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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 84 (46.626)

Citt del Vaticano

sabato 12 aprile 2014

Papa Francesco chiede perdono per gli abusi compiuti da alcuni sacerdoti

Messaggio del Papa per lincontro tra Governo e opposizione

Dalla parte dei bambini

Dialogo nel rispetto


delle differenze in Venezuela

E con fermezza ribadisce lopposizione a ogni attentato alla vita umana


Papa Francesco ha chiesto perdono
per gli abusi sui minori perpetrati da
alcuni sacerdoti. Ha scelto di farlo
davanti ai membri dellUfficio internazionale cattolico dellinfanzia (Bice), ricevuti in udienza questa mattina, venerd 11 aprile, nella Biblioteca
privata. In un lungo passaggio a
braccio del discorso ha detto di sen-

tirsi chiamato a farsi carico di tutto


il male compiuto da alcuni sacerdoti e a chiedere perdono per il
danno che hanno compiuto, per gli
abusi sessuali sui bambini. La
Chiesa ha aggiunto cosciente
di questo danno. un danno personale e morale loro, ma di uomini di
Chiesa. E noi non vogliamo compie-

re un passo indietro in quello che si


riferisce al trattamento di questo
problema e alle sanzioni che devono
essere comminate. Al contrario, credo che dobbiamo essere molto forti.
Con i bambini non si scherza!.
Poi il Santo Padre ha rivolto la
sua attenzione alle tante altre forme
di violenza che subiscono i bambini

dal lavoro schiavo al reclutamento


come soldati e a ogni tipo di malvagit rivendicando con decisione il
loro diritto a crescere in una famiglia, con un pap e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al
loro sviluppo. Ma soprattutto ha
condannato senza mezze parole ogni
tentativo di sottoporre i bambini agli
orrori della manipolazione educativa e della sperimentazione nel campo della formazione: non sono cavie da laboratorio ha sottolineato.
Nella successiva udienza al Movimento per la vita italiano Papa Francesco ha ribadito la sua ferma condanna dellaborto e della cultura
dello scarto. Lessere umano, ha
detto, non uno di quei prodotti
usa e getta. La vita umana sacra e inviolabile e ogni diritto civile ha evidenziato poggia sul
riconoscimento del primo e fondamentale diritto, quello alla vita, che
non subordinato ad alcuna condizione, n qualitativa n economica
n tantomeno ideologica. Oggi, ha
insistito il Pontefice, dobbiamo dire no a uneconomia dellesclusione
e della inequit perch questa
economia uccide. E tra le sue vittime ha ricordato in particolare i
bambini e i nonni, che sono la
speranza di un popolo.
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Washington non esclude nuove sanzioni contro la Russia

Scaduto lultimatum di Kiev ai ribelli dellest


KIEV, 11. scaduto alle 11 di oggi
lultimatum lanciato dalle autorit di
Kiev contro i separatisti delle regioni
russofone dellUcraina orientale, ai
quali stata garantita lamnistia se
deporranno le armi e lasceranno gli
edifici governativi occupati (il palazzo dellamministrazione regionale di
Donetsk e la sede dei servizi segreti
di Lugansk).
In vista, per, di un possibile peggioramento della situazione, il presi-

dente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha invitato lUe a prepararsi ad


adottare nuove sanzioni contro Mosca. In una dichiarazione rilasciata
dopo un colloquio telefonico con il
cancelliere tedesco, Angela Merkel,
il presidente ha fatto riferimento alla
situazione allarmante nelle regioni
orientali ucraine, dove gruppi separatisti filorussi continuano a minare
la stabilit del Paese, con lappoggio
del Cremlino. Secondo la Nato, al-

la frontiera con lUcraina sono dislocati quarantamila soldati russi pronti


a combattere.
Il segretario al Tesoro statunitense, Jacob Lew, ha avvertito il ministro delle Finanze russo, Anton
Siluanov, che gli Stati Uniti sono
pronti a prendere nuove misure significative contro Mosca, se contribuir a far precipitare la situazione
in Ucraina. E anche la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale hanno messo in guardia sui
rischi per leconomia globale legati
al prolungarsi della crisi.
E mentre stamane il Parlamento
della Crimea penisola annessa il

mese scorso dalla Russia dopo un


referendum locale ha approvato
allunanimit la sua nuova Costituzione, la Gran Bretagna ha annunciato di avere pronto un piano per
ridurre le tensioni. Si tratta di un
compromesso tra la richiesta di federalizzare lUcraina e le istanze di integrit territoriale di Kiev. Lo hanno
indicato fonti europee, precisando
che la proposta sar presentata nel
consiglio degli Esteri di luned, a
Lussemburgo. Nel piano, il via libera a un consiglio delle regioni e la
revisione della legge sulluso delle
lingua russa.

Il tavolo negoziale a Caracas (Afp)

Nel rispetto e nel riconoscimento


delle differenze che esistono tra le
parti, si favorir il bene comune.
Lo scrive Papa Francesco nel messaggio letto ieri dal nunzio apostolico in Venezuela, larcivescovo Aldo Giordano, allapertura del dialogo formale tra Governo e opposizione volto a superare la crisi in atto da due mesi nel Paese, dove non
sinterrompono le proteste, sfociate
in pi occasioni in violenze che
hanno provocato finora 39 morti e
portato a migliaia di arresti. Il
messaggio indirizzato al presidente, Nicols Maduro Moros, ai
membri del Governo, ai rappresentanti del Tavolo di unit democratica la coalizione dellopposizione guidata da Henrique Capriles
e ai mediatori per conto dellUnione delle Nazioni sudamericane
(Unasur), i ministri degli esteri della Colombia, Mara ngela Holgun Cullar, dellEcuador, Ricardo
Armando Patio Aroca, e del Brasile, Luiz Figueiredo.
Il Papa ringrazia per linvito rivolto alla Santa Sede a partecipare
al processo di dialogo e di pace e
assicura anzitutto preghiere perch lincontro ed il processo che
state intraprendendo portino i frutti desiderati di riconciliazione nazionale e di pace. Il Pontefice si
dice profondamente convinto che

Il Consiglio di sicurezza ha approvato la missione Minusca nella Repubblica Centroafricana

S dellOnu ai caschi blu a Bangui

la violenza non potr mai portare


pace e benessere ad un Paese, poich essa genera sempre e solo violenza. Al contrario, attraverso il
dialogo potete riscoprire la base
comune e condivisa che conduce a
superare il momento attuale di
conflitto e di polarizzazione, che
ferisce cos profondamente il Venezuela, per trovare forme di collaborazione.
La situazione nel Paese difficile
soprattutto sul piano economico,
con uninflazione record, una svalutazione costante della moneta e
grossi problemi di approvvigionamento dei prodotti di prima necessit. Sulla prima tornata dei colloqui ha dato un giudizio molto positivo il ministro dellEcuador, Patio Aroca, anche se i mediatori
dellUnasur non ignorano di avanzare in un terreno minato da settimane e settimane di scontri fisici e
verbali. Nonostante che almeno
per il momento non si siano registrati mutamenti significativi delle
posizioni delle due parti, Patio
Aroca ha infatti sottolineato che
tutti hanno anche mostrato la volont di avanzare nel processo di
pace e di trovare soluzioni ai problemi strutturali.
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Cinquecento anni fa
moriva Donato Bramante

La regola del centro

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PAOLO PORTO GHESI

Un manifestante filo-russo a Donetsk (LaPresse/Ap)

NEW YORK, 11. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Kimoon, si detto soddisfatto dalla
risoluzione approvata ieri dal Consiglio di sicurezza per linvio dei
caschi blu nella Repubblica Centroafricana.
Un
comunicato
dellOnu riferisce come Ban Kimoon confidi nel fatto che questa
importante decisione della comunit internazionale garantir il sostegno di cui il popolo ha bisogno. Il Segretario generale lancia
inoltre un nuovo appello affinch
cessino immediatamente le uccisioni e gli attacchi mirati che continuano ad essere commessi in un
clima di totale impunit.
La risoluzione approvata dal
Consiglio di sicurezza, presentata
dalla Francia, prevede linvio, a
partire dal prossimo 15 settembre,
di diecimila soldati e 1.800 agenti
di polizia che comporranno la Minusca, destinata a subentrare alla
Misca, la missione africana forte di
seimila uomini gi presenti nella
capitale centroafricana, Bangui, e
in parte attiva anche in altre zone
del Paese.
Sebbene i cinque mesi che ancora mancano al dispiegamento della
Minusca siano ritenuti dai respon-

sabili dellOnu indispensabili per


organizzare la missione, si tratta di
un arco di tempo che lascia intatte
le preoccupazioni. Nella Repubblica Centroafricana, infatti, la situa-

zione peggiora giorno dopo giorno, nonostante la presenza appunto della Misca e di duemila soldati
francesi della missione Salgaris decisa autonomamente da Parigi.

A PAGINA

NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Gerhard
Ludwig Mller, Prefetto della
Congregazione per la Dottrina
della Fede;
Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Oscar Cantoni,
Vescovo di Crema (Italia).

Predica di Quaresima

Civili nella capitale della Repubblica Centroafricana (Afp)

Questa mattina, nella Cappella Redemptoris Mater, alla presenza del Santo Padre, il
Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M. Cap., ha tenuto la
quinta predica di Quaresima.

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Attesa per il fine settimana la formazione del nuovo Esecutivo guidato da Moussa Mara

Contro la politica economica del Governo

Mali ancora in cerca


di sicurezza e riconciliazione

Sciopero generale
paralizza
lArgentina

BAMAKO, 11. La sicurezza dei maliani


ai quattro angoli del territorio nazionale e il processo di riconciliazione per ricucire annosi strappi
sociali sono i principali impegni dichiarati nel primo discorso ufficiale
pronunciato da Moussa Mara, nominato sabato scorso primo ministro
dal presidente Ibrahim Boubacar
Keta, dopo le dimissioni di Oumar
Tatam Ly. Tra i punti sui quali
Moussa Mara si impegnato ci sono
il rafforzamento del buon Governo,
lintegrit assoluta dei futuri ministri
e laccesso per tutti i cittadini ai servizi pubblici essenziali.
Nella capitale Bamako proseguono serrate trattative per formare il
nuovo Esecutivo, il cui varo atteso
nelle prossime ore. Fonti concordi
citate dalle agenzie di stampa internazionali affermano che gi durante
il fine settimana il Governo sar in
funzione.
I recentissimi sviluppi politici in
Mali, tuttavia, accrescono lincertezza di molti osservatori sulle possibilit di restituire definitivamente alla
pace il Paese e di consolidare la
transizione formalmente conclusa
con lelezione alla presidenza, lo
scorso agosto, appunto di Ibrahim
Boubacar Keta.
Le dimissioni di Umar Tatam Ly
dopo appena sette mesi da primo
ministro e lincarico a Moussa Mara,

Caschi blu dellOnu nei pressi di Timbuctu (LaPresse/Ap)

che nel Governo uscente era ministro per lurbanizzazione, erano state
annunciate dalla presidenza senza
fornire motivazioni. Secondo la
stampa locale, comunque, Oumar
Tatam Ly, un banchiere cinquantenne, avrebbe spiegato la sua decisione
con punti di vista divergenti con la
presidenza che riducono le mie capacit a far fronte alle sfide poste
al Paese.

Passi avanti
nel dialogo
nazionale
in Sudan
KHARTOUM, 11. Un decreto firmato
ieri dal presidente sudanese, Omar
Hassam el Bashir, autorizza tutti i
partiti politici a svolgere le proprie
attivit, dai seminari ai comizi pubblici, e sancisce un loro equo accesso
a mezzi di comunicazione pubblici.
Il quotidiano locale Sudan Tribune collega il decreto al dialogo politico in corso a Khartoum tra il Partito del Congresso nazionale, quello
di el Bashir da sempre al potere in
Sudan, e le principali forze di opposizione, che, nelle intenzioni del presidente, dovrebbe portare alla riconciliazione nazionale.
Rappresentanti di pi di sessanta
partiti compresi quelli presieduti
da Hassan al Turabi e da Sadek al
Mahdi, ex alleati di el Bashir, ma
ora tra i suoi principali avversari
hanno partecipato a un incontro con
questultimo. Turabi ha proposto un
immediato cessate il fuoco con i movimenti ribelli del Darfur, del Kordofan meridionale e del Nilo Blu,
mentre Mahdi ha sollecitato la formazione di specifiche commissioni
per riportare la pace nel Paese e per
combattere la corruzione.
Secondo il Sudan Tribune, considerato interprete attendibile delle
posizioni governative, con questa
iniziativa il Governo auspica un
miglioramento della libert di stampa, ma nel rispetto delle regole, anche in vista delle elezioni presidenziali in agenda nel 2015, oltre ad annunciare la scarcerazione dei detenuti politici non coinvolti in atti criminali.
Sempre dal Sudan, intanto, si segnala un nuovo caso di contrasto
con un rappresentante della comunit internazionale. Il Governo ha ordinato lespulsione della statunitense
Pamela De Largy, responsabile nel
Paese del fondo dellOnu per le popolazioni (Unfpa), accusandola di
non aver rispettato le leggi sudanesi
e di ingerenza negli affari interni
inappropriata per un rappresentante delle Nazioni Unite. Una nota
del ministero degli Esteri di Khartoum, nellannunciare il provvedimento, precisa comunque che la decisione non ha nulla a che fare con
Unfpa, le cui attivit e programmi
sono molto apprezzati dal Governo
sudanese.

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In ogni caso, lo sforzo di restituire


il Mali alla pace e alla normalit democratica al quale chiamato il
nuovo Governo si annuncia come
non da poco, anche se in molti ritengono che Moussa Mara, ex sindaco di uno dei municipi di Bamako
e con la reputazione di uomo rigoroso, abbia possibilit di successo. Si
tratta, comunque, di un cammino
ancora lungo per un Paese devastato

da due anni di violenze, prima


dallinsurrezione tuareg nel nord nel
gennaio 2012 e dal colpo di Stato
militare di marzo, poi dalloccupazione delle regioni settentrionali da
parte di gruppi fondamentalisti islamici e dallintervento contro di loro
delle truppe francesi. Queste, un anno dopo la prevista data di ritiro, sono ancora presenti e spesso impegnate in combattimento.

BUENOS AIRES, 11. LArgentina


rimasta paralizzata ieri da uno sciopero generale proclamato da tre
delle cinque centrali sindacali del
Paese contro la politica economica
del Governo di Cristina Fernndez.
Le strade di Buenos Aires e delle
principali citt del Paese sono andate in tilt: i conducenti dei bus
hanno incrociato le braccia e anche
la metropolitana della capitale, dove il sindacato di settore non aderiva alla protesta, si vista obbligata
a chiudere le porte. Si sono fermati
anche i treni e gli aerei.
I principali motivi dello sciopero
sono legati alleffetto dellinflazione
(oltre il 20 per cento nel 2013 e gi
al di sopra del 10 per cento nel primo trimestre del 2014), la svalutazione del peso (meno 13 per cento)
e una politica economica che i sindacati dopposizione hanno definito una manovra nascosta da parte del Governo.
La protesta arrivata mentre
molti sindacati stanno aprendo le
trattative per il rinnovo dei contratti di settore reclamando aumenti
per lo meno del 30 per cento e un
innalzamento della soglia minima
per lapplicazione dellimposta sul
reddito.
Alla mobilitazione dei sindacati
di opposizione si aggiunta la pro-

testa di settori dellestrema sinistra,


con picchetti sulle principali vie di
accesso a Buenos Aires per impedire la circolazione dei veicoli.
Il Governo ha espresso forte disappunto per le proteste. Le manifestazioni hanno avuto luogo nello
stesso giorno in cui il ministro
dellEconomia, Axel Kiciloff, volato a Washington per partecipare
allassemblea del Fondo monetario
internazionale e della Banca mondiale. Un appuntamento importante per Buenos Aires, che vuole tornare ad avere accesso al circuito di
crediti a livello globale.

