediamenti
della Cisgiordania ha affermato
Livni. un gruppo ideologico
determinato, che non si sottomette ad alcuna autorit e che si
oppone ai valori dello Stato di
Israele in cui noi crediamo.
Con le loro attivit, ha avvertito
il ministro Livni, cercano di impedire che sia raggiunto un accordo di pace. Per neutralizzare
questi estremisti, ha concluso,
occorrer ricorrere anche a misure amministrative, fra cui arresti preventivi.

centrale di Tripoli attribuisce a


estremisti islamici.
Lo scorso marzo il Governo
provvisorio ha riconosciuto che la
Libia sotto attacco da parte di
terroristi, in particolare a Bengasi e
a Derna, e ha lanciato la sua guerra al terrorismo.
Sotto i riflettori quindi di nuovo la Cirenaica, i cui ribelli autonomisti che da dieci mesi bloccano
i siti petroliferi accusando il Governo di corruzione nella vendita del
greggio hanno ancora una volta
dichiarato di non riconoscere neanche il nuovo premier libico, il giovane uomo daffari di Misurata,
Ahmed Miitig, eletto domenica dal
Parlamento provvisorio in una seduta confusa e rissosa.
Il mese scorso il Governo guidato dallex primo ministro, Abdullah
Al Thani, era riuscito a riprendere
il controllo di due dei quattro porti
occupati dopo lunghi negoziati. Ma
gli accordi scaturiti sono ancora oggetto di polemica. Ancora ieri sera
il ministro della Giustizia, Salah
Marghani, ha assicurato che le intese verranno rispettate. Il ministro
della Giustizia ha comunque ammesso che ci sono stati dei ritardi
di natura amministrativa nelladempimento degli accordi faticosamente
raggiunti.

DAMASCO, 9. Non si fermano i raid


su Aleppo, nel nord della Siria, citt divisa in zone controllate
dallesercito governativo e altre dai
miliziani dellopposizione. Dopo
lattacco di ieri contro lHotel
Carlton antico edificio ottomano
da tempo trasformato in una caserma delle forze lealiste nel centro cittadino sono stati colpiti quartieri
occupati dai ribelli, mentre colpi di
mortaio e altri razzi rudimentali sono caduti nelle zone presidiate dal
Governo.
Questo mentre a Homs, nella regione centrale del Paese, si di fatto concluso il ritiro degli insorti dal
centro storico, semidistrutto e assediato dalle forze lealiste da circa
due anni. Durante il lungo assedio
sono morte oltre duemila persone.
Un ultimo gruppo di miliziani
anti-regime per rimasto a Homs,
nel quartiere periferico di Waar, dove da mesi sono assiepati migliaia
di profughi. Con la resa di Homs,
di fatto, Damasco riuscita nellintento di riaprire il corridoio che collega la capitale con la regione costiera, roccaforte della famiglia presidenziale degli Assad e dei clan
alleati.
Dal punto di vista diplomatico, si
terr luned in Arabia Saudita un
vertice straordinario dei ministri
degli Esteri dei Paesi della Lega
araba per fare il punto della situa-

Le macerie dellhotel Carlton (Afp)

zione. Lo ha annunciato il numero


due dellorganizzazione panaraba,
Ahmed Ben Hilli, nel corso di una
conferenza stampa.
Gli Stati Uniti hanno invece aumentato la pressione sul regime
siriano. In particolare il dipartimento di Stato ha imposto sanzioni
a uno dei consiglieri strategici di

Migliaia di persone vivono in precarie condizioni nelle Filippine devastate da Hayan

Emergenza a sei mesi dal tifone

Un bambino tra le macerie allindomani del passaggio del tifone (Reuters)

MANILA, 9. Resta molto difficile la


situazione umanitaria nelle regioni
centrali delle Filippine colpite l8
novembre dello scorso anno dalla
devastazione del tifone Hayan. E
con lavvicinarsi della nuova stagione delle piogge il rischio di unaltra
grave crisi si fa sempre pi concreto.
Centinaia di migliaia di persone restano assolutamente vulnerabili agli
eventi atmosferici, date le condizioni
abitative precarie e la mancanza di
risorse. Le organizzazioni internazionali stimano che non meno di
380.000 famiglie hanno bisogno con
urgenza di unabitazione in grado di
resistere alle prossime perturbazioni.
Inoltre, il 90 per cento dei centri di
raccolta (chiese, scuole, magazzini),
in cui si trovano da sei mesi pi di
5.000 famiglie, sono a loro volta fortemente danneggiati o in alcuni casi
semidistrutti.

Assad, il generale Bassam Al


Hassan, allistituto di credito
Tempbank di Mosca e a uno dei
suoi consiglieri esecutivi. Questi ultimi avrebbero concesso milioni di
dollari in contanti al Governo siriano, alla compagnia di Stato petrolifera siriana Sytrol e alle raffinerie di
Banias e di Homs.

In Thailandia
riesplode
la protesta
BANGKOK, 9. Migliaia di manifestanti antigovernativi thailandesi
hanno lanciato oggi a Bangkok la
loro battaglia finale contro il
Governo, due giorni dopo la destituzione per via giudiziaria del
premier, Yingluck Shinawatra.
Guidati dallex vice primo ministro, Suthep Thaugsuban, gruppi
di dimostranti si sono diretti verso
la sede dellEsecutivo gi assediata dai manifestanti dallo scorso
novembre e le emittenti televisive. Ci riprenderemo il nostro potere sovrano, formeremo un Governo del popolo e un consiglio
legislativo popolare ha detto Suthep alla folla. Dopo la destituzione di Yingluck, lEsecutivo ad interim guidato dallex ministro
del Commercio, Niwatthamrong
Boonsongpaisan.

in un discorso alla televisione di


Stato, aveva affermato che gli oppositori partecipano a una cospirazione permanente, attraverso la
guerra psicologica e il golpe morbido perch, aveva sostenuto, non
sopportano che da un Paese come
il nostro sia nato un movimento
come quello bolivariano.
Ieri intanto stato arrestato da
agenti del Servizio boliviano di intelligence Rodrigo Diamanti, presidente dellorganizzazione non governativa Mondo senza bavaglio e
responsabile della campagna internazionale Sos Venezuela, che ha
contribuito a diffondere sulle reti
sociali la protesta contro il Governo di Maduro.
dallinizio di febbraio che nel
Paese in atto unondata di manifestazioni di protesta da parte
dellopposizione contro lEsecutivo.
una protesta spesso degenerata
in violenti scontri (il bilancio parla
di pi di quaranta morti e di circa
settecento feriti) e che si sviluppata sullo sfondo di una pesante
crisi economica. stato anche avviato un dialogo fra il Governo e
lopposizione: le rispettive delegazioni, nelle settimane scorse, hanno
avuto qualche incontro, ma al momento i negoziati sono in una fase
di stallo.
A conferma di una situazione
particolarmente tesa vi stato poi
il rapporto, pubblicato nei giorni
scorsi dallorganizzazione Human
Rights Watch, in cui si denuncia la
repressione delle manifestazioni di
protesta contro il Governo: una repressione, sostiene il dossier di 103
pagine, durante la quale sarebbero
state commesse violazioni di diritti umani. Il rapporto menziona
anche casi di torture. Il Governo, riferiscono le agenzie di stampa
internazionali, ha comunque respinto ogni addebito.
Ma nel Paese la situazione non
critica solo sul piano politico. Infatti in varie parti del territorio sta
tornado la malaria: quanto ha dichiarato ieri il ministero della Sanit. Secondo i dati ufficiali resi noti
dal dicastero, nella settimana dal
20 al 26 aprile scorso i casi della
malattia sono aumentati del 34,65
per cento. Inoltre, nellarco dei primi quattro mesi dellanno si sono
registrati 9.823 casi in pi rispetto
allo stesso periodo del 2013. Il bollettino epidemiologico del ministero della Sanit indica che attualmente vi sono 24.958 casi di malaria registrati nel Paese dove sono
colpiti soprattutto gli uomini fino a
39 anni.

Dilma Rousseff
incontra
i Senza terra
BRASILIA, 9. La presidente brasiliana, Dilma Rousseff, ha visitato ieri
lo stadio di San Paolo che, il 12
giugno prossimo, ospiter la partita
inaugurale dei mondiali di calcio.
Lo stadio, quasi completato, ha subito un pesante ritardo nella consegna a causa del crollo di una gru,
nel novembre scorso, che provoc
la morte di due operai. La presidente ha poi incontrato una delegazione del movimento dei Senza
terra (Sem Terra), che da giorni
protesta nella zona attorno al nuovo stadio per sensibilizzare le istituzioni e lopinione pubblica sulla
questione della mancanza di alloggi. Il movimento dei Senza terra
ha denunciato il fatto che gli investimenti per il campionato mondiale di calcio hanno dimenticato coloro che hanno pi bisogno.
Secondo lufficio stampa della
presidenza Dilma Rousseff ha promesso che il ministero per le Citt
studier un piano per includere i
lavoratori senzatetto nel programma federale per la costruzione di
due milioni di alloggi popolari.
stata una riunione positiva, ha
detto il sindaco di San Paolo, Fernando Haddad, aggiungendo che
il Governo studier la possibilit di
espropriare il terreno occupato dai
senzatetto, nel quartiere di Itaquera, proprio per avviare la costruzione di case popolari.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

sabato 10 maggio 2014

Jacopino del Conte


Ritratto del Cardinale Guglielmo Sirleto
(1585 circa)

