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649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLIV n. 84 (46.626)
Papa Francesco chiede perdono per gli abusi compiuti da alcuni sacerdoti
Cinquecento anni fa
moriva Donato Bramante
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NEW YORK, 11. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Kimoon, si detto soddisfatto dalla
risoluzione approvata ieri dal Consiglio di sicurezza per linvio dei
caschi blu nella Repubblica Centroafricana.
Un
comunicato
dellOnu riferisce come Ban Kimoon confidi nel fatto che questa
importante decisione della comunit internazionale garantir il sostegno di cui il popolo ha bisogno. Il Segretario generale lancia
inoltre un nuovo appello affinch
cessino immediatamente le uccisioni e gli attacchi mirati che continuano ad essere commessi in un
clima di totale impunit.
La risoluzione approvata dal
Consiglio di sicurezza, presentata
dalla Francia, prevede linvio, a
partire dal prossimo 15 settembre,
di diecimila soldati e 1.800 agenti
di polizia che comporranno la Minusca, destinata a subentrare alla
Misca, la missione africana forte di
seimila uomini gi presenti nella
capitale centroafricana, Bangui, e
in parte attiva anche in altre zone
del Paese.
Sebbene i cinque mesi che ancora mancano al dispiegamento della
Minusca siano ritenuti dai respon-
zione peggiora giorno dopo giorno, nonostante la presenza appunto della Misca e di duemila soldati
francesi della missione Salgaris decisa autonomamente da Parigi.
A PAGINA
NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Gerhard
Ludwig Mller, Prefetto della
Congregazione per la Dottrina
della Fede;
Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Oscar Cantoni,
Vescovo di Crema (Italia).
Predica di Quaresima
Questa mattina, nella Cappella Redemptoris Mater, alla presenza del Santo Padre, il
Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M. Cap., ha tenuto la
quinta predica di Quaresima.
LOSSERVATORE ROMANO
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Attesa per il fine settimana la formazione del nuovo Esecutivo guidato da Moussa Mara
Sciopero generale
paralizza
lArgentina
che nel Governo uscente era ministro per lurbanizzazione, erano state
annunciate dalla presidenza senza
fornire motivazioni. Secondo la
stampa locale, comunque, Oumar
Tatam Ly, un banchiere cinquantenne, avrebbe spiegato la sua decisione
con punti di vista divergenti con la
presidenza che riducono le mie capacit a far fronte alle sfide poste
al Paese.
Passi avanti
nel dialogo
nazionale
in Sudan
KHARTOUM, 11. Un decreto firmato
ieri dal presidente sudanese, Omar
Hassam el Bashir, autorizza tutti i
partiti politici a svolgere le proprie
attivit, dai seminari ai comizi pubblici, e sancisce un loro equo accesso
a mezzi di comunicazione pubblici.
Il quotidiano locale Sudan Tribune collega il decreto al dialogo politico in corso a Khartoum tra il Partito del Congresso nazionale, quello
di el Bashir da sempre al potere in
Sudan, e le principali forze di opposizione, che, nelle intenzioni del presidente, dovrebbe portare alla riconciliazione nazionale.
Rappresentanti di pi di sessanta
partiti compresi quelli presieduti
da Hassan al Turabi e da Sadek al
Mahdi, ex alleati di el Bashir, ma
ora tra i suoi principali avversari
hanno partecipato a un incontro con
questultimo. Turabi ha proposto un
immediato cessate il fuoco con i movimenti ribelli del Darfur, del Kordofan meridionale e del Nilo Blu,
mentre Mahdi ha sollecitato la formazione di specifiche commissioni
per riportare la pace nel Paese e per
combattere la corruzione.
Secondo il Sudan Tribune, considerato interprete attendibile delle
posizioni governative, con questa
iniziativa il Governo auspica un
miglioramento della libert di stampa, ma nel rispetto delle regole, anche in vista delle elezioni presidenziali in agenda nel 2015, oltre ad annunciare la scarcerazione dei detenuti politici non coinvolti in atti criminali.
Sempre dal Sudan, intanto, si segnala un nuovo caso di contrasto
con un rappresentante della comunit internazionale. Il Governo ha ordinato lespulsione della statunitense
Pamela De Largy, responsabile nel
Paese del fondo dellOnu per le popolazioni (Unfpa), accusandola di
non aver rispettato le leggi sudanesi
e di ingerenza negli affari interni
inappropriata per un rappresentante delle Nazioni Unite. Una nota
del ministero degli Esteri di Khartoum, nellannunciare il provvedimento, precisa comunque che la decisione non ha nulla a che fare con
Unfpa, le cui attivit e programmi
sono molto apprezzati dal Governo
sudanese.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Si riaccendono i combattimenti
in Sud Sudan
JUBA, 11. Si riaccendono, dopo alcuni giorni di relativa tregua, i combattimenti nel Sud Sudan, sprofondato da quasi quattro mesi nella
guerra civile tra i reparti dellesercito
fedeli al presidente Salva Kiir Mayardit e quelli ribelli che fanno riferimento allex vicepresidente Rijek
Machar. Violenti scontri armati sono
segnalati in due localit strategiche
della zona di Malakal, capoluogo
Possibile
presenza
di armi chimiche
in Nigeria
ABUJA, 11. Negli scontri tra etnie
che nei giorni scorsi hanno provocato un centinaio di morti nel
nord della Nigeria si sarebbe
fatto uso di armi chimiche. Un
allarme in merito stato lanciato
ieri dal governatore dello Stato di
Benue, Gabriel Suswam, in un
intervento davanti alle commissioni senatoriali congiunte Intelligence, Difesa, Interni e Sicurezza.
Secondo Suswam, tracce di
prodotti chimici sono state trovate in alcuni villaggi dello Stato
teatro nei giorni scorsi di attacchi
di miliziani fulani, pastori nomadi di religione musulmana, contro comunit di coltivatori hausa,
in maggioranza cristiani. Non
stato comunque possibile esaminare la composizione di tali prodotti.
