Sei sulla pagina 1di 8

Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n.

649004

Copia 1,00 Copia arretrata 2,00

LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 40 (46.582)

Citt del Vaticano

mercoled 19 febbraio 2014

Sul programma nucleare

Nasce lorganismo permanente di cooperazione tra Paesi del Sahel

Lo stallo diplomatico rende incerta la soluzione della crisi siriana

Ripresi
i negoziati
con lIran

Sviluppo e sicurezza

Sulla pelle
della popolazione civile

VIENNA, 18. Sono ripresi oggi nella capitale austriaca i negoziati tra
lIran e il gruppo cinque pi uno
(i Paesi membri permanenti del
Consiglio di sicurezza dellO nu
pi la Germania) sul programma
nucleare di Teheran. Obiettivo dei
colloqui quello di mettere in atto i termini dellaccordo raggiunto
il 24 novembre scorso a Ginevra
con il quale la Repubblica islamica si impegnata a limitare larricchimento delluranio in cambio di
un parziale allentamento delle
sanzioni.
Lalto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune
dellUe, nonch coordinatrice del
gruppo cinque pi uno, Catherine
Ashton, si incontrata ieri sera
con il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, il
quale ha sottolineato la volont di
Teheran di giungere a un accordo
sul programma nucleare. Se tutte
le parti ha dichiarato partecipano ai negoziati con la volont
politica di giungere a una soluzione, avremo dei risultati positivi,
anche se ci vorr del tempo.
Ieri la guida suprema dellIran,
Ali Khamenei, aveva gettato
unombra sui negoziati affermando che i colloqui non porteranno
da nessuna parte.

Un G5 africano per rispondere alle emergenze della regione

La popolazione di un villaggio rurale nei pressi di Ouagadougou (Afp)

NOUAKCHOTT, 18. Un organismo


consultivo e decisionale permanente
tra i cinque Paesi del Sahel Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e
Niger stato costituito domenica
scorsa nella capitale mauritana Nouakchott dai rispettivi presidenti.

Lorganismo, chiamato Cornice istituzionale di coordinamento e monitoraggio della cooperazione regionale, intende rispondere alla duplice
comune sfida di attuare progetti di
sviluppo e coordinare le politiche di
sicurezza. Il presidente mauritano

Appello dellOnu a cento giorni dalla tragedia nelle Filippine

Pi aiuti alle vittime del tifone Haiyan

Donne sopravvissute al tifone in unimmagine vincitrice dei World Press Photo Awards (Afp)

MANILA, 18. A cento giorni dalla


tragedia, le Nazioni Unite hanno
lanciato ieri un appello chiedendo
maggiori aiuti da destinare alle vittime del tifone Haiyan, che l8 novembre scorso ha colpito le Filippine. I morti accertati finora sono
stati 6.200, pi di 1.700 i dispersi.
Si stima che siano pi di quattordici milioni le persone che hanno subito le conseguenze del passaggio
del tifone. La coordinatrice delle
operazioni nel Paese, Luiza Carvalho, ha ricordato che milioni di
persone hanno ancora bisogno di
assistenza per ricostruirsi una casa
e trovare nuovi mezzi di sostentamento. Nello stesso tempo ha sottolineato come sia adesso indispensabile garantire che gli sforzi fatti
finora non vengano vanificati nel
momento in cui le popolazioni colpite iniziano una difficile ripresa.

Mohamed Ould Abdel Aziz, designato per il momento alla sua guida, ha parlato di una sorta di G5 del
Sahel, nato dalla volont comune
di affrontare insieme le stesse problematiche, come si legge nel comunicato finale della riunione.
Allinizio dellanno, lOnu aveva
annunciato un piano strategico di
risposta senza precedenti, della durata di tre anni, per portare assistenza vitale alle famiglie vulnerabili del
Sahel. Lo stanziamento per il 2014
di otto miliardi di dollari. A giudizio dei Governi dellarea, comunque, occorre uscire dalla mera risposta alle emergenze, pur nella consapevolezza che piani di sviluppo e
contrasto del terrorismo sono interdipendenti. Lidea di base quella
di privilegiare una serie di progetti
in zone lasciate allabbandono,
quindi propizie allo sviluppo del
terrorismo ha dichiarato il ministro
nigerino della Pianificazione, Amadou Boubacar Ciss. Secondo il ministro, a Nouakchott non si data
vita allennesima struttura o organizzazione, bens a un nuovo spazio
di solidariet necessario per aiutarci
ad organizzarci meglio.
Da parte sua, Abdel Aziz ha evidenziato lo stretto legame tra mancato sviluppo economico e insicurezza. Una delle questioni cruciali
da affrontare infatti la presenza di
gruppi armati di ogni tipo che hanno fatto del Sahel una sorta di zona
franca per il traffico darmi, oltre
che di droga.

Il racconto di un cappellano

Matrimonio in carcere
di FRANCESCO VENTORINO
ra i momenti pi significativi
del mio servizio come cappellano presso la Casa Circondariale di Catania certamente da annoverarsi la recente celebrazione di
un matrimonio religioso. Dopo ventisette anni di fedele convivenza,
dalla quale sono nati figli e nipoti,
un detenuto ha espresso il desiderio
di sposarsi proprio in carcere, perch ormai aveva perso la speranza
di poterlo fare da uomo libero.
Lo doveva alla sua donna mi
ha detto per darle la dignit di
sposa; lo doveva ai suoi figli per dar
loro la coscienza di appartenere a
una vera famiglia; lo doveva a se
stesso e alla sua coscienza di cristiano. Non aveva per la possibilit di
comprarsi neanche la cravatta, figuriamoci poi gli anelli nuziali e tutto
il resto.
Attorno a questa richiesta si
creata tra gli altri detenuti una

y(7HA3J1*QSSKKM( +&!z!?!#!;!

grande attesa della risposta che


avrebbe dato la Chiesa. Nei quartieri poveri della nostra citt, infatti,
invalsa lopinione che si sposano in
chiesa soltanto coloro che se lo possono permettere, perch per sposarsi bisogna affrontare una spesa considerevole.
Le amicizie che ho avuto lopportunit di crearmi nei miei lunghi anni di ministero sacerdotale mi hanno
messo in grado di provvedere nel
miglior modo possibile a tutto loccorrente.
Cos, uno degli orafi pi noti della citt ha regalato le fedi nuziali e
ha aggiunto anche una somma in
denaro per i bisogni degli sposi; un
notaio mi ha dato uno dei suoi migliori vestiti da cerimonia; altre persone hanno pensato alla sposa, ai
dolci, ai confetti e persino ai fiori
con i quali addobbare laltare, costruito allinterno di una sala del
carcere destinata ai colloqui dei detenuti con i familiari.

Ogni volta che veniva fuori un bisogno leggevo negli occhi del futuro
sposo come una sfida alla carit della Chiesa. Tutto veniva seguito dai
suoi compagni di cella e dai detenuti del suo braccio come unavventura
comune.
Nel frattempo io mi dedicavo alla
preparazione spirituale dello sposo,
mentre altrettanto faceva il parroco
del quartiere con la sposa. Raramente mi sono trovato di fronte a delle
persone con tanta curiosit e desiderio di comprendere il mistero che
andavano a celebrare nella fede e
cosa esso aggiungesse allamore che
avevano vissuto, fedele e fecondo.
Il rito del matrimonio si svolto
alla presenza dei familiari, dei testimoni, della direzione della casa circondariale, del comandante e di tanti agenti della polizia carceraria ed
stato anche allietato da un coro improvvisato dai volontari impegnati
in collaborazione col cappellano. Al
momento delle promesse coniugali

gli sposi sono stati afferrati da una


commozione grande e a stento sono
riusciti a pronunziare le parole della
formula; come di rado oggi accade
anche tra i giovani che iniziano la
loro convivenza coniugale.
I due sposi avevano compreso che
con il sacramento il loro amore si
inseriva in quello di Cristo per la
sua Chiesa e richiedeva, pertanto,
altrettanta fedelt e gratuit, una
donazione assoluta, fino alla morte.
Il contesto creato dalla carit ecclesiale rendeva loro pi credibile quello che professavano con le parole.
Tutti mi hanno detto che quel
matrimonio ha reso pi glorioso il
volto di Cristo in quellambiente.
Quel volto di misericordia che Papa
Francesco non smette mai di suggerirci e che rende pi umana la vita
in qualunque situazione. Adesso le
richieste di matrimonio religioso da
parte dei detenuti si sono moltiplicate. Come vero che solo la bellezza convince!

DAMASCO, 18. Non sono solo gli ir- portavoce


ministeriale
russo,
rigidimenti diplomatici ad alimenta- Alexander Lukashevich, ha specifire lincertezza sulla crisi siriana, do- cato che Mosca ritiene sorprendenti
po la conclusione senza esito della e frettolose le affermazioni riguardo
seconda tornata della conferenza al fallimento delle prime due tornaGinevra 2, della quale peraltro non te negoziali a Ginevra. Noi propo stata fissata la ripresa. Dal fronte niamo ha detto che non si debcontinuano infatti a giungere noti- bano pronunciare affermazioni avzie di pesanti combattimenti che se- ventate e che si continui invece a
gnano in modo sempre pi grave le lavorare in maniera costruttiva sulla
condizioni delle popolazioni. In base dei risultati positivi gi consequesto contesto si fa particolarmen- guiti, compresi quelli di carattere
te drammatica lemergenza profu- umanitario. Lukashevich ha ricorghi. Solo in Libano, secondo quan- dato poi come tutti gli interventi di
to reso noto ieri
dallalto commissariato
dellOnu per i rifugiati, sono ormai quasi un
milione.
Lesercito siriano, intanto, ha comunicato
ieri sia un tregua umanitaria con gli insorti
per consentire soccorsi
ai civili a Babbila e
Beit Sahem, due sobborghi meridionali di
Damasco, sia la riconquista di Maan, il villaggio alauita nella
provincia centrale di
Hama teatro il 9 febbraio scorso di una vera e propria carneficina
di civili da parte di ribelli di matrice fondamentalista islamica.
Sul piano internazionale, la Russia ha
duramente contestato
le valutazione degli
Stati Uniti, ma anche
Un uomo sulle macerie della sua casa ad Aleppo (Afp)
di Francia e Gran Bretagna, che hanno attribuito a Damasco la responsabilit carattere umanitario siano stati posdi aver determinato il fallimento sibili solo nelle zone controllate
dellultima tornata negoziale a Gi- dalle autorit siriane e ha auspicato
nevra e a Mosca quella di contri- che altrettanto possa accadere in
buire a impedire una soluzione. Il quelle bloccate da varie formazioministro degli Esteri russo, Serghiei ni armate dellopposizione.
Lavrov, ha seccamente risposto che
Sempre ieri, lUnione europea ha
tutte le informazioni accertate di- stanziato dodici milioni di euro per
mostrano come non sia il Governo finanziare la distruzione dellarsenasiriano a creare la maggior parte di le chimico siriano. Il contributo
problemi ma i gruppi terroristici comprende i costi per le attivit di
che si sono moltiplicati in Siria e trasporto, trattamento ed eliminache non obbediscono ad alcuna zione dei componenti chimici fuori
struttura politica. Subito dopo, il dalla Siria.

Ascoltata la commissione referente sullo Ior

I lavori del Consiglio di cardinali


riunito con il Papa
La Commissione referente sullIstituto per le opere di religione (Ior)
ha partecipato stamane, marted 18
febbraio, allincontro con il Papa e
il Consiglio di cardinali nella Casa
Santa Marta. Dopo aver celebrato
la messa mattutina con il Papa ha
riferito il direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico
Lombardi i porporati si sono riuniti con il Pontefice per laudizione
della Commissione, guidata dal cardinale Farina e presente quasi al
completo. I lavori si sono svolti in
unatmosfera di notevole interesse
da parte dei cardinali, che hanno
posto anche domande di approfondimento per comprendere bene
la materia.
Uno dei punti su cui ci si concentrati, ha spiegato Lombardi,
quello della missione delle opere
di religione, al fine di affrontare
le questioni che riguardano le istituzioni della Santa Sede in rapporto con la missione della Chiesa nel
mondo, e non solo le operativit
economiche di orizzonte limitato.
In tal senso si sono considerate in

In una commedia
tra leggerezza e riflessione

La realt
che osservo
CARLO VERD ONE

A PAGINA

modo articolato e ampio la realt


dello Ior, le cause, i problemi che
possono esserci stati anche in passato. E sono stati indicati alcuni
possibili orientamenti per il rinnovamento e limpostazione dellIstituto. Anche se, ha precisato il direttore della Sala Stampa, non c
stata nessuna decisione presa ma
ci si limitati soltanto a un rapporto molto ampio e dettagliato,
una relazione apprezzata nella sua
completezza e profondit, con lo
sguardo anche a possibili indirizzi
di orientamento.
Riferendosi allincontro del giorno precedente con la Commissione
per il riassetto delle attivit economico-finanziarie della Santa Sede,
padre Lombardi ha precisato che i
due organismi referenti hanno
compiti distinti, per il Papa cerca
di vedere il contesto nellinsieme,
nel disegnare un rinnovamento della organizzazione delle istituzioni.
Inoltre il Pontefice non si espresso su quando e come si debba ritenere esaurito il compito delle
Commissioni.
A entrambi gli incontri hanno
partecipato monsignor Xuereb, nella veste di delegato del Santo Padre
per le due Commissioni, e il segretario di Stato Pietro Parolin.
Il lavoro di approfondimento
continua nella riunione pomeridiana, a cui possono essere nuovamente chiamati a partecipare rappresentanti delle due Commissioni referenti, come avvenuto gi nel pomeriggio di luned.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

Angela Merkel incontra due leader dellopposizione ucraina

Incentrata sullesito del referendum contro limmigrazione

Riprendono gli scontri a Kiev


tra polizia e manifestanti

Il presidente elvetico
in missione diplomatica
a Berlino e Parigi

BERLINO, 18. Ancora violenti scontri


tra polizia e manifestanti antigovernativi nel centro di Kiev. Le violenze
sono scoppiate questa mattina quando un cordone di agenti in tenuta
antisommossa ha impedito a un corteo di decine di migliaia di dimostranti di avvicinarsi al Parlamento,
dove oggi si discute una riforma costituzionale chiesta dallopposizione
per ridurre i poteri del presidente. I
poliziotti hanno utilizzato lacrimogeni, granate assordanti e hanno
sparato proiettili di gomma contro i
dimostranti che hanno a loro volta
usato mazze e lanciato pietre. Un
gruppo di alcune centinaia di dimostranti si staccato dal corteo e ha
assaltato con bottiglie incendiarie la
sede del partito del presidente ucraino, Viktor Ianukovich.
Nel frattempo, ieri il cancelliere
tedesco, Angela Merkel, ha detto
che la Germania e lUnione europea faranno di tutto per contribuire
a unuscita positiva dalla crisi ucraina. quanto ha reso noto il portavoce Steffen Seibert dopo lincontro
a Berlino tra Merkel e due leader
dellopposizione ucraina, il capo del
partito Udar, Vitali Klitschko, e il
capogruppo del partito dellex premier, Yulia Tymoshenko, attualmente in carcere, Arseni Iatseniuk.
Merkel ha aggiunto di simpatizzare con le legittime richieste del

Bangui chiede
il rafforzamento
delle truppe
internazionali
BANGUI, 18. La presidente ad interim della Repubbica Centroafricana,
Catherine Samba Panza, ha sollecitato il prolungamento della presenza
di truppe internazionali nel Paese,
comprese quelle inviate autonomamente dalla Francia, almeno fino alle elezioni previste nel febbraio 2015.
La Francia ha portato il suo contingente a duemila uomini, che si affiancano ai seimila della Misca, la
missione inviata originariamente dai
Paesi dellarea, ma passata lo scorso
19 dicembre, per mandato del Consiglio di sicurezza dellOnu, sotto il
controllo dellUnione africana. Linvio di cinquecento soldati e il loro
possibile raddoppio in tempi brevi
stato inoltre annunciato ieri
dallUnione europea, sempre con
mandato dellOnu. A fine gennaio,
infatti, il Consiglio di sicurezza aveva autorizzato il dispiegamento di
una forza europea in aiuto a quelle
gi presenti nella Repubblica Centroafricana.
Nello scorso fine settimana, le
truppe francesi e africane hanno
condotto nella capitale centroafricana Bangui unoperazione che ha
portato a decine di arresti e al sequestro di armi detenute illegalmente. In questo caso si trattato del
disarmo forzato di miliziani cosiddetti antibalaka (balaka significa machete in lingua locale sango) che si
erano originariamente mobilitati per
fronteggiare le violenze della Seleka,
la coalizione ex ribelle che nel marzo scorso aveva rovesciato il presidente Franois Boziz. Le milizie
della Seleka, allinizio erano formate
da meno di mille combattenti senza
particolari connotazioni confessionali, ma subito dopo il colpo di Stato
erano state via via rafforzate da miliziani provenienti dallestero, soprattutto da Sudan e Ciad, in massima
parte di matrice fondamentalista
islamica.
Da parte loro, le milizie antibalaka sono da settimane responsabili di
sistematiche violenze contro i musulmani e di violazioni dei diritti umani. Secondo lOnu, in atto una pulizia etnica che fa aleggiare sul Paese
lombra del genocidio.
Sempre nel fine settimana, i militari francesi hanno svolto le prime
operazioni di sicurezza a Bouar, nel
nord-ovest, dove tra il 20 e il 22
gennaio scorso in rappresaglie incrociate sono state uccise 152 persone.

LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum

mercoled 19 febbraio 2014

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

00120 Citt del Vaticano


ornet@ossrom.va
http://www.osservatoreromano.va

Incidenti nel centro della capitale ucraina (Reuters)

popolo ucraino. Al contempo ha


preferito sorvolare sul varo di eventuali sanzioni nei confronti del presidente ucraino e del suo Governo,
chieste invece dai suoi interlocutori.
Se esiste la possibilit di giungere a
un compromesso che ponga fine alle
violenze, allora ricorrere alle sanzioni sarebbe un errore. Merkel ha
riconosciuto come la situazione nella
Repubblica ex sovietica resti estre-

mamente tesa, ma ha giudicato un


passo positivo lamnistia entrata in
vigore luned.
Nonostante il clima di grande tensione, per il cancelliere tedesco si
dovranno evitare nuove violenze e
i cittadini dovranno essere protetti
nella ricerca di unuscita democratica
dalla crisi. Ora si tratta di proseguire energicamente con i progressi
per la formazione del Governo e

nelle riforme costituzionali, ha


scritto Seibert nel comunicato
sullincontro. Non dovremmo fare
lerrore di sottovalutare il ruolo della
Germania, in particolare quello del
cancelliere, una delle personalit politiche pi influenti al mondo, ha
detto Klitschko dopo lincontro.
Nel frattempo, la Russia ha deciso
di proseguire nel finanziamento da
15 miliardi di dollari concesso a dicembre allUcraina e in settimana
verser altri due miliardi al Governo
di Kiev dopo i tre elargiti a fine dicembre. Lo ha annunciato ieri il ministro delle Finanze, Anton Siluanov, citato dallagenzia Interfax. La
Russia ha precisato il ministro
acquister due miliardi di titoli di
Stato ucraini.
A dicembre Mosca, oltra al prestito da 15 miliardi di dollari, ha concesso a Kiev una riduzione di un
terzo sul prezzo del metano russo,
vitale per leconomia ucraina. A fine
gennaio, dopo la destituzione
dellallora premier, Mikola Azarov,
deciso per allentare le tensioni di
fronte alle proteste dellopposizione,
il presidente russo, Vladimir Putin,
aveva annunciato di voler attendere
la formazione del nuovo Governo
prima di sbloccare il versamento di
tutte le rate dei nuovi aiuti economici promessi al Governo di Kiev.

BERNA, 18. Missione diplomatica


oggi per il presidente e ministro
degli
Esteri
svizzero,
Didier
Burkhalter, che andr in Germania
e in Francia. Al centro dei colloqui,
soprattutto gli sviluppi dopo la votazione del referendum del 9 febbraio sullimmigrazione. A Berlino,
il presidente della Confederazione
incontrer il cancelliere tedesco,
Angela Merkel, e il ministro degli
Affari esteri, Frank-Walter Steinmeier. Gi programmati da lungo
tempo, gli incontri offrono lopportunit di spiegare il risultato del
voto e la procedura di attuazione
del nuovo articolo costituzionale
sullimmigrazione, che da mercoled prossimo il Consiglio federale
intende seguire.
Nel corso dei colloqui si parler
inoltre dei rapporti bilaterali e della presidenza della Svizzera in seno
allOrganizzazione per la sicurezza
e la cooperazione in Europa
(O sce).
Fra Berna e Berlino vigono relazioni di varia natura in molti settori. La Germania, ad esempio, il
partner commerciale pi importante della Svizzera. Nel 2013 gli
scambi commerciali fra i due Paesi
hanno superato i 90 miliardi di
franchi. Il volume degli scambi
commerciali con il solo Land tede-

sco del Baden-Wrttemberg corrisponde allincirca a quello della


Svizzera con gli Stati Uniti. Per la
Germania, la Svizzera , dopo la
Cina e gli Stati Uniti, il partner
commerciale pi importante al di
fuori dellUe.
Da Berlino, Burkhalter proseguir per Parigi. Nella capitale francese previsto un incontro con il ministro degli Affari esteri francese,
Laurent Fabius. Anche in questo
caso, al centro dei colloqui con il
capo della diplomazia francese saranno soprattutto il referendum
sullimmigrazione e le ricadute costituzionali del voto.

Controffensiva degli insorti nella citt di Malakal

Si riaccendono i combattimenti in Sud Sudan


Soldati governativi incriminati per luccisione di civili
JUBA, 18. Si riaccendono i combattimenti in Sud Sudan tra i reparti
dellesercito fedeli al Governo del
presidente Salva Kiir Mayardit e
quelli che fanno riferimento allex
vicepresidente Rijek Machar. Questi
ultimi hanno lanciato oggi una controffensiva verso Malakal, la capitale
dello Stato dellAlto Nilo, sottratta
loro dalle forze governative nelle

Giornalista
assassinato
dai ribelli
in Nord Kivu
KINSHASA,
18.

deceduto
nellospedale di Oicha, nella tormentata regione orientale congolese del Nord Kivu, il giornalista
Germain Kennedy Muliwavyo,
della radiotelevisione Muungano,
ferito in unimboscata dei ribelli
ugandesi delle Forze alleate democratiche - Esercito nazionale
per la liberazione dellUganda
(Adf-Nalu). Con Muliwavyo si
trovavano due colleghi, Mitterrand Hangi, della stessa emittente, e Patient Subiri, della radiotelevisione Rwanzururu. I due sono rimasti feriti, ma non corrono
pericolo di vita.
Limboscata si verificata poche ore dopo che lesercito congolese aveva proclamato un sostanziale successo delloperazione
militare lanciata a met gennaio
contro le Adf-Nalu, una delle milizie straniere da anni presenti
nellest della Repubblica Democratica del Congo. Dopo la sconfitta militare della ribellione interna del Movimento del 23 marzo, le Adf-Nalu sono in cima alla
lista dei gruppi armati che Onu e
Governo intendono sradicare dal
Nord Kivu, insieme con gli hutu
delle Forze di liberazione del
Rwanda. Questa formazione riparata in territorio congolese dopo il genocidio dei tutsi nel Paese confinante nel 1994.

settimane scorse, grazie anche


allappoggio di truppe ugandesi.
Fonti locali citate dallagenzia di
stampa France Presse riferiscono di
intensi scontri allimmediata periferia della citt. Sembra dunque venuta meno la gi fragile intesa per un
cessate il fuoco che le due parti avevano sottoscritto il 23 gennaio ai negoziati ad Addis Abeba e che, peraltro, aveva gi fatto registrare diverse
violazioni.
Nel frattempo, ieri si avuta notizia dellincriminazione di venti soldati per luccisione di civili. I fatti
di cui sono accusati si sarebbero verificati a met dicembre, quando
esplosero le violenze nella capitale
Juba, per poi dilagare in almeno
sette dei dieci Stati sudsudanesi.
Il portavoce dello stato maggiore,
il colonnello Philip Aguer, ha spiegato che almeno settanta soldati sono stati arrestati con laccusa di aver
ucciso civili da dicembre e che molti
altri si sono dati alla fuga dopo aver
saputo di essere stati colpiti dalla
stessa accusa.
Le Nazioni Unite hanno accusato
entrambe le fazioni di aver commesso violazioni dei diritti umani ai
danni delle popolazioni, compreso
larruolamento forzato di minori.
Sempre secondo i dati in possesso
dellOnu, la crisi esplosa in dicembre ha gi provocato migliaia di
morti e quasi un milione di sfollati.

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

TIPO GRAFIA VATICANA


EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Carlo Di Cicco

don Sergio Pellini S.D.B.

vicedirettore

Piero Di Domenicantonio
caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

direttore generale

Soldati sudsudanesi (Reuters)

alleggerite nel corso degli ultimi anni, ma sono rimaste in vigore quelle
contro singoli esponenti della cerchia di Mugabe. Fino al 20 febbraio
del 2015, secondo fonti europee, saranno cos sospesi i divieti a viaggiare e il congelamento dei beni per
otto persone, mentre rimarranno in
vigore quelli contro il presidente e
la moglie.
La mancata rimozione delle misure restrittive impedir allanziano capo dello Stato che venerd prossimo festegger 90 anni, di cui 34 alla
guida dello Zimbabwe di parteci-

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va

ROMA, 18. Unennesima tragedia


ha allungato nelle ultime ore il
doloroso conteggio delle vittime
dellimmigrazione nel sud del
Mediterraneo. Da un gommone
in avaria e in balia delle onde
soccorso ieri sera, sono stati tratti in salvo 107 uomini, 16 donne,
ma sul natante sono stati trovati
anche i cadaveri di due uomini.
I migranti hanno riferito di essere somali.
A soccorrerli stata la nave
mercantile greca Rizopo, la prima a giungere sul posto dopo
un allarme lanciato dal comando generale delle Capitanerie di
porto italiane. Ad allertare questultimo era stata la Guardia
costiera di Palermo, dopo aver
ricevuto dai migranti alla deriva
una chiamata tramite un telefono satellitare.
Limbarcazione stata localizzata a circa 145 miglia marine a
sud-ovest dellisola di Lampedusa, che ne era la probabile destinazione. Cos come sembra evidente che la traversata sia incominciata dalle coste libiche.
La Rizopo sta facendo rotta
verso il porto siciliano di Augusta, dove attesa nel primo pomeriggio.

Al centrosinistra
le regionali
in Sardegna

Sanzioni europee sospese allo Zimbabwe


ma non per Mugabe
HARARE, 18. I ministri degli Esteri
dellUnione europea hanno revocato
ieri le sanzioni nei confronti di otto
alti dirigenti politici dello Zimbabwe, in vigore dal 2002, ma hanno
deciso di mantenere quelle a carico
del presidente, Robert Mugabe, e
della moglie Grace.
Bruxelles aveva imposto misure
restrittive al Paese dellAfrica australe nel 2002, per assenza di democrazia e violazione dei diritti umani, in
risposta allo sfratto degli agricoltori
bianchi da terreni agricoli. Le sanzioni erano state progressivamente

Tragedia
dellimmigrazione
nel Mediterraneo

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

pare al vertice Africa - Unione europea, in agenda per il prossimo mese


di aprile.
Ieri, intanto, la presidenza ha annunciato la scarcerazione di duemila
prigionieri. Secondo stampa e osservatori, il provvedimento sarebbe stato preso per risparmiare, in un periodo di grave crisi delle finanze
pubbliche. Lanno scorso, un gruppo di avvocati aderenti a una associazione in difesa dei diritti umani
aveva denunciato la morte di pi di
un cento prigionieri, soprattutto a
causa della mancanza di cibo.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

CAGLIARI, 18. Il candidato di


centrosinistra, Francesco Pigliaru il vincitore delle elezioni regionali che si sono tenute in
Sardegna domenica scorsa. Pigliaru si affermato con il 42,44
per cento dei voti davanti al
candidato di centrodestra Ugo
Cappellacci, che ha ottenuto il
39,65 per cento.
Il dato finale stato comunicato dallUfficio elettorale, pur
mancando ancora otto sezioni
su 1828. In queste otto sezioni
(ritenute comunque ininfluenti
per il risultato) si preso atto
che non era possibile, per problemi e contrasti sullassegnazione dei voti, chiudere le operazioni. I presidenti hanno quindi
deciso di inviare tutta la documentazione ai tribunali delle circoscrizioni.
Pigliaru, esponente del Partito
democratico, dunque il nuovo
presidente della Regione Sardegna e potr contare su 35 consiglieri di maggioranza, su un totale di 60, grazie alla legge elettorale che premia con il 60 per
cento dei seggi il presidente
eletto con oltre il quaranta per
cento dei voti.

Concessionaria di pubblicit
Il Sole 24 Ore S.p.A
System Comunicazione Pubblicitaria

Aziende promotrici della diffusione de


LOsservatore Romano

Intesa San Paolo

Alfonso DellErario, direttore generale


Romano Ruosi, vicedirettore generale

Ospedale Pediatrico Bambino Ges

Sede legale
Via Monte Rosa 91, 20149 Milano
telefono 02 30221/3003, fax 02 30223214

Societ Cattolica di Assicurazione

segreteriadirezionesystem@ilsole24ore.com

Banca Carige
Credito Valtellinese

LOSSERVATORE ROMANO

mercoled 19 febbraio 2014

LOnu accusa
la Corea del Nord
di crimini
contro lumanit
GINEVRA, 18. La Corea del Nord
colpevole di numerosi e gravissimi crimini contro lumanit. Il
rapporto redatto dalla commissione dinchiesta dellOnu sulle violazioni dei diritti umani a Pyongyang un pesante atto di accusa
contro il regime di Kim Jong Un
e non lascia margini interpretativi: La loro gravit, la scala e la
natura rivelano uno Stato che
non ha alcun paragone nel mondo contemporaneo, al punto da
giustificare il deferimento alla
Corte
penale
internazionale
dellAja o listituzione di un tribunale dellOnu ad hoc.
Nelle quasi quattrocento pagine totali del documento, diffuso
ieri a Ginevra, si descrive latrocit dei campi di prigionia (o lavoro) e le scomparse forzate anche allestero, nonch le politiche
di indottrinamento e monopolio
del cibo, usato come arma impropria di ricatto verso la popolazione. Pyongyang non ha permesso
laccesso al Paese alla commissione di inchiesta composta da tre
principali esperti e istituita con
una risoluzione approvata il 21
marzo 2013 dal Consiglio dellOnu dei diritti umani che
stata costretta a condurre le sue
indagini con interviste di vittime
e raccolta di testimonianze allestero in condizioni di riservatezza per non mettere in pericolo
i protagonisti di questo dramma e
le loro famiglie.
Negli ultimi cinque decenni,
centinaia di migliaia di prigionieri politici sono morti nei campi
di prigionia della Corea del
Nord che, secondo le immagini
satellitari, sarebbero stati addirittura ingranditi dopo la conquista
nel 2012 della leadership da parte
di Kim Jong Un, terzo rappresentante della famiglia Kim al potere
da oltre sessantanni. Le persone
nei campi di lavoro, il cui numero
indeterminabile, sono colpite
con una politica deliberata di fame, lavori forzati, esecuzioni, torture, stupri, aborti forzati e infanticidi.
La Corea del Nord ha rifiutato
categoricamente e totalmente il
rapporto e i suoi contenuti, basati
a suo dire su informazioni false
fornite da forze ostili al regime
sostenute da Stati Uniti, Europa
e Giappone. Di parere opposto
la posizione statunitense: Mostra
in maniera chiara e inequivocabile
la realt brutale delle violazioni,
ha affermato la portavoce del dipartimento di Stato, Marie Harf,
aggiungendo che gli Stati Uniti
sollecitano Pyongyang ad adottare misure concrete per affrontare il problema. Gli esperti della
commissione Onu hanno raccomandato al Consiglio di sicurezza
di deferire la Corea del Nord alla
Corte penale internazionale.

