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TESI DI LAUREA DI
Stefano Liga
RELATORE
Prof. Ing. Cannarozzo Marcella
INDICE
1. Introduzione ............................................................................................................. 1
6. Conclusioni ............................................................................................................. 25
Bibliografia ......................................................................................................................... 26
1. Introduzione
Nellambito delle costruzioni idrauliche, con particolare riferimento alle opere di
sbarramento, lo sfiorante di superficie svolge un ruolo di primaria importanza, ad esso
affidato il compito di limitare il livello idrico di un serbatoio.
Uno degli elementi che spesso caratterizza il sistema sfiorante il canale collettore, esso
il primo elemento con cui la portata di sfioro entra a contatto e in esso scorre una corrente
lenta che, fungendo da cuscino dacqua, ha il compito di smorzare parte dellenergia
posseduta dalla vena effluente.
Le tipologie di collettori possono essere classificate in base alla forma della sezione e si
hanno quindi canali a sezione rettangolare, a sezione trapezia o recentemente i pi
utilizzati con pareti profilate secondo lequazione parabolica di Creager.
Esistono inoltre canali a sezione costante e canali a sezione variabile, questi ultimi con
larghezza della sezione che aumenta nel verso del moto. Anche per quanto riguarda la
soglia sfiorante esistono diverse soluzioni:
-
una soglia sfiorante laterale parallela allasse del moto e unaltra soglia,
contrapposta alla prima e inclinata rispetta allasse del moto, questo particolare tipo
di canali detto a mezzo becco danatra
Lapproccio al dimensionamento di questi elementi pu essere di due tipi: nel primo caso
si analizza il canale specifico tramite prove su modello fisico, si realizza cio un modello
in scala che riproduce lopera reale e su di esso si effettuano varie prove sperimentali dalle
quali si ricava il comportamento dellopera al variare dei parametri pi influenti (in genere
la portata).
Il secondo approccio di tipo analitico e si basa in genere sullapplicazione dellequazione
equilibrio dinamico globale al tronco di corrente, in particolare si procede di norma
dividendo il canale in un numero finito di tronchi ai quali applicare lequazione la cui
incognita sar sempre per il tronco compreso tra le sezioni i e i+1 il tirante idrico di
i+1. questo metodo permette il tracciamento del profilo di corrente allinterno del canale.
Determinata quindi laltezza del tirante idrico maggiore Hmax - che sar quello pi a
monte visto landamento discendente verso valle del profilo [Fig. 1] si assegna tale
valore (con la possibilit di aggiunta di un franco) allaltezza delle pareti del canale.
Lo scopo di questo studio stato quello di trovare delle relazioni funzionali che legano il
valore di Hmax alle variabili che influenzano il moto allinterno del canale, in particolare
si visto come sia possibile legare univocamente il valore del massimo tirante idrico a due
parametri: laltezza di stato critico k e la tangente dellangolo .
Nella sezione pi a valle del canale collettore, che segna linizio del canale di scarico, si
realizzer laltezza di stato critico k a causa del passaggio da corrente lenta a corrente
veloce.
Tan()
Langolo quello formato tra lasse del moto e la soglia sfiorante Lr [si veda Fig. X].
Si noti come le relazioni analitiche trovate riportate nel capitolo 5 siano abbastanza
semplici nonostante il lavoro per determinare Hmax - tramite il procedimento basato
sullapplicazione dellequazione di equilibrio - sia lungo nonch abbastanza complesso.
Relazioni di questo tipo possono essere utilizzate in primo luogo per il dimensionamento
diretto di un canale di questo tipo, e inoltre possibile limmediato confronto dei diversi
valori di Hmax (che come si gi detto sono rappresentativi dellaltezza delle pareti del
canale) al variare di due semplici parametri.
