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SCUOLA POLITECNICA

Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Edile


Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali

Criteri per il dimensionamento di canali collettori a becco danatra

TESI DI LAUREA DI
Stefano Liga

RELATORE
Prof. Ing. Cannarozzo Marcella

ANNO ACCADEMICO 2013-2014

INDICE

1. Introduzione ............................................................................................................. 1

2. Stato dellArte .......................................................................................................... 4

3. Generalit sugli sfioratori a becco danatra .......................................................... 5

4. Criteri di dimensionamento .................................................................................... 7


a. Dimensionamento in pianta ..................................................................................................... 8
b. Dimensionamento dellaltezza delle pareti ............................................................................10

5. Analisi dei risultati ................................................................................................. 16


a. Soluzione grafica .....................................................................................................................19
b. Soluzione analitica ..................................................................................................................23

6. Conclusioni ............................................................................................................. 25

Bibliografia ......................................................................................................................... 26

1. Introduzione
Nellambito delle costruzioni idrauliche, con particolare riferimento alle opere di
sbarramento, lo sfiorante di superficie svolge un ruolo di primaria importanza, ad esso
affidato il compito di limitare il livello idrico di un serbatoio.
Uno degli elementi che spesso caratterizza il sistema sfiorante il canale collettore, esso
il primo elemento con cui la portata di sfioro entra a contatto e in esso scorre una corrente
lenta che, fungendo da cuscino dacqua, ha il compito di smorzare parte dellenergia
posseduta dalla vena effluente.
Le tipologie di collettori possono essere classificate in base alla forma della sezione e si
hanno quindi canali a sezione rettangolare, a sezione trapezia o recentemente i pi
utilizzati con pareti profilate secondo lequazione parabolica di Creager.
Esistono inoltre canali a sezione costante e canali a sezione variabile, questi ultimi con
larghezza della sezione che aumenta nel verso del moto. Anche per quanto riguarda la
soglia sfiorante esistono diverse soluzioni:
-

unica soglia sfiorante laterale e parallela allasse del moto

due soglie sfioranti contrapposte parallele o leggermente inclinate rispetto allasse


del moto, nel secondo caso si parla di sfioratori a becco danatra vista la particolare
forma che assume il canale in pianta

una soglia sfiorante laterale parallela allasse del moto e unaltra soglia,
contrapposta alla prima e inclinata rispetta allasse del moto, questo particolare tipo
di canali detto a mezzo becco danatra

Lapproccio al dimensionamento di questi elementi pu essere di due tipi: nel primo caso
si analizza il canale specifico tramite prove su modello fisico, si realizza cio un modello
in scala che riproduce lopera reale e su di esso si effettuano varie prove sperimentali dalle
quali si ricava il comportamento dellopera al variare dei parametri pi influenti (in genere
la portata).
Il secondo approccio di tipo analitico e si basa in genere sullapplicazione dellequazione
equilibrio dinamico globale al tronco di corrente, in particolare si procede di norma
dividendo il canale in un numero finito di tronchi ai quali applicare lequazione la cui
incognita sar sempre per il tronco compreso tra le sezioni i e i+1 il tirante idrico di
i+1. questo metodo permette il tracciamento del profilo di corrente allinterno del canale.

Determinata quindi laltezza del tirante idrico maggiore Hmax - che sar quello pi a
monte visto landamento discendente verso valle del profilo [Fig. 1] si assegna tale
valore (con la possibilit di aggiunta di un franco) allaltezza delle pareti del canale.

Figura 1 - Hmax, Tirante idrico pi a monte

In questo elaborato si applicher il criterio che segue lapproccio analitico per il


dimensionamento dei canali cosiddetti a becco danatra:

Il canale collettore a becco danatra un canale a sezione variabile e in particolare la


larghezza della sezione aumenta nel verso del moto.

La soglia sfiorante composta di due segmenti contrapposti e inclinati rispetti allasse


del moto con ovvie differenze riguardanti limmissione di portata rispetto alla pi
classica soluzione ad unica soglia laterale.

La sezione sagomata secondo il profilo Creager (parabolico) e in particolare


verranno trattati i canali con profilo interrotto di cui si parler in seguito.

