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TRIBUNALE DI PALERMO

I
A
SEZIONE CIVILE





G.I. Dott. G. Corsini

Procedimento Civile n. 9916/2011 R.G.
Sig. Salvatore Anz
contro
Sig. Giuseppe Ciampolillo

RELAZIONE FINALE



Contiene:
Relazione del CTU
Integrazione alla relazione di CTU
Relazione dellarch. M. Galifi consulente tecnico dellattore sig. S. Anz
Note critiche alla relazione del CTU dellavv. G. Cirincione con allegata relazione
del prof. A. Lombardo CTP, avvocato di fiducia e consulente tecnico del
convenuto sig. G. Ciampolillo,



CTU
Ing. Fabio DAgostino
Tribunale di Palermo
I
A
Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.

Ing. Fabio DAgostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825
fax 091.7486750 PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
1
INDICE
1. Premessa
2. Fatto
3. Riunioni delle operazioni peritali
4. Normativa qualit dellaria
5. Risposte ai quesiti
5.1 Caratteristiche generali e tecniche dei PRC
5.2 Confronto dei Piani Regionali per la Qualit dellAria delle Regioni
Sicilia e Veneto
5.2.1 Inquadramento generale - Capitolo 1 del PRC Sicilia
5.2.2 Elementi di sintesi sullinquinamento atmosferico - Capitolo 2 del PRC
Sicilia
5.2.3 Caratterizzazione delle zone - Capitolo 3 del PRC Sicilia
5.2.4 Quadro normativo di base in materia di controllo dellinquinamento
atmosferico - Capitolo 4 del PRC Sicilia
5.2.5 Analisi delle tendenze - Capitolo 5 del PRC Sicilia
5.2.6 Le azioni del piano - Capitolo 6 del PRC Sicilia
5.2.7 Provvedimenti o progetti a lungo termine - Capitolo 7 del PRC Sicilia
5.2.8 Elenco dei Documenti utilizzati - Capitolo 8 del PRC Sicilia
5.2.9 Rimozione degli ostacoli procedurali
5.2.10 Coordinamento interregionale - Capitolo 10 del PRC Sicilia
5.2.11 Glossario e bibliografia del PRC Sicilia
5.2.12 Allegati al PRC Sicilia
5.2.13 Valutazione del grado di similitudine dellintero documento
6. Conclusioni

INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE DI CTU
1. Premessa
2. Note del CTP dellattore arch. M. Galifi
3. Note dellavv. G. Cirincione, avvocato del convenuto sig. G. Ciampolillo.
4. Risposte alle note e chiarimenti delle parti in causa
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Elenco allegati

Allegato 1: Verbale di inizio delle operazioni peritali del 18 luglio 2013
Allegato 2: Verbale delle operazioni peritali del 10 settembre 2013
Allegato 3: Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria
ambiente (Regione Sicilia)
Allegato 4: Piano regionale di tutela e risanamento dellatmosfera (Regione Veneto)
Allegato 5: Relazione dellarch. M. Galifi consulente tecnico dellattore sig. S. Anz
Allegato 6: Note critiche alla relazione del CTU dellavv. G. Cirincione con allegata
relazione del prof. A. Lombardo CTP, avvocato di fiducia e consulente
tecnico del convenuto sig. G. Ciampolillo.
Allegato 7: Ricevute delle trasmissione della relazione finale alle parti a mezzo PEC

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1. Premessa
Il sottoscritto Ing. Fabio DAgostino stato nominato CTU nelludienza del
04.07.2013 dallIll.ma G.I. Dott.ssa Giulia Maisano per il procedimento civile n.
9916/2011 R.G. tra il Sig. S. Anz, ricorrente, contro il Sig. G. Ciampolillo, convenuto, al
fine di: accertare il grado di similitudine tra il Piano Regionale di Coordinamento per la
Tutela della Qualit dellAria dellanno 2007 ed il Piano della Regione Veneto
approvato nellanno 2000, evidenziando se le analogie riscontrate abbiano carattere
necessitato (perch i piani si attengono ad un medesimo schema) ovvero costituiscono
mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di peculiarit, caratteristiche,
strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo) valutandone il grado di
attinenza con le eventuali connotati propri della Regione Sicilia.

2. Fatto
Nellanno 2007, lAssessorato Regionale Territorio e Ambiente (ARTA) della
Regione Sicilia, ha provveduto alla pubblicazione del Piano Regionale di
Coordinamento per la Tutela della Qualit dellAria a seguito della quale il sig. G.
Ciampolillo ha reso dichiarazioni contestanti loriginalit dellopera attraverso diversi
canali di informazione e individuando tra le fonti il Piano Regionale di Tutela e
Risanamento dellAtmosfera della Regione Veneto.
Per tali motivi il sig. S. Anz, nella qualit di Dirigente del Servizio 3 Tutela
dallInquinamento Atmosferico, del suddetto Assessorato Regionale, cita il sig. G.
Ciampolillo.

3. Riunioni delle operazioni peritali
Prima riunione
Il giorno 18 luglio 2013 alle ore 15.20 stato dato inizio alle operazioni peritali,
di cui al verbale in allegato 1, durante il quale, in accordo tra le parti, si convenuto
che per svolgere la CT si proceder nel richiedere: allAssessorato della Regione Sicilia
Territorio e Ambiente il Piano Regionale di Coordinamento per la Qualit e la Tutela
dellAria della Regione Sicilia (di seguito PRC Sicilia) dellanno 2007 producendo anche
una lettera di trasmissione che ne attesti la conformit alloriginale; allAssessorato
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della Regione Veneto il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dellatmosfera (di
seguito PRC Veneto) dellanno 2000 producendo anche una lettera di trasmissione che
ne attesti la conformit alloriginale.
Lavv. Ferrara, difensore di fiducia della parte ricorrente, chiede al CTU di
valutare lopportunit di acquisire dallARTA, ovvero ad estrarre copia dal sito internet
istituzionale, i seguenti documenti che sono strettamente connessi con il PRC Sicilia:
D.A. 43/GAB del 12.03.2008, D.A. 305/GAB 19.12.2005, D.A. 42/GAB del 12.03.2008,
Nota n. 59565 del 10.08.2007, presentazione del Tavolo Tecnico del 16.07.2009.
Lavv. Cirincione, difensore di fiducia della controparte, si oppone alla richiesta
di acquisizione dei documenti indicati dalla parte ricorrente perch loggetto
dellindagine stato con precisione circoscritto dal G.I. nellesame e nel confronto dei
PRC Sicilia e PRC Veneto. Ulteriori documenti non possono modificare loggetto di tale
indagine e pertanto insiste affinch non siano acquisiti ed esaminati atti successivi alla
data di pubblicazione del PRC Sicilia.
Il CTU si riserva nello svolgimento del suo incarico di acquisire le suddette ed
altre documentazioni purch inerenti e finalizzate ad espletare il proprio incarico cos
come riportato nel verbale di conferimento incarico.
La parte convenuta chiede di versare a successiva produzione della fattura del
CTU la cifra spettante come disposta dal G.I.

Seconda Riunione
Il giorno 10 settembre 2013 alle ore 18 stata svolta la seconda riunione, di cui
al verbale in allegato 2, in cui lo scrivente CTU chiede alle parti di prendere visione sia
del Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente
della Regione Sicilia dellanno 2007, approvato con D.A. 176/GAB del 9 agosto 2007,
sia del Piano regionale di tutela e risanamento dellatmosfera della Regione Veneto
dellanno 2000, con il fine di valutarne la corrispondenza con i Piani de quo.
Lavv. G. Cirincione chiede di verificare che la produzione sia relativa al Piano
originariamente pubblicato per il quale lattore sostiene che il convenuto abbia
realizzato fatti diffamatori e che invece tale produzione non sia relativa al medesimo
piano oggetto di correzione successiva alla nomina di tre esperti da parte
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dellassessore pro-tempore emesso con decreto assessoriale del 12 marzo 2008.
Lavv. G. Cirincione osserva inoltre che conformemente a quanto sostenuto
nellatto introduttivo dellattore il Piano regionale a contenere i dati a proposito dei
quali il convenuto avrebbe a suo dire realizzato il danno alla sua reputazione. Cos si
evince nelle pagine da 5 a 7 dellatto introduttivo il quale non fa riferimento agli atti
allegati. Pertanto qualora lindagine fosse estesa agli allegati del PRC Sicilia con quelli
del PRC Veneto si riserva di sollevare eccezione allampliamento delloggetto della
causa oltre quanto ha chiesto lattore.
Lavv. S. Ferrara contesta le superiori deduzioni del legale di controparte in
quanto inconducenti.
Il dott. S. Anz e larch. M. Galifi chiedono che lindagine sia effettuata sui
documenti nella loro integrit comprensivi di allegati tecnici cos come trasmessi dalle
due amministrazioni interpellate e cos come risulta dagli indici dei documenti oggi
visionati.
Il sottoscritto CTU precisa che i Piani Regionali stampati e dati in visione alle
parti riguardano solamente le parti generali mentre gli atti acquisiti dalle
amministrazioni sono comprensivi di allegati.
Le parti hanno preso visione dei suddetti atti e dalla disamina preliminare a
campione dichiarano essere le parti generali dei Piani per cui causa.
Il CTU fornisce alle controparti copia elettronica, in supporto CD, dei documenti
ottenuti dalle amministrazioni della Regione Sicilia e della Regione Veneto nella loro
interezza.

4. Normativa qualit dellaria
Con lo scopo di chiarire: le modalit di redazione e sviluppo di un Piano di
Coordinamento per la Qualit dellAria stata esaminata la normativa cogente di
riferimento; la presenza di schemi generali e strutture a cui necessario attenersi.
Di seguito si riportano i Decreti Ministeriali, Decreti Legislativi, e Direttive
Comunitarie ritenute pi attinenti allo scopo.
Il D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203, Attuazione delle direttive CEE numeri 80/779,
82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualit dell'aria,
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relativamente a specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti
industriali, ai sensi dell'art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 183 allart. 4 recita Fatte
salve le competenze dello Stato, la tutela dell'ambiente dall'inquinamento atmosferico
spetta alle regioni, che la esercitano nell'ambito dei principi contenuti nel presente
decreto e delle altre leggi dello Stato. In particolare di competenza delle regioni:
a. la formulazione dei piani di rilevamento, prevenzione, conservazione e
risanamento del proprio territorio, nel rispetto dei valori limite di qualit
dell'aria;
b. la fissazione di valori limite di qualit dell'aria, compresi tra i valori limite e i
valori guida ove determinati dallo Stato, nell'ambito dei piani di
conservazione per zone specifiche nelle quali ritengono necessario limitare o
prevenire un aumento dell'inquinamento dell'aria derivante da sviluppi
urbani o industriali;
c. la fissazione dei valori di qualit dell'aria coincidenti o compresi nei valori
guida, ovvero ad essi inferiori, nell'ambito dei piani di protezione ambientale
per zone determinate, nelle quali necessario assicurare una speciale
protezione dell'ambiente;
d. la fissazione dei valori delle emissioni di impianti, sulla base della migliore
tecnologia disponibile e tenendo conto delle linee guida fissate dallo Stato e
dei relativi valori di emissione. In assenza di determinazioni regionali, non
deve comunque essere superato il pi elevato dei valori di emissione definiti
nelle linee guida, fatti salvi i poteri sostitutivi degli organi statali;
e. la fissazione per zone particolarmente inquinate o per specifiche esigenze di
tutela ambientale, nell'ambito dei piani di cui al punto a), di valori limite
delle emissioni pi restrittivi dei valori minimi di emissione definiti nelle linee
guida, nonch per talune categorie di impianti la determinazione di
particolari condizioni di costruzione o di esercizio;
f. l'indirizzo ed il coordinamento dei sistemi di controllo e di rilevazione degli
inquinanti atmosferici e l'organizzazione dell'inventario regionale delle
emissioni;
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g. la predisposizione di relazioni annuali sulla qualit dell'aria da trasmettere ai
Ministeri dell'ambiente e della sanit, per i fini indicati all'art. 3, comma 4,
lettera d) ".

In seguito viene pubblicata, il 27 settembre 1996, la Direttiva 96/62/CE in
materia di valutazione e di gestione della qualit dellaria ambiente.
In tale direttiva, considerando il quinto programma di azione in materia
ambientale del 1992 che prevede la modifica della vigente normativa sugli inquinanti
atmosferici e raccomanda di fissare obiettivi a lungo termine in materia di qualit
dellaria, si definiscono i principi base della strategia volta a:
definire e stabilire obiettivi di qualit aria ambiente al fine di evitare,
prevenire o ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana e sullambiente nel
suo complesso;
disporre di informazioni adeguate sulla qualit dellaria ambiente;
migliorare la qualit dellaria o mantenerla ove buona.
Ai fini dellattuazione della Direttiva gli stati membri sono incaricati, tra laltro,
di valutare la qualit dellaria ambiente e di fissare i valori limite degli inquinanti. In
questottica viene richiesto di predisporre piani dazione che indichino le misure da
adottare a breve termine in casi di rischio superamenti.
La stessa Direttiva contiene un Elenco degli inquinanti atmosferici da
considerare nel quadro della valutazione e della gestione della qualit dellaria
ambiente (Direttiva 96/62/CE all. 1), un elenco di Fattori di cui tener conto nella
fissazione dei valori limite e delle soglie di allarme (Direttiva 96/62/CE all. 2), i Criteri
in ordine alla selezione degli inquinanti atmosferici da prendere in considerazione
(Direttiva 96/62/CE all.3), le Informazioni da includere nei programmi locali, regionali
o nazionali di miglioramento della qualit dellaria ambiente (Direttiva 96/62/CE all.
4).
La sopracitata Direttiva Europea viene attuata in Italia per mezzo del Decreto
Legislativo del 4 agosto 1999 n. 351 pubblicato in G.U. n. 241 del 13 ottobre 1999.
Lart. 3 del D.Lgs. 351/99 identifica le autorit competenti e responsabili per la
attuazione degli obiettivi contenuti nel citato D.Lgs.
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Lart. 5 del D.Lgs 351/99 definisce un tempo limite di 12 mesi dalla data di
emanazione del decreto per leffettuazione di misure rappresentative, indagini o stime
al fine di provvedere ad una valutazione preliminare della qualit dellaria; tale obbligo
deve essere soddisfatto dalle regioni e dalle provincie autonome.
Allart. 6 il D.Lgs individua come soggetto obbligato alla valutazione dellaria
ambiente le regioni: Le regioni effettuano la valutazione della qualit dell'aria
ambiente secondo quanto stabilito dal presente articolo..
Lart. 8 Misure da applicare nelle zone in cui i livelli sono pi alti dei valori
limite prescrive alle regioni di procedere, sulla base della valutazione preliminare di
cui agli art. 5 e 6, alla definizione di una lista di zone e agglomerati in cui i livelli di uno
o pi inquinanti siano maggiori del valore limite; per queste zone dovranno essere
adottati piani o programmi per il raggiungimento dei valori limite; lart. 9 Requisiti
applicabili alle zone con i livelli inferiori ai valori limite richiede, in base alla
valutazione preliminare richiesta allart. 5 e 6, la definizione delle zone e degli
agglomerati ove i livelli degli inquinanti sono inferiori al valore limite. In queste zone le
regioni devono adottare un piano di mantenimento della qualit dellaria al fine di
conservare i livelli degli inquinanti al di sotto dei valori limite.
Il D. Lgs. 351/99 adotta gli allegati facenti parte della Direttiva 96/62/CE sopra
menzionati.
Il Decreto Ministeriale n. 60 del 02/04/2002, recependo la Direttiva 1999/30/CE
e la Direttiva 2000/69/CE, fissa i valori limite di qualit dellaria ambiente degli
inquinanti.
Il 1 ottobre 2002 viene emanato il Decreto Ministeriale n. 261 pubblicato in
G.U. n 272 del 20/11/2002 relativamente a Regolamento recante le direttive tecniche
per la valutazione preliminare della qualit dell'aria ambiente, i criteri per
l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo
4 agosto 1999, n. 351.
In tale Decreto allart. 2 Criteri per la valutazione preliminare della qualit aria
ambiente si indica di utilizzare le direttive tecniche contenute nellallegato 1 per la
valutazione preliminare della qualit dellaria.
I principi generali per lelaborazione dei piani e dei programmi sono definiti
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allart. 3, mentre la struttura e i contenuti dei piani e dei programmi sono descritti
nellart. 5.

