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649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLIV n. 40 (46.582)
Ripresi
i negoziati
con lIran
Sviluppo e sicurezza
Sulla pelle
della popolazione civile
VIENNA, 18. Sono ripresi oggi nella capitale austriaca i negoziati tra
lIran e il gruppo cinque pi uno
(i Paesi membri permanenti del
Consiglio di sicurezza dellO nu
pi la Germania) sul programma
nucleare di Teheran. Obiettivo dei
colloqui quello di mettere in atto i termini dellaccordo raggiunto
il 24 novembre scorso a Ginevra
con il quale la Repubblica islamica si impegnata a limitare larricchimento delluranio in cambio di
un parziale allentamento delle
sanzioni.
Lalto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune
dellUe, nonch coordinatrice del
gruppo cinque pi uno, Catherine
Ashton, si incontrata ieri sera
con il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, il
quale ha sottolineato la volont di
Teheran di giungere a un accordo
sul programma nucleare. Se tutte
le parti ha dichiarato partecipano ai negoziati con la volont
politica di giungere a una soluzione, avremo dei risultati positivi,
anche se ci vorr del tempo.
Ieri la guida suprema dellIran,
Ali Khamenei, aveva gettato
unombra sui negoziati affermando che i colloqui non porteranno
da nessuna parte.
Lorganismo, chiamato Cornice istituzionale di coordinamento e monitoraggio della cooperazione regionale, intende rispondere alla duplice
comune sfida di attuare progetti di
sviluppo e coordinare le politiche di
sicurezza. Il presidente mauritano
Donne sopravvissute al tifone in unimmagine vincitrice dei World Press Photo Awards (Afp)
Mohamed Ould Abdel Aziz, designato per il momento alla sua guida, ha parlato di una sorta di G5 del
Sahel, nato dalla volont comune
di affrontare insieme le stesse problematiche, come si legge nel comunicato finale della riunione.
Allinizio dellanno, lOnu aveva
annunciato un piano strategico di
risposta senza precedenti, della durata di tre anni, per portare assistenza vitale alle famiglie vulnerabili del
Sahel. Lo stanziamento per il 2014
di otto miliardi di dollari. A giudizio dei Governi dellarea, comunque, occorre uscire dalla mera risposta alle emergenze, pur nella consapevolezza che piani di sviluppo e
contrasto del terrorismo sono interdipendenti. Lidea di base quella
di privilegiare una serie di progetti
in zone lasciate allabbandono,
quindi propizie allo sviluppo del
terrorismo ha dichiarato il ministro
nigerino della Pianificazione, Amadou Boubacar Ciss. Secondo il ministro, a Nouakchott non si data
vita allennesima struttura o organizzazione, bens a un nuovo spazio
di solidariet necessario per aiutarci
ad organizzarci meglio.
Da parte sua, Abdel Aziz ha evidenziato lo stretto legame tra mancato sviluppo economico e insicurezza. Una delle questioni cruciali
da affrontare infatti la presenza di
gruppi armati di ogni tipo che hanno fatto del Sahel una sorta di zona
franca per il traffico darmi, oltre
che di droga.
Il racconto di un cappellano
Matrimonio in carcere
di FRANCESCO VENTORINO
ra i momenti pi significativi
del mio servizio come cappellano presso la Casa Circondariale di Catania certamente da annoverarsi la recente celebrazione di
un matrimonio religioso. Dopo ventisette anni di fedele convivenza,
dalla quale sono nati figli e nipoti,
un detenuto ha espresso il desiderio
di sposarsi proprio in carcere, perch ormai aveva perso la speranza
di poterlo fare da uomo libero.
Lo doveva alla sua donna mi
ha detto per darle la dignit di
sposa; lo doveva ai suoi figli per dar
loro la coscienza di appartenere a
una vera famiglia; lo doveva a se
stesso e alla sua coscienza di cristiano. Non aveva per la possibilit di
comprarsi neanche la cravatta, figuriamoci poi gli anelli nuziali e tutto
il resto.
Attorno a questa richiesta si
creata tra gli altri detenuti una
y(7HA3J1*QSSKKM( +&!z!?!#!;!
Ogni volta che veniva fuori un bisogno leggevo negli occhi del futuro
sposo come una sfida alla carit della Chiesa. Tutto veniva seguito dai
suoi compagni di cella e dai detenuti del suo braccio come unavventura
comune.
Nel frattempo io mi dedicavo alla
preparazione spirituale dello sposo,
mentre altrettanto faceva il parroco
del quartiere con la sposa. Raramente mi sono trovato di fronte a delle
persone con tanta curiosit e desiderio di comprendere il mistero che
andavano a celebrare nella fede e
cosa esso aggiungesse allamore che
avevano vissuto, fedele e fecondo.
Il rito del matrimonio si svolto
alla presenza dei familiari, dei testimoni, della direzione della casa circondariale, del comandante e di tanti agenti della polizia carceraria ed
stato anche allietato da un coro improvvisato dai volontari impegnati
in collaborazione col cappellano. Al
momento delle promesse coniugali
In una commedia
tra leggerezza e riflessione
La realt
che osservo
CARLO VERD ONE
A PAGINA
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Il presidente elvetico
in missione diplomatica
a Berlino e Parigi
Bangui chiede
il rafforzamento
delle truppe
internazionali
BANGUI, 18. La presidente ad interim della Repubbica Centroafricana,
Catherine Samba Panza, ha sollecitato il prolungamento della presenza
di truppe internazionali nel Paese,
comprese quelle inviate autonomamente dalla Francia, almeno fino alle elezioni previste nel febbraio 2015.
