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2015

Linnovazione del motore a scoppio:


una scintilla di creativit italiana

TO BE PRECISE

THANKS TO
Fondazione Barsanti e Matteucci - Lucca

CONCEPT, COPYWRITING, GRAPHIC DESIGN


www.primalinea.net - Pordenone

STILL LIFE
Renato Bianchini - San Vito al Tagliamento

PRINTED BY
Arti Grafiche Favia - Modugno (BA)

5 giugno 1853. Una memoria depositata presso lAccademia dei Georgofili di Firenze sancisce una tappa fondamentale nella storia dellumanit: un rapporto
riguardante alcuni nuovi esperimenti dei signori Eugenio Barsanti e Felice Matteucci. Che cosa contiene di cos importante e riservato il plico?
Il documento verte sul concetto dimpiegare come forza motrice la combinazione detonante del gas ossigeno col
gas idrogeno da incendiare per mezzo
di scintilla elettrica. il principio del
motore a scoppio, approfondito nella relazione con dovizia di dettagli tecnici e
funzionali. Comincia unepopea in movimento, approdata fino ai nostri giorni, con
continue innovazioni scaturite da questo incipit: dai primi motori Diesel, allo sviluppo della tecnologia Common Rail, che ha visto BROVEDANI in prima linea.
Oggi, con inoppugnabili documenti, possiamo affermare che la moderna mobilit
quindi figlia dellingegno dei due inventori toscani, non solo per priorit, ma anche per qualit: il loro un motore efficiente, che raggiunge il 14% di rendimento,
contro il 4% e il 12% ottenuti da quelli di Etienne Lenoir del 1860 e di Otto-Langen
del 1867, per molto tempo ritenuti i padri di questa invenzione. Il recente riconoscimento del primato italiano anche dovuto al decisivo impegno filologico della
Fondazione Barsanti e Matteucci di Lucca. Alla luce di questi studi, il motore a
scoppio appare cos il frutto di una societ di fiducia e di pensiero, nata dallincontro miracoloso tra due personalit differenti e complementari, capaci di brillare
insieme nel firmamento della creativit italiana.

BARSANTI & MATTEUCCI:

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Introduzione alla
memoria depositata
da Barsanti e Matteucci
presso lAccademia
dei Georgofili di Firenze
il 5 giugno 1853.
Seguono dodici pagine
di dettagliate descrizioni
tecniche di alcuni nuovi
esperimenti.
In copertina la busta
sigillata che conteneva
questo prezioso
documento.

Il calendario 2015 dedicato a Barsanti e Matteucci, per BROVEDANI un duplice


omaggio.
Un omaggio universale alla forza innovativa che scaturisce sempre da un rispettoso e calibrato incontro tra intelligenze e competenze, da un lavoro
di squadra e di sistema.
Un omaggio particolare alle scintille
di creativit BROVEDANI, a quelle idee diventate componenti capaci di aggiungere valore alla meccanica automobilistica e aerospaziale: sulla scia di quella straordinaria intuizione tecnologica che ha spalancato le grandi strade della terra,
dellacqua, dellaria.

UN DUPLICE OMAGGIO
AL TALENTO ITALIANO

33078 San Vito al Tagliamento (PN) Italy - Z.I. Ponte Rosso - Via Venzone, 9 Ph. 0434.849511 Fax 0434.849564 www.brovedanigroup.com

