1500-1919
Il sistema internazionale Eurocentrico e Multipolare. Sono le Grandi Potenze europee che, seppur rivali tra loro, reggono le sorti politiche,
diplomatiche ed economiche del mondo intero.
Cambiamenti avvenuti al termine della prima guerra mondiale 1914-1918
1. Ridisegnazione della carta politica (Vedi Mutamenti territoriali )
2. Nascita di nuovi stati (abnorme crescita Romania, Cecoslovacchia, Serbia)
3. Caduta dei grandi imperi (Austro-Ungarico, tedesco, russo, turco)
4. Rinascita della Polonia.
Quattordici punti di Wilson WOODROW (1918)
Proposta del presidente degli USA Woodrow Wilson, che dettava le condizioni per una pace "stabile e durevole" successiva alla vittoria
delle forze degli Alleati nella prima guerra mondiale; fu resa nota in un discorso al Congresso tenuto 1'8 gennaio 1918. L'idealismo che
contraddistingueva il programma, base del trattato di pace che sarebbe stato negoziato un anno dopo, si scontr subito con il complesso
degli obiettivi di guerra gi sanciti dagli Alleati europei in una serie di precedenti accordi segreti; per assicurarsi l'appoggio necessario
all'accettazione del fondamentale ultimo punto (che auspicava la costituzione di una "associazione tra tutti gli stati", poi effettivamente
sorta con la Societ delle Nazioni), nel corso della Conferenza di pace di Parigi del gennaio 1919 Wilson rinunci a perseguire molti . degli
obiettivi contenuti nel documento, con la conseguenza di limitare fortemente il carattere innovativo del trattato di pace finale.
In sintesi, i quattordici punti prevedevano: 1) l'abbandono della diplomazia segreta; 2) la libert dei mari in pace e in guerra; 3) rimozione
delle barriere doganali e la promozione di un sistema commerciale internazionale integrato; 4) la riduzione degli armamenti; 5) la
definizione delle dispute coloniali mediando gli interessi delle potenze occupanti e quelli delle popolazioni soggette; 6) l'evacuazione dei
territori russi occupati, 7) di quelli belgi 8) di quelli francesi, compresa l'Alsazia-Lorena; 9) la ridefinizione dei confini italiani con "criteri di
nazionalit chiaramente identificabili"; 10) l'autonomia delle diverse popolazioni entro l'impero austro-ungarico; 11) la risistemazione
dell'area balcanica che ricostituisse tra l'altro il territorio di Serbia, Montenegro e Romania, assicurando alla prima adeguati sbocchi al
mare; 12) l'autodeterminazione per le popolazioni non turche entro l'impero ottomano e il controllo internazionale degli stretti dei
Dardanelli; 13) la costituzione di una Polonia indipendente con accesso al mare; 14) la creazione di un'associazione di tutte le nazioni e la
stipulazione di un patto per la reciproca garanzia dell'indipendenza politica e dell'integrit territoriale (SdN).
La Societ delle Nazioni (1919)
Organizzazione sovranazionale per il mantenimento, della pace e della sicurezza, con sede a Ginevra; fondata nel 1919, fu attiva dal 1920
al 1946, anno in cui venne istituita l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Fra i compiti della Societ rientravano anche la promozione
della cooperazione internazionale tra gli stati membri e la soluzione deelle controversie internazionali; vi appartennero in totale 63 stati, di
cui solo 31 per 1'intero periodo, di attivit.
Il patto Istitutivo della SdN Il primo progetto di un'associazione generale di stati, si deve al presidente USA Wilson WOODROW, che, nel 1918,
ne tracci il profilo inserendolo come uno dei 14 punti del programma degli Alleati per la prima guerra mondiale. Tale nucleo venne poi
utilizzato per la stesura del patto istitutivo della Societ e incluso nel trattato di Versailles e negli altri trattati che nel 1919 segnarono la
conclusione del conflitto. Voluto per iniziativa statunitense, il trattato istitutivo non fu per mai ratificato dal Senato degli USA che rifiutava il
testo dell'articolo X, con cui si prevedeva l'intervento congiunto delle potenze aderenti alla Societ in, caso di aggressione a una di esse;
la mancata partecipazione statunitense alla Societ fu certamente una delle cause del sostanziale fallimento dell'organizzazione.
La struttura della SdN L'apparato prevedeva un'Assemblea, convocata regolarmente a Ginevra in settembre, un Consiglio riunito tre volte
all'anno per definire le questioni politiche, e un Segretariato; i membri del Consiglio si distinguevano in "permanenti" (Francia, Gran
Bretagna, Italia; in seguito anche Germania e URSS) e "non permanenti", eletti dall'Assemblea; le delibere potevano essere prese solo
all'unanimit, secondo un procedimento rigorosamente democratico ma quantomai inefficiente sul piano operativo. Oltre al Segretariato,
garante della continuit amministrativa; furono create la Corte permanente di giustizia internazionale, divenuta poi Corte internazionale di
giustizia, l'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), entrambe ancora in attivit.
Il coinvolgimento mondiale Uno dei primi compiti della Societ fu la gestione dei territori precedentemente appartenuti alle ex colonie
tedesche e turche; il controllo di queste aree fu affidato con un sistema di mandati, differenziati in base al livello di sviluppo dei territori,
conferiti ai paesi membri dell'organizzazione.
La Societ propugn inoltre un nuovo concetto di sicurezza collettiva contro l'uso della minaccia di guerra basato sullimpegno a risolvere
le controversie internazionali con arbitrati o al cospetto della neonata Corte permanente di Giustizia internazionale; tuttavia la sua
insoddisfacente applicazione non riusci a impedire lo scoppio di molti altri conflitti locali e di una seconda guerra a livello mondiale.
Fra i meriti della Societ delle Nazioni vanno ricordati alcuni successi sul piano della lotta al traffico internazionale di stupefacenti e alla
prostituzione, nella difesa dei rifugiati della prima guerra mondiale e in campo sanitario.
Riusc inoltre a sedare le dispute tra Finlandia e Svezia sulle isole Aland nel 1921 e tra la Grecia e la Bulgaria in materiadi confini nel 1925.
Le grandi potenze continuarono tuttavia a gestire i propri interessi in dispregio delle indicazioni societarie, come dimostrano l'occupazione
francese della Ruhr e 1'occupazion italiana diCorf, entrambe del 1923.
L'incapacit di fermare il conflitto cino-giapponese del 1931 fu un'ulteriore sconfitta per la Societ, dalla quale, con l'avvento del regime
nazionalsocialista, si ritirarono il Giappone e, nel 1933, la Germania (che vi aveva aderito nel 1926). Gli interventi dell'organizzazione
fallirono il proprio scopo anche durante lo scontro tra Bolivia e Paragay per il Gran Chaco (1932-1935; guerra del Chaco) quando si
tratt di contrastare la conquista italiana dell'Etiopia (vedi Guerra d'Etiopia), intrapresa nel 1935 dal regime fascista.
Si rivel infine impotente nel prevenire l'aggressione tedesca alla Cecoslovacchia nel 1939 e pi in generale l'espansione tedesca fra il
1938 e il 1939, eventi che fecero precipitare la situazione internazionale verso la seconda guerra mondiale, limitandosi invece a espellere
nel 1939 l'URSS, membro dal 1934. Dal 1940 la sede di Ginevra e il Segretariato divennero pressoch inefficienti e alcune unit di servizio
furono trasferite in Canada o negli Stati Uniti. Nel 1946 mise ai voti la propria dissoluzione, cedendo beni e servizi alle Nazioni Unite.
Conferenza di Ginevra (1918) Nel novembre del 1918 ebbe luogo una conferenza tra rappresentanti serbi, croati, sloveni e montenegrini
che avrebbe portato in seguito alla formazione del Regno di Jugoslavia.
1919 -18 gennaio: si apre a Versailles la conferenza per la pace;
- 19 gennaio Trattato di Versailles vs Germania
- 6 febbraio 1919 - 1 febbraio 1933: Repubblica tedesca di Weimar.
- 2-6 marzo: fondazione a Mosca della III Internazionale;
- 23 marzo: fondazione a Milano dei Fasci di Combattimento;
- 29 aprile: fondazione della Societ delle Nazioni.
- Rosa Luxemburg e Liebknecht (spartachisti) nasce partito comunista tedesco
- In India Gandhi inizia la battaglia di disubbidienza civile
- 10 settembre Trattato di Saint Germain en Laye vs Austria
- 27 novembre Trattato di Neuilly sur Seine vs Bulgaria
- Gold standard (lira/sterlina)
Croazia, Slavonia e Vojvodina, che si unirono all'appena costituito Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.
La citt di Fiume che, oggetto di dispute territoriali, fu occupata prima da truppe anglo-francesi e subito dopo (settembre 1919)
da truppe irregolari italiane che vi restarono, costituendovi uno stato indipendente, fino all'annessione al Regno d'Italia nel 1922.
Firmato il 4 giugno 1920 nel palazzo del Trianon della reggia di Versailles a Parigi, fu laccordo con cui le potenze vincitrici della prima
guerra mondiale stabilirono le sorti del Regno d'Ungheria sanzionando Ia fine della monarchia austro-ungarica. Gli attori principali del
trattato furono USA, UK, Francia e Italia; i loro alleati Romania, Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (in seguito Jugoslavia) e Cecoslovacchia;
mentre la parte sconfitta era l'ex monarchia austro-ungarica, rappresentata dall'Ungheria.
Il Trattato del Trianon nel 1920 delineava in maniera definitiva i confini stabiliti nel 1918.
la Russia bolscevica isolata o isolazionista (a seconda dei periodi) perch impegnata a costruire prima l'utopia di una societ pi
giusta (anni Venti), poi la tirannide staliniana (anni Trenta);
gli Stati Uniti perch prevale il loro tradizionale isolazionismo che li induce a non firmare il Trattato di Versailles e a distaccarsi per
tutti gli anni,' 20 e '30 dalle vicende europee.
Lasciate sole, gli errori delle Grandi Potenze europee porteranno all'implosione del sistema internazionale eurocentrico multipolare:
Anni 20: Illusione che il passato sia recuperabile, che,la pace e lo sviluppo economico possano nuovamente essere garantiti.
L'Italia alla fine della prima guerra mondiale, ottenne: Trentino Alto Adige, Venezia Giulia e Trieste, ma pretendeva anche gli ingrandimenti
territoriali promessi da Francia e Gran Bretagna nel Patto di Londra.
Patto di Londra: Patto segreto di alleanza militare firmato i1 26 aprile 1915 dal presidente del Consiglio Antonio Salandra e dal ministro degli
Esteri Sidney Sonnino con i rappresentanti di Francia, Gran Bretagna e Russia, nel quale si definivano le condizioni per l'ingresso dell'Italia
nella prima guerra mondiale. In caso di vittoria, all'Italia vennero garantiti, il Trentino, il Sud Tirolo fino a1 Brennero, Trieste e Gorizia, l'Istria
fino al golfo del Quarnaro (ma non il porto di Fiume), una parte della Dalmazia con diverse isole dell'Adriatico, la citt di Valona in
Albania, il protettorato sull'Albania e infine una non precisata porzione di territori africani).
La Francia, aveva ottenuto l'Alsazia e la Lorena, il mandato sulla Siria e sul Libano (la Francia voleva indebolire la Germania per assumenre
una posizione predominante nel continente Europeo in quanto temeva la rinascita di un pericolo germanico):
La Gran Bretagna, oltre ai territori gi dominati, si aggiunse la Palestina ed Iraq ed un pi forte ed esclusivo predominio sul mediterraneo e
la parte piu importante delle colonie germaniche. (la GB, voleva evitare la rovina della Germania perch temeva che la Francia divenisse
troppo potente). Dovette trovare comunque un accordo con i Francesi per ottenere quanto le stava a cuore e cio l'eliminazione della
flotta tedesca e spartizione delle colonie della Germania.
Il Giappone ebbe il mandato sulle isole del Pacifico gi appartenute alla Germania (arcipelaghi delle Marshall Caroline e Marianne) + i1
controllo dello Shantung ( tratto di territorio Cinese).
Gli Stati Uniti Wilson Woodrow difendeva gli interessi del suo paese, l'introduzione del libero commercio e la soluzione dei contrasti con
pacifiche trattative erano la via pi breve per affermare la superiorit politica ed economica degli Stati Uniti. (14 punti di Woodrow).
Danni di Guerra Alla fine della prima guerra mondiale, le nazioni alleate e vittoriose avanzarono richieste di riparazioni alle quali la
Germania dovette sottostare e che, con la firma dell'armistizio dell'11 novembre 1918 si impegn a onorare; le ingenti somme richieste, a
partire dallimmediato versamento di 20 miliardi di marchi-oro e l'attribuzione dell'intera responsabilit del conflitto generarono un diffuso
malcontento nel paese e molte complicazioni internazionali. La Commissione delle riparazioni calcol l'intera somma dovuta alle nazioni
alleate, in 132 miliardi di marchi-oro; la richiesta esasper il risentimento e il desiderio di rivalsa della Germania. Tra il 1919 e il 1924, la
questione delle riparazioni tedesche fu discussa in diverse conferenze internazionali e dopo i primi versamenti in contanti del 1921,
l'iperinflazione del marco e le richieste di dilazioni portarono addirittura all'occupazione francese della Ruhr nel 1923, risolta dalla
mediazione statunitense e dal piano Dawes nel 1924. Dal 1929 in poi, vista la riemergente inflazione tedesca e la crisi economica mondiale
(vedi Grande Depressione), le riparazioni furono riviste secondo il piano Young e fu concessa una moratoria di un anno, su proposta
statunitense. L'anno successivo, il presidente USA, Herbert Hoover concesse una moratoria per il pagamento della somma dovuta per il
1931-32, giustificata dalla crisi finanziaria tedesca; la conferenza di Losanna del 1932 le ridusse a una cifra trascurabile che per giunta il
cancelliere Hitler nel 1933 si rifiut di corrispondere.
1921 -15 agosto: pace separata di Berlino, tra Germania e USA;
12 novembre 1921- 6 febbraio 1922 conferenza di Washington per il disarmo.
- Fondazione dei Partito Comunista Cinese- Nascita dei Regno dell'Iran
- Nasce PCI a Livorno: Togliatti e Bordiga.
- Scontri tra Ebrei e Arabi in Palestina
1922 - 6 febbraio Conferenza di Washington (patti delle 4/5/9 potenze)
- 3 aprile: Stalin segretario dei Partito Comunista Sovietico;
- 27-28 ottobre: marcia fascista su Roma;
federale) propose nella primavera del 1927 un patto bilaterale di non aggressione al Segretario di Stato americano, Frank Kellog, che ne
propose la conversione in un accordo generale multilaterale. Ai due nel 1929 venne conferito il premio Nobel per la pace.
Infatti il segretario Kellogg voleva approfittare dell'occasione per proporre anche a Germania, Italia, Giappone, UK di sedere allo stesso
tavolo, per affrontare una questione che aveva certamente una portata ben pi ampia del solo binomio franco-americano.
Si giunse cos alla stesura di un testo addirittura aperto all'adesione incondizionata di tutti gli altri Paesi del mondo.
