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Il Presidente della Regione

Prot.n 295695/SQ

LAquila, l 07/11/2014

Al Presidente del Consiglio Regionale


Dott. Arch. Giuseppe Di Pangrazio
Palazzo dellEmiciclo
Via Michele Iacobucci
67100 LAquila
segreteria.presidenza@pec.crabruzzo.it
AllAssessore alla
Programmazione economica
Dott. Silvio Paolucci
SEDE
Al Direttore della Direzione
Riforme Istituzionali, Enti Locali,
Bilancio, Attivit sportive
Dott.ssa Filomena Ibello
SEDE
Al Dirigente del Servizio Bilancio
Dott. Carmine Cipollone
SEDE
Al Dirigente del Servizio Risorse
Finanziarie
Dott. Roberto Gaudieri
SEDE
Al Dirigente della Ragioneria Generale
Dott.ssa Marina Marino
SEDE
Al Direttore della
Direzione Risorse Umane e Strumentali,
Politiche Culturali
Dott.ssa Eliana Marcantonio
SEDE
Alla Responsabile dellUfficio
Amministrazione Beni Immobili
Dott.ssa Everina Di Filippo
SEDE
Ai Componenti del
Collegio dei Revisori dei Conti

Dott. Stefano Fraticelli


Dott. Giuseppe Castelli
Dott.ssa Ottaviana Giagnoli
presso il Consiglio regionale
dell'Abruzzo
Via Michele Iacobucci, 4
L'AQUILA
collegio.revisori@crabruzzo.it
c.a. Presidente del Collegio dei revisori
Dott. Stefano Fraticelli
stefano.fraticelli@legalmail.it

Oggetto: Riunione urgente in merito agli adempimenti conseguenziali alla pronuncia di


parificazione del rendiconto generale del 2012.
Le previsioni normative di rafforzamento della partecipazione della Corte dei Conti al controllo
sulla gestione finanziaria delle regioni, introdotte dal decreto legge 10 dicembre 2012, n. 174,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, mirano a perfezionare il
coordinamento della finanza pubblica, in particolare tra i livelli di governo statale e regionale, ed a
garantire il rispetto dei vincoli finanziari derivanti dallappartenenza dellItalia allUnione europea.
Il controllo cd. di parifica, di cui allart. 1, comma 3, del citato decreto legge n. 174/2012,
prevede che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminino i bilanci preventivi ed i
rendiconti consuntivi delle regioni con le modalit e secondo le procedure di cui allart. 1, commi
166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi posti
dal patto di stabilit interno, dallosservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento
dallart. 119, sesto comma, della Costituzione della sostenibilit dellindebitamento e dellassenza
di irregolarit suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economici finanziari
degli enti.
La sentenza 20 luglio 2012, n. 198, della Corte Costituzionale ha chiarito che detto controllo esterno
cos configurato, gi sperimentato per gli Enti locali, ascrivibile alla categoria del riesame di
legalit e regolarit e concorre alla formazione di una visione unitaria della finanza pubblica, ai
fini della tutela dell'equilibrio finanziario di osservanza del Patto di stabilit interno.
Per effettuare il suddetto controllo, la Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti
approva il documento riguardante le linee guida ed il questionario che deve essere compilato e
trasmesso telematicamente alla Corte a cura del Collegio dei revisori dei conti presso le regioni.
Nelle linee guida sono indicate le modalit di compilazione del questionario da effettuarsi, a
cura del Collegio dei revisori, entrando sul sito della Corte mediante un processo di
informatizzazione che rappresenta un primo passo verso l'attuazione delle disposizioni recate dal
decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, nella prospettiva di far confluire le attuali modalit di
raccolta dei dati contabili in un progetto generale di accesso concordato alle scritture
informatiche delle singole Regioni, in grado di fornire un costante flusso di dati gestionali (sul
modello del Sistema informativo integrato RGS-Corte dei conti) (deliberazione della Sezione delle
Autonomie n. 5/SEZAUT/2014/INPR).
cl