B&M: UNA BIOGRAFIA CONGIUNTA


12 febbraio 1808. Nasce a Lucca Felice Matteucci, figlio dellavvocato Luigi Matteucci,
Ministro di Giustizia del Principe Felice Baciocchi, e della nobildonna Angiola Tomei-Albiani di Pietrasanta. Frequenta il Real Liceo di Lucca e il Real Collegio Borbonico di Parigi,
dove il padre Rappresentante del Granduca di Toscana. Completa gli studi di meccanica
e idraulica allUniversit di Firenze.
12 ottobre 1821. Nasce a Pietrasanta Niccol Barsanti, figlio dello scalpellino Angelo
Barsanti e di Angela Francesconi. Gracile, di umile famiglia, frequenta fino a 17 anni lIstituto delle Scuole Pie nel Convento di SantAgostino a Pietrasanta, tenuto dagli Scolopi.
Nel 1837 intraprende a Firenze il Noviziato, diventando poi Scolopio con il nome di padre
Eugenio. Concluso questo percorso spirituale, prosegue gli studi di matematica e fisica
presso il collegio San Giovannino e lOsservatorio Ximeniano di Firenze.
1835 circa. A soli 27 anni Felice Matteucci realizza il progetto, mai attuato, per prosciugare la palude di Bientina.
1841. Eugenio Barsanti trasferito al collegio San Michele di Volterra, dove insegna matematica e fisica. Qui nel 1843 intuisce il principio del motore a combustione interna.
1845. Eugenio Barsanti ordinato sacerdote. Prosegue intanto lattivit didattica e dal
1849 docente di fisica e matematica presso il collegio San Giovannino di Firenze.
1850 circa. Incontro tra Barsanti e Matteucci e inizio della loro collaborazione.
5 giugno 1853. Barsanti e Matteucci depositano presso lAccademia dei Georgofili di Firenze la memoria tecnica sul primo motore a scoppio. Nel decennio successivo, con risultati
alterni, intensificano lattivit in questo campo, con molti brevetti e realizzazioni.
14 ottobre 1859. costituita la Societ anonima del nuovo motore Barsanti e Matteucci.
1862. Felice Matteucci, provato da un esaurimento nervoso, si dimette dalla societ.
19 aprile 1864. Affaticato e vinto da una febbre tifoide, Eugenio Barsanti muore a Seraing, in Belgio. Termina, di fatto, la grande sfida del motore a scoppio di Barsanti e Matteucci.
13 settembre 1887. Vittima di una nuova crisi depressiva, Felice Matteucci si spegne nella
sua dimora di Capannori, vicino a Lucca.

Piazza del Duomo


a Pietrasanta: un museo
allaperto di scultura
contemporanea.
In Toscana la creativit
continua a essere viva.

Dettaglio della facciata


romanica
della Cattedrale
di San Martino a Lucca.

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GENNAIO

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FEBBRAIO

LA VOLONT: PRINCIPIO DI CREAZIONE


La storia dellinvenzione del motore a scoppio
non concede grandi spazi alle biografie dei suoi
EUGENIO BARSANTI protagonisti.
Lunico ritratto di Niccol Barsanti evoca il fisico gracile e la giovane
et del maestrino del collegio San Michele di
Volterra.
Niccol, diventato Scolopio con il nome di padre Eugenio, in realt un eccezionale esempio di determinazione: figlio di uno scalpellino
di Pietrasanta, ai piedi delle Alpi Apuane, ha nel
DNA la tempra della propria terra, dove si cava e
si scolpisce il marmo. Possiede quella rara capacit di perseguire unintuizione, per darne forma
e precisa concretezza.

Nella primavera del 1843, durante un esperimento scolastico con la pistola di Volta, Barsanti
intravede il principio della detonazione come
possibile forza motrice meccanica. Da quel momento, per oltre un ventennio, simpegna a realizzare il suo progetto. la sua ostinazione
unita alla coscienza dei propri limiti a cercare
lincontro fatale con Felice Matteucci. la sua
estrema caparbiet imprenditoriale a portarlo in
Belgio, per produrre il motore a scoppio. L, forse
provato da eccessive fatiche, si spegne il 19 aprile 1864, alla soglia di quella che avrebbe potuto
essere la realizzazione del suo sogno.

Con il suo esempio, Eugenio Barsanti incarna


il concetto della volont come principio creativo e motore
d e l l i n g e g n o LA TENACIA DI UNIDEA
umano, ponendosi come riferimento morale e
motivazionale anche per BROVEDANI. Come insegna Edison, il genio per l1% ispirazione e
per il 99% traspirazione, sudata conquista. la
tenacia di unidea.

1. La pistola di Volta.
2. Piazza del Duomo a Pietrasanta.

iventare il primo fornitore europeo di alberi temprati per le applicazioni automobilistiche pi avanzate. Creare questi componenti con materiali evoluti, precisioni al millesimo di millimetro,
trattamenti termici con totale assenza di difetti, gradi di finitura atti
a ridurre le usure, a fronte dei crescenti stress cui sono sottoposte
le nostre auto. Operare con linee automatiche a pluritecnologia, introdotte per primi da BROVEDANI gi nel 1989. Produrre oltre
40.000 alberi al giorno. Contribuire soprattutto al miglioramento
continuo delle prestazioni dei prodotti dei nostri clienti. Come i motori di avviamento Start&Stop che decuplicano il loro lavoro nella
vita di unauto, aiutandoci a ridurre i consumi, o come i compressori degli impianti di climatizzazione, ogni giorno pi leggeri e pi
potenti, con impiego di refrigeranti meno inquinanti, grazie a una
meccanica sempre pi sofisticata e performante.
Conseguire insieme queste prestazioni e consolidarle nel lungo periodo, significa fondare le proprie strategie industriali su una
consapevole determinazione, essenziale per sostenere nel tempo la
creativit dei processi adottati.

