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«Rivista di filosofia neoscolatica», II-III (1965), pp. 305-321.
Una - l'unica, che io sappia - (non)risposta alle critiche qui espresse si trova in «Essenza del nichilismo» (1995, p. 132 n):
https://it.scribd.com/doc/243972647/Emanuele-Severino-Essenza-del-nichilismo-II-ed-ampliata
Dico "(non)risposta" non per volontà polemica né tantomeno per sottovalutazione (al contrario, proprio la massima considerazione impone la massima criticità) ma perché - accenno solo a questo, sebbene molto di più sarebbe da esplicitare - la "risposta" di Severino si dispone in termini che presuppongono quel piano linguistico-semantico (in senso lato) di cui Bacchin per l'appunto questionava la presunta consistenza ontologica, la pretesa innegabilità.
Fornire come risposta un'affermazione che poggia proprio su quel terreno fatto oggetto (a mio avviso, a "ragion" veduta) di questionamento, non è propriamente "rispondere".
Lo dico, quindi, senza retorica e senza alcuna "ironia" (se non nella pregnanza filosofica del termine, implicante "interrogazione", "domanda" di sapienza che non si possiede), dal momento che poco conosco e ancor meno credo di aver compreso:
sarei molto grato a chi mi indicasse i "luoghi" in cui il pensatore bresciano avrebbe risposto a tali radicali obiezioni in modo adeguato ed irrefragabile.
Titolo originale
Bacchin - Intero metafisico e problematicità pura
«Rivista di filosofia neoscolatica», II-III (1965), pp. 305-321.
Una - l'unica, che io sappia - (non)risposta alle critiche qui espresse si trova in «Essenza del nichilismo» (1995, p. 132…