Sei sulla pagina 1di 8

Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n.

649004

Copia 1,00 Copia arretrata 2,00

LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 49 (46.591)

Citt del Vaticano

sabato 1 marzo 2014

Papa Francesco alla plenaria della Pontificia commissione per lAmerica latina

Oltre trecentomila civili in fuga

Unutopia per i giovani

Senza fine in Nigeria


la violenza
di Boko Haram

E raccomanda memoria e discernimento per un apostolato corpo a corpo


Memoria del passato, discernimento
del presente, utopia del futuro:
questo, per Papa Francesco, lo schema in cui cresce la fede di un giovane. Il Pontefice lo ha indicato ai
partecipanti alla plenaria della Pontificia commissione per lAmerica latina, ricevuti in udienza nella mattina di venerd 28 febbraio, nella sala
Clementina.
Nel discorso pronunciato a braccio il Santo Padre, riferendosi al tema dellemergenza educativa al centro dei lavori dellassemblea, ha sottolineato la necessit di individuare i
presupposti antropologici della trasmissione della fede. Educare, infatti, non trasmettere soltanto contenuti e conoscenze ma anche comportamenti e valori. Alle nuove generazioni, ha raccomandato il Papa,
va insegnato in particolare a coltivare e a saper gestire lutopia un
giovane senza utopia come un vecchio precoce, ha ammonito tenendo conto che questa deve essere accompagnata dalla memoria e dal discernimento. Da qui limportanza di
favorire lincontro tra anziani e giovani, che rappresenta la chiave per
trasmettere la memoria di un popolo. A questo proposito il Santo Padre ha parlato di un apostolato corpo a corpo, indicando lesigenza di
buoni padri spirituali e maestri di

discernimento in grado di ascoltare e


guidare i giovani.
Al trinomio memoria, discernimento, utopia il Pontefice ha accostato, infine, la questione della cultura dello scarto, che costituisce un
aspetto importante del contesto sociale in cui si inserisce lopera di trasmissione della fede. Papa Francesco
si riferito soprattutto alle dimensioni che ha assunto oggi il dramma
dellaborto e ha riproposto il problema delleutanasia nascosta con la
quale gli anziani vengono trattati, di
fatto, come materiale da scarto.
Dal Pontefice anche un richiamo al
tema del lavoro, la cui mancanza ha
conseguenze devastanti soprattutto
sui giovani, assommandosi ai danni
provocati dalla diffusione di fenomeni come la dipendenza dalle droghe
e dal gioco.
In conclusione il Papa ha invocato un rinnovato impegno di apostolato in grado di coniugare la traditio
fidei con la traditio spei. Occorre ridare speranza ai giovani, ha affermato, per evitare che lutopia si trasformi in disincanto. I giovani ci aspettano. Non deludiamoli aveva raccomandato anche nel discorso preparato per loccasione e consegnato ai
membri della Commissione.
PAGINA 8

Civili nigeriani costretti ad abbandonare le loro abitazioni (Reuters)

ABUJA, 28. In Nigeria lefferata violenza dei miliziani islamici di Boko


Haram sembra non avere fine. Nelle ultime ore, almeno 33 persone
sono state assassinate in tre diversi
attacchi del gruppo jihadista nel
nord est del Paese africano. Tra i
bersagli anche gli allievi di un collegio cristiano.
Le ripetute violenze hanno costretto alla disperata fuga oltre trecentomila civili. Lo hanno confermato fonti delle Nazioni Unite,
precisando che pi della met sono

Convocato a Kiev il consiglio di sicurezza e di difesa per esaminare lemergenza in Crimea dopo loccupazione di due aeroporti

Il Parlamento ucraino accusa la Russia di invasione


KIEV, 28. Il consiglio per la Sicurezza e la Difesa ucraino si riunito
oggi in seduta straordinaria per esaminare lemergenza in Crimea, dove
salgono le tensioni con i filorussi e
dove miliziani non identificati hanno occupato due aeroporti e la sede
del Parlamento di Simferopoli.
Il consiglio stato convocato dal
presidente
del
Parlamento,
Oleksandr Turcinov, che ha chiesto
alla Russia di fermare la violazione
dellintegrit territoriale dellUcraina
e di non sostenere il separatismo.
Turcinov ha anche deciso di chiedere una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dellOnu (di cui
fa parte anche la Russia) per esaminare la grave crisi.
Alle prime luci dellalba, riferisce
lagenzia Interfax, una cinquantina
di uomini armati non identificati
hanno preso il controllo dellaeroporto di Sebastopoli dove di
stanza la flotta russa del Mar Nero
mentre altri hanno momentaneamente occupato quello di Simferopoli, dal quale si sono poi ritirati
pur restando nei paraggi.
Il ministro degli Interni ucraino,
Arsen Avakov, ha accusato la Russia

di avere messo in atto una vera e


propria invasione armata in Crimea. Considero ci che accaduto
uninvasione armata e una occupazione ha precisato Avakov. Laccusa giunge allindomani della richiesta del Parlamento regionale di votare attraverso un referendum previsto per il 25 maggio la secessione
della penisola da Kiev. Al momento,
non sono stati segnalati scontri armati, ma la flotta russa del Mar Nero ha smentito qualsiasi coinvolgimento nelloccupazione, nel blocco
o nella presa dellaeroporto. Nel negare ogni responsabilit, un portavoce della flotta ha aggiunto tuttavia che, considerata linstabilit
della situazione intorno alle nostre
basi in Crimea, e ai siti dove i nostri
uomini vivono con le rispettive famiglie, stato deciso di incaricare le
unit anti terrorismo di rafforzarvi la
sicurezza.
La situazione nello scalo aeroportuale resta comunque molto confusa: stando ad altre fonti presenti sul
posto, a presidiarlo sarebbero unit
locali di auto-difesa appartenenti alla sedicente milizia popolare di Crimea.

Domenica sul mensile donne chiesa mondo

y(7HA3J1*QSSKKM( +&!z!@!"!#!

Incontro allarte
Al rapporto tra donne e arte dedicato il numero di marzo del mensile donne chiesa mondo, in edicola con ledizione di domenica 2
marzo. Larte scrive Lucetta
Scaraffia nelleditoriale ha origine da un incontro con qualcosa di
pi grande e forte di noi. Che lo si
chiami destino, o ispirazione. Testimoni di questa esperienza sono
la pianista Elisabeth Sombart e la
pittrice Isabella Ducrot, intervistate
rispettivamente da Sylvie Barnay e
Catherine Aubin, e tra le altre
le architette, scultrici e pittrici che
hanno fatto la chiesa Maria Theotokos di Loppiano e che Ritanna
Armeni ha incontrato nel centro
Ave Arte nato allinterno del movi-

mento dei Focolarini. Tutte, scrive


ancora Scaraffia, si sono incontrate con questa alterit, che ha determinato la loro vita. Questo incontro ha suggerito loro come diventare agenti di trasmissione della bellezza per gli esseri umani sfavoriti,
con il fine di alleviare la loro condizione di sofferenti, o ha ispirato
la creazione di opere che rivelano
poi la loro natura sacra. Oppure
pu nascere da questo consapevole
incontro una vera e propria creazione architettonica e artistica finalizzata a costruire la casa di Dio,
coscientemente pensata in modo da
rendere la sua presenza pi percepibile agli esseri umani che ne varcheranno la soglia.

Laeroporto di Simferopoli presidiato da miliziani non identificati (Afp)

Il vicepresidente degli Stati Uniti,


Joe Biden, ha nel frattempo telefonato stamane al nuovo primo ministro ucraino ad interim, Arseniy Yatsenyuk, assicurando il totale sostegno di Washington. Biden si congratulato per la formazione del nuovo Governo nella Repubblica ex sovietica e ha ribadito che gli Stati
Uniti garantiranno il loro pieno appoggio a Kiev nelladozione delle
riforme necessarie per tornare alla
prosperit economica, perseguire la
riconciliazione, adempiere i suoi obblighi internazionali e puntare a
rapporti aperti e costruttivi con tutti
i Paesi vicini. Washington ha confermato di essere pronta a sostenere
economicamente Kiev, considerando
pi opzioni, inclusa quella di offrire
prestiti garantiti, dopo che il nuovo
Esecutivo si rivolto al Fondo monetario internazionale. Aiuti potrebbero arrivare anche dallUe: il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha spiegato di ritenere possibile lo stanziamento imme-

Cos larcivescovo di Buenos Aires


predicava ai fedeli

La quaresima
di Bergoglio
PAGINA 5

diato di un miliardo di euro. E sullo


sfondo della crisi, la Banca centrale
ha annunciato di avere limitato a
quindicimila grivnie (poco pi di
mille euro) il massimale quotidiano

dei soldi ritirabili nelle banche del


Paese, sullorlo della bancarotta.
D allinizio dellanno, la moneta nazionale ha perso un quarto del suo
valore.

bambini. E a causa dei continui attacchi, sempre pi difficile per le


organizzazioni umanitarie, fra cui
la Croce rossa, provvedere ad aiutare queste persone. I nuovi assalti,
ha precisato il governatore dellarea
metropolitana di Madagali, sono
stati perpetrati da un nutrito gruppo di Boko Haram in tre localit
dello Stato nordorientale di Adamawa, da mesi colpito dai terroristi
e in emergenza continua.
Nel villaggio di Shuwa sono stati trovati almeno 25 cadaveri, sei
dei quali sotto le macerie di un
istituto educativo cristiano. Fra gli
edifici distrutti a colpi di razzo o
incendiati, anche una scuola superiore. In localit Kirchinga, invece,
gli estremisti islamici hanno ucciso
otto persone e raso al suolo decine
di case. A Michika, i testimoni parlano della fuga a piedi degli abitanti verso le vicine colline allarrivo dei terroristi a bordo di jeep e
moto, che hanno iniziato a sparare
a raffica e a lanciare razzi indistintamente contro qualunque edificio.
Solo tre giorni fa, il mondo era
rimasto inorridito per leccidio del
liceo di Bani Yadi, nel vicino Stato
di Yobe, a maggioranza musulmana, dove in piena notte 43 ragazzi
erano stati bruciati vivi o sgozzati
nel dormitorio. Giovani colpevoli
solo di essere alunni di una scuola
non coranica.
Dopo gli ultimi massacri, la Nigeria ha lanciato un appello alla
Francia e ai Paesi vicini francofoni,
fra cui il Camerun, perch laiutino
nella guerra al terrorismo. Nel corso di una conferenza sulla sicurezza, il presidente francese, Franois
Hollande in visita in Nigeria prima
di raggiungere la Repubblica Centroafricana, ha detto che la lotta
dei nigeriani anche la nostra lotta, garantendo il sostegno del Governo di Parigi.

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in
udienza:
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Antonio Mara Rouco Varela, Arcivescovo di
Madrid (Spagna), con gli Ausiliari, le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori Fidel Herrez
Vegas, Vescovo titolare di Cedie, Csar Augusto
Franco Martnez, Vescovo titolare di Ursona, e
Juan Antonio Martnez Camino, Vescovo titolare
di Bigastro, in visita ad limina Apostolorum;
le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Juan Antonio Reig Pl, Vescovo di Alcal de
Henares (Spagna), in visita ad limina Apostolorum;
Joaqun Mara Lpez de Andjar y Cnovas
del Castillo, Vescovo di Getafe (Spagna), con
lAusiliare, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Jos Rico Pavs, Vescovo titolare di Mentesa, in visita ad limina Apostolorum;
Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo di Valencia
(Spagna), in visita ad limina Apostolorum;
Vicente Juan Segura, Vescovo di Ibiza (Spagna), in visita ad limina Apostolorum;

Javier Salinas Vials, Vescovo di Mallorca


(Spagna), in visita ad limina Apostolorum;
Salvador Gimnez Valls, Vescovo di Menorca
(Spagna), in visita ad limina Apostolorum;
Jess Murgui Soriano, Vescovo di OrihuelaAlicante (Spagna), in visita ad limina Apostolorum;
Casimiro Lpez Llorente, Vescovo di Segorbe
- Castelln de la Plana (Spagna), in visita ad limina Apostolorum.
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in
udienza Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Mario Antonio Cargnello, Arcivescovo di
Salta (Argentina).
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia di Sua
Eminenza Reverendissima il Cardinale Joachim
Meisner allufficio di Arcivescovo Metropolita di
Kln (Repubblica Federale di Germania), in conformit al can. 401 1 del Codice di Diritto Canonico.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

sabato 1 marzo 2014

Nonostante la conferenza di pace

Nel discorso alle Camere riunite a Westminster mano tesa solo in parte al primo ministro Cameron

Prosegue il braccio
di ferro
in Venezuela

Diplomazia Merkel

CARACAS, 28. Non si allenta in Venezuela la crisi innescata dalle proteste antigovernative. E continua,
durissimo, il braccio di ferro tra
Governo e opposizione.
La stragrande maggioranza dei
venezuelani ripudia la violenza di
piccoli gruppi che aggrediscono la
societ, e la destra dovrebbe rinunciare alla violenza ha dichiarato ieri il presidente venezuelano, Nicols Maduro, in un tweet scritto per
lapertura della conferenza nazionale di pace ampiamente boicottata

Accordo
sul Canale
di Panam
PANAM, 28. Il consorzio internazionale per lampliamento del
Canale di Panam (Gupc), guidato dal gruppo spagnolo Sacyr,
e lautorit del Canale di Panam hanno raggiunto oggi un accordo sul completamento dei lavori di espansione del Canale. Si
tratta di un accordo volto a risolvere i problemi circa il finanziamento del progetto di ampliamento, stimato per un costo di
1,2 miliardi di euro. Laccordo, si
legge in una nota, prevede, tra
l'altro, il completamento del progetto nel dicembre 2015. Nelle
settimane scorse, i lavori di ampliamento del Canale si erano
interrotti diverse volte a causa
dei costi subentrati che nessuno
degli attori coinvolti era disposto
a coprire. La disputa era esplosa
lo scorso 30 dicembre.

Ribadito il ruolo forte del Regno Unito in Europa ma niente revisione dei Trattati

dallopposizione per mettere fine


alle proteste. Almeno nelle intenzioni di Maduro, la conferenza dovrebbe servire per arginare i disordini attraverso il dialogo e lazione
per la difesa della Costituzione e
della pace.
Ma il partito di opposizione Voluntad Popular, il cui leader Leopoldo Lpez in carcere, ha reso
noto, contestando il provvedimento,
un ordine di arresto emesso ieri da
un tribunale contro il coordinatore
politico del gruppo, Carlos Vecchio. Il partito denuncia una persecuzione politica contro Voluntad
Popular da parte del presidente
Maduro. La protesta, comunque,
non si ferma: anche oggi sono in
programma nuovi cortei.
Le manifestazioni in Venezuela
sono scoppiate alcune settimane fa
per protestare contro laumento della criminalit e la crisi economica.
Le prime proteste contro Maduro
sono iniziate a San Cristbal, la capitale dello stato di Tchira, vicino
al confine con la Colombia. Qui
molti quartieri si sono trasformati
in veri e propri campi di battaglia
con duri scontri tra manifestanti e
polizia. Dure le critiche di Onu,
Ue e Stati Uniti. Il dipartimento di
Stato americano ha dichiarato persone non grate e disposto
lespulsione di tre diplomatici di
Caracas in risposta alla medesima
misura adottata dal presidente Maduro, che ha accusato esplicitamente Washington di sostenere lopposizione con lobiettivo di effettuare
un colpo di Stato.
E pochi giorni fa una marcia di
donne dellopposizione vestite di
bianco ha sfilato a Caracas per
chiedere la fine della repressione
contro i manifestanti. Il corteo era
guidato dalla deputata Mara Corina Machado e da Lilian Tintori,
moglie di Leopoldo Lpez.