Battaglia intorno a Malakal

Si riaccendono i combattimenti
in Sud Sudan
JUBA, 11. Si riaccendono, dopo alcuni giorni di relativa tregua, i combattimenti nel Sud Sudan, sprofondato da quasi quattro mesi nella
guerra civile tra i reparti dellesercito
fedeli al presidente Salva Kiir Mayardit e quelli ribelli che fanno riferimento allex vicepresidente Rijek
Machar. Violenti scontri armati sono
segnalati in due localit strategiche
della zona di Malakal, capoluogo

Possibile
presenza
di armi chimiche
in Nigeria
ABUJA, 11. Negli scontri tra etnie
che nei giorni scorsi hanno provocato un centinaio di morti nel
nord della Nigeria si sarebbe
fatto uso di armi chimiche. Un
allarme in merito stato lanciato
ieri dal governatore dello Stato di
Benue, Gabriel Suswam, in un
intervento davanti alle commissioni senatoriali congiunte Intelligence, Difesa, Interni e Sicurezza.
Secondo Suswam, tracce di
prodotti chimici sono state trovate in alcuni villaggi dello Stato
teatro nei giorni scorsi di attacchi
di miliziani fulani, pastori nomadi di religione musulmana, contro comunit di coltivatori hausa,
in maggioranza cristiani. Non
stato comunque possibile esaminare la composizione di tali prodotti.
Abbiamo bisogno di rassicurare i nigeriani e la comunit internazionale ha detto Suswam
che i prodotti chimici utilizzati
non sono armi di distruzione di
massa, ma anche di sapere a quale rischio andiamo incontro nel
caso che queste fossero veramente
armi chimiche.
Le autorit federali nigeriane
hanno richiesto agli specialisti
dellOnu di procedere a esami
accurati.

della regione petrolifera dellAlto


Nilo. Le versioni delle due parti sono contrastanti. Il colonnello Philip
Aguer, il portavoce dellesercito, ha
accusato i ribelli di aver attaccato
due posizioni delle forze governative nella prima mattinata di ieri, provocando nuove fughe di civili. Un
portavoce della ribellione, Lul Ruai,
ha invece detto che gi tre settimane
fa gli uomini di Machar avevano
cacciato da Kaka le forze governative e che sarebbero state queste a
tentare ieri una controffensiva. Lul
Ruai ha aggiunto di non poter confermare combattimenti a Wodikona.
Sulla crisi sudsudanese di nuovo intervenuto, intanto, il Governo
di Washington. Il segretario di Stato, John Kerry, ha invitato i leader
sudsudanesi, pena misure internazionali, a non dare priorit agli interessi personali o etnici a spese della popolazione e del Paese. Kerry
ha aggiunto che i belligeranti devono fermare immediatamente i combattimenti, guardarsi da ulteriori
molestie e minacce contro la missione dellOnu nel Paese e garantire
accesso umanitario alle popolazioni.
Lavvertimento giunge a pochi giorni dal provvedimento voluto dal
presidente Barack Obama che prevede sanzioni per quanti fomentino
le violenze in Sud Sudan, senza fare
distinzione tra Governo e ribelli.

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

TIPO GRAFIA VATICANA


EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Carlo Di Cicco

don Sergio Pellini S.D.B.

vicedirettore

Piero Di Domenicantonio
caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

direttore generale

Una profuga sudsudanese (Afp)

comune di formazione e di diffusione di informazioni alle popolazioni


a rischio su come evitare il contagio.
La campagna, che sar condotta in
collaborazione con i ministeri della
Sanit dei Paesi coinvolti dal contagio, si baser su una vasta gamma
di strumenti, dagli sms ai programmi radiofonici e televisivi, fino alla
comunicazione porta a porta: il tutto in varie lingue, tiene a precisare
lUnicef.
Nei giorni scorsi a Ginevra il vice
direttore generale dellOms, Keiji
Fukuda, aveva sottolineato che lepi-

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
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Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
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MANAGUA, 11. Un forte terremoto di magnitudo 6.1 sulla scala


Richter ha scosso nella notte
Managua, privando la capitale
del Nicaragua della luce e dei
collegamenti telefonici. Un morto e almeno 24 i feriti, mentre
molte abitazioni hanno subito
gravi danni. La portavoce del
Governo, Rosaria Murillo, ha
precisato che lepicentro del sisma stato individuato a una
ventina di chilometri a nord della capitale, non lontano dal vulcano Apoyeque, a una profondit di circa dieci chilometri.
Il forte terremoto, legato alla
faglia della catena vulcanica del
Nicaragua, stato seguito da tre
scosse di assestamento. A Nagarote, sul lago Managua, la gente
scesa in strada. Anche il Cile
stato colpito allinizio del mese
da due scosse di terremoto, rispettivamente di magnitudo 8.2
e 7.8, con unallerta maremoto
poi ritirata.
Il presidente, Daniel Ortega,
ha emanato un decreto di emergenza, chiudendo le scuole a
Managua e nella vicina citt di
Len e sollecitando la popolazione alla cautela. Il sisma stato avvertito anche nella Costarica e nel Salvador.

Dimissioni
del segretario
alla Sanit
statunitense

Campagna di sensibilizzazione
per impedire la diffusione dellebola
GINEVRA,
11.
LO rganizzazione
mondiale della sanit, lUnicef e la
Croce Rossa stanno in questi giorni
intensificando gli sforzi per cercare
di contrastare efficacemente la diffusione di ebola in Africa occidentale.
In questa area la febbre emorragica
ha provocato, da gennaio, 101 morti
in Guinea (su 157 contagiati) e dieci
in Liberia (su ventuno casi). Sono
poi stati segnalati casi sospetti anche in Sierra Leone e in Mali.
In comunicati separati, le tre organizzazioni internazionali hanno
annunciato lavvio di una campagna

Forte
scossa sismica
in Nicaragua

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


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demia di ebola in corso in Africa


occidentale tra le pi gravi da
quando, circa quarantanni fa, la
malattia apparve per la prima volta.
Nello stesso tempo Fukuda aveva
prospettato che per superare lemergenza servir un grande impegno da
profondere per i prossimi tre, quattro mesi. Solo allora e non prima,
aveva evidenziato, si potr stare
tranquilli. LOms ha gi inviato in
Guinea una missione di cinquanta
esperti, tra i quali medici di Uganda, Repubblica Democratica del
Congo e Gabon.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
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WASHINGTON, 11. Il segretario


alla Sanit statunitense, Kathleen Sebelius, si dimessa
dallincarico. Lo ha reso noto
oggi la Casa Bianca. Le dimissioni di Sebelius, ex governatrice democratica del Kansas, verranno ufficializzate nelle prossime ore e arrivano a cinque anni
dallinizio del suo mandato e a
una sola settimana dalla chiusura del primo periodo di iscrizione al contestato programma di
copertura sanitaria voluto dal
presidente, Barack Obama, il
cosiddetto Obamacare. Dopo l'inizio catastrofico del primo ottobre scorso a causa del malfunzionamento del relativo sito web
con Sebelius che aveva dichiarato pubblicamente di essere
colpevole la situazione migliorata ed stato raggiunto il
numero di sette milioni di iscritti. Sempre secondo fonti della
Casa Bianca, il presidente
Obama ha accettato le dimissioni di Sebelius e nominer
come nuovo segretario alla Sanit Sylvia Mathews Burwell, attuale direttore dellufficio Gestione e bilancio.

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sabato 12 aprile 2014

pagina 3

Ripresi gli incontri

Violenti scontri nellarea al confine con lIraq causano decine di morti in Siria

Distanze
accorciate
tra israeliani
e palestinesi

Battaglia tra gruppi islamisti

TEL AVIV, 11. Piccoli passi avanti


nei colloqui di pace israelo-palestinesi. Lincontro di ieri a Gerusalemme tra il capo dei negoziatori israeliani, Tzipi Livni, e Saeb
Erekat, che guida la delegazione
palestinese con la mediazione
dellinviato statunitense per il Vicino Oriente, Martin Indyk
avrebbe, infatti, registrato sviluppi
positivi.
C stato qualche progresso, le
distanze si sono accorciate, ma
ancora presto per parlare di intesa ha dichiarato una fonte israeliana citata dai media.
Nella riunione si sarebbero introdotte migliorie allaccordo delle
settimane scorse, in modo da venire incontro alle richieste dei palestinesi. Indyk avrebbe insistito
con le parti sulla necessit di
estendere il negoziato di pace oltre la data finale, prevista alla fine
di aprile, per altri dodici mesi. Allo studio il possibile rilascio da
parte di Israele del quarto e ultimo gruppo di detenuti palestinesi
rilascio che sarebbe dovuto avvenire a fine marzo e, inoltre, la
scarcerazione di altri quattrocento
palestinesi che non si sono macchiati di reati di sangue. Israele
dovrebbe inoltre fermare le costruzioni nei maggiori insediamenti in
Cisgiordania. Nellarco dei dodici
mesi, i palestinesi si impegnerebbero invece a non entrare nelle
istituzioni internazionali alle quali
hanno chiesto di aderire.
Nei commenti di tutte e due le
parti prevale la cautela. Sembra,
comunque, che i negoziatori si
siano dati un nuovo appuntamento, anche se per ora non si conosce la data ufficiale. Indyk rientrer nei prossimi giorni a Washington per avviare nuove consultazioni, che cercano di rilanciare
una trattativa interrotta da quando
i palestinesi si sono accreditati
presso una quindicina di istituzioni internazionali, gli israeliani
hanno fermato il rilascio concordato del quarto gruppo di detenuti.
Sui colloqui, per, pesano le recenti decisioni di Israele di congelare il trasferimento delle tasse ai
palestinesi proprio come risposta alla richiesta palestinese di
adesione agli organismi internazionali di sospendere la partecipazione allo sviluppo di un impianto per il gas nei pressi della
Striscia di Gaza e di porre un tetto ai depositi bancari palestinesi
nelle istituzioni finanziarie israeliane.

Offensiva dei ribelli su Latakia ostacola la distruzione delle armi chimiche


TRIPOLI, 11. A causa del peggioramento della situazione della sicurezza, sono stati sospesi tutti i voli
nazionali da e per laeroporto internazionale Benina di Bengasi,
nella Libia orientale. Lo ha annunciato il direttore dellaeroporto, Ibrahim Farkach, allagenzia di
stampa libica Solidarity Press.
Farkach non ha indicato quando
lo scalo torner a riprendere la
normale attivit.
La scorsa settimana, gruppi di
abitanti di Bengasi la seconda
citt della Libia avevano annunciato una campagna di disobbedienza civile per chiedere le dimissioni del Congresso generale nazionale (il Parlamento), nuove elezioni e per protestare contro la situazione della sicurezza in citt.
Domenica scorsa, laeroporto
era stato chiuso per molte ore nel
mezzo delle proteste, che avevano
interessato anche lo scalo, con i
manifestanti che avevano bloccato
per ore la strada per laeroporto.
Dalla rivoluzione del 2011 contro
il colonnello Gheddafi, lest del
Paese, e in particolare Bengasi,
teatro di assassinii, scontri armati,
attacchi vari e rapimenti giornalieri di membri delle forze di sicurezza, attivisti, giornalisti, giudici,
ma anche contro stranieri e civili.
Mercoled scorso, due membri
delle forze di sicurezza sono stati
uccisi a colpi di arma da fuoco in
pieno centro cittadino.

Combattenti cercano riparo durante una sparatoria nei pressi di Damasco (Reuters)

DAMASCO, 11. Violenti scontri sono in corso in Siria, nellarea al confine con lIraq, tra contrapposti gruppi armati di matrice fondamentalista islamica.
A fronteggiarsi per il controllo della citt di
Abukamal sono le milizie dello Stato islamico
dellIraq e del Levante (Isil), che avrebbero gi
preso il controllo di alcuni quartieri, e i loro ex
alleati del Fronte al Nusra, in passato in posizione di dominio a Boukamal, dalla quale avevano
costretto al ritiro nel novembre 2012 le forze governative di Damasco. Secondo fonti di stampa
concordi, nella sola giornata di ieri ci sono stati
pi di cinquanta morti. Ieri mattina, fonti citate
dallagenzia Ansa avevano riferito che le milizie
dellIsis formate in gran parte da miliziani non
siriani, come del resto quelle del Fronte al Nusra
avevano preso il controllo di Quriye, un villaggio lungo lEufrate a met strada tra Dayr az Za-

wr, capoluogo dellomonima regione orientale, e


Abukamal.
Da parte sua, lEsercito libero siriano, che aderisce alla Coalizione nazionale considerata da
gran parte dei soggetti internazionali lunica legittimata a rappresentare lopposizione, ha dichiarato di avere ancora il controllo del posto di frontiera con lIraq, verso il quale si stanno dirigendo
le milizie dellIsil, che hanno comunicato di essere intenzionati a raggiungere i nostri fratelli in
Iraq. Il Fronte al Nusra, intanto, ha rivendicato
il duplice attentato con autobombe a Homs, che
laltro ieri ha causato 25 morti e pi di cento feriti
nel quartiere di Karm al Kawz, abitato da alawiti,
la confessione islamica alla quale appartiene il
presidente siriano Bashar Al Assad.
Nel frattempo si va delineando meglio loperazione di distruzione in mare dellarsenale chimico
siriano che il Governo di Damasco sta conse-

Merkel
in unAtene blindata

gnando allOnu e allOrganizzazione per la prevenzione delle armi chimiche (Opac) secondo
limpegno preso lo scorso settembre con la comunit internazionale. Lammiraglio Robert P. Burke, direttore delle operazioni delle Forze navali
statunitensi in Europa, ha detto ieri che dieci Nazioni si sono offerte di partecipare alla forza di
difesa impiegata per la sicurezza della nave statunitense Cape Ray, che proceder alla distruzione
in mare delle armi chimiche. Burke ha aggiunto
che i ministeri dellInterno e della Difesa italiani
garantiranno la sicurezza nelle acque italiane e
nel porto di Gioia Tauro, dove avverr il trasbordo dei container provenienti dalla Siria.
Loperazione dellOnu e dellOpac sta comunque procedendo con qualche ritardo rispetto ai
tempi previsti, anche perch ostacolata dalloffensiva che i ribelli stanno tentando su Latakia, il
porto dove vengono imbarcati gli agenti chimici.

