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Letteralmente la parola geografia significa scrittura della terra e nasce come una scienza
descrittiva che si occupa principalmente di luoghi e ambiente in generale.
Ne esistono diverse tipologie:
- geografia classica (descrizione e misurazione)
- geografia umana (culturale, urbana e politica)
- geografia economica (produzione umana)
- geografia fisica
Tutte queste tipologie si occupano di spazio, ovvero di tutto ci che ci sta attorno, esso
serve a dare una posizione fisica ad oggetti, strutture o elementi naturali (nelle carte
attraverso le coordinate geografiche).
A ridosso del '900 la geografia muta e passa dall'essere solo geografia classica, ovvero
descrizione e misurazione di luoghi e ambienti ad essere umana, economica, fisica ecc.
Spazio e geografia
Il problema principale della geografia la rappresentazione dello spazio; tale
rappresentazione viene attuata attraverso le carte geografiche o mappe.
Un altro problema la questione delle relazioni spaziali, ovvero la localizzazione di
oggetti e di fenomeni nello spazio.
Esiste una sorta di relativit che riguarda la geografia: di fatto viene considerata una
scienza oggettiva, ma da un certo punto di vista pu essere ritenuta anche soggettiva,
parlando ad esempio di distanze -> 10 km sono pochi o tanti?
Bisogna allora porre dei modelli spaziali, per comunicare in maniera consona e uguale,
delle misure, a tutti.
Vi sono diversi modelli spaziali:
-modello di Von Thunen (Deutschland) (1783-1850), attuato in ambito agricolo (fine
700). Egli voleva esprimere come in agricoltura fosse possibile la costruzione di campi
agricoli per ottimizzare costi e livello di produzione.
- modello della "localizzazione industriale" di Alfred Weber, utilizzato per localizzare il
settore industriale. esso si riduce a 3 fattori: trasporti, manodopera e agglomerazione.
Detroit (USA) si sviluppata cos.
-modello di Christaller-Losch: lo spazio urbano e il suo sviluppo ( superficie,
produzione..)
Qualsiasi tipo di modello spaziale ha dei limiti, a partire dal generale presupposto di
considerare sempre lo spazio e l'ambiente in condizioni ottimali, se non perfette che
RAPPRESENTARE LO SPAZIO
La Trahison des images ( il tradimento delle immagini)
Ci che viene riportato su una carta geografica sempre una rappresentazione, con o
pu fare per lo spazio perch lo spazio quello che ci dato, il territorio lo costruiamo
noi.
Vediamo il passaggio dal fodismo al post fodismo. Cosa vuol dire?
Il fodismo il sistema produttivo che tente a massimizzare tutti i risultati, il lavoratore
un lavoratore stanardizzato, il prodotto standardizzato, produzione di massa.
Il tutto comporta lo sviluppo di un paese di un certo tipo e il lavoratore di un certo tipo.
Quindi capiamo che un duscorso che interessa un intera regione. Passare da fodismo a
post fodismo interessa lo stato e la societ. In questo caso si incide sul territorio.
Pensiamo alla Cina come sta cambiando, come sta cambiando il territorio cinese. Ci
sono due scale: locale e globale. L individuo si pu considerare attore di un territorio
come cittadino ma anche attore globale, che interessa tutto il pianeta. Questo tutto il
processo che porta l uomo a fare territorio. Il territorio quindi la relazione tra l uomo e
l ambiente. Ma come fa l uomo quindi a fare territorio? Vediamo quindi la
territorializzazione, un processo che secondo un geologo, Turco, diviso in tre fasi.
Denominazione, reificazione e strutturazione.
Denominazione la presa simbolica el territorio da parte dell attore in questione. Io per
fare territorio e quimdi per attuare la territorializzazione devo farlo in primo luogo a
livello simbolico, a livello astratto. Qual dunque la prima cosa da fare? Dare un nome
cosicch si possa riconoscere, trasmettere e comunicare l oggetto in questione.
Dobbiamo dargli un nome, una forma astratta. Secondo Turco questo il primo
passaggio. Abbiamo quindi una serie di denominazioni:
- diretta: la denominazione immediata (guardiamo il Monte Bianco e lo disegnamo
come un triangolo bianco per la neve);
- riflessa: riprende il nome, l attributo dell oggetto in questione (Ponte Longo)
- simbolica: ci vuole riprendere qualcosa di simbolico (Los Angeles dal suo nome
citt degli angeli e quindi della bont, Brasilia nata proprio per far
capitale al Brasile);
- performativa: nomi che derivano da una scelta collettiva, quando una comunit
decide insieme che nome dare ad una determinata cosa.
Questa la prima fase secondo Turco che serve per fare terrotorio e quindi
territorializzazione. Vediamo la seconda fase, la reificazione.
Vuol dire che una volta che ci siamo appropriati politicamente della superfici, del
erritorio, dobbiamo edificarlo con case, servizi, industrie e dare quindi una forma
attraverso strutture fisiche. la presa in possesso dello spazio. Terzo passaggio la
strutturazione. Dobbiamo interagire con tutto quello che abbiamo fatto. Io uomo, una
volta che ho costruito, devo interagire. Devo dare un ordinamento, una forma
intellettuale e non solo fisica. Creo un quadro di leggi sul quale la comunit si muove e
tutto questo va a riflettersi sul territorio fisico.
Questi sono due interpretazioni di due geografi uno francese e uno italiano di come l
uomo fa territorio. Non c n una giusta o sbagliata, esistono solo interpretazioni.
Una volta che abbiamo costruito il territorio va organizzato perch se no non ha utilit.
Cosa vuol dire organizzare un territorio? Facciamo un discorso sull agricoltura.
L agricoltura a tetti aperti la troviamo molto dappertutto nell europa occidentale e la
caratteristica di questo tipo di agricoltura quella che i campi non sono separati tra di
loro, non sono recintati. Tuttavia hanno la stessa propriet e questo perch? Alla base c
il fatto che questi campi, questa forma di territorio nasce perch il terreno poco fertile
e quindi da una situazione di crisi come faccio a risolverla? Chiedo aiuto alla comunit,
in quanto problemi comuni allora soluzioni comuni. Anche se ci sono due tipi di colture,
il terreno lo stesso e quindi si deve risolvere tutti insieme. Altro tipo di struttura il
Bucage, il campo qui diviso e ognuno si fa i problemi suoi. Prima c era forza si
collettivit e qui no, probabilmente percheil terreno pi fertile.
Infine abbiamo il paesaggio mediterraneo che troviamo in Liguria o Campania.
Sono terrazzamenti agricoli: quando il terreno troppo in pendenza si formano degli
scalini dove gli scalini fatti in muretto a secco sono posti in modo per cui la pendenza
non sia pi un problema per la coltivazione.
Ovviamente questo discorso lo possiamo fare anche per l industria, perch composta
ds persone fisiche. Si parla di polo industriale quando si parla di una regione, il distretto
industriale quell area della citt in cui c industria. Centro industriale invece
qualcosa di pi grande.
Abbiamo visto come facciamo territorio attraverso i processi e gli elementi. Abbiamo
visto gli autori. un discorso che si pu quindi fare a scale da quella locale a quella
mondiale.