Abbiamo bisogno di rassicurare i nigeriani e la comunit internazionale ha detto Suswam
che i prodotti chimici utilizzati
non sono armi di distruzione di
massa, ma anche di sapere a quale rischio andiamo incontro nel
caso che queste fossero veramente
armi chimiche.
Le autorit federali nigeriane
hanno richiesto agli specialisti
dellOnu di procedere a esami
accurati.
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
direttore generale
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segreteria@ossrom.va
Dimissioni
del segretario
alla Sanit
statunitense
Campagna di sensibilizzazione
per impedire la diffusione dellebola
GINEVRA,
11.
LO rganizzazione
mondiale della sanit, lUnicef e la
Croce Rossa stanno in questi giorni
intensificando gli sforzi per cercare
di contrastare efficacemente la diffusione di ebola in Africa occidentale.
In questa area la febbre emorragica
ha provocato, da gennaio, 101 morti
in Guinea (su 157 contagiati) e dieci
in Liberia (su ventuno casi). Sono
poi stati segnalati casi sospetti anche in Sierra Leone e in Mali.
In comunicati separati, le tre organizzazioni internazionali hanno
annunciato lavvio di una campagna
Forte
scossa sismica
in Nicaragua
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Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
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LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
Violenti scontri nellarea al confine con lIraq causano decine di morti in Siria
Distanze
accorciate
tra israeliani
e palestinesi
Combattenti cercano riparo durante una sparatoria nei pressi di Damasco (Reuters)
DAMASCO, 11. Violenti scontri sono in corso in Siria, nellarea al confine con lIraq, tra contrapposti gruppi armati di matrice fondamentalista islamica.
A fronteggiarsi per il controllo della citt di
Abukamal sono le milizie dello Stato islamico
dellIraq e del Levante (Isil), che avrebbero gi
preso il controllo di alcuni quartieri, e i loro ex
alleati del Fronte al Nusra, in passato in posizione di dominio a Boukamal, dalla quale avevano
costretto al ritiro nel novembre 2012 le forze governative di Damasco. Secondo fonti di stampa
concordi, nella sola giornata di ieri ci sono stati
pi di cinquanta morti. Ieri mattina, fonti citate
dallagenzia Ansa avevano riferito che le milizie
dellIsis formate in gran parte da miliziani non
siriani, come del resto quelle del Fronte al Nusra
avevano preso il controllo di Quriye, un villaggio lungo lEufrate a met strada tra Dayr az Za-
Merkel
in unAtene blindata
gnando allOnu e allOrganizzazione per la prevenzione delle armi chimiche (Opac) secondo
limpegno preso lo scorso settembre con la comunit internazionale. Lammiraglio Robert P. Burke, direttore delle operazioni delle Forze navali
statunitensi in Europa, ha detto ieri che dieci Nazioni si sono offerte di partecipare alla forza di
difesa impiegata per la sicurezza della nave statunitense Cape Ray, che proceder alla distruzione
in mare delle armi chimiche. Burke ha aggiunto
che i ministeri dellInterno e della Difesa italiani
garantiranno la sicurezza nelle acque italiane e
nel porto di Gioia Tauro, dove avverr il trasbordo dei container provenienti dalla Siria.
Loperazione dellOnu e dellOpac sta comunque procedendo con qualche ritardo rispetto ai
tempi previsti, anche perch ostacolata dalloffensiva che i ribelli stanno tentando su Latakia, il
porto dove vengono imbarcati gli agenti chimici.
La Serbia e la bonifica
dalle mine
BELGRAD O, 11. In Serbia, dal 2003,
sono state trovate e rimosse oltre
cinquemila mine e quindicimila
pezzi di munizioni inesplose, risalenti ai bombardamenti della Nato
nella primavera del 1999.
Come ha dichiarato nel corso di
una conferenza stampa Branislav
Jovanovi, direttore del Centro serbo per lo sminamento, le aree pi
contaminate da mine e da pezzi di
bombe sono risultate quelle di
Preevo, Bujanovac, Sjenica, nel
sud del Paese balcanico, non lontano dal Kosovo, mentre nella regione settentrionale della Vojvodina
sono state rinvenute per lo pi
Ancora sangue
nel Nord
Waziristan
ISLAMABAD, 11. Ancora sangue nel
territorio pakistano. Questa mattina tredici persone sono morte in
seguito allo scoppio di un ordigno
attivato a distanza e al lancio di
un razzo nel Nord Waziristan, territorio tribale al confine con lAfghanistan. Lo hanno reso noto le
autorit locali. Lo scoppio dellordigno, avvenuto non lontano dal
capoluogo Miranshah, ha investito un veicolo che stava passando,
e ha provocato la morte dei tre
occupanti. Poco dopo miliziani
hanno sparato un razzo contro un
convoglio di veicoli, provocando
dieci morti.
Questi attacchi sinseriscono in
un delicato contesto per il Paese,
sempre alla ricerca di un dialogo
costruttivo con i talebani. Secondo alcuni osservatori, si starebbe
approfondendo, proprio in questi
ultimi tempi, il solco tra i miliziani favorevoli a trattative con il
Governo di Islamabad e quelli
che invece sono contrari a ogni
forma di negoziato.
Il primo ministro pakistano,
Nawaz Sharif, ha nuovamente ribadito la propria determinazione a
proseguire nella ricerca di un dialogo: ci nella consapevolezza che
senza un reale coinvolgimento
dellelemento talebano, il processo
di riconciliazione nel Paese avrebbe fiato corto.
Sospesi
tutti i voli
allaeroporto
di Bengasi
Mille migranti
tratti in salvo
nel Mediterraneo
ROMA, 11. Per tutta la notte, le navi della marina militare italiana,
supportate da motovedette della
capitaneria di porto e della guardia di finanza, hanno tratto in salvo non meno di mille migranti
tra cui molte donne e bambini
nel Canale di Sicilia. Tutti i profughi soccorsi sono in buone condizioni e sono stati trasferiti sulla
nave anfibia San Giorgio. invece morto nellospedale di Ragusa
uno degli immigrati sbarcati marted sera a Pozzallo dopo essere
stato soccorso dalla marina militare. Gi allarrivo era apparso in
condizioni di salute molto precarie. A Trapani, intanto, atteso
larrivo della fregata Zeffiro con a
bordo oltre 400 migranti, tratti in
salvo ieri nelle acque a sud di
Lampedusa.
