Trama
Il romanzo diviso in 4 parti, ognuna delle quali suddivisa a sua volta in
capitoli.
Parte prima
Cap I. Un incendio scoppia a palazzo Trao, di propriet di una famiglia nobile
decaduta, composta da 3 fratelli: don Diego (malato di tisi), don Ferdinando e
donna Bianca. La gente che accorre la critica per le condizioni in cui si
ridotta; i suoi componenti infatti non hanno voluto cambiare stile di vita e
iniziare a lavorare, attivit estranea alla loro classe sociale. I fratelli
preferiscono vivere dellelemosina dei parenti, che peraltro forniscono i viveri e
gli abiti per Bianca. Quando scoppia lincendio Bianca si trova nella sua camera
da letto con Nin Rubiera, suo cugino ed amante. I due vengono scoperti da don
Diego.
Cap II. Don Diego lindomani si reca al palazzo della cugina Rubiera per
raccontarle ci che ha scoperto, con lintenzione di combinare un matrimonio.
La baronessa per non vuol saperne di ammogliare labbiente figliolo con
Bianca poich priva di dote ma promette che si impegner a trovarle un marito
alla sua altezza. Don Ferdinando considerato pi stupido di don Diego;
prender moglie; ella sconvolta dalla notizia anche perch teme per la sorte che avranno i figli
avuti da lui e abbandonati
Parte seconda
Cap. I. Nella sede del comune si svolge la gabella per laffitto delle terre
comunali; c un parapiglia generale: tutti si infervorano e si accapigliano,
tranne Gesualdo, che resta
Parte terza
Cap. I. Qui si parla della figlia di Gesualdo, ma nata con qualche probabilit
dalla relazione tra Bianca e Nin. Isabella prima dei 5 anni viene mandata in
collegio. Bianca, dopo il parto, aveva iniziato a deperire di giorno in giorno,
perch malata di tubercolosi come i fratelli. Essendo Isabella la sua unica figlia,
Gesualdo desidera il meglio per lei: la migliore educazione, che possegga tutto
ci che a lui mancato, che conduca una vita pari a quella di una figlia di un
nobile. Bianca per non avrebbe voluto separarsi da lei. Le compagne di
collegio vedono di malocchio la bambina, in quanto figlia di un arricchito,
condizionate in questo dall'opinione dei parenti. Le lanciano continue
frecciatine sulla sua condizione di inferiorit. Quando il padre va a trovarla, ella
ha nei suoi confronti lo stesso atteggiamento della madre: restio al contatto
fisico e quasi di repulsione nei suoi confronti. La ragazzina si sente solo Trao,
rinnegando il cognome Motta. Fif Margarone dopo il tradimento di Nin non
vuole pi saperne di sposarlo, perci lui per ragioni di interesse e di tutela del
suo casato opta per sposare Giuseppina Alosi; ella infatti garantisce il debito
del marito ipotecando le proprie terre a favore di mastro don Gesualdo, non
avendo Nin la disponibilit di denaro che gli occorreva. Quando Isabella pi
Parte quarta
Cap. I. Sei mesi pi tardi nasce il figlio di Isabella e Corrado, della cui
illegittimit Gesualdo tiene all'oscuro Bianca. A causa del parto di Isabella,
Gesualdo costretto a donare altre propriet (oltre a quelle della dote) al
genero per placare la sua ira. Il padre addoloratissimo per il fatto che i terreni
assegnati in dote vengono mal gestiti e coltivati dopo tutte le fatiche che aveva
trincerata nel suo rancore e lui attanagliato dal dubbio circa lessere o meno il
vero padre di Isabella. Lultima richiesta che rivolge alla figlia di concedere
del denaro a Diodata e ai suoi figli (ma per opposizione del genero, questa
richiesta non verr eseguita). La sua tragica fine avviene pochi giorni dopo,
durante la notte, in solitudine, tra l'indifferenza dei servi, che ignorano e anzi
risultano infastiditi dai suoi lamenti di dolore, che credono essere solamente
delle lagne di un povero vecchio. Un dovere come un altro servire chi
realmente nato meglio di loro; inaccettabile servire un arricchito ma loro pari
dal punto di vista sociale. L'uomo ha le mani ancora segnate dalla calcina,
primo particolare dell'aspetto fisico del mastro sottolineato dal Verga nel
capitolo III, mani da cui i servi capiscono "com'era nato". Tutte le ricchezze
accumulate da Gesualdo verranno dilapidate dal genero.
Temi
Mastro-don Gesualdo uno dei capolavori di Giovanni Verga e appartiene al
ciclo, incompiuto, detto dei Vinti. Il romanzo infatti incentrato sulla figura di
Gesualdo Motta, un uomo che nel corso della sua vita sacrifica ogni affetto a
ragioni strettamente economiche ritrovandosi alla fine schiacciato e sconfitto
dall'aridit di cui si circondato.
Il tema del romanzo risulta evidente sin dal titolo: il personaggio principale,
Gesualdo Motta soprannominato dai suoi compaesani "mastro-don". Si tratta
di un nomignolo dispregiativo che sottolinea la natura di parvenu di Gesualdo,
una via di mezzo fra "Mastro" (appellativo riservato a chi dirige un gruppo di
muratori) e "Don" (epiteto riservato ai signori e proprietari terrieri).
Il protagonista, infatti, da muratore diventa imprenditore, proprietario terriero,
marito di una nobildonna; da qui il suo conseguente isolamento, poich viene
detestato da tutti coloro che non hanno ottenuto lo stesso successo in termini
di ascesa sociale e disprezzato dal ceto notabile che lo considera un bifolco
arricchito.
Il romanzo costituito da ventuno capitoli suddivisi a loro volta in quattro parti
corrispondenti alle quattro pi importanti fasi della vita del protagonista: il
matrimonio con Bianca Trao, il successo economico, l'inizio del declino di
Gesualdo, la sua morte. Si tratta quindi di un romanzo che ricorre ad una
tecnica per scorci: i fatti pi importanti vengono isolati grazie ad ampi salti
temporali.