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COMUNE DI PISTOIA

Il Sindaco

20 dicembre 2014
saluto alla citt del sindaco Samuele Bertinelli
Sala Maggiore del Palazzo Comunale

Buongiorno a tutti!
lanno che ci stiamo lasciando alle spalle come purtroppo
quelli che lhanno preceduto non stato certo un anno
facile: tutti gli indicatori della salute sociale, civile ed
economica del Paese descrivono una crisi diffusa e tanto
pervasiva da minare, in un sempre maggior numero di
persone, la fiducia in un futuro migliore per s e per i propri
figli. una realt che conosciamo bene, perch, prima
ancora di leggerne la descrizione negli studi dei principali
istituti italiani di ricerca, la viviamo ogni giorno. Assistiamo
quotidianamente, anche sul nostro territorio, a perduranti,
gravi difficolt del tessuto produttivo e manifatturiero, alla
crescita della disoccupazione e allo scandalo del dilagare
della povert. Il logorarsi della credibilit dei pubblici poteri
acuisce quello che stato autorevolmente definito il disagio
della democrazia, e provoca un inquietante senso di
disorientamento individuale e collettivo.

Palazzo comunale

Piazza del Duomo * 51100 Pistoia * Tel. 0573.3711 * fax


0573.371289

una tendenza di lungo periodo, questa, non ancora


arginata dallascesa alla guida del Paese di una nuova
generazione,

per

la

quale

giunto

il

momento

dellassunzione di una responsabilit piena e diretta, senza


alcun possibile alibi, nella trasformazione dellItalia in un
Paese migliore, pi giusto e pi libero, capace di riconoscere
i propri, molti talenti e fare di questi il motore del
cambiamento necessario.
Questopera

di

trasformazione,

di

vera

propria

ricostruzione, anche morale e civile, del Paese sar


possibile solo se la nuova classe dirigente che si va
affermando sapr ricostruire anche lorizzonte possibile di
una nuova cultura politica, utile ad analizzare i problemi
delloggi con uno sguardo lucido e laico, saldamente
ancorato ai valori fondamentali del nostro vivere insieme.
Valori fondamentali, che non dobbiamo inventare, ma
riscoprire

perch

gi

scritti,

anzi

consacrati,

per

lessenziale, nella Costituzione repubblicana.


A breve, il Parlamento sar chiamato ad eleggere un nuovo
Presidente della Repubblica. Sar un banco di prova
decisivo, sul quale si misurer la maturit dellintera classe
dirigente del Paese. Ciascuno di noi ha infatti bisogno di
poter confidare, per la Magistratura pi alta dItalia, in una
figura che sia in grado di rinnovare le ragioni profonde del
patto fondativo della nazione, che sappia attivamente

promuovere,

nellesercizio

del

suo

mandato,

unetica

repubblicana dei diritti e dei doveri, intorno alla quale


pazientemente ritessere le maglie slabbrate e consunte dei
legami di solidariet che ci uniscono gli uni agli altri, che ci
fanno una comunit.
Nei territori,

ed

questurgenza

in

particolare

senza

dubbio

nelle
sentita

periferie

dItalia

maggiormente,

perch i territori senza alcun filtro scontano le sempre pi


grandi difficolt quotidiane che tormentano una

parte

importante dei cittadini. Si tratta di ostacoli resi pi gravi e


consistenti da una transizione, disordinatamente concepita
e dunque inevitabilmente ancora nebulosa nei suoi esiti,
che investe lintero sistema degli enti locali. La riforma delle
province,

in

lindebolimento

particolare,
della

ha

per

legittimazione

ora

solo

prodotto

rappresentativa

di

unistituzione che ancora conserva la titolarit di importanti


funzioni, provocando una crescente responsabilizzazione dei
comuni e, conseguentemente, dei sindaci, divenuti per una
sempre pi larga parte dei cittadini addirittura ipostasi della
Politica e dello Stato. Il risultato parziale dunque che
moltissimi, oramai, indirizzano verso i comuni e i sindaci
ogni richiesta ed ogni recriminazione, a prescindere dalle
loro competenze, in un circolo vizioso che rischia di rendere
complessivamente meno efficace la capacit di governo
dellintero sistema istituzionale.

Questa

progressivamente

amministrazioni

locali,

crescente

tuttavia,

esposizione

pu

costituire

delle
anche

unoccasione, se sar accompagnata dal risveglio di una


cittadinanza attiva ed esigente, consapevole tanto dei
propri diritti quanto dei propri doveri, e in grado di divenire
lhumus vitale dal quale far nascere un rinnovato patto di
cittadinanza, incentrato su un civismo pi diffuso, vigile e
responsabile. Puntare sulla capacit reattiva di comunit
locali autenticamente democratiche potr forse essere
allora

la

strada

possibile

per

promuovere

il

riscatto

dellItalia perch una strada che si radica profondamente


nella nostra storia: lItalia, molto prima di diventare una
compagine statuale unitaria, stata fatta dallesperienza
plurisecolare delle citt e dei liberi comuni. Non si tratta di
coltivare particolarismi regressivi, come suggerisce taluno
in reazione ad un mondo divenuto allimprovviso troppo
grande e troppo vicino; bens di riscoprire la radice positiva
della democrazia cittadina, laria delle citt che rende gli
uomini liberi, per una tradizione antica, non solo italiana ma
dellEuropa intera. Si tratta, dunque, di ricostruire la nostra
identit secondo un tracciato gi segnato nella carta
fondamentale della Repubblica sulla base di un linguaggio
di libert ed eguaglianza sociale che comune a tutta
lEuropa.

Per

questa

via,

dopo

aver

fatto

lItalia,

centocinquantatr anni fa, potremmo iniziare a fare gli

italiani , contribuendo anche a fare i nuovi cittadini


dEuropa.
Dobbiamo, prima di tutto, tornare nei fatti a dare centralit
al lavoro, riconoscerne il valore quale principale strumento
di emancipazione individuale e di attiva partecipazione alla
vita della nazione. Non dovrebbe essere difficile per una
comunit che ha iniziato il proprio cammino di libert,
solennemente affermando che lItalia una repubblica
democratica, fondata sul lavoro.
Dobbiamo riformare radicalmente il nostro Stato sociale,
impegnando le migliori energie nella costruzione di un
Welfare che sappia essere,

insieme, efficace tutela della

dignit della persona e lievito di una nuova stagione di


progresso morale e civile, economico e sociale.
Sono questi processi faticosi, difficili sempre ed ancora di
pi in una fase di perdurante e cruenta recessione come
quella che stiamo attraversando.
La povert assoluta la pi dura condizione di povert,
nella quale non si dispone - o si dispone con grande
difficolt

- delle primarie risorse per il sostentamento

elementare, come l'acqua, il cibo, il vestiario e l'abitazione.