Lallegato 3 al D.M. 261/2002, che riporta Indice del documento di piano e
lallegato 4 del D.M. 261/2002 che riporta le Indicazioni per la redazione del piano, a
cui le regioni si sono attenute, risultano particolarmente attinenti ai quesiti posti.

5. Risposte ai quesiti
omissis accertare il grado di similitudine tra il PRC Sicilia per la Tutela della
Qualit dellAria dellanno 2007 ed il PRC Veneto approvato nellanno 2000,
evidenziando se le analogie riscontrate abbiano carattere necessitato (perch i piani si
attengono ad un medesimo schema) ovvero costituiscono mera riproposizione nel
secondo (in ordine di tempo) di peculiarit, caratteristiche, strutture tipiche del primo
(sempre in ordine di tempo) valutandone il grado di attinenza con le eventuali
connotati proprie della Regione Sicilia.

I piani regionali, di risanamento e/o coordinamento, per la qualit dellaria sono
volti a definire: gli inquinanti e le principali fonti emissive; lanalisi dei dati meteo
climatici storici; le misurazioni delle concentrazioni degli inquinanti; le zone omologhe
e diversificate a seconda dei rischi ambientali (critiche, di risanamento, di
mantenimento); la normativa vigente; la descrizione delle azioni del piano (interventi a
breve/medio/lungo termine).
Sulla base dei suddetti temi e dalle normative vigenti, riportate al paragrafo 4 di
questa relazione, le Regioni Sicilia e Veneto hanno sviluppato i propri piani per la
qualit dellaria adoperando i dati resi disponibili da enti pubblici, quali ANPA, ARPA,
Province e Comuni, e da altri enti pubblici e privati.

Al fine di rispondere esaustivamente ai quesiti posti, sono stati valutati i PRC
Sicilia e Veneto paragrafo per paragrafo. Nel seguito sono stati riportati in dettaglio i
risultati del confronto da cui sono state desunte, in forma tabellare, il grado di
similitudine, il carattere necessitato, la attinenza e la peculiarit.
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Le riproposizione, riscontrate nel PRC Sicilia dal PRC Veneto, sono state valutate
con carattere necessitato in tutti i casi in cui queste riportavano frasi, tabelle, figure e
grafici estrapolate da norme cogenti e riportate tal quali.
Le riproposizioni sono state considerate: attinenti laddove quanto riportato era
applicabile alle tematiche del caso e alla regione Sicilia; peculiari quando era
univocamente riferibile alla regione Sicilia e/o Veneto.

5.1 Caratteristiche generali e tecniche dei PRC
I piani ed i programmi per la qualit dellaria sono elaborati sulla base di
elementi conoscitivi, indicati nellart. 4 del D.M. 261/2002, quali: stato della qualit
dellaria; sorgenti di emissioni; ambito territoriale; quadro di norme e provvedimenti
vigenti.
La struttura e i contenuti dei PRC sono regolamentati dallart. 5 co. 1 del D.M.
261/2002 il quale detta lindice del piano (allegato 3 del DM) e allart. 5 co. 2 riporta le
indicazioni necessarie alla loro elaborazione (allegato 4 del DM).

Gli indici dei PRC per la qualit dellaria delle regioni Sicilia e Veneto si
attengono entrambi pedissequamente allo schema di indice del documento di piano
riportato nellallegato 3 sopra citato e, per tale ragione, la riproposizione si ritiene
abbia carattere necessitato.
Gli scenari di riferimento della qualit dellaria, i modelli di dispersione e
trasformazione in atmosfera degli inquinanti, lindividuazione degli obiettivi di
riduzione delle emissioni, la selezione dellinsieme di misure pi efficaci per realizzare
gli obiettivi di riduzione delle emissioni, il monitoraggio delle fasi di attuazione delle
misure selezionate e dei relativi risultati e la revisione del piano, rappresentano le linee
guida per la elaborazione dei PRC (allegato 4 del DM 261/2002 Indicazioni per la
redazione del piano).

I paragrafi seguenti riportano nel dettaglio i risultati del confronto dei capitoli
componenti i PRC Sicilia e Veneto.

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5.2 Confronto dei Piani Regionali per la Qualit dellAria delle Regioni
Sicilia e Veneto
Il confronto stato effettuato mediante lettura e verifica contemporanea dei
due Piani Regionali di Coordinamento per la Tutela della Qualit dellAria della Regione
Sicilia e di Tutela e Risanamento della Regione Veneto, e con il fine di rendere pi
agevole la lettura delle parti coincidenti, sono state evidenziate nel solo PRC Sicilia: in
giallo le righe coincidenti; in arancio le righe/parole adeguate alla Regione Sicilia;
evidenziate in giallo e sottolineate le righe/parole coincidenti e non inerenti alla
regione Sicilia; le parti non evidenziate sono altres di diversa fonte. Il PRC Sicilia con le
evidenze su descritte riportato nellallegato 3 di questa relazione.
Questo allegato stato anche rielaborato in formato digitale per una pi
agevole rilettura e nel solo caso delle parti non attinenti alla regione Sicilia stato
utilizzato il colore rosso invece del sottolineato ed evidenziato in giallo utilizzato nel
cartaceo.
Nelle tabelle successive sono riportati per ogni capitolo, paragrafo e
sottoparagrafo il numero delle righe, tabelle, figure, grafici, contenute e il numero di
quelle riproposte.
Le righe prese in considerazione sono solo quelle del corpo del testo. Pertanto
sono escluse quelle dei titoli dei capitoli, dei paragrafi, in quanto tali titoli hanno
carattere necessitato essendo quelli indicati dallallegato 3 del D.M. 261/2002. Inoltre
non sono state contate le righe dei titoli delle tabelle, delle figure e dei grafici.
Sono state contate come righe intere anche quelle tronche indipendentemente
dal numero di parole costituenti la riga sia per quelle riproposte sia per le totali.

5.2.1 Inquadramento generale - Capitolo 1 del PRC Sicilia
In questo capitolo il PRC Sicilia effettua una mera riproposizione della Sintesi
della strategia del piano del PRC Veneto discostandosi per quanto attiene alla
definizione degli obiettivi del piano.
Inquinanti che superano gli standard:
la descrizione degli inquinanti che superano gli standard pur costituendo una
mera riproposizione contiene numerosi adeguamenti con carattere peculiare
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della regione Sicilia.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Al termine del paragrafo viene riproposta una frase che attiene a due
inquinanti, biossido di zolfo e piombo, presenti nel PRC Veneto contro il singolo
inquinante, piombo, presente nel PRC Sicilia. Infatti la Regione Sicilia nel PRC
scrive: Per entrambi i parametriomissis, quando il soggetto solo linquinante
Piombo.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato e non sono attinenti
alla regione Sicilia per mancata contestualizzazione.
Misure e risultati previsti:
Le misure e risultati previsti mostrano un mera riproposizione per quanto
attiene lorganizzazione delle azioni del piano.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Articolazione del piano o programma in fasi
Le articolazione del piano o programma in fasi di entrambi i PRC riportano le
indicazioni, in termini di inquinanti e rispettivi limiti, in conformit al D.M.
60/2002, in forma tabellare. Le tabelle riportate nel PRC Sicilia sono coincidenti
a quelle del PRC Veneto per forma strutturale e diverse dal DM.
Il PRC Sicilia mostra carattere di peculiarit in riferimento agli inquinanti,
polveri fini (PM10), piombo e monossido di carbonio, in quanto riporta i limiti
adeguati sino allanno 2010 mentre il PRC Veneto sino allanno 2005.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Si evidenzia inoltre che il PRC Sicilia nel primo rigo del paragrafo riporta
erroneamente la dicitura Il presente Piano di Risanamento e Tutela
dellAtmosferaomissis dovendo invece riferirsi correttamente al Piano
Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualit dellAria Ambiente.
Queste riproposizioni hanno carattere non necessitato, non attinenti alla
regione Sicilia, attinenti al PRC Veneto.
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Caratteristiche generali del territorio regionale
Le caratteristiche generali del territorio regionale riportate nel PRC Sicilia
hanno piena attinenza alla regione.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Quadro normativo di riferimento
Il quadro normativo di riferimento comprendente il contesto Europeo e la
normativa nazionale riportati nel PRC Sicilia consiste in una mera
riproposizione a meno di adeguamento della normativa nazionale aggiornata ai
D.Lgs 183/2004, D.Lgs 59/2005, D.Lgs 152/2006. Decreti che allatto della
pubblicazione del PRC Veneto (anno 2000) non erano stati promulgati.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Amministrazioni competenti; Informazioni per il pubblico
Per quanto attiene a Amministrazioni competenti e Informazioni per il
pubblico e per gli organismi interessati il PRC Sicilia ripropone quanto riportato
nel PRC Veneto a meno di adeguamenti degli organismi interessati propri della
Regione Sicilia.
La tabella 1.5 del PRC Sicilia riportata anche nel PRC Veneto fa riferimento al
D.M. 60/02 e allart. 11 del D.Lgs 351/99.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.

Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.

Tabella 1: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 1
Capitolo 1 Inquadramento generale
Grado di Similitudine: Righe n. 16 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:



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fax 091.7486750 PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
14
Capitolo 1.1: Sintesi della strategia del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 127 di cui n. 97 coincidenti per cui segue 76,4%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 1.2: Inquinanti che superano gli standard
Grado di Similitudine: Righe n. 50 di cui n. 38 coincidenti per cui segue 76%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si
No - ultime 2 righe
nozioni di carattere generale;
mancata contestualizzazione
Capitolo 1.3: Misure e risultati previsti
Grado di Similitudine: righe n. 10 di cui n. 5 coincidenti per cui segue 50%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 1.4: Articolazione del piano o programma in fasi
Grado di Similitudine: righe n. 6 di cui n. 6 coincidenti
tabelle n. 8 di cui 5 coincidenti
per cui segue 100%
per cui segue 62,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si
No 1 riga non attinente
nozioni di carattere generale;
attinenza al PRC Veneto
Capitolo 1.5 Caratteristiche generali del territorio regionale (e sottocapitoli)
Grado di Similitudine: righe n. 106 di cui n. 0 coincidenti
tabelle n. 4 di cui n. 0 coincidenti
figure n. 3 di cui n. 0 coincidenti
legenda n. 1 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 1.6 Quadro normativo di riferimento
Grado di Similitudine: righe n. 0
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 1.6.1: Il contesto Europeo
Grado di Similitudine: righe n. 42 di cui n. 40 coincidenti per cui segue 95,2%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 1.6.2: La normativa nazionale pi recente
Grado di Similitudine: righe n. 33 di cui n. 16 coincidenti per cui segue 48,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 1.7: Amministrazioni competenti
Grado di Similitudine: righe n. 2 di cui n. 2 coincidenti per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale



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15
Capitolo 1.8: Informazioni per il pubblico e per gli organismi interessati
Grado di Similitudine: righe n. 94 di cui n. 79 coincidenti per cui segue 84,0%
Tabelle n. 1 di cui n. 1 uguale per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale

Tabella 1.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 1 del PRC Sicilia
Capitolo 1 Totali Riproposte Percentuale
Righe 486 285 58,6%
Tabelle 13 6 46,2%
Figure 3 0 0 %
Grafici 0 0 0 %


5.2.2 Elementi di sintesi sullinquinamento atmosferico - Capitolo 2 del PRC Sicilia
In questo capitolo viene inquadrata la situazione del sistema aria sul territorio
regionale e riporta dati e mappe attinenti alla regione Sicilia.
Di seguito si risponde ai quesiti per il paragrafo 2.1 e i suoi sottoparagrafi:
Fonti di emissioni di inquinanti nellaria: Stime APAT
Questo paragrafo risulta coincidente con il PRC Veneto per quanto concerne la
fase descrittiva del progetto CORINAIR promosso e coordinato dalla Comunit
Europea con lo scopo di fornire una metodologia per la stima delle emissioni in
aria di inquinanti.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
I seguenti sotto paragrafi del 2.1: Emissioni di particolato (PM10); Emissioni
monossido di carbonio (CO); Emissioni di sostanze acidificanti (SOx, NOx, NH
3
);
Emissioni di precursori dellozono (NOx e COVNM); Emissioni di gas serra
anidride carbonica (CO
2eq
): CO
2
, CH
4
, NO
2
; Emissione di benzene (C6H6);
Concentrazione dei metalli pesanti. Analisi dei dati rilevati a Palermo nel 2007;
Campionamenti passivi. Applicazioni a Palermo (Fonte AMIA Palermo);
Simulazione e mappature a scala urbana. Applicazione nel territorio comunale
di Milazzo (ME); Emissioni di inquinanti da altre infrastrutture dei trasporti;
Emissioni di inquinanti da impianti di riscaldamento. Mappatura urbana;
Inquinamento generato da eventi naturali;
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Questi sottoparagrafi forniscono indicatori per rappresentare una stima
regionale dei suddetti inquinanti nei diversi territori della regione Sicilia divisi
per le sue province e per le fonti di emissione nonch i metodi di
campionamento, simulazione e mappatura.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Emissioni inquinanti nei centri urbani della regione Sicilia
In questo paragrafo risultano coincidenti la parte descrittiva e generale.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Emissioni di sostanze inquinanti da trasporto stradale (NOx, COVNM, CO, SOx,
PM): Trend e disaggregazione settoriale
In questo paragrafo vengono fornite le stime di emissione di inquinanti da
fonte di trasporto stradale diversificate per province, per tipologia di
carburante e per tipologia di veicoli.
La parte descrittiva riproposta delle tipologie di veicoli definite convenzionali e
non convenzionali, fa riferimento a normative comunitarie.
La parte riproposta relativa ai fattori medi emissivi stimati per PM, PM10,
PM2,5, relativi alle generiche categorie veicolari, fanno riferimento alla fonte
ANPA-IIASA-TNO.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Concentrazione dei metalli pesanti. Analisi dei dati rilevati a Palermo nel 2007;
Campionamenti passivi. Applicazioni a Palermo (fonte AMIA Palermo);
Simulazione e mappature a scala urbana. Applicazioni nel territorio comunale di
Milazzo (ME); Emissioni di inquinanti da altre infrastrutture dei trasporti;
Emissioni di inquinanti da impianti di riscaldamento. Mappatura urbana.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Inquinamento proveniente da altre aree esterne
In questo paragrafo si commentano le interferenze ambientali con le altre
regioni limitrofe.
Si evidenzia che alcune parti sono state adeguate alla regione Sicilia.
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Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.

Di seguito si risponde ai quesiti per il paragrafo 2.2 e i suoi sottoparagrafi:
Analisi dei dati meteo climatici; Introduzione
In questo paragrafo viene presentata la caratterizzazione meteo climatica della
regione Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Nei sottoparagrafi:
Rete di rilevamento e sue finalit
Si riscontra la mera riproposizione delle finalit delle stazioni di monitoraggio
meteo climatiche.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Si riscontra anche la riproposizione di riferimenti a Comunit Montane come
Ente preposto alla gestione ed utilizzo del territorio quando le suddette
Comunit sono state abrogate con Legge Regionale n. 9 del 6 marzo 1986 art.
45.
Queste riproposizioni hanno carattere non necessitato, non attinenti alla
regione Sicilia, attinente alla Regione Veneto.
Considerazioni climatiche sulla Sicilia e suoi sottoparagrafi
In questi paragrafi sono descritti lo studio del clima, gli indici climatici, le
precipitazioni, le temperature, le peculiarit del clima della Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Nel paragrafo Individuazione e caratterizzazione delle condizioni
meteorologiche tipiche e/o frequenti sfavorevoli alla dispersione degli
inquinanti si riscontra la presenza di una tabella meramente riproposta dal PRC
Veneto che si riferisce alla definizione delle categorie di stabilit di Pasquill.
I paragrafi Precipitazione di massima intensit e loro frequenza probabile,
Condizioni meteorologiche tipiche e/o frequenti favorevoli alla formazione di
inquinanti secondari risultano essere una mera riproposizione.
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Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.

