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casa • residenza • politiche sociali • economie informali • diritti • intercultura sociale • cultura • teatro • laboratori • corsi

Febbraio’03 Anno IX
tiratura
6.000 copie

Giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa dimora Offerta libera Pubblicazione periodica mensile Febbraio 2003

Guerra alle
ingiustizie
del mondo!

Quest’ultima minaccia di guerra è semplicemente incomprensibile


e, come in un brutto sogno, cerchiamo di venirne fuori urlando la
nostra voglia di vivere. Chi conosce le difficoltà e i conflitti della
vita quotidiana in strada, in tempo di pace, non può che alzarsi da
terra e dire basta! Opporsi a questo teatro degli orrori significa lot-
tare contro chi ci vuole schiavi di una realtà fatta di guerra globale
e perenne contrapposta a un terrorismo globale e continuo. I
potenti della terra e i criminali di Stato vogliono tenerci col naso
per terra attraverso una nuova strategia della tensione. Gli anelli
più deboli della catena sociale sono quelli che subiscono le conse-
guenze di questi giochi di potere, ma sabato 15 febbraio 2003, in
piazza, a Roma faremo sentire la nostra voce e sventoleremo que-
ste belle bandiere di pace anche per chi un balcone non ce l’ha.

CACCIA ALLE STREGHE CHE SI DICE A PALAZZO? DOPO LA SANATORIA CORSO DI GIORNALISMO
Il 2003 è cominciato male per la comunità L’assessore alle politiche sociali del Comune di Non possono cambiare lavoro, non posso- Inizierà a marzo il quarto corso di giornalismo
gay a Bologna: una violenta aggressione Bologna Franco Pannuti ci ha concesso un’intervista no muoversi dall’Italia. È la situazione dei sociale di Piazza Grande. Quest’anno lavoreremo
omofoba contro due ragazzi omosessuali, a distanza che cerca però di avvicinare le nostre posi- migranti che attendono la regolarizzazione insieme al quotidiano bolognese Il Domani e a
nel centro della città ci da’ lo spunto per zioni su emergenza freddo ed altro al clima, anch’esso con la sanatoria del centro-destra. Ne parlia- Radio città del Capo, ma ci saranno altri ospiti e
riflettere. rigido, di palazzo D’Accursio mo con il Centro per i diritti dei lavoratori anche esperienze sul campo.
stranieri della CGIL.
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PRODURRE QUESTO GIORNALE CI COSTA 0,52 EURO • QUELLO CHE DATE IN PIU’ E’ IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE
qualsiasi richiesta di soldi al di là dell’ Offerta libera non è autorizzata

febbraio duemilatre 1
se c o n d a

DAL BASSO VERSO L’ALTO...


Chi aggredisce la diversità?
Intervista a Sergio Lo Giudice, presidente dell’Arci Gay e consigliere comunale dei Democratici di Sinistra a Bologna
Il 2003 è cominciato male per la comunità gay a Bologna: una violenta aggressione contro due ragazzi omosessuali, ha scosso le coscienze
di una città che si è ritrovata ancora a dover parlare di “tolleranza”, facendo così due passi indietro nella storia quando nel resto
dell’Europa si fanno piccoli passi avanti verso la piena convivenza fra diversità. Questo fatto ci ha fatto riflettere sul clima che si respira in
questa nuova Bologna e, una volta esaurita la serie di polemiche, strumentalizzazioni, indiscrezioni e colpi di scena, ci ha dato inoltre occa-
sione per avvicinare un tema, quello della diversità sessuale, a volte lasciato ai margini anche sul nostro giornale.
a cura di Salvatore Morelli e Massimiliano Salvatori
Incontriamo Lo Giudice a palazzo D’Accursio, in una settori sociali diversi ?
sala dei gruppi consigliari e andiamo subito al punto: Io sono legato al termine di tolleranza anche se si deve Qual è il rapporto della comunità gay italiana nei con-
cerchiamo di fare il punto sull’accaduto. andare oltre e lavorare per una società dell’inclusione, fronti dello sviluppo legislativo europeo?
Lo Giudice: Sono all’incirca le 11 di notte e due ragazzi della solidarietà, del rispetto e della pluralità; queste non In Italia i gay hanno meno diritti che in altri paesi europei
gay camminavano lungo via Sant’Isaia, sono passati sono cose che possono essere imposte, ma il principio di come Olanda e Norvegia. L’Italia insieme alla Grecia e
davanti ad un pub, da questo locale sono usciti un grup- tolleranza deve diventare un elemento comune. Non posso all’Irlanda è il fanalino di coda. Un gay italiano ha meno
po di sei o sette ragazzi con le teste rasate, agghindati pretendere che tutti abbiano lo stesso atteggiamento di diritti di un eterosessuale. Quasi tutti i paesi europei, al
come skin, li hanno inseguiti e aggrediti prendedoli a rispetto nei confronti delle persone omosessuali, ognuno è contrario dell’Italia, hanno una legge contro la discrimina-
pugni e calci, e con una cintura di pelle hanno colpito uno libero di pensare come crede ma nell’espressione esterna, zione dei gay e riconoscono le coppie omosessuali.
di loro in testa procurandogli un trauma cranico con 4 nell’espressione verbale, nei comportamenti io non posso
giorni di prognosi. L’altro, mentre stava telefonando ai accettare atteggiamenti di discriminazione, di razzismo, di Quale è il motivo di questa carenza legislativa?
soccorsi pubblici e di sicurezza, gli hanno rubato il telefo- offesa e di violenza psicologica. Dentro questa intolleranza Il motivo è che dalla fine dell’esperienza del partito catto-
nino dalle mani. Per evitare di essere ancora picchiati si organizzata da un punto di vista politico il gruppo di Forza lico italiano, oggi i cattolici sono presenti in tutti i partiti e
sono rifugiati in un locale li vicino. Mentre i due venivano Nuova continua a rivolgere minacce esplicite ai progetti e il filtro che costituiva la DC si è disgregato; anche durante
soccorsi nel locale hanno chiamato il 113. Il gruppetto alle manifestazioni legate al mondo gay, come la prepara- i cinque anni dell’Ulivo il nostro paese non è riuscito ad
degli aggressori ritorna nel pub; dove hanno continuato zione del gay pride del 2003 a Bari che costringe il presi- ottenere uno stralcio di legge contro la discriminazione
tranquillamente la loro serata. Con l’arrivo dei carabinieri dente dell’Arcigay locale a viaggiare sotto scorta della degli omosessuali, nonostante ciò rientrasse nei programmi
i due ragazzi sono andati nel pub identificando e del partito Popolare ma l’intervento del cardinale Ruini e
denunciando alcuni di loro. Il giorno dopo c’è stata la della Conferenza episcopale italiana hanno bloccato la
conferenza stampa e questa storia è stata raccontata riforma del governo di centro-sinistra. Rispetto al periodo
ai giornalisti. Questa aggressione si aggiunge ad altre politico in cui l’Italia era amministrata dalla Democrazia
precedenti aggressioni di gay a Bologna; storicamen- cristiana esiste ancora una soggezione culturale molto
te in questa città la comunità gay e stata aggredita da forte sul piano della morale e della laicità del paese anche
naziskin armati di coltelli, da poliziotti in borghese, da parte della sinistra. A Bologna la situazione è diversa,
da militanti, da dirigenti e non dell’estrema destra e esiste il riconoscimento formale delle famiglie omoses-
ma da rappresentanti politici del centro destra che suali e questo rispecchia una posizione più avanzata
oggi governano Bologna. In merito a questa aggre- rispetto alla situazione nazionale, grazie a una sinistra
sione pare che questi ragazzi non fossero naziskin ma che si è fatta carico più fortemente dei diritti degli omo-
si identificano con i cosidetti Redskin cioè skinheads sessuali.
“di sinistra”.
A quanto pare dunque ci aspetta un mondo in salita.
Quest’atto di violenza era stato premeditato oppure Qual è il messaggio che darebbe alle nuove generazio-
no? ni?
Premeditato no, gli aggressori erano ubriachi, hanno Che ognuno abbia fiducia in se stesso e nella sua unicità
visto quei due ragazzi passare, questa è stata la rico- di essere umano. L’unicità di ogni individuo è un contri-
struzione che noi abbiamo cercato di fare, li hanno buto fondamentale alla creatività di un gruppo sociale
scambiati per altri che si fanno la guerra fra di loro creden- polizia. Questi signori sono liberi di esprimere le loro opi- come può essere la città. Nel conformismo del gruppo i
doli naziskin a loro volta: fatto sta che pur definendosi di nioni ma se queste diventano atteggiamento violento, ragazzi spesso si adeguano l’uno all’altro e chi è un po’
sinistra ed avendo identificato loro come avversari politici, atteggiamento minaccioso, istigazione alla violenza, o differente vive un’esclusione. Il contributo che io posso
l’insulto più forte è stato quello di chiamarli “brutti froci”. addirittura, come nel caso di Forza Nuova, all’organizza- dare al gruppo, alla mia famiglia, alla mia scuola e al grup-
zione della violenza, qui non si tratta più di libertà di opi- po dei miei amici non è quello di uniformarmi alla massa
Come hanno reagito le istituzioni locali? nione ma di quel minimo di rispetto e di tolleranza recipro- ma di fornire il contributo della mia originalità.
Esiste nella città un elemento di intolleranza, di omofobia ca che persone diverse devono mantenere fra di loro all’in-
e di razzismo non ascrivibile ad una matrice ideologica che terno di un contesto sociale. L’ Italia da un punto di vista legislativo è considerata la
si muove come un elemento impazzito, ad esempio il can- pecora nera in Europa. Non possiamo considerarla una
didato di Forza Italia che aggredisce i gay per strada e di Questo comportamento potrebbe sentirsi legittimato dalla pecora nera a pois specie qui a Bologna?
certo questo non rende l’atmosfera pacifica. Per cui quan- realtà del centro-destra, che amministra politicamente Bologna ha dato dei punti bianchi, ma in questo periodo è
do si è saputo che questi ragazzi non erano naziskin ma “di anche Bologna oggi? Forza Nuova si sente pienamente in crisi. Perchè da un punto di vista culturale, al di là della
sinistra” hanno accusato noi di strumentalizzazione. In giustificata a denigrare, anche con scritte sui muri, le politica amministrativa e della giunta Guazzaloca, il mes-
realtà noi abbiamo ribadito nella nostra conferenza stampa fasce sociali più deboli. saggio che questa maggioranza ha cercato di dare alla città
che non sappiamo chi sono questi, sappiamo com’erano Escludendo che in questo fatto avvenuto in via Sant’Isaia è il recupero un po’ campanilistico della bolognesità.
vestiti, sappiamo che avevano le teste rasate, sappiamo che centri l’estrema destra, a Bologna dal ‘99 avvertiamo un Questa è la parola d’ordine usata da Guazzaloca in campa-
ci hanno aggredito urlando “brutti finocchi”. C’è una clima un po’ cambiato, non a caso pochi mesi dopo il cam- gna elettorale, ed è intesa come recupero di una identità
matrice razzista e omofoba nel gesto in sè. bio di maggioranza qualcuno di notte ha murato la porta perduta. Un esempio da un punto di vista culturale delle
Si tratta di frequentatori delle curve dello stadio che si del Cassero. Con l’avvento della politica del centro-destra proprie origini sono l’organizzazione delle Felsiniade, l’i-
fanno la guerra per bande, dove ognuno si costruisce la sua c’è più “tolleranza verso l’intolleranza” e noi abbiamo stallazione della statua di San Petronio sotto le due Torri.
identità di gruppo anche su degli elementi ideologici. Sono dimostrato che nella vita politica locale non possono igno- Oppure politiche sociali come lo smantellamento dei
persone che con la mia visione del mondo e con i principi rarci. A proposito del riconoscimento politico-sociale della Centri di prima accoglienza per immigrati. Seguendo una
di tolleranza, di pacifismo, di non violenza, di accettazione comunità gay nella città a noi interessa che venga rispetta- logica di piccola patria, con l’intenzione di costruire una
della diversità, che la mia Associazione porta avanti, non to il principio di laicità, che ad ognuno vengano ricono- società più coesa, più omogenea e senza elementi esterni
hanno niente a che vedere. Non sento aria di famiglia sciuti i suoi spazi e la sua legittimità, nel rispetto della che disturbano. Questo non solo non è possibile, ma crea
quando questi mi dicono che sono redskin. Mi inquieta pluralità sociale, della libertà di pensiero, di opinione e di l’effetto opposto, crea elementi di intolleranza verso il
che il rispetto per la diversità, l’atteggiamento pacifico nei religione. diverso, elementi e intenzioni di violenza e di contrappo-
confronti del prossimo, l’accettazione delle differenze sizione. Non crea coesione sociale ma produce esempi di
anche nell’orientamento sessuale non siano ancora rico- Che tipo di rapporto avete con la realtà cattolica? disgreazione sociale opposti al recupero della propria tra-
sciuti in alcuni settori della società. Noi siamo in contrasto con i vertici della gerarchia cattoli- dizione e identità. Se tutto questo avviene in modo dinami-
ca, un esempio è stato che la nostra comunità ha combattu- co può avere un suo valore, non se pretende di tornare
Il sindaco di Parigi è dichiaratamente gay così come il to a livello politico il finanziamento alle scuole private. indietro.
sindaco di Berlino, il Ministro delle Finanze norvegese di Non c’è una guerra di valori fra noi e la chiesa, la vera
centro-destra si è sposato con il suo compagno secondo guerra è fra chi vuole imporre i propri valori ad altri e chi Info: www.cassero.it
la legge del suo paese; di fronte ad una accettazione soli- vuole evitare questo tipo di imposizione. ARCIGAY NAZIONALE
dale della diversità in Europa, perché non si parla di Gli aggressori sono stati denunciati? Via Don Minzoni 18 - 40121 Bologna
convivenza piuttosto che di tolleranza nei confronti dei Ci sarà un proseguo giudiziario. Tel 051/6493055 - Fax 051/5282226 www.arcigay.it

