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MILANO/VERONA
Prefazione
Nella pratica dellapnea sportiva possibile riscontrare un profondo cambiamento nel corso degli ultimo
decenni.
Allinizio dello scorso secolo la scienza medica riteneva che le possibilit delluomo fossero limitate da
fattori di natura fisica e fisiologica particolarmente stringenti ed in particolare che fosse possibile scendere
nelle profondit marine per pochi metri in quanto la compressione dellaria nei polmoni ne avrebbe
provocato il collasso con la conseguente morte dellapneista.
Fu con grande sorpresa che questi limiti dettati dalla fisica furono superati senza le drammatiche
conseguenze previste.
Inizio , quindi, una seconda fase in cui la preparazione allattivit dellapnea si concentr su aspetti di
allenamento atletico su una forte struttura fisica personale.
Era necessario una duro allenamento ed una sicura predisposizione atletica personale.
Uomini con una forte struttura fisica, che si dedicavano allattivit con allenamenti estenuanti con uno stile
di vita ad hoc.
In questambito lalimentazione aveva un importanza per il suo contributo energetico inteso in senso
classico per la possibilit di sostenere fisicamente lapneista nelle condizioni ambientali in cui praticava;
freddo in acqua , sforzo fisico e capacita di recupero.
Licona di questo tipo di approccio allapnea Enzo Maiorca che opera fra gli anni 50 e gli anni 70
raggiungendo profondit sino ai 60 metri; era famoso per le sue iperventilazioni che si udivano a diverse
decine di metri di distanza e testimoniavano un approccio prettamente fisico allapnea. Dal punto di vista
alimentare per la preparazione allapnea utilizzava importanti quantitativi daglio che tendevano ad
abbassarne la pressione ed il metabolismo.
I limiti di questo approccio emergono quando sulla sena internazionale appare il francese Jacques
Mayol (Shanghai, 1 aprile 1927 Capoliveri, 22 dicembre 2001): questuomo non corrispondeva ai
canoni previsti per gli apneisti. Un uomo sostanzialmente minuto che non rispettava il principio della
preparazione atletico sportiva
Nel 1957 Jacques con la moglie Vicky si stabiliscono a Miami. Nel locale aquarium, Mayol passa molto
tempo con un delfino di nome Clown, osservandolo come uno studente pu osservare il suo maestro e
riuscendo a migliorare la propria tecnica di respirazione e di permanenza sott'acqua.
Nel 1966 alle Bahamas incontra l'apneista siciliano Enzo Maiorca, detentore del record di immersione
profonda e glielo sottrae, raggiungendo i 60 m.
Da quel momento inizia la sfida fra questi due personaggi che prosegue sino alla met degli anni 70; si
tratta di due diversi concetti di vivere lapnea (e non solo)
Mayol pratica ata yoga e si dedica al pranayama, ha una concezione piu olistica dellapnea anche
come mezzo di conoscenza di se; Maiorca ha un approccio piu fisico dove conta la preparazione
atletica , il sacrificio e la determinazione.
Sono due mondi che non si incontrano ma si sfidano.
Il tempo e le esperienze hanno dato ragione a Mayol ed oggi lapnea sportiva una pratica psicofisica
in cui necessario integrare aspetti psicologici , fisici, emotivi e cognitivi.
Precauzioni in generali
Come sopra indicato verranno evidenziate le precauzioni da adottare ed in particolare:
Adottare le cautele nel caso di posizioni che sollecitano le articolazioni, in particolar modo quando
dette articolazioni sono gi compromesse.
In generale non forzare quando siano presenti dei limiti strutturali fisici.
Indicazioni preliminari
Per quanto concerne la respirazione verr precisato che quando non specificatamente indicato la
respirazione adottata sar quella semplice e naturale.
Vengono fornite indicazioni sul punto del terzo occhio allincrocio fra le sopracciglia evidenziando che in
molte posizioni e meditazioni lo sguardo sar l orientato.
Sono date indicazioni sulla posizione facile con la precisazione che in caso di difficolt possibile praticare
anche seduti in posizione diversa (anche su una sedia purch i piedi siano ben appoggiati e si mantenga un
angolo retto fra coscia e gamba.
Evidenza che al momento del rilascio della singola posizione o meditazione ci si pone in posizione di ascolto
per potere percepire pienamente leffetto prodotto dalla pratica.
Classe I
Apertura come indicato dai punti da 1 a 4 delle delle indicazioni della struttura generale delle classi di Yoga
Kundalini.
In coda al riscaldamento sar dedicato apposito spazio alla consapevolizzazione della percezione della
respirazione. Gli studenti in posizione supina ascolteranno il respiro e porteranno lattenzione anche alla
meccanica della respirazione addominale, toracica e clavicolare per 3 minuti
Il kryia