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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO

Unicuique suum
Anno CLIV n. 100 (46.642)

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

Citt del Vaticano

domenica 4 maggio 2014

Ai vescovi dello Sri Lanka il Papa indica la Chiesa come immagine vivente di convivenza tra cingalesi e tamil

Doppia frana causa pi di 1200 vittime

Per una societ equa

In Afghanistan si muore
anche per il maltempo

Estremismi religiosi, atti intimidatori e violenza alimentano le tensioni e minacciano la pace


Gli estremismi religiosi non favoriscono il dialogo, anzi alimentano
tensioni, atti intimidatori e violenze
che finiscono per minare la pace. Al
contrario lunit nella fede favorisce
la convivenza pacifica. Ed lieto
Papa Francesco di poter mostrare la
Chiesa che nello Sri Lanka come
immagine vivente di questa unit, poich ha sottolineato ricevendo sabato 3 maggio i presuli del
Paese asiatico in visita ad limina
ha la benedizione di poter contare tra le sue fila sia cingalesi, sia tamil.
Di questa testimonianza ha oggi
particolarmente bisogno lo Sri Lanka dove, conclusa dopo tanti anni
una guerra sanguinosa, di fatto
ha notato il Pontefice sorta una
nuova alba di speranza. I cattolici,
ha sottolineato ancora, desiderano

Ludienza
allAzione cattolica italiana

D inamismo
missionario

contribuire, insieme ai diversi elementi della societ, allopera di riconciliazione e di ricostruzione del
Paese.
Tra le sfide che restano da superare il Santo Padre indica la necessit di venire incontro ai bisogni dei
pi poveri attuando una politica di
inclusione sociale; laffermazione di
una decisa volont di eliminare gli
estremismi religiosi per consolidare
un concreto dialogo interreligioso
ed ecumenico; una particolare attenzione rivolta alla famiglia.
Proprio guardando a questultima
Papa Francesco ha assicurato che,
con la prossima assemblea del Sinodo dei vescovi, si cercheranno modi
sempre nuovi e creativi con i quali
la Chiesa possa sostenere quelle
Chiese domestiche. Questione particolarmente importante per lo Sri
Lanka, poich la guerra ha lasciato
tante famiglie dislocate e in lutto
per la morte di persone care e per
la perdita di beni e di lavoro. Mostrarsi attenti verso i problemi delle
famiglie, ha concluso il Pontefice,
non aiuta solo la Chiesa ma la societ dello Sri Lanka nel suo insieme, in particolare nei suoi sforzi
per la riconciliazione.

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Non si ferma loffensiva di Kiev nellest del Paese mentre Obama e Merkel avvertono Putin

Liberi gli osservatori dellOsce sequestrati in Ucraina


KIEV, 3. Gli osservatori militari
dellOrganizzazione per la sicurezza
e la cooperazione in Europa (Osce)
in ostaggio a Sloviansk sono stati liberati oggi. Lo ha reso noto linviato
del Cremlino Vladimir Lukin. Ma
resta molto tesa la situazione nel
sud-est dellUcraina, dove si fronteggiano i soldati di Kiev e i miliziani
armati filo-russi. Il ministro dellInterno ucraino, Arsen Avakov, ha
annunciato oggi che loperazione antiterrorismo contro le roccaforti dei
ribelli a Sloviansk e Kramatorsk
continua. Il bilancio degli scontri di
ieri di almeno 53 vittime, tra questi
i 42 morti nella strage di Odessa.
Intanto, sono stati dichiarati tre
giorni di lutto a Odessa. Lo hanno

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per i santi
Giovanni XXIII
e Giovanni Paolo II

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reso noto le autorit cittadine, annunciando poi larresto di 130 persone che hanno partecipato ai disordini. La polizia non riuscita ieri a
evitare gli scontri tra alcune centinaia di filo-russi e 1.500 persone che
manifestavano a favore dellunit
dellUcraina.
La citt portuale si rapidamente
trasformata in un campo di battaglia. Lincendio di un edificio pubblico che ha provocato 42 vittime
e 125 feriti sarebbe stato causato
da alcune bombe molotov lanciate
contro il secondo e il terzo piano
dellimmobile. Il capo regionale della polizia di Odessa, Petro Lutsiuk,
stato destituito, come reso noto dal
ministero dellInterno ucraino.
Sul fronte diplomatico, il presidente statunitense, Barack Obama, e
il
cancelliere
tedesco,
Angela
Merkel, hanno mandato un chiaro
messaggio a Vladimir Putin: Stati
Uniti ed Europa sono pi che mai
uniti sul da farsi. E se Mosca compir altri passi falsi, nuove sanzioni
contro la Russia saranno inevitabili.
Obama ha detto che a essere colpiti
stavolta saranno i settori dellenergia, degli armamenti, della finanza e
del credito. Un terzo livello di sanzioni, ha specificato Merkel, che
noi non vogliamo, ma che vareremo
se necessario, se costretti.
Ieri c stata una fumata nera al
vertice trilaterale di Varsavia tra
Russia, Ucraina e Unione europea
sulla sicurezza energetica: le parti si
ritroveranno altre due volte, ma Mosca ha gi dato un ultimatum sul gas
a Kiev, minacciando che se entro fine maggio non sar pagata la fattura
di giugno, il gigante russo del settore Gazprom avr il diritto di ridurre le sue forniture per lUcraina o di
mantenerle al livello pagato prima
del 31 maggio.

Perch la religione ha bisogno


di mistica e di razionalit

Cosa serve
per pensare
MARCO VANNINI

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Combattimenti nel centro di Odessa (France Press)

Primi soccorsi nella provincia di Badakhshan (Ansa)

KABUL, 3. Tragedia in Afghanistan.


Questa volta, in un Paese sempre
segnato dalle violenze, stata linclemenza del tempo a seminare
morte e distruzione: pi di 1.200 le
vittime. NellAfghanistan nordorientale, il cedimento di una collina, dovuto a piogge battenti, ha
causato due frane che hanno sepolto centinaia di case nella provincia
di Badakhshan. Gi la scorsa settimana temporali insoliti per la stagione e lo scioglimento delle nevi
si erano coalizzati provocando lo
straripamento di fiumi e inondazioni in cinque province del nord-ovest del Paese: circa duecento le persone rimaste uccise.
E lultima emergenza scattata
nel pomeriggio di ieri quando nel
distretto di Argo, a seguito di piogge torrenziali, una quantit enorme
di acqua, terra e sassi si abbattuta
su un villaggio nellarea di Aab Barik, seppellendo nel fango circa trecente case, gi fatiscenti, e una moschea. Secondo il capo del consiglio provinciale, Abdul Wahed Tabibi, il luogo era pieno di fedeli
convenuti per la preghiera del venerd. Riferiscono fonti locali che
circa due ore dopo la prima valanga, dalla collina sovrastante la zona
si staccata una seconda frana, che
andata ad abbattersi su centinaia
di soccorritori impegnati, anche a
mani nude, nellopera di salvataggio del maggior numero possibile
di persone. Un primo bilancio ufficiale parlava di 350 vittime, ma con
il passare delle ore il conteggio dei
morti andato tragicamente crescendo.

Le autorit locali hanno subito


lanciato appelli per fronteggiare
lemergenza. Per noi impossibile
farcela da soli, non abbiamo nemmeno un numero sufficiente di pale ha detto il governatore della
provincia di Badakhstan, Shah Waliullah Adib. In queste ore intanto
le autorit di Kabul hanno ordinato lintervento dellesercito, cui si
sono aggiunti reparti speciali della
Forza internazionale di assistenza
(Isaf).
La provincia di Badakhshan
racchiusa nelle montagne dellHindukush e del Pamir. Secondo gli
ambientalisti, riferisce lagenzia Ansa, da molti anni la popolazione
locale taglia gli alberi e gli arbusti
per uso domestico, e questa pratica
avrebbe finito per rimuovere ogni
ostacolo naturale ai fenomeni di
smottamento di terra.

I lavori
della Commissione
per la tutela
dei minori
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Il Papa alla Pontificia


accademia ecclesiastica
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NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:
le Loro Eminenze Reverendissime i Signori Cardinali:
Reinhard Marx, Arcivescovo di Mnchen und Freising
(Repubblica Federale di Germania), Coordinatore del Consiglio
per lEconomia;
Marc Ouellet, Prefetto della
Congregazione per i Vescovi;
Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, Arcivescovo di
Colombo (Sri Lanka), con gli
Ausiliari, le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori Fidelis Lionel Emmanuel Fernando,
Vescovo titolare di Orta, e Sampathawaduge Maxwell Grenville
Silva, Vescovo titolare di Lesina,
in visita ad limina Apostolorum;
le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Norbert Marshall Andradi,
Vescovo di Anuradhapura (Sri
Lanka), in visita ad limina
Apostolorum;

Julian Winston Sebastian


Fernando, Vescovo di Badulla
(Sri Lanka), in visita ad limina
Apostolorum;
Joseph Ponniah, Vescovo di
Batticaloa (Sri Lanka), in visita
ad limina Apostolorum;
Warnakulasurya Wadumestrige Devsritha Valence Mendis, Vescovo di Chilaw (Sri Lanka), in visita ad limina Apostolorum;
Raymond Kingsley Wickramasinghe, Vescovo di Galle (Sri
Lanka), in visita ad limina
Apostolorum;
Thomas Savundaranayagam
Emmanuel, Vescovo di Jaffna
(Sri Lanka), in visita ad limina
Apostolorum;
Joseph Vianney Fernando,
Vescovo di Kandy (Sri Lanka),
in visita ad limina Apostolorum;
Harold Anthony Perera, Vescovo di Kurunegala (Sri Lanka), in visita ad limina Apostolorum;

Rayappu Joseph, Vescovo


di Mannar (Sri Lanka), in visita
ad limina Apostolorum;
Cletus Chandrasiri Perera,
Vescovo di Ratnapura (Sri Lanka), in visita ad limina Apostolorum;
Joseph Kingsley Swampillai, Vescovo di Trincomalee (Sri
Lanka), in visita ad limina
Apostolorum.
Il Santo Padre ha nominato
Nunzio Apostolico nelle Isole
Marshall e in Nauru Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Martin Krebs, Arcivescovo
titolare di Taborenta, Nunzio
Apostolico in Nuova Zelanda,
Isole Cook, Fiji, Kiribati, Palau,
Samoa, Stati Federati di Micronesia, Tonga, Vanuatu e Delegato Apostolico nellOceano Pacifico.
Il Santo Padre ha accettato la
rinuncia al governo pastorale
dellEparchia di Saint Thomas

the Apostle of Detroit dei Caldei (Stati Uniti dAmerica), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Ibrahim
Namo Ibrahim.
Il Santo Padre ha accettato la
rinuncia al governo pastorale
dellEparchia di Mar Addai in
Toronto dei Caldei (Canada),
presentata da Sua Eccellenza
Reverendissima
Monsignor
Hanna Zora, e ha nominato il
Reverendo Sacerdote Daoud
Baffro allufficio di Amministratore Apostolico sede vacante et
ad nutum Sanctae Sedis della medesima Eparchia.

Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato
Vescovo dellEparchia di Saint
Thomas the Apostle of Detroit
dei Caldei (Stati Uniti dAmerica) il Reverendo Sacerdote
Frank Kalabat, al presente parroco di Saint Thomas a Detroit.

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domenica 4 maggio 2014

Tra Governo e ribelli

Spiragli in Myanmar
per la ripresa
del dialogo di pace

Minori sfruttati in unindustria in Bangladesh

Troppi bambini coinvolti in attivit lavorative pericolose e dannose per la salute

Figli della povert in Bangladesh


anni coinvolti in attivit economiche nel Paese asiatico. Di questi, circa un milione e mezzo svolgono lavori pericolosi e dannosi per la salute. Il 93 per cento dei ragazzi-lavoratori vengono occupati irregolarmente
in piccole fabbriche, laboratori o negozi che consentono agli imprenditori o ai loro stessi genitori di sfuggire a ogni controllo.
La povert spesso costringe le famiglie a mandare i figli a lavorare

DACCA, 3. In Bangladesh, nonostante il ricordo del crollo della struttura


del Rana Plaza nellaprile del 2013,
che provoc la morte di oltre mille
operai alla periferia della capitale,
Dacca, molte persone soprattutto
minori lavorano ancora in condizioni pericolose.
LOrganizzazione internazionale
del lavoro (Ilo) riferisce di non meno di sette milioni e mezzo di bambini e ragazzi dai sei ai diciassette

Per laereo malese


possibile ancora
un anno di ricerche

Numerose vittime tra i musulmani nel nord-est dellIndia

Attacchi
nello Stato di Assam

Militari indiani di pattuglia nellarea degli attacchi (Reuters)

NEW DELHI, 3. di almeno trenta


morti il bilancio delle vittime degli
attacchi condotti ieri contro musulmani in diversi villaggi dello Stato
di Assam, nel nord-est dellIndia.
Le autorit locali, per evitare che la
situazione degeneri ulteriormente,
hanno dichiarato il coprifuoco nella zona dove sono avvenuti gli assalti. Inoltre lintera area ora pattugliata da un robusto nucleo di
forze militari. La polizia, riferisce
lagenzia Adnkronos, ritiene responsabili degli attacchi, in cui sono stati uccisi anche donne e bambini, i separatisti del Fronte democratico del Bodoland, che invece
hanno respinto ogni addebito. Il
Fronte porta avanti da anni una
sua battaglia contro il Governo
centrale rivendicando la piena indipendenza.
Segnala lagenzia Reuters che
dopo gli attacchi la polizia ha arrestato ventidue persone, con laccusa di aver incendiato case e fattorie. Sempre la Reuters cita il racconto di alcuni testimoni, i quali
hanno detto che gli assalitori hanno aperto il fuoco anche contro un
bambino di due anni.
Sottolineano gli analisti che queste violenze sono state perpetrate
in pieno processo elettorale: si tratta di una vera e propria maratona,
che si sviluppa in pi tappe, in
occasione delle legislative. Nelle
diverse parti del Paese sono state

rafforzate le misure di sicurezza cos da garantire un sereno svolgimento del voto ma, evidentemente,
ci non servito a scongiurare gli
attacchi che hanno provocato
morte e distruzione nello Stato di
Assam.

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nei settori pi disparati, senza preoccuparsi minimamente o senza rendersi conto dei pericoli a cui vanno incontro. Un recente sondaggio
ha rilevato che nella sola Dacca oltre
4.000 tra bambini e bambine lavorano in pi di 1.000 negozi, laboratori
o piccole fabbriche pericolose.
Il salario minimo di circa 66
dollari al mese, ma i ragazzi sono
pagati meno degli adulti. In molti
casi, essi ricevono solo due pasti al

CANBERRA,
3.
Le
ricerche
nelloceano dei resti dellaereo
della Malaysia Airlines, scomparso dai radar lo scorso 8 marzo,
potrebbero richiedere ancora un
anno.
Lo ha annunciato ieri il responsabile delle operazioni di ricerca,
Angus Houston. A bordo del Boeing 777, partito da Kuala Lumpur e diretto a Pechino, viaggiavano 239 persone. Per localizzare
i resti del velivolo ci vorranno
tra gli otto e i dodici mesi, a seconda delle condizioni meteo o di
altri problemi ha spiegato Houston.
Le ricerche dellaereo si sono
concentrate in un vasto tratto di
oceano al largo di Perth, in Australia, dove il Boeing sarebbe
precipitato, secondo quanto emerso dalle analisi dei tracciati radar
e dagli ultimi segnali inviati dalla
scatola nera.
Ma finora, come dicono i media internazionali, nonostante settimane di intense ricerche con aerei, navi e un robot sottomarino,
non stata trovata alcuna traccia
dellaereo.

