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ANNO I NUMERO 30
quotidiano
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
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rio Dini presenta una sua lista, Prodi si candida con la sinistra dc, Miglio ricatta... (editoriale pagina 3)
Necci compratutto
Le Fs trattano la Saima
regina dei trasporti privati
Sotecni, Finmare, Aeroporto di
Roma: tutte le aziende nel mirino
legato delle Ferrovie lungo e lultimo obiettivo, la Saima, uno dei maggiori operatori privati del settore, di grande rilievo. Interpellato telefonicamente Necci ha confermato lesistenza di un negoziato: S, le trattative con
la Saima Avandero sono in corso, ma non si
concluderanno prima della presentazione del
piano triennale dimpresa al governo da parte delle Fs. Ma non tutto. Continua Necci:
Trattiamo anche con la Gta di Sebastiano
Gattorno. Abbiamo dei rapporti societari e
non sappiamo ancora dire se alla fine ci sar
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solo un consolidamento di questi rapporti, la
Le tasse sulla casa sono raddoppiate
costituzione di un polo pubblico-privato o un
nel quinquennio 90-94. Secondo i dati
assorbimento. Qual la logica che spinge le
di Assoedilizia, il gettito passato da
Fs a intavolare questi negoziati? Le ferrovie,
23.540 a 48.590 miliardi. I proprietari di
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per il trasporto merci, sono troppo rigide.
Bob
Dole
ha
vinto,
come
previsto,
le
case, in Italia, sono oltre 18 milioni.
Hanno bisogno di un sistema porta a porta, di
primarie di New York e, secondo i son- una cooperazione per la logistica con porti, in* * *
daggi, si prepara a fare altrettanto in terporti, spedizionieri e societ di trasporto su
Il governo fa marcia indietro sul 10%
Florida nel prossimo Big Thuesday gomma. Occorre arrivare a un gruppo intee avvia una verifica con i presidenti dei
repubblicano.
grato per fronteggiare la concorrenza delle
gruppi parlamentari. Lamberto Dini si
grandi imprese europee di trasporto. Lo sbi* * *
detto disponibile a modificare le norRiunione dei ministri degli Esteri del- lancio commerciale di 6 mila miliardi. Se ci
me sul contributo previdenziale a patto
integriamo
diventiamo forti. Ma una voche si tenga conto delle necessarie co- la Ue oggi a Palermo. A tema la prepa- lont di integrazione a muovere le Fs o piutrazione della Conferenza intergoverna- tosto una volont di estendere la mano pubperture finanziarie.
Un eventuale dietrofront sul contri - tiva di Torino, ma anche la posizione da blica annettendosi aziende private? No, vobuto del 10%, aprirebbe nel bilancio prendere sui temi del terrorismo isla- gliamo affermare una logica di integrazione
non monopolistica - conclude Necci - PuntiadellInps un buco di 2 mila e 604 mi - mico e la ex Jugoslavia.
Susanna Agnelli, presidente di tur - mo sulla collaborazione e la partnership.
liardi.
Se per lamministratore delegato non ci
no, ha confermato che la Ue stabilir a
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Palermo se aderire o meno alle sanzio - sono contraddizioni cos non per i sindacati
che nei giorni scorsi gli hanno sferrato un duCommissariata la Sicilcassa dopo una
ni contro Iran e Libia che gli Usa stan - ro attacco parlando di grave stato confusioserie di scandali che hanno portato a
no preparando.
nale in cui versa la gestione dellimpresa.
perdite intorno ai mille e 100 miliardi.
Non pi di un mese e mezzo fa, inoltre, lAnti* * *
La decisione era stata sollecitata dalla
Le sanzioni contro Cuba continuano a trust aveva bocciato lacquisizione della FinRegione Sicilia ed stata presa ieri da dividere Usa e Europa. La commissio- mare da parte dellazienda di Necci, con la
Bankitalia. Le norme prevedono che ne europea sta elaborando un rapporto motivazione che potrebbe favorire lesten-
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Nuovo Pg alla Corte dei Conti: Francesco Garri stato nominato ieri al vertice della magistratura contabile dal
Consiglio dei ministri. Garri, napoletano di sessantasei anni, prende il posto
di Emidio Di Giambattista.