Rivolta
in un campo
per richiedenti asilo
australiano
CANBERRA, 18. Un rifugiato
morto e altri 77 sono rimasti feriti
dopo una seconda notte di violenze allinterno e presso il centro
di detenzione per richiedenti asilo
stabilito dallAustralia nella remota isola di Manus, al largo delle
coste della Papua Nuova Guinea.
I disordini sono scoppiati dopo
un periodo di massima tensione
nel centro, quando i detenuti
hanno appreso che, anche se otterranno lo status di profughi, saranno accolti solo in Papua Nuova Guinea e in nessun altro Paese. La notte precedente, venticinque boat-people erano riusciti a
fuggire dal centro. Secondo fonti
di Canberra, sono stati rapidamente circondati e bloccati.
Il campo di Manus e quello
dello Stato isolano di Nauru rappresentano i due centri di detenzione e smistamento extraterritoriale verso cui sono inviati tutti
coloro che sono fermati in acque
australiane. Una politica che impedisce ai boat-people, in maggioranza provenienti dal Medio
Oriente, di porre piede sul suolo
australiano, sia a titolo permanente, sia in attesa di accoglienza
presso un Paese richiedente.

pagina 3

Tre morti negli scontri tra forze dellordine e dimostranti antigovernativi

Riesplode la violenza a Bangkok

Un dimostrante avvolto dai gas lacrimogeni (LaPresse/Ap)

BANGKOK, 18. Dopo un breve periodo di tregua,


riesplode la violenza tra polizia e manifestanti antigovernativi nel centro di Bangkok.
Stamane, gli agenti in assetto antisommossa sono intervenuti per disperdere un presidio dei dimostranti davanti ad alcuni edifici pubblici. La
polizia ha lanciato lacrimogeni ed esploso proiettili in gomma, dopo che la folla aveva respinto la
richiesta di liberare gli accessi ai palazzi del Governo, compreso quello dove si trovano gli uffici
del primo ministro, Yingluck Shinawatra.
Nei violenti scontri sono morte tre persone,
due manifestanti e un poliziotto. I feriti sono ol-

tre settanta, alcuni dei quali ricoverati in ospedale


in gravi condizioni. Per tutta la mattinata, informano giornalisti sul posto, nel centro cittadino si
sono uditi spari ed esplosioni.
Molte decine di dimostranti sono stati arrestati,
un centinaio soltanto nei pressi del ministero per
lEnergia, con laccusa di avere violato lo stato di
emergenza. Si tratta del pi elevato numero di
persone finite in carcere dallinizio delle proteste,
lo scorso novembre, per costringere Yingluck alle
dimissioni. E la stessa premier sar giudicata il 27
febbraio prossimo per negligenza nei propri doveri, in relazione a un controverso schema di sussidi

concessi alla produzione del riso, alimento-base


nel Paese asiatico, acquistato dallo Stato presso
gli agricoltori a prezzi ben superiori a quelli di
mercato. Secondo la Commissione, Yingluck
avrebbe ignorato gli avvertimenti sul fatto che
questo tipo di politica stava incrementando la
corruzione e causando perdite finanziarie. In
quanto presidente della commissione nazionale
per il riso, il primo ministro sar chiamata a rispondere della corruzione dilagante, degli ammanchi subiti dalle casse pubbliche e dellenorme
quantit di prodotto rimasto invenduto. Se riconosciuta colpevole, sar rimossa dallincarico.

Due milioni
di bengalesi
pronti a emigrare
in Arabia Saudita
DACCA, 18. Sarebbero due milioni
i cittadini del Bangladesh registrati per lemigrazione lavorativa
in Arabia Saudita, disponibili ad
accettare il salario minimo di 266
dollari mensili. Lo hanno reso noto fonti governative a Dacca. Attualmente, sono 1,3 milioni i cittadini del Bangladesh occupati nel
regno saudita, in particolare nel
settore delledilizia.
Il giro di vite dello scorso anno
del Governo di Riyadh sugli immigrati
illegali
ha
portato
allespulsione di un gran numero
di lavoratori di varia provenienza
geografica (indiani, filippini, nepalesi, pakistani e yemeniti).
Provvedimento che ha riguardato
anche gli immigrati dal Bangladesh, di cui ottocentomila si sono
potuti regolarizzare, mentre altri
trentamila hanno dovuto, invece,
fare rientro a casa.
Conseguenza principale della
difficolt di reperire personale
utile ai piani di sviluppo del Paese arabo, stata la crescita dei
compensi minimi per gli operai,
saliti del 25-30 per cento. Tuttavia, la tendenza, dopo la proroga
alle espulsioni di sei mesi terminata lo scorso novembre, di un
ulteriore aumento. Assai richiesti
sono, in particolare, idraulici ed
elettricisti.
Il Bangladesh tra i Paesi con
il pi basso reddito pro-capite
dellAsia e, soprattutto, afflitto da
una forte disoccupazione uno
dei principali serbatoi di emigrazione verso il Golfo persico. Nei
Paesi delle regione lavora infatti
la stragrande maggioranza degli
oltre cinque milioni di bengalesi
allestero.

Rapiti in Pakistan tre medici della campagna antipolio

Espulsi dal Venezuela tre diplomatici statunitensi

Talebani
e vaccinazione

Opposizione
di nuovo in piazza a Caracas

ISLAMABAD, 18. I talebani in Pakistan continuano la loro offensiva


contro gli operatori della campagna antipolio. Ieri, informano fonti
locali, sono stati sequestrati tre medici e tre volontari. Il fatto avvenuto nel villaggio di Peeng, nella
provincia di Khyber Pakhtunkhwa.
Gli attacchi dei miliziani contro coloro che sono impegnati nella campagna antipolio sinscrive nel pi
vasto ambito di unazione che mira
a colpire tutto ci che rappresenta
un progresso e uno sviluppo nella
vita sociale del Paese. Ecco allora
che i talebani decidono di attaccare
coloro che cercano di salvaguardare
e promuove la salute dei pi piccoli. Ecco allora che i miliziani, con
frequenza sistematica, compiono
assalti contro gli istituti femminili,
con il chiaro proposito di negare
alle donne la possibilit di istruirsi
e crescere sul piano culturale.
In questo inquietante scenario
dunque assai difficile stabilire un
duraturo dialogo con i talebani.

Nei giorni scorsi sono stati avviati


dei colloqui fra la delegazione di
Islamabad e quella talebana. Ma le
trattative si sono poi bloccate a
causa delluccisione di ventitr
guardie di frontiera a Karachi (da
principio il bilancio delle vittime
era stato di dodici). Ieri il primo
ministro pakistano, Nawaz Sharif,
ha dichiarato che il Paese non pu
pi permettersi ulteriori massacri
se intende perseguire lobiettivo
della stabilit e della sicurezza. E
Sharif non ha nascosto il timore
che lattacco compiuto a Karachi
possa avere un impatto negativo
sui colloqui in corso con i talebani.
E anche sul fronte dellAfghanistan
si segnalano violenze.
Questa mattina sei soldati afghani sono rimasti uccisi nellesplosione di un ordigno al passaggio del
loro convoglio nel distretto di Alasay, nella provincia di Kapisa. Alla
deflagrazione seguita una sparatoria, in cui sono morti cinque miliziani.

CARACAS, 18. Il partito venezuelano


di opposizione Volont Popolare ha
confermato che il suo leader, Leopoldo Lpez, guider oggi una marcia di protesta nel centro di Caracas,
malgrado sia ricercato dalla giustizia. Secondo gli organizzatori, si
tratter di un marcia pacifica per
chiedere uninchiesta sui fatti di
mercoled scorso, quando, durante
una dimostrazione, tre persone sono
morte e molte altre sono rimaste
ferite.
Accusato formalmente di associazione a delinquere, omicidio e terrorismo in relazione alle violenze di
mercoled, Lpez ha annunciato
lodierna manifestazione in un video
diffuso la notte scorsa in rete. I partecipanti alla marcia di protesta, diretta verso il ministero degli Interni,
dovranno tutti vestirsi di bianco.
Questo per distinguersi da possibili
infiltrati.
Altri esponenti dellopposizione
hanno insistito sullinnocenza di Lpez e si sono appellati alla comunit

internazionale affinch si faccia garante di un pacifico confronto.


La scorsa notte il presidente venezuelano, Nicols Maduro, ha intanto
invitato Lpez a consegnarsi alla
giustizia, mentre il suo Partito socialista unito del Venezuela ha chiamato i militanti a schierarsi nei punti
strategici della capitale per fermare
la minaccia fascista. Lalleanza
dellopposizione di cui fa parte Volont Popolare, ha chiesto al Governo di disarmare i colectivos, gruppi
armati di difesa della rivoluzione bolivarista intervenuti mercoled contro
i manifestanti dellopposizione.
Intanto, gli Stati Uniti hanno respinto come prive di fondamento e
assurde le accuse mosse dal presidente Maduro, secondo il quale Washington starebbe interferendo nella
politica di Caracas sostenendo lopposizione. Accusa che ha portato
allespulsione di tre diplomatici statunitensi da Caracas. Noi sosteniamo i diritti umani e le libert fondamentali, incluse la libert di espres-

Ventidue vittime in una serie di attacchi dinamitardi

Le ferite profonde di Baghdad


BAGHDAD, 18. Nuove violenze a Baghdad. Ieri attentati dinamitardi
hanno provocato la morte di ventidue persone. A Urr, quartiere a
nord della capitale, unautobomba
ha ucciso otto civili: ventisette i feriti. Nel quartiere di Karrada unaltra vettura carica di esplosivo ha
causato sette morti e ventinove feriti. A Ghazaliyah, nella zona ovest
della capitale, una terza autobomba
ha ucciso un civile. Si poi appreso che nella provincia di Ninive,
nel nord dellIraq, in attacchi e agguati sei persone sono rimaste uccise, tra le quali due agenti delle forze dellordine.
Si stima che dallinizio del 2014
le violenze abbiano provocato pi
di 1.450 morti. La mai sopita rivalit fra sciiti e sunniti ha innescato,
da mesi, una catena di attacchi e
rappresaglie che hanno provocato,

in varie parti del Paese, un pesante


bilancio di vittime. Nello stesso
tempo i guerriglieri di Al Qaeda
hanno scatenato sanguinose violenze in particolare nella turbolenta
provincia di Al Anbar. Uno scenario, dunque, molto critico, tanto
che, recentemente, la comunit internazionale ha pi volte espresso il
timore che la situazione possa ulteriormente deteriorarsi.
In queste ore intanto come segnalano le agenzie internazionali di
stampa le forze speciali di polizia
e dellesercito iracheni hanno ripreso il controllo di Sulaiman Bek, localit a maggioranza sunnita, che
nei giorni scorsi era stata conquistata dalle milizie dello Stato islamico
dellIraq e del Levante. Sulaiman
Bek situata nella provincia centrosettentrionale di Salehaddin, unottantina di chilometri da Tikrit.

Un edificio semidistrutto da una bomba nel quartiere di Karrada (Reuters)

sione e di dimostrare pacificamente,


in Venezuela cos come in tutto il
mondo, ha spiegato la portavoce
del dipartimento di Stato, Jen Psaki,
aggiungendo che in ogni caso, come abbiamo sempre detto deve essere il popolo venezuelano a decidere
il futuro politico del Paese.
Secondo Maduro i tre diplomatici
statunitensi espulsi avevano incontrato i rappresentanti degli studenti
che in seguito avevano organizzato
le proteste di piazza.

Uccisi
cinque poliziotti
in Colombia
BO GOT, 18. Cinque poliziotti sono morti e tre sono rimasti feriti,
ieri, in un attacco compiuto dai
guerriglieri a Taraza, nel nordest
della Colombia. Gli agenti stavano vigilando su unopera di distruzione delle coltivazioni illegali. Il ministro della Difesa, Juan
Carlos Pinzn, riferisce lagenzia
Agi, ha puntato il dito contro le
Farc (Forze armate rivoluzionarie
della Colombia). una barbarie, che dimostra come questo
gruppo terrorista sia attivo in tutta la catena del narcotraffico ha
dichiarato il ministro. Nella zona
dellattacco operano le Farc, lEln
(Esercito di liberazione nazionale)
e alcune bande dedite al narcotraffico.
Stamane intanto il ministro
Pinzn ha annunciato che il capo
delle operazioni congiunte delle
forze militari, Javier Rey Navas,
si dimesso in seguito alle denunce fatte domenica dalla rivista
locale Semana in merito a presunti episodi di corruzione che
interessano i contratti dellesercito. Secondo la rivista, che basa le
proprie argomentazioni su registrazioni telefoniche ricevute in
esclusiva, negli ultimi anni alcuni
esponenti dellesercito colombiano sarebbero stati responsabili di
contratti truccati.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