Clima teso
in Venezuela
CARACAS, 3. Il Governo venezuelano ha parlato nuovamente ieri,
riferiscono le agenzie di stampa
internazionali, di una presunta
cospirazione che sarebbe orchestrata dagli Stati Uniti, con la
complicit di partiti dellopposizione. Lobiettivo sarebbe quello
di impedire la propagazione
dellideale bolivariano in tutto il
continente.
Il ministro dellInterno, Miguel
Rodriguez Torres, in un discorso
trasmesso in diretta televisiva, ha
detto, citato dallagenzia Ansa, che
gli oppositori in Venezuela partecipano a una cospirazione permanente, attraverso la guerra psicologica e il golpe morbido perch ha aggiunto non sopportano che da un Paese come il no-

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

stro sia nato un movimento come


quello bolivariano.
Il Paese intanto continua a essere attraversato dallalta tensione
che divide il Governo e lopposizione. Nei giorni scorsi si sono
avuti incontri fra le rispettive delegazioni: progressi vi sono stati, ma
solo timidi. da febbraio che le
strade di Caracas, come pure di altre citt, sono teatro di proteste
degenerate poi in scontri fra manifestanti e membri delle forze
dellordine. Si stima infatti che in
tali scontri pi di quaranta persone siano rimaste uccise. E a testimonianza di un clima che resta teso vi sono le manifestazioni pro e
contro il Governo svoltesi in vari
quartieri di Caracas in occasione
del primo maggio.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


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giorno con la promessa di un aiuto


economico, spesso non precisato, alla famiglia. Quasi sempre non possono frequentare la scuola.
Quello dello sfruttamento economico dei bambini uno tra i problemi sociali pi gravi del Bangladesh,
Paese estremamente povero, dove
circa il 44 per cento della popolazione sopravvive con meno di un dollaro al giorno, e con un debole sistema di monitoraggio e tutela dei diritti dellinfanzia. Secondo uno studio dellUnicef, lunghe ore, salari
bassi o nulli, cibo scadente, isolamento e i rischi nellambiente di lavoro, possono gravemente incidere
sulla salute fisica e mentale dei ragazzi. Alcuni di loro lavorano fino a
dodici ore, spesso sotto il sole cocente in aziende agricole dove si
usano anche strumenti pericolosi.
Portano carichi pesanti e sono esposti senza alcuna protezione a pesticidi chimici nocivi, utilizzati per la
coltivazione e la conservazione dei
raccolti, frutta compresa. Inoltre, in
un Paese con poca attenzione sanitaria, i danni fisici riscontrati, prima
del raggiungimento dellet adulta,
sono numerosi e spesso irrimediabili.

NAYPYIDAW, 3. Nonostante lesercito del Myanmar abbia intensificato


nelle ultime settimane le operazioni
militari nello Stato settentrionale
del Kachin e in quello nord-orientale dello Shan provocando numerose vittime e costringendo non
meno di 5.000 persone a fuggire
dai propri villaggi si aprono spiragli positivi per la ripresa del dialogo tra Governo e ribelli.
Malgrado loffensiva militare,
lEsecutivo di Naypyidaw si infatti impegnato a firmare il pi presto
possibile un cessate il fuoco a livello nazionale con tutti i principali
gruppi ribelli. Nelle due zone sono
attivi i guerriglieri indipendentisti
dellArmata per lindipendenza Kachin (Kia ) e dellEsercito di liberazione nazionale taang (Tnla).
Si tratta di aree dove segnalata
la presenza di numerose mine antiuomo, che continuano a causare
vittime tra la popolazione, bambini
compresi, cos come ad ostacolare
larrivo degli aiuti umanitari.
In questi ultimi due anni, da
quando sono ripresi con vigore i
combattimenti tra forze governative
e ribelli Kia, pi di 75.000 persone
sono state costrette a cercare rifugio lungo il confine cinese.
Alcuni giorni fa, rappresentanti
della Commissione di coordinamento nazionale per il cessate il
fuoco, che rappresenta sedici gruppi di guerriglia di diverse etnie, si
sono incontrati nel nord della
Thailandia, proponendo di chiedere un nuovo vertice con le autorit
del Myanmar entro la fine di maggio, mentre, a loro volta, i rappresentanti della popolazione kachin
hanno inviato una lettera al Governo auspicando un incontro per il
10 maggio prossimo.
Nei colloqui di pace, lostacolo
principale riguarda la richiesta di
Naypyidaw di riunire tutte le formazioni armate dei vari gruppi etnici sotto un unico comando militare centrale. Una posizione molto
distante da quella richiesta dalla
rappresentanza etnica.

Nei giorni scorsi, il leader del


Kia, generale Gun Maw, si recato
negli Stati Uniti, diventando il primo capo delletnia kachin a fare
una visita ufficiale e a incontrare
dirigenti statunitensi, tra cui lambasciatore di Washington allO nu,
Samantha Power, assistente per la
Democrazia e i Diritti umani, cos
come alcuni rappresentanti del
Congresso e della comunit kachin.
Maw ha chiesto a tutti impegno e
solidariet.

Corsa a tre per subentrare a Martinelli

Elezioni presidenziali
a Panam
PANAM, 3. I panamensi si recano
domenica alle urne per eleggere il
nuovo capo dello Stato. I candidati
principali che si contendono il posto
di Ricardo Martinelli il presidente
uscente che, in base alla Costituzione, non pu ripresentarsi per un
secondo mandato sono Jos
Domingo Arias, del partito di
Governo Cambio Democrtico, loppositore
socialdemocratico
Juan
Carlos Navarro, ex sindaco della capitale, e Juan Carlos Varela, vicepresidente uscente, del Partido Arnulfista (allopposizione). Oltre al presidente, verranno rinnovati i deputati,
i sindaci e le autorit locali.
Gran parte della campagna elettorale si concentrata sulla questione
dellultima fase dei lavori per lampliamento del Canale unopera
strategica per le casse del Governo

che dovrebbero concludersi nel dicembre del 2015.


stato calcolato che, una volta
completato lallargamento, entreranno nelle casse di Panam oltre 2,5
miliardi di dollari allanno come diritto di transito delle oltre 15.000 navi che passano nel Canale ogni anno. Restano da chiarire ancora molti
particolari, a partire dai tempi e i
modi con i quali verranno sbloccati
bond da 400 milioni di dollari per
creare nuove linee di finanziamento
bancario. Il nuovo canale consentir
di duplicare il traffico e triplicare le
dimensioni delle navi in transito.
La scommessa sullampliamento
del Canale punta a moltiplicare i
traffici commerciali, ma anche a rilanciare Panam come centro finanziario, in competizione con Singapore, Istanbul o Dubai.

Il materiale per il voto che sar distribuito agli elettori a Panam (La Presse/Ap)

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
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Discriminazione
femminile
in Thailandia
BANGKOK, 3. Nellestremo sud
della Thailandia, le donne sono
sempre pi vittime di discriminazione e violenze. E gli aiuti
dello Stato non riescono a fermare questo fenomeno. Secondo
quanto riferisce il Centro amministrativo delle province sul confine meridionale un ente governativo che controlla le agenzie umanitarie e si coordina con
le forze di sicurezza nel sud della Thailandia , le opportunit
per le donne in difficolt esistono: possono anche ricevere borse di studio per i loro figli. Inoltre, in alcuni casi, il Governo
crea posti di lavoro dedicati
esclusivamente alle donne rimaste sole. Tuttavia, ci ancora
non basta ad arginare le violenze e lo sfruttamento, che nellultimo anno sono andati pericolosamente crescendo. E la questione femminile sar certamente
uno dei punti chiave della campagna elettorale per le prossime
elezioni legislative in Thailandia, fissate per il 20 luglio.

Riforma in Messico
del codice
di giustizia militare
CITT DEL MESSICO, 3. Accogliendo diverse sentenze della
Corte interamericana dei diritti
umani, la Camera dei deputati
messicana dopo il Senato ha
approvato ieri la riforma del codice di giustizia militare.
Con 428 voti a favore e nessuno contrario, lAssemblea nazionale ha ratificato la norma secondo la quale i militari accusati di
crimini contro i cittadini saranno
giudicati esclusivamente da tribunali civili. Un provvedimento
chiesto a gran voce per anni dalla
stragrande maggioranza della popolazione civile che alcuni analisti non hanno esitato a giudicare
storico. Fino a ieri, tutti i reati a
carico degli esponenti delle forze
armate durante il servizio sono
stati considerati infrazioni alla disciplina militare, un modo per garantire la giurisdizione degli appositi tribunali anche in caso di
vittime civili e, secondo attivisti e
movimenti umanitari, anche limpunit per gli uomini in divisa.
La riforma del codice di giustizia militare era stata sollecitata
pi volte dalla Corte interamericana dei diritti umani, sulla base
di alcune denunce presentate da
diversi cittadini, che sarebbero rimasti vittime di gravi violazioni,
violenze e soprusi per mano dei
militari. La Corte aveva stabilito
che il Messico avrebbe dovuto
procedere alla modifica in maniera tale da rendere compatibile il
sistema giudiziario militare agli
standard internazionali.

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domenica 4 maggio 2014

Attacchi in Sinai e al Cairo

Tra forze della sicurezza libiche e milizie armate

Si intensifica
la violenza
fondamentalista
in Egitto

Sanguinosi combattimenti
nella citt di Bengasi

IL CAIRO, 3. Egitto ancora una


volta sotto attacco. Tre nuovi attentati hanno scosso ieri il sud
del Sinai, in unarea non lontana
dai resort turistici, e il Cairo, causando la morte di un poliziotto,
un militare e due attentatori. Una
decina i feriti. Gli attacchi terroristici, rivendicati dal gruppo jihadista di Ansar Beit Al Maqdis, si
sono verificati alla vigilia dellapertura della campagna elettorale per le elezioni presidenziali,
che si svolgeranno fra tre settimane. Gli attentati sono degli atti
codardi, ma non indeboliranno la
volont della polizia e dellesercito egiziano nelleliminare il terrorismo: con una nota il Governo
egiziano stando a quanto riporta lagenzia di stampa Mena ha
onorato le vittime degli attentati
sottolineando poi la sua ferma
volont nel portare avanti la road
map politica.
Nel frattempo, nei cortei organizzati ieri dai Fratelli musulmani
due giovani sono rimasti uccisi
nei disordini ad Alessandria, mentre in altre citt dellEgitto sono
stati arrestati quaranta attivisti. La
situazione nel Paese resta tesa.
Mettendo insieme gli attentati, gli
scontri durante i cortei e i blitz
antiterrorismo, lEgitto ha contato
ieri almeno 11 morti.

TRIPOLI, 3. Almeno nove morti e 19 feriti in meno di


due ore. il bilancio ufficiale dellennesimo bagno di
sangue a Bengasi, dove ieri si sono verificati violenti
scontri tra forze della sicurezza e un gruppo armato.
Tra i morti si contano poliziotti e membri delle forze
speciali mentre rimane sconosciuto il numero di miliziani feriti, deceduti o catturati dalle autorit. Gli scontri
sono iniziati nel quartiere di Hawari quando i miliziani
hanno cercato di fare irruzione nella sede delle forze di
sicurezza provocandone la reazione. Dopo poco pi di
unora di intensi spari e fortissime esplosioni, come documentato da alcuni residenti dellarea, una calma apparente ritornata nella seconda citt libica solo grazie
allintervento di ulteriori unit delle forze speciali. La

pagina 3

Nei Territori palestinesi


in vigore
cinque trattati internazionali
TEL AVIV, 3. Entrano in vigore per
la prima volta nei Territori palestinesi cinque trattati internazionali
sui diritti umani, tra i quali la Convenzione contro la tortura, quella
sui diritti dei bambini e quella per
leliminazione della discriminazione
razziale.
Lannuncio ufficiale arrivato
ieri a Ginevra da un portavoce dellAlto commissariato Onu per i diritti umani, Rupert Colville. Esattamente un mese fa, infatti, il 2
aprile 2014, il presidente palestine-

condanna arrivata subito dal Governo di Tripoli che


ha puntato il dito contro la formazione fondamentalista
Ansar Al Sharia e altri gruppi criminali.
La Cirenaica, regione orientale della Libia, diventata, dalla fine della rivolta del 2011 che ha deposto il regime del colonnello Muammar Gheddafi, teatro di scontri
e omicidi di matrice politica in cui hanno perso la vita
numerosi membri delle forze di sicurezza, attivisti e giornalisti e giudici 51 solo nel mese di febbraio 2014 in
particolare a Bengasi, Derna e Sirte.
Non ultimo lattentato di marted scorso quando almeno due soldati sono morti e altri due sono rimasti feriti nellesplosione di unautobomba allentrata di una
base militare a Bengasi.

Oltre duemila sbarchi di migranti sulle coste italiane nelle ultime 48 ore

ancora emergenza nel Mediterraneo

Lesercito siriano
rivendica la vittoria
a Homs

Ban Ki-moon
plaude
al voto iracheno
BAGHDAD, 3. Il segretario generale dellOnu, Ban Ki-moon, ha
espresso viva soddisfazione per il
voto in Iraq, mercoled scorso, in
occasione delle legislative. Pi del
cinquanta per cento degli aventi
diritto si infatti recato alle urne,
sfidando le intimidazioni di gruppi estremisti che avevano minacciato sanguinose rappresaglie contro coloro che avrebbero votato.
Ban Ki-moon, in un comunicato,
ha detto che il popolo iracheno,
attraverso questo voto, ha dato
prova di grande determinazione
nel rafforzare il processo democratico nel Paese. Nello stesso
tempo Ban Ki-moon si congratulato con la commissione elettorale indipendente che riuscita a
organizzare e a condurre il processo di voto in modo professionale nonostante le difficili circostanze per quanto riguarda la sicurezza.
Intanto sulla base dei primi risultati si viene configurando uno
scenario politico che non contemplerebbe un unico vincitore in
grado di governare da solo il Paese. Sembrano di conseguenza
profilarsi lunghe consultazioni
per cercare di formare unalleanza
che potrebbe confermare a capo
dellEsecutivo lo sciita Nouri Al
Maliki: sarebbe il suo terzo mandato consecutivo.