Alberi per compressori


e motori di avviamento Start&Stop

LISPIRAZIONE SPERIMENTALE: IL MOTORE MONOCILINDRICO


La cultura di una terra pu influire sulla creativit tecnologica? La Toscana di Barsanti e Matteucci, con i suoi tesori, sembra rispondere a questa
domanda. Dove esiste Michelangelo, c anche Galileo. Dove larte complessa perfezione, la mente pu concepire larmoniosa meccanica di un
motore a scoppio. Gli approfondimenti del Calendario BROVEDANI 2015, dedicati ai vari motori di Barsanti e Matteucci, vogliono partire da uno
stimolante accostamento tra bellezza e tecnologia, sublime e utile, humus e idea. Licona galileiana della Torre di Pisa ci avvicina cos al primo
motore sperimentale del 1853, un monocilindro di ghisa con stantuffo e valvola, di tipo gravimetrico, funzionante a tre tempi:
1. aspirazione si aspirano lossigeno e lidrogeno, che compongono il miscuglio tonante;
2. scoppio un rocchetto di Ruhmkorff ovvero un trasformatore utilizzato per produrre impulsi ad alta tensione partendo da una sorgente di
corrente continua a bassa tensione produce una scarica elettrica che fa scoppiare la miscela e salire lo stantuffo fino al punto pi elevato
della sua corsa di andata;
3. scarico lo stantuffo discende per gravit, espellendo i residui di scarico e trasformando il suo moto rettilineo in quello circolare del volano,
grazie a una cremagliera in presa con un pignone, reso libero da un cric durante la corsa di andata. La trasmissione meccanica quindi differita alla sola corsa di ritorno.
I principi del ciclo a tre tempi e dellazione differita saranno le costanti basilari di tutti i successivi motori a scoppio di Barsanti e Matteucci.

SCINTILLE B&M

SCINTILLE BROVEDANI

DETERMINATI VERSO LA META

Il primo motore
monocilindrico
di Barsanti
e Matteucci,
sullo sfondo
di una pagina
della Memoria
depositata presso
lAccademia
dei Georgofili
il 5 giugno 1853:
teoria
e applicazione!

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APRILE

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UNA PASSIONE COLTIVATA IN OGNI DETTAGLIO


Lincontro tra Barsanti e Matteucci lincontro
tra lintuizione teorica del fisico e le competenze
dellingeFELICE MATTEUCCI meccaniche
gnere, che consentono lefficace compimento dellidea. A differenza
del sacerdote di Pietrasanta, Felice Matteucci
un personaggio fragile e tormentato. Sa affrontare grandi imprese con costante dedizione, ma
anche vittima di dolorosi periodi di depressione.
Figlio della buona borghesia di Lucca, giovane
autore di apprezzate poesie, studioso eclettico
e profondo, divide la sua passione tra idraulica
e meccanica. A soli 27 anni propone un ambizioso progetto per il prosciugamento del Lago di
Bientina.

unidea riconosciuta e apprezzata per la grandiosa visione dinsieme e laccuratezza dei calcoli
e dei dettagli. Rester per solo un dolce, incantevole sogno giovanile, cullato per il resto della
vita con nostalgia, ma irrealizzato per sfortunate
circostanze.
Dal 1850 Felice Matteucci si getta a capofitto
nellimpresa del motore a scoppio, perseguita
con lamico e socio fino al 1862, quando vinto da un esaurimento nervoso. Con la morte di
Eugenio Barsanti nel 1864, anche il suo secondo
grande sogno destinato a infrangersi.

Figura complessa e inquieta, Felice Matteucci


impersona la genialit della soluzione ingegneristica sostenuta dal rigore
operativo. Dai documenti e TO BE PRECISE
dalle testimonianze epistolari emerge una sistematica meticolosit, anche nel rapporto con fornitori e collaboratori. Quella propensione verso
il to be precise che rende concreto limpossibile
ed lessenza stessa della filosofia BROVEDANI.

1. Un dettaglio del progetto originale di Felice Matteucci


per il prosciugamento del Lago di Bientina.
2. Piazza dellAnfiteatro a Lucca.

el campo delliniezione diesel Common Rail, BROVEDANI porta


importanti contributi nellindustrializzazione sia diniettori con
valvola solenoide, sia diniettori piezoelettrici: qui richiesta una
tolleranza di 2 decimi di millesimo di millimetro in componenti a
2.500 bar di pressione, con una produzione di oltre 30.000 pezzi
al giorno. La riduzione dei consumi e delle emissioni delle nostre
auto presuppone una precisione elevatissima dei componenti meccanici coinvolti nei sistemi diniezione, una cura maniacale di ogni
dettaglio, moltiplicata nei vari processi produttivi: dalle operazioni
di tornitura ad alta produttivit, ai trattamenti termici con caratteristiche uniche di ripetibilit e affidabilit per garantire nel tempo la
stabilit del prodotto, alle finiture atte a creare superfici perfette
per la tenuta idraulica del sistema mediante le tenute meccaniche,
le uniche in grado di resistere alle enormi pressioni in gioco.
Solo cos limpossibile diventa possibile: migliaia di volte al giorno e
per lunghi periodi. Lo testimoniano oltre 60 milioni di pezzi prodotti in 13 anni, con Zero scarti.