Di seguito si risponde ai quesiti per il paragrafo 2.3 e i suoi sottoparagrafi:
Elementi di sintesi relativi alla valutazione della qualit dellaria
Questo paragrafo riporta dati di qualit dellaria relativi agli inquinanti e
valutazioni sul cambiamento dellinquinamento atmosferico negli anni.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Reti di monitoraggio della qualit dellaria; Principali inquinanti atmosferici;
Dati storici della qualit dellaria negli ambiti urbani e extraurbani;
Questi sottoparagrafi descrivono le reti di monitoraggio della qualit dellaria e
classificano le stazioni di misura in relazione al D. Lgs. 351/99. Le reti sono
diversificate per provincia regionale.
Sono inoltre descritte le indicazioni dettate dalle Direttive Comunitarie
relativamente al numero di punti minimi di campionamento per diversi
inquinanti atmosferici. I punti di monitoraggio della Regione Sicilia vengono
situati in zone ad attivit industriali ed altre stazioni distribuite territorialmente
che fanno riferimento allinquinamento atmosferico di fondo o di background.
Sono anche presenti delle riproposizioni descrittive degli inquinanti quali SOx,
NOx, CO, O
3
, Particolato atmosferico, Idrocarburi (HC e NMHC), Benzene,
Idrocarburi Policiclici Aromatici, Metalli pesanti (piombo), di natura nozionistica
e generica.
La parte generica relativa ai dati storici della qualit dellaria, come anche
quella relativa allanno tipo, costituiscono una mera riproposizione.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
I sottoparagrafi dei dati storici di qualit dellaria riguardano le concentrazioni
in atmosfera degli inquinanti della regione Sicilia, infatti, si descrivono i
rilevamenti storici e il numero di superamenti del valore limite della media
giornaliera, per ogni stazione delle varie provincie.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
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I sottoparagrafi: Integrazione della rete di rilevamento dellinquinante
atmosferico mediante tecniche e strumenti di biomonitoraggio; Dati storici
qualit dellaria: gli ambiti produttivi
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto

Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.
Tabella 2: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 1
Capitolo 2: Elementi di sintesi sullinquinamento atmosferico
Grado di Similitudine: righe n. 7 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1: Fonti di emissioni di inquinanti nellaria: Stime APAT
Grado di Similitudine: righe n. 72 di cui n. 49 coincidenti per cui segue 68,1%
Carattere necessitato: No Mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.1.1: Emissioni di particolato PM10
Grado di Similitudine: Righe n. 34 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1.2: Emissioni di monossido di carbonio (CO)
Grado di Similitudine: Righe n. 22 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1.3: Emissioni di sostanze acidificanti (SO
x
, NO
x
, NH
3
)
Grado di Similitudine: righe n. 58 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 5 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1.4: Emissioni di precursori dellozono (NO
x
e COVNM)
Grado di Similitudine: righe n. 55 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 4 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:


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20
Capitolo 2.1.5: Emissioni di gas serra anidride carbonica (CO
2eq
): CO
2
, CH
4
, N
2
O
Grado di Similitudine: righe n. 49 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1.6: Emissioni di benzene (C
6
H
6
)
Grado di Similitudine: righe n. 27 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1.7: Emissioni inquinanti nei centri urbani della Regione Sicilia
Grado di Similitudine: righe n. 58 di cui n. 17 coincidenti per cui segue 29,3%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.1.8: Emissioni di sostanze inquinanti da trasporto stradale (NO
x
, COVNM, CO, SO
x
,
PM): Trend e disaggregazione settoriale
Grado di Similitudine: righe n. 176 di cui n. 56 coincidenti per cui segue 31,8%
Figure n. 11 di cui n. 3 coincidenti per cui segue 27,3%
Tabelle n. 7 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.1.9: Concentrazione dei metalli pesanti. Analisi dei dati rilevati a Palermo nel 2007
Grado di Similitudine: righe n. 57 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 6 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 5 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1.10: Campionamenti passivi. Applicazioni a Palermo (Fonte AMIA Palermo)
Grado di Similitudine: righe n. 77 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 5 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1.10: Simulazione e mappature a scala urbana. Applicazione nel territorio comunale
di Milazzo (ME)
Grado di Similitudine: righe n. 12 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
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Sicilia:



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Capitolo 2.1.11: Emissioni di inquinanti da altre infrastrutture dei trasporti
Grado di Similitudine: righe n. 3 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1.12: Emissioni di inquinanti da impianti di riscaldamento. Mappatura urbana.
Grado di Similitudine: righe n. 88 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.1.13: Inquinamento proveniente da altre aree esterne
Grado di Similitudine: righe n. 13 di cui n. 12 coincidenti per cui segue 92,3%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.1.14: Inquinamento generato da eventi naturali
Grado di Similitudine: righe n. 17 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.2: Analisi dei dati meteoclimatici

Capitolo 2.2.1 Introduzione
Grado di Similitudine: Righe n. 6 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.2.2 Rete di rilevamento e sue finalit
Grado di Similitudine: Righe n. 116 di cui n. 11 coincidenti
Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 3 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 9,5%
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si
No
nozioni di carattere generale
Riferimento a Comunit Montane
Capitolo 2.2.3 Considerazioni climatiche sulla Sicilia
Grado di Similitudine: Righe n. 90 di cui n. 0 coincidenti
Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 3 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.2.3.1 Caratteristiche generali
Grado di Similitudine: Righe n. 40 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.2.3.2 Le precipitazioni
Grado di Similitudine: Righe n. 14 di cui n. 0 coincidenti
Figure n. 3 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:


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22
Capitolo 2.2.3.3 Le temperature
Grado di Similitudine: Righe n. 28 di cui n. 6 coincidenti
Figure n. 5 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 21,4%
per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.2.3.4 Peculiarit del clima della Sicilia e schede del profilo climatico della Sicilia
(fonte ENEA)
Grado di Similitudine: Righe n. 93 di cui n. 0 coincidenti
Figure n. 8 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.2.3.5 Precipitazioni di massima intesit e loro frequenza probabile
Grado di Similitudine: Righe n. 10 di cui n. 8 coincidenti per cui segue 80,0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.2.3.6 Individuazione e caratterizzazione delle condizioni meteorologiche tipiche e/o
frequenti sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti
Grado di Similitudine: Righe n. 35 di cui n. 6 coincidenti
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 4 di cui n. 1 coincidente
per cui segue 17,1%
per cui segue 0%
per cui segue 16,7%
Carattere necessitato: No mera riproposizione;
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.2.3.7 Condizioni meteorologiche tipiche e/o frequenti favorevoli alla formazione di
inquinanti secondari
Grado di Similitudine: Righe n. 19 di cui n. 11 coincidenti per cui segue 57,9%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3 Elementi di sintesi relativi alla valutazione della qualit dellaria
Grado di Similitudine: Righe n. 19 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidente
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.3.1 Rete di monitoraggio della qualit dellaria
Grado di Similitudine: Righe n. 202 di cui n. 21 coincidenti
Figure n. 6 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 4 di cui n. 0 coincidente
per cui segue 10,4%
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.2 I principali inquinanti atmosferici
Grado di Similitudine: Righe n. 289 di cui n. 176 coincidenti
Tabelle n. 1 di cui n. 1 coincidente
per cui segue 60,9%
per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale


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Capitolo 2.3.3 Dati storici di qualit dellaria: gli ambiti urbani ed extra-urbani
Grado di Similitudine: Righe n. 17 di cui n. 17 coincidenti
Tabelle n. 1 di cui n. 1 coincidente
per cui segue 60,9%

Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.3.1 Concentrazione in atmosfera di biossido di zolfo (SO
2
)
Grado di Similitudine: Righe n. 25 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n.2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.3.3.2 Concentrazione in atmosfera di particolato (PM10)
Grado di Similitudine: Righe n. 26 di cui n. 2 coincidenti
Tabelle n.2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 7,7%
per cui segue 0%
Carattere necessitato: No Mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.3.3 Concentrazione media annuale del biossido di azoto (NO
2
)
Grado di Similitudine: Righe n. 28 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.3.3.4 Concentrazione in atmosfera di ozono (O
3
)
Grado di Similitudine: Righe n. 30 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 3 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.3.3.5 Concentrazioni in atmosfera di monossido di carbonio (CO)
Grado di Similitudine: Righe n. 28 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.3.3.6 Concentrazione in atmosfera di benzene (C
6
H
6
)
Grado di Similitudine: Righe n. 20 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 2 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.3.3.7 Anno tipo
Grado di Similitudine: Righe n. 14 di cui n. 13 coincidenti per cui segue 92,9%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.4 Integrazione della rete di rilevamento dellinquinamento atmosferico mediante
tecniche e strumenti di biomonitoraggio.
Grado di Similitudine: Righe n. 48 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:


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24
Capitolo 2.3.5 Dati storici di qualit dellaria: Gli ambiti produttivi
Grado di Similitudine: Righe n. 191 di cui n. 2 coincidenti
Figure n. 7 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 6 di cui n. 0 coincidenti
Grafici n. 14 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 1,1%
per cui segue 0%
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 2.3.6 Il monitoraggio delle piogge acide
Grado di Similitudine: Righe n. 3 di cui n. 0 coincidenti per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 2.3.6.1 Misura dellacida delle piogge a Palermo (fonte AMIA Palermo)
Grado di Similitudine: Righe n. 13 di cui n. 0 coincidenti
Tabella n. 1 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:


Tabella 2.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 2 del PRC Sicilia
Capitolo 2 Totali Riproposte %
Righe 2228 409 18,4
Tabelle 71 3 4,2
Figure 66 3 4,5
Grafici 14 0 0


5.2.3 Caratterizzazione delle zone - Capitolo 3 del PRC Sicilia
Prima zonizzazione ai sensi del D. Lgs. 351/99
In questo capitolo vengono descritti i criteri utilizzati per effettuare una
mappatura delle zone per le quali gli inquinanti mostrano avere valori maggiori
della soglia di valutazione superiore in riferimento al D. Lgs 351/99 e di seguito i
criteri per il monitoraggio dellaria.
Entrambe le regioni individuano, anche, i principali ambiti produttivi peculiari
della propria regione. Infatti la Regione Veneto identifica il polo industriale di
Marghera, il polo conciario, larea dei cementifici, il delta del Po ed i distretti
del mobile trevigiano e veronese, mentre la Regione Sicilia identifica le aree ad
elevato rischio ambientale di Siracusa, Caltanissetta e Milazzo province nelle
quali sono presenti Raffinerie e industrie petrolchimiche.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto

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Verifica del superamento dei valori limite
Questo paragrafo descrive, in funzione del D. Lgs. 351/99, il compito delle
Regioni di effettuare le valutazioni preliminari della qualit dellaria attraverso
lindividuazione di zone a diverso grado di criticit. In particolare definisce le
zone nelle quali attuare i piani di azioni, di risanamento e di mantenimento.
Si riscontra che la parte generale descrittiva risulta una mera riproposizione.
Riporta, inoltre, i valori limite e i margini di tolleranza indicati dal D.M. 60/02
per ogni singola sostanza inquinante in forma tabellare.
Le tabelle riportate nel PRC Sicilia sono coincidenti a quelle del PRC Veneto per
forma strutturale e diverse dal D.M. 60/02 e dal D.M. del 25/11/94.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Identificazione delle zone critiche di risanamento e di mantenimento; Zone A
(zone critiche nella quali applicare i piani di azione); Zone B (zone nelle quali
applicare i piani di risanamento); Zone C (zone nella quali applicare i piani di
mantenimento)
Entrambi i piani per la qualit dellaria definiscono zona A, B e C
conformemente alle indicazioni del D.Lgs. 351/99 art. 8 e cio zona A, quelle in
cui i livelli di uno o pi inquinanti eccedono il valore limite aumentato del
margine di tolleranza, zona B quelle in cui i livelli di uno o pi inquinanti sono
compresi tra il valore limite e il margine di tolleranza, zona C quelle in cui tutti
gli inquinanti sono sotto i valori limite.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Mappatura delle zone
In questo paragrafo vengono evidenziate sulla cartina della regione Sicilia le
zone di tipo A.
Vengono in seguito riproposte considerazioni generali relative ai confini delle
zone che non necessariamente debbano coincidere con quelle dei comuni.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
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26

Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.

Tabella 3: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 3
Capitolo 3 Caratterizzazione delle zone

Capitolo 3.1 Prima zonizzazione ai sensi D.Lgs. n. 351/99
Grado di Similitudine: Righe n. 84 di cui n. 0 coincidenti
Figure n. 9 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 3.2 Verifica del superamento dei valori limite
Grado di Similitudine: Righe n. 273 di cui n. 128 coincidenti
Tabella n. 46 di cui n. 7 coincidenti
per cui segue 46,9%
per cui segue 15,2%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.3 Identificazione delle zone critiche di risanamento e di mantenimento
Grado di Similitudine: Righe n. 71 di cui n. 70 coincidenti 98,6%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.4 Zone A (zone critiche nelle quali applicare i piani di azioni)
Grado di Similitudine: Righe n. 33 di cui n. 22 coincidenti
Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti
Per cui segue66,7%
Per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.5 Zone B (zone nelle quali applicare i piani di risanamento)
Grado di Similitudine: Righe n. 36 di cui n. 20 coincidenti Per cui segue 55,6%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.6 Zone C (Zone alle quali applicare i piani di mantenimento)
Grado di Similitudine: Righe n. 2 di cui n. 2 coincidenti per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 3.7 Mappature delle zone
Grado di Similitudine: Righe n. 16 di cui n. 9 coincidenti
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 56,3%%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale



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27
Tabella 3.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 3 del PRC Sicilia
Capitolo 3 Totali Riproposte %
Righe 515 251 48,7
Tabelle 47 7 14,9
Figure 10 0 0
Grafici


5.2.4 Quadro normativo di base in materia di controllo dellinquinamento
atmosferico - Capitolo 4 del PRC Sicilia
Aspetti generali; Normativa della comunit europea; Normativa Statale;
Normativa della Regione Sicilia
In questi paragrafi vengono descritti: il quadro normativo di riferimento e la sua
evoluzione nel tempo; i principi generali ai quali le regioni devono attenersi
nellelaborazione dei rispettivi PRC; le direttive comunitarie, statali e regionali,
sotto forma di elenco, relative alla qualit dellaria e allinquinamento
atmosferico aggiornate fino allanno 2006.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.

Tabella 4: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 4
Capitolo 4 Quadro normativo di base in materia di controllo dellinquinamento
atmosferico

Capitolo 4.1 Aspetti generali
Grado di Similitudine: Righe n 34 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 4.2 Normativa della comunit Europea
Grado di Similitudine: Righe n 98 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 4.3 Normativa Statale
Grado di Similitudine: Righe n 51 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:


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28
Capitolo 4.4 Normativa della Regione Sicilia
Grado di Similitudine: Righe n 40 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:


Tabella 4.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 4 del PRC Sicilia
Capitolo 4 Totali Riproposte %
Righe 164 0 0
Tabelle


Figure


Grafici


5.2.5 Analisi delle tendenze - Capitolo 5 del PRC Sicilia
Scenari di riferimento per la qualit dellaria
In questo paragrafo viene descritto il trend degli inquinanti dal 1990 al 2000
secondo le metodologie sviluppate nellambito del progetto CORINAIR.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Il PRC Sicilia ripropone alcune valutazioni generiche sui rischi relativi
allesposizione della popolazione agli inquinanti NO
2
e Benzene presenti nel
PRC Veneto.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Scenari di riduzione delle emissioni
In questo paragrafo vengono proposti alcuni interventi per il miglioramento
della qualit dellaria attraverso un rinnovo del parco auto circolante (motori
ecocompatibili), impiego di carburanti puliti/modifica del tipo di
alimentazione (GPL/Metano/elettricit).
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.

Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.