LElisir di Donizetti al Teatro dellOpera di Roma

di VINCENZO BERTOLONE
n illustre figlio della Calabria. Celebriamo i cinquecento anni dalla nascita del cardinale
Guglielmo Sirleto, e con lui ricordiamo anche un evento storico
cui egli legato, la chiusura del
concilio di Trento. Nato e cresciuto a Guardavalle (Catanzaro),
a diciotto anni Sirleto part diretto a Napoli, dove rest per sette
anni prima di trasferirsi, nel 1539,
a Roma. Povero di ricchezze
materiali scrisse Pio XI nella Vita di san Carlo Borromeo del 1922
ma ricco di talenti e di erudiA cinquecento anni dalla nascita
zione, aveva in tasca una lettera
di credenziali, nella speranza di
trovare unoccupazione come insegnante o precettore.
Nella Roma papale regnava da
cinque anni Paolo III Farnese, il
periodo era quello che lo storico
svizzero Jacob Burckhardt avrebbe
definito
rinascimento.
Lamorevole e appassionata opera
di ricerca, recupero e restauro degli umanisti, aveva restituito alla
della loro vita mala: appresso del- religiosi che si proponevano di ricultura documenti e volumi della
lo scandalo che danno col loro tornare allosservanza rigorosa
classicit greca e latina, testimodella regola, mentre tra i laici si
esempio pessimo.
nianze che avrebbero arricchito
La svolta nella vita di Sirleto sviluppavano in modo spontaneo
biblioteche private e pubbliche.
gruppi che perseguivano una vita
avvenne
a
seguito
delli
n
c
o
n
t
ro
Un richiamo, questo, non casuale
di piet autentica (come la Comai fini della nostra storia: quasi con il cardinale Marcello Cervini,
obbligatorio, infatti, legare il de- gi vescovo di Nicastro: avendo- pagnia di SantOrsola fondata da
stino del giovane Sirleto ai libri e ne apprezzato la grande cono- Angela Merici).
In campo teologico grande rialle biblioteche. Anzi, alla biblio- scenza delle lingue classiche e
dellebraico, Cervini lo introdusse spetto riscuotevano le correnti
teca per eccellenza, la Vaticana.
C, per, anche unaltra ragio- prima nella cerchia degli eruditi, dellumanesimo erasmiano. In
ne. Una trentina di anni prima, che allora vivevano a Roma, e questo rigoglioso periodo di riera arrivato a Roma dalla Germa- poi nella Biblioteca Vaticana. Era sveglio cattolico nacquero anche i
nia un frate agostiniano, il cui il periodo in cui, accanto agli or- cappuccini, i fatebenefratelli, i
nome era Martin Lutero. Nello dini monastici e mendicanti, co- teatini, i somaschi, i barnabiti e,
splendore rinascimentale e nella minciavano a nascere altri istituti soprattutto, i gesuiti. Questo
grande fervore di iniziative restaprodigalit del meva, per, solo nellambito di ispicenatismo
cera,
razioni individuali: il vertice
chiaramente, anche
magnificava la Chiesa con arte
tanta miseria: lo
stesso Sirleto nei
primi tempi conobbe i morsi della fame. Se non fosse
stato per Girolamo
Seripando,
anche
lui frate agostiniano, e per Filippo
Neri, avrebbe avuto
una ben triste sorte.
Pubblichiamo lintervento
Ma lesperienza
introduttivo che
fu per lui una leziolarcivescovo metropolita
ne di vita: impar la
di Catanzaro-Squillace tiene
generosit, anzi la
a Guardavalle (Catanzaro),
munificenza verso i
nel pomeriggio del 9
pi indigenti. Con
maggio, per il convegno
riferimento al diorganizzato dallarcidiocesi
scorso sulle condiin occasione del quinto
zioni della Chiesa,
centenario della nascita
scrisse che le perdi Guglielmo Sirleto
sone clericali hanno
che fu cardinale e vescovo
a rendere conto a
Revisioni di Sirleto al Breviario Romano
di San Marco Argentano
Dio benedetto in
(Vaticano latino 6283, foglio 156 recto)
e di Squillace.
due modi. Primo

Sirleto
lindispensabile

Un convegno
nella sua diocesi

sublime e mecenatismo in concorrenza con Firenze.


In questa fase di sonnolenza
della sede romana arriv la riforma luterana. Stavolta, per, la
Chiesa si mosse. Paolo III introdusse nel collegio cardinalizio alcuni prelati sensibili alle istanze
riformatrici, come Carafa, Contarini, Pole e Sadoleto. Sostenne,
inoltre, le nuove congregazioni di
chierici regolari, in particolare la
Compagnia di Ges e volle un
piano di riforma generale, il Consilium de emendanda ecclesia (1537).
Ma, soprattutto, indisse una
grande assise, il Concilio di Trento, protrattosi (con qualche interruzione), dal 1545 al 1563, sotto il
pontificato di ben quattro Papi.
In tanto fervore di attivit, la
vita di Sirleto proseguiva a Roma, tra posizioni di prestigio e
responsabilit, e una certa notoriet grazie alle sue attivit di
teologo, umanista, docente e biblista.
Ma Sirleto che nel frattempo
era divenuto amico del cardinale
Borromeo ebbe un ruolo di peso anche nel concilio, di cui fu,
potremmo dire, il tribunale di
ultima istanza: gli venivano infatti richiesti continuamente pareri, e le sue decisioni non si discutevano.
E quando, nel 1566, Pio V lo
nomin vescovo ad Argentano,
lordine di lasciare Roma colse
tutti di sorpresa: la sua presenza
qui era considerata indispensabile. E a ragione: dopo pochi mesi,
infatti, lo raggiunse una lettera
del cardinale Alessandro Farnese
che lo esortava a pensare a un
sollecito ritorno nellUrbe, la
quale ha gran bisogno della virt e bont sua in pubblico et in
privato. Pio V lo richiam. In
diocesi Sirleto lasci un vicario,
continuando comunque a seguire
landamento pastorale da Roma.
Da allora non si mosse pi dalla
citt che gli aveva dato fama e
stima generale.
A distanza di mezzo millennio
la figura di Sirleto resta di primo
piano. Fu, in effetti, un grande
personaggio di quel periodo denso di umori, trasformazioni e motivazioni umanistiche che fu il Rinascimento. Un periodo che a
Roma si connot di accenti e angolature del tutto singolari grazie
al mecenatismo, che come la
calamita che attira il ferro fece
s che la capitale del cristianesimo
brulicasse di artisti e letterati, il
meglio della cultura e dellintellettualit. In questo clima praticamente unico, Sirleto che pure
era arrivato nella citt eterna ricco solo della sua povert seppe
farsi largo.

Cercando lamore
dove non c
di MARCELLO FILOTEI
Melodramma giocoso sta scritto
sotto al titolo. E il regista ha preso
lindicazione molto sul serio. Soprattutto per quanto riguarda la seconda parola. Lelisir damore di
Gaetano Donizetti che l8 maggio
andato in scena al Teatro dellO pera di Roma ha il pregio di avere un
allestimento collaudato e funzionale, con una scelta espressiva netta
ed evidente fin dalla prima scena.
Ruggero Cappuccio sua la regia lavora sui particolari, su ogni
movimento dei protagonisti, e riempie le introduzioni musicali con interventi di giocolieri e acrobati,

Carlo Poggioli, Figurino per lElisir (2014)

funzionali a una visione favolistica.


Le scene essenziali di Nicola Rubertelli hanno permesso a questo
allestimento di girare parecchio. Bastano infatti pochi accenni per creare un paesino di ogni luogo, dove
niente reale e tutto si vede in lontananza. Del resto anche il libretto
di Felice Romani, una perfetta macchina teatrale, non fa molto di pi
ambientando la vicenda in un immaginario villaggio dei Paesi Baschi, alla fine del XVIII secolo.
Sul proscenio pochi oggetti, lineari, che spostati velocemente assumono diversi significati. E i costumi di Carlo Poggioli accentuano
questa visione, con colori sgargianti, cos come le luci di Agostino
Angelini, a tratti poetiche.
Elisir unopera moderna costruita su alcuni tipi ben sperimentati: una vezzosa e capricciosa giovane ragazza, Adina, che sa di essere amata da un sempliciotto, Nemorino, e se ne approfitta. Nel frattempo un presuntuoso giovanotto,
Belcore, fa leva sul potere che gli
assicura il ruolo di sergente
dellesercito per catturare il cuore

della protagonista, mentre limbroglione Dulcamara vende supposti


preparati miracolosi capaci di guarire qualsiasi malattia e di far innamorare chiunque, con la sola controindicazione che faranno effetto
da domani, subito dopo la sua partenza. Sullo sfondo la villanella
Giannetta, che sparge notizie che
dovrebbe tenere per s.
Come quasi sempre accade in
teatro, ci sono due che si amano,
solitamente un tenore e un soprano,
e qualcuno che si mette di traverso,
di solito un basso o un baritono.
In questo caso la stessa Adina,
una convincente Rosa Feola, perch, come spiega il regista, per lei,
modernamente, un amore non ci
che , ma ci che manca. Quindi
noi non siamo in ci che siamo, siamo in ci che ci manca, in ci che desideriamo, non in ci che
gi abbiamo. Le grandi storie damore sono
sempre ci che manca.
Cos la ricca e capricciosa Adina diventa la
regista involontaria di
questa storia, lei che
sfida la semplicit del
giovane Nemorino, lei che decide se e quando concedersi, lei
ci indica che lamore complicazione. Come il teatro del resto.
E per quanto lei complicata, Nemorino risulta invece
semplice e lineare: la ama, dalla
prima scena allultima. Questo
non ne fa uno stupido, ma uno
che sa quello che sente, anche
se non ha la forza per farsi
avanti e ha bisogno di un supporto
farmacologico che gli dia coraggio.
Pi moderno di cos.
Antonio Poli, giustamente, non
ne fa una caricatura, ma un uomo
semplice dai sentimenti profondi.
Cos non arriva inatteso ed estraneo
il registro drammatico, con laria
Una furtiva lagrima, durante la quale tutto si ferma a eccezione di
unacrobata che fluttua altissima
nellaria a impersonare il sogno del
protagonista. Il tenore, classe 1986
come la protagonista, ha una voce
adatta a questo repertorio, ed gi
raffinato e preciso. Buono il resto
della compagnia di canto: Alessandro Luongo, Belcore, Adrian Sampetrean, Dulcamara, e Damiana
Mizzi, brillante nei panni di Giannetta. Ben preparato da Roberto
Gabbiani il coro, molto impegnato.
Sul podio un capitano di lungo
corso, Donato Renzetti, che regola
con cura il bilanciamento tra palco
e buca e stacca tempi di tradizione,
perch non c bisogno di inventare
troppo quando si propone un capolavoro.