Secondo il responsabile delleconomia Guido Mantega

Il Brasile cresce
nonostante la crisi
BRASILIA, 28. Per leconomia mondiale il 2013 stato un anno difficile, ma ci sono segnali di ripresa che
lasciano sperare in una crescita
maggiore lanno prossimo. questa
la diagnosi tracciata ieri dal ministro delle Finanze brasiliano, Guido
Mantega, commentando gli ultimi
dati sul pil (prodotto interno lordo)
del suo Paese, cresciuto del 2,3 per
cento nel 2013, in aumento per il
terzo anno consecutivo.
In un anno di economia internazionale debole, il commercio ha
aiutato poco Paesi come il Brasile,
che non riuscito ad aumentare le
esportazioni. Se leconomia mondiale non attraversasse un momento
difficile, saremmo cresciuti di pi
ha spiegato Mantega. Per quanto
riguarda il dato del pil, si tratta
ha aggiunto di un risultato soddisfacente. Allinizio del 2013 il
ministero delle Finanze brasiliano
aveva stimato una crescita del 3,8
per cento.
Stando alle statistiche pubblicate
dallIstituto statistico brasiliano, nel
2011 la crescita del gigante sudamericano era stata del 2,7 per cento,
mentre nel 2012 aveva raggiunto un
deludente uno per cento, preoccupando non poco lEsecutivo di Brasilia. Nel quarto trimestre del 2013
il pil invece aumentato dello 0,7
per cento, pi delle previsioni, invertendo la rotta del trimestre precedente quando si era contratto dello 0,5 per cento. La notizia commentano gli analisti rappresenta
un buon viatico per la presidente
Dilma Rousseff in vista dellappuntamento elettorale del prossimo mese di ottobre. Il Brasile era caduto
in recessione tra ottobre 2008 e
marzo 2009 e recentemente, come

altri Paesi emergenti, ha subito delle turbolenze monetarie in seguito


alla fuga di capitali esteri.
Nei progetti del Governo lo slancio fondamentale alleconomia dovrebbe arrivare dai recenti accordi
siglati con lUnione europea in vista del libero mercato tra Ue e
Mercosur (il mercato comune
dellAmerica del sud). In seguito al
recente vertice di Bruxelles il
presidente del Consiglio Ue,
Hermann Van Rompuy, ha detto
che gli accordi commerciali dovrebbero innescare una crescita economica significativa per entrambe
le parti e assicurare che lUe resti il
principale partner del Brasile per
scambi e investimenti anche in futuro.

LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

00120 Citt del Vaticano


ornet@ossrom.va
http://www.osservatoreromano.va

Angela Merkel ricevuta dalla regina Elisabetta

II

(LaPresse/Ap)

LONDRA, 28. stato un discorso


condotto in equilibrio quello pronunciato, in parte in inglese, ieri dal
cancelliere tedesco, Angela Merkel,
di fronte alle Camere riunite a Westminster. Da un lato il cancelliere ha
voluto porre un freno alle aspettative del premier britannico, David
Cameron, dichiarando di non essere
disponibile ad aperture sulla revisione dei Trattati, dallaltro Merkel ha
ribadito che il Regno Unito rappresenta un alleato importante e che
deve restare in Europa, dove serve
una sua voce forte. Il cancelliere
che nel pomeriggio di ieri stata ricevuta a Buckingham Palace dalla
regina Elisabetta II stato il primo leader tedesco a parlare alle Camere riunite dalla riunificazione della Germania.
Alcuni si aspettano ha detto
che il mio discorso apra la strada a
una riforma fondamentale dellarchitettura europea che soddisfi tutti i
presunti o effettivi desideri britannici. Temo che rimarranno delusi.
Quindi ha proseguito: Altri si
aspettano lesatto opposto, sperando
in un mio messaggio chiaro e semplice in riferimento al fatto che lEuropa non pronta a pagare qualsiasi
prezzo per mantenere il Regno Unito in Europa. Temo che anche queste speranze resteranno deluse.

Merkel ha quindi sottolineato che


lEuropa ha bisogno di rinnovarsi,
di essere pi forte e pi competitiva:
ma per raggiungere questo obiettivo
occorre rimanere uniti e determinati. Riguardo poi al delicato tema
della libera circolazione delle persone in Europa, Merkel lha difesa come una delle pi grandi conquiste
dellUe. Nello stesso tempo, comunque, ha anche ammesso che nella sua applicazione vi sono stati errori che vanno corretti.

In un discorso Draghi traccia il quadro degli obiettivi europei

Tutte le sfide della Bce


Servono nuove riforme a fronte di una ripresa debole
FRANCOFORTE, 28. Assicurare la
stabilit dei prezzi di fronte a un periodo prolungato di bassa inflazione,
creare il meccanismo unico di supervisione bancaria e far ripartire il credito. Sono queste le sfide fondamentali che la Banca centrale europea (Bce) sar chiamata ad affrontare nei prossimi mesi. Ad annunciarlo
stato, ieri, il presidente dellistituto, Mario Draghi, in un discorso
sulla Stabilit finanziaria e il ruolo
delle Banche centrali.
Lintervento stato anche loccasione per fare il punto sulla situazione economica europea e sulla difficolt delle famiglie e delle imprese.
La ripresa sta facendo graduali
passi avanti, anche se lentamente e
in modo disomogeneo ha spiegato
Draghi, invitando quindi i Paesi
dellarea euro a proseguire con le
riforme per arrivare a una crescita
sostenibile. Infatti, ha sottolineato,
rivolgendosi ai Governi, noi faremo il nostro lavoro, ma non aspettatevi che facciamo il vostro.
Dunque Francoforte resta in
guardia ed pronta ad agire nel
caso dovesse verificarsi una nuova
turbolenza finanziaria come la crisi
del 2008. Larchitettura dellUnione monetaria ed economica stata
rafforzata in un modo tale che molti
lavrebbero considerato inconcepibile due anni fa. E lunione bancaria

rappresenta un passo avanti ambizioso e concreto.


I progressi compiuti nelleurozona
sono stati sottolineati anche dal
Fondo monetario internazionale
(Fmi) che parla di una ripresa reale, pur avvertendo che questa ripresa resta debole e che quindi servono ulteriori azioni per rafforzare
la crescita e il lavoro.

E il nodo delloccupazione stato


affrontato, ieri, anche dal presidente
della Federal Reserve, Janet Yellen,
in unaudizione al Senato. Oltreoceano la ripresa del mercato del lavoro lungi dallessere completata,
ha detto, spiegando che i tassi di interesse negli Stati Uniti resteranno
bassi fino a quando il tasso di disoccupazione non scender.

Tratti in salvo cento migranti


al largo di Lampedusa
ROMA, 28. Il pattugliatore Foscari
ha soccorso nella notte un gommone a sud di Lampedusa, con a bordo circa cento migranti tra cui 23
donne, 46 minori e un neonato.
Lo ha reso noto la Marina militare, sottolineando che le operazioni di soccorso, necessarie vista la
precariet del mezzo di trasporto e
lassenza di salvagenti individuali,
si sono protratte per tutta la notte
a causa del maltempo e delle cattive condizioni del mare. I migranti
di varie nazionalit subsahariane
sono tutti in discrete condizioni.
Per tutta la notte, la centrale
operativa della Guardia costiera

italiana ha anche coordinato le ricerche di un gommone di migranti, alla deriva al largo dellisola di
Pantelleria. A dare lallarme, il parente di uno dei dispersi, che nella
serata di ieri ha chiesto aiuto telefonicamente alla direzione marittima di Palermo. Il natante, un
gommone bianco in avaria con 12
persone a bordo, stato intercettato stamane e successivamente raggiunto dalle motovedette della capitaneria di porto di Pantelleria,
che ha tratto in salvo i migranti.
Tra questi anche due donne, entrambe in stato di gravidanza.

Ripresi
i colloqui
sulla riunificazione
di Cipro
NICOSIA, 28. Il negoziatore turco-cipriota, Kudret zersay,
oggi ad Atene per un incontro
con il segretario generale del ministero
degli
Esteri
greco,
Anastasios Mitsialis. Si tratta del
primo di una serie di colloqui organizzati dalle diplomazie di
Grecia e Turchia per fare procedere i colloqui di recente riavviati
per la riunificazione dellisola di
Cipro, divisa in due dal 1974 dopo un intervento militare turco.
Mentre zersay ad Atene, il
capo negoziatore greco-cipriota,
lambasciatore Andreas Mavroyiannis, sar in visita ad Ankara,
dove incontrer il vice ministro
degli Esteri, Feridun Sinirliolu.
Gli analisti internazionali non
ritengono che questa serie di colloqui possano portare importanti
sviluppi sulla delicata questione
cipriota. Gli incontri serviranno
comunque a stabilire una via di
comunicazione tra il Governo
greco-cipriota e Ankara, in modo
che varie questioni come la sicurezza possano essere discusse
e risolte pi rapidamente.
E a causa dei profondi disaccordi con il capo dello Stato sulla
gestione dei negoziati per la riunificazione, il Partito democratico
cipriota (Diko, di destra, guidato
da Nicolas Papadopoulos), ha
deciso ieri di uscire dalla coalizione di Governo formata con Adunata Democratica, di centro-destra, del presidente della Repubblica, Nicos Anastasiades.
La decisione prevede che entro
il prossimo 4 marzo si dimettano
quattro degli undici ministri che
formano il Governo (Energia,
Commercio, Industria e Turismo;
Istruzione e Cultura; Salute e Difesa) e i tre capi di altrettante organizzazioni parastatali che fanno
parte del Diko. La proposta di
uscire dal Governo, stata oggetto di un voto allinterno del partito e ha ottenuto 97 voti a favore
e 81 contrari. Non ci sono state
astensioni. Alle ultime presidenziali del 24 febbraio 2013, il Diko
aveva sostenuto Anastasiades, che
ha vinto le elezioni con il 57,48
per cento delle preferenze.

Obama scommette sui giovani di colore

Il presidente statunitense alla Casa Bianca insieme a un gruppo di studenti di colore (LaPresse/Ap)

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

TIPO GRAFIA VATICANA


EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Carlo Di Cicco

don Sergio Pellini S.D.B.

vicedirettore

Piero Di Domenicantonio
caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

direttore generale

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

WASHINGTON, 28. Offrire sostegno e opportunit di successo ai giovani di colore. questo


lobiettivo delliniziativa annunciata ieri dal
presidente degli Stati Uniti, Barack Obama,
che prevede uno stanziamento di duecento milioni di dollari in cinque anni grazie a partnership tra pubblico e privato. La campagna stata illustrata alla Casa Bianca dal presidente, affiancato non solo da personaggi del calibro di
Colin Powell o Magic Johnson, ma anche
dallex sindaco di New York, Michael Bloomberg, che ha gi finanziato in passato progetti
per i giovani di colore nella Grande Mela. La
task force creata da Obama a questo scopo sar guidata da Broederick Johnson, segretario di
gabinetto e assistente del presidente, e prevede

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

anche il coinvolgimento dei dicasteri dellistruzione, della giustizia e del lavoro.


Coloro che hanno di fronte le sfide pi imponenti nel ventunesimo secolo in questo Paese sono senza dubbio i giovani di colore ha
detto Obama. Anchio sono cresciuto senza
padre ha aggiunto anchio ho fatto scelte
sbagliate senza pensare alle conseguenze e non
sempre ho preso la scuola cos seriamente come avrei dovuto, e mi sono arreso troppo facilmente. Ma sono stati fatti progressi, ha aggiunto, e lo testimonia la mia presenza qua.
Per il presidente si tratta di uniniziativa particolarmente sentita dicono i media e che
andr oltre il suo mandato alla Casa Bianca,
come hanno tenuto a precisare dal suo staff.

Concessionaria di pubblicit
Il Sole 24 Ore S.p.A
System Comunicazione Pubblicitaria

Aziende promotrici della diffusione de


LOsservatore Romano

Intesa San Paolo

Alfonso DellErario, direttore generale


Romano Ruosi, vicedirettore generale

Ospedale Pediatrico Bambino Ges

Sede legale
Via Monte Rosa 91, 20149 Milano
telefono 02 30221/3003, fax 02 30223214

Societ Cattolica di Assicurazione

segreteriadirezionesystem@ilsole24ore.com

Banca Carige
Credito Valtellinese

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 1 marzo 2014

pagina 3

Visita di Hollande nella capitale della Repubblica Centroafricana

Nel programma di eliminazione delle armi chimiche

A Bangui
desolazione e distruzione

Damasco chiede tempo

BANGUI, 28. Nella Repubblica Centroafricana le violenze, che dal dicembre scorso sono cominciate a divampare con crescente intensit,
non si placano. In particolare a
Bangui attacchi e imboscate per mano di vari gruppi armati non danno
tregua, tanto da ridurla gradualmente in uno stato di desolazione e
distruzione. E oggi nella capitale,
ostaggio di violenze indiscriminate
sia contro i cristiani, sia contro i
musulmani, si recato in visita
(proveniente dalla Nigeria) il presi-

LOnu
per una soluzione
politica
della crisi in Mali
BAMAKO, 28. Solo una soluzione politica globale trovata dagli
stessi maliani potr consentire di
ristabilire una sicurezza durevole
nelle regioni settentrionali: questo linvito rivolto a Bamako dal
rappresentante permanente della
Francia nel Consiglio di sicurezza dellOnu, Grard Araud, dopo
lultima missione nel Paese.
Per il Consiglio di sicurezza, in
Mali urge attuare il disarmo di
tutti i combattenti nellambito di
un processo politico negoziato,
come stabilito dagli accordi di
pace di Ouagadougou, firmati lo
scorso giugno. Occorre poi riprendere il dialogo per ritrovare
la pace. Sul piano della sicurezza, i membri del Consiglio auspicano un dispiegamento celere e
totale dei caschi blu della missione Onu Minusma nel nord del
Mali per subentrare ai soldati
francesi delloperazione Serval,
che si stanno ritirando, mentre i
movimenti armati dispongono
ancora della capacit di attuare
attacchi e attentati.
A fare eco agli inviti del palazzo di Vetro sono le notizie che
giungono da Kidal, capoluogo
dellestremo nord est del Mali.
Un veicolo appartenente a una
ong saltato ieri su un ordigno,
lungo la strada che collega la citt allaeroporto, causando gravi
ferite a due operatori umanitari
maliani. Kidal, feudo della ribellione tuareg del Movimento
nazionale di liberazione dellAzawad (Mnla), rimane il centro pi
instabile e pericoloso. Pubblica
amministrazione e esercito regolare non sono ancora del tutto
operativi sul posto. Inoltre mancano ancora allappello i cinque
operatori umanitari della Croce
Rossa rapiti alcuni giorni fa tra le
localit di Kidal e Gao.
Al di l delle violenze, gli abitanti del nord del Mali devono
fare i conti con una grave crisi
umanitaria e con la carenza di infrastrutture e servizi. Il coordinatore
degli
affari
umanitari
dellOnu, David Gressly, ha gi
presentato un nuovo piano di
azione umanitaria per il biennio
2014-2016.

dente francese, Franois Hollande,


che ha incontrato il contingente di
Parigi e la presidente di transizione
Catherine Samba-Panza. Si tratta
della seconda visita di Hollande a
Bangui dopo che stata lanciata, il
5 dicembre scorso, loperazione Sangaris: una missione, come sottolinea
la France Presse, che non ancora
riuscita a porre un efficace argine
alle dilaganti proteste.
Dopo il suo arrivo il presidente
francese si recato nella base
delloperazione, situata allinterno
dellaeroporto di Bangui. Qui ha
passato in rassegna i soldati francesi
per poi trattenersi in colloquio con
il capo delloperazione, il generale
Francisco Soriano. Citato dalla
France Presse, il generale ha detto
che la visita del capo dellEliseo
servita a fare il punto della situazione e a tracciare le prossime tappe di
un impegno che non si preannuncia
certo facile.
Il contingente francese composto da 1.600 militari. Da principio,
ovvero nel dicembre scorso, si pensava che nellarco di due mesi lintervento di Parigi potesse porre fine
alle violenze nella sua ex colonia,
ma le condizioni sul terreno, dove
operano numerosi gruppi armati, invece che migliorare sono peggiorate.
Marted scorso il Parlamento francese ha esteso il mandato del contin-

Larrivo di una nave per lo smaltimento di armi chimiche nel porto spagnolo di Rota (LaPresse/ap)

DAMASCO, 28. Si allungano ulteriormente i tempi per


leliminazione dellarsenale di armi chimiche siriane. Il
Governo del presidente Bashar Al Assad ha proposto la
nuova data del 27 aprile per concludere il trasporto
allestero delle 1.300 tonnellate di materiale da distruggere: si tratta dunque di una dilazione di circa due mesi
rispetto alla scadenza fissata originariamente al 5 febbraio. Nessuna risposta, al momento, da parte
dellOpac (lorganizzazione per la proibizione delle armi chimiche), che continua a mantenere la scadenza del
prossimo 30 giugno per la fine delle operazioni.

Damasco ha giustificato la richiesta di dilazione con


le minacce al trasporto dei materiali a causa dei combattimenti in corso. Immediate le proteste degli Stati
Uniti e dellUnione europea, che invece premono per
unaccelerazione delle procedure. Lanno scorso Assad
aveva accettato di liberarsi del suo intero arsenale chimico a fronte delle reazioni internazionali seguite a un
bombardamento che aveva provocato centinaia di morti
nei sobborghi di Damasco. Da parte sua, il Governo di
Assad ha sempre smentito di aver fatto ricorso alluso di
armamenti vietati dal diritto internazionale.

