Perch il Califfo dellISIS minaccia dinvadere Roma?
Semplice.
Maometto aveva previsto pure la conquista di Roma.
(Abdullah ibn-Amro) Eravamo seduti presso il Messaggero di Allah quando disse un uomo: Quale delle due citt conquisteremo prima oh Messaggero di Allah, Costantinopoli o Roma? Il Profeta rispose: la citt di Eraclio, Costantinopoli. (Mustadrak: Tradizione autentica) - (Musnad Ahmad). Questa tradizione molto importante, perch illustra che Maometto distingueva i Bizantini, di lingua greca, ed i Romani di lingua latina. (Nafie ibn-UTBA) Il Messaggero di Allah ci disse: Invaderete lArabia ed Allah vi permetter di conquistarla, allora attaccherete la Persia ed Allah vi permetter di conquistarla. Poi attaccherete la ROMA ed Allah vi permetter di conquistarla. In fine, combatterete contro il DAJJAL (cio, lantiCristo) ed Allah vi permetter di vincere contro lui. Allora noi (Nafie ibn-UTBA ed altri) pensiamo che il DAJJAL apparir dopo la conquista di Roma. (Sahih Muslim, libro 41, n. 6930). Cenno storico. Per un secolo, gli arabi non smisero mai di attaccare lItalia. Compirono incursioni lungo l'Adriatico, dalla Puglie fino alla foce del Po, distruggendo completamente la citt di Ancona. Controllarono tutta la costa da Bari fino a Reggio Calabria, e terrorizzarono Italia meridionale. Anche lungo il Tirreno, dalla Calabria alla Campania, saccheggiarono l'Abbazia di San Michele in Monte Gargano. La torre dei Saraceni, a sud di Napoli, fu costruita nellIX secolo per mettere in guardia contro le flotte arabe provenienti dalla Sicilia. Persino il Lazio non fu risparmiato, ricordiamo il saccheggio di San Pietro. Il 23 agosto 846, squadroni arabi dall'Africa arrivarono ad Ostia, presso la foce del Tevere. C'erano 73 navi. La forza dei Saraceni era composta di 11.000 guerrieri, con 500 cavalli. Dopo aver attaccato e saccheggiato Centumcellae (Civitavecchia), ed il Porto di Ostia, si spinsero fino a Roma. Gi nell'830 pirati saraceni avevano devastato le aree abitate della campagna romana, giungendo fino alle Basiliche di San Pietro e San Paolo Non riuscendo a penetrare all'interno delle mura cittadine, distrussero e depredarono tutto ci che ve ne era posto al di fuori riuscendo ad entrare e
saccheggiare, per la seconda volta, le basiliche di San Pietro e San Paolo.
San Pietro era difesa da una guarnigione di soldati composta da Franchi, Longobardi, Sassoni e Frisoni che, nonostante un'accanita resistenza, venne completamente sterminata. I santuari pi venerati dai cattolici nella Santa Sede, le tombe dei santi Pietro e Paolo furono profanate e saccheggiate le rispettive basiliche. La stessa sorte ebbero numerose altre chiese ed edifici pubblici, fra questi la Basilica di S. Giovanni in Laterano. L'altare delle spoglie di San Pietro fu frantumato intenzionalmente in pezzi, e la gran porta della Basilica di San Pietro fu spogliata delle sue borchie d'argento. I romani e tutta la cristianit furono sconvolti dalla barbarie delle forze musulmane. Poi si ritirarono da Roma e da Civitavecchia (l'antica Centumcellae) quando furono sconfitti dal duca di Spoleto Guido, detto Guidone. Nell'anno 849 venne appurato che si stava allestendo una nuova flotta araba che, dalle coste sarde, avrebbe deciso di attaccare nuovamente Roma. In questa occasione Gaeta, Napoli, Amalfi e Sorrento misero a disposizione le proprie navi che si posizionarono tra Ostia e la foce del Tevere. Condotta da Cesario, la flotta and all'attacco appena vide all'orizzonte le vele delle navi nemiche sbaragliandole e facendo molti prigionieri. Durante questa che viene definita come Battaglia di Ostia, molte navi saracene furono affondate mentre le restanti, anche a causa di un'improvvisa tempesta, fuggirono in ritirata.