Secondo il rapporto di Caritas, un italiano su dieci vive in
questo stato di prostrazione, ovvero oltre 5 milioni di
persone nel nostro Paese, un fenomeno che raddoppiato
rispetto al 2007. Di fronte a questi numeri drammatici,

nessuno pu rimanere indifferente e voltarsi da unaltra


parte, perch semplicemente - unaltra parte non c.
Abitiamo tutti la stessa parte di mondo, e prima di ogni
altro - questo dato, la condivisione della stessa terra, ci
obbliga

riscoprire

la

dimensione

rigenerante

della

solidariet e della fratellanza, a ripensare la comunit come


patto di diritti e doveri nel pieno riconoscimento reciproco.
E il primo riconoscimento sta nel fare in modo che nessuno
di coloro che sta vivendo situazioni di grave disagio venga
rimosso, cancellato, reso invisibile dallindifferenza. Far
emergere

la

povert

impone

di

affrontarla,

porsi

lobiettivo di eliminarla alla radice. La lotta alla povert sta


diventando il fine pi importante della civilt, nellepoca
della interdipendenza globale.
E questa la priorit delle priorit. Il Comune di Pistoia sta
facendo, e sempre pi far la propria parte, in un vasto
concerto con tutti coloro che svolgono opera di volontariato
sociale, per dare riparo dal freddo delle notti invernali ai
senzatetto, per aumentare i pasti della mensa don Siro
Butelli, per sostenere e accompagnare, nelle forme possibili,
chi da solo non riesce a camminare.
Ho molto apprezzato che il nuovo Vescovo, monsignor
Fausto Tardelli, che torno in questa occasione a salutare,
abbia voluto che il suo vero ingresso in Citt, nel cuore della
Citt,

avvenisse,

significativamente

prima

del

suo

insediamento

ufficiale,

incontrando,

nelle

prime

ore

trascorse nella sua nuova diocesi, i nostri concittadini pi


fragili e pi bisognosi di cura e di attenzione. Colgo in
questa sua scelta un monito salutare per unattenzione pi
forte e costante verso tutti coloro che un certo spirito del
tempo tenderebbe a rimuovere.
E necessario ricordare che la povert che misuriamo ogni
giorno non soltanto quella economica. Chiunque subisca
discriminazioni di sesso, di cultura, di etnia, o chiunque sia
vittima di violenze, familiari, di genere, chiunque sia vittima
di poteri opprimenti, povero.
Per tutte queste emergenze sociali servono i servizi, e
servizi che siano pubblici, costruiti in rete con tutte le
istituzioni del territorio. Cos in questo anno abbiamo
sottoscritto lIntesa Territoriale contro la violenza di genere,
troppo spesso subita in particolare dalle donne e dai loro
figli; stato contestualmente attivato anche presso la
nostra ASL il Codice Rosa.
E stato firmato sempre questanno il protocollo dIntesa con
il tribunale di Pistoia per la tutela dei pi deboli e contro gli
abusi

sui

Raggruppati

minori.
e

alla

Grazie

allimpegno

collaborazione

degli

Istituti

dellAssociazione

Arcobaleno, abbiamo avviato un progetto di educazione e


cura per liberare dalla sofferenza bambini, adolescenti e
giovani, ispirato al lavoro di Luigi Cancrini.

Abbiamo continuato a sviluppare, ed intensificheremo


grazie anche al lavoro appassionato e intelligente del
gruppo Scout Agesci di Pistoia 1, il progetto di rete contro il
fenomeno odioso della tratta e della prostituzione coatta,
per

lemersione,

laccoglienza,

la

protezione

il

reinserimento lavorativo di donne, che sono state definite,


con una metafora cruda, donne crocifisse, e che portano la
loro croce lungo le nostre strade.
Si sta avviando un progetto per il contrasto alle ludopatie,
grazie al lavoro di ricerca finanziato dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Pistoia e Pescia, che si inserisce in una
cornice normativa resa finalmente pi incisiva con la
recente approvazione di una apposita legge regionale,
norma che il Comune di Pistoia ha per le sue possibilit
anticipato negando, con un proprio regolamento, a circoli e
centri civici che siano dotati di slot machine la possibilit di
accedere ai contributi comunali derivanti dagli oneri di
urbanizzazione.
Il nostro Comune impegnato nel contrasto alla omofobia e
a ogni forma di discriminazione per orientamento sessuale.
Tra le molte iniziative gi attivate questanno stiamo ora
operando per lapertura di uno sportello antidiscriminazione
gestito da Arcigay, in collaborazione con i nostri servizi e
con lASL; ma pi estesamente intendiamo impegnarci a
sostenere lattivit preziosa svolta sul nostro territorio,

costantemente,

da

dieci

anni,

dal

Centro

Antidiscriminazione della Provincia di Pistoia.


Particolarmente

significativo

il

supporto

che

le

professionalit del Centro ci hanno dato per affrontare


lannoso complesso di problemi derivante dalle incivili
condizioni dellinsediamento dei cittadini ROM sul Torrente
Brusigliano: cittadini davvero troppo a lungo invisibili, i quali
come tutti devono vedersi pienamente riconosciuta la
dignit di persone, impegnate con gli stessi doveri di tutti
nella comunit, ma con riconosciuto lo stesso diritto di tutti
a vivere in condizioni decenti di sicurezza ambientale e
igienico-sanitaria: solo da qui, da questo cammino che
stiamo concretamente iniziando a compiere proprio in
queste

settimane,

dopo

oltre

quarantanni,

passa

la

possibilit di accelerare un percorso di positiva interazione


e integrazione sociale nella comunit pistoiese.
Dobbiamo sempre pi tendere alla edificazione di un
welfare orientato alla emancipazione dei singoli ed alla
promozione sociale.
In

questo

senso

abbiamo

attivato

con

il

progetto

Socialmente energie diffuse tra le associazioni pistoiesi per


integrare i nostri servizi nella direzione del welfare di
comunit. Lidea quella di impegnare nei lavori di pubblica
utilit sia chi mette a disposizione il proprio tempo libero,
sia chi persegue il proprio reinserimento sociale, come