La Francia ha portato il suo contingente a duemila uomini, che si affiancano ai seimila della Misca, la
missione inviata originariamente dai
Paesi dellarea, ma passata lo scorso
19 dicembre, per mandato del Consiglio di sicurezza dellOnu, sotto il
controllo dellUnione africana. Linvio di cinquecento soldati e il loro
possibile raddoppio in tempi brevi
stato inoltre annunciato ieri
dallUnione europea, sempre con
mandato dellOnu. A fine gennaio,
infatti, il Consiglio di sicurezza aveva autorizzato il dispiegamento di
una forza europea in aiuto a quelle
gi presenti nella Repubblica Centroafricana.
Nello scorso fine settimana, le
truppe francesi e africane hanno
condotto nella capitale centroafricana Bangui unoperazione che ha
portato a decine di arresti e al sequestro di armi detenute illegalmente. In questo caso si trattato del
disarmo forzato di miliziani cosiddetti antibalaka (balaka significa machete in lingua locale sango) che si
erano originariamente mobilitati per
fronteggiare le violenze della Seleka,
la coalizione ex ribelle che nel marzo scorso aveva rovesciato il presidente Franois Boziz. Le milizie
della Seleka, allinizio erano formate
da meno di mille combattenti senza
particolari connotazioni confessionali, ma subito dopo il colpo di Stato
erano state via via rafforzate da miliziani provenienti dallestero, soprattutto da Sudan e Ciad, in massima
parte di matrice fondamentalista
islamica.
Da parte loro, le milizie antibalaka sono da settimane responsabili di
sistematiche violenze contro i musulmani e di violazioni dei diritti umani. Secondo lOnu, in atto una pulizia etnica che fa aleggiare sul Paese
lombra del genocidio.
Sempre nel fine settimana, i militari francesi hanno svolto le prime
operazioni di sicurezza a Bouar, nel
nord-ovest, dove tra il 20 e il 22
gennaio scorso in rappresaglie incrociate sono state uccise 152 persone.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Giornalista
assassinato
dai ribelli
in Nord Kivu
KINSHASA,
18.
deceduto
nellospedale di Oicha, nella tormentata regione orientale congolese del Nord Kivu, il giornalista
Germain Kennedy Muliwavyo,
della radiotelevisione Muungano,
ferito in unimboscata dei ribelli
ugandesi delle Forze alleate democratiche - Esercito nazionale
per la liberazione dellUganda
(Adf-Nalu). Con Muliwavyo si
trovavano due colleghi, Mitterrand Hangi, della stessa emittente, e Patient Subiri, della radiotelevisione Rwanzururu. I due sono rimasti feriti, ma non corrono
pericolo di vita.
Limboscata si verificata poche ore dopo che lesercito congolese aveva proclamato un sostanziale successo delloperazione
militare lanciata a met gennaio
contro le Adf-Nalu, una delle milizie straniere da anni presenti
nellest della Repubblica Democratica del Congo. Dopo la sconfitta militare della ribellione interna del Movimento del 23 marzo, le Adf-Nalu sono in cima alla
lista dei gruppi armati che Onu e
Governo intendono sradicare dal
Nord Kivu, insieme con gli hutu
delle Forze di liberazione del
Rwanda. Questa formazione riparata in territorio congolese dopo il genocidio dei tutsi nel Paese confinante nel 1994.
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
direttore generale
alleggerite nel corso degli ultimi anni, ma sono rimaste in vigore quelle
contro singoli esponenti della cerchia di Mugabe. Fino al 20 febbraio
del 2015, secondo fonti europee, saranno cos sospesi i divieti a viaggiare e il congelamento dei beni per
otto persone, mentre rimarranno in
vigore quelli contro il presidente e
la moglie.
La mancata rimozione delle misure restrittive impedir allanziano capo dello Stato che venerd prossimo festegger 90 anni, di cui 34 alla
guida dello Zimbabwe di parteci-
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LOSSERVATORE ROMANO
LOnu accusa
la Corea del Nord
di crimini
contro lumanit
GINEVRA, 18. La Corea del Nord
colpevole di numerosi e gravissimi crimini contro lumanit. Il
rapporto redatto dalla commissione dinchiesta dellOnu sulle violazioni dei diritti umani a Pyongyang un pesante atto di accusa
contro il regime di Kim Jong Un
e non lascia margini interpretativi: La loro gravit, la scala e la
natura rivelano uno Stato che
non ha alcun paragone nel mondo contemporaneo, al punto da
giustificare il deferimento alla
Corte
penale
internazionale
dellAja o listituzione di un tribunale dellOnu ad hoc.
