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STORIA DELLA MUSICA MODERNA E CONTEMPORANEA

PIETRO MASCAGNI fu un compositore livornese. Nella sua composizione, Cavalleria


Rusticana, il soggetto derivava da un racconto di Verga, pubblicato nel 1881 nella raccolta Vita
dei campi che fondava lo stile del Verismo italiano. unopera iper-realistica, ambientata in epoca
contemporanea, i cui protagonisti erano i contadini e pastori di Acitrezza (il proletariato rurale fece
cos la sua prima comparsa nel teatro lirico) e il tema fondamentale riguardava la questione
meridionale, un tema significativo nellambito sociale e politico. Perch nacque la questione
meridionale? Allindomani dellUnit dItalia dopo il 1870, la nazione cominciava ad esistere come
fatto politico ma intercorreva una profonda discrepanza tra il Nord e il Sud: questultimo si
presentava come un popolo di contadini, pastori e diffusi erano i fenomeni del brigantaggio in
Calabria e della mafia in Sicilia. Tuttavia, nellopera di Mascagni, si assiste ad un tradimento
significativo nei confronti di Verga: tale tradimento riguardava il linguaggio. Verga faceva parlare i
contadini con il dialetto. Per Verga il dialetto era un fatto sostanziale. Lassenza del dialetto nella
rappresentazione di Mascagni comport delle notevoli conseguenze: avvenne cos il trasferimento
del linguaggio da innovativo (in Verga) a ridicolo (nel libretto di Mascagni); i contadini parlavano
in modo buffo a causa dellassenza della componente vera, rappresentata dal dialetto; Cavalleria
rusticana segna linizio di una nuova fase in cui sono protagonisti i compositori della Giovine
scuola: Mascagni (liniziatore), Leoncavallo, Franchetti, Giordani e Puccini. Il termine Giovine
scuola venne coniato per indicare il fenomeno di unintera generazione di nuovi compositori che,
sulla scia di Cavalleria rusticana, restituiranno una rinnovata attenzione al melodramma italiano in
crisi, per via dellavvento del cinema.
GIACOMO PUCCINI lautore pi significativo in Italia e oltre, e i titoli pucciniani sono
ampiamente diffusi sui palcoscenici di tutto il mondo. Per quanto riguarda lo stile compositivo, un
autore che attribuisce grande rilievo al rapporto con la musica europea (respiro internazionale).
Puccini segue gli sviluppi della Germania e della Francia, infatti si parla di stile moderno in linea
con gli sviluppi pi importanti di quel periodo. Tale dimensione internazionale dello stile stata
per la sua persona unarma a doppio taglio, in quanto la gente si lamentava del suo allontanamento
dalla musica italiana. Possiamo distinguere due periodi nella vita di Puccini: il periodo giovanile
rappresenta la fase centrale alla quale risalgono Le villi ed Edgard, pubblicate per leditore
Ricordi e il tardo stile pucciniano. Lopera che fa da tramite dei due periodi Manon Lescaut.
Essa caratterizzata da una sequenza di opere: la Boheme, La Tosca, Madame Butterfly (1904), con
la quale si conclude una prima fase artistica di Puccini, che lascia trascorrere molto tempo prima
della composizione di unopera successiva (si parla a tal proposito di lentezza pucciniana).Puccini
sente lesigenza di ricercare un nuovo stile espressivo, avverte la necessit di cambiare e nel 1910
approda a New York con La fanciulla del West. Il trittico formato da tre opere: il Tabarro, Suor
Angelica e Gianni Schicchi (ambientati a New York). Nel 1921 G.Puccini intitola lultima opera
Turandot, rimasta incompiuta e rappresentata postuma alla Scala di Milano nel 1926.
PERIODO GIOVANILE
Le Villi sono lopera con la quale Puccini partecipa al concorso musicale di Sonzogno, dal quale
viene squalificato, ma contemporaneamente viene notato da Ricordi (nemico di Sonzogno). Il
successo dellopera conduce Ricordi a richiedere a Puccini di comporre unaltra opera, Edgar, che
tuttavia non riscuote successo: a questo punto, Puccini riflette sulle ragioni del successo e
dellinsuccesso di unopera.
Dopo linsuccesso di Edgar, Puccini inizia la ricerca del giusto soggetto; la trama importante
perch i personaggi giusti devono essere in grado di coinvolgere il pubblico emotivamente, in
quanto la musica da sola non sufficiente.

MANON LESCAUT
Puccini rif allitaliana il romanzo Le avventure di Manon Lescaut e del cavaliere Desgrieux,
dellabate Prevost, romanzo francese settecentesco. la storia di Manon, una ragazza affascinante e
ben decisa ad utilizzare le sue doti naturali per farsi strada tra uomini ricchi. Dopo il tradimento,
viene deportata su una nave di prostitute ma avr sempre al suo fianco il cavaliere Desgrieux.
Questo romanzo stato scritto per far capire come un tradimento pu dare lillusione del successo
ma conduce invece solo alla perdizione (fine etico). Puccini interessato alla storia dellabbate ma
trasforma la donna: la ragazza settecentesca bella, ma cattiva; la sua bellezza antimorale e
diabolica. La Manon di Puccini una ragazza che commette errori, ma pi vera, frivola del
desiderio umano; un personaggio positivo che paga gli errori con la vita. Puccini inaugura la
grande galleria dei personaggi femminili. Il suo un teatro al femminile, come quello di Verdi era
stato un teatro al maschile. Quello di Verdi un teatro eroico dove i personaggi si scontrano con
la storia, con il destino e con la politica; un teatro fortemente caratterizzato in senso didatticopedagogico. Verdi crede nellidea che il teatro debba contribuire a formare lorientamento morale
delle masse (educatore delle masse). Verdi, protagonista del Risorgimento italiano, ha voglia di
trasmettere valori, di raccontare personaggi che si scontrano con un destino crudele. Ma Puccini,
protagonista del post-risorgimento, non ha questo intento: intende commuovere il pubblico senza
alcuna finalit di carattere politica di intrattenimento. La donna la figura principale del suo teatro,
mentre i personaggi maschili sono marginali e poco interessanti. Puccini preferisce mettere in
musica il classico della letteratura francese, e non opere veriste. Egli prende un soggetto retrodatato
e lo rende moderno, rendendo anche il tempo teatrale vicino al tempo reale. Manon segna lesordio
di Puccini come compositore di grande successo in Francia, in Europa e allestero.
BOHEME
Segna linizio della collaborazione tra Puccini, Giocosa e Illica. Puccini vuole trasformare il
romanzo in unopera lirica e tende a immergere i personaggi in una luce pi sentimentale. Il tono
dellopera leggero, garbato, per non cadere nellequivoco di unopera verista dalla quale si vuole
distaccare. In Boheme si rafforzano i tratti caratteristici dello stile teatrale di Puccini, ossia la
centralit del personaggio femminile e del suo universo emotivo: la protagonista Mim, una
ragazza fragile e timida. La Boheme ambientata a Parigi intorno alla met dell800 ed vede
protagonisti un gruppo di ragazzi che vive nelle soffitte gelide del quartiere latino, dunque il mondo
adulto lontano e il tema dominante il problema economico (non vi sono soldi n per pagare
laffitto n per comprare la legna). La trama: un ragazzo del gruppo di amici, Rodolfo, scrittore e
poeta, chiede al gruppo di essere lasciato solo per un quarto dora per comporre, un quarto dora che
gli sar fatale perch sente bussare alla porta: aprendo si trova Mim, una ragazza bella ma affetta
da tubercolosi. Mim chiede a Rodolfo la gentilezza di accendere il lume e dopo un suo breve
svenimento, ringrazia e si avvia verso luscio della porta: ella distrattamente perde le chiavi e il
destino vuole che non solo si spegne il suo lume ma anche quello di Rodolfo che le va incontro. Dal
buio di quella soffitta, i due si innamorano. La storia vuole che i due si lasciano per una serie di
motivi ma Rodolfo chiede sempre di lei, scoprendo cos la sua malattia: lei di li a poco morir. La
Boheme unopera antieroica e si allontana dal modello della Cavalleria Rusticana; non ha nulla di
cronaca nera ma pone laccento sugli aspetti sentimentali e gioiosi dei bohemien. Puccini mette in
archivio i lunghi tempi del teatro e predilige il tempo veloci, sintetico, fulminante, proprio come nel
gusto verista di quegli anni. Boheme unopera in cui il tempo tende a scorrere come quello della
vita reale. Boheme regala a Puccini un grande successo internazionale.
TOSCA
Puccini inizia la ricerca di un nuovo soggetto e si ricorda di una tragedia di cui si era occupato
parecchi anni prima, intitolata Tosca di Sardo.
Tosca viene rappresentata il 14 gennaio del 1900 nel Teatro Costanzi di Roma.
La Tosca ambientata a Roma nel 1800. Gli atti sono 3 (come nellantica tragedia greca), ciascuno
dei quali ambientato in una sola giornata in tre diversi luoghi della citt di Roma ampiamente
descritti. 1 atto: chiesa di SantAndrea della Valle (mattina); 2 atto: palazzo Farnese (sera); 3 atto:

