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V I A G G I
Verso la fine
del mondo
Patagonia
Cile
Argentina
di
PORT
STANLEY
tto o
Stregellan
Ma
Isole Falkland
(UK)
Terra
del Fuoco
Canale Beagle
Isola
Hoste
PUERTO
WILLIAMS
tto
re
St
Le
di
re
ai
M
Isola
degli Stati
Capo
Horn
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LE ISOLE FALKLAND
PUERTO HOPPNER
LUGLIO
vele quadre che nellOttocento venivano spesso abbandonate perch dichiarate inadatte a un
recupero dopo esser state malmenate tentando
di passare Capo Horn. La mattina dopo, un volo interno con un piccolo bimotore rosso e un
tempo ventoso, ma chiaro, ci ha posato insieme
alle nostre provviste sulla torba dellisola di
Weddell, dove ci attendeva Baltazar, che stava l
da sei mesi, piantato nel fango della piccola
baia interna di Gull Harbour, dove si alzava e abbassava regolarmente con i ritmi della marea. Salire a bordo camminando sul fondo del mare sar unesperienza normale per i Bretoni, ma per
noi stato un entusiasmante benvenuto in un
mondo a parte. I tre giorni passati a Weddell sono stati unimmersione tra la natura e gli animali selvatici, soprattutto uccelli, che vivono
qui da tempo indisturbati. Oche, anatre e piguini
di diverse specie, gabbiani del kelp, aironi, beccacce di mare australi, cormorani, pivieri, fringuelli delle Falkland e berte giganti, falconi e avvoltoi ci circondavano da ogni parte privi di timore. Potevamo passeggiare per tutta la giornata
lungo le spiagge disseminate di ossa di balena e
contornate dalla tipica erba alta delle isole australi, il tussock, o esplorare linterno coperto da ginestre in fiore importate dalla Scozia.
Il tempo era migliorato e il vento forte da Ovest
e Sud Ovest non ci disturbava pi di tanto. Lestrema limpidezza e purezza dellaria consentivano di vedere chiaramente le coste di West Fal-
Albatros e pinguino
Rockhopper.
In alto, la baia esterna
di Puerto Hoppner
nellisola degli Stati.
Pagina a fianco, Baltazar
nellancoraggio interno
di Puerto Hoppner
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LO STRETTO DI LE MAIRE
Lo Stretto di Le Maire, tra lIsola Grande della Terra del Fuoco, che
termina nella Penisola Mitre, e lIsola degli Stati largo da 15 a 25
miglia (da Nord a Sud) ed percorso da una corrente molto forte,
soprattutto vicino alla costa Nord della Terra del Fuoco. L
raggiunge la velocit di 8-10 nodi e si estende per cinque o sei miglia
al largo originando pericolosi marosi di marea, soprattutto col
vento e la corrente in direzione opposta. Venne scoperto allinizio
del XVII Secolo, quando Schouten e Le Maire, il 24 gennaio 1616, a
bordo dellEndracht di 360 tonnellate (la seconda nave, la Hoorn di
100 tonnellate, era stata distrutta da un incendio durante il
calafataggio a Puerto Deseado, in Patagonia, nel giugno precedente)
passarono lo Stretto che chiamarono Le Maire e videro lIsola, che
chiamarono Staatenlant (Terra degli Stati) in onore delle Province
Unite dei Paesi Bassi. Dopo cinque giorni passarono il capo che
chiamarono Hoorn (oggi Horn) e aprirono la principale rotta per il
Pacifico. Un altro olandese, Hedrick Brouwed, la costeggi nel
1643, constatando che era unisola e non un continente e le diede
definitivamente il nome attuale. Gli aborigeni Haush la chiamarono
in lingua ymana Chuanisin, che significa Terra dellabbondanza.
Lisola, che appartiene allArgentina, lunga 30 miglia circa ed
grande circa il doppio dellElba; gli unici attuali abitanti sono i militari
della guarnigione Argentina situata a Puerto Parry. I giorni di
tempesta sono 73 allanno. I giorni medi annui di pioggia sono ben
248. Per visitarla necessario un permesso.
Baltazar a marea
bassa a Gull Harbour
(Weddel Island).