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Tabella 5: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 5
Capitolo 5 Analisi delle tendenze

Capitolo 5.1 Scenari di riferimento per la qualit dellaria
Grado di Similitudine: Righe n. 42 di cui n. 14 coincidenti
Figure n. 2 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti
Per cui segue 33,4%
Per cui segue 0%
Per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 5.2 Scenari di riduzione delle emissioni
Grado di Similitudine: Righe n. 21 di cui n. 18 coincidenti Per cui segue 85,7%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale

Tabella 5.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 5 del PRC Sicilia
Capitolo 5 Totali Riproposte %
Righe 63 32 50,8
Tabelle 1 0 0,0
Figure 2 0 0,0
Grafici


5.2.6 Le azioni del piano - Capitolo 6 del PRC Sicilia
Rassegna delle misure di contenimento degli inquinanti atmosferici; Misure
di carattere generale valevoli per tutti gli inquinanti e per tutto il territorio;
Misure da applicare per la riduzione degli inquinanti PM10 e IPA; Misure da
applicare per la riduzione degli inquinanti benzene, piombo, CO e SO2;
Misure da applicare per la riduzione del diossido di azoto; Misure da
applicare per la riduzione dellozono; Individuazione delle zone di intervento;
misure a favore della mobilit sostenibile e della prevenzione e riduzione
delle emissioni nelle citt ed al controllo delle emissioni dei veicoli circolanti;
interventi a medio e a lungo termine; Interventi di breve periodo;
provvedimenti da assumere in caso di superamento delle soglie di allarme e
dei valori limiti per uno o pi inquinanti; identificazione dei risultati di
riduzione delle concentrazioni del piano; strategie per la partecipazione del
pubblico; monitoraggio del piano; verifica del piano; controlli; informazione
alla popolazione; revisione del piano
In questo capitolo e nei suoi sottoparagrafi entrambi i PRC riportano le
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misure di contenimento degli inquinanti, lindividuazione delle azioni di
intervento cos come disposto dallallegato 3 del D.M. 261/2002. Vengono
quindi definite le misure di carattere generale distinte in Interventi di
natura tecnologico-strutturale e Interventi di mitigazione della domanda di
mobilit privata.
Il PRC Sicilia ripropone pedissequamente gli stessi interventi proposti dalla
Regione Veneto.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
In un caso il PRC Sicilia propone un intervento di mitigazione della domanda
di mobilit privata peculiare della Regione Veneto e non specifico della
Regione Sicilia. In particolare fa riferimento a Realizzare percorsi ciclabili
protetti (zone off-road) da e verso i centri storici, utilizzando ad esempio gli
argini di fiumi e canali. Argini di fiumi e canali inesistenti nei centri storici
della Regione Sicilia e successivamente, nelle misure da applicare per la
riduzione degli inquinanti benzene, piombo, SO
2
, riporta omississi
consiglia di adottare comunque comportamenti virtuosi di natura volontaria
volti a prevenire lacuirsi del fenomeno a livello locale, regionale e di bacino
aerologico padano.
Queste riproposizioni hanno carattere non necessitato, non attinenti alla
regione Sicilia, attinenti al PRC Veneto.
Le misure da applicare proposte nei PRC sono mirate a seconda della
tipologia di inquinante o gruppi di inquinanti e in funzione della
qualificazione di zona A, B o C. Il PRC Sicilia identifica allo stesso modo del
PRC Veneto gli inquinanti/gruppi di inquinanti per la definizione delle azioni.
Specificatamente: PM10/IPA, Benzene/Piombo/CO(monossido di
carbonio)/SO
2
(biossido di zolfo), NO
2
(biossido di azoto), O
3
(ozono).
Pertanto laddove le concentrazioni degli inquinanti atmosferici eccedano i
limiti comprensivi dei margini di tolleranza (zona A) sono disposte azioni
integrate e dirette volte a mitigare le emissioni per il risanamento della
qualit dellaria. Nelle zone B e C vengono proposte la predisposizione di
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piani di risanamento e di mantenimento rispettivamente.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Si precisa che la Regione Sicilia riporta, differentemente dalla Regione
Veneto, delle misure per la riduzione delle concentrazioni di ozono e dei suoi
precursori con carattere peculiare.
Nel medesimo capitolo sono riportati gli interventi a breve, medio e lungo
termine che risultano coincidenti .
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Le indicazione delle competenze riportate nei due PRC differiscono luno
dallaltro e il PRC Sicilia riporta indicazioni sul tavolo tecnico regionale di
coordinamento sulla qualit dellaria ambiente specifiche della Regione
Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto

Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.

Tabella 6: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 6
Capitolo 6 Le azioni del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 7 di cui n. 4 coincidenti Per cui segue 57,1%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.1 Rassegna delle misure di contenimento degli inquinanti atmosferici
Grado di Similitudine: Righe n. 16 di cui n. 4 coincidenti Per cui segue 25,0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.1.1 Misure di carattere generale valevoli per tutti gli inquinanti e per tutto il
territorio
Grado di Similitudine: Righe n. 64 di cui n. 47 coincidenti Per cui segue 73,4%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si
No 1 riga non attinente
nozioni di carattere generale;
attinenza alla regione Veneto

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32
Capitolo 6.1.2 Misure da applicare per la riduzione degli inquinanti PM10 e IPA (Idrocarburi
Policiclici Aromatici)
Grado di Similitudine: Righe n. 68 di cui n. 68 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.1.3 Misure da applicare per la riduzione degli inquinanti Benzene, Piombo, CO,
SO
2

Grado di Similitudine: Righe n. 55 di cui n. 55 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si
No 1 riga non attinente
nozioni di carattere generale;
attinenza alla regione Veneto
Capitolo 6.1.4 Misure da applicare per la riduzione del Biossido di Azoto (NO
2
)
Grado di Similitudine: Righe n. 54 di cui n. 54 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.1.5 Misure da applicare per la riduzione dellOzono
Grado di Similitudine: Righe n. 28 di cui n. 26 coincidenti
Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti
Per cui segue 92,9%
Per cui segue 0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.2 Individuazione delle azioni di intervento

Capitolo 6.2.1 Misure a favore della mobilit sostenibile e della prevenzione e riduzione delle
emissioni nelle citt ed al controllo delle emissioni dei veicoli circolanti
Grado di Similitudine: Righe n. 38 di cui n. 38 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.2.1.1 Interventi a medio e lungo termine
Grado di Similitudine: Righe n. 160 di cui n. 160 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.2.1.2 Interventi di breve periodo
Grado di Similitudine: Righe n. 13 di cui n. 13 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.2.1.3 Provvedimenti da assumere in caso di superamento delle soglie di allarme e
dei valori limiti per uno o pi inquinanti
Grado di Similitudine: Righe n. 80 di cui n. 34 coincidenti Per cui segue 42,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.3 Identificazione dei risultati di riduzione delle concentrazioni del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 2 di cui n. 2 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale

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Capitolo 6.4 Strategie per la partecipazione del pubblico
Grado di Similitudine: Righe n. 21 di cui n. 19 coincidenti Per cui segue 90,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.5 Monitoraggio del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.6 Verifica del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 17 di cui n. 8 coincidenti Per cui segue 47,1%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Paragrafo di carattere generale.
Capitolo 6.6.1 Controlli
Grado di Similitudine: Righe n. 4 di cui n. 2 coincidenti Per cui segue 50,0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.6.2 Informazione alla popolazione
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 6.7 Revisione del piano
Grado di Similitudine: Righe n. 10 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 50,0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale

Tabella 6.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 6 del PRC Sicilia
Capitolo 6 Totali Riproposte %
Righe 647 549 84,9
Tabelle 1 0 0
Figure


Grafici


5.2.7 Provvedimenti o progetti a lungo termine - Capitolo 7 del PRC Sicilia
I progetti; Progetto SIMAGE; Progetto di razionalizzazione e ottimizzazione
delle reti di monitoraggio della qualit dellaria della Sicilia. Sistema
integrato di monitoraggio meteo-ambientale
La parte descrittiva dei progetti ed in particolar modo quello del Progetto
SIMAGE risulta essere una mera riproposizione del PRC Veneto come anche
la descrizione del progetto volto a sostituire parametri con scarsa rilevanza
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ambientale quali PTS, SO
2
, NMHC con altri parametri ad elevato interesse
per la salute pubblica quali PM10, PM2,5, IPA e metalli.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Altri sottoparagrafi del capitolo i progetti
Questi paragrafi riportano e descrivono 14 progetti che non trovano
riscontro nel PRC Veneto.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
I Provvedimenti; Accordo di programma sulla chimica; IPPC
In questi paragrafi la Regione Sicilia prevede di avviare un accordo di
programma sulla chimica nelle aree a rischio con lobiettivo di mantenere
nel tempo condizioni ottimali di coesistenza tra tutela dellambiente,
sviluppo e trasformazione produttiva in un quadro di sviluppo sostenibile. In
questambito si inserisce anche il progetto SIMAGE.
In seguito dettaglia il provvedimento IPPC recepito con D. Lgs 372/99 per gli
impianti produttivi ad elevato rischio ambientale.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Piano regionale dei trasporti e della mobilit
Viene descritto il Piano Direttoriale, quale strumento programmatico
regionale proprio della Regione Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.

Tabella 7: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 7
Capitolo 7 Provvedimenti o progetti a lungo termine

Capitolo 7.1 I progetti
Grado di Similitudine: Righe n. 4 di cui n. 3 coincidenti Per cui segue 75,0%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Tribunale di Palermo
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fax 091.7486750 PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
35

Capitolo 7.1.1 Progetto SIMAGE
Grado di Similitudine: Righe n. 15 di cui n. 13 coincidenti Per cui segue 86,7%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 7.1.2 Progetto di razionalizzazione e ottimizzazione delle reti di monitoraggio della
qualit dellaria della Sicilia. Sistema integrato di monitoraggio meteo-
ambientale
Grado di Similitudine: Righe n. 42 di cui n. coincidenti Per cui segue 40,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 7.1.3 Progetto di un sistema di controllo della qualit dellaria a scala urbana
Grado di Similitudine: Righe n. 19 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.4 Progetto di implementazione di una banca dati ambientale SITA
Grado di Similitudine: Righe n. 81 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.5 Progetto: Analisi della climatologia urbana e qualit del clima
Grado di Similitudine: Righe n. 49 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.6 Messa a punto di un protocollo per la sostenibilit ambientale
Grado di Similitudine: Righe n. 59 di cui n. 0 coincidenti
Tabelle n. 1 di cui n. 0 coincidenti
0%
0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.7 Gestione sostenibile del territorio urbano. Progetto di ricerca per la
sperimentazione di intonaci decorativi e rivestimenti stradali fotocatalitici
Grado di Similitudine: Righe n. 95 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.8 Studio sulla composizione del particolato respirabile PM10 e PM2,5 e
caratterizzazione dellinquinamento atmosferico nelle aree urbane del
Comune di Palermo
Grado di Similitudine: Righe n. 14 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.9 Attivit di supporto tecnico scientifico alla revisione del piano di risanamento e
tutela della qualit dellaria
Grado di Similitudine: Righe n. 45 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

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36
Capitolo 7.1.10 Progetti e attivit avviate dallUfficio speciale Aree ad elevato rischio di crisi
ambientale
Grado di Similitudine: Righe n. 36 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.11 Analisi dei dati meteo climatici e dei paramtri chimici, implementazione di un
data base relazionale e determinazione degli anni tipo a un micro e macro
scala
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.12 Correlazioni tra inquinamento dellaria da traffico veicolare ed inquinamento
acustico
Grado di Similitudine: Righe n. 6 di cui n. 0 coincidenti
Figure n. 1 di cui n. 0 coincidenti
0%
0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.13 Convenzione ARTA Sicilia, DREAM, Messa a punto di un sistema integrato per
la valutazione e la gestione della qualit dellaria nelle aree metropolitane
della Regione Sicilia
Grado di Similitudine: Righe n. 34 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.14 Progetto POR Sicilia 2007. Combustibili alternativi e tutela della qualit
dellaria
Grado di Similitudine: Righe n. 58 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.15 Applicazione di modelli per la stima della qualit dellaria in aree campione
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.1.16 Altre misure ed azioni finalizzate al miglioramento della qualit aria ambiente
nelle aree a maggiore concentrazione di impianti industriali
Grado di Similitudine: Righe n. 44 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Capitolo 7.2 I provvedimenti

Capitolo 7.2.1 Accordo di programma sulla chimica
Grado di Similitudine: Righe n. 10 di cui n. 4 coincidenti Per cui segue 40,0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:



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Capitolo 7.2.2 IPPC
Grado di Similitudine: Righe n. 24 di cui n. 24 coincidenti
Carattere necessitato: No Mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si Nozioni di carattere generale
Capitolo 7.2.3 Piano regionale dei trasporti e della mobilit
Grado di Similitudine: Righe n. 21 di cui n. 0 coincidenti 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:


Tabella 7.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 7 del PRC Sicilia
Capitolo 7 Totali Riproposte %
Righe 666 61 9,2
Tabelle 1 0 0
Figure 1 0 0
Grafici


5.2.8 Elenco dei Documenti utilizzati - Capitolo 8 del PRC Sicilia
Documenti di riferimento
In questo paragrafo viene riportato un elenco dei documenti utilizzati per la
redazione del Piano Regionale della Qualit dellAria della Regione Sicilia in
parte coincidenti con quelli riportati dalla Regione Veneto.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo
documenti di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Si evidenzia che nellelenco dei documenti di riferimento risulta presente il
Piano Regionale di Tutela e Risanamento dellAtmosfera della Regione
Veneto dellanno 2000.
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.

Tabella 8: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 8
Capitolo 8 Elenco dei documenti utilizzati

Capitolo 8.1 Documenti di riferimento
Grado di Similitudine: Righe n. 44 di cui n. 24 coincidenti Per cui segue 54,6%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si Riferimenti bibliografici
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38

Tabella 8.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 8 del PRC Sicilia
Capitolo 8 Totali Riproposte %
Righe 44 24 54,5
Tabelle


Figure


Grafici




5.2.9 Rimozione degli ostacoli procedurali Capitolo 9 del PRC Sicilia
Carburanti pi puliti; convertitori catalitici; applicazione della direttiva
96/61/CE (IPPC)
In questo paragrafo sono descritti gli interventi prioritari di tipo tecnologico
per il miglioramento della qualit dellaria.
Questi interventi sono una riproposizione del PRC Veneto.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.


Tabella 9: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 9
Capitolo 9 Rimozione degli ostacoli procedurali
Grado di Similitudine: Righe n. 3 di cui n. 3 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 9.1 Carburanti pi puliti
Grado di Similitudine: Righe n. 18 di cui n. 18 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 9.2 Convertitori catalitici
Grado di Similitudine: Righe n. 5 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
Capitolo 9.3 Applicazione della direttiva 96/61/CE (IPPC)
Grado di Similitudine: Righe n. 4 di cui n. 4 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale
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Tabella 9.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 9 del PRC Sicilia
Capitolo 9 Totali Riproposte %
Righe 30 30 100,0
Tabelle
Figure

Grafici


5.2.10 Coordinamento interregionale - Capitolo 10 del PRC Sicilia
Questo capitolo descrive ai sensi della normativa vigente le azioni di
coordinamento tra le regioni per fronteggiare i problemi dellinquinamento
di natura secondaria che interessa, per produzione e diffusione, pi ambiti
territoriali regionali con il coordinamento delle ARPA, delle Regioni limitrofe.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.

Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.

Tabella 10: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 10
Capitolo 10 Coordinamento interregionale
Grado di Similitudine: Righe n. 8 di cui n. 5 coincidenti Per cui segue 62,5%
Carattere necessitato: No mera riproposizione
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si nozioni di carattere generale

Tabella 10.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 8 del PRC Sicilia
Capitolo 10 Totali Riproposte %
Righe 8 5 62,5
Tabelle
Figure

Grafici


5.2.11 Premessa, glossario e bibliografia del PRC Sicilia
Per quanto attiene il confronto della premessa, il glossario e la bibliografia del
PRC Sicilia con il PRC Veneto si riporta in forma tabellare il computo del numero di
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40
righe di ogni paragrafo e la quantit di righe coincidenti.