stiamo facendo con la casa circondariale di Pistoia, avendo


gi offerto possibilit di lavoro a 9 detenuti, sia chi
costretto a rifarsi una vita dopo la perdita del lavoro. A
questo fine attiveremo un bando per laffidamento a
cooperative, che dovranno avvalersi di persone senza
lavoro o in cassa integrazione, di lavori orientati alla cura e
alla manutenzione del territorio.
Stiamo

investendo,

inoltre,

per

formare

le

giovani

generazioni ad un lavoro qualificato e denso di significato,


avendo messo a disposizione anche questanno 9 posti di
servizio civile presso i nostri servizi sociali e culturali, e
avendo attivando ex novo 11 attivit lavorative per giovani
laureati, per sei mesi, collegate allesperienza regionale
Giovani S .
Dobbiamo immaginare e rendere possibile una forma pi
inclusiva e aperta di cittadinanza, che chiami tutti agli
stessi doveri riconoscendo a ognuno gli stessi diritti. Una
strada

che

radicarsi

deve

essere

nellincontro,

tra

costruita
culture

quotidianamente
e

storie

umane

e
e

personali molto diverse: come quelle provenienti da paesi in


guerra, tormentati da conflitti civili e dal flagello della fame
e della povert. Per questo motivo il Comune di Pistoia ha
deciso di candidarsi al progetto SPRAR, come capofila
insieme ad altri enti territoriali, per garantire a migranti in
fuga dalle proprie terre laccoglienza, lassistenza materiale

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e sanitaria, laccompagnamento ai servizi, la formazione


professionale.
E si fatto carico anche dellemergenza che, tramite la
Prefettura, ha visto larrivo a Le Piastre di alcuni profughi,
che

stanno

vivendo

una

esperienza,

grazie

alla

professionalit degli operatori e soprattutto grazie alla


opera paziente e intelligente della pro loco, che sta davvero
diventando

un

modello

di

accoglienza,

integrazione sociale e culturale.

confronto

Pochi giorni fa i bambini

della scuola per linfanzia di Le Piastre hanno portato ai


giovani richiedenti asilo alcuni piccoli doni di Natale,
realizzati da loro durante lorario didattico. Nel senso di
questo scambio sta, credo, laugurio pi bello per questa
fine di anno.
La mancanza di una casa per troppi, rappresenta, insieme
al dilagare della disoccupazione, una vera e propria
emergenza a livello nazionale e dunque anche per il nostro
territorio.
Il 2014 stato lanno della riapertura nei suoi nuovi e pi
ampi

locali

dellalbergo

popolare,

presidio

vitale,

specialmente nei mesi invernali, per tanti, troppi nostri


concittadini che non hanno una casa nella quale ripararsi
alla sera. Pochi mesi fa, lapertura, al Villino Desii, di una
casa destinata a donne sole con figli ha costituito per il
nostro territorio lavvio di un altro servizio importantissimo,

11

grazie al quale hanno gi potuto trovare aiuto alcune donne


con i loro bambini che, seguite dal personale qualificato dei
servizi

sociali

comunali,

stanno

progressivamente

acquisendo una loro autonomia di vita, e avvicendandosi


con altre donne in condizioni di difficolt.
Abbiamo compiuto passi importanti decisivi nella
gestione delledilizia residenziale pubblica chiedendo ai
nuovi vertici di Spes, espressione di una nuova generazione
di dirigenti, unazione consistente di risanamento dellente,
per

liberare

le

risorse

necessarie

alla

manutenzione

ordinaria e straordinaria delle case popolari.


Abbiamo pubblicato nei giorni scorsi- insieme a tutti gli altri
comuni della provincia, riuniti nel Lode un avviso per
acquistare sul libero mercato appartamenti sfitti che
vogliamo

destinare

alledilizia

residenziale

pubblica

assegnare a chi ne ha pi bisogno.


Insieme a Misericordia, Caritas e CEIS, stiamo elaborando
un progetto per proporre soluzioni abitative temporanee
anche a uomini che si trovino improvvisamente in difficolt
economiche, magari solo perch separati.
Alle Fornaci, abbiamo gi assegnato ben ventisette nuovi
appartamenti

sono

sostanzialmente

pronti,

li

assegneremo nelle prossime settimane, altri ventidue nuovi


appartamenti, di cui tre destinati a persone afflitte da
sofferenza psichica, nella zona del Ceppo.

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Linvestimento sulle Fornaci sta continuando a trasformare,


radicalmente e in meglio, il quartiere e la percezione che di
esso hanno gli stessi abitanti e i pistoiesi tutti. Nel 2015 il
quartiere muter ulteriormente accogliendo presidi pubblici
a servizio di tutto il territorio comunale. Il primo passo in
questo senso gi stato compiuto con linaugurazione del
Centro Affidi dei Comuni dellArea Pistoiese. Proseguiremo
nelle

prossime

settimane

dando

avvio

ai

lavori

di

adeguamento dei locali di via Capitini, dove sar trasferito


lintero assessorato dei servizi sociali. Apriremo anche nel
quartiere, con i riorganizzati servizi decentrati, un presidio
della PM nellottica, che diventer propria progressivamente
di tutta la citt, del vigile di quartiere.
Il 2014 stato anche un anno di ulteriore, profondo
cambiamento per le politiche di integrazione sociosanitaria
in Toscana. Modifiche normative hanno introdotto l'obbligo
della gestione unitaria delle funzioni sociali a rilevanza
sanitaria,

da

realizzare

attraverso

lo

strumento

del

consorzio della societ della salute o attraverso una


convenzione tra comuni e Ausl. una strada ineludibile,
destinata a modificare la strutturazione dei servizi a livello
locale, con l'obiettivo di rendere pi efficiente l'erogazione
delle prestazioni e di garantirne uniformit ed equit. In un
contesto che vede crescere i bisogni in misura superiore
rispetto

alle

risorse

disponibili,

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il

sistema

si

sta

riorganizzando,

incentivando

nuove

forme

di

sperimentazione che potranno essere introdotte nell'ambito


dell'assistenza, in particolare per i pi anziani e i disabili:
attivazione di moduli a bassa intensit assistenziale nelle
RSA, co-housing, progetti assistenziali che garantiscano
continuit nel fine settimana per persone con disabilit.
Sullo sfondo c' un ulteriore obiettivo al quale puntare, che
diventa ogni giorno pi impellente: il "dopo di noi". La
capacit, cio, da parte della societ intera di farsi carico di
persone deboli e fragili, assicurando un futuro di inclusione,
di serenit, di protezione anche dopo la perdita dei genitori.
Sono parte integrante di un welfare volto alla promozione
sociale e allemancipazione individuale, anche i servizi
educativi, se intesi come storicamente avvenuto a
Pistoia quali luoghi di relazioni, di incontro e di scambio
aperti al territorio, ponti gettati verso la comunit, sonde e
sensori sensibili della societ.
La vocazione inclusiva dei nostri servizi educativi fa s che il
loro impegno non sia solo rivolto allaccoglienza dei nuovi
italiani, ma anche forse soprattutto a fare sentire le loro
voci e quelle dei loro genitori. Sono voci che possono
raccontare, come con i progetti Essere madre in terra
straniera e In dialogo con i servizi e la citt hanno provato a
fare, o voci che ricollegano alle proprie origini famiglie di