Migranti soccorsi nel porto di Palermo (La Presse/Ap)

ROMA, 3. Ancora sbarchi in Italia:


oltre duemila nelle ultime 48 ore e
laccoglienza dei migranti si fa sempre pi problematica. Pieni i centri
di accoglienza siciliani, le autorit
hanno deciso di distribuire i nuovi
arrivati in diverse province del Paese, ma crescono le proteste dei cittadini. LAnci (associazione nazionale
dei comuni italiani) parla di enormi problemi creati da flussi sempre
crescenti, chiedendo al ministro
dellInterno, Angelino Alfano, di intervenire. E al Viminale sta prendendo corpo lipotesi di un piano di accoglienza per cinquantamila persone, sul modello di quello gi attuato
nel 2011, lanno delle primavere arabe e della crisi libica, quando si registr un record di sbarchi. Questanno gli arrivi si stanno avvicinando a quota trentamila.
La cronaca parla quotidianamente
di centinaia e centinaia di migranti
alla deriva su imbarcazioni fatiscenti
e soccorsi dalle navi della missione
Mare Nostrum. Ieri arrivata ad
Augusta, in Sicilia, una nave della
Marina militare con 1.170 migranti

Si prepara linvio dei caschi blu


nella Repubblica Centroafricana
BANGUI, 3. Il responsabile delle
operazioni di peacekeeping dellOnu, Herv Ladsous, arrivato ieri a Bangui, la capitale della Repubblica Centroafricana, per una visita
di tre giorni finalizzata a valutare la
situazione nel Paese in vista del dispiegamento, peraltro non prima di
settembre, di dodicimila caschi blu.
La visita avviene cento giorni dopo
linsediamento del nuovo Governo
di transizione guidato dalla presidente as interim Catherine Samba
Panza. Questo finora non ha portato allauspicata diminuzione delle
violenze in diverse zone del Paese e
nella stessa capitale, che hanno assunto sempre pi un carattere anche
confessionale oltre che etnico. N a
frenare le stragi sono riuscite finora
le missioni militari internazionali,
quella africana Misca, forte di seimila soldati e destinata a essere sostituita da quella dellOnu, e quella
francese, ai cui duemila uomini han-

se Mahmoud Abbas aveva depositato presso il segretario generale


dellOnu gli strumenti formali di
adesione a una serie di trattati internazionali, ovvero: il Patto sui
diritti civili e politici, il Patto sui
diritti economici, sociali e culturali, la Convenzione sulleliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, la Convenzione sui diritti delle persone disabili, la Convenzione sulleliminazione della discriminazione razziale, la Convenzione contro la tortura, la Convenzione sui diritti del
fanciullo e il Protocollo opzionale
alla Convenzione sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati.
Ladesione a sette trattati sui
diritti umani fondamentali e un
protocollo chiave rappresenta un
passo significativo verso il rafforzamento della promozione e della
protezione dei diritti umani in Palestina ha osservato il portavoce
dellOnu, sottolineando come il
presidente Mahmoud Abbas non
ha espresso alcuna riserva sui trattati, contrariamente ad altri Paesi
della regione.
Nel novembre 2012 lAssemblea
delle Nazioni Unite ha votato una
risoluzione con 138 voti favorevoli, 9 contrari e 41 astenuti con
la quale la Palestina stata riconosciuta come Stato osservatore non
membro.

no gi incominciato ad affiancarsi i
primi contingenti inviati dallUnione
europea.
Ladsous trova dunque una situazione drammatica. A Bangui ancora
la notte scorsa, un giornalista, Dsir Sayengas, redattore del quotidiano Le Dmocrate, stato ucciso e
un altro, Ren Padou, collaboratore
dellemittente protestante Voice of
Grace, ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato attaccato
nella sua abitazione, dove il fratello
maggiore stato assassinato. Le
nuove violenze hanno fatto seguito
alluccisione, in circostanze ancora
da chiarire, di un giovane musulmano. Erano stati proprio gruppi di
giovani musulmani armati tra i
pochi rimasti in citt ad assalire i
quartieri a maggioranza di popolazione cristiana. Centinaia di civili
sono fuggiti dalle loro case verso i
centri sfollati per cercare la protezione delle forze francesi e africane.

(oltre duecento minori non accompagnati); unaltra nave con 358 persone a bordo (tra cui due donne incinte) stata fatta attraccare al porto di Palermo, dato che i centri di
accoglienza di Pozzallo sono ormai
pieni. La Regione Sicilia ha chiesto
a 65 istituti pubblici di assistenza e
beneficenza (Ipab) di mettere a disposizione le proprie strutture per

Attentato
nella capitale
della Nigeria
ABUJA, 3. La capitale federale
nigeriana Abuja stata teatro
la notte scorsa di un nuovo attentato, dopo quello rivendicato dal gruppo fondamentalista
islamico Boko Haram, che il
14 aprile aveva provocato una
strage nella principale stazione
cittadina di autobus. Anche
questa volta stata colpita una
stazione di autobus. Secondo
il quotidiano This Day,
lesplosivo era in una macchina che tre uomini avevano
parcheggiato e lasciato prima
dellesplosione. Secondo la
polizia, che ipotizza una responsabilit tanto di Boko
Haram quanto di altri gruppi
di oppositori del Governo,
lesplosione ha causato dodici
morti e una ventina di feriti.
Operatori sanitari hanno per
riferito allagenzia di stampa
Dpa che il numero delle vittime sarebbe maggiore e che nel
solo ospedale di Asokoro sarebbero arrivati 17 cadaveri.
Nello Stato nordorientale
del Borno, che di Boko Haram la principale roccaforte,
intanto, dieci persone sono
state uccise mentre erano in
viaggio verso la capitale Maiduguri da uomini armati che li
hanno improvvisamente assaliti. Da parte sua, lesercito ha
sostenuto di aver ucciso 19 miliziani di Boko Haram, tutti
tra i 15 e i 17 anni di et, che
avevano attaccato un posto di
blocco a Gworza.

accogliere i migranti che sbarcano


sullisola.
Il ministero dellInterno italiano
sta gestendo la distribuzione dei migranti insieme alla rete delle Prefetture, che stanno assegnando una
cinquantina di ospiti a ogni Provincia. Ma le problematiche sono tante.
Come ha sottolineato nei giorni
scorsi il direttore centrale della polizia delle frontiere, Giovanni Pinto,
il sistema di accoglienza al collasso, non abbiamo pi luoghi dove
portarli e le popolazioni locali sono
indispettite dal continuo arrivo di
stranieri. Del disagio degli enti locali si fatto portavoce il delegato
nazionale dellAnci per la sicurezza,
limmigrazione e la legalit, nonch
sindaco di Modena, Giorgio Pighi,
secondo il quale il ministero dellInterno si muove senza concertazione con Regioni e Comuni.
Intanto, la tensione alta anche a
Melilla, enclave spagnola in Marocco. Nelle ultime 24 ore circa ottocento migranti hanno tentato di superare la barriera del confine ed entrare nel territorio. Al termine di

violenti scontri con la polizia sono


stati contati 18 feriti e alcune centinaia di arresti. In 140 sono riusciti a
entrare in territorio spagnolo.
Fonti dei servizi segreti di Spagna, Marocco e Mauritania hanno
riferito al ministro dellInterno spagnolo, Jorge Fernndez Daz, che vi
sarebbero ottantamila immigrati che
dal Marocco e dalla Mauritania sarebbero pronti a entrare in Europa
attraverso Ceuta e Melilla. E sulla
gestione della crisi, nel frattempo, si
fa sempre pi difficile il dialogo tra
Madrid e Bruxelles.

DAMASCO, 3. Lesercito siriano ha


annunciato ieri unaltra importante
vittoria contro i ribelli di Homs, di
nuovo teatro di una cruenta battaglia. Gli insorti hanno dichiarato di
aver accettato una tregua, mentre la
stampa governativa parla di resa
degli ultimi millecinquecento combattenti ancora asserragliati nel centro storico semidistrutto della citt.
Nel frattempo, fonti concordi riferiscono di nuove stragi di civili
nella Siria centrale. Secondo le autorit di Damasco, ci sono stati 18
morti, compresi 11 minori, in due
attacchi terroristici di gruppi islamisti sunniti in altrettante localit
solidali con le forze lealiste.
Il bilancio pi pesante si registrato a Jidrin, un villaggio vicino
ad Hama a maggioranza di popolazione alawita, il gruppo sciita al
quale appartiene anche il presidente Bashar Al Assad.

Kerry annuncia un incontro


tra presidente sudsudanese e capo dei ribelli

Aumentato
il salario minimo
in Mozambico
MAPUTO, 3. Aumenti del salario minimo compresi fra il 3 e il 20 per
cento sono stati approvati per legge
in Mozambico a pochi mesi dalle
elezioni legislative e presidenziali in
programma a ottobre.
Degli incrementi pi consistenti
beneficeranno i lavoratori dellagricoltura. Il loro salario minimo aumenter da 2.500 a 3.010 meticais al
mese (da circa 58 a 70 euro). Sono
invece dell11 per cento gli incrementi salariali nellindustria e del 15
per cento quelli nel comparto
minerario, che sta diventando sempre pi rilevante nelleconomia mozambicana.
Lintesa sulle nuove soglie retributive, riferita dallagenzia di stampa nazionale Aim, stata concordata in una trattativa tra il Governo e
diverse confederazioni sindacali.

Kerry insieme a militari membri della missione Onu in Sud Sudan (Reuters)

JUBA, 3. Il presidente sudsudanese


Salva Kiir Mayardit e il suo ex vice
Rijek Machar, ora alla guida di forze ribelli insorte quattro mesi fa,
hanno accettato di incontrarsi e avviare negoziati per garantire il rispetto di una tregua e la nascita di
un Governo di transizione. Lo ha
annunciato il segretario di Stato
americano, John Kerry, al termine
di una visita condotta ieri nella capitale sudsudanese Juba, dove ha
incontrato Salva Kiir Mayardit e
avuto un colloquio telefonico con

Rijek Machar. Il capo della diplomazia di Washington ha detto di


sperare che lincontro, il primo
dallinizio del conflitto in Sud Sudan a dicembre, possa tenersi gi la
settimana prossima.
I colloqui dovrebbero svolgersi
ad Addis Abeba, dove gi in corso un negoziato promosso dallAutorit intergovernativa per lo sviluppo in Africa occidentale. Tale negoziato aveva portato lo scorso gennaio a un accordo per un cessate il
fuoco rimasto per inapplicato.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

domenica 4 maggio 2014

Quando fond lAssociazione


non esisteva alcun tipo di educazione in questo ambito
Anche se si sono fatti grandi passi avanti
oggi c ancora carenza di cure spirituali e psicologiche
per i pazienti in fin di vita

A colloquio con padre Alfon Deeken dal 1959 missionario in Giappone

Il gesuita
che insegna a morire
di CRISTIAN MARTINI GRIMALDI
Il suo ultimo libro ha venduto 50.000 copie solo in Giappone, Living Well, Laughing well, Dying well. Lui il gesuita tedesco Alfons Deeken, professore emerito
delluniversit Sophia a Tokyo. Lo incontro proprio qui (lintenzione di fondare
ununiversit gesuitica in Giappone era
uno dei desideri di Francesco Saverio), in
una sala della Casa dei gesuiti.
Ancora oggi a 82 anni, Deeken, fa il giro del Giappone portando le sue lezioni
sulleducazione alla morte, per le quali
ha ricevuto numerosi premi e prestigiose
onoreficenze come il Kikuchi Kan Prize
(importante riconoscimento nel campo
della cultura giapponese) e lOrdine al
merito della Repubblica Federale di Germania. Deeken presidente onorario della
Japanese Association of Death Education
and Grief Counseling che ha fondato nel
1983. Dice scherzando, Tutti dobbiamo
pensare alla nostra morte! Pensa che da
poco sono uscite le ultime statistiche del
ministero della Salute giapponese, e dicono che il tasso di mortalit in Giappone
ancora del cento per cento!.

essere condannato a morte per la tua fede


nel cristianesimo, ma se rinunci ora al tuo
credo io sono disposto ad adottarti e potrai continuare a vivere!. Ibaragi guard
luomo con grande serenit e rispose: Sarebbe invece meglio se anche tu ti facessi
cristiano e mi seguissi in Paradiso. Fu
cos che sentii anchio di seguire la mia
coscienza piuttosto che le raccomandazioni del preside dellIstituto, rinunciai alla
scuola dlite e decisi di visitare a tutti i
costi il Paese che aveva prodotto quel ragazzo dotato di tale carisma e coraggio.
Quando entr nella Compagnia del Ges?
Subito dopo le scuole superiori. Presi
quindi un master in Filosofia alluniversit
di Monaco e mi imbarcai per lEstremo
oriente su una nave francese che salpava da
Marsiglia, era il 1959. Laereo a quel tempo
era un lusso per pochi. Passammo attraverso lo stretto di Suez. Era una nave mercantile molto lenta, si fermava in tutta una serie di porti prima di arrivare a destinazione.
Le vie gesuitiche verso lAsia non sono poi
cambiate di molto, anche allora Xavier e gli
altri dovettero affrontare un lungo
viaggio sulle navi mercantili portoghesi che andavano trafficando in
spezie e altri prodotti. Le mete
commerciali principali allora erano
Goa, Malacca, Macao, e Nagasaki,
lei da dove pass?
Passammo per Bombay, Singapore, Manila, Hong Kong e infine Yokohama. Geograficamente
parlando non cambiato molto.
Poi che successe?

Alfons Deeken

Nato in Germania del nord nel 1932, gi


a otto anni si ritrova ad affrontare levento
che prima o poi segna la vita di ciascuno:
la morte di un familiare. Si trattava della
sua sorellina minore, di soli quattro anni,
malata di leucemia. I nostri genitori ci
hanno sempre insegnato che la morte non
la fine di tutto. Mia sorella lultimo giorno della sua vita ci strinse le mani e disse:
ci vedremo di nuovo, in paradiso questa
volta! Mi impression molto la sicurezza
con la quale lo disse, in fondo era solo
una bambina di quattro anni. Da quel
giorno, anche se avevo ancora otto anni,
cominciai a pensare al fatto che tutti dobbiamo morire. Ma ci furono anche altri
momenti in cui la morte la vidi da vicino.
Ad esempio durante la guerra. Io vivevo
nel sudovest di Bremen, dove la nostra casa fu distrutta dai bombardamenti e molti
miei compagni di scuola morirono per le
bombe incendiarie. Tutto ci mi fece pensare allesistenza di due tipologie di morte:
c la morte inevitabile, quella di mia sorella minore ad esempio. E poi c la morte evitabile, come quella della guerra, causata dal solo volere delluomo.
Cosa la spinse qui in Giappone?
Come molti miei predecessori lessi una
biografia di Francesco Saverio e decisi di
diventare un prete cattolico. Ma c stato
anche un altro fatto che mi convinse. Nella mia adolescenza in Germania cera luso
di raccomandare lo studente pi meritevole per essere educato nelle scuole delite
dei nazisti e diventare quindi un futuro
leader del regime. Quando il preside della
mia scuola mi inform che ero stato selezionato io risposi con determinazione:
Non ci andr!. Risposi cos perch ispirato dalla storia di un giovane giapponese
di soli dodici anni che nel 1597 era tra i 26
martiri di Nagasaki. Lui si chiamava, Ibaragi Ludovico. La storia narra che mentre
il ragazzo stava per essere crocifisso un samurai gli si avvicin dicendogli: Stai per

Arrivato in Giappone presi a


studiare il giapponese e venni ordinato proprio qui nel 1965.
Quindi andai negli Stati Uniti
dove dal 1967 al 1973 studiai alla
Fordham University di New York
che nella tradizione gesuitica
una vera istituzione. A New York
feci una grande esperienza
dellAmerican Hospice Movement e tutto quello che riguardava leducazione alla morte. grazie allHospice Movement che si
sviluppato un interesse per la
cura del dolore spirituale dei pazienti in fase terminale. Perch
proprio uno degli obiettivi degli
hospice quello di trattare il dolore in senso totale: cio il dolore dal suo
punto di vista fisico, psichico, sociale e spirituale. E per dolore spirituale intendo lo
smarrimento di un senso dellesistenza, un
sentimento dimpotenza e abbandono, infine la morte della speranza. Tutto ci materia della death education.