Lo scopo di questo studio stato quello di trovare delle relazioni funzionali che legano il
valore di Hmax alle variabili che influenzano il moto allinterno del canale, in particolare
si visto come sia possibile legare univocamente il valore del massimo tirante idrico a due
parametri: laltezza di stato critico k e la tangente dellangolo .

Altezza di stato critico k

Nella sezione pi a valle del canale collettore, che segna linizio del canale di scarico, si
realizzer laltezza di stato critico k a causa del passaggio da corrente lenta a corrente
veloce.

Tan()

Langolo quello formato tra lasse del moto e la soglia sfiorante Lr [si veda Fig. X].
Si noti come le relazioni analitiche trovate riportate nel capitolo 5 siano abbastanza
semplici nonostante il lavoro per determinare Hmax - tramite il procedimento basato
sullapplicazione dellequazione di equilibrio - sia lungo nonch abbastanza complesso.
Relazioni di questo tipo possono essere utilizzate in primo luogo per il dimensionamento
diretto di un canale di questo tipo, e inoltre possibile limmediato confronto dei diversi
valori di Hmax (che come si gi detto sono rappresentativi dellaltezza delle pareti del
canale) al variare di due semplici parametri.

2. Stato dellArte
Gli studi sul dimensionamento di canali collettori effettuati in passato riguardano perlopi
canali a sezione costante e in genere con un'unica soglia di sfioro laterale e parallela
allasse del moto. Uno dei primi esempi di studi di questo tipo riportato nel J.Hinds
Side Channel spillway: hydraulic theory [] (1926) e i principi di dimensionamento in
esso esposti vennero inizialmente presi in considerazione per la realizzazione del canale
collettore della diga di Hoover (a cui afferisce il bacino artificiale pi grande degli stati
uniti), in seguito si decise di scartare questa ipotesi e gli sperimentatori della diga
cercarono di determinare le dimensioni da attribuire al collettore per via sperimentale
mediante prove su modello, i risultati di queste prove sono riportati nel Bureau of
Reclamation : Boulder Canyon Project Final reports : Model Studies of Spillways
(1938).
Altri esempi di studio riguardante i canali collettori a sezione costante e con soglia
sfiorante laterale si trovano nel D.Citrini : Canali rettangolari con apporto laterale di
portata (1948) e nel C.Viparelli Sul proporzionamento dei canali collettori a servizio di
scarichi di superficie (1952), questultimo venne effettuato dal Prof. C. Viparelli a cui
venne affidato il compito di eseguire le prove su modello per la realizzazione delle opere di
scarico del serbatoio di Barrea (AQ).
Infine dobbligo citare lanalisi del Prof. Ugo Maione il cui procedimento e i cui risultati
ottenuti sono strettamente legati a quelli presenti in questa relazione. Il lavoro svolto dal
Prof. Maione spiegato nella dispensa Canali collettori di sfioratori laterali.

3. Generalit sugli sfioratori a becco danatra


Questo genere di sfioratore costituito da due soglie rettilinee contrapposte e collegate
tramite un breve tratto circolare [Fig.2], i due tratti rettilinei sono inclinati rispetto allasse
del canale ed esso acquista una particolare
forma che ricorda quello di un becco danatra.
La soglia sfiorante viene sagomata secondo il
profilo Creager e cio parabolico di equazione

1,8
= 0,47 ( )
0
0
Questo profilo viene spesso realizzato con un
primo tratto parabolico e un secondo tratto
Figura 2 - Pianta del canale

verticale [Fig. 3] in modo tale da areare


lintradosso della vena effluente, inoltre questo
accorgimento permette di guadagnare spazio in
termini di volume (a parit di altezza delle
pareti del canale la base risulta maggiore col
profilo interrotto) e di ridurre quindi la
profondit del canale.
Il fondo del canale viene di norma realizzato
ad asse orizzontale o comunque con una
pendenza minima utile allo svuotamento al
termine della piena.
Nel canale collettore scorre una corrente lenta
in grado, come gi detto, di smorzare parte
dellenergia della vena effluente, in particolare

Figura 3 - Profilo Creager interrotto lenergia viene dissipata tramite un vortice ad


asse orizzontale, che ha luogo poich la portata
immessa ha direzione praticamente ortogonale a quella del moto, tale vortice appare
fortemente tumultuoso e di conseguenza decisamente dissipativo.