Bisogna darsi un quadro di regole quando si fa un ambiente perch bisogna avere un
sfondamento su cui muoversi. Mancano per le basi politiche.
Abbiamo una definizione: ''La governance, individua l esercizio dell attivit politica,
edonomica, ed amministrativa nella gestione degli affari di un paese ad ogni livello.
Comprende complessi meccanismi, processi ed istituzioni attraverso le quali i cittadini e
i gruppi articolano i loro interessi, mediano le differenze ed esercitano i loro diritti e
obblighi legali. Per questo esso include lo Stato e le sue articolazioni periferiche,
nonch le istituzioni locali.'' Cosa vuol dire? Che quando parliamo di governance
parliamo di sovranit. La sovranit il diritto di una comunit a spesercitare una forma
di controllo e di scelta in base ai suoi interessi sul suo territorio.
Esempio di sovranit: significa che io, popolo, decido cosa fare senza essere soggetto
alle leggi dei mercati globali. Questo succede soprattutto nei paesi poveri in cui la gente
decide di vendere i propri prodotti al mercato. Si pu anche riacquistare una sovranit
persa riprendendo il controllo del territorio. Tutto quello che ruota intorno all interesse
dell individuo e della societa in questione fa parte della governance.
Lo Stato l entit piu importante con tutte le sue articolazioni, comuni, ecc..
La governance include il cittadino, il pubblico e anche il suo interesse.
Uno scenziato francese dice che la societ civile protagonista di tutto. Ci dice che la
governance implica il costruire un consenso organizzato che include diversi attori per
arido. Il lago salato, non esce l acqua in quanto il lago non ha estuari. Cosa decide il
governo? Di creare canali per far uscire l acqua per irrigare i campi di cotone nati da
poco e tutto questo viene giustificato con l errorre della natura, perch noi abbiamo
bisogno di acqua. Tutto stato voluto, volevamo ridurre il lago ad una palude per creare
terreno per fare il riso. Tutto quindi voluto e cosa succede? Che nel 1982 si cessano
attivit di pesca nel lago per chi viveva di pesca, succede che per installare la
coltivazione di riso si usano molti pesticidi e cosa succede d altro? Che tutto il vento
porta la terra avvelenata nelle zone limitrofe e tutte le zone saranno cosi inabitabili e
impraticabili dal punto di vista politico. Ci saranno problemi politici perch li c era una
base militare che faceva esperimenti su armi chimiche.
Ma perch la situazione ancora cosi? Perchin primis le coltivazioni di cotone vicine
impiegano 5 volte il numero della manodopera rispetto alla manodopera del settore della
pesca, e poi perch sono stati trovati giacimenti di gas e sono stati stipulati dei contratti
privati tra aziende per usare il terreno e quindi usare il gas. Si puo porre rimedio a
questa situazione ma non economicamente vantaggioso e quindi non lo fanno. Questo
per dire che i disastri naturali dipendono da fenomeni naturali e quindi che non
dipendono da noi, ma noi non siamo attori passivi di tutto questo. Abbiamo parlato ieri
di Katrina, evento evitabile perch si sapeva finissimo che gli argini non avrebbero
tenuto ma economicamente non era vantaggioso. Quindi noi non siamo attori passivi
della natura e pensare che la natura ci sovrasti o che noi abbiami il diritto di controllarla
sbagliato. un rapporto che ci deve essere tra questi due elementi.
Esiste un margine di prevedibilit sull avvenimento, possiamo in qualche modo
prevedere che una cosa accada o no. Questo il rischio: moltiplicazione tra la
probabilit che una cosa avvenga per la vulnerabilit moltiplicato ancora per gli
elementi a rischio. Un elemento vulnerabile, fragile perch non l abbiamo rafforzato.
In Giappone, paese soggetto a terremoti, la vulnerabilit degli edifici bassa. Il calcolo
di questi due elementu d il rischio.
L uomo non quindi un elemento passivo.
Una giornalista, Klein, pubblica un articolo chiamato Shok Economy in cui ci dice che i
governi sfruttano i momenti di crisi politica.
Fa un sacco di esempi e ci dice che poco dopo lo tsunami del 2006, il governo di Sri
Lanka ha detto che ora quella terra diventer terra di turismo dopo ci che successo.
Ci dice inoltre che queste situazioni portano panico collettivo nella situazione e i
governi questo panico lo usano per attuare certe politiche perch noi siamo fragili. Un
altra volta, noi non siamo attori passivi.
Per concludere il discorso ci sono tre parole chiave: previsione, prevenzione e
educazione.
Un francese, Serge Latouches, ci dice che lo sviluppo economico e la crescita
economica non sono possibili perch abbiamo uno stile di vita sbagliato e allora ci dice
che decrescere non e il contrario di crescere, ma significa di ridurre. Ridurre cosa?
Ridurre le risorse ma il tutto e utopico perch noi siamo abituati a tutto ci che abbiamo
e tornare indietro non si riuscirebbe. Noi creiamo questo discorso utopico. Il tutto
dipende da noi, dalle nostre urgenze. Prevenire ed educare sono fondamentali.
Desertificazione.
Parleremo ora di degrado ambientale: tutti quei problemi relativi all ambiente che hanno
origine dall uomo e che hanno il piu delle volte carattere locale.
difficile intervenire su larga scala, la desertificazione un problema di tutto il pianeta,
soprattutto in Africa. Si tratta della riduzione della copertura vegetale in favore del
deserto. Porta sicuramente a molti problemi come anche la disabitazione nel deserto a
causa dell avanzamento del deserto. Cosa comporta? Molti problemi. Cosa fa la gente
del villaggio nel deserto? Si sposta in citt per opportunit ecomomiche o di lavoro e
questo vuol dire esodo della campagna e quindi il lavoro agricolo diminuisce. Si attuano
allora piani di riforestazione. Lo scopo quello di combattere la diforestazione
impiantando specie autoctone per rinvigorire la vegetazione locale. Intorno a tutto
questo c un processo di educazione della gente del posto che ha una conoscenza e una
sensibilit maggiore.
Cos l'erosione del suolo? Significa che vento e piogge e tutti altri agenti atmosferici
erodono il terreno privandolo soprattutto in suoerficie dei sali minerali esseziali alla
crescita dei prodotti e tutto questo impedisce tutta una serie di coltivazioni e di resa
agricola. Come si contrasta questo processo? Tramite barriere anti erosive: barriere fatte
di massi locali posizionati intorno alle curve di livello (curve immaginarie che seguono l
andamento del terreno, curve seguite dall acqua).
Questa la pratica locale che era scomparsa nell ultimo secolo e ripresa poi negli ultimi
20 anni per contrastare questo problema. Queste barriere non servono a molto ma alcuni
studi dicono che recentemente la cosa potrebbe aver funzionato. Siamo comunque in
una zona dove le cose vengono passate oralmente e ora non esiste un perch la cosa sia
stata abbandonata. Forse per questione di pesantezza di massi per cui difficile fare le
dighette.