Il generale Dempsey teme che il mancato accordo sulla sicurezza possa favorire lazione dei miliziani

Spettro talebano sul futuro dellAfghanistan


KABUL, 28. E alla fine saranno i talebani a beneficiare di una situazione dominata dallincertezza e dalla
precariet: questa la valutazione
espressa ieri dal capo di Stato maggiore delle forze armate americane,
generale Martin Dempsey, in riferimento al mancato accordo sulla sicurezza tra Kabul e Washington. Ed
una valutazione sottesa da forti timori sul rischio di vanificare i progressi compiuti finora in Afghanistan. Ultimamente si intensificato
sensibilmente il dibattito circa lintesa sulla sicurezza che finora rimasta inerte sul tavolo delle trattative.
Qualche giorno fa, durante una conversazione telefonica, il presidente
statunitense, Barack Obama, ha avvertito senza giri di parole il capo di
Stato afghano, Hamid Karzai, che la
sua opposizione allimmediata firma
dellaccordo porter Washington a
praticare la cosiddetta opzione zero,
vale a dire nessun soldato americano, dopo il 2014, rester sul suolo
afghano, nemmeno con compiti logistici.
Al capo della Casa Bianca ha fatto eco il segretario generale della
Nato, Anders Fogh Rasmussen, il
quale parlando a Bruxelles in occasione della riunione dei ministri
della Difesa dei Paesi membri
dellAlleanza atlantica ha affermato che se non ci sar un accordo sulla sicurezza, la Nato lascer lAfghanistan entro la fine dellanno.
Ieri il generale Martin Dempsey si
recato in visita nel Paese per in-

Soldati a Kabul (Ansa)

Altri segnali di disgelo


tra Cina e Taiwan
TAIPEI, 28. Cina e Taiwan hanno
firmato ieri due accordi sul monitoraggio delle condizioni climatiche e
dei terremoti, un altro segnale del
miglioramento delle relazioni diplomatiche fra Pechino e Taipei.
Sale cos a 21 il numero delle intese bilaterali dal 2008, anno in cui
Ma Ying Jeou stato eletto presidente di Taiwan, permettendo di
rafforzare i rapporti commerciali e
turistici con Pechino.
Gli accordi firmati favoriscono
la cooperazione economica, sociale
e il benessere di entrambe le parti
ha dichiarato in una nota alla stampa a Taipei il firmatario cinese,
Chen Deming.
Grazie a questi accordi, Cina e
Taiwan spesso flagellati da calamit naturali condivideranno i
dati sismici nel tentativo di ottenere
una risposta pi tempestiva in caso
di terremoti devastanti. Ma nonostante questo tipo di collaborazio-

gente sulla base delle obiettive difficolt riscontrate nel Paese. Parigi,
nelle settimane scorse, aveva fatto
intendere di non voler incrementare
i suoi effettivi nella Repubblica
Centroafricana (finora sono stati tre
i militari rimasti uccisi) ma il 14 febbraio, alla luce degli ultimi, negativi
sviluppi, lEliseo ha infine deciso di
inviare nel Paese altri quattrocento
soldati, che sono arrivati ieri.
Ricorda la France Presse che Parigi continua a sostenere la causa di
elezioni generali entro il 2014, ma in
merito le prospettive non sono incoraggianti. Se la situazione non dovesse migliorare entro breve tempo,
molto probabile che il Paese vada
alle urne solo nel 2015.
Nei giorni scorsi era sceso in
campo anche lOnu, chiedendo la
fine della violenze. In particolare
lalto commissariato delle Nazioni
unite per i Rifugiati (Unhcr) ha comunicato che al momento oltre
quindicimila persone in diciotto localit del nordovest e del sudovest
del Paese sono seriamente minacciate dallattivit di gruppi armati.
Nello stesso tempo lUnhcr ha chiesto il dispiegamento di ulteriori
contingenti internazionali dato che
la loro dimensione attuale decisamente inadeguata in rapporto alla
grandezza del Paese e alla portata
della crisi.

ne, i funzionari di Taipei hanno dichiarato di non essere ancora disposti, per problemi inerenti alla sicurezza nazionale, ad aprire rotte aeree attraverso lo stretto di Taiwan.
Nei giorni scorsi, a Nanchino, in
Cina, il ministro taiwanese per i
Rapporti bilaterali, Wang Yu Chi, e
la controparte cinese, Zhang Zhiun,
hanno avuto una proficua serie di
colloqui, dicendosi daccordo sulla
necessit di istituire regolari uffici
di comunicazione tra i due lati dello stretto.
Si tratta di un ulteriore passo in
avanti nei rapporti tra Cina e Taiwan, che gi nel 1992 hanno allacciato relazioni informali a livello
commerciale, che continuano ancora oggi. Da alcuni anni, i commerci
bilaterali tra le due capitali sono in
costante crescita, con un volume
daffari passato da 30,5 milioni di
dollari a 168,9 milioni.

contri con i vertici militari statunitensi dispiegati sul terreno. Nelloccasione li ha invitati a concentrarsi
sul presente e sul lavoro da svolgere
giorno dopo giorno. Ma indubbio
che il futuro, anche quello pi vicino, incombe minaccioso, alla luce di
uno scenario che proprio a causa
dellassenza di un accordo sulla sicurezza risulta essere quanto mai
fluido e quindi insidioso.

Violenze
senza tregua
in Iraq
BAGHDAD, 28. Ancora sangue nel
territorio iracheno. Ieri 31 persone
sono morte in una nuova ondata
di violenze. Attentati dinamitardi
nel quartiere di Sadr City, a Baghdad, hanno provocato 26 morti. Sangue anche ad Al Sharqat,
dove in uno scontro a fuoco due
miliziani sono rimasti uccisi. In
un agguato, a Kirkuk, sono morti
tre soldati. Fonti mediche e della
sicurezza irachene stimano che
dal primo febbraio in tutto il Paese siano morte pi di settecento
persone e oltre 1.700 dallinizio
dellanno.

A poche ore dalle manovre congiunte tra Washington e Seoul

Sfida nordcoreana
PYONGYANG, 28. La Corea del Nord
ha lanciato ieri quattro missili a corto raggio, con ogni probabilit della
serie scud (di fabbricazione sovietica), al largo della costa orientale. Lo
hanno confermato fonti del ministero della Difesa sudcoreano.
I vettori avrebbero superato la distanza di duecento chilometri, nelle
prime valutazioni di Seoul, e sono
stati testati a pochi giorni dallavvio
delle manovre militari congiunte di
Corea del Sud e Stati Uniti, osteggiate dal regime comunista di Pyongyang, che rileva lagenzia di
stampa sudcoreana Yonhap le
considera la prova generale di uninvasione armata ai suoi danni.
Comunque, se confermato, luso
dei missili di fabbricazione sovietica
sarebbe il primo dal 4 luglio del
2009: la Corea del Nord, ne possiede circa settecento pezzi, suddivisi

in tre tipologie capaci di raggiungere, rispettivamente, i trecento, i cinquecento e i settecento chilometri,


oltre ad avere missili intercontinentali (lultimo test nella forma di razzo-satellite a uso civile del dicembre del 2012) in grado anche di raggiungere le coste degli Stati Uniti.
Quella di ieri non la prima
mossa di Pyongyang in risposta alle
manovre annuali congiunte tra
Seoul e Washington: a inizio settimana, primo giorno delle esercitazioni Key Resolve, ununit navale
della marina nordcoreana ha violato
per tre volte il confine marittimo
occidentale, nel mar Giallo. Venerd
scorso, invece, le truppe nordcoreane avrebbero sparato un nuovo
tipo di vettore da un lanciarazzi
multiplo.
La ripresa delle attivit militari di
Pyongyang ha fatto seguito allinso-

lita schiarita nelle relazioni intercoreane che ha portato, dal 20 al 25


febbraio, alla definizione di un nuovo ciclo di riunioni tra famiglie separate dalla guerra le prime da
ottobre del 2010 oltre che allinvio
di aiuti da parte del Sud per contrastare unepidemia di afta epizootica.
Il programma missilistico e atomico motivo di forti timori per la
stabilit della regione: Pyongyang
ha condotto il suo terzo test nucleare a febbraio del 2013, il primo dopo la salita al potere di Kim Jong
Un, mentre il tavolo sulla denuclearizzazione della penisola (in cambio
di aiuti) di cui fanno parte le due
Coree, Stati Uniti, Cina, Giappone
e Russia in stallo da dicembre
del 2008. Le diplomazie di Washington e Pechino stanno lavorando a una possibile ripresa del negoziato in tempi relativamente brevi.

Islamabad
tra impegno
militare
e negoziati
ISLAMABAD, 28. Il Governo pakistano continua a lavorare intensamente su due fronti. Da un lato
cerca di arginare le violenze talebane preparando, proprio in questi giorni, unoffensiva su vasta
scala nel Nord Waziristan, dallaltro non allenta la tensione sul piano diplomatico, tentando di rilanciare i negoziati con la delegazione di miliziani avviati una decina
di giorni fa e poi interrotti (dopo
la strage a Karachi di 23 guardie
di frontiera pakistane). Si tratta di
un impegno non facile in un Paese che da tempo aspira a sottrarsi
dalle violenze per promuovere un
solido processo di riconciliazione.
Loffensiva nel Nord Waziristan
la regione tribale dalla quale
partono il maggior numero di attacchi dei miliziani sembra imminente. Mercoled vi stato un
incontro, presieduto dal primo ministro, Nawaz Sharif, tra autorit
militari e civili, per studiare le
strategie idonee a piegare la resistenza dei miliziani che proprio
nel Nord Waziristan possono ancora contare su numerose roccaforti. In questo contesto si dipana
limpegno del premier che da
quando ha assunto lincarico, nel
maggio scorso, ha messo in chiaro
che senza un dialogo con i talebani il Paese non riuscir mai a promuovere e veder poi ben radicato
il tanto sospirato processo di riconciliazione.
Nawaz Sharif intende rilanciare,
come egli stesso ha dichiarato in
pi occasioni, il ruolo del Pakistan
come interlocutore credibile e affidabile nel panorama politico internazionale. Per far s che ci avvenga essenziale, secondo il premier, che Islamabad sia in grado
di gestire in modo efficace la presenza talebana nel territorio. Ecco
allora lazione condotta su due
fronti: eliminare i talebani estremisti, che mai accetterebbero una soluzione negoziata della crisi, e stabilire fruttuosi contatti con i miliziani che hanno posizioni pi moderate.
Dopo laboriose trattative si era
riusciti a far sedere una delegazione talebana al tavolo dei colloqui:
un fatto di per s molto significativo, un vero e proprio progresso
rispetto alle pessimistiche prospettive di qualche mese fa. Ma non
erano passati due giorni dai negoziati che un commando di miliziani ha ucciso 23 guardie pakistane
a Karachi. Il dialogo, ancora una
volta, ha ceduto alle armi e adesso
lo stallo nelle trattative continua.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

sabato 1 marzo 2014

I documenti che attestano il ruolo del generale tedesco Fridolin von Senger und Etterling

Chi salv i tesori di Montecassino


Tutto sembrava gi detto e gi scritto
di FRANCESCO BIANCHINI
n documento che riguarda il generale tedesco Fridolin von
Senger und Etterling
che
comandava
le
truppe tedesche nellarea di Montecassino tra la fine del 1943 e lestate
del 1944 dimenticato dalla figlia; il
trasferimento in una villa vicina a
Spoleto da parte della divisione
Hermann Goering di centinaia di
casse con le opere darte dei Musei
napoletani e di altre citt italiane,
degli scavi di Pompei ed Ercolano,
del Tesoro di San Gennaro e del
Medagliere di Siracusa, custodite

guida di von Senger, nonch figlio


del generale Hans, una delle figure
centrali della resistenza tedesca, giustiziato il 20 luglio del 1944 in seguito allattentato a Hitler.
La contessa trova conforto nel parere dello storico Carlo Gustavo
Gropello che, non conoscendo lesistenza di questi documenti, aveva
scritto su Radici Cristiane che il
vero salvatore delle opere darte fu
proprio von Senger. Il senior curator
documents
and
sound
section
dellIwm, Stephen Walton, valuta la
portata dei testi e infine decide di
acquisirli.
La storia che il libro racconta copre larco di tempo tra lottobre

Militari tedeschi a
Montecassino trasportano
casse con libri e opere darte
da trasferire in luogo sicuro
A destra: la conclusione della
dichiarazione giurata scritta
dal generale Achim Oster nel
1946 per ricordare le azioni
meritorie del generale von
Senger durante il periodo
nazista e durante la guerra

nellabbazia di Montecassino nonch


della biblioteca e degli archivi millenari dallAbbazia; il furto di decine
di tele e bronzi tra i pi pregiati inviati nel dicembre 1943 come dono al
patrono della divisione per il suo
compleanno; una drammatica e intrigante trama che si svolge a Roma
tra il Vaticano, gli uffici germanici
nella capitale, la direzione generale
delle Arti, le abbazie benedettine di
San Paolo e SantAnselmo per cercare di capire prima dove il tesoro di
Montecassino stato nascosto e poi
per trasferire tutto negli ospitali depositi della Citt del Vaticano.
Sono questi alcuni elementi di
una vicenda di straordinaria rilevanza che, allinterno di una guerra durissima e distruttrice, hanno segnato
un periodo drammatico e angoscioso
per la sorte di una parte rilevante
del patrimonio artistico e culturale
dItalia.
Un altro fronte dietro quello militare, ma non meno complesso, delicato e duro. I misteri dellAbbazia. Le
verit sul tesoro di Montecassino di
Benedetta Gentile e di chi scrive (Firenze, Le Lettere, 2014, pagine 196,
euro 14) si muove dentro questo secondo fronte e rimette in discussione
elementi ritenuti acquisiti come lattribuzione al colonnello Julius
Schlegel della divisione Hermann
Goering del merito di aver salvato
dalla distruzione centinaia di opere
darte depositate dietro le mura
dellabbazia che gi contenevano
preziose raccolte di manoscritti, documenti, libri.
Quando la figlia di von Senger, la
contessa Maria Josepha Gani che vive a Londra, viene a sapere che alcuni reduci della Divisione Goering
(tristemente nota per le violenze
compiute) hanno chiesto che venisse
murata a Montecassino una lapide
per ricordare il nome di Schlegel come quello del salvatore dai bombardamenti alleati del patrimonio storico e culturale custodito nellAbbazia, decide di reagire, di non rimanere nel silenzio degli ultimi decenni e
contatta lImperial War Museum
(Iwm) per consegnare alcuni documenti del padre in suo possesso e
soprattutto un pro-memoria firmato
dal generale Achim Oster, primo ufficiale di Stato maggiore del comando delle truppe tedesche sotto la

1943, quando comincia lazione degli


ufficiali della divisione Herman
Goering (oltre al colonnello Schlegel
anche un altro ufficiale, il capitano
medico Maximilian Becker, rivendica
lidea delloperazione di sgombero) e
il gennaio 1944, il momento in cui le
ultime opere darte sequestrate dai
tedeschi potranno trovare sicuro
porto nella Citt del Vaticano. Ma
numerose casse non arrivarono mai a
Roma; arrivarono invece a Carinhall,
la residenza di Goering, nel dicembre del 1943. Arrivarono accompagnate da una delegazione di ufficiali
paracadutisti che operavano in Italia, verso Natale e solo pochi giorni
prima del cinquantunesimo compleanno del Reichmarshall. La pi
importante collezione di opere darte
che il gerarca avesse mai avuto a disposizione: Tiziano, Tiepolo, Parmigianino, Bruegel, Raffaello... Luomo sembra quasi turbato, ma non
resiste e decide di portare la Danae
di Tiziano nelle sue stanze.
Le casse saranno ritrovate a guerra
finita in una miniera di sale in Austria.