2 febbraio duemilatre
t e rza

Gente di strada apri


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NATASHA MITAFETA
Abbiamo ospitato a Piazza Grande una festa di compleanno paerticolare: una festa Rom in onore della piccola
Natasha. Ed è stato bello guardare l’intimità di un mondo così vicino, ma così diverso e misterioso. Che volti!
Che voci! Sembrava di stare in un film di Emir Kusturica.
La feta che amore che unisce genitori e figli si rispetta ciò è perfettamente com- allargata” dando dimostrazione di
è stata manifesta anche nel rifiuto che prensibile, e li ripaga con il confor- salvaguardare le le leggi a cui sono
organizza- molti Zingari hanno verso la fre- to di una grande solidarietà interna, rigorosamente rispettosi.
ta per quentazione della scuola. A noi può che a noi, però, appare come isola- Accompagnati da una musica a
festeggia- sembrare strano, ma uno dei motivi mento e rifiuto. E’ comunque il tema “balcanico” hanno dato dimo-
re il primo dell’avversione è che essi pensano rifiuto di chi si sente per primo strazione che i loro balli-iniziati nel
complean- che non ci sia nessuno che può rifiutato, ed è anche una difesa, primo pomerigio e terminati a notte
no di difendere i loro bambini dalle umi- spesso l’unica se non si ama com- inoltrata- non sono altro che l’eso-
Natasha mi liazioni e dall’incomprensioni che battere. Infatti uno dei concetti chia- ressione dell’unione di fraternità fra
dà lo spunto per spesso patiscono a causa dell’insen- ve della cultura zingara è la pace. di loro: le donne ballavano fra di
iniziare a parlare dei sibilità dei compagni, e a volte, Pace nella comunità (al riguardo loro e gli uomini pure, fieri, comun-
bambini rom, senza tralasciare il degli insegnanti. Un altro problema esistono leggi molto severe che tutti que, di dimostrare quanto possa
raccontare delle manifestazioni gli è la lingua: il “romanès” è il loro devono rispettare). Pace fra i popoli essere stretto il legame che unisce
usi e costumi a cui ho avuto l’onore linguaggio comune e molti genitori di diversa nazionalità (gli zingari il popolo rom. Gli abiti indossati
di assistere in qualità di ospite. I temono, con la scolarizzazione, che sono popolo transazionale e contra- dalle donne erano di colori vivi:
bambini nomadi sono considerati i figli ne perdano l’uso, in quando rio, per principio, a qualsiasi guer- rosso, blu cobalto, rosa, bordeau,
membri della famiglia a pieno titolo in nessuna scuola viene program- ra). Pace nella famiglia (questo fa si senza dimenticare quelli che mani-
con diritti e doveri fin festano per taglio,
da piccoli, e, pur essen- colore e fattura la
do molto liberi, accon- provenienza terri-
tetati per quanto è pos- toriale. Duecento
sibile, e quasi mai persone raccolte
puniti, imparano pre- attorno alla festeg-
stissimo le regole della giata per iniziarla
convivenza seguendo alla vita eseguendo
l’esempio dei grandi e su di lei il taglio
stando attenti alle dina- dei capelli- indice
miche sociali fra le di buona fortuna e
loro e le altre famiglie. proseguendo con
Tra i primi insegna- la raccolta di dre-
menti che apprendono naro, da destinare
c’è il rispetto per gli al mantenimento
anziani, che è un valo- della piccola, e ai
re fondamentale della molteplici regali.
cultura zingara. Le Molti altri bambini
femmine impareranno facevano corona al
dalla madre ad accudi- centro della tavola-
re i bambini più piccoli ta, liberi di muo-
e la casa, i maschi versi, manifestan-
seguiranno il padre nel do allegria, viva-
suo lavoro. Tra i geni- cità e gioia divive-
tori e figli c’è un lega- re. I “padrini”, poi,
me molto profondo. Nel passato si mato l’insegnamento di tale lingua. che che si traduca in armonia fra gli erano altrettanto festeggiati in quan-
pensava, come purtroppo ancora I bambini zingari, proprio perché sposi). I rom, quindi considerati da to diventavano, così facendo, perso-
oggi molte persone del nostro diventano così presto responsabili, noi spesso un popolo indisciplinato, ne responsabili ed importanti all’in-
mondo pensano, che i genitori mal- sono in caso di bisogno, in grado di in realtà hanno un bagaglio cultura- terno del gruppo di appartenenza. Si
trattano i figli, o perlomeno che li fornire un aiuto economico alla le di tradizioni antichissime, che si è anche assistito a manifestazioni di
obbligassero a fare cos e che che famiglia e questo non perché siano traducono in severe regole compor- unioni matrimoniali con abiti sfavil-
non volevano. Niente di più falso: obbligati a farlo, come generalmen- tamentali tanto da costituire una lanti ed assai imponenti. Devo rin-
nonstante i buoni comportamenti te si pensa, ma perché sono loro vera e propria religione interiore. graziare il mio “fratello” Adem che
siano incoraggiati, i figli, lasciati stessi che si vogliono sentire utili. Parte di queste manifestazioni sono mi ha inviato a partecipare se ho
liberi di scegliere ed anche di sba- Gli zingari non vivono per il lavoro, state espresse sabato 18 gennaio potuto scoprire ed imparare ad
gliare, subiranno le conseguenze ma lavorano per sopravvivere per- durante la ricorrenza del primo amare il mondo rom a Bologna.
delle proprie azioni e questo inse- ché il centro della loro vita è la compleanno di Natasha. Intere
gnerà loro a vivere in modo respon- famiglia allargata, ed in mezzo a famiglie proveniente da diverse AL.MO.
sabile. La stima che un giusto atteg- queste persone che trascorrono e località italiane si sono riunite, nella
giamento produce nelle comunità è vogliono trascorrere le ore più nostra sala in via Libia, in segno di
di per sè una forte molla. Lo stesso sacre. In un mondo che raramente li quella concezione di “famiglia

febbraio duemilatre 3
q u a rt a
Il nostro servizio mobile di sostegno

Ai confini della città


La rubrica di strada del Servizio mobile prosegue questo mese con la testimonianza, più che altro emotiva, di una
collaboratrice di Piazza Grande che ha deciso di vedere con occhi diversi il mondo che ci circonda fuori dal portone.

Alberrta Merlini
Fino a poco tempo fa la città vissuta sulla vita ordinaria, si stava scontrando ed
strada era distante dalle mie espererien- incontrando, forse, con una realtà
ze. A volte ho incrociato persone senza altra. Non sono sempre visbili i senza
dimora mentre camminavo, alla luce del tetto: spesso si sottraggono allo
giorno. A volte, la sera, nella sala d’attesa sguardo dentro abiti quasi impeccabi-
della stazione ferroviaria, il mio sguardo li, dignitosamente mescolati tra la
ha faticato a distogliersi dai corpi inabis- folla ad osservare a loro volta, anoni-
sati dentro se stessi che occupavano pic- mi e silenziosi. Ho incontrato questi
cole porzioni di territorio: un posto a attori della nuova povertà nella sala
sedere o al massimo due, dove abbando- d’attesa della stazione ferroviaria,
narsi a dormire. Ho sempre creduto che sarebbe corretto dire che loro hanno
l’identità di chi vive sulla strada fosse incontrato me, mentre tentavo, senza
molto visibile. Clochards dai lunghi successo, di filtrare l’impatto di una
capelli tristi, portatori di fascino e poesia, identificazione emotiva che prendeva
d’una cultura che non mi rimanda ad il sopravvento. Anch’io, come chiun-
immini di libertà, ma della quale riesco a que e per motivi più vari potrei perde-
cogliere soprattutto solitudine. re progressivamente quei legami che
Immigrati pluriemarginati, frange di un oggi costituiscono il mondo relaziona-
discorso tutt’altro che concluso e, altre le. Anch’io potrei trovarmi a dividere
realtà articolate e complesse che non lo stesso percorso non per libera scel-
desidero categorizzare. “Ci sono molti ta. E allora mi sono sentita persa in
modi vivere la strada”, mi dissero gli ope- una città che non so dove comincia e
ratori del Servizio mobile di sostegno, dove finisce, in uno scenario di soffe-
alcuni dei quali provengono dall’universo renza che non so dove comincia dove
degli esclusi. A loro mi sono affidatta per finisce.
“passare attraverso la folla insieme alla
folla che passa”, toccando con mano quanto la mia cultura stereotipata, retaggio di una

NOI NON POSSIAMO ENTRARE


“Facciamo di tutto per mandarli via e voi “clienti”: molto spesso si tratta di persone
ce li portate qua.” Con queste parole due anziane, inferme e perché no? pigre, che
agenti della Pol-Fer, lo scorso lunedì 3 una volta conquistato il loro posto per la
febbraio ci hanno costretto a lasciare la notte, preferiscono restare lì e magari rice-
sala d’attesa della stazione. Se vogliamo vere da seduti un bicchiere di tè caldo e
continuare a incontrare le donne e gli qualcosa da mangiare. Non potrà più esse-
uomini che passano lì la notte, dobbiamo re così, per andare incontro alle esigenze
invitarli ad uscire e a seguirci sul piazzale delle società che da anni, hanno sostituito
ovest. E sì, è conveniente svolgere il lo Stato nella gestione delle ferrovie e
nostro servizio più in disparte, lontano dai degli immobili ad esse connessi. Chi può
“cittadini normali”, dai clienti, da chi pagare ha sempre ragione, così vuole la
paga. Conveniente per chi? Certo non per legge del profitto e guarda caso le conse-
noi, visto che nelle nostre prime uscite in guenze ricadono come pietre sempre sugli
stazione con questa nuova modalità, ultimi.
abbiamo perso circa la metà dei nostri

SEDE DELLA COOPERATIVA SEDE REDAZIONALE


VIA ANTONIO DI VINCENZO 26/F (BO)
TELEFONO E FAX della testata e dell’Associazione
051 372 223 OPPURE 051 4158 361 Amici di Piazza G rande
SITO INTERNET:
www.cooplastrada.it
Via Libia, 69 tel. 051/342328
E - MAIL: SITO
SITO INTERNET:
INTERNET: www.piazzagrande.it
www.piazzagrande.it (in costruzione)
info@cooplastrada.it E - MAIL: pg@piazzagrande.it

