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GIACOMO MATTEOTTI

POLESINE FINE OTTOCENTO


Popolazione di contadini e braccianti che vivono nella miseria, condizioni
sanitarie pessime (pellagria e malaria). Vita media 25/30 anni. Tasse
esorbidanti + manca un piano per integrare la provincia (che per 50 anni era
stata austriaca) nell'economia italiana. Campagne abbandonate d a s stesse
dal governo italiano, che poco conosce la situazione del Polesine.
Manca un vero ceto dirigente -> crescano idee RADICALI SOCIALISTE -> Stato
disprezzato perch identificato con ricchi e possidenti.
Legge 1865 = met delle spese di controllo dell'Adige dovevano essere
pagate dallo Stato, l'altra met dai comuni e dalle province interessate
1882 = alluvione dell'Adige -> due effetti: 1. crescita della conflittualit
sociale -> risposta repressiva dello Stato 2. piano di bonifica del Polesine
Dal 1887/1888 = emigrazione di massa verso Brasile, Argentina, nord ed est
Europa.
Dal 1882, con il piano di bonifica, le cose cominciano a cambiare.
1. miglioramento sanitario
2. massiccio investimento di manodopera -> cresce il lavoro
3. cresce la produttivit
-> accrescimento della grande propriet terriera (la famiglia di Matteotti
una di quelle famiglie che riesce ad allargare i propri terreni e ad arricchirsi)
Nascono le leghe di miglioramento fra i contadini, che spianano la strada al
socialismo.
1892 = nasce il PARTITO SOCIALISTA
-> elezioni 1886 = al Parlamento quattro deputati del Polesine, tutti di
sinistra (tre radicali e uno repubblicano)
MATTEOTTI: FAMIGLIA E STUDI
Nasce il 22 maggio 1885 a Fratta, nel Polesine, da una famiglia conosciuta e
benestante, accusati di usura.
Sette fratelli, muoiono tutti tranne Giacomo. Il fratello Matteo, che muore a
trentadue anni, sar la principale figura di riferimento di Giacomo e fin da
giovane lo avvicina al socialismo.
Studia al liceo di Rovigo e prende la licenza nel 1903. Gi al liceo scrive per il
giornale socialista La Lotta.
Studia Legge all'Universit di Bologna e si laurea con lode nel 1907. Dopo gli
studi, nel 1910, pubblica il trattato La Recidiva che vuole spiegare in chiave
psico-sociale i motivi che portano un individuo che ha gi scontato una
condanna a commettere nuovi reati: 1. frequente impunit 2. deficienze della

polizia 3. intricato sistema degli appelli 4. frequenti amnistie e indulti 5. uso


improprio di pene a breve durata 6. uso improprio delle grazie.
MATRIMONIO E LETTERE
Luglio 1912 = Giacomo conosce Velia Titta a Boscolungo, localit
sull'Appennino tosco-emiliano. Velia una donna benestante e borghese di
Pisa, di famiglia fortemente cattolica.
All'incontro seguono numerose lettere; il corpus letterario tra Matteotti e Velia
(449 lettere di lui, 214 di lei) stato curato e pubblicato da Stefano Carretti e
ci permettono di conoscere il lato umano di Matteotti.
Quattro anni di fidanzamento, fino al 1916, e otto di matrimonio.
Carattere di Matteotti che emerge dalle lettere = uomo impulsivo, irrequieto
ma molto malinconico, sposato agli ideali di partito e che vede il socialismo
come una fede, che vuole una rivoluzione a partire dal basso. Ansia di "far
tutto", convinzione di essere indispensabile al Paese e presunzione della
propria superiorit sugli altri.
Durante l'esilio in Sicilia nella WWI = Matteotti riflette, soffre ed umanizza
una militanza politica che cambier in parte la sua politica.
POLESINE DOPO LA GUERRA
Tre fronti, rappresentati da tre giornali:
1. CATTOLICO (Il popolo) -> Merlin
2. LIBERAL-MODERATO (Il Corriere del Polesine)
3. SOCIALISTA (La Lotta) -> Matteotti e Gallani
+ FASCISISMO -> Finzi, Marinelli, Casalini
Elezioni 1919 = Socialisti 70% (32% in Italia), Popolari 13 % (20% in Italia)
-> il Polesine la regione pi rossa d'Italia.
1919-1921 = TRIENNIO DI SANGUE
'19-'20 -> BIENNIO ROSSO = violenze dei socialisti
1920 = nascono i FASCI DI COMBATTIMENTO, che fin da subito sono visti con
favore dagli agrari come antidoto al socialismo e che soprattutto considerano
Matteotti un "traditore di classe" (perch apparteneva anche lui alla
borghesia agraria).
'20-'21 -> VIOLENZE FASCISTE nei confronti dei socialisti (sequestro di
Matteotti nel marzo 1921)
Elezioni 1921 = Socialisti 25%, liberal-fascisti 55%
DISCORSI IN PARLAMENTO
28 marzo 1920 = primo discorso importante: dibattito sulla fiducia al
governo, che promette di dare un programma governativo dopo la fiducia in