Castel SantAngelo sulle spoglie del Tevere (alba del giorno successivo). Trama intrecciata: pone il
tema storico-politico al centro della storia. I personaggi sono realmente esistiti: Floria Tosca una
donna molto bella, ricca e religiosa ma anche molto gelosa (motore distruttivo della vicenda),
innamorata di Marco Cavaradossi, pittore patriota; e poi c Scarpia, il cattivo della storia e capo
della polizia pontificia. Quando lopera inizia, Tosca e Cavaradossi stanno gi insieme ma larmonia
e lintesa di coppia saranno distrutte nel giro di brevissimo tempo. La felicit tramonta nella
tragedia della morte, protagonista assoluta della vicenda, e dalla quale nessuno dei tre personaggi
riesce a sfuggire: Tosca uccide Scarpia, Scarpia fa fucilare Cavaradossi, Tosca si suicida. Con
Tosca, Puccini chiude i conti con il genere storico: essa lopera in cui figura lunica occasione di
trattare di storia e di politica.
BADAME BUTTERFLY
Nel 1904 va in scena Badame Butterfly alla Scala di Milano, dove riscontra un insuccesso
clamoroso al punto che lautore stato costretto a ritirare lopera annunciandone una seconda
versione. unopera inconsueta che si confronta con il tema dellesotico, molto in voga a quei
tempi. Le arti orientali sono state scoperte da poco ed moda vestirsi come le donne orientali, con
abiti simili a kimoni (stile Liberty). Puccini partecipa a questa moda con Madame Butterfly, opera
ambientata a Nagasaky: un tenente sposa una giovanissima geisha. Si tratta di un matrimonio
combinato: il tenente acquista una casa stile-giapponese, trascorre mesi felici finch il servizio lo
chiama per gli Stati Uniti: promette alla sua donna di ritornare, ma non torner. Madame Butterfly
una sorte di Penelope; tutti le dicono che il suo sposo non torner, ma lei insiste sul suo ritorno.
una sorta di mito che ella vive finch mette alla luce un bambino. Trascorrono gli anni e il console
comunica al tenente la notizia della nascita del bambino; ma il tenente, che nel frattempo ha sposato
una donna americana, vorrebbe tornare con la nuova moglie per prendersi il figlio, ma Madame
Butterfly, sapute le intenzioni del marito, benda il bambino e dietro ad un paravento si suicida.
Questopera stata accolta con forte critica anche se diventata famosa e segna la fine dalla fase
centrale della produzione di Puccini. Dopo 4 opere, Le Villi, Edgard, Manon Lascaut e
Madame Butterfly, Puccini avverte lesigenza di cambiare stile compositivo. Nel 1910 (trascorsi
10 anni da Madame Butterfly) compone La fanciulla del West: si tratta di unopera accattivante,
pi innovativa, che inventa uno scenario perfetto del cinema west, prima ancora della sua esistenza.
La trama si colloca in un contesto politico, nel periodo in cui lEuropa si avvicina alla Prima Guerra
Mondiale. Lopera stata interessante ma non ha riscosso molto successo in unepoca in cui
lEuropa moriva di fame nelle trincee. Lincapacit di prediligere un soggetto, lo conduce a
sceglierne addirittura tre. Nasce cos il Trittico (1918). Puccini decide di unire tre opere in un atto,
come se volesse riassumere tre caratteri del teatro:
- lopera tragica (Il Tabarro);
- lopera drammatico-espressiva (Suor Angelica);
- lopera comica (Gianni Schicchi).
Il Tabarro: protagonisti lui-lei-amante di lei. Trama: il marito scopre che la moglie lo tradisce;
uccide lamante e pone il cadavere sotto il cappotto (il tabarro); aspetta la moglie, e quando arriva,
le mostra il cadavere dellamante abbracciandola.
Suor Angelica: protagonista Suor Angelica, una donna che stata rinchiusa nel convento perch
rimasta incinta. Chiede sempre del suo bambino. Un giorno, la zia principessa, le riferisce la notizia
della morte del figlio. Disperata, ella beve una pozione e si avvelena. Lopera si conclude con la
visione angelico-beatifica del fanciulletto che laccoglie in cielo.
Gianni Schicchi: unopera comica ambientata nella Firenze medievale. Trama: alla morte del ricco
Buoso Donati, i parenti scoprono di essere stati diseredati a favore dei frati. Gianni Schicchi,
fingendosi uno dei Donati, detter un nuovo testamento aggiudicando a se stesso la parte pi
consistente delleredit. Si tratta di unopera moderna dove sono assenti aspetti melodici.
Il teatro di Puccini: realistico, concreto, in cui la centralit attribuita a personaggi femminili,
scenari a volte esotici e a volte no, ma rimane al centro del teatro pucciniano laspetto sentimentale.
Puccini decide di portare sulla scena una fiaba orientale tratta dalle Mille e una notte.

TURANDOT
Turandot lultima opera incompiuta di Puccini, con cui si conclude il suo tardo stile e che
determina la fine della grande tradizione del melodramma italiano. Ambientata a Pechino, ma il
tempo in cui svolge lopera indefinito (Al tempo delle favole). Con questopera infatti Puccini
accede al mito, al favolistico, a differenza delle opere precedenti, vi sono solo alcuni tratti realistici.
Trama: limperatore della Cina si ammala e la figlia Turandot dovrebbe prendere le redini da
imperatrice, sposandosi e dando alla luce un erede maschio, in modo da garantirne la discendenza,
ma ella contraria. una donna che si rifiuta di essere donna e di essere madre, una donna che
nega la vita e pertanto, pu essere abbinata a simboli della notte, del gelo, del ghiaccio. Turandot
definita la pura, intendendo per purezza non quella umana, bens quella del gelo e della luna.
Turandot ha inventato un marchingegno diabolico: andr in sposa a colui che avr risolto 3 enigmi:
chi non era capace di risolverli, veniva decapitato. Lopera inizia con la proclamazione di questo
editto: falliscono molti principi che saranno decapitati al sorgere della luna. Si assiste ad un
momento di compassione quando sta per essere decapitato il principe di persia; il popolo invoca la
grazia, tuttavia negata da Turandot. Nel frattempo, c un principe spodestato senza nome, che
incontra il padre cieco, che credeva morto, accompagnato da una schiava Li. Questa fanciulla
innamorata del principe ed diventata il bastone della vecchiaia del re cieco per devozione del
principe. Il principe odia Turandot ma non appena le appare dalla terrazza, se ne innamora e decide
cos di partecipare alla risoluzione degli enigmi. Turandot spiega la sua avversione al matrimonio e
alla maternit: una sua antenata, nellepoca dellinvasione della Cina, fu rapita, violentata e uccisa
da un principe nemico. Turandot intende vendicarla poich crede di essere la sua reincarnazione.
Il principe senza nome risolve gli enigmi e dice che la sposer solo se Turandot indoviner il suo
nome. Turandot emana un secondo editto: Nessuno dorma affich non sar rivelato il nome.
Uno dei rilevatori riferisce a Turandot di aver visto il principe parlare con Li, la quale viene
catturata e torturata, ma questa si rifiuta di rivelare il nome del principe e si uccide. Alla fine,
mentre il principe sta per riferire il suo nome, viene anticipato da Turandot: i due si sposano e
vivono felici e contenti. Puccini gravemente malato e muore dopo un intervento alla gola per
complicanze polmonari. Puccini avrebbe voluto cambiare il finale, far parlare la musica nel
momento del disgelamento di Turandot. Avrebbe voluto far baciare i protagonisti ma muore e
leditore Ricordi ha preso carico di questo finale diverso da quello pensato da Puccini. Il teatro
pucciniano essenzialmente realistico, che poco si occupa di temi politici, etici e morali e si
concentra sulla vicenda dei singoli personaggi, soffermandosi sui sentimenti delle protagoniste
femminili del dramma. Turandot non uneroina fragile, predestinata al martirio; al contrario,
priva di sentimenti e impone il martirio ad altri; Li invece totalmente collocata nel personaggio
femminile pucciniano, fragile, innamorata e disposta al martirio per lamore per il principe.
In Turandot, il coro (folla di Pechino), presente a differenza delle altre opere e si impietosisce alla
morte di Li. La musica molto orientale in seguito ad un elevato numero di strumenti a
percussione che conferiscono alla musica un carattere esotico.
PARIGI TRA IL XIX-XX
Nei primi decenni del xx secolo, Parigi assume un ruolo di centralit, che consiste nellattrarre
artisti provenienti dallEuropa e dal divenire la promotrice del costume della societ. La citt
diventa un punto di passaggio obbligatorio per gli artisti che si recano a visitarla per respirare il
clima moderno e per completare gli studi. Molti sono i compositori spagnoli come Ricasso, Rodrigo
DeFalla, compositori russi come Stravinskij, che diventano parigini di adozione. Tra i compositore
nati in Francia tra il 1865-75 ricordiamo grandi protagonisti delle scene musicali: Satie, Claude
Debussy, Maurice Ravael.