4 febbraio duemilatre
quinta

La temperatura di palazzo D’Accursio


INTERVISTA AL PROF. FRANCO PANNUTI ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI , VOLONTARIATO, FAMIGLIA E SCUOLA PDEL COMU-
NE DI BOLOGNA. UN CONFRONTO A DISTANZA SUI TEMI DELL’EMERGENZA FREDDO, ASSISTENZIALISMO E OLTRE.
OGNI ANNO L’ARRIVO DELL’INVERNO VIENE noi ormai conosciamo: attivata nell’ottobre del 2000 con l’inizio dei lavori di costruzione nel 2003 di una nuova
VISSUTO COME UNA EMERGENZA, NON SAREB- lo scopo di incontrare tutte le persone presenti in strada in struttura di accoglienza per senza tetto in via della Volta di
BE PIU’ UTILE, SIA PER LE ISTITUZIONI, SIA PER grave stato di disagio sociale (tossicodipendenti e non) circa 24 posti letto che sarà terminata prima della fine del
GLI UTENTI SENZA FISSA DIMORA, TRASFORMA- nell’intento di avvicinarli ai servizi e iniziare ad accompa- mandato. La valorizzazione delle borse lavoro a carattere
REGLI INTERVENTI ESTEMPORANEI IN UN gnarli verso un processo di integrazione sociale. Dicevo, di stage come strumento di recupero sociale senza com-
SISTEMA DI SERVIZI STRUTTURALI CHE POSSA appunto, l’Unità di Aiuto è collegata con gli sportelli portare necessariamente la costituzione di un rapporto di
AFFRONTARE IN MANIERA GLOBALE LE DIFFI- sociali, è integrata dall’attività di Piazza Grande e lavoro; il mio intento è quello di passare da un welfare tra-
COLTA’ DI CHI NON HA TETTO? Mensabus, è in raccordo con i Pronto Soccorso Sociali dizionale e passivo ad un welfare attivo che responsabiliz-
Mi sento di condividere in pieno la vostra richiesta, la con- delle cooperative il Quadrifoglio e il Pettirosso e anche zi personalmente l’utente lo coinvolga in un progetto con-
divido in particolar modo dal punto di vista etico, non esi- con l’ambulatorio Mobile dell’Azienda USL, è in stretto diviso al fine di valorizzare le capacità. Il sussidio erogato
stono emergenze freddo, emergenze caldo, emergenze rapporto con le comunità terapeutiche cittadine e con i Sert infatti è deterrminato in base all’effettivo impegno dello
temperate ecc… Esiste a mio modo di vedere una situazio- ed è in continuo contatto con il dormitorio Pubblico del stagista a collaborare alla buona riuscita del progetto e non
ne di disagio sociale che non può dipendere, appena, da Comune di via Carracci. costituisce in alcun modo un compenso di prestazione o di
condizioni climatiche. Le persone in grave stato di disagio retribuzione né un generico sostegno economico in base a
si trovano per una serie di motivi predeterminati standard di bisogno.
senza cibo, senza un tetto dove
ripararsi, senza una dimora. Di A FRONTE DELL’APERTURA DI
fronte a queste persone che hanno NUOVE STRUTTURE ABITATIVE
una dignità pari a qualsiasi altro (VIA LOMBARDIA, VIA LENIN,
cittadino il Comune non può esi- VIA DELL’INDUSTRIA) REGI-
mersi dal sostenerle, dall’aiutarle STRIAMO UNA CARENZA DI
con tutti i mezzi che ha disponibili SERVIZI DI BASE ALLE PERSO-
in ogni momento dell’anno. Ho NE INDIGENTI QUASI ASSENTI
iniziato il mio mandato politico I SERVIZI DOCCIA, INSUFFI-
ereditando una situazione con CIENTI LE MENSE DI CARITAS
gravi carenze, mancavano sia E ANTONIANO, LA DISTRIBU-
strutture idonee all’accoglienza sia ZIONE DEI BUONI SPESA (HA
servizi in grado di risolvere i biso- SENSO FARE LA SPESA PER CHI
gni primari. Devo dire che mi NON HA CASA?), ALIMENTA UN
sono anche serviti alcuni mesi per MERCATO DI SCAMBIO . CI
fare il punto sulla situazione e ren- PARE CHE SI FOGLIA OFFRIRE
dermi conto di cosa si doveva fare UN SERVIZIO COMPLETO PER
con le risorse che avevo a disposi- ALCUNI E SI DIMENTICHINO LE
zione. Capii però, quasi subito, ESIGENZE DI SOPRAVVIVENZA
che il problema non era solo eco- DI MOLTI ! QUAL’E’ LA SUA
nomico pur essendo le risorse POSIZIONE SULL’ARGOMENTO?
finanziarie necessarie e importanti La mia personale posizione sull’argo-
– dico sempre che senza soldi non mento è che ci troviamo in un mare
si può fare niente, ripeto, niente - magnum è mi convinco sempre di più
ma la prima cosa era di coinvolge- che purtroppo il disagio sociale inve-
re tutte le realtà del privato sociale ce di calare crescerà. Viviamo infatti
che in qualche modo operavano in una società che ha relegato la
nella lotta al disagio sociale. dignità dell’uomo in nome della
L’inizio non è stato facile poi, ricerca sfrenata del profitto ad ogni
pian piano, questa politica ha ini- costo. Una famiglia normale in poco
ziato a dare i suoi frutti e quello tempo per una serie di sfortunate con-
che ora c’è, esiste, ed è sotto gli getture si può trasformare in un
occhi di tutto noi è, per chiarirci, nucleo familiare in grave stato di disa-
una vera e propria rete: una rete di servizi. Insomma la tra- BOLOGNA E’ DA SEMPRE UN CROCEVIA DELLE gio. In questo momento storico mi trovo a dire che la
sformazione d’interventi estemporanei in un sistema di MIGRAZIONI, E LA QUESTIONE DELLA CASA, prima cosa è individuare delle priorità e di pari passo con
servizi strutturali oggi ha un nome: La Rete. Per passare ai GIA’ CRITICA PER LA PRESENZA DI MIGLIAIA DI le priorità dei percorsi d’integrazione sociale in grado di
fatti vorrei elencare le strutture e i servizi che oggi sono STUDENTI FUORI SEDE, DIVENTA UN PROBLEMA programmare un ritorno graduale alla normalità. Tutto ciò
presenti sul territorio: ORMAI IMPROROGABILE, ANCHE ALLA LUCE è legato come voi tutti sapete alle disponibilità finanziarie
-Centro di Accoglienza Beltrame (120 posti) alla Coop. DELLE VARIE EMERGENZE REGISTRATE IN che un amministratore pubblico ha a disposizione, per que-
Sociale Società Dolce, CITTA’(vedi la vicenda dei RUMENI DEL LUNGO sto non nego che facendo scelte può accadere di creare
-Riparo notturno di Via Lombardia n.36 (32 posti) alla RENO, IL CAMPO PROFUGHI DI TREBBO, L’OC- qualche disparità, è u n po’ inevitabile.
Coop. Sociale Dolce, CUPAZIONE DI VIA CASARINI) QUALI SONO LE
-Riparo notturno di Viale Lenin (22 posti alla Coop. POLITICHE CHE L’AMMINISTRAZIONE INTENDE IN BASE ALLA SUA ESPERIENZA DI QUESTI TRE
Sociale Società Dolce, ATTUARE NEL FUTURO IMMEDIATO, ANCHE IN ANNI DI ASSESSORATO POTREBBE STILARE UN
- Servizio Sociale Adulti alla Coop. Sociale Società Dolce, UNA PROGETTUALITA’ DI PIU’ AMPIO ORIZZON- ORDINE DI PRIORITA’ NELLA RISOLUZIONE DEI
-Riparo Notturno della Solidarietà di via del Gomito 22 TE? PROBLEMI DERIVATI DALL’ESCLUSIONE SOCIA-
(20 posti) all’A.T.I. (Associazione Temporanea Se l’orizzonte non è ampio, il rischio è di creare progetti di LE? QUALI CREDE CHE POSSANO ESSERE I
d’Impresa), composta dal PLOCRS Centro Accoglienza poco valore. Ogni progetto deve tenere conto di una serie MEZZI PIU’ EFFICACI PER RAGGIUNGERE UN
La Rupe e Coop. Sociale la strada, di condizioni che devono portare a dei risultati, anche pic- RISULTATO?
-Centro Diurno di Via del Porto (40 posti pranzo) alla coli, quasi invisibili, oppure grandi come una completa Sono fermamente convinto che il problema non stia nel
Coop. Nuova Sanità, integrazione, un totale recupero dello stato di grave disagio comprendere quali siano i mezzi più efficaci nella risolu-
-Unità aiuto per le persone che vivono in strada e distribu- sociale. Insomma non importa l’entità dell’esito importa zione dei problemi derivanti dall’esclusione sociale, non
zione pasti durante il periodo invernale all’A.T.I. compo- che ci siano percorsi dove l’esito sia sempre raggiungibile. possiamo fermarci qui. Dobbiamo invece capire e com-
sta da Coop Nuova Società la Carovana. A tale titolo vorrei elencarvi i miei progetti dell’immediato prendere più a fondo quali sono le cause che provocano
-Mensabus alla Coop Sociale Nuova Sanità. futuro: l’attivazione del Progetto di Pronto Intervento l’esclusione sociale e cercare di prevenire i fenomeni di
-Centro Diurno di Via Sabatucci n.2 (nuovo servizio) Sociale denominato (PIS) cioè un servizio di pronta reperi- emarginazione con azioni precise ed efficaci. Bisogna arri-
all’A.T.I. composta da Coop. Sociale Società Dolce, Coop. bilità telefonica per raccogliere le segnalazioni di bisogno vare alla radice se no i mezzi non saranno mai sufficienti.
Sociale Nuova Sanità, Coop. La Strada di Piazza Grande, e rispondere tempestivamente alla domanda d’accoglienza Questo penso sia un lavoro che necessita di un confronto
Associazione di Volontariato Il Mosaico di Solidarietà, delle persone che si trovano in situazioni di emergenza collaborativo fra l’Ente Locale e il privato sociale, direi è
PLOCRS Centro Accoglienza La Rupe, Coop. Sociale il sociale. Il servizio articolato per le diverse fasce di età e una ulteriore maturazione della rete dei servizi che è pre-
Quadrifoglio, Coop. Sociale Il Pettirosso. target (minorenni al di sotto dei 14 anni, minorenni al di sente sul territorio. Si tratta senza dubbio di un lavoro
-Dormitorio di Via Carracci (80 posti) al mosaico della sopra dei 14 anni, persone adulte italiane e straniere che lungo e complesso che deve mirare sempre più alla pre-
Solidarietà. vivono in strada, rifugiati, profughi) sarà dotato di una venzione, alla programmazione ma che a mio parere può
La seconda cosa che mi preme di esemplificare è quella di reperibilità telefonica 24 ore su 24, di un mezzo di traspor- portare a dei frutti per tutti inaspettati.
fare capire concretamente cosa vuol dire che un servizio è to e di risorse economiche per far fronte a spese urgenti;
in rete; per fare un esempio e rendere più concrete le mie buoni pasto, buoni spesa, pernottamento in albergo in
affermazioni vorrei parlare dell’Unità di Aiuto, che tutti assenza di disponibilità immediata di accoglienza. Inoltre