La Serbia e la bonifica
dalle mine
BELGRAD O, 11. In Serbia, dal 2003,
sono state trovate e rimosse oltre
cinquemila mine e quindicimila
pezzi di munizioni inesplose, risalenti ai bombardamenti della Nato
nella primavera del 1999.
Come ha dichiarato nel corso di
una conferenza stampa Branislav
Jovanovi, direttore del Centro serbo per lo sminamento, le aree pi
contaminate da mine e da pezzi di
bombe sono risultate quelle di
Preevo, Bujanovac, Sjenica, nel
sud del Paese balcanico, non lontano dal Kosovo, mentre nella regione settentrionale della Vojvodina
sono state rinvenute per lo pi

Ancora sangue
nel Nord
Waziristan
ISLAMABAD, 11. Ancora sangue nel
territorio pakistano. Questa mattina tredici persone sono morte in
seguito allo scoppio di un ordigno
attivato a distanza e al lancio di
un razzo nel Nord Waziristan, territorio tribale al confine con lAfghanistan. Lo hanno reso noto le
autorit locali. Lo scoppio dellordigno, avvenuto non lontano dal
capoluogo Miranshah, ha investito un veicolo che stava passando,
e ha provocato la morte dei tre
occupanti. Poco dopo miliziani
hanno sparato un razzo contro un
convoglio di veicoli, provocando
dieci morti.
Questi attacchi sinseriscono in
un delicato contesto per il Paese,
sempre alla ricerca di un dialogo
costruttivo con i talebani. Secondo alcuni osservatori, si starebbe
approfondendo, proprio in questi
ultimi tempi, il solco tra i miliziani favorevoli a trattative con il
Governo di Islamabad e quelli
che invece sono contrari a ogni
forma di negoziato.
Il primo ministro pakistano,
Nawaz Sharif, ha nuovamente ribadito la propria determinazione a
proseguire nella ricerca di un dialogo: ci nella consapevolezza che
senza un reale coinvolgimento
dellelemento talebano, il processo
di riconciliazione nel Paese avrebbe fiato corto.

Sospesi
tutti i voli
allaeroporto
di Bengasi

Mille migranti
tratti in salvo
nel Mediterraneo

Agenti davanti alla Banca centrale, bersaglio di un attentato (Afp)

ATENE, 11. In una citt blindata da


rigide misure di sicurezza a causa
di preannunciate manifestazioni di
protesta, arriva oggi ad Atene il
cancelliere tedesco, Angela Merkel,
per una visita di poche ore, durante
la quale incontrer il primo ministro greco, Antonis Samaras. Il cancelliere tedesco, indicano fonti diplomatiche, esprimer durante il
colloquio la propria ammirazione
per gli sforzi compiuti dalla Grecia
per uscire dalla crisi economica.
Sforzi costati molto alla popolazione, che in pochi anni ha visto ridursi del 40 per cento il proprio

reddito. Proprio ieri la Grecia ha


fatto ritorno sul mercato internazionale con la collocazione coronata
da successi di titolo di Stato a 5
anni pari a 2,5 miliardi di euro. Come gi avvenuto nella visita di
Merkel il 9 ottobre di due anni fa,
nelle strade della capitale sono stati
dispiegati oggi circa seimila agenti
di polizia per evitare incidenti.
Inoltre, su decisione della direzione
generale della polizia dellAttica,
sono state vietate le manifestazioni
e le marce di protesta nel centro
della capitale greca per lintera
giornata di oggi.

ROMA, 11. Per tutta la notte, le navi della marina militare italiana,
supportate da motovedette della
capitaneria di porto e della guardia di finanza, hanno tratto in salvo non meno di mille migranti
tra cui molte donne e bambini
nel Canale di Sicilia. Tutti i profughi soccorsi sono in buone condizioni e sono stati trasferiti sulla
nave anfibia San Giorgio. invece morto nellospedale di Ragusa
uno degli immigrati sbarcati marted sera a Pozzallo dopo essere
stato soccorso dalla marina militare. Gi allarrivo era apparso in
condizioni di salute molto precarie. A Trapani, intanto, atteso
larrivo della fregata Zeffiro con a
bordo oltre 400 migranti, tratti in
salvo ieri nelle acque a sud di
Lampedusa.

grosse bombe daereo inesplose.


Ogni anno, in Serbia, vengono
controllati e sminati fra un milione
e mezzo e tre milioni di metri quadrati di territorio, ha precisato
Jovanovi ai giornalisti.
Per la bonifica di quei territori
da mine, bombe a frammentazione
e granate un pericolo ampiamente presente sono necessari fra i 14
e i 20 milioni di euro. E da questanno, per la prima volta, alle
operazioni di bonifica prendono
parte gli artificieri russi del ministero delle Situazioni di emergenza.
Gli specialisti rimarranno in Serbia
fino a settembre.

Algeria
verso il voto
tra violenze
e proteste
ALGERI, 11. Continua, tra le proteste, la campagna elettorale in Algeria in vista delle presidenziali
del prossimo 17 aprile. Le manifestazioni, secondo quanto riferisce
lemittente televisiva Al Jazeera,
non riguardano solo i comizi elettorali del presidente uscente,
Abdelaziz Bouteflika, candidato al
suo quarto mandato presidenziale,
ma anche quelli dei suoi avversari.
Un gruppo di fautori dellastensionismo ha contestato una manifestazione politica del candidato
indipendente, Ali Benflis, nella regione di Al Bouira, ad est di Algeri, mentre un corteo contro le
elezioni ha avuto luogo a Bajaia. I
manifestanti hanno interrotto il
comizio di Benflis che promette
un piano di aiuti economici e
azioni concrete per risanare il Paese e battere la forte disoccupazione chiedendo al candidato rivale del capo dello Stato di ritirarsi
dalla competizione elettorale, non
credendo nella regolarit del prossimo appuntamento delle urne.
Tutta la campagna elettorale
caratterizzata da forti polemiche
sulla corruzione degli apparati statali. Lunica donna candidata
Louisa Hanoune, leader del Partito dei lavoratori.

Secondo il presidente della Bce

Non c ripresa senza lavoro


WASHINGTON, 11. Il nodo della disoccupazione continua a condizionare pesantemente il faticoso cammino della zona euro, nonostante
negli ultimi tempi si siano registrati
progressi che fanno pensare che la
recessione sia ormai alle spalle. lo
scenario indicato ieri dal presidente
della Banca centrale europead
(Bce), Mario Draghi, intervenendo
allInternational Monetary Financial Commettee, il braccio operativo del Fondo monetario internazionale (Fmi).
Draghi ha sottolineato come lalto tasso di disoccupazione continui
a frenare lattivit economica, oltre
a costituire un pesante fardello che
grava sulla vita di migliaia di famiglie. vero che sul fronte dellimpiego sono stati compiuti passi
avanti, rispetto al recente passato,
ma ancora non stato fatto abba-

stanza per sostenere anzitutto i giovani nella sempre difficile ricerca di


un lavoro. Simpone dunque lesigenza di strategie mirate, che contribuiscano a riddrre drasticamente
il numero di coloro che sono privi
di un impiego.
Riguardo agli aspetti positivi riscontrati di recente nella zona euro,
Draghi ha sottolineato i progressi
del prodotto interno lordo (pil),
che infatti aumentato per tre trimestri consecutivi.
Il presidente della Bce ha poi invitato a non cadere nella trappola
del compiacimento di fronte ai
positivi risultati ottenuti sul fronte
del risanamento dei conti pubblici.
Infatti abbassare la guardia, ha ammonito il numero uno della Bce, significherebbe correre il rischio di ripetere i gravi errori gi commessi in
passato.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

sabato 12 aprile 2014

Tolto lo strato di nero


e ripristinata loriginaria policromia
lintensa umanit della figura
viene restituita ai fedeli
Che vedranno cos un corpo vero

Torna restaurato sullaltare maggiore del duomo di Firenze il crocifisso di Benedetto da Maiano

Il legno delluomo
di TIMOTHY VERD ON
opo un restauro a cura
dellOpificio delle Pietre Dure durato quasi
quattro anni, torna al
suo posto nel duomo di
Firenze il massimo capolavoro della
plastica depoca savonaroliana, il
Crocifisso ligneo di Benedetto da
Maiano. Veristico ed eroico, patetico
e lirico, colloca sopra laltare maggiore del duomo la visione paradossale della debolezza di Dio [che]
pi forte degli uomini (1 Corinzi, 1,
25b), Ges Cristo offertosi volontariamente per i
peccatori.
E
lintensa
umanit della figura del
Salvatore, per un secolo e
mezzo oscurata dallo strato di nero simulando il
bronzo applicato da un
maestro
ottocentesco,
Giovanni Dupr, torna
come elemento lessicale
dominante della liturgia
del duomo, grazie alla riscoperta policromia originale dellopera, che la eleva dalla categoria del segno a quella di segno vitale. I fedeli vedranno
cio limmagine di un
corpo vero, convulso da
vera sofferenza, nobilitato
da vera speranza.
Insieme al recupero del
colore, il restauro ha reso
note le dimensioni e la tipologia delloriginale perizoma. Quello modellato
in stoffa intrisa di cera
delledizione ottocentesca
era cortissimo, poco pi
di una fascia mossa di tessuto. Ma
rimossa la finta bronzatura, le tracce
di policromia sulle gambe del Cristo
hanno indicato invece che il perizoma quattrocentesco doveva ricoprire
tutta la parte superiore della coscia,
e un nuovo perizoma stato perci
realizzato dai restauratori, simile a
quanto vediamo in altri crocifissi del
periodo.
Il Crocifisso del duomo ha una storia ben documentata ma non per

questo affatto chiara. Fu acquistato


dallOpera del duomo nel luglio del
1509 dal figlio dello scultore, Giovanni di Benedetto da Maiano (morto il padre nel 1497), e venne poi dipinto nel maggio del 1510 da Lorenzo di Credi. Nel giugno dello stesso
anno un octonaio, certo Michelagnolo di Guglielmo, fu pagato per
la opera della diadema di rame dorata e della corona di spine facta per
il crucifixo dello altare maggiore.
Nel medesimo gruppo di documenti
conservati
allArchivio
dellOpera di Santa Maria del Fiore
vi anche il pagamento per due

braccia e un quarto di taffecta alexandrino per aggiungere al mantellino del crocifixo. Si tratta cio di
unopera scolpita prima del 1497, anno di decesso dellartista, ma rimasta
nella sua bottega fino al 1509, che in
quellanno e nel successivo viene
adattata per assumere il ruolo di
principale arredo liturgico della cattedrale.
Ma per chi avrebbe realizzato un
Cristo cos monumentale, pi gran-

de del naturale (190 centimetri per


177) e iperbolico nella definizione
muscolare, Benedetto da Majano? E
quando? E perch non ha provveduto lui a farlo dipingere, comera
luso? Perch non lo ha consegnato
al committente? Sono domande ineludibili: gli scultori del periodo non
producevano costose opere in grande formato per speculazione, nella
speranza cio di trovare un compratore. Lavoravano quasi sempre su
commissione.
Alle ultime due domande, la risposta quasi scontata: il Crocifisso
non fu n dipinto n consegnato per
il sopraggiunto decesso di Benedetto
da Maiano nel 1497. Tale interpretazione a sua volta implica la risposta
alla domanda riguardante la data
dellopera, che verrebbe cos a collocarsi negli ultimi anni di vita dellartista. Una datazione, del resto, consona con lo stile dellopera, che
quella che troviamo nei grandi crocifissi raffigurati nelle xilografie dei
coevi trattati savonaroliani.
Ma chi avrebbe potuto commissionare unopera di queste dimensioni? troppo grande per una casa o
oratorio privato, e lunica delle grandi chiese di Firenze che negli anni
1490 stava realizzando importanti arredi liturgici era il duomo stesso, che
nel 1491-1492 fece partire il progetto
di decorazione musiva della Cappella di San Zanobi dietro laltare maggiore, coinvolgendo nella prima fase
Domenico e Davide del Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Gherardo e
Monte di Giovanni.
Vi motivo di pensare che nello
stesso periodo fu fatto qualche tentativo di nobilitare il coro ligneo intorno allaltare maggiore, che era
sempre quello provvisorio realizzato
da Filippo Brunelleschi nel 1436.
Una miniatura di Monte di Giovanni, raffigurante lingresso in duomo
di Leone X nel 1515, fa vedere il coro
brunelleschiano con laggiunta di un
arco marmoreo allovest e un altro
dietro laltare maggiore a est, che verosimilmente fanno parte di queste
migliorie iniziate presumibilmente
gi alla fine del Quattrocento.

Nella miniatura, sopra larco


orientale scorgiamo un crocifisso policromo che, anche se molto semplificato, deve essere quello di Benedetto da Maiano comprato e dipinto tra
il 1509-1510. Dietro il crocifisso poi
Monte di Giovanni fa vedere il
drappo donore allungato con il
taffecta alexandrino menzionato
nel documento del 1510.
La commissione del Crocifisso di
Benedetto poteva rientrare cio in
un progetto a lungo termine di ammodernamento dellarea liturgica
sotto la cupola e pi a est, nella cappella absidale di San Zanobi: un
progetto forse concepito in chiave
savonaroliana, in cui il crocifisso gi
esistente, dincerta paternit e vecchio di almeno ventanni, non sembrava adeguato. Realizzato il nuovo
crocifisso per sia la morte di Benedetto da Maiano nel 1497, sia il tempo tumultuoso che segu, posticiparono alla fine del primo decennio
del secolo successivo il completamento dellopera e la sua collocazione. Nel 1519 lOpera di Santa Maria
del Fiore deliberer di sostituire finalmente il vecchio coro brunelleschiano, descritto come valde dirutus
et (...) in pluribus partibus corrosus, e
nel 1520 Giovanni dAlessio e Nanni
Unghero vengono pagati per un
nuovo coro ligneo, destinato a essere
sostituito a sua volta dal monumen-

tale
coro
marmoreo
di
Baccio
Bandinelli,
realizzato a
partire dagli
anni
1540
per Cosimo I
de Medici.
Ma in tutti
questi vari passaggi sembra essere rimasto sullarco dietro laltare maggiore il Crocifisso di Benedetto da
Maiano, che, nella risistemazione
bandinelliana del presbiterio, divenne lelemento centrale di un vero e
proprio dramma scultoreo, con statue colossali di Dio Padre benedicente
e Cristo deposto sorretto da un angelo
sotto di esso, le titaniche sculture di
Baccio oggi a Santa Croce.
Simili rimandi al Cinquecento
gettano luce su questo Cristo scolpito prima del 1497 ma dipinto solo
nel 1510: su unopera cio in cui la
monumentalit e classicit del Davide michelangiolesco, realizzato tra il
1501 e il 1504, erano sia preannunciate che commentate. Perch se da una
parte il capolavoro di Benedetto da
Maiano adombrava il gusto aulico
del secolo che stava per nascere,
dallaltra la policromia del crocifisso,
eseguita mentre il Buonarroti affrescava la volta della Sistina, rafferm
la perdurante indole naturalistica

Il Requiem di Verdi nella cattedrale di Toledo

Muti per El Greco


In onore di Domenicos Theotocopoulos, alias El Greco, Riccardo
Muti dirige sabato 12 aprile nella cattedrale di Toledo il Requiem di
Giuseppe Verdi, con lorchestra giovanile Cherubini, assieme al coro
e allorchestra titolare del Teatro Real, dove il maestro replicher
con la stessa formazione luned 14 aprile. Il concerto uno dei momenti centrali delle celebrazioni per il quarto centenario della morte
del pittore. Lo riferisce il quotidiano El Pas, a margine di unintervista nel quale il maestro definisce la musica come unarma importantissima per unire. Ma i Governi, aggiunge, non ci credono.
A loro interessano pi i cannoni che la musica e la cultura.

dellarte devota. Se potessimo esporre accanto ai crocifissi lignei di Donatello, Filippo Brunelleschi e Michelangelo giovane questo di Benedetto da Maiano, lopera troverebbe
la sua giusta cornice stilistica e spirituale.
Andrebbe aggiunta poi unaltra
immagine, non una scultura ma una
tela di Luca Signorelli di analoghe
dimensioni (247 centimetri per 165):
il Cristo in croce adorato dalla Maddalena degli Uffizi, databile tra 1502
e 1505.
Grazie al restauro sopra laltare in
duomo il Crocifisso di Benedetto da
Maiano torna a stagliarsi con la stessa drammaticit che vediamo nella
tela signorellianana, con lo stesso
grande, esizial dolor. Sar poi
larcivescovo di Firenze, il cardinale
Giuseppe Betori, a svelare lopera
restaurata, nel contesto della solenne
azione liturgica del Venerd santo,
quando per tre volte canter le parole: Ecce lignum crucis, Ecco il legno
della croce.