Nelle quasi quattrocento pagine totali del documento, diffuso
ieri a Ginevra, si descrive latrocit dei campi di prigionia (o lavoro) e le scomparse forzate anche allestero, nonch le politiche
di indottrinamento e monopolio
del cibo, usato come arma impropria di ricatto verso la popolazione. Pyongyang non ha permesso
laccesso al Paese alla commissione di inchiesta composta da tre
principali esperti e istituita con
una risoluzione approvata il 21
marzo 2013 dal Consiglio dellOnu dei diritti umani che
stata costretta a condurre le sue
indagini con interviste di vittime
e raccolta di testimonianze allestero in condizioni di riservatezza per non mettere in pericolo
i protagonisti di questo dramma e
le loro famiglie.
Negli ultimi cinque decenni,
centinaia di migliaia di prigionieri politici sono morti nei campi
di prigionia della Corea del
Nord che, secondo le immagini
satellitari, sarebbero stati addirittura ingranditi dopo la conquista
nel 2012 della leadership da parte
di Kim Jong Un, terzo rappresentante della famiglia Kim al potere
da oltre sessantanni. Le persone
nei campi di lavoro, il cui numero
indeterminabile, sono colpite
con una politica deliberata di fame, lavori forzati, esecuzioni, torture, stupri, aborti forzati e infanticidi.
La Corea del Nord ha rifiutato
categoricamente e totalmente il
rapporto e i suoi contenuti, basati
a suo dire su informazioni false
fornite da forze ostili al regime
sostenute da Stati Uniti, Europa
e Giappone. Di parere opposto
la posizione statunitense: Mostra
in maniera chiara e inequivocabile
la realt brutale delle violazioni,
ha affermato la portavoce del dipartimento di Stato, Marie Harf,
aggiungendo che gli Stati Uniti
sollecitano Pyongyang ad adottare misure concrete per affrontare il problema. Gli esperti della
commissione Onu hanno raccomandato al Consiglio di sicurezza
di deferire la Corea del Nord alla
Corte penale internazionale.
Rivolta
in un campo
per richiedenti asilo
australiano
CANBERRA, 18. Un rifugiato
morto e altri 77 sono rimasti feriti
dopo una seconda notte di violenze allinterno e presso il centro
di detenzione per richiedenti asilo
stabilito dallAustralia nella remota isola di Manus, al largo delle
coste della Papua Nuova Guinea.
I disordini sono scoppiati dopo
un periodo di massima tensione
nel centro, quando i detenuti
hanno appreso che, anche se otterranno lo status di profughi, saranno accolti solo in Papua Nuova Guinea e in nessun altro Paese. La notte precedente, venticinque boat-people erano riusciti a
fuggire dal centro. Secondo fonti
di Canberra, sono stati rapidamente circondati e bloccati.
Il campo di Manus e quello
dello Stato isolano di Nauru rappresentano i due centri di detenzione e smistamento extraterritoriale verso cui sono inviati tutti
coloro che sono fermati in acque
australiane. Una politica che impedisce ai boat-people, in maggioranza provenienti dal Medio
Oriente, di porre piede sul suolo
australiano, sia a titolo permanente, sia in attesa di accoglienza
presso un Paese richiedente.
pagina 3
Due milioni
di bengalesi
pronti a emigrare
in Arabia Saudita
DACCA, 18. Sarebbero due milioni
i cittadini del Bangladesh registrati per lemigrazione lavorativa
in Arabia Saudita, disponibili ad
accettare il salario minimo di 266
dollari mensili. Lo hanno reso noto fonti governative a Dacca. Attualmente, sono 1,3 milioni i cittadini del Bangladesh occupati nel
regno saudita, in particolare nel
settore delledilizia.
Il giro di vite dello scorso anno
del Governo di Riyadh sugli immigrati
illegali
ha
portato
allespulsione di un gran numero
di lavoratori di varia provenienza
geografica (indiani, filippini, nepalesi, pakistani e yemeniti).
Provvedimento che ha riguardato
anche gli immigrati dal Bangladesh, di cui ottocentomila si sono
potuti regolarizzare, mentre altri
trentamila hanno dovuto, invece,
fare rientro a casa.
Conseguenza principale della
difficolt di reperire personale
utile ai piani di sviluppo del Paese arabo, stata la crescita dei
compensi minimi per gli operai,
saliti del 25-30 per cento. Tuttavia, la tendenza, dopo la proroga
alle espulsioni di sei mesi terminata lo scorso novembre, di un
ulteriore aumento. Assai richiesti
sono, in particolare, idraulici ed
elettricisti.
Il Bangladesh tra i Paesi con
il pi basso reddito pro-capite
dellAsia e, soprattutto, afflitto da
una forte disoccupazione uno
dei principali serbatoi di emigrazione verso il Golfo persico. Nei
Paesi delle regione lavora infatti
la stragrande maggioranza degli
oltre cinque milioni di bengalesi
allestero.
Talebani
e vaccinazione
Opposizione
di nuovo in piazza a Caracas
Uccisi
cinque poliziotti
in Colombia
BO GOT, 18. Cinque poliziotti sono morti e tre sono rimasti feriti,
ieri, in un attacco compiuto dai
guerriglieri a Taraza, nel nordest
della Colombia. Gli agenti stavano vigilando su unopera di distruzione delle coltivazioni illegali. Il ministro della Difesa, Juan
Carlos Pinzn, riferisce lagenzia
Agi, ha puntato il dito contro le
Farc (Forze armate rivoluzionarie
della Colombia). una barbarie, che dimostra come questo
gruppo terrorista sia attivo in tutta la catena del narcotraffico ha
dichiarato il ministro. Nella zona
dellattacco operano le Farc, lEln
(Esercito di liberazione nazionale)
e alcune bande dedite al narcotraffico.