2. Stato dellArte
Gli studi sul dimensionamento di canali collettori effettuati in passato riguardano perlopi
canali a sezione costante e in genere con un'unica soglia di sfioro laterale e parallela
allasse del moto. Uno dei primi esempi di studi di questo tipo riportato nel J.Hinds
Side Channel spillway: hydraulic theory [] (1926) e i principi di dimensionamento in
esso esposti vennero inizialmente presi in considerazione per la realizzazione del canale
collettore della diga di Hoover (a cui afferisce il bacino artificiale pi grande degli stati
uniti), in seguito si decise di scartare questa ipotesi e gli sperimentatori della diga
cercarono di determinare le dimensioni da attribuire al collettore per via sperimentale
mediante prove su modello, i risultati di queste prove sono riportati nel Bureau of
Reclamation : Boulder Canyon Project Final reports : Model Studies of Spillways
(1938).
Altri esempi di studio riguardante i canali collettori a sezione costante e con soglia
sfiorante laterale si trovano nel D.Citrini : Canali rettangolari con apporto laterale di
portata (1948) e nel C.Viparelli Sul proporzionamento dei canali collettori a servizio di
scarichi di superficie (1952), questultimo venne effettuato dal Prof. C. Viparelli a cui
venne affidato il compito di eseguire le prove su modello per la realizzazione delle opere di
scarico del serbatoio di Barrea (AQ).
Infine dobbligo citare lanalisi del Prof. Ugo Maione il cui procedimento e i cui risultati
ottenuti sono strettamente legati a quelli presenti in questa relazione. Il lavoro svolto dal
Prof. Maione spiegato nella dispensa Canali collettori di sfioratori laterali.
1,8
= 0,47 ( )
0
0
Questo profilo viene spesso realizzato con un
primo tratto parabolico e un secondo tratto
Figura 2 - Pianta del canale
Si riporta una sezione tipo [Fig. 4] nella quale possibile notare come la sezione passi da
profilo Creager a profilo rettangolare.
4. Criteri di dimensionamento
a.
Dimensionamento in pianta
Nota la portata massima sfiorante Q, si determina la lunghezza L della soglia di sfioro dalla
legge di efflusso per stramazzi fissando un valore per il carico sulla soglia h0
= 0 20
Nella quale il coefficiente di efflusso che per stramazzi con profilo di tipo Creager Pu
essere assunto pari a 0,49.
noto che il passaggio da corrente lenta a corrente veloce, provocato dal cambio di
pendenza da debole a forte, a meno di ulteriori perturbazioni, avviene in maniera graduale
e con formazione dello stato critico nella sezione di cambio livelletta, nel caso di un
sistema sfiorante con canale collettore si proprio in una situazione di questo tipo infatti il
canale collettore, sicuramente a pendenza debole o addirittura nulla, precede il canale di
scarico, a forte pendenza. Il valore dellaltezza critica k si fissa in funzione di vincoli di
carattere statico ed economico: un valore troppo alto di k determina unaltezza eccessiva
delle pareti del canale e di conseguenza un eccessivo costo di realizzazione, inoltre per un
livello del bacino poco inferiore alla quota della soglia (quasi al limite di sfioro), il canale
sarebbe soggetto ad una spinta verso lalto (Principio di Archimede) sproporzionata. Al
contrario un valore troppo basso di k conduce ad un canale sottodimensionato con gli
evidenti effetti negativi dovuti a possibili esondazioni o
rigurgiti della vena effluente. Fissato quindi il valore di k
si ricava B dalla formula
3
2
2
= 2 (180 2)
(1)
(2)
= 2 +
(3)
La risoluzione del sistema delle tre equazioni in tre incognite porta alla determinazione di
tutti i parametri utili a definire la pianta del canale.
Per applicare tale procedimento bisogna conoscere la prima sezione del canale (0-0), posta
subito a monte della sezione di controllo. Questa si determina tramite considerazioni di
carattere energetico: vista la brevit del tronco possibile ipotizzare che tra la prima
sezione e la sezione di controllo (dove si realizza k) non ci sia perdita di energia, si
possono quindi eguagliare le due espressioni relative al carico totale.