Altra soluziome potrebbe essere la fossa di compostaggio: fossa riempiti di rifiuti
organici che aiutano a fertilizzzare il terreno ed anche un bel metodo per smaltire
rifiuti. I risultati sono che i fertilizzanti di questo tipo hanno aumentato ls resa dei
prodotti agricoli. Vengono costruiti anche i forni migliorati sulla base di forni in solo
legno. importante per la cottura avere questo tipo di apparecchio ma ovviamente la
legna serve, e ne serve molta e poi non era poi cosi conveniente fabbricare dei forni in
legno datonche il legno brucia. Quindi questi forni vengono rimpiazzati da forni rivestiti
in metallo, cosi da limitare il consumo della legna .
cerca un modello per localizzare il settore delle industrie e lo fa in base a tre criteri,
bisogna infatti ridurre tre fattori: i trasporti, il costo della manodopera, la
agglomerazione (tanto pi unindustria vicino al centro urbano, tanto pi sar
vantaggioso dal punto di vista economico)
Modello di Christaller; serve a spiegare lo sviluppo di una citt, di un centro urbano e
cerca di spiegare i rapporti che questo centro urbano tende a creare con i centri vicini
rapporti di gerarchia. Christaller dice che il centro urbano nel tempo REG21
(in realt i modelli di per s sono riduttivi, vanno sempre integrati con spiegazioni di
tipo storico, sociale...)
Quando luomo stato messo al centro del discorso geografico (nel 900 avanzato) si
cercato di capire che relazione luomo avesse con lambiente circostante; Ratzel
(geologo tedesco) sostenne che luomo fosse il prodotto dellambiente in cui nasce e in
cui vive (teoria della antropogeografia). In primo luogo luomo si forma in base al
clima in cui vive. Questa corrente guidata da Vidal de La Blache.
SPAZIO E SVILUPPO
Lo sviluppo ha a che fare con lo spazio, le dinamiche dello sviluppo portano delle
differenze tra i vari paesi; tendenzialmente si associa ai paesi del nord lo sviluppo e ai
paesi del sud del sottosviluppo.
Necessit dei paesi del nord di affermare la loro superiorit nei confronti degli altri
paesi.
- Teoria degli stasi di sviluppo in cui Rostow afferma che una societ si sviluppa
secondo tre fasi: situazione arcaica con popolazione agricola, industrializzazione
economica, terziarizzazione. (la seconda fase pu essere saltata)
Quando ci si riferisce a Nord/Sud si tende a parlare di Centro e Periferia; il Centro
rappresenterebbe il Nord, mentre la Periferia, che profondamente legata al Nord,
rappresenterebbe i paesi del sud.
Da qui nasce la teoria delle dipendenze: nasce grazie a scienziati sudamericani negli
anni 50 per lesigenza di spiegare il ristagno economico del Sud America. Questa teoria
dice che le cause del restagno sono sia interne ma anche esterne perch questi paesi
dipendono, a livello economico e produttivo, da paesi pi sviluppati.
LA CARTOGRAFIA
La proiezione di Mercatore nasce per scopi commerciali ma crea delle distorsioni, d
infatti maggiore rilievo ai paesi sviluppati (le carte hanno spesso anche significato
ideologico).
La proiezione di Peters riproduce esattamente le proporzioni della superficie dei
paese, nasce come risposta alla carta di Mercatore.
i vincoli economici prima o poi, per una crescita demografica insostenibile, lofferta
non riuscir pi a sostenere la domanda, ci sar quindi un collasso.
Nel 1972 un comitato scientifico (a Boston) pubblica un rapporto che dice come la
pressione demografica e lo sviluppo industriale porteranno al collasso economico
perch lambiente non in grado di sostenere il nostro stile di vita.
Si inizia ad imporre il problema delle risorse ambientali: il sistema economico attuale ci
impone un uso eccessivo di queste risorse. [Il legno che noi usiamo, sebbene fonte
rinnovabile, usato talmente in modo massiccio da non avere il tempo di riformarsi
Deforestazione]
Dovrebbe esserci uno scambio con la natura, non mero sfruttamento; bisogna saper
gestire le situazioni.
Disastri naturali:
Rischio: Probabilit x Elementi a rischio x Vulnerabilit
Disastri Naturali: Vajont*, Seveso*, LAquila
Shock Economy* (Klein), impatto selettivo dei disastri naturali: Katrina, tsunami
Previsione, Prevenzione, Educazione.
*Disastro naturale del 1963. Si vuole costruire una diga ma vi sono continui cedimenti
del suolo (piccole frane), tuttavia il ministero e le universit decidono di non fermare i
lavori. Pochi anni dopo una frana con una base di 2km riversa i suoi sedimenti nella
diga creando unonda di circa 250 metri che si riversa su tutta la valle 2000 morti.
PARLIAMO DI VOLONTA POLITICA.
*Unazienda produce profumi e la popolazione si lamenta degli odori e
dellinquinamento dei fiumi, nel 1976 esplode una turbina provocando una fuoriuscita
di diossina. Questa diossina viene portata dal vento verso Seveso e ancora oggi la
popolazione ha problemi di salute.
*Articolo che sostiene che i governi attuali utilizzano i momenti di panico collettivo per
attuare politiche che altrimenti non si sarebbe riusciti a proporre e applicare.
Luomo non un attore passivo.
Serge Latouche propone un nuovo modo per confrontarsi con lambiente: la Decrescita.
Latouche dice che la crescita economica allo stato attuale non sostenibile poich
abbiamo uno stile di vita sbagliato; decresce significa ridurre: ridurre lutilizzo di alcune
risorse.
[PARCO DELLE CAVE, MILANO]
DEGRADO AMBIENTALE:
Tutte quelle problematiche relative allambiente che hanno il pi delle volte origine a
causa delluomo ed hanno origine locale.
Desertificazione: riduzione della copertura vegetale del terreno che comporta
PAESAGGIO: linsieme della realt visibile che riveste o compone uno spazio pi o
meno grande, intorno a noi: cio una realt materiale che si sostanza in forme, in
fattezze visibili, rivestite di colori, e non di rado si esprime anche in suoni e odori.
(Lucio Gambi)
Il paesaggio geografico:
(Sestini) il paesaggio la complessa combinazione di oggetti legati fra loro da mutui
rapporti funzionali, s da costruire una unit organica.
La critica esistenzialista:
(Dardel) il pesaggio un insieme: una convergenza, un momento vissuto.
La critica strutturalista:
(Gambi) gli elementi paesistici (...) sono, di quel mondo, le fattezze esterne,
appariscenti ai sensi fisici. Ma a un esame pi oculato queste fattezze risultano come
parti di complessi ben pi rilevanti; e in realt si legano strettamente, inscindibilmente
con molti fenomeni che non lasciano riflessi nella topografia, e sono la conseguenza di
accadimenti o di istituzioni o di strutture umane che solo in minima parte riescono a
colpire i sensi.
Gambi dice che gli elementi culturali spesso non sono tangibili, ovvero sono elementi
che formano la struttura del paesaggio ma noi non li vediamo perch appartengono alla
cultura di una societ.
-Il paesaggio non ci dice niente sui rapporti tra i villaggi e i centri urbani vicini (che
per sono fondamentali).
-Alcuni elementi del paesaggio a volte non emergono.