febbraio duemilatre 5
se st a

Uniti per un tetto


di Leonardo Tancredi

Un’assemblea pubblica per incontrarsi, discutere crollato, sfiorando la tragedia, il Comune ha bie, non siamo trattati come esseri umani, a
e trovare una soluzione a un problema, quello imposto lo sgombero. “La sistemazione al Galaxi Bologna non esiste l’accoglienza. L’unico modo
della casa, che a Bologna riguarda tutti, ma che doveva essere per pochi giorni, secondo l’asses- per risolvere questo problema è essere uniti.”
per la gran parte dei migranti presenti sul territo- sore Monaco - dice la portavoce Sumia - poi ci L’appello all’unità accomuna tutti gli interventi,
rio è diventato vitale. La gravità della situazione avrebbero assegnato un posto a Villa Salus tanto quello di Sahid che denuncia il sovraffolla-
è dimostrata dall’ampia partecipazione: circa 200 (un’ex casa di riposo chiusa per bancarotta ndr) mento di via Guelfa (250 persone in 17 stanze),
persone hanno riempito la sala Benjamin di dove per giunta il Comune ha portato da
via Del Pratello, con una presenza molto 120.000 lire a 157 euro l’affitto mensile
ampia delle comunità straniere coinvolte. pro capite per gli assegnatari, quanto
Negli ultimi mesi quella che è una questione quello di Marco a nome dei rumeni dello
annosa (delle migliaia di case sfitte in città si Scalo migranti. Quest’ultimo lancia la
parla da almeno 20 anni), e che ciclicamente proposta di uno sportello che fornisca
ha interessato le fasce sociali meno garantite agli stranieri l’assistenza per la ricerca di
nel frangente storico, è stata riproposta con un’abitazione.
forza proprio da chi attualmente è costretto Ad inquadrare meglio il problema casa
alla marginalità sociale: le donne e gli uomini nei termini generali della legislazione
migrati da Paesi più poveri del nostro. italiana, è Marco Guerzoni un urbanista
Alle rivendicazioni dei pakistani del cpa (cen- membro della Compagnia dei Celestini:
tro di prima accoglienza) di via Guelfa, dei “Secondo le statistiche l’affitto riguarda
nordafricani del cpa di via Arcoveggio, si solo il 25% dei residenti, ma queste non
sono unite quelle delle famiglie rumene, tengono conto dei fuori sede, dei migran-
sgomberate dalle loro baracche e occupanti ti, dei nomadi. L’alienazione dell’edilizia
l’ex hotel delle Ferrovie dello Stato, e delle pubblica è sistematica, si vende per rico-
famiglie bangladesi provvisoriamente ospiti del- per altri 6 mesi, il tempo di ritornare nelle nostra struire, con un rapporto di otto a uno. Bologna in
l’hotel Galaxi. Quest’ultimo caso, tale anche in case ristrutturate.” Ma la fiducia verso le istitu- trent’anni si è svuotata progressivamente, eppure
ordine cronologico, è sintomatico della situazio- zioni cittadine non è certo condivisa in chi si il suo territorio è quadruplicato.” Il problema
ne abitativa bolognese: in via S. Savino, zona alterna al microfono a raccontare il disagio della casa a Bologna, sta prendendo i contorni della
Corticella, intere famiglie abitavano stabili peri- comunità che rappresenta. È così per Rafia por- lotta ed in molti, davanti all’immobilità delle
colanti, nel disinteresse totale del proprietario, tavoce del cpa Arcoveggio, che presto verra istituzioni, presto accetteranno il rischio delle
con regolari contratti d’affitto; quando un tetto è chiuso. “Da questa, saremo trasferiti in altre gab- occupazioni.

SGOMBERIAMO e VENDIAMO
Hai la cantina piena di roba che sta lì da anni e ti impedisce persino di
aprire la porta? Lo sgabuzzino è diventato un luogo sconosciuto? Hai
vinto alla lotteria, vuoi rifare tutto il tuo arredamento e non sai dove met-
tere quello vecchio? Chiamaci!
Hai una casa in affitto da arredare? Una stanza da sistemare? Vieni a
fare un giro al nostro magazzino, troverai offerte e prezzi bassi per
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to e credi di aver già visto ogni mercatino, ma non hai visto ancora nulla
se non sei stato al mercatino di Piazza Grande. Vieni a trovarci!

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Mercoledì 9.00 - 13.00 14.00 - 18.00 tutto quello che ti può servire e che vorresti avere
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Sabato chiuso massimo della simpatia. Ti aspettiamo.

6 febbraio duemilatre
se t t i ma
… dove non ci son santi, né guerre, né eroi
Una riflessione e alcuni contributi, raccolti dal gruppo dell’Unità d’aiuto, sul difficile rapporto fra
mondo dell’emarginazione e forze dell’ordine.

Vogliamo aprire con questo numero una riflessione non peccare d’avarizia, si rischia di perdersi tra mille che ci coinvolge tutti i giorni senza festività
sul difficile, quanto auspicabile confronto tra l’operato e più direzioni, buttate lì, tutte in ordine rigorosamen- e ferie per il tossicodipendente che ha
e le finalità degli operatori dei servizi sociali e l’opera- te sparso. bisogno di aiuto tutti i giorni. Caro Stato
to e le finalità degli agenti delle forze dell’ordine. italiano perché è qui che siamo!
Questa riflessione non sarà certo semplice date le Così, affidandoci alle riflessioni che seguiranno nei Come puoi immaginare che migliaia
implicazioni operative e la necessità di tener conto prossimi numeri e alle parole di S. Agostino, a propo- di agenti, tutori dell’ordine, vengano
delle premesse e dei mandati che caratterizzano il sito dei bellissimi figli della speranza: sdegno e sobillati tutti i giorni da denunce,
lavoro sociale e la sicurezza sociale. È evidente che coraggio, sdegno per come stanno le cose e corag- telefonate, richieste di aiuto e cor-
pur “lavorando” con le stesse persone, diversi siano gio per cambiarle, la parola passa alle considerazioni rano dai cittadini che vengono
gli strumenti e diverse le azioni messe in campo nei
confronti di chi da un lato, commette reati (scippi,
e agli aneddoti di Teresa, Antonio, Luigi, Simone,
Ivan che frequentano il laboratorio informatico presso
scippati, razziati, predati, violen-
tati di ogni bene, da persone che
Tutto per la BICICLETTA
furti…) perché deve trovare i soldi per comprare le il Centro Diurno di via del Porto, e di due ragazzi che soffrono di tossicodipendenza e
sostanze, e dall’altro chiede aiuto per risolvere o con- si rivolgono al servizio di strada. che hanno bisogno di una
USATO
tenere la sua dipendenza. sostanza chiamata eroina che si RICAMBI E RESTAURO
“Spesso la repressione è l’unico mezzo trova solo al mercato nero, tra
Consapevoli del fatto che una collaborazione (o inte- che viene utilizzato anche in situazioni di semplici spacciatori? Migliaia di agenti OCCASIONI & RISPARMIO
grazione), per quanto necessaria e possibile, richie- controlli”. che potrebbero preoccuparsi di
derà tempo ed energie da entrambe le parti, riportia- “Mi è capitato di essere accusato, senza poter spie- altre cose. Questo vizio costa, e RIPARAZIONI IN GIORNATA
mo in sintesi un’esperienza che ci fa ben sperare. gare ciò che era successo, solo perché regolarmente non tutti si possono permettere
Si tratta della realizzazione di un progetto che ha frequento certe zone del centro”. di mantenerlo senza delinquere.
visto lavorare insieme operatori del sociale, agenti “C’è un preconcetto che spesso porta le forze dell’or- Io so cos’è l’astinenza (in tantissi-
delle forze dell’ordine e peer support (operatore di dine a fermare ed arrestare sempre certe persone: è mi casi arrivi a fare di tutto pur
strada). vero, noi viviamo di espedienti e non neghiamo che a di...) e poi in una metropoli, se lo
volte commettiamo dei reati, ma è altrettanto vero “scippo” non te lo vedi in diretta con
Presso la Prefettura di Palermo nel corso del 2000 è che certi operatori a volte abusano del loro potere i tuoi occhi o addirittura non ne sei
stato presentato e attuato un progetto dal titolo provocandoci, come se volessero causare in noi un coinvolto, lo leggi o lo senti mormora- Combatti, con noi, l’avvilente mercato
“Forze dell’Ordine e Peer Support: una possibile inte- certo tipo di reazione” re.
grazione”. Il progetto aveva l’obiettivo di promuovere “Secondo me, sarebbe una buona cosa formare que- Quando sento la frase “miglioriamo la
della bici rubata!!!
la nascita di una nuova cultura in tema di tossicodi- sti operatori non solo dal punto di vista giuridico, ma vita”, ma di chi? Di chi è già benestante e Diamoci una mano a tenere pulita
pendenza, e vedeva coinvolti i rappresentanti delle anche per quello che riguarda il loro modo di agire”. non sempre si preoccupa dei più deboli? la città e liberiamoci dalla
forze dell’ordine, soprattutto coloro i quali svolgono il “Io ho girato parecchio ed ho notato che, per quanto La loro vita è già migliore, mentre vedo che per
difficile lavoro sul territorio (polizia di prossimità), riguarda l’Italia, solo a Bologna i vigili urbani sono quella della maggior parte delle persone che
schiavitù del traffico e dalle
firma-
operatori del sociale e alcuni ragazzi tossicodipen- militarizzati ed un’alta percentuale del loro lavoro è lavora e guadagna uno stipendio base, oggi è targhe alterne! re. Ma
denti. Il progetto era partito dal presupposto che, per dirottato contro la micro criminalità: non fanno multe, peggiorata in tutti i sensi sia economico che sociale. se malau-
promuovere una vera cultura del cambiamento nel- ma fermano le persone in giro”.. STOP. Torniamo al fatto che il tossicodipendente guratamente,
l’approccio integrato tra agenti delle forze dell’ordine “Bologna è diventata una città militarizzata, non ci come l’alcolizzato è un malato. Io vorrei che lo stato quando vado a fir-
ed operatori che a vario titolo operano nel settore sono più traffici di una volta e c’è molta meno gente comprasse l’eroina (sarebbe più pulita, niente morti mare, c’è di turno, come l’altra sera, una poliziotta
delle tossicodipendenze, occorreva creare le condi- in giro, però ora che la battaglia è stata vinta…che per overdose), la desse agli ospedali e alle cliniche “graduata” e mi tocca aspettare il mio turno nono-
zioni per un reale confronto tra chi per compiti istitu- comincino a comportarsi a modo!” specializzate. Fine dello spaccio, fine dei furti, degli stante dei colleghi di codesta signora poliziotta quan-
zionali è impegnato in prima linea ad operare in scippi, etc. Curare queste persone, sollevare il pro- do arrivo, mi fanno gentilmente accomodare e firma-
un’ottica di repressione e di sicurezza urbana e chi, “Non si può non allearsi con chi difende la blema, spiegare alle generazioni future che drogarsi re. L’altra sera quando sono arrivato, c’erano due
invece ha un compito professionale finalizzato al trat- società, l’individuo singolo o comunque l’indigenza in non serve a nulla: è facendo capire le cose che le persone prima di me. Gentilmente ho chiesto di fir-
tamento terapeutico ed al recupero sociale di perso- generale. Per questo sono nati i sindacati, le istituzio- persone ne prendono atto e crescono. Invece c’è una mare, sono stato ignorato. Intanto la signora poliziot-
ne tossicodipendenti. L’obiettivo principale del pro- ni e per la gloria della nazione, le forze dell’ordine. sorta di tabù, di curiosità, è vietato, e i giovani ci ta chiamava dentro due persone che per turno erano
getto era quello di avviare un processo culturale tra- Queste ultime hanno oggi il difficile compito di man- cascano per curiosità, una sorta di al di là del muro. dopo di me. Cercavo di dire che toccava a me ma
sformativo che cominciasse a consolidare una cultu- tenere l’ordine pubblico in una società multietnica Caro stato italiano, piango al sapere che c’è un pro- venivo ignorato; ad un certo punto una signora che
ra di intervento adeguata alle problematiche ed alle dove, per semplificare, succede veramente di tutto (a blema veramente vasto che colpisce migliaia e forse era lì per fare una denuncia, confermava alla poliziot-
esigenze del tossicodipendente senza dimenticare ognuno la propria immaginazione). Nessun caso è milioni di persone e tu gli giri le spalle o magari credi ta che toccava a me e non agli altri due, perché era
l’aspetto della sicurezza urbana. da sottovalutare, ma alcuni problemi stanno a stretto di fare l’indispensabile che però non conta nulla. Io testimone che io ero arrivato prima. La poliziotta, rin-
Questo progetto ha portato all’apertura di un centro contatto con la società giorno per giorno, ben visibili. con la mia immaginazione potrei scrivere tantissime graziata la signora mi dice che se non fosse stato per
di ascolto sulle tossicodipendenze costituitosi all’in- Uno di questi è la tossicodipendenza che crea, come altre cose a riguardo, ma forse conosco una verità lei, non mi avrebbe creduto, nonostante sapesse che
terno del Commissariato di P.S. Bagheria: esperien- sappiamo, non poche difficoltà e disagi a tutti (colpiti che chissà sta al di sopra della mia immaginazione. ero arrivato per primo!
za unica di struttura di ascolto inserita in un Ufficio di o no dal problema o dalla malattia come è definita). Io queste cose te lo ho scritte perché sono uno di Per quanto riguarda i Carabinieri, il …… mi hanno
Polizia. Non mi sento di criticare l’operato di chi combatte loro, di quelle migliaia o milioni di tossicodipendenti. arrestato per 7,7458 grammi di hashish, per i profani,
L’esperienza in questione, nonostante faccia venire questa piaga sociale anche se so che da parte delle Però ho un sogno nel cassetto visto che in tv si vedo- quasi 8 grammi di fumo. Il pubblico ministero ha chie-
in mente una favola di tempi e uomini molto lontani a istituzioni ci sono “carenze” che possono partire forse no seni, sederi, amoreggiamenti di ogni genere, omi- sto 5 mesi di reclusione (e poi dicono che le carceri
venire, dimostra come un Commissariato di Pubblica dal ricatto alla violenza fisica e materiale altrui, cidi, stupri, mi piacerebbe avere la possibilità di farmi sono piene! di consumatori!). Per questo sono
Sicurezza, senza venir meno al proprio mandato magari anche per l’ignoranza verso il problema o una “pera”(iniettarsi eroina per chi non sa il termine) costretto, tutti i giorni dalle 18 alle 20, a recarmi in
Istituzionale, possa divenire anche un luogo di incon- magari anche un crollo momentaneo psicofisico, per- a reti unificate, andando là con l’occorrente, in asti- questura per firmare. Non ho niente da contestare
tro tra professionalità diverse (medici, psicologi, assi- ché credetemi è difficile vivere per strada: gli “anta- nenza, questo per far vedere a tutti cos’è la droga e riguardo la pena inflittami perché in Italia drogarsi è
stenti sociali, operatori giudiziari …), con il comune gonisti”, così voglio chiamarli, non scherzano affatto, perché bisogna preoccuparsene, ti giuro lo farei.” un reato, ma dovrebbe essere reato anche per colui
obiettivo di promuovere interventi integrati a benefi- in tutti i sensi (leggete i giornali!). Stefano che mi ha firmato contro, invece, la persona che
cio del singolo e della collettività. Ma allora di chi è la colpa? Personalmente non sono asserisce che da me voleva comprare il fumo se n’è
contento di come vadano le cose oggi. Credo anche “Giovedì 23 gennaio alle ore 13 circa mi andato a casa senza denuncia per uso di sostanze
Ma tornando a noi, qui, a Bologna, città di antica tra- che si possa fare qualcosa per migliorare la vita di
trovavo in bici in via dei Mille (Bologna), semaforo stupefacenti! e senza la minima segnalazione alle
dizione e cultura, le cose sembrano andare in tutt’al- tutti noi, intendo tutti noi! È logico che non posso
rosso. Constatato che non ero di intralcio alla circola- autorità preposte, mentre io, sarà perché ho i capelli
tra direzione, o peggio, a volte, sembra non ci sia chiedere al sig Rossi che abita a fianco, la soluzione
zione automobilistica, ma incurante del colore del lunghi, qualche anno fa per un cosiddetto spinello mi
neppure l’ombra di una direzione e altre volte, per di questo dilagante, fastidioso, oneroso problema
semaforo, rosso per l’appunto, passavo. All’altezza hanno segnalato al prefetto, marchiandomi con l’art.
del parco della montagnola, 75 (uso di stupefacenti). Con questo, che dire?
venivo affiancato dai signori
COSA SUCCEDE IN CITTA’ !?
Fortunatamente oggi la maggioranza dei tutori del-
vigili i quali mi contestavano l’ordine è fatta di persone intelligenti; in ogni caso
non solo l’infrazione che sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Negli
avevo commesso, ma anche ultimi anni la lotta alla droga è diventata una priorità
che la corsia sulla quale mi assoluta per i politici, ma si continua a sbagliare.
trovavo era la corsia preferen- Faccio un esempio: il parco della Montagnola a
ziale per gli autobus e quindi Bologna. Tutti sanno che era un punto di spaccio, ma
potevo essere multato. Ma i anche di consumo. Ripulendo il parco dove per lo più
signori vigili sembravano incu- si concentravano i tossicodipendenti di Bologna, e
ranti del fatto che via dei Mille rendendolo idoneo per tutti i cittadini bolognesi, non
non solo era transitata da altre hanno fatto altro che “spargere” spacciatori e consu-
biciclette, ma anche da ciclo- matori su tutto il territorio, per lo più nel centro stori-
motori che sfrecciavano su co, per cui adesso ci si trova il tossico che si buca in
tutti e due i sensi di marcia. E ogni angolo, così come lo spacciatore. Nel parco era
come se ciò non bastasse, in tutto più circoscritto. I politici e i cittadini devono ren-
via Irnerio molte macchine dersi conto che noi tossici esistiamo, e il problema
erano parcheggiate in doppia della droga non può essere combattuto con la
A tutti i lettori. ogni primo lunedì del fila! repressione, ma con una cultura di prevenzione e
Chi sono questi di Piazza Grande? mese: la redazione è aperta a tutti dalle Riguardo alla pubblica sicu- informazione su ciò che comporta l’uso di sostanze
rezza, io sono condannato a
Come nasce un giornale di strada? Se sei ore 16.00. Il nostro giornale é anche tuo! recarmi tutti i giorni alla stupefacenti.”