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sui danni commerciali provocati ai paesi Ue dalle restrizioni adottate mercoled scorso dal Congresso americano.
Non escluso un ricorso di Bruxelles sione della posizione dominante detenuta
alla World Trade Organization.
dalle Ferrovie nel trasporto ferroviario ai
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Un nuovo incidente nucleare a Cernobyl effettivamente avvenuto, quattro mesi fa. Il governo dellUcraina lo
ammette ufficialmente solo ora.
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Almeno 2.600 morti in Nigeria, secondo lOrganizzazione mondiale della sanit, per unepidemia di meningite che
da mesi ha colpito il paese africano.
Questo numero stato chiuso in redazione alle 20
Diario americano
IL FOGLIO QUOTIDIANO
IDEE
VITE PARALLELE
IL FOGLIO quotidiano
Il Tempo oggi
Henry Guinness
Il nome Guinness noto nel mondo per
due motivi. Per una qualit di birra molto
scura e per il Guinness dei primati, un annuario che registra ogni possibile record,
dal pi ovvio al pi stravagante. Henry
Guinness, discendente della grande famiglia angloirlandese dei produttori di birra
e inventori dellalmanacco, morto a 87 anni, nella sua qualit di pastore non era un
forte bevitore, ma in vita sua aveva almeno
ottenuto un record: quello di essere stato
lultimo missionario occidentale espulso
(1952) dalla Cina di Mao Tse Tung. Stabilire
record in Cina era un punto donore per
questo ramo della famiglia Guinness. Suo
padre, medico missionario, coinvolto nella
rivolta dei Boxer nel 1900, aveva fondato il
primo ospedale occidentale in Cina. Henry,
cagionevole di salute, era stato mandato a
studiare in Svezia, presso la sorella della
madre. A diciassette anni, alla morte del
padre, aveva voluto tornare in Cina per
continuarne lopera. Gli anni tra le due
guerre non furono tra i pi tranquilli per la
giovane repubblica cinese. Divisa tra signori della guerra in costante conflitto, funestata da siccit e alluvioni, da cavallette
e inflazioni vertiginose, aggredita dal Giappone, la Cina era forse il luogo pi esaltante per svolgere un apostolato cristiano, ma
certo non il pi confortevole. Tra comunisti
e nazionalisti che si contrapponevano su
tutto, ma andavano daccordo nellavversione per i missionari cristiani, Henry
Guinness non si lasci scoraggiare. Continu al meglio la sua opera e trov il tempo
di sposarsi e di avere tre figli. Le condizioni igieniche e sanitarie non erano delle migliori e due dei bambini morirono di
dissenteria. Finalmente Guinness si convinse a abbandonare il paese per trascorrere un periodo presso la sede della missione a Dublino. Nel 1948 volle per tornare in una Cina liberata dai Giapponesi, ma
in preda alla guerra civile. Il 25 marzo 1949
i comunisti vinsero. Con la consueta signorilit Ciou En Lai gli fece osservare come
non fosse auspicabile che gli stranieri fossero presenti, mentre i cinesi stavano mettendo ordine in casa propria. Henry Guinness lasci il paese nel 1952, per non tornarvi che nel 1995 nel vano tentativo di ritrovare le tombe dei suoi figli.
Marguerite Duras
Una fotografia del 1990 la ritrae seduta a
un tavolino di un bar con lo sguardo liquido e i tratti allentati di chi non soffre di una
eccessiva repulsione per le bevande alcoliche. In primo piano, sfuocato, un bicchiere
pieno a met. Pieno a met di cosa? Non
certo dassenzio, fuorilegge in Francia da
pi di sessantanni. Ma latteggiamento
quello tramandato dalla grande pittura im-
nel momento in cui Manzoni tenta di costruire unimmagine cattolico-popolare dellItalia, scatta subito la censura e laccusa
che questa immagine avrebbe soltanto un
connotato reazionario. Non esiste paese al
mondo che abbia fatto la propria unit nazionale contro la propria chiesa. E non c
stata chiesa al mondo che si sia opposta allindipendenza nazionale. E successo solo
in Italia, perch questa dava fastidio al papa. In Polonia, in Irlanda la chiesa la nazione. In Spagna, non ne parliamo, in Francia pure e i santi in Italia sono Caterina da
Siena e san Francesco. Ma che scherziamo?