ERIK SATIE: Nasce nel 1866. Le opere importanti risalgono al 1890-92, mentre le ultime al 1925,
anno della sua morte. Egli appartiene alla categoria dei geni incompresi. Quasi nessuno conosce
la sua musica e chi la conosce, la considera senza senso. La sua composizione divisa in 2 parti: da
un lato, scriveva canzoni di cabaret e musica leggera per locali notturni; dallaltro, una
composizione musicale pi seria. La novit di Sati consiste nel fatto che egli religioso, vive
secondo uno stile francescano, in una dimensione di povert, rifiuta ci che superfluo o legato alla
dimensione della vanit. Pertanto, la sua musica volutamente elementare, semplice e lineare e
pura, senza alcun esibizionismo n virtuosismo. La sua musica da pianoforte ma i pianisti
rifiutano di esibire la musica di Sati perch la ritengono troppo semplice, in contraddizione con la
musica romantica dell800 che comprendeva opere difficili da suonare. Egli si fa precursore della
corrente di pensiero del minimalismo; tende a ridurre gli elementi alla loro essenzialit.
Nel 1897 celebra Je te veux (Io ti voglio), una musica di intrattenimento per locali notturni.
Anche nella sua produzione colta affiora questa idea della musica di sottofondo, che lui stesso
chiama musica darredamento. Si tratta di un concetto innovativo. Nel suo stile compositivo molto
presente la ripetizione, un modulo musicale sempre uguale, una musica che a forza di ripetersi
diventa infinita. Sati pensa che per rendere piacevole uno spazio innovativo necessaria la musica
che fa parte del sottofondo, una musica alla quale non si presta attenzione.
La musica di Sati esplicitamente anti-romantica: mentre la musica romantica veicolo di
trasmissione di sentimenti, quella di Sati una musica meditativa che invita al raccoglimento: essa
non racconta nulla ma pone verso uno stato di ipnosi e di raccoglimento attraverso la ripetizione.
Nel 1888 compone Le Gymnopedies, tre pezzi per pianoforte, basati sullidea della ripetizione dei
moduli musicali. La pi controversa delle ripetizioni di Sati un pezzo intitolato Le Vessazioni,
come a dire torture, lautore impone la musica che diventa una tortura per la sua durata. Prevede
infatti 840 ripetizioni per una durata di circa 18 ore.
DEBUSSY CLAUDE: (1862-1918), compositore francese, uno dei pi importanti di tutti i tempi,
nonch uno dei massimi protagonisti insieme a Maurice Ravel dellimpressionismo musicale.
difficile raccontare una musica che non ha un contenuto oggettivo, pertanto, la maniera per
raccontare la musica consiste nello stabilire un rapporto con le arti figurative. Debussy lautore
della musica senza parole. I pittori impressionisti francesi (Manet, Renoir) rinnovano lo stile
pittorico con colori tenui e sfumature. Le loro non sono opere che rappresentano eventi o
personaggi storici, ma scene di vita quotidiana., che devono suscitare impressioni, emozioni e
Debussy vuole trasportare questa idea pittorica in musica. La musica di Debussy non retorica, non
romantica nel senso tardo ottocentesco del termine; una musica che pi che raccontare,
suggerisce, una musica evocativa. La musica di Debussy ha spesso un significato nascosto che
viene dischiuso dal titolo: ad esempio ne La cattedrale sommersa la struttura non visibile
direttamente, ma solo attraverso il riflesso dellacqua: lautore intende realizzare una pittura
immaginaria non attraverso i colori, ma attraverso i timbri. Nel 1905 scrive sei piccoli pezzi per
pianoforte, dedicati alla figlia, raccolti sotto il titolo Childrens corner suite (Langolo dei
bambini), che sarebbe la stanza dei giochi. Sono pezzi evocativi del mondo dellinfanzia capaci di
attrarre lattenzione di piccoli ascoltatori (si tratta di una serenata per la bambola, una ninna nanna, )
con un finale divertente rispetto al mondo inconsueto di Debussy; ha un carattere allegro,
spensierato, che allude alle scuole da ballo americane (il jazz). Debussy poco interessato al teatro
musicale, alle opere liriche, infatti ne ha composto solo due: Pelleas e Melisande, struggente
opera ambientata nel Medioevo, e Le Martyre de ST.Sebastien, il cui libretto era stato scritto
appositamente per Debussy da DAnnunzio. La sinfonia una composizione per orchestra articolata
in quattro tempi; una musica in quanto tale, non ha un contenuto narrativo che possibile
indicare. Nel poema sinfonico si tende a creare una sinergia tra arti diverse, musica che esprime
cose che sono al di l della musica stessa. Ma La Mer (Il mare) il capolavoro terminale della
vita di Debussy. un poema sinfonico che conclude il percorso creativo dellopera sinfonica.
Lautore sceglie di intitolare i tre brani schizzi sinfonici per tentare di stabilire ancora una volta