Si riporta una sezione tipo [Fig. 4] nella quale possibile notare come la sezione passi da
profilo Creager a profilo rettangolare.

Figura 4 - Sezione del canale con Profilo Creager


Per soglie molto lunghe possibile prevedere uno sfioratore multibecco, a riguardo si
riportano i canali collettori del serbatoio di Ravedis a Montereale Valcellina (PO) che
presenta un canale a doppio becco [Fig.5] e del serbatoio di Cimia (CL) che consta di ben
quattro becchi adiacenti [Fig. 6].

Figura 5 - Doppio becco d'anatra - serbatoio Ravedis

Figura 6 - Canale a quattro becchi - Serbatoio di Cimia


6

4. Criteri di dimensionamento

Le dimensioni del canale, come quelle dellintero sistema di sfioro, dipendono


fondamentalmente dalla portata che esso dovr incanalare, questa a sua volta funzione
della portata in arrivo al bacino la quale si determina tramite studi idrologici. Il valore della
portata che alimenta il bacino non un valore costante e varia al variare del periodo
dellanno, della temperatura, del tipo e del grado di saturazione del suolo limitrofo al
bacino e pu variare anche durante larco di una giornata. Come portata di progetto si
considera la massima portata in arrivo al serbatoio, relativa ad un tempo di ritorno T, in
altri termini, scelto un tempo di ritorno (10,100,1000 anni), si considera il valore di portata
di picco che, con buona probabilit, verr raggiunto in tale periodo. La portata sfiorante Q
sar unaliquota della portata di progetto calcolata considerando un particolare fenomeno
detto laminazione: la portata in arrivo al bacino si spalma sulla superficie dello specchio
liquido e arriva, smorzata, nella sezione di sfioro.
Nota quindi la portata sfiorante si procede al dimensionamento che consiste di due fasi:
una prima fase che basandosi su considerazioni di carattere geometrico fornisce la
geometria in pianta del canale e una seconda fase, basata come gi detto sullapplicazione
dellequazione di equilibrio idrodinamico ai tronchi di corrente, necessaria per il
tracciamento del profilo di corrente e di conseguenza alla determinazione dellaltezza delle
pareti.

a.

Dimensionamento in pianta

Nota la portata massima sfiorante Q, si determina la lunghezza L della soglia di sfioro dalla
legge di efflusso per stramazzi fissando un valore per il carico sulla soglia h0
= 0 20
Nella quale il coefficiente di efflusso che per stramazzi con profilo di tipo Creager Pu
essere assunto pari a 0,49.
noto che il passaggio da corrente lenta a corrente veloce, provocato dal cambio di
pendenza da debole a forte, a meno di ulteriori perturbazioni, avviene in maniera graduale
e con formazione dello stato critico nella sezione di cambio livelletta, nel caso di un
sistema sfiorante con canale collettore si proprio in una situazione di questo tipo infatti il
canale collettore, sicuramente a pendenza debole o addirittura nulla, precede il canale di
scarico, a forte pendenza. Il valore dellaltezza critica k si fissa in funzione di vincoli di
carattere statico ed economico: un valore troppo alto di k determina unaltezza eccessiva
delle pareti del canale e di conseguenza un eccessivo costo di realizzazione, inoltre per un
livello del bacino poco inferiore alla quota della soglia (quasi al limite di sfioro), il canale
sarebbe soggetto ad una spinta verso lalto (Principio di Archimede) sproporzionata. Al
contrario un valore troppo basso di k conduce ad un canale sottodimensionato con gli
evidenti effetti negativi dovuti a possibili esondazioni o
rigurgiti della vena effluente. Fissato quindi il valore di k
si ricava B dalla formula
3

2
2

Valida per sezioni trasversali rettangolari.