10
Per canali a sezione rettangolare, il carico nella sezione critica, dove si realizza k, vale
=
Mentre per una generica sezione i, al tirante idrico hi va sommata lenergia cinetica della
corrente
= +
2
22
g laccelerazione di gravit
3
02
= 0 +
2
220
Moto permanente
Liquido incomprimibile
11
12
l Spinta laterale
Si tratta della spinta che le pareti laterali esercitano sul volume del tronco, essa uguale e
opposta alla spinta che il tronco esercita sulle pareti ed calcolata come spinta su
superficie rettangolare di altezza pari allaltezza media tra quella della sezione di valle h i e
quella della sezione di monte hi+1, di essa si considera la componente lungo lasse (diretta
nel verso del moto):
+ +1 2
)
2
=
2
(
()2
=
Essendo q la portata sfiorante per unit di lunghezza della soglia. La componente lungo
lasse del moto
()2
() =
()
13
+1
2 +1
2
+1
=
+1
R Resistenza
Nel moto di fluidi reali la viscosit da luogo a sforzi tangenziali che agiscono sulle pareti
dellinvolucro, nel caso particolare del canale collettore sulle pareti laterali e sulla base del
canale, il risultante di queste componenti tangenziali detto forza di trascinamento e
lazione ad essa opposta, agente quindi sul volume di liquido, la resistenza. La formula
per il calcolo della resistenza incontrata da un tronco di corrente la seguente:
=
Nella quale e W rappresentano rispettivamente il peso specifico e il volume del tronco
mentre il termine j indica la cadente che, secondo la formula di Chzy vale:
=
I valori di portata Q, raggio idraulico R, e area della sezione A, sono valori medi lungo il
tronco. Il coefficiente di scabrezza si calcola tramite la formula
= 1/6
Con R raggio idrauilco e c indice di scabrezza di Gauckler-Strickler, questultimo tabellato
in funzione del materiale con cui realizzato il canale.
14
Note quindi le forze agenti sul generico tronco, lequazione di equilibrio globale si scrive:
+ +1 + +1 + 2 () + 2 () = 0
2
(
2
+1
+1
+
+1 +
+ 2[
2
2
+1
+ +1 2
)
()2
2
()] + 2[
()] = 0
2
facile verificare come, nota laltezza della sezione di valle, lunica incognita
dellequazione globale laltezza della sezione di monte.
Applicando quindi lequazione al tronco pi a valle, compreso tra le sezioni 0-0 e 1-1, e
nota laltezza della sezione 0-0 (si gi visto come ricavarla), si determina laltezza della
sezione 1-1 e si continua iterando il procedimento per i successivi tronchi, si giunge cos
allultima sezione, quella pi a monte, nella quale si realizza l'altezza Hmax in base alla
quale si dimensiona la profondit del canale collettore a meno di un franco che per
talvolta si omette.
Lo studio del gi citato Prof. U.Maione, si basa anchesso sullapplicazione dellequazione
di equilibrio idrodinamico ai vari tronchi che compongono il canale, Maione per tratta
canali a sezione costante nei quali le spinte laterali e le quantit di moto delle portate
sfioranti hanno componente nulla lungo lasse e non compaiono quindi nellequazione,
inoltre egli trascura leffetto della resistenza offerta dal tronco. I risultati ottenuti da
Maione sono stati comunque confermati (con sufficiente approssimazione) dalle numerose
esperienze pratiche effettuate.
15
Altezza critica k
Rapporto B/Lmax
Questi parametri sono indipendenti tra loro e inoltre dopo averli fissati si ottiene ununica
soluzione di Hmax, si visto infatti come, nota a priori la portata, fissato h0 si determina L,
fissato k si determina B, fissato B/Lmax si ricavano infine tutte le altre dimensioni in
pianta. La diversa combinazione dei parametri da luogo a canali che in pianta possono
risultare pi o meno tozzi, questo livello di affusolamento stato identificato tramite il
rapporto L/Lmax (rapporto tra la lunghezza della soglia di sfioro e la base maggiore del
canale) e in questo lavoro si ritenuto opportuno escludere dai risultati significativi quelli
per i quali il rapporto citato risultasse inferiore di 1,65 (canali troppo tozzi) e maggiore di
8,5 (canali troppi allungati) [Fig.10].
