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Introduzione
Con il presente articolo, abbiamo il piacere di presentare la descrizione di un modello, che
riteniamo essere innovativo ed originale. Integrando teorie moderne e concetti antichi,
proponiamo un nuovo punto di riferimento per un management efficace e di successo,
andando a rivelare un pattern that connects multi-disciplinare e multi-dimensionale.
In questa sede privilegeremo la descrizione degli aspetti pi pertinenti alla formazione
comportamentale-manageriale nella modalit esperienziale, dando solo rapidi cenni delle
applicazioni nellambito della consulenza aziendale. Si vedr, inoltre, come tale modello
possa essere implementato, con pari efficacia, in interventi di tipo formativo (e
trasformativo), per individui, per gruppi e per intere organizzazioni.
Tra i nostri molteplici riferimenti teorici e culturali, ricordiamo in particolare la P.N.L.
(Programmazione Neuro Linguistica) e il lavoro psicoanalitico di Carl G.Jung sugli
Archetipi.
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In principio fu la Magia...
La Magia una dimensione profonda dellesperienza umana, territorio occulto ed ineffabile,
avvolto da mistero e segreti. Fenomeno ubiquitario, che ha accompagnato luomo fin dagli
albori, la magia stata (ed tuttora) oggetto di studio da parte dell antropologia culturale
e della psicologia.
Gi Bandler e Grinder, padri fondatori della PNL, avevano chiaramente colto la
pertinenza
della
metafora
della
Magia
per
spiegare
analizzare
misteri
della
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Sintetizzando, i due aspetti della forma e del contenuto, proiettandoli nella dimensione
dellesperienza, il nostro modello emergente olistico, integrato ed efficace.
Bandler e Grinder costruirono il modello della PNL a partire dallosservazione delle
apparenti capacit magiche di alcuni terapeuti di successo, per poi modellarne le
strategie.
Il nostro modello, partito dal modellamento di manager dotati di poteri magici, ci ha
portati fino allidentificazione dei building blocks del successo di aziende magiche, quelle,
cio, che hanno consapevolmente o meno ingegnerizzato questi processi e contenuti.
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mana [term. nativo della Polinesia]: termine largamente usato da Jung nei
suoi lavori, che definisce poteri magici e forze sovrannaturali, pu essere
associata a persone, spiriti o oggetti inanimati. E usata generalmente per
indicare potere, forza, status, prestigio sociale e politico.
Ci piace pensare che forse non sia un caso che la parola mana radicata in management!
Non difficile dimostrare come gli odierni CEO e manager siano i depositari di quel potere,
prestigio sociale, ricchezza e conoscenza, che un tempo stato di maghi e di uomini di
potere, secolare e spirituale (Drucker, Senge, Scharmer, Toffler, Wilber).
Archetipi
Gli Archetipi sono stati uno degli argomenti principali del lavoro psicanalitico di C.G.Jung.
Secondo una definizione dello stesso Jung:
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Gli Archetipi, possono essere considerati come un software fondamentale della psiche:
essi offrono una struttura significativa alle nostre esperienze, proprio come il letto di un
fiume da forma al fiume stesso. Gli Archetipi forniscono chiavi di lettura per rappresentare
ed interpretare quello che ci accade nella realt quotidiana. Inoltre, ogni Archetipo
depositario di un potere che, una volta acquisito ed integrato, ci permette di esprimere ed
esternare parti di noi stessi, in modo accresciuto e con rinnovate abilit (Campbell).
La pratica del pensiero mitico, codificando miti antichi per insegnamenti attuali, attraverso
luso di simboli, leggende, metafore e parabole, stata usata in ogni epoca, per trasferire
saggezza e conoscenze alle generazioni successive, offrendo struttura, significati e visione.
I due archetipi principali, in seno al nostro modello, sono quello del Guerriero e quello del
Mago, di cui tratteggiamo le caratteristiche principali.
Archetipo del Guerriero
Limmagine del Guerriero quella delleroe valoroso, chiamato a combattere per i suoi
obiettivi e ideali, disposto a rischiare la vita per difendere il suo regno e vincere la sua
guerra. Il Guerriero dentro di noi ci chiama ad avere coraggio, forza, integrit, capacit di
fissare gli obiettivi e rimanervi fedeli, avere la capacit di combattere con ferocia, se
necessario.
Noi viviamo totalmente immersi in una cultura del Guerriero, essendo il nostro sistema
basato sulla strenua competizione, dallo sport alla politica, alleconomia capitalista
(Drucker, Senge, Scharmer). Lobiettivo del Guerriero la ricerca del potere, ottenuto e
conquistato sul campo di battaglia, in uno scenario di vita o di morte, in cui si vince o si
perde.
Archetipo del Mago
Le pi antiche rappresentazioni del Mago sono state gli sciamani e gli antichi sacerdoti. In
seguito, sono stati gli alchimisti, con la loro ricerca della pietra filosofale. Ancora pi tardi,
furono gli scienziati (investigatori dei segreti della natura), gli psicologi (a sondare il
funzionamento della coscienza umana), guru di varie scuole (depositari di conoscenze per il
successo spirituale). Tratto comune ai Maghi il desiderio di ricercare e scoprire le leggi
fondamentali che regolano il funzionamento delluniverso e utilizzare tali conoscenze per
realizzare idee e sogni.