un rapporto con le arti figurative: lo schizzo infatti un disegno dal vero che ha il pregio di essere
spontaneo, immediato e di registrare lattimo fuggente. Sono tre opere che, attraverso la musica,
evocano limpressione che il mare suscita in determinati momenti rispetto a chi lo osserva (musica
interiore). Debussy da ad ogni schizzo un titolo: dallalba al mezzogiorno sul mare; giochi di onde;
dialogo del vento e del mare. Lopera inizia piano, perch evoca la nascita del giorno, le prime luci
dellalba, poi man mano va crescendo sempre di pi di intensit.
MAURICE RAVEL Nato nel 1875. Debutta con Giochi dacqua e si classifica tra gli imitatori
di Debussy anche se non propriamente cos. In Debussy la componente allusiva, non razionale
e le sue opere nascono dagli schizzi. Ravel, invece, tende ad utilizzare i timbri come se fossero
colori (punto in comune con Debussy), ma la sua musica archittettonicamente molto costruita e
razionale. I caratteri principali della composizione di Ravel sono:
1) la Spagna e gli elementi esotici come punto di riferimento (affiorano in Bolero);
2) rapporto con il mondo della favola e della fiaba;
3) crea una musica vicina che si ispira al Rinascimento e al Barocco.
Pavana per una principessa defunta:La pavana unantica danza popolare, originaria della citt
di Padova. Ravel ama evocare le antiche musiche, soprattutto quelle del 700 (Rinascimento e
Barocco). La parola infant allude al significato non di bambina, ma di principessa, non vera n
reale ma quella delle favole. Il pi celebre omaggio alla musica spagnola il Bolero, realizzato
su commissione di una danzatrice russa. Bolero unantica danza spagnola di origine araba, basata
sulla ripetizione ossessiva di un ritmo ostinato, quasi come unidea fissa, una melodia che procede
lentamente e costruisce un crescendo pazzesco basato sulla ripetizione dello stesso ritmo.
STRAVINSKY: compositore russo, parigino dadozione, nasce a Pietroburgo nel 1882. egli si
forma come compositore con spirito nazionalista. La sua vita scandita in 4 periodi: periodo russo,
periodo cubista, periodo neoclassico, periodo seriale (linguaggio compositivo). Il periodo russo va
dagli anni di studio fino al 1913-14, denominato cos proprio perch in questa fase S., pur essendo
un autore internazionale, legato alle tradizioni e al folklore russo. Tre grandi partiture di balletti di
questo periodo sono: Luccello di fuoco (1909); Petruska, un pulcinella russo che si innamora
di una ballerina e poi soccombe (1910), Sagra della Primavera (1912), opera conclusiva del
periodo russo, che racconta del sacrificio di una ragazza vergine, nella civilt pagana dellet della
pietra, per propiziare il ritorno della luce dopo un terribile e lunghissimo inverno. Il periodo
cubista, che coincide con gli anni della prima guerra mondiale (1914-18) viene considerato di breve
durata, verso una nuova stagione chiamata neoclassica. Alla fine della prima guerra mondiale, mette
in musica con pochi strumenti e una voce che narra La storia di un soldato, che narra di un
soldato che torna dalla guerra e, mentre suona il suo violino, incontra un vecchietto, che era il
diavolo, al quale vende il violino, ossia la sua anima. Si ritrova in un palazzo in cui giace una
principessa malata, si rimpadronisce del suo violino e, con la musica, salva la fanciulla. Il periodo
neoclassico si chiude nel 1950 ed il periodo stavinskiano pi lungo. Questo periodo si inaugura
nel 1920 col balletto Pulcinella, con scene e costumi di Picasso, definito una musica al quadrato,
musica fatta di musiche, perch S. parte dalle composizioni di Pergolesi, le ingloba e ne fa
qualcosaltro. Cuore del periodo neoclassico inoltre la sua autobiografia Cronache della mia
vita, che racconta la sua vita da quando era bambino fino al 1935, come sono nate le sue
composizioni e la cronologia disordinata con cui queste sono state create. In questo periodo S.
realizza una grande serie di opere: Apollo protettore delle muse, il melodramma Persefone, il
balletto Orfeo, ed Edipo re, in cui S. intende usare una lingua morta, il latino, per dare
monumentalit alla storia. Inserisce un narratore che racconta ed anticipa ci che avviene sul
palcoscenico. S. vuole che sulla scena accada il meno possibile: i personaggi sono come pietrificati
e riescono a muovere solo la testa e le mani, simbolo del loro essere pietrificati ognuno nel proprio
destino. Edipo la metafora di una lotta vana di un individuo contro il proprio destino. Nella citt di
Tebe il re Laio aspetta la nascita del primo figlio, ma loracolo di Delfi pronuncia una profezia: se il

figlio sar maschio uccider il padre e sposer la madre. Il figlio maschio, quindi il re lo consegna
ad uno schiavo per farlo uccidere. Egli per non lo uccise e lo affida ad una famiglia di pastori.
Cresciuto, Edipo lascia Corinto, e, nel cammino, ha un diverbio con un vecchio e lo uccide, non
sapendo che fosse il padre. Arriva a Tebe, citt assediata dalla sfinge, supera gli enigmi, viene
incoronato re e sposa la vedova Giocasta, sua madre. Su Tebe si abbatte allora la peste e il popolo
invoca laiuto di Edipo, che manda il cognato Creonte ad interrogare loracolo di Delfi. Tornato a
corte Creonte riferisce ad Edipo quanto gli stato detto: gli dei hanno maledetto Tebe perch in essa
si nasconde lassassino di Laio e fin quando questo assassino non verr scoperto per Tebe non ci
sar pace. Edipo scopre poi che stato proprio lui ad uccidere suo padre. La madre allora si uccide
ed Edipo si acceca con la spilla della madre. A quel punto i tebani allontanano il sovrano.
S. anti-romantico, rinuncia infatti allespressivit: lui, attraverso la musica, riesce a dire ci che le
parole non possono, la musica non deve esprimere niente, quindi solo musica e basta.
STRAUSS: Nato a Monaco di Baviera nel 1864, in un momento in cui la Germania non esiste
ancora come entit politica. La carriera di Richard Strauss si sviluppa in un duplice versante: 1)
compositore e 2) direttore dorchestra. Ha avuto loccasione di presentare al pubblico le sue opere,
un autore eclettico, che preferisce confrontarsi con generi diversi e si dedica in particolare al genere
sinfonico, di cui proponiamo 2 soluzioni diverse.
1. la sinfonia come espressione di musica pura, in quanto non ha rapporti con elementi esterni
alla musica stessa;
2. i poemi sinfonici rappresentano il tentativo romantico di intrecciare il destino della musica
con altre forme espressive, quali il dramma, la pittura, la poesia.
Non compone sinfonie ma poemi sinfonici. Il primo si intitola DallItalia, una sorta di diario
musicale, in cui lautore esprime il tentativo di affidare alla pagina musicale le suggestioni del
viaggio in Italia. Un altro poema sinfonico Morte e trasfigurazione attraverso cui Strauss tenta
di raccontare attraverso la musica le ultime impressioni di una vita da moribondo.
In Cos parl Zaratustra, dallopera omonima di Nietzsche, vengono rappresentati la
superstizione, il dogmatismo, larido scientismo, ovvero tutti gli stadi inferiori della spiritualit
delluomo, che vengono improvvisamente superati grazie alla rivelazione della parola di Z.
Strauss agli inizi del 900 si trova nella posizione di un compositore abbastanza famoso ma non ha
ancora raggiunto la notoriet internazionale che solo il teatro pu dare: Strauss si trova in una
situazione analoga a quella di Puccini mentre componeva Manon, cio alla ricerca del soggetto
giusto. Nel 1902 assiste a Salom di Oscar Wilde: la fonte la pagina del Vangelo di Matteo, dove
si narra la decapitazione di Giovanni Battista. Salom la figliastra di Erode. Ella una fanciulla
bellissima e crudele, tanto da volere per un suo capriccio la testa di un santo. Essendo giudicata
unopera diabolica, stata proibita anche se circola segretamente. Lopera si svolge nel palazzo di
Erode, dove, durante un festino, Salom si accorge del modo insistente in cui lo zio Erode la guarda
e decide di uscire sul terrazzo. Allimprovviso ode la voce di Battista e chiede alle guardie di farlo
salire. Salom se ne innamora ma il Battista non la contraccambia a causa del ribrezzo che prova
per la sua famiglia. Salom rimane colpita dal suo rifiuto. Erode nel frattempo, accortosi
dellassenza della donna, si reca nel terrazzo e la invita a danzare. Da qui lintervento di Strauss con
La danza dei sette veli, un piccolo poema sinfonico incastonato in unopera lirica, il cosiddetto
Teatro nel teatro, in cui i personaggi sulla scena assistono a loro volta ad una rappresentazione:
Salom rimane nuda sotto lo sguardo di Erode e della corte, Erode rimane estasiato dalla danza dei
sette veli e giura di concedere alla donna tutto ci che lei vorr. Salom lo inchioda a questo
giuramento e inginocchiandosi, chiede di volere in un vassoio dargento la testa del Battista. Erode
tenta invado di dissuaderla da tale volere ma esausto, si abbatte sul trono consegnando ad uno
schiavo il suo anello della morte, che viene consegnato al boia. A Salom viene portata la testa del
Battista: ella la prende tra le mani e comincia a cantare tra amore e vendetta; a questo punto, laria
sposta la tenda ed Erode vede Salom baciare la testa del Battista. La Salom concede a Strauss la
notoriet internazionale. Strauss riesce ad imporsi come massimo compositore tedesco vivente e

