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APPARATO URINARIO:

è un insieme di organi pari e impari, il cui compito è


quello di eliminare dal sangue i cataboliti.

Reni
minori
calici maggiori

pelvi o bacinetti

Vie urinarie ureteri


vescica
uretra
Principali funzioni
dell’apparato urinario
•Regolazione del bilanciamento idrico, degli elettroliti e
acido-base.

•Regolazione della osmolarità dei fluidi corporei e della


concentrazione degli elettroliti.

•Regolazione della pressione arteriosa.


•Secrezione di ormoni (renina, eritropoietina).
•Escrezione di rifiuti metabolici.
RENI: organo pari, retroperitoneale, sono posti lateralmente alla colonna
vertebrale (T12-L3). Sono contenuti nella loggia renale, al di sotto della
cupola diaframmatica. Presentano una forma di fagiolo e sono appiattiti
in senso antero-posteriore. Il rene dell’adulto è lungo ca 10-14 cm, largo
5-7 cm e presenta uno spessore di 4-5 cm e pesa ca 150 g.
I reni sono in posizione retroperitoneale, contenuti nella loggia renale
circondati da tessuto adiposo (capsula adiposa). La loggia renale è
delimitata dalla fascia renale che rimane aperta inferiormente.

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RENI: si descrivono un polo superiore e un polo inferiore, un margine mediale e un
margine laterale, una faccia anteriore e una faccia posteriore. Sul polo superiore sono
posti i surreni, sul margine mediale si apre l’ilo dell’organo.
Sul lato mediale è presente l’ilo dell’organo attraverso il quale si accede alla superficie
concava del rene, il seno renale. È il punto di ingresso dell’arteria renale, di uscita
della vena renale, i vasi linfatici ed i nervi.
Il 25% della gittata cardiaca passa attraverso i due reni.
RENI:
I rapporti sono diversi a seconda che si considerino il rene di dx o sn.
Posteriormente i reni hanno rapporto con formazioni muscolari (in particolare
con il diaframma nella loro metà superiore). Anteriormente, il rene dx ha
rapporto con surrene dx, fegato, flessura dx del colon e duodeno discendente. Il
rene sn con surrene di sn, stomaco, pancreas e milza, flessura sn del colon e
colon discendente, flessura duodenodigiunale.
Produzione dell’urina
La produzione di urina utilizza 4 processi:

1. Filtrazione del plasma


2. Riassorbimento tubulare
Rene
3. Secrezione tubulare
4. Concentrazione

Eliminazione Vie urinarie


Lobatura osservabile nel rene alla nascita
In una sezione frontale si possono distinguere una sostanza corticale e una midollare.
La sostanza midollare si organizza in 8-18 formazioni coniche dette piramidi renali.
Queste hanno la base rivolta verso la corticale e l’apice sporgente nel seno renale. La
parte apicale della piramide prende il nome di papilla renale. Nel seno renale la papilla
renale é circondata da un calice renale. La papilla renale si continua con il corpo che in
corrispondenza della sua base si pone in rapporto ed in continuità con la corticale.

La corticale si approfonda
tra le piramidi renali dando
origine alle colonne renali
o colonne del Bertin.
La corticale si approfonda tra le
piramidi renali dando origine alle
colonne renali o colonne del Bertin.
STRUTTURA DEL RENE

Il parenchima renale è costituito da elementi a funzione


uropoietica (nefroni) e da un sistema di dotti escretori (dotti
collettori) che trasportano l’urina verso i calici renali.
Nei dotti collettori avviene la concentrazione definitiva
dell’urina
La sostanza corticale occupa la regione compresa tra la capsula e la
base della piramide, inoltre penetra nell’intervallo posto tra le piramidi
(colonne di Bertin).
Si distingue una parte radiata e una parte convoluta.
La parte radiata è costituita dai raggi midollari originanti dalla base
delle piramidi.

Parte radiata della corticale


I raggi midollari sono formati prevalentemente da dotti collettori.