Sotto, la carcassa
del Protector, traghetto
per lAntartide,
arenata a fine
servizio a New island
Pagina a fianco,
le falesie
di New Island
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LUGLIO
compagna per tutta la notte.Il giorno successivo ancora pi calmo, tanto che percorriamo
a motore le ultime miglia di avvicinamento allIsola degli Stati sotto una cappa di nubi che,
ci viene detto, staziona quasi permanentemente sullisola.Larrivo allIsola stata una delle pi
notevoli avventure della mia vita in mare.Assistiti da una calma eccezionale entriamo a mezzanotte a Puerto Hoppner sulla costa Nord
con laiuto del radar, senza carte dettagliate e con
il solo ricordo di una visita precedente di Bertrand.A due o tre metri dalle rocce a picco sul
fondo della baia, ancora non riusciamo a vedere
il passaggio largo pochi metri che conduce alla parte interna della baia, riparatissima e nascosta
agli sguardi indiscreti. Finalmente si scorge un
possibile piccolo passaggio, nel quale ci inoltriamo lentamente contro la corrente uscente,
anche se non sembra quello giusto. Pochi metri e la chiglia mobile di Baltazar si rivela preziosa perch ci areniamo su un bassofondo roccioso. Superato lostacolo entriamo nel lago
interno, ormai consci che il passaggio giusto era
dallaltra parte dello scoglio che ce ne aveva nascosto limboccatura. Nel buio pi buio che io
abbia mai incontrato, procediamo verso un ulteriore piccolo recesso, anchesso protetto da scogli e rocce sommerse contro le quali tallonia-
OCEANI 3000
mo una seconda volta, prima di gettare lancora quasi alla cieca e tendere quattro cime a terra legate ai faggi sulle rive. La mattina, piovosa
e nebbiosa, ci vede esplorare un breve tratto dellinterno fino a un lago con lacqua resa di color cioccolato per il tannino, sulle rive del quale ci fermiamo ad assaporare la solitudine e lunico lontano rumore di una cascata che precipita dalle cime innevate. Durante il pranzo il cielo si apre completamente e laria diventa tiepida. Incoraggiati da Bertrand, che resta in barca
a curare Siv che ha contratto una brutta bronchite, saliamo una ripidissima ripa alta circa
duecento metri dalla sommit della quale ci
viene regalata una vista stupenda del nostro ancoraggio, un posto ideale per pirati, e del fiordo adiacente pi profondo e aperto e molto meno spettacolare, sede degli unici tre abitanti dellisola che prestano servizio nel presidio militare argentino.Tuttintorno a noi pareti rocciose
spruzzate di neve e valli glaciali, mentre avanziamo faticosamente affondando fino ai polpacci
nel suolo coperto di muschi e zuppo dacqua.
Siamo commossi dallesperienza di essere tra i
pochi ad avere lopportunit di vedere panorami cos remoti e selvaggi e sentiamo un reverente rispetto per questa natura, cos incontaminata e cos fragile che cerchiamo di disturbare
chiamo sul suolo argentino e, dopo un doveroso omaggio ai luoghi della tragedia, ci godiamo
un gustoso barbecue di capretto sulla spiaggia
di sassi, come gi avevamo fatto anni prima nei
pressi di Capo Horn. Ormai si avvicina il momento dellarrivo, affrettato dallindisponibilit
cilena (siamo ormai entrati nelle loro acque) a
lasciarci far tappa a Puerto Toro, un delizioso porticciolo di pescatori che linsediamento permanente pi meridionale del mondo e che ricordiamo con nostalgia dal nostro primo viaggio.Arrivare a Puerto Williams, la base cilena sulla sponda meridionale del canale Beagle e porto di ingresso in Cile, un po come tornare a
casa. L ritroviamo gli altri skipper australi
e con loro beviamo pisco festeggiando i miei
sessantanni allo Yacht Club Micalvi, eccezionale
ambiente internazionale a bordo di un vecchio
trasporto militare mezzo affondato che
svolge la funzione di molo di attracco e club
house alla Fin del Mundo.
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