Stamane intanto il ministro
Pinzn ha annunciato che il capo
delle operazioni congiunte delle
forze militari, Javier Rey Navas,
si dimesso in seguito alle denunce fatte domenica dalla rivista
locale Semana in merito a presunti episodi di corruzione che
interessano i contratti dellesercito. Secondo la rivista, che basa le
proprie argomentazioni su registrazioni telefoniche ricevute in
esclusiva, negli ultimi anni alcuni
esponenti dellesercito colombiano sarebbero stati responsabili di
contratti truccati.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
Non esiste
una realt asettica
hanno sempre rimarcato che la fede grale di tanti figli e figlie della
della Chiesa, e non la condizione Chiesa, che vivono immersi nella
llinterno della Chiesa vi dei poveri, il punto di partenza miseria.
Emerge cos chiaramente fino a
sono sempre state gran- fondamentale della stessa riflessione
di discussioni riguardo della Chiesa. Lo dice anche France- che punto la fede cattolica possa arai poveri e alla cosiddet- sco: Dalla nostra fede in Cristo rivare a promuovere lo sviluppo inta liberazione, ma nel fattosi povero, e sempre vicino ai tegrale dei popoli. Il documento Lisecolo passato si vennero delinean- poveri e agli esclusi, deriva la bertatis nuntius, listruzione firmata
do due posizioni sostanzialmente preoccupazione per lo sviluppo in- dal cardinale Joseph Ratzinger il 6
estreme: la prima voleva ridurre tutagosto 1984 e dedicata ad
to a unanalisi marxista e voleva sualcuni aspetti della teolobordinare completamente la riflesgia della liberazione, risione a determinate analisi sociolocordava che i difensori
giche. Laltra, al contrario, sospettadella ortodossia sono
talvolta rimproverati di
va di qualsiasi discorso sociale e tacAnticipiamo uno stralcio del libro Il
passivit, di indulgenza o
ciava di ideologia marxista qualsiasi
progetto di Francesco. Dove vuole portare
di complicit colpevoli
persona che difendesse i poveri. Le
la Chiesa (Bologna, Emi, 2014, pagine
nei confronti delle intolledue posizioni degenerarono in Ame144, euro 10,90). In libreria dal 20
rabili situazioni di ingiurica Latina, spingendo i giovani nelfebbraio, una conversazione fra il
stizia e dei regimi politici
le braccia della guerriglia oppure ad
teologo argentino Vctor Manuel
che mantengono tali siappoggiare Governi autoritari e asFernndez e il giornalista Paolo Rodari.
tuazioni (XI, 18). Parole
sassini. Il cardinale Bergoglio rifiut
citate anche dal Papa nel
sempre entrambi gli estremi. Per
suo ultimo documento.
tutta la sua vita si schier dalla parte dei poveri e ag con forza contro tegrale dei pi abbandonati della
Tuttavia, c qualcosa che per
il disprezzo della dignit dei reiet- societ (186).
Francesco fondamentale: in Ameti della societ. Per lui, infatti, i
Il cardinale Bergoglio non ha mai rica Latina i poveri sono credenti, e
poveri sono il cuore della Chiesa.
messo in discussione questa affer- molti di loro sono cattolici. Quindi,
Gi da giovane visitava i quartieri mazione, anche se gli sempre sem- partire dai poveri significa anche
poveri della citt e si fermava a par- brata insufficiente. Se un cristiano partire dalla loro fede, dalla loro relare con i pi semplici. Lo ha sem- circondato dai poveri, da quella ligiosit, dalla loro cultura imprepre fatto, e certamente non ha smes- realt che sar sempre interrogato gnata di fede. Il nostro sguardo verso quando lo hanno nominato car- ed da l che nascer la sua rifles- so i poveri non pu essere meramente di carattere sociopolitico, non
dinale. Sappiamo tutti che dedic sione.
basta scoprire le loro
sempre molto tempo ai
necessit per insegnare
sacerdoti che lavoravaloro a lottare, come se
no nei quartieri pi mifossimo degli illustri reserabili di Buenos Aires
dentori di una materia
e che li accompagnava
ignorante e decerebrata.
durante le loro visite.
Se dobbiamo veraAllo stesso tempo,
mente partire dai poveper, ha sempre rifiutari, dobbiamo riconoto di ridurre la visione
scerli come soggetti
della realt ad alcune
creativi, rispettare il loanalisi puramente soro stile, il loro linguagciologiche. Alla Confegio, il loro modo di
renza generale dei veguardare alla vita, la loscovi
latinoamericani,
ro cultura, le loro prioriunitisi nel 2007 al sanrit, e anche la loro retuario di Aparecida, in
ligiosit. logico che
Brasile, sin dallinizio
bisogna lottare per lodella preparazione del
ro, difendere i loro didocumento finale, chieritti, e aiutarli ad andase che si evitasse una
re avanti, per non da
visione della realt falMaximino Cerezo Barredo, Lavanda dei piedi (2011)
fuori o dallalto, bens
samente asettica. Per
dallinterno. Il cardinaun pastore, infatti, lo
Quindi la dottrina non deve esse- le Bergoglio vedeva che questi
sguardo sempre pastorale. Ha ripetuto la stessa cosa nel discorso re la prospettiva unica ed esclusiva aspetti non erano tenuti in considepronunciato ai vescovi latinoameri- dalla quale deve partire la nostra ri- razione da alcuni teologi della
cani, durante il suo viaggio in Brasi- flessione iniziale, perch ci sono del- liberazione, e perci le loro propole, e lo ha riaffermato nella Evangelii le altre visioni complementari che ste non arrivarono mai a entusiagaudium: Neppure ci servirebbe possono accompagnare e arricchire smarlo.