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altrove, come la scuola per lapprendimento della lingua


madre per i bambini di famiglie albanesi.
Ci sembra sia cos che si possa dar vita ad una scuola che
coltiva lumanit, una scuola nella quale, come scrive
Martha Nussbaum, si possa tutti imparare a comportarsi
come cittadini del mondo.
Pistoia ha dialogato e continua a dialogare con lambiente
educativo nazionale e internazionale, riscattando tutti i suoi
servizi dai limiti di una visione angustamente provinciale.
Nel corso dellanno 56 gruppi e 749 persone hanno visitato i
servizi educativi, 62 studenti vi hanno effettuato il tirocinio.
Questa

dimensione

internazionale

non

distoglie

dallimpegno a riflettere sulle prospettive organizzative


della citt,

lavorando in una dimensione di rete con le

istituzioni statali ed i soggetti privati.


Anche il recente trasferimento di una scuola dellinfanzia
comunale allo Stato (La Balena) ha creato le premesse per
opportunit di incontro e di confronto fra organizzazioni
diverse, sicura fonte di mutuo arricchimento professionale
ed umano.
stato rafforzato il welfare municipale, con la stesura del
Protocollo per la qualit dei servizi con i nidi privati,
facilitando cos buone relazioni diffuse allinterno di un
sistema di regole il cui presidio compete al Comune.

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I servizi educativi sono un bene comune, e listruzione e la


cultura

debbono

essere

concepiti

come

diritti

di

cittadinanza, esigibili in quanto tali.


lo stesso indirizzo che ha ispirato tutte le politiche
culturali del Comune di Pistoia, convinti come siamo che la
prima e pi potente fonte di emancipazione individuale sia
appunto il sapere.
L Associazione Teatrale, pur attraverso le fatiche che
vivono tutti i teatri italiani, continua a riscuotere uno
straordinario successo di pubblico ed ha dimostrato di saper
allargare i propri orizzonti, assumendo la diretta gestione
anche della Scuola di Musica e Danza T. Mabellini, ed
aprendo nuovi e promettenti sentieri per la formazione, la
ricerca e la sperimentazione.
Il Pistoia Blues andato configurandosi sempre pi come
una

manifestazione

di

rilevanza

internazionale,

diffondendosi nel tempo e nello spazio, immergendo lintera


citt

nella

musica di qualit promuovendo

spettacoli

gratuiti, mostre e DJ-set, riuscendo a stabilire in un clima


pi ordinato e allegro, di grande partecipazione popolare,
molteplici forme di collaborazione con gli attori culturali e
gli artisti pistoiesi, con gli operatori commerciali e turistici.
Il prossimo anno sar anche quello nel quale saremo
chiamati a ripensare i tradizionali festeggiamenti jacopei. La
riflessione distesa che stiamo sviluppando sul futuro della

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Giostra dellOrso, che giusto il consiglio comunale elabori


in rapporto con una profonda discussione dellintera citt,
offrir

anche

cittadino

delle

loccasione
attivit

per

rionali,

un
che

nuovo

radicamento

vedranno

un

pi

sistematico e attivo sostegno della stessa Amministrazione.


Ma avremo soprattutto la possibilit di rielaborare le matrici
profonde di un culto millenario, riscoprendo per questa via
le tracce antiche di quel cosmopolitismo cittadino che ha in
qualche forma segnato anche la nostra citt. Pensiamo ai
viaggi medievali lungo la via Nonantolana e la via
Francigena, che i pellegrini percorrevano per raggiungere
Compostela e adorare le reliquie del Santo Iacopo, patrono
di Pistoia; pensiamo oggi alla possibilit di un accordo
fecondo, di una ricerca comune, fino magari ad un vero
patto di amicizia e di gemellaggio con Santiago di
Compostela, alle implicazioni religiose, culturali, civili e
perfino di promozione turistica che ci potrebbe significare
per il presente e il futuro della Pistoia contemporanea.
Conferendo questo respiro alle nostre politiche culturali,
abbiamo ripensato anche, nei mesi scorsi, alla biografia
straordinaria del missionario gesuita pistoiese Ippolito
Desideri, che part, passando attraverso territori ancora
inesplorati dagli europei, per lallora mitica citt di Lhasa,
capitale del Tibet, stabilendo un ponte tra Oriente e
Occidente; pensiamo al racconto di Tiziano Terzani, che dai

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reportage dai paesi asiatici, indagati nelle loro culture


anche sotto il fuoco delle armi di guerre non ancora
concluse, approdato sulle montagne di Orsigna, ora
divenuta simbolo di una terra incontaminata e luogo di
pace. A Tiziano Terzani abbiamo non casualmente gi
dedicato lAuditorium della Biblioteca San Giorgio, il luogo
pi aperto al mondo delle nostre istituzioni culturali. Nel
nome di Ippolito Desideri iniziato un progetto che
confluir in una grande iniziativa di celebrazione del suo
viaggio nel 2016, a 300 anni esatti dal suo arrivo a Lhasa.
Guardate: nelle nostre radici sta davvero, per tanti versi,
anche parte importante del nostro futuro possibile.
Questanno abbiamo celebrato il settantesimo anno dalla
liberazione della citt. Quel travaglio inenarrabile, quel
processo storico che fond la democrazia repubblicana, e
restitu dignit e libert allItalia e agli italiani, ci consegna
anche tra le molte questa lezione di fratellanza
Universale, oltre le appartenenze nazionali, che fu germe
anche della nostra liberazione. Per questo nei mesi scorsi
abbiamo a pi riprese rinnovato un patto di amicizia con le
autorit brasiliane, in memoria di quei ragazzi della FEB che
si unirono alla nostra lotta di resistenza al nazifascismo,
molti trovando la morte sulle nostre terre; per questo
abbiamo per la prima volta raccontato la storia di quei
soldati italiani, e anche pistoiesi, mandati a combattere in