16
10
h0[m]
0,5
3,21
0,75
3,18
4,81
3,12
4,78
6,41
1,25
3,03
4,73
6,38
8,02
1,5
4,67
6,34
7,99
9,62
1,75
4,59
6,29
7,95
9,59
11,22
4,50
6,23
7,90
9,55
11,19
12,82
2,25
6,15
7,85
9,51
11,16
12,79
14,42
16,05
2,5
6,06
7,78
9,47
11,12
12,76
14,39
16,02
2,75
7,71
9,41
11,07
12,72
14,36
16,00
7,62
9,35
11,02
12,68
14,33
15,97
3,25
7,52
9,29
10,96
12,63
14,29
15,93
3,5
9,22
10,89
12,57
14,24
15,89
3,75
9,15
10,82
12,51
14,19
15,85
9,08
10,73
12,44
14,13
15,80
4,25
10,65
12,37
14,07
15,75
4,5
10,55
12,29
14,00
15,69
4,75
10,45
12,20
13,93
15,62
12,11
13,85
15,55
17
10
h0 [m]
0,5
3,27
0,75
3,24
4,90
3,18
4,87
6,53
1,25
3,10
4,83
6,50
8,16
1,5
3,00
4,77
6,47
8,13
9,79
1,75
4,69
6,42
8,10
9,76
11,42
4,60
6,36
8,06
9,73
11,39
13,05
2,25
4,49
6,28
8,00
9,69
11,36
13,02
14,68
2,5
6,19
7,94
9,65
11,33
12,99
14,65
16,31
2,75
6,09
7,87
9,59
11,28
12,96
14,63
16,28
5,98
7,78
9,53
11,24
12,92
14,59
16,26
3,25
7,69
9,45
11,18
12,88
14,56
16,23
3,5
7,59
9,37
11,11
12,82
14,51
16,19
3,75
7,47
9,28
11,04
12,77
14,47
16,15
9,19
10,96
12,70
14,41
16,10
4,25
9,08
10,88
12,63
14,35
16,05
4,5
8,97
10,78
12,55
14,29
16,00
4,75
10,68
12,47
14,22
15,94
10,57
12,37
14,14
15,87
18
10
h0[m]
0,5
0,75
3,30
3,25
4,96
1,25
3,16
4,92
6,62
1,5
3,05
4,86
6,59
8,28
1,75
4,79
6,54
8,25
9,95
4,69
6,48
8,21
9,92
11,61
2,25
4,57
6,41
8,16
9,88
11,58
13,27
2,5
6,32
8,10
9,83
11,54
13,24
14,93
2,75
6,21
8,03
9,78
11,50
13,21
14,90
16,59
6,09
7,94
9,72
11,46
13,17
14,87
16,56
3,25
5,96
7,84
9,65
11,40
13,13
14,83
16,53
3,5
7,73
9,56
11,34
13,08
14,79
16,50
3,75
7,61
9,47
11,27
13,02
14,75
16,46
7,48
9,37
11,18
12,96
14,70
16,42
4,25
9,25
11,10
12,88
14,64
16,37
4,5
9,13
11,00
12,81
14,57
16,31
4,75
9,00
10,89
12,72
14,50
16,26
10,78
12,62
14,42
16,19
a.
Soluzione grafica
I risultati presenti nelle tabelle sono stati diagrammati in un abaco che permette
limmediato confronto dei valori di Hmax al variare dei tre parametri h0, k e B/Lmax e che
viene di seguito riportato.
I punti sono stati interpolati tramite curve polinomiali di secondo grado che forniscono
valori del coefficiente di determinazione R2 prossimi allunit. Dal grafico possibile
anche valutare, per ogni k, il range di h0 possibili oltre i quali si avrebbero dei canali
troppo tozzi o troppo allungati.
19
20
21
22
b. Soluzione analitica
Una parte dello studio ha riguardato lindividuazione di relazioni analitiche che legassero il
valore dellaltezza Hmax ai parametri che influenzano il moto allinterno del canale
collettore.