uno sguardo puramente sociologico, lo sguardo della fede. La situazione
Per lo stesso motivo, nella Evanche abbia la pretesa di abbracciare dei poveri il contesto immediato gelii gaudium, dedica tanto spazio
tutta la realt con la sua metodolo- ineludibile della teologia nei luo- allo sviluppo di una teologia e di
gia in una maniera solo ipotetica- ghi dove esiste la povert. Non la una spiritualit dellopzione per i
mente neutra ed asettica. Ci che stessa cosa riflettere nella comodit poveri, affermando che necessaintendo offrire va piuttosto nella li- che farlo essendo costantemente in- rio che tutti ci lasciamo evangelizzanea di un discernimento evangeli- terpellati dalla sofferenza di tanti re da loro, raccogliendo la misteco. lo sguardo del discepolo mis- poveri che spesso sono cristiani cre- riosa sapienza che Dio vuole comudenti.
sionario (ibidem, 50).
nicarci attraverso di loro (198).
In questo contesto si comprende Continua: Questo implica apprezIl dibattito pi importante degli
ultimi cinquanta anni si concen- la necessit di una teologia che zare il povero nella sua bont protrato su quale dovesse essere il pun- sgorghi da una condizione di forte pria, col suo modo di essere, con la
to di partenza della riflessione della inequit e di marginalit, che sia sua cultura, con il suo modo di viChiesa. Gli interventi magisteriali preoccupata della liberazione inte- vere la fede.
di VCTOR MANUEL FERNNDEZ
Dove va la Chiesa
VI
di Concesio
Ama
il lontano tuo
di SILVIA GUIDI
La cosa pi importante da fare
anche la pi semplice, spiega
allOsservatore Romano Paolo
Bolpagni, direttore dellAssociazione Arte e Spiritualit Collezione Paolo VI - arte contemporanea:
riaprire il Museo di Concesio al
pubblico e garantire un orario di
apertura costante, prima tappa di
un piano di rilancio triennale che
prevede incontri, conferenze, collaborazioni e scambi con i musei
pi prestigiosi del mondo.
La Collezione raccoglie un patrimonio di oltre settemila dipinti,
disegni, stampe, medaglie e sculture del Novecento appartenute a
Giovanni Battista Montini; di
grande rilievo anche la dotazione bibliografica dellAssociazione
Arte e Spiritualit, che conserva
Ingiustificati timori
di INOS BIFFI
ad allora sarei stato assente; in realt, la ragione gi esistenzialmente creata dal Padre immagine della Trinit (La communication de ltre), anche se necessaria la precisazione di Tommaso dAquino che se, la
natura umana sin dalla sua prima istituzione
stata ordinata al fine della beatitudine (...)
non fu perch un tale fine fosse dovuto
alluomo in base alla sua natura, ma unicamente per liberalit divina (De veritate, 14,
10, 2m). Essendo, comunque, la ragione come ragione inclusa nellordine concreto, la
conseguenza che anche il filosofo non cre-
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Unoccasione
perduta
di SANDRO BARBAGALLO
l Palazzo delle Esposizioni di Roma in corso una mostra dal titolo
altisonante: Anni Settanta. Arte a Roma.
Con un richiamo cos assertivo ci si
sarebbe aspettati, dopo trentacinque anni, unesposizione documentata ed esaustiva di un decennio
durante il quale molteplici tendenze
si confrontarono, con in prima linea
la pittura. Al primo colpo docchio,
invece, la rassegna non convince,
anzi distrae. La storia di quegli anni non fu, come vorrebbe la mostra,
solo la lunga performance di alcuni
interpreti, ma ben altro, ben di pi.
per di pi il luogo istituzionale
scelto per lesposizione sembra quasi rendere ufficiale una visione distorta e parziale di quel periodo.
Operazione avallata dal fatto che
questa lettura vorrebbe essere fatta
passare come storia, anche per le
visite didattiche di studenti universitari.
C da dire che al primo impatto
la rassegna risulta elegante, ben impaginata, anche se vagamente noiosa, forse a causa delle troppe opere
riproposte. Non ci sono imprevisti,
come avrebbero potuto esserci, n
scoperte; opere passate inosservate
e divenute nel tempo determinanti
perch anticipatrici. Eppure fin dal
titolo questa mostra ha la pretesa di
fare il punto su un decennio da storicizzare. Insomma unoccasione
mancata.