Noto il valore della base si fissa il rapporto tra B ed Lmax


[Fig.7] intorno a 0,7 e le altre dimensioni si ricavano
Figura 7 - Grandezze
caratteristiche

tramite semplici considerazioni geometriche:

- lunghezza del tratto circolare Lc

= 2 (180 2)

(1)

-lunghezza del tratto rettilineo Lr

(2)

A queste equazioni se ne aggiunge una terza

= 2 +

(3)

La risoluzione del sistema delle tre equazioni in tre incognite porta alla determinazione di
tutti i parametri utili a definire la pianta del canale.

b. Dimensionamento dellaltezza delle pareti


Per determinare la profondit del canale necessario il tracciamento del profilo di corrente
che si sviluppa al suo interno, a questo scopo si suddivide il canale in n tronchi [Fig. 8]
ai quali si applica, a partire dal tronco pi a valle e proseguendo verso monte, lequazione
globale di equilibrio che nella sua forma generale si scrive:
+
+
1
2 =
Essa risulta, per ogni tronco, unequazione in ununica incognita: il tirante idrico della
sezione di monte. da notare come un procedimento del genere trascuri i fenomeni di
agitazione turbolenta, questipotesi semplificativa porta per ad errori trascurabili nella
maggior parte dei casi pratici.

Figura 8 - Suddivisione in tronchi

Per applicare tale procedimento bisogna conoscere la prima sezione del canale (0-0), posta
subito a monte della sezione di controllo. Questa si determina tramite considerazioni di
carattere energetico: vista la brevit del tronco possibile ipotizzare che tra la prima
sezione e la sezione di controllo (dove si realizza k) non ci sia perdita di energia, si
possono quindi eguagliare le due espressioni relative al carico totale.

10

Per canali a sezione rettangolare, il carico nella sezione critica, dove si realizza k, vale
=

Mentre per una generica sezione i, al tirante idrico hi va sommata lenergia cinetica della
corrente
= +

2
22

Qi la portata che attraversa li-esima sezione

g laccelerazione di gravit

Ai larea delli-esima sezione

Per la sezione 0-0 si pu quindi scrivere


= 0

3
02
= 0 +
2
220

Nella quale lunica incognita laltezza h0 della sezione 0-0.


Si analizzano adesso le forze agenti sul generico tronco i-esimo [Fig.9], compreso tra le
sezioni i e i+1, sotto le ipotesi di:
-

Moto permanente

Liquido incomprimibile

Densit ovunque costante

Pendenza di fondo nulla

Coefficiente di ragguaglio per la quantit di moto pari allunit

La portata aumenta con continuit lungo lasse del moto

11

Figura 9 - Forze agenti nel tronco i-esimo

i Spinta sulla sezione di valle


Spinta idrostatica su superficie piana e rettangolare, e cio il prodotto tra il peso specifico
, laffondamento del baricentro e larea della sezione:
=

Mi Quantit di moto sulla sezione di valle


Si tratta della quantit di moto posseduta dalla massa uscente dalli-esima sezione, Scritta
per sezioni trasversali piane, con il vettore velocit ovunque diretto normalmente alla
superficie:
=

12

l Spinta laterale
Si tratta della spinta che le pareti laterali esercitano sul volume del tronco, essa uguale e
opposta alla spinta che il tronco esercita sulle pareti ed calcolata come spinta su
superficie rettangolare di altezza pari allaltezza media tra quella della sezione di valle h i e
quella della sezione di monte hi+1, di essa si considera la componente lungo lasse (diretta
nel verso del moto):
+ +1 2
)
2
=
2
(

L la lunghezza del tronco, pari al rapporto tra la lunghezza Lr e il numero di tronchi in


cui stato suddiviso il canale.
+ +1 2
)
2
() =
()
2
(

Msf Quantit di moto della portata sfiorante


la quantit di moto posseduta dalla massa dacqua sfiorante dalla soglia:

()2
=

Essendo q la portata sfiorante per unit di lunghezza della soglia. La componente lungo
lasse del moto
()2
() =
()

13

i+1 Spinta sulla sezione di monte


+1 =

+1

2 +1

Mi+1 Quantit di moto sulla sezione di valle


+1

2
+1
=
+1

R Resistenza
Nel moto di fluidi reali la viscosit da luogo a sforzi tangenziali che agiscono sulle pareti
dellinvolucro, nel caso particolare del canale collettore sulle pareti laterali e sulla base del
canale, il risultante di queste componenti tangenziali detto forza di trascinamento e
lazione ad essa opposta, agente quindi sul volume di liquido, la resistenza. La formula
per il calcolo della resistenza incontrata da un tronco di corrente la seguente:
=
Nella quale e W rappresentano rispettivamente il peso specifico e il volume del tronco
mentre il termine j indica la cadente che, secondo la formula di Chzy vale:
=

I valori di portata Q, raggio idraulico R, e area della sezione A, sono valori medi lungo il
tronco. Il coefficiente di scabrezza si calcola tramite la formula
= 1/6
Con R raggio idrauilco e c indice di scabrezza di Gauckler-Strickler, questultimo tabellato
in funzione del materiale con cui realizzato il canale.