Una santa perch diceva che il papa doveva tornare a Roma, laltro, lupi, uccellini
gigli, era un incrocio tra un ecologo e un
pazzo di Dio, privo di qualsiasi connotato
nazionale. Mentre gli altri avevano Giovanna dArco, san Martino, santo Stefano dUngheria. Questa la differenza.
La morale pubblica e la religione
Dunque lincontro fra laici e cattolici che
lei persegue va nel senso della riconciliazione con la religione nazionale. Ma davvero possibile, ora che siamo tutti secolarizzati? O lei pensa che non ci possa essere morale pubblica senza una base religiosa? S
anche. Non voglio dire che solo la religione
lassicura. Penso che occorra un riesame del
rapporto tra la religione e la costruzione dellidentit politica e culturale. Il fatto che tutta lidentit nazionale si sia costruita fuori
dalla religione un sinonimo della sua debolezza. E poi, la bellezza della battaglia culturale che non si sa come va a finire. Al
contrario della storia che si occupa di cose
compiute, la battaglia delle idee una scommessa, si pu vincere si pu perdere. Io non
ho alcuna sicurezza su nulla, quindi neanche sullesito di questo tipo di impegno. Anzi in generale sono pessimista.
Lidentit nazionale davvero rilevante
in un mondo dominato dalla globalizzazione degli scambi, dei consumi, dei modi di vita? In Europa c stato circa un raddoppio
delle nazioni negli ultimi dieci anni, anzi c
un ipernazionalismo che oggi addirittura
vede coinvolte piccole popolazioni del Caucaso. Io credo che la nazione sia una delle
dimensioni pi vitali che la storia abbia
messo in campo, e che non sia tanto facile
superarla attraverso entit sovrastatuali. Lo
dimostra anche la difficolt in cui si trova la
costruzione dellEuropa, la quale oggi non
sembra pi vicina al traguardo come dieci
anni fa, e sente come un grave problema il
fatto che al suo interno ci sia una grande nazione come la Germania. La storia del Novecento piena di grandi imperi che si sono frantumati in nazioni, ma non ha ancora
registrato un solo esempio di nazioni che si
mettono a costruire un superstato. In realt,
un punto di vista ideologico sostenere lesistenza di una crisi dello stato nazionale e
un avvenire aperto soltanto ai grandi spazi.
Io non vedo una realt che conferma questa
ipotesi, anzi. Che poi ci piaccia o meno
unaltra faccenda. Le nostre preferenze possono essere diverse da come va la storia, ma
questo non vuol dire che non bisogna tener
conto della storia.
EDITORIALI
Pagliacciate romane
C
Quello che tutti chiamano il leader dellUlivo e il candidato dellUlivo a Palazzo Chigi, perch pensano che sia a
capo di un movimento che si presenta
alle elezioni, in realt un ospite nella
lista della ex sinistra democristiana, al
fianco di Ciriaco De Mita, con laggiunta di Giorgio La Malfa. LItalia che vogliamo (lo slogan dei comitati Prodi)
lItalia che gi abbiamo avuto.
Terza pagliacciata. I comunisti unitari, un nome che sembra un reperto
darchivio del Cominform, sono quegli
eletti di Rifondazione comunista i quali, a qualche mese dallelezione, hanno
dato un calcio in faccia a Fausto Bertinotti e Armando Cossutta, e hanno votato con Massimo DAlema per Dini
(Lamberto, non Mario). Ora pretendono
di mantenere per s i loro collegi e di
essere rieletti con il contributo determinante dei comunisti rifondatori, altrimenti minacciano di presentare loro
candidati e di far perdere quei collegi
alla sinistra. I comunisti con la falce e
martello erano meglio, erano pi seri.
Quarta pagliacciata. Gianfranco Miglio, gi ideologo di Umberto Bossi e da
lui definito, dopo il divorzio, una scorreggia perduta nelluniverso, ha minacciato Berlusconi: o mi dai dieci collegi sicuri o mi accordo con Bossi, faccio con lui una lista federalista, e mi
presento in un ramo del lago di Como.
a campagna presidenziale americana innervosisce sempre il presidente degli Stati Uniti. E le ripercussioni
sulla politica estera possono essere delle pi traumatiche. Gli scontri con Cuba, dopo che Fidel Castro ha abbattuto
i due aerei degli anticastristi di Miami,
influiscono in modo decisivo sul voto
chiave della Florida. Le strette di Israele, tra processo di pace e terrorismo,
determinano lorientamento di quote
influenti e spesso decisive dellelettorato degli Stati Uniti e della sua grande
comunit ebraica.
