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clustering: LVS, Linux Virtual Server Project

LVS: Linux Virtual


Server Project
Presentiamo la soluzione OpenSource pi utilizzata per la
scalabilit dei servizi di rete e la realizzazione di cluster
per alta disponibilit e affidabilit.

e soluzioni di clustering sotto


Linux hanno in questi ultimi tempi
caratterizzato lofferta commerciale delle grandi case costruttrici, che offrono sovente soluzioni in stack di sistemi in
bundle con soluzioni precostituite di
clustering di vario tipo. Il mercato del
cluster business si ormai caratterizzato
in tre segmenti tecnologici principali, che
possono essere cos riassunti:

HPC cluster, ovvero il calcolo tecnico


ad alte prestazioni, con lobbiettivo di
incrementare la scalabilit delle applicazioni parallele;
Network Load Balancing cluster,
mirato al supporto di ambienti di servizio con necessit di gestire grossi
carichi di traffico di rete;
Commercial HA cluster, ovvero soluzioni di alta disponibilit a supporto
di applicazioni mission critical.
Lofferta commerciale, tuttavia, non sempre cos semplificativa o, quantomeno,
non chiarisce i limiti e lapplicabilit
delle soluzioni proposte.
Nella maggior parte dei casi, il termine
cluster viene utilizzato nellaccezione
di cluster per ridondanza di servizi (si
veda larticolo sui cluster del numero 14 di
Linux&C.) con componenti di bilanciamento di carico e affidabilit, ovvero il
Network Load Balancing cluster.
Il cluster HA, ovvero lalta disponibilit,
spesso offerto come soluzione aggiuntiva,
tecnicamente legata, oltre alle classiche
richieste di ridondanza, a scelte di particolari soluzioni architetturali per lo storage e

38 avanzato

ad un supporto application-oriented che


necessariamente comporta un investimento diverso, commisurato appunto al tipo
di soluzione tecnica richiesta per il raggiungimento degli obbiettivi dellHA.
Analogamente, il cluster per applicazioni
tecnico-scientifiche, laddove sia richiesto
un ambiente di produzione per codici
paralleli, spesso considerato come soluzione integrabile ma che comporta una
specializzazione hardware e software
abbastanza estranea allofferta di base.
Quindi, le grandi case (sia produttrici di
hardware ma anche di software) hanno
realizzato che il business per Linux
identificabile con il clustering di servizi.
E noi, nel nostro piccolo, non possiamo
che dargli ragione!
Ora, analizzando anche superficialmente
le varie offerte di software layer dei prodotti di questo tipo, salta agli occhi che la
quasi totalit delle soluzioni si basano su
una componente comune: lOpenSource
project LVS, ovvero Linux Virtual Server
Project. LVS integrato nelle soluzioni
commerciali di RedHat (Piranha o, come
attualmente denominato in RedHat
Advanced Server, Cluster Manager), di
Steeling Eye (LifeKeeper), di Alinka (Alinka
Orange), di VA Linux (UltraMonkey), di
PoliServe (Local Cluster), di TurboLinux
(TurboCluster) solo per citarne alcune fra le
pi famose e che, in alcuni casi, vengono
offerte in bundle da IBM, HP e Compaq (o
ComHPaq), ad esempio.
Da qui la decisione di cercare di far conoscere un po pi da vicino la natura di
questo progetto, i suoi scopi e i campi di
utilizzabilit, ma con una avvertenza

generale: la complessit generale dellargomento potrebbe scoraggiare il lettore e


certe tematiche richiedono una riflessione approfondita ed in effetti una conoscienza tecnica elevata.
Nellottica di un articolo divulgativo,
cercheremo di mantenerci su una linea
soft, a beneficio delle comprensibilit e
della scorrevolezza della lettura.
Daltronde, questa la linea che consigliano anche gli stessi sviluppatori dellLVS a
chi voglia cimentarsi nellinstallazione e
nel test di un cluster LVS; a tale scopo, a
fronte di un LVS-HOWTO (per cos dire,
la documentazione tecnica completa) di
circa 400 pagine, hanno approntato un
LVS-mini-HOWTO di circa 16 pagine che
permette di installare un cluster di test di