Algeria
verso il voto
tra violenze
e proteste
ALGERI, 11. Continua, tra le proteste, la campagna elettorale in Algeria in vista delle presidenziali
del prossimo 17 aprile. Le manifestazioni, secondo quanto riferisce
lemittente televisiva Al Jazeera,
non riguardano solo i comizi elettorali del presidente uscente,
Abdelaziz Bouteflika, candidato al
suo quarto mandato presidenziale,
ma anche quelli dei suoi avversari.
Un gruppo di fautori dellastensionismo ha contestato una manifestazione politica del candidato
indipendente, Ali Benflis, nella regione di Al Bouira, ad est di Algeri, mentre un corteo contro le
elezioni ha avuto luogo a Bajaia. I
manifestanti hanno interrotto il
comizio di Benflis che promette
un piano di aiuti economici e
azioni concrete per risanare il Paese e battere la forte disoccupazione chiedendo al candidato rivale del capo dello Stato di ritirarsi
dalla competizione elettorale, non
credendo nella regolarit del prossimo appuntamento delle urne.
Tutta la campagna elettorale
caratterizzata da forti polemiche
sulla corruzione degli apparati statali. Lunica donna candidata
Louisa Hanoune, leader del Partito dei lavoratori.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
Torna restaurato sullaltare maggiore del duomo di Firenze il crocifisso di Benedetto da Maiano
Il legno delluomo
di TIMOTHY VERD ON
opo un restauro a cura
dellOpificio delle Pietre Dure durato quasi
quattro anni, torna al
suo posto nel duomo di
Firenze il massimo capolavoro della
plastica depoca savonaroliana, il
Crocifisso ligneo di Benedetto da
Maiano. Veristico ed eroico, patetico
e lirico, colloca sopra laltare maggiore del duomo la visione paradossale della debolezza di Dio [che]
pi forte degli uomini (1 Corinzi, 1,
25b), Ges Cristo offertosi volontariamente per i
peccatori.
E
lintensa
umanit della figura del
Salvatore, per un secolo e
mezzo oscurata dallo strato di nero simulando il
bronzo applicato da un
maestro
ottocentesco,
Giovanni Dupr, torna
come elemento lessicale
dominante della liturgia
del duomo, grazie alla riscoperta policromia originale dellopera, che la eleva dalla categoria del segno a quella di segno vitale. I fedeli vedranno
cio limmagine di un
corpo vero, convulso da
vera sofferenza, nobilitato
da vera speranza.
Insieme al recupero del
colore, il restauro ha reso
note le dimensioni e la tipologia delloriginale perizoma. Quello modellato
in stoffa intrisa di cera
delledizione ottocentesca
era cortissimo, poco pi
di una fascia mossa di tessuto. Ma
rimossa la finta bronzatura, le tracce
di policromia sulle gambe del Cristo
hanno indicato invece che il perizoma quattrocentesco doveva ricoprire
tutta la parte superiore della coscia,
e un nuovo perizoma stato perci
realizzato dai restauratori, simile a
quanto vediamo in altri crocifissi del
periodo.
Il Crocifisso del duomo ha una storia ben documentata ma non per
braccia e un quarto di taffecta alexandrino per aggiungere al mantellino del crocifixo. Si tratta cio di
unopera scolpita prima del 1497, anno di decesso dellartista, ma rimasta
nella sua bottega fino al 1509, che in
quellanno e nel successivo viene
adattata per assumere il ruolo di
principale arredo liturgico della cattedrale.
Ma per chi avrebbe realizzato un
Cristo cos monumentale, pi gran-
tale
coro
marmoreo
di
Baccio
Bandinelli,
realizzato a
partire dagli
anni
1540
per Cosimo I
de Medici.
Ma in tutti
questi vari passaggi sembra essere rimasto sullarco dietro laltare maggiore il Crocifisso di Benedetto da
Maiano, che, nella risistemazione
bandinelliana del presbiterio, divenne lelemento centrale di un vero e
proprio dramma scultoreo, con statue colossali di Dio Padre benedicente
e Cristo deposto sorretto da un angelo
sotto di esso, le titaniche sculture di
Baccio oggi a Santa Croce.
Simili rimandi al Cinquecento
gettano luce su questo Cristo scolpito prima del 1497 ma dipinto solo
nel 1510: su unopera cio in cui la
monumentalit e classicit del Davide michelangiolesco, realizzato tra il
1501 e il 1504, erano sia preannunciate che commentate. Perch se da una
parte il capolavoro di Benedetto da
Maiano adombrava il gusto aulico
del secolo che stava per nascere,
dallaltra la policromia del crocifisso,
eseguita mentre il Buonarroti affrescava la volta della Sistina, rafferm
la perdurante indole naturalistica
dellarte devota. Se potessimo esporre accanto ai crocifissi lignei di Donatello, Filippo Brunelleschi e Michelangelo giovane questo di Benedetto da Maiano, lopera troverebbe
la sua giusta cornice stilistica e spirituale.
Andrebbe aggiunta poi unaltra
immagine, non una scultura ma una
tela di Luca Signorelli di analoghe
dimensioni (247 centimetri per 165):
il Cristo in croce adorato dalla Maddalena degli Uffizi, databile tra 1502
e 1505.
Grazie al restauro sopra laltare in
duomo il Crocifisso di Benedetto da
Maiano torna a stagliarsi con la stessa drammaticit che vediamo nella
tela signorellianana, con lo stesso
grande, esizial dolor. Sar poi
larcivescovo di Firenze, il cardinale
Giuseppe Betori, a svelare lopera
restaurata, nel contesto della solenne
azione liturgica del Venerd santo,
quando per tre volte canter le parole: Ecce lignum crucis, Ecco il legno
della croce.