Nefrone
corticale

Raggio della
midollare

Nefrone
iuxtamidollare
Lobo renale: territorio cuneiforme che comprende una piramide ed
il territorio interpiramidale che la circonda

Lobulo renale: sono costituiti da un raggio midollare e dalla


corticale che lo circonda

Parte radiata della corticale


Circolazione arteriosa nel rene
I reni ricevono circa il 20% delle gittata cardiaca (1200 ml di sangue per
minuto).
A. interlobulari A. arcuata Arteriola perforante

Arteria renale

A. polare superiore

Ramo anteriore a. renale


rami principali anteriore e
posteriore
A. renale

Ramo posteriore a. renale

A. polare inferiore
arterie segmentali
A. interlobari
SEGMENTI RENALI: sono vascolarizzati indipenden-
temente dalle arterie segmentali.
Circolazione arteriosa nel rene
I reni ricevono circa il 20% delle gittata cardiaca (1200 ml di sangue per
minuto).
A. interlobulari A. arcuata Arteriola perforante

Arterie segmentali

A. polare superiore

Ramo anteriore a. renale

Arterie interlobari
A. renale

Ramo posteriore a. renale

A. polare inferiore Arterie arciformi

A. interlobari
A. e V. arciformi

A. e V. interlobari
Arteria interlobulare
A. glomerulare efferente V. interlobulare
A. glomerulare afferente

A. interlobulare

A. arcuata

A. retta
V. arcuata

V.
interlobare Arteria renale-> rami principali
A. anteriore e posteriore-> a. segmentali-
interlobare > a. interlobari-> a. arciformi-> a.
interlobulari-> a. glomerulari
afferenti> glomerulo renale> a.
glomerulari efferenti> capillari
peritubulari e vasi retti spuri.
I vasi retti veri derivano dalle arterie
arciformi.
È messa in evidenza la
rete peritubulare

Arteria renale-> rami principali


anteriore e posteriore-> a.
segmentali-> a. interlobari-> a.
arciformi-> a. interlobulari-> a.
glomerulari afferenti>
glomerulo renale> a.
glomerulari efferenti> capillari
peritubulari e vasi retti spuri.
I vasi retti veri derivano dalle
arterie arciformi.
NEFRONE
L’unità funzionale del rene è il nefrone.
L’uomo possiede ca 1.5 milioni di
nefroni.
Dal punto di vista funzionale ciascun
nefrone si compone di due diverse
parti:
1.il corpuscolo renale, formato da:
a.il glomerulo
b.la capsula di Bowman
c.le cellule del mesangio
2.il tubulo renale, formato da:
d.tubulo prossimale
e.ansa del nefrone (di Henle)
f.tubulo distale
Si distinguono nefroni corticali
(80% dei nefroni) e nefroni
iuxtamidollari (corpuscolo più
vicino alla midollare e tubulo più
lungo).
Si distingue 1 polo vascolare e 1 polo urinifero.

Tubulo convoluto distale

Il corpuscolo renale é una Arteriola afferente Arteriola efferente

formazione in cui riscontriamo Polo vascolare

una componente vascolare


(glomerulo), una componente
epiteliale (capsula di
Bowman) e una componente Podociti Endotelio fenestrato

mesangiale (cellule del


mesangio).

Foglietto parietale Anse glomerulari


della capsula glomerulare

Polo urinario
Tubulo convoluto
prossimale
Camera glomerulare

G: glomerulo
M: cellule mesangiali
MD: macula densa
PCT: tubulo contorto
prossimale
La capsula di Bowman consta di un foglietto parietale e di un foglietto viscerale.
Tubulo convoluto distale
Tra il foglietto viscerale e il
foglietto parietale si apre uno
spazio detto camera glomerulare Arteriola afferente Arteriola efferente

o spazio capsulare. Polo vascolare

Le cellule del foglietto viscerale


sono denominate podociti (cellule
di origine epiteliale).
Podociti Endotelio fenestrato

Il mesangio è formato da elementi


cellulari disposti tra le anse
capillari o al di fuori del
glomerulo (mesangio Foglietto parietale Anse glomerulari
della capsula glomerulare
extraglomerulare). Hanno
funzione di sostegno, fagocitica, Polo urinario
Tubulo convoluto
contrattile e possono agire come prossimale

pressocettori.
Lamina densa e lamina rara esterna ed
interna.

Lo spessore complessivo è di circa 300-350


nm (nei soggetti adulti)
Cellule del mesangio intraglomerulare
•Sostegno del sistema delle anse capillari
•Controllo del flusso ematico nelle anse capillari
•Funzione fagocitica di materiale particolato
•Omeostasi della membrana basale glomerulare
Il processo di filtrazione é dovuto alla somma delle diverse forze che
agiscono all’interno del glomerulo:

pressione idrostatica dei capillari glomerulari (50 mmHg)


pressione oncotica all’interno dei capillari glomerulari (30 mmHg)
pressione intracapsulare (10 mmHg)

Alla fine del processo di filtrazione ritroviamo nello spazio capsulare


l’urina primaria.
L’urina primaria contiene diverse piccole molecole fra le quali: acido
urico, urea, creatinina, modeste quantità di albumina e glucosio.