note sullautore
Italo Lisi
i.lisi@oltrelinux.com
Laureato in Informatica allUniversit di Pisa,
ha una esperienza circa quindicennale quale
sistemista in ambito Unix. Ha lavorato su
sistemi a parallelismo massivo e su
architetture a cluster sia orientati al calcolo
scientifico che alla realizzazione
di servizi di rete.
Membro auditore della Linux Standard Base
(LSB), ha affrontato fin dal 1995 le tematiche
di sviluppo di cluster basati su Linux;
nellambito di diverse associazioni
tecnologiche, ha collaborato, per le
problematiche computazionali, con progetti
di ricerca in diversi settori, dallastrofisica
alla fisica delle alte energie.
Ha rivestito per 10 anni il ruolo di
Responsabile tecnico per il Calcolo Scientifico
presso il CED della Scuola Normale Superiore
di Pisa. Attualmente Responsabile del
Centro Servizi Informatici presso la Scuola
Superiore SantAnna di Pisa

clustering: LVS, Linux Virtual Server Project

tre macchine con configurazione minimale, secondo la filosofia prima faccio, poi
imparo. E secondo noi, in questo caso
hanno ragione.
Ma andiamo per ordine.

Che cos LVS


Il Linux Virtual Server for Scalable
Network Services (LVS per gli amici),
un software tool in grado di fornire un
bilanciamento di carico per un insieme
di nodi che forniscono servizi di rete.
LVS la soluzione OpenSource per servizi
di rete che meglio di qualunque altra sia in
grado di rispondere alle richieste di:

scalabilit di servizio;
disponibilit;
manutenibilit;
ottimizzazione del rapporto costoprestazioni.
LVS una soluzione basata su architettura a cluster.
Laddove non sia ovvio il motivo per percorrere una soluzione cluster-oriented
rispetto ad una soluzione single-server,
basti dire che la richiesta architetturale
minimale per attivare un servizio LVS
comporta due macchine Intel-based dotate
di una singola scheda di rete; la scalabilit del servizio pu essere ottenuta semplicemente con laggiunta di nodi server,
di qualsiasi classe e con qualsiasi sistema
operativo ospite.
La configurazione del servizio LVS
demandata ad un semplice file di configurazione ed ad operazioni abbastanza
elementari sui nodi di servizio, operazioni che non giustificano di per s scelte di
costose architetture single system image.
Le prestazioni globali del sistema sono,
infine, vincolate dalle prestazioni dei
protocolli su IP e dallinfrastruttura di
rete. Pensate, quindi, ad una soluzione di
produzione per il vostro e-commerce
web site supportato da un costosissimo
server MPP con 12 processori, confrontatelo con un cluster etereogeneo composto da 6 PC dual-processor e traete da

soli le conclusioni! Proprio quello delle


Web server farms (vedi figura 1) un
tipico esempio di utilizzo dellarchitettura di un cluster LVS, dove i load balancer
sono a monte della frontiera di servizio
composta da una moltitudine di nodi
Web server, i quali utilizzano i core service
tipo ASP, DB server e File Server a loro
volta configurati in cluster (magari in
alta disponibilit).

Teoria e Principi
del Bilanciamento
di Carico
Prima di addentrarsi nei meandri operativi del funzionamento di LVS, forse
meglio fermarsi un attimo e guardarsi
intorno. Il gioco si chiama Bilanciamento
di Carico, ed ha diversi concorrenti.
In un ambiente di produzione il bilanciamento del carico ha due scopi distinti:
1) prevenire il sovraccarico di un sistema di servizio, a causa delle eccessive
richieste che deve servire.
2) Fornire ridondanza e protezione da
interruzioni di servizio, facendo s
che se un sistema cade o viene spento,
il suo carico di lavoro pu da quel

momento in poi essere spostato su


qualsiasi altro computer del cluster
senza che lutente si accorga n di
interruzioni di servizio n di degrado
prestazionale nella risposta.
Esistono diversi tipi di soluzioni di load
balancing; proviamo ad esplorarne alcune
sfruttando come esempio applicativo un
ambiente di servizi web:
1) Bilanciamento via schedulazione
Round Robin delle risposte del DNS
(servizio di naming): quando un
client richiede laccesso al sito
www.domain.com, viene contattato il
DNS che convertir la stringa
www.domain.com nellindirizzo di rete
numerico. Se al nome il DNS server fa
corrispondere diversi indirizzi, effettivamente le risposte saranno scelte con
una scansione sequenziale e ciclica di
tale lista, fornendo quindi allutenza
esterna una risposta sempre differente
che corrisponde a server web diversi.
2) Bilanciamento via Bilanciatore: il load
balancer, posto davanti ai server di servizio, intercetta le richieste dei client e
decide quale webserver utilizzare per
onorarle. La modalit con cui questa