Canonizzazioni
equipollenti
Possesso antico del culto;
costante e comune
attestazione di storici degni
di fede sulle virt o sul
martirio; ininterrotta fama
di prodigi: sono le tre
condizioni per le quali il
Papa, di sua autorit, pu
procedere alla
canonizzazione
equipollente, cio
allestensione alla Chiesa
universale della recita
dellufficio divino e della
celebrazione della messa.
Vengono ricordate dal
cardinale Angelo Amato,
prefetto della
Congregazione delle cause
dei santi, nei due volumetti
appena pubblicati e dedicati
alle canonizzazioni
equipollenti firmate nel 2013
da Papa Francesco
(SantAngela da Foligno,
Citt del Vaticano, Libreria
Editrice Vaticana, 2014,
pagine 73, euro 10; San
Pietro Favre, Lev, 2014,
pagine 73, euro 10). Il
cardinale ripercorre le
vicende biografiche dei due
santi, tracciandone con
rapidi e incisivi tocchi
litinerario e leredit
spirituali.
La mia corsa
di LUCA PANICHI
Dan Brown non il solo ad ambientare un suo racconto in un ospedale di Firenze. Lho fatto anchio.
Ma se per il suo Inferno lo scrittore lavora di fantasia, io allospedale dellAnnunziata mi ci sono trovato senza possibilit di scelta. Per trentanni ho fatto latleta, correndo gare tra i 1500 metri e la maratona. Oggi, a quarantacinque anni, continuo a occuparmi di atletica come allenatore. E pensavo che, vista let, la mia carriera da agonista fosse finita. Mi
sbagliavo. Il 14 dicembre 2012 ho sentito il colpo di
pistola che ha dato il via alla gara pi difficile e dura della mia vita. Stavolta il mio avversario non un
velocissimo kenyano. Ho a che fare con il cancro.
Un adenocarcinoma ai polmoni. La sentenza, secca
e precisa come il verbale del giudice di gara, prevede che io campi altri cinque anni, con solo il cinque
per cento di possibilit di guarire.
La mia corsa, dunque, continua. Nella gara che
ora sto vivendo a perdifiato mi trovo a competere
con lavversario pi forte che abbia mai affrontato.
Stavolta la corsa solo per il primo posto, non si
pu puntare ad altro. A volte mi sembra di essere in
vantaggio contro il mio acerrimo rivale. Aumento il
ritmo di corsa e lui ne risente. Altre volte, come accade in una corsa lunga e di resistenza, sono io ad
avere il fiato corto, ad avvertire la fatica. In tanti anni di gare ho imparato a non mollare mai, a resistere
proprio quando sembra che la crisi sia irrisolvibile.
Il fascino della corsa sta anche nel confronto continuo con i propri limiti per superarli.
In questa gara decisiva non sono solo. Ho i miei
tifosi. La mia famiglia, mia moglie e i miei due figli
Ilaria e Federico. E non dimentico le parole del pi
piccolo che, con lo stupore dei suoi 14 anni, mi ha
chiesto a bruciapelo babbo, tu guarisci vero?.
una frase che ripeto quasi come un mantra, nello
stile dei maratoneti, correndo spalla a spalla con e
contro il cancro. E tra i miei tifosi ci sono anche i
ragazzi che continuo ad allenare in pista, cercando
di comunicare la bellezza dello sport vero.
Sto riscoprendo, soprattutto, che la tabella perfetta per trovare landatura giusta verso il traguardo
la fede in Dio. Lesperienza della malattia ha reso
pi forte la mia fede perch ha cambiato me. Ho ritrovato il tempo di pregare, di leggere una pagina
del Vangelo. Preso dalle faccende della vita avevo
messo un po da parte il Signore. Se io mi ero allontanato, Lui sempre stato con me. Ora la vita
terrena mi appare come un test in preparazione alla
corsa celeste, lincontro con Dio: quella corsa che
non finisce mai e, attraverso il percorso della fede,
ha il Paradiso come traguardo.
So anche di avere unottima lepre come diciamo in gergo noi atleti una guida che scandisce il
passo e indica la strada: la Madre di Dio. Sono
molto devoto alla Madonna di Rugiano, santuario
vicino a Rufina, il mio paese natale. Quando ho saputo della mia malattia sono andato subito l e ho
Il libro
Luca Panichi, fiorentino 45 anni, ex atleta e
ora allenatore, racconta la sua gara contro il
cancro nel libro La mia corsa... continua
(Montevarchi, Faliero, 2014, pagine 142),
scritto con Vania Piovosi e in vendita a offerta
libera: il ricavato va al reparto oncologico
dellospedale Santa Maria Annunziata di
Firenze e allassociazione di volontariato
Regalami un sorriso. La prefazione di
Stefano Mei, campione dellatletica italiana.
Se questa contro il cancro una gara
scrive Mei Luca quello giusto per vincerla:
ha il carattere, la forza, la testa. E poi gli
brillano gli occhi!. Tra le testimonianze,
spicca quella di Barbara Cimmarusti che,
allenata proprio da Panichi, il 30 marzo ha
vinto il campionato italiano di 100 chilometri.
centellinare le energie, per far saltare il banco e sovvertire i pronostici. Proprio quello che serve ora:
sovvertire il pronostico.
I pensieri durante le terapie mi riportano alle tante gare corse, vinte e perse. Alla vittoria nella classica fiorentina Notturna di San Giovanni con un record ancora imbattuto persino dai fenomeni africani, alla maratona di New York e a quella volta che
sono sceso sotto i 30 minuti sui 10.000 metri, meritando la convocazione nellatletica che conta. E anche una proposta di
ricorrere al doping
che ho rifiutato.
Di fatica ne ho
fatta tanta, ma la
corsa non mai stata un sacrificio: piuttosto uno stile di vita e oggi Dio solo sa
quanto mi aiuta aver
imparato a soffrire.
Il cancro mi ha
fatto morire e rinascere. Mi ha ridato
la voglia di vivere.