Le Fosse ardeatine e il processo al questore di Roma nel primo documentario di Luchino Visconti

Testimone la cinepresa
di EMILIO RANZATO
Presentato gioved 8 maggio allAccademia dei
Lincei di Roma in una versione non integrale, il
documentario Giorni di gloria (1945) ha suscitato
nel corso degli anni linteresse dei cinefili e degli
storici per la sua difficile reperibilit, e naturalmente per essere stato firmato fu il suo esordio

Scontri fra partigiani e tedeschi


Il processo ad alcuni funzionari del regime
La fucilazione dei condannati
E lorrore dei corpi mostrato senza reticenze
nel genere da Luchino Visconti. Bench ideatore
del progetto sia stato il grande montatore Mario
Serandrei, che di Visconti sar fedele collaboratore
fino a Vaghe stelle dellOrsa (1965), e vi abbiano partecipato anche Giuseppe de Santis e Marcello Pagliero.
Un racconto della liberazione dalloccupazione
nazifascista: scampoli di scontri fra partigiani e te-

deschi, il processo ad alcuni funzionari del regime,


la fucilazione dei condannati. Ma soprattutto la
cronaca delleccidio delle Fosse ardeatine, lorrore
dei corpi ammassati mostrato senza reticenze.
Si tratta di unopera in cui linteresse storico si
fonde dunque con quello cinematografico, caratteristica che innerver daltronde la consequenziale
stagione neorealista tanto che difficile trarre un
giudizio complessivo sul suo effettivo valore di
film in senso stretto.
Ci che immediatamente colpisce, in ogni caso,
il modo in cui lo sguardo della cinepresa riesce a
conciliare la semplice testimonianza della realt,
nella sua febbrile immediatezza, con una sensibilit non solo espressiva, ma anche strettamente estetica. Difficile immaginare, per esempio, che in alcuni frangenti non vi sia stata una studiata costruzione dellinquadratura, compresa la disposizione
ad hoc delle persone che venivano riprese, nonch
un mirabile lavoro di fotografia, che in alcuni casi
ricorda lestetica del realismo sovietico.
E persino quando lo sguardo si inoltra fra le tristemente note cave della via Ardeatina, ossia quando ci si aspetterebbe unasciuttezza e un rigore
strettamente documentari, non si rinuncia a movimenti di macchina studiati per dare particolarmente enfasi. Anche se lintento degli autori era forse

di conferire a questo terribile scenario un aspetto


astratto e simbolico, quello della guerra stessa e
del cuore di tenebra dellumanit. Un dubbio che
forse unedizione integrale del film avrebbe potuto
dirimere. Molto pi asciutta, invece, la parte attribuita a Visconti, quella relativa al processo al
questore di Roma Pietro Caruso e alla sua conse-

guente fucilazione. E questo un dato interessante


e sorprendente, visto che proprio Visconti al contrario si distinguer allinterno della corrente neorealista per un sottofondo antinaturalista che diventer via via sempre pi evidente. Anche questa
sequenza, peraltro, viene risolta con un montaggio
che aggiunge un ritmo e una drammaticit forse
non richiesti. Lopera daltronde non nasconde una
sua funzione propagandistica, come evidenzia soprattutto la voce narrante, spesso ben al di l di quello che
potrebbe essere un resoconto di stampo giornalistico, e
ammantata di quella retorica
antifascista che a tratti indulgeva alleffetto grossolano, in particolare nellattribuire al termine giustizia
unestensione che soprattutto oggi stride inevitabilmente con certe immagini, impressionanti e crude anche
quando riguardano chi allora stava dalla parte del
torto.

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 10 maggio 2014

La visita in Vaticano
di Shenouda III

pagina 5

Intervista al cardinale Jean-Louis Tauran in occasione della festa buddista del Vesakh

Per accendere
la luce della fraternit

La visita in Vaticano del patriarca


ortodosso copto Shenouda III
si svolse tra il 5 e il 10 maggio 1973.
Momento centrale fu la firma della
dichiarazione comune con Paolo VI.
Il Patriarca fu anche presente alla
concelebrazione eucaristica
presieduta da Papa Montini il
giorno 6 nella basilica di San Pietro
per ricordare il milleseicentesimo
anniversario della morte di
santAtanasio,
vescovo di Alessandria di Egitto.

Insieme per promuovere la fraternit: questo lo spirito che anima il


messaggio inviato anche questanno
ai buddisti dal Pontificio Consiglio
per il Dialogo Interreligioso per la
festa del Vesakh. Ne parla in unintervista al nostro giornale il cardinale presidente del dicastero, Jean-Louis Tauran.
Qual il significato del Vesakh?

Cattolici e ortodossi copti dopo il 10 maggio 1973

Il giorno dellamicizia
di ANDREA PALMIERI*
Il 10 maggio una data particolarmente significativa nella storia dei
rapporti tra la Chiesa cattolica e la
Chiesa ortodossa copta dEgitto,
che con i suoi circa dieci milioni di
fedeli rappresenta una delle pi importanti realt nel paesaggio ecclesiale del Medio Oriente, dove, in
questi ultimi tempi, le comunit cristiane si trovano ad affrontare situazioni di grande difficolt. Il 10 maggio 1973 si incontrarono a Roma Papa Paolo VI e Papa Shenouda III,
Patriarca della Chiesa ortodossa
copta dEgitto. Fu un incontro che
diede un notevole impulso alle relazioni tra le due Chiese che, malgrado i profondi legami che nei primi
secoli dellera cristiana univano le
sedi di Roma e di Alessandria, erano state per lungo tempo segnate
dal silenzio e dallincomprensione.
In quella circostanza, Papa Paolo
VI e Papa Shenouda III firmarono
una Dichiarazione comune che
comprendeva diversi paragrafi su
questioni dottrinali che erano state
in passato allorigine di aspre controversie. La Dichiarazione iniziava
con laffermare che la Chiesa di Roma e la Chiesa di Alessandria condividono la stessa fede in Ges Cristo, Dio perfetto riguardo alla Sua
Divinit, e perfetto uomo riguardo
alla Sua umanit. Essa in seguito
sosteneva che entrambe le Chiese riconoscono che la vita divina donata ai fedeli attraverso i sette sacramenti e da essi continuamente alimentata, si sentono unite nella venerazione della Vergine Maria, Madre della Vera Luce, hanno, in ampia misura, la medesima concezione
della Chiesa, fondata sugli Apostoli,
e condividono molte tradizioni liturgiche e spirituali.
Il Papa e il Patriarca confermarono che stavano cercando con decisione e con fiducia nel Signore di
raggiungere la pienezza e la perfezione di quellunit che il Suo dono. A tal fine, essi decisero di istituire una commissione congiunta di
dialogo con la funzione di guidare
lo studio comune nei campi della
tradizione della Chiesa, della patristica, della liturgia, della teologia,
della storia e dei problemi pratici.
Listituzione di tale commissione ha
preparato il terreno per un pi ampio dialogo tra la Chiesa cattolica e
la famiglia delle Chiese ortodosse
orientali, alla quale la Chiesa ortodossa copta appartiene. Si tratta di
un dialogo molto promettente che
continua ad approfondire la concezione della comunione teologica ed
ecclesiale della Chiesa indivisa dei
primi secoli.
Lincontro tra Papa Paolo VI e Papa Shenouda III apr la strada a
molti e fecondi contatti. In particolare, va ricordato lincontro tra Papa
Shenouda III e san Giovanni Paolo
II, che ebbe luogo al Cairo nel febbraio del 2000, durante il grande
Giubileo dellIncarnazione. Il 10
maggio dello scorso anno, a distanza di quarantanni dallincontro dei
loro predecessori, Papa Francesco e
Papa Tawadros II, entrambi recentemente eletti alla guida delle loro
Chiese, si sono incontrati a Roma,
durante quello che stato il primo
viaggio allestero effettuato dal nuovo Patriarca copto.
Dopo la sua elezione, Papa Tawadros II ha compiuto importanti gesti
di attenzione e di fraterna carit nei