La barriera di filtrazione non permette il passaggio a proteine di peso


maggiore ai 70 kD. Proteine con carica negativa passano più
difficilmente.
TUBULO RENALE

Il tubulo renale può essere scomposto in diversi segmenti:

•tubulo prossimale (scomposto in porzione retta e contorto)


•ansa di Henle
•tubulo distale (scomposto in porzione retta e contorto)
Tubulo contorto prossimale

Tubulo contorto distale

Ansa di Henle
Tubulo prossimale (parte contorta e
parte retta):
é caratterizzato da un epitelio cilindrico o
cubico che nel versante del lume presenta
un orletto striato formato da microvilli
addensati.

Ansa di Henle:
ha un epitelio appiattito.

Tubulo distale contorto (parte contorta


e parte retta):
presenta un epitelio cubico. Vi sono alcune
modificazioni morfologiche a livello della
macula densa.
FORMAZIONE DELL’URINA

Flusso ematico (sangue che arriva ai reni): 1200 ml/min (1800 L per
giorno)

Il corpuscolo renale: 180 L circa di filtrato glomerulare nelle 24 ore.


Il tubulo prossimale assorbe i 2/3 della quantità dei sali e il 100%
degli zuccheri e degli aminoacidi. Dei 180 L di filtrato ne vengono
assorbiti ca 120 L.
Alla fine del tratto discendente dell’ansa di Henle ne rimangono ca 17
L.
Ai dotti collettori ne arrivano ca 8-10 L.
Il volume finale di urina prodotta varia da 0.7 a 1.5 L nelle 24 ore.
L’ansa di Henle si addentra nella midollare e incontra un interstizio
gradualmente iper-osmolare.

Nella parte discendente,


l’ansa di Henle é
scarsamente permeabile
ai sali ma è permeabile
all’H2O.

Quindi abbiamo uscita


passiva di H2O fino ad
arrivare all’equilibrio
con l’interstizio
Il braccio ascendente dell’ansa di Henle il riassorbimento dell’acqua é
secondario al trasporto degli ioni Na+ e Cl-.
Nel tubulo contorto
distale viene regolato il
riassorbimento di sodio
nell’interstizio grazie
all’ormone aldosterone
prodotto dalla corticale
del surrene.
Anche gli ioni
bicarbonato sono
riassorbiti e gli ioni
idrogeno escreti sotto
l’azione dell’aldosterone.

L’ u r i n a diventa
gradualmente ipo-
osmolare
I dotti collettori modificano la concentrazione finale dell’urina sotto
l’influenza dell’ormone vasopressina (ADH) secreto dall’ipofisi. In
assenza di ADH il dotto collettore é impermeabile all’acqua.
Apparato iuxtaglomerulare
L’apparato iuxtaglomerulare é un insieme di formazioni che si
pongono in relazione con il polo vascolare del corpuscolo renale.

Comprende: le cellule iuxtaglomerulari (nella tonaca media


dell’arteriola afferente), la macula densa (costituita da cellule della
parete del tubulo contorto distale, cellule ilàri (mesangio
extraglomerulare).

La sua funzione é quella di regolare il flusso ematico del glomerulo.

Macula densa

Cellule
iuxtaglomerulari Mesangio extraglomerulare
Capsula glomerulare

Apparato
iuxtaglomerulare
Apparato iuxtaglomerulare
Cellule iuxtaglomerulari: cellule con filamenti contrattili (muscolari
lisce) con granuli secretori contenenti renina.
Le cellule iuxtaglomerulari sono barocettori in grado di valutare la pressione
del sangue nell’arteriola afferente. In caso di abbassamento della pressione
rilasciano in circolo la renina che attiva il sistema dell’angiotensina
(angiotensin converting enzyme, ACE) che porta alla formazione di
angiotensina II che causa rilascio di aldosterone (corticale del surrene) e vaso-
costrizione (azione ipertensiva).
Le cellule iuxtaglomerulari sono barocettori in grado di valutare la pressione del
sangue nell’arteriola afferente. In caso di abbassamento della pressione rilasciano in
circolo la renina che attiva il sistema dell’angiotensina (angiotensin converting enzyme,
ACE) che porta alla formazione di angiotensina II che causa rilascio di aldosterone
(corticale del surrene) e vaso-costrizione (azione ipertensiva).
L’aldosterone porta ad un
riassorbimento del sodio e acqua a
livello del tubulo contorto distale.
L’effetto finale è un aumento della
pressione.

Le cellule della macula densa sono


osmocettori ch registrano le variazioni
di conc. di Na e Cl nel tubulo e
attraverso le cellule del mesangio
extraglomerulare regolano l’attività
delle cellule iuxtaglomerulari
causando la riduzione del flusso
ematico a livello dell’a. afferente o il
rilascio di renina.

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