La ricerca di tali equazioni stata svolta con lo scopo di legare il valore di Hmax a quello
dellanalogo tirante idrico Hmax(sez. cost.) di un canale collettore a sezione costante con
larghezza della sezione pari a B (base minore del canale a becco danatra).
Per il canale collettore a sezione costante, vista lipotesi di base pari a B, si realizzer la
stessa altezza di stato critico k nella sezione di controllo che si realizza nel canale a sezione
variabile, si visto infatti come, per canali a sezione rettangolare valga la relazione
3
2
2
Per questo tipo di canali il gi citato Prof. U. Maione ha fornito la semplice relazione
(. . ) = 3
Il primo passo per la determinazione delle funzioni riportate di seguito stato quello di
riportare in un diagramma i risultati ottenuti tramite il dimensionamento di cui si parlato.
Nello specifico il diagramma riporta:
-
in ordinata la differenza tra Hmax(sez. cost.) e Hmax (sez. var.), entrambe relative
alla stesso valore di k.
23
Nei tre abachi uno per ogni valore di B/Lmax - realizzati tramite il software Excel, sono
stati interpolati i punti (uninterpolante per ogni valore di k) tramite interpolanti lineari
ottenendo relazioni del tipo
(. . ) (. . ) = tan() +
(1)
B/Lmax=0,6
= 3 (0,28 0,054) tan() + 0,11
B/Lmax=0,7
= 3 (0,42 0,2) tan() + 0,085
B/Lmax=0,8
= 3 (0,7 0,4) tan() + 0,053 + 0,02
I risultati forniti da tali formule differiscono da quelli ottenuti seguendo liter descritto nel
paragrafo 3.2 di valori che si aggirano intorno al mezzo centimetro: errori di questa entit
sono sicuramente trascurabili ai fini ingegneristici.
Analizzando queste relazioni si vede come, rispetto al tirante idrico di un canale a sezione
costante (rappresentato dal parametro 3), quello dellanalogo canale a sezione variabile
diminuisce allaumentare di , Questo fenomeno abbastanza intuitivo considerando che
un valore di maggiore relativo a un canale che si allarga maggiormente nel senso del
moto e di conseguenza uno stesso volume dacqua si realizza con tiranti idrici minori.
24
6. Conclusioni
Basandosi sui risultati delle prove sperimentali effettuate ad esempio da Maione e che
confermano la validit di questo tipo di approccio ai problemi di canali percorsi da una
corrente con portata che aumenta nel senso del moto, possibile affermare che i criteri
esposti in questo elaborato - utili al tracciamento del profilo di corrente e al
dimensionamento del canale diano risultati pi che soddisfacenti. Unosservazione va
fatta nei riguardi della pendenza di fondo del canale: In questo trattato si ipotizzata nulla
tale pendenza e di conseguenza non si tenuto conto della componente - lungo lasse del
moto - del peso del tronco di corrente, questa ipotesi pu ritenersi ancora valida nella
maggior parte dei casi reali visti i bassi valori di pendenza che interessano di solito questo
tipo di canale.
Le relazioni analitiche fornite, seppur molto precise e molto pi veloci nellutilizzo rispetto
allapplicazione delliter descritto nel paragrafo 3.2, non possono prescindere da questo,
esse infatti forniscono il valore del tirante idrico pi a monte allinterno del canale che
come si detto la base per la scelta dellaltezza delle pareti, ma non sono uno strumento
per il tracciamento dellintero profilo di corrente, questo infatti necessita della conoscenza
di tutte le altezze intermedie.
La realizzazione di opere come quelle di cui si parlato in questo elaborato implica spesso
oneri rilevanti dal punto di visto economico: un canale collettore pu essere lungo decine
di metri e come si visto le pareti possono raggiungere altezze superiori ai 10 metri, tutto
questo comporta spese di realizzazione ed eventualmente di scavi non indifferenti, per
questo opportuno uno strumento per il proporzionamento di opere del genere, la
valutazione a priori dei risultati al variare dei parametri influenti permette una scelta
economicamente corretta.
25
BIBLIOGRAFIA
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