Hokusai,
La grande onda
di Kanagawa
(1832, particolare)

re spirituali, emozionali e psicologiche per


i pazienti in fin di vita. Sia in Europa che
in America quasi tutti gli ospedali e gli
hospice hanno un cappellano o un consulente che offrono un sostegno importante
al paziente. Ma in Giappone, dove i preti
buddisti sono tradizionalmente associati ai
riti funebri, i sacerdoti cristiani sono malvisti negli ospedali. Molti preti buddisti
mi hanno confessato di essere stati letteralmente cacciati dagli ospedali, perch,
dicevano, il paziente vedendoli si sarebbe
potuto agitare. Ti faccio un altro esempio.
Dopo il terribile terremoto del 2011 mi sono iscritto come volontario per ascoltare e
sostenere coloro che erano stati evacuati
dalle zone colpite dal sisma, ma la persona responsabile di organizzare i volontari
mi disse: questa gente non ha bisogno di
cure spirituali, ma di un posto dove dormire e di cibo. Poi per, giorni dopo, i
giornali riportavano la notizia di molti
suicidi tra coloro che erano stati evacuati.
Allora, mi son detto, vedi che hanno bisogno di una cura spirituale! Perdere la speranza un fatto molto pi drammatico
che non perdere la propria casa.
Qual era la situazione negli ospedali giapponesi quando arriv lei?
I dottori semplicemente non informavano i pazienti terminali che avevano un
cancro incurabile. E quando lavoravo nella commissione del Ministero della salute
per sviluppare le linee guida mi veniva
detto: Questo il Giappone!. E in Giappone non diciamo ai pazienti che hanno
una malattia incurabile. Era il 1986. Una
delle ragioni risiedeva nel fatto che semplicemente si rifiutavano di ammettere di
non riuscire a curare il paziente, lo consideravano un fallimento della loro professione di medico. Inoltre pensavano che
comunicare una grave notizia al malato
potesse causargli depressione e addirittura
portarlo al suicidio. Ma ancora pi singolare che non rivelavano la verit neppure
alla moglie. Consideravano le donne troppo emotive, dicevano che non sarebbero
riuscite a mantenere il segreto, sarebbero

il lavoro che ho fatto in televisione stato


molto utile a portare un cambiamento in
questo senso. Nel canale di Stato Nhk
una volta a settimana davo una mia lezione, questo avveniva nel 1993: il titolo era
Affrontando la morte. Da queste lezioni
televisive poi stato tratto anche un libro.
Che relazione c tra leducazione allelaborazione del lutto in Giappone e il cristianesimo?
Ho lavorato con persone che hanno
perso un proprio caro o che hanno subito
un forte shock per il suicidio di un familiare o un amico. Queste persone sono costrette a ripensare tutta la loro vita. Iniziano col misurarsi con le domande fondamentali dellesistenza e questo ho trovato
che sia un movente sufficiente per avvicinarsi al cristianesimo, il quale pu offrire
delle risposte. Se tutto fila liscio i giapponesi sentono che non hanno bisogno di
religione. In Giappone la parola religione
ha un significato molto vago, affine a
quello che in occidente chiameremmo setta. Ti racconto un fatto che mi successo
recentemente. Parlavo con una persona
che voleva battezzarsi e prima del battesimo io faccio sempre dei colloqui di circa
unora per valutare le motivazioni della
scelta, e una delle domande che faccio
sempre : Cosa pensa la tua famiglia del
cristianesimo?. Uno di questi ragazzi che
intervistai mi rispose: Loro odiano i cristiani!. E io, sorpreso, gli chiesi quale
fosse la ragione. Lui mi disse: Perch
odiano lAum Shinrikyo (ovvero la setta
che ha compiuto lattentato alla metropolitana di Tokyo del 1995). Capito? C una

ro adepti attraverso una serie di incentivi


economici e proposte di lavoro, e questo
un segnale che rivela molto del generale
stato di ansia e incertezza nel futuro per
una grossa fetta di popolazione giovanile
giapponese.
Il Giappone tristemente noto al mondo per
le figure dei kamikaze e per lalto numero di
persone che si tolgono la vita ogni anno. Nel
Paese esistono forme di eutanasia regolamentate?
Leutanasia in Giappone illegale. Ma
adesso sempre pi anziani stanno lasciando dei testamenti in cui dichiarano di rifiutare il prolungamento artificiale della
vita. Il punto che molti anziani hanno
paura di diventare un peso economico per
i figli. Da bambini li hanno educati in
questo senso. Una volta era la donna che
stava a casa e si prendeva cura dei genitori
ma oggi se la donna lavora, e se le famiglia se lo pu permettere, mandano i genitori in una casa di cura. Per per quelle
statali, economicamente abbordabili, c
una lista di attesa di tre anni e quelle private costano una fortuna. Ecco come, in
situazioni di marginalit economica, nasce
il terrore nel genitore anziano di diventare
un peso per i propri figli. Tanto vero
che oggi un sondaggio ha dimostrato come i giapponesi non vogliano vivere troppo a lungo. Un cambio totale di prospettiva. Per lungo tempo lideale stato quello di vivere il pi a lungo possibile, ma
adesso non pi cos! E non per paura di
soffrire le malattie della vecchiaia, ma perch nelle situazioni di marginalit economica, sempre pi diffuse tra laltro, gli anziani soli e con poche risorse economiche
si sentono un fardello sulle spalle dei pi
giovani, e se possono scelgono di evitare
questa terribile angoscia, anche a costo di
dover compiere il passo fatale.
Il cristianesimo pu costituire una speranza
per queste persone?
Certamente. La mia esperienza di cinquantanni in Giappone mi ha insegnato
che la religione cristiana pu offrire rispo-

Poi torn in Giappone...


Quando rientrai mi resi conto che non
cera neppure un hospice e che il solo parlare di morte era considerato un tab.
Pensai dunque che fosse una grande opportunit per introdurre uneducazione alla morte nel Paese. Cos fu. Ma quando
iniziai a insegnare filosofia della morte nel
1977 il solo incoraggiamento che ottenni fu
un secco: Non farlo!. (Ride). Eppure
ottocento studenti si iscrissero al mio corso. Fu un enorme successo, nonostante
appunto intitolassi il corso La filosofia
della morte. Mi accorsi che la morte era
un argomento tab per gli anziani ma non
per i giovani. Il problema era che nelle famiglie educavano i ragazzi a non pronunciare mai la parola morte. Pensa che ancora oggi a Tokyo in uno dei pi famosi
ospedali dove vado regolarmente per i
miei controlli, i dottori hanno i loro uffici
numerati 1, 2, 3, 5... ma non 4. Perch il
numero 4 in giapponese suona proprio come la parola morte, shi.
Nel 1983 ha dunque fondato la Japanese
Association of Death Education and Greif
Counseling. Di cosa si tratta?
LAssociazione ha tre scopi principali:
promuovere uneducazione sulla morte;
migliorare i trattamenti di cura negli ospedali e sviluppare programmi di hospice; costituire dei gruppi di sostegno per coloro
che hanno perso un loro familiare. Quando fondai lAssociazione non esisteva in
Giappone alcun tipo di educazione su come affrontare la morte, il dolore o il lutto.
E oggi, seppure si siano fatti dei grandi
passi avanti, c ancora una carenza di cu-

Dal film giapponese Departures (2008)

scoppiate a piangere rivelando immediatamente che qualcosa non andava. Per questa ragione lunico della famiglia del paziente a cui veniva detta la verit era il
primogenito. Ma mai la primogenita.
Perch ovviamente essendo donna sarebbe
scoppiata a piangere...
Ovviamente. (Ride). Oggi per, anche
in parte grazie al mio lavoro sulleducazione alla morte, circa lottanta per cento dei
dottori qui in Giappone dicono la verit
ai loro pazienti in fase terminale. Una vera rivoluzione se pensiamo che dal 1986
passata solo una generazione. Soprattutto

gran confusione. Inoltre tra coloro che


cercano il battesimo ci sono molti disoccupati e molti lavoratori part-time che non
riescono a trovare un lavoro stabile. Questa tipologia di persone ha una cosa in comune: una grande preoccupazione per come sar il proprio futuro e un costante
senso di precariet. Non un caso che
molti di loro, data la grave congiuntura
economica, non potranno godere mai di
una pensione in et avanzata.
Persone vulnerabili...
Il fatto che molte sette avvicinano i
nostri convertiti per convincerli a farsi lo-

ste importanti per coloro che devono affrontare il lutto o il dolore, non un caso
che, non solo i pazienti, ma molti infermieri e dottori hanno incontrato la fede
proprio allinterno degli hospice. Negli ultimi cinquantanni ho battezzato pi di ottocento giapponesi adulti, e tra questi
molti erano dottori, infermieri, vedovi e
vedove. Molti di coloro che hanno perso
un loro familiare, spesso in tragiche circostanze come ad esempio un suicidio, hanno scoperto quanta energia spirituale e
quanta speranza deriva dal conforto di
una fede e da una comunit di credenti.

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 4 maggio 2014

La rosa senza perch,


fiorisce perch fiorisce,
a s non bada,
che tu la guardi non chiede
scriveva il poeta tedesco Angelus Silesius

Jan Vermeer,
Allegoria della fede (1671-1674)

Festival
delle religioni

Perch la religione ha bisogno di mistica e di razionalit

di MARCO VANNINI
na opinione tanto diffusa quanto superficiale considera opposti i
due termini: la mistica
come contraria alla razionalit. In realt non cos, e per
comprenderlo basta ristabilire il significato originale dei due termini
stessi. Da un lato, infatti, la mistica
non affatto il campo dellirrazionale, del visionario, eccetera, ma solo
quello del silenzio, e non perch le
manchino le parole, ma perch in essa il sapere lessere e lessere il sapere. Alla domanda di Pilato su cosa
fosse la verit, il Cristo non rispose,
perch, come dice Hegel nel suo linguaggio speculativo, la verit non
sostanza, ma soggetto ovvero la risposta era gi stata data: Io sono la
verit, una verit che , insieme, via
e vita (Giovanni, 14, 6). Questo sapere, che appunto una vita e un vivere, si pu infatti mostrare, non dimostrare, come concludeva anche un
grande logico, Wittgenstein: per questo coloro cui il senso della vita divenne chiaro non potevano poi dire
quale fosse. Una frase che richiama
da vicino quella di Meister Eckhart:
se si chiedesse a un uomo vero perch vive, risponderebbe che non lo
sa, ma che vive volentieri, senza
perch: espressione, questa, davvero
emblematica della mistica, che pone
nella dimensione delleterno presente, ovvero di un presente che , sia
pure nella sua finitezza, gi infinito.

pagina 5

Cosa serve
per pensare

La rosa senza perch, fiorisce


perch fiorisce, / a s non bada, che
tu la guardi non chiede recita il
poeta Angelus Silesius nei celebri
versi del suo Pellegrino cherubico intitolati appunto Senza perch. La
mistica infatti il terreno della chiarezza, della piena luce, nella quale
scompaiono tutti i perch, ovvero
si sciolgono tutti i nodi e si gode di
perfetta pace.
Dal canto suo, la ragione lattivit che incessantemente toglie via
ogni finitezza, ovvero la scopre proprio in quanto finitezza, dipendente
dai nostri desideri, dai nostri legami,
pi o meno celati. Lopera della ragione dunque un rimuovere, un
negare, ovvero distaccare, e proprio
in questo sta il radicamento profondo tra mistica e razionalit, dal momento che il mistico consiste essen-

risce nel suo senso pi elevato, quello non di ragionamento calcolante,


condizionato dal fine prefissato, che
i greci chiamavano loghisms, ma in
quello di pensiero libero, senza conzialmente proprio nel distacco: il to- dizionamento, senza fine determinaglier via il marmo superfluo perch to: lgos.
Non opposizione, dunque, ma il
appaia la propria statua, il toglier via
la terra che ricopre la sorgente che contrario: misticismo e razionalit sonel profondo di noi scaturisce, ovve- no la stessa cosa, se presi nel loro significato autentico. E, del
resto, questo mostrato
da tutta la storia del penAlla domanda di Pilato
siero: forse che Platone, il
cui Convito il testo fonsu cosa fosse la verit
dante dellintera mistica
Ges non rispose
occidentale come giuLa risposta era gi stata data
stamente scriveva Simone
Weil non stato un
grandissimo maestro di
razionalit? Basta provare
ro il divino che costituisce la nostra a leggere il suo Parmenide per tovera essenza. Non a caso Meister gliersi ogni dubbio in proposito. E
Eckhart ripete pi volte il primato che dire di Niccol Cusano, uno dei
della ragione, dellintelligenza, ap- genii filosofici e scientifici dellet
punto perch lintelligenza distacca. moderna, le cui opere mostrano insieAlla mistica, dunque, la ragione ine- me come intelligenza speculativa e

profondit spirituale procedano insieme? Lo stesso si potrebbe dire anche


al di fuori dellEuropa e della tradizione cristiana: basti ricordare Le
stanze del cammino di mezzo del buddhista Nagarjuna, supremo dialettico
e mistico insieme.
Anche lultimo grande filosofo
della tradizione razionalista occidentale, il cui cristianesimo stato spesso misconosciuto, ovvero Hegel,
espresse la precisa, consapevole affermazione della identit tra mistica
e razionalit: di contro al banale intellettualismo di stampo illuministico, che parla di cose che non conosce, mistico egli scrive un modo per chiamare lo speculativo, ovvero un pensiero capace di superare
la contraddizione, come proprio
della ragione che si fatta spirito e
che quindi comprende insieme, senza confonderli, tempo ed eterno, finito e infinito, umano e divino, unit e trinit.
Alla domanda posta dal titolo di
questo incontro dobbiamo perci rispondere che la religione ha bisogno

Beato Angelico e Benozzo Gozzoli nella chiesa museo di San Francesco a Montefalco

Tanto piccola quanto preziosa


di ANTONIO PAOLUCCI
Il mio mestiere di soprintendente e di
direttore di Musei mi ha portato spesso
in giro per lItalia e per il mondo a consegnare opere darte concesse in prestito
per mostre o per eventi di varia qualit
e importanza.
Raramente per sono stato felice come il 4 aprile scorso quando, a Montefalco dellUmbria, ho collocato in teca,
dentro la chiesa museo di San Francesco
affrescata da Benozzo Gozzoli, una tavoletta dipinta grande come un libro di

Beato Angelico, Vergine in trono fra santi (circa 1435)

medie dimensioni, custodita nella Pinacoteca dei Musei Vaticani. Quella piccola preziosissima icona raffigurante la
Vergine in trono fra santi un capolavoro
di Giovanni da Fiesole, il frate domenicano che tutti conoscono come il Beato
Angelico.
Il quadretto della Pinacoteca Vaticana, databile alla met degli anni Trenta
del Quattrocento, testimonia la ormai
avvenuta definizione dello stile angelichiano, uno stile che diresti in mirabile
equilibrio fra il fulgore paradisiaco del
fondoro e il dominio della prospettiva
teorizzata e sperimentata da Filippo
Brunelleschi e praticata in quegli anni
da Donatello, da Masaccio, da Filippo