mercoled 19 febbraio 2014

I poveri e il progetto di Papa Francesco

Veduta interna dellallestimento


della Collezione con opere
di Coco, Chabaud, Mattioli e Scorzelli

Non esiste
una realt asettica
hanno sempre rimarcato che la fede grale di tanti figli e figlie della
della Chiesa, e non la condizione Chiesa, che vivono immersi nella
llinterno della Chiesa vi dei poveri, il punto di partenza miseria.
Emerge cos chiaramente fino a
sono sempre state gran- fondamentale della stessa riflessione
di discussioni riguardo della Chiesa. Lo dice anche France- che punto la fede cattolica possa arai poveri e alla cosiddet- sco: Dalla nostra fede in Cristo rivare a promuovere lo sviluppo inta liberazione, ma nel fattosi povero, e sempre vicino ai tegrale dei popoli. Il documento Lisecolo passato si vennero delinean- poveri e agli esclusi, deriva la bertatis nuntius, listruzione firmata
do due posizioni sostanzialmente preoccupazione per lo sviluppo in- dal cardinale Joseph Ratzinger il 6
estreme: la prima voleva ridurre tutagosto 1984 e dedicata ad
to a unanalisi marxista e voleva sualcuni aspetti della teolobordinare completamente la riflesgia della liberazione, risione a determinate analisi sociolocordava che i difensori
giche. Laltra, al contrario, sospettadella ortodossia sono
talvolta rimproverati di
va di qualsiasi discorso sociale e tacAnticipiamo uno stralcio del libro Il
passivit, di indulgenza o
ciava di ideologia marxista qualsiasi
progetto di Francesco. Dove vuole portare
di complicit colpevoli
persona che difendesse i poveri. Le
la Chiesa (Bologna, Emi, 2014, pagine
nei confronti delle intolledue posizioni degenerarono in Ame144, euro 10,90). In libreria dal 20
rabili situazioni di ingiurica Latina, spingendo i giovani nelfebbraio, una conversazione fra il
stizia e dei regimi politici
le braccia della guerriglia oppure ad
teologo argentino Vctor Manuel
che mantengono tali siappoggiare Governi autoritari e asFernndez e il giornalista Paolo Rodari.
tuazioni (XI, 18). Parole
sassini. Il cardinale Bergoglio rifiut
citate anche dal Papa nel
sempre entrambi gli estremi. Per
suo ultimo documento.
tutta la sua vita si schier dalla parte dei poveri e ag con forza contro tegrale dei pi abbandonati della
Tuttavia, c qualcosa che per
il disprezzo della dignit dei reiet- societ (186).
Francesco fondamentale: in Ameti della societ. Per lui, infatti, i
Il cardinale Bergoglio non ha mai rica Latina i poveri sono credenti, e
poveri sono il cuore della Chiesa.
messo in discussione questa affer- molti di loro sono cattolici. Quindi,
Gi da giovane visitava i quartieri mazione, anche se gli sempre sem- partire dai poveri significa anche
poveri della citt e si fermava a par- brata insufficiente. Se un cristiano partire dalla loro fede, dalla loro relare con i pi semplici. Lo ha sem- circondato dai poveri, da quella ligiosit, dalla loro cultura imprepre fatto, e certamente non ha smes- realt che sar sempre interrogato gnata di fede. Il nostro sguardo verso quando lo hanno nominato car- ed da l che nascer la sua rifles- so i poveri non pu essere meramente di carattere sociopolitico, non
dinale. Sappiamo tutti che dedic sione.
basta scoprire le loro
sempre molto tempo ai
necessit per insegnare
sacerdoti che lavoravaloro a lottare, come se
no nei quartieri pi mifossimo degli illustri reserabili di Buenos Aires
dentori di una materia
e che li accompagnava
ignorante e decerebrata.
durante le loro visite.
Se dobbiamo veraAllo stesso tempo,
mente partire dai poveper, ha sempre rifiutari, dobbiamo riconoto di ridurre la visione
scerli come soggetti
della realt ad alcune
creativi, rispettare il loanalisi puramente soro stile, il loro linguagciologiche. Alla Confegio, il loro modo di
renza generale dei veguardare alla vita, la loscovi
latinoamericani,
ro cultura, le loro prioriunitisi nel 2007 al sanrit, e anche la loro retuario di Aparecida, in
ligiosit. logico che
Brasile, sin dallinizio
bisogna lottare per lodella preparazione del
ro, difendere i loro didocumento finale, chieritti, e aiutarli ad andase che si evitasse una
re avanti, per non da
visione della realt falMaximino Cerezo Barredo, Lavanda dei piedi (2011)
fuori o dallalto, bens
samente asettica. Per
dallinterno. Il cardinaun pastore, infatti, lo
Quindi la dottrina non deve esse- le Bergoglio vedeva che questi
sguardo sempre pastorale. Ha ripetuto la stessa cosa nel discorso re la prospettiva unica ed esclusiva aspetti non erano tenuti in considepronunciato ai vescovi latinoameri- dalla quale deve partire la nostra ri- razione da alcuni teologi della
cani, durante il suo viaggio in Brasi- flessione iniziale, perch ci sono del- liberazione, e perci le loro propole, e lo ha riaffermato nella Evangelii le altre visioni complementari che ste non arrivarono mai a entusiagaudium: Neppure ci servirebbe possono accompagnare e arricchire smarlo.
uno sguardo puramente sociologico, lo sguardo della fede. La situazione
Per lo stesso motivo, nella Evanche abbia la pretesa di abbracciare dei poveri il contesto immediato gelii gaudium, dedica tanto spazio
tutta la realt con la sua metodolo- ineludibile della teologia nei luo- allo sviluppo di una teologia e di
gia in una maniera solo ipotetica- ghi dove esiste la povert. Non la una spiritualit dellopzione per i
mente neutra ed asettica. Ci che stessa cosa riflettere nella comodit poveri, affermando che necessaintendo offrire va piuttosto nella li- che farlo essendo costantemente in- rio che tutti ci lasciamo evangelizzanea di un discernimento evangeli- terpellati dalla sofferenza di tanti re da loro, raccogliendo la misteco. lo sguardo del discepolo mis- poveri che spesso sono cristiani cre- riosa sapienza che Dio vuole comudenti.
sionario (ibidem, 50).
nicarci attraverso di loro (198).
In questo contesto si comprende Continua: Questo implica apprezIl dibattito pi importante degli
ultimi cinquanta anni si concen- la necessit di una teologia che zare il povero nella sua bont protrato su quale dovesse essere il pun- sgorghi da una condizione di forte pria, col suo modo di essere, con la
to di partenza della riflessione della inequit e di marginalit, che sia sua cultura, con il suo modo di viChiesa. Gli interventi magisteriali preoccupata della liberazione inte- vere la fede.
di VCTOR MANUEL FERNNDEZ

Dove va la Chiesa

Riapre al pubblico la Collezione Paolo

VI

di Concesio

Ama
il lontano tuo
di SILVIA GUIDI
La cosa pi importante da fare
anche la pi semplice, spiega
allOsservatore Romano Paolo
Bolpagni, direttore dellAssociazione Arte e Spiritualit Collezione Paolo VI - arte contemporanea:
riaprire il Museo di Concesio al
pubblico e garantire un orario di
apertura costante, prima tappa di
un piano di rilancio triennale che
prevede incontri, conferenze, collaborazioni e scambi con i musei
pi prestigiosi del mondo.
La Collezione raccoglie un patrimonio di oltre settemila dipinti,
disegni, stampe, medaglie e sculture del Novecento appartenute a
Giovanni Battista Montini; di
grande rilievo anche la dotazione bibliografica dellAssociazione
Arte e Spiritualit, che conserva

circa sedicimila titoli, soprattutto


sullarte moderna e contemporanea, tra cui si segnala limportante
Fondo Passamani.
Mercoled 19 febbraio la riapertura del museo fissata per il sabato successivo sar presentata
alla stampa da Giovanni Maria
Seccamani Mazzoli, presidente
dellAssociazione e da Bolpagni.
Secondo la testimonianza di
Jean Guitton, Montini aveva spesso raccontato agli amici di aver
avuto nella sua giovinezza molte
vocazioni laiche. Accanto a suo
padre avrebbe voluto essere deputato, avvocato e giornalista, vicino
a sua madre un contemplativo, ma
poi aggiungeva: La mia natura
era portata verso i dialoghi, ero
attento a quanto la tecnica nuova
apporta alla comunicazione, alla
mediazione, ai media. Amavo

Non di rado la preoccupazione del filosofo


di professione cristiana quella di mostrare
che il suo modo di ragionare prescinde assolutamente dalla sua fede; che le sue argomentazioni seguono in maniera rigorosa le
esigenze razionali e quindi che il campo della ragione nettamente separato da quello
della Rivelazione. Ora, che i due mbiti siano specificamente distinti indubbio, cos
com certo che, se si intende fare filosofia,
fuori luogo qualsiasi riferimento alle verit
rivelate. A essere per infondata la persuasione che sembra stia alla base di quella
preoccupazione, e cio che la fede rappresenti un rischio per lidentit della ragione e,
per sua natura, essa inclini ad alterarla.
Non era n la convinzione n il timore di
Tommaso dAquino, il quale affermava: La
fede non distrugge la ragione, ma la oltrepassa e la porta alla perfezione (De Veritate,
14, 10, 9m). Anzitutto nel credente, a motivo
della fede, non scompare e non attenuato
il lume naturale dellintelletto. Se cos avvenisse, scomparirebbe radicalmente luomo
come soggetto credente; avremmo un lume
della fede ipostatizzato e sospeso; al contrario, egli stimolato a ragionare meglio e di
pi. E tutta lattivit magisteriale dellAngelico ne offre la prova pi lampante. Sarebbe,
oltretutto, paradossale che il mondo intellettivo umano venga soppresso dal mondo intellettivo divino accolto nella fede: questultimo eccedente ma non annientante.
Del resto, come potrebbe trovarsi a disagio la ragione nellarea della fede, se questa,

Con locchio della civetta


per sua natura, si definisce come introduzione nel mondo della verit di Dio? Semmai,
potr trovarsi smarrita e sorpresa in tanta
profusione di luce e incapace di sostenerla, a
motivo della debolezza dellintelletto umano, come avviene scrive lAngelico per
locchio della civetta di fronte alla luce del
sole (Super epistulam ad Romanos, 12, lectio
2, n. 978).
La ragione non solo non viene eliminata,
ma viene perfezionata: lo afferma sempre
Tommaso, che fu teologo e che come filosofo oltrepass i due grandi vertici, Platone e
Aristotele. Egli osserva che a motivo del
peccato originale tutte le facolt sono state
in certo modo destabilizzate dal loro ordine (Summa Theologiae, I-II, 85, 3, c); in particolare, la ragione viene dissestata nel suo
orientamento alla verit (ibidem).
Senza dubbio, quando si parla di filosofia
cristiana non si intende dire che gli ingredienti della fede entrano a costituire e a connotare specificamente il pensiero razionale, e
quindi a produrre unaltra filosofia: la filosofia si istituisce per definizione e quindi per
tutti cristiani o non cristiani con la riflessione sullessere nella variet del suo
spettro e delle sue evidenze.
Il fatto di credere non comporta modificazioni nellesercizio della facolt intellettiva; il
filosofo cristiano per consapevole di come, dal profilo storico, la Rivelazione e la
fede abbiano illuminato la ragione a rag-

giungere con assoluto rigore la verit di Dio,


Essere per essenza e creatore dellessere di
ogni ente: traguardo assolutamente necessario per una riflessione filosofica coerente;
mentre, dal profilo teoretico, lo stesso filosofo cristiano si trova stimolato a ragionare
correttamente dalla certezza offertagli dalla
sua fede che Dio lEssere per essenza ed
il creatore degli esseri.
Si potrebbe dire che egli non uno che
elabora una filosofia specificamente cristiana, ma un cristiano che, con tutte le risorse
della sua fede, fa veramente filosofia, in grado di confrontarsi e giustificarsi con la filosofia del non cristiano. Il cristiano deve
preoccuparsi non tanto di mettere tra parentesi la sua fede, quanto di offrire dei risultati
filosofici validi, qualunque ne sia la provenienza. Secondo il Dottore Angelico quanto
alla verit riguardante Dio che il fondamento e la pregiudiziale della stessa riflessione filosofica fu necessario che luomo venisse istruito dalla rivelazione. Diversamente, sarebbero in pochi ad arrivarci, e dopo
molto tempo e con molti errori (Summa
Theologiae, I, 1, 1, c).
Ma occorre essere ancora pi espliciti. Il
cristiano che fa filosofia osserva Andr
Hayen in virt della sua fede, sa che la
ragione da subito creata in Cristo ed
destinata in concreto a conoscere Dio soprannaturalmente; per cui la fede non mi
introduce in un ordine nuovo dal quale fino

Nel museo di Concesio non ci sono


cimeli o altri oggetti depoca. Solo
opere darte.
Non un museo memoriale, o
per cos dire, un monumento artistico alla memoria di Paolo VI. C
una sala dedicata ai ritratti del Papa, ovviamente, ma la collezione
, sostanzialmente, la testimonianza della sua apertura nei confronti
dei linguaggi espressivi contemporanei alla sua epoca, una conseguenza del vivo scambio culturale
degli artisti con il Pontefice e con
il suo segretario Pasquale Macchi.
Ama il lontano tuo come te stesso
era il motto che il giovane Montini
amava citare per descriversi. Colpisce, anche nellarte, la sua disponibilit costante a dialogare con tutti.
Infatti la collezione non rispecchia neanche tanto il gusto personale di Paolo VI. Non ha questo
aspetto collezionistico. Custodisce
le opere donate al Papa; in alcune
c ancora la dedica dellartista a
Montini, o al suo segretario.
Larte del passato non basta. Per citare ancora Guitton, il richiamo
alla bellezza imperioso anche per
luomo contemporaneo. Il museo documenta anche questa ricerca?
In esposizione c una selezione
numericamente limitata rispetto
alle opere custodite, 270 pezzi su
7.200. Opere che documentano
molte delle tendenze artistiche del
Novecento e capolavori di grandi
artisti come Henri Matisse, Pablo
Picasso e Marc Chagall. Chi viene
a trovarci di solito resta molto stupito: si trova davanti un museo
molto diverso da quello che si
aspettava, molto pi vario, ricco e
sfaccettato del previsto.
Da dove consiglierebbe di iniziare la
visita?

Jean Guitton, Flagellazione astratta (1971)

Ingiustificati timori
di INOS BIFFI

viaggiare (...) Avrei scelto volentieri per motto ama il lontano


tuo come te stesso. Amavo larte,
tutte le arti, specialmente la pittura e la poesia (...) Come accordare
le mie discordanze, far sposare i
miei opposti, se non salendo pi
in alto, fino al punto della loro
convergenza, come fa la spirale?.
La risposta a questo dissidio interiore sarebbe stata il sacerdozio.
Ci che certo continua Guitton che tra le diverse parti che
si dividevano il giovane Montini,
il richiamo della bellezza fu imperioso.
Abbiamo chiesto a Bolpagni,
direttore dellAssociazione che gestisce il museo, di parlarci del nesso che lega la collezione al Papa
di cui porta il nome.

ad allora sarei stato assente; in realt, la ragione gi esistenzialmente creata dal Padre immagine della Trinit (La communication de ltre), anche se necessaria la precisazione di Tommaso dAquino che se, la
natura umana sin dalla sua prima istituzione
stata ordinata al fine della beatitudine (...)
non fu perch un tale fine fosse dovuto
alluomo in base alla sua natura, ma unicamente per liberalit divina (De veritate, 14,
10, 2m). Essendo, comunque, la ragione come ragione inclusa nellordine concreto, la
conseguenza che anche il filosofo non cre-

Non bisogna preoccuparsi


di mettere tra parentesi la propria fede
Ma offrire risultati filosofici validi
qualunque ne sia la provenienza
dente, la ritrova e fa emergere, se argomenta
rettamente.
In conclusione, quello che deve premere
al filosofo cristiano non tanto di prendere
le distanze dalla sua fede e di mostrare che
la sua filosofia non ne intrisa, quanto di
offrire una filosofia quale opera specifica
della ragione, quandanche sia stata felicemente elaborata dalla ragione di fatto esistente nella sua fede.
Vengono in mente, al riguardo, le parole
di tienne Gilson spesso fraintese, ma che
ritengo ineccepibili: Felici le filosofie pagane che una teologia tutelare ha condotto di
l dal termine della loro corsa.

Non facile dare un consiglio:


tra i quadri esposti ci sono opere
di Dal, Magritte, Heckel, Kokoschka, Severini, Sironi, Morandi,
Casorati, Rouault, Guitton, Vedova, Hartung, Hockney, Fontana,
Gi e Arnaldo Pomodoro. Forse
potrebbe essere interessante partire dagli spazi dedicati allastrattismo, al tentativo delluomo di dipingere linvisibile.
una collezione unica al mondo.
Non il caso di insistere pi di
tanto su primati e primogeniture,
ma in fondo lunico museo che
espone la collezione di un Papa.
Nel mondo degli specialisti e degli addetti ai lavori lo stretto nesso che lega Paolo VI allarte
scontato, ma nel grande pubblico
ancora non c questa consapevolezza. E non c solo la Lettera agli
artisti del 18 ottobre 1975, e non ci
sono solo le parole pronunciate il
7 maggio 1964 agli artisti riuniti
nella Cappella Sistina. Nel 2000
uscito un libro molto bello, in cui
sono stati raccolti settanta interventi sullarte letti durante il suo
pontificato.
Vicino agli artisti, in quanto lui
stesso artista della parola.
Papa Montini aveva una sensibilit estetica molto spiccata. La
sua prosa raffinata testimonia un
notevole talento artistico. La sua
sensibilit spiccata per il Bello lo
predisponeva a immedesimarsi
con lanelito a esprimersi e la
drammaticit della ricerca di una
forma espressiva di chi dipinge o
d forma alla pietra, cogliendo
tutto il rovello spirituale dellartista contemporaneo.

