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LUNED 10 NOVEMBRE ore 08:30 - Aula 3 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA

Nellambito del Corso di Criminologia (prof. Carlo Alberto Romano) si terr un incontro,
relativo al tema della Vittimologia e promosso in collaborazione con AIVITER - Associazione
Italiana Vittime del Terrorismo - Gruppo scuola, dal titolo: Le vittime di terrorismo.
"L'associazione AIVITER si propone di svolgere un'azione di sensibilizzazione e di
cooperazione volta a promuovere nuovi momenti di riconoscimento e di tutela che
possano garantire i diritti, le esigenze e le aspettative delle vittime o dei famigliari
superstiti. Altra finalit istituzionale la custodia della memoria dei fatti che contiene
valori che appartengono a tutta la comunit. Svolge anche una continua azione di
sensibilizzazione e di informazione sia verso la cittadini, sia verso pubblici
amministratori e politici."
Lincontro intende fornire agli studenti un contributo conoscitivo sul tema individuato
e collaborare al perseguimento dellobiettivo di: Realizzare iniziative didattiche e formative
volte ad approfondire il tema del terrorismo e a conservare tra i giovani la memoria di tutte le vittime
del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice.
Sar presente per AIVITER il dott. Luca Guglielminetti, coordinatore del Gruppo Scuola AIVITER
e studioso del terrorismo in Italia, che dirige uno dei gruppo di lavoro della RAN - Radicalisation
Awareness Network dell'Unione Europea.
VERRANNO ESPOSTE LE TESTIMONIANZE DI:
CESARE VARETTO (Membro del Gruppo Scuola di AIVITER)
Vittima di attentato quando era funzionario della Direzione del Personale di Fiat Auto e Responsabile delle
Relazioni Sindacali presso lo Stabilimento Mirafiori Carrozzeria in Torino; in Fiat da 9 anni, prima in
Produzione e poi alla Direzione del Personale, lattentato venne rivendicato dalle Brigate Rosse.
DEBORA BORNAZZINI (Membro del Gruppo Scuola di AIVITER)
Figlia di Domenico Bornazzini ucciso a Milano da due appartenenti a Prima Linea, il 1 dicembre 1978.
Domenico Bornazzini, Pierantonio Magri e Carlo Lombardi furono uccisi per aver espresso in un bar opinioni
politiche radicalmente contrastanti con quelle degli imputati e ritenute offensive e intollerabili perch espresse
in un quartiere popolare. I due responsabili del triplice omicidio, condannati all'ergastolo nel 1988, sono
tuttora latitanti. Lo scorso agosto il Tribunale di Milano, a seguito dell'istanza di morte presunta presentata
dai famigliari di uno degli assassini e del conseguente intervento di Debora Bornazzini, ha disposto la ripresa
delle ricerche dei due latitanti.

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