curioso e vuoi conoscerci vieni a trovarci Portaci suggerimenti, critiche e contributi. Questura Centrale e a deporre
una firma su un foglio, totale
impiego di tempo, due secondi

febbraio duemilatre 7
ottava

I tranelli della sanatoria


Non possono cambiare lavoro, non possono muoversi dall’Italia, se vengono licenziati non possono cercarsi un altro impiego. È la situazione dei migranti che
attendono la regolarizzazione con la sanatoria del centro-destra. Ne parliamo con il Centro per i diritti dei lavoratori stranieri della CGIL.
Alessia Acquistapace
I meccanismi contorti e irragionevoli della burocra- Tutte queste storture, sospetta Roberto Morgantini della
zia non sono uguali per tutti: anche loro si accanisco- CGIL, non sono frutto di un’incompetenza dei parlamentari
no di più sui migranti. di centro-destra in fatto di legislazione, ma di un preciso
La sanatoria per l’emersione del lavoro nero dei cit- disegno della maggioranza. Per protestare contro le clamoro-
tadini stranieri senza permesso di soggiorno è stata se inefficienze della sanatoria, la CGIL ha indetto per il pros-
fortemente voluta dalla sinistra ma anche dalla parte simo 14 febbraio alle 10 due presidi di fronte alla Prefettura
cattolica e moderata della maggioranza di governo e (in via IV Novembre 24) e davanti all’Ufficio provinciale del
servirà a regolarizzare la posizione di decine di Lavoro di Bologna (Viale Masini 12/2). Intanto, in regione
migliaia di migranti che lavorano in Italia. Ma dopo sono stati presentati una cinquantina di ricorsi contro datori
le speculazioni degli italiani che si facevano pagare di lavoro che non hanno regolarizzato i loro dipendenti.
per fingersi datori di lavoro e dei datori di lavoro che
si fanno pagare per regolarizzare i propri dipendenti, CENTRO DIRITTI LAVORATORI STRANIERI
vengono fuori anche i mille paradossi burocratici di DELLA CGIL
questa legge. A cominciare dalla promessa, esplicita Via Marconi 69/d Bologna – tel. 051 6087190
nel testo della legge e sfacciatamente disattesa, di
esaminare la domanda entro 20 giorni: i termini per Volontari di varie comunità straniere sono a disposizione per
la presentazione delle domande scadevano il 10 parlare nella tua lingua di qualsiasi problema riguardante
novembre, e nella provincia di Bologna hanno iniziato a esaminarle solo il 14 di gennaio. l’impiego, la sanatoria, i contributi INPS ecc.
Pare ci vorrà almeno un anno a esaurire le 13.000 richieste pervenute, e in altre province i
tempi sono simili se non maggiori. - Sri Lanka. Mercoledì dalle 17.00 alle 18.00.
Cosa succede nel frattempo alle persone che aspettano? Di tutto. Per cominciare, sono pri- - Cina. Mercoledì dalle 15 alle 18.
gionieri del suolo italiano: non possono tornare nel proprio paese per andare a trovare i - Moldavia. Mercoledì dalle 15 alle 17.
propri bambini o dare l’estremo saluto ai propri cari perché per questa legge uscire dai - Somalia. Sabato dalle 9 alle 13.
confini italiani equivale a rinunciare alla domanda di regolarizzazione. - Marocco. Martedì dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 15 alle18, venerdì dalle 16
Se vengono licenziati o il loro datore di lavoro muore, come può accadere facilmente a alle 17.30, sabato dalle 9 alle 13.
chi assiste un anziano, devono affrontare una serie di adempimenti di cui spesso nessuno - Ucraina. Mercoledì dalle 15 alle 18.
li ha informati, e poi semplicemente aspettare, con le mani in mano, che la loro domanda - Eritrea. Martedì dalle 9 alle 12.30, giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle
sia esaminata e gli venga rilasciato un permesso di soggiorno di sei mesi per ricerca di 18.
occupazione. Proprio così, con le mani in mano, perché la legge non gli permette di assu- - Angola, Cameroun, Rep. Centrafricana, Angola, Congo, Costa d’avorio,
mere un altro impiego prima dell’esame della domanda, che come abbiamo visto richiede Togo, Zaire. Sabato dalle 10 alle 12.30, meglio prendere appuntamento al
molti mesi. Ma pazienza, c’è sempre il lavoro nero! 333/8266468 (Josè).
Infine, i lavoratori sospesi nel limbo dell’attesa di regolarizzazione non possono licenziar- - Albania. Venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, sabato dalle 10 alle 12.30.
si e cambiare lavoro – e prendere al volo un occasione di lavoro migliore spesso non è un - Pakistan. Martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18 e sabato dalle 9 alle 13.
capriccio ma una necessità, in un settore precario e poco pagato come quello dell’assi- - Filippine. Venerdì dalle 16 alle 18.
stenza e del lavoro domestico. Uniche eccezioni, al momento, le province di Trento e di - Polonia. Mercoledì dalle 15 alle 18.
Bergamo, dove la Prefettura ha invece deciso di permettere ai regolarizzandi di licenziar- - Romania. Lunedì dalle 10 alle 12, martedì dalle 16 alle 18, mercoledì dalle 15
si. E la parità di trattamento dei cittadini? Un optional, per una legge già di per sé contorta alle 18, giovedì dalle 16 alle 18.
e per di più ancora priva del regolamento di attuazione. Sembra addirittura che, per com’è
la legge adesso, chi viene regolarizzato come colf debba rimanere colf a vita.