Canonizzazioni
equipollenti
Possesso antico del culto;
costante e comune
attestazione di storici degni
di fede sulle virt o sul
martirio; ininterrotta fama
di prodigi: sono le tre
condizioni per le quali il
Papa, di sua autorit, pu
procedere alla
canonizzazione
equipollente, cio
allestensione alla Chiesa
universale della recita
dellufficio divino e della
celebrazione della messa.
Vengono ricordate dal
cardinale Angelo Amato,
prefetto della
Congregazione delle cause
dei santi, nei due volumetti
appena pubblicati e dedicati
alle canonizzazioni
equipollenti firmate nel 2013
da Papa Francesco
(SantAngela da Foligno,
Citt del Vaticano, Libreria
Editrice Vaticana, 2014,
pagine 73, euro 10; San
Pietro Favre, Lev, 2014,
pagine 73, euro 10). Il
cardinale ripercorre le
vicende biografiche dei due
santi, tracciandone con
rapidi e incisivi tocchi
litinerario e leredit
spirituali.

D allatletica leggera alla lotta contro il tumore

La mia corsa

di LUCA PANICHI
Dan Brown non il solo ad ambientare un suo racconto in un ospedale di Firenze. Lho fatto anchio.
Ma se per il suo Inferno lo scrittore lavora di fantasia, io allospedale dellAnnunziata mi ci sono trovato senza possibilit di scelta. Per trentanni ho fatto latleta, correndo gare tra i 1500 metri e la maratona. Oggi, a quarantacinque anni, continuo a occuparmi di atletica come allenatore. E pensavo che, vista let, la mia carriera da agonista fosse finita. Mi
sbagliavo. Il 14 dicembre 2012 ho sentito il colpo di
pistola che ha dato il via alla gara pi difficile e dura della mia vita. Stavolta il mio avversario non un
velocissimo kenyano. Ho a che fare con il cancro.
Un adenocarcinoma ai polmoni. La sentenza, secca
e precisa come il verbale del giudice di gara, prevede che io campi altri cinque anni, con solo il cinque
per cento di possibilit di guarire.
La mia corsa, dunque, continua. Nella gara che
ora sto vivendo a perdifiato mi trovo a competere
con lavversario pi forte che abbia mai affrontato.
Stavolta la corsa solo per il primo posto, non si
pu puntare ad altro. A volte mi sembra di essere in
vantaggio contro il mio acerrimo rivale. Aumento il
ritmo di corsa e lui ne risente. Altre volte, come accade in una corsa lunga e di resistenza, sono io ad
avere il fiato corto, ad avvertire la fatica. In tanti anni di gare ho imparato a non mollare mai, a resistere
proprio quando sembra che la crisi sia irrisolvibile.
Il fascino della corsa sta anche nel confronto continuo con i propri limiti per superarli.
In questa gara decisiva non sono solo. Ho i miei
tifosi. La mia famiglia, mia moglie e i miei due figli
Ilaria e Federico. E non dimentico le parole del pi
piccolo che, con lo stupore dei suoi 14 anni, mi ha
chiesto a bruciapelo babbo, tu guarisci vero?.
una frase che ripeto quasi come un mantra, nello
stile dei maratoneti, correndo spalla a spalla con e
contro il cancro. E tra i miei tifosi ci sono anche i
ragazzi che continuo ad allenare in pista, cercando
di comunicare la bellezza dello sport vero.
Sto riscoprendo, soprattutto, che la tabella perfetta per trovare landatura giusta verso il traguardo
la fede in Dio. Lesperienza della malattia ha reso

pi forte la mia fede perch ha cambiato me. Ho ritrovato il tempo di pregare, di leggere una pagina
del Vangelo. Preso dalle faccende della vita avevo
messo un po da parte il Signore. Se io mi ero allontanato, Lui sempre stato con me. Ora la vita
terrena mi appare come un test in preparazione alla
corsa celeste, lincontro con Dio: quella corsa che
non finisce mai e, attraverso il percorso della fede,
ha il Paradiso come traguardo.
So anche di avere unottima lepre come diciamo in gergo noi atleti una guida che scandisce il
passo e indica la strada: la Madre di Dio. Sono
molto devoto alla Madonna di Rugiano, santuario
vicino a Rufina, il mio paese natale. Quando ho saputo della mia malattia sono andato subito l e ho

Il libro
Luca Panichi, fiorentino 45 anni, ex atleta e
ora allenatore, racconta la sua gara contro il
cancro nel libro La mia corsa... continua
(Montevarchi, Faliero, 2014, pagine 142),
scritto con Vania Piovosi e in vendita a offerta
libera: il ricavato va al reparto oncologico
dellospedale Santa Maria Annunziata di
Firenze e allassociazione di volontariato
Regalami un sorriso. La prefazione di
Stefano Mei, campione dellatletica italiana.
Se questa contro il cancro una gara
scrive Mei Luca quello giusto per vincerla:
ha il carattere, la forza, la testa. E poi gli
brillano gli occhi!. Tra le testimonianze,
spicca quella di Barbara Cimmarusti che,
allenata proprio da Panichi, il 30 marzo ha
vinto il campionato italiano di 100 chilometri.

pregato davanti alla chiesa, nel punto esatto dove


l8 settembre 1944 mia nonna perse la vita pestando
una mina sistemata dai tedeschi.
Lo ammetto, ho faticato ad accettare la malattia
perch io dovevo stare bene: il mio tempo era troppo prezioso e la programmazione della stagione invernale alle porte. Poi ecco che la clessidra del mio
tempo improvvisamente si capovolta. E ho fatto
appello allatleta. Mi sono detto: non posso lasciarmi andare, devo trovare le motivazioni giuste, proprio come ogni sportivo. Ora le giornate passano e
la gara contro il cancro in pieno svolgimento.
Lospedale dellAnnunziata, precisamente il reparto
oncologico, il mio nuovo campo di allenamento.
Oltretutto vicinissima la mia vecchia pista di atletica, quella pista dove rincorrevo i miei sogni di
atleta. S, il reparto ora la mia nuova pista. Infermiere e capo sala sono i giudici che controllano il
regolare svolgimento della mia corsa. Per la prima
volta in vita mia mi allenano due donne: due medici
professionalmente e umanamente eccezionali. Proprio come dovrebbe essere un vero coach. Da loro
ho tantissimo da imparare.
Anche le chemioterapie sono gare che non avevo
messo in calendario. Ma che devo fare. Sono corse
al buio, con la speranza di trovare una luce. Anni fa
progettavo di andare a correre la 100 km nel deserto. Bene, la chemio proprio quella gara nel deserto
che non ho mai corso. E in questo deserto ho scoperto di essere ancora un atleta, consapevole che
con la passione e la testa si pu fare la differenza.
Ho capito che il cancro lo posso sfidare e che lui sa
che io ci sono e faccio la mia gara.
S, il cancro ha capito che con me se la dovr giocare fino allultimo metro, perch io non mollo. Attacca sempre stato il mio grido di battaglia in gara. Mi sono sempre messo in testa a tirare il gruppo,
anche quando sarebbe stato meglio seguire una tattica pi accorta. Ma non sono mai stato un runner
di retrovia. Ho corso con il vento in faccia, senza

centellinare le energie, per far saltare il banco e sovvertire i pronostici. Proprio quello che serve ora:
sovvertire il pronostico.
I pensieri durante le terapie mi riportano alle tante gare corse, vinte e perse. Alla vittoria nella classica fiorentina Notturna di San Giovanni con un record ancora imbattuto persino dai fenomeni africani, alla maratona di New York e a quella volta che
sono sceso sotto i 30 minuti sui 10.000 metri, meritando la convocazione nellatletica che conta. E anche una proposta di
ricorrere al doping
che ho rifiutato.
Di fatica ne ho
fatta tanta, ma la
corsa non mai stata un sacrificio: piuttosto uno stile di vita e oggi Dio solo sa
quanto mi aiuta aver
imparato a soffrire.
Il cancro mi ha
fatto morire e rinascere. Mi ha ridato
la voglia di vivere.
Senza la malattia
non avrei cambiato
in meglio la mia vita. Ringraziare il
cancro, sembra un
paradosso vero? Ma
non credo di essere
matto. Piuttosto fortemente umano, realista. Oggi vedo
questa vita che scorre e mi entusiasma come non mai. La mattina,
quando mi sveglio, sentire il profumo dellaria mi
rende felice e leggero: una scossa di adrenalina impagabile.
Le giornate ora sono piene, mi sento una persona
che vive in modo utile. E mi rendo conto che le cose non sono mai banali. La malattia mi ha fatto capire che la vita un dono di Dio da affrontare con
speranza e con il sorriso.

sabato 12 aprile 2014

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 5

Paolo Portoghesi
Peribolo circolare del tempietto
di San Pietro in Montorio

di PAOLO PORTO GHESI

o chiamo secolo non


la ordinaria misura
del tempo, ma quelle
grandi tappe dellumanit, in cui appariscono dei principi
nuovi e si trasforma la
faccia del mondo.
Questo avviene per una lenta e costante
elaborazione di tutti gli elementi sociali, i
quali vi lavorano inconsapevolmente; ma
prima di dare il colpo mortale alledificio
crollante, si aspetta un uomo che destinato a riassumere in s tutto quel movimento, al quale tanti elementi cospirano
senza saperlo, e che destinato a dargli il
nome.
Questa la incisiva descrizione data da
Francesco de Santis del ruolo di Machiavelli e che forse ancor meglio che al grande pensatore si attaglia a Donato Bramante larchitetto che con le sue opere mature
ha messo in crisi il pluralismo regionale
che aveva caratterizzato larchitettura
quattrocentesca italiana e al quale egli
stesso aveva dato un importante contributo, non per resuscitare larchitettura romana, come si credeva un tempo, ma per superarla utilizzando le
regole vitruviane e
lesempio dei monumenti antichi in una
nuova sintesi, forgiata
sul
modello
della
Chiesa, dotata quindi
del crisma della unit
e della universalit.
A Urbino, la capitale del Montefeltro,
vicino alla quale si
trova il villaggio di
Asdrubaldo, in cui
nacque nel 1444, Bramante deve la sua vocazione alla chiarezza,
la sua abilit prospettica e il suo amore
per lantico. La viciLarchitetto marchigiano
nanza di Piero della
Francesca, del Laurana, di Francesco di
Giorgio sono alla base di una formazione
culturale non facile per quello che un suo
allievo, il Cesariano, defin patiente filio de
paupertate.
A Milano, dove arriva pi che trentenne, Bramante confronta arditamente leredit di Brunelleschi con quella dellAlberti, associa alla riconquista degli ordini
quella delleffetto spaziale dei monumenti
antichi, a Santa Maria presso San Satiro a
Santa Maria delle Grazie, e in modo paradigmatico nella incisione Prevedari,
elabora un sistema compositivo in
cui archi, colonne e pilastri si
combinano nelle tre dimensioni
in un meccanismo che incatena
sostegni e volte in modo rigoroso e consequenziale.
La veste decorativa nelle
opere milanesi ancora un
elemento essenziale, secondo
la prassi quattrocentesca che
in ciascuno dei centri regionali di elaborazione del nuovo
linguaggio prospetta una diversa ipotesi di arricchimento
plastico degli archetipi derivati
dallantichit.
solo dopo il trasferimento a
Roma, che precede di poco linizio
del nuovo secolo, che larchitetto rinuncia consapevolmente alla decorazione per orientare la sua ricerca verso il puro enunciato degli elementi compositivi.
Nel chiostro di Santa Maria della Pace
interpreta mirabilmente nella purezza assoluta della forma costruttiva la mite intimit del chiostro, come simbolo della vita
monastica. Siamo nei primi anni romani
di Bramante nella Roma di Alessandro VI
Borgia e larchitetto interessato soprattutto allo studio e al rilievo dei monumenti antichi. Nel 1503 lelezione di Giulio II
produce un profondo mutamento nella vita dellarchitetto: il suo programma filologico messo in crisi da ci che il nuovo
Papa gli chiede: di aiutarlo cio in una serie di imprese di vastissimo respiro per le
quali non sarebbe bastata una intera vita.
Lincontro tra il bellicoso Pontefice ormai
settantenne e larchitetto che stava per
compiere i sessantanni si risolse in una
profonda amicizia basata sulla complementarit dei caratteri e sul comune entusiasmo per un ideale pragmatico e ottimistico. Laneddoto dellarchitetto che legge
e commenta Dante al capezzale del Papa
malato indizio rivelatore di una solidariet che oltrepassa la specificit dellimpegno architettonico.

Cinquecento anni fa, l11 aprile 1514, moriva Donato Bramante

La regola del centro


Laspetto pi affascinante la semplicit del risultato
Il primo atto della collaborazione tra
Giulio II e Bramante il cortile del Belvedere, il monumentale congiungimento cio
di due strutture edilizie separate, divise da
un paesaggio campestre: il palazzo Vaticano, intessuto intorno allangusto cortile
del Pappagallo e la palazzina del Belvedere costruita da Innocenzo sullo sprone di
una collina affacciata sui prati di Castello.
Le due costruzioni si trovavano su piani
diversi e avevano una volumetria piuttosto
irregolare cos che limpresa del collegamento appariva ardua e rischiosa. Il solo
fatto di vedere le due unit staccate, inserite in uno scenario naturale, come collegabili in un solo organismo, denuncia un
nuovo modo di pensare in termini dimensionali. Per la prima volta infatti nel Belvedere recuperata la dimensione urbanistica della citt antica e di conseguenza la
prassi di riplasmare artificialmente il paesaggio. Come la costruzione del foro di
Traiano aveva richiesto la demolizione della Velia, la celebre collina che separava la
regione dei Fori dalla Suburra, cos la costruzione del cortile del Belvedere richiese
un massiccio ritocco della situazione naturale e come i Fori Imperiali si contrapponevano alla citt antica in qualit di organismi autonomi, chiusi e introversi, esso si
pone quale recinto autonomo, ordinato rispetto a una visuale gerarchica corrispondente a una delle finestre dellappartamento pontificio.