IL PAESAGGIO COME PATRIMONIO
Legge 1497/39 Protezione delle bellezze naturali
La critica alla concezione estetica del paesaggio
Normativa (Galasso) 431/85 viene fatta una distinzione degli elementi da tutelare in
base alla morfologia; obbliga tutte le regione a fare una lista delle proprie bellezze e a
dire come comportarsi per la tutela di queste.
Convenzione sul paesaggio (2000): elemento chiave del benessere individuale e sociale
(...) la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione comportano diritti e
responsabilit per ciascuno
Codice dei beni culturali e del paesaggio (2004-)
IL PAESAGGIO: REALTA O FINZIONE?
Immaginare una citt attraverso lorganizzazione di spazi spettacolari divenne un
mezzo per attirare capitale e persone (del tipo giusto) in un periodo in cui erano pi
intense la concorrenza tra le citt e limprenditorialit urbana.
(D. Harvey, La crisi
la mortalit_ non uguale per tutti esistono delle disuguaglianze: dipende dal livello
sanitario e dalle condizioni igieniche di un paese. Nell800 lo sviluppo della medicina
mette un freno importantissimo alla mortalit, specialmente quella infantile, tuttavia
storicamente questo sviluppo e miglioramento delle condizioni igieniche non sono state
eque: prima fase in cui la mortalit prende qualsiasi tipo di categoria, ma con le
medicine sono soprattutto allinizio per llite, quindi la mortalit va a colpire la classe
povera. Altro fattore sono le condizioni di lavoro, che in questo periodo, per esempio in
una periferia, gli immigrati e chi ne aveva davvero bisogno accettavano lavori senza
sicurezza, con condizioni impensabili e con salari bassissimi: la forbice tra ricchi e
poveri aumentava sempre di pi. Svolta con le lotte sindacali che si battevano per
migliori condizioni di lavoro.
Nei paesi in via di sviluppo dove la grande maggioranza della popolazione ha problemi
ha recuperare medicine questo aumenta la mortalit, compensata dallalta natalit.
geografia della popolazione studia le dinamiche tra mortalit e natalit: tutte le analisi
prendono nome di ANALISI DEMOGRAFICHE.
Prima fase_ in cui la natalit e mortalit sono altissime, questo porta ad una crescita
bassa, anzi bassissima.
Seconda fase_ quella centrale, in cui abbiamo un calo della mortalit, dovuto al
miglioramento delle condizioni igieniche e alla scoperta di medicine, ma non ad un calo
della natalit, quindi aumento della popolazione, oggi si parla di esplosione
demografica.
Terza fase_ corrisponde ai paesi pi ricchi, calo della natalit e calo della mortalit, si
raggiunger pi o meno un equilibrio pericoloso: vuol dire che la crescita bassissima,
in certi casi drammaticamente bassa, lItalia il paese pi vecchio del mondo, crescita
praticamente zero (0,2%) una persona su 4 vecchia in Italia, questo a livello sociale
pu voler dire produzione del paese bassa, sono i giovani che portano avanti la
produzione di un paese, let avanzata di un paese va ad incidere sulleconomia.
LAnziano non investe ma mette via il proprio capitale, capitale quindi perso. La
crescita demografica mondiale buona (1,2 %) anche se in realt sta diminuendo (prima
2 %): tra gli anni 30 e gli anni 70 la popolazione raddoppiata, aumento pazzesco,
insostenibile.
Altri fattori influenzano la popolazione:
Immigrazioni_ non un fenomeno nuovo, oggi semplicemente facilitato dai trasporti,
le immigrazioni esistono da sempre, la globalizzazione un fenomeno antichissimo, ora
solo pi accelerata. Per gli Stati Uniti hanno pi peso le immigrazioni/emigrazioni,
che la natalit e mortalit.
2 tipi di emigrazioni:
Volontarie_ individuo decide liberamente di spostarsi, sotto questa definizione
dovrebbero esserci anche le emigrazioni dettate da condizioni esistenti (come i cubani
per problemi politici e ambientali, o le guerre)
Forzate_ quelle imposte con la forza, la pi importante della storia la tratta degli
schiavi (tra i 12 e i 30 milioni) tra lAfrica e le Americhe come forza lavoro per le
piantagioni; a livello sociale questo ha comportato che per anni nel paese darrivo le
donne nere sono state molto meno degli uomini, di conseguenza squilibrio della nuova
societ immigrata, squilibrio che ha impiegato generazioni per tornare alla normalit,
questo ha comportato processi mentali di disadattamento; totale distruzione di comunit
nel paese di partenza perch venivano portati via i giovani. Queste emigrazioni
influiscono molto sul paese: pensiamo alle citt con la nascita di quartieri di immigrati,
questo vuol dire tensioni sociali di un certo tipo perch prima quel quartiere era abitato
da qualcun altro. Questo vuol dire che il mercato, i prezzi di un quartiere subiranno
delle modifiche: il valore scender e ancora una volta vuol dire che in quel quartiere
andranno ad abitare delle classi pi povere.
importante capire come le immigrazioni vadano a generare un impatto ambientale sul
territorio, discorso che possiamo estender anche alle campagne: pensiamo a come
queste siano state modificate dallarrivo di immigrati, questi sono quelli che svolgono
quei lavori che noi non vogliamo fare, un grosso problema che queste persone hanno
unimmagine del paese darrivo completamente sbagliate e allora sono disposti a tutto,
questo modifica il mercato del lavoro. Impatto quindi ad alto raggio: sia a livello urbano
che sociale. Lingresso di immigrati molto elevato e va ad incidere molto sulla
popolazione.
Dato che tutto questo va ad incidere sulla popolazione ed altri fattori, definito mobilit
permanente.
Una forma diversa di mobilit il turismo che per non va ad incidere sulla
popolazione: il turismo nasce nell800, nasce solo per pochi classi dlite. Il concetto
che va a pari passo con il turismo il tempo libero: concetto abbastanza recente, ancora
di pi se la estendiamo alle varie classi della popolazione.
Turismo_ quel complesso, quella serie di manifestazioni ed eventi relative al viaggio,,
con lo scopo di istruzione o di piacere.
Turista_ quellindividuo che decide di viaggiare per un ambiente diverso dal proprio
naturale, che va da una notte o un anno, con motivazioni di istruzione o piacere.
Dal 2011_ il turismo linsieme di tutte quelle manifestazioni di eventi, relative al
viaggio, che hanno uno scopo di piacere o di istruzione. Allora il turista lindividuo
che decide di viaggiare lontano dal proprio paese per andare in un altro paese per un
periodo minimo di 24 ore massimo di un anno sempre per scopi di piacere o di
istruzione.
Spesso superficialmente diamo al turismo unaccezione negativa, esistono citt in cui
questo sentimento fortissimo, come ad esempio Venezia, perch il turismo porta anche
molte esternalit negative: Venezia una citt con una popolazione bassissima, ma
una delle citt con pi turisti al mondo, questo ha comportato il caro degli immobili, con
conseguenze sul mercato in generale, questo ha un effetto negativo sulla popolazione di
Venezia incidendo sulle dinamiche demografiche, Venezia perde ogni anno circa 1000
persone.