Tabella 11: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Glossario e Bibliografia
Premessa
Grado di Similitudine: Righe n. 100 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:

Glossario
Grado di Similitudine: Righe n. 123 di cui n. 123 coincidenti Per cui segue 100%
Carattere necessitato: Si
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Si glossario
Bibliografia
Grado di Similitudine: Righe n. 80 di cui n. 0 coincidenti Per cui segue 0%
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:



5.2.12 Allegati al PRC Sicilia
Di seguito si riportano i titoli degli allegati del PRC Sicilia, richiamati nella
relazione del Piano, che hanno carattere peculiare della regione Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto.
Allegato 1: Il sistema dei trasporti in Sicilia
Allegato 2: Parchi e riserve in Sicilia
Allegato 3: Parco veicolare in Italia
Allegato 4: Parco veicolare in Sicilia
Allegato 5: Vendita di carburante per autotrazione in Italia ed in Sicilia negli anni
1997-2005
Allegato 6: Valutazione preliminare e zonizzazione
Allegato 7: Convenzione per la fornitura del software AIR Suite per la redazione del
piano e dei programmi per la valutazione e la gestione della qualit
dellaria nella regione Sicilia
Allegato 8: D.D.U.S. n 07 del 14.06.2006
sub allegato 1: Piano di azione
sub allegato 2: Interventi di prevenzione dellinquinamento atmosferico
Allegato 9: D.D.U.S. n 19 del 05.09.2006
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sub allegato 1: Piano di azione
sub allegato 2: Interventi di prevenzione dellinquinamento atmosferico
sub allegato 3: Caratteristiche delle stazioni della rete di rilevamento della
qualit dellaria
sub allegato 4: Ubicazione delle stazioni della rete di rilevamento della
qualit dellaria

5.2.13 Valutazione del grado di similitudine dellintero documento
Il grado di similitudine stato determinato calcolando il rapporto percentuale
tra il numero di righe, tabelle, figure e grafici totali e riproposti nel PRC Sicilia dal PRC
Veneto aventi carattere non necessitato. I risultati sono riportati nella tabella
sottostante.

Tabella 12: Riepilogo grado di similitudine del PRC Sicilia
PRC Sicilia Totali Riproposte %
Righe 5154 1769 34,3
Tabelle 134 16 11,9
Figure 82 3 3,7
Grafici 14 0 0

Si precisa che il conteggio delle righe non ha incluso i titoli dei capitoli, paragrafi
e sottoparagrafi in quanto hanno carattere necessitato essendo quelli indicati
dallallegato 3 del D.M. 261/2002. Sono state contate come righe intere anche quelle
tronche indipendentemente dal numero di parole costituenti la riga sia per quelle
riproposte sia per le totali.
In questo calcolo non stato considerato lapporto degli allegati del PRC Sicilia.
In riferimento a quanto riportato nel verbale di seconda riunione, da entrambe
le parti, circa linclusione o lesclusione degli allegati al PRC Sicilia e che quindi se
debbano essere oggetto di confronto per determinare il grado di similitudine, lo
scrivente CTU ritiene che qualora un documento richiami un allegato lo stesso da
considerarsi facente parte dellintera pubblicazione.
Ci detto, di seguito si riporta il calcolo del grado di similitudine includendo
anche il numero di righe, tabelle, figure e grafici degli allegati al PRC Sicilia.
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Tabella 13: Riepilogo grado di similitudine del PRC Sicilia con Allegati
PRC Sicilia
Totali
(Rel + All)
Riproposte
(Rel + All)
%
(Rel + All)
Righe 5154 + 1964 1769 24,8%
Tabelle 134 + 27 16 9,9
Figure 82 + 19 3 3,0
Grafici 14 + 25 0 0


6. Conclusioni
La Regione Sicilia nellanno 2007 approva mediante Decreto Assessoriale n.
176/GAB del 9 agosto 2007 il Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della
Qualit dellAria Ambiente.
I piani regionali, di coordinamento e/o di risanamento, per la qualit dellaria
sono volti a definire: gli inquinanti e le principali fonti emissive; lanalisi dei dati meteo
climatici storici; le misurazioni delle concentrazioni degli inquinanti; le zone omologhe
e diversificate a seconda dei rischi ambientali (critiche, di risanamento, di
mantenimento); la normativa vigente; la descrizione delle azioni del piano (interventi a
breve/medio/lungo termine).
A seguito dellapprovazione e pubblicazione del Piano Regionale, attraverso
diversi canali di informazioni, sono stati diffusi commenti e affermazioni contestanti
loriginalit dellopera e in particolare segnalando la riproposizione, seppur in parte,
del Piano Regionale di Tutela e Risanamento Atmosferico della Regione Veneto
pubblicato nellanno 2000.
Tali affermazioni sono oggetto di contestazione per cui causa.

Al fine di dirimere la questione sono stati posti allo scrivente CTU quesiti atti a
accertare il grado di similitudine tra il PRC Sicilia ed il PRC Veneto, evidenziando se le
analogie riscontrate abbiano carattere necessitato ovvero costituiscono mera
riproposizione di peculiarit, caratteristiche, strutture tipiche valutandone il grado di
attinenza con la regione Sicilia.
In concreto, per accertare quanto richiesto si provveduto alla: acquisizione di
copia conforme alloriginale dei suddetti PRC dalle rispettive Amministrazioni
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Regionali; disamina della normativa cogente per la stesura dei Piani di coordinamento
per la qualit dellaria; rilettura dei PRC Sicilia e Veneto per evidenziare le parti
riproposte; valutazione del carattere necessitato, attinenza alla regione Sicilia delle
parti riproposte; determinazione del grado di similitudine.
Il grado di similitudine stato determinato a seguito della contemporanea
rilettura dei due documenti e contrassegnando con evidenziatore di colore giallo le
parti riproposte nel PRC Sicilia dal PRC Veneto (cfr. allegato 3 alla presente relazione).
Di seguito, il grado di similitudine, stato calcolato, capitolo per capitolo e paragrafo
per paragrafo, il numero di righe, tabelle, grafici e figure totali e riproposte dal cui
rapporto stata ricavata la quantit percentuale.

Dallo studio dei PRC si constatato che questi sono stati redatti in conformit
allallegato 3 del D.Lgs. 351/99 in relazione allindice del piano e in conformit
allallegato 4 del D.Lgs. 351/99 in relazione allo schema generale.
Lanalisi dei due Piani Regionali per la determinazione del grado di similitudine
ha evidenziato la mera riproposizione con carattere non necessitato di: n. 1.769 righe
corrispondente a una percentuale del 34,3% che diviene 24,8% considerati gli allegati
al piano; n. 16 tabella corrispondente a una percentuale del 11,9% che diviene 9,9%
considerati gli allegati al piano; n. 3 figure corrispondente a una percentuale del 3,7%
che diviene 3,0% considerati gli allegati al piano.
Le mere riproposizioni sono risultate essere di carattere nozionistico e di
argomentazioni generiche e pertanto attinenti anche alla regione Sicilia.
Tra le riproposizioni emergono come non attinenti e mancanti di peculiarit alla
regione Sicilia, o al Piano Regionale per la Qualit dellAria della Regione Sicilia, quelle
che fanno riferimento a: entrambi i parametri biossido di zolfo e piombo nel PRC
Veneto mentre nel PRC Sicilia ci si riferisce al solo parametro piombo da cui la mancata
contestualizzazione del termine entrambi al caso della regione Sicilia (par. 1.2 del PRC
Sicilia); il presente Piano di Risanamento e Tutela dellAtmosfera quando invece il Piano
Regionale della Regione Sicilia un Piano di Coordinamento (par. 1.4 del PRC Sicilia);
riferimento alle Comunit Montane (par. 2.2.2 del PRC Sicilia) abrogate con L.R. n.
9/86; Realizzare percorsi ciclabili protetti da e verso i centri storici, utilizzando ad
TRIBUNALE DI PALERMO
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SEZIONE CIVILE





G.I. Dott. G. Corsini

Procedimento Civile n. 9916/2011 R.G.
Sig. Salvatore Anz
contro
Sig. Giuseppe Ciampolillo


INTEGRAZIONE ALLA CTU












CTU
Ing. Fabio DAgostino
Tribunale di Palermo
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Integrazione alla C.T.

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1
1. Premessa
Il sottoscritto ing. Fabio DAgostino, nominato CTU per il procedimento civile n.
9916/2011 R.G. tra il sig. S. Anz e il sig. G. Ciampolillo, il 17 novembre 2013 ha inviato
attraverso PEC la relazione di consulenza tecnica alle parti in risposta al seguente
quesito posto dallill.mo G.I.: accertare il grado di similitudine tra il Piano Regionale di
Coordinamento per la Tutela della Qualit dellAria dellanno 2007 ed il Piano della
Regione Veneto approvato nellanno 2000, evidenziando se le analogie riscontrate
abbiano carattere necessitato (perch i piani si attengono ad un medesimo schema)
ovvero costituiscono mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di
peculiarit, caratteristiche, strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo)
valutandone il grado di attinenza con le eventuali connotati propri della Regione
Sicilia.
Il giorno 02 dicembre 2013 lavv. S. Ferrara, avvocato di fiducia dellattore, sig.
S. Anz, ha inviato allo scrivente CTU la relazione del CTP arch. Maria Galifi (allegato 5).
Il giorno 27 dicembre 2013 lavv. G. Cirincione, avvocato di fiducia del
convenuto sig. G. Ciampolillo, ha inviato allo scrivente CTU un documento note
critiche alla relazione del CTU con richieste di chiarimenti e avente come allegato la
relazione del CTP prof. A. Lombardo (allegato 6).

2. Note del CTP dellattore arch. M. Galifi
Il CTP del sig. S. Anz dopo una breve disquisizione sullargomento conclude la
sua relazione come segue: la consulenza tecnica del CTU pertanto prescindendo da una
diversa opinione della scrivente sullopportunit di non valutare nella comparazione i
titoli di capitoli e paragrafi, appare ineccepibile nel metodo, nel merito, e nelle
conclusioni.

3. Note dellavv. G. Cirincione, avvocato del convenuto sig. G. Ciampolillo.
Lavvocato del convenuto, vista la relazione di CTU, viste le conclusioni del CTP
da egli nominato, discutendo le sue perplessit chiede in concreto di esprimersi per
fornire i seguenti chiarimenti.

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2
1
a
richiesta di chiarimenti:
sull estensione dellindagine, sul Piano Regionale Di Coordinamento Per La
Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana e dell
analogo della regione Veneto, anche agli allegati dica il C.T.U. se l ambito
di applicazione della sua indagine al fine di rispondere ai quesiti posti dal
Giudice non debba essere limitato alla sola parte del testo principale dei
documenti Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit
dellaria ambiente della Regione Siciliana anno 2007 e Piano di Risanamento
della Qualit dellAria della Regione Veneto anno 2000, non estendendo l
indagine agli allegati in quanto essi solo sono oggetto secondo le domande
e le eccezioni delle parti in causa - del presunto fatto di danno alla
reputazione dell attore.
2
a
richiesta di chiarimenti
sul carattere necessitato di forme e contenuti dei documenti Piano
Regionale Di Coordinamento Per La Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente
Della Regione Siciliana e dell analogo della regione Veneto dica il CTU se
per rispondere al quesito posto dal G.I. sulla analogia riscontrabile fra i
piani, Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualit dellAria
Ambiente della Regione Siciliana e quello della Regione Veneto, e
sulleventuale carattere necessitato di tale analogie, al criterio di
evidenziazione delle righe identiche o simili non debba integrarsi il criterio
del contenuto fondativo delle parti riscontrate simili o identiche?
3
a
richiesta di chiarimenti
sulla determinazione percentuale delle parti riscontrate simili e/o identiche
fra i documenti Piano Regionale Di Coordinamento Per La Tutela Della
Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana ed il suo analogo della
regione Veneto dica il C.T.U. se il computo delle righe di cui egli ha
accertato la identicit o la similitudine risulta inferiore a quanto accertato
dal consulente tecnico di parte per mero errore di calcolo ovvero per
l'adozione di un criterio che considera intere righe del Piano Regionale di
Coordinamento per la Sicilia esente da similitudine o copiatura mentre le
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3
medesime lo sono secondo il criterio di mero confronto per giustapposizione
adottato dal professor Alberto Lombardo, consulente tecnico di parte

4. Risposte alle note e chiarimenti delle parti in causa
4.1 In merito alla nota dellarch. M. Galifi, CTP dellattore, lo scrivente CTU non
ha nulla da integrare o chiarire.

4.2 In riferimento alla 1
a
richiesta di chiarimenti dellavv. G. Cirincione il CTU
esprime quanto segue:
cos come gi espresso nella relazione del CTU al paragrafo 5.2.13 -
Valutazione del grado di similitudine dellintero documento - il sottoscritto
ribadisce che qualora un documento richiami un allegato lo stesso da
considerarsi facente parte dellintera pubblicazione. Ci nonostante,
tenendo in considerazione quanto espresso dagli avvocati di entrambe le
parti, in sede di seconda riunione peritale del 10 settembre 2013 (allegato 2
della relazione del CTU), lo scrivente ha ritenuto di fornire la valutazione del
grado di similitudine attuando il calcolo sia in presenza sia in assenza degli
allegati.
Lavvocato del convenuto, al fine di suffragare la propria tesi, cita nella
propria relazione a pagina 6: essi, infatti, non sono citati n nel capitolo 8
del Piano (Elenco dei documenti utilizzati documenti di riferimento) e
neppure nel capitolo Bibliografia.
Il CTU, a tal proposito, sottolinea il fatto che gli allegati del PRC Sicilia sono
citati nellindice del documento. Inoltre la parola allegato significa: accluso,
unito, annesso e quindi facente parte dellopera e pertanto non ha
significato citarlo nella bibliografia e nei documenti di riferimento.
Il CTU ricorda inoltre allavvocato che numerosi Decreti Legislativi e
Ministeriali richiamati in relazione e utilizzati per la redazione dei piani
regionali per la qualit dellaria mancherebbero di applicabilit senza il
supporto degli allegati.
Ci detto, a parere dello scrivente CTU, gli allegati fanno parte dellopera.
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I
A
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fax 091.7486750 PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
4
4.3 In riferimento alla 2
a
richiesta di chiarimenti dellavv. G. Cirincione il CTU
esprime quanto segue:
il quesito posto dallill.mo G.I. fa chiaramente riferimento al non doversi
attenere ad un semplice paragone ma a chiarire se le parti riproposte,
eventualmente riscontrate, abbiano carattere necessitato ovvero
costituiscono mera riproposizione nel secondo di peculiarit, caratteristiche,
strutture tipiche del primo valutandone il grado di attinenza con le eventuali
connotati propri della Regione Sicilia. A tale quesito il sottoscritto CTU ha
risposto non solo in termini di quantificazione della similitudine ma
specificando paragrafo per paragrafo il carattere necessitato e leventuale
attinenza alla regione Sicilia. Il CTU ribadisce che il significato che stato
dato al carattere necessitato trova spiegazione nello stesso quesito, laddove
tra parentesi, il G.I. specifica perch i piani si attengono ad uno stesso
schema. In tal senso lo scrivente CTU, nel redigere la sua relazione, ha
sempre risposto esaustivamente. Inoltre il sottoscritto CTU ha, per tutte le
riproposizioni di carattere non necessitato, determinato lattinenza o no alla
regione Sicilia specificando che il significato di carattere generale deve
intendersi come attinenza a tutte le regioni dItalia.
Ci detto, non si intende cosa voglia dire lavvocato del convenuto quando
chiede al CTU, in forma interrogativa, se non debba integrarsi il criterio del
contenuto fondativo delle parti riscontrate simili o identiche quando lo
stesso G.I. ne fa richiesta e il CTU ne ha dato risposta nei limiti del proprio
mandato.
Laddove lavvocato del convenuto si esprime nella propria memoria
affermando che la relazione del C.T.U. risulta sullargomento assai poco
esaustiva e non affronta il cuore del problema, lo scrivente CTU ritiene di
aver risposto ai quesiti del G.I. coerentemente a cos come sono stati posti.