nella sua vita appare fondamentale lincontro con lebreo viennese Ugo von Hafmannstahl che per
25 anni diventer suo collaboratore. La prima opera che realizzano insieme si intitola Elektra,
andata in scena a Dresda nel 1907. Lopera ruota attorno alla figura di un drammatico personaggio
femminile ed appare come uno specchio di Salom poich sono entrambe un grande atto unico di
circa 80 minuti; sono ambientate in un tempo lontano (Galilea/Micene); si svolgono dentro un
palazzo reale, in cui si intreccia un dramma familiare di perversione, violenza, amore e morte. Ma
in Electra si assiste inoltre alla lotta per il potere: Agamennone, padre di Electra, viene ucciso dalla
moglie e dal suo amante. Cos il fratello di Elektra, Oreste, li uccide. Subito dopo Elektra nella
musica di S. avviene un cambiamento epocale, diventa meno violenta, meno barbarica e trova una
dimensione neoclassica, che trova la sua espressione nel Cavaliere della rosa che va in scena nel
1911 e si presenta come unopera diversa da tutti i punti di vista: si assiste ad un differente carattere
strutturale: in Salom e in Electra vi sono lunghi atti unici, senza stacchi; Il cavaliere della rosa
invece una commedia galante, unopera solare, luminosa che ruota attorno agli intrighi dellamore,
con un lieto fine un po nostalgico. Si svolge nella Vienna della met del 700 e la protagonista una
donna aristocratica, moglie di un maresciallo, capo di tutti gli eserciti dellimpero, che non si vedr
mai in scena perch sempre in viaggio, e nellassenza del marito ella si intrattiene con lamante
Octavian, il Cavaliere della rosa. Ella si chiama Maria Teresa detta la Marescialla, donna
bellissima, ricchissima e molto corteggiata. I temi dellopera sono:
- il tempo: Maria Teresa, pur non essendo vecchia percepisce che il tempo le sta portando via pian
piano la sua giovinezza;
- liniziazione alla vita: Octavian, attraverso una serie di vicende, diventa adulto, dunque abbiamo il
passaggio da adolescente a giovane uomo.
TRAMA: Lopera inizia con il risveglio della Marescialla e di Octavian che hanno trascorso la notte
insieme; vengono svegliati da alcune voci e convinti che si tratti del marito, Ottavian si nasconde
nello sgabuzzino. Ma il barone Ok, che viene a visitare la cugina prima del matrimonio con
Sophie. La Marescialla allora propone di affidare ad Ottavian il compito di portare a Sophie la rosa,
come proposta di fidanzamento da parte del barone. Ma Ottavian e Sophie si innamorano e nasce
cos una sfida tra il barone ed Ottavian, il quale, durante un duello, ferisce il barone. Il passare del
tempo un tema centrale con cui si conclude il 1 atto dellopera (spesso Maria Teresa si aggirava
nel palazzo di notte per fermare gli orologi). Della vita di Strauss, particolare rilievo assume la sua
vicenda con il Nazismo. Non era un nazista ma ritenne possibile collaborare col nazismo da
compositore. Ma nel 1945 cade il Nazismo e S. si rifugia in Svizzera, dove viene sottoposto ad un
processo per chiarire il suo rapporto con il regime nazista. Ma venne assolto e pot ritornare in
Germania dove accetta dal sistema nazista una carica pubblica, Primo presidente del parlamento
tedesco della musica, carica a cui dovette rinunciare per la sua collaborazione con il drammaturgo
ebreo Stefan Zweig nella stesura di unopera, La donna silenziosa. Lopera infatti va in scena ma
viene proibita. Inizia cos il suo esilio. Lultimo poema sinfonico, del 1945, Metamorfosi, opera
funebre, cupa e drammatica, in memoria di un mondo scomparso per lapocalisse della guerra.
Risalgono al 1948 Gli ultimi quattro canti, che segnano la fine di una civilt e di una tradizione.
GUSTAV MAHLER
Nasce nel 1860 ed appartiene in grandi linee alla generazione di Puccini. Nasce in Boemia, attuale
regione della Repubblica Ceca, da famiglia poco agiata, il padre gestisce una locanda ed
commerciante di vini, un uomo violento, bruto, irresponsabile. La vita M. quindi scandita da:
-alcolismo del padre;
-catena di morti infantili.
Vive uninfanzia povera e poco lieta ma grazie ai soldi donati alla sua famiglia, riesce ad iscriversi
al conservatorio di Vienna e agli inizi del secolo riesce gi ad affermarsi come uno dei pi stimati
direttori dorchestra in Europa. Tuttavia la sua musica accolta con estrema ostilit dal pubblico
che non lo capisce. Comincia ad essere apprezzato solo poche anni prima della sua morte.

Le sue opere sono piuttosto ampie e complesse ed attratto dalla massa orchestrale e dalla sinfonia,
che secondo lui il genere strumentale per eccellenza, ed include nelle composizioni sinfoniche
anche le voci, elemento che il pubblico apprezza poco.
M. ha composto 9 sinfonie, come Beethoven, ma ne scrive una decima che rimane tuttavia
incompiuta a causa della sua morte.
SCHOENBERG: Nasce a Vienna nel 1874. Si innamora della musica di Maler che diventa il punto
di riferimento assoluto e con il quale condivide la provenienza da una famiglia ebraica. Il periodo
giovanile va dal 1894 al 1907, durante il quale S. non rivela ancora i caratteri costitutivi della sua
musica degli anni successivi, ma, al contrario, si esprime ancora con il linguaggio tradizionale della
sua generazione (sinfonia). Una delle prime opere di S. Notte trasfigurata un sestetto per archi
che si configura come un poema sinfonico ma sovviene la conflittualit che consiste nellidea di
trasferire un poema sinfonico tardo-romantico dallambito della musica da orchestra a quella della
camera. E stata composta nel 1899 che restituisce limmagine di un S. tradizionalista. Sembra un
pezzo rivolto, per un verso, al passato della musica tedesca e austriaca, ma per un altro verso, cerca
una via di fuga da questi scenari. Il titolo completo dellopera Notte trasfigurata: opera 4. Gli
strumenti sono archi e ottoni. Questopera stata giudicata eccessivamente wagneriana; stata
respinta e solo dopo stata compresa, riscuotendo successo. Il testo narrativo si ispira ad una poesia
di Richard Demel, tratta dalla raccolta Donna e mondo.
TRAMA: Una donna e il suo amante si aggirano in un bosco (lambientazione tenebrosa simboleggia
il loro rapporto); lei gli rivela di attendere un figlio da un altro uomo e lui (nella luce dellalba)
annuncia che accoglier quella vita come se fosse sua.
Poich la famiglia di S. non benestante, la morte del padre lo obbliga ad abbandonare la musica
per accettare lincarico da impiegato di banca: ma vive male e cerca di evadere. Lalternativa
possibile allora linsegnamento privato che si consolida nellistituzione della Scuola Musicale di
Vienna. nell Opera 9 del 1906 -07 che S. inizia ad elaborare uno stile compositivo pi
moderno. Lopera si intitola Sinfonia da camera n.9: la sinfonia un genere destinato alla grande
orchestra ma in questopera necessario trasferirla nella dimensione da camera, quindi unorchestra
in sintesi, i cui componenti vengono chiamati ad esibire musica di una certa qualit. Si articola in 4
movimenti senza stacco, ma fusi in un unico atto esclusivo (si parla di sezioni pi che di
movimenti). Questopera segna un punto-limite che pone lesigenza di oltrepassare una determinata
linea che separa la musica di prima dalla musica del dopo. Dunque, a partire dal 1908 S. abbandona
il repertorio compositivo del passato dando inizio al periodo espressionista, in cui scriver con uno
stile compositivo diverso, definito a-tonale (privo del sistema di regole sulla tonalit su cui si regge
la musica tradizionale. Con la sua nuova musica S. esprime la sua interiorit, in quanto le regole
tradizionali non gli permettono di esprimere ci che deve esprimere. S., infatti, pervaso dallidea
che la musica debba essere espressione dellanimo umano, ponendosi cos sulla scia romantica e il
valore della sua musica lo si riscontra nella capacit di espressione. Il compito della musica
rispecchiare la tragicit dellesistenza umana e la musica di S. rivela la condizione reale delluomo.
Lopera Pierrot luner(1912-13) composta da 21 piccoli pezzi musicali (composizioni brevissime
ma dalla grande capacit espressiva) con voci femminili che si esprimono a met tra la via cantata e
la via parlata. Con Pierrot luner, S. ha individuato un nuovo metodo, detto dodecafonico, che
consiste nella composizione di 12 suoni. I 12 suoni della scala, infatti (7toni e 5semitoni), sono
perfettamente equivalenti tra loro e non soggetti a regole particolari; per questo si dice che la
dodecafonia sia atonale. La successione dei suoni non pi quella naturale della scala, ma viene
stabilita in base alle esigenze del brano. Nasce cos una musica dissonante e di difficile ascolto.
Emblematica la sua opera lirica Mos e Aronne: Mos libera gli ebrei, dona loro le tavole dei 10
comandamenti in quanto popolo eletto e li conduce alla terra promessa, a cui tuttavia non possono
accedere. Lopera Un sopravvissuto di Varsavia una delle primissime composizioni che si
riferiscono allOlocausto, scritto dallautore che mette insieme varie testimonianze. Nel racconto
del narratore (il sopravvissuto), irrompono le voci dei nazisti in tedesco e il coro in ebraico. La