La minaccia di sanzioni per le imprese europee che commerciano con
Cuba e lipotesi di un embargo verso
Teheran, in quanto capitale del terrorismo antiisraeliano, sono un sintomo di
questa fibrillazione politica. Il governo
di Bonn ha manifestato preoccupazioni
che alludono agli interessi europei nellarea e, naturalmente, lItalia ha rinviato gli incontri fissati nel quadro della presidenza europea per favorire la
normalizzazione dei rapporti con la repubblica islamica. La faccenda complicata, perch il 23 marzo si vota a
Taiwan, e la Cina sta scatenando unondata di intimidazioni politiche a suon
di esercitazioni militari e di lanci di
IL FOGLIO QUOTIDIANO
mo un minor fatturato di 130 miliardi. Ci significa che fino ad un offerta di 217 miliardi
potevamo spingerci senza rischi. Senza contare gli oltre 400 addetti che, privandoci del
calcio, avremmo dovuto pagare in cambio di
nessuna prestazione. Il giorno dopo, era il 12
le teche aziendali: nessuno si era mai curato della conservazione e dellarchiviazione dei nastri, insomma, labc di qualsiasi
azienda.
Voci di contatti con privati sulla telematica
Eppure il rapporto fiduciario tra lei e il
Cda si rotto. Come accaduto? Un rapporto fiduciario si costruisce in due e non
con uno che deve solo dire s. Poi forse ho
messo il naso dove non dovevo: ho chiesto
ragione del fatto che in magazzino avevamo
32 mila ore di programmi mai trasmessi, noi
che in un anno ne trasmettiamo 18 mila. E
ancora, tutte quelle voci di contatti con
gruppi e interlocutori privati per il business
delle reti tematiche: io ne chiedevo notizia
e nessuno mi diceva nulla. Insomma venivo
regolarmente scavalcato. Sento dire che la
mia cautela sarebbe stato considerata dimpaccio allo sviluppo dellazienda, ma se il
decisionismo produce decisioni sbagliate,
meglio la cautela, tanto pi per organi decisionali in scadenza. Non sa quanto tempo ho
perso ad esempio con dipendenti e giornalisti licenziati frettolosamente e poi reintegrati dal pretore.
Forse con ludienza dell11 marzo la stessa sorte potrebbe toccare proprio a Minicucci: Anche lIri ritiene immotivato il mio
licenziamento, io non ho vie duscita precostituite, e se il pretore mi dar ragione, sar
lieto di tornare al mio posto.
quindi lunico terreno su cui molto pu essere fatto, anche se in tempi non brevi. Ma
il nodo centrale non tecnico, ma politico:
la localizzazione del potere decisionale sul
bilancio.
Andrea Monorchio oggi il rappresentante di punta di una opzione riformista, assolutamente sconosciuta ai pi, ma appassionatamente dibattuta tra gli addetti ai lavori, che punta ad un rafforzamento decisionista della Presidenza del consiglio e
della Ragioneria dello stato in questa direzione. E, anche qui, una opzione per il
modello francese. La proposta della rifor-
appositamente in pagine diverse per individuare chi avrebbe tradito la consegna della sicurezza. Unumiliazione che Monorchio
non aveva dimenticato.
Il doppio fallimento pesa molto su Monorchio che, a detta di alcuni, avrebbe anche meditato di dare le dimissioni e di chiedere il trasferimento, probabilmente alla
Corte dei conti. Questi episodi non rispondevano ad una volont di potere di Monorchio, n erano il frutto di una improvvisata
scelta politica di Berlusconi. Rappresentavano il tentativo di dare una risposta strutturale al problema centrale del governo in
Italia: la possibilit di gestire effettivamente il bilancio. Questo problema reale dellItalia a fronte della scadenza di Maastricht. La parola dordine rientrare nei parametri di Maastricht generale, tutti ne parlano, tutti pi o meno sanno che cosa significa: entro il 1999 bisogna drasticamente diminuire il rapporto
tra Prodotto interno
lordo, cio la ricchezza prodotta dalla nazione, e il deficit che
lo Stato ammette in
un anno.