Paolo Portoghesi
Progetto definitivo di Bramante per San Pietro

Quando si entra nel presbiterio di Santa Maria del Popolo la memoria torna
spontaneamente alla pala di Brera di Piero
della Francesca, in cui appaiono tanti elementi analoghi: i cassettoni, la conchiglia
del catino, labside con il vano voltato a
botte che le fa da preludio; ma al prototipo pierfrancescano larchitetto ha aggiunto oltre alla potenza della struttura articolata, il valore di una luce intrinseca alloggetto, non pi lume universale ma lume
particolare generatore di effetto.
Lorganizzazione gerarchica dellinsieme
possiede analogie strutturali molto forti
con la pianta bramantesca di San Pietro,
tanto da far pensare che qui possa essere
ricercata una chiave iconologica per lo
schema della basilica, dove la tematica
dellottagono del quadrato e del cerchio fu
affrontata probabilmente tenendo conto

contro dal tutto nasce incessantemente il


singolo e al tempo stesso esso singolo e
tutto; certo esso appare come una parte,
ma a un occhio acuto si disvela come tutto (Enneade, V, IV, 28).
A unaltra pagina di Plotino fa pensare
il rapporto tra cavit e sodi murari della
planimetria bramantesca: un rapporto di
complementarit e di equilibrio dinamico
forse suggerito dalla tecnica del getto che
larchitetto aveva studiato nei monumenti
romani. Ma come pu il corporeo, accordarsi con ci che superiore al corpo?
si chiede Plotino nella prima Enneade, e
traendo un paragone dallarchitettura aggiunge ebbene dimmi come larchitetto,
dopo aver commisurato la forma esterna
della casa alla intima forma di essa la giudica bella? La ragione nel fatto che tolte
le pietre quanto vi desterno non altro
che forma interna, suddivisa s nella esteriore massa materiale, ma esistente, indivisibile, pur se raffigurata nel molteplice.
Bramante arriva al suo risultato di unit
spaziale utilizzando con straordinaria capacit sintetica una serie di esperienze
lontane nello spazio e nel tempo. Le terme romane suggeriscono la scala e lordine; ma la loro struttura per sequenza di
spazi autosufficienti respinta a vantaggio
della fusione spaziale tardo-antica. Della
tradizione medievale viene assorbito il
procedimento proposizionale usato nella
connessione delle campate, che deriva dalla logica scolastica, e il carattere verticalistico dello spazio centrale.
Il progetto bramantesco conteneva in s
una potenzialit urbanistica nel senso di
una estensione della regola della centralit
a un grandioso recinto in cui la basilica si
inscrive, riferimento evidente alla Gerusalemme Celeste descritta nellApocalisse.
Bramante studia questa idea in due diverse soluzioni collegando il recinto allorganismo o lasciando la chiesa nel suo isolamento. Cos raffigurata nel disegno a
matita (il n. 104 della collezione degli Uffizi).
Questo disegno, forse lunico per cui
dimostrabile lautografia bramantesca,
una delle testimonianze pi intense
dellitinerario progettuale della basilica ed
esprime in modo radicale lesigenza di un
rinnovamento che dalla chiesa come edificio si estenda alla Chiesa come istituzione
coinvolgendo la Curia e la struttura stessa
della citt anticipata nel microcosmo
delledificio. un disegno senza dettagli,
una idea abbozzata come descrizione di
un sogno: un riflesso, probabilmente, delle
accese appassionanti discussioni dellarchi-

Giulio II in un momento tragico di frustrazioni e di attesa. Nel 1505 infatti nessuno dei grandi problemi che egli ha in animo di affrontare risolto, a Roma infuria
la peste, lintegrit territoriale dello Stato
minacciata da pi parti.
Lidea sembra nascere dalla meditazione
della morte; in principio il Papa pensa
unicamente al suo sepolcro e lo immagina
a somiglianza di quello dello zio Sisto
IV isolato come unarca, ma altissimo:
come un antico mausoleo. Poich nessuna
cappella della vecchia basilica pu contenerlo occorre pensare a un
organismo in scala con il
monumento. probabilQuando progetta la basilica vaticana
mente la grandiosit del
nuovo programma che
parte da una grande area
rende palese la inadeguacoperta da una cupola
tezza della concezione con
cui il restauro di San PieDalla quale si irradiano
tro stato iniziato dal
una serie di eventi spaziali omogenei
Rossellino.
Sebbene sia poco attendibile la tesi vasariana sedel presbiterio dimostrato dalla accen- condo cui la nuova chiesa sarebbe dovuta
tuazione luminosa della nicchia absidale sorgere attorno al sepolcro, pur vero che
colpita dalla luce radente con due finestre mausoleo e chiesa sono nella visione giuricavate sul lato destro. Le due fonti lumi- liana organicamente collegati. Il sepolcro
nose agiscono come fari tra le quinte di avrebbe probabilmente occupato una capun palcoscenico, determinando nel catino pella minore; ma questa cappella doveva
scanalato e nelle membrature che incorni- essere parte omogenea di un tutto abbaciano la nicchia un giuoco di sbattimenti stanza grande da poluminosi che tradisce la consumata espe- ter accogliere al suo
rienza di Bramante pittore. Solo una illu- centro, con debita
minazione radente poteva creare un effetto proporzione, la tomdi gradazioni e inversioni tonali cos raffi- ba dellapostolo Pienato come quello che rende illusoriamente tro.
e magicamente profonda labside di Santa
Bramante, quando
Maria del Popolo e solo a patto che la incaricato di proconnessione tra le forme pure, i semici- gettare la basilica valindri, il quarto di sfera, i prismi fosse ticana, punta sullorcalibrata con esattezza millesimale.
ganismo in senso alNel tempietto di San Pietro in bertiano fatto di parti
Montorio, il pi minuscolo dei concatenate e dotato
monumenti chiave della storia di un alto grado di
dellarchitettura la centralit complessit. Il punto
lidea dominante che immedia- di partenza un
tamente si impossessa dellos- grande spazio coperservatore e lo costringe a una to a cupola, ma queindagine mentale sulle ragioni, sto elemento domisulle regole, sulle propriet di nante non si isola dal
questa legge strutturale. Per ap- contesto, ne diventa
prezzare in tutta la sua comples- invece il nucleo di
sit e chiarezza lenunciato brasviluppo intorno al
mantesco occorre reintegrare menquale germinano una
talmente il tempietto nel suo origiserie conchiusa di
nario spazio-ambiente che, come il
eventi spaziali omoSerlio ci ha tramandato, doveva essere
genei. Il principio
definito da un loggiato concentrico
della concrescita si
Santa Maria del Popolo (foto Portoghesi)
anulare.
generalizza. Lo spaC una pagina del commento di Marsizio centrale, come fislio Ficino al Convivio di Platone che sembra fatta apposta per commentare il tem- sato in un processo
pietto bramantesco e coglierne le aree di di crescita, si espande in quattro direzioni tetto con il Pontefice in cui convergevano
significazione simbolica al di l di coinci- attraverso i bracci della croce. In questo due vocazioni profetiche.
Bramante entrato nella storia come
denze univoche difficilmente dimostrabili. modo viene fissato un modello spaziale
E non senza proposito scrive il Ficino che si ripete quasi identico nei quattro va- fondatore di un nuovo linguaggio diffuso
gradualmente in tutta Europa, anche in
gli antichi teologi posero la Bont nel ni cupolati disposti diagonalmente.
Il principio della espansione lungo gli grazia della maestria dei suoi allievi, Rafcentro: e nel cerchio la Bellezza. Dico certamente la Bont in un centro: e in quat- assi ortogonali si ripete poi in forma sem- faello, Baldassarre Peruzzi, Jacopo Sansotro cerchi la Bellezza. Lunico centro di plificata in tutta la catena di quelli che vino, Antonio da Sangallo il giovane, il
tutte le cose Dio. I quattro cerchi che potremmo definire spazi di mediazione. Sanmicheli e via dicendo.
La sua fama di radicale impaziente indintorno a Dio continovamente si rivol- Questi spazi, ora sfruttati come passaggi,
gono, sono la Mente, lAnima, la Natura e ora come cappelle, assorbono la dilatazio- novatore ha colpito la fantasia popolare
la Materia. La Mente Angelica cerchio ne dello spessore dei grandi muri di spina ed ironicamente condensata nel fantasiostabile: lAnima, per s mobile: la Natura, che affiancano i bracci della croce deter- so aneddoto narrato dal Guarna nella sua
in altri, ma non per altri si muove: la Ma- minata dalla forma smussata dei piloni Simia. Giunto in Paradiso in cospetto di
san Pietro larchitetto avrebbe dichiarato:
teria non solo in altri, ma ancora da altri della cupola.
Laspetto pi affascinante della plani- Prima di tutto io voglio eliminare questa
mossa. Ma perch noi Dio chiamiamo
Centro e quelli altri quattro perch cerchi, metria bramantesca la limpidezza delle strada di accesso cos aspra e difficile da
dichiareremo? Il Centro un punto del leggi aggregative e la semplicit del risul- salire che conduce dalla terra al cielo; io
cerchio stabile e indivisibile: donde molte tato. In effetti larchitetto riuscito in mo- ne far un altra cos dolce e larga, che le
linee divisibili e mobili, vanno a la lor si- do impressionante a realizzare lunit nella anime dei deboli e dei vecchi vi possano
molteplicit attraverso un rapporto di salire a cavallo. Inoltre penso di buttar
mile circonferenza.
Lidea di ricostruire integralmente la ba- omogeneit tra parte e tutto che fa pensa- gi questo paradiso e farne uno nuovo
silica di San Pietro, abbandonando la re a una pagina di Plotino sul rapporto con pi belle e pi allegre abitazioni per i
piccola riforma iniziata da Niccol V e tra realt mondana e idea: Quaggi... beati. Se queste cose vi accomodano sono
traducendo in scala eroica la primitiva ba- ogni parte nasce sempre da unaltra e ogni con voi; altrimenti me ne vado a casa di
silica costantiniana, nasce nella mente di singolo semplicemente parte; lass per Plutone.
dei riflessi simbolici delle scelte geometriche.
La densit di aggettivazione comune alla volta e ai monumenti sansoviniani si
riassorbe nelle forme grandiose e semplificate della architettura bramantesca che
raggiunge qui uno dei suoi risultati pi alti. La decorazione accettata nella misura
in cui il suo ruolo pu essere circoscritto e
delimitato esattamente senza interferire
con la calcolata gerarchia delle strutture.
Che la forma architettonica voglia fare
da protagonista nellimmagine complessiva

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

KIEV, 11. La Conferenza episcopale


ucraina si unisce allappello alla pace e allintegrit territoriale lanciato
nei giorni scorsi dal Consiglio ucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose (Auccro). I vescovi
cattolici, secondo i quali bisogna
evitare qualsiasi coinvolgimento o
scontro per motivi religiosi, aderiscono appieno alla posizione comune espressa dalle altre confessioni e
fedi. Condanniamo si legge nel
comunicato dellAuccro le manifestazioni di separatismo e sosteniamo
lintegrit dellUcraina entro i suoi
confini riconosciuti a livello internazionale. Sulla stessa lunghezza
donda la Conferenza episcopale
che condanna ogni tentativo di
provocare e infiammare lodio per
motivi religiosi e sostiene lintegrit del Paese. Inoltre si incoraggiano i fedeli a continuare a pregare il Cuore Immacolato di Maria,
come abbiamo fatto il 20 marzo
scorso a Kharkiv.
Dal canto suo la Chiesa ortodossa
ucraina legata al patriarcato di Mosca riferiscono il Religious information service of Ukraine e il Sir
ha chiesto in una lettera al presidente russo Vladimir Putin di non permettere una scissione dellUcraina e
di fermare un possibile scontro militare tra i due popoli. In unintervista, il metropolita di Boryspil e Brovary, Anthony (Pakanych), responsabile degli affari religiosi della
Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Mosca, ha dichiarato di sperare che sia ancora possibile non
accettare la guerra, aggiungendo
che la Chiesa ortodossa ucraina ha
risposto allappello delle autorit e
sta raccogliendo mezzi, prodotti alimentari e medicine per lesercito
ucraino come loro dovere non solo
civile ma anche cristiano. Secondo
Anthony, il patriarca russo Cirillo
sta facendo tutto il possibile e sta
usando tutta la sua autorit per non
permettere lo spargimento di sangue
tra due popoli fraterni.
Restano tuttavia forti i timori della comunit cattolica dopo lultima-

sabato 12 aprile 2014

Cerimonia presieduta dal metropolita Hilarion

Ritorno alla fede

La Conferenza episcopale si unisce allappello dellAuccro

Pace
per lUcraina
tum lanciato ai manifestanti filorussi
perch pongano fine alle proteste.
Preoccupa soprattutto la minaccia
delluso della forza. Secondo fonti
della Chiesa cattolica latina citate
dal Sir, tutto si gioca in queste ultime ore. Lultimatum stato lanciato mercoled scorso dal ministro
dellInterno, Arsen Avakov, ai manifestanti filorussi affinch pongano
fine alle azioni di protesta in Ucraina orientale, tramite negoziato o
con luso della forza. Chiediamo di
pregare, perch tutto si risolva nella
pace. A Kharkiv, cuore della diocesi cattolica latina (che conta cinque
parrocchie, un monastero di suore

di clausura e una cattedrale che si


trova al centro della citt, proprio
dove si sono svolte le manifestazioni), c tantissima gente che sta
provocando la popolazione: hanno
tolto le bandiere ucraine dagli edifici occupati, vogliono distruggere
lunit della nostra Patria. Abbiamo
vissuto un clima di guerra: macchine bruciate, lancio di bombe, occupazione di edifici pubblici. La gente
sta ancora in strada e i nostri parrocchiani hanno paura di andare
nella cattedrale. Siamo preoccupati
per le suore del monastero di clausura perch ci dicono che non sanno cosa sta succedendo.

MOSCA, 11. Il rito viene amministrato due volte allanno e simboleggia


il ritorno alla Chiesa ortodossa russa
di coloro che si sono temporaneamente allontanati dalla fede per seguire sette e altri insegnamenti
pseudoreligiosi. Mercoled scorso la
cerimonia ha avuto luogo, come
sempre, nella chiesa di Nostra Signora Gioia di Tutti gli Afflitti in
Bolshaya Ordynka, a Mosca, ed
stata presieduta dal metropolita di
Volokolamsk, Hilarion, responsabile
del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del patriarcato di
Mosca.
Cinquantaquattro le persone
informa un comunicato che hanno rinunciato al paganesimo, alle illusioni delle sette e a false credenze
scismatiche, promettendo sul Vangelo fedelt alla Chiesa.
Dopo il giuramento, Hilarion ha
posato il suo omoforio sulla testa di
ciascuno di coloro che sono tornati
alla fede. Oggi ha recitato il metropolita il Signore ti ha riportato
alla santa Chiesa, la Chiesa alla
quale un tempo eri stato condotto
da Dio attraverso il sacramento del
santo Battesimo, dalla quale te ne
sei andato per seguire delle illusioni
e alla quale sei tornato oggi attraverso il pentimento.
Parlando poi della vita nella
Chiesa, il metropolita di Volokolamsk ha detto che essa possiede tutto
il necessario per rendere una persona felice in questa vita e per prepararla al passaggio alla vita futura.
Solo i non credenti e coloro che
hanno poca fede possono pensare
lesistenza come se fosse uno spazio
di tempo nel quale si deve prendere
il pi possibile di tutto e che ci
che li attende dopo la morte sconosciuto. Questo spesso detto da
coloro i quali credono che non si

deve pensare alla morte ma prima


di tutto alla ricchezza materiale e al
successo. E ci sono poi coloro, ha
concluso il metropolita Hilarion,
che, pur essendo consapevoli del
fatto che ognuno di noi ha un senti-

mento religioso intrinseco e che


lanima umana ha un desiderio
istintivo di Dio, insegnano ogni tipo di menzogna, false dottrine e la
superstizione, invece di insegnare alla gente la verit.