Una tipica
applicazione di LVS
riguarda le server
farms di molti
computer dedicate
allofferta di servizi
di web serving.

avanzato 39

clustering: LVS, Linux Virtual Server Project

Un breve glossario dei termini pi utilizzati


Nel Bestiario del Cluster, alcuni termini sono ricorrenti. Molto spesso si tratta di sigle, acronimi,
come se in questa societ ce ne fosse ancora bisogno. Insomma, il solito linguaggio iniziatico che
aleggia di tecno-misticismo, a scapito di chiarezza e comprensibilit.
Avendo, tuttavia, i nostri lettori guadagnato (per la
pazienza con la quale ci sopportano) il diritto alla
elevazione, il Gran Maestro del Bilanciato
Affidabile e Disponibile Gran Sistema Distribuito
ha deciso di divulgare una parziale interpretazione di questo linguaggio iniziatico, pur
ammettendo versioni apostate.
Cominciamo col chiarire alcuni dei termini che
descrivono le diverse tipologie di cluster.
Cluster: insieme di computer interconnessi che
appaiono allutilizzatore come una singola risorsa computazionale, i cui elementi sono risorse
dedicate al funzionamento dellintera struttura.
High Performance Computing cluster: software
di clustering per la costruzione di sistemi di calcolo parallelo e batch dotato di caratteristiche di
bilanciamento di carico, bassa latenza nella
comunicazione e, possibilmente, singola immagine di sistema.
Le soluzioni software sono spesso accompagnate da particolare hardware per la comunicazione di rete (Myrinet e SCI le pi utilizzate). Le
tipiche soluzioni HPC provenienti dai pi
importanti progetti, solitamente si presentano

scelta viene fatta, differenzia i tipi di


soluzioni disponibili sul mercato:
Casuale semplice: nessuna garanzia
di effettivo bilanciamento di carico.
Dovrebbe includere la possibilit di
riconoscere e trattare la situazione in
cui un web server diventa indisponibile, migliorando nettamente lapproccio DNS Round Robin;
Casuale ponderata: il criterio di scelta
dovrebbe prevedere la possibilit di
associare ai nodi di servizio un peso
discriminante che permetta di tener
conto delle diversit di configurazione,
oppure tener conto del numero di
connessioni IP effettuate fino a quel
momento a ciascun nodo di servizio
in modo da distribuire pi uniformemente possibile le richieste di connessione fra tutti i nodi di servizio;
Basata su effettivo carico dei server:

40 avanzato

con versioni proprie del kernel (ovvero con un


elevato numero di estensioni al kernel), unitamente a diverse componenti prese da vari progetti OpenSource quali installatori, schedulatori,
strumenti di monitoraggio etc.
I problemi di scalabilit affrontati dai maggiori
progetti riguardano ordini di grandezza di
migliaia di nodi. Fra i progetti HPC cluster citiamo
Bewoulf (Scyld, Scalable Cluster Environment),
Single Sistem Image Cluster, openMosix.
High Availability cluster: combinazione hardware
e software che permette di ottenere una soluzione ridondata composta da due o pi nodi
che condividono dispositivi di memorizzazione,
in grado di operare con continuit di servizio
anche in presenza di guasti hardware o malfunzionamenti software.
Rispondendo alla domanda di affidabilit e continuit di servizio, dal punto di vista tecnico e
dal punto di vista di richiesta di investimenti
questa tipologia di cluster la pi complessa, e
necessita di storage particolare (shared storage,
sia realizzato con tradizionali SCSI Raid multicanale o attraverso Storage Attached Network,
tipicamente realizzate con FiberChannel).
La scalabilit richiesta per questi tipi di cluster arriva a pochi nodi (da due fino a circa una decina).
I progetti OpenSource in campo HA Cluster
sono essenzialmente due: Kimberlite (soluzione
completa) e High Availability Linux Project (che