Senza la malattia
non avrei cambiato
in meglio la mia vita. Ringraziare il
cancro, sembra un
paradosso vero? Ma
non credo di essere
matto. Piuttosto fortemente umano, realista. Oggi vedo
questa vita che scorre e mi entusiasma come non mai. La mattina,
quando mi sveglio, sentire il profumo dellaria mi
rende felice e leggero: una scossa di adrenalina impagabile.
Le giornate ora sono piene, mi sento una persona
che vive in modo utile. E mi rendo conto che le cose non sono mai banali. La malattia mi ha fatto capire che la vita un dono di Dio da affrontare con
speranza e con il sorriso.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Paolo Portoghesi
Peribolo circolare del tempietto
di San Pietro in Montorio
Paolo Portoghesi
Progetto definitivo di Bramante per San Pietro
Quando si entra nel presbiterio di Santa Maria del Popolo la memoria torna
spontaneamente alla pala di Brera di Piero
della Francesca, in cui appaiono tanti elementi analoghi: i cassettoni, la conchiglia
del catino, labside con il vano voltato a
botte che le fa da preludio; ma al prototipo pierfrancescano larchitetto ha aggiunto oltre alla potenza della struttura articolata, il valore di una luce intrinseca alloggetto, non pi lume universale ma lume
particolare generatore di effetto.
Lorganizzazione gerarchica dellinsieme
possiede analogie strutturali molto forti
con la pianta bramantesca di San Pietro,
tanto da far pensare che qui possa essere
ricercata una chiave iconologica per lo
schema della basilica, dove la tematica
dellottagono del quadrato e del cerchio fu
affrontata probabilmente tenendo conto
Giulio II in un momento tragico di frustrazioni e di attesa. Nel 1505 infatti nessuno dei grandi problemi che egli ha in animo di affrontare risolto, a Roma infuria
la peste, lintegrit territoriale dello Stato
minacciata da pi parti.
Lidea sembra nascere dalla meditazione
della morte; in principio il Papa pensa
unicamente al suo sepolcro e lo immagina
a somiglianza di quello dello zio Sisto
IV isolato come unarca, ma altissimo:
come un antico mausoleo. Poich nessuna
cappella della vecchia basilica pu contenerlo occorre pensare a un
organismo in scala con il
monumento. probabilQuando progetta la basilica vaticana
mente la grandiosit del
nuovo programma che
parte da una grande area
rende palese la inadeguacoperta da una cupola
tezza della concezione con
cui il restauro di San PieDalla quale si irradiano
tro stato iniziato dal
una serie di eventi spaziali omogenei
Rossellino.
Sebbene sia poco attendibile la tesi vasariana sedel presbiterio dimostrato dalla accen- condo cui la nuova chiesa sarebbe dovuta
tuazione luminosa della nicchia absidale sorgere attorno al sepolcro, pur vero che
colpita dalla luce radente con due finestre mausoleo e chiesa sono nella visione giuricavate sul lato destro. Le due fonti lumi- liana organicamente collegati. Il sepolcro
nose agiscono come fari tra le quinte di avrebbe probabilmente occupato una capun palcoscenico, determinando nel catino pella minore; ma questa cappella doveva
scanalato e nelle membrature che incorni- essere parte omogenea di un tutto abbaciano la nicchia un giuoco di sbattimenti stanza grande da poluminosi che tradisce la consumata espe- ter accogliere al suo
rienza di Bramante pittore. Solo una illu- centro, con debita
minazione radente poteva creare un effetto proporzione, la tomdi gradazioni e inversioni tonali cos raffi- ba dellapostolo Pienato come quello che rende illusoriamente tro.
e magicamente profonda labside di Santa
Bramante, quando
Maria del Popolo e solo a patto che la incaricato di proconnessione tra le forme pure, i semici- gettare la basilica valindri, il quarto di sfera, i prismi fosse ticana, punta sullorcalibrata con esattezza millesimale.
ganismo in senso alNel tempietto di San Pietro in bertiano fatto di parti
Montorio, il pi minuscolo dei concatenate e dotato
monumenti chiave della storia di un alto grado di
dellarchitettura la centralit complessit. Il punto
lidea dominante che immedia- di partenza un
tamente si impossessa dellos- grande spazio coperservatore e lo costringe a una to a cupola, ma queindagine mentale sulle ragioni, sto elemento domisulle regole, sulle propriet di nante non si isola dal
questa legge strutturale. Per ap- contesto, ne diventa
prezzare in tutta la sua comples- invece il nucleo di
sit e chiarezza lenunciato brasviluppo intorno al
mantesco occorre reintegrare menquale germinano una
talmente il tempietto nel suo origiserie conchiusa di
nario spazio-ambiente che, come il
eventi spaziali omoSerlio ci ha tramandato, doveva essere
genei. Il principio
definito da un loggiato concentrico
della concrescita si
Santa Maria del Popolo (foto Portoghesi)
anulare.
generalizza. Lo spaC una pagina del commento di Marsizio centrale, come fislio Ficino al Convivio di Platone che sembra fatta apposta per commentare il tem- sato in un processo
pietto bramantesco e coglierne le aree di di crescita, si espande in quattro direzioni tetto con il Pontefice in cui convergevano
significazione simbolica al di l di coinci- attraverso i bracci della croce. In questo due vocazioni profetiche.
Bramante entrato nella storia come
denze univoche difficilmente dimostrabili. modo viene fissato un modello spaziale
E non senza proposito scrive il Ficino che si ripete quasi identico nei quattro va- fondatore di un nuovo linguaggio diffuso
gradualmente in tutta Europa, anche in
gli antichi teologi posero la Bont nel ni cupolati disposti diagonalmente.
Il principio della espansione lungo gli grazia della maestria dei suoi allievi, Rafcentro: e nel cerchio la Bellezza. Dico certamente la Bont in un centro: e in quat- assi ortogonali si ripete poi in forma sem- faello, Baldassarre Peruzzi, Jacopo Sansotro cerchi la Bellezza. Lunico centro di plificata in tutta la catena di quelli che vino, Antonio da Sangallo il giovane, il
tutte le cose Dio. I quattro cerchi che potremmo definire spazi di mediazione. Sanmicheli e via dicendo.