Effetto molto negativo del turismo, molto evidente su una citt: pensiamo ad un piccolo
villaggio del Salento che oggi vive sul turismo, se una persona non volesse dedicarsi a
questattivit dovrebbe per forza emigrare, anche in questo caso il turismo va ad
incidere sulla demografia di una citt. Il Salento considerata oggi una meta giovane,
questo fa si che si crei unimmagine collettiva in qualche modo falsa, perch il Salento
non solo quello per cui conosciuta, e molti salentini si lamentano, in questo caso la
popolazione locale ha una percezione negativa del turismo.
Limmagine che si va a creare di una paese si consolida nel tempo ed difficilissimo
cancellarla dal pensiero degli individui, tralasciando tutti degli altri aspetti positivi del
territorio. In questi casi si va a formare il turismo alternativo che tende a riscoprire tali
aspetti persi nellimmaginario collettivi, che vengono riproposti.
Altri aspetti negativi possono essere la fine di certe attivit: ci si concentra cos tanto sul
turismo che genera economia che si perdono altre attivit che sono state per anni alla
base della cultura del luogo e il turismo di massa gioca moltissimo su questo discorso:
la standardizzazione di certi luoghi sono alla base del turismo di massa, di conseguenza
alla base della proposta che ci viene fatta.
Benefici che pu portare il turismo:
Economia.
Popolazione_ pu generare posti di lavoro, ad esempio in un piccolo paese con una
particolare attrazione.
Con conseguenze sui trasporti con nuove forme di pendolarismo.
Genera la valorizzazione di determinate regioni che magari stanno morendo.
Riscoperta di attivit.
Aumento del lavoro per i giovani che lavorano in questo settore (turismo)
Benefici per lagricoltura, perch se un paese famoso per i suoi prodotti culinari,
questo incide sullagricoltura che viene stimolata per generare turismo di questo tipo
Il turismo coinvolge un vasto numero di attori ed un fenomeno molto complesso,
proprio perch bisogna andare ad analizzare tantissimi fattori e tantissime variabili.
Oggi, bene o male, tutti possono fare il turismo, perch si sono abbassati i costi,
ovviamente con forme diverse, tutto questo rientra nel periodo della globalizzazione che
stiamo vivendo.
LEZIONE 20/03 + 10/04 (SANTAGOSTINI-BINI-BOTTA-IANNACCARO)
Le ricchezze dellAfrica nasce intorno al 2000 con lintento di conoscere meglio
questo paese.
LAfrica carica di stereotipi che complicano il nostro rapporto con questo paese; un
punto per il gruppo di ricerca stato il cercare di andare dentro a quelle realt per
decodificare quelle ricchezze che sembrano invisibili a causa degli stereotipi stessi.
Sud Africa: Nel 2013 sono passati 100 anni dallemanazione di una legge (Land Act)
che tentava di regolare lacquisizione della terra della popolazione nera, ma solo il 7%
della terra poteva appartenere alla popolazione nera. Nel 1991 il Land act stato
abrogato e nel 96 si inizia un progetto di ridistribuzione delle terre.
Noi di solito consideriamo lAfrica come un continente isolato, mentre sarebbe utile
proporre unimmagine dellAfrica come uno degli elementi di uno sguardo che deve
essere globale; la storia dellAfrica inizia ben prima dellavvento della schiavit.
LAfrica per noi eccezionale: strana, esotica, il paese della povert e altri
stereotipi. Dobbiamo per imparare a guardare lAfrica non come un paese a cui manca
qualcosa rispetto allEuropa, ma come paese che possiede le proprie ricchezze.
La ricchezza della letteratura quella di dare la possibilit di formazione di s, di
conoscenza e di apertura verso laltro; qualche volta permette di trovare un modo
inedito di guardare la realt.
Le letterature africane francofone sono letterature relativamente giovani; il congresso di
Berlino del 1885 fa s che le potenze europee disegnino una cartina dellAfrica. Nel
congresso lAfrica viene posta in maniera eurocentrica. Le lingue africane non avevano
una tradizione scritta ma solo orale, con larrivo dei francesi i bambini vengono
mandate nelle scuole francesi dove studiano in base al loro modello.
Ancora oggi i bambini hanno un insegnamento francese quando in realt nessun
africano ha come lingua madre il francese, si tratta quindi di una lingua veicolare.
Nella letteratura orale c la possibilit di avere una risposta immediata da parte del
pubblico;
26/03/2013
La mobilit ha messo in discussione il concetto di luogo e di cultura, due concetti che
noi tendenzialmente consideriamo chiusi, definiti. Il luogo un tal luogo, la cultura
una cultura data.
Le forme della mobilit di oggi hanno modificato questi due concetti:
Il concetto di luogo molto complicato perch porta in s il carattere soggettivo
dellindividuo, il luogo personale, ognuno di noi ha i suoi luoghi. Il luogo
identitario, dato da elementi spirituali, materiali, culturali il luogo forma quindi la
nostra identit. Inoltre un luogo porta con s una storia, ci ricorda le nostre origini. Il
luogo anche relazionabile, ovvero le relazioni che noi creiamo sono diverse a seconda
del luogo in cui nascono e si sviluppano.
Auge nasce in Francia, si forma studiando le societ africane, applica questo tipo di
analisi alla societ contemporanea per analizzarla, attraverso questo allinizio degli anni
90 produce la teoria dei non luoghi, che ancora oggi al centro del dibattito.
Prima di tutto Auge fa un quadro della societ di oggi: siamo in una societ sovramoderna, alla fine del XX secolo viviamo in una societ dove tutto collocabile in un
contesto globale, significa che tutto dipende ed influenzato dalla globalizzazione, lo
stesso individuo ne influenzato, attraverso la teoria dei 3 eccessi:
Gli studiosi che si occupano della geografia delle lingue non si occupano delle lingue in
s, ma bens dei processi che legano la lingua al territorio.
La lingua crea conflitti (vedi in Norvegia Bokml/Nynorsk); una lingua riveste un
potere politico e culturale ma bisogna rendersi conto che come la cultura qualcosa di
vivo, anche la lingua ha necessit di farlo.
necessario classificare le lingue:
I dialetti sono le divergenze regionali di una lingua (una modificazione regionale di una
lingua standard)
necessario capire da quale famiglia linguistica e gruppo linguistico deriva una certa
lingua (es. Indoeuropeo lingue Romanze Italiano)
Le lingue europee sono interessanti per limmediata correlazione e identit tra stato
nazionale e lingua nazionale.
ANALISI DEI CAMBIAMENTI FONETICI: studio, analisi a ritroso del lessico di una
lingua. Dal lessico di una lingua attuale si risale alla lingua che sta allorigine. (Latte
Lacte)
Nel XIX secolo Jacob Grimm disse che questo tipo di studio comporta dei cambiamenti
fonetici ma che questi, soprattutto quelli delle consonanti, sono prevedibili e quindi
possiamo ricostruire la parola da cui esse provengono.
Processo di convergenza: contatto con unaltra lingua e un altro popolo e tale contatto
porta allassorbimento di certi termini da parte di una delle due lingue.
Processo di sostituzione.
Inizialmente si pensava che lIndoeuropeo (Teoria della conquista) si fosse diffusa a
partire di una regione a Nord del Mar Nero. Il punto di origine dellIndoeuropeo aveva
unagricoltura molto florida, una popolazione molto numerosa e che viaggiava molto
(diffondendo la lingua).