il bilanciatore mantiene un monitoraggio costante delleffettivo carico di


lavoro o del tempo di risposta dei
server ed indirizza il traffico verso il
sistema al momento pi scarico;
Basata sullanalisi del contenuto del
pacchetto: permette di valutare dallanalisi del contenuto del pacchetto
che tipo di applicazione richiesta e
quindi discriminare in base alla
richiesta fra i diversi server. Ad
esempio, alcuni nodi potrebbero fornire servizio di transmissione di
video stream, altri potrebbero essere
ottimizzati (o avere prodotti licenziati) per altri tipi di servizi. Il livello di
analisi effettuato solitamente viene
rapportato ai livelli dello stack ISO
OSI, partendo dal livello 3 (Rete) o 4
(Trasporto) per arrivare fino a livello 7
(Applicativo).

mette a disposizione componenti di base utilizzati da diversi altri progetti).


Una corretta interpretazione della problematica dellalta disponibilit non pu prescindere
dalle caratteristiche del servizio che deve essere posto in HA cluster; in alcuni casi, assicurare la ripartenza del servizio sul nodo secondario potrebbe non essere sufficiente a garantire
lintegrit del flusso dati di servizio, abbia esso
unimpostazione client-server, connectionoriented o connection-less.
Load Balancing cluster: spesso confusa con HA
cluster, una soluzione che risponde alla
domanda di ridondanza di servizio, e che pu
essere adottata come soluzione di alta disponibilit per determinate tipologie di servizio (webserver, dns server, smtp server etc.). In sistemi di
produzione viene spesso utilizzato unitamente
a HA Cluster.
Lo schema di funzionamento prevede uno o pi
load balancer che intercettano le richieste di servizio da parte dei client e le dirigono su server di
backend, secondo criteri di bilanciamento di
vario tipo.
La scalabilit pu raggiungere decine o centinaia di nodi.
Le soluzioni open pi conosciute derivano per
la maggior parte da Linux Virtual Server
Project; un progetto funzionalmente simile
quello dello Zeus Load Balancer.

La soluzione scelta deve comunque tener


conto della problematica generale del
tracciamento delle sessioni, che di fondamentale importanza in applicazioni in
cui sia necessario mantenere lo stato del
client; nel caso di una web farm, questo
significa che se un client inizia la sua sessione di e-commerce sul server X, non
deve essere spostato da quel server per
tutta la durata della sessione, per non
inficiare n il meccanismo di mantenimento di stato (ovviamente stiamo parlando di cookies), n leventuale scambio
di chiavi a supporto dei meccanismi di
criptazione. Ma come avremo modo di
vedere nelle prossime puntate a proposito della soluzione LVS, le considerazioni che ruotano intorno a questa
tematica delle cosidette connessioni
persistenti (o affini) non sono solo di
natura squisitamente tecnica.

clustering: LVS, Linux Virtual Server Project

Approcci Pratici
Diversi prodotti di mercato propongono
La Soluzione al problema del bilanciamento dei servizi di rete, adottando
una specifica linea (od un mix) fra i predetti approcci. Riconosciamo le seguenti categorie:

Round Robin DNS: un approccio


largamente utilizzato, ma che non
garantisce alcun controllo. Se un server
selezionato dal DNS indisponibile, il
client vede semplicemente che il sito
non risponde, e quindi passa a navigare altrove. Inoltre, il sistema di
cache distribuita del DNS fa s che
laggiunta di un nodo non venga reso
immediatamente disponibile attraverso il DNS.

Il progetto LVS
permette di
ottenere un
cluster in cui le
richieste di servizi
dei client
vengono
distribuite un
maniera bilanciata
sui nodi.

Zeus Load Balancer un prodotto commerciale che offre un


distributore di traffico TCP/IP e combina una gestione
contestuale del traffico TCP ed un sistema di monitoraggio
e recupero da fail-over. In effetti si tratta di un bilanciatore
che opera a livello applicativo ed specializzato per
lottimizzazione del traffico HTTP.