Disco darresto

LINTUIZIONE RADDOPPIATA: IL MOTORE BICILINDRICO


possibile che la vista, dalla Torre dei Guinigi di Lucca, di due campanili ravvicinati abbia ispirato Barsanti e Matteucci? Il modello costruito secondo il certificato inglese del 1854 quello pi noto e rappresentativo dellinvenzione dei due toscani. Con buona probabilit costituisce la prima
applicazione utile di questa tecnologia, impiegata in alcune macchine utensili dellOfficina della Stazione Ferroviaria Maria Antonia di Firenze,
come riportano gli Atti del R. Istituto Lombardo di Scienze, Lettere ed Arti, vol. III, fasc. XVII, Milano 1863.
un motore bicilindrico, a combustione interna, di tipo gravimetrico, ad azione differita alla corsa di ritorno. alimentato con una miscela didrogeno e aria. Il ciclo sempre a tre tempi: aspirazione, scoppio, scarico.
Il principio basilare di funzionamento lo stesso del primo prototipo, con la novit decisiva dellimpiego di due pistoni, accoppiati tra loro
tramite una ruota dentata: il movimento delluno in un senso, costringe laltro a muoversi nel senso opposto. Ogni pistone a sua volta dotato di
una cremagliera, che ingrana con un pignone solidale allalbero motore solo nella corsa di ritorno. Le oscillazioni sfasate dei due pistoni rendono
cos continua la trasmissione del moto allalbero motore, determinando un movimento circolare quasi uniforme.

SCINTILLE B&M

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MOLTIPLICARE LA PRECISIONE

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LO SVILUPPO TENACE DI UNIDEA


Lavventura dei motori a combustione interna
di Barsanti e Matteucci attraversa una dozzina
IL MOTORE danni.
Il primo, fabbricato dallOfficina
A SCOPPIO Benini di Firenze nel 1853, monocilindrico, di tipo gravimetrico. Come tutti
quelli successivi, funziona con un ciclo a tre tempi (aspirazione, scoppio, scarico) ed ad azione differita: infatti durante la corsa di ritorno
che il moto rettilineo del pistone si trasforma in
quello circolare di un volano, grazie a una cremagliera che va in presa con un pignone dentato.
Dal 1856 la volta del motore bicilindrico: due
pistoni verticali concorrono sullo stesso albero,
conferendone continuit di movimento.

Un esemplare in uso presso la Stazione Ferroviaria Maria Antonia di Firenze, fa addirittura funzionare un trapano e una cesoia!
Con lo scopo di equipaggiare i battelli per la navigazione sul lago di Como, Barsanti e Matteucci
costruiscono un motore monocilindrico orizzontale a pistoni contrapposti, evolvendolo
poi in un modello a due cilindri orizzontali con
un nuovo sistema di trasmissione a manovelle e
bielle. Il motore Bauer del 1863 ispirato al brevetto inglese del 1857 e destinato alla manifattura di nuovo monocilindrico con pistone
ausiliario e rilancia la cremagliera e il pignone.

Quella di Barsanti e Matteucci una conquista


in continua discussione, improntata a quel miglioramento continuo
MIGLIORAMENTO
che nel modus operandi di BROVEDANI. CONTINUO
Una tenacia innovativa, fondata su intuizioni
geniali, come luso di una miscela idrogeno-ossigeno per la combustione: economica, ecologica, attuale!

Una foto del motore di Barsanti e Matteucci, realizzato


dalla ditta Bauer nel 1863, conservata presso lArchivio
Storico dellIstituto Ximeniano di Milano.
Sullo sfondo il progetto del motore bicilindrico basato
sul brevetto inglese del 12 giugno 1854.

a realizzazione di nuove tecnologie per ottenere tolleranze di 5


decimi di millesimo di millimetro su superfici cilindriche di
pistoni per le pompe diesel a 2.500 bar di pressione, richiede
capacit di apprendimento e costanza nel miglioramento continuo.
Per produrre migliaia di pezzi al giorno con Zero scarti, sono
necessarie pi performance ai massimi livelli: la capability del processo e delle tecnologie produttive; i metodi di produzione, la loro
gestione e il loro controllo; la competenza e lattitudine delle risorse
umane a gestire questa complessit. A ci si aggiunga la tensione
costante a migliorare il prodotto in ogni sua parte, qualit, costo,
delivery performance, cos da fornire ogni giorno al nostro cliente
qualcosa di nuovo che lo aiuti a valorizzare il suo servizio verso il
cliente finale. Un impegno quotidiano sempre al 100%!
Solo cos BROVEDANI pu raggiungere standard di prodotto e livelli di efficienza operativa che garantiscano al cliente qualit nella
quantit, con una produzione di 500.000 pezzi al mese, attraverso processi dindustrializzazione complessi, che assicurano queste
prestazioni con continuit e per cicli di vita pluriennali.