Tra i 63 Stati che fino al 1939 depositarono le ratifiche a Washington (tra i quali gli USA, Australia, Canada, Cecoslovacchia, Germania, UK,
India, Irlanda, Italia, NZ, Sudafrica,Polonia, Belgio, Francia, Giappone) il Patto fu di incerta interpretazione e non trov mai applicazione.
In sostanza, gli Stati firmatari si riservarono infatti il diritto incondizionato a ricorrere alla legittima difesa. Mancando ogni ipotesi di sanzione
a carico di quanti lo avessero violata, il patto non fu di alcuna utilit pratica nell'impedire conflitti armati: difatti non riusc a fermare
l'aggressione giapponese alla Manciuria nel 1931 n quella italiana all'Etiopia nel 1935 (vedi Guerra d'Etiopia), cos che allo scoppio della
seconda guerra mondiale aveva ormai perso ogni validit.
Per il diritto internazionale, tuttavia, rappresent un passo importante verso l'acquisizione del concetto di guerra come atto criminale
compiuto da uno stato aggressore contro uno stato vittima: concetto, questo, proprio del XX secolo, contrastante con il principio che
vedeva nella guerra un atto di stato legittimo, per cui l'apertura di ostilit non era evento che riguardasse i paesi neutrali.
La crisi del 1929
Durante gli anni Venti negli USA si era verificata una straordinaria crescita finanziaria e speculativa unita per ad un forte indebitamento
degli agricoltori, esposti alla concorrenza europea dopo la ripresa postbellica. La produzione industriale crebbe del 70%, ci port ad una
sovrapproduzione delle merci. In quellanno le industrie si trovavano con molta merce invenduta, per cui molte fabbriche furono costrette
a chiudere e licenziare, le banche temendo di fallire cominciarono a chiedere la restituzione dei prestiti a privati e industrie, tutto ci port
al crollo della borsa di Wall Street nell'ottobre del 1929. Con il crollo della Borsa i titolari di depositi bancari, temendo la bancarotta degli
istituti di credito, si precipitarono a ritirare il proprio denaro, portando molte banche al fallimento. La brusca caduta delle quotazioni
azionarie di Wall Street del 1929 provoc una serie di reazioni a catena. Le banche americane cominciarono a esigere la restituzione dei
prestiti esteri. La mancanza di liquidit comport una drastica riduzione degli investimenti nell'industria e una contrazione della domanda
di prodotti industriali e agricoli. Ci indusse ulteriore contrazione e fallimenti nel mercato creditizio. Si estese la depressione economica,
con nuovi licenziamenti, chiusure e crollo dei prezzi agricoli, per cui anche i piccoli proprietari non riuscivano a far fronte ai debiti.
La Germania, gi scossa dall'inflazione dei primi anni Venti; doveva affrontare il problema del pagamento delle riparazioni di guerra in
gran parte finanziato dai prestiti delle banche americane.
In Gran Bretagna perdurava un cronico stato di agitazioni sociali culminato nello sciopero generale del 1926.
Dal crollo di New York e dal protrattasi della Grande Depressione per tutti gli anni Trenta, si ingener una crisi economica mondiale.
Le Premesse di una recessione mondiale
Nei primi anni Trenta, per effetto della Grande Depressione, ai margini delle grandi periferie urbane statunitensi sorsero numerose
bidonville. Queste aree furono soprannominate Hooverville dagli stessi abitanti, che addossavano al presidente Herbert Clark Hoover le
responsabilit della grave crisi economica e sociale che aveva investito il paese. La spirale della crisi port con s una disoccupazione
di massa senza precedenti: 14 milioni di disoccupati negli Stati Uniti, 6 in Germania, 3 in Gran Bretagna, mentre in Italia dalle 300.000 unit
del 1929 si pass al milione di disoccupati del 1933. In Australia il tasso di disoccupazione raggiunse livelli record. Un po' ovunque si ebbe
anche un peggioramento del tenore di vita medio. In GB, fino alla met degli anni Trenta, circa un quinto della popolazione aveva un
reddito inferiore al minimo vitale; nelle zone pi depresse del paese ci diede origine alle marce contro la fame, come il corteo di
disoccupati che nel 1934 sfil da Jarrow, nel Nord-est della GB, fino a Londra. Le ripercussioni politiche della crisi furono dirompenti. In
generale 1'uscita dalla recessione fu accompagnata da politiche protezionistiche e di intervento dello stato nell'economia. Negli Stati Uniti
ci coincise con l'elezione alla presidenza di Franklin Delano Roosevelt e l'avvio, del New Deal nel 1933.
LEuropa negli Anni 30
La Gran Bretagna riusc a fronteggiare meglio le difficolt in tempi brevi, gi nel 1936 la produzione ritorn ai livelli del 1929. La crisi
economica impedisce di rinnovare la flotta ormai vecchia, e quindi di difendere le sue priorit imperiali, motivo per cui costretta a
cedere continuamente alle richieste di Hitler (politica dell'appeasement). Il malessere porta anche allaffermazione di un movimento
filofascista per opera di Oswald Mosley, gi membro del Partito laburista.
In Francia crisi economica, malcontento popolare, scioperi e proteste, portano allinstabilit politica. Nasce il fronte popolare cio l'unione
di tutte le forze di sinistra. Le difficolt interne impediscono a questi paesi di impegnarsi nella politica estera. N la Gran Bretagna n la
Francia riuscirono a fermare la diffusione dei regimi autoritari e a contrastare le iniziative espansionistiche di Hitler.
In Germania il ritiro dei finanziamenti esteri e la disoccupazione di massa produssero il nazismo e l'ascesa al potere di Adolf Hitler.
Tale ascesa terrorizza la Francia. LAnarchia diplomatica diventa irrecuperabile in seguito prima alla crisi economica e poi alle picconate
di Hitler (giunto al potere nel 1933, la sua ascesa nasce dagli errori compiuti nel 1919 con il Trattato di pace e l'umiliazione della Germania).
In Italia il regime fascista dava una risposta autarchica e statalista, con un piano di opere pubbliche e la creazione dell'IRI, l'Istituto per la
Ricostruzione Industriale, che interveniva a sostegno di industrie e banche a rischio di fallimento.
Mussolini inoltre approfitta della crescente aggressivit tedesca per ritagliarsi anchegli spazi sempre maggiori.
Anche nei Balcani e nell'Europa danubiana si affermano regimi d'ispirazione fascista o ultranazionalisti sorsero.
Nonostante le impegnative misure messe in atto in molti paesi per superare la Grande Depressione, dal varo di piani assistenziali a
politiche economiche autarchiche, gli strascichi della crisi si protrassero per tutti gli anni Trenta, fornendo terreno fertile per le forze che
determinarono lo scoppio della seconda guerra mondiale.
Piano Young (1929)
Seconda revisione dei pagamenti delle riparazioni di guerra dovute dalla Germania, elaborata a partire da un piano presentato
nell'agosto del 1929 dal finanziere americano Owen D. Young. Secondo le clausole del trattato di Versailles il governo tedesco doveva
indennizzare gli Alleati con 132 miliardi di marchi-oro a compensazione dei danni causati dal conflitto. Incapace di far fronte alle ingenti
somme richieste, la Germania nel 1923 and incontro a una forte svalutazione del marco, ci che ebbe come conseguenza la necessit di
rinegoziare la quantit e le modalit dei pagamenti delle riparazioni attraverso il piano Dawes del 1924.
Perdurando la profonda depressione economica nel paese e alla luce della crisi mondiale verificatasi nel frattempo, il piano Young
intervenne a ridurre a somma dovuta dalla Germania.
Conferenza navale di Londra (1930)
Si tenne nel 1930 per modificare i rapporti sanciti nel 1922 a Washington tra la flotta giapponese quella inglese e statunitense ed estese
fino al 1936 la moratoria sulle costruzioni navali
1931 - II Giappone invade la Manciuria
- L'Unione sudafricana diventa indipendente
1932 -29 agosto accordi di Ottawa;
- 1932-1945 F. D. Roosevelt presidente USA
-Conferenza di Losanna azzeramento debito Germania
nel primo l'oro viene usato direttamente come moneta (circolazione aurea);
nel secondo viene usata cartamoneta totalmente convertibile in oro, dal momento che il valore in oro della moneta
complessivamente emessa pari alla quantit di oro conservata dalla banca centrale (circolazione cartacea convertibile
totalmente in oro);
infine, nel terzo caso, le banconote sono convertibili solo parzialmente, risultando il valore della quantit di banconote emessa un
multiplo del valore dell'oro posseduta dallo stato (circolazione cartacea convertibile parzialmente in oro).
Nel caso una moneta sia convertibile in un'altra moneta, a sua volta convertibile in oro, si parla di gold exchange standard.
Convertibilit del dollaro disposizione del Congresso del 1900 che fiss il dollaro d'oro unit monetaria USA e fss il valore delle banconote
a corso legale in rapporto al dollaro d'oro. Prima del 1934, per effetto del cosiddetto Gold Standard, la carta moneta statunitense era
convertibile in monete d'oro; con la legge sulle riserve auree del 1934 la convertibilit fu abolita. Da allora in poi la moneta circolante, sia
cartacea sia metallica, stata del tipo fiduciario.
Il Secondo New Deal (1935)
La speranza che i provvedimenti del 1933 sortissero immediati effetti positivi svan rapidamente.
Nel 1935 Roosevelt promosse quindi un "secondo New Deal", incentrandolo sulle problematiche del lavoro e sulla ricerca di un rapporto
privilegiato con i sindacati, in polemica con il mondo dei grandi affari sin l mostratosi critico verso la sua azione di governo. Le nuove
misure prevedevano una maggiore tassazione dei profitti pi alti, regole pi rigide nella produzione industriale, ma soprattutto una
legislazione sindacale rivoluzionaria, a garanzia della contrattazione collettiva (National Labor Relations Act del 1935) e la determinazione
del limite massimo di ore di lavoro e dei minimi salariali (Fair Labor Standards Act del 1938). Per il resto, se un nuovo stanziamento di oltre
cinque miliardi di dollari permise il rilancio dell'attivit della Work Projects Administration (WPA), sempre nel 1935 la legge sulla previdenza
sociale introdusse l'assistenza pubblica per pensionati e disoccupati.
La spinta riformista si ferm nel 1937, non riuscendo ad aver ragione dell'opposizione della classe industriale; A partire dal 1939 poi,
l'attenzione del governo e dell'opinione pubblica si concentr progressivamente sui temi della politica estera.
L'eredit maggiore del New Deal, pi ch sul fronte del rilancio dell'economia, risult essere l'enorme crescita delle responsabilit assunte
dal governo federale e la creazione di una vasta coalizione di interessi attorno al Partito democratico, fattori che gli garantirono una
lunga permanenza al potere negli anni successivi.
1933 - 30 gennaio 33-30 aprile 45: Hitler cancelliere del Reich. (ritiro da SdN)
- 7 giugno: Patto a Quattro di Roma.
- 1933-1937 New Deal piano risanamento di F.D.Roosevelt
1934 - 30 giugno: Notte dei lunghi coltelli in Germania;
- 25 luglio: Dollfuss assassinato a Vienna dai nazisti;
- 1 dicembre: assassinio di Kirov. Inizio delle purghe in URSS
- patto di non aggressione Germania-Polonia
- Inizio della Lunga marcia dei comunisti in Cina
1935 - 11-14 aprile: Patto di Stresa GB, Francia, Italia e USA: vs riarmo Germania;
15- 16 settembre: leggi razziali di Norimberga
- Mao Tse-Tung eletto presidente dei Partito Comunista Cinese;
- 3 ottobre 1935-5 maggio 1936: l'Italia invade lEtiopia
Guerra di Etiopia (1935-1936)
Sia la Francia, sia la GB reagiscono all'attacco italiano all'Etiopia con due tipi di reazione: la resistenza e 1'appeasement. La resistenza fu
sviluppata all'interno, della SdN, con il sistema di sicurezza collettiva e le sanzioni previste, essenzialmente di condanna ed economiche. La
Francia, secondo gli accordi Mussolini-Laval, si schiera con la SdN, ma partecipa con estrema moderazione alle sanzioni, che tra l'altro
prevedevano materiali utili alla guerra come, piombo, ferro, acciaio e soprattutto petrolio.
LA GB, pur avendo interessi molto pi vasti della Francia in Etiopia, opta per una strategia basata sull'Appeasement, vale a dire, evitare la
guerra a tutti i costi, anche offrendo all'Italia compensi di carattere territoriale o una sorta di protettorato sull'Etiopia. Questa linea politica
porta alla formazione del Piano Hoare-Laval, che prevedeva la concessione all'Italia dei 2/3 del territorio etiope, in cambio di uno sbocco
sul mare per l'Etiopia. Il Piano fallisce per l'opposizione dell'opinione pubblica, in seguito alla sua pubblicazione su alcuni quotidiani.
Conferenza navale di Londra (1936)
Si organizzo nuovamente nel 1936 per confermare i rapporti di forza sanciti precedentemente e aggiungervi una clausola che prevedeva
l'aumento proporzionale delle flotte britannica
e statunitense come risposta alle violazioni tedesche e nipponiche; si svolse per in un clima di diffidenza tale che il governo di Tokio
richiam i propri delegati e non si ebbero pi grandi incontri negoziali sul disarmo prima della seconda guerra mondiale.
Rimilitarizzazione della Renania (marzo 1936)
Il governo francese aveva ricevuto informazioni sicure sull'invio di truppe tedesche in Renania.
Si trattava di una violazione del trattato di Pace e degli accordi di Locarno, che poneva alla Francia anche dei problemi strategici a livello
di difesa. In Francia si pens anche a un'azione militare, prevista tra l'altro a Locarno. Ben presto pero, prevale la volont di non agire.
La Francia sopravaluto' la forza militare tedesca priva di molti ufficiali. In Francia c'era inoltre una forte opinione pubblica che era contro la
guerra e che fin per influenzare il governo.
La Gran Bretagna ebbe invece una reazione passiva. Prevale l'opinione che Hitler si sia impossessato di un territorio tedesco. Il dubbio di
entrambe colmato con il confermato supporto della GB alla Francia in caso di aggressione tedesca. L'assenza di una reazione francese
alla rimilitarizzazione della Renania ha delle conseguenze di lungo periodo importanti: anzitutto evidente che nessuno pu impedire
1'Anschluss, la Francia perde credibilit con tutti i paesi alleati dell'Europa dell'Est e inizia l'avvicinamento, dell'Italia alla Germania.
Il Fronte Popolare: Nel maggio 1936 i comunisti, i socialisti e altri piccoli partiti di sinistra come i radical-socialisti vincono le elezioni e formano un governo di Fronte Popolare, con a capo Leon Blum e agli esteri Delbos. I primi passi in politica estera del governo di Fronte
Popolare sono decisamente timidi, si continua a fare riferimento alla sicurezza collettiva e alla SDN.
1936 - 16 febbraio: vittoria del Fronte Popolare in Spagna;
- 7 marzo: Hitler occupa la Renania;
- 9 maggio: Vittorio Emanuele III imperatore d'Etiopia;
- 17 luglio 1936-28 marzo 1939: guerra civile in Spagna;
- 1 novembre: proclamazione a Milano dell'Asse Roma-Berlino;
- 10 dicembre 1936-6 febbraio 1951: Giorgio VI re del Regno Unito
- Indipendenza dell'Egitto
Guerra civile spagnola (1936-1939)
Dopo un primo momento in cui Blum vuole offrire aiuto militare al governo di Fronte Popolare spagnolo, inviando armi, munizioni e aerei,
prevale la moderazione. La GB propone di .creare un comitato di non intervento a cui aderiscono tutte le nazioni, Italia e Germania
comprese.