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Le persone magiche hanno sogni che gli altri ritengono impossibili. Eppure proprio
questa lessenza della Magia: avere una visione e poi riuscire a realizzarla. Il potere del
Mago quello di trasformare la realt, a partire dalla trasformazione della propria (e altrui)
coscienza e percezioni.
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addirittura respinto, alla luce del modello attuale. E poi, dopo il tempo opportuno, il
modello si espande, trovando il modo di incorporare ed integrare le nuove conoscenze
(Kuhn, Toffler).
Analogamente, quando apriamo le nostre menti al modo di pensare e di agire del Mago,
non necessariamente rinunciamo a vecchi comportamenti e abitudini che hanno funzionato
e ci sono stati utili in precedenza. In realt, costruiamo sul passato nuove opzioni ed
espandiamo quello che siamo capaci di fare, grazie a strumenti nuovi.
In
vista
di
quello
che
sar
un
cambio
di
paradigma
manageriale/dirigenziale,
latteggiamento ideale dei Manager, da oggi, deve essere una equilibrata integrazione
tra larchetipo del Mago e quello del Guerriero.
Le dinamiche sul lavoro nel passato recente erano relativamente semplici: si era a
conoscenza del proprio business e del proprio mercato di riferimento, si decideva cosa era
opportuno fare e lo si comunicava ai propri collaboratori.
Oggi, ci si aspetta che un manager sia un esperto in relazioni umane, sia in grado di
motivare i propri collaboratori, anche quelli molto diversi da se; piuttosto che dire alle
persone cosa che devono fare, si cerca di creare il consenso su obietti condivisi e, quando
sorgono conflitti, trovare delle soluzioni reciprocamente vincenti. Inoltre, nellattuale
economia, in costante e rapidissima evoluzione, un manager deve essere in grado di
anticipare tendenze future e prepararsi per loccorrenza. Manager di successo fanno
pianificazioni a breve e lungo termine per la stessa ragione per cui gli antichi Maghi
scrutavano nella loro sfera di cristallo: per prepararsi per il futuro, immaginando e
visualizzando un futuro cos motivante da farlo desiderare anche agli altri! Come i Maghi
hanno i loro strumenti, incantesimi, trucchi, erbe e pozioni, per fare succedere le cose e
cambiare la consapevolezza e le percezioni di quelli attorno a loro... analogamente, il
moderno Manager dispone dei suoi strumenti: programmi di formazione per ampliare le
competenze, definire skills efficaci, rivitalizzare collaboratori spenti, team building e team
working, workshop sulla diversit per aiutare la gente ad apprezzare i reciproci valori.
Come i Maghi anticamente usavano i rituali per creare la comunit, i leader di oggi
utilizzano i meeting, le convention, gli incentive e le celebrazioni, per comunicare la loro
vision e ricreare un senso comune di mission ed identit. I Maghi sono spesso rappresentati
come camaleontici, capaci di cambiare forma fisica e sembianze; analogamente i
Manager di oggi si adattano rapidamente alle mutevoli circostanze, preservando la loro
integrit, ma cambiando la loro forma mentis. Infine, cos come i Maghi sono anche
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inventori, che creano e costruiscono i loro strumenti del mestiere, ecco che i moderni
Manager re-inventano e re-ingegnerizzano praticamente tutti i processi ed i metodi sul loro
luogo di lavoro.
questo
tipo
di
immagini.
Il
risultato
unautomatico
ed
immediato
Esempi e Casi
Individui: Un Magic Manager
Kevin Roberts il CEO Worldwide della Saatchi & Saatchi, una delle Agenzie Pubblicitarie
pi note e di successo del mondo. Ricopre questo ruolo dal 1997, tempo in cui la societ
viveva una grave crisi, e col morale ai minimi storici. Nellarco di pochissimo tempo,
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Conclusioni
Il segreto del successo del modello della gestione magica delle risorse risiede nel
management della coscienza. Lattuale contesto aziendale ormai radicalmente peer
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focused, empowering, fatto da persone che, a tutti livelli e funzioni aziendali, tengono in
alta considerazione il significato e il valore del proprio operato e contributo (Jensen,
Shedroff).
C stato un tempo in cui scienza e tecnologia, psicologia e spiritualit, religione e magia
erano un tuttuno indifferenziato. Negli ultimi duemila anni, luomo ha fatto molto per
dissezionare questi saperi, analizzarli e differenziarli. Il nuovo trend va nella direzione
della sintesi e dellintegrazione di questi campi di conoscenza, in una visione fortemente
olistica. Il risultato lespansione della consapevolezza, che la dialettica di analisi e sintesi
comporta (Senge, Scharmer, Wilber).
E tutto questo ci riporta alla mente un famoso aforisma buddhista:
Prima di praticare lo Zen, i fiumi sono fiumi e le montagne, montagne. Dopo che si
cominciato a praticare lo Zen, i fiumi non sono pi fiumi e le montagne non sono pi
montagne. Quando si realizzato lo Zen, i fiumi tornano ad essere fiumi e le montagne,
montagne.
Riferimenti Bibliografici
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