Bilanciatori di carico in Hardware:


nomi famosi come Alteon, Cisco,
Jupiter o Foundry Networks forniscono switch con integrate capacit di load
balancing. Solitamente questi bilanciatori sono noti come layer 3 o layer 4
switch, ovvero analizzano i pacchetti
per determinare il campo IP di destinazione oppure la porta TCP/UDP, rispettivamente. I criteri di bilanciamento sono
limitati e prescindono dalleffettiva
analisi del carico dei server.

Bilanciatori di carico in software: le


caratteristiche e le prestazioni di tali
oggetti variano, ma essenzialmente si
individuano due grosse categorie,
quella dei bilanciatori IP (come LVS) e
quella dei bilanciatori di protocollo
(come Zeus Load Balancer, ad esempio,
che viene venduto come bilanciatore
per HTTP). La maggior parte di queste soluzioni sono o possono essere
integrate con soluzioni per la gestione
della tolleranza ed affidabilit di servizio, sia sui nodi di servizio che sui
bilanciatori di carico.
La realizzazione di queste soluzioni (a
parte quella basata esclusivamente su

DNS) solitamente opera una scelta che


vede da un lato privilegiate le prestazioni
globali per il traffico di rete e dallaltro la
specializzazione applicativa.
LVS di nuovo si pone in una posizione
interessante che, pur privilegiando le prestazioni (la schedulazione del bilanciatore
avviene a livello kernel), mantiene caratteristiche marcate di flessibilit, integrabilit e altissima configurabilit.

Che cosa fa LVS


Nel suo insieme, LVS un cluster di nodi
che risponde come un unico server ad un
client esterno che compia una richiesta di
servizio. Questo singolo nodo apparente
viene chiamato virtual server.
I nodi individuali di servizio, chiamati
realserver, sono sotto controllo di un
bilanciatore di carico, chiamato director.
Lo schema generale di funzionamento
del cluster LVS mostrato in figura 2.
Mentre i realserver possono essere qualsiasi tipo di sistema che offra un servizio
IP-based (TCP o UDP), il director deve
essere un sistema Linux. Infatti il nodo di
load balancing deve ospitare un Linux
Kernel con incluso una patch contenente il

codice ipvs, essenziale al funzionamento


di LVS. Naturalmente, il client pu essere
di qualsiasi tipo. Gli sviluppatori di LVS,
fra cui citiamo Wensong Zhang, Julian
Anastasov, Joseph Mack, Peter Kese,
Horms, Roberto Nibali, sono pi volte
stati categorici su un punto: LVS e sar
solo per Kernel Linux. Il director fornisce
ai client un IP address chiamato Virtual IP
(VIP). Quando un client si collega al VIP, il
director redirige i pacchetti che giungono
dal client ad un particolare realserver,
per lintera durata della connessione del
client allLVS. I realserver forniscono
servizi (ad es. ftp, http, dns, telnet etc.)
e, tuttavia, le connessioni ad essi vengono gestite tramite director attraverso il
virtual IP address.
Il VIP diventa cos lindirizzo su cui
vogliamo compiere bilanciamento di
carico, ad esempio lindirizzo del nostro
Web Site.
Il VIP un indirizzo associato ad un servizio e non ad un particolare sistema del
cluster che offra quel tipo di servizio.
Quindi, solitamente, il VIP un alias (ad
esempio, eth0:1) rispetto alla configurazione di interfacce presenti sul director o
sui realserver.

avanzato 41

clustering: LVS, Linux Virtual Server Project

Site
linuxcom

Description

LVS Notes

The Linux Portal

LVS web cluster

sourceforgenet

The largest OpenSource development site

LVS (load balancing HTTP HTTPS FTP SSH CVS)

themesorg

The largest interface/themes site for the X


Window System

LVS web cluster

UK National JANET Web Cache Service

 Squid cache servers in three LVS clusters


GB content shipped/day

wwwzopeorg

The leading OpenSource web application


server

web cluster

TuxFamilyorg

Free hosting for free software like


savannah

using LVS/heartbeat ( load balancers failover


and real servers) for all the hosting services

wwwcachejanet

wwwcare com

valinuxcom

Largest web site community of people who



web servers and a single load balancer
care about the environment

VA Linux Systems Inc

LVS web cluster

Real Networks Inc

LVS media cluster (  nodes)