14

Note quindi le forze agenti sul generico tronco, lequazione di equilibrio globale si scrive:
+ +1 + +1 + 2 () + 2 () = 0

2
(

2
+1
+1

+
+1 +
+ 2[
2

2
+1

+ +1 2
)
()2
2
()] + 2[
()] = 0
2

facile verificare come, nota laltezza della sezione di valle, lunica incognita
dellequazione globale laltezza della sezione di monte.
Applicando quindi lequazione al tronco pi a valle, compreso tra le sezioni 0-0 e 1-1, e
nota laltezza della sezione 0-0 (si gi visto come ricavarla), si determina laltezza della
sezione 1-1 e si continua iterando il procedimento per i successivi tronchi, si giunge cos
allultima sezione, quella pi a monte, nella quale si realizza l'altezza Hmax in base alla
quale si dimensiona la profondit del canale collettore a meno di un franco che per
talvolta si omette.
Lo studio del gi citato Prof. U.Maione, si basa anchesso sullapplicazione dellequazione
di equilibrio idrodinamico ai vari tronchi che compongono il canale, Maione per tratta
canali a sezione costante nei quali le spinte laterali e le quantit di moto delle portate
sfioranti hanno componente nulla lungo lasse e non compaiono quindi nellequazione,
inoltre egli trascura leffetto della resistenza offerta dal tronco. I risultati ottenuti da
Maione sono stati comunque confermati (con sufficiente approssimazione) dalle numerose
esperienze pratiche effettuate.

15

5. Analisi dei risultati

Seguendo i criteri su esposti si proceduto al dimensionamento di una serie di canali


collettori a becco danatra al variare dei seguenti parametri:
-

Carico sulla soglia h0

Altezza critica k

Rapporto B/Lmax

Questi parametri sono indipendenti tra loro e inoltre dopo averli fissati si ottiene ununica
soluzione di Hmax, si visto infatti come, nota a priori la portata, fissato h0 si determina L,
fissato k si determina B, fissato B/Lmax si ricavano infine tutte le altre dimensioni in
pianta. La diversa combinazione dei parametri da luogo a canali che in pianta possono
risultare pi o meno tozzi, questo livello di affusolamento stato identificato tramite il
rapporto L/Lmax (rapporto tra la lunghezza della soglia di sfioro e la base maggiore del
canale) e in questo lavoro si ritenuto opportuno escludere dai risultati significativi quelli
per i quali il rapporto citato risultasse inferiore di 1,65 (canali troppo tozzi) e maggiore di
8,5 (canali troppi allungati) [Fig.10].

Figura 10 - Grado di allungamento del canale

16

I valori di Hmax sono riportati in tabella 1 (B/Lmax=0,6); tabella 2 (B/Lmax=0,7) e


tabella 3 (B/Lmax=0,8), le celle vuote si riferiscono ai valori esclusi di cui si parlato.

Hmax [m] per B/Lmax=0,6


K [m]

10

h0[m]
0,5

3,21

0,75

3,18

4,81

3,12

4,78

6,41

1,25

3,03

4,73

6,38

8,02

1,5

4,67

6,34

7,99

9,62

1,75

4,59

6,29

7,95

9,59

11,22

4,50

6,23

7,90

9,55

11,19

12,82

2,25

6,15

7,85

9,51

11,16

12,79

14,42

16,05

2,5

6,06

7,78

9,47

11,12

12,76

14,39

16,02

2,75

7,71

9,41

11,07

12,72

14,36

16,00

7,62

9,35

11,02

12,68

14,33

15,97

3,25

7,52

9,29

10,96

12,63

14,29

15,93

3,5

9,22

10,89

12,57

14,24

15,89

3,75

9,15

10,82

12,51

14,19

15,85

9,08

10,73

12,44

14,13

15,80

4,25

10,65

12,37

14,07

15,75

4,5

10,55

12,29

14,00

15,69

4,75

10,45

12,20

13,93

15,62

12,11

13,85

15,55

17

Hmax [m] per B/Lmax=0,7


k [m]