confronti della Chiesa copta cattolica e del suo pastore, il Patriarca


Ibrahim Isaac Sedrak, alla cui celebrazione dintronizzazione ha voluto
partecipare personalmente. Inoltre,
Papa Tawadros II ha svolto un ruolo
essenziale nellistituzione di un
Consiglio nazionale delle Chiese cristiane, quale segno della volont di
tutti i credenti in Cristo di sviluppare nella vita quotidiana relazioni
sempre pi fraterne e di porsi al servizio dellintera societ egiziana.
Al termine di un incontro privato,
Papa Francesco e Papa Tawadros II
hanno pronunciato i loro rispettivi
discorsi. Papa Tawadros II, nel suo
indirizzo di saluto rivolto a Papa
Francesco, tra le altre cose, affermava: Auguro che le eccellenti relazioni tra la Chiesa ortodossa copta e la
Chiesa cattolica possano diventare
sempre pi salde e fiorenti. Il lavorare insieme per promuovere il dialogo ecumenico e la pace nel mondo
saranno il nostro comune fine. A
sua volta, Papa Francesco, alludendo
alla difficile situazione dei cristiani
del Medio Oriente, sottolineava
limportanza dellecumenismo della
sofferenza: Se un membro soffre,
tutte le membra soffrono insieme; e
se un membro onorato, tutte le
membra gioiscono con lui (1 Corinzi, 12, 26). Questa una legge della
vita cristiana, e in questo senso possiamo dire che esiste anche un ecumenismo della sofferenza: come il
sangue dei martiri stato seme di
forza e di fertilit per la Chiesa, cos
la condivisione delle sofferenze quotidiane pu divenire strumento efficace di unit. E ci vero, in certo
modo, anche nel quadro pi ampio
della societ e dei rapporti tra cristiani e non cristiani: dalla comune
sofferenza, possono infatti germogliare, con laiuto di Dio, perdono,
riconciliazione e pace.
Lincontro di Papa Francesco e di
Papa Tawadros II stato caratterizzato inoltre da alcuni gesti di grande valore simbolico, come, per
esempio, la comune preghiera per la
pace nel mondo che ha avuto luogo
nella cappella Redemptoris Mater
del Palazzo apostolico, alla quale
hanno partecipato il seguito del Pa-

triarca, lo staff del Pontificio Consiglio per la promozione dellunit


dei cristiani e officiali della Segreteria di Stato.
Ricorrendo gli anniversari di questi incontri nel medesimo giorno, il
10 maggio stato giustamente definito il giorno dellamicizia coptocattolica. Questanno, per sottolineare limportanza delle relazioni
tra le due Chiese, Papa Francesco e
Papa Tawadros II hanno voluto rinnovare il loro contatto attraverso
uno scambio epistolare. Lamicizia
tra copti e cattolici un dono per il
quale possiamo gi ringraziare il Signore, ma la meta finale a cui tendono le relazioni tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa copta resta il pieno ristabilimento della comunione visibile, secondo la volont
del Signore che siano una sola cosa [...] perch il mondo creda
(Giovanni, 17, 21). In un clima di reciproca carit e di stima vicendevole, si potranno conseguire ulteriori
progressi nel superamento degli
ostacoli che ancora impediscono
una piena comunione e potranno
essere affrontate alcune problematiche pastorali che in alcuni contesti
locali creano delle difficolt, come il
mutuo riconoscimento dei sacramenti e la pastorale dei matrimoni
misti.
La ritrovata amicizia tra copti e
cattolici contribuir sicuramente ad
accrescere limpegno di entrambe le
Chiese a favore di una maggiore conoscenza reciproca e dello sviluppo
di relazioni sempre pi fraterne. La
testimonianza di fraterna amicizia
offerta da Papa Francesco e da Papa
Tawadros II nel loro incontro dello
scorso anno mostra in modo concreto la via da perseguire per compiere
nuovi passi nel cammino di riconciliazione e di comunione tra cattolici
e copti ed motivo di incoraggiamento e di rinnovata ispirazione per
tutti coloro che hanno a cuore questo dialogo.
*Sotto-Segretario
del Pontificio
Consiglio per la promozione
dellunit dei cristiani

la pi santa tra le feste buddiste. Commemora la nascita di Gautama Buddha a Lumbini, nellattuale Nepal (intorno al 563 prima
dellera cristiana), la sua illuminazione a Bodh Gaya nello Stato di
Bihar (intorno al 528) e la sua morte, o Parinirvana, a Kushinagarm
nel 483, entrambe in India. Secondo
la tradizione, Gautama Buddha nacque, ebbe lilluminazione e mor nel
giorno di plenilunio del mese di
maggio, detto Vaisakh nel calendario lunare indiano. Anche se questi
tre eventi storici di Buddha vengono celebrati in tutti i Paesi buddisti,
non sempre questo avviene lo stesso
giorno. Nei Paesi buddhisti Theravada, i momenti centrali della vita
di Buddha vengono ricordati nel
plenilunio di maggio. In Giappone
i tre anniversari di solito vengono
celebrati in giorni diversi: la nascita
(hanamatsuri) l8 aprile, lilluminazione l8 dicembre e la morte il 15
febbraio. Questanno, nella maggior
parte dei Paesi asiatici la nascita di
Buddha viene celebrata venerd 6

maggio, mentre nei Paesi Theravada


Sri Lanka, Thailandia, Myanmar,
Laos, Cambogia, India cade il 13
o il 14 maggio.
Perch Siddharta
chiamato Buddha?

Gautama

viene

Nelle due antichissime lingue indiane pli e sanscrito, Buddha


una parola che significa lIlluminato. Di fatto, Buddha significa colui che sveglio. Per questa ragione, il Vesakh noto come festa delle
luci. Secondo il buddismo, prima di
Gautama Buddha ci sono stati innumerevoli Buddha, e ce ne saranno
molti anche dopo di lui.
Come festeggiano il Vesakh i buddisti?
I festeggiamenti variano da un
Paese allaltro, ma in genere le atti-

vit si svolgono attorno ai templi locali, dove i buddisti in alcuni


Paesi vestiti di bianco si riuniscono per ascoltare i sermoni dei monaci, per seguire le cerimonie religiose e per compiere i Buddha Pooja, ovvero le offerte a Buddha. La
sera, attorno ai templi si tengono
processioni illuminate da candele.
La festa viene celebrata tra tanti colori e tanta allegria. Le case, le strade e i templi vengono decorati con
lanterne di carta e lampade a olio.
In alcuni Paesi vengono eretti dei
pandal, ornati da molte luci, che
raccontano un Jataka o un evento
della vita di Buddha. In altri, vige
la tradizione, in questo giorno, di liberare gli uccelli dalle gabbie o di
mettere dei chioschetti nelle strade
per offrire ai passanti qualche delizia, come atto meritorio. Sono inoltre popolari i Bakthi Gee (canti devozionali), che celebrano linsegnamento di Buddha e vengono eseguiti da cori.
In che modo il messaggio per il Vesakh
aiuta ad accrescere il dialogo tra buddisti e cristiani?
Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso lente centrale
della Chiesa cattolica per la promozione del dialogo interreligioso conformemente allo spirito del concilio
Vaticano II, in particolare della dichiarazione Nostra aetate. Secondo
stime generali, il numero dei buddisti nel mondo si aggira attorno ai

350 milioni (il 6 per cento della popolazione mondiale), il 90 per cento
dei quali vive in Asia. Papa Francesco ha esortato tutti noi a intensificare il dialogo fra le varie religioni
e a costruire ponti fra tutti gli uomini, cos che ognuno possa trovare
nellaltro non un nemico, non un
concorrente, ma un fratello da accogliere ed abbracciare (Udienza al
Corpo
Diplomatico
accreditato
presso la Santa Sede, 22 marzo
2013). Ritengo che il messaggio per
il Vesakh, che il dicastero invia sin
dal 1995, abbia contribuito a favorire
il dialogo di amicizia tra buddisti e
cristiani. Attraverso questo messaggio, il Pontificio Consiglio per il
Dialogo Interreligioso pu inviare
un saluto agli amici buddisti nella
loro pi importante festa religiosa.
Simili gesti di buona volont offro-

Cattedrali di notte e monasteri aperti in diversi Paesi europei

A porte spalancate
PARIGI, 9. Cattedrali e monasteri dEuropa spalancano le porte. Per favorire gli
incontri e lo scambio di esperienze, cos
come chiede Papa Francesco a una Chiesa in uscita, due particolari iniziative
sono in programma per sabato 10. La
prima riguarda le cattedrali francesi che
lasceranno le porte aperte fino a notte
inoltrata. Laltra i monasteri di mezza
Europa per favorire una maggiore conoscenza di aspetti anche meno noti della
vita monastica.
Liniziativa della notte delle cattedrali ormai giunta allottava edizione.
Trenta cattedrali sparse sul territorio della Francia tra queste quelle di Nancy,
Montpellier, Nevers, Strasburgo cos
come la cattedrale di Lussemburgo, propongono un programma culturale, artistico e spirituale molto vario, fatto di concerti, mostre, conferenze, spettacoli, visite
guidate, ma anche di meditazioni, pre-

ghiere e momenti di silenzio. La manifestazione come ricordato dal sito in


rete nuit-des-cathedrales.org ha avuto
avvio nel 2007 nellambito delle proposte
realizzate dalla citt di Lussemburgo che
in quellanno era capitale europea della
cultura. Lintento era, e resta, quello di
mostrare che la spiritualit cristiana appartiene alle fonti della vita comune in
unEuropa che persegue lideale dellunit. E quali luoghi pi delle cattedrali sono in grado di favorire lincontro tra il ricordo delle generazioni passate e i desideri e le speranze dei giovani doggi?
Dai Paesi Bassi arriva invece linvito
da parte di oltre trenta comunit monastiche per la giornata dei monasteri
aperti. Liniziativa sbarca questanno
per la prima volta anche in Germania,
dove apriranno le proprie porte antichi
monasteri di clausura come il carmelo di
Berlino.