Intanto dentro le mura vaticane si


viene formando una sorta di museo
universale, un enorme rifugio che
grazie alle decisioni di Pio XII e al
lavoro appassionato e indefesso di
poche decine di persone (da monsignor Giovanni Battista Montini, a
dom Tommaso Leccisotti, a funzionari, tecnici e studiosi), riuscir a garantire alle generazioni a venire e al
mondo la possibilit di gioire di
fronte a quei capolavori.
La loro azione oltre allo specifico episodio di Montecassino si
svolge pressante e, come si vedr, essenziale anche per tutta unaltra serie di operazioni di salvataggio di
opere darte e di beni archeologici e
bibliografici sparpagliati in ville, abbazie, conventi, piccoli musei e chiese soprattutto nellItalia centrale. E
tutto trover ospitalit e sicurezza
tra le mura del Vaticano.
Quando la contessa Gani decise
di rendere pubbliche le dichiarazioni
del generale Achim Oster affidandole allImperial War Museum, quei
fogli in carta carbone sembravano
poter perdersi nel mare immenso dei
documenti che riguardano Montecassino, labbazia, la sua distruzione,
le polemiche. E anche lepisodio del
trasferimento delle collezioni depositate dentro quello che appariva un
bastione invalicabile poteva sembrare sfumare, perdere i propri contorni, appiattito e scolorito dallazione
del tempo. Tutto sembrava gi detto
e gi scritto. Poi, cercando di capire
meglio quei fogli, i silenzi, le interpretazioni, siamo entrati
in una realt che a settanta anni di distanza
ancora cerca una sua definizione e che ancora vive di emozioni, di ricordi
mai sopiti.
stato cos che entrando dentro le infinite
sfaccettature della storia
di quelle carte, dellimpatto che hanno avuto e
possono avere su una
consolidata interpretazione di fatti avvenuti negli
ultimi mesi del 1943 il
trasferimento del patrimonio artistico e culturale italiano depositato
nellabbazia da parte della divisione
Hermann Goering altre storie sono emerse, l sullo sfondo. Sono storie di persone, di scelte difficili e coraggiose, sono storie che ricordano
uno dei periodi pi terribili dellItalia in guerra, di ingordigie, interessi.
Sono alla fine spezzoni di vita che ci
aiutano a capire come grazie a quelle persone possiamo ancora gioire di
fronte a quadri e oggetti darte che
disegnano la storia della cultura.
Solo leggendo gli elenchi degli artisti le cui opere furono portate fino
a Berlino si capisce lenormit di
quanto era accaduto e si capisce come nel pieno di una guerra terribile
quel fatto aveva avuto un impatto
tanto fragoroso da preoccupare personaggi come Goering e attirare lattenzione dello stesso Hitler. E se
non si pu sfuggire alla domanda se
si sia trattato di un tentativo di furto
organizzato oppure di un provvido
intervento, non si pu alla fine non
tenere conto che lazione degli ufficiali della Goering ha avuto come
esito il salvataggio di quella straordinaria raccolta dalle bombe alleate

Alle Terme di Diocleziano a Roma

Rodin e la poetica del non finito

Auguste Rodin, La mano di Dio (1902 circa)

Dopo essere stata allestita


al Palazzo Reale di Milano,
la mostra Rodin, il marmo,
la vita (catalogo Electa, a cura
di Aline Magnien
in collaborazione con Flavio
Arensi) integralmente dedicata
allo scultore francese ha
traslocato nelle grandi aule delle
Terme di Diocleziano a Roma.
La rassegna presenta un corpus
di oltre sessanta sculture.
Nella mostra, visitabile fino al
25 maggio, accanto alle opere
giovanili, di stampo classico, e a
quelle della piena maturit, pi
note al grande pubblico, c
anche la sezione La poetica
dellincompiuto, che ricorda
il non finito michelangiolesco,
e contiene alcuni tra i pi bei
ritratti eseguiti dallartista.

che hanno raso al suolo il millenario


convento dove riposavano i corpi di
san Benedetto e di santa Scolastica;
restano tuttavia aperte le domande
sui reali motivi di un simile gesto. E
se gli anni e i decenni hanno allentato le tensioni, non stata data ancora una risposta definitiva a tale interrogativo.
Niente tuttavia sembra avallare
lipotesi o la possibilit che sia stata
la scelta di uno o pochi ufficiali della Hermann Goering. La presenza
del generale Hans-Valentin Hube a
Montecassino il predecessore di
von Senger al comando del XIV Panzer segnalata dal ministro Rodolfo
nel suo libro Larte e il nazismo, e il
diretto riferimento al generale Hube
da parte di Leccisotti in suo incon-

Labate Gregorio Diamare con, alla sua sinistra, il generale von Senger

ufficiali. Cos, come emerge dai documenti depositati allIwm, anche la


restituzione di quelle casse allItalia
fu imposta grazie allintervento degli
alti comandi militari, a cominciare
da quello di von Senger, in aperto
contrasto con la divisione Goering
che godeva di una notevole autonomia graQuella lunga fila di camion
zie proprio al suo nume tutelare. Del resto,
fu il tentativo
al di l della vulgata
di uno dei furti pi enormi della storia
accettata o fatta accettare dopo la fine della
o un provvido intervento?
guerra di uno Schlegel
Ancora se ne discute
solo con la propria coscienza, nessuno poteva
tro con monsignor Montini rendono immaginare che una simile operaziochiaramente la vicenda dellasporta- ne con decine e decine di autocarri
zione delle opere darte e dei beni impegnati e decine di militari fosse
artistici custoditi a Montecassino possibile senza una precisa scelta di
una scelta che coinvolge pi o meno chi aveva il comando delle operaziodirettamente i vertici militari e non ni militari. E tutto questo avveniva
una semplice decisione di uno o pi mentre lesercito tedesco era in ripie-

gamento e pi forte si stava facendo


la pressione alleata.
In questa situazione di astensione
di un giudizio finale e di propensione acquisita negli anni a valutare pi
la conseguenza che non la motivazione, i nuovi documenti portano
una luce aggiuntiva a un quadro, come detto, non ancora del tutto definito. Una luce che certo non potr
piacere a chi aveva voluto sottolineare nei decenni lepisodio come frutto
di unazione generosa degli ufficiali
della Goering, tanto da insistere nel
volere scolpire questa verit sulle
mura ricostruite dellabbazia.
Queste carte lasciano intravedere
infine altri momenti di una battaglia
che non venne combattuta solo sullo
sperone roccioso di Montecassino,
ma anche dietro il fronte, dentro le
stanze degli alti comandi germanici
e, pi su, anche sulle rive della
Sprea.

Riedizioni

I tre ritorni di Pomilio


di CLAUDIO TOSCANI
Da tanto che si ripropone Il cimitero cinese (ideato nel 1951, scritto
nel 1957 e pubblicato lanno dopo), il pi che perfetto e toccante
racconto di Mario Pomilio (19211990), mai si era visto abbinato
ad altri suoi due lavori come
quelli che sono stati riuniti in un
unico volume, scortati sia dalla
introduzione di Fabio Pierangeli,
che da un conclusivo saggio a
parte, impeccabilmente attraversa-

Il cimitero cinese apre


su un tratto di spiaggia belga
in prossimit del confine francese
quattro anni dopo la fine
della seconda guerra mondiale
to da lucida filologia, a firma di
Federico Francucci (Roma, Studium, 2013, pagine 117, euro 12).
Due altri racconti, quindi, Ritorno
a Cassino (del 1962) e I partigiani,
un inedito del 1945, di cui Pomilio ebbe a dire a suo tempo: Il
mio primo tentativo di narrativa,
che la cosa pi disperata che
abbia mai scritto.
Nato a Orsogna (Chieti), adolescente ad Avezzano, laurea in
Lettere alla Normale Superiore di
Pisa, borse di studio in Francia e
in Belgio e definitivo domicilio a
Napoli. Figlio di un maestro elementare e di una donna di casa,
Pomilio era stato educato al culto
dellintelligenza (cos ben trasfuso
in lui dal Dna della luminosa
capziosit del genio meridionale),
nonch di quei valori dello spirito
che sopravviveranno al fascismo,
durante il quale paura, sospetto,
odio e crudelt, avevano distrutto
la dignit di molti, ma che a lui
erano rimasti dentro con leco di
vecchie ma non consunte parole
cristiane (luci radenti nel tramonto delle coscienze), come carit,
amore del prossimo, ansia fraterna per la redenzione della societ.
A libert riacquisita, non senza
prezzo di perturbanti esperienze,
Pomilio allarga la sua gi aperta
visione della vita a una molteplicit di direzioni intellettuali: dalla
interrogazione
metafisica
alla
proiezione etico-civile dei valori
religiosi, dalla immaginazione
politica ai fatti di costume, dal
quadro storico allo studio psicologico.
Non poteva non nascerne che
un senso acuto, ineludibile, della
responsabilit morale, un afflato
esistenziale nei confronti dellumanit tanto quanto un rap-

porto-confronto con gli assoluti


o, per meglio dire, con il problema di Dio in uno con i temi della
morte, del male nel mondo, del
dolore degli innocenti, della storia come strumento della provvidenza, della gratuit della grazia
oltre ogni senso e sentimento di
umana aspettativa, di terrena giustizia.
Senza perdere docchio la
strada, che correva adesso a saliscendi su una campagna tutta
gobbe verdi orlate di tetti magri e
grandi ciuffi dalberi: Per favore, mi chiese, moffrite una sigaretta? (...) Mi dava ancora del
voi, in quel suo francese perfetto....
Il cimitero cinese apre su un tratto di spiaggia belga, in prossimit
del confine francese, quattro anni
dopo la fine della seconda guerra
mondiale. A raccontare un giovane italiano del Sud, studente a
Bruxelles, in auto con Inge, una
ventenne tedesca pure lei universitaria.
Sono entrambi spaesati, tra lo
sperduto e lo sradicato, stranieri a
se stessi e agli altri, vittime incolpevoli di un senso di colpa originato in loro dallappena trascorso
conflitto, durante il quale sia Germania che Italia si erano macchia-

Lo scrittore abruzzese

te di tremendi crimini (nonostante che da noi la Resistenza avesse


in certo modo bilanciato gli eventi storici tra responsabilit e
torti).
Isolati da tutti e psicologicamente smarriti, a causa della pervicacia dellodio, dellastio e della
diffidenza nei loro riguardi, si
prevedono destinati a un reciproco sollievo sentimentale. Ma, il
giorno dopo, quando si recano
per una passeggiata in Francia,
prima maltrattati dalle guardie
confinarie, poi sdegnati dal palese

disprezzo della proprietaria di un


ostello, sentono di non essere in
grado di tenerezze fra loro e si arrendono a una non pi che formale amicizia. Tanto pi che lapparire della massiccia nudit di
alcuni bunker, nella loro oppressiva geometria; lincontro in un capanno isolato di una povera madre con un figlio ucciso dai tedeschi e laltro annichilito dalle loro
torture e, infine, la scoperta di un
piccolo ma accudito cimitero cinese (ultimo riposo di contadini
dellestremo oriente a suo tempo
ingaggiati come ausiliari militari
ma finiti sotto i mitra nazisti),
stupisce e commuove i due al
punto da rendere impossibile
ogni storia damore.
Piuttosto si fanno avanti, dalla
penna di Pomilio alla mente dei
due giovani, attraverso il tono di
pacata rassegnazione dellanziano
cinese che bada al modesto ma
emblematico recinto di morte, un
ventaglio reattivo di stati danimo
a pacificare quel tanto che basta
alla vita e allo spirito di due anime vulnerate da un ancora irrisolto conflitto di razze nella viva pena della storia.
In Ritorno a Cassino, mentre
una matura coppia in viaggio su
un tratto sud dellAutostrada del
Sole, il clima quello
dellItalia del benessere, ma c nel racconto
di ventanni dopo ancor pi delusione e
morale rinuncia di prima, ricordo tradito e
amareggiato rimpianto.
il tempo dei compromessi
pratici
e
ideologici, del lasciarsi
vivere in un profittevole cantuccio dindifferenza e desolatamente
lontano dalla vita vera
e da ogni impegnativo
pensiero.
Ma la prima prova
di Pomilio a chiudere
il libro: il racconto di
un tedesco e di una
italiana su un autocarro militare che li trasporta di notte lungo un panorama di devastazione e di cadaveri.
Calor bianco delle emozioni e di
una baluginante aspettativa di
riavvicinamento, ancora una volta
tradita dallimpossibilit di volersi
bene in un contesto di desolazione e di morte.
Tre eccellenti composizioni narrative, tre doloranti quadri di desiderata ma impossibile pronuncia
damore, tre pi o meno brevi
esempi di alta misura lirica, tre
modelli di cristiana scrittura della
vita.

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 1 marzo 2014

pagina 5

Cos larcivescovo di Buenos Aires predicava ai fedeli

La quaresima di Bergoglio
Il mercoled delle ceneri del 2007 prese ad esempio lesperienza di Giona
dei suoi limiti, ad andare in periferia: Ninive, la grande citt, rappresentava il simbolo di tutti coloro che
si erano separati, allontanati, perduti. Giona ha fatto esperienza di ricevere la missione di ricordare a tutta
quella gente perduta che le braccia
di Dio erano aperte e
in attesa che essi torImprovvisamente Dio sconvolge
nassero per guarirli
con il suo perdono e
la vita ordinata di quel profeta
nutrirli con la sua tetogliendogli tutte le sicurezze e comodit
nerezza. Ma questo
non rientrava nellordiLo invita ad affacciarsi oltre i suoi limiti
ne delle cose che GioAd andare in periferia
na poteva capire, e il
profeta fugge. Dio lo
invia a Ninive, e lui va
Improvvisamente, Dio sconvolge in direzione opposta, verso Tarsis,
la vita ordinata di quel profeta, ir- sulla costa meridionale della Sparompendo come un torrente, toglien- gna.
dogli tutte le sicurezze e comodit
Fuggire non mai una buona coper inviarlo alla grande citt ad an- sa. Lansia ci porta ad essere abbanunciare ci che egli stesso gli dice. stanza disattenti e tutto pu diventa un invito ad affacciarsi oltre lorlo re un ostacolo. Dopo che Giona si
imbarcato per Tarsis, scoppia una
tempesta e i marinai lo gettano in
mare, perch il profeta confessa che
colpa sua. Una volta in acqua, viene inghiottito da un pesce. Giona,
che era sempre stato cos chiaro, osservante e ordinato, non aveva messo in conto che il Dio dellalleanza
Il 5 marzo, mercoled delle ceneri, uscir nelle librerie Dio non si stanca di
non ritratta quanto ha giurato, ed
perdonare (Bologna, Emi, 2014, pagine 64, euro 5,90) che raccoglie mediostinatamente insistente riguardo al
tazioni pronunciate tra il 2004 e il 2011 a Buenos Aires dallarcivescovo
bene dei suoi figli. Quando noi fiJorge Mario Bergoglio per il tempo quaresimale. Il volumetto concluso
niamo la pazienza, lui comincia ad
da una postfazione dellarcivescovo di Campobasso-Boiano Giancarlo
aspettare, facendo risuonare con
Maria Bregantini. Anticipiamo ampi stralci dellomelia per il mercoled
grande dolcezza la sua affettuosa padelle ceneri del 2007 e, sotto, il testo integrale di quella pronunciata per
rola di Padre.
la stessa occasione il 25 febbraio 2009.
urante questo cammino
verso la Pasqua penso
ora a Giona, unicona
profetica pasquale che
Ges stesso utilizz per
annunciare la propria morte e la risurrezione. Credo che la figura di
questo profeta fuggitivo, dissenziente, lamentoso ma alla fine fedele,
possa aiutarci nel nostro pellegrinaggio quaresimale-pasquale.
Con il profeta scopriamo due elementi che sono presenti nella dinamica di ogni spostamento: la rottura
e il legame. Il libro di Giona si apre
con il comando di uscire che Dio
rivolge al suo profeta: Alzati, va a
Ninive, la grande citt, e in essa proclama che la loro malvagit salita
fino a me. Giona viveva tranquillo
e ordinato, con idee molto chiare sul
bene e sul male, su come Dio agisce
e su ci che vuole in ogni momento,
su coloro che sono fedeli allalleanza
e coloro che non lo sono. Tutto que-

sto ordine lo aveva portato a inquadrare troppo rigidamente i luoghi in


cui doveva profetizzare. Giona aveva
la ricetta e le condizioni per essere
un buon profeta e continuare la tradizione profetica nella linea di ci
che stato sempre fatto.

