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Firenze, 11 dicembre 2014

Al Presidente del
Consiglio Regionale Toscano
SEDE
Oggetto: Mozione in merito alle vicende relative alla Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e
Livorno
Il Consiglio Regionale
Ricordato
Che il mondo agro alimentare toscano asse portante dell'economia regionale, noto in tutto il modo
per la sua tipicit, qualit e valore, e di conseguenza uno dei migliori biglietti da visita della
Toscana
Che un contributo importante di valorizzazione dell'agro alimentare toscano e dato dal riconosciuto
valore della cosiddetta filiera toscana in questo campo, fra i cui elementi imprescindibili vi la
valorizzazione del cd km zero e filiera corta, un valore aggiunto di qualit e di tutela ambientale
unanimemente riconosciuto.
Che una delle realt pi importanti di questo settore e degli elementi di pregio e qualit sopra
descritti rivestito dalla Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno Mukki, realt che ha ihn
s le caratteristiche di produzione sopra ricordate e capaci di valorizzare e difendere la tipicit del
prodotto, la cura del medesimo, la filiera toscana dell'agro alimentare b (nel segmento carne e latte)
e la tutela ambientale grazie a processi di filiera corta.
Una realt, la Mukki, che rappresenta con la propria attivit lo sbocco economico che collega
decine di aziende e allevatori di qualit, con centinaia di addetti.
Una realt il cui valore (e di conseguenza il suo marchio) riconosciuto in Toscana e non solo e con
la quale il territorio e la regione tutta hanno un forte legame anche sentimentale
Ricordato altres
Che nel corso degli anni si assistito a aperture alla vendita a privati, provenienti anche da furori
regione, delle quote societarie della Centrale, col forte rischio connesso di messa in discussione di
tutte le caratteristiche di qualit (nonch di conservazioni di saperi e di tenuta occupazionale) sopra
ricordate, cio della messa in discussione del modello produttivo, anche culturale, che mette in atto
Mukki. Tentativi non andati per fortuna a buon fine.
Evidenziato
Che recentemente il Comune di Pistoia (uno dei soci pubblici di quest'azienda che ha una
compagine societaria interamente pubblica, con la quota maggiore detenuta dal Comune di Firenze,
e subito dopo dalla Regione Toscana tramite Fidi) ha messo in vendita le proprie quote (oltre il 18%
delle azioni) e a questa scelta ha risposto con una manifestazione d'interesse l'azienda emiliana
Granarolo.

Che questo indirizzo deriva anche alle indicazioni della Legge di Stabilit nazionale 2014 e da
un corpus pi ampio di indirizzi nazionali che spingono per la privatizzazione di tutte le societ
partecipate dagli enti locali che avessero per oggetto attivit di produzione di beni e di servizi non
strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalit istituzionali.
Considerato
Che per le ragioni succintamente sopra ricordate risulti del tutto evidente la strategicit di Mukki
latte per la Regione Toscana e per gli enti locali, e quindi rientrante in quelle societ che hanno per
oggetto produzioni necessarie al perseguimento di finalit istituzionali, in un ottica di difesa del
modello di filiera toscana (irrobustendo il comparto della produzione e commercializzazione di
prodotti agricoli di qualit e le realt che se ne occupano), del rafforzamento di un polo dellagro
alimentare regionale e delle modalit di filiera corta (presidi di tutela ambientale, di valorizzazione
della tipicit e qualit del prodotto toscano), strategicit capace di essere sbocco ad un allevamento
e agricoltura di qualit
Che la realt in questione ha conti dal punto di vista economico finanziario in stato corretto e che
funge da effetto moltiplicatore del lavoro di centinaia di addetti.
Considerato inoltre
Che sia facile prevedere come l'interessamento di Granarolo possa andare al di l dell'acquisto delle
quote detenute in Mukki dal Comune di Pistoia.
Che Granarolo una realt con un modello industriale incompatibile con quello di Mukki; modello
industriale di Granarolo che infatti punta ad un mercato nazionale e a produzioni industriali con alla
base la filiera lunga tesa a produrre economie di scala
Considerato quindi
Che procedere nella messa a privatizzazione di Mukki metterebbe a rischio la natura e la mission
della Centrale, di tutto il mondo agricolo che ruota intorno ad essa, tanto pi di fronte ai possibili
acquirenti che si sono ad oggi presentati.
che rischierebbe di mettere in discussione le caratteristiche peculiari di uno dei comparti di maggior
valore aggiunto della nostra Regione e la sopravvivenza realt di allevatori e produttori di qualit
Impegna la Giunta Regionale
A compiere ogni azione e scelta tesa al rafforzare il polo agro alimentare regionale, la tutela e
diffusione della filiera corta in Toscana e le produzioni agricole di qualit
Ad agire, di conseguenza, nei confronti degli enti locali coinvolti per contribuire a dissuaderli dal
procedere a dismissioni delle proprie quote societarie in Mukki e, ove questa procedura fosse messa
o gi messa - in atto, a comprare essa stessa le quote messe in vendita
I Consiglieri
Monica Sgherri

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