storia quella finale del ghetto di Varsavia e degli ultimi sopravvissuti del ghetto che vengono
portati ad Auschwitz. Differenza tra Schoenberg e Stravinsky: sono due compositori antitetici, in
contrapposizione luno con latro. Secondo Adorno Schoenberg rappresenta il progresso, in quanto
in un compositore attuale e rispecchia il dramma dellindividuo nel tempo presente; Stravinsky
rappresenta la restaurazione, per il suo tentativo di occultare il dramma delluomo, fingendo che il
rapporto tra individuo ed attualit possa ancora essere possibile. Schoenberg ritiene che la musica
sia soprattutto espressione immediata dellanimo umano, concezione tipicamente romantica. Egli
vede la condizione umana segnata da incomunicabilit, dalla solitudine, dalla disperazione, dalla
repressione degli istinti sessuali, e la musica deve manifestare tutto questo, e deve essere tragica e
dissonante come lesistenza umana.
VERDI: Giuseppe Fortunino Francesco Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 Milano, 27
gennaio 1901) stato un compositore italiano autore di melodrammiche fanno parte del repertorio
operistico dei teatri di tutto il mondo. considerato il pi celebre compositore italiano di tutti i
tempi. Giuseppe Verdi nacque nelle campagne della bassa parmense, a Le Roncole), frazione
di Busseto, il 10 ottobre 1813 (data del congresso di Vienna)da Carlo, oste e rivenditore di generi
alimentari, e Luigia Uttini, filatrice. Pur essendo un giovane di umile condizione sociale, riusc
tuttavia a seguire la propria vocazione di compositore grazie alla buona volont e al desiderio di
apprendere dimostrato. L'organista della chiesa delle Roncole, Pietro Baistrocchi, lo prese a
benvolere e gratuitamente lo indirizz verso lo studio della musica e alla pratica dell'organo. Pi
tardi, Antonio Barezzi, un negoziante amante della musica e direttore della locale societ
filarmonica, convinto che la fiducia nel giovane non fosse mal riposta, divenne suo mecenate e
protettore aiutandolo a proseguire gli studi intrapresi. Nel 1832 si stabil a Milano, grazie all'aiuto
economico di Antonio Barezzi e a una "pensione" elargitagli dal Monte di Piet di Busseto. A
Milano tent inutilmente di essere ammesso presso il locale prestigioso Conservatorio e fu per
diversi anni allievo di Vincenzo Lavigna, maestro concertatore alla Scala.
Nel 1836 spos Margherita Barezzi, ventiduenne figlia del suo benefattore, con la quale due anni
pi tardi and a vivere a Milano. Nel 1839 riusc finalmente, dopo quattro anni di lavoro, a far
rappresentare la sua prima opera alla Scala: era l'Oberto. L'Oberto era un lavoro di stampo
donizettiano, ma alcune sue peculiarit drammatiche piacquero al pubblico tanto che l'opera ebbe
un discreto successo e quattordici repliche. Visto l'esito dell'Oberto, l'impresario della
Scala Bartolomeo Merelli gli commission la commedia Un giorno di regno, andata in scena con
esito disastroso. L'insuccesso dell'opera fu dovuto, con ogni probabilit, alle condizioni in cui fu
composta. Considerando che lopera doveva essere comica e lui stava vivendo il lutto della moglie e
dei due figli. Fu ancora Merelli a convincerlo a non abbandonare la lirica, consegnandogli
personalmente un libretto di soggetto biblico, il Nabucco. L'opera and in scena il 9
marzo 1842 al Teatro alla Scala e il successo fu questa volta trionfale. Fu replicata ben
sessantaquattro volte solo nel suo primo anno di esecuzione. Con Nabucco inizi la parabola
ascendente di Verdi. La carriera di Verdi caratterizzata da tre momenti:
1. La fase giovanile definita da lui gli anni di galera in quanto lavora come un pazzo,
come uno schiavo costretto dal suo successo a scrivere sempre opere nuove.
2. La fase culmine ottiene i massimi successi con 3 opere: Rigoletto-Traviata-Trovatore.
3. Fase conclusiva /maturit Il periodo in cui si hanno le opere pi lunghe, pi articolate,
lavora con ritmi meno intensi, scrive per teatri che non sono pi necessariamente italiani. E
una fase molto lunga (in quanto muore vecchio) in cui vi sono le due ultime opere liriche
collaborando con Arrigo Boito (periodo della scapigliatura Milanese).In queste due opere si
rif a Shakespeare Otello ( ripreso dall 0tello di Shakespeare) Faustaff (1893) (opera
buffa/commedia e si rif alle allegre commari di Winstof).
Gli "anni di galera: Nabucco segn l'inizio di una folgorante carriera. Per quasi dieci anni Verdi
scrisse mediamente un'opera all'anno, Da I Lombardi alla prima crociata aLa battaglia di Legnano,