LOSSERVATORE ROMANO

mercoled 19 febbraio 2014

pagina 5

Anni Settanta in mostra a Roma

Unoccasione
perduta
di SANDRO BARBAGALLO
l Palazzo delle Esposizioni di Roma in corso una mostra dal titolo
altisonante: Anni Settanta. Arte a Roma.
Con un richiamo cos assertivo ci si
sarebbe aspettati, dopo trentacinque anni, unesposizione documentata ed esaustiva di un decennio
durante il quale molteplici tendenze
si confrontarono, con in prima linea
la pittura. Al primo colpo docchio,
invece, la rassegna non convince,
anzi distrae. La storia di quegli anni non fu, come vorrebbe la mostra,
solo la lunga performance di alcuni
interpreti, ma ben altro, ben di pi.
per di pi il luogo istituzionale
scelto per lesposizione sembra quasi rendere ufficiale una visione distorta e parziale di quel periodo.
Operazione avallata dal fatto che
questa lettura vorrebbe essere fatta
passare come storia, anche per le
visite didattiche di studenti universitari.
C da dire che al primo impatto
la rassegna risulta elegante, ben impaginata, anche se vagamente noiosa, forse a causa delle troppe opere
riproposte. Non ci sono imprevisti,
come avrebbero potuto esserci, n
scoperte; opere passate inosservate
e divenute nel tempo determinanti
perch anticipatrici. Eppure fin dal
titolo questa mostra ha la pretesa di
fare il punto su un decennio da storicizzare. Insomma unoccasione
mancata.
Lesposizione, infatti, non corrisponde alle aspettative di un fruitore mediamente informato. Quale intento si nasconde dietro una rassegna che d una versione cos parziale della Roma degli anni Settanta? Perch si cancella lopera di decine e decine di pittori e scultori,
privilegiando invece la presenza di
artisti che nel corso di quel decennio erano ancora studenti, oppure
erano semplicemente di passaggio
per una mostra in una galleria della
capitale?
Gi, perch in questa rassegna
vengono storicizzati come protagonisti dellarte romana degli anni
Settanta anche quegli artisti che
hanno esposto per brevi periodi a
Roma. Sarebbe come dire che tutti
coloro che hanno esposto per qualche settimana a New York entrano
automaticamente a far parte della
storia artistica di quella citt.
Se si voleva realizzare unennesima rassegna sullarte povera, concettuale, transavanguardia, niente
da eccepire, ma allora perch inserire nel titolo, come uno specchietto
per le allodole, la citt di Roma e
gli anni Settanta? Forse perch Roma come una grande attrice di ri-

A Montecarlo

I trentanni
del Printemps
des Arts
Il Festival Printemps des
Arts festeggia il suo
trentennale con unedizione
allinsegna della scoperta,
dellaudacia e del gusto (dal
14 marzo al 13 aprile al
Principato di Montecarlo).
Appuntamenti con la
musica, la danza, le arti
plastiche e numerose prime
esecuzioni assolute
scandiranno i cinque
weekend in cui articolata
la manifestazione.
Ledizione 2014 offrir al
pubblico loccasione per
conoscere forme e stili che
sposano musica, teatro,
danza includendo le culture
extraeuropee, spiega il
direttore artistico e
compositore Marc Monnet.
Nessun confine geografico,
storico o stilistico ma
piuttosto il desiderio di
puntare sulla qualit,
aggiunge. Protagonista del
weekend inaugurale sar la
musica di Scriabin e Ligeti.
E per la chiusura
domenicale il pianista
Philippe Bianconi sonder
le affinit nascoste
della produzione di Bartk
e Debussy.

chiamo? O forse perch Roma diventa una sorta di pretesto per fare
da scenografia ad artisti di passaggio, i soliti noti del jet set dellarte
contemporanea. Gli stessi che si incontrano a Parigi a Londra o a
New York. Mi riferisco a Gilbert &
George, Daniel Buren, Jan Dibbets,
Ben Vautrier e al gruppo dei torinesi come i coniugi Mario e Marisa
Merz, Giulio Paolini, Michelangelo
Pistoletto e molti altri che, pur
esponendo a Roma saltuariamente
(per esempio lo scultore Fausto
Melotti), non appartenevano alla
fauna romana dei caff, delle osterie
e dei salotti.
Perch inserire forzosamente artisti rivelatisi a cavallo della prima
guerra mondiale, come De Chirico,
oppure subito dopo la seconda
guerra mondiale come Burri? Rappresentano forse il clima romano
degli anni Settanta? Allora ben altri
dovevano essere rappresentati, se si

A Palazzo delle Esposizioni


si voleva storicizzare un decennio
E invece sono stati ignorati
decine di artisti romani
allepoca rimasti sulle barricate
della pittura
a difendere la propria ricerca
voleva censire le presenze eccellenti
a Roma in quegli anni: da Raphal
Mafai a Edita Broglio, da Afro a
Dorazio, per non dimenticare Colla, Sanfilippo, Corpora, Scarpitta e
tanti altri che certamente rappresentano il gotha dellarte italiana di
quegli anni. Tutti operanti a Roma.
Agli inizi degli anni Settanta a
Roma si manifest un forte impegno politico, sia nelle accademie
che negli studi. Molti artisti inserirono nelle proprie opere simboli di
una protesta che aspirava ad affrancarsi da un superato realismo guttusiano, per approdare a quella che
venne chiamata nuova figurazione. Qualcosa di simile avvenne anche nel campo dellastrazione, che
voleva andare oltre la pittura informale e rinnovarsi con nuove ricerche nel campo del segno o del colore. Di quegli anni infatti la cosiddetta pittura-pittura, totalmente ignorata in questa mostra. Che
ripropone, invece, in gran parte gli
artisti invitati agli Incontri internazionali di Palazzo Taverna. Persino
il femminismo viene liquidato solo
con la cooperativa del Beato Angelico, ignorando altre aggregazioni
precedenti.
Certo la tentazione di continuare
lelenco delle ombre di questa rassegna forte, soprattutto se si parte
citando le intenzioni della curatrice,
Daniela Lancioni, che dichiara candidamente: Lintenzione di tracciare unipotesi interpretativa che
contribuisca alla definizione di un
nuovo racconto storico. Ma qui
non si tratta di progettare il passato attualizzandolo, come sostiene
il mentore della curatrice, Achille
Bonito Oliva, ma semplicemente di
non censurare la storia.
Perch, dunque, la mostra non
funziona? Perch oltre a dare una
versione parziale dellarte degli anni
Settanta a Roma, presenta artisti
che emergeranno solo successivamente, un decennio pi tardi, e che
allepoca non erano rappresentativi
delle correnti a cui si vorrebbe apparentarli.
A leggere il catalogo, le affermazioni della curatrice non cessano di
stupire, come quando afferma:
Nelle nuove opere accadono prodigi e si familiarizzano con il mistero. Bene. Ma quali prodigi,
quale mistero? Nessuno dovrebbe
riscrivere la storia a proprio piacimento, magari per giustificare come
si arrivati attraverso larte povera e concettuale alla rivalutazione planetaria della Pittura, rappresentata dai magnifici cinque della
transavanguardia.
Forse sarebbe stato imbarazzante
dimostrare che la pittura cera e c
sempre stata, anche con risultati notevoli? Durante gli anni Settanta,
infatti, decine di artisti romani erano rimasti sulle barricate della pittura a difendere la propria ricerca.
Spesso per, purtroppo, il sistema
dellarte si ritrova a ignorare veri e
propri giacimenti di talenti, finendo
cos per favorire lascesa delle quotazioni di pochi.

di CARLO VERD ONE


o impiegato un anno per concepire
questo mio ultimo
lavoro cinematografico dal titolo Sotto
una buona stella. Un anno per individuare un soggetto senzaltro un
tempo lungo. Ma c stato qualcosa che mi ha messo in crisi come
pedinatore di italiani, come osservatore minuzioso del tempo, del
costume, dei tic, delle fragilit che
ci appartengono: la constatazione
che cera ben poco da ridere.
Non sono affatto tempi facili
per la commedia che vuole raccontare una realt confusa, depressa
nelle incertezze sul futuro dei nostri figli, nella precariet del lavoro
di tanti padri e nellaffanno di tante madri. Lassenza di unetica forte negli ultimi decenni, la disintegrazione della famiglia tradizionale, la penuria di uomini al comando pieni di virt, hanno reso assai
ardua losservazione ironica di tante sfumature della vita odierna. E
spesso mi sono chiesto (in momenti di pessimismo) se avesse ancora
un senso fare commedie.
Poi ho riflettuto allimmediato
dopoguerra e a tanti altri momenti
complessi
di
questo
Paese,
constatando che i nostri grandi
padri della commedia hanno forse
dato i maggiori risultati in tempi
difficili, raccontando vite difficili.
Superando con efficace ironia,
coraggio e tagliente critica di
costume quegli anni cos complessi.
Noi, oggi, abbiamo un problemino in pi rispetto a loro: che
spesso la realt supera ampiamente
la nostra creativit di commediografi. Lassenza di stupore, la totale omologazione di tutti, la mitomania, sembrano essere le connotazioni pi evidenti di questi tempi
che viviamo. Ed ecco che tutto diventa pi complesso. O rischi di
essere troppo serio o troppo superficiale. E cercare un delicato senso

In una commedia tra leggerezza e riflessione

La realt
che osservo
della misura nel raccontare questa
realt in commedie diventa unautentica sfida.
Io non saprei concepire un film
senza basarmi sulla realt che
osservo. Non ne sarei capace. E
allora, visto che amo ancora questo

nanziario, li dovr ora accogliere


nella sua casa.
Tensioni, insofferenza, distanza,
sembrano regnare tra loro. Ma larrivo di una misteriosa inquilina,
anchessa piena di problemi personali e professionali (facendo suo
malgrado la tagliatrice di teste) li aiuter,
Lassenza di stupore
grazie alla sua amabilit e sensibilit, a rila totale omologazione di tutti
comporre quel mosaila mitomania
co familiare cos frantumato.
sembrano le connotazioni pi evidenti
Cosa c in questo
dei tempi che viviamo
film che tanto successo sta avendo in tutta
lavoro, con pazienza certosina ho Italia? Il coraggio di raccontare
individuato un tema che mi stava a emergenze e debolezze della nostra
cuore: la difficolt di un padre epoca. In primis un futuro senza
(assente e superficiale) di rela- orizzonti per i nostri ragazzi. E un
zionarsi con i propri figli. Uno senso di solitudine che reclama un
scontro generazionale faticoso dove abbraccio forte da parte di
padre e figli parlano linguaggi di- qualcuno pronto ad aiutarti. Una
versi. Un padre allontanatosi da ricerca di forte solidariet, di amocasa quando i figli erano ancora re. Sembrerebbero temi da film
piccoli e che, con la morte della non di commedia. Ma la commemoglie e un improvviso rovescio fi- dia o racconta con efficacia anche

la realt che viviamo, nelle sue


emergenze, o non ha alcun valore.
Insomma, leggerezza e riflessione.
Mi ci sono impegnato. E ce lho
fatta. Ai miei colleghi, molti di loro bravissimi, auguro di raccontare
senza paura le nostre fragilit.
Unendo il sorriso a temi seri.
Pensando non a quanta gente entrer nelle sale ma a come ne
uscir.

Sotto
una buona stella
Nei primi cinque giorni di
programmazione nelle sale
italiane, il film Sotto una buona
stella in cui Verdone regista
e protagonista irrompe in
testa al box office incassando,
in quasi settecento sale, oltre
quattro milioni e mezzo di euro.

Il film 12 anni schiavo di Steve McQueen candidato a nove premi Oscar

Scene forti poco pathos


di GAETANO VALLINI
Il dovere della memoria passa anche attraverso
il cinema. Pi volte, infatti, il grande schermo
si fatto carico di mantenere vivo il ricordo di
pagine drammatiche di storia che bene non
dimenticare, come monito per il futuro. avvenuto in particolare per la Shoah, tema di tanti
film. accaduto, sia pure con minore frequenza, anche per lo schiavismo, tema peraltro richiamato allattualit dal riemergere del fenomeno della tratta di esseri umani, moderna forma di schiavit. In particolare largomento era

Il regista si concentra sulla resa realistica


delle condizioni di vita del protagonista
ma non riesce ad approfondirne il dramma
Gli sfugge cos la vera natura dello schiavismo
stato riproposto con forza di recente da due
pellicole di registi di peso, Lincoln di Steven
Spielberg e Django Unchained di Quentin Tarantino, che hanno riaperto, sia pure con ottiche diverse, il dibattito su quello che negli Stati
Uniti considerato una sorta di peccato originale. A queste opere si aggiunge 12 anni schiavo
del regista inglese Steve McQueen, candidato a
nove Oscar, nelle sale italiane dal 20 febbraio.
Il film racconta la drammatica vicenda di Solomon Northup, nato libero nello Stato di New
York, sposato, due figli, rapito nel 1841 e tenuto
in schiavit nelle piantagioni di cotone della

Louisiana fino al 1853, quando simbatte in un abolizionista canadese che


prende a cuore la sua sorte e lo restituisce alla libert.
Spielberg aveva puntato sulla grande storia per raccontare la battaglia
del presidente Lincoln per giungere
allabolizione dello schiavismo (1865)
e pacificare una nazione stremata da
una guerra fratricida, realizzando un
film sulla forza della politica. Tarantino, invece, con il suo classico stile,
aveva scelto di giocare sul paradosso
narrativo della riscrittura della storia
con una vicenda decisamente poco
credibile ma comunque efficace; lintento era denunciare la vergogna della
schiavit, anche se si finiva per derubricare il riscatto del protagonista a vendetta personale.
McQueen fa una scelta diversa: per mostrare
uno dei capitoli pi oscuri della storia punta
sul realismo, decide di raccontare con crudezza
la sorte di una delle vittime.
Come per i precedenti film Shame e Hunger,
che descrivevano loppressione e lisolamento
delluomo derivanti rispettivamente da una dipendenza sessuale e da un regime di detenzione, in 12 anni schiavo il regista vuole soprattutto
mostrare linesorabile processo di svilimento fisico e psicologico di un uomo sottoposto a sevizie pesanti e continue. E cos tra infinite torture inflitte al povero Northup da padroni a
volte crudeli per pavidit altre feroci per indole,
McQueen lancia la sua denuncia attraverso una
rappresentazione esplicita, quasi oscena, della
violenza, evitando tuttavia il
compiacimento pur mettendo a
dura prova lo spettatore. Come
quando in un lungo piano sequenza mostra il protagonista
appeso a un albero con una corda al collo, precariamente in
equilibrio sulla punta dei piedi
per non soffocare, mentre la vita
intorno continua nellindifferenza degli altri schiavi.
Concentrandosi sulla resa il
pi possibile realistica delle penose condizioni di vita del protagonista, il regista non riesce
per ad approfondirne la psicologia, il dramma interiore, lintima sofferenza. E cos lo si commisera, ci si commuove anche,
ma nonostante tutto non si rie-

sce a entrare fino in fondo in empatia con Northop. E ci non per demerito del pur bravo attore Chiwetel Ejiofor, ma per la scelta narrativa
che non regala nulla quanto a pathos al personaggio, mostrato nella sua passiva accettazione
della sorte avversa e indifferente a quella dei
compagni di sventura. Sembra quasi che lintento di McQueen non fosse tanto generare
compassione verso la vittima, quanto far detestare il cattivo Edwin Epps, interpretato dal suo
attore feticcio Michael Fassbender, sadico proprietario terriero che declama lAntico Testamento per giustificare le inaudite brutalit cui
sottopone i suoi schiavi, personaggio paradossalmente presentato con maggiore profondit.
Una tale scelta rende meno evidente, fin quasi a eluderla, la questione sostanziale, ovvero il
substrato culturale dello schiavismo, con il suo
carattere istituzionale rispondente a una logica
economica. Restando fedele alla sua cifra narrativa che risente della sua origine di artista visuale parlare con indubbia originalit
delluniversalit di una condizione partendo da
una storia particolare il regista svolge il compito in sicurezza, con uno stile quasi classico.
Eppure, nonostante le scene forti, il tutto resta
piatto, sospeso tra drammaticit delle situazioni
e asetticit del contesto.
Cosicch si ha limpressione che lo schiavismo appaia immorale pi per la prassi che per
se stesso. Quasi che il fenomeno fosse riconducibile alla cattiveria e allavidit di quanti ne
beneficiavano piuttosto che alla sua implicita
disumanit, allaberrante accettazione e degradante assuefazione da parte della societ che
aveva deciso di adottarlo. E che per convenienza, ma anche per sgravarsi la coscienza, laveva
persino legittimato.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

mercoled 19 febbraio 2014

Nuove limitazioni preoccupano la piccola comunit cristiana nella provincia indonesiana di Aceh

