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PIETRO G. BELTRAMI
Rhythmica, I, 1, 2003
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sonetti del Passaggio di Enea dei primi anni del dopoguerra. Per
esempio questo:
Nella profondit notturna il corno
dAmerica, dal buio locomotore
sperduto cosa fruga chi nel cuore
sveglia linnominabile ritorno
a una paura che conquide? A un sonno
plumbeo pi che i millenni, immenso muore
nel deserto di brina un passo lore
ha aggredito quel raglio mentre intorno
cresce il sospiro delluomo. E tu ancora
chiuso nella tua stanza, inventa lerba
facile delle parole fai unacerba
serra di delicato inganno, allora
che opprimendoti viva a un tratto serba
per te il lamento che il petto ti esplora.
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che lo divide in due triangoli rettangoli, detta (p. 124) linea diagonale che collega la prima con la 154a sillaba del sonetto (questo
dato il pi astratto dal testo fra tutti quelli considerati); ...le misure del triangolo del sonetto si possono combinare in modo tale
da dar sempre approssimazioni per eccesso o per difetto della parte
aurea dellunit (p. 106). In effetti il cateto 11 sezione aurea
dellipotenusa (medio proporzionale fra lipotenusa e lipotenusa
11); di conseguenza il rettangolo che ha come lati il cateto 11
e lipotenusa aureo (un lato sezione aurea dellaltro). Inoltre
larea del cerchio inscritto nel quadrato costruito sul cateto 14 (circa 154) medio proporzionale fra il cerchio inscritto nel quadrato
costruito sul cateto 11 (circa 95) e il cerchio inscritto nel quadrato
costruito sullipotenusa (circa 249).
Segue (da p. 126) una descrizione della presenza del rapporto
aureo in oggetti naturali e in oggetti darte, ...cospicua serie di
esempi e di argomenti su cui impostare una ragionevole discussione sugli aspetti matematici della struttura del sonetto (p. 125).
E ancora a p. 153: ...nel sonetto, interpretato come rettangolo
dai lati 11 e 14, abbiamo riconosciuto una figura geometrica che
contiene un coefficiente di proporzionalit fondamentale. La relazione esistente tra gli elementi metrici basilari del sonetto infatti
identificabile con lo stesso rapporto che d origine alleffetto di armonia in molti oggetti naturali e in numerosi oggetti artistici, e che
descritto in vari trattati filosofico-scientifici dai pitagorici fino ai
moderni teorici della geometria dei frattali: il rapporto aureo.
Si conclude (p. 168) che Il sonetto geometria in forma metrica o, pi precisamente, trasposizione poetica di due valori numerici
fondamentali nelle scienze del Medioevo: 14 e 11.
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tutto ci come maxima pars eius quod artis est. Hec etenim circa
cantus divisionem atque contextum carminum et rithimorum
relationem consistit: quapropter diligentissime videtur esse
tractanda ( 1) [la parte pi importante di ci che riguarda la
tecnica: e in effetti essa consiste nella partizione della melodia
da un lato, nellintreccio dei versi e nella relazione fra le rime
dallaltro. Bisogna perci trattarne con la massima diligenza
(Mengaldo)]. Se si parla invece della diagonale del rettangolo
di lati 11 e 14 e dei rapporti matematici che la riguardano,
si considerano ancora numeri, ma si sono perse per strada le
sillabe, ovvero non si parla pi di un testo n di un modello di
testo, ma di entit astratte sulle quali si pu speculare prendendo
il testo come un semplice pretesto. Quanto poi [4] alla fissit e
predeterminazione delle misure del sonetto, non si negher che
essa sia un fatto centrale, anche se il polimorfismo del sonetto
nella storia dovrebbe un poco relativizzarla, e anche se, non
divenendo perci trascurabile, essa si lega con altri tratti quali
appunto lo schema delle rime. Ma qui si rischia la petizione di
principio, se si adduce la teoria dellinvenzione matematica
come spiegazione della fissit delle misure, e poi la fissit delle
misure come conferma di tale teoria.
Ammesso tutto ci che si pu ammettere, restano a mio
parere da dimostrare due punti. Il primo, che davvero Giacomo
da Lentini o chi per lui abbia compiuto i ragionamenti postulati
dalla teoria (non che li potesse compiere), considerando
che un sonetto poteva essere scritto la prima volta, dico
esagerando, persino per caso, e comunque nellambito di
unarte combinatoria che era gi molto libera in provenzale e
poteva esserlo ancor pi in Italia. Il secondo, che la replicazione
della forma del sonetto sia dovuta a propriet che tutto sono
meno che facilmente percepibili: anche a voler dare la massima
importanza ai rapporti aurei, qui non si parla dellarmonia di
forme visibili (il rettangolo aureo in architettura) o udibili
(rapporti aurei in accordi musicali), ma di calcoli complessi
su propriet considerate astrattamente; gi diverso sarebbe se
per es. gli 8 versi della prima parte fossero sezione aurea del
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RIFERIMENTI
Dante Alighieri, De vulgari eloquentia, a cura di Pier Vincenzo Mengaldo, in
Opere minori, II, Milano-Napoli, Ricciardi, 1979, pp. 3-237
Dante Alighieri, Vita Nuova, a cura di Domenico De Robertis, Milano-Napoli, Ricciardi 1980.
Annelise Alleva, Lettera in forma di sonetto, Paragone, 452, 1987.
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