Ben presto per il principio di non intervento viene disatteso e lURSS attraverso il Comintern appoggia materialmente le brigate
internazionali, mentre Germania e Italia inviano volontari in aiuto di Franco.
In questa situazione la Francia si limita a inviare qualche aiuto, legata al comitato di non intervento.
Appeasement
Politica di compromesso seguita, a costo di pesanti concessioni, dai governi britannico e francese nei confronti delle tendenze
espansionistiche della Germania nazista e dell'Italia fascista negli anni Trenta. Dettata dalla convinzione di poter scongiurare una guerra
europea, la politica di appeasement (termine inglese che significa "pacificazione") si tradusse fin dall'inizio in una serie di cedimenti di
fronte alle mire aggressive italo-tedesche, che ebbero come conseguenza la conquista da parte di Mussolini dell'Abissinia (vedi Guerra
d'Etiopia, 1935-36), la rimilitarizzazione della Renania da parte di Hitler (1936), e l'annessione dell'Austria alla Germania, avvenuta nel marzo
1938 (vedi Anschluss).
Il fallimento della politica di appeasement fu sancito dalla conferenza di Monaco del 29-30 settembre 1938, nel corso della quale Gran
Bretagna e Francia capitolarono alle rivendicazioni tedesche sui Sudeti (vedi Patto di Monaco) sperando di evitare l'occupazione della
Cecoslovacchia, alla quale invece Hitler procedette nel marzo 1939.
Lappeasement termin i1 31 marzo 1939, quando il governo britannico forn a quello polacco una garanzia unilaterale di sicurezza che fu
per insufficiente a impedire l'invasione tedesca della Polonia il 1 settembre, causa scatenante della seconda guerra mondiale.
Anschluss
Annessione dell'Austria da parte della Germania nazista avvenuta nel marzo 1938, che realizzava il progetto di Hitler di unificare sotto il
Terzo Reich tutti i tedeschi europei.
Le clausole dei trattati di Versailles (1919) e di Saint-Germain (1919) vietavano espressamente 1'unificazione tra i due paesi, e ancora nel
1931, 1a Francia pose il veto a un progetto di unione doganale austro-tedesca.
La situazione precipit dopo l'avvento al potere di Hitler in Germania. Simpatizzanti nazisti tentarono di destabilizzare l'Austria tentando il
putsch del luglio del 1934 che port all'assassinio del cancelliere filofascista Dollfuss, ma il tentativo fall per l'opposizione di Francia, Gran
Bretagna e Italia.
A partire dal 1937 Hitler esercit pesanti pressioni militari, politiche e diplomatiche sul nuovo cancelliere Kurt von Schuschnigg, che finirono
col determinarne le dimissioni in favore del nazista austriaco Arthur Seyss-Inquart (11 marzo 1938). Il giorno seguente, truppe e forze di
polizia tedesche entrarono nel territorio austriaco su espresso invito di Seyss-Inquart, e il 14 marzo Hitler fece trionfalmente ingresso a Vienna
dove il giorno dopo proclam 1'Anschluss (termine tedesco che significa appunto "congiungimento, annessione"), confermato dal
plebiscito del 10 aprile 1938, con il quale 1'Austria divenne la provincia tedesca della Marca Orientale (Ostmark).
1937 - 26 aprile: i Tedeschi bombardano Guernica;
- 1937-1945 - Guerra cino-giapponese;
1938 - 19-30 settembre: conferenza e accordi di Monaco
Nazismo
Le tappe che portano al conflitto, sono preannunciate nel 1933 cio nellanno stesso dellascesa al potere di Hitler, dallabbandono
della Conferenza internazionale di Ginevra sul disarmo e dalluscita della Germania dalla SdN. Sono annunciate, anche, dal progetto
esplicito esposto da Hitler in Mein Kampf (La mia battaglia) cio di unificare entro un unico confine tutte le popolazioni di ceppo tedesco,
dagli austriaci, ai tedeschi dei Sudeti (in Cecoslovacchia), a quelli dei territori orientali che i trattati di Versailles, dopo la prima guerra
mondiale, avevano tagliato fuori dal legame con la Germania. La crisi economica, nonostante gli interventi del Piano Dawes e Young,
comport laffermazione dei partiti di estrema destra. Favor lavanzata del partito nazista, guidato da Hitler, che port ad uno stato
totalitario. Riunificazione di tutti i tedeschi in un nuovo impero (Lebensraum= spazio vitale)
Hitler pot preparare una guerra, sfruttando la debolezza della Francia e della Gran Bretagna, alleandosi con lItalia e il Giappone.
Alleandosi anche con la Russia per dividersi la Polonia. Arriv ad affermare la superiorita della razza ariana, perseguitando slavi, neri, ebrei.
La politica estera del terzo Reich
Uno dei capisaldi nelle rivendicazioni della propaganda hitleriana fu la revisione dei confini stabiliti dopo il primo conflitto mondiale.
Obiettivo di Hitler era la riunificazione di tutti i tedeschi in un nuovo impero LEBENSRAUM (spazio vitale) capace di garantire loro prosperit
e potenza. La tattica inizialmente seguita dal dittatore fu quella di porre la comunit internazionale di fronte a una serie di fatti compiuti,
intesi a rispondere a pretese poste per isolatamente (piccoli passi), cos da far apparire sproporzionata l'eventualit del ricorso a un
conflitto generale:
la Germania nazista usci dalla Societ delle Nazioni (1933);
inizi a rirmarsi senza incontrare alcuna reale opposizione (1935);
occupo quindi militarmente la Renania (1936), firmando nel contempo un patto anticomunista con il -Giappone e un'alleanza con
l'Italia fascista (Asse Roma-Berlino-Tokyo).
Nel 1938 venne dichiarato l'Anschluss (unione) con l'Austria;
poco dopo, in una conferenza tenutasi a Monaco, Inghilterra, Francia e Italia acconsentirono allennesima richiesta di Hitler
(prospettata come l'ultima) di annettersi la regione cecoslovacca dei Sudeti (vedi Patto di Monaco).
Nel marzo del 1939 le truppe tedesche occupavano anche il resto della Cecoslovacchia;
in agosto il patto di non-aggressione stretto con 1'URSS (Patto Molotov-Ribbentrop), comprendente clausole segrete per la spartizione
della Polonia, costitu la premessa allo scoppio delle ostilit, inevitabile dopo che il l settembre furono violate le frontiere polacche.
Finalmente Francia e Gran Bretagna si destano, dichiararono guerra alla Germania, dando per cos inizio alla seconda guerra mondiale.
Potenze dell'Asse (1936)
Sono le Nazioni che parteciparono all'Asse, cio allamicizia politica stretta nel 1936 tra la Germania nazista di Adolf Hitler e l'Italia fascista
di Benito Mussolini, rafforzata nel maggio del 1939 dalla stipulazione del patto d'Acciaio, che legava anche militarmente i due regimi.
Quest'ultimo venne poi esteso (1940) anche a Giappone, Bulgaria, Croazia, Ungheria, Romania e Slovacchia,
Patto Anticomintern (1936) costituito dai paesi inseriti nell'orbita di influenza di Berlino o di Tokyo (come Danimarca, Finlandia, Spagna,
Manciuria, Nnchino). Questi entrarono nel patto Anticomintern siglato dai governi tedesco e giapponese nel 1936.
Alla fine del 1944 il blocco delle potenze dell'Asse, era ridotto solo a Giappone e Germania, con Ungheria, Croazia, Slovacchia e Italia
circondate o gi occupate dagli Alleati.
L'Asse si sciolse formalmente con la ratifica della resa incondizionata della Germania 1'8 maggio del 1945.
La Conferenza di Monaco (1938)
Fino al 1939, Francia e GB tollerarono gli atti di forza. Le due potenze fecero molte concessioni ai nazisti pur di difendere la pace.
I governi francesi e inglesi di questo periodo erano deboli per le divisioni interne. Non se la sentirono cos di trascinare i loro paesi in una
guerra per difendere interessi che non li riguardavano direttamente.
In merito alla Cecoslovacchia per esempio, il primo ministro inglese Chamberlain dichiar che la Gran Bretagna non avrebbe mai
combattuto per un paese lontano del quale si sapeva poco.
Francia e Gran Bretagna temevano pi la Russia della Germania. Avevano paura che il comunismo si diffondesse proprio per questo le
libert concesse a Hitler erano considerate quasi come una valida barriera contro Stalin.
Il cedimento pi vergognoso si ebbe in occasione della questione dei Sudeti: per evitare il rischio di una guerra, Francia e Gran Bretagna
chiesero a Mussolini di far da mediatore nei confronti di Hitler. Il 19 settembre 1938 Mussolini organizz la Conferenza di Monaco a cui
parteciparono, Mussolini, Hitler, Chamberlain e il primo ministro francese Dedalier.
La Cecoslovacchia non fu neppure invitata. I suoi rappresentanti in anticamera, attesero che venisse presa una decisione.
Fu cos che alla Germania viene assegnata alla regione dei Sudeti in cui vivevano 3 milioni di tedeschi ma anche un milione di Cechi. A1
ritorno in patria Chamberlain e Dedalier furono festeggiati come salvatori della pace. Pochi si rendevano conto che questo cedimento
non sarebbe bastato a Hitler. Tra questi Wistow Churchill, un conservatore inglese che da anni chiedeva un atteggiamento pi fermo.
1939 - 1939-1958: pontificato di Pio XII;
- 15 e 22 marzo: Hitler occupa la Cecoslovacchia e Memel;
- 28 marzo: fine della guerra civile spagnola. Franco al potere;
- 7 aprile: Italia occupa l'Albania..
- 22 maggio: Patto d'Acciaio italo-tedesco;
- 23 agosto: patto di non aggressione tra Germania e URSS;
- Il Partito Comunista Indocinese dichiarato fuori legge dalla Francia;
- 1 settembre: i Tedeschi entrano in Polonia;
- 3 settembre: dichiarazioni di guerra;
- 28 settembre: spartizione della Polonia;
- 30 novembre 1939-11 marzo 1940: guerra sovietico-finlandese
Patto d'acciaio (1939)
Patto di alleanza militare stretto il 22 maggio 1939 a Berlino tra la Germania nazista e lItalia fascista. Firmato dai ministri degli Esteri Joachim
von Ribbentrop e Galeazzo Ciano, impegnava le due potenze dell'Asse a sostenersi militarmente reciprocamente nell'eventualit di un
conflitto; Fu sancita la salvaguardia dello "spazio vitale tedesco" (Lebensraum) e degli interessi vitali di entrambi i popoli.
Insieme con il successivo patto di non aggressione tedesco-sovietico (23 agosto 1939) il patto d'acciaio (cos denominato da Mussolini per
sottolineare la solidita della sua intesa con Hitler) fu la decisiva premessa diplomatica, per l'attacco alla Polonia del l settembre 1939
Corridoio Polacco
Sin dall'inizio dei negoziati con l'URSS, nel 1939, il problema principale che si pone come ostacolo quello del passaggio delle truppe
sovietiche sul territorio polacco o rumeno;
i sovietici vogliono un'alleanza a tre (URSS-Francia-UK), ed estendere il sistema di mutua assistenza anche agli Stati Baltici cosa che crea
molti dubbi da parte occidentale.
La GB invece propone che L'URSS dia il proprio aiuto in caso di aggressione tedesca alla Polonia e alla Romania, ma non vuole dare il
proprio aiuto in caso di aggressione tedesca all'URSS.
I negoziati procedono molto lentamente, con la Francia che esercita continue pressioni sulla Gran Bretagna per convincerla a concludere
l'alleanza e la Gran Bretagna che procede invece molto lentamente, diffidando dei sovietici e sperando che anche la sola minaccia di
un accordo GB-Francia -URSS potesse frenare Hitler.
A mano a mano che la Francia ottiene informazioni sempre pi precise sui preparativi militari tedeschi e sui negoziati tedesco-sovietici
cerca inutilmente di accelerare la conclusione di un accordo militare con l'URSS, ma anche qui la questione del passaggio delle truppe
sovietiche sul territorio polacco impedisce la firma di ogni accordo.
La notizia dell'arrivo di Ribbentrop a Mosca per la firma di un accordo con Molotov pone termine al negoziato.
Estremo oriente fra i due conflitti mondiali:
L'espansionismo giapponese, la crisi manciuriana e la guerra Cino-Giapponese:
Alla fine del secolo XIX i cinesi costituivano gran parte della popolazione della Manciuria.
Le vaste risorse potenziali della Manciuria furono oggetto di una lotta fra Cina, Russia e Giappone per il dominio sulla regione.
Dopo la sconfitta cinese nella guerra cino-giapponese, il Giappone conquist il controllo sulla penisola del Liaodong (Liaotung), mentre la
Russia occup la Manciuria dal 1900 fino alla sconfitta nella guerra russo-giapponese(1904-1905)
La guerra civile cinese Jiang Jieshi (Chiang Kai-Shek ) figlio di un piccolo mercante di sale dello Zhejiang, fu uno dei pi importanti
protagonisti della storia cinese del XX secolo. Luogotenente di Sun Yat-Sen, divent nel 1924 capo dell'accademia militare del
Guomindang. Riorganizzato l'esercito, con la "marcia verso nord" riunific sotto il governo nazionalista la gran parte del territorio cinese
(1926), lanciando nel contempo una mortale offensiva contro il movimento comunista. Il nuovo governo nazionale, stabilito dal
Guomindang a Nanchino nel 1928, dovette cos affrontare 1'opposizione dei signori della guerra e agli inizi degli anni Trenta la rivolta
comunista guidata da Mao Tze Tung;
Nonostante la potenza del suo esercito, che pass in pochi anni da poche decine di migliaia a due milioni di unit, Chiang Kai-Shek non
neutralizz l'Armata Rossa di Mao Zedong. Nel tardo 1934 Jiang riusc a circondare l'Armata Rossa nello Jiangxi, ma i comunisti di Mao, si
sottrassero all'offensiva nazionalista e al termine della Lunga Marcia, riuscirono a trasferirsi nella provincia settentrionale dello Shaanxi,
riuscendo a portare in salvo un forte nucleo di combattenti e costituendo, nella zona montana dello Jangxi, la Repubblica sovietica
cinese sostenuta da un forte esercito e appoggiata dai contadini, attratti dalla prospettiva di una riforma agraria.
Infine, il nuovo governo di Jiang dovette far fronte all'espansionismo giapponese in Manciuria e nella Cina settentrionale, sfociata nel 1932
nella creazione dello stato fantoccio del Manchukuo, formalmente affidato alla guida di Pu Yi, ultimo sovrano manci, ora imperatore.
Nel 1936, allarmato dall'avanzata giapponese e costretto dai suoi ufficiali Chiang fu costretto a stringere un momentaneo patto d'azione
antigiapponese con i comunisti di Mao, sospendendo la guerra civile.
All'indomani della II guerra mondiale, Chiang riprese la lotta contro i comunisti, dai quali venne tuttavia definitivamente, sconfitto nel 1949.
