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1.3
Prima di procedere alla descrizione del modello teorico, `e opportuno fare chiarezza su due concetti fondamentali a cui facciamo riferimento: le vibrazioni e
le frequenze naturali.
Le vibrazioni sono perturbazioni indotte da una sorgente in un dato mezzo
fisico e a seconda del tipo di sorgente possono essere di natura meccanica, elettromagnetica,ecc.
Possono essere sostanzialmente di due tipi:
- periodiche;
- non periodiche o irregolari.
Queste ultime possono essere di tipo impulsivo o non periodico e possono essere
ricondotte ad una sommatoria di infiniti moti periodici ciascuno rappresentabile con pochi parametri (Teorema di Fourier), dalla cui analisi (analisi spettrale)
si pu`o dedurre il moto risultante. Nei periodi di durata infinita e, per`o possibile ricorrere alla trasformata di Fourier1 , caso pi`
u generale della serie, sia
per linput (transitorio), sia per la risposta. Si ottengono, cos`, una equazione
di input/output nel dominio della frequenza e una relazione nel dominio del
tempo che conducono alla stessa soluzione.
Per quanto riguarda le frequenze naturali, la figura 1.1 mostra un semplice
modello meccanico formato da una massa m collegata ad una molla k (consideriamo la massa m puntiforme, la molla k lineare e di massa nulla, ipotizziamo
inoltre che il sistema sia privo di smorzamento). Il sistema rappresentato, se
sollecitato, entra in oscillazione con una frequenza ben precisa legata proprio
ai valori della massa e della molla secondo la formula indicata in figura: tale
frequenza prende il nome di frequenza naturale.
Gli oggetti reali, sebbene pi`
u complessi del semplice sistema illustrato, presentano comportamenti analoghi a quello appena descritto: pi`
u precisamente
essi sono caratterizzati da una serie di frequenze proprie, ognuna delle quali dotata del relativo smorzamento e della propria forma modale. Per mezzo
dellanalisi modale `e possibile quindi individuare le frequenze proprie di una
struttura o di parte di essa, corredate dai relativi smorzamenti e dalle forme
modali ad essa associate.
1
La trasformata di Fourier veloce (spesso indicata come FFT, dallinglese Fast Fourier