4.4 In riferimento alla 3
a
richiesta di chiarimenti dellavv. G. Cirincione il CTU
esprime quanto segue:
viste le differenze riscontrate nel conteggio delle righe riproposte e totali
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5
effettuato dallo scrivente CTU e dal CTP del convenuto, il sottoscritto ha
provveduto ad una ulteriore verifica del conteggio con esclusione degli
allegati, visto che il CTP non provvede al loro conteggio. Lesito di tale
verifica ha condotto ad una correzione dei conteggi che di seguito
riportata in forma riepilogativa.
Prima Valutazione CTU
Sommatoria 5154 1769
Percentuali 34,3%

Seconda Valutazione CTU
Sommatoria 5184 1799
Percentuali 34,7%

Lerrore di tale conteggio, manuale, del tutto accettabile visto sia il gran
numero di righe totali sia la grossa entit del documento.
Si precisa nuovamente che il criterio adottato per la determinazione del
grado di similitudine quello della mera riproposizione, cos come chiesto
dal G.I. nel quesito posto. Nessun altro criterio accettabile dallo scrivente
in quanto quello che garantisce la maggiore riproducibilit e unit di
risultati da entrambe le parti a prescindere da valutazioni personali.
Lo scrivente CTU nel prendere visione dei conti fatti dal CTP rileva quanto
segue:
1) Non appare chiaro il criterio seguito dal CTP per questa valutazione
anche per capitoli di estrema brevit. Infatti, per esempio, il capitolo 10
del PRC Sicilia formato da un totale di 8 righe di cui 6 riproposte, cos
come evidenziato in giallo nellallegato PRC, mentre il CTP conta 8 righe
riproposte;
2) il CTP riporta nellallegato della sua relazione tecnica le righe riproposte
(a sua interpretazione) capitolo per capitolo e il totale non coincide con
la sommatoria da lui riportata;
3) il CTP inoltre esclude arbitrariamente, e non si intendono le motivazioni,
dal conteggio del PRC Sicilia: la premessa dellAssessore avv. Rossana
Interlandi, il capitolo 4 dal titolo Quadro normativo di base in materia
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6
di controllo dellinquinamento atmosferico adducendo quale motivo
omissis perch include solo un elenco di norme (tra cui quella della
regione Sicilia), la bibliografia e gli allegati per i motivi escussi
dallavvocato del convenuto.

Di seguito viene riportata una tabella riepilogative in cui vengono riportate
capitolo per capitolo il numero di righe totali e riproposte contate dal CTU,
dal CTP e il conteggio finale del CTP.


CONFRONTO ESITO FINALE del CTP
CTU CTP CTP
Righe Righe Righe
Totali Riproposte Totali Riproposte Totali Riproposte
Premessa 100 0 n.d.

n.d.

Cap. 1 537 296 564 323 564 323
Cap. 2 2229 416 2002 520 2002 520
Cap. 3 532 256 396 265 396 265
Cap. 4 223 1 222 1 222 1
Cap. 5 61 32 61 31 61 31
Cap. 6 648 553 617 566 617 566
Cap. 7 667 62 659 73 659 73
Cap. 8 46 24 46 23 46 23
Cap. 9 30 30 30 30 30 30
Cap. 10 8 6 8 8 8 8
Glossario 123 123 202 136 202 136
Bibliografia 80 0 76 0 76 0
Sommatoria 5184 1799 4883 1976 4585 2167
1976
Percentuali 34,7%

40,47%

47,26%

Il sottoscritto verificando la somma delle righe riproposte capitolo per
capitolo riportate dal CTP ottiene un totale di 1976 mentre il CTP ottiene
un totale di 2167 contando un eccesso di 192 righe.
Nel calcolo della percentuale del grado di similitudine il CTP esclude i
suddetti capitoli e usa un totale maggiorato di 192 righe.
Pertanto si conclude che le differenza riscontrata sul grado di similitudine,
riportato dal CTU e dal CTP, da ascrivere: agli errori di calcolo sopra
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Allegato 1
Verbale di inizio delle operazioni peritali
del 18 luglio 2013

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Allegato 2
Verbale delle operazioni peritali
del 10 settembre 2013

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Allegato 3
Piano regionale di coordinamento
per la tutela della qualit dellaria ambiente
della Regione Sicilia

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Allegato 4
Piano regionale di tutela e risanamento dellatmosfera
della Regione Veneto



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Allegato 5
Relazione dellarch. M. Galifi
consulente tecnico dellattore
sig. S. Anz




i
TRIBUNALEDIPALERMO
I
a
SezioneCivile
G.U.Dott.GiulioCorsini
ProcedimentoCivilen. 9916/2011 R.O.
SalvatoreAnza
contra
GiuseppeCiampolillo
ncTP
Arch.MariaGalifi
Palermo,25 novembre2013
1. Premessa
Nel corso della riunione del 18/07/2013 delle operazioni peri tali relative al procedimento
n. 9916/2011 RG., la sottoscritta, Arch. Maria Galifi, e stata nominata CTP dalla parte
ricorrente, dott. Salvatore Anza. La scrivente ha partecipato alle operazioni peritali ed ha
analizzato la documentazione acquisita agli atti, compresa la consulenza finale del 16/11/2013
prodotta dal CTU, Ing. Fabio D' Agostino. ln merito si fa rilevare quanto segue.
2. La situazione in Sicilia in tema di pianificazione sulla qualitil dell'aria nel 2007
Agli inizi del 2007 10 Stato italiano doveva rispondere davanti aHa Commissione Europea
della violazione, da parte della Regione Siciliana, di piu direttive DE (in particolare Ie Direttive
96/62/CE e 99/301CE) in materia di gestione della qualita dell ' aria ambiente. La Regione
Siciliana aveva inoltre un pesante contenzioso con il Ministero Ambiente per il mancato
recepimento del D. Lgs. 351/99 e delle relative norme attuative (D.M. 60/2002 e D.M.
26112002), e rispondeva di gravi omissioni in tema di contrasto all'inquinamento atmosferico e
controllo/gestione della qualita dell'aria ambiente. In tale contesto, con possibili danni ai
cittadini e correlate responsabilita (contabili, civili e penali) per l'Assessorato Regionale
all' Ambiente - Ie omissionilinadempienze in materia di tutela della qualita dell'aria possono
infatti avere gravi refluenze sulla salute umana, oltre che sull' ambiente - era indispensabile
avviare immediatamente l'attivita di pianificazione regionale in conformita alla vigente
normativa di settore.
Questa ela motivazione che ha spinto i tecnici dell'Assessorato Regionale al Territorio e
Ambiente a predisporre un primo strumento di pianificazione contenente principi generali e
linee-guida, il Piano regionale di coordinamento della qualita dell 'aria ambiente, adottato con
urgenza nell ' agosto 2007 per affrontare l'emergenza sopra descritta.
3. n Piano regionaie di coordinamento della qualita dell'aria ambiente adottato nel2007
Leggendo il piano si evince agevolmente che nella sua elaborazione sono stati consultati
molti documenti pubblici. Di questi sono state utilizzate - quando necessario e opportuno -
alcune parti relative ad aspetti generali, trasversali e comuni fra Ie regioni, e in quanto tali
condivisibili ed immediatamente recepibili (per evidenti motivi di urgenza) anche dalla Regione
Siciliana. L'elenco dei documenti utilizzati e riportato in Bibliografia e nel Capitolo 8, che al
capoverso n. 16 cita esplicitamente il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell 'Atmosfera
della Regione Veneto, sicche l'utilizzo di parti di documenti pubblici di altre amministrazioni e
avvenuto citando Ie fonti e in modo trasparente.
E' altrettanto facile verificare, anche da una semplice lettura superficiale, che i dati e Ie
elaborazioni contenuti nel piano siciliano sono strettamente correlati al territorio regionale, e
sono quindi specifici della realta siciliana. I dati sulla qual ita dell 'aria sono stati infatti forniti da
Arpa Sicilia, mentre altri elementi di valutazione tecnica di carattere piu generale sono frutto di
ricerche ed elaborazioni dei tecnici degli uffici e delle Universita di Palermo e Messina.
4. Considerazioni sulla consulenza del CTU
II CTU, lng. Fabio D' Agostino, dopo aver acquisito formalmente dalla Regione Veneto il
Piano regionale di tutela e risanamento dell 'atmosfera del 2000, e dalla Regione Siciliana il
Piano regionale di coordinamento della qualita dell'aria ambiente del 2007, ha effettuato una
comparazione fra i documenti trasmessi dalle due amministrazioni, evidenziando nella propria
relazione quanto segue.
Arch. Maria Galifi - Via Umbria, 6 - 90144 Palermo
091517004 - 091517004 - mariagalifi@pec.it
1
1) IpianirichiestiaIledueamministrazioni,edacquisitiagliatti,"sono comprensivi di allegati"
(pag.5dellaCTU).
2) LaRegioneSicilianaelaRegioneVenetohannosviluppatoipropripiani"adoperando i dati
resi disponibili da enti pubblici, quali ANP A, ARPA, province, Comuni, e da altri enti
pubblici e privati" (pag.9dellaCTU).
3) Per quanto riguarda Ie caratteri stiche generali e tecniche, i due documenti hanno stessa
struttura e stesso indice percM Ie regioni "si attengono entrambi pedissequamente allo
schema di indice del documento di piano" riportato ne1l'allegato 3 al D.M. 26112002 (pag.
10 della CTU). Analogamente "i tUoli dei capitoli e dei paragrafi r.. ]hanno carattere
necessitato essendo quelli indicati dall'allegato 3del D.M 26112002" (pag.11 dellaCTU).
4) Nell'elenco dei documenti utilizzati ai fini della compilazione del Piano regionale di
Coordinamento laRegione Sicilianahacorrettamente citato il piano dellaRegione Veneto.
Testualedallarelazionedel CTU: "si evidenzia che nell 'elenco dei documenti di riferimento
risulta presente it Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell 'Atmosfera della Regione
Veneto dell 'anno 2000" (pag.37dellaCTU).
5) Ai fini delle valutazioni richieste dal G.I. dott.ssa Giulia Maisano il CTU "ritiene che
qualora un documento richiami un allegato 10 stesso e da considerarsi facente parte
dell 'intera pubblicazione" (pag.41 dellaCTU).
6) Le riproposizioni riscontrate fra i due documenti (24,8% righe, 9,9% tabelle, 3,0% figure)
"sono risultate essere di carattere nozionistico e di argomentazione generiche e pertanto
attinenti anche alla regione Sicilia" (pag.43 dellaCTU).
7) Risultanononattinentiai connotatipropridellaRegione Siciliana,inunpianodi 385 pagine,
soltanto: "entrambi i parametri" ed"entrambi", "it presente Piano di Risanamento e Tutela
dell'Atmosfera", "Comunita Montane", "realizzare percorsi ciclabili protetti da e verso i
centri storici, utilizzando ad esempio gli argini di fiumi e canali" e "bacino aerologico
padano" (pag.43 e44dellaCTU).
5. Conclusioni
In sintesi il CTU, lng. FabioD' Agostino, dopo unabreve ricognizione dellanormativadi
riferimento e una comparazione molto accurata dei documenti acquisiti, ha rilevato quanto
segue:
Ie strutturedeiduepianisonoanalogheinquantodefiniteperlegge;
gli autori del piano siciliano hanno acquisito per la compilazione dati e i documenti
provenienti da svariati enti (pubblici e privati), indicando correttamente fra Ie fonti
utilizzateancheil Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell 'Atmosfera della Regione
Veneto del2000;
dal piano del Veneto sono state prese solo alcune parti, che fanno riferimento adaspetti
metodologicidicaratteregeneralevalidipertutteIe regioni;
nelpianosicilianononesistono"datipadani",e nonesistonopeculiarita,caratteristichee
strutture tipiche riferibili nello specifico alla Regione Veneto ed al suo territorio, ad
eccezionedialcunirefusielencatinelleconclusionidellaconsulenza.
La consulenza tecnica del CTU, pertanto, prescindendo da una diversa opinione della
scrivente sull'opportunita di non valutare nella comparazione i titoli di capitoli e paragrafi,
appareineccepibilenelmetodo,nelmeritoeneUeconclusioni.
Palermo,25 novembre2013
11 CTP
2
Tribunale di Palermo
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Allegato 6
Note critiche alla relazione del CTU
dellavv. G. Cirincione con allegata relazione del prof. A. Lombardo CTP,
avvocato di fiducia e consulente tecnico del convenuto
sig. G. Ciampolillo

acc. Gi acomo Ci ri nci one - 1 -

TRIBUNALE CIVILE DI PALERMO
SEZ. I DR. GIULIO CORSINI
NOTE CRITICHE ALLA RELAZIONE DEL C.T.U.,
disposta dal G.I. nel proc. civile iscritto al n. R.G.A.C.C. 9916/2011 tra le parti:
Ciampolillo Giuseppe, convenuto, rapp.to e difeso dall avv. Giacomo Cirincio-
ne,
-convenuto-
C/
ANZA SALVATORE, rapp.to e difeso dagli avv.ti Salvatore Ferrara e Giusep-
pe Ugo Abate
attore-
Premessa la relazione del C.T.U. trasmessa il 17 novembre 2013 all in-
dirizzo di posta elettronica certificata <giacomocirincione@pecavvpa.it>,
intestata allo Scrivente avvocato,;
esaminata la medesima da parte dello Scrivente e da parte del dr. Alber-
to Lombardo, consulente di parte nominato dal convenuto Ciampolillo
Giuseppe, si sottopongono con il presente atto rilievi e richieste di chia-
rimento al C.T.U. che rendano meglio edotto il Giudice sui quesiti che
Egli stesso ha posto.
Il C.T.P. prof. Albero Lombardo, preliminarmente ricorda gli aspetti generali
della controversia che vede opposto il convenuto Ciampolillo Giuseppe, respon-
sabile del comitato ambientalista cittadino Isola Pulita, all attore che lo accu-
sa di avergli arrecato un danno alla reputazione di dirigente regionale: precisa-
Avv. Giacomo Cirincione
Corso Calatafimi 487
90129 PALERMO
Tel./fax 0916571800 - 3200332451
e-mail cirincionegiacomo@libero.it
P.E.C.: giacomocirincione@pecavvpa.it
R.G. 9916/2011
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 2 -

mente il Ciampolillo, con molteplici articoli comparsi su Internet, lo avrebbe in-
dicato come responsabile della contraffazione del Piano Regionale Di Coordi-
namento Per La Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione Sicilia-
na -pubblicazione istituzionale della regione Sicilia- consistente nella copiatura
dell'analogo documento pubblicato 7 anni prima dalla regione Veneto. In quan-
to opera priva di originalit, ottenuta ricalcando il Piano regionale del Veneto,
essa appare senza rigore scientifico, non fornisce dati attendibili riferiti alla re-
gione Sicilia ma pi spesso al Veneto e in definitiva inutile alle istituzioni della
Sicilia come strumento verso soluzioni dirette a meglio tutelare la salute dei cit-
tadini.
Nel giudizio in corso, il convenuto ha precipuamente l'interesse a dimostrare
l'infondatezza delle accuse mossegli dall Anz, confermandosi incidentalmente
la sostanziale copiatura del Piano Sicilia da quello Veneto. Egli dunque insiste
nel dimostrare la forte similarit dei due documenti, convergendo con la tesi di
altri soggetti -estranei a questo procedimento- quasi tutti chiamati in giudizio
dall Anz, in sede civile o penale, per rispondere del danno alla sua reputazione
e della diffamazione da lui subita. Per esempio, il Ciampolillo, pur in procedi-
menti diversi, si trova a dover resistere ad analoghe doglianze che l Anz muo-
ve ai dirigenti dell'associazione Legambiente.
Egli nel suo blog si fa difensore del danno che subisce l'intera popolazione isola-
na per la mancanza di un Piano valido che tuteli la qualit dell'aria ambiente
della regione, e, peggio ancora, mentre ufficialmente esiste quello odierno, og-
getto di esame del CTU, che per la sua mancanza di scientificit, originalit, ed
autenticit pu solo creare confusione e incertezza in chi voglia utilizzarlo: in
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 3 -