Per ottenere questo risultato si pu
agire su tre fronti: aumentare le entrate,
tagliare le spese, ma
soprattutto rendere
efficiente la gestione
del bilancio. E chiaro
per che in Italia la
pressione fiscale arrivata ad un tale punto ANDREA MONORCHIO
che non pu pi essere aumentata e che le entrate possono solo
in piccola parte essere aumentate con la riduzione dellevasione e dellelusione fiscale. E anche chiaro che le spese possono essere tagliate solo in misura limitata comprimendo ulteriormente i costi dello Stato
Sociale, anche se risparmi consistenti possono venire dalla riduzione del tasso di interesse con minore incidenza degli interessi passivi dei titoli di stato. La ottimizzazione della gestione di un bilancio annuale,
che si aggira sui 7-800 mila miliardi, resta
LIBRI
Giovanni Montroni
GLI UOMINI DEL RE
195 pp. Meridiana-Donzelli, Lire 38.000
chi commoners e da persone che al titolo nobiliare, antico, recente o anche legittimo (...) associavano un vasto patrimonio
fondiario e erano investite (...) per la loro
posizione economica di un ruolo politico e
di un patronato locale di grande rilievo.
La nobilt, al contrario, era un universo
molto pi magmatico, i cui livelli di reddito e di influenza si distribuivano in maniera assai difforme.
Lo studio di Montroni, docente di Storia
dei Paesi di lingua inglese presso lIstituto
Universitario di Napoli, senza trascurare il
problema dei tre livelli di nobilt per decreto borbonico (nobilt generosa, attribuita alle famiglie che avevano posseduto
qualche feudo per almeno due secoli; nobilt ex privilegio principis, per servigi resi alla corona o allo Stato; nobilt civile,
estesa a tutti coloro che si consideravano
nobili e i cui padre e nonno erano sempre
vissuti in maniera decorosa e agiata), finisce poi per seguire le propensioni o i de-
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Arte
Tutto Magnasco a Milano.
I sogni occidentali degli zar
a Bologna
LE LIVIDE LUCI di Alessandro Magnasco
riscoperte dopo mezzo secolo a Milano
Capricci. Capricci sono definite nel gergo dellarte le esecuzioni fuori dei generi
canonici: i quadri devozionali e celebrativi,
le battaglie, le marine (in tempesta), le nature morte. Capricci potranno ancora essere le nature morte, quando i fiori e la frutta o i libri si aggregano a formare una figura vivente. In capricci possono trasformarsi le scene di genere campestre, quando a
intrecciare le danze non sono i contadini di
maniera, ma nanerottoli goffi, che i mercanti darte definiscono, pomposamente e
proficuamente, alla Callot. Ma capriccio diventa un termine spudorato quando si applica alle maschere allarmanti, agli zingari
vaganti, ai mendicanti stralunati di Jaques
Callot. Capriccio diventa un termine sinistro quando vuole rinchiudere nel minore
dei generi le figure allungate e allucinate
che biancheggiano come ectoplasmi sugli
sfondi di Magnasco (1667-1749), di cui al Palazzo Reale di Milano si inaugura una mostra che proseguir fino al 7 luglio. Sono capricci anche le scene di ospedali, di baccanali, di torture? Sono capricci i lividi conviti della nobilt in un giardino genovese?
Capricci sono i tratti sconvolti di frati e suore gaudenti che traducono in lubricit
morbosa e minacciosa le trasfigurazioni
estatiche dei santi milanesi discesi dai tormenti devozionali dai cardinali di casa Borromeo? Magnasco nato e morto a Genova,
ma ha lavorato molto a Milano. Milano gli
dedica, a cura di Marco Bona Castellotti,
una mostra che raccoglie tutta la produzione maggiore e accertata di un artista che fu
imitato, dimenticato, riscoperto. Riscoperto dagli espressionisti che nei suoi giocolieri, viandanti, banditi, quaccheri e ebrei,
videro gli antenati delle figure tormentate
di Edvard Munch, delle maschere spettrali
di James Ensor. A Magnasco, detto il Lissandrino, non veniva dedicata una mostra
importante dal 1949. Quella in corso, che inserisce lartista nei due ambienti genovese
e milanese, sar per molti motivo di sorpresa.