18

Albania e in Montenegro e che non ebbero dubbi sulla scelta


da fare dopo l8 settembre 1943. Per questo proseguiremo
nei prossimi anni a scavare dentro questo filone di indagine,
fin qui pochissimo illuminato dalla ricerca storica.
Obbedendo a questa idea di rendere pi visibili, anche per
noi stessi, le nostre migliori radici, e valorizzare cos di pi e
meglio la nostra bellissima citt, abbiamo deciso di
realizzare, in collaborazione con la Fondazione Marino
Marini, e con lindispensabile sostegno della Fondazione,
della Cassa di Risparmio e della Camera di Commercio, una
mostra che celebri il maggiore artista pistoiese del 900, con
lobiettivo esplicito di mettere in dialogo Marino Marini e le
pi rilevanti vicende dell'arte italiana e internazionale con le
quali

egli

si

misur,

attraverso

un

serio

lavoro

di

contestualizzazione storica e stilistica della sua attivit, che


ancora manca nella vicenda espositiva e nella letteratura
scientifica sull'artista.
A questa ispirazione - che crediamo non provinciale ed
orientata a proiettare in una dimensione di futuro durevole
la sostanza e limmagine di Pistoia - corrisponde anche
linvestimento che intendiamo realizzare sui principali
monumenti e palazzi pubblici cittadini, quelli gi aperti e
attivi e quelli da restaurare e recuperare.
Renderemo Palazzo Fabroni sempre pi aperto al pubblico,
ne incrementeremo le raccolte, in una linea di continuit

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con le collezioni darte antica del Museo Civico e del Palazzo


Comunale. Il recupero - gi avviato con la riapertura
dellingresso principale da via SantAndrea, proceder gi
dalle prossime settimane con la riqualificazione di alcune
sale del pianoterra e con il concorso didee (e la successiva
realizzazione) per la riconfigurazione estetico-funzionale del
giardino, accompagnata alla demolizione della tipografia
comunale.
Dopo il restauro, conclusosi questestate, della chiesa di
Santa Maria del Soccorso, procederemo al recupero di San
Pier Maggiore, alla riqualificazione della Saletta Gramsci e
al restauro e alla riapertura di Sant'Jacopo in Castellare,
grazie in tutti e tre questi casi - ad un cofinanziamento
paritetico

tra

comune

Fondazione

della

Cassa

di

Risparmio. Con la stessa Fondazione che, per tutto, voglio


sinceramente

ringraziare

con

il

Capitolo

della

Cattedrale, da tempo condividiamo anche lidea della


necessit

di

recuperare

compiutamente

e,

in

tempi

ragionevoli, restituire alla citt San Salvatore.


Da molti mesi, inoltre, stiamo elaborando un progetto
impegnativo per il progressivo recupero e la valorizzazione
delle mura urbane, partendo ovviamente da

una attenta

manutenzione e dal restauro del tratto crollato in viale


arcadia.

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Pistoia citt darte e delle piante. Deve diventare sempre


di pi anche citt del verde. LAmministrazione del tutto
estranea, perch culturalmente aliena, rispetto a logiche,
pure molto diffuse, di carattere emergenziale. Da molti mesi
infatti il comune impegnato in unattenta, meditata opera
di pianificazione e di progettazione del verde cittadino.
La molto discussa riqualificazione di piazza della Resistenza,
che gi dalle prossime settimane restituir alla citt un
parco pi bello, pi grande e pi sicuro, in realt solo una
parte del lavoro che stiamo svolgendo e che interessa tutto
il verde pubblico cittadino. Ricordo tra i molti, a titolo di
esempio, gli interventi sul giardino di Villa Capecchi, sul
parco del Villone e sul giardino di viale Arcadia, in corso o
gi realizzati; per il futuro prossimo mi limito ad indicare la
previsione che realizzeremo di un altro grande parco
urbano nellarea del Ceppo. Intendiamo infatti promuovere
una sistematica opera di cura e manutenzione di tutti gli
spazi a verde della citt, perch se Pistoia vuol essere
davvero come spesso abbiamo detto e come scriviamo
nelle presentazioni turistiche citt darte e capitale
europea del verde, deve avere parchi e giardini allaltezza:
realizzati dai migliori paesaggisti e curati e manutenuti
secondo criteri scientifici, in collaborazione stretta tra gli
uffici comunali e gli ordini professionali, affinch le piante e
gli alberi possano crescere sani e forti ed avere una vita pi

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lunga. Per ottenere questo risultato abbiamo avviato un


dialogo

positivo

con

lordine

provinciale

dei

dottori

agronomi e dei dottori forestali, anche al fine di stendere


seguendo gli esempi migliori tra le citt italiane, e su tutte
Torino un disciplinare per la realizzazione e la cura di spazi
verdi. in corso di affidamento uno specifico incarico per il
censimento e la definizione di una apposita carta delle
vulnerabilit di tutte le alberature dellintero territorio
comunale. Proseguiremo, inoltre, nel potenziamento gi
avviato degli uffici dedicati alla progettazione e alla cura
del verde, con lassunzione di un esperto agronomo e di
altri giardinieri, dopo i due gi assunti nei mesi scorsi.
La citt sar pi attrattiva, se sapr diventare pi bella e
accogliente di quanto gi non sia. In questa direzione
muove anche limpegno per la realizzazione, gi in atto e
che proseguir estendendosi di un arredo urbano di
qualit, con nuove panchine, fioriere, cestini e rastrelliere
per biciclette, e per una nuova illuminazione pubblica, pi
bella, pi economica, a minor impatto ambientale, meno
dispendiosa dal punto di vista energetico. I significativi
investimenti, gi finanziati, per linnovazione tecnologica
degli impianti consentiranno tra laltro nei prossimi mesi,
continuando a conseguire risparmi,

la sostituzione con

lampade a led dei lampioni e delle tesate in molte vie e


piazze della citt storica e di pressoch tutte le lanterne a

22

braccio, ed anche lattuazione di specifici progetti per dare


luce, o illuminare meglio, alcuni dei principali monumenti
cittadini.
Anche le politiche del governo del territorio dovranno
concorrere a favorire una crescita qualitativa, e non
quantitativa, della nostra citt. Dovranno continuare ad
essere anche strumento di tutela dellambiente.
Dopo aver approvato il regolamento urbanistico nellaprile
del 2013, come ci eravamo impegnati a fare, abbiamo
cercato