La sua fama di radicale impaziente indintorno a Dio continovamente si rivol- Questi spazi, ora sfruttati come passaggi,
gono, sono la Mente, lAnima, la Natura e ora come cappelle, assorbono la dilatazio- novatore ha colpito la fantasia popolare
la Materia. La Mente Angelica cerchio ne dello spessore dei grandi muri di spina ed ironicamente condensata nel fantasiostabile: lAnima, per s mobile: la Natura, che affiancano i bracci della croce deter- so aneddoto narrato dal Guarna nella sua
in altri, ma non per altri si muove: la Ma- minata dalla forma smussata dei piloni Simia. Giunto in Paradiso in cospetto di
san Pietro larchitetto avrebbe dichiarato:
teria non solo in altri, ma ancora da altri della cupola.
Laspetto pi affascinante della plani- Prima di tutto io voglio eliminare questa
mossa. Ma perch noi Dio chiamiamo
Centro e quelli altri quattro perch cerchi, metria bramantesca la limpidezza delle strada di accesso cos aspra e difficile da
dichiareremo? Il Centro un punto del leggi aggregative e la semplicit del risul- salire che conduce dalla terra al cielo; io
cerchio stabile e indivisibile: donde molte tato. In effetti larchitetto riuscito in mo- ne far un altra cos dolce e larga, che le
linee divisibili e mobili, vanno a la lor si- do impressionante a realizzare lunit nella anime dei deboli e dei vecchi vi possano
molteplicit attraverso un rapporto di salire a cavallo. Inoltre penso di buttar
mile circonferenza.
Lidea di ricostruire integralmente la ba- omogeneit tra parte e tutto che fa pensa- gi questo paradiso e farne uno nuovo
silica di San Pietro, abbandonando la re a una pagina di Plotino sul rapporto con pi belle e pi allegre abitazioni per i
piccola riforma iniziata da Niccol V e tra realt mondana e idea: Quaggi... beati. Se queste cose vi accomodano sono
traducendo in scala eroica la primitiva ba- ogni parte nasce sempre da unaltra e ogni con voi; altrimenti me ne vado a casa di
silica costantiniana, nasce nella mente di singolo semplicemente parte; lass per Plutone.
dei riflessi simbolici delle scelte geometriche.
La densit di aggettivazione comune alla volta e ai monumenti sansoviniani si
riassorbe nelle forme grandiose e semplificate della architettura bramantesca che
raggiunge qui uno dei suoi risultati pi alti. La decorazione accettata nella misura
in cui il suo ruolo pu essere circoscritto e
delimitato esattamente senza interferire
con la calcolata gerarchia delle strutture.
Che la forma architettonica voglia fare
da protagonista nellimmagine complessiva
LOSSERVATORE ROMANO
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Pace
per lUcraina
tum lanciato ai manifestanti filorussi
perch pongano fine alle proteste.
Preoccupa soprattutto la minaccia
delluso della forza. Secondo fonti
della Chiesa cattolica latina citate
dal Sir, tutto si gioca in queste ultime ore. Lultimatum stato lanciato mercoled scorso dal ministro
dellInterno, Arsen Avakov, ai manifestanti filorussi affinch pongano
fine alle azioni di protesta in Ucraina orientale, tramite negoziato o
con luso della forza. Chiediamo di
pregare, perch tutto si risolva nella
pace. A Kharkiv, cuore della diocesi cattolica latina (che conta cinque
parrocchie, un monastero di suore
Crescono
i minareti
in Danimarca
COPENAGHEN, 11. Presto (si parla
di poche settimane) a Copenaghen, nel quartiere centrale di
Nrrebro, verr inaugurata la pi
grande moschea della Danimarca.
Costata ventuno milioni di euro,
in gran parte arrivati dallex sovrano del Qatar, emiro Hamad
bin Khalifa al-Thani, una volta
aperta si sosterr con mezzi propri derivanti dallaffitto delle proprie sale e strutture, come ha dichiarato al Sir il portavoce del
Consiglio islamico, Mohamed alMainouni. La sua costruzione ha
suscitato polemiche in un Paese
nel quale ancora vivo il ricordo
delle violente reazioni seguite alla
pubblicazione, nel 2005, sul quotidiano Jyllands-Posten, delle
vignette satiriche su Maometto.
Ma, assicurano gli osservatori, per
gran parte dei cittadini la nuova
moschea mentre per altre stato presentato il progetto costituisce un segno di pacifica convivenza tra cristiani e musulmani (il
4,3 per cento della popolazione).
da diversi anni, nata per offrire lopportunit di una riflessione e di confronto su un tema particolarmente
importante nel campo del dialogo
ecumenico.
Il tema scelto questanno stato
lettura e ascolto della Bibbia come
campo privilegiato del cammino ecumenico: in esso si confrontano tradizioni storiche ed esperienze quotidiane che, da una parte sostengono il
dialogo ecumenico, dallaltro mostrano chiaramente come proprio a partire dalla lettura delle sacre Scritture
e dalla loro interpretazione si siano
sviluppate e accentuate le divisioni
tra i cristiani. Questo tema stato
scelto anche per favorire un maggior
coinvolgimento dei giovani nella lettura e nellascolto della Parola di
Dio in prospettiva ecumenica (al termine dellincontro stata data la parola a tre giovani teologi per una loro valutazione). Al convegno, aperto
da Jacques-Nol Prs, direttore
dellIseo, si a lungo discusso del
valore ecumenico delle traduzioni interconfessionali, soprattutto in rapporto alluso che ne viene fatto nelle
liturgie delle singole comunit; sul
tema delle traduzioni, come su altri
argomenti, non ci si limitati
allorizzonte francese, in considerazione del fatto che, in Francia come
in altri Paesi europei, si hanno ormai
presenze cristiane provenienti da tutto il mondo. Tali presenze arrivano
portandosi dietro approcci molto diversi tra loro nei confronti della Parola di Dio, tanto pi quando
provengono da luoghi dove forte il
dibattito su Bibbia, antiche tradizioni religiose e nuove forme di
predicazione delluniverso pentecostale.