Ritiratosi con i suoi seguaci a Taiwan, Chiang Kai-Shek vi instaur uno stato indipendente, la Repubblica della Cina Nazionale, riconosciuto
internazionalmente fino al 1971, quando, in un mutato clima politico, il seggio dell'ONU fu assegnato alla Repubblica Popolare.
Nel mentre il 1 ottobre 1949 a Pechino viene proclamata la Repubblica Popolare Cinese;
Henry Pu Yi ultimo imperatore della Cina Pu Yi fu costretto ad abdicare all'et di sei anni in seguito alla rivoluzione nazionalista e
repubblicana di Sun Yat-Sen. Restaurato nel 1917 per breve tempo da un "signore della guerra", nel 1932 fu posto dai giapponesi in testa
allo stato fantoccio del Manchukuo, ma il suo regno non sopravvisse alla sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale.
Catturato dai sovietici nel 1945 e consegnato ai cinesi, trascorse un lungo periodo di "rieducazione" curando i giardini del palazzo
imperiale; liberato nel 1959, trascorse i suoi ultimi anni come un comune cittadino.
Lespansionismo giapponese in Cina
Negli anni 30 il Giappone un paese economicamente molto forte e risente poco della crisi economica.
Nel 1931 dal Liaodong, i giapponesi invasero e occuparono la Manciuria.
Il sistema di Varsavia subisce il primo colpo irreparabile con l'attacco del Giappone alla Manciuria che si trova in territorio cinese.
La SdN riesce solo a additare il Giappone come paese aggressore, ma il Giappone per tutta risposta esce dalla societ delle nazioni.
Con l'annessione del Jehol, una provincia cinese, alle tre province della Manciuria, i giapponesi creano il Manchukuo, tale nuova entit
esister come stato fantoccio assoggettato al Giappone dal 1932 al 1945, sotto la sovranit di Pu Yi, ultimo imperatore della dinastia
Manci. Lo sviluppo del Manchukuo quale base strategica militare ne fece la pi industrializzata regione della Cina.
Dopo la sconfitta giapponese nella seconda guerra mondiale, la Manciuria fu brevemente occupata dalle truppe sovietiche (1945-46),
che la saccheggiarono durante la loro ritirata; ciononostante, essa rimase il cuore della Cina industriale.
Nel 1949 parte della Manciuria fu inglobata nella Regione autonoma della Mongolia Interna, di recente creazione; il resto fu suddiviso in
sei province che formano la Regione di Nord-Est, una delle sei grandi unit amministrative della Cina. Il numero delle, province fu ridotto a
quattro nel 1954, e alle tre attuali nel 1956.
Alla fine degli anni Sessanta, sovietici e cinesi si scontrarono, ripetutamente lungo il confine settentrionale della Manciuria.
1940 - aprile-maggio: invasione tedesca di Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo;
- Costituzione a Nanchino dei governo filo-giapponese di Wang Jingwei;
- 10 maggio 1940-12 luglio 1945: Churchill primo ministro inglese;
- 10 giugno: l'Italia entra in guerra; - 18 ottobre: gli Italiani invadono la Grecia;
- 20 ottobre-5 dicembre: battaglia di Mosca;
- 7 dicembre: Pearl Harbor; - 8 dicembre: il Giappone entra in guerra
1941 - 6 febbraio: inizia la spedizione tedesca in Africa;
- aprile-maggio: invasione tedesca della Jugoslavia e della Grecia;
- 6 maggio: Stalin presidente dei Consiglio sovietico;
- 22 giugno: invasione dell'URSS;
- 14 agosto: firma della Carta Atlantica tra Roosevelt e Churchill;
- lItalia e la Germania dichiararono guerra agli Usa.
- 16 settembre: sale sul trono di Persia lo sci Reza Pahlavi.
1942 - arresto di Gandhi;
- 13 luglio: alleanza anglo-sovietica;
- 13 ottobre-2 novembre: battaglia di El Alamein;
- 8 novembre: sbarco alleato in Africa dei Nord;
- 14 novembre 1941-13 maggio 1943: campagna di Tunisia;
1945 - 4-11 febbraio: Conferenza Yalta (UK,URSS, USA) fine guerra, spartizione Germania;
- 22 marzo nasce la Lega Araba, lEgitto aderisce;
- 12 aprile: Roosevelt muore Nuovo presidente USA H. Truman (1945-1953);
- 14 aprile: proclamazione d'indipendenza dell'Austria a Vienna;
- 25 aprile-26 giugno: conferenza di San Francisco. Nasce ONU da nemici Germania;
- 25 aprile: liberazione dell'Italia dalle forze d'occupazione nazi-fasciste;
- 26 aprile-2 maggio: battaglia di Berlino;
- 27-28 aprile: arresto ed esecuzione di Mussolini;
- 30 aprile: suicidio di Hitler;
- 7 maggio: capitolazione di Berlino;
- 17 luglio-2 agosto: Conferenza di Potsdam (Truman USA, UK, F, URSS e Consiglio di controllo),
- 6-9 agosto bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki; - 1 settembre resa del Giappone;
- 2 settembre: Ho Chi Minh proclama l'indipendenza del Vietnam.
La Seconda Guerra Mondiale (1939 -1945)
Il sistema internazionale in questi anni frantumato.
1939 La germania invade la Polonia. Polonia Francia e Inghilterra dichiarano guerra alla Germania. Inizia la II guerra mondiale.
1940 entra in guerra lItalia afianco della Germania, legata alla stessa dal Patto dAcciaio.
1941 Hitler, nonostante il patto di non belligeranza, invade lURSS. Sempre nel 1941 entrano in guerra il Giappone e gli USA.
La guerra si suddivide in due fasi dal punto di vista militare:
1939-primavera 1942: vittoria incontenibile di Hitler su tutti i fronti (anche sullo stesso Mussolini suo alleato prima e suo subordinato poi). In
questa fase la Francia viene messa subito fuori gioco, la GB resiste, LUrss viene attaccata il 12 giugno 1941. Urss e GB diventano cos
alleate ma non riescono a sconfiggere i tedeschi. L8 dicembre 1941 gli Usa, attaccati dal Giappone entrano direttamente in guerra. 11
dicembre 1941 Germania e Italia dichiarano guerra agli USA. Sino alla primavera del 1942 Germania e Giappone continuano a vincere.
1942-1943 battaglie di El Alamein, Midway, Mar dei Coralli, sbarco in Nord Africa, Stalingrado, sbarco in Sicilia e armistizio italiano: gli
Alleati cominciano a vincere. E cominciano a pensare ai problemi politici del dopoguerra. Ecco che viene organizzata la conferenza di
Teheran nel novembre del 1943 e poi a seguire quella di Yalta e Potsdam. Nessuno, nemmeno a Yalta e a Potsdam, pensa che ci sar la
guerra fredda: Alle conferenze, anche se in un clima che va deteriorandosi progressivamente, " i tre negoziano e "si accordano.
La divisione dell'Europa in sfere di influenze e poi l'ingessatura di queste in veri e propri blocchi non venne mai decisa a tavolino ma fu la
fotografia delle rispettive posizioni dei due eserciti, quello angloamericano in Europa occidentale e quello sovietico in Europa Orientale.
Quando la Grande alleanza dei tempi della guerra and trasformandosi, prima in rivalit e poi in antagonismo aperto, allora le sfere di
influenza furono trasformate in veri e propri blocchi ma questo avvenne a partire dal 1947.
1942-43 Gli alleati infliggono gravi sconfitte alle potenze dellasse.
In Russia a Stalingrado, In Africa a El Alamein, In Italia in Sicilia: ci provoca la caduta del fascismo, il regno dItalia si schier con
gli alleati. Mussolini fonda la Repubblica di Sal. Inizia la resistenza che porter alla Liberazione
1945 Resa di Germania e Giappone.
La Carta Atlantica (1941)
Il 14 agosto 1941 ad Argentia, nella baia di Placentia (Terranova) si incontrano Churchill a bordo della nuovissima corazzata Prince of
Wales e Roosevelt sullincrociatore Augusta.
Lindomani a bordo della Prince of Wales, ha inizio la Conferenza Atlantica nella quale saranno enunciati i principi della CARTA ATLANTICA,
che definiscono gli scopi di guerra delle democrazie ma anche costituire la base delle trattative di pace, che ritenevano prossime.
La conferenza dura fino al 14 agosto.
Alla Carta Atlantica, il 24 settembre daranno la loro adesione 15 governi (alcuni dei quali in esilio): Australia, Belgio, Canada,
Cecoslovacchia, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Iugoslavia, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Sudafrica, URSS.
La Conferenza di Casablanca e il piano di invasione della Sicilia (1943)
La Conferenza di Casablanca, del 14 gennaio del 1943, chiamata in codice Operazione Symbol, fu organizzata proprio per prendere
una decisione comune sulle future operazioni di guerra. Churchill e Roosevelt decisero di invadere la Sicilia.
Il Generale Dwight D. Eisenhower, gi comandante delle forze Alleate in Nordafrica, ebbe il comando supremo delloperazione.
Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 le forze Alleate britanniche, americane e canadesi sbarcarono sulle spiagge della Sicilia, ancora
controllata dalle forze dellAsse, avviando la cosiddetta Operazione Husky.
Nella zona fra Licata e Siracusa si riversarono 160.000 soldati; 4000 aerei da combattimento e da trasporto fornirono lappoggio dal cielo
mentre nel mare ci furono 285 navi da guerra, due portaerei e 2.775 unit di trasporto. Lo sbarco di sette divisioni in Sicilia fu la seconda pi
imponente operazione offensiva organizzata dagli Alleati nella seconda guerra mondiale, la pi vasta in assoluto nel settore del
Mediterraneo; soltanto con linvasione della Normandia (Operazione Overlord), si impieg un numero maggiore di uomini.
La Sicilia venne liberata in soli 39 giorni quando, il 17 agosto, le truppe Alleate entrarono a Messina dopo aver conquistato tutte le altre
importanti citt e costringendo i tedeschi alla fuga verso la Calabria.
Conferenza di Teheran (1943)
Conferenza tenutasi tra il 28 novembre e il 1 dicembre 1943 nella capitale dell'Iran, che vide per la prima volta insieme i leader delle
potenze alleate durante la seconda guerra mondiale: il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt, il premier sovietico Stalin e il
primo ministro britannico Winston Churchill.
Preceduta da un incontro dei due uomini politici anglo-americani con il leader nazionalista cinese Jiang Jieshi, (Conferenza del Cairo)
ebbe come oggetto la condotta da tenere nella fase finale della guerra e una prima definizione degli scenari postbelhci basati sullipotesi
della continuazione in tempo di pace. Della collaborazione avviata tra le maggiori potenze per combattere la Germania nazista.
Conferenza di Yalta (1945)
Vertice tenutosi durante la seconda guerra mondiale (4-11 febbraio 1945) tra il presidente USA Franklin Delano Roosevelt, il primo ministro
britannico Winston Churchill e il premier dell'URSS Stalin nei pressi di Yalta, in Crimea (Ucraina). Fece seguito alla conferenza di Teheran
svoltasi alla fine del 1943, e segn il momento di maggior unit tra gli Alleati.
La conferenza fu dedicata alla formulazione della strategia militare alleata per la fase conclusiva delle ostilit, e a stabilire alcune linee
guida per la definizione e il governo dell'ordine Postbellico.
L11 febbraio fu emanata la Dichiarazione di Yalta, in cui si affermava l'intenzione degli Alleati di "distruggere il militarismo e il nazismo
tedeschi", garantendo che la Germania non fosse mai pi in grado di turbare la pace mondiale; di "assicurare i criminali di guerra, a una
giusta e rapida punizione", di "esigere adeguata riparazione per la distruzione causata dalla Germania".
Nel documento si faceva anche riferimento alla decisione di dividere la Germania in quattro zone d'occupazione e di governarla per
mezzo di una coalizione centrale di controllo, con sede a Berlino (anche la Francia veniva invitata ad "assumere una zona di occupazione
e a partecipare alla commissione di controllo"). Si decise infine di istituire una commissione per le riparazioni di guerra, operante a Mosca.
Riguardo al ripristino dell'ordine in Europa, la dichiarazione affermava lintenzione dei firmatari di assistere i paesi liberati o ex satelliti delle
potenze dell'Asse in Europa nella formazione, attraverso libere elezioni, di governi democratici. Confermato il controllo dell'URSS sulla
Polonia orientale si dichiarava che a titolo di risarcimento la Polonia dovesse ricevere "sostanziali aggiunte territoriali a nord e a ovest",
ovviamente a spese della Germania, e si trattarono i confini dellItalia con Austria e Jugoslavia.
Un importante accordo raggiunto a Yalta, ma tenuto segreto prevedeva` che lUnione Sovietica dichiarasse guerra al Giappone entro
novanta giorni dalla fine delle operazioni in Europa, ricevendo in cambio, la porzione meridionale dell'isola di Sabalin, le isole Crili e il
controllo delle linee ferroviarie in Manciuria. Il testo dell'accordo fu reso noto nel 1947 e suscit molte critiche per le concessioni di
Roosevelt all'Unione Sovietica.
LONU e la Conferenza di San Francisco (1945)
Durante la conferenza di San Francisco fra il 25 aprile e il 26 giugno 1945 organizzata dai nemici della Germania fu decisa la realizzazione
di una Organizzazione internazionale basata sul reciproco ricoscimento della sovranit di ciascuno degli stati membri;
Dopo il fallimento della Societ delle Nazioni, nata all'indomani della guerra 1914-1918, ancora una volta alla fine della seconda guerra
mondiale, si fece strada l'idea di costituire un organismo capace di garantire la pace e la sicurezza, capace di discutere, affrontare e
risolvere le questioni a livello mondiale, data lormai globalit dei problemi. Nasceva quindi lOrganizzazione delle Nazioni Uite ONU,
assorbendo ed espandendo prerogative e compiti e risorse che erano gi state della SdN.
La firma della Carta delle Nazioni Unite avvenne a San Francisco il 26 giugno 1945.
Questa organizzazione ha registrato fallimenti e successi; il pi cospicuo dei fallimenti stato l'incapacit di impedire l'intervento militare
sovietico in Ungheria, mentre come successo stato l'arresto dell'aggressione in Corea.
Gli stati membri si impegnano a risolvere le controversie in modo pacifico, ad astenersi dalluso della forza, a sostenere le iniziative
dellONU e ad agire conformemente al suo programma.
I suoi scopi sono quelli di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni, promuovere la
cooperazione economica, sociale e culturale e favorire il rispetto dei diritti umani e delle libert fondamentali.
Conferenza di Potsdam (1945)
Vertice tra i leader USA, URSS, UK tenutosi dal 17 luglio al 2 agosto 1945, subito dopo la resa incondizionata della Germania, con l'obiettivo
di definire le modalit di attuazione degli impegni assunti dalle potenze alleate nel corso della conferenza di Yalta. Ne furono protagonisti
Truman, Stalin, Churchill, sostituito poi da Attlee, divenuto primo ministro proprio in quei giorni.
Le decisioni raggiunte al termine del lavori riguardarono essenzialmente la Germania.
