Curcuraci Luca
September 9, 2012
Contents
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
L'Hamiltoniana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Le parentesi di Poisson . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Variabili dinamiche ed integrali primi . . . . . . . . . .
Trasformazioni Canoniche . . . . . . . . . . . . . . . .
Le Funzioni Generatrici . . . . . . . . . . . . . . . . .
0.5.1 Trasformazioni canoniche dipendenti dal tempo
0.6 L'equazione di Hamilton-Jacobi . . . . . . . . . . . .
0.7 Bibliograa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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4
5
6
7
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11
12
13
CONTENTS
0.1 L'Hamiltoniana
Sia L = L(q, q; t) la lagrangiana di un sistema sico. La dinamica del sistema
nello spazio degli stati, descritto dalle coordinate generalizzate q1 , . . . , qn e dalle
velocit generalizzate q1 , . . . , qn , retta delle equazioni di Eulero-Lagrange:
d
dt
L
qi
=
L
qi
(1)
L
qj
(3)
pj =
L
qj
(4)
La forma delle equazioni (3) e (4) suggerisce che si possano introdurre come
coordinate i momenti coniugati pj al posto delle velocit generalizzate qj . Per le
(3) e (4)devono essere poste in forma normale, ossia si deve esplicitare la derivata
q. La condizione di non degenerazione assicura che tali equazioni possono essere
poste in forma normale ossia
qj = j (q, p), pj =
L(q, p)
qj
(5)
qj
n
X
[pj qj L(q, q;
t)]q=
q(q,p)
(7)
j=1
(8)
0.2.
LE PARENTESI DI POISSON
Nel caso di sitemi naturali con vincoli olonomi, bilateri, perfetti ed indipendenti dal tempo l'hamiltoniana coincide con l' energia totale del sistema.
Un sistema in cui l'hamiltoniana non dipende esplicitamente dal tempo, ossia
H = H(q, p), si dice autonomo ; mentre se l'hamiltoniana non dipende dal tempo
detto non autonomo. Si pu osservare che il caso non autonomo pu ricondursi a quello autonomo mediante a una semplice estensione dello spazio delle
fasi. Pi precisamente, alle variabili canoniche (q, p) = (q1 , . . . , qn , p1 , . . . , pn ) si
aggiunge una coppia di variabili dinamiche, (q0 , p0 ), sicch la dimensione dello
spazio delle fasi viene incrementata di 2. Detta H(q, p; t) l'hamiltoniana del sistema non autonomo, si introduce una nuova Hamiltoniana denita sullo spazio
delle fasi esteso:
e q0 , p, p0 ) = H(q, p, q0 ) + p0
H(q,
(9)
dalle equazioni di Hamilton (6) si ottiene che
q0 = 1
qj =
H
pj
H
q0
H
pj =
qj
p0 =
(10)
(11)
n
X
f g
f g
qj pj
pj qj
j=1
(12)
Tale operazione, denita sullo spazio delle fasi, gode di alcune propriet. Siano
f ,g ,h delle funzioni due volte dierenziabili sullo spazio delle fasi e sia una
costante reale. Si ha che:
1. linearit:
{f + g, h} = {f, h} + {g, h} e {f, g} = {f, g}
CONTENTS
2. propriet anticommutativa:
{f, g} = {g, f }
3. identit di Jacobi:
{f, {g, h}} + {g, {h, f }} + {h, {f, g}} = 0
4. propriet di Liebniz:
{f, hg} = {f, h}g + h{f, g}
f
g
{f, g} = { , g} + {f,
}
x
x
x
(13)
che nel caso in cui f = f (q, p), ossia indipendente dal tempo, si riduce a
(14)
f = {f, H}
Da quanto appena detta segue che le equazioni di Hamilton(6), usando le parentesi di Poisson, possono essere riscritte come:
qj = {qj , H}, pj = {pj , H}
(15)
con j = 1, . . . , n.
Si noti inne che le coordinate canoniche soddisfano le seguente relazioni:
{qj , qk }
{pj , pk }
{qj , pk }
= jk
(16)
(17)
(18)
(19)
e deve valere per ogni valore di t. Ci implica che f = 0. In virt della (14)
vale la seguente
0.4.
TRASFORMAZIONI CANONICHE
(20)
{f, H} = 0
H
H
, pj =
pj
qj
(22)
(23)
p=p(Q,P )
(24)
CONTENTS
Una trasformazione
(25)
qj = qj (Q, P ), pj = pj (Q, P )
jk
(26)
(27)
(28)
con j, k = 1, . . . , n.
La matrice jacobiana una matrice simplettica
0 I
I 0
(29)
qj = qj (Q, P ), pj = pj (Q, P )
(q1 , . . . , qn , p1 , . . . , pn )
M=
=
(Q1 , . . . , Qn , P1 , . . . , Pn )
q1
Q1
..
.
qn
Q1
p1
Q1
..
.
pn
Q1
...
..
...
...
..
...
q1
Qn
..
.
qn
Qn
p1
Qn
..
.
pn
Qn
q1
P1
..