Il convegno parigino ha messo in
evidenza come in Francia si possa
accedere, a costi ragionevolmente
bassi, al testo biblico, cos come esista una vasta letteratura di introduzioni e di commenti alla Scrittura,
molti dei quali pensati e scritti in
termini ecumenici, tanto da favorire
la comprensione delle diverse letture
date dalle Chiese e dalle comunit
ecclesiali nel corso dei secoli. Come
presentare il testo biblico alluomo e
alla donna di oggi? Si tratta, stato
spiegato nei vari interventi, di una
questione ecumenica, che tocca tra-
LOSSERVATORE ROMANO
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La famiglia fa la differenza
ROMA, 11. la famiglia che fa la differenza. Allindomani del duplice intervento della presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei)
sulla trascrizione a Grosseto di un
matrimonio tra persone dello stesso
sesso e sulla decisione della Corte
costituzionale in materia di fecondazione eterologa medicalmente assistita la Chiesa in Italia torna a far
sentire la propria voce sulla famiglia
che rappresenta la differenza fondamentale tra una societ aperta e
una societ chiusa in un individualismo autosufficiente. La famiglia fa
differenza. Per il futuro, per la citt,
per la politica appunto larticolato
titolo del documento conclusivo della quarantasettesima Settimana sociale dei cattolici italiani, svoltasi a
Torino nel settembre 2013 e che, come si ricorder, ha avuto per tema
proprio la famiglia, quale soggetto
di speranza e di futuro per la
societ italiana.
Il documento, presentato questa
mattina a Roma dal presidente del
Comitato scientifico-organizzatore,
Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, e dal vicepresidente, Luca
Diotallevi, richiama nelle sue prime
righe il messaggio che Papa France-
biamo paura di chi pone il problema della identit e del ruolo pubblico della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna.
N abbiamo paura che il problema
sia posto. Abbiamo paura di chi
vuole imporre una soluzione evitando che la questione sia pubblicamente discussa e che le alternative
in gioco e le loro principali implicazioni appaiano per quello che sono.
E abbiamo paura di chi minimizza
la scala dei problemi che coinvolgo-
Sulla decisione
della Corte costituzionale
ROMA, 11. La decisione della Corte
costituzionale in materia di fecondazione eterologa medicalmente
assistita presenta alcuni nodi problematici che suscitano dubbi e
preoccupazioni, sotto il profilo antropologico e culturale. quanto
sostiene una dichiarazione della
presidenza della Conferenza episcopale italiana in merito alla recente sentenza della Consulta che
ha sancito lillegittimit del divieto
per la fecondazione eterologa previsto dalla legge 40.
La decisione della Corte costituzionale verso il cui operato si
conferma il necessario rispetto
sottolineano i vescovi entra nel
merito di una delicata esperienza
umana. Il desiderio di avere un figlio profondo e indiscutibile e
merita il massimo rispetto e la pi
delicata comprensione. Tuttavia,
in attesa di conoscere le relative
motivazioni della Corte costituzionale, i presuli italiani ritengono
appunto doveroso segnalare alcuni nodi problematici. In primo
di violenza e di insicurezza nel Paese. La gente ha spiegato larcivescovo di Rosario, Jos Luis Mollaghan come stanca di non poter
uscire da casa; vogliamo poter tornare nelle strade, per conversare, incontrarci e vivere in pace.
Il diavolo
sicuramente
Il diavolo c anche nel ventunesimo secolo e noi dobbiamo imparare
dal Vangelo come lottare contro di
lui per non cadere in trappola. Ma
per farlo non bisogna essere ingenui. E perci si devono conoscere
le sue strategie per le tentazioni che
hanno sempre tre caratteristiche:
cominciano piano, poi crescono per
contagio e alla fine trovano il modo
per giustificarsi. Papa Francesco ha
messo in guardia dal ritenere che
parlare del diavolo oggi sia roba
da antichi e proprio su questo ha
incentrato la sua meditazione nella
messa celebrata venerd 11 aprile
nella cappella della Casa Santa
Marta.
Il Pontefice ha parlato espressamente di lotta. Del resto, ha
spiegato, anche la vita di Ges
stata una lotta: lui venuto per
vincere il male, per vincere il principe di questo mondo, per vincere il
demonio. Ges ha lottato con il
demonio che lo ha tentato tante
volte e ha sentito nella sua vita le
tentazioni e anche le persecuzioni.
Cos anche noi cristiani che vogliamo seguire Ges, e che per
mezzo del battesimo siamo proprio
nella strada di Ges, dobbiamo conoscere bene questa verit: anche
noi siamo tentati, anche noi siamo
oggetto dellattacco del demonio.
Questo avviene perch lo spirito
del male non vuole la nostra santit, non vuole la testimonianza cristiana, non vuole che noi siamo discepoli di Ges.
Ma, si chiesto il Papa, come
fa lo spirito del male per allontanarci dalla strada di Ges con la
sua tentazione?. La risposta a questo interrogativo decisiva. La
tentazione del demonio ha spiegato il Pontefice ha tre caratteristiche e noi dobbiamo conoscerle
per non cadere nelle trappole. Anzitutto la tentazione incomincia
lievemente ma cresce, sempre cresce. Poi contagia un altro: si
trasmette a un altro, cerca di essere comunitaria. E alla fine, per
tranquillizzare lanima, si giustifica. Dunque le caratteristiche della
tentazione si esprimono in tre parole: cresce, contagia e si giustifica.
Lo si evince anche dalla prima
tentazione di Ges nel deserto,
che sembra quasi una seduzione.
Il diavolo va lentamente e dice a
Ges: Ma perch non fai questo?
Buttati dal tempio e risparmi
trentanni di vita, in un giorno tutti
ti diranno: ecco il Messia!. la
stessa cosa che ha fatto con Adamo ed Eva. Il diavolo dice loro:
Assaggiatela questa mela, buona,
dar saggezza!. Il diavolo segue la
tattica della seduzione: parla
quasi come se fosse un maestro
spirituale, come se fosse un consigliere.