Fino alla creazione di un nuovo governo permanente, l'amministrazione del paese veniva, trasferita ai comandanti militari di USA, URSS,
Gran Bretagna e Francia, per i problemi particolari delle ripettive zone doccupazione e, per le questioni nazionali a un Consiglio di
controllo alleato composto da rappresentanti delle potenze vincitrici. Fino al trattato di pace che ne avrebbe regolato definitivament la
sistemazione, i territori a oriente dei fiumi Oder e Neisse (vedi Nysa) venivano posti sotto giurisdizione polacca e sovietica. Si decise inoltre
che le quattro potenze occupanti, avrebbero ricevuto il pagamento dei danni di guerra dalle rispettive zone di occupazione, disponendo
un indennizzo aggiuntivo a favore dell'Unione Sovietica, che aveva subito nel proprio territorio danni di gran lunga maggiori.
Furono decise misure rigorose per scongiurare il pericolo che la Germania tornasse a minacciare la pace mondiale: fu imposto il disarmo, il
Partito nazionalsocialista di Hitler venne posto fuori legge, e ci si impegn ad avviare la denazificazione della classe dirigente politica ed
economica tedesca, denazificazione che in effetti ebbe poi scarsa applicazione. Molto vagamente ci si indirizz verso una ricostruzione
dell'economia tedesca che evitasse le concentrazioni tipiche del precedente regime, con un processo di sviluppo armonico in cui la
Germania sarebbe stata un soggetto unitario nonostante la provvisoria divisione in zone d'occupazine.
L'apparente successo della conferenza fu presto smentito dai molti contrasti sorti sull'attuazione degli impegni assunti, prime manifestazioni
dell'imminente Guerra Fredda.
Decolonizzazione
Termine con il quale si, indica il processo storico che nel XX secolo ha visto la conquista dell'indipendenza di quelle popolazioni, soprattutto
africane e asiatiche, ancora soggette al colonialismo e la costituzione di nuovi stati dallo smantellamento degli imperi coloniali.
Il processo di decolonizzazione si avvi alla fine della prima guerra mondiale con la nascita di forti movimenti nazionalisti e si svolse in pi
tappe, spesso attraverso violenti conflitti, concludendosi negli anni Settanta.
I Fattori della Decolonizzazione Un'ideologia antimperialistica era gi maturata nel XIX secolo, prevalentemente nei partiti d'ispirazione
socialista. Dopo il 1945 sia l'Unione Sovietica (Lenin aveva sollecitato gi nel 1917 l'insurrezione dei popoli contro i loro colonizzatori), sia gli
Stati Uniti, che non avevano mai conosciuto una vera e propria tradizione coloniale (con l'eccezione sostanziale delle Filippine, cui
concessero l'indipendenza nel 1946), favorirono per ragioni diverse la decolonizzazione.
L'URSS vedeva nei paesi in lotta per l'indipendenza dei potenziali alleati nel piano strategico di diffusione del socialismo, in un clima
internazionale sempre pi improntato alla politica dei blocchi contrapposti (vedi Guerra Fredda); Inoltre lo stesso Lenin defin il
colonialismo come fase suprema del capitalismo, quindi da combattere.
Gli USA dal canto loro, prima nazione a essersi affrancata dalla colonizzazione britannica, si ergevano a difensori del diritto
all'autodeterminazione dei popoli riconosciuto dalla Carta Atlantica del 1941.
D'altro lato Gran Bretagna e Francia, le due principali potenze coloniali, pur essendo uscite vittoriose dal secondo conflitto mondiale,
erano risultate indebolite e il loro prestigio era stato ridimensionato.
Oltre a ci, nel continente asiatico si verific un evento destinato ad influire notevolmente sugli assetti Politici degli altri paesi dell'Estremo
Oriente: con la vittoria dei comunisti di Mao Tze Tung nella guerra civile e la nascita della Repubblica Popolare Cinese (1 ottobre 1949),
la Cina divenne la nuova potenza asiatica deputata a sostenere i movimenti mdipendentisti di ispirazione comunista.
- 4 giugno 46-21 settembre 55: populista Peron presidente della Repubblica argentina;
- 15 ottobre: conclusione della Conferenza di pace a Parigi
Guerra di Indocina (1946-1954) e Vietnam (1973)
Nel sud-est asiatico il vuoto determinatosi con il crollo del Giappone fu colmato dagli anglo-americani, che dovettero affrontare il nodo
dei movimenti nazionalisti. L'area pi critica fu quella dell'Indocina, dove la dura colonizzazione francese aveva favorito lo sviluppo di un
forte movimento comunista indipendentista, guidato da Ho Chi Minh.
La prima guerra d'Indocina inizi il 23 novembre 1946 fra l'esercito coloniale francese che voleva reggere il proprio dominio sullindocina e
il movimento per la indipendenza del Vietnam, meglio noto come Viet Minh.
La guerra si concluder il 7 maggio 1954 con la sconfitta francese a Dien Bien Puh. A Ginevra si decise che il Vietnam rimanesse diviso in
due parti lungo la linea del 17 parallelo, l'una controllata dai vietnamiti (vietminh), l'altra dai francesi. Si concludeva la prima guerra
d'Indocina e si giungeva al nuovo assetto dell'intera regione: Vietnam del Nord (con capitale Hanoi), Vietnam del Sud (capitale Saigon),
Laos e Cambogia erano riconosciuti Stati indipendenti e sovrani e il dominio coloniale francese in Indocina aveva ufficialmente termine.
L'accordo deludeva sia il Vietminh, che nel negoziato guadagnava meno di quanto avesse conquistato in combattimento, sia il regime di
Bao Dai, che guardava con preoccupazione al disimpegno francese, ma la logica delle grandi potenze aveva la forza dei
condizionamenti politici e militari. Nonostante questo accordo, le ultime truppe francesi si ritirarono dall'Indocina solo nell'aprile 1955.
Dal 1954 al 1960 Ho Chi Min fonda la societ comunista nel Nord ed invia soldati vietcong nel Sud. Nel frattempo linfluenza USA nella
regione aveva sostituito quella francese, mentre il governo sovietico sosteneva la guerriglia filo-comunista dei Vietcong.
Il Vietnam divenne il centro di una guerra terribile (1965-1973), che oppose i Vietcong al pi potente esercito del mondo.
La guerra si concluse nel 1973 con la sconfitta statunitense e la nascita della Repubblica Socialista del Vietnam.
La Dottrina Truman (1946-1947)
I tentativi sovietici di estendere la propria influenza in Iran e in Turchia e le posizioni di Stalin (1946) confermavano 1'inconciliabilit tra i
sistemi comunista e capitalista, sciogliendo gli ultimi dubbi statunitensi circa le reali possibilit di cooperazione con gli ex alleati.
Quando nel marzo del 1946 il presidente USA Truman annuncia una sua Dottrina di impegno americano a "difendere i popoli liberi" contro
lespansione del comunismo, il deterioramento dei rapporti USA - URSS aument al punto tale da far coincidere levento come linizio della
guerra fredda. Enunciando nel marzo del 1947 la dottrina Truman in difesa dei diritti di libert e autonomia dei popoli, il presidente USA
inaugur la politica di contenimento, del pericolo sovietico inviando aiuti economici e militari a nazioni (come la Grecia e la Turchia, le
prime a beneficiarne) che per la loro instabilit interna erano particolarmente esposte alla propaganda comunista e alle mire
espansionistiche di Mosca, confermando lintereessamento USA alle sorti europee.
Dopo la seconda guerra mondiale, i due paesi erano entrati, nella sfera d'influenza della Gran Bretagna, che tuttavia sin dal 1946 trov
crescenti difficolt ad assicurare loro un'adeguata assistenza economica e militare. L'amministrazione Truman decise cos di intervenire e,
nel suo, discorso al Congresso, il presidente afferm l'intenzione degli USA di aiutare ogni popolo libero, a resistere ai tentativi di
asservimento operati da minoranze interne o da potenze straniere.
1947 - L'ONU decide la divisione della Palestina tra Arabi ed Ebrei;
- 5 giugno: Piano Marshall aiuti USA x diffondere capitalismo e soffocare comunismo
- nasce il Cominform per contrapporsi a piano Marshall.
Questo progetto per sposato solo dalla Francia e dai paesi del Benelux che infatti nel marzo 1948 firmeranno il Patto di Bruxelles.
Truman molto contento perch, pur volendo impegnarsi di pi in Europa, in questo momento deve essere cauto perch il 1948 anno di
elezioni e i sondaggi dicono che avr difficolt a essere rieletto.
In questo quadro comincia a muovere i suoi primi passi l'europeismo, anche se tutto avviene in un clima di guerra fredda e che perci
l'europeismo, inteso come cammino verso l'Europa unita, non pu non risentirne. Per esempio si ritiene che l'OECE (l'organismo che
coordinava gli aiuti del Piano Marshall) sia la prima vera tappa verso l'integrazione , perch i paesi europei, all'interno di questo organismo,
decidevano insieme di che cosa avevano bisogno per poi dirlo agli americani. Per anche vero che non tutto pu essere spiegato alla
luce della guerra fredda, che furono anche gli uomini che credevano nell'Europa unita e le idee europeiste a contare molto.
1948 Blocco di Berlino attuato dallURSS in risposata alla politica di unificazione alleata delle proprie zone di occupazione. Il tentativo di
affamare la citt sottraendola ai rifornimeti di ogni tipo fallisce per il ponte aereo attivato dagli occidentali.
1949 Unificazione della Germania Occidentale e dichiarazione di indipendenza.
1949 - 20 gennaio 1949-20 gennaio 1953: seconda presidenza Truman;
- 25 gennaio: nasce a Mosca il Comecon;
- 4 aprile: nasce a Washington il Patto Atlantico NATO;
- 1 ottobre a Pechino proclamata la Repubblica Popolare Cinese;
- In Germania nascono le Repubbliche Federale e Democratica;
La NATO - Il Patto Atlantico (1949)
Sulla spinta della crisi del blocco di Berlino del giugno 1948 - maggio 1949, le nazioni occidentali si rendono conto che necessario
potenziare lUnione Occidentale nata con il Patto di Bruxelles cercando di estenderlo agli USA.
Il 4 aprile 1949 a Washington si giunge cos alla creazione della NATO (Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico).
1. La GB vuole allargare il Patto di Bruxelles agli USA, cos da diventare sempre di pi i mediatori tra USA e Europa.
2. In Francia pensano di essere loro il punto centrale di tutta la futura alleanza militare e questo per loro tanto pi importante dal
momento che la Germania stata ricostituita.
3. Gli USA sono disposti a partecipare ma vogliono assolutamente che gli europei si organizzino e siano autonomi.
Quindi i paesi europei devono prima costituire un organismo al quale, poi gli USA aderiranno.
Gli USA preferiscono questa soluzione, perch in questo modo avranno molti meno problemi con gli isolazionisti che sono molto forti nel
Congresso, con l'opinione pubblica e, diplomaticamente, con la stessa Unione Sovietica. Per gli americani si rendono subito conto che il
patto di Bruxelles assolutamente debole e inadeguato dal punto di vista militare per fronteggiare la minaccia sovietica e chiedono
subito che esso venga allargato ad altri paesi europei.
L11 giugno 1948 Truman presenta la Risoluzione Vanderberg: questo atto considerato importantissimo perch rappresenta una svolta
fondamentale nella politica estera americana. In pratica diceva che gli Stati Uniti erano pronti ad aderire a patti difensivi regionali che
contribuissero anche alla sicurezza nazionale degli stessi Stati Uniti.
Dopo l'approvazione di questa risoluzione cominciano i negoziati tra i paesi del Patto di Bruxelles, gli USA e il Canada. Ovviamente furono
dibattuti tantissimi aspetti militari ma quelli che a noi interessano sono quelli politici:
Questione tedesca: importantissima sia per i riflessi sulla Francia che su tutta l'alleanza stessa. Senza la Gerimania l'Europa
debolissima. Senza la Germania un'organizzazione militare difensiva europea non ha senso. Ma la rinascita tedesca incontra
l'opposizione francese. Ecco allora che la presenza degli Stati Uniti fondamentale anche per diminuire le paure francesi.
Quali partecipanti? Solo quelli che saffacciano sull'atlantico? Molti altri paesi sono importanti: la Spagna contesa fra il consenso
USA e la contrariet di altri paesi europei a causa della dittatura. Poi ci sono la Grecia e la Turchia che fanno gi parte dal 1948 del
sistema difensivo americano ma che non c'entrano niente con l'area atlantica. La Svezia e la Svizzera che gli USA vorrebbero dentro
ma che invece non vogliono entrarvi. Il paese che comport pi problemi fu proprio l'Italia:
Alcuni dissero che era un paese ancora non abbastanza democratico (ma poi venne invitato il Portogallo).
Altri dicevano che era un paese mediterraneo e che non si doveva allargare in questo modo l'alleanza.
Ma la presenza dell'Italia era molto importante, senza il trattato sarebbe stato solo "marittimo" e "atlantico".
In caso di mancanza dell'Italia il ruolo centrale sarebbe stato della GB e la Francia avrebbe assunto una posizione pi periferica.
A parte Francia e Portogallo tutti gli altri stati erano protestanti, il che avrebbe reso pi difficile ottenere il favore della Santa Sede.
Escludendo l'Italia allora bisognava escludere anche la strategica Algeria.
Chi beneficiava maggiormente della presenza italiana era la Francia e infatti non casualmente fu proprio l'ambasciatore francese a
Washington, Bonnet a dire che, se l'Italia non entrava non sarebbe entrata neppure la Francia.
Contenuto del trattato: Alleanza difensiva.
In caso di aggressione per la difesa reciproca non automatica perch ciascuna parte decide autonomamente come rispondere
all'attacco. Questo un punto di diversit con il patto dell'Unione Occidentale (o patto di Bruxelles) perch l invece si diceva che in caso
di aggressione le parti erano obbligate ad aiutarsi subito a vicenda). Questo limite viene introdotto dagli Stati Uniti perch il Senato
americano che decide se entrare in guerra o meno, e quindi non potevano impegnarsi all'obbligo di una difesa reciproca immediata ma
dovevano lasciarsi uno spazio di tempo.
Unione Sovietica: Dallascesa all'implosione. (1949-1991)
Alla fine della seconda guerra mondiale emersero dei contrasti tra le superpotenze che diffidavano 1una dell'altra. Il mondocos si divise
in due blocchi contrapposti guidati da USA e URSS. Questa scelta, consent di evitare una guerra tra le superpotenze che tuttavia si
affrontarono attraverso i conflitti locali e nella guerra fredda.
Nel 1949 anche 1'Urss riuscita a costruire la bomba atomica ed iniziato il cosiddetto equilibrio del terrore. Negli anni della guerra
fredda esplosero gravi crisi internazionali il caso pi grave si verific quando i russi installarono dei missili nell'isola di Cuba, che poi
dovettero ritirare a seguito della reazione americana. Dopo la morte di Stalin la distensione dei rapporti internazionali fu favorita dal nuovo
capo di Stato sovietico Nikita Kruscv . Egli denunci anche i crimini (purghe) di Stalin e avvio un programma per modernizzare 1'Urss.
Kruscev per non rinunci a mantenere un rigido controllo sugli stati satelliti come dimostr la repressione dellUngheria.