Lesposizione, infatti, non corrisponde alle aspettative di un fruitore mediamente informato. Quale intento si nasconde dietro una rassegna che d una versione cos parziale della Roma degli anni Settanta? Perch si cancella lopera di decine e decine di pittori e scultori,
privilegiando invece la presenza di
artisti che nel corso di quel decennio erano ancora studenti, oppure
erano semplicemente di passaggio
per una mostra in una galleria della
capitale?
Gi, perch in questa rassegna
vengono storicizzati come protagonisti dellarte romana degli anni
Settanta anche quegli artisti che
hanno esposto per brevi periodi a
Roma. Sarebbe come dire che tutti
coloro che hanno esposto per qualche settimana a New York entrano
automaticamente a far parte della
storia artistica di quella citt.
Se si voleva realizzare unennesima rassegna sullarte povera, concettuale, transavanguardia, niente
da eccepire, ma allora perch inserire nel titolo, come uno specchietto
per le allodole, la citt di Roma e
gli anni Settanta? Forse perch Roma come una grande attrice di ri-
A Montecarlo
I trentanni
del Printemps
des Arts
Il Festival Printemps des
Arts festeggia il suo
trentennale con unedizione
allinsegna della scoperta,
dellaudacia e del gusto (dal
14 marzo al 13 aprile al
Principato di Montecarlo).
Appuntamenti con la
musica, la danza, le arti
plastiche e numerose prime
esecuzioni assolute
scandiranno i cinque
weekend in cui articolata
la manifestazione.
Ledizione 2014 offrir al
pubblico loccasione per
conoscere forme e stili che
sposano musica, teatro,
danza includendo le culture
extraeuropee, spiega il
direttore artistico e
compositore Marc Monnet.
Nessun confine geografico,
storico o stilistico ma
piuttosto il desiderio di
puntare sulla qualit,
aggiunge. Protagonista del
weekend inaugurale sar la
musica di Scriabin e Ligeti.
E per la chiusura
domenicale il pianista
Philippe Bianconi sonder
le affinit nascoste
della produzione di Bartk
e Debussy.
chiamo? O forse perch Roma diventa una sorta di pretesto per fare
da scenografia ad artisti di passaggio, i soliti noti del jet set dellarte
contemporanea. Gli stessi che si incontrano a Parigi a Londra o a
New York. Mi riferisco a Gilbert &
George, Daniel Buren, Jan Dibbets,
Ben Vautrier e al gruppo dei torinesi come i coniugi Mario e Marisa
Merz, Giulio Paolini, Michelangelo
Pistoletto e molti altri che, pur
esponendo a Roma saltuariamente
(per esempio lo scultore Fausto
Melotti), non appartenevano alla
fauna romana dei caff, delle osterie
e dei salotti.
Perch inserire forzosamente artisti rivelatisi a cavallo della prima
guerra mondiale, come De Chirico,
oppure subito dopo la seconda
guerra mondiale come Burri? Rappresentano forse il clima romano
degli anni Settanta? Allora ben altri
dovevano essere rappresentati, se si
La realt
che osservo
della misura nel raccontare questa
realt in commedie diventa unautentica sfida.
Io non saprei concepire un film
senza basarmi sulla realt che
osservo. Non ne sarei capace. E
allora, visto che amo ancora questo
Sotto
una buona stella
Nei primi cinque giorni di
programmazione nelle sale
italiane, il film Sotto una buona
stella in cui Verdone regista
e protagonista irrompe in
testa al box office incassando,
in quasi settecento sale, oltre
quattro milioni e mezzo di euro.
sce a entrare fino in fondo in empatia con Northop. E ci non per demerito del pur bravo attore Chiwetel Ejiofor, ma per la scelta narrativa
che non regala nulla quanto a pathos al personaggio, mostrato nella sua passiva accettazione
della sorte avversa e indifferente a quella dei
compagni di sventura. Sembra quasi che lintento di McQueen non fosse tanto generare
compassione verso la vittima, quanto far detestare il cattivo Edwin Epps, interpretato dal suo
attore feticcio Michael Fassbender, sadico proprietario terriero che declama lAntico Testamento per giustificare le inaudite brutalit cui
sottopone i suoi schiavi, personaggio paradossalmente presentato con maggiore profondit.
Una tale scelta rende meno evidente, fin quasi a eluderla, la questione sostanziale, ovvero il
substrato culturale dello schiavismo, con il suo
carattere istituzionale rispondente a una logica
economica. Restando fedele alla sua cifra narrativa che risente della sua origine di artista visuale parlare con indubbia originalit
delluniversalit di una condizione partendo da
una storia particolare il regista svolge il compito in sicurezza, con uno stile quasi classico.
Eppure, nonostante le scene forti, il tutto resta
piatto, sospeso tra drammaticit delle situazioni
e asetticit del contesto.
Cosicch si ha limpressione che lo schiavismo appaia immorale pi per la prassi che per
se stesso. Quasi che il fenomeno fosse riconducibile alla cattiveria e allavidit di quanti ne
beneficiavano piuttosto che alla sua implicita
disumanit, allaberrante accettazione e degradante assuefazione da parte della societ che
aveva deciso di adottarlo. E che per convenienza, ma anche per sgravarsi la coscienza, laveva
persino legittimato.