Ma se la tentazione viene respinta, poi cresce e torna pi forte. Ges, ha spiegato il Papa, lo
dice nel Vangelo di Luca e avverte
che quando il demonio respinto,
gira e cerca alcuni compagni e con
questa banda torna. Ed ecco che
la tentazione pi forte, cresce.
Ma cresce anche coinvolgendo altri. proprio quello che successo con Ges, come racconta il passo evangelico di Giovanni (10, 3142) proposto dalla liturgia. Il demonio ha affermato il Pontefice
Abbiamo percorso il cammino della Via crucis, ma non ci possiamo fermare alla croce... Il Signore ci conduce al compimento della sua Pasqua,
la risurrezione. Prepariamoci dunque a vivere rinnovati nel cuore e nella
mente il mistero pasquale. Con questa invocazione il cardinale Giuseppe
Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano, ha concluso, davanti alla Grotta di Lourdes, la Via crucis nei giardini
vaticani, alla quale hanno partecipato venerd mattina, 11 aprile, i dipendenti del Governatorato. Presente anche il vescovo Fernando Vrgez Alzaga, segretario generale.
LOSSERVATORE ROMANO
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AllEccellentissimo Presidente
Nicols Maduro Moros,
agli Onorevoli membri
del Governo
della Repubblica Bolivariana
del Venezuela,
agli Onorevoli Rappresentanti
della Mesa de Unidad
D emocrtica
e agli Onorevoli Cancellieri
dellUNASUR
Desidero anzitutto ringraziarVi per
linvito che avete rivolto alla Santa
Sede a partecipare al processo di
dialogo e di pace per il Vostro carissimo Paese. A ciascuno di Voi
desidero anzitutto assicurare la mia
preghiera, perch lincontro ed il
processo che state intraprendendo
portino i frutti desiderati di riconciliazione nazionale e di pace, doni
che invochiamo da Dio per tutto il
popolo venezuelano.
Sono consapevole dellinquietudine e del dolore vissuti da tante
persone e, mentre esprimo preoccupazione per quanto sta accadendo, rinnovo il mio affetto per tutti
i venezuelani, in particolare per le
vittime delle violenze e per le loro
famiglie. Sono profondamente
convinto che la violenza non potr
mai portare pace e benessere ad
un Paese, poich essa genera sempre e solo violenza. Al contrario,
attraverso il dialogo potete riscoprire la base comune e condivisa
che conduce a superare il momento attuale di conflitto e di polarizzazione, che ferisce cos profondamente il Venezuela, per trovare
Vite scartate
La ferma opposizione a ogni diretto
attentato alla vita stata ribadita
da Papa Francesco durante ludienza
al Movimento per la vita italiano,
svoltasi venerd mattina, 11 aprile,
nella Sala Clementina.
Cari fratelli e sorelle,
I padri e la parola
Tutti abbiamo fatto lesperienza di
quanto pu fare una sola parola di
Dio profondamente creduta e vissuta.
Spesso anzi, tra tante altre parole,
quella che ha condotto pi dun
ascoltatore al confessionale. Da questa constatazione padre Raniero Cantalamessa dettando la quinta predica di Quaresima venerd mattina, 11
aprile, nella cappella Redemptoris
Mater, alla presenza del Papa ha
fatto discendere una considerazione:
Lesperienza umana, le immagini, le
storie vissute, nulla escluso dalla
predicazione evangelica, ma deve essere sottomesso alla parola di Dio
che deve svettare. Lo ha scritto Papa Francesco nelle pagine dellEvangelii gaudium dedicate allomelia ed
quasi presuntuoso da parte mia
ha precisato il predicatore della Casa
Al primo posto
le mamme
e i piccoli
Nei 39 anni di attivit i volontari dei centri di aiuto alla vita
hanno consentito a 160.000
bambini di nascere e hanno assistito mezzo milione di donne in
difficolt. I dati riferiti al Papa
da Carlo Casini, presidente del
Movimento per la vita italiano,
fotografano bene la realt di un
progetto culturale e sociale nato
dalla convinzione che occorre
difendere i figli non contro le
madri ma insieme alle madri.
Perch ha sottolineato il parlamentare allinizio delludienza
citando una frase dello stesso
Pontefice ogni bambino non
nato, ma condannato ingiustamente a essere abortito ha il volto di Ges Cristo.
Lo sguardo su ogni essere
umano riconosciuto come uno
di noi fin dal concepimento
ha ricordato Casini la base
dei diritti delluomo e anche
dellUnione europea, che nei
suoi trattati indica come suo
fondamento la uguale dignit
umana. A questo proposito il
presidente ha richiamato liniziativa Uno di noi, con la quale
si vuole riaffermare la necessit
di difendere la persona dal primo inizio della vita umana e fino alla morte naturale: iniziativa che ha raccolto quasi due
milioni di firme tra i cittadini di
diversi Paesi del continente e
che proprio in questo periodo
allesame delle istituzioni europee.
In questi giorni ha aggiunto Casini il nostro cuore
stretto nel verificare quante altre aggressioni contro la vita avvengano. Lei ci indica le periferie, lei ci indica i poveri. Noi
abbiamo la convinzione che il
pi piccolo e il pi povero di
tutti il bambino, come lei ci
ha detto, minacciato addirittura
di essere ucciso. E, ha ribadito,
vogliamo parlare in modo positivo, mostrandone la meraviglia, lo splendore, la gloria. Da
qui la scelta di mettere sempre
al primo posto le mamme e i
bambini.
Al Pontefice il presidente del
Movimento per la vita italiano
ha donato, tra laltro, una copia
del rapporto sui risultati ottenuti dai centri di aiuto alla vita nel
2013 e lultimo numero del mensile S alla vita dedicato al
progetto
Gemma,
che
da
ventanni opera con il programma: Adotta una mamma, salva
il suo bambino.