La Sezione regionale di controllo stabilisce, di volta in volta, il termine entro il quale il


Collegio dei revisori deve provvedere alla compilazione ed allinoltro telematico dei questionari. Il
comma 3 prevede che sia il Presidente della regione a trasmettere con relazione il documento
contabile a cui si riferisce il questionario, sia esso bilancio di previsione annuale e pluriennale che
rendiconto generale.
Il primo procedimento di parifica, che ha interessato la Regione Abruzzo, si svolto sul Rendiconto
generale dell'esercizio 2012, sul documento contabile approvato con DGR. n. 194/C del 24/3/2014
recante, appunto, il disegno di legge regionale Rendiconto generale per lesercizio finanziario
2012. Conto finanziario, Conto Generale del patrimonio, Nota preliminare Disegno di legge
comprensivo degli allegati rendiconti degli enti strumentali.
Il controllo effettuato dalla Sezione regionale di controllo per lAbruzzo sul rendiconto generale
esercizio 2012, finalizzato al riscontro ed alla garanzia dellattendibilit dei dati finanziari e
patrimoniali esaminati, si basato essenzialmente sulla verifica della concordanza dei dati contabili
del rendiconto (sia di entrata che di spesa) con quelli presenti nelle scritture del Servizio Ragioneria
della Regione, nonch con le registrazioni dei flussi di cassa effettuate dal Tesoriere regionale,
riservate nel sistema SIOPE.
In aggiunta, per verificare lattendibilit e laffidabilit degli aggregati contabili, la Sezione ha
mutuato in via sperimentale lapproccio del campionamento statistico, sulla base dei modelli gi
utilizzati dalla Corte dei Conti per parificare il Rendiconto dello Stato.
In sostanza sono stati campionati, secondo il metodo statistico descritto nella relazione
accompagnatoria della pronuncia di parifica, capitoli di bilancio di entrata e di spesa, movimentati e
non con reversali di incasso o mandati di pagamento.
Nel secondo volume della relazione di parifica sono state riportate le risultanze del controllo
eseguito sui capitoli di bilancio campionati in apposite schede, distinte per direzione regionale,
corredate dei riferimenti di documentazione esaminata, delle notazioni, delle osservazioni e delle
eventuali controdeduzioni.
Nella decisione sono stati elencati i capitoli per i quali le controdeduzioni dellAmministrazione
regionale non sono state considerate sufficienti a fugare i dubbi, sollevati durante l'istruttoria, circa
le irregolarit riscontrate, e ci ha influito sul buon esito del riscontro contabile in termini di
attendibilit.
In alcuni casi sono state riscontrate inesistenza di documentazione comprovante la spesa e/o prassi
procedimentali di spesa poco conformi a normativa vigente, compresi capitoli caratterizzati da
illegittimit sostanziale degli impegni di spesa.
Questi profili, unitamente al riscontro dellassenza di procedure certe e conclamate di
riaccertamento dei residui attivi e passivi, rende inattendibili gli importi riportati nel rendiconto,
nella parte risalente agli esercizi precedenti.
Deriva da queste e da altre considerazioni la decisione di parificare il rendiconto con esclusione del
quadro riassuntivo del disavanzo finanziario nella parte interessata dal valore dei residui attivi e
passivi degli anni antecedenti al 2012, dei capitoli campionati censurati, come da elenco, e dalle
cl