GEOGRAFIA DELLLO SVILUPPO
Ci riferiamo a delle entit spaziali: regioni, citt, continenti.
Definire uno spazio pi o meno sviluppato unazione azzardata: si deve trovare un
confronto, unalternativa, un elemento da paragonare riuscendo a capire cosa o no sia
sviluppato.
Definendo lo sviluppo definisco il sottosviluppo.
Inizialmente lo sviluppo nell800 era un concetto legato allidea di progresso data dalle
idee illuministe e allidea di crescita economica data dalle idee delleconomia classica.
Quindi progresso e crescita che fanno pensare subito allo sviluppo come qualcosa da
acquisire.
Per un organismo vivente si intende sviluppo tutte le potenzialit che un organismo deve
liberare per raggiungere una forma naturale e completa.
Se cerchiamo di adattare ci a un paese o una citt, realizziamo che tale entit
composta da pi fattori (culturali, ambientali...) tutti questi fattori devono assumere una
forma completa e naturale.
Lo stesso processo che porta alla definizione di sviluppo ha portato al sottosviluppo:
alcuni paesi hanno legittimato la loro posizione rispetto agli altri.
Tutto questo discorso trova nuove forme e viene consolidato in termini politici durante
il colonialismo; in circa 80 anni si sviluppano rapporti di potere e dipendenza tra Nord e
Sud, tra continenti e tra nazioni.
Tutto questo discorso trova una forma legittimata a livello politico e militare: in questo
periodo si definiscono i confini, stabiliti a tavolino, si rafforzano rapporti economici tra
paesi, si definiscono sfere di influenza.
Secondo i paesi sviluppati, lo sviluppo significa portare benessere, migliorare le
condizioni di vita dei paesi sottosviluppati attraverso quei processi per cui le condizioni
di vita occidentale hanno raggiunto lo standard dellepoca, ovvero attraverso
lindustrializzazione.
La prima volta in cui si parl di sottosviluppo fu nel 1949 durante il discorso di
insediamento alla Casa Bianca del presidente degli USA Truman. Il suo messaggio
esprime:
Certi paesi detengono di tecnologie e di progresso
Tali paesi sono in una posizione di vantaggio
Discorso umanitario
I rapporti che si vengono a formare trovano anche una forma teorica ben definita:
teoria degli stadi un paese raggiunge lo sviluppo attraverso alcune fasi:
Da societ tradizionale attraverso lagricoltura
Industrializzazione massiccia
Dominio del settore terziario dei servizi
Teoria delle dipendenze: le decisioni vengono prese dai paesi sviluppati e i paesi
sottosviluppati subiscono queste decisioni solo come produttori di materie prime, loro
forniscono il benessere dei paesi sviluppati, in questo modo quelli sviluppati sono
dipendenti dai sottosviluppati.
La svolta si ha allinizio degli anni 70 con la crisi del petrolio: tale crisi pone una serie
di dinamiche economiche complicate, pone il reale problema dello sviluppo ossia
lindebitamento, il quale viene considerato alla base del sottosviluppo, ancora peggiori
sono gli interessi del debito.
Situazione paradossale: ci si rende conto che certi paesi non potranno mai ripagare il
debito, ma nonostante questo si continua a finanziare il paese perch se non riuscisse a
pagare fallirebbe facendo perdere un enorme capitale al paese che ha prestato.
Negli anni 80 si capisce che c bisogno di intervenire: bisogna migliorare le strutture
interne economiche di un problema affinch tali paesi possano accedere al credito
(Piani Protocolli ricatto).
Prima era il centro a creare la periferia ora la periferia agisce col centro. Tutto questo
discorso ha ridisegnato la cartina geografica del Mondo: lEuropa stata spezzettata,
alcuni paesi sono diventati centro (come Spagna, Portogallo) altri invece lhanno persa
(come i paesi dellest Europa), nascita dello sviluppo di paesi come Brasile, India ecc.
questa stata un po la novit introdotta da quei piani di aggiustamento strutturale che
hanno rovinato le economie, giustamente la forbice stata proprio marcata.
Quando si parlava allinizio di globalizzazione si pensava che fosse la soluzione, perch
avrebbe permesso luso frutto della tecnologia a tutti, non solo, lapertura del
commercio per far accedere ai mercati alimentari, ma cos non stato, ancora una volta
chi stato ai vertici della globalizzazione lo sa e lha ammesso.
Della globalizzazione non tutto da buttare, ha in se dei caratteri che bisogna imparare
e sviluppare, ma bisogna riformare le cose a livello politico.
Dobbiamo misurare questi due concetti (sviluppo e sottosviluppo) per confrontarli, sono
stati creati degli indicatori:
Il debito
PIL che il ricavo che ho da qualunque elemento sottraendo quello che ho speso per
acquisirlo, per il PIL ha dei difetti: non tiene conto di esternalit negative, ad esempio i
mezzi pubblici rientrano nel PIL perch creano economia ma non si tiene conto del
tempo e la fatica che si spendono per prendere i mezzi. I paesi che producono petrolio
come la Libia per la ricchezza nelle mani di pochissimi, cos come listruzione e la
sanit.
ISU che lindice di sviluppo umano, tiene conto del PIL, del livello di istruzione del
paese e sanit, intesa come speranza di vita (longevit della popolazione)
Quando parliamo di sviluppo parliamo di sviluppo sociale, culturale economico e
ambientale, il procedimento quello di sintetizzare e circoscrivere le distanze tra paesi
attraverso una cifra. La geografia dello sviluppo di occupa di questo: di capire il perch
c una situazione in alcuni paesi e unaltra in altri, di valutare i rapporti di potere tra i
paesi, cosa ha prodotto un certo sviluppo e non e lutopia cercare un po la soluzione a
tutto questo.
pericoloso usare termini delicati come sviluppo e sottosviluppo che sono serviti a
legittimare certe posizioni, concetti che sono stati definiti perch sono stati definiti in
base ai rapporti di potere mondiali.
Lezione 17/04
E difficile parlare di geografia dellalimentazione (in Italia non esiste nemmeno);
difficile perch un argomento vastissimo. Lalimentazione non solo il cibo che
mangiamo o le tecniche di coltivazione: lalimentazione interessa unampia gamma
come laccesso e il diritto al cibo e allacqua.
Lalimentazione va a incidere su tutti quegli aspetti come il paesaggio (vedi
terrazzamenti di ulivi e viti in Liguria o le risaie in Lombardia); anche a livello spaziale
evidente (un sistema agrario si struttura sul territorio e lo rende riconoscibile
allestraneo.
Dobbiamo pensare che non esiste alcun tipo di sviluppo senza delle politiche adeguate
sullalimentazione; la questione alimentare al centro del dibattito da relativamente
poco tempo, ora si capito che non c sviluppo senza un discorso alimentare strutturale
serio. Vi sono due politiche fondamentali:
Politiche agricole: tutta la produzione alimentare allinterno di un paese
Politiche alimentari: ci che contraddistingue un determinato paese. Si fa riferimento al
cibo a livello quantitativo e qualitativo.
Entrambe rientrano in politiche di sviluppo alimentare.
Questo discorso attraversato in modo trasversale dal discorso della distribuzione (che
interessa entrambe le politiche). In Italia abbiamo un organo che si occupa di entrambe
le politiche.