Lippi. Da quella eccelsa cultura figurativa nasce alla pittura Benozzo di Lese, il
fiorentino che si form nella bottega
dellAngelico, che fu il suo primo assistente fra il 1447 e il 1450 nei murali dipinti per Papa Niccol V nei Palazzi
apostolici, e che, fra il 1450 e il 1452,
consegn il suo capolavoro al San Francesco di Montefalco dipingendo in affresco le storie del Poverello di Assisi
secondo la Legenda maior di Bonaventura da Bagnoregio e le storie di San Girolamo nella Cappella di questo titolo.
Su richiesta del Comune di Montefalco e per decisivo intervento del vescovo
di Spoleto Renato Boccardo, ho portato
la tavoletta dellAngelico nel San Francesco di Montefalco. Ho portato il capolavoro del maestro perch fosse collocato accanto al capolavoro in affresco
dellallievo, per sottolineare un percorso
storico e una gemmazione stilistica che
stata molto importante per le vicende
dellarte figurativa nellUmbria del XV
secolo. E basti pensare alle opere di Nicol di Liberatore detto LAlunno.
Ho ritenuto giusto organizzare e condurre a buon fine il trasporto della tavoletta dellAngelico a Montefalco soprattutto perch in quella cittadina umbra
era accaduto un fatto che meritava di
essere ricordato e premiato con un
prestito importante.
Grazie allimpegno di Donatella Tesei, giovane sindaco colto e determinato,
alla collaborazione degli Uffici della tutela umbri e romani e al supporto di benefattori importanti (in primis lAzienda
Cruciani) stata acquistata per 18.750
euro una lettera autografa di Benozzo
che, proveniente da un importante archivio privato, era finita sul mercato. La
lettera, scritta in un bel corsivo commerciale, arrivata fino a noi in condizioni
decisamente buone. Verr conservata
con ogni cura nelle prescritte condizioni
di temperatura e di umidit e presentata
in copia al pubblico del museo.
Ma cosa dice Benozzo Gozzoli in
questa letterina di cinque righe e di un
centinaio di parole? Scrive, da Montefalco, a un amico residente a Todi dicendogli che in quel momento siamo
al 25 giugno 1452 impegnato a
Montefalco e non pu muoversi da l.
Se proprio lamico vuole vederlo venga
a Montefalco, altrimenti sar lui (Benozzo) a fare un salto fino a Todi. La
lettera insignificante per quanto riguarda i contenuti, ma commovente
leggere in calce la firma che cos dichiara Vostro Benozzo dAlese depintore in
Montefalco, in San Francesco proprio.
Quel pomeriggio del 4 aprile scorso
cerano, nel San Francesco, la lettera di

Benozzo che nellestate del 1452 certificava, non senza orgoglio, la grande impresa in Montefalco, cera la preziosa tavoletta del suo maestro Giovanni da
Fiesole detto lAngelico e cerano intorno a noi e sopra di noi gli affreschi.
Le didascalie in un latino quasi dialettale ci raccontano le storie di Francesco che Benozzo mise in figura. Quando
beatus Franciscus predicavit avibus recita
la scritta ed ecco il santo e di fronte a
lui un brulicante tappeto di uccelli.
Quando beatus Franciscus benedixit Montem Falconem et populum ed ecco rappre-

sentata Montefalco comera nel 1452 e,


insieme alla citt, i suoi notabili: il vescovo, il sindaco e quel frate Jacopo che
commission al Gozzoli il ciclo pittorico. Guardavo quellaffresco erano accanto a me il sindaco e il vescovo di oggi e pensavo che la forza dellItalia
la civilt comunale con il senso dellappartenenza, con la consapevolezza e
lorgoglio della propria storia. Era cos
ai tempi di Benozzo e cos oggi quando
un sindaco fa politica e fa amministrazione per assicurare al suo popolo una
letterina di quasi sei secoli fa.

Mantenere aperto lo spazio


del desiderio: questo,
secondo il cardinale Leonardo
Sandri, il contributo che le
religioni danno al mondo
globale. Il prefetto della
Congregazione per le Chiese
orientali uno dei
partecipanti al Festival delle
religioni in corso, fino al 4
maggio, a Firenze.
Organizzato dallassociazione
Luogo dincontro, levento si
intitola Incontrandoci su ci
che ci divide. Tra gli
appuntamenti, anche un
dibattito su La religione tra
misticismo e razionalismo:
uno dei partecipanti ha
sintetizzato per il nostro
giornale i contenuti del suo
intervento.

di mistica e razionalit, perch senza


di esse destinata a restare al livello
di mera rappresentazione, correndo
il rischio di diventare credenza superstiziosa. In divinis oportet intellectualiter versari, non ad ymaginationes
deduci, ammoniva infatti uno dei
grandi maestri dellOccidente, Severino Boezio, e il mistico dottore della Chiesa san Giovanni della Croce
insegna che la vera fede non d affatto rappresentazioni, o pretesi saperi, ma, al contrario, tutti li toglie e
conduce in quella notte, in quel nulla, in quel non-sapere, nel quale soltanto si mostra la luce eterna.
vero che nella storia misticismo
e ragione sono stati spesso sentiti
nemici da parte di una religione intesa come complesso di dottrine, sintesi a difesa di modi di vita e di
pensiero, ed pure vero che, reciprocamente, altrettanto spesso mistici e filosofi hanno combattuto le religioni, proprio in quanto meri sistemi dogmatici, ideologici, spesso
strutturati in forme di potere.
Questo niente toglie, comunque,
al fatto che, nella loro pi profonda
essenza, mistica e filosofia siano indispensabili alla religione, come pure che ancora una volta reciprocamente sia loro indispensabile la
religione, non in quanto complesso
di dottrine, ma in quanto fede: lattivit di negazione, di distacco, di cui
mistica e filosofia constano, non pu
infatti sussistere senza quella fede
che, rivolta allAssoluto, incessantemente toglie via il relativo.
Contro ogni banale intellettualismo, vecchio e nuovo, le Upanishad
perci ammoniscono: Solamente
quando si ha fede si pensa. Chi non
ha fede non pensa. Pensa soltanto
colui che ha fede.

Le opere di Kcho in mostra al Palazzo della Cancelleria di Roma

Due remi a forma di croce


di SILVIA GUIDI
Suo padre lo chiamava cacho, piccolino;
da qui lo pseudonimo con cui conosciuto nel mondo dellarte contemporanea, ulteriormente abbreviato in kcho.
Nelle opere dellartista cubano (il cui vero nome Alexis Leiva Machado) non
c niente di pittoresco e oleografico, ma
affiorano paesaggi cosparsi di gomene
consumate, scafi corrosi dalla salsedine,

galleggianti sporcati dal kerosene, natanti impilati in cataste confuse che sfidano
la forza di gravit.
Il mare cessa di essere uno sfondo da
cartolina per rivelare tutto il suo potenziale di fatica e pericolo; i colori dei Caraibi si arroventano in una desolazione
minacciosa e violenta, tristi tropici che
non potrebbero essere pi lontani dalle
pagine patinate di un depliant turistico,
immersi in un blu livido e spettrale o in
campiture rosso cupo che trascolorano

Kcho, Via Crucis 2013

nellarancio. Per questo non gratuita o


peregrina lidea di intitolare Via Crucis il
suo ultimo ciclo di opere, esposto a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria,
da 4 maggio al 4 giugno. La mostra
promossa dalla Bettini & Co Gallery, con
il patrocinio dellAmbasciata di Cuba
presso la Santa Sede e del Pontificio
Consiglio della cultura dello Stato della
Citt del Vaticano.
Attraverso un percorso composto da
venticinque tappe, venticinque fermo-immagine su banchine e non-luoghi sul
fronte del porto, Kcho racconta langoscia di chi sceglie la via del mare per dare una svolta alla sua vita; un tema ricorrente nella sua produzione che ha trovato un parallelo a ci che ha concretamente visto sulla sua isola nato nel
1970 a Nueva Gerona, Isla de la Juventud nelle storie di chi cerca ogni giorno di raggiungere unaltra terra e una vita diversa, affidando se stesso e il proprio futuro a persone senza scrupoli che
traghettano uomini come bestiame.
Anche le opere presentate tre anni fa
alla Biennale di Venezia erano incentrate
sullodissea dei migranti: nei lavori realizzati per la mostra di Roma talvolta
limmagine della croce diventa esplicita
un incrocio di remi ma pi spesso
suggerita dallangoscia che si respira in
mezzo a barche conficcate nella sabbia
come dolmen.
Quadri dove il mare stesso, per citare
la bellissima Cantaban los nios del poeta
quasi omonimo di Kcho, Antonio Machado, borrada la historia, contaba la pena,
sbiadita la storia, raccontava il dolore.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

domenica 4 maggio 2014

Lingresso
del policlinico romano

Rottura tra gli ortodossi di Antiochia e di Gerusalemme

Se il concilio
parte in salita
BALAMAND, 3. Si complica, e non
poco, il cammino verso il concilio
pan-ortodosso previsto nel 2016 a
Istanbul. Marted scorso il sinodo
del patriarcato greco-ortodosso di
Antiochia e di tutto lOriente, riunitosi in sessione straordinaria a Balamand, in Libano, sotto la presidenza di Giovanni X, ha deciso di
interrompere la comunione con il
patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme a causa della mancata
soluzione di una controversia che si
trascina dal 4 marzo 2013, da
quando cio il patriarcato di Gerusalemme ha proceduto allelezione
dellarchimandrita Makarios ad arcivescovo del Qatar, con la conseguente creazione di una nuova diocesi.
Questo territorio si legge nel
comunicato diffuso il 29 aprile al
termine del sinodo fa parte della giurisdizione dellarcidiocesi di
Baghdad, Kuwait, Penisola arabica
e sue dipendenze, la quale dipende

Contro una legge in Georgia

Elia II
e la teoria
del genere
TBILISI, 3. Il patriarca di Georgia, Elia II, ha chiesto al Parlamento e al Governo del suo Paese di sospendere ladozione della
legge sullo sradicamento di tutte
le forme di discriminazione. In
una dichiarazione riportata in
sintesi da Orthodoxie.com
Elia II, pur considerando la violenza e la discriminazione inaccettabili, si fa portavoce dei fedeli ortodossi preoccupati dalla
presenza, nel testo, dei concetti
di orientamento sessuale e di
identit di genere. I diritti personali dei cittadini osserva il
patriarca sono difesi nella legislazione attuale in Georgia,
mentre la comunit dei credenti
considera a giusto titolo le relazioni sessuali non tradizionali
come un peccato mortale e il
progetto di legge, presentato in
questa forma, considerato come la propaganda e la legalizzazione di tale peccato. Da qui la
richiesta di far accompagnare
ladozione del provvedimento da
ampie discussioni alle quali possano partecipare i cittadini e la
Chiesa.

dalla giurisdizione canonica del patriarcato di Antiochia.


Fin dallinizio, quindi, liniziativa
del patriarcato di Gerusalemme
stata considerata come unaggressione alle frontiere canoniche del
patriarcato di Antiochia. Adesso,
visto che i passi diplomatici finora
compiuti dal patriarca Giovanni X
non hanno portato al ripristino della situazione antecedente, il sinodo
ha deciso di chiedere al patriarca
di Antiochia di non menzionare pi
il patriarca di Gerusalemme nei dittici, ovvero nella lista dei nomi dei
capi delle Chiese ortodosse autocefale che sono in comunione fra loro
e che sono commemorati reciprocamente dai responsabili delle Chiese
a ogni divina liturgia. Inoltre, il sinodo ha chiesto a Giovanni X di
scrivere ai capi delle Chiese ortodosse autocefale sorelle per informarli di questa decisione, sollecitandoli ad agire per la soluzione di
una crisi le cui conseguenze si
legge nel comunicato comportano un impedimento della testimonianza dellunit ortodossa. Conseguenze che rischiano di avere effettivi negativi sullo stesso concilio
pan-ortodosso, sia per il peso delle
parti in causa (Gerusalemme e Antiochia sono con Alessandria e Costantinopoli i patriarcati ortodossi
pi antichi) sia per il rischio di rendere di fatto nulle le sue decisioni,
dovendo essere prese allunanimit
da tutte le Chiese autocefale.
Il 21 giugno 2013, al termine di
una riunione tra il patriarcato di
Antiochia e il patriarcato di Gerusalemme, svoltasi al ministero degli
Affari esteri greco alla presenza di
una delegazione del patriarcato
ecumenico, era stato sottoscritto un
accordo che stabiliva il ritorno alla
situazione antecedente lordinazione
episcopale e lo studio di forme relative alla presenza pastorale del patriarcato di Gerusalemme in Qatar.
Di tale intesa riferisce il patriarcato di Antiochia Gerusalemme
non avrebbe tenuto alcun conto,
proseguendo nella sua aggressione, nonostante le mediazioni intraprese.
Il 29 febbraio 2014, con una lettera, il patriarca di Gerusalemme,
Teofilo III, ha ribadito lallegazione
che la Siria e lArabia fanno parte
della giurisdizione del patriarcato
di Gerusalemme. anche per questo che il 9 marzo Giovanni X non
ha firmato la dichiarazione finale
della sinassi delle Chiese ortodosse
autocefale svoltasi al Fanar (quando
stata decisa la data del concilio
pan-ortodosso) e non ha partecipato alla divina liturgia in occasione
della Domenica dellortodossia.

Il segretario di Stato per la giornata dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore

Giovani protagonisti del futuro


Papa Francesco visiter il policlinico Agostino Gemelli
In occasione della novantesima giornata nazionale per lUniversit cattolica
del Sacro Cuore, che si celebra domenica 4 maggio, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, ha inviato la
seguente lettera al cardinale arcivescovo
di Milano Angelo Scola, presidente
dellIstituto Toniolo di studi superiori.
Signor Cardinale,
seguendo linsegnamento del suo
Maestro Ges Cristo, la Chiesa
stata sempre particolarmente attenta
alla domanda di senso, alla ricerca
della verit e al desiderio di piena
realizzazione che vengono dal mondo giovanile. Dal cuore della Chiesa
sono nate le Universit cattoliche
con lintento di dare risposte qualificate ai giovani che chiedono di essere formati per realizzare le loro aspirazioni pi profonde e contribuire al
bene della societ e della Chiesa.
LUniversit Cattolica del Sacro
Cuore ha saputo farsi interprete fin
dalla sua fondazione, grazie alla
lungimiranza di P. Agostino Gemelli
e dei suoi collaboratori, delle istanze
pi alte della formazione accademica, coniugando rigore scientifico e
fedelt allinsegnamento della Chiesa. Su queste basi andato affermandosi il prestigio dellAteneo e
un gran numero di giovani, assieme
alle loro famiglie, si sono rivolti e si
rivolgono a questa istituzione affidandole con fiducia la propria crescita e trovando in essa un ambiente
familiare attento alla formazione integrale della persona.
Questo risultato stato raggiunto
anno dopo anno anche grazie al capillare coinvolgimento della comunit ecclesiale che si espresso soprattutto con la celebrazione della Giornata Nazionale per lUniversit Cattolica, giunta alla sua novantesima
edizione. Il tema di quest anno
Con i giovani, protagonisti del futuro
esprime bene sia la vicinanza
dellAteneo al mondo giovanile sia
limpegno ad offrire agli studenti gli
strumenti necessari per rispondere
alla loro vocazione e alle istanze di
una qualificata formazione professionale.
A nome del Santo Padre esprimo
il pi vivo apprezzamento e il pi

Proposte del Servicio jesuita a migrantes Espaa ai politici dellUnione europea

Perch non si soffochi la speranza


MADRID, 3. Que no se ahogue la
esperanza (Che non si soffochi la
speranza) il titolo del documento
presentato nei giorni scorsi dal Servizio gesuita ai migranti Spagna
(Servicio jesuita a migrantes, Sjm),
nel quale sono raccolte le proposte
che il Sjm offre ai candidati al Parlamento europeo al fine di poter garantire i diritti umani nelle politiche
sullimmigrazione e lintegrazione
nella prossima legislatura dellUe
(2014-2019).
Il Servizio gesuita ai migranti, che
fa parte dellApostolato sociale
gesuita, si occupa dello studio delle
migrazioni; dellaccoglienza e della
formazione degli immigrati e della
promozione di una societ inclusiva,
integrata e interculturale. Il Sjm
opera principalmente nelle citt di
Madrid, Barcellona, Valencia, Siviglia, Bilbao, Valladolid. Que no se
ahogue la esperanza fornisce indicazioni a politici e istituzioni in diversi settori.
Per quanto riguarda laccesso degli
immigrati nellUnione europea, il
Sjm propone, tra le altre cose, di
studiare nuovi canali per limmigra-

zione legale (come i visti per la ricerca di lavoro) e riaprire il dibattito


sulla politica generale dei permessi,
che dovrebbe sostituire, con un sistema pi individualizzato, quello attualmente in vigore in alcuni Paesi.
Inoltre, il documento cerca di individuare meccanismi efficaci nei Paesi
di frontiera con lUnione europea,
come il Marocco e lAlgeria, che
identifichino tutte le persone che
hanno necessit di essere protette.
In materia dintegrazione dellimmigrazione, il documento del Servizio gesuita ai migranti suggerisce di
proseguire in maniera decisa verso
uno statuto della popolazione immigrata proveniente da Stati terzi simile a quello dei cittadini dellUe.
Il documento del Sjm, inoltre, riguardo alla gestione dellimmigrazione irregolare chiede di sviluppare e
applicare da parte degli Stati membri sistemi ragionevoli e flessibili di
regolarizzazione delle persone immigrate in situazione irregolare, ogni
volta che la cosiddetta direttiva di
rimpatrio dellUe non obbliga alla
loro espulsione.