no sia ai buddisti sia ai cristiani


unoccasione per rinnovare lamicizia esistente, superare i pregiudizi,
iniziare nuove relazioni e collaborare strettamente per ledificazione
della famiglia umana. Inoltre, poich attraverso le Chiese locali il
messaggio viene tradotto in diverse
lingue locali, raggiunge un pubblico
pi ampio.
Il tema del messaggio per la festa del
Vesakh 2014 Buddisti e cristiani:
promuoviamo insieme la crescita della
fraternit. C qualche motivo particolare per cui stato scelto questo tema?
Il messaggio di Papa Francesco
per la giornata mondiale della pace
2014, intitolato Fraternit, fondamento e via per la pace, dice che
la fraternit una dimensione essenziale delluomo, il quale un essere relazionale. La viva consapevolezza di questa relazionalit ci porta
a vedere e trattare ogni persona come una vera sorella e un vero fratello; senza di essa diventa impossibile
la costruzione di una societ giusta,
di una pace solida e duratura (n.
1). Linsegnamento etico buddista e
quello cristiano sulla fraternit sono
basati sulla gentilezza amorevole e
sulla compassione. Il buddismo insegna che le parole amichevoli, il
pensiero amichevole, la condivisione
dei guadagni, larmonia morale e
larmonia delle opinioni porta le
persone a pensare luna allaltra con
amorevole gentilezza, che a sua volta genera legami autentici di fraternit. I cristiani credono che la persona umana sia stata creata per la
reciprocit, per la comunione e per
il dono di s. Entrambe le tradizioni
religiose insegnano che gli atti umani di egoismo, alla radice di tanto
odio nel mondo, ci impediscono di
vedere laltro come fratello e sorella.
Il dialogo tra buddisti e cristiani oggi pi che mai necessario date le
nuove minacce alla fraternit. La logica del dominio, legoismo, il tribalismo, la rivalit etnica, la violenza,
il fondamentalismo religioso e cos
via, sminuiscono la santit della fraternit e avvelenano la pace nella famiglia umana. I seguaci di entrambe le religioni hanno pertanto il dovere speciale di affrontare le minacce alla fraternit e cercare insieme
soluzioni comuni per costruire una
cultura di fraternit che possa rendere il mondo moderno pi giusto,
pi umano, pi rispettoso e pi pacifico.
Quale azione comune propone il messaggio per il Vesakh 2014 per promuovere la fraternit?
Invita i buddisti e i cristiani a
unire le forze per compiere una triplice missione: essere franchi, denunciando tutti i mali sociali che ledono la fraternit; essere guaritori,
trasformando le persone ferite ed
egocentriche in persone altruiste; essere riconciliatori, abbattendo i muri
di divisione tra noi e loro e promuovendo la fratellanza autentica
tra le persone.
Malgrado gli insegnamenti positivi sulla fraternit, come spiega il recente insorgere di conflitti violenti in alcuni
Paesi in cui il buddismo la religione
maggioritaria?
Nuovi focolai di tensione, terrorismo e forme varie di fondamentalismo e fanatismo minacciano lintegrit della famiglia umana e la coesistenza pacifica tra le persone, le
comunit e le nazioni. Tuttavia, andando alla radice delle cause di
conflitti in apparenza religiosi, spesso sotto le rivalit interetniche e interreligiose si scoprono profondi
malcontenti socio-economici, culturali e politici. Questa tragica situazione invita tutti a impegnarsi per
la pace, radicata in unesperienza religiosa profonda. Sia i buddisti sia i
cristiani anelano a un aldil che,
seppur percepito in modo diverso,
trascende la contingenza e la realt
visibile. questo anelito che pu e
deve unirci nellimpegno per costruire un mondo di giustizia e di
pace, nella fedelt allaspirazione
autentica delle nostre rispettive tradizioni religiose.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

sabato 10 maggio 2014

Il Papa elogia lattivit caritativa dei vescovi dellEtiopia e dellEritrea ricevuti in visita ad limina

Accanto agli ultimi


Papa Francesco ha voluto ringraziare i
presuli della Conferenza episcopale
dellEtiopia e dellEritrea per gli sforzi
nellassistenza a quanti soffrono nella
regione a causa dei molti anni di
conflitto e delle endemiche siccit e
povert che lassillano. Nelludienza di
questa mattina, venerd 9 maggio, in
occasione della visita ad limina
Apostolorum, il Pontefice ha anche
sollecitato una intensificazione
dellevangelizzazione. Di seguito
pubblichiamo una nostra traduzione in
italiano del discorso in inglese
consegnato dal Pontefice ai presuli.
Cari Fratelli Vescovi,
Vi porgo un cordiale benvenuto in
occasione della vostra visita ad limina Apostolorum, mentre venite in pellegrinaggio per pregare sulle tombe
dei Santi Pietro e Paolo. Questa
unoccasione gioiosa, poich la vostra presenza rafforza i vostri vincoli
di amore e di comunione con il Successore di Pietro. Confido che questi
giorni di riflessione e di preghiera
siano per voi una fonte di rinnovamento e servano ad approfondire i
legami della vostra amicizia in Ges
Cristo e la vostra cooperazione fraterna al servizio del Vangelo. Desidero rivolgere particolari parole di
apprezzamento allarcivescovo Souraphiel per il saluto rivoltomi a nome vostro e dei fedeli delle vostre
Chiese locali. Vi chiedo di trasmettere a tutti loro il mio saluto e vi assicuro del mio profondo affetto e della mia vicinanza spirituale.
La vostra visita ci offre anche
unopportunit per riflettere insieme
sulla vita della Chiesa in Etiopia e in
Eritrea e per parlare delle gioie e
delle sfide con cui vi confrontate
quotidianamente. Pur venendo da
Paesi diversi e appartenendo a riti
differenti, ognuno con la sua particolare ricchezza, la vostra missione
al servizio di Cristo e della sua
Chiesa la stessa: proclamare il
Vangelo ed edificare i fedeli in santit, unit e carit. Quando tale missione viene svolta nella collaborazione e nel sostegno reciproco, la Chiesa, unita nello Spirito, respira con i
due polmoni dOriente e dO ccidente e arde di amore per Cristo (cfr.
Costituzione apostolica Sacri canones). Sono grato di tutto ci che fate
per dimostrare questa comunione
collegiale, che di per s una testimonianza dellunit del Popolo di
Dio nata dalla fede in Ges Cristo.
Questa fede, presente nelle vostre
terre sin dai primordi della Chiesa
(cfr. At 8, 26-40), stata alimentata
e rinnovata nel corso degli anni da
missionari devoti che, spinti dal loro
amore per Cristo, hanno proclamato
il Vangelo perch quelli che vivono
non vivano pi per se stessi, ma per
colui che morto e risuscitato per
loro (2 Cor 5, 15). Oggi abbiamo di
nuovo bisogno di questo spirito missionario per annunciare il messaggio
salvifico della nuova vita in Cristo
allintera societ, non solo a quanti
non lo conoscono, ma anche ai fedeli, affinch possano sentire ancora
una volta la freschezza del Vangelo
ed essere incoraggiati a trovare modi
sempre nuovi e creativi di vivere e
celebrare la loro fede (cfr. Evangelii
gaudium, n. 11).
Questo grande compito di evangelizzazione, a voi affidato come
successori degli Apostoli, lo potete
svolgere soprattutto in comunione
con i vostri sacerdoti. Mi unisco a
voi nella gratitudine per i sacerdoti
che servono le vostre Chiese locali,
sia quelli cresciuti nelle vostre comunit, sia quelli venuti come missionari. Attraverso il loro ministero sacramentale e la loro predicazione, come
anche attraverso le loro opere caritative, questi sacerdoti rendono visibile
la presenza di Cristo e manifestano
il suo amore per lumanit. Se devono essere annunciatori santi ed efficaci del Vangelo, per essenziale
che essi stessi vengano costantemente evangelizzati. Ci dovrebbe avvenire in primo luogo in seminario, attraverso una formazione umana, spirituale, intellettuale e pastorale integrale. Questa formazione aiuter a
instillare nei sacerdoti per tutta la vita lamore per la preghiera, lapprendimento e il sacrificio di s. Ma essi
hanno bisogno anche del vostro interesse attivo per la loro vita e il loro
ministero. Vi esorto a essere padri
buoni e generosi per i vostri sacerdoti, presenti e attenti ai loro biso-

gni umani e spirituali, e alla loro


formazione permanente nel sacerdozio. Inoltre, importante che venga
favorita una fraternit autentica tra i
sacerdoti, affinch possano accompagnarsi reciprocamente nel loro ministero e portare i fardelli gli uni degli
altri. In tal modo, potranno rispondere in modo pi generoso alla grazia di Dio nella loro vita e dare testimonianza della gioia del discepolato
cristiano.
La missione della Chiesa in Etiopia e in Eritrea stata portata avanti
con il sostegno di tanti religiosi e religiose che, per molte generazioni,
hanno generosamente cooperato
nelledificare le vostre comunit locali. Molti hanno lasciato la propria
terra e la famiglia per venire nel corno dAfrica e unirsi ai religiosi locali
nellinsegnare ai giovani, assistere i
malati e rispondere alle situazioni
pastorali delle vostre comunit. Cos
facendo, hanno rispecchiato il volto
misericordioso di Cristo e aiutato le
vostre Chiese a vivere il Vangelo. Mi
unisco a voi nel ringraziare Dio Onnipotente per questi religiosi e religiose, passati e presenti, per i loro
sacrifici e il loro indispensabile servizio. Come parte del vostro ministero
episcopale, vi chiedo di incoraggiare