Parlamento; Matteotti: "prima il programma governativo e poi l'esistenza di


un Governo".
27 giugno 1920 = Giolitti chiede l'autorizzazione all'esercizio provvisorio del
bilancio statale senza avere ancora ottenuto la fiducia; Matteotti: con Giolitti
non si va avanti ma si torna indietro.
22 novembre 1920 = accusa il ministro dell'Istruzione, Croce, di abbandono
della scuola elementare a s stessa.
31 gennaio 1921 = discorso ANTIFASCISTA; Matteotti denuncia con chiarezza
e precisione le violenze fatte dai fasci fascisti in Polesine nei confronti dei
socialisti + denuncia la borghesia agraria italiana che appoggia le violenze
fasciste + denuncia il Governo di essere complice.
10 marzo 1921 = discorso ANTIFASCISTA; documentaria elencazione delle
violenze accadute nel Polesine ad opera dei fascisti
-> per questo discorso viene sequestrato dai fascisti, portato nella sede
dell'Agraria, minacciato e rilasciato dopo molte ore.
2 dicembre 1922 = un'altra invettiva contro il fascismo, a cui risponde il
fascista Finzi accusando Matteotti di essere un doppio giochista (riformista a
Roma, rivoluzionario nel Polesine) e di essere stato uno delle cause della
violenza socialista nel biennio rosso, a cui ora risponde il fascismo con la
stessa violenza.
POLITICA DI MATTEOTTI
Tre momenti:
1. FINO 1910 = istruzione
2. 1910-1916
3. 1919-1924
1. PRIMO PERIODO FINO AL 1910
Adesione precoce al socialismo, comincia a scrivere su La Lotta a sedici anni,
nel 1901.
1907 = elezioni amministrative -> propone di riunire i consiglieri comunali
socialisti per coordinare il loro lavoro
2. SECONDO PERIODO 1910-1916
1910 = eletto al Consiglio provinciale di Rovigo.
Si interessa soprattutto ai problemi locali -> socialismo che punta a creare
una nuova realt a partire dal basso, dai contadini e dai braccianti, e non con
interventi dall'alto. Non la politica che deve rinnovare la societ, la

societ che deve rinnovare la politica.


