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16 agosto 2009
http://www.doncurzionitoglia.com/teo_olocausto_logia.htm
La shoah ha una valenza teologica, parola di Benedetto XVI! (Ubi major minor
cessat).
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I lager nazisti possono essere considerati i simboli estremi del male e dellinferno che si
apre sulla terra ha detto il Pontefice Domenica 9 agosto, allAngelus che ha pronunciato in
Castelgandolfo. Con questo, il Papa ha smentito indirettamente, ma formalmente - quanti
nei mesi scorsi, e precisamente da gennaio 2009 ad ora, si sono affannati a dire che le
affermazioni di sano revisionismo storico pronunciate da mons. Richard Williamson,
nellottobre del 2008, erano imprudenti e riprovevoli, dacch solo puramente storiche e un
vescovo non deve parlare di storia, ma solo di Fede. A parte il fatto che un vescovo pu e in
certi casi deve parlare anche di storia, se connessa anche solo indirettamente con la Fede,
per esempio la vita di Cristo e della Chiesa narrata dai Vangeli e Atti degli Apostoli, la vita
del beato Pio IX, il ritrovamento della tomba e delle ossa di san Pietro nelle catacombe
vaticane, eccetera.
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Per quanto riguarda la shoah, risaputo che a partire da essa nata la teologia del
silenzio di Dio, sia in ambiente ebraico che cristiano e cattolico, (Metz, Heschel, Jonas) e che
Jules Isaac se ne servito per ottenere dal card. Bea e Giovanni XXIII il ribaltamento e la
discontinuit dallinsegnamento comune e costante del magistero della Chiesa sui rapporti
tra cristianesimo e religione israelitica, con la promulgazione (avvenuta sotto Paolo VI, il 28
X 1965) del Decreto conciliare Nostra aetate, il quale lunico documento del Concilio
pastorale (o economico-ecumenico) Vaticano II a non contenere neppure una citazione
della S. Scrittura, dei Padri ecclesiastici e del Magistero, poich di questultimo non ne
esistevano prima del 28 ottobre 1965. (Cfr. mons. BRUNERO GHERARDINI, Quale accordo tra
Cristo e Beliar?, Verona, Fede e Cultura, 2009).
Ma siccome, non c peggior cieco di chi non vuol vedere, n peggior sordo di chi non vuol
sentire, i prudenti di questo mondo si sono affannati e non voler vedere che il Re
nudo ed hanno voluto negare la realt.
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Ora, linferno un articolo di Fede cattolica, divinamente e formalmente rivelato (Mt. XXV,
41: Andate lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno) e definito in maniera solenne ed
infallibile dal Magistero della Chiesa (Simbolo Quicumque, Denz. 40; Concilio Lateranense
IV, Denz. 429). Quindi shoah e Fede cattolica sono intimamente connessi, tanto che negare
luna significherebbe sminuire laltro, anche se allinferno vero non ci crede quasi pi
nessuno, specialmente in ambiente ecclesiale e cattolico, mentre alla shoah fan finta di
crederci quasi tutti, sotto pena di carcere (per i laici) o di sospensione a divinis (per gli
ecclesiastici, cfr. Lettera ai vescovi di tutto il mondo di Benedetto XVI, 10 marzo 2009).
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Errare humanum est, perseverare diabolicum. Speriamo che coloro i quali hanno
affermato (magari in buona fede o per uno zelo eccessivo) la pura storicit della shoah, e
non hanno voluto vedervi un fatto connesso con la Fede, non si ostinino a raccontare
storie, ma studino la storia, senza continuare a dare uninterpretazione politicamente
corretta di un fatto storico, che intimamente legato alla Fede cattolica, per distruggerla
(si fieri potest), come pure a quella talmudica, per imporla con la forza della legge.
A costoro consiglio di studiare attentamente lultimo libro di CARLO MATTOGNO, Le camere a gas di Auschwitz,
Genova, Effep, 2009. (700 pagine circa, 35 euro [1][1]). Egli uno storico serio, che ha passato sei mesi ad Auschwitz
e altri sei a Mosca per consultare gli archivi del III Reich (relativi alla shoah), che lArmata rossa aveva sequestrato
nel 1945 e che Putin ha reso consultabili attorno il 2000. Carlo Mattogno - come ho gi scritto in un precedente
articolo su questo sito - oltre che storico il quale ha studiato direttamente i documenti e visitato i luoghi del
crimine, si avvale anche di conoscenze e consulenze fisiche e chimiche. Egli nei suoi numerosi libri ha confutato
tutti i libri, le conferenze, le interviste, gli articoli su carta stampata o su internet degli storici sterminazionisti.
Daltronde lunico serio di essi era Jean-Claude Pressac (+ 2003), che nel 1993, per, aveva corretto quanto di
inesatto aveva scritto nel 1989.
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Un consiglio a mons. Williamson: Mi sembra che qualcuno le avesse donato solo il primo
libro (del 1989) del Pressac, affinch lei si convincesse del male assoluto della shoah e
della sua intervista alla TV svedese; forse sarebbe il caso che lei adesso gli donasse il
secondo libro del Pressac (Les crmatoires dAuschiwitz. La machinerie du meurtre de
masse, Edizioni CNRS, Parigi, 1993) e il succitato libro di Carlo Mattogno, con la dedica della
frase pronunciata da Benedetto XVI - il 9. VIII. 2009 - sulla shoah-inferno. Tentar non
nuoce.
d. Curzio Nitoglia
16 agosto 2009
http://www.doncurzionitoglia.com/teo_olocausto_logia.htm
[1][1]
VAN
for Auschwitz, 2002), che ha preso il posto del Pressac, il quale aveva commesso lerrore di
aver riconosciuto le esagerazioni e gli errori della storiografia sterminazionista.
Il libro si pu richiedere a effepiedizioni@hotmail.com, oppure c/o Franco Pitzus, via Balbi
Piovera, n 7 int. 3, 16149-Genova.