voci del conto del patrimonio in merito ai residui passivi perenti ed ai residui perenti ed economie
vincolate.
Si aggiungono altre criticit riscontrate in merito alla copertura dei residui perenti pari a 2,98% a
fronte del 70% individuato dalla Corte dei Conti, come margine adeguato di copertura, cos come
confermato dalla Corte Costituzionale con sentenze n. 70/2012 e n. 250/2013.
Nel giudizio di parifica la Sezione regionale di controllo ha invitato lAmministrazione a
porre rimedio nel primo esercizio utile, o bilancio utile, alle problematiche descritte nella relazione,
ad adoperarsi per riallineare il ciclo di bilancio ad una tempistica conforme a normativa, ad
utilizzare gli istituti dellassestamento di bilancio e del riaccertamento annuale dei residui, a
provvedere allesatta quantificazione del saldo finanziario positivo e del disavanzo effettivo di
gestione.
La Corte chiede di iscrivere nel primo bilancio preventivo utile, il disavanzo effettivo di gestione
risultante da procedure certe e definitive, trovandone la copertura ed, eventualmente, ipotizzando
anche un piano rateizzato di ripiano.
Risulta evidente che il deludente risultato del procedimento di parificazione dei conti non
attribuibile ad un unico centro di responsabilit, il riaccertamento dei residui onere di ciascuna
direzione regionale, e lassenza di un iter formalizzato di riaccertamento non sottrae le direzioni
interessate da questo tipo di responsabilit giuscontabile. Le irregolarit ed illegittimit riscontrate
nella gestione di alcuni dei capitoli campionati, inoltre, hanno contribuito sicuramente in modo
significativo ad insinuare il dubbio sulla complessiva attendibilit delle scritture contabili di base.
Sicuramente una bella fetta di responsabilit attribuibile anche a cattive prassi politiche del
passato, non pi tollerabili e ripetibili, ancorate ad un concetto di contabilit pubblica distante dalle
regole di corretta ed oculata gestione delle risorse finanziarie, secondo l'applicata diligenza del buon
padre di famiglia, secondo precise regole contabili che possano assicurare anche la misurabilit
della bravura di ogni classe politica, nel saper gestire secondo una pensata strategia omogenea di
sviluppo regionale, che rispetti e valorizzi le potenzialit delle molteplici vocazioni territoriali
dell'Abruzzo, senza trascurarne alcuna.
La cartina al tornasole di questa filosofia politica dell'amministrare allegramente data dal
precostituire condizioni di sottodimensionamento organico delle strutture finanziarie, comprese
quelle di programmazione, di gestione dei fondi nazionali e comunitari, nonch di quelle deputate ai
controlli interni.
Un altro punto fondamentale, sul quale ci si deve concentrare, dato dall'abilit di saper assicurare
una selettiva allocazione delle risorse umane rispettosa delle specifiche professionalit economiche
necessarie. Un'ulteriore riflessione merita la formazione del personale.
Il personale regionale deve essere adeguatamente formato mediante pratiche che contemplino test di
verifica del correlato apprendimento. Per limitare gli aggravi di spesa si possono conciliare
sperimentazioni di sistemi virtuosi di attivit formativa, attraverso l'utilizzo anche di formazione
operata dagli interni per gli interni.
Occorre una selettiva e puntuale formazione sulle procedure da adottare, rispondenti anche alle
esigenze di una ordinata archiviazione dei fascicoli, alla formalizzazione degli iter procedimentali
cl

da rispettare in sede istruttoria, allimpiego di apposite check-list di controllo, in modo da creare le