di

dare

risposte

al

tessuto

economico

manifatturiero cittadino con alcune varianti urbanistiche


mirate a risolvere situazioni compromesse e ad adeguare la
disciplina alle esigenze della produzione.
La variante normativa al piano particolareggiato delle aree
ex-Breda, approvata lo scorso settembre, ha prodotto lo
straordinario risultato di consentire la ripartenza di quel
cantiere che rischiava di restare una ferita aperta nel cuore
della citt: da luned lAgenzia delle Entrate si trasferir
nella parte del Polo della sicurezza, che gli stata
destinata, e confidiamo che nel corso del prossimo anno
possano diventare concrete realt le nuove sedi della
Questura, della Polizia stradale e della Prefettura. Si tratta
di un risultato non scontato, che siamo riusciti a conseguire
e che si accompagner nei prossimi mesi allapertura
dellalbergo e del nuovo, grande parcheggio, interrato.

23

Nel corso di questo anno, poi, sulla spinta di un atto


dindirizzo della Giunta comunale, approvato nello scorso
marzo,

gli

uffici

predisposizione

hanno

di

alcune

lavorato

intensamente

fondamentali

varianti,

alla
che

porteremo allattenzione del consiglio comunale a partire


dal prossimo gennaio, ispirate ai medesimi fini: assicurare
uno sviluppo sostenibile della citt, intervenendo per
completare

la

dotazione

di

alcune

infrastrutture

fondamentali (come il Viale Salvo dAcquisto), e contenere il


consumo di suolo, dimezzando la capacit edificatoria di
tutte le aree di trasformazione non ancora in fase di
attuazione, trascinate nel vigente regolamento urbanistico
dal vecchio piano regolatore generale.
figlia della stessa attenzione alle esigenze ambientali del
territorio la variante funzionale alla realizzazione del nuovo
depuratore a Bottegone, che dovr eliminare, per un verso,
lattuale impianto di vecchia generazione e, per altro,
implementare la depurazione della zona sud della citt,
estendendola non soltanto a tutto labitato di Bottegone,
ma anche alle frazioni limitrofe.
Ma soprattutto il prossimo anno sar lanno nel quale
inizieranno le prime, positive trasformazioni dellarea del
Ceppo.
Alla fine di gennaio inizier lesame in commissione del
nuovo accordo di programma, che ho voluto fosse portato

24

prima in Consiglio comunale e non a ratifica, affinch vi


fosse unampia e pubblica discussione sul futuro di questa
parte fondamentale della citt storica. Seguir alla sua
approvazione lesame al piano particolareggiato e la
contestuale variante urbanistica per larea del Ceppo, nella
quale saranno accolte funzioni pubbliche di pregio e un
quartiere eco-sostenibile, con unampia porzione di verde
pubblico e libero dalle auto.
LAmministrazione acquisir una parte importante del
patrimonio immobiliare storico attualmente di propriet
dellAzienda sanitaria, con lobiettivo di farne il cuore
pubblico: nella parte pi antica vi sono gi elementi che ne
connotano la particolare vocazione museale e documentale,
come la Biblioteca medica Mario Romagnoli, il museo dei
ferri

chirurgici,

lanfiteatro

anatomico,

il

percorso

archeologico di Pistoia Sotterranea. Il futuro, prossimo


trasferimento in quella sede di altri reperti, raccolte ed
archivi ora dispersi altrove, consentir la nascita di un vero
e proprio Museo della Citt. In stretta connessione con tale
Museo, in spazi attigui, sorger la Casa della Citt che, a
partire

dallarchivio

Michelucci

di

del

Pistoia

Centro
con

la

di

documentazione

collaborazione

della

Fondazione Michelucci di Fiesole, dovr svilupparsi come un


moderno urban center di seconda generazione. Coltiviamo
inoltre

lambizione

di

poter

25

allocare

allinterno

del

Padiglione Cassa di Risparmio tutti gli uffici comunali,


attualmente dispersi in pi sedi, in modo da riorganizzare
secondo criteri di efficienza ed economicit il patrimonio
dellEnte e per unificare in un unico luogo tutti i servizi per i
cittadini, semplificando il pi possibile il rapporto con
lAmministrazione.
Questo coerente complesso di indirizzi e atti urbanistici si
sedimenter infine nella pianificazione strutturale, che
torneremo a proporre sia di livello intercomunale a tutti i
nostri interlocutori istituzionali pi vicini.
Per sostenere concretamente questa indicazione di fondo
per un nuovo sviluppo qualitativo del territorio attiveremo
gi dalla prossime settimane e per tutto lanno prossimo
opere pubbliche, gi finanziate e in corso di affidamento,
per quasi dieci milioni di euro. Continueremo in particolare
ad investire nella messa in sicurezza delle nostre scuole, in
opere di prevenzione e manutenzione stradale, territoriale
ed ambientale, e garantiremo la realizzazione degli impegni
che abbiamo fatto assumere alle principali aziende di servizi
pubblici per lestensione dei servizi di metanizzazione, di
depurazione delle acque, acquedottistici e fognari, per l
ampliamento a tutto il territorio comunale della raccolta
differenziata sospinta dei rifiuti, per un trasporto pubblico
migliore, pi efficiente e sicuro.

26

Definiremo finalmente la nuova pianificazione strategica


della mobilit cittadina attraverso laggiornamento del Pum
e del PGTU, tornando ad estendere e qualificare le aree
pedonali cittadine.
Limpegno dellamministrazione per la mobilit pubblica e
per lo sviluppo di un trasporto ferroviario efficiente ci ha
visti impegnati, da una parte nella mobilitazione, promossa
insieme al sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, per il
raddoppio della linea ferroviaria Firenze Viareggio, che
anche grazie alle sollecitazioni dei sindaci dei territori
lucchesi e pistoiesi ha ricevuto i necessari finanziamenti
regionali e nazionali per essere realizzato; dallaltra nella
difesa e nella valorizzazione della linea Porrettana, di cui
questanno

abbiamo

festeggiato

degnamente

il

centocinquantesimo anniversario, con la riapertura della


linea, che dovr essere adeguatamente potenziata.
Una citt pi eguale, perch pi solidale, una citt pi
consapevole di s, perch pi colta e curiosa del mondo,
anche una