Il patriarcato di Mosca sollecita interventi di restauro

Corsa contro il tempo


per salvare le chiese di legno

Convegno a Parigi sulla centralit della Parola di Dio

Bibbia questione ecumenica


di RICCARD O BURIGANA
I cristiani comprendono le sacre
Scritture? Sono in grado di cogliere
lattualit e la ricchezza della Parola
di Dio? Sanno porsi in ascolto in
modo da rafforzare il cammino ecumenico? Con queste domande si
aperto il convegno ecumenico intitolato Lire la Bible, couter la Parole.
Enjeux et expriences cumniques, tenutosi a Parigi nei giorni scorsi. Il
convegno stato promosso dallIstituto superiore di studi ecumenici
(Iseo) dellInstitut Catholique de Paris in collaborazione con lIstituto
protestante di teologia e lIstituto di
teologia ortodossa Saint-Serge, secondo una tradizione che va avanti

Crescono
i minareti
in Danimarca
COPENAGHEN, 11. Presto (si parla
di poche settimane) a Copenaghen, nel quartiere centrale di
Nrrebro, verr inaugurata la pi
grande moschea della Danimarca.
Costata ventuno milioni di euro,
in gran parte arrivati dallex sovrano del Qatar, emiro Hamad
bin Khalifa al-Thani, una volta
aperta si sosterr con mezzi propri derivanti dallaffitto delle proprie sale e strutture, come ha dichiarato al Sir il portavoce del
Consiglio islamico, Mohamed alMainouni. La sua costruzione ha
suscitato polemiche in un Paese
nel quale ancora vivo il ricordo
delle violente reazioni seguite alla
pubblicazione, nel 2005, sul quotidiano Jyllands-Posten, delle
vignette satiriche su Maometto.
Ma, assicurano gli osservatori, per
gran parte dei cittadini la nuova
moschea mentre per altre stato presentato il progetto costituisce un segno di pacifica convivenza tra cristiani e musulmani (il
4,3 per cento della popolazione).

da diversi anni, nata per offrire lopportunit di una riflessione e di confronto su un tema particolarmente
importante nel campo del dialogo
ecumenico.
Il tema scelto questanno stato
lettura e ascolto della Bibbia come
campo privilegiato del cammino ecumenico: in esso si confrontano tradizioni storiche ed esperienze quotidiane che, da una parte sostengono il
dialogo ecumenico, dallaltro mostrano chiaramente come proprio a partire dalla lettura delle sacre Scritture
e dalla loro interpretazione si siano
sviluppate e accentuate le divisioni
tra i cristiani. Questo tema stato
scelto anche per favorire un maggior
coinvolgimento dei giovani nella lettura e nellascolto della Parola di
Dio in prospettiva ecumenica (al termine dellincontro stata data la parola a tre giovani teologi per una loro valutazione). Al convegno, aperto
da Jacques-Nol Prs, direttore
dellIseo, si a lungo discusso del
valore ecumenico delle traduzioni interconfessionali, soprattutto in rapporto alluso che ne viene fatto nelle
liturgie delle singole comunit; sul
tema delle traduzioni, come su altri
argomenti, non ci si limitati
allorizzonte francese, in considerazione del fatto che, in Francia come
in altri Paesi europei, si hanno ormai
presenze cristiane provenienti da tutto il mondo. Tali presenze arrivano
portandosi dietro approcci molto diversi tra loro nei confronti della Parola di Dio, tanto pi quando
provengono da luoghi dove forte il
dibattito su Bibbia, antiche tradizioni religiose e nuove forme di
predicazione delluniverso pentecostale.
Il convegno parigino ha messo in
evidenza come in Francia si possa
accedere, a costi ragionevolmente
bassi, al testo biblico, cos come esista una vasta letteratura di introduzioni e di commenti alla Scrittura,
molti dei quali pensati e scritti in
termini ecumenici, tanto da favorire
la comprensione delle diverse letture
date dalle Chiese e dalle comunit
ecclesiali nel corso dei secoli. Come
presentare il testo biblico alluomo e
alla donna di oggi? Si tratta, stato
spiegato nei vari interventi, di una
questione ecumenica, che tocca tra-

sversalmente tutte le comunit cristiane, sulla quale si sviluppato un


ampio dibattito, andato oltre la dimensione del rapporto tra Bibbia e
predicazione domenicale. A partire
da alcune relazioni c stata infatti
una valutazione della presenza delle
sacre Scritture nelle pratiche devozionali e nelle liturgie delle diverse
tradizioni, con una particolare attenzione alla riscoperta della centralit
della Bibbia nella liturgia della Chiesa cattolica, soprattutto dopo la celebrazione del concilio Vaticano II. Si
poi parlato della presenza della
Bibbia nella pastorale quotidiana,
ponendo laccento su come la lettura
della Scrittura debba essere una fonte privilegiata nellazione caritativa
dei cristiani, nellaccoglienza degli
ultimi della societ; proprio una lettura condivisa pu essere uno strumento privilegiato in tale azione, attraverso la quale i cristiani testimoniano ununit che si alimenta dalla
condivisione della Parola di Dio, come dimostrano molte esperienze ecumeniche realizzatesi in Francia negli
ultimi anni, oggetto di comunicazioni e interventi.
Il convegno ha infine affrontato il
rapporto tra lanimazione biblica
(anche attraverso il confronto tra i

percorsi formativi nelle diverse tradizioni cristiane) e il reale peso che le


sacre Scritture hanno nella vita delle
comunit. Su questultimo punto si
manifestata ampia convergenza: una
formazione ecumenica alla lettura e
allascolto della Parola di Dio costituisce una premessa fondamentale e
irrinunciabile per costruire una comunit che ponga al centro della
propria esperienza di fede la costruzione della comunione, al suo interno e con altre comunit locali pur di
tradizioni cristiane diverse. A quasi
cinquantanni dalla promulgazione
della costituzione Dei Verbum, che ha
indicato strade nuove nel rapporto
tra Parola di Dio, vita della Chiesa e
dialogo ecumenico, con questo convegno concluso da monsignor Vincent Jordy, vescovo di Saint-Claude,
presidente del Consiglio per lunit
dei cristiani e le relazioni con lebraismo della Conferenza episcopale
francese si voluto riaffermare la
centralit della lettura della Bibbia
per un cammino ecumenico che voglia non solo scoprire un patrimonio
spirituale in comune ma aiutare i cristiani ad annunciare, insieme, con
maggiore efficacia, la buona novella
al mondo.

MOSCA, 11. Due anni di tempo per


salvare dalla distruzione le tipiche
chiese di legno della Russia settentrionale. lappello lanciato, attraverso il sito in rete del patriarcato
di Mosca, da padre Alex Yakovlev,
responsabile del progetto Common
Cause e membro del dipartimento
sinodale. Pi della met delle chiese costruite in legno, sopravvissute
al periodo del regime sovietico nei
boschi e nelle aree settentrionali di
Arcangelo, Vologda, San Pietrobur-

Compie 150 anni


la presenza
ortodossa
in Mongolia
ULAN BATOR, 11. Compie centocinquantanni la presenza ortodossa in Mongolia. Il 3 aprile
1864, nella piccola chiesa della
Santa Trinit adiacente il consolato russo di Urga (il vecchio
nome della capitale Ulan Bator), veniva celebrata la prima
divina liturgia. Lanniversario di
quella che considerata la data
di nascita dellortodossia in
Mongolia stato ricordato nei
giorni scorsi con uno speciale
annullo postale e una cerimonia
alla quale come riferito dal sito in rete del Dipartimento delle relazioni esterne della Chiesa
ortodossa russa hanno partecipato autorit e numerosi fedeli. Lincontro stato loccasione
per ricordare le varie tappe della presenza ortodossa in terra
mongola. In particolare sono
stati rievocati i tempi bui del
periodo sovietico. Nel Paese la
vita della Chiesa ripresa solo
nel 1990. Infatti, solo dopo il
crollo dei regimi comunisti in
Europa orientale alla fine del
1989, la Mongolia ha intrapreso
una lenta e tortuosa transizione
verso la democrazia. Cos, nel
2001, il metropolita di Smolensk e Kaliningrad, Cirillo, oggi
patriarca di Mosca, ha potuto
porre la prima pietra della nuova chiesa dedicata alla Santa
Trinit. Il tempio stato realizzato e consacrato nel 2009.

go e della Carelia, ha urgente bisogno di restauro.


Abbiamo due anni di tempo
per intervenire, altrimenti andranno completamente distrutte, ha
detto il sacerdote, il quale sottolinea anche come il lavoro di recupero e conservazione di questi luoghi di culto, testimoni della tradizione russa e della resistenza della
fede negli anni della dittatura, sia
particolarmente apprezzato dal patriarca Cirillo. Nei sei anni passati,
sono state compiute circa novanta
spedizioni, esaminate oltre centosettanta chiese e cappelle e compiuti novantacinque interventi di
emergenza. Tre chiese e tre cappelle sono state finora completamente
restaurate. Nel 2013 abbiamo organizzato e condotto ventitr spedizioni di recupero, nel 2014 dovremmo arrivare a cento. Invitiamo tutte le persone interessate a
rispondere e ad aiutarci. Sarebbe
bello se partecipassero le organizzazioni giovanili delle chiese ortodosse, scrive padre Alex.
Negli anni scorsi sono spesso intervenuti giovani seminaristi, monaci, studenti accompagnati dai
professori: Non c bisogno di
particolari qualifiche e competenze. Per la conservazione del monumento sufficiente togliere i detriti allinterno e allesterno, rattoppare il tetto se perde, puntellare le
finestre ed estirpare lerba intorno. Per gli interventi di restauro,
Common Cause si avvale invece di
professionisti, secondo le norme
definite per la tutela del patrimonio culturale.

Il Preside, Monsignor Livio Melina, e la


comunit accademica del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia partecipano con
profonda commozione al lutto per la
scomparsa di

FLORENCIO NORIEGA RUIZ


padre del Prof. Jos Noriega, D CJM. Il
Preside, i colleghi e tutta la comunit
accademica si raccolgono nella preghiera
di suffragio nella comune speranza del
Signore Risorto, affinch accolga nella
Sua pace il caro defunto e doni consolazione ai suoi familiari.

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 12 aprile 2014

pagina 7

Messa del Pontefice a Santa Marta

Documento conclusivo della Settimana sociale dei cattolici italiani

La famiglia fa la differenza
ROMA, 11. la famiglia che fa la differenza. Allindomani del duplice intervento della presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei)
sulla trascrizione a Grosseto di un
matrimonio tra persone dello stesso
sesso e sulla decisione della Corte
costituzionale in materia di fecondazione eterologa medicalmente assistita la Chiesa in Italia torna a far
sentire la propria voce sulla famiglia
che rappresenta la differenza fondamentale tra una societ aperta e
una societ chiusa in un individualismo autosufficiente. La famiglia fa
differenza. Per il futuro, per la citt,
per la politica appunto larticolato
titolo del documento conclusivo della quarantasettesima Settimana sociale dei cattolici italiani, svoltasi a
Torino nel settembre 2013 e che, come si ricorder, ha avuto per tema
proprio la famiglia, quale soggetto
di speranza e di futuro per la
societ italiana.
Il documento, presentato questa
mattina a Roma dal presidente del
Comitato scientifico-organizzatore,
Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, e dal vicepresidente, Luca
Diotallevi, richiama nelle sue prime
righe il messaggio che Papa France-

sco volle inviare ai partecipanti alla


Settimana sociale di Torino per
esprimere vicinanza alla sofferenza
di tante famiglie che, soprattutto in
un contesto di crisi economica che
per molti versi ricorda quella del dopoguerra, sperimentano il peso di
povert sociali e morali. Lazione e
il pensiero di Papa Francesco ha
chiarito introducendo lincontro con
la stampa monsignor Domenico
Pompili, sottosegretario della Cei
stanno restituendo maggiore evidenza al principio per cui tutto si tiene
insieme e non si pu parlare di famiglia semplicemente a partire da
una descrizione astratta e avulsa dal
contesto storico-sociale, ma neanche
lasciarsi schiacciare solo sui presunti
dati di fatto, a cui sarebbe giocoforza conformarsi.
In tale prospettiva, dopo avere
approfondito i fondamenti della visione cattolica sulla famiglia, il documento prende in considerazione
alcuni aspetti legati allattualit politica e culturale. Cos parla delle
priorit che lagenda della politica del Paese dovrebbe assumere riguardo alle famiglie, le quali rappresentano il tessuto portante della societ. Infatti, si afferma: Non ab-

Vincent van Gogh, I mangiatori di patate (1885)

biamo paura di chi pone il problema della identit e del ruolo pubblico della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna.
N abbiamo paura che il problema
sia posto. Abbiamo paura di chi
vuole imporre una soluzione evitando che la questione sia pubblicamente discussa e che le alternative
in gioco e le loro principali implicazioni appaiano per quello che sono.
E abbiamo paura di chi minimizza
la scala dei problemi che coinvolgo-

La presidenza della Cei e il rabbino capo di Roma

Sulla decisione
della Corte costituzionale
ROMA, 11. La decisione della Corte
costituzionale in materia di fecondazione eterologa medicalmente
assistita presenta alcuni nodi problematici che suscitano dubbi e
preoccupazioni, sotto il profilo antropologico e culturale. quanto
sostiene una dichiarazione della
presidenza della Conferenza episcopale italiana in merito alla recente sentenza della Consulta che
ha sancito lillegittimit del divieto
per la fecondazione eterologa previsto dalla legge 40.
La decisione della Corte costituzionale verso il cui operato si
conferma il necessario rispetto
sottolineano i vescovi entra nel
merito di una delicata esperienza
umana. Il desiderio di avere un figlio profondo e indiscutibile e
merita il massimo rispetto e la pi
delicata comprensione. Tuttavia,
in attesa di conoscere le relative
motivazioni della Corte costituzionale, i presuli italiani ritengono
appunto doveroso segnalare alcuni nodi problematici. In primo

Aborto e recenti episodi di linciaggio tra le preoccupazioni dei vescovi argentini

Tutela del diritto inalienabile alla vita


SANTA FE DE LA VERA CRUZ, 11.
Non coerente parlare della vita e
promuovere laborto, sebbene vi siano situazioni difficili e dolorose.
Laborto non mai la soluzione:
quanto ha affermato riferisce lAica il presidente della Conferenza
episcopale argentina, Jos Mara
Arancedo, arcivescovo di Santa Fe
de la Vera Cruz, in merito alla decisione di alcuni deputati di voler
presentare al Congresso nazionale
un progetto di legge a favore della
depenalizzazione dellaborto. Davanti a un fatto che riguarda la vita
umana e i suoi diritti, il presule ha
deplorato che non vengano riconosciute la dignit e le esigenze della vita concepita.
Monsignor Arancedo, ricordando
che la tutela della vita nascente
un diritto, ha spiegato che siamo
di fronte a un essere umano che deve essere trattato come tale. Il suo
primo diritto il diritto alla vita.
Secondo il presule, laborto non riguarda una sola vita, ma due:
quella della madre e quella del
bambino, ed entrambe meritano di
essere curate e rispettate. Dobbiamo
tener presente ha detto che la
fonte ultima dei diritti umani non
dipende dalla volont o dalla libert di qualcuno, n risiede nel potere
dello Stato, ma solo nella dignit
delluomo stesso che connaturale
alla sua propria vita, e che la stessa in ogni persona. Tali diritti sono
universali, inviolabili e inalienabili.
Altro argomento che preoccupa
fortemente la Chiesa in Argentina
la serie di episodi di linciaggio avvenuti di recente nel Paese. Anche
Papa Francesco ha espresso il suo
dolore, dopo essere venuto a conoscenza della storia di un giovane
picchiato mortalmente a Rosario
perch accusato di avere rubato un
portafoglio. Secondo i presuli, questi episodi di violenza rivelano un
malessere della popolazione che si
sente impotente in assenza di istitu-

zioni che funzionano e la proteggono. Durante un incontro svoltosi


marted scorso a Rosario con i responsabili religiosi cristiani, il rabbino Daniel Dolinsky e limam,
Walter Callieri, hanno espresso profonda preoccupazione per il clima

di violenza e di insicurezza nel Paese. La gente ha spiegato larcivescovo di Rosario, Jos Luis Mollaghan come stanca di non poter
uscire da casa; vogliamo poter tornare nelle strade, per conversare, incontrarci e vivere in pace.