Messaggio del patriarca di Mosca per la giornata della giovent ortodossa

Se la sharia
diventa legge per tutti

Fede
tesoro da custodire

BANDA ACEH, 18. Un provvedimento lesivo dei diritti umani e della libert religiosa: cos riferisce
lagenzia Fides rappresentanti delle Chiese e attivisti di associazioni
hanno definito il decreto legge approvato dallamministrazione provinciale di Aceh, distretto speciale
nel nord dellisola indonesiana di
Sumatra, che impone sia ai musulmani sia ai non musulmani di osservare la legge islamica (sharia). Timori e preoccupazioni si sono diffusi immediatamente nelle comunit
cristiane del capoluogo Banda
Aceh: finora infatti lapplicazione
della sharia, in vigore nella provincia, riguardava solo i cittadini musulmani. Lassessore provinciale Abdulah Saleh ha confermato che il
controverso decreto legge (denominato Qanun Jinayat) stato approvato nel mese di dicembre e firmato nei giorni scorsi dal governatore Zaini Abdullah: in tal modo il
provvedimento entrato ufficialmente in vigore.
Rappresentanti cristiani e attivisti
dei diritti umani criticano anche i
metodi applicati dalla speciale polizia della sharia, che gira per le
strade per assicurare il rispetto della
legge islamica, soprattutto a livello
di costumi e abitudini sociali. Nei
giorni scorsi 62 persone, tra le quali

due non musulmani, sono state fermate perch indossavano abiti impropri. Secondo lordinanza, tutti
coloro che violeranno i precetti della
legge islamica, indipendentemente
dalla loro religione, saranno processati secondo le norme della stessa. I
non musulmani che violano il codice penale avranno la possibilit di
essere giudicati nei tribunali civili o
in quelli islamici. Violazioni come
bere liquori o non indossare il velo
musulmano per le donne (lhijab)
potrebbero essere puniti con la fustigazione.
Non di certo la prima difficolt
che si trova di fronte la piccola ma
attiva comunit cristiana residente
nella provincia indonesiana di Aceh.
Fra gli ostacoli c quello dei permessi per costruire chiese, praticamente impossibile da superare. I
cristiani (secondo dati del censimento 2010) sono l1,2 per cento della
popolazione ma esistono solo tre
chiese nel capoluogo Banda Aceh,
una cattolica e due protestanti. Anche se la comunit risulta in crescita, gli stretti requisiti per ottenere
autorizzazioni e le pressioni dei
gruppi radicali islamici sulle autorit civili hanno reso oltremodo difficile per i non musulmani costruire
nuovi luoghi di culto. Inoltre lattuale governatore della provincia

promuove un dichiarato programma


di islamizzazione della societ.
Le regole per concedere permessi
di costruzione variano da provincia
a provincia, in Indonesia. Secondo
Zulfikar Muhammad, coordinatore
della Aceh Human Rights Coalition, che riunisce una trentina di organizzazioni, queste regole limitano di fatto la libert delle minoranze di praticare la loro fede e non sono coerenti con la Costituzione indonesiana. Unordinanza del ministero dellInterno stabiliva nel 2006,
come requisiti necessari, la richiesta
firmata da almeno novanta membri
di una comunit e, in pi, una lettera di sostegno firmata da almeno
sessanta residenti locali, non appartenenti alla comunit. Ad Aceh, nel
2007, la normativa stata modificata in senso restrittivo dal governatore locale: per la provincia sono necessarie le firme di almeno centocinquanta fedeli e, inoltre, le firme di
sostegno di centoventi residenti.
Con tali requisiti, non solo i cristiani non riescono a ottenere nuovi
permessi, ma ad alcune sale di preghiera esistenti sono stati posti i sigilli: nellottobre 2012, lamministrazione di Banda Aceh ha ordinato la
chiusura di nove luoghi di culto appartenenti a cristiani e a buddisti,
per il mancato rispetto delle leggi.

MOSCA, 18. Proteggete il tesoro


prezioso della fede, non sostituitelo
con il trambusto quotidiano, con il
godimento transitorio e i piaceri
perversi. Chiedete e vi sar dato,
cercate e troverete. Il Padre che
nei cieli dar cose buone a quelli
che gliele chiedono, dice Cristo (cfr.
Matteo, 7, 7-11). Con tutto me stesso
prego Dio affinch vi rivolgiate a
Lui per aiuto, impariate veramente
ad amare quelli vi circondano, cresciate nel bene. Questo il percorso
lungo il quale luomo diventa veramente forte e trova la vera felicit.
Sono parole del patriarca di Mosca,
Cirillo, contenute nel messaggio rivolto in occasione della Giornata
della giovent ortodossa, che si
celebrata il 15 febbraio, festa della
Presentazione del Signore per quanti seguono il calendario giuliano.
Qualche tempo dopo la nascita, il
Bambino Ges stato portato al
tempio di Gerusalemme, dove stato accolto da Simeone il giusto. Il
vecchio starets, che attendeva la venuta del Messia, con i suoi occhi
spirituali riconobbe in questo Bambino colui che era inviato dal cielo
per essere luce e salvezza per tutti i
popoli. Questa festa ha sottolineato Cirillo il simbolo della sete del cuore umano, della ricerca di
Dio, limmagine del nostro desiderio di essere sempre con Cristo.
Per il patriarca ortodosso russo,
le persone vengono a Lui in modi
diversi e in diversi periodi della loro
vita. Molti acquisiscono il tesoro
della fede negli anni dellinfanzia e

delladolescenza e con tutto il cuore


desiderano seguire il Salvatore, eseguire la sua volont, per mantenersi
in purezza e castit. Tuttavia, il giovane particolarmente vulnerabile a
varie influenze, spesso fatali per la
sua anima fragile. Alcuni, seguendo
lesempio di tali influenze e cedendo alle loro tendenze peccaminose e
ai capricci momentanei, si allontanano via via da Dio e dalla Chiesa.
Oltre che a Mosca la giornata
stata celebrata nelle principali citt
russe, compresa San Pietroburgo
dove cinquemila giovani hanno partecipato a una processione, guidata
da decine di chierici. Il raduno
cominciato con una liturgia nella
cattedrale Fedorovsky in occasione
del trecentesimo anniversario della
dinastia dei Romanov. Il rito stato
presieduto dal vescovo di Tsarskoie
Selo, Marcello. Da l la processione
si diretta verso la chiesa della Santa Trinit della laura di SantAlessandro Nevskij. Oggi ha detto il
vescovo di Konstadt, Nazario, superiore della laura seguendo questo
cammino avete mostrato lo spirito
di cattolicit della Chiesa ortodossa
russa. Quelli che, allepoca dellateismo militante, hanno mantenuto la
fede, vi guardano, voi che siete i loro degni sostituti. Un cammino
percorso, a San Pietroburgo, non
solo dalla giovent ma anche da
coloro che non sono pi cos giovani ma che si sentono giovani
nellanima e da chi comincia solo
ora il proprio cammino verso Dio.
Per essi, ha aggiunto larciprete

Dichiarazione della Church of England

Sul matrimonio
dottrina invariata

Impegno e prospettive della Caritas in Myanmar secondo larcivescovo di Yangon

Un esercito di compassione
NAYPYIDAW, 18. In Myanmar, Paese
a stragrande maggioranza buddista,
la Caritas (detta in lingua locale
Karuna, che significa compassione) sta per concludere positivamente il processo di registrazione e
riconoscimento ufficiale da parte
delle autorit civili. Limportanza di
questo passaggio stata sottolineata
nei giorni scorsi dallarcivescovo di
Yangon, Charles Maung Bo. Intervenuto a una riunione dei membri
della famiglia Caritas provenienti da
tutte le diocesi del Paese, il presule
riferisce lagenzia Fides ha detto che Karuna al servizio dei po-

veri e degli esclusi fin dai tempi bui


della dittatura e delloppressione,
quando fare del bene era considerato attivit sovversiva. Al convegno
di Yangon, la Caritas ha fatto il
punto sullattuale impegno e sui
programmi per il futuro.
Vorrei che questo esercito di
compassione consegua una grande
vittoria contro la povert e la sofferenza umana, ha affermato monsignor Bo, esortando i delegati presenti ed elogiando appunto il processo di registrazione e riconoscimento ufficiale dellorganizzazione.
Larcivescovo ha ricordato i tempi

in cui i cristiani erano trattati come


criminali perch aiutavano i poveri. Esiste invece ora una luminosa
speranza per le prospettive future,
in una nazione in rapido cambiamento. Bo ha osservato che, nella
nuova fase vissuta in Myanmar, il rischio che permangano disuguaglianze e ingiustizie: Per questo
occorre continuare ad alzare la voce
contro lingiustizia, la povert, contro laccaparramento delle terre e gli
abusi compiuti sulle minoranze.
Questo Paese nel 1950 era fra i Paesi
pi ricchi del sud-est asiatico. Ora
siamo uno dei meno sviluppati, con
il pi alto tasso di mortalit materna e di abbandono scolastico. Siamo un Paese che scarseggia non di
risorse ma di giustizia.
Larcivescovo di Yangon ha parlato di milioni di poveri, esclusi,
emarginati, sfollati interni, vittime
di criminalit e droga: Sono tutti
fratelli in cui Cristo si fa presente e
che Karuna chiamata a raggiungere, soccorrere, confortare, sostenere.
Senza paura e, in sintonia con Papa
Francesco, invitando ogni cristiano
a farsi prossimo a tutte le persone
ferite.
Allinizio dellanno, in una nota,
monsignor Bo aveva delineato prospettive e obiettivi dei birmani, parlando di pace, fraternit e democrazia come di una comune speranza
per tutti i cittadini, ricordando i
molti progressi compiuti negli ultimi due anni dalla nazione perch
ha aperto le porte al mondo. Il
sogno una nazione arcobaleno
in cui tutti, soprattutto le minoranze, siano trattati con uguale rispetto
e parit di diritti: un nazione prospera perch libera da guerre e conflitti religiosi, dalla miseria (una ferita allanima del Paese) e dalla
violazione dei diritti fondamentali.

LONDRA, 18. Dopo il colpo dacceleratore sulle donne vescovo, la


Comunione anglicana o almeno
la sua casa madre dInghilterra
torna a pigiare con decisione il pedale del freno sulla spinosa questione delle nozze tra persone dello stesso sesso. A conclusione del
sinodo generale, in cui si appunto deciso di velocizzare la procedura di adozione della riforma che
permetter lordinazione di donne
vescovo il tentativo quello di
procedere alle ordinazioni gi entro la fine dellanno la House of
Bishops ha pubblicato una dichiarazione con la quale la Church of
England esclude benedizione di
matrimoni tra omosessuali e respinge la possibilit per i membri
del clero di sposare persone dello
stesso sesso. Una scelta, questultima, ritenuta non appropriata,
essendo il clero chiamato anche
con il proprio comportamento a
dare lesempio sullinsegnamento
della Chiesa.
Tali direttive recepiscono parzialmente le raccomandazioni formulate nel novembre scorso in un
rapporto commissionato dai vescovi anglicani. Questo documento,
preparato dal team di revisione
della linea pastorale della Church
of England sulla sessualit, prevedeva lesistenza di circostanze
nelle quali un sacerdote dovrebbe

essere libero di celebrare ununione dello stesso sesso, ma non dovrebbe avere lobbligo. Come
noto il parlamento britannico nello
scorso mese di luglio ha dato il via
libera al matrimonio omosessuale
al termine di un acceso dibattito
che ha diviso il Paese. E le prime
nozze tra persone dello stesso sesso sono previste per la fine del
prossimo mese di marzo. Tuttavia,
larcivescovo di Canterbury, Justin
Welby, leader spirituale degli anglicani, ha pi volte espresso la
propria opposizione a un provvedimento che stravolge la natura
stessa del matrimonio. Anche per
questo il documento diffuso dalla
House of Bishops, pur comprendendo le ragioni dei sostenitori del
matrimonio omosessuale e lesistenza di diverse sensibilit allinterno della Comunione anglicana,
ribadisce che la comprensione
cristiana e la dottrina del matrimonio come unione permanente tra
un uomo e una donna rimane invariata.
Su questo tema, come si ricorder, in concomitanza con la battaglia parlamentare, la preoccupazione del primate anglicano era stata
condivisa anche dallarcivescovo di
Westminster, presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e
Galles, Vincent Gerard Nichols, e
dallepiscopato cattolico.

Konstantin Golovatsky, presidente


del dipartimento per la giovent,
il primo passo verso Dio, persone
con le quali potremo lavorare in futuro.
Lincontro riferisce Orthodoxie.com proseguito con lintervento del prete moscovita Maxim
Pervozvansky, capo redattore del
giornale Nasliednik (LErede) e
dirigente del movimento Giovane
Russia, il quale ha pronunciato
unomelia sullamore e sui legami
familiari.
Lidea della festa della giovent
ortodossa nata nel giugno 1992
allassemblea dei Syndesmos (lalleanza mondiale dei movimenti giovanili ortodossi), ricevendo in seguito la benedizione dei primati delle
Chiese ortodosse locali, compresa
quella russa (nel 2001).
Data importante per la giovent
ortodossa stata anche quella del
luglio 2011 quando il congresso dei
giovani ortodossi russi allestero si
tenne per la prima volta in Europa,
a Parigi, con la benedizione del patriarca Cirillo e del primate della
Chiesa russa allestero, il metropolita dellAmerica orientale e New
York, Hilarion. Quello di Parigi fu
il primo a svolgersi dopo la ricomposizione (nel 2006) dello scisma
tra il patriarcato di Mosca e la
Chiesa ortodossa russa allestero.
Gli altri forum dei giovani, cominciati nel 1973, si erano svolti negli
Stati Uniti, in Canada, Australia e
in vari Paesi dellAmerica latina.

In Uzbekistan
rafforzata
la censura
sui testi
di carattere religioso
TASHKENT, 18. Verifiche serrate sulla
produzione e sullimportazione di
pubblicazioni di natura confessionale, e anche sulla distribuzione a eccezione dei punti vendita gi approvati dalle autorit e registrati; vaglio
e approvazione da parte dello Stato
dellimportazione di materiale a uso
personale, comprese le pubblicazioni che parlano di proselitismo o incoraggiano le persone a convertirsi
ad altra fede oppure distorcono i
canoni religiosi. quanto prevede
una nuova legge promulgata in
Uzbekistan, secondo quanto riferisce il sito dinformazione Forum18
(impegnato a documentare le violazioni alla libert religiosa in Asia
centrale).
Il provvedimento che rafforza la
censura entrato in vigore a fine
gennaio e fornisce le basi legali per
legittimare gravi restrizioni nella
produzione, nella vendita, nella distribuzione e nellimportazione di
materiale religioso che, di fatto, sono in vigore dal 1998 con il codice
sulle religioni. Esso prevede punizioni pi dure per quanti infrangono le norme. Dal Comitato degli affari religiosi uzbeko, chiamato ad
applicare la censura preventiva, non
vi sono commenti ufficiali sulla
nuova legge, che tuttavia fa gi sentire i primi effetti; nei giorni scorsi
alcuni funzionari hanno confiscato
materiale di carattere religioso, per
controlli approfonditi, a un gruppo di pellegrini di rientro dalla
Mecca. Fonti locali segnalano che la
norma contiene contraddizioni e
ambiguit e assegna maggiori poteri al Comitato per gli affari religiosi, per limitare in modo forte
luso o la distribuzione di letteratura
religiosa, concedendo il potere di
immischiarsi nelle vicende interne
di comunit religiose riconosciute in
via ufficiale dallo Stato. L88 per
cento degli uzbeki di fede musulmana sunnita; i cristiani sono l8
per cento.