Pieter Lastman, Giona e la balena (1621)

nacciato.... Giona era riluttante a


lasciarsi alle spalle tutte le sue idee
su Dio, per potersi cos legare di
nuovo a colui che lavrebbe portato
al di l di quello che gi conosceva e
credeva di poter fare. Giona non
aveva paura di Ninive, piuttosto temeva Dio, il suo sconcertante e travolgente amore.
Giona era testardo. Aveva recintato la sua anima con il filo spinato di
quel tipo di certezze e convinzioni
che, invece di rendere liberi nel rapporto con Dio e aprire orizzonti di
maggiore servizio agli altri, finiscono
per imprigionare lo spirito e rendere
sordo il cuore. La sua inflessibilit lo
rendeva prigioniero di
se stesso, dei suoi
Quando crediamo di essere tranquilli
punti di vista, delle
sue valutazioni e dei
nel ventre della balena
suoi metodi. Faceva
ci sorprende levidenza
fatica a scoprire la vove partire dallamore e portarci a un amore pi
Questo Mercoled delle Ceneri iniziamo ance di Dio. In quel miche tutto ci che abbiamo realizzato
grande. Il digiuno che Dio vuole consiste sem- cora una volta, come Chiesa di Buenos Aires, il
croclima esistenziale
pre nel dividere il pane con laffamato, intro- gesto solidale della Quaresima. E desiderianon era niente di pi che una tappa
aveva isolato la produrre in casa i miseri, i senzatetto, vestire uno mo che sia la risposta di una comunit di dipria coscienza dal
che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti scepoli che si preparano a seguire un cammino
cammino del popolo di Dio. Non tanti. sempre latente la tentazio(Isaia, 58, 7). Digiunare a partire dalla solida- di conversione per fare digiuno davvero. Un
conosceva lintervento di Dio in ne di fuggire verso una Tarsis che
riet. Oggi si pu digiunare solo lavorando af- digiuno che sia segno di solidariet con tutti
mezzo alla sua gente, la capacit di pu avere tanti nomi: individualifinch altri non restino senza mangiare. Oggi quelli che digiunano involontariamente, un seguidare il suo popolo con cuore di smo, spiritualismo, chiusura in picsi pu celebrare il digiuno soltanto assumendo gno di giustizia in un mondo crudele dove ad
Padre. Per lui era gi tutto detto, le coli mondi, dipendenza, sistemazioil dolore e limpotenza di milioni di affamati.
alcuni si dilata lo stomaco perch hanno mancose stavano cos e basta.
Chi non digiuna per il povero inganna Dio. giato in eccesso e ad altri si gonfia laddome
ne, ripetizione di schemi gi fissati,
Quanto indurisce il cuore la co- dogmatismo, nostalgia, pessimismo,
Digiunare amare. Il nostro digiuno volonta- perch non mangiano; un digiuno che non
scienza isolata! Non conosce la leti- rifugio nelle norme...
rio deve aiutare a impedire i digiuni obbligati unimposizione, ma il bisogno di manifestare la
zia, la gioia dello Spirito Santo che
dei poveri. Digiuniamo perch nessuno debba gratitudine per lamore donato di Ges che ci
Quando ci lamentiamo dei probledigiunare.
ha dato la vita e continua a darcela.
sostiene la speranza. La pressione in- mi che abbiamo mancano laici impegnati; la gente non capisce, e
nemmeno il vescovo; la gente ci
strumentalizza, e anche il vescovo;
non possiamo fare tutto; nessuno si
rende conto di che cosa sta succeLa comunicazione e il buon samaritano
dendo; nessuno si preoccupa forse
facciamo resistenza a uscire da un
territorio che conoscevamo e riuscivamo a gestire. Tuttavia, le stesse
difficolt possono essere come la
tempesta, la balena, il verme che fepeggio
cinici
testimoni

verso
coloro
dice
che
non
basta
passare
lungo
le
di CRISTIAN MARTINI GRIMALDI
ce seccare il ricino di Giona o il venstrade digitali, non basta essere con- che ci sono accanto: e il prossimo, come
to e il sole che gli scottarono la teRecentemente uno studio ha rivelato co- nessi, ma occorre che la connessione sia ricorda il Papa, per noi diventa solo un
sta; e, come fu per lui, possono aveme un giapponese su tre sotto i trentan- accompagnata dallincontro vero affinch estraneo da cui meglio tenersi a distanre la funzione di costringerci a ritorni, uomo o donna che sia, non sia mai queste strade innovative possano fungere za.
nare dalle nostre evasive Tarsis per
Ma sempre preferibile, di nuovo neluscito di casa per un appuntamento di da vettori di una reale comunicazione.
avvicinarci a Ninive e, soprattutto,
tipo sentimentale. Nonostante il GiappoViene in mente un fatto accaduto tem- le parole del Papa, rischiare di incorrere
per superare la paura di questo Dio
ne sia allavanguardia nelluso della tec- po fa in un aeroporto asiatico. Un uomo nellincidente di percorso le strade
che tenerezza e che ci viene inconnologia digitale che, si sa, permette una venne accoltellato: si accasci sanguinan- sono quelle del mondo dove la gente vitro per avvicinarci con la sua grazia
comunicazione estremamente facile e te a terra per diversi minuti. Coloro che ve, dove raggiungibile effettivamente e
e guidarci in una itineranza costante
quasi ininterrotta, i giovani trovano enor- si trovavano allaeroporto osservavano affettivamente piuttosto che rinchiue rinnovatrice.
mi difficolt a interagire tra di loro sbigottiti laccaduto senza per prestare dersi in se stessi. E certamente oggi la
E come Giona, anche noi possiaquando si tratta di un incontro reale, in soccorso: quelluomo ferito era a terra a strada accidentata non tanto quella
mo ascoltare una chiamata persistencarne e ossa.
due passi ma in realt era lontanissi probabile che il Papa si riferisca mo. Il paradosso che enuclea tutte le
te che ci invita a rivivere lavventura
significativo un fatto accaduto
proprio a questo tipo di problematica problematiche di una deriva tecnologica
di Ninive, ad accettare il rischio di
quando nel suo messaggio per la giorna- che in quel momento molti passanti
essere protagonisti di una nuova
in un aeroporto asiatico
ta mondiale delle comunicazioni sociali invece di intervenire presero a fotografaevangelizzazione, frutto dellincontro
Un uomo venne accoltellato
re la scena: si immagina per condividerla
con Dio che sempre una novit e
in real time con i loro amici sulle piattache ci spinge a fare una scelta decii passanti invece di prestargli soccorso
forme digitali pi disparate. Poi finalsa, a muoverci per andare al di l di
presero a fotografare la scena
mente qualcuno si present a soccorrere
ci che conosciamo, verso le perifeil poveruomo per il quale per non ci fu
rie e le frontiere, dove c lumanit
pi scampo.
pi ferita e dove gli uomini, sotto
della rete (quella semmai la via pi
Sembra la parabola moderna del buon breve, pi immediata, pi sicura perch
lapparenza della superficialit e del
samaritano senza per lhappy ending. E pi facile da percorrere): la strada acciconformismo, continuano a cercare
non un caso che nel suo messaggio per dentata , come sempre stato daltronla risposta alla domanda del senso
la giornata mondiale delle comunicazioni de, quella realmente calpestabile, quella
della vita. Aiutando i nostri fratelli a
sociali il Papa abbia utilizzato proprio
trovare una risposta, anche noi ritrodove il samaritano affronta il rischio e la
questa parabola, quasi intendesse avververemo il senso di tutta la nostra
responsabilit insieme di interagire, fisitire i naviganti invischiati giornalmente
azione, il luogo di tutta la nostra
camente, chinandosi e toccando il povenella comunicazione digitale di come
preghiera e il valore di tutta la noro
con
mano.
Continuando
nella
metafoquesta possa alimentare forme di autostra dedizione.
isolamento e dunque distacco dalle situa- ra, se in quellaeroporto, quel giorno, la
Facciamo in modo di camminare
zioni reali: se da una parte le persone strada delle scelte possibili si apriva a
alzando lo sguardo per vedere molto
una
biforcazione,
molti
optarono
per
la
che assistevano a quella scena in aeropi in l e per trovare, poi, in fondo
porto condividevano laccaduto con cen- via pi comoda (o semplicemente quella
a noi stessi, ci che dobbiamo lasciatinaia di persone attraverso i loro smart- a cui erano pavlovianamente indotti da
re affinch Ges evangelizzi come
phone, dallaltra non cera nessuna reale unabitudine consolidata): scattare la fomaestro; per poter arrivare dove
partecipazione in quel dramma che co- to alla vittima piuttosto che soccorrerla.
arrivato il nostro sguardo partendo
munque, in quanto testimoni, li vedeva Perch il soccorso, quello s, avrebbe imdallo Spirito. Spostiamoci senza
plicato una reale partecipazione, che non
certamente implicati.
paura verso tutte le periferie, verso
Insomma, se da una parte oggi risulta dar lebbrezza dello sharing dei nuovi
tutti i confini, uniti nella Chiesa, asfacilissimo dialogare a distanza con i no- media, ma presuppone una valutazione
semblea unita e sostenuta dal Dio
stri contatti comuni, corriamo sempre morale la cui superiorit non sembra,
della vita.
pi il rischio di scoprirci diffidenti o per fortuna, ancora in discussione.

In libreria il 5 marzo

Cos per la seconda volta, con la


stessa freschezza della prima, la parola del Signore si rivolge a Giona
in questi termini: Va a Ninive, la
grande citt, e annuncia loro quanto
ti dico.
Stavolta Giona va veramente a
Ninive e si mette a predicare. Quando la citt si converte, il profeta,
stranamente, invece di rallegrarsi, si
lamenta con Dio: Signore... so che
tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento allira, di grande amore e
che ti ravvedi riguardo al male mi-

Chi non digiuna per il povero inganna Dio


i sono alcuni paesaggi che ci siamo abituati a vedere. Il grande rischio dellabitudine lindifferenza: niente pi ci stupisce, ci scuote, ci rallegra, ci colpisce, ci mette
in discussione. Qualcosa di simile pu capitare
con il triste paesaggio che, con sempre maggiore evidenza, si affaccia sulle nostre strade. Ci
stiamo abituando a vedere uomini e donne di
tutte le et che mendicano o che rovistano nella spazzatura; tanti anziani che dormono agli
angoli delle strade o sulle soglie dei negozi;
tanti ragazzi che, nelle notti dinverno, stanno
sdraiati sulle griglie delle prese daria del metr, per ricevere un po di calore. Labitudine
porta allindifferenza: non ci interessano le loro
vite, le loro storie, i loro bisogni n il loro futuro. Quante volte, incrociando i loro sguardi
imploranti, abbiamo abbassato i nostri e abbiamo tirato dritto. , tuttavia, il paesaggio che ci
circonda e noi, che lo vogliamo o no, ne facciamo parte.
A risvegliare e riscattare dal male dellindifferenza questo cuore abituato, viene il suono
del corno, che il profeta esorta a far risuonare
(cfr. Gioele, 2, 12-18) dando inizio al tempo di
Quaresima. E la parola di Dio, il quale ama in
modo incommensurabile tutti i suoi figli, ci dice con tenerezza: Ritornate a me con tutto il
cuore. Questo il desiderio di Dio: che noi,
che a volte siamo e viviamo lontani da lui, ritorniamo, non per obbligo, non di malavoglia,
non per paura... ma con tutto il cuore.
Questa la cosa essenziale del tempo che
oggi comincia: accettare linvito a entrare sempre pi nellintimit del Signore. una parola
damore per noi uomini che tendiamo sempre a
porre laccento sugli adempimenti. Per questo Dio continua a dirci: Laceratevi il cuore e
non le vesti.
I nostri gesti, le nostre mortificazioni, i nostri sacrifici hanno valore soltanto se procedono dal cuore, se esprimono un amore.
Uno dei pilastri del nostro cammino di preparazione quaresimale il digiuno; ma esso de-

Aj Papa Francesco
siamo con te!
Papa Francesco sei il mio eroe
scrive il piccolo Giovanni Paolo
(sette anni) sul suo disegno, aggiungendo, nel tema allegato, che
in famiglia siamo cinque, pi la
sorellina dentro la pancia; una
delle immagini pi tenere e buffe
raccolte nel libro edito dalla parrocchia San Francesco dAssisi di
Cagliari, Caro Papa Francesco....
Lidea nata alla fine di giugno
quando ho chiesto ai bambini di
realizzare un disegno, una lettera e
di coniare uno slogan dice padre
Carlo Atzei. Aj Papa Francesco,
siamo con te!, hanno risposto i
piccoli, riprendendo un intercalare
tipico della parlata isolana.

teriore del proprio isolamento di solito trova una


via di uscita: il lamento.
Chiunque isola la sua coscienza lamentoso nellanima. Come ai ragazzi
della parabola (Luca, 7,
32), sembra che non gli
vada bene niente. Santa
Teresa metteva in guardia
le sue monache da questo: Guai a colei che dice: mi hanno fatto un torto. I collezionisti di ingiustizie, gli eterni insoddisfatti, non conoscono la
gioia di aprire il cuore al
Signore che ci viene sempre incontro.
Speriamo di riuscire a
identificarci con Giona in
tante cose che viviamo
oggi nella Chiesa (...)
Quando crediamo di essere tranquilli nel ventre
della balena, ci sorprende
levidenza che tutto ci
che abbiamo realizzato non era niente di pi che una tappa, e che ora la
balena ci ha rigettato nella Ninive di
un mondo in cui Dio sembra pi assente di prima; un mondo a cui noi,
con le parole che diciamo, non interessiamo e che ritiene irrilevanti e
superati i valori che cerchiamo di
annunciare. (...) La nostra identit e
autostima si sentono minacciate; non
siamo pi, come prima, la leadership
morale n abbiamo un posto socialmente rilevante; ci si presentano problemi per i quali apparentemente
non abbiamo una risposta. Siamo
una minoranza e opponiamo resistenza allidea di essere uno fra i

A due passi ma lontanissimi

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

sabato 1 marzo 2014

Allarme della Caritas per le conseguenze dei tagli alle spese sociali

Raddoppiato in dieci anni il numero dei fedeli

Giovani e anziani
i poveri della Bulgaria

Primavera cattolica
in Islanda

SOFIA, 28. Nuove misure contro la


povert, sviluppo dei servizi in favore degli anziani, revisione dei criteri
dei tagli al welfare: sono queste, in
sintesi, le principali richieste che la
Caritas Bulgaria rivolge al Governo
nazionale per fronteggiare la grave
situazioni di crisi sociale che attraversa il Paese. Nonostante tutti gli
sforzi compiuti, i risultati non arrivano. Anzi, la povert in Bulgaria
aumenta sempre di pi, afferma
Rossitsa Nicolova, esperto di politiche e servizi sociali di Caritas Bulgaria, commentando i dati contenuti
nellultimo rapporto sulla situazione
economico-sociale redatto dallorganizzazione caritativa.
I numeri della povert in Bulgaria sono impressionanti. Il Paese, infatti, ha il tasso di rischio-povert
pi alto in Europa, cinque volte superiore a quello medio dellUnione
europea, ossia il 44,1 per cento,
mentre per linsieme dei Paesi membri la cifra del 9,9 per cento. I pi
vulnerabili sono gli anziani e i bambini, soprattutto quelli appartenenti
alle minoranze etniche. Sono proprio queste le persone che prevalentemente si rivolgono ai centri di
ascolto della Caritas, dove ogni
giorno le richieste risultano in aumento. Si moltiplica anche il numero dei poveri tra le persone che lavorano, e dei senza tetto: questi ultimi secondo alcune statistiche sono
circa 500.000.
Si conferma inoltre il drammatico
fenomeno dei bambini di strada.
Cos la differenza tra la realt e gli
obiettivi prefissati nella strategia Europa 2020 per la lotta alla povert e
allesclusione sociale diventa sempre
pi grande, spiega Nicolova
allagenzia Sir. Durante la crisi si
fanno diversi tagli che incidono so-

prattutto sulle spese sociali aggiunge e in questo modo lintero


sistema si blocca.
In Bulgaria, poi, le difficolt economiche si avvertono molto di pi
nei villaggi e nelle cittadine pi piccole. I tagli al welfare prevedono infatti la chiusura di ospedali, scuole
e centri di servizi sociali. E il processo gi iniziato. I paesi piccoli
per non sono collegati con i centri
pi grandi con adeguati mezzi di
trasporto e le persone rimangono
senza servizi sociali e sanitari, afferma Nicolova. Anche in questo caso, ne sono colpiti soprattutto gli
anziani e i giovani. Il 31 per cento
delle persone con pi di 65 anni vive in povert e il 61 per cento degli
anziani soli non arriva a fine mese.
I loro redditi sono veramente modesti: la pensione minima di 75 euro,
e quella media 150 euro. Molti anziani non riescono a soddisfare i
propri bisogni giornalieri; le medicine per un malato di Parkinson, per
esempio, al mese costano 35 euro.
la met della pensione minima e poi
come si vive con 35 euro al mese?,
si chiede lesperto della Caritas.
Per questo, nel suo ultimo rapporto, la Caritas raccomanda alle
autorit di attuare delle misure
contro la povert tra le persone che
lavorano, di usare un approccio integrativo nei tagli al welfare, per
non aumentare il divario tra la capitale e il resto del Paese, di sviluppare dei servizi accessibili per gli anziani. Ci sono delle ottime strategie per diversi gruppi sociali come
quella per i rom, per esempio, ma
afferma ancora Nicolova non sono finanziate e rimangono solo sulla
carta.
A volte, per, anche senza enormi
investimenti e strategie complicate si

pu fare molto. Lo dimostra lesperienza della fondazione salesiana


Don Bosco Bulgaria che dal 2008
lavora attivamente per lintegrazione
dei giovani rom a Stara Zagora, cittadina a oltre duecento chilometri
dalla capitale. Volevamo aiutare i
pi bisognosi nella citt e abbiamo
scoperto il quartiere rom Lozenetz.
Molti dei bambini hanno difficolt
con la scuola o sono per strada tutto il giorno, spiega padre Martin
Jilek, parroco salesiano di rito bizantino. Finora nel centro per bambini e ragazzi gestito dai salesiani
sono passati circa trecento giovani,
mentre una cinquantina frequenta
regolarmente le attivit del doposcuola. Organizziamo anche lezioni di musica e strumenti musicali,
disegno, ballo, aggiunge il sacerdote, per il quale il maggior problema dei rom la mancanza di lavoro perch la crisi ha colpito duramente i lavoratori non qualificati.
Infatti, quelli che vogliono, di solito trovano un lavoro stagionale
nellagricoltura, ma quasi nessuno
riesce ad avere un contratto a lungo
termine, spiega il salesiano. Il quale si dice convinto che per integrare
i rom il punto di partenza resta
listruzione. Esiste una differenza
enorme tra le scuole nel quartiere
rom e quelle dei bulgari, il livello
nel ghetto molto basso, afferma. Anche per questo i salesiani
vorrebbero aprire una loro scuola
per i ragazzi del quartiere. Alcuni
giovani con cui lavoriamo da anni
hanno dimostrato risultati fantastici, racconta il parroco. Lanno
scorso abbiamo iscritto due ragazzi
nellistituto agrario di Maglizh, altri
due nella scuola di cucina e un
giovane entrato nella scuola di
musica.