Pistone pompa

PROVE DI LOCOMOZIONE: IL MOTORE A PISTONI CONTRAPPOSTI


Nel 1857 Barsanti e Matteucci colgono lopportunit di costruire un motore a combustione interna per i battelli della Compagnia di navigazione
Lariana di Como, che aveva intuito le potenzialit di questa tecnologia rispetto al motore a vapore.
La necessit di evitare oscillazioni verticali, critiche per la stabilit degli scafi, ispira la concezione del motore a pistoni contrapposti: in uno
stesso cilindro orizzontale (!) alloggiano due pistoni, quasi in contatto, con corse lievemente differenti. Lo scoppio della miscela tra i due pistoni ne determina i movimenti in direzioni opposte. Quando limpulso dellesplosione bilanciato dalla pressione atmosferica, comincia la corsa di
ritorno e le cremagliere solidali con i pistoni ingranano con i pignoni per trasmettere il moto circolare ai due alberi ausiliari, a loro volta in presa
con lalbero motore principale. La presenza di un volano garantisce regolarit di funzionamento.
I prototipi sono costruiti verso il 1858, tra mille difficolt, in due versioni: il motore a un solo cilindro da 20 CV della Ditta Calegari di Livorno non
risulta soddisfacente; quello da 8 CV della Fonderia Benini di Firenze riscuote documentati consensi per le sue prestazioni. Con buona probabilit,
come si desume dalle fatture, deve trattarsi di un motore a due cilindri, ognuno dei quali a pistoni contrapposti.

SCINTILLE B&M

SCINTILLE BROVEDANI

MIGLIORAMENTO CONTINUO

Modello parziale,
limitato a un
solo cilindro,
di motore
bicilindrico
del tipo Benini.
Sullo sfondo
il disegno, tratto
dal brevetto
francese del
4 febbraio 1859,
del motore
monocilindrico
a pistoni
contrapposti
(evidenti
nella sezione).

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INNOVAZIONE: UN BENE DA DIFENDERE


La priorit nellinvenzione del motore a
scoppio di Barsanti & Matteucci, rispetto a
e Otto-Langen, emerUN DECENNIO Lenoir
ge lampante dalla cronologia
DI BREVETTI dei loro brevetti e privative:
memoria depositata presso lAccademia
dei Georgofili di Firenze del 5 giugno 1853;
certificazione inglese del 12 giugno 1854; brevetto inglese del 1 dicembre 1857; privativa
piemontese del 30 dicembre 1857; brevetto
francese del 9 gennaio 1858; 2 brevetti belgi
del 10-12 febbraio 1858; privativa piemontese
del 26 luglio 1858; brevetto francese del 4 febbraio 1859; 3 privative piemontesi del 9-14-15
ottobre 1861 (con Babacci); brevetto inglese
del 31 dicembre 1861 (con Babacci); brevetto
francese del 31 marzo 1862 (depositato dal

solo Matteucci); brevetto belga del 16 luglio


1862 (con Babacci).
Per confronto il brevetto francese di Etienne
Lenoir del 24 gennaio 1860. Quello inglese
di Nikolaus August Otto del 24 agosto 1863.
Il primo si riferisce a un motore ad azione diretta, applicato a un autoveicolo gi nel 1863.
Il secondo quasi identico a quello di Barsanti
e Matteucci. A dispetto di queste evidenze, il
successo non arride ai due italiani, sfavoriti da
un clima tecnologico e industriale arretrato.