passando per I due Foscari, Giovanna d'Arco, Alzira, Attila, Il corsaro, I


masnadieri, Ernani e Macbeth. Tali opere giovanili, ad eccezione delle due ultime, pur presentando
talvolta al loro interno pagine di acceso lirismo e una lucida visione dei meccanismi e delle
dinamiche teatrali, non danno testimonianza di un'evoluzione del maestro verso forme musicali e
drammaturgiche pi personali e si adagiano su schemi gi sperimentati in passato e legati alla
tradizione melodica italiana precedente. Furono creazioni generalmente di successo rappresentate in
molti teatri italiani ed europei, ma composte spesso su commissione, con ritmi di lavoro talvolta
massacranti e non sempre sorrette da una genuina ispirazione. Per tale ragione Verdi defin questo
periodo della propria vita "gli anni di galera". Fra la produzione verdiana dell'epoca spiccano
senz'altro, per forza drammaturgica e fascino melodico due opere, Ernani e Macbeth.
Fase culmine: Un anno pi tardi, con Rigoletto (Venezia, 1851), Verdi si sarebbe imposto come il
massimo operista italiano del suo tempo. Rigoletto fu seguito da altri due capolavori assoluti, Il
trovatore e La traviata, che formano con esso la cosiddetta "trilogia popolare", o (pi
impropriamente) "romantica", del compositore bussetano. Tratto da una pice di Victor Hugo, Le
roi s'amuse, Rigoletto un'opera profondamente innovativa, sotto il profilo drammaturgico e
musicale. Per la prima volta al centro della vicenda di un'opera drammatica troviamo un buffone di
corte, cio un personaggio che, utilizzando una terminologia moderna, potremmo definire un
"emarginato sociale". La dimensione emotiva dei protagonisti colta da Verdi magistralmente
attraverso una partitura messa al servizio del dramma e di straordinaria bellezza melodica. Azione e
musica sembrano rincorrersi e sostenersi mutuamente in una vicenda che ha un ritmo di sviluppo
rapido, senza cedimenti n parti superflue.
Il miracolo si ripet con Il trovatore (Roma, 1853), opera dall'impianto pi tradizionale, ma
altrettanto affascinante. Dramma di grande originalit oltretutto, perch si struttura su una vicenda
povera di avvenimenti e dove i protagonisti o sono proiettati verso un futuro gravido di incognite, o
immersi nei ricordi di un passato lontano che ne condiziona l'azione e che li sospinge verso un
destino di morte ineluttabile. Con quest'opera Verdi scrisse alcune fra le sue pagine pi alte, ricche
di patetismo e suggestioni tardo-romantiche che sarebbero nuovamente emerse pochi mesi pi tardi,
nella terza opera, in ordine cronologico, della trilogia: La traviata.
La traviata (Venezia, 1853) ruota attorno alla storia di una cortigiana travolta dall'amore per un
giovane di buona famiglia. Pi che su alcuni accadimenti esteriori, la vicenda viene vissuta
all'interno della coscienza della protagonista la cui natura umana scandagliata da Verdi in tutte le
sue minime sfumature. Le scelte stilistiche del grande compositore risultano sempre adeguate alla
complessa drammaturgia dell'opera e si traducono in un raffinamento orchestrale e in una
complessit armonica la cui modernit non venne all'epoca pienamente recepita. ATTO I: Dopo un
profondo e toccante preludio, il sipario si apre mostrando un elegante salone della casa parigina di
Violetta Valery, dove lei, donna di mondo, attende gli invitati. In breve questi sopraggiungono.
Violetta saluta tra gli altri, il Marchese d'Obigny, Flora Bervoix e il visconte Gastone de Letorires,
che le presenta Alfredo Germont, spiegandole che un suo grande ammiratore e che durante la sua
recente malattia si era recato spesso nella sua casa per ricevere notizie. Dopo aver chiesto
spiegazioni per il comportamento ammirevole di Alfredo, Violetta rimprovera il suo protettore, il
Barone Douphol, di non aver avuto la stessa sollecitudine del giovane; il Barone, irritato, mostra il
suo disappunto a Flora. Poco dopo Violetta, propone un brindisi, al quale si unisce subito Alfredo,
seguito dagli altri invitati, che cantano gioiosamente le lodi del vino e dell'amore.

Si ode quindi della musica provenire dalle altre stanze; Violetta invita gli ospiti a recarsi nella sala
accanto. Uscendo, per, si sente male. Sedendosi, invita gli ospiti ad avviarsi e promette di
raggiungerli subito. Guardandosi allo specchio, Violetta nota il suo pallore e allo stesso tempo si
accorge di Alfredo, che si trattenuto ad aspettarla. Egli la rimprovera per aver trascurato la sua
salute e poi confessa di amarla. Colpita, Violetta chiede da quanto egli l'ammiri. Alfredo risponde
che l'ama da un anno, dalla prima volta in cui l'ha vista felice. Incapace di provare vero amore,
Violetta propone una semplice amicizia, ma quando Alfredo sta per allontanarsi gli porge un fiore,
invitando il giovane a riportarglielo il giorno seguente. Alfredo si allontana felice. Intanto giungono
dalla stanza vicina gli ospiti che prendono congedo da Violetta, ringraziandola per la bella e allegra
serata. Ormai sola, Violetta nota con incredibile sorpresa che le parole di Alfredo l'hanno scossa.
Incerta, decide infine di continuare a vivere come ha sempre fatto, come una cortigiana e di
rinunciare ad essere finalmente amata seriamente.
Gli anni della maturit: La seconda met degli anni cinquanta dell'Ottocento, furono, per il
compositore, anni di travaglio: Verdi poteva finalmente comporre senza fretta, ma l'intero
mondo musicale stava lentamente cambiando. Sui palcoscenici italiani, il Simon
Boccanegra, presentato al pubblico veneziano nel1857, non piacque. Il dramma, prettamente
politico, non aveva quei risvolti sentimentali che tanto appassionavano il pubblico del tempo
e dovette attendere quasi cinque lustri e una rielaborazione radicale (cui collabor
anche Arrigo Boito) per imporsi definitivamente nel repertorio lirico italiano ed
internazionale (1881). Con gli anni Boito aveva compreso che solo Verdi avrebbe potuto
portare l'Italia musicale al passo con l'Europa e, col fondamentale aiuto dell'editore Giulio
Ricordi, si riconcili con lui. Primo frutto della collaborazione fra il grande musicista e
l'ex scapigliato fu il rifacimento del Simon Boccanegra rappresentato con grande successo
al Teatro alla Scala di Milano nel 1881. Seguirono a distanza di alcuni anni due opere
memorabili: Otello e Falstaff, entrambi frutto delle fatiche letterarie di Boito, che si occup
della stesura dei rispettivi libretti, e di Verdi che ne compose la musica. Verdi mor
a Milano nel 1901.
Verdi e la politica: Verdi partecip attivamente alla vita pubblica del suo tempo. Fu, come si
accennato, un patriota convinto, anche se nell'ultima parte della sua vita traspare,
dall'epistolario e dalle testimonianze dei suoi contemporanei, una disillusione, un disincanto,
nei confronti della nuova Italia unita, che forse non si era rivelata all'altezza delle proprie
aspettative. Fu sostenitore dei moti risorgimentali (pare che durante l'occupazione austriaca
la scritta "Viva V.E.R.D.I." fosse letta come "Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia"). Cavour
lo volle candidato alla Camera del primo parlamento del Regno d'Italia (1861-1865), eletto
come Deputato nel Collegio di Borgo San Donnino, l'attuale Fidenza, al ballottaggio del 3
febbraio 1861. Il Re lo nominer poi, per motivi culturali e perch fra i maggiori
contribuenti del Regno, senatore nel 1874. Fu anche consigliere provinciale di Piacenza.
Rappresent, e continua a rappresentare per molti italiani, la somma di tutti quei simboli che
li hanno guidati all'unificazione nazionale contro l'oppressione straniera (gli austriaci).
LEONCAVALLO: Ruggero Leoncavallo, allo stato civile Ruggero Giacomo Maria Giuseppe
Emmanuele Raffaele Domenico Vincenzo Francesco Donato Leoncavallo (Napoli, 23
aprile 1857 Montecatini Terme, 9 agosto 1919), stato un compositore italiano, autore di opere
lirichee operette. Nato a Napoli, da bambino si trasfer con la famiglia in varie localit del Sud
Italia. Trascorse a Castellabate, in provincia di Salerno, i primi anni della propria infanzia (sarebbe
qui nato se la madre non avesse preferito partorire a Napoli dove era la sua famiglia). Il padre