Campagna Abbonamenti 2003


10 anni di Piazza Grande, 10 anni sulla strada
Cari tutti, legali guidati da Antonio Mumolo, da due anni fornisce assistenza gratuita ai
la redazione di Piazza Grande si rivolge agli abbonati e le abbonate, a chi voglia senza fissa dimora che hanno problemi con la legge: tra errori e persecuzioni giu-
abbonarsi, a chiunque abbia letto anche solo una volta il nostro giornale, e soprat- diziarie lo sportello è sempre affollato.
tutto a chi lo leggerà. La ricchezza di Piazza Grande sta nell’impegno di chi cerca Non ci siamo sottratti a promuovere eventi culturali, organizzando un reading di
di risollevarsi raccontando se stesso e il suo mondo, di chi parla di esclusione poesia di Alberto Masala, che presentava un lavoro sull’oppressione delle
sociale fuori dai canoni dell’informazione stereotipata. Un giornale non ha senso, donne da parte del regime talebano. Masala, insieme al poeta americano Jack
però, senza lettori: a voi ci siamo rivolti spesso per avere il vostro contributo, sia Hirschman, è stato ospite di Metropolis lo spazio radiofonico di Piazza Grande
di partecipazione diretta alle nostre iniziative, sia per il sostegno economico. A concesso da Radio Città del Capo. Importante canale comunicativo con Bologna.
questo riguardo, in apertura della nuova campagna abbonamenti, vogliamo ricor- Non sono mancate inoltre le occasioni di divertimento, come la movimentata
dare insieme a voi, tutto quanto è stato prodotto da Piazza Grande quest’anno. Un «festa popolare» di maggio, con musica dal vivo, banchetti, cabaret, teatro e
modo per tirare le somme, ma anche per farvi sapere dove finiscono (o dove mostra fotografica.
potrebbero finire) i vostri soldi. Per cinque mesi, da marzo a luglio, al capannone Ma più di ogni altra cosa contano le persone che dalla marginalità della strada,
di via Libia, si è tenuto il terzo corso di giornali- della tossicodipendenza, dell’alcolismo o della criminalità,
smo sociale che ha coinvolto circa venti perso- sono arrivate a recuperare la loro forza, la loro dignità, la loro
ne, tra studenti e utenti dello sportello sociale, vita, passando per via Libia: il lavoro di redazione, dei traslo-
e ha visto la partecipazione, tra i docenti, di chi, della riparazione di biciclette, le attività della compagnia
Nico Perrone vice direttore di Il Domani, teatrale, sono soprattutto occasioni per ritrovare una ragione
Daniele Barbieri della redazione di Carta, di vita. E non solo per chi appartiene alla categoria dei cosid-
Fulvio Grimaldi giornalista Rai, Enrico Lucci detti esclusi. A Piazza Grande barboni e rasati di fresco lavo-
inviato delle Iene. Con la partecipazione straor- rano gomito a gomito. Questa pensiamo sia la nostra forza e
dinaria di Jacopo Fo, che ha ospitato i corsisti per questo vi chiediamo di continuare ad avere fiducia in noi.
alla Libera Università di Alcatraz in Umbria. Nei prossimi mesi ripartiranno tutte le attività (il nuovo labo-
Anche quest’anno la «Fraternal Compagnia» ratorio teatrale è già in corso e il nuovo corso di giornalismo
ha tenuto i suoi corsi di Commedia dell’Arte e sociale è in fase di progettazione), ma l’inverno ci mette
Teatro comico, condotti da Massimo davanti al problema di come riscaldare il salone dove ospitar-
Macchiavelli. Lo spettacolo conclusivo, ha le. Piccoli problemi, dateci una mano a risolverli, noi pense-
portato sul palco persone che nell’espressione remo al resto.
teatrale, hanno trovato la strada per la reintegrazione sociale, stimolati dall’avere Questa è la nostra proposta.
come compagni di corso persone con una vita sociale molto meno problematica.
Di enorme importanza, inoltre, l’impegno degli Avvocati di Strada. Il gruppo di

8 febbraio duemilatre
nona
Piazza Grande segnala...
Risveglio, in anteprima al Lumière Sta arrivando il nuovo
Dal villaggio di Oued Zem, in Marocco, all’Europa,
Bologna e poi ancora Africa, Rabat , infine il ritor-
no a Oued Zem. È un viaggio il fim di Zineddine
proprio disagio esistenziale.
Il legame con la letteratura è fin troppo evidente,
come l’autore stesso ammette, i dialoghi sono
corso di
giornalismo
Mohammed, Risveglio, presentato in anteprima presso ché banditi e sostituiti da un racconto fuori-
nazionale al cinema Lumière di Bologna, attraverso campo che commenta le immagini per quasi tutta
luoghi, credenze, culture, ma soprattutto nella la durata del film. Senza dubbio una scelta che sot-
coscienza del protagonista. “Avrò deluso chi si tolinea il carattere intimista della pellicola.

sociale
aspettava di sentire l’odore dell’incenso, ho voluto “È un mio attaccamento alla parola. Il percorso
rovesciare il folklore come un guanto” dice all’interno della coscienza, anche nella mia vicenda
Mohammed nell’incontro col pubblico che segue la personale, è guidato dalla letteratura, nel bene e
proiezione – Non ho voluto fare un film “marocchi- nel male.”
no”, conosco meglio Cronenberg che il cinema afri- Se questo è quanto appare in primo piano, altret-
cano.” La visione del Marocco che offre l’autore
non regala niente di esotico e stereotipato, bensì
tanto importante è lo sfondo: la vita ai margini, tra
depositi in disuso e vagoni di treni, le manifestazio-
di PIAZZA GRANDE
un insolito sguardo sulle periferie degradate delle ni religiose ai limiti del fanatismo e tutta l’organizza- Questo è il quarto corso di giornalismo organizzato da Piazza Grande. Le espe-
città, dove il disagio sociale del protagonista si rifu- zione sociale marocchina, sono aspetti peculiari di rienze di questi quattro anni hanno permesso di definire in modo sempre più
gia per sottrarsi alla pressione delle tradizioni reli- un luogo o di una classe sociale, ma l’autore le tra- adeguato l’identità del corso e le modalità con le quali costruirlo. Date le carat-
giose marocchine, vissute come un’intollerabile duce in un universale disagio esistenziale. teristiche del nostro giornale e quelle dei lettori, delle persone che ci avvicina-
ipocrisia. Uno sforzo vano: neanche la civilizzata Dopo quattro anni di lavorazione, un ritardo dovuto no abbiamo deciso di modellare il corso sempre più sul sociale e sui temi ad
Europa, sarà un approdo libero da costrizioni alla mancanza di fondi, ma che ha favorito secondo esso correlati. Da un lato il corso cercherà di fornire ai partecipanti alcuni ele-
sociali e culturali. Sullo schermo questo si traduce Mohammed la maturazione del lavoro, si aspetta menti fondamentali di scrittura e comunicazione tanto per avere in mano i
in uno dei momenti più forti del film: il racconto una distribuzione soddisfacente. Nonostante la cri- “ferri del mestiere”, dall’altro attraverso il lavoro sul campo e l’esperienza
dell’Europa si risolve in una ripresa della processio- tica antireligiosa sia palese, nessun problema di diretta tutto il lavoro prenderà una colorazione ben definita, a partire appunto
ne di San Luca nel centro di Bologna; le suggestio- censura: “Ho inserito un nudo di donna per sviare dal mondo dell’emarginazione e del disagio sociale. Il corso è pensato suddivi-
ni medioevali sono evidenti. La delusione che l’attenzione – sorride l’autore – ma i problemi di so in due grandi aree: giornalismo tradizionale e comunicazione radiofonica.
accompagna il ritorno in Marocco si fa ancora più distribuzione sono altri.” Secondo alcuni spettatori Periodo complessivo
cocente nell’incontro con l’ambiente intellettuale, al marocchini, numerosi in sala, il film potrebbe trova- Dal 10 marzo 2003 fino ai primi giornidi luglio
quale il protagonista si avvicina con la pubblicazio- re una distribuzione in Marocco, perlomeno nei cir-
ne di un libro, in cui, descrivendo deriva folkloristica coli cinefili, potrebbe essere un buon inizio. Frequenza e orari
nella cultura marocchina, il protagonista espone il La cadenza del corso è settimanale, ogni martedì indicativamente dalle 18.00
alle 20.00
“AVVOCATO DI STRADA” Corso di Giornalismo Sociale
Associazione Amici di Piazza Grande
Tel. e Fax 051-397971 Nico Perrone,
Si avvisano i sigg. utenti che lo sportello di VIA LIBIA, vice direttore de Il Domani di Bologna
è aperto, in febbraio, nei giorni:
Mercoledì 5 ore 15.00/17.00 (Diritto Civile) Corso di giornalismo radiofonico
Venerdì 7 ore 15.00/17.00 (Diritto Penale) Giovanni Dognini,
Mercoledì 12 ore 15.00/17.00 (Diritto Civile) direttore di Radio Città del Capo (Bologna)
Venerdì 14 ore 15.00/17.00 (Diritto Penale)
Mercoledì 19 ore 15.00/17.00 (Diritto Civile)
La comunicazione sociale
Venerdì 21 ore 15.00/17.00 (Diritto Penale)
Mercoledì 26 ore 15.00/17.00 (Diritto Civile) Mauro Sarti,
Venerdì 28 ore 15.00/17.00 (Diritto Penale) docente a Scienze della Comunicazione e
collaboratore di Redattore sociale
Allo sportello di VIA LENIN, 20 (Anche per il riparo di via
Lombardia), saremo presenti , per il mese di febbraio,
Stage di scrittura creativa (in via di definizione)
nel giorno :
mercoledì 19 dalle ore 19.30 alle ore 20.30 (Diritto Penale e Civile) Jacopo Fo,
Allo sportello di VIA CARRACCI, 69, saremo presenti, per il mese di Libera Università di Alcatraz
febbraio nei giorni:
giovedì 13 dalle ore 19.00 alle ore 20.00 PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI TELEFONATE O VENI-
giovedì 27 dalle ore 19.00 alle ore 20.00 TE IN REDAZIONE, TUTTI I GIORNI DALLE 9.00 ALLE 13.00

La SARTORIA e il MERCATINO
Proprio così! Ci siamo: nasce un nuovo laboratorio all’interno delle
nostre Officine. Il laboratorio di sartoria è già partito, grazie al
lavoro di due donne straordinarie: una volontaria e una ragazza in
borsa lavoro con il Progetto Oltre la Strada hanno allestiro in un
tempo da record una vera sartoria. Ecco i servizi che vi potrete tro-
vare: Riparazioni * Orli * orlo a giorno * rammendi * Costumi
teatrali e di Carnevale su ordinazione * Tovagliato * Tende a
pannello e tanto altro.
Inoltre, in pochissimo tempo, la nostra sartoria è diventata anche
mercatino del vestito, dove potrai divertirti in uno shopping inso-
lito e fuori dal comune.
Tutto questo è stato possibile anche alla ditta Ubaldo Federici via Augusto Righi,
1/A Bologna e la ditta Righi via Irnerio, 6/a-b Bologna per la gentile concessione
di materiale e attrezzature tecniche per cucire. Grazie, vi aspettiamo.

febbraio duemilatre 9
d e c i ma

Stiamo organizzando una Parata multiculturale di danza, musica, teatro, divertente, creativo, alla scoperta di nuove culture.
arte e tanto altro ancora... Si tratta di un carnevale cittadino, o meglio, di Vi sembrerà impossibile, ma non stiamo cercando fondi o finanziamenti,
una grande festa dove tutti i popoli e le culture che abitano nella nostra preferiamo delle idee e molta collaborazione. L’obbiettivo è quello di, sti-
città regalano un pò della loro esperienza e della loro allegria. Si chiama molare progetti artistici ed educativi già esistenti nei doposcuola o nei
Parata Par Tòt, “Per Tutti”, detto in Bolognese e si terrà in un pomeriggio corsi parascolastici per creare qualcosa di bello e di nuovo da portare in
del prossimo Giugno 2003 (il sette o l’otto). parata. La cosa più bella sarebbe vedere i bambini e gli studenti, ovvero gli
L’otto giugno 2002, Bologna ha conosciuto la sua prima Par Tòt. Grazie abitanti del presente e del futuro, reinventare con l’arte e la fantasia le tra-
alla collaborazione spontanea di enti, associazioni, artisti di ogni genere e dizioni di culture diverse. Si possono organizzare laboratori di ogni tipo:
agli spazi concessi dal Comune di Bologna La Par Tòt è stata un’esplosio- dalla danza all’uso della cartapesta, dalla musica, all’uso della ceramica,
ne di percussioni di diversi paesi, ballerini afro, capoeristi, flamenco, dal teatro al circo... e i gruppi più fantasiosi avranno l’onore di farsi vedere
bande di fiati, teatranti di strada, clown e di giocolieri. A differenza di al Fest-Festival, Bologna Interculture Festval ! Tutti possono partecipare a
tante altre parate, nella Par Tòt non ci sono stati carri a motore o musica questa grande festa con tempi e modalità diverse.
amplificata, ma solo musica dal vivo e tanta energia per lasciare un chiaro Se avete delle idee o volete saperne di più su come organizzazione dei
messaggio sulla città che ci piace: pulita, ecologica, rispettosa degli altri e laboratori finalizzati alla Par Tòt, chiamate senza esitare il numero:
delle identità di tutti i popoli. 328 887976 vi risponderà Francesco
La scorsa parata è piaciuta a tutti: Bambini, anziani, mamme, papà, studen-
ti... Tutto è stato talmente bello, che nella prossima edizione ci piacerebbe per informazioni: assoltre@iperbole.bologna.it
coinvolgere attivamente anche le scuole, le associazioni chr lavorano nelle
scuole, le ludoteche dei quartieri, i pedagogisti del comune della e provin-
cia, insomma, tutti coloro che sono disposti a partecipare ad un progetto