LOSSERVATORE ROMANO

mercoled 19 febbraio 2014

pagina 7

In Colombia e Brasile campagne contro la tratta in vista dei prossimi mondiali di calcio

Larcivescovo de La Plata sul tema delleducazione ai valori

Il primo goal
difendere la dignit umana

Una lezione
che non finisce a scuola

BO GOT, 18. Un flagello che cresce


ogni giorno e viola tutti i diritti, un
fenomeno globale che non rispetta
le persone e tende a intensificarsi
negli scenari dei mega eventi, come nel caso dei prossimi campionati
mondiali di calcio, in programma
dal 12 giugno al 13 luglio in Brasile.
Bambini e giovani i soggetti pi a
rischio di sfruttamento sessuale,
solo una delle modalit della tratta
di esseri umani in Colombia e nel
mondo. Suor Genoveva Nieto, delle Figlie della Carit di San Vincenzo de Paoli, parla della campagna
Gioca per la vita, denuncia la tratta delle persone, promossa per la
Quaresima dai vescovi del Brasile e
alla quale ha aderito in Colombia la
rete Tamar che lavora proprio in
questo campo e alla quale appartengono le vincenziane.
In Colombia liniziativa, partita il
12 febbraio, si articola in incontri di
informazione e formazione che coinvolgeranno adolescenti, giovani, docenti, religiosi. Il 12 di ogni mese e
fino al 12 giugno (giorno dinizio
del mondiale di calcio) si inviteranno responsabili e istituzioni a diffondere i contenuti di un dossier,
preparato per levento, in tutti i
Paesi dellAmerica latina, con
lobiettivo di rendere cosciente lopinione pubblica di un problema che
non si esaurir di certo con la fine
di Brasile 2014.
In Brasile invece la campagna di
fraternit promossa dalla Conferenza episcopale prender il via il 5
marzo, mercoled delle Ceneri, con

lo slogan Cristo ci ha liberati perch restassimo liberi. In calendario


una serie di iniziative per far comprendere meglio il fenomeno della
tratta e per preparare agenti pastorali in grado di aiutare le comunit
impegnate in questa lotta. Il traffico
di esseri umani e quello connesso
della schiavit sono una piaga ancora molto diffusa in Brasile. Per contrastare il grave fenomeno, la Commissione episcopale per la carit, la
giustizia e la pace ha avviato in autunno un gruppo di lavoro specificamente dedicato a questo problema, con forti implicazioni a livello
pastorale. La campagna di fraternit
vedr mobilitata la Chiesa nel suo
insieme e si affianca alliniziativa
Gioca per la vita prevista per i
Mondiali di calcio. Materiale informativo verr distribuito nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, nei
parcheggi, lungo le grandi arterie
stradali, nelle stazioni fluviali, nei
porti e nelle centrali di partenza e
arrivo degli autobus. Un opuscolo
fornir alcune raccomandazioni che,
secondo i promotori della campagna, si rivelano di grande importanza per prevenire la tratta di persone
nelle sue molteplici forme: diffidare
delle offerte di matrimonio proposte
da agenzie cos come delle offerte di
lavoro che promettono rapidi e facili
guadagni; non consegnare mai i documenti didentit personali alla custodia anche momentanea di persone sconosciute o conosciute da poco
tempo; tenerne sempre fotocopia
autenticata quando si viaggia

allestero o a grandi distanze dalla


propria residenza abituale; mantenere contatto costante con almeno un
familiare o una persona di fiducia,
comunicare agli stessi i propri spostamenti e le informazioni indispensabili per poter essere localizzati.
Quello della tratta di esseri umani
naturalmente un tema internazionale. Lo testimonia la conferenza intitolata Not for sale. Joining forces
against trafficking in human beings (Non in vendita. Unire le forze
contro la tratta di esseri umani), che
si svolta ieri e oggi a Vienna
nellambito della presidenza austriaca del comitato dei ministri del
Consiglio dEuropa, in collaborazione con lOrganizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
(Osce). Levento si legge in una
nota diffusa dal Sir ha inteso fare il punto sui progressi nellattuazione della convenzione del Consiglio dEuropa sulla lotta contro la
tratta di esseri umani ed stato
loccasione per uno scambio sulle
pratiche e gli strumenti sviluppati
sulla base del piano dazione
dellOsce nel contrasto al fenomeno. Lincontro servito per una riflessione su come norme giuridicamente vincolanti, meccanismi di
controllo e strategie politiche possano rafforzarsi a vicenda e portare ad
azioni efficaci. Quattro i panel: prevenzione, identificazione e protezione delle vittime, azioni giudiziarie,
coordinamento. Presenti giuristi,
magistrati e rappresentanti istituzionali.

BUENOS AIRES, 18. Leducazione dei


giovani una cosa cos importante
da non dover essere limitata alla famiglia o, peggio, alla sola scuola.
Lo ha detto larcivescovo de La Plata, Hctor Rubn Aguer, presidente
della Commissione episcopale per
leducazione cattolica, nel corso della sua settimanale riflessione riservata al programma Claves para un
Mundo Mejor, su Amrica Tv.
Quella delleducazione una questione di cui siamo tutti in qualche
modo responsabili. una questione
cos grave perch da essa dipende il
futuro del Paese e del mondo.
Il presule, secondo quanto riferisce lagenzia di informazione cattolica argentina Aica, si soffermato
sullimportanza
dellespressione
educazione ai valori, spiegando
che essa si riferisce a una formazione integrale della persona umana e che leducazione un processo che porta il ragazzo o la ragazza al pieno sviluppo di s. In
particolare, si sottolinea la rilevanza
delleducazione ai valori perch
questo dimostra che leducazione
non limitata allistruzione e che
necessario vedere poi chi sono gli
agenti di questa formazione e quali
sono le aree in cui deve essere sviluppata.
Immediatamente
parlando
di
educazione, avverte il presule, pensiamo subito alla scuola, ma c la
questione della distinzione tra educazione e istruzione. La scuola
istruisce fondamentalmente, ma essendo un luogo in cui il ragazzo o
la ragazza rimangono per anni, pi
di un decennio, questo processo logicamente deve portare anche a
uneducazione a tutto tondo. E ha
aggiunto: Sappiamo quante difficolt ci sono ancora nel campo
dellistruzione nelle nostre scuole.
Come anche dimostrato dai risultati
del programma internazionale per la
valutazione degli studenti. Daltra
parte anche lidea delluomo che

viene trasmessa in via ufficiale, obbligatoria, dalleducazione in Argentina lascia a desiderare in molti
aspetti. Trasmette unidea di uomo
in contrasto con un autentico umanesimo, per non parlare del contrasto con la fede cristiana. La scuola
non , dunque, e non deve essere
qualcosa di separato dalla societ.
, infatti, nella scuola che la societ
trasmette i suoi valori fondamentali.
Di qui una domanda essenziale.
Quale idea della vita viene trasmessa ai figli nella societ di oggi,
in Argentina e nel mondo in genera-

le? . Oggi, afferma il presule, lunica cosa importante sembra il divertimento, una soddisfazione da ricercare a tutti i costi, sempre pi
sfrenata e senza regole, mentre c
unidea di felicit che corrisponde
a ci che abbiamo ricevuto dalla nostra tradizione cristiana. Di qui,
limportanza di un coinvolgimento
nel campo delleducazione. La societ non unentit astratta, formata da persone e famiglie, istituzioni, associazioni. E, ovviamente,
la famiglia fondamentale in termini di educazione ai valori.

I vescovi invitano i parlamentari a lavorare per il bene comune

Con la maglia del Costa Rica


SAN JOS, 18. Occorre togliersi la
maglia dei rispettivi partiti politici e
indossare solo quella del Costa Rica: usano una metafora sportiva i
vescovi del Costa Rica per esortare i
politici appena eletti in Parlamento
ad agire per il bene comune e non
semplicemente per gli interessi di
parte. Monsignor ngel San Casi-

Lepiscopato boliviano sulla sentenza della Corte costituzionale

Fiducia nel dialogo nazionale

Passo avanti
in favore della vita

Sulla strada giusta


per Haiti

LA PAZ, 18. Un passo in avanti


perch ha riconosciuto il valore
della vita dal concepimento e ha
costituzionalizzato questo valore.
questo il commento dellepiscopato boliviano alla sentenza della
Corte Costituzionale che nei giorni
scorsi ha respinto la richiesta di depenalizzazione dellaborto presentata da alcuni gruppi femministi, riconoscendo il diritto alla vita fin
dal concepimento.
Il Governo del presidente Evo
Morales (dal cui partito proviene la
prima firmataria della petizione, la
deputata Patricia Mancilla) ha mantenuto una posizione neutrale durante il dibattito e si limitato ad
affermare di voler discutere in seno al Consiglio dei ministri le questioni che agitano lopinione pubblica. Attualmente il Codice penale boliviano prevede una pena da
due a sei anni di carcere per qualsiasi medico o altra persona che
pratichi uninterruzione di gravidanza. Laborto di fatto permesso
solo in caso di stupro o di grave
pericolo per la vita della madre, ma
solo dopo lautorizzazione di un
giudice.
La reazione dellepiscopato, in
attesa che vengano pubblicate le
motivazioni della sentenza, stata
affidata a monsignor Krzysztof Janusz Biaasik Wawrowska, vescovo

di Oruro, presidente della Fondazione vita e famiglia e responsabile


del dipartimento episcopale per la
Salute. Il presule ha espresso
soddisfazione, sottolineando per
che tale sentimento espresso a nome dellintera societ, perch la
nostra fede la testimonianza che
non non c nessun altro valore pi
grande della vita. Si tratta di una
posizione che dovrebbe avere
qualsiasi persona, cittadino o autorit.
Congratulandosi con i giudici
della suprema corte per la loro decisione e auspicando che sappiano
mantenere ferma anche in futuro tale posizione, il presule ha poi nuovamente ribadito che la difesa della
vita umana non qualcosa che interessa esclusivamente la Chiesa.
Siamo soddisfatti perch rappresenta il bene e la tranquillit della
societ nel suo complesso. Questa
sentenza ci d la tranquillit necessaria, perch sappiamo che la vita
sar protetta.
Infatti, non possiamo permettere la cultura della morte, o che si
facciano affari con il genocidio dei
bambini nel grembo materno.
importante che la societ capisca
che non difendiamo un insieme di
cellule, ma un essere umano. Si
tratta di spiegare e comprendere
meglio il valore della vita.

PORT-AU-PRINCE, 18. Resta ottimista il vescovo di Les Cayes, Chibly


Langlois, sulla soluzione della difficile trattativa che, come noto,
vede la Chiesa cattolica dHaiti
svolgere un ruolo di mediazione tra
partiti politici, parlamentari e
membri del Governo per arrivare a
organizzare elezioni legislative e
municipali entro lanno. Laccordo
sembra essere stato trovato, ma
manca ancora la firma. Il presidente del Senato, Simon Dieuseul Desras, infatti, non si presentato alla
cerimonia fissata il 15 febbraio per
la firma dellaccordo. Tuttavia, il
presule prima di lasciare la capitale
per volare a Roma, dove tra pochi
giorni ricever la berretta cardinalizia da Papa Francesco, non ha
mancato di manifestare il proprio
ottimismo. Credo che siamo sulla
strada giusta ha detto e anche
se ancora le parti non hanno firmato laccordo, sono fiducioso perch
ci sono tutte le condizioni.
Infatti, ha spiegato, Parlamento
ed Esecutivo hanno chiesto un po
pi di tempo per risolvere positivamente dei problemi al loro interno.
C bisogno di tempo per costruire bene quello che dobbiamo costruire. Del resto, ci sono segnali
di buona volont perch si possa
trovare un accordo affinch il nostro Paese torni a respirare felice-

mente, cos che i bambini, le donne e gli uomini possano vivere con
la dignit dei figli e delle figlie di
Dio. Da parte sua, stato assicurato, la Chiesa continuer a pregare
per il successo di questo dialogo.
Denominata Insieme per il bene di Haiti, liniziativa di dialogo
stata fortemente caldeggiata dalla
Chiesa nel tentativo di fare uscire il
Paese dal vicolo cieco in cui si trova dopo il terribile terremoto di
quattro anni fa. La trattativa ha
preso il via alla fine del mese di
gennaio con lobiettivo, come accennato, di arrivare a unintesa che
permetta al Paese lo svolgimento
delle elezioni parlamentari e municipali che avrebbero dovuto tenersi
gi due anni fa, ma poi sono state
sempre rinviate. Superando cos lo
stallo della contrapposizione frontale tra il presidente Michelle Martelly, eletto nel 2011, e le opposizioni. Di qui il coinvolgimento della
Conferenza episcopale. Credo che
fosse necessario e urgente ha
spiegato nei giorni scorsi monsignor Langlois mettere i soggetti
politici intorno a uno stesso tavolo
perch la situazione socio-economica del Paese a chiederlo. Viviamo in una crisi di Governo cronica. Se non vogliamo arrivare a
unesplosione del Paese, ci si deve
parlare.

miro Fernndez, vescovo di Alajuela, e segretario generale dellepiscopato, ha invitato infatti gli eletti a
lasciare la propria verit, in modo
che insieme, i cinquantasette legislatori, agiscano nella ricerca della verit e del bene per lintero Costa Rica. Il presule si espresso cos dopo la pubblicazione del documento
conclusivo della centosettesima assemblea plenaria della Conferenza
episcopale. Si tratta di un testo che
si esprime sulle recenti elezioni, invitando tutti coloro che sono impegnati in politica a seguire valori fondamentali come il rispetto della dignit umana e dei diritti umani, sociali ed economici di tutti i cittadini. Il dialogo tra Chiesa e istituzioni
civili e politiche va avanti nel Paese
a diversi livelli: monsignor Gabriel
Enrique Montero Umaa, che sar
ordinato vescovo di San Isidro de
El General il prossimo 1 marzo, ha
incontrato il candidato presidente di
Liberazione Nazionale, Johnny

Araya Monge, ricordando che i cittadini hanno diritto a chiedere ai


governanti perch non sono riusciti
a ridurre la povert nel Paese. Nel
voto del 2 febbraio scorso, il Costa
Rica ha eletto il Parlamento ma andr a un ballottaggio il prossimo 6
aprile per scegliere il presidente, tra
Luis Guillermo Rivera Sols del partito Accion Ciudadana (che ha ottenuto al primo turno il 30,84 per
cento dei voti), e Johnny Araya
Monge, di Liberazione Nazionale,
che ha conseguito il 29,64 per cento
dei suffragi.
In vista delle elezioni i vescovi
avevano diffuso un documento, dal
titolo Riabilitare la politica, in
cui si indicavano alcuni criteri con
cui illuminare la scelta elettorale.
Al primo posto era indicato il rispetto per la vita: Nessuno pu disporre della vita propria o di quella
degli altri. Difendere questo diritto
alla base di una societ veramente
democratica.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

mercoled 19 febbraio 2014

Messa a Santa Marta

Per non lasciarsi


contagiare
dalla tentazione
La tentazione si presenta a noi in
modo subdolo, contagia tutto lambiente che ci circonda, ci spinge a
cercare sempre una giustificazione.
E alla fine ci fa cadere nel peccato,
chiudendoci in una gabbia dalla
quale difficile uscire. Per resisterle
bisogna ascoltare la parola del Signore, perch lui ci aspetta, ci d
sempre fiducia e apre davanti a noi
un nuovo orizzonte. questo in
sintesi il senso della riflessione proposta da Papa Francesco durante la
messa celebrata a Santa Marta questa mattina, marted 18 febbraio.
Il Pontefice ha preso lo spunto,
come di consueto, dalla liturgia del
giorno, in particolare dalla Lettera
di san Giacomo (12-18), nella quale
lapostolo dopo averci parlato ieri
della pazienza ha fatto notare
ci parla oggi della resistenza. Resistenza alle tentazioni. E ci spiega
che ciascuno tentato dalle proprie
passioni, che lo attraggono e lo seducono. Poi le passioni concepiscono, generano il peccato. E il peccato una volta commesso, genera la
morte.
Ma da dove viene la tentazione?
Come agisce dentro di noi? Per rispondere a questi interrogativi il
Papa ha fatto nuovamente ricorso
al testo della lettera di Giacomo.
Lapostolo ha osservato ci dice che non viene da Dio ma dalle
nostre passioni, dalle nostre debolezze interiori, dalle ferite che ha lasciato in noi il peccato originale.
Da l vengono le tentazioni. E al
riguardo si soffermato sulle caratteristiche della tentazione, che,
ha detto, cresce, contagia e si giustifica.
Inizialmente, dunque, la tentazione comincia con unaria tranquillizzante, ma poi cresce. Ges
stesso lo diceva quando ha raccontato la parabola del grano e della
zizzania (Matteo, 13, 24-30). Il grano cresceva, ma cresceva anche la
zizzania seminata dal nemico. E cos anche la tentazione cresce, cresce,
cresce. E se uno non la ferma, occupa tutto. Poi avviene il contagio. La tentazione cresce ma ha
spiegato il vescovo di Roma non
ama la solitudine; dunque cerca
un altro per farsi fare compagnia,
contagia un altro e cos accumula
persone. E la terza caratteristica
la giustificazione, perch noi uomini per essere tranquilli ci giustifichiamo.
A questo proposito il Pontefice
ha osservato che la tentazione si
giustifica da sempre, sin dal peccato originale, quando Adamo incolpa Eva per averlo convinto a
mangiare il frutto proibito. E in
questo suo crescere, contagiare e
giustificarsi, essa ci chiude in un
ambiente da dove non si pu uscire