La mancanza di cibo, la fame, non obbligatoria: non pensiamo che i paesi con forte
carenze alimentari siano cos a causa dellambiente in cui vivono. La fame a volte una
scelta data da politiche sbagliate; storicamente stato spesso cos. LAfrica negli anni
60 non era un paese importatore di derrate alimentari, aveva una forte autosufficienza
alimentare oggi importa circa il 25% del proprio bisogno alimentare.
Negli anni 50, durante le decolonizzazioni, la politica principale utilizzata (anche
dallAfrica) quella dellautosufficienza alimentare, ossia riuscire attraverso le proprie
risorse interne a soddisfare ogni tipo di domanda.
Il problema che in certi paesi questo diventa slogan delle lite politiche (es. africane,
dove c molta corruzione) e si diventa dipendenti dallambiente, perch se arriva un
anno di particolare siccit non si in grado di soddisfare la politica di scambi.
Si comincia quindi a parlare di sicurezza alimentare: garantire laccesso al cibo alla
popolazione intera, garantire un certo tipo di produzione e uno standard qualitativo degli
alimenti.
Si arriva per a quelle politiche di aggiustamento strutturale che rovinano
completamente le economie locali e nazionali, generando (a livello alimentare)
grandissimi problemi.
Sovranit alimentare: viene proposta in Sud America (dal movimento Via
Campesina) una forma di politica che dia il diritto ai popoli e ad una nazione di
scegliere che cosa fare per la propria produzione agricola, il tutto cercando di mantenere
una particolare attenzione verso lambiente, salvaguardando il piccolo contadino
unagricoltura che salvaguardia lambiente equa a livello sociale perch le distanze
sociali vengono livellate.
( popolo di Seattle)
Come affrontare il problema della fame?
Negli anni 60 si inizia a parlare di sicurezza alimentare e a livello mondiale entriamo
nel periodo della Rivoluzione verde, periodo di sviluppo tecnologico dei sistemi
agrari e che vede luso massiccio di fertilizzanti. Lagricoltura tradizionale si divide in
agricoltura intensiva (tende a massimizzare la produzione, ci per comporta un grande
sfruttamento del terreno ) ed estensiva ( attenta al discorso ambientale ma ha una resa
minore).
La rivoluzione verde ha provocato un passaggio dallagricoltura estensiva ad intensiva
causando per gravi problemi ambientali e sociali, in quanto il numero dei contadini
diminuisce poich la produzione non permette una grande concorrenza.
Ora siamo in una fase di Seconda rivoluzione verde, ovvero quella data dagli OGM
per affrontare il problema alimentare.
Gli attori principali nel sistema alimentare mondiale sono 4:
I Paesi (in quanto attuano politiche)
AUDO e organizzazioni sovranazionali (orientano le politiche)
Le multinazionali
I Produttori/contadini e i Consumatori
Se si accetta di entrare in un sistema di libero mercato, nel momento in cui avviene una
crisi (ambientale, alimentare o economica) a livello mondiale tutti ne risentono in modo
violento si crea quindi una dipendenza dal mercato.
LEuropa si formata cos e non accetta che altri paesi, come lAfrica, facciano lo
stesso. Recentemente (2008) sono stati proposti nuovi accordi tra Europa e Africa e per
la prima volta i paesi dellAfrica hanno detto no.
Lezione 23/04
ALIMENTAZIONE
La crisi nasce nel 2008 quando i prezzi dei cereali esplodono, rincaro dei prezzi del riso
e del grano pazzesco (grano + 80%, grano +20%, per alcune qualit +150%),
ovviamente le popolazioni pi svantaggiate hanno pi conseguenze negative ne
consegue un rincaro dei prezzi dei derivati primari e secondari (necessitano lutilizzo
dei cereali per arrivare alla produzione, come carni latte e uova ecc) di queste materie
prime.
Aumento quindi generalizzato dei prezzi degli alimenti che va a toccare tutta la
popolazione, questo arriva in contemporanea alla crisi finanziaria americana che ha
portato alla crisi economica mondiale, non un caso questa concomitanza.
CAUSE
Cause strutturali_ riduzione delle scorte dei cereali a livello mondiale, motivi non molto
chiari, si diminuiscono le scorte e quindi si alza il prezzo, Cause ambientali_
diminuzione dei raccolti e ancora una volta questo incide sulla quantit
Aspettativa dellaumento della domanda_ di Cina, Brasile e ?? la popolazione
utilizzati.
Ci vuole una volont politica dietro per agevolare tutto questo, perch non tutti possono
sapere, ad esempio c il gruppo di acquisto solidale: un quartiere si mette insieme e si
compra direttamente dal produttori prodotti biologici, di stagione (quindi Km 0), questa
potrebbe essere una proposta interessante.
In tutto questo, molto interessante a livello politico che per la prima volta una proposta
di questo tipo, che pu andare ad incidere sulle strutture economiche e sociali di un
paese, deriva dalla popolazione civile e non dalle istituzioni.
Squilibri che esistono tra nord e sud, lalimentazione proprio lanello pi importante,
la cosa che crea pi disuguaglianze a livello sociale, perch senza un accesso equo
garantito tra tutte le classi sociali non esiste sviluppo.
Quando parliamo di sviluppo bisogna sempre tenere a mente il discorso
dellalimentazione che risulta ultra-complesso per la miriade di fattori che influiscono.
Questa un po la caratteristica dello sviluppo: bisogna affrontare problemi economici,
sociali e ambientali.
2 fenomeni importantissimi sono:
URBANIZZAZIONE_ sviluppo urbano, della citt, oggi la maggior parte della
popolazione umana vive in citt, la tendenza nei centri soprattutto nel nord a vivere
fuori dalle citt, nel sud senso opposto, esodo rurale, fuga dalle campagne per andare a
vivere in citt, perch ha attrazione economica che la campagna non ha, pi possibilit
di lavoro, comodit ecc.
Spesso sono state adottate logiche non adatte: le citt del terzo mondo si sviluppano
secondo dinamiche completamente differenti dalle nostre, soprattutto perch sono pi
recenti, alla base c linformale (hanno unespansione spaziale spontanea e autonoma,
qualora lo stato non interviene abbiamo lindividuo che si adopera, espansione quindi
disorganizzata quasi anarchica, informale perch non rientrano nelle dinamiche sociali
come PIL e cose simili, sono culture che vivono su questa informalit, ed una
differenza profonda da quello che noi intendiamo per sviluppo urbano).
Il settore privato in questi paesi molto forte: nel senso che dove non arriva il pubblico,
succede che ci si adopera, ad esempio il servizio di taxi fortissimo e importantissimo
perch non esiste il servizio pubblico.
Lerrore delle nostre politiche di sviluppo stato quello di adattare le nostre politiche a
questi contesti e questo sbagliato a livello etico e materiale.