REYKJAVK, 28. Cresce il numero dei


cattolici in Islanda. Negli ultimi
dieci anni il loro numero raddoppiato. Tanto che si rende necessaria
anche la costruzione di nuove chiese. quanto rende noto nella sua
ultima lettera pastorale monsignor
Peter Brcher, vescovo di Reykjavk,
la diocesi cattolica pi a nord del
mondo. Nel suo messaggio il presule, prendendo spunto dallannuncio
dellAnno per la vita consacrata, che
si svolger nel 2015, rivolge in primo
luogo un grazie accorato agli otto
sacerdoti religiosi e alla trentina di
suore di diverse congregazioni che
lavorano e pregano nella Chiesa
cattolica in Islanda. Monsignor
Brcher, ricordando un recente incontro in cui insieme si pregato,
condiviso e celebrato la messa, evidenzia come la maggior parte di
loro sono giovani. Essi sono un
segno di speranza per la nostra
Chiesa.
Lattivit pastorale di questa quarantina di religiosi dedicata agli
11.000 cattolici presenti nellisola. Il

Il segretario del Cec in Iran

Per il dialogo
e la pace
in Medio Oriente
GINEVRA, 28. Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), Olav Fykse
Tveit, nella sua recente visita in
Iran, ha sottolineato quanto sia
importante il ruolo che i leader
delle diverse confessioni, comunit religiose e Governi possono
svolgere insieme per la causa della giustizia e della pace. Nel
corso dellincontro, il segretario
generale del Cec ha sottolineato
il ruolo che lIran potrebbe svolgere per la pace e la stabilit nella regione del Medio Oriente,
compresa la Siria. La storia culturale dellIran, cos come la sua
posizione strategica ha ricordato Tveit rende il Paese uno degli attori importanti per assicurare una pacifica convivenza tra le
diverse religioni, denominazioni,
etnie e nazioni.
Infine, Tveit ha sottolineato la
necessit del dialogo interreligioso e della cooperazione per favorire la comprensione e lapertura
nellascoltarsi gli uni e gli altri.

loro numero, come accennato, in


continua crescita, per cui necessario costruire o comprare nuove
chiese, per integrare il lavoro di
apostolato svolto attraverso le diciassette chiese e cappelle gi in
funzione. Ricorda il vescovo Brcher che sono stati proprio gli ordini religiosi in Islanda nel XX secolo
a costruire quella che oggi diventata la cattedrale di Cristo Re per
ospitare allora 55 fedeli, ma che ora
tutte le domeniche troppo piccola. In questo senso, il presule rivela che il suo sogno quello di
stabilire un monastero maschile,
come gi era avvenuto nel corso del
medioevo, quando benedettini e
agostiniani possedevano diversi monasteri in Islanda. A questo scopo
stato gi individuato un terreno
con delle case e una chiesa riscaldata a lfljtsvatn. Ora, per, dobbiamo trovare una comunit monastica.
Il vescovo, in particolare, si affida
allintercessione di Giovanni Paolo
II, che venticinque anni fa, il 3 e il 4
giugno 1989, aveva fatto tappa in
Islanda, nel corso di una visita attraverso i Paesi nordici. Proprio in
quella occasione Papa Wojtya sottoline il ruolo dei primi evangelizzatori: Qui in Islanda, il nome di
Cristo viene predicato da mille anni.
Il messaggio del Vangelo ha formato il cuore e la coscienza del vostro
popolo nel corso della sua storia.
In particolare, Giovanni Paolo II ricord con gratitudine coloro che ci
hanno preceduti, marcati con il segno della fede, dai primi eremiti del
IX secolo menzionati nelle saghe,
giunte forse dallIrlanda, e dal primo vescovo islandese, Isleifur Gis-

surarson e dal santo vescovo Thorlakur Thorhallson. Sia i cattolici che


i luterani possono volgersi a mirare
la fedelt di uomini e donne di fede
sincera e risoluta, che furono testimoni di Cristo in questo Paese.
Nella diocesi di Reykjavk i cattolici sono oggi poco pi del tre per
cento della popolazione. Eppure, la
Chiesa cattolica, ha spiegato gi nei
mesi scorsi il presule allagenzia Sir,
giovane e i battesimi sono dieci
volte pi numerosi dei funerali.
Con lafflusso di lavoratori stranieri
sullisola, il numero dei cattolici
quasi triplicato negli ultimi decenni.
Tuttavia, siamo una Chiesa giovane, ma povera e non potremmo vivere senza laiuto esterno. Infatti,
osserva, nello zelo missionario
mondiale, la Chiesa cattolica nei
Paesi nordici spesso trascurata,
perch il sentimento prevalente tra
molte persone e organizzazioni
che non abbia bisogno di aiuto, trovandosi nei Paesi ricchi. Ma ci dimentichiamo o non sappiamo che
una comunit giovane e povera, che
a seconda dei Paesi, rappresenta tra
l1,5 e il 3,3 per cento della popolazione, in maggioranza luterana. La
povert non da cercare troppo
lontano. E levangelizzazione urgente nel Nord come nel resto del
mondo. Tanto pi in un periodo
di forte crisi economica, lIslanda
deve ritrovare i suoi veri valori e le
sue radici cristiane. Infatti, dopo
la crisi economica lIslanda deve
trovare il modo di impegnarsi, come
ha fatto nellanno 1000, in percorsi
di cristianesimo autentico, vissuto
nel quotidiano. Questa la sfida
della nuova evangelizzazione.

Restituite dal Governo turco le propriet alla comunit siro-ortodossa

Tornano le terre
di Mor Gabriel

Eletto il metropolita di Chernovtsij e Bucovina alla guida della Chiesa ortodossa ucraina legata al patriarcato di Mosca

Un luogotenente a Kiev
KIEV, 28. Laiuto di Dio per il servizio responsabile nella Chiesa in
un periodo difficile per il popolo
ucraino: lo ha invocato il patriarca
di Mosca e di tutta la Russia, Cirillo, dopo lelezione del metropolita
di Chernovtsij e Bucovina, Onofrio
(Berezovsky), a locum tenens della
Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Mosca. Onofrio prende il
posto del metropolita Vladimiro
(Sabodan), da tempo gravemente
malato, che era in carica dal 1992.
La decisione stata presa dal sinodo riunitosi luned scorso a Kiev
sotto la presidenza del metropolita
di Odessa e Izmail, Agafangel, il
pi anziano membro permanente
dellorganismo.
A causa dellimpossibilit del
metropolita di Kiev e di tutta
lUcraina a svolgere i compiti di primate della Chiesa ortodossa ucraina
per motivi di salute, attestati da un
certificato medico rilasciato dallospedale dove sua beatitudine ricoverato e dove i membri del sinodo sono andati a trovarlo, il sinodo
si legge in un comunicato ufficiale ha deciso di dover eleggere il
locum tenens della sede metropolitana di Kiev.
E, in conformit con la Carta della Chiesa ortodossa ucraina, a scrutinio segreto stato scelto per la carica di locum tenens il metropolita
Onofrio. Dopo lelezione, il patriarca Cirillo ha avuto una conversazione telefonica con Onofrio nella quale si congratulato per il nuovo in-

carico. Il metropolita di Chernovtsij


e Bucovina sostituisce Vladimiro,
che guidava la Chiesa ortodossa
ucraina legata canonicamente al
patriarcato di Mosca fin dalla sua
istituzione, nel 1992, quando prese il
posto di Filarete (Denysenko) costretto alle dimissioni per la sua
volont di guidare, anche in virt
della raggiunta indipendenza dellUcraina, una Chiesa completamente autocefala e indipendente da Mosca. Alcuni mesi dopo Filarete diverr il capo della Chiesa ortodossa
ucraina - Patriarcato di Kiev, sancendo di fatto la spaccatura, tuttora
esistente, dellortodossia ucraina.
Onofrio, nato il 5 novembre 1944
nel villaggio di Vilaucea, nella provincia ucraina di Chernivtsi, stato
per anni monaco nella citt russa di
Sergiev Posad, divenendo successivamente abate e poi archimandrita. stato ordinato vescovo di
Chernovtsij e Bucovina il 24 novembre 1990, elevato ad arcivescovo il
28 luglio 1994 e, al rango di metropolita, il 22 novembre 2000.
Cirillo, domenica, al termine della
liturgia celebrata nella chiesa di San
Michele a Troporevo, ha invitato il
potere politico a non interferire nelle questioni ecclesiastiche in Ucraina: Con la forza non possibile risolvere i problemi della Chiesa.
Lunit non pu essere raggiunta
con azioni violente. necessario
che la Chiesa da sola, senza fare affidamento su fattori esterni, risolva
le questioni che ha di fronte.

ANKARA, 28. Dopo oltre quattro


mesi di attesa, i terreni dellantico
monastero di Mor Gabriel, situato
nella provincia sud-orientale turca
di Mardin, sono stati finalmente restituiti alla comunit siro-ortodossa.
stata cos data attuazione a quanto deliberato lo scorso ottobre
dallAssemblea delle Fondazioni, il
pi importante organismo deliberativo del cartello di enti che in Turchia gestiscono i beni delle comunit religiose minoritarie. Il processo
riguardante i dodici lotti di terra
per complessivi 244.000 metri quadrati ha dichiarato ai media turchi Kuryakos Ergun, presidente della Fondazione Mor Gabriel
stato portato a compimento. Siamo
felici di aver riavuto indietro la terra
senza dover passare per un pronunciamento della Corte europea dei
diritti umani. Si tratta secondo
quanto riferito dallagenzia Fides
della pi grande restituzione di propriet fondiarie a comunit ecclesiali
finora realizzata nella storia della
Repubblica turca.
I lotti di terra erano divenuti oggetto di contesa legale nel 2008,
quando erano stati confiscati al monastero e registrati nel catasto pubblico. A quel tempo, i monaci avevano annunciato un ricorso alla
Corte europea per i diritti delluomo. Nel 2012 la Suprema Corte
dappello turca aveva respinto il ricorso della Fondazione siriaca che
chiedeva di rientrare in possesso dei
terreni espropriati. Le cose si sono
sbloccate nel 2013, dopo che il presidente turco, Recep Tayyip Erdoan, ha inserito la restituzione dei
terreni al monastero nel pacchetto

di democratizzazione annunciato
lo scorso 30 settembre.
Fondato nel 397, nellaltopiano
del Tur Abdin, nellAnatolia orientale vicino al confine siriano, il monastero di Mor Gabriel, uno dei pi
antichi al mondo, da secoli il cuore spirituale della comunit ortodossa siriaca, tanto da essere considerato dai fedeli quasi una seconda Gerusalemme.

Attentato
contro una chiesa
a Gaza
GAZA, 28. Il fatto grave, ma il
parroco e i suoi collaboratori
continueranno a operare al servizio della popolazione di Gaza,
senza farsi intimidire. Cos il vescovo ausiliare del patriarcato di
Gerusalemme dei Latini, William
Hanna Shomali, ha commentato
riferisce lagenzia Fides
lesplosione, avvenuta nella notte
tra mercoled e gioved, di una
bomba a mano nel cortile della
chiesa cattolica di Gaza. Non sono stati provocati danni a persone e a cose, mentre sui muri gli
ignoti aggressori hanno tracciato
scritte minacciose contro i cristiani. Il fatto, ha riferito il presule,
stato condannato dai rappresentanti di Hamas.

LOSSERVATORE ROMANO

sabato 1 marzo 2014

pagina 7

Il dramma dei bimbi russi abbandonati al centro del convegno interconfessionale di San Pietroburgo

Messa a Santa Marta

Una sfida
alla coscienza cristiana

Quando fallisce
un amore

di GIOVANNI ZAVATTA
Anche la Chiesa ortodossa russa sta
concentrando la sua attenzione sulla
famiglia. Mercoled scorso, a San
Pietroburgo, durante la riunione del
Comitato consultivo interconfessionale cristiano, il metropolita di Volokolamsk, Hilarion, presidente del
Dipartimento per le relazioni esterne
del patriarcato di Mosca, ha sottolineato che il futuro del nostro Paese
dipende in gran parte da quanto i
cittadini, come un tempo, sappiano
amare i loro figli e creare famiglie
forti, e siano in grado di prendersi
cura dei bambini abbandonati.
Quello degli orfani (e degli adolescenti lasciati in istituto da genitori
incapaci di accudirli) una questione assai sentita in Russia, recentemente anche al centro di polemiche
legate alle richieste di adozione provenienti dallestero. Non un caso
quindi che il tema dellassemblea sia
stato la crisi della famiglia e il titolo
della relazione di Hilarion Il problema degli orfani. Una sfida alla nostra
coscienza cristiana. Per il bene delle
generazioni future ha detto il responsabile ortodosso dobbiamo
alzare la voce in difesa dei tradizionali principi delletica familiare, utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione, attraverso un lavoro pastorale, educativo, diaconale, e
allinterno delle organizzazioni internazionali.
Per il patriarca di Mosca, Cirillo,
che ha inviato un messaggio, la famiglia da secoli un baluardo della tradizione, capace di dare continuit alle generazioni e di garantire
prosperit in ogni societ. Purtroppo ha osservato oggi stiamo assistendo alla crisi dei valori della famiglia, associata al rifiuto delle norme della morale cristiana che porta
a un aggravamento dei problemi sociali. In un mondo in rapido cambiamento, uno degli obiettivi-chiave
del dialogo interreligioso di con-

tribuire alla conservazione delle idee


tradizionali sul matrimonio, rafforzare i legami familiari e la formazione dei giovani, promuovendo un atteggiamento responsabile verso la
maternit e la paternit, dono e grazia di Dio. Senza dimenticare, ha
concluso il patriarca, laiuto nei confronti dei bambini abbandonati, soprattutto tramite listituto delladozione.
La Chiesa ortodossa russa sostiene pi di duemilanovecento fra
strutture sociali, progetti e iniziative,
e gestisce novanta orfanotrofi, dove
sono ospitati circa millecinquecento
bambini, e diciotto rifugi per donne
in stato di gravidanza e madri in
difficolt. Oltre cinquanta le diocesi
dove sono attivi centri di tutela della maternit e scuole materne parrocchiali; in molte di esse sono presenti medici e psicologi allo scopo
di far desistere dal loro intento le
donne che hanno deciso di abortire.