con facilit. Per spiegarlo il Papa


si riferito al brano del Vangelo di
Marco (8, 14,21): quello che
successo agli apostoli che erano sulla barca: avevano dimenticato di
prendere dei pani e si erano messi
a discutere incolpandosi a vicenda
per averli dimenticati. Ges li
guardava. Io penso ha commentato che lui sorrideva mentre li
guardava. E dice loro: Ma ricordate
del lievito di farisei, di Erode? Fate
attenzione, guardatevi!. Eppure
essi non capivano niente, perch
erano talmente presi a incolparsi
che non avevano pi spazio per altro, non avevano pi luce per la parola di Dio.
Lo stesso accade quando cadiamo in tentazione. Non sentiamo la
parola di Dio. Non capiamo. E Ges ha dovuto ricordare la moltiplicazione dei pani per aiutare i discepoli a uscire da quellambiente.
Questo accade, ha spiegato il Pontefice, perch la tentazione ci chiude ogni orizzonte e cos ci porta
al peccato. Quando siamo in tentazione, soltanto la parola di Dio,
la parola di Ges ci salva. Sentire
quella parola ci apre lorizzonte,
perch lui sempre disposto a insegnarci come uscire dalla tentazione. Ges grande perch non solo
ci fa uscire dalla tentazione ma ci
d pi fiducia.
Al riguardo Papa Francesco ha
ricordato lepisodio raccontato dal
Vangelo di Luca (22, 31-32) a proposito del colloquio tra Ges e Pietro, durante il quale il Signore dice a Pietro che il diavolo voleva
passarlo al setaccio; ma nello stesso tempo gli confida di aver pregato per lui e gli affida una nuova
missione: Quando sei convertito,
conferma i tuoi fratelli. Dunque
Ges, ha sottolineato il Santo Padre, non solo ci aspetta per aiutarci
a uscire dalla tentazione, ma si fida
di noi. E questa una grande forza, perch lui ci apre sempre
nuovi orizzonti, mentre il diavolo
con la tentazione chiude e fa crescere lambiente in cui si litiga, cosicch si cercano giustificazioni accusandosi lun laltro.
Non lasciamoci imprigionare
dalla tentazione stata lesortazione del vescovo di Roma. Dal cerchio in cui ci costringe la tentazione si esce soltanto ascoltando la
Parola di Ges ha ricordato, concludendo: Chiediamo al Signore
che sempre, come ha fatto con i discepoli, con la sua pazienza, quando siamo in tentazione ci dica: Fermati. Stai tranquillo. Alza gli occhi,
guarda lorizzonte, non chiuderti,
vai avanti. Questa parola ci salver
dal cadere nel peccato nel momento
della tentazione.

Per tradurre in prassi pastorale lesortazione apostolica di Papa Francesco

Roma parrocchia aperta


di GIAMPAOLO MATTEI
A Roma la Evangelii gaudium comincia a riempire la vita delle parrocchie e delle famiglie. E sta facendo cambiare passo alla missione
cristiana in tutti i quartieri della citt per non lasciare le cose come
stanno, dicono i parroci romani
dando voce al sentire della gente.
La domanda di fondo che le parrocchie stanno ponendo a se stesse
: in che misura quanto chiede il Papa pu essere messo in pratica nella
nostra comunit? Pubblicata il 24
novembre, alla chiusura dellAnno
della fede, lesortazione apostolica
nellidea di Papa Francesco infatti
proprio una proposta viva e concreta per una conversione pastorale e
missionaria.
Per rispondere alle questioni poste dal documento abbiamo ascoltato le testimonianze di alcuni parroci
che, tra gennaio e febbraio, hanno
accompagnato i rappresentanti delle
loro comunit alla messa celebrata
dal vescovo di Roma nella cappella
della Casa Santa Marta.
Il Papa sa bene come vanno le
cose in una parrocchia, conosce la
pastorale sul campo. E leggendo il
testo sembra quasi di sentirlo accanto, di ascoltare tutti questi suggerimenti pratici e vissuti dalla sua stessa voce. Questo commento di un
catechista della parrocchia di San
Giuliano a via Cassia secondo il
parroco don Luigi Lani la testimonianza di come la nostra gente
si sia sentita spinta quasi di getto a
leggere il testo. E, aggiunge il sacerdote, un primo effetto suscitato dal
confronto comunitario sui contenuti
del documento proprio limpegno
nuovo per uno stile di accoglienza e
di maggiore ottimismo in quel che
facciamo.
Se di grande interesse stata la
lettura del capitolo secondo, sulle
sfide del mondo attuale e le tentazioni degli operatori pastorali, don

Lani ha deciso di puntare sulla


Quaresima e sul successivo tempo liturgico di Pasqua per proporre a
tutta la comunit parrocchiale di interrogarsi anche sul quarto capitolo:
la dimensione sociale dellevangelizzazione. In pratica, dice il parroco
di San Giuliano, la proposta sar
quella di consegnare, di domenica in
domenica, un foglio con la presentazione di alcuni numeri significativi
del secondo e del quarto capitolo
della Evangelii gaudium, suggerendo
domande per la riflessione personale. Poi nel giorno della catechesi
degli adulti si lascer uno spazio per
ascoltare le risonanze e condividere
insieme riflessioni e suggerimenti.
Ma anche nel giornale parrocchiale
verr dato ampio spazio a testimonianze e approfondimenti sullesortazione apostolica. Obiettivo dichiarato di don Lani entrare nel
linguaggio e nello stile pastorale del
Papa che, come nostro vescovo, ci
chiede di essere discepoli missionari
capaci di promuovere la nuova evangelizzazione.
Un obiettivo sollecitato espressamente anche dal cardinale vicario
Agostino Vallini, che ha scritto una
lettera al clero, il 20 gennaio scorso,
proprio per dire che nessun discorso pastorale pu prescindere dallo
spirito e dagli orientamenti chiari e
incisivi del documento papale, tanto
da essere indilazionabile farlo conoscere e assimilare, per quanto possibile, da tutte le comunit. Perch
lo studio del testo la raccomandazione del cardinale vicario
non solo un dovere dei preti ma
deve coinvolgere tutti i fedeli, a cominciare dagli operatori pastorali.
E cos, intanto, nella parrocchia
di San Lorenzo in Lucina, in pieno
centro storico, la ricezione della
Evangelii gaudium passa attraverso i
canali della carit e della liturgia.
Abbiamo una mensa che serve oltre cento pasti due sere alla settimana spiega il parroco, monsignor

Nazzareno Di Marco, rimarcando


come sia un servizio reso possibile
da tanti volontari. Ma ora, dice,
vorremmo sviluppare con questa
particolare comunit proprio il tema
della teologia della povert, per
fare in modo che non sia un pur
importante servizio solo umano, ma
acquisti anche una dimensione di fede. Monsignor Di Marco ha individuato
proprio
nelle
pagine
dellesortazione apostolica lo strumento pi adatto per tutti, volontari
e ospiti. Anche lui vede la Quaresima come tempo propizio per questa riflessione. E, sempre in Quaresima, a San Lorenzo in Lucina si
punter anche sulla liturgia. Riprendendo linvito del Papa a celebrazioni pi raccolte e sentite annuncia il sacerdote celebreremo la
messa utilizzando il vecchio coro dei
canonici dove possono prendere posto fino a settanta persone. Lo scopo mettere fine a dispersioni e
distrazioni, provando a creare un clima di raccoglimento e di vera comunione. E questo, aggiunge, un
progetto molto sentito, che ha trovato riscontri anche nelle riunioni di
prefettura.
Per le parrocchie romane lEvangelii gaudium sar dunque soprattutto il testo base di un prolungato
corso di esercizi spirituali in Quaresima. Lo conferma padre Giorgio
Spinello, religioso canossiano e parroco di Santa Maddalena di Canossa, alla borgata Ottavia. Proprio in
questi giorni sta mettendo in programma un incontro che aiuti la lettura e la comprensione del documento per poi viverne davvero gli
orientamenti nella pastorale concreta. In parrocchia sono state distribuite
oltre
duecento
copie
dellesortazione apostolica dice
e proprio la gente che lha letta
venuta in canonica a chiederci di
parlarne insieme. Infatti per padre
Spinello tra la lettura e lattuazione
dei suggerimenti pratici del Papa ci

Convegno internazionale della Pontificia Accademia per la vita nella ricorrenza della fondazione

Ventanni per la persona umana


Ventanni per unistituzione come la nostra
equivalgono a venti giorni di una persona.
Questo per dire che il nostro un organismo
giovane. Ciononostante di strada ne stata
fatta tanta, e non stato sempre un cammino
facile da seguire, soprattutto considerando le
rapide evoluzioni della scienza e i cambiamenti di mentalit, impressionanti per la velocit alla quale si sono realizzati. Ora si tratta
di andare avanti con coraggio, secondo le indicazioni e gli stimoli di Papa Francesco, afferma il vescovo Ignacio Carrasco de Paula,
presidente della Pontificia Accademia per la
Vita, riflettendo sui ventanni di vita dellorganismo, voluto da Giovanni Paolo II (11 febbraio 1994) per sostenere con un supporto
scientifico e antropologico limpegno della
Chiesa in favore della vita umana.
Una missione enorme, dichiara il presidente
al nostro giornale, che sarebbe quasi impossibile svolgere senza laiuto di scienziati e ricercatori di diverse nazioni del mondo che ci
affiancano a seconda delle problematiche da
affrontare. Ci che in questo momento impegna la Pontificia Accademia la sfida posta dalla recente decisione assunta dal Belgio
a proposito del riconoscimento delleutanasia
per i bambini malati terminali. una decisione assurda commenta il presidente che
pu assumere solo gente di potere e non certo
gente di sapere. Le motivazioni apportate,
poi, non hanno alcun senso. Soprattutto perch la scienza offre infinite alternative. Disponiamo di mezzi tali da poter affrontare qualsiasi situazione. Senza considerare poi i va-

Gustav Klimt, Lalbero della vita (1905-1909)

lori intrinseci legati alla malattia e alla persona malata. E la Pontificia Accademia, nel celebrare i suoi ventanni, ha inteso in qualche
modo sottolineare proprio la preziosit
dellessere umano, che non viene mai meno in
nessuna fase della vita, neppure in presenza
di malattie deformanti o terminali. Cos ha
dedicato la sua ventesima assemblea plenaria
a un congresso internazionale sul tema In-

vecchiamento e disabilit che avr luogo dal


20 al 22 febbraio prossimi allAugustinianum.
I lavori prevedono un workshop che si terr
nel pomeriggio del 20 febbraio e per tutta la
giornata seguente, e sar aperto al pubblico,
in particolare a studiosi, ricercatori, operatori
sanitari e studenti. La tematica sar approfondita sotto diverse prospettive: teologico-filosofica, etica e medico-sanitaria, culturale e socia-

le. Linvecchiamento, ha spiegato monsignor


Carrasco de Paula, di norma ha conseguenze
importanti sulle capacit fisiche e intellettuali.
Queste disabilit possono imporre delle modifiche alla vita di ciascuno e limitare lautonomia della persona, aumentando i problemi
quotidiani per lindividuo e la famiglia ma
anche per la societ. La Chiesa ha proseguito chiamata a una nuova riflessione
su questo scenario per dare un contributo e
un sostegno sempre pi qualificato e adeguato.
Nelle tre sessioni del workshop dedicate
al rapporto tra disabilit e condizione umana,
e al tema dellinvecchiamento verso la disabilit, approfondito analizzando dati, problemi,
questioni etiche e proposte dintervento saranno affrontate e discusse le questioni pi attuali del dibattito odierno: tra queste, il problema culturale e sociale dellanziano disabile,
i documenti internazionali a difesa dellanziano, le malattie che possono condurre alla disabilit e lassistenza medica (il care) di cui ha
bisogno la persona malata, la dimensione antropologica e i principi etici da adottare da
parte degli enti e degli operatori sanitari, i bisogni spirituali del disabile, lattenzione particolare che la Chiesa rivolge agli anziani malati e disabili. Sono stati invitati a partecipare
esperti di numerosi Paesi del mondo. Concluder i lavori larcivescovo Zygmunt Zimowski,
presidente del Pontificio Consiglio per gli
operatori sanitari, con una relazione sul rapporto tra la Chiesa e le persone anziane.

vuole il passaggio della mediazione,


in modo da inserire i punti essenziali di quel progetto nel nostro contesto particolare.
Anche monsignor Gianrico Ruzza, parroco di San Roberto Bellarmino in via Panama, ha gi promosso una serie di incontri inseriti
nellitinerario di formazione dei catechisti e degli adulti per riflettere, precisa, sia sullEvangelii gaudium
sia sullenciclica Lumen fidei. Pure
nella parrocchia dei Parioli altri incontri, aperti a tutti, sono in programma in Quaresima. Monsignor
Ruzza ha notato tra quanti hanno
letto il testo uno stupore positivo
per le novit pastorali e per il linguaggio comprensibile. Le ragioni
di tanto interesse spiega vanno
ricercate nel fatto che queste pagine
sono dense di prospettive concrete
per la pastorale ma anche per la vita
personale. una lettura che cambia qualcosa dentro e porta, di
conseguenza, a provare a cambiare
qualcosa fuori.
Gli fa eco don Marco Valenti,
parroco di San Saturnino, nel quartiere Trieste. Racconta di aver gi
messo in cantiere incontri non accademici, magari coinvolgendo anche altri parroci della zona. Per lui
importante prendere dal documento tutte le idee che abbiano una
ricaduta
pratica,
approfittando
dellentusiasmo che ha suscitato. A
San Saturnino, poi, lesortazione
apostolica stata diffusa anche attraverso la piccola libreria parrocchiale. Don Valenti rimasto impressionato dai tanti che lhanno
letta approfonditamente. Il segreto
del testo, aggiunge, sta nel linguaggio immediato, preciso.
Tutti i mercoled di Quaresima,
alle ore 20, lEvangelii gaudium sar
letta con il contributo di due teologi
nella parrocchia di San Giuseppe
allAurelio, in via Trionfale. Per il
parroco, padre Sebastiano Giuseppe
Lai, religioso degli oblati giuseppini
dAsti, si tratta infatti di discernere
le linee di riflessione essenziali di un
documento di fondo che dovrebbe
illuminare la vita di ognuno di noi.
Lintera comunit sar coinvolta nel
confronto e, annuncia padre Lai, lo
stesso stile di dialogo aperto sar
messo in campo in preparazione del
prossimo Sinodo dei vescovi centrato sulla famiglia.
Il gruppo di Azione cattolica
prosegue il parroco di San Giuseppe
ha scelto lesortazione del Papa
come proprio testo di riflessione. Li
ho incoraggiati, nella convinzione
che sono pagine da non far passare
sotto silenzio. Intanto noi sacerdoti, nelle omelie e nei diversi contesti, continuiamo a indicare alcuni
punti centrali utili per la pastorale.
Ma la gente dice colpita in
particolare dalla constatazione che l
ci sono concetti alla portata di tutti.
come se Papa Francesco dicesse a
ciascuno: guarda, io non invento
nulla, ma vi dico quello che ho pensato e che ho vissuto.
Nella parrocchia di SantAlberto
Magno in via delle Vigne Nuove,
lEvangelii gaudium stata ripresa
fin da subito nel consiglio pastorale riferisce il parroco monsignor
Donato Perron, memoria storica del
quartiere. E anche noi sacerdoti
spiega abbiamo iniziato a farla conoscere capillarmente. Cos la gente
ha iniziato a prendere confidenza
con il documento. Decisiva a questo proposito, aggiunge, stata
lidea di distribuirne molte copie.
Ora, conclude, in Quaresima organizzeremo alcuni incontri specifici
per approfondire meglio il testo e
non perdere loccasione di farlo davvero nostro.

Potrebbero piacerti anche