Le fortune di Lenoir e Otto-Langen decollano


invece grazie allopportunit di produrre e testare i propri motori
LA FORZA DI UN
su larga scala, operando in paesi alla- SISTEMA VIRTUOSO
vanguardia rispetto a unItalia nascente. Come
insegna lesperienza BROVEDANI, linnovazione
si protegge non solo con la tutela delle idee, ma
soprattutto con la forza di un sistema virtuoso,
capace di favorire la loro industrializzazione e
commercializzazione.

a capacit tecnica da sola non basta: bisogna portare il massimo della tecnologia nel mondo, in modo professionale e industriale. Il valore va concepito e certificato su scala planetaria. Va
costruito con le risorse complementari e lattitudine allinterazione
e integrazione reciproca delle varie unit di ununica azienda senza
frontiere.
Oggi BROVEDANI contribuisce a introdurre liniezione diretta a
benzina nel mercato NAFTA: con tecnologia pensata, definita e testata in Italia, produce in Messico componenti per liniezione diretta a benzina creati in Germania! Questa produzione sar portata da
zero a 10 milioni di pezzi nel 2015, in meno di 3 anni! Un sistema
produttivo globale, ai vertici di precisione, qualit, efficienza.
Non si esportano vecchie tecnologie nei paesi cosiddetti emergenti, si esportano i processi produttivi ai massimi livelli di competenza, grazie al talento tutto italiano di BROVEDANI di generarli.
Decisiva diventa allora la capacit di trasferire esperienze e sapere
tecnologico nelle varie culture del mondo, cogliendo opportunit
dalle differenze e minimizzando i rischi.
Solo cos si mantiene un vantaggio competitivo nei vari mercati.

Componenti per iniezione


diretta benzina

UN NUOVO SISTEMA CON TECNOLOGIE DI TRASMISSIONE ALLAVANGUARDIA


Nel 1861 Barsanti, Matteucci e Gianni Battista Babacci depositano una privativa piemontese e un successivo brevetto inglese, dove il motore per
la locomozione concepito secondo un nuovo sistema. Si tratta di un motore a due cilindri, ognuno contenente due pistoni contrapposti.
La radicale innovazione nella meccanica di trasmissione allavanguardia: le cremagliere e i pignoni sono qui sostituiti da una coppia di leve
a bilanciere che comunicano il movimento oscillatorio allalbero motore tramite bielle, convertendolo in moto circolare per mezzo di eccentrici.
Sullalbero sono inseriti una puleggia, per trasmettere il moto allutilizzatore, e un volano, per accumulare energia cinetica e superare i punti morti
del motore.
La costruzione del prototipo affidata alla ditta Escher Wyss e CO. di Zurigo, che completa il lavoro in soli due mesi. Questo motore bicilindrico
a 12 CV presentato alla I Esposizione Italiana di Arti e Manifatture a Firenze del 1861 e accolto con favore per il suo regolare funzionamento e la
sua silenziosit, come risulta anche da Atti del 1863 del Reale Istituto Lombardo di Milano: Bisogna dire che il suo moto dazione paresse soddisfacente, dacch invogli parecchi industriali a farne richiesta.

SCINTILLE B&M

SCINTILLE BROVEDANI

UN VALORE UNIVERSALE

Un modello
riscostruito
ispirato
al motore
Escher Wyss.
Sullo sfondo i
disegni
del secondo
brevetto inglese
del 1861,
dove appare
evidente il nuovo
sistema
di trasmissione
del tipo
biella-manovella.

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SETTEMBRE

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OTTOBRE

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UNA RETE DI TECNOLOGIA E DI PASSIONE


EI

La vicenda del motore a scoppio di Barsanti e


Matteucci, con i suoi alti e bassi, esprime limdel lavoLA SOCIET portanza
ro di squadra.
COLLABORATORI Prezioso lhumus
culturale dellOsservatorio Ximeniano di Firenze,
un ambiente religioso e scientifico diretto da figure appassionate e carismatiche come Padre Inghirami, Padre Antonelli, Padre Cecchi. Il secondo, in particolare, mentore di Eugenio Barsanti
e fautore del suo incontro con Felice Matteucci.
Sul fronte produttivo, sono decisivi la collaborazione e il dialogo con i costruttori meccanici: le
Officine Benini di Firenze destinate a diventare la
storica Fonderia del Pignone, la Fonderia Calegari di Livorno, la Ditta Escher Wyss e Co. di Zurigo,
la Societ Bauer di Milano. La continua ricerca

di produttori allaltezza della complessa sfida


dellindustrializzazione, in unItalia ancora artigiana, porta Barsanti allo Stabilimento Cockeril
di Seraing, in Belgio, dove trova la morte.
Anche sul fronte interno, il rapporto tra i soci si
rafforza e si estende. Il 21 ottobre 1854 i due inventori si uniscono nellAssociazione per la Costruzione di un nuovo Motore, il 14 ottobre 1859
fondano la Societ anonima del nuovo motore
Barsanti e Matteucci, che associa come collaboratore Giovan Battista Babacci e avr anche
come futuri direttori tecnici Padre Antonelli e
Padre Cecchi.

un percorso che scaturisce da unintuizione individuale, si consolida in uno splendido binomio


creativo, coinvolge una rete
UN NETWORK
di risorse umane, centri
di ricerca, fornitori capaci, STRATEGICO
portatori dinteresse: quel network strategico
essenziale anche per realt industriali allavanguardia come BROVEDANI.