Inizio della missione


del nunzio apostolico in Sierra Leone
Monsignor Mirosaw Adamczyk,
arcivescovo titolare di Otricoli,
giunto allaeroporto internazionale
di Freetown, l11 febbraio scorso,
dove stato accolto da monsignor
Edward Tamba Charles, arcivescovo di Freetown, e da padre Natale Paganelli, S.X ., amministratore
apostolico della diocesi di Makeni.
Lindomani, il rappresentante
pontificio stato ricevuto da Samura William Kamara, ministro
degli Affari esteri, al quale ha consegnato copie delle lettere credenziali.
La solenne cerimonia di presentazione delle medesime al presidente della Repubblica, Ernest Bai
Koroma, ha avuto luogo nel salone della State House della capitale, nel primo pomeriggio del giorno successivo, alla presenza del vice presidente della Repubblica,
Salir Sam-Sumana, di diversi ministri del Governo, dellarcivescovo di Freetown, di monsignor
Charles Campbell, vescovo di Bo,
nonch dellamministratore apostolico di Makeni e del segretario
della nunziatura apostolica, il
reverendo Gabriel Viola Casalongue. Il capo dello Stato, ringraziando Papa Francesco per i voti
augurali trasmessigli dallarcivescovo Adamczyk, ha espresso la sua

no la famiglia e anche di chi strumentalizza le questioni familiari riducendole a bandiera ideologica.


Di qui anche la necessit di rendere pi efficace il riconoscimento del
valore e del ruolo pubblico dellistituto familiare. In tal senso, anche
necessario e urgentissimo che la
pressione fiscale sia abbassata e allo
stesso tempo anche riformata in modo da riconoscere lo specifico e costoso contributo che listituto familiare fornisce alla collettivit.

ammirazione per la persona del


Sommo Pontefice e per il messaggio di pace e di solidariet che indirizza al mondo intero. Il presidente ha altres sottolineato che la
Chiesa cattolica sempre stata un
pilastro di civilt in Sierra Leone, i
suoi vescovi e sacerdoti sono stati
promotori di pace e riconciliazione
nei tempi di prova, pionieri di
educazione e di tolleranza e promotori di progresso che hanno favorito il diffondersi di valori soprannaturali. Il rappresentante
pontificio ha rilevato che la Chiesa
e lo Stato possono lavorare insieme per il benessere di tutti i cittadini, specialmente, come succede
in Sierra Leone, nel campo
delleducazione e della salute. Al
termine della cerimonia, il nunzio
apostolico ha potuto intrattenersi
con il presidente in un dialogo sereno e cortese.
La stazione televisiva nazionale,
come pure alcuni giornali quotidiani, hanno dato notizia di tale
avvenimento. Dopo la cerimonia
alla State House, nella residenza
dellarcivescovo di Freetown, il
rappresentante pontificio ha potuto incontrare, in un clima di fraternit, tutti i vescovi del Paese e i
collaboratori della Conferenza episcopale.

luogo, viene affermato un non


meglio precisato diritto al figlio
o diritto alla genitorialit, col rischio di confondere o, peggio,
identificare il piano dei desideri
con il piano dei diritti, sottacendo
che il figlio una persona da accogliere e non loggetto di una pretesa resa possibile dal progresso
scientifico. In secondo luogo, si
assume come parametro di valore
un preteso diritto individuale,
sganciato da qualsiasi visione relazionale; in questo modo si trascura, tra laltro, il diritto del figlio a
conoscere la propria origine biologica. Quindi, si cambia e si snatura il concetto e lesperienza di
paternit e di maternit, che sono
elementi preziosi per lunit profonda e inviolabile della coppia.
Infine, concludono i vescovi, si
determina un pericoloso vuoto
normativo nel quale rischia di essere legittimata ogni tecnica di riproduzione umana. La cultura giuridica non dovrebbe semplicemente
avvalorare il dominio della tecnoscienza, ma porsi la questione del
senso e anche quella del limite. Infatti, come la storia ha dimostrato,
non tutto ci che fattibile giova
al genere umano.
Di uniniziativa da evitare,
con riferimento alla fecondazione
eterologa, parla anche Riccardo Di
Segni. Nel commentare, per Pagine Ebraiche 24, la sentenza della
Corte costituzionale, il rabbino capo di Roma rileva che quanto a
questa specifica pratica c in ambito rabbinico una letteratura unanime nel considerarla uniniziativa
da evitare. Infatti, una procedura sconsigliata anche per motivi
etici e psicologici e, nel caso in cui
questa avvenga, imprescindibile
porsi alcune domande. Ci si deve
per esempio interrogare sullidentit del donatore, sulle possibilit
che vengano trasgrediti alcuni divieti, tra cui quello gravissimo
dellincesto (sui figli del donatore),
e sui problemi che possono sorgere
nei rapporti padre-figlio e madrefiglio.

Il diavolo
sicuramente
Il diavolo c anche nel ventunesimo secolo e noi dobbiamo imparare
dal Vangelo come lottare contro di
lui per non cadere in trappola. Ma
per farlo non bisogna essere ingenui. E perci si devono conoscere
le sue strategie per le tentazioni che
hanno sempre tre caratteristiche:
cominciano piano, poi crescono per
contagio e alla fine trovano il modo
per giustificarsi. Papa Francesco ha
messo in guardia dal ritenere che
parlare del diavolo oggi sia roba
da antichi e proprio su questo ha
incentrato la sua meditazione nella
messa celebrata venerd 11 aprile
nella cappella della Casa Santa
Marta.
Il Pontefice ha parlato espressamente di lotta. Del resto, ha
spiegato, anche la vita di Ges
stata una lotta: lui venuto per
vincere il male, per vincere il principe di questo mondo, per vincere il
demonio. Ges ha lottato con il
demonio che lo ha tentato tante
volte e ha sentito nella sua vita le
tentazioni e anche le persecuzioni.
Cos anche noi cristiani che vogliamo seguire Ges, e che per
mezzo del battesimo siamo proprio
nella strada di Ges, dobbiamo conoscere bene questa verit: anche
noi siamo tentati, anche noi siamo
oggetto dellattacco del demonio.
Questo avviene perch lo spirito
del male non vuole la nostra santit, non vuole la testimonianza cristiana, non vuole che noi siamo discepoli di Ges.
Ma, si chiesto il Papa, come
fa lo spirito del male per allontanarci dalla strada di Ges con la
sua tentazione?. La risposta a questo interrogativo decisiva. La
tentazione del demonio ha spiegato il Pontefice ha tre caratteristiche e noi dobbiamo conoscerle
per non cadere nelle trappole. Anzitutto la tentazione incomincia
lievemente ma cresce, sempre cresce. Poi contagia un altro: si
trasmette a un altro, cerca di essere comunitaria. E alla fine, per
tranquillizzare lanima, si giustifica. Dunque le caratteristiche della
tentazione si esprimono in tre parole: cresce, contagia e si giustifica.
Lo si evince anche dalla prima
tentazione di Ges nel deserto,
che sembra quasi una seduzione.
Il diavolo va lentamente e dice a
Ges: Ma perch non fai questo?
Buttati dal tempio e risparmi
trentanni di vita, in un giorno tutti
ti diranno: ecco il Messia!. la
stessa cosa che ha fatto con Adamo ed Eva. Il diavolo dice loro:
Assaggiatela questa mela, buona,
dar saggezza!. Il diavolo segue la
tattica della seduzione: parla
quasi come se fosse un maestro
spirituale, come se fosse un consigliere.
Ma se la tentazione viene respinta, poi cresce e torna pi forte. Ges, ha spiegato il Papa, lo
dice nel Vangelo di Luca e avverte
che quando il demonio respinto,
gira e cerca alcuni compagni e con
questa banda torna. Ed ecco che
la tentazione pi forte, cresce.
Ma cresce anche coinvolgendo altri. proprio quello che successo con Ges, come racconta il passo evangelico di Giovanni (10, 3142) proposto dalla liturgia. Il demonio ha affermato il Pontefice

Via crucis nei giardini vaticani

Abbiamo percorso il cammino della Via crucis, ma non ci possiamo fermare alla croce... Il Signore ci conduce al compimento della sua Pasqua,
la risurrezione. Prepariamoci dunque a vivere rinnovati nel cuore e nella
mente il mistero pasquale. Con questa invocazione il cardinale Giuseppe
Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano, ha concluso, davanti alla Grotta di Lourdes, la Via crucis nei giardini
vaticani, alla quale hanno partecipato venerd mattina, 11 aprile, i dipendenti del Governatorato. Presente anche il vescovo Fernando Vrgez Alzaga, segretario generale.

coinvolge questi nemici di Ges


che, a questo punto, parlano con
lui con le pietre nelle mani, pronti
a ucciderlo. E qui si vede chiarissima la forza di questa crescita per
contagio della tentazione. Cos
quello che sembrava un filo dacqua, un piccolo filo dacqua tranquillo, diviene una marea, un fiume
forte che ti porta avanti. Perch,
appunto, la tentazione cresce sempre e contagia.
La terza caratteristica della tentazione del demonio che alla fine
si giustifica. Papa Francesco, in
proposito, ha ricordato la reazione
del popolo quando Ges tornato
per la prima volta a casa a Nazareth e si recato nella sinagoga.
Prima tutti sono rimasti colpiti dalle sue parole, poi ecco subito la
tentazione: Ma costui non il figlio di Giuseppe il falegname, e di
Maria? Con quale autorit parla se
non mai andato alluniversit e
non ha mai studiato?. Dunque
hanno cercato di giustificare il loro
proposito di ucciderlo in quel momento, buttarlo gi dal monte.
Anche nel brano di Giovanni gli
interlocutori di Ges vogliono ucciderlo, tanto che hanno le pietre
nelle mani e discutono con lui.
Cos la tentazione ha coinvolto
tutti contro Ges; e tutti si giustificano per questo. Per Papa
Francesco il punto pi alto, pi
forte della giustificazione quello
del sacerdote che dice: Ma finiamola, voi non capite niente! Non
sapete che meglio che un uomo
muoia per il popolo? Deve morire
per salvare il popolo!. E tutti gli
altri gli danno ragione: la giustificazione totale.
Anche noi, ha avvertito il Pontefice, quando siamo tentati, andiamo su questa stessa strada. Abbiamo una tentazione che cresce e
contagia un altro. Basta pensare
alle chiacchiere: se abbiamo un
po di invidia per quella persona o
per laltra, non la teniamo dentro
ma finiamo per condividerla, parlandone male in giro. cos che la
chiacchiera cerca di crescere e contagia un altro e un altro ancora....
Proprio questo il meccanismo
delle chiacchiere e tutti noi siamo
stati tentati di fare chiacchiere ha
riconosciuto il Papa, confidando:
Anche io sono stato tentato di
chiacchierare! una tentazione
quotidiana, che comincia cos,
soavemente, come il filo dacqua.
Ecco perch, ha affermato ancora
il Pontefice, si deve stare attenti
quando nel nostro cuore sentiamo
qualcosa che finir per distruggere
le persone, distruggere la fama, distruggere la nostra vita, portandoci
alla mondanit, al peccato. Si deve stare attenti ha aggiunto
perch se non fermiamo a tempo
quel filo dacqua, quando cresce e
contagia sar un marea tale che
porter a giustificarci del male;
proprio come si sono giustificate
queste persone presentate nel Vangelo, che sono arrivate a dire di Ges: meglio che muoia un uomo
per il popolo.
Tutti siamo tentati ha affermato il Pontefice perch la legge
della nostra vita spirituale, della nostra vita cristiana, una lotta. E lo
in conseguenza del fatto che il
principe di questo mondo non vuole la nostra santit, non vuole che
noi seguiamo Cristo.
Certo, ha concluso il Papa,
qualcuno di voi forse, non so
pu dire: ma padre, che antico
lei, parlare del diavolo nel secolo
ventunesimo! Ma, ha ribadito
guardate che il diavolo c! Il diavolo c anche nel secolo ventunesimo. E non dobbiamo essere ingenui. Dobbiamo imparare dal Vangelo come fare la lotta contro di
lui.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

sabato 12 aprile 2014

Il Papa denuncia le moderne tecniche di manipolazione educativa

Dalla parte dei bambini


E chiede perdono per gli abusi compiuti da alcuni sacerdoti
Papa Francesco ha chiesto perdono per gli abusi sui bambini compiuti da alcuni
sacerdoti, invitando a non arretrare nellopera di contrasto a questi crimini. Il
Pontefice ne ha parlato ricevendo in udienza venerd mattina, 11 aprile, una
delegazione dellUfficio internazionale cattolico dellinfanzia (Bice). In risposta al
saluto del presidente Olivier Duval, il quale gli ha presentato lattivit
dellorganizzazione per la dignit e i diritti dei bambini, sottolineando in
particolare limpegno per il buon trattamento e la difesa dei piccoli dagli
abusi, il Papa ha pronunciato in spagnolo il discorso che pubblichiamo di seguito
in italiano.
Vi ringrazio di questo incontro. Apprezzo il vostro impegno in favore
dei bambini: una espressione concreta e attuale della predilezione che
il Signore Ges ha per loro. A me
piace dire che in una societ ben
costituita, i privilegi devono essere
solo per i bambini e per gli anziani.
Perch il futuro di un popolo in
mano loro! I bambini, perch certamente avranno la forza di portare
avanti la storia, e gli anziani perch
portano in s la saggezza di un popolo e devono trasmettere questa
saggezza.
Possiamo dire che il Bice nato
dalla maternit della Chiesa. Infatti
prese origine dallintervento del Papa Pio XII in difesa dellinfanzia
allindomani della II guerra mondiale. Da allora questa organizzazione
si sempre impegnata a promuovere la tutela dei diritti dei minori,
contribuendo anche alla Convenzione dellOnu del 1989. E in questo
suo lavoro collabora costantemente
con gli uffici della Santa Sede a
New York, a Strasburgo e soprattutto a Ginevra.
Lei con delicatezza ha parlato del
buon trattamento. La ringrazio per
questa espressione delicata. Ma mi
sento chiamato a farmi carico di tutto il male che alcuni sacerdoti abbastanza, abbastanza in numero, ma
non in proporzione alla totalit a
farmene carico e a chiedere perdono
per il danno che hanno compiuto,
per gli abusi sessuali sui bambini.
La Chiesa cosciente di questo

danno. un danno personale e morale loro, ma di uomini di Chiesa. E


noi non vogliamo compiere un passo indietro in quello che si riferisce
al trattamento di questo problema e
alle sanzioni che devono essere
comminate. Al contrario, credo che

dobbiamo essere molto forti. Con i


bambini non si scherza!
Ai nostri giorni, importante
portare avanti i progetti contro il lavoro-schiavo, contro il reclutamento
di bambini-soldato e ogni tipo di
violenza sui minori.
In positivo, occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una
famiglia, con un pap e una mamma capaci di creare un ambiente
idoneo al suo sviluppo e alla sua
maturazione affettiva. Continuando
a maturare nella relazione, nel confronto con ci che la mascolinit e