Anche il presidente degli Stati Uniti Kennedy favor la distensione, si impegn all'interno per superare le discriminazioni verso i neri. Kennedy
per venne assassinato a Dallas nel 1963.
La distensione e le tensioni tra i due blocchi si sono alternate sino al crollo dei regimi comunisti.
Questo crollo si verificato tra il 1989 e i11991 quando la stessa Urss stata sostituita della CSI, un nuovo organismo che ha rifiutato i
principi del comunismo. A nulla valso il tentativo di Gorbaciov che ha cercato di evitare il crollo dell'Urss attraverso un programma di
riforme, noto con il nome di perestrojka.
Con il crollo dell'Urss la guerra fredda veramente finita ed iniziato "il terzo dopoguerra che per stato caratterizzato da frequenti
conflitti locali per cui stato definito l'epoca del disordine mondiale.
Situazione in questi anni in America Latina
1. Patto di Rio (agosto 1947): trattato interamericano di assistenza reciproca = riconosce il controllo diplomatico statunitense sul
continente americano. E' il patto atlantico dell'America Latina.
2. OSA (1948): Viene creata tra i paesi dell'America Latina e gli USA = formalizzazione di un nuovo sistema di rapporti sotto tutela
americana.
3. Non sempre i rapporti dei paesi dell'America Latina con gli USA sono tranquilli anche perch la maggior parte di essi ha governi
nazionalisti, autoritari e populisti. Ma problemi grandi non ce ne furono mai anche perch nessuno di questi paesi era attaccato dal
comunismo.
E' nel 1953 che gli USA cominciano a rendersi conto che bisogna fare di pi verso 1'America Latina perch soprattutto nei paesi pi poveri
del Centro America la propaganda comunista pu facilmente attecchire. In quest'ottica della paura dell'infiltrazione comunista va vista
l'operazione della CIA che porta all'instaurarsi in Guatemala, nel 1954, di un governo favorevole agli USA (quello precedente stava
danneggiando gli interessi della United Fruit Company)
Gli accordi di pace della II guerra mondiale
La fine delle ostilit non fu seguita a breve distanza dai trattati di pace, quelli che vennero stipulati furono datati in periodi molto successivi:
(1947) Trattati di Parigi del 10 febbraio 1947 per Italia, laddove l'Italia cedeva l'Istria e parte della Venezia Giulia alla Jugoslavia.
Nello stesso ambito si definirono le spettanze per Romania, Bulgaria, Ungheria e Finlandia;
(1951) Trattato di San Francisco dell'8 settembre 1951 per il Giappone (a cui non partecip l'URSS);
(1955) Trattato di Stato del 15 maggio 1955 per l'Austria che insieme alla Cecoslovacchia riottenne l'indipendenza..
La Germania, privata di una buona parte dei territori sul confine orientale (Prussia orientale, Pomerania e Slesia, cedute alla Polonia),
venne divisa in due repubbliche, la Repubblica Federale Tedesca e la Repubblica Democratica Tedesca, mentre Berlino risult a sua volta
divisa fra gli ex alleati in quattro settori.
Come conseguenza degli accordi di Yalta (4-12 febbraio 1944) e di Postdam (17 luglio - 2 agosto 1945) si stabil linfluenza parziale o totale
dellURSS nei paesi dellEuropa orientale (Polonia, Romania, Bulgaria, Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Albania) che lArmata rossa
aveva liberato dalla dominazione tedesca, mentre lItalia e la Grecia, con tutte le altre nazioni occidentali, sarebbero dovute rimanere
sotto linfluenza alleata.
La carta d'Europa mut profondamente. Le maggiori annessioni furono realizzate dallUnione Sovietica la quale aggiunse alle terre
occupate tra il 1939 e il 1940 (Galizia, Estonia, Lettonia e Lituania) la Polonia orientale. Quale compenso per tale perdita il nuovo governo
polacco ricevette dalla Germania lampia fascia territoriale comprendente importanti centri quali Stettino e Breslavia nonch Danzica e il
suo territorio, ad eccezione di Konigsberg passata allUnione Sovietica con il nome di Kaliningrad (da M.J. Kalinin, tra il 1922 e il 1946 uno
dei massimi responsabili del governo sovietico).
Primi passi dell'Alleanza atlantica NATO (1949).
Dal 1949 anno di fondazione fino al 1950 l'azione della NATO si concretrzzo, grazie specialmente al contributo statunitense, nell'aiuto agli
altri paesi membri. Con lo scoppio della guerra di Corea nel giugno del 1950, negli Alleati si diffuse la convinzione che l'Europa potesse
essere minacciata dall'espansionismo dell'URSS. Tale preoccupazlone port all'istituzione non sola di un sistema di comando militare, ma
anche all'allargamento dell'Organizzazione, con l'ingresso di Grecia e Turchia nel 1952 e della Germania Occidentale nel 1955, dopo un
complesso negoziato in base al quale si stabil che quest'ultima non potesse disporre di armi nucleari, biologiche o chimiche.
Durante il primo decennio di esistenza, la NATO, dominata dagli Stati Uniti, fu funzionale a garantire la sicurezza dell'Europa occidentale
durante la ricostruzione del suo apparato economico e del suo sistema politico.
Nel 1966, in seguito alla mutata situazione politica internazionale, la Francia di Charles De Gaulle usc dall'Organizzazione per il trattato (ma
non dall'Alleanza), causando una riorganizzazione del sistema militare, della NATO sul territorio europeo.
Anche la Grecia usc dalla NATO nel I974, in seguito alla crisi di Cipro che la opponeva alla Turchia, per rientrarvi nel 1980.
Politica dei blocchi (1945-1991)
Strategia politica internazionale, caratterizzata dalla divisione del mondo in due blocchi contrapposti, l'uno guidato dagli USA l'altro
dall'URSS, tra il 1945 e il 1991.
Le Sfere d'influenza Le basi della divisione del mondo in sfere d'influenza furono poste, verso la fine della seconda guerra mondiale, nella
Confenza di Yalta (4-11 febbraio 1945), dove di fatto si accett che nell'Europa orientale liberata dall'Armata Rossa (in primo luogo, in
Polonia) si instaurassero, governi controllati dai comunisti. Per il presidente statunitense Franklin Delano Roosevlt era prioritario spingere
l'URSS contro il Giappone e garantirsi un'intesa con Stalin sull'ordine mondiale postbellico.
Dalla Guerra Fredda alla coesistenza pacifica Prevalse invece la Guerra Fredda, con i corollari della politica del containment
(contenimento) e 1'impegno americano a "difendere i popoli liberi" (dottrina Truman).
In Grecia l'intervento militare GB appoggiato da USA port alla sconfitta l'insurrezione comunista e restaur il governo monarchico.
In Italia e in Francia pressioni statunitensi imposero l'uscita dei partiti di sinistra dai governi.
L'URSS non intervenne n a sostegno del Partito comunista greco n altrove. In compenso non vi fu il minimo cenno di intervento
occidentale a favore delle rivolte operaie di Berlino e di Poznan, in Polonia nel 1953 o in occasione della rivoluzione ungherese del 1956.
Nel frattempo i blocchi formatisi intorno alle due superpotenze USA e URSS, entrambe ormai dotate di armi atomiche, avevano assunto la
forma di patti militari, il Patto Atlantico 1949 e il patto di Varsavia 1955.
La distensione e la dottrina krusceviana della coesistenza pacifica, pur attraverso momenti di tensione (come la crisi dei missili a Cuba nel
1962), attenuarono le diffidenze e introdussero forme di consultazione diretta tra Mosca e Washington; ma, se incoraggiarono la
convinzione che la guerra nucleare non era l'inevitabile sbocco del confronto tra i due sistemi, confermarono essenzialmente la linea del
rispetto delle reciproche sfere di influenza, cio la sostanza della politica dei blocchi. L'URSS ebbe mano libera nella repressione della
Primavera di Praga, gli USA poterono eliminare senza interferenze il pericolo comunista nell'America latina,
Fine dei Blocchi Caduta del Muro di Berlino il 9 novembre 1989. Il governo della Germania dellEst (Repubblica Democratica Tedesca)
abrog il divieto di recarsi o stabilirsi nella Repubblica Federale Tedesca. In poche ore migliaia di tedeschi dell'Ovest come dell'Est
accorsero in massa al Muro che li aveva divisi per 28 anni. Edificato nel 1961 dal governo dell'Est, il Muro venne infine smantellato dai
cittadini di entrambi i paesi.
CONSIGLIO dEUROPA (1949)
Organizzazione internazionale dei paesi europei, costituita a Londra il 5 maggio 1949 con l'obiettivo di raggiungere una maggiore
integrazione tra i propri membri sulla base di un patrimonio di tradizioni comuni, tra cui la libert politica.
Il Consiglio d'Europa, che ha sede a Strasburgo, fu la prima struttura europea creata dopo la seconda guerra mondiale.
Oltre ai dieci paesi fondatori (Belgio, Danimarca, Francia, GB, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi e Svezia), hanno
successivamente aderito al Consiglio altri trenta paesi: Grecia (1949, ritiratasi dal 1969 al 1974), Germania, Islanda e Turchia (1950; sospesa
nel 1981 e riammessa nel 1984), Austria (1956), Cipro (1961), Svizzera (1963), Malta (1965), Portogallo (1976), Spagna (1977), Liechtenstein
(1978), San Marino (1988), Finlandia (1989), Ungheria (1990), Polonia (1991), Bulgaria (1992), Estonia, Lituania, Slovenia, Repubblica Ceca,
Slovacchia e Romania (1993), Andorra (1994), Albania, Lettonia, Macedonia, Moldavia e Ucraina (1995), Croazia e Russia (1996).
Il Consiglio d'Europa era unOrganizzazione occidentale fino agli inizi degli anni Novanta; poi, con l'ingresso di molti paesi prima facenti
parte del blocco orientale, il Consiglio diventato il maggiore strumento per sostenere la cooperazione tra i paesi occidentali e orientali
d'Europa e per assicurare la sicurezza e la stabilit sul continente europeo.
Organizzazione Il Consiglio composto da un Segretariato (organo esecutivo di tre membri), un Comitato dei ministri, formato dai ministri
degli Esteri dei paesi membri, un'Assemblea parlamentare formata da 286 rappresentanti dei parlamenti nazionali e da un Congresso delle
autorit locali e regionali, anch'esso formato da 286 membri. I poteri del Consiglio d'Europa non sono vincolanti: le risoluzioni adottate
dall'Assemblea devono essere approvate a maggioranza dal Consiglio dei ministri prima di essere indirizzate agli stati membri, i quali
conservano per la propria sovranit nazionale.
Ruolo del consiglio Le principali funzioni del Consiglio d'Europa sono quelle di:
favorire la democrazia;
1956 - 14-15 febbraio: XX congresso Chruscv denuncia purghe di Stalin;- fine Kominform
- 1 marzo: dichiarazione francomarocchina sull'indipendenza del Marocco.
- 10 marzo: in Tunisia si dichiara indipendente nell'ambito dell'interdipendenza;
- 16 luglio: Crisi e nazionalizzazione del canale di Suez.
- 23 ottobre-13 novembre: insurrezione anticomunista in Ungheria, repressa dai Russi;
- 29 ottobre-6 novembre: IIa guerra arabo-israeliana (Israele, Francia, UK vs Egitto).
Il Terzo Blocco dei paesi non allineati(1955)
Nel 1955 si formava un terzo blocco, costituito da paesi non allineati (Jugoslavia, Egitto, India e altri paesi appartenenti al cosiddetto Terzo
Mondo) deciso a non accettare che lo scontro tra USA e URSS condizionasse tutto il pianeta.
La Conferenza di Bandung (1955) dei paesi afroasiatici e la Conferenza di Belgrado (1961), politicamente guidata principalmente dalla
Jugoslavia di Tito, dall'India di Nehru e dall'Egitto di Nasser, inaugurarono difatti una nuova fase internazionale, in cui ai blocchi (USA-URSS)
contrapposti si affiancava un movimento "non allineato" che si proponeva di lottare per lo sviluppo economico-sociale dei paesi membri.
Crisi di Suez (1956)
Conflitto che oppose tra il 29 ottobre e il 6 novembre 1956 GB, Francia e Israele all'Egitto. La causa iniziale della crisi fu la nazionalizzazione
della Compagnia del canale di Suez (anglo-francese) da parte del presidente egiziano Gamal Abdl Nasser i1 26 luglio 1956.
Il primo ministro britannico Anthony Eden credette che l'azione di Nasser potesse minacciare le risorse di petrolio inglesi nel golfo Persico e il
commercio con l'Estremo Oriente, del quale il canale di Suez costituiva un punto nevralgico. Venne ordinato ai comandanti inglesi di
organizzare una spedizione militare in Egitto e anche la Francia, ugualmente preoccupata dell'azione di Nasser, ma ancor di pi dal flusso
di armi egiziane verso l'Algeria (allora in piena guerra di liberazione dal dominio coloniale francese), si un alla Gran Bretagna.
Nonostante il disaccordo con il presidente americano Eisenhower, favorevole a una soluzione diplomatica, Gran Bretagna e Francia
intensificarono i preparativi militari e coinvolsero lo stato di Israele, il cui esercito attacc di sorpresa l'Egitto nella penisola del Sinai (29
ottobre 1956). Segu un attacco aereo da parte della Gran Bretagna e lo sbarco di truppe anglo-francesi in territorio egiziano.
L'URSS reag minacciando di intervenire in difesa dell'Egitto. Come rappresaglia questo invi 40 navi a bloccare completamente il canale.
Gli Stati Uniti proposero una risoluzione, accolta all'unanimit dalle Nazioni Unite, per il cessate il fuoco: il ritiro immediato delle truppe
straniere dall'Egitto, che dovevano avvenire sotto la supervisione di una forza d'emergenza dell'ONU.
Colpita da una grave crisi finanziaria, aggravata dalla penuria di petrolio dovuta al blocco del canale che impediva regolari rifornimeriti
dal Medio Oriente, la Gran Bretagna fu costretta a capitolare, seguita da Francia e Israele. Nel marzo del 1957 il canale fu riaperto al
traffico. La crisi di Suez segn il debutto della supremazia di Stati Uniti e Unione Sovietica nella risoluzione delle controversie internazionali.
La rivolta ungherese (1956)
Dal 1945 al 1949 il popolo ungherese pi volte, cerc di esprimere delle scelte diplomatiche ma inutilmente. Il tutto fu sempre manipolato
da Mosca e dai suoi lacch ungheresi. Nel 1949 infatti un governo comunista riusc ad affermarsi, mal sopportando le richieste di giustizia e
libert avanzate dal cardinale Mindszenty a nome di un intero di un intero popolo. Soffocata quella voce con unignobile ergastolo, i
comunisti regnarono ignobilmente attivandosi per evitare che altri leaders dellEuropa Orientali seguissero lesempio del traditore
jugoslavo Tito. Cominciarono cos una serie di processi, avvelenamenti e arresti, con lo scopo di asservire i capi delle nazioni satelliti in
maniera assoluta e cieca. In Polonia Gomulka venne incarcerato, giustiziati furono invece il bulgaro Kostov ed il rumeno Patrascanu.
In Ungheria, Rajk pag con la vita i servigi resi a Mosca. Il suo successore Rakosi, martirizz per quasi quattro anni il popolo ungherese.