INDUSTRIALIZZAZIONE_ avvenuta in 2 fasi
Internazionalizzazione: si aprono i mercati, lindustria come sede rimane nel proprio
paese ma apre le sue reti internazionali, le merci per sono proprie
Periodo coloniale: uso di risorse, tecnologie, sapienze provenienti dallesterno, forza
lavoro esterna, quindi decentralizzazione dellindustria, la base rimane magari qui in
Italia ma uso la manodopera esterna perch ha un prezzo pi basso, le multinazionali
agiscono in questo modo
Lezione 24/04
RAPPORTO TRA SVILUPPO E AMBIENTE
Po sembrare un rapporto banale ma parlando di sviluppo e sottosviluppo c sotto una
fortissima componente teorica composta a sua volta dal rapporto che luomo ha
instaurato con lambiente.
Il rapporto uomo ambiente si rivede nelle relazioni sviluppo/sottosviluppo/ambiente.
Paolo Faggi affronta questo tema proprio cercando di porre in evidenza tutta la
questione teorica; Faggi utilizza nel suo metodo di ricerca i concetti di Angelo Turco
(Territorializzazione, Deterritorializzazione, Riterritorializzazione). Un fiume non solo
unentit fisica ma viene utilizzato anche come risorsa e quindi diventa parte del
territorio: da materia diventa risorsa.
In questo modo integriamo la materia nella nostra societ; tutte le societ hanno bisogno
di riprodursi e ci avviene attraverso due strategie:
Strategia ingegneristica: in caso di crisi ambientale la popolazione cerca di attuare
strategie che riducano il rischio di una crisi ambientale
Strategia resiliente: si rende passiva alla crisi ma ne minimizza gli effetti, quindi la crisi
ambientale diventa unesperienza da cui imparare.
Una strategia non esclude laltra e spesso vengono utilizzate entrambe (in caso di crisi
ambientali).
Faggi identifica altre due percorsi, uno pi rigido e un pi flessibile. Nel primo caso si
tenta di dominare il territorio mentre nel secondo si tende ad adattarsi; in ambedue le
strategie troviamo sia la strategia ingegneristica sia quella resiliente.
Lambiente in s assume un ruolo periferico: spesso quando si attuano interventi
sullambiente non si tiene conto delle sue peculiarit (nei paesi in via di sviluppo le
societ tendono ad affrontare questo discorso in unottica di sostenibilit).
In tutto questo discorso lambiente non ma passivo ma ha delle funzioni periferiche:
produce risorse primarie (vedi periodo del colonialismo), genera manodopera a basso
costo, [REG22]
Gli ambienti del sottosviluppo sono gli ambienti della fascia tropicale (dal Messico fino
alla punta sud del Brasile); in questi paesi la presenza o meno di acqua che decide.
La natura in caso di crisi pu tornare alla situazione di partenza (Persistenza dello stato
di equilibrio) oppure adattarsi costantemente alla situazione di stress. (A un periodo di
siccit prolungato, al primo acquazzone il terreno riprende forza riadattamento alla
situazione di stress). Questa debolezza intrinseca viene sfruttata come punto di forza dai
fenomeni esterni, esogeni.
Negli ambienti umidi (Amazzoni, Cina sud orientale) le precipitazioni sono maggiori ed
il terreno pi ricco di acqua; questa ricchezza per il loro limite e di fronte ad una
situazione di stress ambientale difficile che si adattino.
Gli ambienti del sottosviluppo hanno sempre seguito unattenzione seguendo anche gli
interessi economici; il centro geografico del sottosviluppo si spostato negli anni
seguendo un discorso economico.
Nel secondo dopo guerra siamo in pieno periodo coloniale e ci porta unattenzione
verso gli ambienti Africani e agli ambienti aridi; la scarsit di questi ambienti viene
vista come causa del degrado ambientale e lambiente che pi rappresenta la scarsit il
deserto Africa. Le tecniche che vengono proposte sono le tecniche di produzione, per
aumentare la produzione; importanti sono le caratteristiche fisiche di questo ambiente e
si creano infiniti studi sullincapacit produttiva dellambiente africano (ogni ricerca
mira ad aumentare la produttivit. La nazione che pi investe in questo la Francia).
C quindi una nuova attenzione allambiente.
Nella fase del colonialismo le risposte che si vogliono dare alle funzioni dellambiente
sono: ridefinire certe logiche e quadri legislativi. Tute queste certezze vengono minate
dalla crisi petrolifera del 73 che crea una condizione economica di totale incertezza;
queste certezza sono minate anche dalla presa di coscienza che certe tecnologie non
hanno funzionato e la disparit tra Nord e Sud del mondo addirittura aumentata.
Questa incertezza si traduce sul piano filosofico con il superamento del determinismo
ambientale: lambiente attivo, influenza luomo e gli risponde, nasce il neoambientalismo.
Il centro geografico degli ambienti che rappresentano il sottosviluppo si sposta in quegli
ambienti che possono produrre capitali, ovvero il Sud America. Nel 77 si ha il trattato
sulla conservazioni delle foreste, mentre nel 92 avviene il Summit di Rio.
Tutte queste nuove concezioni si concretizzano con lipotesi Gaia (i fattori fisici
globali non dipendono da fattori fisici propri, ma si muovono in concordanza con la
societ umana).
Dal Sud America negli anni 90 assistiamo alla crescita della Cina e dellAsia e quindi
lattenzione si sposta l (nel mondo occidentale cresce la paura che questi paesi possano
sovrastare il resto dellEuropa).
Ai giorni nostri osserviamo dei fenomeni relativamente recenti come lesplosione
demografica (che provoca la fuga dalle campagne) e ci porta una grande pressione nei
confronti dellambiente e per questo il degrado ambientale visibile soprattutto nei
paesi in via di sviluppo.
Lezione 30/04
La donna in un certo senso invogliava anche la conquista; la donna africana per esempio
rappresentava la povert, ma porta anche allo sviluppo dellidea di venere nera con la
quale era possibile realizzare dei tab Nasce lidea di Africa come paese del piacere dei
sensi.
Lestremo di questo discorso si ha attraverso una mostra di vere e proprie persone; nel
1874 in Germania (un mercante di animali selvatici) decide di importare dei Lapponi e
mostrarli al pubblico. Ha molto successo e 2 anni dopo verr ripetuta la stessa cosa con
degli africani, ci sar ancora pi scandalo a causa del colore diverso della pelle. Il
successo cos grande da espandersi in tutta Europa.
Quando si capisce quando mostrare delle persone possa essere remunerativo, a Parigi
nascono degli appositi giardini zoologici. Vedere persone in gabbia di origine Africana
fa s che gli occidentali inizino a vedere questa popolazione come selvaggia e debole.
Inoltre la donna nera diventa un merce, che pu essere anche acquistata come schiava;
la donna nera creava limmagine di un ambiente esterno e culturalmente arretrato.
Le immagini hanno contribuito a formare una certa idea di sottosviluppo, ma oggi in
realt non siamo cos lontani dallutilizzo delle immagini per definire cosa
sottosviluppato.
Utilizzare le immagini per definire sottosviluppo, ambiente e il suo sviluppo e le
persone che ne fanno parte.
Lezione 07/05
LO SVILUPPO LOCALE
Il ritorno della dimensione locale dalle politiche top-down alle politiche bottom-up.
Sussidiariet: ogni funzione deve essere attribuita a livello decisionale efficiente pi
basso allinterno del sistema gerarchico considerato.
I rischi della dimensione locale: competenze e risorse, localismo, local trap.