10

h0 [m]
0,5

3,27

0,75

3,24

4,90

3,18

4,87

6,53

1,25

3,10

4,83

6,50

8,16

1,5

3,00

4,77

6,47

8,13

9,79

1,75

4,69

6,42

8,10

9,76

11,42

4,60

6,36

8,06

9,73

11,39

13,05

2,25

4,49

6,28

8,00

9,69

11,36

13,02

14,68

2,5

6,19

7,94

9,65

11,33

12,99

14,65

16,31

2,75

6,09

7,87

9,59

11,28

12,96

14,63

16,28

5,98

7,78

9,53

11,24

12,92

14,59

16,26

3,25

7,69

9,45

11,18

12,88

14,56

16,23

3,5

7,59

9,37

11,11

12,82

14,51

16,19

3,75

7,47

9,28

11,04

12,77

14,47

16,15

9,19

10,96

12,70

14,41

16,10

4,25

9,08

10,88

12,63

14,35

16,05

4,5

8,97

10,78

12,55

14,29

16,00

4,75

10,68

12,47

14,22

15,94

10,57

12,37

14,14

15,87

18

Hmax [m] per B/Lmax=0,8


k [m]

10

h0[m]
0,5
0,75

3,30

3,25

4,96

1,25

3,16

4,92

6,62

1,5

3,05

4,86

6,59

8,28

1,75

4,79

6,54

8,25

9,95

4,69

6,48

8,21

9,92

11,61

2,25

4,57

6,41

8,16

9,88

11,58

13,27

2,5

6,32

8,10

9,83

11,54

13,24

14,93

2,75

6,21

8,03

9,78

11,50

13,21

14,90

16,59

6,09

7,94

9,72

11,46

13,17

14,87

16,56

3,25

5,96

7,84

9,65

11,40

13,13

14,83

16,53

3,5

7,73

9,56

11,34

13,08

14,79

16,50

3,75

7,61

9,47

11,27

13,02

14,75

16,46

7,48

9,37

11,18

12,96

14,70

16,42

4,25

9,25

11,10

12,88

14,64

16,37

4,5

9,13

11,00

12,81

14,57

16,31

4,75

9,00

10,89

12,72

14,50

16,26

10,78

12,62

14,42

16,19

a.

Soluzione grafica

I risultati presenti nelle tabelle sono stati diagrammati in un abaco che permette
limmediato confronto dei valori di Hmax al variare dei tre parametri h0, k e B/Lmax e che
viene di seguito riportato.
I punti sono stati interpolati tramite curve polinomiali di secondo grado che forniscono
valori del coefficiente di determinazione R2 prossimi allunit. Dal grafico possibile
anche valutare, per ogni k, il range di h0 possibili oltre i quali si avrebbero dei canali
troppo tozzi o troppo allungati.

19

20

21

22

b. Soluzione analitica
Una parte dello studio ha riguardato lindividuazione di relazioni analitiche che legassero il
valore dellaltezza Hmax ai parametri che influenzano il moto allinterno del canale
collettore.
La ricerca di tali equazioni stata svolta con lo scopo di legare il valore di Hmax a quello
dellanalogo tirante idrico Hmax(sez. cost.) di un canale collettore a sezione costante con
larghezza della sezione pari a B (base minore del canale a becco danatra).
Per il canale collettore a sezione costante, vista lipotesi di base pari a B, si realizzer la
stessa altezza di stato critico k nella sezione di controllo che si realizza nel canale a sezione
variabile, si visto infatti come, per canali a sezione rettangolare valga la relazione
3

2
2

Per questo tipo di canali il gi citato Prof. U. Maione ha fornito la semplice relazione

(. . ) = 3

Il primo passo per la determinazione delle funzioni riportate di seguito stato quello di
riportare in un diagramma i risultati ottenuti tramite il dimensionamento di cui si parlato.
Nello specifico il diagramma riporta:
-

in ordinata la differenza tra Hmax(sez. cost.) e Hmax (sez. var.), entrambe relative
alla stesso valore di k.