Le sofferenze dei magiari salleviarono lievemente dopo la morte di Stalin, quando su direttiva di Mosca, Rakosi affid la guida del
governo ad Imre Nagy, ma conservando la ben pi importante carica di segretario del partito, continu ad ostacolare lopera di Nagy
fino a farlo espellere dal partito nel 1955.
In seguito a Mosca nel Febbraio del 1956, la condanna dello stalinismo espressa da Kruscev durante i lavori del XX congresso del Pcus,
animarono gli Ungheresi pi attivi, come quelli del circolo Petofi, che chiesero la riabilitazione di Rajk ed il ritorno di Nagy al governo.
Rakosi rispose con lunico linguaggio che conosceva, quello della violenza, tanto brutalmente da costringere gli stessi Russi a sostituirlo con
Geroe. La decisione non poteva accontentare gli insorti, Geroe era un fedelissimo di Rakosi, per cui continuarono ad avanzare le loro
richieste, Geroe dovette cedere e riabilitare Rajk. Durante i funerali di stato in onore del defunto leader, guidati da Imre Nagy,
parteciparono 300.000 persone.
Il 23 Ottobre 1956, unimmensa folla scende nelle strade di Budapest. E La sete di libert a guidarla. Quella stessa notte la statua di Stalin
abbattuta. Geroe affida a Nagy la guida del governo, ma nello stesso tempo richiede lintervento dellArmata Rossa. Poche ore dopo i
carri armati russi entrano a Budapest la polizia segreta comincia a sparare sulla folla. Budapest sale sulle barricate, inizia la caccia ai
traditori al soldo di Mosca. Geroe si dimette da segretario del partito, sostituito da Kadar. Lo stesso giorno il colonnello Pal Maleter
sunisce agli insorti lo seguono vasti settori dellesercito ungherese, la rivolta sestende ormai a tutta la nazione. Il 29 Ottobre, i Russi
abbandonano Budapest, la rivoluzione ha vinto. LUngheria libera, A capo del governo insurrezionale posto Imre Nagy, un comunista
preferito a Dudas, uno dei leaders della rivolta, per giungere a una mediazione con Mosca.
Nagy fa sue le richieste degli insorti: elezioni, neutralit e denunzia del patto di Varsavia, i Russi si dicono disposti a trattare. I carri armati
sovietici, intanto, stanno bloccando le frontiere magiare, linconsapevole Ungheria stretta in una morsa dacciaio.
I Russi avevano per solo finto di voler trattare, durante i colloqui, i soldati sovietici arrestano Pal Malater. La situazione precipita, Kadar
chiede lintervento dellArmata Rossa, Nagy, alla radio, denuncia lignobile tradimento russo. Allalba del 4 Novembre 25.000 carri armati e
75.000 sovietici si preparavano ad attaccare Budapest. Una raffica di mitra rompe improvvisamente il silenzio, i boati dei cannoni sovietici
la zittiscono immediatamente, ma gi troppo tardi, una pioggia di fuoco sabbatte sulle truppe dellinvasore, inizia la drammatica
poesia dei mitra contro i carri armati. Dopo quattro giorni di resistenza allinvasione sovietica, ormai allo stremo i patrioti sono catturati, e (i
pi fortunati) uccisi. LEuropa e il mondo erano rimasti inermi a cotanta barbarie.
Pi di 200.000 Ungheresi abbandonarono la loro patria, chi rimase fu processato, torturato e giustiziato, senza piet. Il 17 giugno 1957, dopo
una serie di vili doppi giochi, Maleter e Nagy furono, in segreto, fucilati dai sovietici. Budapest la citt ferita, ma non uccisa, stava, ormai,
tornando lentamente alla normalit. Lalba della libert si sarebbe levata sulla citt del Danubio solo trentanni dopo.
Gli anni della Coesistenza Pacifico - Competitiva: 1956-1961.
Gli eventi in Ungheria dimostrano che la prima distensione finita, che lURSS sempre aggressiva e cattiva , ma Suez dimostra a sua volta
che nessuno vuole tornare ai tempi della guerra fredda pi dura, cio al clima che c'era negli anni 1947-1953.
La crisi di Suez viene gestita insieme da Urss e Usa per la prima volta d'accordo, da questo momento il sistema eurocentrico multipolare
non esiste veramente pi, Gb e Francia, le grandi potenze coloniali europee si sentono dire per la prima volta esplicitamente di ritirarsi e
lasciar perdere. URSS e USA trovano un modo di dialogare direttamente.
Dopo il 1956 le due superpotenze si rendono conto che nessuna delle due pronta a prevalere sull'altra e che quindi l'unica formula per
sopravvivere riconoscersi l'un l'altra (coesistenza pacifica), pur sempre in un contesto di antagonismo (competizione).Ecco perch si
dice che da questo momento nasce il SISTEMA BIPOLARE, i cui due attori prendono il nome di superpotenze.La formula viene usata per la
prima volta dai sovietici ma gli americani ne condividono presto in pieno i contenuti.
L'antagonismo e accettato in tutti i settori eccetto quello dei due blocchi la cui invulnerabilit, come appunto la crisi di Ungheria ha
dimostrato, non pu essere messa in discussione.
Una sorta di regola tacita che n Mosca n Washington infrangeranno mai nei decenni seguenti.
Dove si svolge allora la competizione?
1) Nel settore degli armamenti e soprattutto, della corsa al nucleare.
2) Nell'esportare il proprio modello politico, economico, sociale e culturale nei paesi che si stanno avviando all'indipendenza.
In questi anni il processo di decolonizzazione un fenomeno di straordinaria importanza che irrompe in maniera prepotente nei
meccanismi dei rapporti tra le due superpotenze.
Il Trattato di Roma e la CEE (1957)
Istituiva il 25 marzo 1957 la Comunit Economica Europea (CEE); questo trattato recepiva sostanzialmente le idee del piano Schuman:
prevedendo l'abolizione nel giro di dodici anni di ogni ostacolo nel commercio fra i sei membri fondatori della CECA (Italia, Francia, Belgio,
Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania Federale). Operativa dal 1 gennaio 1958.
EURATOM European Atomic Energy Community (1957)
La Comunit europea per l'energia Atomica, lorganizzazione per 1a promozione e lo sviluppo dell'energia nucleare a scopo non
militare tra alcuni paesi della Comuni economica europea. Istituita con un trattato firmato a Roma nel 1957 lEuratom divent operativa
dal 1 gennaio 1958, promuovendo progetti di ricerca presso l'istituto centrale di ISPRA, in provincia di Varese, in collaborazione con centri
situati in altri paesi.
Organismi e date
Consiglio dEuropa = 5 maggio 1949
Piano Shuman
=
1950
CECA
=
1951
CED
= 27 maggio 1952 Trattato di Parigi (ex piano Pleven)
UEO
= 21 ottobre 1954 sostituisce la CED
CEE
= 25 marzo 1957 (Trattato di Roma) diventata oggi UE (Unione Europea)
EURATOM
= 25 marzo 1957 (Trattato di Roma) operative dal 1 gennaio 1958
La ripresa degli armamenti (anni 70)
Iniziati can i positivi risultati raggiunti durante i Negoziati sulla limitazione delle armi strategiche, (SALT 1), gli anni Settanta si caratterizzarono,
in seguito, per una forte ripresa della corsa agli armamenti, cui la NATO contrappose una politica che, pur perseguendo il dialogo con
l'Unione Sovietica mirava a rafforzare il sistema di difesa dei paesi membri. Tale politica, traducendosi nel dispiegamento di missili balistici
a portata media (euromissili), provoc sia una protesta dei movimenti pacifisti nei paesi dell'Europa occidentale, sia una forte tensione con
l'Unione Sovietica, sia, infine, un grosso dibattito all'interno della NATO. Infatti, il dispiegamento degli euromissili, presentato dagli USA come
una garanzia supplementare di sicurezza, nella misura in cui materializza la possibilit di un conflitto limitato all'Europa; fu interpretato da
alcuni paesi come una tattica mirante a impegnare l'Unione Sovietica nella riorganizzazione del suo arsenale bellico europeo e ad
attenuare di conseguenza la minaccia rappresentata, per gli Stati Uniti, dai missili intercontinentali.
La firma del Trattato sulle armi nucleari di medio raggio del 1987 (Controllo internazionale degli armamenti), la fine del patto di Varsavia,
seguita alla dissoluzione dell'URSS e la riunificazione tedesca, segnando la vittoria della NATO, nel lungo conflitto della Guerra Fredda,
aprirono anche una fase di incertezza sulla sua funzione.
Crisi di Berlino (1958 1961)
In tale periodo di difficile coesistenza pacifico-competitiva, Cruschev si trovava ulteriormente in difficolta diviso tra le spinte interne
allintransigenza e il non compromettere il cammino verso la distensione.
di questo periodo il Vertice di Vienna (1961) fra lo stesso Kruschev e Kennedy sulla questione di Berlino.
In conseguenza a tale incontro Krushev decide il 13 agosto 1961 la costruzione del Muro di Berlino, considerata quale soluzione
compromesso.
La Decolonizzazione in Asia
Durante la seconda guerra mondiale, il Giappone aveva occupato vaste zone degli imperi coloniali europei in Asia, infliggendo un duro
colpo al mito della superiorit della razza bianca.
Lo svilupparsi di un nazionalismo antioccidentale, in un primo tempo strumentalizzato dalle mire imperialistiche giapponesi, al termine del
conflitto mondiale imped alle potenze coloniali europee di rientrare in possesso dei loro vecchi domini.
Molto complesse furono le vicende che portarono i paesi della penisola indocinese all'indipendenza dalla Francia, e che proseguirono
anche dopo i il ritiro dei francesi. Vietnam, Cambogia e Laos nacquero nel 1954 dalla frammentazione della dominazione coloniale
francese, dopo un lungo conflitto che vide soprattutto il Fronte dell'indipendenza del Vietnam infliggere una pesante sconfitta all'esercito
francese (guerra di Indocina).
Dopo il crollo dell'impero ottomano (nel 1922) i paesi arabi nordafricani e del Medio Oriente vennero assoggettati o affidati in mandato a
Gran Bretagna e Francia (l'Italia controllava la colonia della Libia).
La Libia attenne l'indipendenza, grazie all'ONU, nel 1951.
L'Algeria, considerata dalla Francia territorio metropolitano e non colonia, conquist l'autonomia solo dopo anni di guerra (Guerra
d'Algeria) combattuta dal Fronte di liberazione nazionale (FLN).
Anche in Marocco e Tunisia si costituirono movimenti nazionalistici che, nonostante le repressioni della Francia, nel 1956 portarono quei
paesi all'indipendenza.
In Congo nel 1960, il Katanga, zona ricca di diamanti, decise di separarsi. A questo punto una parte del Governo chiese aiuto agli USA e
unaltra parte alla Cina e allURSS. La questione venne allora portata in sede ONU che decise di mandare i caschi blu che nel 1964
riportarono la pace.
Esiti della Decolonizzazione Il processo di decolonizzazione ha avuto degli esiti incerti e controversi. Spesso impreparati all'indipendenza, i
nuovi stati si sono trovati di fronte a enormi problemi di varia natura (politica, economica, etnica, religiosa), che le amministrazioni coloniali
non avevano saputo o voluto affrontare. Ricchi di risorse naturali ma con pochi strumenti per sfruttarle, sono rimasti soggetti alle grandi
potenze occidentali che spesso allo scopo di salvaguardare i propri interessi economici e strategici, hanno ostacolato la costituzione di
classi dirigenti e istituzioni rispondenti alle esigenze locali .
Accordi di Ginevra 1954
Negli incontri di Ginevra erano presenti americani, cinesi, francesi, vietminh e vietnamiti (cio del sud) pi un inviato del Laos e uno della
Cambogia e chiaramente i sovietici. Lindocina viene diviso in due parti lungo il 17 parallelo in attesa che entro due anni vengano tenute
delle libere elezioni che riunifichino il paese.
Per i francesi una grossa vittoria perch gi sconfitti sul campo di battaglia in teoria avrebbero dovuto ritirarsi punto e basta. Per i
vietminh era una sconfitta perch comunque una parte del paese, il sud, per il momento era fuori del loro controllo e inoltre essi rimasero
malissimo del fatto che la Cina in quei negoziati non li appoggi assolutamente.
Non bisogna dimenticare che quello che loro volevano era la riunificazione del loro paese. Anche gli americani non rimasero soddisfatti
perch in un qualche modo significava riconoscere il governo comunista al Nord e l'accordo prevedeva inoltre il ritiro ovviamente dei
francesi e quindi 1'inutilita di tutti i soldi che gli americani avevano speso sino a quel momento.
I francesi sarebbero rimasti, con una forza limitatissima, nel Vietnam del Sud fino alle elezioni e alla riuncazione .
Negli incontri di Ginevra del 1954 fu trattata anche la questione austriaca (sospesa dal 1947) che doveva provvedere alle riparazioni di
guerra, non poteva legarsi alla Germania, diveniva quindi stato neutrale.
Distensione (1955-1991)
Negli affari internazionali, si ha una distensione allorquando si giunge ad un allentamento della tensione nell'ambito di una controversia tra
stati non ancora pienamente risolta. Storicamente, il termine venne usato per connotare una fase di attenuazione della Guerra Fredda
(politica dei blocchi) tra il blocco comunista, guidato dall'Unione delle repubbliche socialiste sovietiche, e il Blocco occidentale,
egemonizzato dagli Stati Uniti d'America.
Il primo passo verso la distensione, venne compiuto da Nikita Kruscev dopo la morte di Stalin avvenuta nel 1953, il quale incontr il
presidente statunitense Dwight Eisenhower nel 1955 allo scopo di instaurare un nuovo clima nei rapporti internazionali.
Battute d'arresto nella distensione si ebbero dopo la rivolta ungherese del 1956 e con la crisi di Cuba del 1962.
Una nuova fase di distensione si ha nel 1963, con la firma a Mosca il Trattato sul divieto degli esperimenti nucleari, il 5 agosto.
A un nuovo inasprimento della tensione, dovuto all'invasione russa in Cecoslovacchia nel 1968, segu il positivo momento dei negoziati per
la riduzione degli armamenti e del relativo Trattato SALT (Strategic Arms Limitation Talks). Un grande incentivo alla distensione venne dalla
volont di frenare la corsa agli armamenti nucleari e dalla necessit, da parte dei paesi coinvolti nella Guerra Fredda, di concentrare gli
sforzi sulle proprie economie di fronte alle sfide del mercato globale. Lultima fase della distensione si avuta con la dissoluzione dell'URSS.
La situazione Orientale Se il blocco occidentale scricchiola anche quello orientale non pi solido. Nel 1968 c' la crisi cecoslovacca:
Dubcek diventa segretario del partito nel febbraio di quell'anno e cerca di avviare alcune riforme. Ma i sovietici non vogliono e
nell'ottobre c' l'invasione, d'intesa con altri paesi del patto di Varsavia che temono che la primavera di Praga possa contagiarsi ai propri
paesi. LURSS interviene sulla base della Dottrina Breznev che dice che il blocco deve essere compatto e che URSS si riserva di intervenire
per riportare l'ordine.