citt

capace di superare questa terribile

recessione, come Pistoia pu e deve, divenendo pi solida e


giusta, soprattutto se il proprio tessuto economico sapr
investire sulla qualit del lavoro e delle produzioni.
In questa direzione il settore vivaistico, oramai il comparto
che pi caratterizza leconomia pistoiese, pu e deve essere
di

esempio,

proprio

partire

27

dalla

crisi

che

sta

attraversando in ragione della costante diminuzione dei


consumi in tutta Europa e della crescente offerta da parte di
nuovi paesi produttori, che spinge verso una crescente
concorrenza fra le imprese ed i distretti produttivi. Devono
per essere superate anacronistiche ed autolesionistiche
divisioni interne, devono essere messe al servizio del
comparto e del distretto, che dovrebbe rappresentarlo
le migliori energie disponibili, in una logica di sistema. Per
questo occorre sia definita presto, come unanimemente
convenuto, una "Carta dei Valori" che dovr regolare i
rapporti fra le imprese, fra le imprese i servizi ed il credito e
fra queste e la pubblica amministrazione all'interno del
Distretto.
Un positivo esempio di rinnovato impegno nella qualit e di
ritrovata fiducia nelle proprie possibilit e capacit ci viene
da AnsaldoBreda. In questo delicatissimo momento, che il
territorio pistoiese e toscano segue con vigile attenzione, e
con la ribadita volont di interloquire positivamente rispetto
alle prospettive con il Governo nazionale e Finmeccanica, il
miglioramento di alcuni indicatori fondamentali di salute
dellazienda rafforza la duplice convinzione che il settore
della produzione di materiale rotabile sia strategico per il
paese, e che chieda soprattutto chiarezza di missione
industriale, e nuovi investimenti.

28

In

questo

sviluppato

anno
lopera

abbiamo

alacremente

proseguito

gi

poderosamente

avviata

di

risanamento strutturale del bilancio. Abbiamo aderito alla


sperimentazione dellarmonizzazione contabile, compiendo
cos una operazione straordinaria di accertamento di tutti i
residui attivi e passivi che ha fatto emergere la gestione
sana e trasparente delle nostre risorse pubbliche. in questi
due anni e mezzo abbiamo operato una profondissima
revisione della spesa, per reinvestire pi risorse nelle
politiche sociali e nei nostri servizi educativi; e stiamo
riducendo in modo importante il debito consolidato, non
contraendo nuovi mutui, promuovendo cio investimenti
con risorse che non chiederemo di pagare alle generazioni
future, le quali anzi potranno beneficiare degli investimenti
di oggi, senza che sia loro tolta la possibilit di continuare
ad investire domani. Labbiamo fatto con il rigore e la
severit necessari a conseguire i risparmi, partendo da noi,
dagli amministratori, e con il desiderio di restituire tutte le
nostre entrate da tributi e tariffe in servizi e opere utili alla
citt.
Per questo abbiamo anche deciso di intraprendere la strada
del Bilancio Sociale, con lo scopo di rendicontare la nostra
attivit, informare i cittadini sui costi dei nostri servizi, e
sulle scelte di investimento che abbiamo fatto utilizzando i
loro soldi. Grazie a queste azioni, coraggiose e improntate

29

alla massima trasparenza, questanno abbiamo ottenuto un


importante

riconoscimento,

lOscar

di

Bilancio,

come

secondo Comune in Italia, un premio nazionale che da


cinquanta

anni

amministrazioni

viene
che

si

assegnato
distinguono

alle
in

pubbliche

comportamenti

virtuosi nella gestione delle loro risorse.


Siamo alla met del mandato amministrativo e possiamo
dire di essere oggi, in perfetta coerenza come per tutto
con gli impegni programmatici assunti con i cittadini
pistoiesi, ad una svolta per il progetto di riassetto e
riorganizzazione del sistema delle aziende partecipate. Il
Comune di Pistoia non ha certo atteso gli annunci di oggi
del Governo, per avviare coraggiosamente una politica di
revisione strutturale delle proprie partecipazioni societarie,
con lobiettivo di ricondurre le partecipazioni societarie al
perimetro delle funzioni istituzionali, e prioritariamente
acqua, rifiuti e trasporto pubblico locale, e di riappropriarsi
della partecipazione diretta laddove fin qui era mediata
dalla holding Publiservizi. Oggi siamo alla vigilia della
proposta di superamento radicale di Publiservizi, che sar
esaminata e avviata nel 2015; siamo prossimi a formulare
una proposta per il superamento di Publicontrolli, dopo la
necessaria opera di risanamento interno; Copit, lazienda di
trasporto pubblico che due anni fa rischiava il fallimento, ha
i conti in utile, ha ripreso a investire in nuovi mezzi e sta

30

diventando un piccolo ma significativo punto di riferimento


del sistema delle aziende di trasporto pubblico locale in
vista della gara regionale toscana, in corso di svolgimento;
abbiamo avviato il processo di alienazione delle quote della
Centrale del Latte, ritessendo un rapporto positivo con gli
altri soci pubblici, a partire dal Comune di Firenze, per
valorizzarne il patrimonio e procedere consensualmente alla
dismissione della parte pubblica; nei prossimi giorni sar
chiusa definitivamente la Societ XXVII Aprile, avendo il
Comune acquisito al proprio patrimonio limmobile di via
XXVII Aprile e ottenuto altri risparmi per il nostro bilancio;
abbiamo modificato lo Statuto di Farcom, semplificando la
governance amministrativa, producendo risparmi importanti
e producendo grande valore sociale attraverso le nostre
farmacie; abbiamo svolto unattivit di controllo molto
intensa su Publiacqua, ottenendo il fermo tariffa, nuovi
investimenti

con

limportante

risultato

della

distrettualizzazione che ha gi consentito a Pistoia di


raggiungere

una

sostanziale

autosufficienza

per

lapprovvigionamento idrico, e saremo esigenti nel prossimo


anno, quando si avvier il confronto sulla forma di gestione
del servizio, nel riaffermare la posizione del Comune di
Pistoia, coerente con lesito referendario.
Tutta la pubblica amministrazione italiana ha bisogno di un
cambiamento culturale orientato verso la trasparenza,