La nota esorta anche a dare priorit e assistere il rimpatrio volontario


di persone immigrate e assicurare
che, in tal caso, il rimpatrio forzato
si realizzi in condizioni conformi al
rispetto dei diritti umani e alla carta
dei diritti fondamentali dellUnione
europea. Non solo: il documento ribadisce che si deve impedire luso
arbitrario dellinternamento e garantire che le limitazioni alla libert siano una misura eccezionale; inoltre,
necessario introdurre una politica
di rimpatri volontari basata sul dialogo e il sostegno agli immigrati nella loro reintegrazione nel Paese di
origine, e non nella repressione e
nella coazione.
Nel testo si sottolinea anche che
bisogna garantire lesercizio dei diritti delle persone internate, la cui
unica limitazione deve essere la mancanza di libert di circolazione.
In materia di asilo, infine, il Servizio gesuita ai migranti chiede che
venga garantita lidentificazione e
laccesso alla protezione di possibili
richiedenti asilo nelle frontiere
dellUe, specialmente a Ceuta e Melilla.

sentito incoraggiamento allUniversit Cattolica del Sacro Cuore, affinch, sostenuta dallIstituto Giuseppe
Toniolo di Studi Superiori, ente
fondatore e promotore, possa continuare ad essere testimonianza viva
ed efficace dellimpegno della Chiesa verso le nuove generazioni.
LAteneo, anche avvalendosi di indagini approfondite, come il recente
Rapporto Giovani, manifesta la
sua volont di comprenderle e ac-

compagnarle in modo creativo ed


efficace nell affrontare le grandi sfide del tempo presente.
La missione delle istituzioni educative cattoliche oggi interpellata
da rapidi e rilevanti mutamenti culturali. Lo sottolineava di recente Papa Francesco parlando alla Congregazione per lEducazione Cattolica:
I profondi cambiamenti che hanno
portato al diffondersi sempre pi vasto di societ multiculturali doman-

Domenica il Pontefice nella chiesa rettoria di San Stanislao

Punto di riferimento
spirituale e pastorale per i polacchi
Dal 1578 il punto di riferimento
per i pellegrini polacchi e per
quelli che vivono a Roma. Una
tradizione mai interrotta da quando Gregorio XIII la don alla Polonia. la chiesa rettoria di San
Stanislao, in via delle Botteghe
Oscure, dove domenica mattina,
4 maggio, il Pontefice si reca per
celebrare la messa di ringraziamento per la canonizzazione
di Giovanni Paolo II. Come spiega il rettore, monsignor Pawel
Ptasznik, che anche responsabile della sezione polacca della Segreteria di Stato, si tratter di
una liturgia molto semplice, nello stile di Papa Francesco. Dopo la celebrazione, il Santo Padre
uscir nel cortile dellaula Giovanni Paolo II dove saranno presenti i gruppi pastorali. Ci sar
anche rivela un gruppo di
senzatetto che abitualmente assistiamo.
Dalle parole del rettore si percepisce che quella di San Stanislao una chiesa viva, in quanto
una missio cum cura animarum
per i polacchi. Ed tanto cara al
loro cuore perch dedicata al santo patrono della nazione. Molti
cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici polacchi di passaggio
a Roma vi hanno sostato. Anche
Karol Wojtya, da arcivescovo di

Nelle diocesi
spagnole
un anno teresiano
Papa Francesco ha concesso a
tutte le diocesi spagnole la
grazia di un Anno giubilare teresiano per celebrare solennemente il quinto centenario della nascita di santa Teresa
dvila: lo annuncia la Conferenza episcopale spagnola, in
un comunicato in cui si specifica che lo speciale Anno durer dal 15 ottobre 2014 al 15 ottobre 2015.
Il Santo Padre continua
la nota ha concesso al
presidente della Conferenza
episcopale e al vescovo di
vila la grazia dimpartire, durante lAnno giubilare, la benedizione papale e lindulgenza plenaria a tutti i fedeli cristiani presenti alle celebrazioni
in programma e che, pentiti e
mossi dalla carit, assisteranno
ai riti, secondo le condizioni
canoniche, ovvero confessione, Eucaristia e preghiera secondo le intenzioni di Papa
Francesco.

Cracovia e protettore della rettoria, vi veniva spesso a pregare e a


celebrare la messa. Si contano almeno ottanta visite documentate.
Lo considerava come un ambiente familiare, al punto che durante
il concilio Vaticano II e nel corso
del Sinodo dei vescovi, vi riceveva i suoi ospiti: vescovi, sacerdoti
e laici. Da Pontefice vi comp tre
visite: nel 1979, nel 1992 e nel
2000.
Questo vincolo con il successore di Pietro gi tre suoi predecessori, Alessandro VII, Innocenzo XI e Clemente XI, vi pregarono
si rinnova con la presenza di
Papa Francesco. Anche la data
del 4 maggio non stata scelta a
caso, perch cade non solo a distanza di una settimana dalla canonizzazione di Karol Wojtya,
ma tra due feste molto sentite dai
polacchi: nel calendario liturgico
nazionale il 3 maggio la solennit di Maria Regina della Polonia e l8 maggio la solennit del
patrono san Stanislao.
La chiesa non solamente un
luogo di attivit pastorale, ma anche un centro culturale, che ha rivestito un ruolo molto importante nei momenti pi difficili della
vita politica e civile della nazione. accaduto durante loccupazione russa, prussiana e austriaca,
e sotto il regime comunista. In
questo ultimo periodo divent
centro pastorale degli emigrati
polacchi.
Monsignor Ptasznik spiega che
nonostante la chiesa sia rettoria,
vi si svolge unattivit pastorale
quasi come in una parrocchia. Alla domenica vengono celebrate
otto messe, che nei giorni feriali
diventano due. Vi sempre un
sacerdote disponibile per le confessioni e per lamministrazione
dei sacramenti. Si svolgono corsi
prematrimoniali e serate formative di catechesi per gli adulti. Sabato e domenica, in collaborazione con la fondazione Migrantes,
vengono organizzate lezioni di
lingua italiana per adulti. Si preparano anche circa quaranta bambini alla prima comunione e quasi venti ragazzi alla cresima. La
carit poi al centro della comunit: si distribuiscono pasti caldi
quotidiani per i senza fissa dimora e i disoccupati, e si provvede,
dal punto di vista economico e
logistico, al loro eventuale rientro
in patria. Nella rettoria sono presenti molte realt ecclesiali e
gruppi: il Rinnovamento nello
Spirito, il Rosario vivente, il coro
Gaudium Poloniae, il centro giovanile. Ogni mese vengono tenuti
ritiri per le religiose e per i sacerdoti polacchi presenti a Roma.
Lattivit culturale caratterizzata
da conferenze, incontri, presentazione di libri, concerti.

dano a quanti operano nel settore


scolastico e universitario di coinvolgersi in itinerari educativi di confronto e di dialogo, con una fedelt
coraggiosa e innovativa che sappia
far incontrare lidentit cattolica con
le diverse anime della societ multiculturale (13 febbraio 2014).
Di fronte a scenari non privi di rischi e incertezze, anche per il mondo giovanile, il Santo Padre esorta
tutti a collaborare per la crescita e il
rafforzamento dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore, nel cui seno
sono nate realt di primaria importanza per il bene comune, come il
Policlinico A. Gemelli della Facolt di Medicina e Chirurgia, che
da cinquantanni offre ai malati
unassistenza di altissimo livello
scientifico incentrata sul valore e la
dignit della persona umana. In occasione del giubileo di tale importante istituzione sanitaria, tanto cara
ai Pontefici Romani, sono lieto di
comunicarLe che il Santo Padre accoglie volentieri linvito a visitare il
Gemelli e incontrare i malati e il
personale.
In questa novantesima giornata
per lUniversit Cattolica, Sua Santit affida lAteneo alla celeste protezione della Madre di Dio Sedes Sapientiae e, mentre domanda di pregare per Lui e per il Suo servizio alla
Chiesa, invia una speciale benedizione a Vostra Eminenza, al Magnifico Rettore, ai Membri dellIstituto
Toniolo, allAssistente Ecclesiastico
Generale, agli illustri Professori, al
personale tecnico-amministrativo e a
tutti gli studenti.
Unisco alla presente il contributo
che il Santo Padre ha deciso di destinare alle iniziative di codesto benemerito Istituto di Studi Superiori
e formulo i miei personali voti per
lattivit e lo sviluppo dellAteneo.
Mi valgo della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio.
Dal Vaticano, 22 aprile 2014

Il Segretario, il Sotto-Segretario, il Capo


Ufficio, il Comitato di Presidenza, i
Membri, gli Officiali, i Consultori del
Pontificio Consiglio per la Famiglia sono
vicini con la preghiera a Sua Eccellenza
Reverendissima Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente del dicastero, per la morte
della mamma

ANGELA
CINELLI PAGLIA
avvenuta alle 10.20 di sabato 3 maggio
nella sua abitazione di Boville (Frosinone), allet di 94 anni.
La celebrazione esequiale avr luogo alle 15.30 di domenica 4 maggio, nellabbazia cistercense di Casamari.
A Monsignor Paglia esprimiamo le pi
sentite condoglianze assicurando la nostra
preghiera per il riposo eterno della mamma Angela che vive in Dio.
Citt del Vaticano, 3 maggio 2014.

La Comunit di SantEgidio vicina con


laffetto e la preghiera allarcivescovo Vincenzo Paglia e ai suoi familiari per la
morte della madre

ANGELA
PAGLIA CINELLI
che si spenta allet di 94 anni, nella sua
casa, circondata dallamore e dalle cure
dei suoi cari.

Giovanni Maria, Lorenzo e Paolo Vian


abbracciano con affetto don Vincenzo e
gli sono vicini nel dolore per la morte della mamma

ANGELA
Roma, 3 maggio 2014

Lucetta Scaraffia ed Ernesto Galli della


Loggia sono vicini con affetto a don Vincenzo per la morte della mamma

ANGELA

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 4 maggio 2014

pagina 7

I lavori della Pontificia commissione per la tutela dei minori

Responsabilit
e trasparenza

Ai vescovi dello Sri Lanka il Papa indica la Chiesa come immagine vivente di convivenza tra cingalesi e tamil

Per una societ equa


Estremismi religiosi, atti intimidatori e violenza alimentano le tensioni e minacciano la pace
Gli estremismi religiosi non favoriscono
il dialogo, anzi alimentano tensioni,
atti intimidatori e violenze che finiscono
per minare la pace. Lo ha detto sabato
mattina, 3 maggio, Papa Francesco ai
vescovi dello Sri Lanka, esortandoli a
promuovere sempre pi stretti rapporti
tra le religioni per favorire la
riconciliazione. Il Pontefice ha ricevuto
i presuli della Conferenza episcopale del
Paese asiatico in occasione della visita
ad limina Apostolorum. Questa una
traduzione in italiano del testo inglese
consegnato dal Papa ai vescovi.
Cari Fratelli Vescovi,
per me una grande gioia accogliervi qui, in occasione della vostra
visita ad Limina Apostolorum, che
serve a rinnovare la vostra comunione con il Successore di Pietro e offre
unopportunit per riflettere sulla vita della Chiesa nello Sri Lanka. Ringrazio il Cardinale Ranjith per le
sue cordiali parole di saluto da parte
vostra e di tutti i fedeli delle vostre
Chiese locali. Vi chiedo di trasmettere loro i miei saluti e il mio amore, e
di esprimere loro la mia solidariet e
attenzione. Ricordo con affetto il
mio recente incontro nella Basilica
di San Pietro con alcuni membri
della comunit dello Sri Lanka, durante il loro pellegrinaggio a Roma
per celebrare il settantacinquesimo
anniversario della consacrazione del
vostro paese alla Beata Madre.
mia speranza per voi, cari Fratelli,
che questi giorni di riflessione e di
preghiera vi confermino nella fede e
nella conoscenza dei numerosi doni
che voi, i sacerdoti, gli uomini e le
donne consacrati e i fedeli laici avete
ricevuto in Cristo.
Desidero ora condividere con voi
alcune riflessioni su questo tesoro,
che al centro della nostra vita nella
Chiesa e della nostra missione verso
la societ, la cui bellezza e ricchezza
abbiamo visto cos chiaramente
nellAnno della Fede. La nostra fede
e i doni che abbiamo ricevuto non
possono essere messi da parte, ma
sono intesi per essere condivisi liberamente e trovare espressione nella
nostra vita quotidiana. Di fatto, la
nostra vocazione di essere il fermento di Dio in mezzo allumanit
[...] annunciare e portare la salvezza
di Dio in questo nostro mondo, che
spesso si perde, che ha bisogno di
avere risposte che incoraggino, che
diano speranza, che diano nuovo vigore nel cammino (Evangelii gaudium, n. 114). Lo Sri Lanka ha particolarmente bisogno di questo fermento. Dopo tanti anni di combattimenti e di spargimento di sangue, finalmente la guerra nel vostro paese
terminata. Di fatto, sorta una
nuova alba di speranza, poich la
gente ora pensa a ricostruire la propria vita e le proprie comunit. In
risposta a ci, attraverso la vostra recente Lettera pastorale Towards Reconciliation and Rebuilding of our Nation (Verso la riconciliazione e la ricostruzione della nostra nazione),
avete cercato di andare incontro a
tutti i cittadini dello Sri Lanka con
un messaggio profetico ispirato dal
Vangelo, che vuole accompagnarli
nelle loro prove. Sebbene la guerra
sia terminata, giustamente osservate
che c molto da fare per promuovere la riconciliazione, rispettare i diritti umani di tutte le persone e superare le tensioni etniche che permangono. Desidero unirmi a voi
nelloffrire una particolare parola di