LOSSERVATORE ROMANO
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Nuove limitazioni preoccupano la piccola comunit cristiana nella provincia indonesiana di Aceh
Se la sharia
diventa legge per tutti
Fede
tesoro da custodire
BANDA ACEH, 18. Un provvedimento lesivo dei diritti umani e della libert religiosa: cos riferisce
lagenzia Fides rappresentanti delle Chiese e attivisti di associazioni
hanno definito il decreto legge approvato dallamministrazione provinciale di Aceh, distretto speciale
nel nord dellisola indonesiana di
Sumatra, che impone sia ai musulmani sia ai non musulmani di osservare la legge islamica (sharia). Timori e preoccupazioni si sono diffusi immediatamente nelle comunit
cristiane del capoluogo Banda
Aceh: finora infatti lapplicazione
della sharia, in vigore nella provincia, riguardava solo i cittadini musulmani. Lassessore provinciale Abdulah Saleh ha confermato che il
controverso decreto legge (denominato Qanun Jinayat) stato approvato nel mese di dicembre e firmato nei giorni scorsi dal governatore Zaini Abdullah: in tal modo il
provvedimento entrato ufficialmente in vigore.
Rappresentanti cristiani e attivisti
dei diritti umani criticano anche i
metodi applicati dalla speciale polizia della sharia, che gira per le
strade per assicurare il rispetto della
legge islamica, soprattutto a livello
di costumi e abitudini sociali. Nei
giorni scorsi 62 persone, tra le quali
due non musulmani, sono state fermate perch indossavano abiti impropri. Secondo lordinanza, tutti
coloro che violeranno i precetti della
legge islamica, indipendentemente
dalla loro religione, saranno processati secondo le norme della stessa. I
non musulmani che violano il codice penale avranno la possibilit di
essere giudicati nei tribunali civili o
in quelli islamici. Violazioni come
bere liquori o non indossare il velo
musulmano per le donne (lhijab)
potrebbero essere puniti con la fustigazione.
Non di certo la prima difficolt
che si trova di fronte la piccola ma
attiva comunit cristiana residente
nella provincia indonesiana di Aceh.
Fra gli ostacoli c quello dei permessi per costruire chiese, praticamente impossibile da superare. I
cristiani (secondo dati del censimento 2010) sono l1,2 per cento della
popolazione ma esistono solo tre
chiese nel capoluogo Banda Aceh,
una cattolica e due protestanti. Anche se la comunit risulta in crescita, gli stretti requisiti per ottenere
autorizzazioni e le pressioni dei
gruppi radicali islamici sulle autorit civili hanno reso oltremodo difficile per i non musulmani costruire
nuovi luoghi di culto. Inoltre lattuale governatore della provincia
Sul matrimonio
dottrina invariata
Un esercito di compassione
NAYPYIDAW, 18. In Myanmar, Paese
a stragrande maggioranza buddista,
la Caritas (detta in lingua locale
Karuna, che significa compassione) sta per concludere positivamente il processo di registrazione e
riconoscimento ufficiale da parte
delle autorit civili. Limportanza di
questo passaggio stata sottolineata
nei giorni scorsi dallarcivescovo di
Yangon, Charles Maung Bo. Intervenuto a una riunione dei membri
della famiglia Caritas provenienti da
tutte le diocesi del Paese, il presule
riferisce lagenzia Fides ha detto che Karuna al servizio dei po-
essere libero di celebrare ununione dello stesso sesso, ma non dovrebbe avere lobbligo. Come
noto il parlamento britannico nello
scorso mese di luglio ha dato il via
libera al matrimonio omosessuale
al termine di un acceso dibattito
che ha diviso il Paese. E le prime
nozze tra persone dello stesso sesso sono previste per la fine del
prossimo mese di marzo. Tuttavia,
larcivescovo di Canterbury, Justin
Welby, leader spirituale degli anglicani, ha pi volte espresso la
propria opposizione a un provvedimento che stravolge la natura
stessa del matrimonio. Anche per
questo il documento diffuso dalla
House of Bishops, pur comprendendo le ragioni dei sostenitori del
matrimonio omosessuale e lesistenza di diverse sensibilit allinterno della Comunione anglicana,
ribadisce che la comprensione
cristiana e la dottrina del matrimonio come unione permanente tra
un uomo e una donna rimane invariata.
Su questo tema, come si ricorder, in concomitanza con la battaglia parlamentare, la preoccupazione del primate anglicano era stata
condivisa anche dallarcivescovo di
Westminster, presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e
Galles, Vincent Gerard Nichols, e
dallepiscopato cattolico.
In Uzbekistan
rafforzata
la censura
sui testi
di carattere religioso
TASHKENT, 18. Verifiche serrate sulla
produzione e sullimportazione di
pubblicazioni di natura confessionale, e anche sulla distribuzione a eccezione dei punti vendita gi approvati dalle autorit e registrati; vaglio
e approvazione da parte dello Stato
dellimportazione di materiale a uso
personale, comprese le pubblicazioni che parlano di proselitismo o incoraggiano le persone a convertirsi
ad altra fede oppure distorcono i
canoni religiosi. quanto prevede
una nuova legge promulgata in
Uzbekistan, secondo quanto riferisce il sito dinformazione Forum18
(impegnato a documentare le violazioni alla libert religiosa in Asia
centrale).