31

laccessibilit totale dei suoi atti, la chiarezza e semplicit


delle procedure. Noi crediamo profondamente che una
societ democratica trovi un suo presidio essenziale nella
dignit, reputazione e prestigio di chi opera nella pubblica
amministrazione, e allaffermazione di questi valori abbiamo
orientato le nostre scelte dallinizio del mandato. Oggi
stiamo ottemperando al piano della prevenzione della
corruzione,

prevista

precedentemente

dalla

legge

avevamo

preso

190/2012,

ma

provvedimenti

gi
di

controllo interno che hanno rafforzato nel tempo la cultura


della legalit, dellimparzialit e della rendicontazione, che
tutti i cittadini possono misurare. Il Comune, scrivevamo nel
programma di governo, deve essere una casa di vetro, che
per definizione non ha niente da nascondere. In piena
coerenza con questo assunto, quando la Vice Sindaco
Daniela Belliti ha ricevuto la notizia di unindagine, ancora
preliminare, a suo carico, il suo primo, duplice atto stata
la comunicazione al Consiglio Comunale e alla citt, e la
richiesta

di

essere

immediatamente

formalmente

interrogata, pur a carte coperte dal momento che ancora


non sa che cosa le venga contestato - ma assolutamente
determinata a chiarire e rapidamente la vicenda, a tutela
della sua persona e per lonore dellamministrazione.
La trasparenza costituisce il valore che orienter anche nel
prossimo futuro il nostro lavoro di ulteriore riorganizzazione

32

dellente: prefigureremo lattivazione di servizi innovativi di


informatizzazione
rinnovata

centralit

digitalizzazione;
alla

attribuiremo

programmazione

una

strategica,

dotando lente di strumenti pi efficaci per realizzarla, a


partire dalla capacit di intercettare fondi europei, nazionali
e regionali; favoriremo una vera modernizzazione del
comune e del territorio, attraverso lattivazione del Sistema
Informativo Territoriale, cervello per la progettazione di una
citt

intelligente

di

una

democrazia

pienamente

funzionante. Al centro della nuova riorganizzazione della


struttura sar il nuovo ufficio gare che, assumendo su di s
tutte le procedure di affidamento di lavori e servizi, dovr
renderle ancora pi omogenee, trasparenti ed efficienti.
La democrazia esigente, impone fatica e pazienza;
richiede,

per

non

impoverirsi

ed

essere

viva,

una

molteplicit di attori in continuo, anche vivace, confronto


tra di loro; non ammette, mai, alcuna reductio ad unum.
La politica democratica o si sostanzia in una partecipazione
civile diffusa o subisce torsioni oligarchiche, o addirittura
peggio corre il rischio di spengersi in derive tecnocratiche
e larvatamente autoritarie. LItalia, per riscuotersi, ha
bisogno anche, probabilmente, di reimparare la fatica del
confronto democratico. Ogni cittadino forse, dovrebbe
sentire un po pi su di s lonere della argomentazione,

33

quando discute in qualunque forma con altri cittadini,


tanto pi quando la discussione si svolga nella sfera
pubblica. Quando si perde il gusto di argomentare le proprie
opinioni e posizioni, o comunque non si ritenga pi
necessario argomentare, ed ascoltare le argomentazioni
altrui, o quando non si senta pi il dovere di rapportare le
proprie opinioni sulla realt alla realt per com: in tutti
questi casi il confronto si traduce facilmente nellalterco e
nella formulazione di invettive. E urgente allora ricostruire,
a tutti livelli, delle reti autenticamente democratiche, che
aiutino a rendere di nuovo possibile la fatica, ma anche la
bellezza del confronto democratico.
Per favorire questa opera necessaria di ricostruzione di reti
democratiche funzionanti, il prossimo anno avanzeremo una
proposta

di

essenziale

regolamentazione

della

partecipazione cittadina, che sottoporremo alla citt e


dunque allesame del Consiglio comunale. Lo immaginiamo
anche come uno strumento a disposizione di singoli e
associazioni per incidere maggiormente sulle decisioni
pubbliche, che in particolare riguardino il territorio sul quale
i cittadini vivono e operano.
Questa amministrazione si mossa e lo abbiamo detto sin
dal principio secondo il canone del silenzio operoso,
convinti che debbano essere anzitutto i fatti a parlare. La
citt non ha affatto bisogno di uomini della provvidenza,

34

bens della prosecuzione di un alacre e quotidiano lavoro


collettivo,

come

accaduto

per

secoli,

di

unintera

comunit. Non mi sfuggito, tuttavia, che questo nostro


comportamento, per eterogenesi dei fini, in alcuni casi ha
prodotto un effetto persino contrario alle intenzioni, non
avendo favorito quel dibattito pubblico serio e strutturato,
che giudico indispensabile, e avendo anzi dato adito a
ricostruzioni dei fatti che nulla hanno a che vedere con le
scelte

effettivamente

compiute

dallamministrazione.

Proprio per questo, stiamo riflettendo su come meglio


potremo offrire strumenti informativi a tutti i cittadini,
attraverso una pi puntuale e rigorosa, ma anche fluida,
comunicazione istituzionale. Vogliamo dar vita a un nuovo
rapporto con la stampa e lopinione pubblica, nellottica di
favorire e far crescere un confronto pubblico, esigente ed
informato, del quale credo abbiano bisogno i decisori
pubblici -io per primo - ma dal quale tutta la citt non potr
che trarre beneficio.
Fare il sindaco della citt nella quale si nati e cresciuti,
dove si deciso di vivere, per chi ami la politica,
rappresenta certamente la pi significativa ed importante
delle esperienze possibili, cos umanamente ricca da
assorbire anche le numerosissime traversie e difficolt che
comporta. Le motivazioni che mi indussero a candidarmi

35

due anni e mezzo fa sono oggi non solo ancora tutte valide,
ma ancora pi forti, perch pi consapevoli.
Nel formulare a tutti voi, alle vostre famiglie e alla citt il
pi sincero e sentito augurio, anche a nome del Presidente
del Consiglio comunale e dellintero Consiglio, per le
imminenti festivit natalizie e per lanno che verr, voglio
ricordare unesortazione del reverendo Martin Luther King,
che rivolgo anzitutto a me stesso, e che vale per i singoli
come per unintera comunit: cercate ardentemente di
scoprire a che cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo
appassionatamente. Questo limpido sguardo in avanti,
verso la realizzazione di s, la lunghezza della vita
umana. Se Pistoia sapr scoprire a che cosa chiamata e
con passione cercher di realizzare se stessa, non avr da
temere nulla per gli anni a venire.
Buone feste e buon 2015 a tutti!

36

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