Vincenzo magistrato regio era stato infatti trasferito a Castellabate per indagare, pare,
sulla spedizione di Carlo Pisacane. Nella Basilica Pontificia di Castellabate fu seppellita la sorellina
Irene morta nel 1859. Si trasfer poi con la famiglia in provincia di Cosenza, a Montalto Uffugo[1],
dove il padre fu pretore. In giovanissima et assistette a un fatto di sangue che, successivamente, lo
ispir per la realizzazione dell'opera Pagliacci. Studi al Conservatorio di San Pietro a Majella nella
sua citt natale, ove trov anche il tempo di laurearsi in Lettere. Dopo alcuni
tentativi operistici giovanili non particolarmente fortunati, sulla scia del grande successo riportato
nel 1890 da Cavalleria rusticana di Mascagni, compose un'operaverista destinata a grande
fortuna: Pagliacci. Rappresentata per la prima volta nel 1892 al Teatro Dal Verme di Milano, sotto
la direzione di Arturo Toscanini, l'opera riscosse un successo immediato ed , forse, l'unica
creazione di Leoncavallo che non sia mai uscita dal grande repertorio lirico. La sua aria pi celebre,
"Vesti la giubba", registrata da Enrico Caruso, fu il primo disco al mondo a toccare il milione di
copie di vendita. L'anno successivo (1893) venne rappresentata a Milano l'opera I Medici, ma n
questa creazione, n la successiva, Chatterton, rappresentata a Roma nel 1896, ottennero il successo
sperato. Anche La bohme, rappresentata per la prima volta al Teatro La
Fenice di Venezia nel 1897, dopo un buon avvio iniziale, fu messa in ombra dalla crescente
notoriet dell'opera omonima di Puccini (1896), con cui condivide il titolo e il soggetto, basato sul
romanzo Scnes de la vie de Bohme di Henri Murger. Dopo un periodo giovanile ricco di viaggi,
verso la fine del XIX secolo Leoncavallo approd a Brissago (Svizzera). Nel 1903 egli affid
all'architetto Bernasconi il compito di costruirgli una villa a Brissago, Villa Myriam. L il Maestro
visse fino al 1916, anno in cui dovette venderla per far fronte alle ristrettezze finanziarie. Fino ad
allora, la sua villa fu un punto di ritrovo per direttori di teatro, scrittori, cantanti, editori
(Toscanini, Caruso, Sonzogno...). I brissaghesi, consapevoli del suo attaccamento al loro villaggio,
gli concessero nel 1904 la cittadinanza onoraria. Successivamente Leoncavallo
compose Zaz (1900), ricordata solo per due arie rimaste in repertorio. Tra le molte romanze da lui
composte, la pi famosa Mattinata scritta per la Gramophone Company e prevista per la voce di
Caruso. Lo stesso Leoncavallo suon il pianoforte durante la prima incisione della romanza
avvenuta l'8 aprile del 1904 e interpretata da Caruso. Al Teatro Reinach di Parma vanno in scena La
reginetta delle rose il 30 dicembre 1914, La candidata il 10 gennaio 1916 e Prestami tua moglie il
18 aprile 1917. Il compositore mor a Montecatini Terme nel 1919. Fu seppellito
a Firenze nel cimitero delle Porte Sante. Le sue spoglie mortali, assieme a quelle di sua moglie
Berthe, dando seguito al suo desiderio, verranno traslate a Brissago (Canton Ticino-Svizzera)
sul Lago Maggiore nel 1989. La tomba situata nel portico del XVII secolo, accanto alla chiesa
rinascimentale di Madonna del Ponte.
PAGLIACCI: Essa si ispira a un delitto realmente accaduto a Montalto Uffugo, in Calabria, quando
il compositore era bambino e in seguito al quale il padre di Ruggero Leoncavallo, che era
magistrato, istru il processo che port alla condanna dell'uxoricida. L'opera fu ed ancora una delle
opere pi eseguite al mondo, il successo immediato trova spiegazione nell'attualit del linguaggio e
nell'approccio verista e popolare che in quel periodo permeava tutte le arti, ma non secondari furono
l'impegno dell'editore Sonzogno che all'epoca conduceva una battaglia per contrastare il dominio
dell'editore di Giuseppe Verdi e di Giacomo Puccini, Ricordi, e la celeberrima registrazione
discografica con Enrico Caruso quale protagonista; infatti il disco ricordato come una pietra

miliare dell'allora nascente industria discografica, essendo stato il primo ad aver superato il milione
di copie vendute. L'opera di Ruggero Leoncavallo s'intitolava originariamente "Il Pagliaccio". Ma,
siccome doveva rappresentarlo per la prima volta il baritono francese Victor Maurel, persona molto
orgogliosa e puntigliosa, questi s'impunt: "Nelle opere del mio repertorio la parte del baritono
dev'essere nel titolo. Qui il titolo comprende solo il tenore. Pertanto, se non cambiate il titolo, io
non canto!". L'editore, per evitare di mettere a rischio la prima, ebbe un'idea geniale: cambi il
titolo da singolare a plurale: "Pagliacci". Cos nel titolo era compreso anche il baritono. Si and in
scena regolarmente e il successo fu trionfale.
TRAMA:La rappresentazione inizia a sipario calato, con Tonio che, in costume da Taddeo, si
presenta come Prologo, fungendo da portavoce dell'autore ed enunciando i principi informatori e la
poetica dell'opera. Il Prologo di Pagliacci costituisce un vero e proprio manifesto poeticoprogrammatico della corrente verista all'interno della Giovane Scuolaitaliana (Si pu, si pu?). La
compagnia di Canio giunta in un paesino meridionale, Montalto Uffugo in provincia di Cosenza,
per inscenare una commedia. Canio non sospetta che la moglie Nedda lo tradisca con Silvio, un
contadino del luogo. Tonio, che ama Nedda ma che da lei respinto, avvisa Canio del tradimento.
Questi scopre i due amanti che si promettono amore, ma Silvio fugge senza che Canio lo veda in
volto. Canio vorrebbe scagliarsi contro Nedda, ma arriva uno degli attori a sollecitare l'inizio della
commedia perch il pubblico aspetta. Canio non pu fare altro, nonostante il suo turbamento, che
truccarsi e prepararsi per la commedia (Recitar... Vesti la giubba). Canio, nel ruolo di Pagliaccio,
impersona appunto un marito tradito dalla sposa Colombina. La realt e la finzione finiscono col
confondersi, e Canio, nascondendosi dietro il suo personaggio, riprende il discorso interrotto dalla
necessit di dare inizio alla commedia e, sempre recitando, rinfaccia a Nedda la sua ingratitudine e
trattandola duramente le dice che il suo amore ormai mutato in odio per la gelosia. Di fronte al
rifiuto di Nedda di dire il nome del suo amante, Canio uccide lei e ferisce Silvio accorso per
soccorrerla. Tonio e Beppe, inorriditi, non intervengono, ma gli spettatori, comprendendo troppo
tardi che ci che stanno vedendo non pi finzione, cercano invano di fermare Canio. A delitto
compiuto, Canio, esclama beffardo: "la commedia finita!".
MUSICA TARDO-ROMANTICA:La musica tardo-romantica una stagione della storia della musica,

avviata circa a met del XIX secolo in Germania. I compositori di questo periodo sottolineano il
forte collegamento fra la musica e la letteratura. Fra i principali esponenti si possono citare Hector
Berlioz, Franz Liszt, Richard Wagner, Anton Bruckner, Max Bruch, Sergej Rachmaninov, Csar
Franck, Richard Strauss e Gustav Mahler. Altri importanti compositori tardo-romantici sono
identificabili nellacultura scandinava, di cui furono massimi rappresentanti Edvard Grieg e Jean
Sibelius. Nei primi anni del XX secolo il tardo-romanticismo evolvette gradualmente
nell'espressionismo. Comunque le sue idee vennero seguite da altri musicisti fra i quali Virgil
Thomson che descrive: "Il tardo-romantiscismo riunisce materiali melodici, temi ed espressioni
schiette dei sentimenti umani. Le linee del tardo-romanticismo sono puramente estetiche in quanto
dal punto di vista musicale hanno degli andamenti molto eclettici. Il nostro contributo all'estetica
contemporanea stato quello di porre il problema della sincerit nel nuovo modo di vivere. Noi non
vogliamo impressionare e siamo contro le esagerazioni. I sentimenti che noi abbiamo sono gli unici
che pensiamo degni di espressione ed il nostro soggetto qualche volta panorama, ma

preferibilmente un panorama con figure." Secondo Daniel Albright (2004), Nel tardo XX secolo, il
termine tardo-romanticismo ci ha suggerito una musica che imitasse la grande saturazione
emozionale della musica diSchumann, ma negli anni venti esso significava un modesto
emozionalismo in cui l'eccesso di gestualit espressionistiche era mischiato ad un solido residuo di
emozionalit. Pertanto il tardo-romantismo non fu un ritorno al romanticismo, ma letteralmente
un nuovo romanticismo. Nella musica pop questo si traduce in forti influenze di musica gotica e di
sub-cultura gotica.

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