Il provvedimento che rafforza la
censura entrato in vigore a fine
gennaio e fornisce le basi legali per
legittimare gravi restrizioni nella
produzione, nella vendita, nella distribuzione e nellimportazione di
materiale religioso che, di fatto, sono in vigore dal 1998 con il codice
sulle religioni. Esso prevede punizioni pi dure per quanti infrangono le norme. Dal Comitato degli affari religiosi uzbeko, chiamato ad
applicare la censura preventiva, non
vi sono commenti ufficiali sulla
nuova legge, che tuttavia fa gi sentire i primi effetti; nei giorni scorsi
alcuni funzionari hanno confiscato
materiale di carattere religioso, per
controlli approfonditi, a un gruppo di pellegrini di rientro dalla
Mecca. Fonti locali segnalano che la
norma contiene contraddizioni e
ambiguit e assegna maggiori poteri al Comitato per gli affari religiosi, per limitare in modo forte
luso o la distribuzione di letteratura
religiosa, concedendo il potere di
immischiarsi nelle vicende interne
di comunit religiose riconosciute in
via ufficiale dallo Stato. L88 per
cento degli uzbeki di fede musulmana sunnita; i cristiani sono l8
per cento.
LOSSERVATORE ROMANO
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In Colombia e Brasile campagne contro la tratta in vista dei prossimi mondiali di calcio
Il primo goal
difendere la dignit umana
Una lezione
che non finisce a scuola
viene trasmessa in via ufficiale, obbligatoria, dalleducazione in Argentina lascia a desiderare in molti
aspetti. Trasmette unidea di uomo
in contrasto con un autentico umanesimo, per non parlare del contrasto con la fede cristiana. La scuola
non , dunque, e non deve essere
qualcosa di separato dalla societ.
, infatti, nella scuola che la societ
trasmette i suoi valori fondamentali.
Di qui una domanda essenziale.
Quale idea della vita viene trasmessa ai figli nella societ di oggi,
in Argentina e nel mondo in genera-
le? . Oggi, afferma il presule, lunica cosa importante sembra il divertimento, una soddisfazione da ricercare a tutti i costi, sempre pi
sfrenata e senza regole, mentre c
unidea di felicit che corrisponde
a ci che abbiamo ricevuto dalla nostra tradizione cristiana. Di qui,
limportanza di un coinvolgimento
nel campo delleducazione. La societ non unentit astratta, formata da persone e famiglie, istituzioni, associazioni. E, ovviamente,
la famiglia fondamentale in termini di educazione ai valori.
Passo avanti
in favore della vita
mente, cos che i bambini, le donne e gli uomini possano vivere con
la dignit dei figli e delle figlie di
Dio. Da parte sua, stato assicurato, la Chiesa continuer a pregare
per il successo di questo dialogo.
Denominata Insieme per il bene di Haiti, liniziativa di dialogo
stata fortemente caldeggiata dalla
Chiesa nel tentativo di fare uscire il
Paese dal vicolo cieco in cui si trova dopo il terribile terremoto di
quattro anni fa. La trattativa ha
preso il via alla fine del mese di
gennaio con lobiettivo, come accennato, di arrivare a unintesa che
permetta al Paese lo svolgimento
delle elezioni parlamentari e municipali che avrebbero dovuto tenersi
gi due anni fa, ma poi sono state
sempre rinviate. Superando cos lo
stallo della contrapposizione frontale tra il presidente Michelle Martelly, eletto nel 2011, e le opposizioni. Di qui il coinvolgimento della
Conferenza episcopale. Credo che
fosse necessario e urgente ha
spiegato nei giorni scorsi monsignor Langlois mettere i soggetti
politici intorno a uno stesso tavolo
perch la situazione socio-economica del Paese a chiederlo. Viviamo in una crisi di Governo cronica. Se non vogliamo arrivare a
unesplosione del Paese, ci si deve
parlare.
miro Fernndez, vescovo di Alajuela, e segretario generale dellepiscopato, ha invitato infatti gli eletti a
lasciare la propria verit, in modo
che insieme, i cinquantasette legislatori, agiscano nella ricerca della verit e del bene per lintero Costa Rica. Il presule si espresso cos dopo la pubblicazione del documento
conclusivo della centosettesima assemblea plenaria della Conferenza
episcopale. Si tratta di un testo che
si esprime sulle recenti elezioni, invitando tutti coloro che sono impegnati in politica a seguire valori fondamentali come il rispetto della dignit umana e dei diritti umani, sociali ed economici di tutti i cittadini. Il dialogo tra Chiesa e istituzioni
civili e politiche va avanti nel Paese
a diversi livelli: monsignor Gabriel
Enrique Montero Umaa, che sar
ordinato vescovo di San Isidro de
El General il prossimo 1 marzo, ha
incontrato il candidato presidente di
Liberazione Nazionale, Johnny
LOSSERVATORE ROMANO
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Convegno internazionale della Pontificia Accademia per la vita nella ricorrenza della fondazione
lori intrinseci legati alla malattia e alla persona malata. E la Pontificia Accademia, nel celebrare i suoi ventanni, ha inteso in qualche
modo sottolineare proprio la preziosit
dellessere umano, che non viene mai meno in
nessuna fase della vita, neppure in presenza
di malattie deformanti o terminali. Cos ha
dedicato la sua ventesima assemblea plenaria
a un congresso internazionale sul tema In-