Dialogo nel rispetto


delle differenze in Venezuela

AllEccellentissimo Presidente
Nicols Maduro Moros,
agli Onorevoli membri
del Governo
della Repubblica Bolivariana
del Venezuela,
agli Onorevoli Rappresentanti
della Mesa de Unidad
D emocrtica
e agli Onorevoli Cancellieri
dellUNASUR
Desidero anzitutto ringraziarVi per
linvito che avete rivolto alla Santa
Sede a partecipare al processo di
dialogo e di pace per il Vostro carissimo Paese. A ciascuno di Voi
desidero anzitutto assicurare la mia
preghiera, perch lincontro ed il
processo che state intraprendendo
portino i frutti desiderati di riconciliazione nazionale e di pace, doni
che invochiamo da Dio per tutto il
popolo venezuelano.
Sono consapevole dellinquietudine e del dolore vissuti da tante
persone e, mentre esprimo preoccupazione per quanto sta accadendo, rinnovo il mio affetto per tutti
i venezuelani, in particolare per le
vittime delle violenze e per le loro
famiglie. Sono profondamente
convinto che la violenza non potr
mai portare pace e benessere ad
un Paese, poich essa genera sempre e solo violenza. Al contrario,
attraverso il dialogo potete riscoprire la base comune e condivisa
che conduce a superare il momento attuale di conflitto e di polarizzazione, che ferisce cos profondamente il Venezuela, per trovare

Papa Francesco denuncia leconomia dellesclusione e delliniquit

Vite scartate
La ferma opposizione a ogni diretto
attentato alla vita stata ribadita
da Papa Francesco durante ludienza
al Movimento per la vita italiano,
svoltasi venerd mattina, 11 aprile,
nella Sala Clementina.
Cari fratelli e sorelle,

Messaggio per lincontro tra Governo e opposizione

Pubblichiamo di seguito, in una


traduzione italiana dallo spagnolo, il
messaggio di Papa Francesco letto
gioved 10 aprile a Caracas dal
nunzio apostolico in Venezuela,
larcivescovo Aldo Giordano, in
occasione della prima riunione,
formale e pubblica, del dialogo tra
Governo e opposizione.

la femminilit di un padre e di una


madre, e cos preparando la maturit affettiva.
Ci comporta al tempo stesso sostenere il diritto dei genitori alleducazione morale e religiosa dei propri
figli. E a questo proposito vorrei
manifestare il mio rifiuto per ogni
tipo di sperimentazione educativa
con i bambini. Con i bambini e i
giovani non si pu sperimentare.
Non sono cavie da laboratorio! Gli
orrori della manipolazione educativa
che abbiamo vissuto nelle grandi
dittature genocide del secolo XX
non sono spariti; conservano la loro
attualit sotto vesti diverse e proposte che, con pretesa di modernit,
spingono i bambini e i giovani a

forme di collaborazione. Nel rispetto e nel riconoscimento delle


differenze che esistono tra le Parti,
si favorir il bene comune. Tutti
Voi, infatti, condividete lamore
per il Vostro Paese e per il Vostro
popolo, come pure le gravi preoccupazioni legate alla crisi economica, alla violenza e alla criminalit.
Tutti avete a cuore il futuro dei
Vostri figli e il desiderio di pace
che contraddistingue i venezuelani.
Tutti avete in comune la fede in
Dio e la volont di difendere la dignit della persona umana.
Proprio ci vi accomuna e vi
spinge ad intraprendere il dialogo
che oggi comincia, alla cui base
deve esserci unautentica cultura
dellincontro, che sia consapevole
che lunit prevale sempre sul conflitto. Vi invito, dunque, a non fermarVi alla congiuntura conflittuale, ma ad aprirVi vicendevolmente
per divenire ed essere autentici
operatori di pace. Al cuore di ogni
dialogo sincero c, anzitutto, il riconoscimento e il rispetto dellaltro. Soprattutto c leroismo del
perdono e della misericordia, che
ci liberano dal risentimento,
dallodio e aprono una strada veramente nuova. Si tratta di una strada lunga e difficile, che richiede
pazienza e coraggio, ma lunica
che pu condurre alla pace e alla
giustizia. Per il bene di tutto il popolo e per il futuro dei Vostri figli,
Vi chiedo di avere questo coraggio.
Con questi sentimenti accompagno tutta la cara Nazione venezuelana, e a ciascuno imparto di cuore
la Benedizione Apostolica, invocando laiuto del Signore.
Dal Vaticano, 10 aprile 2014,
secondo del mio Pontificato.
FRANCISCUS

camminare sulla strada dittatoriale


del pensiero unico. Mi diceva, poco pi di una settimana fa, un grande educatore: A volte, non si sa se
con questi progetti riferendosi a
progetti concreti di educazione si
mandi un bambino a scuola o in un
campo di rieducazione.
Lavorare per i diritti umani presuppone di tenere sempre viva la
formazione antropologica, essere ben
preparati sulla realt della persona
umana, e saper rispondere ai problemi e alle sfide posti dalle culture
contemporanee e dalla mentalit diffusa attraverso i mass media. Ovviamente non si tratta di rifugiarci in
ambienti protetti nasconderci, che al
giorno doggi sono incapaci di dare
vita, che sono legati a culture che
gi sono passate... No, questo no,
non va bene. Ma affrontare con i valori positivi della persona umana le
nuove sfide che ci pone la cultura
nuova. Per voi, si tratta di offrire ai
vostri dirigenti e operatori una formazione permanente sullantropologia del bambino, perch l che i
diritti e i doveri hanno il loro fondamento. Da essa dipende limpostazione dei progetti educativi, che ovviamente devono continuare a progredire, maturare e adeguarsi ai segni dei tempi, rispettando sempre
lidentit umana e la libert di coscienza.
Grazie ancora. Vi auguro un buon
lavoro.
Mi viene in mente il logo che la
Commissione
della
protezione
dellinfanzia e delladolescenza aveva
a Buenos Aires, e che Norberto conosce molto bene. Il logo della Sacra Famiglia sopra un asinello che
scappa in Egitto per difendere il
Bambino. A volte per difendere,
necessario scappare; a volte necessario fermarsi per proteggere; a volte
necessario combattere. Per sempre bisogna avere tenerezza.
Grazie per quello che fate!

quando sono entrato ho pensato di


aver sbagliato porta, di essere entrato in un Kindergarten... Mi scuso!
Do il mio cordiale benvenuto a
ciascuno di voi. Saluto lO norevole
Carlo Casini e lo ringrazio per le
sue parole, ma soprattutto gli esprimo riconoscenza per tutto il lavoro
che ha fatto in tanti anni nel Movimento per la Vita. Gli auguro che
quando il Signore lo chiamer siano
i bambini ad aprigli la porta lass!
Saluto i Presidenti dei Centri di
Aiuto alla Vita e i responsabili dei
vari servizi, in particolare del Progetto Gemma, che in questi 20 anni ha permesso, attraverso una particolare forma di solidariet concreta, la nascita di tanti bambini che
altrimenti non avrebbero visto la luce. Grazie per la testimonianza che
date promuovendo e difendendo la
vita umana fin dal suo concepimento! Noi lo sappiamo, la vita umana
sacra e inviolabile. Ogni diritto civile poggia sul riconoscimento del
primo e fondamentale diritto, quello
alla vita, che non subordinato ad
alcuna condizione, n qualitativa n
economica n tantomeno ideologica.
Cos come il comandamento non
uccidere pone un limite chiaro per
assicurare il valore della vita umana,
oggi dobbiamo dire no a uneconomia dellesclusione e della inequit.
Questa economia uccide... Si considera lessere umano in se stesso come un bene di consumo, che si pu
usare e poi gettare. Abbiamo dato
inizio alla cultura dello scarto che,
addirittura, viene promossa (Esort.
ap. Evangelii gaudium, 53). E cos
viene scartata anche la vita.
Uno dei rischi pi gravi ai quali
esposta questa nostra epoca, il divorzio tra economia e morale, tra le
possibilit offerte da un mercato
provvisto di ogni novit tecnologica
e le norme etiche elementari della

natura umana, sempre pi trascurata. Occorre pertanto ribadire la pi


ferma opposizione ad ogni diretto
attentato alla vita, specialmente innocente e indifesa, e il nascituro nel
seno materno linnocente per antonomasia. Ricordiamo le parole del
Concilio Vaticano II: La vita, una
volta concepita, deve essere protetta
con la massima cura; laborto e linfanticidio sono delitti abominevoli
(Cost. Gaudium et spes, 51). Io ricordo una volta, tanto tempo fa, che
avevo una conferenza con i medici.
Dopo la conferenza ho salutato i
medici questo accaduto tanto
tempo fa. Salutavo i medici, parlavo
con loro, e uno mi ha chiamato in
disparte. Aveva un pacchetto e mi
ha detto: Padre, io voglio lasciare
questo a lei. Questi sono gli strumenti che io ho usato per fare abortire. Ho incontrato il Signore, mi
sono pentito, e adesso lotto per la
vita. Mi ha consegnato tutti questi
strumenti. Pregate per questuomo
bravo!
A chi cristiano compete sempre
questa testimonianza evangelica:
proteggere la vita con coraggio e
amore in tutte le sue fasi. Vi incoraggio a farlo sempre con lo stile
della vicinanza, della prossimit: che
ogni donna si senta considerata come persona, ascoltata, accolta, accompagnata.
Abbiamo parlato dei bambini: ce
ne sono tanti! Ma io vorrei anche
parlare dei nonni, laltra parte della
vita! Perch noi dobbiamo aver cura
anche dei nonni, perch i bambini e
i nonni sono la speranza di un popolo. I bambini, i giovani perch lo
porteranno avanti, porteranno avanti questo popolo; e i nonni perch
hanno la saggezza della storia, sono
la memoria di un popolo. Custodire
la vita in un tempo dove i bambini
e i nonni entrano in questa cultura
dello scarto e vengono pensati come
materiale scartabile. No! I bambini
e i nonni sono la speranza di un
popolo!
Cari fratelli e sorelle, il Signore
sostenga lazione che svolgete come
Centri di Aiuto alla Vita e come
Movimento per la Vita, in particola-

Tra i pellegrini del mercoled


lincontro con Frei Betto
Contrariamente a quanto pubblicato ieri, 10 aprile, da alcuni organi dinformazione non c stata a Santa Marta alcuna udienza di Papa Francesco a
Frei Betto ma, al termine del consueto appuntamento del mercoled con i fedeli, soltanto un brevissimo incontro sul sagrato di piazza San Pietro durante il quale il Pontefice si limitato ad ascoltarlo e a salutarlo.

Ultima predica di quaresima in Vaticano

I padri e la parola
Tutti abbiamo fatto lesperienza di
quanto pu fare una sola parola di
Dio profondamente creduta e vissuta.
Spesso anzi, tra tante altre parole,
quella che ha condotto pi dun
ascoltatore al confessionale. Da questa constatazione padre Raniero Cantalamessa dettando la quinta predica di Quaresima venerd mattina, 11
aprile, nella cappella Redemptoris
Mater, alla presenza del Papa ha
fatto discendere una considerazione:
Lesperienza umana, le immagini, le
storie vissute, nulla escluso dalla
predicazione evangelica, ma deve essere sottomesso alla parola di Dio
che deve svettare. Lo ha scritto Papa Francesco nelle pagine dellEvangelii gaudium dedicate allomelia ed
quasi presuntuoso da parte mia
ha precisato il predicatore della Casa

Pontificia pensare di potervi aggiungere qualcosa. Per questo il


cappuccino si affidato a una guida
spirituale, san Gregorio Magno, nel
tentativo di metterci alla scuola dei
padri per dare nuovo slancio alla nostra fede. Del resto, latteggiamento
del mondo doggi nei confronti della
Bibbia non dissimile da quello assunto nei confronti di Ges, con la
ricerca di un esclusivo senso storico
della sua persona che lo renda diverso dal Cristo della fede. E lopinione
sulla Bibbia che ha dominato negli
ultimi due secoli partiva ha notato dagli stessi presupposti e ha
portato agli stessi risultati della ricerca su Ges, il quale si riduceva a un
uomo straordinario, un grande riformatore religioso, ma nulla pi. Cos
la Scrittura si riduce a un libro ec-

cellente, ma da studiare con i mezzi


con cui si studiano tutte le grandi
opere dellantichit. Oggi si sta andando anche oltre. Un certo ateismo militante massimalista, antigiudaico e anticristiano ha sottolineato il predicatore ritiene la Bibbia
un libro pieno di nefandezze da togliere dalle mani degli uomini. A
questo attacco alle Scritture la Chiesa ha notato padre Cantalamessa
oppone la sua dottrina e la sua esperienza. E proprio i padri possono
aiutare a ritrovare quella verginit di
ascolto, quella freschezza e libert
nellaccostarci alla Bibbia ha concluso che permettono di sperimentare la forza divina che si sprigiona
da essa.

re il progetto Uno di noi. Vi affido alla celeste intercessione della


Vergine Madre Maria e di cuore benedico voi e le vostre famiglie, i vostri bambini, i vostri nonni, e pregate per me che ne ho bisogno!
Quando si parla di vita viene subito il ricordo alla madre. Rivolgiamoci alla nostra Madre perch ci
custodisca tutti. Ave Maria
Dopo la benedizione il Papa ha
aggiunto le seguenti parole.
Unultima cosa. Per me quando i
bambini piangono, quando i bambini si lamentano, quando gridano,
una musica bellissima. Ma alcuni
bambini piangono di fame. Per favore dategli da mangiare qui tranquillamente!

Il saluto di Carlo Casini

Al primo posto
le mamme
e i piccoli
Nei 39 anni di attivit i volontari dei centri di aiuto alla vita
hanno consentito a 160.000
bambini di nascere e hanno assistito mezzo milione di donne in
difficolt. I dati riferiti al Papa
da Carlo Casini, presidente del
Movimento per la vita italiano,
fotografano bene la realt di un
progetto culturale e sociale nato
dalla convinzione che occorre
difendere i figli non contro le
madri ma insieme alle madri.
Perch ha sottolineato il parlamentare allinizio delludienza
citando una frase dello stesso
Pontefice ogni bambino non
nato, ma condannato ingiustamente a essere abortito ha il volto di Ges Cristo.
Lo sguardo su ogni essere
umano riconosciuto come uno
di noi fin dal concepimento
ha ricordato Casini la base
dei diritti delluomo e anche
dellUnione europea, che nei
suoi trattati indica come suo
fondamento la uguale dignit
umana. A questo proposito il
presidente ha richiamato liniziativa Uno di noi, con la quale
si vuole riaffermare la necessit
di difendere la persona dal primo inizio della vita umana e fino alla morte naturale: iniziativa che ha raccolto quasi due
milioni di firme tra i cittadini di
diversi Paesi del continente e
che proprio in questo periodo
allesame delle istituzioni europee.
In questi giorni ha aggiunto Casini il nostro cuore
stretto nel verificare quante altre aggressioni contro la vita avvengano. Lei ci indica le periferie, lei ci indica i poveri. Noi
abbiamo la convinzione che il
pi piccolo e il pi povero di
tutti il bambino, come lei ci
ha detto, minacciato addirittura
di essere ucciso. E, ha ribadito,
vogliamo parlare in modo positivo, mostrandone la meraviglia, lo splendore, la gloria. Da
qui la scelta di mettere sempre
al primo posto le mamme e i
bambini.
Al Pontefice il presidente del
Movimento per la vita italiano
ha donato, tra laltro, una copia
del rapporto sui risultati ottenuti dai centri di aiuto alla vita nel
2013 e lultimo numero del mensile S alla vita dedicato al
progetto
Gemma,
che
da
ventanni opera con il programma: Adotta una mamma, salva
il suo bambino.

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