condizioni per fronteggiare con serenit il vaglio dei controlli ex post effettuati dalla Sezione
regionale di controllo della Corte dei conti in sede di parifica.
La priorit delle priorit risulta essere, dunque, quella di porre rimedio alla situazione emersa dal
riscontro della parifica, attraverso un percorso procedurale da condividere e concordare con la
Sezione regionale di controllo della Corte per ottemperare al riallineamento richiesto.
Unitamente a ci si deve, con necessit ed urgenza, provvedere a predisporre un piano di
comunicazione e sensibilizzazione del personale regionale affinch presti speciale attenzione nella
gestione, anche ordinaria, in merito alla redazione dei provvedimenti amministrativi, richiamando
con dovizia tutti i presupposti giuridici e gli elementi di fatto che motivano compiutamente ciascun
provvedimento amministrativo, affinch non vengano replicati prassi e modalit procedimentali gi
censurati in sede di parifica.
Con nota del 18/9/2014, il Magistrato relatore ha comunicato che il Collegio dei revisori
della Regione ha inoltrato il questionario sul Bilancio di previsione 2014 telematicamente il 30
luglio 2014, e che, ai sensi del decreto 174, art. 1, comma 3, lonere dellinvio del bilancio di
previsione 2014 compete al Presidente della Regione. Il Presidente della Regione, il 23 settembre
2014, ha risposto di aver interessato le strutture competenti ed assicura tempestivit nel riscontro
appena possibile.
In riferimento al Rendiconto generale dell'esercizio 2013, con nota del 9/9/2014 la Sezione
regionale di controllo della Corte dei conti ha inoltrato al Collegio dei revisori, e per conoscenza al
Presidente della Regione, la nota con cui si trasmette la deliberazione n. 185/2014/INPR del
4/9/2014 con cui la Sezione regionale ha fissato il termine del 30 settembre 2014 per linvio del
questionario e delle le linee guida approvati con del. N. 5/AUT/20147INPR dalla Sezione delle
Autonomie il 4/3/2014.
Nella citata Del. n. 185/2014/INPR del 4/9/2014 precisato opportuno che la redazione
del questionario venga effettuata, nel termine assegnato, con i dati disponibili di preconsuntivo e
con linvio del file in excel reperibile sul sito della Corte dei conti, salvo poi validare dopo
lapprovazione della Giunta regionale, con successiva conferma o rettifica al momento
dellapprovazione del Consiglio regionale. La Sezione ben consapevole dei ritardi che a catena,
la Regione Abruzzo sta maturando nellapprovazione dei documenti contabili continua poi
Vagliato nel procedimento di parifica, conclusosi nella pubblica udienza del 10 luglio u.s., il
disegno di legge sul rendiconto 2012, adottato in data 24 marzo 2014 dalla Giunta regionale, non
risulta ad oggi ancora approvato dal Consiglio regionale, n risultano adempimenti di immediata
evidenza alle prescrizioni dettate in quella sede da questa Corte. Ci nonostante deve costituire
impegno da parte di tutti gli interlocutori Regione, Collegio dei revisori ed anche Corte dei Conti
superare questo momento, mirando al riallineamento dei processi contabili alla normativa
vigente alla fine dellanno 2014, termine entro il quale, dovr concludersi il procedimento di
parifica del rendiconto generale dellesercizio 2013.
Nella stessa Deliberazione n. 185 si ricorda che lapprovazione del rendiconto dellesercizio 2014
deve avvenire entro il 30 aprile 2015, mentre il Consiglio regionale deve approvare entro il 31
luglio, e nel periodo intermedio deve avvenire la parificazione della Sezione di controllo della Corte
dei Conti. Anche in questa sede si ricorda lonere a capo del Presidente di inviare con propria
relazione il rendiconto 2013 alla Corte. Viene, inoltre, precisato che in caso di modifica o
cl