Questione Cinese
Nel 1956-'57 le divergenze non si vedono. Nel '57 viene addirittura firmato un accordo di collaborazione nucleare e Mao smussa le critiche
fatte in occasione della riabilitazione di Tito. Ma presto Mao comincia le sue accuse alla politica di Kruscev.
Kruscev da inizio alla crisi di Berlino anche per far vedere a cinesi e tedesco orientali che duro verso lOccidente e che ci si pu fidare di
lui, ma capisce che questo non basta e nello stesso momento dice ai cinesi che sospende l'accordo per la collaborazione nucleare.
Nel 1960 URSS ritira i suoi esperti nucleari che lavoravano in Cina perch non vuole che questa abbia un armamento proprio. Questo si
riflette subito nel conflitto sino-indiano dei primi anni Sessanta.
Fino ad allora India e Cina erano state tenute insieme dal collante sovietico ma ora non pi unite ci sono molti problemi di frontiera oltre a
quello del Tibet.
La situazione migliora solo nel 1963 quando durante il Trattato di interdizione degli esperimenti nucleari in atmosfera (5 agosto) la Cina
capisce che c' una reale distensione con lURSS.
Diplomazia Sovietica di Kruscev Caratterizzata da atteggiamento bifronte, oscillante fra scontro e dialogo con gli americani.
Difatti si alterna:
Una fase di Transizione del Sistema Internazionale in cui vi una ridistribuzione del potere con conseguenti oscillazioni.
Gestione dellopposizione interna all'URSS ma anche con quella provenienti da alcuni paesi del blocco come per esempio
l'Albania e soprattutto la Cina (in ostilit con USA che riconoscono solo il governo di Taiwan) con la quale Kruscev deve fare i
conti e dialogare.
Ma i rapporti tra Cina e URSS non sono lineari, la Cina difatti non gradisce la destalinizzazione, il riavvicinamento a Tito,allIndia;
Dal canto suo lURSS non vuole un antagonista troppo forte nel proprio campo.
L'anno di tensione forte con la Cina il 1958 tanto vero che Kruscev va a Pechino.
La Cina dunque rappresenta il massimo ostacolo al dialogo con gli americani e spesso giustifica lambiguit Krusceviana.
Nel riavvicinamento tra USA e Cina importante non solo gli accadimenti avveniti in Vietnam e nellIndocina, ma anche dal Giappone. Il
Giappone rappresenta un pilastro del sistema difensivo americano in Estremo Oriente. Dopo gli anni Sessanta il boom economico
giapponese rende il Giappone pi forte anche diplomaticamente nei confronti degli Stati Uniti. Nonostante l'opposizione americana, i
rapporti commerciali sino-giapponesi crescono gradualmente. Si tende cos a formare una convergenza tra Cina, Giappone, USA
contrapposta allURSS che rimane sempre pi isolata.
Cosi la distensione e la fine, almeno apparente, della corsa agli armamenti, stabilizzavano una situazione gia abbastanza riconciliata.
Tali nuovi equilibri diplomatici creavano in Asia un nuovo sistema di "contenimento" che limitava enormemente l'azione dell'urss e che la
costringeva a ricercare altrove (in Africa per esempio) le proprie ambizioni.
Dialogo USA-CINA: Le motivazioni cinesi Dopo il 1969 la Cina si rende conto che impossibile minare l'autorit sovietica nel blocco
comunista che sempre stretto intorno allURSS. In tale situazione la Cina comincia a fare alcune valutazioni:
La guerra di popolo contro URSS non funziona anche perch le regioni come 1'Ussuri erano scarsamente abitate.
Gli anni della rivoluzione culturale hanno danneggiato molto il prestigio cinese che finisce per trovarsi isolata.
L'adesione di Hanoi all'intervento in Cecoslovacchia dimostrano che questo governo vuole mostrarsi equidistante.
Gli Usa, che hanno la crisi del dollaro e problemi con gli alleati in Europa, non sembrano pi cosi pericolosi.
In virt dei suddetti ragionamenti la Cina inizia a liberalizzare i commerci con USA e GP, al fine anche di ottenere una serie di informazioni
tecnologiche che le permetteranno di meglio contrastare i sovietici.
In tal modo pu potenziare la presenza nelle relazioni internazionali.
Le motivazioni USA: Nella distensione americana nei confronti della Cina prevalgono le seguenti motivazioni:
La Cina vista come deuter-agonista della politica americana nel Pacifico.
La Cina vista come mercato di esportazione dei prodotti americani.
La Cina vista come elemento di contenimento dello stesso GP.
ma soprattutto, il dialogo con la Cina un modo per rivitalizzare il sistema internazionale, per ridurre i rischi di un confronto diretto USAURSS, per sentirsi meno condizionati dal confronto militare.
In un sistema policentrico, gli USA avrebbero potuto far valere meglio la propria supremazia, ma il condizionamento del sistema Bipolare
porta ad adattarsi alle situazioni.
Dottrina Eisenhower (1957)
di questi anni la politica americana avviata dal presidente Eisenhower che mirava ad impedire linfluenza sovietica in medio oriente
attraverso aiuti economici. Tale politica non f accolta da Giordania, Egitto e Siria, per lesistenza di altre questioni in sospeso con gli
americani (Unit araba, difesa da Israele,questione palestinese), e per la pari politica sovietica. Difatti nel 1957 la Siria concluse un
Accordo con Mosca per la fornitura di armi.
1958 - 18 ottobre 1958-3 giugno 1963: pontificato di Giovanni XXIII
1957 - 15 marzo: Trattati di Roma: CEE ed EURATOM
1959 - 1 gennaio: Fidel Castro rovescia Batista e prende il potere a Cuba;
- 8 gennaio 1954-18 aprile 1969: De Gaulle presidente della Repubblica Francese;
- Il governo tibetano del Dalai Lama eliminato dai Cinesi
smantellare le loro basi in Turchia e in Italia. E questo per gli americani era inaccettabile. Non potevano cedere a questo ricatto senza
rischiare di perdere credibilit all'interno della Nato e dimostrarsi deboli di fronte al mondo. In gioco c'era tutto il prestigio dell'America.
Il braccio di ferro si concluse nel migliore dei modi il 28 ottobre, allorch Kruscev cedette alle richieste USA.
Tale soluzione sar lennesima formula per garantire il funzionamento del sistema internazionale la Grande distensione
Da quel momento prese il via il vero processo di distensione tra le due superpotenze, che culmin con l'Accordo di Mosca del 25 luglio
1963, siglato anche dalla GB, che sanc la fine degli esperimenti nucleari nell'atmosfera, nello spazio cosmico e in quello sottomarino.
Il 22 novembre del 1963, a Dallas, il presidente Kennedy fu ferito a morte, da Lee Harvey Oswald.
La distensione, la "nuova frontiera" e il cammino verso un mondo pi sereno conobbero il loro momento pi difficile.
Giovanni XXIII e il Concilio Vaticano II (1962)
A cavallo del 1960 il quadro politico italiano era caratterizzato da evidenti segnali di dialogo tra la DC e il PSI, allontanatosi dall'area del
PCUS e del PCI in seguito ai fatti di Budapest del 1956.
Oltre a questa scissione, contribu ad alimentare il dialogo tra i due partiti l'ascesa al soglio pontificio del cardinale Angelo Roncalli, ossia
Giovanni XXIII. La cui opera principale fu quella di convocare, nel '62, un secondo Concilio Vaticano.
La Chiesa, secondo Giovanni XXIII, non poteva stare alla finestra mentre il mondo laico viveva cambiamenti cos importanti: si rese
necessario, quindi, un aggiornamento del pensiero ecclesiastico alle nuove tendenze emergenti nella societ civile. La politica
ecclesiastica mut cos indirizzo, passando dalle posizioni anticomuniste del predecessore PioXII - a quelle pi duttili del "Papa buono", che
per non vide la fine del Concilio Vaticano II perch mor nel 1963; a terminare i lavori dell'assemblea vescovile provvide Paolo VI.
1963 - 5 agosto: trattato di Mosca: divieto di esperimenti nucleari;
- 12 novembre Kennedy assassinato; Johnson neo presidente USA
1964 - 15 ottobre: Breznev primo segretario del Partito Comunista Sovietico;
- Nasce lOLP (organizzazione Liberazione della Palestina).
- giugno SIFAR servizi segreti tentato golpe DeLorenzo
Il SIFAR, il gen.DeLorenzo e il piano Solo (1964)
Secondo una inchiesta pubblicata nel 1967 su "l'Espresso", a cura di Eugenio Scalfari e Lino Jannuzzi, il generale Giovanni De Lorenzo, capo
dell'Arma dei carabinieri e dei servizi SIFAR, aveva convocato tre generali capi di divisione territoriale dei carabinieri per informarli del
cosiddetto "Piano Solo" in base al quale, naturalmente quando fossero loro giunti ordini operativi, dovevano essere occupate le sedi
centrali e periferiche dell'ordinamento statale, e dovevano essere arrestati diversi esponenti politici".
I fatti si riferiscono al 1964 precisamente ai giorni che seguirono le dimissioni di Aldo Moro da capo di un governo di centrosinistra (25
giugno). La formazione di una nuova compagine appariva ardua, per lo pi ostacolata dall'allora presidente della Repubblica Antonio
Segni, il quale leggeva nel probabile restauro di una coalizione tra Dc e Psi un grave rischio di destabilizzazione per il Paese. Quindi, egli
convoc al Quirinale il generale De Lorenzo per rendergli note le prospettive di attuazione del "Piano Solo ". Stando cos le cose, facile
individuare il principale imputato nel capo dello Stato, pur non sottraendo lo stesso Aldo Moro da tale accusa;
Nellagosto 1964 per il presidente Segni fu colpito da un ictus che lo rese invalido, togliendolo definitivamente dalla scena politica.
Primavera di Praga (1968)
La breve stagione riformista cecoslovacca del 1968, che ebbe per protagonista un ampio movimento politico, intellettuale e popolare, il
coraggioso tentativo di introdurre elementi di democrazia nel sistema cecoslovacco, uno dei pi statici dell'intero arcipelago comunista
est-europeo, dur da gennaio ad agosto, quando fu interrotto dal brutale intervento delle truppe del patto di Varsavia.
La primavera di Praga, fu interpretata dai gruppi dirigenti comunisti come una grave minaccia.
Il 20 agosto le truppe del patto di Varsavia occuparono la Cecoslovacchia, impedendo ai riformisti qualsiasi tentativo di reazione; Dubcek
ed altri esponenti politici cecoslovacchi furono sequestrati e portati al Cremlino, al cospetto della dirigenza brezneviana, dove
cominciarono le "trattative" per ristabilire la situazione politica nel paese invaso, naturalmente alle condizioni sovietiche che vedevano il
nemico principale nella politica riformista del nuovo corso, apertosi nel gennaio del 1968 con l'elezione di Dubcek a capo del Partito.
Dubchek fu costretto ad accettare la presenza delle truppe straniere e a bloccare il programma di riforme. Nei mesi successivi venne
avviata la "normalizzazione". Tutti i protagonisti della primavera di Praga furono epurati e fu ripristinata la vecchia nomenklatura; dal PCC
furono espulsi centinaia di migliaia di disertori; centinaia di migliaia di persone persero il lavoro; migliaia furono le condanne a pesanti
pene. Al termine di quei giorni estenuanti, in cui le sollevazioni popolari vennero intelligentemente evitate per sottrarre un inutile
spargimento di sangue, il 26 agosto, il diktat di Mosca risult aperto ad alcune concessioni e a blande ammissioni di colpa. Ma per tutta la
Cecoslovacchia quelli furono i giorni dell'umiliazione e della resa che si protrassero fino alla primavera del 1969, quando la Primavera di
Praga fu definitivamente seppellita, dopo il cambiamento di quadri politici e l'insediamento nelle pi alte cariche statuali di uomini di
provata fiducia del Cremlino.
Il popolo cecoslovacco fu duramente fiaccato nell'animo e il rogo del 19 gennaio del 1969 in cui si spense volontariamente il giovane Jan
Palach fu la pi tragica testimonianza del dolore per la definitiva perdita di libert, ma soprattutto di speranza che colp quel popolo. Per
protestare contro l'occupazione sovietica della Cecoslovacchia un gruppo di giovani decisero di immolarsi appiccandosi il fuoco dopo
essersi cosparsi di benzina, nella principale Piazza della citt, Venceslao per attirare l'attenzione di tutto il mondo all'occupazione militare
che invece i sovietici vorrebbero far apparire come volont popolare. Il 25 gennaio 1969, i funerali di Jan Palach la torcia umana. Il
giovane divenne il simbolo di una Cecoslovacchia silenziosa e angosciata.
Quasi un milione di praghesi seguiranno i funerali, mentre al confine pronti ad intervenire un altro contingente di carri armati russi.
Seguiranno altri "sacrifici" che scuoteranno il Paese, ma la Cecoslovacchia dovr attendere fino agli anni Novanta per avere la sua
indipendenza.
Ostpolitik (1969)
Strategia diplomatica di normalizzazione dei rapporti politici ed economici tra la Repubblica Federale Tedesca e i paesi socialisti, in
particolare la Repubblica Democratica Tedesca.
La Ostpolitik (politica orientale) inizi nel 1969 col cancelliere Willy Brandt e continuata dai suoi successori durante il ventennio successivo.
In conformit con la dottrina Hallstein, enunciata nel 1955, la Repubblica Federale tedesca rifiut sino alla fine degli anni Sessanta di
stringere relazioni diplomatiche con qualsiasi stato, salvo l'Unione Sovietica, che avesse riconosciuto il regime comunista della Repubblica
democratica tedesca.
Nel 1969 il neoeletto cancelliere federale socialdemocratico Willy Brandt non solo abbandon tale pregiudiziale, ma inaugur una politica
di dialogo con la Germania Orientale e gli altri paesi dell'Europa dell'Est intesa a normalizzare i rapporti di Bonn con il Blocco Orientale;
A partire da quegli anni la Germania Occidentale firm una serie di trattati:
nellagosto del 1970 con l'Unione Sovietica riconoscendo gli assetti politici esistenti in Europa;
nel dicembre 1970 concluse un trattato con la Polonia, rinunciando a ogni pretesa, sugli ex territori tedeschi annessi da questo
paese nel 1945;
nel dicembre deI 1972 concluse lancor pi importante "trattato fondamentale", in base al quale i due stati tedeschi riconobbero
la reciproca indipendenza e accettarono di intrattenere rapporti politici e commerciali.
Le relazioni con la Cecoslovacchia furono normalizzate nel 1973, anno in cui entrambi gli stati tedeschi furono ammessi alle Nazioni Unite.
la prima tra il 1980 e il 1984, in cui Reagan mantiene le sue promesse di una politica intransigente verso Mosca.
La seconda, tra il 1984 e il 1988, periodo in cui data la nomina di Gorbaciov alla carica di Segretario del partito comunista
sovietico e la sua politica pi conciliante, anche gli americani sembrano pi disposti al dialogo.
In questi anni la politica americana di Reagan indirizzata alla ripresa degli armamenti (avvia la SDI Strategic Defence Initiative) al fine di
costringere lURSS e il suo segretario Gorbacev, eletto nel 1985 a porsi il quesito se accettare la sfida o portare il paese allo sbando
economico.
Gorbacev opter per la distensione avviando una serie di riforme (Perestroika) caratterizzate dalla trasparenza (Glasnost)