L A S O F F I T TA
Centro di promozione teatrale Lenz Rifrazioni presenta
nell’ambito della stagione HAM-LET RECITAL
LA SOFFITTA 2003 testo di Francesco Pititto da Shakespeare
presenta il progetto teatrale regia di Maria Federica Maestri e
FRAGILI TEATRI DELL’ADOLESCENZA Francesco Pititto
a cura di Paolo Billi e Cristina Valenti con Barbara Voghera, Sara Monferdini;
18 febbraio - 7 marzo musica ed esecuzione dal vivo di Adriano
Enghelbrecht
La stagione 2003 con proposte di Teatro, Musica, Danza e Cinema del Centro La La compagnia Lenz Rifrazioni di
Soffitta, che fa capo al Dipartimento di Musica e Spettacolo - Università di Bologna, Parma presenta in forma di recital lo spet-
include l’articolato progetto FRAGILI TEATRI DELL’ADOLESCENZA, a cura di tacolo Ham-let (presentato con grande
Paolo Billi e Cristina Valenti, dedicato alle esperienze di teatro con minori in area pena- successo nel 2000 in importanti teatri e
le interna ed esterna.Questa rassegna fa parte del Progetto Dialoghi 2003, promosso dal festival italiani), affidandolo unicamente
Centro Giustizia Minorile per Emilia-Romagna e Marche, dalla Regione Emilia- all’intensa interpretazione delle due attrici professioniste (portatrici di sindrome di
Romagna - Assessorato alle Politiche Sociali, Immigrazione, Progetto Giovani, Down) Barbara Voghera e Sara Monferdini, alla musica dal vivo di Adriano Engelbrecht.
Cooperazione Internazionale e dall’Associazione Bloom -culture teatri- di Bologna.
Questa rassegna costituisce quindi l’ulteriore sviluppo di un percorso che, attraverso il INFORMAZIONI: Centro La Soffitta tel.051.2092018-21 –
teatro, si propone di costruire momenti di apertura e relazione fra mondi adolescenziali BIGLIETTI: ingresso intero Euro 9,00; ingresso ridotto Euro 5,00 (con tesserino o
normalmente distanti: in particolare fra gli studenti delle scuole medie superiori, i giovani libretto universitario, Cartagiovani, Età d’Oro, tessere Club la Repubblica);
ed i loro coetanei, impegnati in percorsi di risocializzazione e integrazione in ambito Biglietteria: la sera di spettacolo, in via Azzo Gardino 65 - Bologna, dalle ore 20.00.
penale. L’intero progetto verrà inoltre seguito da un gruppo di studenti Dams, coordinati No prevendita.
dalla docente Cristina Valenti. LA SOFFITTA 2003: progetto FRAGILI TEATRI DELL’ADOLESCENZA
La rassegna comprende alcune delle esperienze teatrali più significative realizzate in Gli altri spettacoli inclusi nel progetto, non accessibili per il pubblico, sono:
Italia in area penale minorile e in ambito laboratoriale e scolastico, rivolte al pubblico ma La compagnia TAM Teatromusica/Atti minori col Centro Padovano Accoglienza
anche presentate, a numero chiuso, all’interno del Teatro del Pratello/IPM. San Gregorio presenta uno spettacolo interpretato da ragazzi dell’area penale esterna di
Gli spettacoli per il pubblico sono: Padova, con la regia di Cinzia Zanellato, dal titolo: CADONO DI VERTIGINE. Giunto
venerdì 28 febbraio, ore 21 all’ex Macello-Teatro (via Azzo Gardino 65 a Bologna) al sesto anno di attività, il “Progetto minori” di Tam Teatromusica ha seguito la direzione
Teatro Kismet Opera e Istituto Penale per i minorenni “N. Fornelli” di Bari presen- della formazione ai mestieri teatrali, e quella della produzione artistica di spettacoli.
tano (Teatro del Pratello/IPM, 18 febbraio ore 18, riservato agli studenti dei laboratori e a
FRA LE STELLE invito. Non accessibile per il pubblico).
di Lello Tedeschi; con i giovani dell’Istituto Penale per i minorenni “N. Fornelli” di Bari La Compagnia del Pratello/BLOOM-culture teatri- con l’Istituto Penale per
Fra le stelle è un viaggio in due tappe nel mitico labirinto cretese per rievocare due tenta- Minorenni “P. Siciliani” di Bologna presenta IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE,
tivi di fuga: quello di Asterione, il Minotauro, e quello di Icaro. Entrambi, loro malgra- oratorio teatrale con gli studenti dei corsi di teatro nei Licei “N. Copernico”, “E. Fermi”,
do, hanno fatto del labirin- “A. Righi” di Bologna e con la Compagnia del Pratello, formata da alcuni ragazzi
to la loro casa e attendono dell’Istituto Penale Minorile di Bologna, realizzato da Paolo Billi con la collaborazione
di uscirne: Asterione per di Angela Malfitano e Licia Navarrini. La trama è basata sulle testimonianze di alcune
mano di Teseo, l’eroe; staffette partigiane bolognesi, arricchite dalle scritture dei quaranta ragazzi che partecipa-
Icaro volando. Due attese no allo spettacolo, composte nel corso dei laboratori preparatori. (Teatro del
rievocate poco prima che Pratello/IPM, 1 marzo ore 21, riservato agli studenti dei laboratori e a invito. Non acces-
il tragico destino si com- sibile per il pubblico).
pia… ma forse in modo La compagnia Lenz Rifrazioni di Parma presenta CATHARINA VON SIENA.
imprevisto. Santità della giovinezza, con attori giovanissimi diretti e formati da Adriano Engelbrecht
venerdì 7 marzo, ore 21 (Teatro del Pratello/IPM, 6 marzo ore 21, riservato agli studenti dei laboratori e a invito.
all’ex Macello-Teatro Non accessibile per il pubblico).
(via Azzo Gardino 65 a
Bologna). INFORMAZIONI: Centro La Soffitta tel.051.2092018-21

10 febbraio duemilatre
u n d i c e si ma

Giovani romanzi
Mercoledì 29 gennaio, presso La Scuderia, in Piazza Verdi 2 Roberto di Marco ha presentato il libro “Gli insetti sono al di là della mia compassione” di
Chiara Cretella edito da Pendagron. Ne parliamo perchè ci ha intricato la presentazione di questa giovane scrittrice.Riportiamo la trama presa diretta-
mente dall’invito:
C’era una volta la giovine ammodino. Hellen, la tipa del libro, non è proprio di quella specie protetta. Prima si fa dare un fracco di legnate da uno che
non ne vuole, poi s’incasina con un figone mozzafiato che non spiccica una parola di italiano, alla fine si caccia in un sacco di guai, e non riesce a dare
esami neanche col cepu. Il tutto in una Bologna di fine millennio alla Blad Runner. Ma cosa sta cercando questa qui ? La sua amica Gianna, che studia
psicologia, lo sa benissimo: Sta cercando il suo fondo. Ma una volta toccato il fondo, cosa c’è sotto?
Chiara oltre che romanzi scrive bellissime poesie.Quella che pubblichiamo recitata da lei stessa nello spettacolo teatrale Godot.

Merce marcia dei ricor- avanzo del tuo trapasso


di le tue unghie ora cresce- Giornale di strada di Bologna
vecchi sporchi reggical- ranno senza impiccio fondato dalle persone
ze o una gonna un po’ più senza fissa dimora
e i tuoi capelli lunga di un abbraccio Registrato presso il Tribunale
venduti a basso costo non richiesto e per que- di Bologna il 15/09/1995 n°6474
per chi s’accontenta di sto solo sesso Proprietà:
pagarti un pasto, che ricopre le tue labbra Associazione Amici di Piazza Grande
mia Lulù accovacciata di vergogna
Direttore responsabile:
sul marciapiede della la vergogna della donna Antonino Palaia
stazione e la sua colpa
coll’alito a parlarti dei il suo corpo di ciambella Direttore Editoriale:
Massimo Macchiavelli
disastri poco cotta
dei silenzi e della notte strusci gli atri di baci Caporedattore:
del gelo e dei suoi con- vagabondi Massimiliano Salvatori
trappassi annusando vagamente
Redazione:
merce stanca riposta in le valige della folla
via Libia, 69
uno scrigno adagiata tra le scale
di luce prigioniera e per m’insegui a lunghi passi Tel. 051 342 328
nulla foriera una ruga vermiglia ti si Fax 051 397 971
sono sprazzi gialli gli apre nella bocca email: pg@piazzagrande.it
occhi della ferrovia e da rosa ti fa radiosa
un pezzo di pane un mia Maddalena Distribuzione: Antonino Palaia
cane qualche bianco strac- metropolitana.
Abbonamenti: Salvatore Morelli
cio
lugubre bendaggio Impaginazione:
Massimo Macchiavelli,
Massimiliano Salvatori
Terre di Mezzo compie cento numeri. Auguri!
Idea Grafica:
Ass. Amici di Piazza Grande
“Terre di mezzo”, il cugino genoves-milanese-romano di “Piazza Grande”compie nel mese di febbraio i suoi
100 numeri: cento mesi di libera informazione, combattuti, come “Piazza Grande”, sulle strade delle nostre Immagini:
città. “Terre di mezzo” è più giovane di “Piazza Grande” e da “Piazza Grande” ha imparato la costanza e la La fotografia a pagina 2 è di M.
Mackùi; i disegni alle pagine 3 e 4 sono
testardaggine di resistere nonostante i pochi fondi a disposizione e di fare informazione sana e di combattere la di Luigi Cafiero, il logo in pagina 3 è
povertà, grazie alla vendita diretta del giornale.Da quando è uscito il numero 1 del giornale, nel ‘94, sono passa- disegnato da Stefano Pantaleo; a paigna
6 la foto è di C. Cudlin; la foto a pagina
ti circa 800 venditori dai magazzini di “Terre di mezzo”; molti di loro hanno lavorato 8 è di Ed van der Elsken. Tutte le altre
vendendo la rivista e si sono integrati nella nostra società. Per festeggiare questo piccolo grande evento “Terre sono dell’archivio della redazione di
di mezzo” ha organizzato una grande festa, il 7 marzo, a Milano. Piazza Grande.