1. Azione della Societ Anonima del Nuovo Motore Barsanti


e Matteucci (originale conservato presso lOsservatorio
Ximeniano di Firenze).
2. Frontespizio dello Statuto della Societ Anonima
del Nuovo Motore Barsanti e Matteucci.

rodurre componenti per pompe diesel ad alta pressione richiede molte tecnologie e multidisciplinarit delle persone
coinvolte, per raggiungere livelli di precisione elevatissimi: zero
parti per milione dal 2010 a oggi per circa 20 milioni di pezzi.
Quando si affrontano prodotti complessi, che richiedono dieci operazioni diverse e sei tecnologie per ottenere il risultato adeguato
alle previste funzionalit, niente va lasciato al caso. Ogni operazione deve avere in quella precedente il proprio fornitore interno e in
quella successiva il proprio cliente. La sequenza va adeguatamente
preparata in ogni dettaglio, in quanto la tenuta della catena dipende dallanello pi debole, non da quello pi forte.
Integrare tutte le tecnologie, gestirle in un unico ambiente di lavoro,
con un unico team, dalla progettazione del processo alla produzione, il valore aggiunto che BROVEDANI offre ai propri clienti:
questo ha valso a BROVEDANI due premi come miglior fornitore
mondiale dellanno, testimoniando come il lavoro di squadra e lintersezione di competenze sia lunica arma efficace per affrontare e
vincere le sfide pi complesse.

Rider e Tappet

UN MOTORE MONOCILIDRICO PER LINDUSTRIA LEGGERA


Il 1 dicembre 1857 Barsanti e Matteucci depositano il primo brevetto inglese per linvenzione di un motore monocilindrico, senza o con pistone
ausiliario (counter piston), previsto per aspirare i gas della miscela ed espellere i prodotti di scarico. La costruzione viene per accantonata per
anni, a causa dellimpegno focalizzato sui prototipi per la locomozione navale.
Lopportunit di realizzare un motore leggero ed economico, adatto alle applicazioni nellindustria leggera, rilancia il brevetto del 1857 e su questa
base nel 1863 fabbricato dalla Societ Bauer di Milano un nuovo modello: monocilindrico, con pistone ausiliario e la trasmissione del movimento a un volano tramite pignone e cremagliera.
Il motore Bauer sottoposto a una Commissione del Reale Istituto Lombardo, che ne rileva la superiorit di prestazioni rispetto al motore di
Lenoir, assegnando una medaglia dargento a Barsanti e Matteucci. I due inventori restano per delusi, avendo contato a ragione sul massimo
riconoscimento. Hanno, infatti, piena consapevolezza della superiorit della loro creatura, come sottolinea Barsanti in un opuscolo commerciale:
Da questi dati officiali segue con tutta evidenza che dal lato economico il Motore italiano sta al Motore francese nel rapporto di 0,34 a 2,75
quindi produce un consumo pi che 8 volte minore.

SCINTILLE B&M

SCINTILLE BROVEDANI

UN PERFETTO GIOCO DI SQUADRA

Un motore
Barsanti
e Matteucci
del 1863,
realizzato
dalla ditta Bauer
e oggi ricostruito
ed esposto
presso la Mostra
permanente
della Fondazione
Barsanti
e Matteucci
a Lucca.
Sullo sfondo
il disegno
del motore
cilindrico a
pistone ausiliario
del primo
brevetto inglese:
si possono
notare
i due pistoni.

www.brovedani.it

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NOVEMBRE

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DICEMBRE

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VALORIZZARE LECCELLENZA ITALIANA


Con sede a Lucca in uno storico edificio dei Guinigi, signori della citt nel Quattrocento la FondaBarsanti
LA FONDAZIONE zione
Matteucci
BARSANTI E MATTEUCCI impegnata dal
2003 nella ricostruzione della verit sullinvenzione del motore a scoppio e nella valorizzazione di
quellassoluta creativit italiana espressa dai due
geni toscani. Barsanti e Matteucci vanno ricordati
non solo come inventori, ma anche come uomini di
alto profilo morale, tesi consapevolmente alla creazione di una tecnologia sostenibile, pratica e sicura, senza precedente consumo, senza perdite finali, senza glincomodi e i pericoli del vapore. Una
tecnologia concepita per il bene delluomo, come
traspare da una lettera di Barsanti a Papa Pio IX:
mi ha sempre animato e sostenuto il pensiero
che lopera mia, sebbene miri per se stessa a un