E non mancano, in chiese e monasteri, servizi di supporto ad alcolisti


e tossicodipendenti. Tuttavia, durante il forum a San Pietroburgo, non
sono mancati interventi critici. Alcuni rappresentanti ortodossi russi
hanno messo in evidenza che gli
aiuti statali alle famiglie sono insufficienti, anche a causa di un errato
approccio burocratico: per esempio,
i soldi finiscono alle amministrazioni
degli orfanotrofi anzich, direttamente, ai bambini abbandonati l da
genitori poverissimi. Le cifre dei cosiddetti orfani sociali in Russia sono impressionanti: ammonterebbe
ad almeno seicentomila solo il numero dei bambini lasciati negli istituti da genitori che hanno perso la
patria potest per alcolismo, tossicodipendenza, abusi, miseria. Bambini
dunque che non hanno perso il pap o la mamma ma restano vittime
dellestrema povert o dellincapacit dei grandi. Lo stesso Hilarion,

Lannuale colletta promossa dalla Congregazione per le Chiese orientali

Per la terra di Ges


La Congregazione per le Chiese
Orientali, accogliendo la preoccupazione pi volte manifestata da
Papa Francesco, invita le Chiese
particolari di tutto il mondo a
esprimere nel tempo quaresimale
una speciale vicinanza spirituale e
materiale ai cristiani che vivono
nella terra di Ges e nel Medio
oriente. Lo fa rilanciando lannuale
Colletta per la Terra Santa e ricordando che il 21 novembre scorso,
nelludienza alla sessione plenaria
del dicastero, il Santo Padre osserv che la Siria, lIraq, lEgitto, e

altre aree della Terra Santa, talora


grondano lacrime. E aggiunse che
il Vescovo di Roma non si dar
pace finch vi saranno uomini e
donne, di qualsiasi religione, colpiti
nella loro dignit, privati del necessario alla sopravvivenza, derubati
del futuro, costretti alla condizione
di profughi e rifugiati.
Da qui linvito della Congregazione ai pastori e ai fedeli dellintera comunit cattolica affinch sostengano liniziativa ancor pi generosamente. Il prefetto del dicastero, cardinale Leonardo Sandri,

Ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice

Mercoled delle ceneri


5 marzo 2014
Stazione nella basilica di Santa Sabina
allAventino presieduta dal Santo Padre
Francesco
INDICAZIONI
1. Nel giorno di inizio della Quaresima avr luogo una celebrazione
nella forma delle Stazioni romane, presieduta dal Santo Padre Francesco, che avr il seguente svolgimento:
Alle ore 16.30, nella Chiesa di SantAnselmo allAventino inizier
la liturgia stazionale cui far seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina.
Alla processione prenderanno parte i Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i Monaci Benedettini di SantAnselmo, i Padri Domenicani di
Santa Sabina e alcuni fedeli.
Al termine della processione, nella Basilica di Santa Sabina, avr
luogo la celebrazione della Santa Messa con il rito di benedizione e di
imposizione delle ceneri.
***
2. I Signori Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i Monaci Benedettini e i Padri Domenicani, che intendono partecipare alla celebrazione,
sono pregati di trovarsi per le ore 16.00 nella Chiesa di SantAnselmo,
indossando labito corale loro proprio.
I fedeli si recheranno direttamente nella Basilica di Santa Sabina.
Citt del Vaticano, 28 febbraio 2014.
Mons. GUID O MARINI
Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie

ha disposto per tutti i vescovi la


tradizionale lettera per ricordare
limportanza della Colletta, in modo che, nel prossimo Venerd santo,
come suggerito dai Pontefici, o in
altra circostanza appropriata, sia
sottolineato il dovere di pregare e
aiutare concretamente i fratelli e le
sorelle, e le comunit ecclesiali di
quella terra.
Saranno fornite ai vescovi informazioni sui principali progetti che,
oltre ai sussidi ordinari per la missione ecclesiale, il dicastero e la
Custodia francescana hanno realizzato nel 2013 in campo pastorale,
educativo, assistenziale, sociale: tra
questi, il contributo per i restauri
alla basilica della Nativit di Betlemme, che ha ottenuto un notevole sostegno a livello ecumenico e
da varie nazioni.
Le pietre vive costituiscono,
per, la priorit di sempre: la voce
relativa alle scuole cattoliche di
ogni ordine fino al grado universitario riceve, pertanto, il pi consistente apporto. Ma non mancano
le emergenze straordinarie: i profughi e i rifugiati, per primi, i quali
per la guerra e altre forme di violenza bussano sempre di pi alle
porte delle comunit cristiane. Come pure i sacerdoti, i religiosi e le
religiose, che insieme ai volontari
laici costituiscono il pi immediato
e sicuro riferimento alle popolazioni colpite perch ne condividono
giorno per giorno le prove, le necessit e le speranze.
Nel messaggio per la Quaresima
2014 il Santo Padre ha chiesto che
lo Spirito Santo sostenga i nostri
propositi e rafforzi in noi lattenzione e la responsabilit verso
la miseria umana, per diventare misericordiosi e operatori di misericordia. La Terra Santa attende
queste opere di misericordia per
continuare ad annunciare lamore
di Dio, che ha scelto lumanit come sua famiglia. In tal modo, auspica il dicastero per le Chiese
orientali, ci si preparer e si accompagner nel modo migliore latteso
pellegrinaggio di Papa Francesco
nella terra di Ges.

parlando in particolare dei piccoli


disabili, ha detto che serve un vero
aiuto dallo Stato e che i benefici
devono essere reali, non simbolici.
E ha ricordato che in molti Paesi
post-sovietici i problemi relativi ai
bambini disabili non sono stati risolti, con il risultato della presenza,
tuttora, di collegi di correzione,
case speciali dove ci si limita alle cure sanitarie e allalimentazione senza
prendere in considerazione lipotesi
di un eventuale inserimento nella
societ.
I cristiani ha concluso il metropolita sono chiamati a essere lievito che fa fermentare tutta la pasta (cfr. I Corinzi, 5, 6), a testimoniare al mondo che una famiglia
forte, basata sullamore e sulla fedelt reciproca tra un uomo e una donna, non un residuo del passato n
un ideale irraggiungibile.
Il Comitato consultivo interconfessionale cristiano stato istituito
nel 1996 allo scopo di mantenere un
dialogo costante tra le comunit cristiane presenti in Russia, Armenia,
Azerbaigian, Bielorussia, Estonia,
Kazakhstan, Kyrgyzstan, Lettonia,
Lituania,
Moldova,
Tadjikistan,
Ucraina ed Uzbekistan, consentendo loro di esprimersi sulle questioni
di attualit pi urgenti. Ne fanno
parte rappresentanti ortodossi, cattolici e protestanti. Oltre al metropolita Hilarion, sono co-presidenti del
comitato larcivescovo di Madre di
Dio a Mosca, Paolo Pezzi, e il responsabile del Dipartimento per i
rapporti esterni dellUnione dei cristiani battisti evangelici di Russia,
Vitali Vlasenko.

Quando un amore fallisce le persone non vanno condannate ma accompagnate. Lo ha raccomandato


Papa Francesco nella messa celebrata venerd 28 febbraio nella cappella della Casa Santa Marta. La bellezza e la grandezza dellamore, ha
spiegato in proposito il Pontefice, si
riconoscono fin dal capolavoro della creazione, narrato dalla Genesi, e
scelto da Dio stesso come icona
per spiegare lessenza dellamore tra
luomo e la donna. Ma anche tra
Cristo e la Chiesa.
Ges stava sempre con la gente ha spiegato il Papa riferendosi
al passo evangelico di Marco (10, 112) proposto dalla liturgia. E in
mezzo alla gente il Signore insegnava, ascoltava e guariva gli ammalati. Qualche volta per, tra la
folla, si presentavano anche i dottori della legge che volevano in realt
metterlo alla prova, cercando in
qualche modo di farlo cadere. La
ragione presto detta: Loro ha
evidenziato il Pontefice vedevano
lautorit morale che Ges aveva.
Un fatto evidente che per sentivano come un rimprovero per loro.
E cos cercavano di farlo cadere
per togliergli questa autorit morale.
Il Vangelo di Marco racconta che
i farisei, proprio per metterlo alla
prova, pongono a Ges questo
problema sul divorzio. Una questione presentata con il loro solito
stile basato sulla casistica.
Quanti volevano mettere in difficolt Ges, infatti, non gli ponevano
mai una problematica aperta.
Preferivano invece ricorrere alla
casistica, sempre al piccolo caso,
domandandogli: lecito questo o
no?.
La trappola che volevano tendere a Ges insita in questo modo di vedere le cose. Perch, ha avvertito il Papa, dietro la casistica,
dietro il pensiero casistico, sempre
c una trappola, sempre!. Una
trappola, ha proseguito, contro la
gente, contro di noi e contro Dio,
sempre!. Cos, racconta levangelista Marco, la domanda che i farisei
fanno a Ges se lecito a un
marito ripudiare la propria moglie.
E Ges risponde anzitutto chiedendo loro cosa dice la legge e spiegando perch Mos ha fatto quella
legge cos.
Il Signore tuttavia non si ferma a
questa prima risposta e dalla casistica va al centro del problema.
Anzi, ha precisato il Santo Padre,
qui va proprio ai giorni della creazione, ricorrendo a un riferimento
biblico tanto bello al libro della
Genesi: Ma dallinizio della creazione Dio li fece maschio e femmi-

Assemblea del Circolo San Pietro

Come carezza di Dio


Un invito a continuare a essere carezza di Dio e segno visibile della
carit di Cristo nellopera a sostegno delle attivit caritative della
Santa Sede in favore delle persone
pi povere e bisognose e nel servizio donore e di accoglienza verso i
pellegrini che giungono a Roma da
ogni parte del mondo, stato rivolto da Papa Francesco ai membri
del Circolo San Pietro in occasione
della 145 assemblea solenne svoltasi
gioved pomeriggio, 27 febbraio,
nella sala dei Papi.
Nel messaggio augurale letto
durante lassemblea presieduta dallarcivescovo Georg Gnswein, prefetto della Casa Pontificia sono
riecheggiate le parole che lo stesso
Papa Francesco aveva rivolto al sodalizio durante ludienza del 31 ottobre scorso: Voi siete qui, per la
Santa Sede e per Roma, carezza di
D io!. Parole non a caso riprese e
rilanciate durante lincontro dal presidente Leopoldo Torlonia e dallassistente ecclesiastico, monsignor
Franco Camaldo. Nella sua relazione, in particolare, Torlonia ha evidenziato limportanza e la portata
dellattivit del Circolo, che non
soltanto ha detto la minestra
del Papa, o lasilo notturno, il centro polifunzionale o le case famiglia
o lhospice, ma anche le scuole serali, lopera delle prime comunioni, la
scuola catechistica, la scuola di ginnastica, il segretariato del popolo, i
Vangeli della domenica, tutte opere

nate per il desiderio di rispondere ai


bisogni materiali e spirituali e alle
diverse problematiche sociali che si
sono presentate nel corso di questi
145 anni.
Lassemblea, alla quale ha inviato
un saluto anche il presidente della
Repubblica italiana Giorgio Napolitano, ha visto la partecipazione di
numerose autorit ecclesiastiche, militari e civili, soci e amici del sodalizio. Al termine ha avuto luogo la
cerimonia di giuramento dei soci effettivi e il conferimento del distintivo dorato a tutti coloro che hanno
compiuto venticinque anni di appartenenza. (marco chiani)

na; per questo luomo lascer suo


padre e sua madre e si unir a sua
moglie e i due diventeranno una
carne sola. Cos non sono pi due,
ma una sola carne.
Papa Francesco ha riletto questo
passo, spiegando che il Signore si
riferisce al capolavoro della creazione. Infatti Dio ha creato la luce
e ha visto che era buona. Poi ha
creato gli animali, gli alberi, le stelle: tutto buono. Ma quando ha
creato luomo arrivato a dire
che era molto buono. Infatti la
creazione delluomo e della donna
il capolavoro della creazione. Anche perch Dio non voleva luomo
solo: lo voleva con la sua compagna, la sua compagna di cammino.
Questo anche il momento, ha
detto il Pontefice, dellinizio dellamore. E tanto poetico proprio lincontro tra Adamo ed Eva.
A loro Dio raccomanda di andare
avanti insieme come una sola carne. Ecco allora che il Signore
prende sempre il pensiero casistico
e lo porta allinizio della rivelazione. Ma, ha avvertito il Papa,
questo capolavoro del Signore
non finito l, nei giorni della creazione. Infatti il Signore ha scelto
proprio questa icona per spiegare
lamore che lui ha verso il suo popolo, lamore che lui ha con il suo
popolo. Un amore grande al
punto che quando il popolo non
fedele, comunque lui parla con
parole di amore. Pensiamo ha
aggiunto alla descrizione che il
Signore fa dellinfedelt del suo popolo, nel capitolo sedicesimo del
profeta Ezechiele.
Cos il Signore ha spiegato
prende questo amore del capolavoro della creazione per spiegare
lamore che ha con il suo popolo. E
un passo in pi: quando Paolo ha
bisogno di spiegare il mistero di
Cristo, lo fa anche in rapporto, in
riferimento alla sua sposa. Perch
Cristo sposato: aveva sposato la
Chiesa, il suo popolo. E proprio
come il Padre aveva sposato il popolo di Israele, Cristo spos il suo
popolo.
Questa ha affermato il Papa
la storia dellamore. Questa la
storia del capolavoro della creazione. E davanti a questo percorso di
amore, a questa icona, la casistica
cade e diventa dolore. Dolore davanti al fallimento: Quando lasciare il padre e la madre per unirsi a
una donna, farsi una sola carne e
andare avanti, quando questo amore fallisce perch tante volte fallisce dobbiamo sentire il dolore
del fallimento. E proprio in quel
momento dobbiamo anche accompagnare quelle persone che hanno
avuto questo fallimento nel loro
amore. Non bisogna condannare ma camminare con loro. E
soprattutto non fare casistica con
la loro situazione.
Tutto questo, ha proseguito il
Pontefice, fa pensare a un disegno
di amore, al cammino damore
del matrimonio cristiano che Dio
ha benedetto nel capolavoro della
sua creazione, con una benedizione
che mai stata tolta. Neppure il
peccato originale lha distrutta. E
quando uno pensa a questo, ha
precisato il Papa, trova naturale riconoscere quanto bello lamore,
quanto bello il matrimonio, quanto bella la famiglia, quanto bello
questo cammino. Ma anche
quanto amore, e quanta vicinanza,
anche noi dobbiamo avere per i fratelli e le sorelle che nella loro vita
hanno avuto la disgrazia di un fallimento nellamore. Un amore, ha
ricordato, che comincia poeticamente, perch la seconda narrazione della creazione delluomo poetica, nel libro della Genesi. E che
finisce nella Bibbia, poeticamente,
nelle lettere di san Paolo, quando
parla dellamore che Cristo ha per
la sua sposa, la Chiesa.
Per, ha messo in guardia il Papa, anche qui dobbiamo stare attenti che non fallisca lamore, finendo magari per parlare di un
Cristo troppo scapolo: Cristo
spos la Chiesa! E non si pu capire Cristo senza la Chiesa come
non si pu capire la Chiesa senza
Cristo. Proprio questo ha ribadito il grande mistero del capolavoro della creazione. Papa Francesco ha concluso la sua meditazione chiedendo al Signore la grazia
di capire questo mistero e anche la
grazia di non cadere mai in questi
atteggiamenti casistici dei farisei e
dei dottori della legge.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

sabato 1 marzo 2014

Papa Francesco alla plenaria della Pontificia commissione per lAmerica latina

In Chiesa come a casa


I giovani vanno accolti, ascoltati e invitati a seguire Ges
I giovani ci aspettano. Non
deludiamoli. linvito rivolto da
Papa Francesco ai partecipanti alla
plenaria della Pontificia Commissione
per lAmerica Latina, ricevuti in
udienza venerd mattina, 28 febbraio.
Dopo un breve saluto del cardinale
presidente Marc Ouellet, il Pontefice ha
rivolto a braccio alcune riflessioni ai
presenti, consegnando il testo del
discorso gi preparato per loccasione.
Di questo diamo qui di seguito la
versione in lingua spagnola.
Queridos hermanos:
Me llena de alegra recibirlos esta
maana. Agradezco el saludo que,
en nombre de todos, me ha dirigido
el Cardenal Marc Ouellet, presentndome las lneas de sus trabajos y
los propsitos que animan su labor.
Este ao, siguiendo las huellas de
la Jornada Mundial de la Juventud
de Ro de Janeiro, han querido centrar sus reflexiones en los millones
de jvenes de Amrica Latina y el
Caribe, que viven en condiciones de
emergencia educativa y para quienes se plantea la cuestin fundamental de la traditio de la fe.
La Iglesia quiere imitar a Jess en
su acercamiento a los jvenes. Desea
repetirles que merece la pena seguir
el ejemplo que nos di, ejemplo de
entrega, de servicio, de amor desinteresado, de lucha por la justicia y la
verdad. La Santa Madre Iglesia est
convencida de que el mejor Maestro
de los jvenes es Jesucristo. Ella
quiere inculcar en todos ellos sus
mismos sentimientos, mostrndoles
as que es hermoso vivir como l lo
hizo, desterrando el egosmo y dejndose atraer por la belleza de la
bondad. Quien conoce en profundidad a Jess no se queda en el sof.
Se engancha a su estilo de vida y
llega a ser un discpulo misionero de
su Evangelio, dando testimonio entusiasta de su fe, no ahorrando sacrificios.
Siempre me ha impresionado el
encuentro de Jess con el joven rico
(cf. Lc 18,18-23). Creo que es un lindo modelo que expone al vivo la pedagoga del Seor. Me detengo en
tres aspectos de este relato: cmo
Cristo acoge, escucha y llama a ese
joven a seguirlo.
La acogida: ste es el gesto primero de Jess y tambin nuestro. Es
previo a toda enseanza o misin
apostlica. Cristo se detuvo con
aquel joven, lo mir con afecto, con
mucho amor: es el abrazo de la caridad sin condiciones. El Seor se pone en la situacin de cada uno, incluso de aquellos que lo rechazan.
No les paga con la misma moneda.
Estar cercanos a los jvenes en todos
los ambientes de su vida: en la escuela, la familia, el trabajo..., atentos
a sus necesidades y aspiraciones, no
slo materiales. Muchos pasan por
graves problemas. Cmo no pensar
en el fracaso escolar, el desempleo,
la soledad, la amargura en las familias desunidas. Son momentos difciles, que les hacen experimentar frustracin y desproteccin; los vuelven
vulnerables a las drogas, al sexo sin
amor, a la violencia... Se nos pide
no abandonar a los jvenes, no dejarlos al costado del camino; necesitan mucho sentirse valorados en su
dignidad, rodeados de cario, comprendidos.
Despus, Jess entabl un dilogo
franco y cordial con aquel joven. Escuch sus inquietudes y las clarific
con la luz de la Sagrada Escritura.
Jess, de entrada, no condena, no
tiene prejuicios, no cae en los tpicos de siempre; del mismo modo los
jvenes tienen que sentirse en la
Iglesia como en casa. No solamente
ha de abrirles sus puertas; tiene que
salir a buscarlos, sintonizando con
sus reclamos y dando espacio para
que se sientan escuchados. Ella es
madre y no puede permanecer indiferente, sino conocer sus preocupaciones y llevarlas al corazn de
D ios.
Y, finalmente, Jess invita a aquel
joven a seguirlo: Vende todo... y luego ven y sgueme (cf. Lc 18,22). Estas palabras no han perdido su actualidad. Los jvenes las tienen que
or de nosotros. Que escuchen que
Cristo no es un personaje de novela,
sino una persona viva, que quiere
compartir ese deseo irrenunciable
que ellos tienen de vida, de compromiso, de entrega. Si nos contentamos con darles un mero consuelo
humano, los defraudamos. Es importante ofrecerles lo mejor que tenemos: a Jesucristo, su Evangelio, y