e sostenere i loro sforzi costanti per


servire i bisogni spirituali e materiali
attuali del popolo dellEtiopia e
dellEritrea.
Come ha indicato chiaramente il
concilio Vaticano II, lopera di evangelizzazione non riservata al clero
o ai religiosi, ma compete a tutti i
fedeli cristiani, che sono chiamati a
proclamare lamore salvifico che
hanno sperimentato nel Signore Ges (cfr. Apostolicam actuositatem, n.
6). Apprezzo gli sforzi che avete
compiuto per creare nuove opportunit per la formazione catechetica
dei fedeli e per andare incontro ai
giovani, che si trovano in quel momento decisivo della loro vita in cui
sono sfidati ad approfondire il loro
rapporto con Cristo e la sua Chiesa
e in cui cercano di costruirsi una
propria famiglia. Dinanzi a tante sfide nella societ contemporanea, tra
le quali una cultura sempre pi secolarizzata e sempre meno opportunit
di un lavoro dignitoso, fondamentale che uomini e donne laici saggi e
impegnati guidino i giovani nel discernere la direzione da dare alla loro vita e garantirsi un futuro. Per un
approccio catechetico pi efficace
importante anche continuare a individuare e a preparare leader laici

qualificati, al fine di aiutare a formare i fedeli e in tal modo rendere presente la fragranza della presenza vicina di Ges ed il suo sguardo personale (Evangelii gaudium, n. 169).
Cari fratelli Vescovi, insieme con i
sacerdoti, i religiosi, le religiose e i
fedeli laici delle vostre Chiese locali,
siete chiamati a diffondere questa
fragranza di Cristo in Etiopia e in
Eritrea (cfr. 2 Cor 2, 14). Molti anni
di conflitto e di tensioni costanti, oltre a una diffusa povert e condizioni di siccit, hanno recato tanta sofferenza alla gente. Vi ringrazio per i
generosi programmi sociali che, ispirati dal Vangelo, offrite in collaborazione con i diversi enti religiosi, caritativi e governativi, tesi ad alleviare
tale sofferenza. Penso in particolare
ai tanti bambini che servite, i quali
soffrono la fame e sono rimasti orfani a causa della violenza e della povert. Penso anche ai giovani che,
come molti loro amici e familiari, altrimenti vorrebbero fuggire dal loro
Paese alla ricerca di maggiori opportunit e rischiano di perdere la vita
in pericolosi viaggi. E naturalmente
dobbiamo sempre ricordare i numerosi anziani che, in mezzo a tante
difficolt, potrebbero essere cos facilmente dimenticati. I vostri sforzi

nei loro riguardi, che danno una testimonianza cos potente dellamore
di Dio tra voi, sono una grazia
straordinaria per la gente. Nella vostra amorevole preoccupazione per i
poveri e gli oppressi, possiate continuare a cercare nuove opportunit
per cooperare con le autorit civili
nel promuovere il bene comune.
Consapevole delle difficolt che
dovete affrontare e delle benedizioni

Le grandi trasformazioni del tempo


richiedono una Chiesa missionaria
tutta in uscita. Lo ha ribadito
Papa Francesco questa mattina,
venerd 9 maggio, rivolgendosi
ai partecipanti allassemblea
generale delle Pontificie Opere
Missionarie, ricevuti in udienza
nella Sala Clementina.
Signor Cardinale,
venerati fratelli nellEpiscopato
e nel Sacerdozio,
cari fratelli e sorelle,
do il mio benvenuto ai Direttori
Nazionali delle Pontificie Opere
Missionarie e ai collaboratori della
Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli. Ringrazio il Cardinale Fernando Filoni e tutti voi, che
operate al servizio della missione
della Chiesa per portare il Vangelo
alle genti in ogni parte della Terra.
Con
lEsortazione
apostolica
Evangelii gaudium ho voluto invitare
tutti i fedeli a una nuova stagione
evangelizzatrice; e anche nella nostra epoca la missio ad gentes la
forza trainante di questo dinamismo
fondamentale della Chiesa. Lansia
di evangelizzare ai confini, testimoniata da missionari santi e generosi, aiuta tutte le comunit a realizzare una pastorale estroversa ed efficace, un rinnovamento delle strutture e delle opere. Lazione missionaria paradigma di ogni opera della
Chiesa (cfr. Evangelii gaudium, 15).
Evangelizzare, in questo tempo di
grandi trasformazioni sociali, richiede una Chiesa missionaria tutta in
uscita, capace di operare un discer-

Udienza alle Pontificie opere missionarie

Una Chiesa in uscita


nimento per confrontarsi con le diverse culture e visioni delluomo.
Per un mondo in trasformazione c
bisogno di una Chiesa rinnovata e
trasformata dalla contemplazione e
dal contatto personale con Cristo,
per la potenza dello Spirito. lo
Spirito di Cristo la fonte del rinnovamento, che ci fa trovare nuove
strade, nuovi metodi creativi, varie
forme di espressione per levangelizzazione del mondo attuale. Lui
che ci d la forza di intraprendere il
cammino missionario e la gioia

dellannuncio, affinch la luce di


Cristo illumini quanti ancora non lo
conoscono o lo hanno rifiutato. Per
questo ci richiesto il coraggio di
raggiungere tutte le periferie che
hanno bisogno della luce del Vangelo (Evangelii gaudium, 21). Non
ci possono trattenere n le nostre
debolezze, n i nostri peccati, n i
tanti impedimenti che vengono posti alla testimonianza e alla proclamazione del Vangelo. lesperienza
dellincontro con il Signore che ci

spinge e ci dona la gioia di annunciare Lui a tutte le genti.


La Chiesa, missionaria per sua
natura, ha come prerogativa fondamentale il servizio della carit a tutti. La fraternit e la solidariet universale sono connaturali alla sua vita e alla sua missione nel mondo e
per il mondo. Levangelizzazione,
che deve raggiungere tutti, chiamata tuttavia a partire dagli ultimi,
dai poveri, da quelli che hanno le
spalle piegate sotto il peso e la fati-

che avete ricevuto, mi unisco a tutti


voi nel pregare per una nuova effusione di grazia sullamata Chiesa in
Etiopia e in Eritrea. Affidandovi
allintercessione di Maria, Madre
della Chiesa, imparto volentieri la
mia Benedizione Apostolica a voi e
ai sacerdoti, agli uomini e alle donne
consacrati e alle persone laiche
dellEtiopia e dellEritrea.

ca della vita. Cos facendo la Chiesa


prolunga la missione di Cristo stesso, il quale venuto perch abbiano la vita e labbiano in abbondanza (Gv 10, 10). La Chiesa il popolo delle beatitudini, la casa dei
poveri, degli afflitti, degli esclusi e
dei perseguitati, di coloro che hanno fame e sete di giustizia. A voi
chiesto di operare affinch le comunit ecclesiali sappiano accogliere
con amore preferenziale i poveri, tenendo le porte della Chiesa aperte
perch tutti vi possano entrare e
trovare rifugio.
Le Pontificie Opere Missionarie
sono lo strumento privilegiato che
richiama e cura con generosit la
missio ad gentes. Per questo mi rivolgo a voi quali animatori e formatori
della coscienza missionaria delle
Chiese locali: con paziente perseveranza, promuovete la corresponsabilit missionaria. C tanto bisogno
di sacerdoti, di persone consacrate e
fedeli laici che, afferrati dallamore
di Cristo, siano marcati a fuoco dalla passione per il Regno di Dio e
disponibili a mettersi sulla via
dellevangelizzazione.
Vi ringrazio per il vostro prezioso
servizio, dedicato alla diffusione del
Regno di Dio, a far giungere lamore e la luce di Cristo in tutti gli angoli della Terra. Maria, la Madre
del Vangelo vivente, vi accompagni
sempre in questo vostro cammino di
sostegno allevangelizzazione. Vi accompagni anche la mia benedizione, per voi e i vostri collaboratori.
Grazie.

Il saluto del cardinale Filoni al Pontefice

Nella bisaccia del missionario


Una Chiesa che arriva in ogni luogo, che ha
il colore della gente in mezzo a cui sta, che
vive la stessa condizione sociale della gente
tra cui vive, che parla le lingue della gente
del posto, che nutre speranze e soffre le stesse
pene della gente che la compone, che annunzia a tutti la buona notizia, che si fa prossima
a ogni religione che incontra e che annunzia
la stessa pace di Ges risorto. avendo
sempre nella mente e nel cuore questi obiettivi che le Pontificie opere missionarie (Pom)
continuano a portare nel mondo il messaggio
evangelico. Lo ha assicurato al Papa il cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per levangelizzazione dei popoli,
presentandogli i partecipanti allincontro.
per questa ragione ha detto che le Pontificie opere missionarie si riuniscono in assemblea in questa settimana, perch il lavoro, la
preghiera, lamore per levangelizzazione, che
ha trovato forma in tutto questo anno trascor-

so, e ha avuto il suo culmine nella giornata


missionaria mondiale di ottobre, arrivi concretamente alle Chiese pi bisognose, alle giovani Chiese e alle Chiese in formazione, piccole
o grandi che siano, vicine o lontane.
Gli stessi ideali il cardinale li aveva richiamati il 5 maggio scorso inaugurando i lavori
dellassemblea generale. Il mondo sta cambiando e dunque richiede aveva osservato
una Chiesa trasformata, una Chiesa missionaria in uscita. Ci sprona il Papa a riprendere
con coraggio la missione evangelizzatrice,
perch dalla sua intensit ed efficacia che
pu derivare il vero rinnovamento della Chiesa, delle sue strutture e della sua azione pastorale, perch lazione missionaria il paradigma di ogni opera della Chiesa. E le Pom
sono chiamate a dare il loro contributo specifico, nel creare o far maturare le loro Chiese, anche se giovani, come soggetti responsabili dellevangelizzazione Anzi, da questo

punto di vista hanno anche il compito, aveva


precisato il porporato, di frenare quella tendenza che vede molti presbiteri delle giovani
Chiese emigrare in Occidente, dove credono
di trovare migliori condizioni pastorali.
Le Pom, aveva poi precisato il cardinale,
sono affidate dal Papa alla Congregazione
per levangelizzazione dei popoli, la quale ha
il compito di coordinare levangelizzazione e
la cooperazione missionaria ma appartengono anche a ogni vescovo, perch radicate
nella vita delle Chiese particolari. Come la
Chiesa universale sussiste e si concretizza nelle Chiese particolari, cos le Pontificie opere
sono materialmente presenti nelle Chiese particolari. Dunque se le Pom non perseverano nel conservare gelosamente la loro dimensione universale cattolica aveva notato ancora in pericolo non la loro stessa sopravvivenza, ma il servizio a tutte le Chiese missionarie.