A full service Internet Access and Presence


Provider

LVS web hosting cluster

wwwgreenheck
com

Leading manufacturer of air movement


and control equipment

LVS web cluster ( node)

mapnet

An ICP that allows you to explore the


Internet in the same way you explore a
map

LVS web cluster ( nodes) by Brian Edmonds

a big hardware review site

two primary backup load balancers and eleven


web servers more information

wwwtiscovercom

The rd largest Portal Site in Austria with


more than  visits per day

LVS web cluster

wwwcycosmoscom

An virtual community website in United


Kingdom and Germany

LVS web cluster

wwwmybizcom

mybiz provides customer service and


marketing tools that enable small
businesses to build stronger and more
profitable customer relationships

LVS cluster handling just about every public


service mainly web plus back end clusters for
in house daemons

Undergraduate
Computer Cluster

Undergraduate Students in the Electronics


and Computer Science Department at the
University of Southampton (England) use
it for compilation and running software
remotely

It consists of  dual processor real servers and


balances telnet and ssh connections

datingfacescom

Online dating site

A LVS cluster with directors (VS/DR) and 


real servers handles about  million hits per
day

wwwchezcom
persoinfoniefr

Tiscali Group's massive web hosting


services

 LVS directors:  for chezcom (


 for fail
over) and  for the other domains (
 for fail
over) load balancing  
Mb/s of HTTP and
FTP

servecom

Large shared hosting environment

LVS web cluster with live fail over

One of the largest yellowpage site in Korea

 director/load balancer(single Pentium


SuseLinux ) and 
FreeBSD X web server
cover about  mil hits/day static HTTP traffic
by Direct Routing

Astrodienst Homepage

 LVS director running in VS/NAT mode with


four real servers

wwwrealcom
wwwnetwalkcom

anandtechcom

yescallcom

astrocom

42 avanzato

Questo ricorso ad alias fa si anche che se


il director cade, sia sempre possibile trasferire il VIP su un altro director.
Questa gestione ridondata dei director
risulta molto importante nei sistemi di
produzione, eliminando in questo modo
il punto di forte criticit dellintero sistema, il director. LVS integra la gestione
fault-tolerance (o per meglio dire, ridondata) dei director, facendo ricorso a tool
di monitoraggio tipo heartbeat e mon.
Quando il beat non risponde, o quando il
monitoraggio risponde con parametri
oltre le soglie di tolleranza, il VIP viene
trasferito su un altro director, anche se
questo fosse dotato di ununica interfaccia
di rete, grazie ad una semplice ifconfig di
un alias ip.
Ogni director pu ospitare diversi VIP,
ognuno dei quali associato ad uno o pi
servizi. Ad esempio, un VIP potrebbe essere destinato al servizio HTTP/HTTPS
bilanciato, un altro VIP potrebbe invece
servire il servizio TELNET bilanciato, e le
chiamate a questi VIPs potrebbero essere
onorate da un unico realserver, oppure
finire su realserver distinti.
In quanto detto finora cera un assunzione
implicita: ovvero che ogni connessione di
rete fosse indipendente dalle altre.
Tuttavia, pu accadere che almeno due
connessioni da parte dello stesso client
debbano essere associate allo stesso
realserver. Un esempio di tale situazione la gestione del protocollo FTP: esso
utilizza due porte sul server, la 20 e la 21,
rispettivamente per il trasferimento dati
e per linterscambio di informazioni di
stato e comandi.
Mentre per lactive FTP il client a dire al
server la porta sulla quale vuole aprire la
connessione dati, nel modello passive FTP
invece il server, a dire su quale porta il
client deve aprire la connessione.
Come vedremo, esistono determinate
situazioni in cui il director non interviene
in entrambe le direzioni della comunicazione fra client e realserver, e questo di
fatto comprometterebbe lutilizzo di LVS
per un servizio quale passive FTP.
In alcune situazioni si presenta quindi la

clustering: LVS, Linux Virtual Server Project

Il sito del Linux


Virtual Server
Project, software
utilizzabile per la
creazione di cluster
scalabili, per lalta
affidabilit.

necessit di raggruppare insieme alcune


porte associate ad un unico servizio, per
le quali sia necessario stabilire delle condizioni o parametrizzazioni sulle caratteristiche della connessione client/server.
Questo ricorso ai raggruppamenti di VIPS
e/o porte reso possibile tramite ricorso
a meccanismi di firewall marking, fwmark.
Inoltre possibile gestire particolari
situazioni in cui sia necessario assicurare
persistenza della connessione, ovvero ove
sia importante assicurare che la connessione avvenga sempre sul medesimo
realserver in maniera tale che le informazioni di stato della connessione stessa
restino coerenti per tutta la sua durata.
questo il caso, ad esempio, delle connessioni http con cookie oppure https,
oppure di servizi multiporta come ad
esempio il gi citato ftp.