Guarda all'emancipazione degli umili e al capolgimento dei rapporti di classe
con una fiducia quasi religiosa.
1912 = il Psi espelle, su proposta di Mussolini, i riformisti guidati da Bonomi e
Bissolati.
Il controllo del partito ora dei massimalisti, con Mussolini direttore de
L'Avanti.
RIFORMISMO DI MATTEOTTI = riformismo "sui generis", nel senso che
Matteotti non rifiuta la rivoluzione n pensa che la rivoluzione sia l'unica arma
del socialismo -> la rivoluzione uno degli strumenti del socialismo, cos
come le riforme.
MA al governo pi disposto alla collaborazione e al riformismo, mentre in
Polesine noto per le continue incitazioni alla rivoluzione.
"Nemici" di Matteotti in questo periodo: cattolici, borghesia agricola, alcuni
membri del Psi (es. Piva) perch Matteotti comunque un borghese.
Convinto che l'elevazione della classe umile passasse attraverso: 1. scuola 2.
comune 3. leghe
1. SCUOLA = luogo di formazione del popolo; movimento formativo
spontaneo finalizzato ad affinare le capacit intellettive del ragazzo, non ad
avviarlo al lavoro produttivo. La cultura il primo grado di elevazione
dell'uomo.
2. COMUNE = per cambiare i rapporti di forza della societ capitalistica
bisogna partire dal basso. Dal 1889, con una legge di Crispi, il sindaco
diventa elettivo + 1901, Giolitti vara una riforma che fa s che i pubblici
servizi siano direttamente attribuiti ai comuni. Il comune luogo di crescita,
di partecipazione, di consapevolezza civica.
3. LEGA = sindacato agricolo, con lo scopo di garantire il lavoro, orari
controllati e salari adeguati. Legame strettissimo con il Psi; Matteotti leader di
contadini e braccianti polesani. La lega rinforza la coscienza di classe e abitua
le masse a discutere e a fronteggiare i padroni.
PACIFISMO = si schiera contro la guerra in Libia e contro l'entrata dell'Italia
nella WWI.
Propone un'insurrezione popolare per convincere il governo a non entrare in
guerra -> violenza indispensabile nei casi estremi.
5 giugno 1916 = al Consiglio provinciale di Rovigo si schiera contro il
governo, chiamando i suoi avversari "assassini" e dichiarandosi un senza
patria.
-> denunciato all'autorit giudiziaria ma assolto in ricorso di giudizio dalla
Corte di Cassazione nel 1917 MA costituisce un pericolo per i militari (perch
il Polesine era zona di guerra) che dal 1916 lo spediscono in Sicilia.

3. TERZO PERIODO, DOPOGUERRA 1919-1924


1919 = va in Parlamento -> posizione politica a livello nazionale.
Si dichiara scettico a proposito della rivoluzione russe celebrata dai
comunisti; non lo preoccupa la violenza in s ma la violenza a fini non
socialisti.
1921 = a Livorno i comunisti si staccano e formano il Pci.
Dal 1921, probabilmente a causa della reazione dei fascisti, la sua linea
politica diventa pi riformista -> la violenza non pi accettata come
strumento del socialismo in casi estremi ma solo come strumento difensivo.
-> in Parlamento avverte la necessit di stringere alleanza con gli altri partiti
in chiave anti-fascista + diventa un assiduo difensore del Parlamento (che
prima criticava proprio in quanto massima espressione dello Stato borghese)
visto come l'unica difesa alla violenza extralegale dei fascisti.
-> necessit che i socialisti partecipino al governo.
1922 = i riformisti si staccano e formano il PSU, con Matteotti segretario e
Turati leader.
Rifiuto totale del comunismo, mira ad un'alleanza con il Psi (massimalista) ma
anche con il Ppi in chiave antifascista, ma non considera mai i comunisti
ormai sottomessi agli ordini di Mosca, pi interessati alla dittatura che alle
libert civili e alle garanzie costituzionali. Pone il bolscevismo sullo stesso
piano del fascismo.
-> All'origine del PSU = non violenza e rifiuto della dittatura bolscevica.
Rifiuto del rivoluzionarismo -> l'unica arma del PSU il metodo democratico.
La lotta di classe intesa come lotta politica per la difesa del lavoro, che pu
prevedere la collaborazione con altri partiti.
ASSASSINIO
30 maggio 1924 = discorso alla Camera in cui denuncia i brogli elettorali e le
violenze fatte dai fascisti durante le elezioni e dichiara queste ultime invalide.
L'11 giugno era previsto un altro discorso sul bilancio dello Stato, nel quale
Matteotti voleva denunciare (con tanto di prove) il pagamento di tangenti da
parte del governo italiano, e forse anche dello stesso re, ad una societ
petrolifera americana.
10 giugno 1924 = viene rapito sul Lungotevere Arnaldo, il corpo viene
scaricato nel comune di Riano, a venti chilometri da Roma, e ritrovato il 16
agosto 1924.
Ipotesi sulla ragione dell'assassinio=
1. discorso del 30 maggio
2. discorso dell'11 giugno

3. timore dei fascisti = riavvicinamento di Mussolini al socialismo


4. appartenenza di Matteotti alla massoneria (la maggior parte dei
responsabili dell'omicidio appartiene alla massoneria)

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