E nella messa celebrata mercoled 7 maggio


con i direttori nazionali delle Pom, nella chiesa del collegio Mater Ecclesiae a Castel Gandolfo, parlando della formazione delle religiose, il cardinale Filoni aveva sottolineato il
ruolo delle donne nellevangelizzazione. Un
contesto nel quale aveva specificato la
religiosa, in quanto donna, ha uno specifico
carisma, con il quale traduce e interpreta quel
senso di genialit, tipico della femminilit,
che tanto arricchisce la missionariet della
Chiesa in tutte le parti del mondo. Pensiamo
allassistenza delle madri, dellinfanzia, dei
malati, della catechesi, della testimonianza generosa. Infine, commentando il Vangelo,
aveva affermato che il missionario colui
che porta con s nella sua bisaccia la progettualit della misericordia: leducazione dellinfanzia, laiuto ai poveri, il sostegno agli anziani, la creazione dei luoghi di cura, la vicinanza alle persone sole e distrutte.

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 10 maggio 2014

pagina 7

Il Papa invita il coordinamento delle Nazioni Unite a favorire la nascita di una societ equa

Per una mobilitazione mondiale


E sottolinea che i popoli meritano e sperano frutti ancora migliori
Una mobilitazione etica mondiale
che diffonda e applichi un ideale
comune di fraternit e di solidariet,
specialmente verso i pi poveri e gli
esclusi: lha chiesta Papa Francesco
ai membri del Consiglio dei capi
esecutivi per il coordinamento delle
Nazioni Unite, ricevuti in udienza
venerd mattina, 9 maggio, nella Sala
del Concistoro. Di seguito una
traduzione italiana del discorso
pronunciato dal Pontefice in spagnolo.
Signor Segretario Generale,
Signore e Signori,
ho il piacere di darvi il benvenuto,
Signor Segretario generale e alti dirigenti degli Organismi, dei Fondi e
dei Programmi dellOnu e delle Organizzazioni specializzate, riuniti a
Roma per lincontro semestrale di
coordinamento strategico del Consiglio dei Capi Esecutivi del sistema
delle Nazioni Unite.
significativo che questo incontro
si realizzi pochi giorni dopo la solenne canonizzazione dei miei prede-

Nel saluto di Ban Ki-moon

Invito
allOnu
A nome della famiglia delle Nazioni Unite il segretario generale
Ban Ki-moon ha rivolto al Papa
parole di saluto e di ringraziamento allinizio delludienza.
meraviglioso essere con lei ha
sottolineato, ricordando che due
volte allanno tutte le principali
istituzioni dellOnu si ritrovano
insieme a discutere della nostra
missione globale: promuovere la
pace, i diritti umani e lo sviluppo
sostenibile.
Rappresentiamo ha proseguito Ban Ki-moon la famiglia
delle Nazioni Unite e ci incontriamo in un momento di prova
per la famiglia umana. Liniquit
sta crescendo, lingiustizia prevalente, c troppa intolleranza tra
i popoli e le religioni. A questo
proposito il segretario generale ha
richiamato alcune fra le situazioni
pi drammatiche in diverse aree
del pianeta: la Repubblica Centroafricana, teatro di terribili
scontri tra cristiani e musulmani;
il Sud Sudan, che vive una crisi
profonda; la Siria, dilaniata da un
conflitto che ormai giunto al
quarto anno e continua ad aggravarsi; lUcraina, dove la tensione
resta alta.
Inoltre, in tutto il mondo si avverte limpatto del cambiamento
climatico, che ha ammonito
Ban ki-moon avr ripercussioni sulle future generazioni. Proprio per questo sul tema si sta organizzando un summit dal quale
possano scaturire possibili soluzioni.
Il segretario generale ha anche
assicurato che le Nazioni Unite
stanno accelerando gli sforzi per
raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio. In questo impegno, ha spiegato, c bisogno
di pazienza, compassione, cooperazione e coraggio. E il pontificato di Francesco ha rimarcato
incarna questi principi e ha
ispirato persone di ogni regione e
di ogni estrazione. Apprezziamo
il suo profondo impegno per sradicare la povert a favore dello
sviluppo sostenibile. Conto che la
Chiesa cattolica sotto la sua guida
continuer a camminare insieme
alle Nazioni Unite per promuovere una vita di dignit per tutti.
In conclusione Ban Ki-moon
ha rivolto al Pontefice linvito a
visitare la sede delle Nazioni Unite a New York. Ci continuerebbe ha sottolineato una tradizione di visite papali e sarebbe
per lei unopportunit di parlarci
della sua visione per il nostro futuro comune. Riferendosi poi alla prossima visita del Papa in Corea, suo Paese natale, il segretario
generale si detto fiducioso che
lei porter un messaggio in grado
di guarire e di riconciliare il popolo della penisola coreana.

cessori, i Papi San Giovanni XXIII e


San Giovanni Paolo II. Essi ci ispirano con la loro passione verso lo sviluppo integrale della persona umana
e verso la comprensione tra i popoli,
evidenziata anche attraverso le molte
visite di Giovanni Paolo II alle Organizzazioni di Roma e i suoi viaggi
a New York, Ginevra, Vienna, Nairobi, Parigi e LAia.
Grazie, Signor Segretario Generale, per le sue cordiali parole di presentazione. Grazie a tutti voi, che
siete i principali responsabili del sistema internazionale, per i grandi
sforzi realizzati a favore della pace
mondiale e del rispetto della dignit
umana, della protezione della persona, specialmente dei pi poveri o
pi deboli, e dello sviluppo economico e sociale armonioso.
I risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, specialmente
nel campo delleducazione e della
diminuzione della povert estrema,
rappresentano anche una conferma
della validit del lavoro di coordinamento di questo Consiglio di Capi
Esecutivi. Non si deve, tuttavia, perdere di vista al tempo stesso che
i popoli meritano e sperano frutti
ancor migliori.
proprio della funzione direttiva
non conformarsi mai ai risultati acquisiti, ma impegnarsi ogni volta di
pi, poich ci che stato conseguito si assicura soltanto cercando di
ottenere ci che ancora manca. Nel
caso dellorganizzazione politica ed
economica mondiale, quello che
manca molto, visto che una parte
importante dellumanit continua ad
essere esclusa dai benefici del pro-

gresso e, di fatto, relegata a esseri


umani di seconda categoria. I futuri
Obiettivi dello sviluppo sostenibile
dovrebbero, quindi, essere formulati
con generosit e coraggio, affinch
arrivino effettivamente a incidere
sulle cause strutturali della povert e
della fame, a conseguire ulteriori ri-

sultati sostanziali a favore della preservazione dellambiente, a garantire


un lavoro decente per tutti e a dare
una protezione adeguata alla famiglia, elemento essenziale di qualsiasi
sviluppo economico e sociale sostenibile. Si tratta, in particolare, di sfidare tutte le forme di ingiustizia, opponendosi alla economia dellesclusione, alla cultura dello scarto e
alla cultura della morte, che, purtroppo, potrebbero arrivare a diventare una mentalit accettata passivamente.
Per questa ragione, a voi, che rappresentate le pi alte istanze della
cooperazione mondiale, vorrei ricordare un episodio di circa 2000 anni
fa, raccontato nel Vangelo di San
Luca (19, 1-10): lincontro di Ges
Cristo con il ricco pubblicano Zaccheo, che prese una decisione radicale di condivisione e di giustizia
quando la sua coscienza stata risvegliata dallo sguardo di Ges.
Questo lo spirito che dovrebbe essere allorigine e al termine di ogni
azione politica ed economica. Lo
sguardo, spesso senza voce, di quella
parte di umanit scartata, lasciata alle spalle, deve smuovere la coscienza
degli operatori politici ed economici
e portare a scelte generose e coraggiose, che abbiano risultati immediati, come quella decisione di Zaccheo.
Questo spirito di solidariet e di
condivisione guida tutti i nostri pensieri e tutte le nostre azioni? Mi domando.
Oggi, in particolare, la coscienza
della dignit di ogni fratello, la cui
vita sacra e inviolabile dal suo concepimento alla fine naturale, deve

portarci a condividere, con totale


gratuit, i beni che la provvidenza
ha posto nelle nostre mani, siano essi ricchezze materiali che opere di
intelligenza e di spirito, e a restituire
con generosit e abbondanza ci che
ingiustamente possiamo aver negato
agli altri.
Lepisodio di Ges Cristo e Zaccheo ci insegna che la promozione
di unapertura generosa, efficace e
concreta alle necessit degli altri deve essere sempre al di sopra dei sistemi e delle teorie economiche e sociali. Ges non chiede a Zaccheo di
cambiare il proprio lavoro, n di denunciare la propria attivit commerciale; lo induce solo a porre tutto, liberamente ma immediatamente e
senza discussione, al servizio degli
uomini. Tutto ci mi permette di affermare, seguendo i miei predecessori (cfr. Benedetto XVI, Caritas in veritate, 6, 24-40, etc.; San Giovanni
Paolo II, Sollicitudo rei socialis, 42-43
e Centesimus annus, 43), che il progresso economico e sociale equo si
pu ottenere solo congiungendo le
capacit scientifiche e tecniche a un
impegno di solidariet costante, accompagnato da una gratuit generosa e disinteressata a tutti i livelli. A
questo sviluppo equo contribuiranno, pertanto, sia lazione internazionale, impegnata a conseguire uno
sviluppo umano integrale a favore di
tutti gli abitanti del pianeta, sia la
legittima redistribuzione dei benefici
economici da parte dello Stato, sia
lindispensabile collaborazione dellattivit economica privata e della
societ civile.