In ascissa il parametro tan() che un indice dellallargamento del canale,


infatti langolo formato tra lasse del canale e il lato Lr e - una volta fissati i
parametri k e B/Lmax esso univocamente legato ad h0.

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Nei tre abachi uno per ogni valore di B/Lmax - realizzati tramite il software Excel, sono
stati interpolati i punti (uninterpolante per ogni valore di k) tramite interpolanti lineari
ottenendo relazioni del tipo
(. . ) (. . ) = tan() +

(1)

Queste relazioni hanno fornito valori del coefficiente di determinazione R2 prossimi


allunit. Successivamente sono stati diagrammati i coefficienti a e b in funzione di k e
anche in questo caso le interpolanti lineari sono risultate sufficientemente approssimate e i
coefficienti a e b nelle relazioni (1) sono stati sostituiti con
=+
= +
Sono state quindi trovate tre equazioni - valide per i tre valori del rapporto B/Lmax - in
funzione dellaltezza critica k e della tangente dellangolo :

B/Lmax=0,6
= 3 (0,28 0,054) tan() + 0,11

B/Lmax=0,7
= 3 (0,42 0,2) tan() + 0,085

B/Lmax=0,8
= 3 (0,7 0,4) tan() + 0,053 + 0,02

I risultati forniti da tali formule differiscono da quelli ottenuti seguendo liter descritto nel
paragrafo 3.2 di valori che si aggirano intorno al mezzo centimetro: errori di questa entit
sono sicuramente trascurabili ai fini ingegneristici.
Analizzando queste relazioni si vede come, rispetto al tirante idrico di un canale a sezione
costante (rappresentato dal parametro 3), quello dellanalogo canale a sezione variabile
diminuisce allaumentare di , Questo fenomeno abbastanza intuitivo considerando che
un valore di maggiore relativo a un canale che si allarga maggiormente nel senso del
moto e di conseguenza uno stesso volume dacqua si realizza con tiranti idrici minori.

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6. Conclusioni

Basandosi sui risultati delle prove sperimentali effettuate ad esempio da Maione e che
confermano la validit di questo tipo di approccio ai problemi di canali percorsi da una
corrente con portata che aumenta nel senso del moto, possibile affermare che i criteri
esposti in questo elaborato - utili al tracciamento del profilo di corrente e al
dimensionamento del canale diano risultati pi che soddisfacenti. Unosservazione va
fatta nei riguardi della pendenza di fondo del canale: In questo trattato si ipotizzata nulla
tale pendenza e di conseguenza non si tenuto conto della componente - lungo lasse del
moto - del peso del tronco di corrente, questa ipotesi pu ritenersi ancora valida nella
maggior parte dei casi reali visti i bassi valori di pendenza che interessano di solito questo
tipo di canale.
Le relazioni analitiche fornite, seppur molto precise e molto pi veloci nellutilizzo rispetto
allapplicazione delliter descritto nel paragrafo 3.2, non possono prescindere da questo,
esse infatti forniscono il valore del tirante idrico pi a monte allinterno del canale che
come si detto la base per la scelta dellaltezza delle pareti, ma non sono uno strumento
per il tracciamento dellintero profilo di corrente, questo infatti necessita della conoscenza
di tutte le altezze intermedie.
La realizzazione di opere come quelle di cui si parlato in questo elaborato implica spesso
oneri rilevanti dal punto di visto economico: un canale collettore pu essere lungo decine
di metri e come si visto le pareti possono raggiungere altezze superiori ai 10 metri, tutto
questo comporta spese di realizzazione ed eventualmente di scavi non indifferenti, per
questo opportuno uno strumento per il proporzionamento di opere del genere, la
valutazione a priori dei risultati al variare dei parametri influenti permette una scelta
economicamente corretta.

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BIBLIOGRAFIA

Cannarozzo M. - Scarichi di superficie, Dispense didattiche

Citrini D., Noseda G. Idraulica, Seconda edizione 1987

Maione U. Canali collettori di sfioratori laterali Dispense didattiche

Santoro M. Il canale scolmatore dispense didattiche

Viparelli C. Sul proporzionamento di canali collettori a servizio di scarichi di


superficie, 1952.

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