massima parte amministratori locali e responsabili di pubblici uffici destinati
alla tutela della salute pubblica.
Il quesito posto dal G.I. al C.T.U., e cio accertare il grado di similitudine tra il
P.R.C. Sicilia per la tutela della qualit dell'aria dell'anno 2007 ed il P.R.C. Vene-
to approvato nell'anno 2000, evidenziando se le analogie riscontrate abbiano ca-
rattere necessitato (perch i piani si attengono ad un medesimo schema) ovvero co-
stituiscono mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di peculiarit, ca-
ratteristiche, strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo) valutandone il
grado di attinenza con le eventuali connotati propri e della regione Sicilia, im-
pone l esame comparativo del Piano Regionale Di Coordinamento Per La Tute-
la Della Qualit Dellaria Della Regione Siciliana, approvato con il D.A. n.
176/GAB del 9 agosto 2007, con quello della regione Veneto redatto nellanno
2000 e respinto, perch inadeguato, dall Unione Europea.
1
a
RICHIESTA DI CHIARIMENTI AL C.T.U. :
sull estensione dell indagine sul Piano Regionale Di Coordinamento Per La
Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana e dell analogo
della regione Veneto, anche agli Allegati.
A questo punto sorge il primo dubbio e dissenso sulle conclusioni del C.T.U. a
proposito dell ambito di applicazione della consulenza: essa deve riguardare
soltanto i Piani Regionali di Coordinamento della Regione Sicilia e della Regio-
ne Veneto; non anche gli allegati al Piano.
Ci coerente al fatto che nel giudizio in corso si deve accertare se Ciampolillo
Giuseppe, mediante l'utilizzo di siti Internet, abbia o meno realizzato danno alla
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 4 -

reputazione dell'attore e -come afferma lo stesso attore nella narrazione del suo
atto introduttivo- che la supposta attivit denigratoria del Ciampolillo ha avuto
per oggetto solamente il piano regionale di coordinamento della Sicilia e quello
del Veneto senza mai estendersi agli allegati. Se dunque azione denigratoria vi
fu, oggi bisogna cercarne riscontro nel documento oggetto di critica da parte del
Ciampolillo, non anche in opere allegate che, sebbene connesse, egli mai neppu-
re cit.
Ci posto, il convenuto ritiene che l' estensione dell'indagine agli allegati del
Piano operata dal C.T.U. non fa venir meno il fumus di opera non originale,
non autentica, abbondantemente ricalcata dall'analogo documento istituzionale
della regione Veneto. Anzitutto per il contenuto degli stessi che riguardano :
Allegato 1) Il sistema dei trasporti in Sicilia;
Allegato 2) Parchi e riserve in Sicilia;
Allegato 3) Parco veicolare in Italia;
Allegato 4) Parco veicolare in Sicilia;
Allegato 5) Vendita di carburante per autotrazione in Italia e in Sicilia
ne-gli anni 1997-2005;
Allegato 6) Valutazione preliminare e zonizzazione (redatta nel 2005 dai
precedenti responsabili del Servizio Inquinamento Atmosferico e
dellU.O. Qualit dellaria, rispettivamente, dott. Gioacchino Genchi e
dott. Salvatore Cammarata);
Allegato 7) Convenzione per la fornitura di software;
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 5 -

Allegato 8) Decreti dellUfficio speciale per le aree a rischio (N.B.: le
aree e gli impianti industriali non sono neppure citati nel Piano regio-
nale di coordinamento per la qualit dell'aria);
Gli argomenti e i contenuti degli allegati, dunque, non attengono mai diretta-
mente alla funzione principale del Piano che quello di tutela della qualit
dell'aria fornendo dati e supporti scientifici a soggetti, come amministratori lo-
cali e dirigenti di uffici ed enti pubblici, che riferendosi a tali dati possono me-
glio calibrare le loro funzioni e i loro provvedimenti in vista della difesa della
salute pubblica.
ad attestare la non significativit degli allegati pu ancora ricordarsi il fatto
che essi non sono mai stati citati o presi in considerazione neppure da chi, come
Legambiente, da subito critic e denunci il Piano Regionale di Coordinamento
per la Sicilia come documento inattendibile e sostanzialmente copiato, additan-
do il dirigente Anz Salvatore come responsabile del grave abuso. Cos avvenne
nella Conferenza stampa di Legambiente del 22/11/2007, seguita poi dalle criti-
che e dai dubbi di organi di stampa come la Rai (si vedano i due supporti audio-
visivi su DvD, prodotti in atti di causa con relativa trascrizione, che riproducono
interviste e commenti del Giornale Radio Rai per la Sicilia), cui fece seguito per-
fino un pamphlet (Sdisonorata, storie di ordinaria deregulation e straordinarie
incazzature) di Gianpiero Caldarella per i tipi di Navarra Editore edito nel
2010. Sulla scia i tali critiche si inser anche il convenuto Giuseppe Ciampolillo,
consapevole di esercitare il diritto di critica garantito dalla legge, in primo luogo
dall art. 21 della Costituzione.
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 6 -

Ancora : l' irrilevanza degli allegati de quo confermata dal fatto che si tratta di do-
cumenti redatti, in anni precedenti al Piano Regionale del 2007, da altri Enti ed Uffi-
ci, e dunque in essi non potrebbero rintracciarsi gli elementi per provare le colpe
dell Anz.
Come pure vero che il Team di autori del Piano regionale del 2007 non si dilunga
sulle motivazioni della presenza, della funzione e dellutilizzo degli allegati nel Piano
Regionale Sicilia. Essi, infatti, non sono citati n nel capitolo 8 del Piano (Elenco
dei documenti utilizzati documenti di riferimento) e neppure nel capitolo Biblio-
grafia;
La presenza di questi allegati risulta avere, oggettivamente, una mera funzione
riempitiva, in quanto essi sono riportati senza alcuna loro connessione funzionale al
Piano.
Concludendo: poich l attivit del C.T.U. deve dare utili chiarimenti al Tribunale
per determinare non la sola oggettiva similarit del Pino Sicilia a quello Veneto, ma
anzitutto la soluzione al quesito se Ciampolillo arrec danno alla reputazione dell
attore, solamente dall insieme delle espressioni e dai giudizi diffusi attraverso Inter-
net (giudizi critici secondo il Ciampolillo, frasi infamanti secondo l Anz) potr il
Giudice ricavare la sua decisione di accoglimento o rigetto delle domande dell atto-
re, e non anche dagli allegati al piano.
<<DICA il C.T.U. se l ambito di applicazione della sua indagine al fine di ri-
spondere ai quesiti posti dal Giudice non debba essere limitato alla sola parte
del testo principale dei documenti Piano regionale di coordinamento per la tute-
la della qualit dellaria ambiente della Regione Siciliana anno 2007 e Piano di
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 7 -

Risanamento della Qualit dellAria della Regione Veneto anno 2000, non
estendendo l indagine agli allegati in quanto essi solo sono oggetto secondo le
domande e le eccezioni delle parti in causa- del presunto fatto di danno alla re-
putazione dell attore.>>
2
a
RICHIESTA DI CHIARIMENTI AL C.T.U. :
sul carattere necessitato di forme e contenuti dei documenti Piano Regionale Di
Coordinamento Per La Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione
Siciliana e dell analogo della regiobe Veneto.
Il G.I. chiede poi che il C.T.U. << evidenzi se le analogie riscontrate abbiano
carattere necessitato (perch i piani si attengono ad un medesimo schema) ovvero
costituiscono mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di peculiarit,
caratteristiche, strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo) valutandone il
grado di attinenza con le eventuali connotati propri e della regione Sicilia>>.
La questione non da poco e anzi ha carattere decisivo, tant che stato addirittura
anticipata dallo stesso Anz gi dal suo atto introduttivo allorch dichiara a sua dife-
sa (excusatio non petita) che l art. 5 del D.M. 1 ottobre 2002 n. 261 recita: <<i
piani sono redatti secondo l'indice riportato nell'allegato 3 e contengono una scheda
tecnica che riporta le informazioni di cui all'allegato V del medesimo decreto legi-
slativo. L'allegato 3 al sopracitato D. M. 261/02, avente per titolo Indice del docu-
menti di piano, riporta meticolosamente il titolo dei capitoli che devono costituire il
piano nonch l'elenco, il titolo ed i contenuti dei paragrafi che ne costituiscono i di-
versi capitoli. Pertanto di tutta evidenza che il legislatore obbliga le regioni a de-
finire i piani ed i programmi di cui all'articolo 8 del D. Lgs 351/99 secondo una
struttura ed una sequenza logica predefinita a livello ministeriale che non lascia
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 8 -

margini interpretativi e/o possibilit di discostarsi da tale struttura. In altri termini il
Ministero ha definito il contenitore di informazioni e dati che le regioni devono
riempire con gli elementi specifici di ogni regione. E cos ha operato l' Assessorato
Regionale al Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana.>>
Ci che suona come voce di autoassoluzione in realt conferma della spropositata
copiatura del documento siciliano da quello Veneto.
Di vero infatti c soltanto che predisposto il titolo degli indici dei documenti re-
gionali. Questo solo avrebbe dovuto accomunare i documenti della Sicilia e del Ve-
neto.
Il C.T.P. bene evidenza che, a parte l'obbligo del solo nome degli indici non vi era
necessit di comunanza di porzioni di testo. Il D.M. 261/2002 non poteva giustificare
una simile identit perch esso detta solo una traccia esemplificativa per la redazione
dei Piani e non un obbligo da rispettare per il quale vi sarebbe un espresso richiamo
di legge che invece manca. Daltronde altre regioni nel redigere l analogo documen-
to di coordinamento per la qualit dellaria se ne sono discostate, ed alcune, ricono-
scendo solo il carattere indicativo della norma, non ne hanno tenuti di fatto conto.
L allarme destato al momento della pubblicazione del Piano Siciliano per la man-
canza degli attesi contenuti, dati e informazioni, e l inutilit sostanziale di esso, si
giustifica in quanto risultano uguali non solo gli indici ma intere porzioni di testo fi-
no a rendere parossistica la presenza di intere frasi assolutamente mai riferibili alla
regione Sicilia (p.es. : clima rigido gi a settembre con avvio degli impianti di riscal-
damento, argini dei fiumi e canali ricadenti nei centri storici cittadini, abbondanza di
piste ciclabili, comunit montane, regione con ordinamento a statuto ordinario, ecc).
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 9 -

Come si vede, cade del tutto il carattere necessitato dietro cui vorrebbe difendersi l
attore allorch per negare la similarit e/o identit dei due documenti.
La relazione del C.T.U. risulta sull argomento assai poco esaustiva e non affronta il
cuore del problema. Se, come anche afferma nei sui atti di causa l Anz, la legge de-
termina solo il contenitore, allora al contenuto che bisogna guardare per riconosce-
re se la similarit sostanziale o solo formale.
E a questo punto il confronto fra i due documenti, riga per riga non pu neppure es-
sere sufficiente. L oggettivit ad ogni costo presente nella relazione del C.T.U.
finisce per perdere di vista la sostanza di quanto quelle righe dicano: se cio solo
una comunanza di forme, dietro cui permane l originalit e la scientificit dell ope-
ra, ovvero se il documento firmato da Anz privo di quella originalit di dati scien-
tifici attesi da amministratori locali, enti pubblici e privati, dirigenti e altri soggetti
ancora per calibrare politiche e provvedimenti a tutela della salute pubblica. Questa
ipotesi risulta vera guardando alla sostanza dei contenuti pi che al conteggio di ri-
ghe: essa non neppure contraddetta dall Anz che si limita a parlare degli indici.
Aveva dunque ragione chi, come Ciampolillo, ha detto che aver fornito alla comunit
un documento non originale e autentico: dove per originalit e autenticit non si in-
tendono quelle del libero pensare, appartenenti al mondo delle idee, ma la novit e
autenticit dei dati scientifici rispondenti alla funzione che questo documento istitu-
zionalmente ha per la salvaguardia e la tutela della salute dei cittadini siciliani. Que-
sta originalit manca e il danno altissimo, senza possibile risarcimento per i cittadi-
ni i cui sindaci ed amministratori in tema di salute pubblica si trovano faccia a faccia
con analisi che riguardano il Veneto e non la Sicilia. Poco importa che la percentuale
di righe copiate sia del 40, o del 50, o del 60 per cento: pi importante sapere dove
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 10 -

ha colpito la falsit ed inutilit dei dati, allorch verranno a mancare i provvedimenti
necessari per zone con vero inquinamento atmosferico, ma descritte nel Piano come
aventi l aria fine delle Dolomiti, o i centri storici attraversati da fiumi e canali. La
mancata originalit del Piano Sicilia tradisce dunque l attesa di tutela della salute per
la quale i cittadini eleggono i loro amministratori e questi nominano attorno a se diri-
genti e funzionari (come per l appunto il dr. Anz) per mirare al bene comune della
salute pubblica.
Bene fa dunque il C.T.P. a suggerire per l esame dei due documenti, e di quello sici-
liano in particolare, l introduzione un criterio di qualit anzich solo di quantit.
Dall esame del contenuto sostanziale delle parti identiche o simili dei due docu-
menti, il Giudice potr meglio giungere al convincimento incidenter tantum sul pla-
gio reprimibile del Piano pi recente rispetto a quello pi antico, sebbene n le do-
mande dell attore, n le eccezioni del convenuto espressamente lo chiedano, tenden-
do le une all affermazione del danno alla reputazione personale e le altre alla non
colpevolezza in vista dell esercizio del diritto di critica.
Evidenziando la qualit delle parti simile o identiche pu cos emergere quella man-
canza di originalit ampia e diffusa che la giurisprudenza ritiene caratterizzante del
plagio allorch I riferimenti all'opera originaria sono elemento caratterizzante dell'o-
pera derivata e la loro presenza in altra opera si inserisce in un contesto globale che
non consente di riconoscere, nell'opera derivata successiva, originalit e carattere
creativo, intendendosi che <<l'elaborazione creativa si differenzia dalla contraffa-
zione, in quanto, mentre quest'ultima consiste nella sostanziale riproduzione dell'o-
pera originale, con differenze di mero dettaglio che sono frutto non di un apporto
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 11 -

creativo, ma del mascheramento della contraffazione, la prima si caratterizza per
un'elaborazione dell'opera originale con un riconoscibile apporto creativo;
ci che rileva, pertanto, non la possibilit di confusione tra due opere, alla stregua
del giudizio d'impressione utilizzato in tema di segni distintivi dell'impresa, ma la ri-
produzione illecita di un'opera da parte dell'altra, ancorch camuffata in modo tale
da non rendere immediatamente riconoscibile l'opera originaria. (Cass. Civ. sez. I.
15/06/2012 n. 9854).
Il mascheramento dell opera originaria stato ottenuto sovente con la tecnica del
copia e incolla e del trova e sostituisci, ma il risultato stato pressappochistico
tant che ancor oggi esistono incongruenze di ogni genere nel Piano siciliano che lo
rendono privo di originalit, per esempio, rispetto anche a talune tabelle in esso inse-
rite riportanti dati a loro volta copiati, frutto di altre elaborazioni, per esempio dall
A.R.P.A.-Sicilia (nel fascicolo del convenuto, il Piano Regionale Di Coordinamento
Per La Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana evidenzia in
giallo le parti testualmente identiche nei due Piani, laddove il team di autori siciliani
si sono limitati alla semplice sostituzione di parole: Veneto con Sicilia,
A.R.P.A.V. con A.R.P.A. , ecc.; mentre altri elementi del plagio accertabile in-
cidenter tantumconsistono, per esempio, nel fatto che parecchie Direttive Comuni-
tarie e normative nazionali, allepoca della redazione del Piano Veneto (anno 2000)
ancora invia di emanazione o gi vigenti, sono riferite come tali pure al 2007, nono-
stante esse siano state nel frattempo emanate, ma solo successivamente, recepite e
persino abrogate da altre successivamente intervenute dopo. Ancora: documenti che
si riferiscono a strutture, attivit ed atti di programmazione della Regione Veneto
(p.e. il bollettino COP, il DOCUP, ecc.) sono inseriti nel Piano Siciliano come se in
realt fossero e facessero parte del contesto siciliano; come pure condizioni ambien-
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 12 -

tali proprie del Veneto, quali il bacino aerologico padano, limitazione degli orari
di riscaldamento degli impianti termici civili, lintero territorio pianeggiante, le
comunit montane, queste ultime, per inciso, abolite in Sicilia da quasi 20 anni,
ecc. figurano nella descrizione del piano siciliano; e per ultimo lassetto amministra-
tivo di regione a statuto ordinario del Veneto appare avere sostituito le prerogative
dello statuto speciale della Regione Siciliana allorch si fa riferimento, ad esempio,
al Consiglio Regionale al posto dellAssemblea Regionale, a competenze della Giun-
ta Regionale al posto di quelle dellAssessore al ramo, ecc.).
Il team di autori del Piano non si astenuto neppure dal copiare la Bibliografia
(presa pressoch per intero dallAnnuario Arpa del 2005) ed il Glossario, tanto che
in questultimo vengono riportati acronimi e sigle di organismi, strutture e documenti
inesistenti in Sicilia (CIS-Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, DOCUP- Documento
Unico di Programmazione 2000-2006 della Regione Veneto, SFMR-Sistema Ferro-
viario Metropolitano Regionale, TTZ-Tavoli Tecnici Zonali) e, di contro, non ven-
gono inclusi acronimi e sigle citati nel testo siciliano (TOFP-Tropospheric Ozone
Forming Potentials, PGTL-Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, ecc.).
Ci posto, si chiede al C.T.U. di rispondere al seguente quesito:
<<DICA IL C.T.U. SE PER RISPONDERE AL QUESITO POSTO DAL G..I.
SULLA ANALOGIA RISCONTRABILE FRA I PIANI PIANO REGIONALE
DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALIT DELL'ARIA
AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIANA E QUELLO DELLA REGIONE
VENETO, E SULL EVENTUALE CARATTERE NECESSITATO DI TALE
ANALOGIA, AL CRITERIO DELL EVIDENZIAZIONE DELLE RIGHE
IDENTICHE O SIMILI NON DEBBA INTEGRARSI IL CRITERIO DEL
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 13 -