utile tutto materiale e terreno, pu tuttavia, e deve


indirizzarsi ad un fine pi nobile ed elevato, nellinteresse morale e religioso del popolo .
Questa etica limpida, fondata innanzitutto sul generoso riconoscimento dellaltro, come testimonia
la smentita di Barsanti a un articolo dellAlmanacco Toscano del 1858 che gli attribuiva la paternit
esclusiva del motore a scoppio: Linvenzione della
quale si tratta () appartiene in comune nella sua
origine e nel suo progressivo sviluppo al sottoscritto ed al suo amico Signor Felice Matteucci di Firenze, valente cultore delle scienze fisico-matematiche. Tanto dichiaro per debito di giustizia.

Difendere e trasmettere idee e valori, essenziale per il prestigio e il futuro di una nazione,
di una societ, di unimpresa.
Ogni passo in avanti si fonda FARE SCUOLA
sulla coscienza, il consolidamento e la trasmissione della propria eccellenza: tecnologica e non
solo. Fare scuola una prerogativa della cultura
aziendale Brovedani.

Lo stemma nobiliare dei Guinigi venuto alla luce durante


i lavori di ristrutturazione del Mostra permanente
della Fondazione Barsanti e Matteucci di Lucca: prezioso
scrigno di memoria tecnologica e di memoria storica!

alorizzare leccellenza made in Italy significa per BROVEDANI non solo offrire i migliori prodotti del momento, ma anche esportare nel mondo i processi produttivi pi avanzati, in un settore competitivo e in continua evoluzione come quello dellauto e dei motori a scoppio, che richiede tecnologie sempre pi raffinate per ridurre i consumi e per migliorare le prestazioni, possibilmente con diminuzione dei costi.
Oggi necessario essere GLOCAL: pensare Globali ed agire Locali. La tecnologia pu essere concepita in un luogo
del mondo, ma deve poter essere applicata ovunque, dove i mercati lo richiedono.
Questa filosofia attuata con un modello di localizzazione strategica, con societ operative prossime alle aziende
clienti, autonome e veloci e con un quartier generale in Italia, al tempo stesso propulsore e collettore creativo
del network BROVEDANI, con le massime expertise a disposizione di tutto il gruppo in modo da non perder nulla
del passato e costruire molto per il futuro. Una rete legata da un sistema informativo e gestionale unico, SAP, che
consente di tenere sotto controllo gli andamenti delle singole societ e dei singoli prodotti in tempo reale.
In meno di 10 anni, dal 2005 ad oggi, Brovedani ha avviato la produzione di circa la met dei suoi volumi attuali in
paesi emergenti, senza perdere il valore aggiunto dellItalia.
GALANTA
SLOVAK REPUBLIC

QUERETARO - MEXICO
SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN)

ITALY

MODUGNO - BARI

UNA STORIA TECNOLOGICA CHE CONTINUA ANCORA OGGI


La storia del motore a scoppio trasmette due grandi insegnamenti. Il primo quello sul valore di unidea, che dipende sempre e comunque dallambiente che laccoglie e la favorisce. In tal senso la vicenda di Barsanti e Matteucci drammaticamente esemplare: i due geni toscani non riescono
a imporre la loro invenzione rivoluzionaria, lottando pi di dieci anni in unItalia agli albori, impreparata, incapace di sostenere questa sfida tecnologica. Non accade altrettanto al francese Lenoir e ai tedeschi Otto e Langen. Il primo subito in grado di fabbricare il suo motore a scoppio
ad azione diretta in circa 400 esemplari. l secondi con il brevetto del 1864 che ricalca quelli di Barsanti e Matteucci possono contare sul solido
terreno industriale tedesco: nel 1867 la loro invenzione ottiene la medaglia doro allEsposizione Universale di Parigi. Sullonda del successo, nel
1876 nasce il motore a quattro tempi, prodotto nel decennio successivo in 50.000 esemplari nei soli Stati Uniti!
La seconda riflessione riguarda la longevit di unidea radicalmente innovativa: come unaraba fenice, il motore a scoppio continua a risorgere,
grazie a successive evoluzioni che migliorano e diversificano il suo straordinario principio. Motore a 4 tempi. Motore a 2 tempi. Motore Diesel con
autoaccensione. Apparato diniezione Diesel Common Rail A distanza di oltre 160 anni, la meravigliosa scintilla di Barsanti e Matteucci continua
a scoccare pi viva (e perfetta) che mai.

SCINTILLE B&M

SCINTILLE BROVEDANI

ESPORTARE CREATIVIT

www.brovedani.it

1.
Motore
di Lenoir (1860)
2.
Sezione di motore
di Otto-Langen
(1867).

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