Perch
utilizzare LVS
Alla domanda in quali situazioni posso
utilizzare LVS? non c una risposta definitiva. Ognuno pu inventarsi un campo
di applicabilit in cui LVS risulti utile.
Qualche esempio nel seguito servir a fornire degli spunti di riflessione.
Rimandiamo, comunque, alla documentazione tecnica di progetto per avere un
quadro pi ampio di applicabilit.
quindi meglio capire a quali esigenze
di servizio LVS in grado di dare una
risposta concreta e affidabile:

incremento prestazionale: il costo


dellincremento di prestazioni globali
(throughput) del servizio lineare,
ovvero rappresentato dal costo di
ogni nodo aggiuntivo. Inversamente,
il costo per incremento di prestazioni
di un single-server per passare ad un
sistema pi potente pi che lineare.

garanzia di ridondanza: in un LVS


cluster, ogni singolo nodo pu essere
soggetto a crash o essere spento per
manutenzione senza interrompere il
servizio. Le macchine possono essere
spostate o aggiunte a piacere senza
interruzione del servizio al client,
grazie alla possibilit di configurare
dinamicamente il pool di macchine
di servizio.

adattabilit: a volte la richiesta di prestazioni pu avere dei picchi limitati


nel tempo e che comunque non giustificano grossi investimenti di scalabilit prestazionale. In questo caso la configurazione del cluster pu essere
incrementata o diminuita a piacimento
ed in maniera del tutto trasparente.
Analogamente, un nuovo servizio
deve poter scalare gradualmente a
seconda delle necessit, senza dover
ricorrere a difficili previsioni di utilizzo
su cui pianificare la giusta configurazione di una soluzione single-server.

economica, prestazionale, scalabile ed


affidabile. A queste caratteristiche ne
vanno aggiunte altre, che avremo modo
di vedere insieme, quali ad esempio un
grande configurabilit, una integrazione
lineare con componenti ad alta disponibilit ed il supporto per la maggior parte
dei servizi basati su TCP e UDP senza
apportare alcuna modifica sia al lato
server che al lato client.
La base di installazioni LVS vasta ed
importante, e tende sempre pi a crescere.
Confrontato con altri prodotti commerciali
analoghi, LVS pu offrire prestazioni globali quantomeno comparabili con il vantaggio di essere a costo zero.
A dimostrazione di quanto affermato vi
proponiamo nella tabella a pagina 42 una
lista di siti che utilizzano in produzione
cluster LVS per varie tipologie di servizi.
Pensiamo che questo sia sufficiente per
invogliare il lettore ad entrare pi nello
specifico, seguendoci nel seguito dentro i
meandri tecnici della soluzione LVS. Per
chi fosse impaziente, il sito da consultare
http://linuxvirtualserver.org la cui attuale
struttura mostrata in figura 3.
Oltre ad una completa documentazione
di progetto, alla pagina di download sia
per la linea stabile che di sviluppo di
prodotto sia per i kernel attuali (2.4 o 2.2)
che vecchi, il sito offre un buon numero
di links a componenti software, integrabili in LVS, che fanno parte di progetti
autonomi o derivati dal lavoro originario
di Wensong Zhang. inoltre possibile
iscriversi alla mailing list:
lvs-users@LinuxVirtualServer.org

Per continuare
Nel seguito vedremo come partire con
una configurazione tipo Plug and Play di
un cluster LVS, e gradualmente forniremo
degli approfondimenti per capire un po
meglio il funzionamento di LVS e le tematiche sottese. Nellattesa, buon bilanciato
divertimento.

Un cluster LVS rappresenta una soluzione

avanzato 43

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