Appuntamento all’XPo, in via Benaco 24: ingresso a 5 euro. A parti- In Redazione:


re dalle 20 si esibiranno gli “Zabulon j” per un concerto dai forti Massimo Macchiavelli, Massimiliano
Salvatori, Antonio Boccuni, Leonardo
sapori balcanici. Tancredi, Al.Mo., Salvatore Morelli,
La formazione, attiva dal ‘98, pesca brani principalmente dal reperto- Alberta, Silva, Cristina, Marchino.
rio delle bande d’ottoni balcaniche (dalla Macedonia alla Romania),
Hanno collaborato a questo numero:
dalla tradizione Rom, dai film di Kosturica.Poi per tutti musica, cibi Alessia Acquistapace, Gianluca
e bevande a “prezzi politici”.Sarà presente la mostra “Bnd Contest Ricciato, Gabriele Morelli, gli operato-
ri dell’Unità d’aiuto, Luigi, Alberta.
2002” con le prove più belle del concorso di antipubblicità organiz-
zato per l’ultima edizione della Giornata del non acquisto (novembre Chiuso in redazione il: 11-02-2003
Stampa: Nuova Cesat Firenze
2002). E la mostra sui giornali di strada nel mondo; con i 49 membri
dell’Insp, International network of street-papers, che raccoglie
giornali di strada dall’Uruguay alla Russia, dagli Usa al Namibia.

febbraio duemilatre 11
u l t i ma
NUMERI E INDIRIZZI UTILI A S S O C I A R S I
Associarsi a Piazza Grande è
ASCOLTO MANGIARE CURARSI una condizione di incontro tra la
società, le sue culture e le sue
necessità.
Servizio Sociale Adulti Via Sabatucci, 2 rice- Opera dei poveri delle Suore di S. Elisabetta, Poliambulatorio Biavati Strada Maggiore, 13
vimento Assistenti Sociali ed Educatori Via Nosadella 32 lun. - sab. dalle 8:30 alle 9:00 (ingresso da vicolo Alemagna 21) Tutti i giorni
Con soli 5 euro potete aderire
Professionali. Lunedì, Mercoledì, Venerdì, (colazione). dalle 17:30 alle 19:00 Bus 14-27 all’Associazione e diventare soci.
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 Martedì e Giovedì Chiesa dei poveri, via Zamboni (colazione), tel. 051/226310,
051/226310 assistenza medica gratuita
dalle 14: alle 17:00 Bus 20 – 37 solo dom. ore 9:00 per i Senza Fissa Dimora.
Basta telefonare allo 051 342328,
tel. 051/245156 Antoniano, Via Guinizzelli, 3 ore 11:30 pran- Pronto Soccorso Sociale Quadrifoglio Via e lasciare i propri dati o fare un
Punto d’ascolto e indirizzo 1° binario stazione zo, bus 33, tel. 051/346756 Aperto a tutti Cabaletta, 5 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
centrale dal Lunedì al Sabato 9:00 alle 12:00 e Parrocchia Cuore Immacolato, Via Mameli re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen-
versamento sul c/c postale n.
dalle 15:00 alle 18:30. Solo con appuntamento. 5, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle denti. Si accede tramite l’unità mobile. 25736406,intestato
tel. 051/244044 18:00 (sportina cibo) tutti i giorni. Bus 13, Pronto Soccorso Sociale Pettirosso Via de
Centro ascolto italiani Via S. Caterina, 8 tel. 051/400201 Matuiani, 1 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
all’Associazione Amici di Piazza
Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì dalle 9:00 Mensa della Fraternità Via S. Caterina 8 Tutti re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen- Grande, specificando: “Adesione
alle 11:30 Giovedì 14:00/16:00 Bus 20-32-33- i giorni alle 18:00 tel. 051/6448015 (si acce- denti. Si accede tramite l’unità mobile. associazione”
37 tel. 051/6448186 de attraverso il centro d’ascolto italiani e il cen- Sokos presso poliambulatorio Montebello Via
Primo Aiuto Dimissioni Carcere Centro G. tro d’ascolto stranieri). Montebello, 6 tel. 051/2869294 1° piano
Venezian Via Solferino, 7 Venerdì mattina Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio scala A Mercoledì dalle 17:00 alle 19:00
tel. 051/582443
L.I.L.A. in caso di esito positivo Via Agucchi,
Via Fioravanti 137 tutti i giorni sportina cibo
Bus 11/c tel. 051/356477
Sabato dalle 9:00 alle 11:00 (assistenza medica
gratuita per SFD e tossicodipendenti)
A B B O N A R S I
290/a Lunedì dalle 16:30 alle 20:00 Martedì al Parrocchia Santa Maria della Misericordia Alcolisti Anonimi tel. 0335/820228 Gruppi Per abbonarvi fate un versamento
Venerdì dalle 10:30 alle 14:00 Bus 13-18-92 Piazza Porta di Castiglione, 4 Sabato alle 8:00 auto-aiuto
tel. 051/6347644 distribuzione numero per sportina genere ali- Narcotici Anonimi tel. 051/6344342 Gruppi
sul c/c postale n. 2 5 7 3 6 4 0 6 ,
Telefono Verde AIDS Per informazioni e pre- mentari dalle 9:30 alle 11:00, Bus 30-32-33 auto-aiuto intestato all'Associazione Amici
notazioni del test HIV in modo anonimo e gra- tel. 051/332755 Croce Rossa Italiana Via del Cane, 9 di Piazza Grande, specificando:
tuito. Lunedì 9.00-13.00 e 1.00-19.00 Parrocchia Santa Maria Maddalena Via tel. 051/581858 dal Lunedì al Venerdì dalle
da Martedì a Venerdì: 15.00-19.00 Zamboni, 47 Tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 9:00 alle 11:00 Servizio Infermieristico su pre- "Abbonamento giornale".
Tel. 800.856080 www.telefonoaids.it e dalle 17:00 alle 19:00 alimenti da cucinare sentazione di ricetta medica. Potete anche telefonare allo 051
Casa Delle Donne per non subire violenza tel. 051/244060
Vicolo Borchetta, 10 (traversa di Strada Parrocchia Sacro Cuore Via Matteotti, 25 da 342328 dalle 9.00 alle 13.00 alla
Maggiore) dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle Lunedì a Venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle Redazione del giornale.
18:00 Bus 14-19-25-2. Tel. 051/265700 15:00 alle 17:30 sportina Bus 10-11-25-27-35
Centro di Aiuto per la Libertà dalla tel. 051/364801 Per i privati la quota indicativa di
Violenza Via dei Poeti, 4 Lunedì al Venerdì Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
VESTIRSI so t t o sc ri z i o n e è d i 3 1 e u r o
dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30
tel. 051/2960721 Reperibilità notturna e sportina cibo Bus 27 a b c 95-97-98 annue. Per enti, biblioteche e
festivi 333-4721541 Per Donne. tel. 051/322288 associazioni 51 eur o
Centro d’ascolto immigrati Via Rialto, 7/2 Centro Diurno Via del Porto, 15/c Tutti i gior- Parrocchia S. Egidio Via S. Donato, 38 da
Lunedì Giovedì Venerdì dalle 9:00 alle 11:00 ni dell’anno dalle 12:30 alle 18:00 (si accede lun. a sab. dalle 9:00 alle 10:00 e dalle 16:00 Per l'estero 103 eur o
Martedì dalle 15:00 alle 17:00 Navetta 50 attraverso il Servizio Sociale Adulti). alle 17:00 (è richiesto un piccolo contributo
tel. 051/235358 Stranieri tel. 051/521704 economico per i vestiti) Bus 18-20-37-93
Sportello Sociale e delle Opportunità Via del Emergenza Freddo dalle 18:30 alle 19:15 tel. 051/244090
Porto, 15/b dal Lunedì al Sabato dalle 9:30 alle Link, dalle 19:30 alle 20:15 Montagnola. Opera San Domenico Piazza San Domenico
16:30. Tel. 051/523494 Opera “Sorelle dei Poveri” 5/2 Lunedì e Giovedì dalle 8:30 alle 11:00 Bus
Telefono Viola (abusi in campo Psichiatrico) via S. Stefano 50 viene offerta la colazione alle 13-11-86 tel. 051/226170
tutti i giorni feriali dalle 19:00 alle 21:00 8,30 e la distribuzione di indumenti un giorno Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
tel. 051/342000 alla settimana. Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
Servizio Immigrati, profughi e nomadi Solo 27 a b c 95-97-98 tel. 051/322288
extracomunitari con permesso di soggiorno Via Parrocchia Santa Maria Assunta Via Emilio
Drapperie, 6 Lunedì dalle 9:00 alle 13:00 Lepido, 58 Martedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
Martedì e Giovedì dalle 15:00 alle 18:00 13-86 tel. 051/405741
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 tel. 051/6564611 Parrocchia Cuore Immacolato di Maria Via
Mameli, 5 Mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 (è
richiesto un piccolo contributo economico) Bus
13 tel. 051/400201
LAVARSI DORMIRE Parrocchia San Giuseppe Cottolengo Via
Marzabotto, 12 tel. 051/435119 Giovedì dalle Le testate che aderiscono alla
16:00 alle 18:00 Bus 19-35-38 Federazione Giornali di Strada:
Chiesa San Girolamo dell’Arcoveggio Via
Centro San Petronio Via Santa Caterina, 8 Casa del riposo notturno Madre Teresa di Fioravanti, 137 Sabato dalle 16:00 alle 17:00
Max 25 persone. UOMINI STRANIERI Calcutta Viale Lenin, 20 aperto dalle 19:00 Bus 11/c tel. 051/356477
Mercoledì dalle 15:00 alle 16:00 Martedì matti-
na prenotazione UOMINI ITALIANI Venerdì
alle 24:00 Bus 14-34-37 tel. 051/531742 Si
accede dai servizi e dalla strada 19:00 – 20:00
Antoniano Via Guinizelli, 3 Escluso il Martedì
dalle 9:00 alle 17:00 (è richiesto un piccolo
Fuori Binario:
dalle 15:00 alle 16:00 Venerdì mattina prenota- Casa del riposo notturno Via Lombardia, 36 contributo economico) Bus 33 via Giano della Bella 22 - Firenze
zione DONNE Martedì dalle 15:00 alle 16:00 aperto dalle 19:00 alle 24:00 Bus 27-36 tel. 051/346756 Telefono e Fax: 055 220 903
Venerdì mattina prenotazione. tel. 051/493923 Si accede dalla strada 19:00 Parrocchia San Bartolomeo Via Beverara, 88
tel 051/6448015 (distribuzione cambio inti- – 20:00 Mercoledì dalle 14:00 alle 18:00 Bus 11
mo nuovo) Centro Beltrame (Servizio Sociale Adulti) Via tel. 051/6345431
Antoniano Via Guinizzelli, 3 dal Lunedì al
Sabato alle 12:30 Autobus 33 tel. 051/346756
Sabatucci, 2 aperto 24h/24h Bus 20-37
tel. 051/245156 Si accede dal servizio sociale
Noi sulla Strada:
adulti.
via Cremonio 38 - Padova
Casa del riposo notturno Via Carracci 69/2 Telefono e Fax: 049 687 068
LAVANDERIA aperto dalle 20:00 alle 24:00 Si accede tramite
Rifugio notturno della Solidarietà Via del lo Sportello sociale e delle opportunità di Via
Gomito, 22/2 lun. – ven. 15:00 – 18:30 del Porto, 15
tel. 051/324285 Bus 25 (capolinea)
Lavanderie a gettoni Via S. Donato 4b/c; Via
ASSISTENZA Piazza Grande
Saragozza 34°/b; Viale Oriani, 12; Via Petroni,
Opera Padre Marella Via del Lavoro, 13 dalle
9:00 alle 12:00 tel. 051/234345
LEGALE via Libia 69 - Bologna
38; Via Corticella, 90; Via Saragozza, 41 L’isola che non c’è Via Dell’industria aperta Telefono 051 342 328
24h/24h Bus 14 Si accede dalla strada pankabe- Fax 051 397971
Associazione amici di piazza grande
stia e senza fissa dimora.
UNITA’ Rifugio Notturno della Solidarietà Via del
Via Libia, 69 Mercoledì e Venerdì
D’AIUTO Gomito, 22/2 aperto dal Lunedì al Venerdì
dalle 15:00 alle 17:00
tel. 051-397971
dalle 15:00 alle 23:00 Sabato dalle 17:00 alle
23:00 Domenica dalle 19:00 alle 23:00 Bus 25
Distribuzione caffè, succhi, biscotti, scambio (capolinea) tel. 051/324285 Rifugio Notturno della Solidarietà Via del
siringhe, preservativi, relazione e aggancio Gomito, 22/2 1° e 3° Lunedì del mese dalle
dalle 16:00 alle 17:45zona universitaria dalle 18:00 alle 19:30 tel. 051/324285
18:00 alle 19:00 zona stazione (inps) dalle
19:15 alle 20:15 Carracci.

12 febbraio duemilatre

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