ILMITODI ULISSE in una mostra di reperti giunti da tutto il mondo a Roma
Capricci sono considerate, soprattutto
per la faziosit di Tacito, maestro universale di stile, ma storico di parte senatoriale, le
delizie e le imprese edilizie degli imperatori romani. Tra i pi efferati dei quali imperatori, ricchi di potere, ma poveri di status
giuridico, Tacito annovera Claudio Nerone
Tiberio (14-37 d.C.) che, non contento di dedicarsi allantropofagia mediata, offrendosi
murene nutrite di carne umana, aveva la
delittuosa propensione a ritirarsi in luoghi
ameni come lisola di Capri. Tra i capricci di
Tiberio ci fu anche la villa di Sperlonga dove un immenso ninfeo ospitava colossali
gruppi che illustravano le imprese di Ulisse, peraltro antico habitu della costa nella
qualit di ospite della maga Circe dalle parti del Circeo. Il gruppo di Scilla, colta nellatto di divorare i compagni di Ulisse, ridotto in settemila frammenti scoperti nel
1957 e ricostruito in 40 anni di pazienza
ora, nella sua mole di gruppo statuario pi
grande dellantichit, il pezzo centrale di
una mostra intitolata Ulisse, il mito e la
memoria, aperta fino al 2 settembre al Palazzo delle Esposizioni. Confermano lo spessore e lestensione del mito di Ulisse pi di
200 reperti originali prestati da musei di tutto il mondo.
I CONTRIBUTI ITALIANI alla costruzione
della capitale della Grande Russia a Bologna
Non un capriccio, ma il desiderio di una
finestra aperta sullEuropa, unopzione tra
occidente e Asia, fu San Pietroburgo che
Pietro primo, il Grande, imperatore e autocrate di tutte le Russie, volle far sorgere dal
nulla sulle rive della selvaggia Neva. La fantasia popolare vuole che Pietro mentre
esaminava lisola Janisari prese a un soldato la baionetta, tagli due zolle erbose e,
collocate in croce, esclam: Qui sar la
citt, poi presa un vanga cominci a scavare un fossato; proprio in quel preciso istante apparve in cielo unaquila e cominci a
volteggiare sullo zar. La posa della prima
pietra avvenne il 16 maggio 1703. Nonostante le cronache popolari, Pietro non poteva
essere presente, occupato comera in quei
giorni nella costruzione di una flotta sul lago Ldoga. La citt fu tuttavia fondata sul
modello del pi puro razionalismo illuminista. A renderla splendida di palazzi e di
edifici furono chiamati, accanto ai russi, architetti da ogni parte dEuropa fra cui numerosi italiani, quali Domenico Trezzini, il
figlio Pietro e il genero e cugino Giuseppe,
Bartolomeo Rastrelli, Giacomo Quarenghi e
Carlo Rossi. Alla loro opera, rappresentata
da progetti, modelli lignei, stampe e dipinti
il Museo Archeologico di Bologna dedica
una mostra aperta rino all8 aprile.
I GRECIIN OCCIDENTE raccontati attraverso documenti e opere darte a Venezia
Una tensione tra Oriente e Occidente
dovettero subire e risolvere gi i protogreci che, se mettevano a fuoco le citt dellAsia Minore, come Troia, venivano poi, come
Ulisse, trascinati dal volere del fato sulle
coste pi inospitali del Mediterraneo occidentale. Sar in Sicilia, sar in Magna Grecia, che i loro discendenti potranno costruire in siti ricchi di frutti della terra e di
metalli citt e templi pi grandiosi di quelli che avevano lasciato nelle polis di una
Grecia avara o nelle colonie anatoliche, tributarie di avidi despoti asiatici. Dal 23 marzo all8 dicembre, a palazzo Grassi a Venezia una grende mostra illustrer con migliaia di oggetti e opere darte provenienti
dai musei di tutto il mondo, lavventura, le
realizzazioni e le influenze in Occidente di
quel popolo in cui lOccidente ha voluto individuare una delle radici pi profonde
della propria cultura.