con ello un horizonte nuevo, que les


haga afrontar la vida con coherencia,
honradez y altura de miras. Ellos
ven los males del mundo y no se callan, ponen el dedo en la llaga, piden un mundo mejor, no admiten
sucedneos. Quieren ser protagonistas de su presente y constructores de
un futuro en donde no quepa la
mentira, la corrupcin, la insolidaridad... La Iglesia en Amrica Latina
no puede desperdiciar el tesoro de
su juventud, con todas sus potencialidades para el crecimiento de la sociedad, con sus grandes anhelos de
forjar una gran familia de hermanos
reconciliados en el amor. En ese camino, Jess sale al encuentro de
nuestros jvenes, los llama a su lado
y les regala su fuerza, su Palabra, en
la que pueden encontrar inspiracin
para afrontar los retos que se les presentan. Necesitan ser amigos de
Cristo, para convertirse en callejeros
de la fe y llevarlo a cada esquina, a
cada plaza, a cada rincn de la tierra
(cf. Esort. ap. Evangelii gaudium,
106). Y que sientan la calidez de la
santa Madre Iglesia, tanto en el recibirlos como en el acompaarlos; y
tambin la calidez de la otra Madre,
la de Jess y la nuestra. Cuando caminamos agarrados de su mano, se
nos va el miedo y aprendemos a
sonrer de un modo nuevo.
Queridos hermanos, los jvenes
nos esperan. No los defraudemos.
Los invito a asumir este desafo con
decisin. Que las comunidades cristianas de Amrica Latina y el Caribe
sepan ser acompaantes, maestras y
madres de todos y cada uno de sus
jvenes. Educar a los jvenes, evangelizarlos y convertirlos en discpulos misioneros es tarea ardua, paciente, pero muy urgente y necesaria. Les confieso que merece la pena.
Saluden a los jvenes en mi nombre
y dganles que les pido el favor de
que recen por m. Que Jess vaya
siempre con ustedes y los bendiga.
Pubblichiamo di seguito una nostra
traduzione italiana del discorso
preparato dal Pontefice.
Cari fratelli,
mi riempie di gioia ricevervi questa
mattina. Ringrazio il Cardinale
Marc Ouellet per il saluto che mi ha
rivolto a nome di tutti, presentandomi le linee guida dei vostri lavori e i

propositi che animano il vostro operato.


Questanno, sulle orme della
Giornata Mondiale della Giovent
di Rio de Janeiro, avete voluto incentrare le vostre riflessioni sui milioni di giovani dellAmerica Latina
e dei Caraibi, che vivono in condizioni di emergenza educativa e per
i quali si pone la questione fondamentale della traditio della fede.
La Chiesa vuole imitare Ges nel
suo avvicinarsi ai giovani. Desidera
ripetere loro che vale la pena seguire
lesempio che ci ha dato, esempio di
dedizione, di servizio, di amore disinteressato, di lotta per la giustizia
e la verit. La Santa Madre Chiesa
convinta che il miglior Maestro dei
giovani sia Ges Cristo. Essa vuole
inculcare in tutti loro i suoi stessi
sentimenti, mostrando cos che
bello vivere come Egli ha fatto, confinando legoismo e lasciandosi attrarre dalla bellezza della bont. Chi
conosce profondamente Ges non
rimane sul divano a guardare. Aderisce al suo stile di vita e diventa un
discepolo missionario del suo Vangelo, rendendo una testimonianza
entusiastica della propria fede, senza
lesinare sacrifici.
Mi ha sempre colpito lincontro di
Ges con il giovane ricco (cfr. Lc 18,
18-23). Credo che sia un bel modello
che illustra in modo efficace la pedagogia del Signore. Mi soffermo su
tre aspetti di questa narrazione: come Cristo accoglie, ascolta e invita
questo giovane a seguirlo.
Laccoglienza: questo il primo gesto di Ges e anche il nostro. Precede qualsiasi insegnamento o missione apostolica. Cristo si fermato
con quel giovane, lha guardato con
affetto, con molto amore: labbraccio della carit incondizionata. Il Signore si mette nella situazione di
ognuno, persino di quanti lo rifiutano. Non li ripaga con la stessa moneta. Si deve stare accanto ai giovani
in tutti gli ambiti della loro vita: a
scuola, in famiglia, al lavoro..., prestando attenzione ai loro bisogni e
alle loro aspirazioni, non solo materiali. Molti attraversano gravi problemi. Come non pensare allinsuccesso scolastico, alla disoccupazione,
alla solitudine, allamarezza nelle famiglie disunite. Sono momenti difficili, che fanno provare ai giovani
frustrazione e senso di abbandono; li
rendono vulnerabili alle droghe, al
sesso senza amore, alla violenza... A

noi viene chiesto di non abbandonarli, di non lasciarli al margine del


cammino; hanno un grande bisogno
di sentirsi valorizzati nella loro dignit, circondati di affetto, compresi.
Poi Ges ha avuto un dialogo
franco e cordiale con quel giovane.
Ha ascoltato le sue preoccupazioni e
le ha illuminate con la luce della Sacra Scrittura. Ges, allinizio, non
condanna, non ha pregiudizi, non
cade nei luoghi comuni di sempre;
allo stesso modo i giovani devono
sentirsi a casa nella Chiesa. Questa
non deve solo aprire loro le sue porte, ma deve anche uscire a cercarli,
sintonizzandosi con le loro proteste
e dando spazio affinch si sentano
ascoltati. Essa madre e non pu restare indifferente, ma deve conoscere
le loro preoccupazioni e portarle al
cuore di Dio.
Infine, Ges invita quel giovane a
seguirlo: vendi tutto... e poi vieni e
seguimi (cfr. Lc 18, 22). Queste parole non hanno perso la loro attualit.
I giovani le devono sentire da noi.
Che ascoltino che Cristo non un
personaggio romanzesco, ma una
persona viva, che vuole condividere
il loro irrinunciabile desiderio di vita, dimpegno, di dedizione. Se ci
accontentiamo di dare i giovani una
mera consolazione umana, li deludiamo. importante offrire loro il
meglio che abbiamo: Ges Cristo, il
suo Vangelo, e con esso un orizzonte nuovo, che faccia affrontare loro
la vita con coerenza, onest e alte
mete. Essi vedono i mali del mondo
e non tacciono, mettono il dito nella
piaga, chiedono un mondo migliore,
non ammettono surrogati. Vogliono
essere protagonisti del proprio presente e costruttori di un futuro dove
non ci sia posto per la menzogna, la
corruzione, la mancanza di solidarie-

Incontro del Pontefice con un gruppo di ebrei


musulmani e cattolici argentini

Di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa, un


gruppo di 45 argentini dei quali 15 ebrei, 15 musulmani e 15 cattolici ha incontrato Papa Francesco nel
pomeriggio di gioved 27 febbraio, nella Casa Santa
Marta.
Per diversi giorni il gruppo ha compiuto un itinerario che ha toccato gli stessi Paesi (Giordania, Israele,
Palestina) dove il Pontefice si recher nel prossimo
maggio, incontrandovi le pi alte personalit politiche
e religiose, e visitando i luoghi santi delle tre religioni.
Lincontro con il Santo Padre, caratterizzato da
grande cordialit, durato circa unora. Vi hanno partecipato i cardinali Kurt Koch, in qualit di presidente
della Commissione per i rapporti con lebraismo, e
Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio
per il dialogo interreligioso. Era presente anche lambasciatore di Argentina presso la Santa Sede, Juan Pablo
Cafiero.

Facevano parte del gruppo argentino rabbini, imam


e sacerdoti, i quali gi avevano avuto rapporti di amicizia e di collaborazione con il cardinale Bergoglio durante il suo episcopato a Buenos Aires, promuovendo
con lui iniziative comuni sia di carattere sociale o caritativo, per persone o gruppi in situazioni difficili, sia
di carattere interreligioso. Fra i motivi della loro partecipazione al pellegrinaggio vi quindi la condivisa
amicizia o vicinanza spirituale con il Pontefice. E non
a caso hanno voluto che la conclusione del loro viaggio
avvenisse a Roma, incontrando il Santo Padre e formulandogli i migliori auguri per il suo ministero di pace e
di dialogo e per il suo prossimo viaggio in Terra Santa.
Da parte sua il Papa, che ha salutato uno a uno i presenti, ha voluto evidenziare la vocazione allaccoglienza
tipica dellArgentina, definendola terra di incontro e di
armonia tra comunit e religioni, e sottolineando che
larmonia unisce e rende migliori le persone.

t... La Chiesa in America Latina


non pu sciupare il tesoro della sua
giovent, con tutte le sue potenzialit per la crescita della societ, con il
suo grande anelito di forgiare una
grande famiglia di fratelli riconciliati
nellamore. In questo cammino, Ges va incontro ai nostri giovani, li
chiama accanto a s e dona loro la
sua forza, la sua Parola, dove possono trovare ispirazione per affrontare
le sfide che si presentano loro. Hanno bisogno di essere amici di Cristo,
per diventare viandanti della fede,
e portarlo in ogni strada, in ogni
piazza, in ogni angolo della terra,
(cfr. Esortazione apostolica Evangelii
gaudium, n. 106). E che sentano il
calore della santa Madre Chiesa, sia
nel riceverli sia nellaccompagnarli; e
anche il calore dellaltra Madre,

quella di Ges e la nostra. Quando


camminiamo afferrati alla sua mano,
ci passa la paura e impariamo a sorridere in modo nuovo.
Cari fratelli, i giovani ci aspettano. Non li deludiamo. Vi invito ad
accettare questa sfida con decisione.
Che le comunit cristiane dellAmerica Latina e dei Caraibi sappiano
essere accompagnatrici, maestre e
madri di tutti e di ognuno dei loro
giovani. Educare i giovani, evangelizzarli e fare di loro dei discepoli
missionari un compito arduo, che
richiede pazienza, ma molto urgente
e necessario. Vi confesso che vale la
pena. Salutate i giovani a nome mio
e dite loro che chiedo il favore di
pregare per me. Che Ges sia sempre con voi e vi benedica.

Messaggio per la Giornata ispanoamericana

Missionari
della gioia
la gioia il filo conduttore che attraversa tutto il messaggio della
presidenza della Pontificia Commissione per lAmerica Latina
(Cal) per la prossima Giornata
ispanoamericana, che si celebrer
domenica 2 marzo. Il tema scelto,
La gioia di essere missionario,
evoca la risposta che ogni battezzato tenuto a dare riguardo allannuncio evangelico. I cristiani si
legge nel messaggio firmato dal
cardinale Marc Ouellet, prefetto
della Congregazione per i Vescovi
e presidente della Pontificia Commissione non possono avere una
faccia triste, ma volti pieni della
gioia di aver ricevuto la fede per
mezzo del battesimo, di essere salvati, di essere redenti, di vivere in
comunione, di essere testimoni delle meraviglie di Dio, del suo amore
misericordioso!.
Questa gioia trova la sua ragione
nel condividere la vita con Ges.
Nasce da qui la domanda su cosa
sia la missione. Essa non altro
che una sovrabbondanza della
gratitudine e della gioia che si comunica agli altri. per questo
che nel messaggio trova ampio spazio il riferimento allesortazione
apostolica di Papa Francesco Evangelii gaudium. Infatti, come sottolinea il cardinale Ouellet, la celebrazione della Giornata ispanoamericana del 2014 sar illuminata da
questa esortazione apostolica. Da
qui linvito a leggerla, meditarla e
confrontarla con lesperienza personale di ogni cristiano laico e di
ogni sacerdote, con particolare riferimento alla conversione personale, pastorale e missionaria che ci
chiede Dio per bocca di Papa
Francesco.
Daltronde, ricorda il porporato,
quando il cardinale Jorge Mario
Bergoglio era a capo della commissione che ha redatto il documento
di Aparecida, volle personalmente
stampare alla fine di questo documento le espressioni tipiche dello
stile di un autentico evangelizzatore, raccogliendole dallesortazione
apostolica di Paolo VI Evangelii
nuntiandi e ora includendole anche
nellEvangelii gaudium.
Uno stile che, fin dallinizio del
suo pontificato, Papa Francesco ha
raccomandato come caratteristica
di tutti gli uomini e le donne del
nostro tempo, invitando a condividere la gioia di Ges, generata
dalla sua intimit di amore con
Dio Padre e lo Spirito Santo nel
mistero di comunione trinitaria e
per la sua obbedienza nel compimento del disegno di salvezza delle

moltitudini. Un messaggio di
gioia oggi specialmente diretto ai
missionari ad gentes.
Quando il Papa, sottolinea il
cardinale Ouellet, si riferisce alla
nuova evangelizzazione, include
come principale e prioritaria finalit la necessaria conversione dei cristiani che non vivono le esigenze
del battesimo. Tuttavia, egli considera come compito primordiale
della Chiesa la viva sollecitudine
dellannuncio a quelli che sono
lontani da Cristo. Da qui linvito
a raggiungere le periferie esistenziali, come pi volte ha chiesto Papa Francesco.
Certamente, ammette il porporato, difficile essere testimoni della gioia in mezzo a tante ferite fisiche e spirituali che condividiamo.
Daltronde, essere missionario
spiega il porporato stare, in
corpo e anima, in tutte queste periferie umane, come compagnia cristiana e sacerdotale educativa ed
evangelizzatrice.
Come realizzare ci? Non certo
con le nostre sole forze, fragili e
disordinate, perch anche noi siamo peccatori che abbiamo bisogno e imploriamo la misericordia
di Dio. Per questo, quanto pi
siamo decentrati nella missione,
tanto pi dobbiamo essere centrati in Cristo, perch il ministero
missionario si compie in ginocchio.
Non sfugge poi nel messaggio la
circostanza che questanno la ricorrenza della Giornata ispanoamericana assume una caratteristica particolare per la presenza del primo
Papa venuto dal nuovo mondo
americano. Celebrare quindi questo
appuntamento durante il pontificato di Papa Francesco porta con s
implicazioni e ripercussioni di speciale risonanza: per la Chiesa in
Spagna, per il suo episcopato, per
la commissione episcopale di missioni e cooperazione tra le Chiese,
per tutte le diocesi e comunit. Essa una chiamata a intensificare e
approfondire i vincoli che uniscono
la Spagna con lIspanoamerica e a
fortificare la comunione evangelizzatrice tra le sue Chiese. Infatti,
sottolinea il cardinale, non dimentichiamo che, nel tempo del pontificato di Papa Francesco, la Provvidenza di Dio ha collocato le Chiese dellAmerica latina in una situazione singolare. Devono assumere
nuove responsabilit, esigenze e sfide. Tutta la loro vita, strutture e attivit devono essere rinnovate dal
paradigma missionario.

Potrebbero piacerti anche