integrazione del rendiconto, dopo lapprovazione da parte della Giunta regionale, il Collegio
provveder entro 15 giorni dal ricevimento dei nuovi atti, allintegrazione della relazione gi inviata
ai sensi della citata normativa.
Il mancato rispetto delle menzionate prescrizioni costituisce motivo per procedere a pronuncia
specifica di grave irregolarit al Consiglio regionale.
Le relazioni redatte dalle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti sono trasmesse alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Ministero delleconomia e delle finanze per le
determinazioni di competenza.
A beneficio regionale risulta, invece, la Sentenza della Corte Costituzionale n. 39/2014 che ha
dichiarato costituzionalmente illegittimo, limitatamente alla parte in cui si riferisce al controllo dei
bilanci preventivi e dei rendiconti consuntivi delle Regioni, il comma 7 dell'art. 1 del decreto legge
n. 174/2012.
Dopo la pronuncia di parifica la Regione con DGR. N. 594/C del 23/9/2014 ha approvato il
rendiconto generale dellesercizio 2012, mantenendo immodificato lallegato documento, avendo
premura, di contro, di provvedere allinserimento, per estratto stralcio, della Pronuncia di parifica
della Sezione regionale di controllo per lAbruzzo; ed stato inoltrato in data 22 ottobre 2014 al
Consiglio regionale ai fini della proposizione ex novo delliter legislativo, stante la decadenza del
DDLR per avvenuto rinnovo della legislatura.
Ai fini dell'indagine de quo, la Sezione ha chiesto altri dati istruttori sul personale, sugli
incarichi, sugli enti strumentali e sulle societ partecipate; ci stato preannunciato, inoltre, anche un
focus sui fondi comunitari.
La nostra organizzazione deve tener conto di queste nuove esigenze notiziali della Corte, e
la nostra struttura organizzativa deve saper rispondere con precisione, esattezza e celerit. Questo
deve essere il nostro obiettivo!
E questo passo non finalizzato solo a fare bella figura con la Corte. Essere in regola con i
conti significa aver conquistato il pre-requisito che rende pregiata, come parte integrante e
sostanziale, la carta di identit della Regione.
Per essere credibili, per poter intercettare risorse finanziarie, oltre alle capacit di
progettazione da mettere in campo, abbiamo necessit di ottenere fiducia, e la fiducia si conquista
testimoniando seriet e compostezza nel rispetto delle regole.
La legge di stabilit prevede degli adempimenti molto precisi, certificazioni trimestrali e
annuali per dimostrare il raggiungimento degli obiettivi riguardanti il pareggio di bilancio gi dal
2015.
Le conseguenze sono implacabili! L'art. 36 (Pareggio di bilancio delle regioni) dispone in
caso di mancato conseguimento del pareggio di uno dei saldi di cui al comma 3, per la regione
inadempiente, nell'anno successivo a quello dell'inadempienza: versamento di penalit; limiti di
impegno di spese correnti; divieto di indebitamento per gli investimenti (in quanto non pu essere
resa l'attestazione, divenuta requisito obbligatorio, da cui risulti il conseguimento degli obiettivi di
pareggio; divieto di assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia
cl

contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazioni coordinata e continuativa e di


somministrazione, anche con riferimento ad eventuali processi di stabilizzazione in atto; riduzione
delle indennit di funzione e dei gettoni di presenza del Presidente e dei Componenti la Giunta.
Altre misure penalizzanti in termini di entrate sono contenute nel decreto Sblocca Italia,
come per esempio il comma 9 dell'art. 3, in cui prevista la riprogrammazione delle opere
strategiche (incluse nell'allegato 11 allegato infrastrutture approvato dal CIPE nella seduta del 1
agosto 2014) non ancora avviate e per le quali era prevista una copertura parziale o totale a carico
delle annualit 2007-2013 del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC). In tali casi il comma 9 dispone
che le opere confluiscono automaticamente nel nuovo periodo di programmazione 2014-2020.
L'inefficienza oggi non tollerabile, lo Stato non aspetta, l'Europa non aspetta, per questo la
Regione nel suo complesso deve accelerare il ritmo.
Questo solo un esempio, dobbiamo fare uno sforzo molto grande in questo scorcio di anno,
altrimenti pagheremo un prezzo troppo alto in termini di margini di azione di governo per un
contributo fattivo ai fattori di crescita e di sviluppo regionali.
Il processo in atto di riorganizzazione dell'ente non deve rallentare il passo, i dirigenti ed il
personale sono chiamati tutti a collaborare, ciascuno per il proprio ruolo e per le proprie
competenze.
Ho intenzione di chiedere al pi presto un incontro di natura tecnica con la Presidente della
Sezione regionale di controllo per l'Abruzzo e con il Magistrato relatore alla parifica per un primo
confronto sulle soluzioni possibili e per condividere il percorso di risanamento.
Prima di tale incontro dobbiamo avere le idee chiare, per questo Vi aspetto il giorno 19
novembre 2014, alle ore 18:00 nella Sala Celestino V, secondo piano, presso Palazzo Silone, in
via Leonardo da Vinci, n. 6, 67100 LAquila.

Sicuro del Vostro prezioso e studiato contributo, Vi saluto cordialmente.

Il Presidente della Regione Abruzzo


Dott. Luciano DAlfonso

cl

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