.
qn
P1
p1
P1
..
.
pn
P1
...
..
...
...
..
...
q1
Pn
qn
Pn
p1
Pn
..
.
..
.
pn
Pn
(32)
(33)
0.4.
TRASFORMAZIONI CANONICHE
Si supponga che le coordinate q, p siano funzioni di due variabili u, v (ed eventualmente altri parametri che per hanno il semplice ruolo di parametri) si
denisce parentesi di Lagrange [u, v] la seguente
[u, v] =
n
X
pj qj
qj pj
u v
u v
j=1
(34)
(35)
[Pj , Pk ] = 0
(36)
[Qj , Pk ] = jk
(37)
(38)
q = q(Q, P ), p = P (Q, P )
n
X
(39)
pj dqj
j=1
L(q, q)
q, p =
q
= L
L(Q, Q)
Q, P =
Q
(40)
j=1
Pn
j=1
(41)
10
CONTENTS
(q1 , . . . , qn )
6= 0
(P1 , . . . , Pn )
(42)
S
S
, Pj =
qj
Qj
(43)
con j = 1, . . . , n. La funzione S viene detta funzione generatrice della trasformazione canonica. Vale quindi la seguente
Proposizione 4 Sia data una funzione S(q, Q) soddisfacente la condizione
det
2S
qj Qk
6= 0
(44)
S
S
(q, Q), Pj =
(q, Q)
qj
Qj
(45)
con j = 1, . . . , n.
Una funzione generatrice S = S(q, Q) viene detta funzione generatrice di prima
specie.
2S
qj Pk
6= 0
(46)
S
S
, Qj =
qj
Pj
(47)
con j = 1, . . . , n.
Una funzione generatrice S = S(q, P ) viene detta funzione generatrice di seconda specie.
Adattando le proprosizione precedenti ai vari casi si possono denire anche funzioni generatrici di terza specie (S = S(Q, p)) e funzioni generatrici di quarta
specie (S = S(p, P )).
0.5.
11
LE FUNZIONI GENERATRICI
0.5.1
e p, q0 , p0 ) = H(q, p, q0 ) + p0
H(q,
denita sullo spazio delle fasi esteso. Si potrebbero considerare, in linea di principio, trasformazioni canoniche della forma q = q(Q, P, Q0 , P0 ), p = p(Q, P, Q0 , P0 ),
q0 = q0 (Q, P, Q0 , P0 ), p0 = p0 (Q, P, Q0 , P0 ) per le quali vale tutto il discorso
fatto n'ora. In tal caso per, viene modicata anche la variabile temporale
q0 e quindi la nuova variabile Q0 potrebbe non evolvere pi uniformemente nel
tempo.
Ci si deve allora restringere alle trasformazioni che lascino invariata q0 , imponendo la condizione q0 = Q0 . Si dovr allora determinare p0 in modo tale
che la condizione sia soddisfatta. Con la condizione posta sopra e dalla richiesta
che la trasformazione conservi le parentesi di Poisson fondamentali si ha che
{q0 , p0 }
{q0 , qj }
{q0 , pj }
(49)
(50)
(51)
P0
=1
p0
(52)
p0 = P0 + f (Q, P, Q0 )
(53)
(54)
p=p(Q,P,Q0 ), q0 =Q0
+ P0 + f (Q, P, Q0 )
(55)
dato che la dipendenza in P0 ancora lineare si pu rimuovere l'estensione dello
spazio delle fais ristabilento Q0 = t ottendendo
e
H(Q,
P, t) = H(q, p, t)|q=q(Q,P,t),
p=p(Q,P,t)
+ f (Q, P, t)
(56)
p=p(Q,P,t)
(57)
12
CONTENTS
2S
qj Qk
(58)
6= 0
qj
+
q=q(Q,P,t), p=p(Q,P,t)
S
t q=q(Q.P,t)
(60)
Inne, con i dovuti adattamenti del caso, la proposizione (7) vale anche per
le funzioni generatrici di prima, terza e quarta specie.
0.6
L'equazione di Hamilton-Jacobi
Per l'integrazione di un sistema canonico, in generale non autonomo, si pu ricercare una trasformazione canonica dipendente del tempo che ponga l'hamiltoniana
in una forma particolarmente semplice. In tal caso utile far uso della funzione
generatrice di seconda specie dipendente dal tempo , S = S(q, P, t) e della
proposiozione (7). Dalla seconda delle equazioni (59) si ha che
pj =
S
qj
(61)
con j = 1, . . . , n, che inserita nella (60) permette di cercare una funzione generatrice S che trasformi l'hamiltoniana in un identicamente nulla, ossia
S
S
,t +
=0
H q,
q
t
(62)
2S
j qk
6= 0
(63)
con j = 1, . . . , n.
S
S
, pj =
j
qj
(64)
0.7.
BIBLIOGRAFIA
0.7 Bibliograa
Diego Noja, Sistemi Dinamici e Meccanica Razionale, cap. 8.
Antonio Giorgilli, Appunti di Meccanica Celeste, cap. 3.
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