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abbia perso di attrattibilit e interesse. E stata una situazione voluta o una condizione che si
venuta a creare in modo del tutto autonomo?
Io penso che la situazione sia stata determinata da tre condizioni, che sono di ordine:
1. economico
2. culturale
3. di opportunit
Di ordine economico perch le scelte urbanistiche che sono state fatte in questi ultimi 25 anni sono
state tutte indirizzate verso uno sfruttamento economico del territorio e non verso un recupero del
patrimonio immobiliare esistente.
Di ordine culturale perch sono sempre mancati in ogni progetto urbanistico, una valutazione ed
un riconoscimento del valore storico come significativo dellidentit della citt. E questo vale anche
per il fiume.
Di opportunit, perch in un determinato momento storico, il centro servito e tuttoora serve
come contenitore per accogliere tutte le fragilit sociali in arrivo con limmigrazione.
Luogo abbandonato, abitativamente degradato, chiuso e protetto, stato visto come il pi adatto
ad accogliere queste nuove presenze umane. Lidea forse era quella semplicemente di contenere
visivamente la presenza di queste nuove realt in un contesto isolato, un po nascosto. In realt si
trasformato il centro storico in un ghetto. E stato un po come nascondere la polvere sotto il
tappeto. Gli unici a trarre vantaggio da tale condizione sono stati alcuni e proprietari e le agenzie
immobiliari. I proprietari trovandosi con un patrimonio immobiliare vetusto e spesso degradato, e
verificato che i nuovi inquilini accettavano di buon grado luso delle loro abitazioni, hanno deciso
comunque di affittare, ottenendo da una condizione commercialmente negativa, un evidente
vantaggio economico senza che nessuno evidenziasse linopportunit di tale azione. Il centro storico
cos diventato una zona franca, dove le norme, specialmente quelle igienico-sanitarie, non
vengono rispettate. Questo oggi il centro storico. Ora si cambia, ed il tema di oggi spero lo
preannunci concretamente. Seriate ha bisogno di ripensare al suo essere citt. Ha bisogno di
connotarsi, di darsi unidentit, di togliersi di dosso la definizione di non luogo, di quartiere
dormitorio, di periferia di Bergamo, di strada che conduce a. . Deve nascere un progetto
importante e coraggioso, culturalmente capace di valorizzare le peculiarit ambientali, edilizie e
logistiche della citt. Ecco perch ritengo che sia importante la rivitalizzazione del centro storico,
perch insieme al fiume pu essere quello spazio urbano riconoscibile capace di connotare
urbanisticamente Seriate, e di imprimergli quel carattere identificativo che oggi non ha. Ripensare
oggi il centro storico non significa ricostituire una condizione edilizia ed urbana passata,
ottusamente legata alla sterile conservazione, significa piuttosto attuare coraggiosamente dei
cambiamenti radicali, che portino il centro storico a essere un luogo funzionale allintera citt. E
doveroso innanzitutto pensare il centro storico come ad un luogo inclusivo con la citt, a cui rendere
una sua funzionalit quotidiana, cos da ricostruire relazioni. E fondamentale intuire che il centro
storico ha una sua potenzialit che non va sottovalutata. Pu essere benissimo un laboratorio
urbano nel quale sperimentare nuove modalit di azioni urbanistiche e nuove relazioni sociali, nel
rispetto di una sua identit. E indispensabile formulare non solo unidea o un progetto, ma anche
utilizzare strumenti idonei e produrre azioni efficaci.
E importante ragionare in termini
metodologici nuovi rispetto al passato. Non basta semplicemente attuare sterili strumenti
normativi, ci vuole un cambio di pensiero, uno scarto culturale nuovo in grado di fondare le proprie
azioni sulla centralit delluomo ed il suo benessere rispetto allo spazio urbano, creando una catena
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disaffezioniamo, che nasce il disinteresse verso la nostra citt. Provocatoriamente possiamo dire
che quello che era il centro diventato periferia o meglio e tutto periferia. Analizzando bene tutta
la situazione notiamo che Seriate ha fatto, da un punto di vista urbanistico, scelte apparentemente
irrazionali. Ha sviluppato il territorio esterno urbanizzandolo, senza per dare funzioni, perch, e
qui sta il paradosso, molte delle strutture pi significative sono in centro ed in parte nel centro
storico:
il comune
la chiesa
loratorio
lospedale
la stazione
il fiume
Noi nel centro storico transitiamo, ma non ci fermiamo.
Non ci fermiamo perch mancano funzioni. Il centro deve allora essere ripensato nella sua
quotidianit, facendogli ritrovare una vivibilit nuova. E vero, il centro storico oggi ha bisogno di
tutto, ma principalmente necessita di una strategia di azione, di idee, di funzioni, di un progetto
vero. E un progetto vero non pu prescindere, prima di tutto, da una seria analisi dello stato di
fatto. Non servono azioni di cornice, che rianimano il centro per un pomeriggio. Il centro storico di
Seriate ha bisogno di relazioni continue. In tal senso sarebbe stato molto importante affrontare
questo tema nel recente PGT perch avrebbe ricondotto il centro storico in un contesto inclusivo
con la citt. Ora siamo qui e fortunatamente ne parliamo. Cosaltro posso dirvi se non che il centro
storico ha bisogno di tutto?
Ha bisogno di un piano dintervento sociale inclusivo e integrante.
Ha bisogno di valorizzazioni culturali e ambientali.
Ha bisogno di ammodernare le infrastrutture tecnologiche.
Ha bisogno di azioni di sicurezza urbana.
Ha bisogno di un progetto che con strumenti adeguati procuri azioni dintervento concrete ed
efficaci. In conclusione ritengo che il centro storico possa essere per Seriate una grande
opportunit, un laboratorio di idee e di partecipazione capace di dare alla citt una riconoscibilit,
e di ricondurre i suoi cittadini ad una affettivit utile a rigenerare tutta Seriate. Mi permetto, infine,
di evidenziare un aspetto particolarmente difficile e delicato che tocca uno dei problemi che in
questi ultimi anni si maggiormente evidenziato nelle nostre dinamiche sociali, quello della
presenza di extracomunitari. La realt del centro storico da questo punto di vista complicata, e
versa spesso in condizioni di tensione e di incomprensione che rendono difficili le gi fragili relazioni
multirazziali. Il centro storico vive questa situazione da parecchio, da quando, fine anni 80, sono
arrivate le prime presenze. Ad oggi c un solo dato oggettivo: i residenti sono circa 1.125, molto
spesso famiglie con minori che risiedono in unit abitative degradate, spesso inagibili. Stasera, in
questo incontro ritengo che sia importante affrontare o meglio porsi delle domande, senza
strumentalizzazioni di sorta. Io chiedo a Lei, sig. Sindaco, allamministrazione e ai relatori presenti
come affrontare questo problema, perch, non nascondiamocelo, che piaccia o no una delle
questioni che ci troveremo ad affrontare. Permettetemi di concludere questo mio intervento con
una frase di Erri de Luca
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La marea umana che si sposta dal Sud e dallest del mondo non pu essere materialmente fermata;
ci cambier i connotati come gi adesso ci permette di sostenere le nostre economie traballanti,
risollevare i nostri indici di natalit e riempire le scuole: lItalia geograficamente un luogo di
passaggio e di attraversamento; siamo cos da sempre e continueremo ad esserlo, a dispetto di
qualunque distratto governante.
Grazie.