consolazione a tutti coloro che hanno perso i propri cari durante la


guerra e restano nellincertezza per
la loro sorte. Ricordando lappello
di san Paolo a portare i fardelli gli
uni degli altri (cfr. Gal 6, 2), possano le vostre comunit, salde nella fede, rimanere vicine a quanti ancora
piangono e subiscono gli effetti duraturi della guerra.
Come avete osservato, i cattolici
nello Sri Lanka desiderano contribuire, insieme ai diversi elementi
della societ, allopera di riconciliazione e di ricostruzione. Uno di tali
contributi la promozione dellunit. Di fatto, mentre il paese cerca di
riunirsi e guarire, la Chiesa si trova
in una posizione unica per offrire
unimmagine vivente di unit nella
fede, poich ha la benedizione di
poter contare tra le sue file sia cingalesi sia tamil. Nelle parrocchie e
nelle scuole, cingalesi e tamil trovano opportunit per vivere, studiare,
lavorare e rendere culto insieme. Attraverso quelle stesse entit, specialmente le parrocchie e le missioni,
voi conoscete anche intimamente le
preoccupazioni e le paure delle persone, in particolare il modo in cui
possono essere emarginate e diffidare le une delle altre. I fedeli, consapevoli delle questioni che suscitano
tensioni tra cingalesi e tamil, possono fornire un clima di dialogo che
cerchi di costruire una societ pi
giusta e pi equa.
Un altro contributo importante
della Chiesa al nuovo sviluppo il
suo lavoro caritativo, che mostra il
volto misericordioso di Cristo. Caritas Sri Lanka va elogiata per il suo
impegno dopo lo tsunami del 2004
e i suoi sforzi a favore della riconciliazione e della ricostruzione postbelliche, specialmente nelle regioni
pi colpite. La Chiesa nello Sri Lanka svolge anche un generoso servizio
negli ambiti delleducazione, dellassistenza sanitaria e dellaiuto ai poveri. Mentre il paese gode di un crescente sviluppo economico, questa
testimonianza profetica di servizio e
di compassione diventa ancor pi
importante: mostra che i poveri non
vanno dimenticati, n si pu permettere alla disuguaglianza di crescere.
Piuttosto, il vostro ministero e il vostro impegno devono andare a favore dellinclusione di tutti nella societ, poich fino a quando non si eliminano lesclusione e linequit nella
societ e tra i diversi popoli sar impossibile sradicare la violenza
(Evangelii gaudium, n. 59).
Lo Sri Lanka un paese non solo
dalla ricca diversit etnica, ma anche
dalle molteplici tradizioni religiose;
ci evidenzia limportanza del dialogo interreligioso ed ecumenico per
promuovere la conoscenza e larricchimento reciproci. I vostri sforzi a
tale riguardo sono lodevoli e stanno
dando frutto. Permettono alla Chiesa di collaborare pi facilmente con
gli altri per garantire una pace duratura e le assicurano la libert nel
perseguire i propri fini, specialmente
educando i giovani nella fede e testimoniando liberamente la vita cristiana. Lo Sri Lanka, ha per anche assistito alla crescita degli estremisti
religiosi che, promovendo un falso
senso di unit nazionale basata su
una singola identit religiosa, hanno
creato tensioni attraverso vari atti
dintimidazione e violenza. Sebbene
queste tensioni possano minacciare
le relazioni interreligiose ed ecume-

niche, la Chiesa nello Sri Lanka deve continuare a essere ferma nel cercare partner nella pace e interlocutori nel dialogo. Gli atti intimidatori
colpiscono anche la comunit cattolica, e quindi ancor pi necessario
confermare la gente nella fede. Le
iniziative della Chiesa per sviluppare
piccole comunit incentrate sulla Parola di Dio e promuovere la piet
popolare sono modi esemplari per
assicurare i fedeli della vicinanza di
Cristo e della sua Chiesa.
Nellimportante compito di trasmettere la fede e promuovere la riconciliazione e il dialogo siete aiutati
in primo luogo dai vostri sacerdoti.
Mi unisco a voi nel rendere grazie a
Dio per le tante vocazioni sacerdotali che ha suscitato tra i fedeli nello
Sri Lanka. Di fatto, i numerosi sacerdoti locali che servono il Popolo
di Dio sono una grande benedizione
e frutto diretto dei semi missionari
piantati tanto tempo fa. Affinch i
vostri sacerdoti possano offrire un
degno servizio ed essere pastori autentici, vi esorto a prestare attenzione alla loro formazione umana, intellettuale, spirituale e pastorale, non
soltanto negli anni della formazione
in seminario, ma per tutta la loro vita di generoso servizio. Siate per loro veri padri, attenti ai loro bisogni e
presenti nella loro vita, riconoscendo
che spesso operano in situazioni difficili e con risorse limitate. Insieme a
voi, li ringrazio per la loro fedelt e
la loro testimonianza, e li invito a
una sempre maggiore santit attraverso la preghiera e la conversione
quotidiana.
Mi unisco a voi anche nel rendere
grazie a Dio Onnipotente per il ministero e la testimonianza degli uomini e delle donne consacrati e di
tutti i laici che sostengono e servono
gli apostolati della Chiesa e che vivono fedelmente la propria vita cristiana. Insieme al clero, e in comunione con voi quali Pastori delle
Chiese locali, mostrano la potenza
santificatrice dello Spirito Santo, che
trasforma la Chiesa e rende tutti noi
fermento per il mondo. La loro vocazione fondamentale per la diffusione del Vangelo ed sempre pi
importante, specialmente nelle vaste
comunit rurali e nel campo
delleducazione, dove spesso manca-

no catechisti preparati. Poich il ministero del Vescovo non viene mai


svolto nellisolamento, ma sempre in
concerto con tutti i battezzati, vi incoraggio a continuare ad aiutare i fedeli a riconoscere i loro doni e a
metterli al servizio della Chiesa.
Infine, apprezzo i vostri sforzi per
servire la famiglia, quella cellula
fondamentale della societ, [...] dove
si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i
genitori trasmettono la fede ai figli
(Evangelii gaudium, n. 66). La prossima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi parler della famiglia
e cercher modi sempre nuovi e
creativi in cui la Chiesa pu sostenere quelle chiese domestiche. Nello
Sri Lanka la guerra ha lasciato tante
famiglie dislocate e in lutto per la
morte di persone care. Molti hanno
perso limpiego, e quindi le famiglie
sono state separate poich i coniugi
lasciano la casa per trovare lavoro.
C anche la grande sfida e la crescente realt dei matrimoni misti,
che richiedono una maggiore attenzione alla preparazione e allassistenza delle coppie nelloffrire una formazione religiosa ai figli. Quando ci
mostriamo attenti verso le nostre famiglie e i loro bisogni, quando comprendiamo le loro difficolt e le loro
speranze, rafforziamo la testimonianza della Chiesa e la sua proclamazione del Vangelo. Specialmente sostenendo lamore e la fedelt coniugale,
aiutiamo i fedeli a vivere la loro vocazione liberamente e con gioia, e
apriamo le nuove generazioni alla vita di Cristo e della sua Chiesa. Il
vostro impegno a sostegno delle famiglie non aiuta soltanto la Chiesa,
ma la societ dello Sri Lanka nel
suo insieme, in particolare nei suoi
sforzi di riconciliazione e di unit.
Vi esorto pertanto, a essere sempre
vigili e a lavorare con le autorit governative e gli altri leader religiosi
per assicurare che la dignit e il primato della famiglia vengano sostenuti.
Con questi sentimenti, cari Fratelli, vi affido allintercessione di Nostra Signora di Lanka, ed estendo
volentieri la mia Benedizione Apostolica a voi e a tutti gli amati sacerdoti, gli uomini e le donne consacrati e il popolo laico dello Sri Lanka.

Non tratter casi individuali di


abuso la Pontificia Commissione
per la tutela dei minori istituita da
Papa Francesco il 22 marzo di questanno. Piuttosto presenter raccomandazioni sulle direttive per assicurare lobbligo della responsabilit
e le pratiche migliori da seguire
per sensibilizzare le persone sulle
tragiche conseguenze di comportamenti cos detestabili.
La precisazione giunta al termine del primo incontro della
Commissione che, iniziato gioved
1 maggio in Vaticano, si praticamente concluso questa mattina, sabato 3, con lincontro con i giornalisti nella Sala Stampa della Santa
Sede. Il cardinale San Patrick
OMalley, arcivescovo di Boston,
unico porporato chiamato dal Santo Padre a far parte della Commissione, offrendo un seppur sommario resoconto dei lavori, ha assicurato che tra le direttive che faranno
parte degli statuti rientrano proprio
le proposte per la sensibilizzazione
dei singoli non solo sulle tragiche
conseguenze degli abusi sessuali
nei confronti dei minori ma anche
su quelle altrettanto devastanti
del mancato ascolto, dei mancati
rapporti di sospetto di abusi e del
mancato sostegno alle vittime di
abusi sessuali e alle loro famiglie.
Allincontro con i giornalisti sono stati presenti tutti gli attuali
membri della Commissione. Accanto al direttore della Sala Stampa,
padre Federico Lombardi, hanno
preso posto il cardinale OMalley,
il gesuita tedesco Hans Zollner e
lirlandese Mary Collins, vittima essa stessa di abusi sessuali.
Il cardinale OMalley ha iniziato
il suo intervento esplicativo della
missione affidata dal Papa al nuovo organismo con un pensiero rivolto proprio alle vittime. Mentre
iniziamo insieme il nostro servizio
ha detto il porporato desideriamo esprimere la nostra profonda
solidariet a tutte le vittime che
hanno subito abusi sessuali, come
bambini o come adulti vulnerabili,
e desideriamo rendere noto che,
dallinizio del nostro lavoro, abbiamo adottato il principio che il bene
di un bambino o di un adulto vulnerabile prioritario nel momento
in cui viene presa qualsiasi decisione.
Entrando nei contenuti di questi
primi giorni di lavoro, il porporato
ha spiegato che ognuno ha potuto condividere idee, esperienze e
aspirazioni per questa Pontificia
Commissione. Rispondendo alle richieste del Santo Padre, queste discussioni sono state dedicate alla
natura e agli obiettivi della Commissione, e allampliamento del numero dei membri, cos da includere
persone provenienti da altre aree
geografiche e altre aree di competenza.
Sono state poi esaminate molte
proposte sui modi in cui la Commissione potrebbe collaborare con
esperti di diversi settori connessi
con la salvaguardia di bambini e
adulti vulnerabili.
Abbiamo anche incontrato alcuni membri della Curia romana
ha precisato larcivescovo di Boston

Si svolta venerd 2 maggio

Prima riunione del Consiglio per leconomia


Il Consiglio per leconomia istituito dal Santo Padre
con il motuproprio Fidelis dispensator et prudens del 24
febbraio scorso ha tenuto la sua prima riunione nella
giornata di venerd 2 maggio, nella Sala Bologna del
Palazzo apostolico. I lavori, iniziati nella mattina e terminati alle 18, sono stati presieduti dal cardinale coordinatore, Reinhard Marx. Oltre ai quindici membri, vi
hanno partecipato anche i cardinali Pietro Parolin, segretario di Stato, e George Pell, presidente della Segreteria per leconomia, e il prelato segretario dello stesso
Consiglio, monsignor Brian Ferme.
Papa Francesco ha ricevuto il Consiglio nella mattinata di venerd, rivolgendogli un breve discorso. Come
hanno tenuto a rilevare sia il Santo Padre nel suo discorso, sia il cardinale coordinatore nel suo indirizzo di
saluto, i membri ecclesiastici e laici del Consiglio sono
sullo stesso piano, con pari responsabilit e diritti. Ci
apparso concretamente nella riunione stessa per il fat-

to che ecclesiastici e laici hanno occupato posti alternati


e non separati intorno al tavolo dei lavori.
Lincontro, che si svolto in unatmosfera positiva e
costruttiva, ha avuto come oggetto anzitutto la bozza
degli statuti del Consiglio stesso, il cui esame sar proseguito anche nella prossima riunione perch possano
essere presentati allapprovazione del Santo Padre. Inoltre stato presentato al Consiglio il lavoro svolto dalla
Commissione di studio e indirizzo sullorganizzazione
della struttura economico-amministrativa della Santa
Sede (Cosea), istituita dal Santo Padre il 18 luglio 2013.
Linformazione e la continuit del lavoro svolto sono
garantite dal fatto che il presidente e altri due membri
della Cosea sono ora membri del Consiglio delleconomia.
La prossima riunione stata fissata per il 5 luglio. Altre due riunioni sono previste a settembre e a dicembre
di questanno.

relativamente a campi di futura


cooperazione, fra i quali rappresentanti della Segreteria di Stato, della
Congregazione per la dottrina della fede, della Congregazione per il
clero, della Sala Stampa della Santa Sede e della Gendarmeria Vaticana.
In quanto Commissione consultiva del Santo Padre, primo compito comunicare a Papa Francesco i
risultati del lavoro. A suo tempo,
ha precisato il cardinale OMalley,
verranno proposte le iniziative per
incoraggiare la responsabilit locale nel mondo e la condivisione
reciproca delle pratiche migliori
per la protezione di tutti i minori,
con programmi di educazione, formazione e risposte agli abusi.
Nellincontro che i membri hanno avuto venerd 2 con il Papa
hanno anche condiviso quanta
importanza attribuiamo ad alcuni
settori nel nostro futuro lavoro,
ha precisato il cardinale. Riteniamo particolarmente importante garantire lesercizio della responsabilit nella Chiesa ha proseguito
compreso lo sviluppo degli strumenti per protocolli e procedure
efficaci e trasparenti. Il porporato
ha anticipato che verranno proposti
al Santo Padre gli statuti destinati
a esprimere pi precisamente la
natura della Commissione, la sua
struttura, la sua attivit e i suoi
obiettivi.
Larcivescovo di Boston ha concluso chiedendo la preghiera di
tutti coloro che desiderano sostenere il lavoro della Commissione; ai
cattolici ha domandato in particolare di impegnarsi a rendere le
nostre parrocchie, scuole e istituzioni, luoghi sicuri per tutti i minori. Noi ci impegniamo insieme
con le persone di buona volont a
garantire che i bambini e gli adulti
vulnerabili siano protetti dagli
abusi.

Nomine
pontificie
Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa negli Stati Uniti dAmerica e in Canada.

Frank Kalabat
vescovo
di Saint Thomas
the Apostle
of Detroit dei Caldei
(Stati Uniti)
Nato nel Kuwait il 13 maggio
1970, nel 1989 entrato nel seminario di Saint Francis, a San
Diego (Stati Uniti), e per gli
studi di teologia nel seminario
maggiore del Sacro Cuore a Detroit. Ordinato sacerdote il 5 luglio 1995, stato nominato vice
parroco della chiesa Mother of
God in Southfield, nel Michigan. Dal 2001 parroco di Saint
Thomas in Detroit, direttore del
centro eparchiale delle vocazioni
e segue il centro di re-evangelization.

Daoud Baffro
amministratore
apostolico
di Mar Addai di Toronto
dei Caldei (Canada)
Nato il 1 luglio 1942 a Manghesh, nelleparchia di Amadia
(Iraq), nel 1954 entrato nel
seminario di San Giovanni in
Mossul. Il 12 giugno 1966 stato ordinato sacerdote. Fino al
1972 stato parroco a Manghesh-Amadia (Iraq); dal 1972 al
2001 a Baghdad. Dal 1992 al
2000 stato direttore generale
della Caritas irachena. Nel 2001
stato inviato in Canada e da
allora parroco della comunit
caldea di London-Windsor.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

domenica 4 maggio 2014

Papa Francesco allAzione cattolica italiana

Dinamismo missionario
Rimanere con Ges, andare oltre
i propri confini, gioire nel Signore: sono
i tre atteggiamenti che alimentano
il dinamismo missionario ed evitano
la tentazione di una vita da statue
da museo. Sono le consegne
di Papa Francesco ai membri
dellAzione cattolica italiana,
ricevuti in udienza sabato 3 maggio,
nellAula Paolo VI, in occasione
dellassemblea nazionale.
Cari amici dellAzione Cattolica,
do il benvenuto a tutti voi, che rappresentate questa bella realt ecclesiale! Saluto i partecipanti allAssemblea nazionale, i presidenti parrocchiali, i sacerdoti assistenti e gli amici dellAzione Cattolica di altri Paesi. Saluto il presidente Franco Miano, che ringrazio per la presentazione che ha fatto, e il nuovo assistente
generale, mons. Mansueto Bianchi,
al quale auguro ogni bene per questa nuova missione, e il suo predecessore mons. Domenico Sigalini,
che ha lavorato tanto: lo ringrazio
per la dedizione con cui ha servito
per tanti anni lAzione Cattolica. Un

saluto speciale va al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, e al segretario generale mons. Nunzio Galantino.
Il tema della vostra Assemblea,
Persone nuove in Cristo Ges, corresponsabili della gioia di vivere, si
inserisce bene nel tempo pasquale,
che un tempo di gioia. la gioia
dei discepoli nellincontro con il Cristo risorto, e richiede di essere interiorizzata dentro uno stile evangelizzatore capace di incidere nella vita.
Nellattuale contesto sociale ed ecclesiale, voi laici di Azione Cattolica
siete chiamati a rinnovare la scelta
missionaria, aperta agli orizzonti che
lo Spirito indica alla Chiesa ed
espressione di una nuova giovinezza
dellapostolato laicale. Questa scelta
missionaria: tutto in chiave missionaria, tutto. il paradigma
dellAzione Cattolica: il paradigma
missionario. Questa la scelta che
oggi fa lAzione Cattolica. Anzitutto
le parrocchie, specialmente quelle segnate da stanchezza e chiusure e
ce ne sono tante. Parrocchie stanche,

parrocchie chiuse... ce ne sono!