Cos, mentre vi incoraggio a proseguire in questo lavoro di coordinamento delle attivit degli Organismi
internazionali, che un servizio a
tutti gli uomini, vi invito a promuovere insieme una vera mobilitazione
etica mondiale che, al di l di ogni
differenza di credo o di opinione
politica, diffonda e applichi un ideale comune di fraternit e di solidariet, specialmente verso i pi poveri
e gli esclusi.
Invocando la guida divina sul lavoro del vostro Consiglio, chiedo
anche una benedizione speciale di
Dio per Lei, Signor Segretario Generale, per tutti i Presidenti, i Direttori e i Segretari Generali qui riuniti
e per tutto il personale delle Nazioni
Unite e delle altre Agenzie e Organizzazioni internazionali insieme alle
loro rispettive famiglie. Tante grazie!

Messa a Santa Marta

Chi diminuisce e chi cresce


La testimonianza di san Giovanni
Paolo II, come di tanti grandi santi nella storia della Chiesa, mostra
che la regola della santit diminuire perch il Signore cresca. E
tutti abbiamo visto gli ultimi giorni
di san Giovanni Paolo II: l, non poteva parlare, il grande atleta di Dio,
il grande guerriero di Dio, finisce
cos. Annientato dalla malattia.
Umiliato come Ges. Richiamando
la testimonianza di Papa Wojtya
canonizzato il 27 aprile scorso insieme a Giovanni XXIII il Pontefice
ha tracciato il profilo della santit
nellomelia della messa celebrata venerd mattina, 9 maggio, nella cappella della Casa Santa Marta. I santi, ha detto, non sono eroi ma donne
e uomini che vivono la croce nella
quotidianit: sono persone scelte da
Dio proprio per mostrare che la
Chiesa santa pur essendo composta da peccatori.
La Chiesa santa: da questa
verit che ha preso le mosse Papa
Francesco nella sua omelia. E ha
proposto subito una domanda: come
pu essere santa la Chiesa se ci siamo dentro tutti noi che siamo tutti
peccatori? In effetti, ha ribadito,
noi siamo peccatori ma la Chiesa
santa, la sposa di Ges Cristo, e
lui la ama, lui la santifica: la santifica ogni giorno con il suo sacrificio
eucaristico perch la ama tanto.
Perci noi siamo peccatori ma in
una Chiesa santa.
Proprio con questa appartenenza
alla Chiesa anche noi ci santifichiamo: siamo figli della Chiesa e la madre Chiesa ci santifica con il suo
amore, con i sacramenti del suo
Sposo. In pratica, ha proseguito il
vescovo di Roma, questa la santit quotidiana, questa la santit di
tutti noi. A tal punto che negli Atti
degli apostoli, quando si parlava dei
cristiani, si diceva il popolo dei
santi. Anche san Paolo parla ai
santi: a noi, peccatori ma figli della
Chiesa santa, santificata per il corpo
e sangue di Ges, come abbiamo
sentito adesso nel Vangelo di Giovanni (6, 52-59).

In questa Chiesa santa ha affermato Papa Francesco il Signore


sceglie alcune persone per far vedere
meglio la santit, per far vedere che
lui che santifica; che nessuno si
santifica da se stesso; che non c un
corso per diventare santo; che essere
santo non fare il fachiro o altro.
Piuttosto la santit un dono di
Ges alla sua Chiesa; e per far vedere questo lui sceglie persone nelle
quali si vede chiaro il suo lavoro
per santificare.
La liturgia del giorno presenta, a
questo proposito, la santificazione
di Saulo, di Paolo, narrata dagli
Atti degli apostoli (9, 1-20). Non si
tratta di un caso isolato perch nel
Vangelo ci sono tante figure di santit. Per esempio, ha proseguito il Papa, c la Maddalena: san Marco,
nel Vangelo, dice che Ges aveva
cacciato da lei sette demoni e cos
la santifica: dal peggio alla santit!. Poi c Matteo che era un traditore del suo popolo e prendeva i
soldi per darli ai romani; ma il Signore lo prende dal suo negozio e
lo porta avanti, con s. E, ancora,
c Zaccheo che vuol vedere Ges.
E Lui lo chiama vieni con me,
vieni! e lo santifica.
Ma perch il Signore, nella storia della Chiesa, sceglie queste persone? si chiesto il Pontefice ricordando che in duemila anni di cristianesimo ci sono tanti santi, riconosciuti come santi della Chiesa. Il
Signore sceglie queste persone
stata la risposta perch diano testimonianza pi chiara della prima
regola della santit: necessario che
Cristo cresca e che noi diminuiamo.
Occorre insomma la nostra umiliazione perch il Signore cresca.
in questa prospettiva che il Signore sceglie Saulo, nemico della
Chiesa, come raccontano gli Atti
degli apostoli: Saulo, proferendo ancora minacce contro i discepoli del
Signore, si present al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a

Gerusalemme tutti quelli che avesse


trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via.
Parole forti che mostrano quanto
Saulo odiasse e perseguitasse la
Chiesa: un odio che, ha fatto notare
il vescovo di Roma, abbiamo visto anche nella lapidazione di
Stefano a cui, oltretutto, Saulo era
presente. Preso da questo odio, egli
va a chiedere lautorizzazione per
perseguitare i cristiani. Ma il Signore lo aspetta: lo aspetta e fa sentire il suo potere ha osservato il Papa. Ed ecco che Saulo diventa cieco e obbedisce quando, sulla via di
Damasco, il Signore gli dice: Alzati, entra nella citt e ti sar detto ci
che devi fare.
Cos da uomo che aveva tutto
chiaro, che sapeva cosa si doveva fare contro questa setta dei cristiani,
diventa come un fanciullo e obbedisce: si alza, va e aspetta. Ma Saulo
non aspetta col telefonino in mano dicendo: Ma vieni... cosa devo
fare... ma dimmi... ma io sto aspettando da due giorni.... Invece
aspetta come era lui: pregando e
facendo digiuno. Il suo cuore era
cambiato.
Il racconto degli Atti presenta
quindi il discepolo Anania che battezza Paolo. E cos finalmente Paolo si alza, prende il cibo e poi se ne
va per le sinagoghe annunciando
che Ges il Figlio di Dio. La sua
diventa unaltra vita.
A questo punto il Papa ha rimarcato la differenza fra gli eroi e i santi, ripetendo le parole che il Signore
dice ad Anania: Va, perch egli
lo strumento che ho scelto per me,
affinch porti il mio nome dinanzi
alle nazioni, ai re e ai figli dIsraele;
e io gli mostrer quanto dovr soffrire per il mio nome.
Perci, ha spiegato il Pontefice,
la differenza fra gli eroi e i santi
la testimonianza, limitazione di Ges Cristo: andare sulla via di Ges
Cristo. Per questo Paolo predica il
Vangelo, perseguitato, bastonato,
giudicato, e finisce la sua vita con

Matthias Grnewald, Crocifissione (1512-1516, particolare con san Giovanni Battista)

un piccolo gruppetto di amici a Roma, vittima dei suoi discepoli. Cos


Paolo diminuisce, diminuisce, diminuisce, appunto secondo la regola
della santit. E il Papa, in proposito,
ha riproposto anche la figura di
Giovanni Battista, luomo pi
grande nato da donna, che finisce
nel carcere per il capriccio di una
ballerina e lodio di unadultera.
Dunque Paolo finisce in maniera
comune. Sicuramente la mattina sono andati da lui tre, quattro cinque
soldati e gli hanno ordinato: Vieni
con noi!. Poi lo hanno portato via
e gli hanno tagliato la testa. Semplicemente. Paolo il grande, quello
che era andato in tutto il mondo, finisce cos. E questa ha ripetuto
il Papa la differenza fra leroe e
il santo: il santo quello che segue
Ges sulla strada di Ges, con la
croce.
Tanti santi canonizzati nella
Chiesa ha affermato il Pontefice
finiscono tanto umilmente. Sono i
grandi santi. E, a questo proposito,

Papa Francesco ha riproposto la testimonianza di san Giovanni Paolo


II. Proprio questo il percorso della santit dei grandi. Ma anche
il percorso della nostra santit. Perch, ha spiegato, certo non saremo
santi se non ci lasciamo convertire il
cuore per questa strada di Ges:
portare la croce tutti i giorni, la croce ordinaria, la croce semplice e lasciare che Ges cresca. Se noi non
andiamo su questa via non saremo
santi, ma se andiamo su questa via
tutti noi daremo testimonianza di
Ges Cristo che ci ama tanto. E daremo testimonianza che mentre siamo peccatori la Chiesa santa, la
sposa di Ges.
Dunque oggi ha concluso il
Papa forse ci far bene, nella messa, sentire questa gioia: il sacrificio
di Ges qui sullaltare ci santifica
tutti, ci fa crescere nella santit, ci fa
diventare pi autenticamente figli
della sua sposa, la Chiesa nostra madre che santa.

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