Quando io saluto le segretarie parrocchiali, domando loro: Ma Lei
segretaria di quelli che aprono le
porte o di quelli che chiudono la
porta? Queste parrocchie hanno bisogno del vostro entusiasmo apostolico, della vostra piena disponibilit
e del vostro servizio creativo. Si tratta di assumere il dinamismo missionario per arrivare a tutti, privilegiando chi si sente lontano e le fasce pi
deboli e dimenticate della popolazione. Si tratta di aprire le porte e
lasciare che Ges possa andare fuori.
Tante volte abbiamo Ges chiuso
nelle parrocchie con noi, e noi non
usciamo fuori e non lasciamo uscire
fuori Lui! Aprire le porte perch Lui
vada, almeno Lui! Si tratta di una
Chiesa in uscita: sempre Chiesa in
uscita.
Questo stile di evangelizzazione,
animato da forte passione per la vita
della gente, particolarmente adatto
allAzione Cattolica, formata dal laicato diocesano che vive in stretta
corresponsabilit con i Pastori. In
ci vi di aiuto la popolarit della

Come lasino di Ges


Sar ora lEvangelii gaudium a scandire il cammino di testimonianza
dellAzione cattolica. Lo ha detto il
presidente dellassociazione Franco
Miano presentando al Papa stamani, 3 maggio, nellaula Paolo VI, i
rappresentanti della pi grande associazione laicale italiana, accompagnati dai parroci assistenti, che
danno vita a oltre seimila realt
parrocchiali in ogni diocesi del Paese. LAzione cattolica, dunque,
venuta a presentarsi a Papa Francesco per consegnargli idealmente i
contenuti essenziali dellassemblea
nazionale, appena conclusa.
Siamo qui ha detto il presidente Miano al Pontefice per rinnovare il nostro impegno a vivere la
sequela del Signore risorto tra la
gente. La parrocchia, ha spiegato,
per noi il luogo dove ci si conosce per nome, si sperimenta la bellezza di essere Chiesa, si accoglie il
dono della fede, si cresce nella carit, ci si apre alla speranza cristiana. La parrocchia, ha proseguito,
anche il luogo dove viviamo la
gioia e la bellezza di camminare insieme come popolo di Dio, il luogo
dove impariamo a vedere il mondo
e la storia con gli occhi di Dio e a
spalancare il cuore alle necessit dei
fratelli, soprattutto dei pi poveri.
Lincontro con Papa Francesco,
ha affermato Miano, rappresenta
per tutti noi un impegno e una
promessa. Limpegno, ha precisato, a essere sempre pi laici che
sanno stare nella storia. E davanti
al Papa lAzione cattolica nel suo
insieme ha rinnovato la promessa
di essere uomini e donne in cammino, che ogni giorno si stupiscono e
sanno rendere lode delle meraviglie
che il Signore opera nella loro vita
e nel cuore degli uomini. Inoltre,
ha aggiunto Miano, desideriamo
continuare a camminare a fianco
dei nostri pastori, continuare a vivere con loro la passione per Cristo e
la sua Chiesa, la passione per ogni
uomo e per ogni donna, non stancandoci mai di raccontare quanto
buono il Signore, quanto grande

il suo nome su tutta la terra, perch


a tutti non manchi mai una parola
di speranza.
Alle parole del presidente hanno
fatto seguito quelle di monsignor
Mansueto Bianchi, nuovo assistente
ecclesiastico generale dellassociazione, che ha parlato di testimonianza e speranza. Rivolgendosi al
Papa ha detto: Conti su di noi per
quel progetto di Chiesa che ci ha
raccontato nella Evangelii gaudium.
Conti su di noi per quello che
stato lungamente desiderato, un sogno, una preghiera dentro ciascuno
di noi e che oggi lei ci dona come
una proposta di impegno e di realizzazione. Poi, citando una nota
espressione del cardinale Jean-Marie Lustiger, monsignor Bianchi ha
confidato di vedere lAzione cattolica come lasino su cui Ges comp
il suo ingresso a Gerusalemme. E
ha spiegato: Non siamo eccezionali come i cavalli di razza, di solito
non compariamo nei monumenti
equestri, siamo anche un po grigi,
ma tenaci, e soprattutto desideriamo con tutto il cuore portare il Si-

gnore dentro la citt. E, ha concluso, in questo crediamo di somigliare un po alle nostre parrocchie,
alla Chiesa di tutti i giorni, per tutte le persone che sentiamo di amare
e che vogliamo servire.
Tra i doni che lAzione cattolica
ha presentato stamani al Pontefice
ci sono una serie di volumi e, da
parte dei ragazzi, una valigia con
dentro disegni e scritti. un segno spiegano che racconta il
nostro cammino di fede.
Allincontro hanno partecipato,
tra gli altri, il cardinale Angelo Bagnasco e il vescovo Nunzio Galantino, presidente e segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Tra i presuli anche monsignor
Eduardo Horacio Garca, vescovo
ausiliare di Buenos Aires. E sempre
dallArgentina giunto anche Emilio Inzaurraga, coordinatore del Forum internazionale dellAzione cattolica e presidente dellAzione cattolica argentina. Erano presenti anche i componenti appena eletti del
nuovo consiglio nazionale dellassociazione per il triennio 2014-2017.

vostra Associazione, che agli impegni intraecclesiali sa unire quello di


contribuire alla trasformazione della
societ per orientarla al bene. Ho
pensato di consegnarvi tre verbi che
possono costituire per tutti voi una
traccia di cammino.
Il primo : rimanere. Ma non rimanere chiusi, no. Rimanere in che
senso? Rimanere con Ges, rimanere
a godere della sua compagnia. Per
essere annunciatori e testimoni di
Cristo occorre rimanere anzitutto vicini a Lui. dallincontro con Colui
che la nostra vita e la nostra gioia,
che la nostra testimonianza acquista
ogni giorno nuovo significato e nuova forza. Rimanere in Ges, rimanere con Ges.
Secondo verbo: andare. Mai
unAzione Cattolica ferma, per favore! Non fermarsi: andare! Andare
per le strade delle vostre citt e dei
vostri Paesi, e annunciare che Dio
Padre e che Ges Cristo ve lo ha
fatto conoscere, e per questo la vostra vita cambiata: si pu vivere da
fratelli, portando dentro una speranza che non delude. Ci sia in voi il
desiderio di far correre la Parola di
Dio fino ai confini, rinnovando cos
il vostro impegno a incontrare luomo dovunque si trovi, l dove soffre,
l dove spera, l dove ama e crede, l
dove sono i suoi sogni pi profondi,
le domande pi vere, i desideri del
suo cuore. L vi aspetta Ges. Questo significa: andare fuori. Questo significa: uscire, andare uscendo.
E infine, gioire. Gioire ed esultare
sempre nel Signore! Essere persone
che cantano la vita, che cantano la
fede. Questo importante: non solo
recitare il Credo, recitare la fede, conoscere la fede ma cantare la fede!
Ecco. Dire la fede, vivere la fede con
gioia, e questo si chiama cantare la
fede. E questo non lo dico io! Questo lo ha detto 1600 anni fa
santAgostino: cantare la fede! Persone capaci di riconoscere i propri
talenti e i propri limiti, che sanno
vedere nelle proprie giornate, anche
in quelle pi buie, i segni della presenza del Signore. Gioire perch il
Signore vi ha chiamato ad essere
corresponsabili della missione della
sua Chiesa. Gioire perch in questo
cammino non siete soli: c il Signore che vi accompagna, ci sono i vostri Vescovi e sacerdoti che vi sostengono, ci sono le vostre comunit
parrocchiali, le vostre comunit diocesane con cui condividere il cammino. Non siete soli!
Con questi tre atteggiamenti, rimanere in Ges, andare ai confini e
vivere la gioia dellappartenenza cristiana, potrete portare avanti la vostra vocazione, ed evitare la tentazione della quiete, che non ha niente
a che fare con il rimanere in Ges;
evitare la tentazione della chiusura e
quella dellintimismo, tanto edulcorata, disgustosa per quanto dolce,
quella dellintimismo... E se voi andate, non cadrete in questa tentazione. E anche evitare la tentazione della seriet formale. Con questo rimanere in Ges, andare ai confini, vivere la gioia evitando queste tentazioni, eviterete di portare avanti una vita pi simile a statue da museo che
a persone chiamate da Ges a vivere
e diffondere la gioia del Vangelo. Se
voi volete ascoltare il consiglio del
vostro Assistente generale tanto
mite, perch porta un nome mite,
lui, Mansueto! se voi volete
prendere il suo consiglio, siate asinelli, ma mai statue di museo, per
favore, mai!
Chiediamo al Signore, per ognuno di noi, occhi che sanno vedere
oltre lapparenza; orecchie che sanno
ascoltare grida, sussurri e anche silenzi; mani che sanno sostenere, abbracciare, curare. Chiediamo soprattutto un cuore grande e misericordioso, che desidera il bene e la salvezza di tutti. Vi accompagni nel
cammino Maria Immacolata, e anche la mia Benedizione. E vi ringrazio perch so che pregate per me!
Adesso vi invito a pregare la Madonna, che nostra Madre, che ci
accompagner in questo cammino.
La Madonna sempre andava dietro a
Ges, fino alla fine, lo accompagnava. Preghiamola che ci accompagni
sempre nel nostro cammino, questo
cammino della gioia, questo cammino delluscire, questo cammino del
rimanere con Ges.

Visita alla Pontificia accademia ecclesiastica

Le radici reali
della profezia
stata un segno di attenzione speciale e paterna la visita che il Papa
ha compiuto in forma privata alla
Pontificia accademia ecclesiastica.
Qui ha trascorso tutta la serata di
venerd 2 maggio con la comunit,
formata questanno da 29 sacerdoti
provenienti da 16 Paesi di quattro continenti che si preparano a
vivere il proprio ministero a servizio diretto del Santo Padre nelle
rappresentanze pontificie sparse in
tutto il mondo.
Un clima di semplicit, confidenza e familiarit ha caratterizzato
lincontro, vissuto dai presenti con
particolare intensit. Papa Francesco giunto allAccademia verso le
18, accolto con calore dal presidente, larcivescovo Giampiero Gloder,
dai superiori, dalle suore francescane missionarie di Ges Bambino
che prestano servizio nella casa e
dagli alunni, che lhanno ricevuto
proprio come un padre in visita ai

Paese; e significa studiare, conoscere, visitare, parlare con la gente. In


terzo luogo, lutopia del futuro.
Quale sar la strada del futuro per
ogni popolo? Non tutte le strade
sono percorribili: qui necessaria
anche la prudenza.
Un profeta ha continuato Papa
Francesco deve basarsi su questi
tre pilastri per dire la parola giusta,
compiere il gesto giusto che si elabora nella preghiera. Quando si
perde la memoria, la memoria del
Vangelo, quella della Chiesa, quella della storia di un popolo, tutto
finisce nellideologia. Per capire la
realt si deve leggere il presente
con occhio di credente. Non vi sono ermeneutiche asettiche: unillusione pensare di leggere la realt
prescindendo dalla nostra condizione di discepoli di Ges Cristo.
Linterpretazione con la quale bisogna comprendere il presente, lermeneutica cristiana, sono gli occhi

suoi figli. Recatosi in cappella, ha


presieduto la quotidiana preghiera
dei vespri e si poi intrattenuto
con lintera comunit per un dialogo aperto, che ha toccato diversi
temi della formazione e della vita
nella Chiesa.
Sollecitato dalle domande dei sacerdoti, il Pontefice, fra laltro, ha
indicato le priorit della formazione del futuro diplomatico della
Santa Sede. Secondo il Papa vi sono tre elementi fondamentali che la
sostengono: la competenza (studio
approfondito delle problematiche
che eviti limprovvisazione), la fraternit (amicizie sacerdotali che
permettano di vincere lambizione
e la chiacchiera) e soprattutto la
preghiera (oltre a quella liturgica, il
colloquio silenzioso davanti al tabernacolo, portando davanti al Signore le situazioni e i problemi che
si vivono nel ministero).
Al Pontefice stato tra laltro
chiesto come sia possibile per un
diplomatico vivere la profezia e
lutopia del bene. Papa Francesco
ha risposto che sono necessarie tre
dimensioni per essere profeti. Anzitutto, la memoria del passato: la
memoria della fedelt di Dio e
dellinfedelt del popolo, che i profeti mantengono viva, come si vede
bene nellAntico Testamento. Anche chi inviato come diplomatico
deve conoscere la storia di Dio con
il popolo che chiamato a servire.
In secondo luogo, la capacit di
guardare bene il presente. E questo
realismo del presente collegato
con la competenza, con lo studio e
con la conoscenza, per capire a
fondo quale la situazione di un

del discepolo. Da qui il collegamento con lutopia del futuro. la


promessa: cosa ci promette Dio nel
futuro? La profezia dire la parola
giusta, quella che lo Spirito suggerisce di dire, dopo che si fatto lo
sforzo nella preghiera, nello studio
e nella riflessione per fare memoria
del passato, leggere il presente e
dire una parola sul futuro.
Papa Francesco ha inoltre affrontato alcuni aspetti della vita nelle
nunziature. Da un lato ha sottolineato limportanza per la Chiesa di
tale servizio e la necessit che i
rappresentanti pontifici coltivino
un clima di fraternit con i vescovi
dei Paesi in cui vivono; dallaltro,
ha segnalato i pericoli nei quali
pu incorrere chi svolge questo ministero.
Nel corso della conversazione,
prima di cenare con la comunit
dellAccademia, il Papa ha parlato
anche di altri temi di attualit nella
Chiesa, quali limpegno per la tutela della dignit della vita umana
anche sul piano internazionale, le
aspettative relative al prossimo sinodo dei vescovi sulla famiglia, la
dimensione carismatica di ogni istituzione ecclesiale. Il Santo Padre
ha ascoltato con attenzione i sacerdoti che si preparano al servizio
nelle nunziature, mostrando i tratti
di umanit, paternit e vicinanza
che caratterizzano il suo modo di
mettersi in relazione con gli altri e
che costituiscono un modello, oltre
che per ogni pastore, anche per chi
si prepara a rappresentare il Papa
presso le comunit cattoliche e nei
Paesi di tutto il mondo.

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