CONTENUTO FONDATIVO DELLE PARTI RISCONTRATE SIMILI O
IDENTICHE ?>>
3
a
RICHIESTA DI CHIARIMENTI AL C.T.U. :
sulla determinazione percentuale delle parti riscontrate simili e/o identiche fra i
documenti Piano Regionale Di Coordinamento Per La Tutela Della Qualit
Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana ed il suo analogo della regione Vene-
to
Anche da un punto di vista strettamente computistico non si pu essere daccordo
con il C.T.U. allorch conclude che << l analisi dei due Piani Regionali per la
determinazione della similitudine ha evidenziato la mera riproposizione con carat-
tere non necessitato di 1769 righe corrispondenti ad una percentuale del 34,3%, che
diviene 24,8% considerato negli allegati al piano numero 16 tabella corrispondente
a una percentuale del 11,9% che diviene 9,9% considerato gli allegati al piano; nu-
mero tre figure corrispondenza una percentuale del 3,7% che diviene 3,0% conside-
rati gli allegati al piano.>>
Lungi dal ripetere le notazioni e le riserve anzidette, pur volendo utilizzare il criterio
seguito dal C.T.U., si perviene ad una percentuale nettamente superiore che il C.T.P.
riporta in allegato alla sua relazione.
In essa egli fa il computo di ogni singolo capitolo riportando il totale delle righe e
poi il totale di quelle risultanti simili o identiche, per cui il primo valore fa da deno-
minatore di una frazione che ha per numeratore il numero delle righe incollate. Ri-
sulta cos che il capitolo 1 totalizzi il 57,26% di righe identiche/o simili; il capitolo 2
il 25,97%; il capitolo 3 il 66,91%; il capitolo 4, che include solo un elencazione di
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 14 -

norme, presenta l analogia di una sola riga; il capitolo 5 il 50,81%; il capitolo 6 il
91,73%; il capitolo 7 l 11,00%; il capitolo 8 il 50,00%; il capitolo 9 il 100%; il capi-
tolo 10 il 100%; il glossario il 67,32%. In totale le righe dell'intero Piano Sicilia am-
montano a 4585 ed il totale delle righe del piano Veneto riproposte nel piano Sicilia
(incollate) ammonta a 2167. L incidenza percentuale di similitudine o di identit di
righe per ci 47,26%. Lo stesso consulente di parte, per maggiore precisione, ri-
porta la specifica di ognuna delle righe copiate con l'indicazione della pagina e del
suo posizionamento all'interno di essa, e di esse all'interno di ogni singolo capitolo.
Si propone perci l'ultimo quesito:
<<Dica il C.T.U. se il computo delle righe di cui egli ha accertato la identicit o
la similitudine risulta inferiore a quanto accertato dal consulente tecnico di par-
te per mero errore di calcolo ovvero per l'adozione di un criterio che considera
intere righe del Piano Regionale di Coordinamento per la Sicilia esente da simi-
litudine o copiatura mentre le medesime lo sono secondo il criterio di mero con-
fronto per giustapposizione adottato dal professor Alberto Lombardo, consulen-
te tecnico di parte.>>
Tanto si doveva per fini di giustizia nell'interesse del convenuto Giuseppe Ciam-
polillo, restando in attesa dei chiarimenti richiesti al signor consulente tecnico di uf-
ficio.
Palermo 27 dicembre 2013 avv. Giacomo Cirincione





acc. Gi acomo Ci ri nci one - 15 -

ALLEGATO :
RELAZIONE DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE, PROF. ALBERTO
LOMBARDO CONTENENTE N. 1 ALLEGATO
Tribunale civile di Palermo
Sezione I Dott. Corsini

Relazione del Consulente tecnico di Parte
Prof. Alberto Lombardo, consulente tecnico di parte del convenuto,
sig. Ciampolillo Giuseppe
nel procedimento civile R.G. 9916/2011 di codesto Tribunale di Palermo



Il Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente della
Regione Siciliana: aspetti generali, di merito e quantitativi circa la copiatura dal Piano
di Risanamento della Qualit dellAria della Regione Veneto (anno 2000) e da altre fonti
documentali


1. Alcuni aspetti generali e di merito

Il Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente della
Regione Siciliana, approvato con il D.A. n. 176/GAB del 9 agosto 2007 e che costituisce
piano di settore del Piano regionale di tutela e risanamento ambientale, risulta frutto per
la maggior parte di un collage di capitoli, paragrafi, ecc. integralmente trascritti da pubblica-
zioni gi edite da altri Enti ed Amministrazioni.
Non sarebbe neppure il caso di ricordare che nella redazione di un qualsiasi documento
pubblico, quando si riportano testualmente frasi o brani di altro autore, regola generale, non
solo per ovvi motivi di correttezza deontologica e professionale, luso di forme di evidenzia-
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 16 -

zione, quali la virgolettatura, il carattere corsivo, ecc., accompagnate dalla citazione in manie-
ra puntuale e precisa della fonte originale da cui si attinto.
Nel caso in oggetto gli autori hanno presentato il Piano nella forma di un documento
originale, corredato s della consueta sezione di riferimenti bibliografici, ma come se il conte-
nuto fosse il frutto ex novo del proprio personale contributo elaborativo, quando invece si
in presenza di un mero assemblaggio, operato con un copia e incolla, di porzioni di do-
cumenti di varia estrazione e provenienza, alcuni dei quali persino di scarsa attinenza e molti
altri anche temporalmente superati.
Gli autori hanno utilizzato come riferimento principale il Piano Regionale di Tutela e
Risanamento della Regione Veneto, datato anno 2000 e cio vecchio di 7 anni, con ovvie e
disastrose conseguenze derivanti principalmente dal divario temporale tra i due documenti,
dalle differenti caratteristiche ambientali e dal diverso assetto amministrativo delle due Re-
gioni, nonch dalla non conoscenza, giusto il caso, che il Piano del Veneto era stato gi boc-
ciato dalla Comunit Europea (vedasi linterrogazione presentata il 2 maggio 2006 al Consi-
glio Regionale del Veneto dal consigliere regionale verde Gianfranco Bettin).
Del tutto inconsistente appare la pretesa giustificazione della parte accusante secondo
cui la comunanza di porzioni di testo a dire il vero di notevole entit, come si dimostrer
appresso tra il documento siciliano e quello veneto consistente nellidenticit della se-
quenza e dei titoli dei capitoli e dei paragrafi stata una scelta obbligata dal dover rispettare
lo schema riportato nel DM n. 261 dellottobre 2002, per almeno due evidenti motivi:
1) lo schema del citato DM si rivela solo una traccia esemplificativa per la redazione
dei Piani e non certamente un obbligo da rispettare, in quanto, altrimenti, ci sareb-
be stato un espresso richiamo; in ogni caso, per fugare ogni possibile dubbio suf-
ficiente rifarsi alla lettura degli indici dei Piani redatti dalle altre Regioni (facil-
mente rintracciabili in rete), laddove la traccia ministeriale stata sviluppata in va-
ri casi in modo autonomo ed originale nella strutturazione dei documenti, ma, so-
prattutto, laddove non si riscontrano anomale comunanze tra Piani;
2) quel che emerge in tutta e preoccupante evidenza non tanto che i titoli dei capito-
li e dei paragrafi del Piano siciliano e del Piano veneto risultano uguali, quanto,
piuttosto, che ad essere identici sono in porzioni pi o meno estese i loro contenu-
ti.

! Vi sono parti che risultano testualmente identiche nei due Piani, laddove gli autori
siciliani si sono limitati alla semplice sostituzione di parole del tipo Veneto , AR-
PAV , ecc., con Sicilia, ARPA, ecc.;
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 17 -

! e parti che, oltre ad essere in comune, segnalano anche macroscopiche incongruenze
determinatesi con la trasposizione testuale dal Piano Veneto a quello Siciliano. Per
brevit, qui di seguito si citano solo alcune tra le pi eclatanti, mentre per le altre si
rimanda alla lettura del testo:
a) parecchie Direttive Comunitarie e normative nazionali, allepoca della reda-
zione del Piano Veneto (anno 2000) riportate in via di emanazione o vigenti,
sono riferite come tali pure al 2007, nonostante esse siano state nel frattempo
emanate, recepite e persino abrogate da altre successivamente intervenute;
b) documenti (p.e. il bollettino COP, il DOCUP, ecc.) che si riferiscono a strut-
ture, attivit ed atti di programmazione della Regione Veneto sono inseriti come
se in realt fossero e facessero parte del contesto siciliano;
c) caratteristiche e condizioni ambientali proprie del Veneto, (p.e. il bacino ae-
rologico padano, limitazione degli orari di riscaldamento degli impianti
termici civili, lintero territorio pianeggiante, le comunit montane,
queste ultime, per inciso, abolite in Sicilia da quasi 20 anni, ecc.) figurano nella
descrizione di quelle siciliane;
d) tra le misure da adottare per il decongestionamento del traffico urbano da e
verso i centri storici prevista la realizzazione di percorsi ciclabili protet-
tiutilizzando gli argini di fiumi e canali (inesistenti nei centri storici dei
Comuni siciliani !);
e) lassetto amministrativo di regione a statuto ordinario del Veneto appare ave-
re sostituito le prerogative dello statuto speciale della Regione Siciliana (p.e. si
fa riferimento al Consiglio Regionale al posto dellAssemblea Regionale, a
competenze della Giunta Regionale al posto di quelle dellAssessore al ramo,
ecc.);
! Gli autori non si sono astenuti neppure dal copiare la Bibliografia (presa presso-
ch per intero dallAnnuario Arpa del 2005) ed il Glossario, tanto che in
questultimo vengono riportati acronimi e sigle di organismi, strutture e documenti
inesistenti in Sicilia (CIS-Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, DOCUP- Docu-
mento Unico di Programmazione 2000-2006 della Regione Veneto, SFMR-
Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, TTZ-Tavoli Tecnici Zonali) e, di
contro, non vengono inclusi acronimi e sigle citati nel testo siciliano (TOFP-
Tropospheric Ozone Forming Potentials, PGTL-Piano Generale dei Trasporti e della
Logistica, ecc.);
! Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non siano state nep-
pure riviste dagli autori, anche considerato che risultano presenti gli stessi refusi
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 18 -

del documento del Veneto e, soprattutto, perch al cap. 1, 1.6, sotto 1.6.1, pag.
26, dopo lultimo capoverso che recita Per una trattazione di maggiore dettaglio
sulla normativa inerente la qualit dellaria e le emissioni in atmosfera si rimanda
al Cap. 4 stato dimenticato il link
http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, che giusto il colle-
gamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto. Per accedere dallesterno al
capitolo basta anteporre www. allindirizzo sopra riportato <servizigenerali.org/.
>;
! Vi sono parti che risultano prelevate integralmente, con lo stesso sistema del co-
pia ed incolla, da varie pubblicazioni (ALLEGATO) quali, per citarne alcune: a)
Annuari ARPA, capitolo Atmosfera (2004, 2005, 2006, ecc.), b) Relazione sullo
stato dellambiente della citt di Palermo (2006, Agenda 21), c) Carta climatica ed
atlante climatologico della Sicilia, ecc., che gli autori riportano tra le fonti biblio-
grafiche o i documenti di riferimento. Come gi detto, tuttavia, non si in presenza
di spunti o di citazioni bibliografiche, ma di un vero e proprio copiato di interi bra-
ni e capitoli. Altre parti, ancora, risultano prelevate persino da altri testi di facile
reperimento in rete, che per non figurano tra le fonti indicate.
! Alcuni Progetti da attuarsi in regime di convenzione, elaborati gi negli anni passati
da Istituti Universitari e proposti allAssessorato Territorio e Ambiente al fine di
fornire Attivit di supporto tecnico-scientifico per la redazione del Piano, risul-
tano inseriti, pur rimasti del tutto invariati i soggetti proponenti ed il contenuto della
proposta, non gi per le finalit originarie, bens per la revisione e lattuazione del
Piano stesso. I soggetti proponenti, che figurano tra gli autori del Piano, si sono
limitati a ritoccare il titolo del Progetto, sostituendo la parola redazione con re-
visione. Per qualche altro Progetto non si persino ritenuto di cambiare il titolo.
Inoltre, fanno parte dellelenco dei Progetti - non si comprende a quale titolo e fina-
lit - un Progetto della Regione Lombardia, corredato di tanto di stralcio di Decreto
di approvazione del 2004 e di citazione di varie Delibere della Giunta lombarda, un
Progetto messo sulla carta dal Comune di Palermo nel 2006 ed abortito gi allepoca
ed un presunto Progetto Analisi della Climatologia Urbana e Qualit del Clima,
presunto nel senso che non dato a comprendere di cosa effettivamente si tratti, dato
che si limita ad una sintetica spiegazione delle modalit e dei criteri per classificare i
climi della terra. Insomma, brani inseriti integralmente, tout court, e nulla pi.
! Se c un capitolo che pi di altri lascia esterrefatti per via del livello di copiatura
pedissequa e acritica mostrato dagli autori questo probabilmente il sesto. Il capito-
lo, trasposto tal quale, parola per parola, da quello del Piano del Veneto, riporta Le
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 19 -

azioni del Piano, ossia gli interventi e le misure da adottare per contenere e contra-
stare i fenomeni di inquinamento sul territorio siciliano ed avviare le opere di risa-
namento. Il risultato che ne scaturisce un pot-pourri di dati siciliani e soluzioni ve-
nete.
! Tra le innumerevoli perplessit, a chi legge non pu non sorgere una ovvia doman-
da: dove sono, nel Piano, gli impianti industriali della Regione? Dove sono i Petrol-
chimici, le Centrali Termoelettriche, i Cementifici, la Distilleria pi grande
dEuropa, ecc. per finire agli impianti di minori dimensione e impatto sulla qualit
dellaria?

Allesame dei fatti il Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualit
dellaria ambiente della Regione Siciliana risulta monco degli elementi fondamentali e costi-
tutivi, ad iniziare dallinventario delle emissioni, dalla modellistica e, ovviamente, degli stru-
menti finanziari e della previsione delle risorse economiche relative.


acc. Gi acomo Ci ri nci one - 20 -


2. Il mandato che viene dato dal Giudice al CTU

Nell'incarico che il giudica ha dato al CTU si chiede di evidenziare :

se le analogie [quindi non solo le parti pedissequamente riprese] riscontrate abbiano
carattere necessitato (perch i piani si attengono a un medesimo schema) valutan-
done il grado di attinenza con eventuali connotati propri della Regione Sicilia

Quindi compito del CTU non solo quello di contare il numero delle righe coincidenti,
ma anche quello di entrare nel merito. Il CTU ha interpretato questa definizione di "necessita-
to" in modo restrittivo, ossia se riportanti norme cogenti. D'altro lato il CTU interpreta anche
il "grado di attinenza" alla realt siciliana in modo restrittivo, ossia se ha un'attinenza anche
solo formale con la Sicilia e non se tale attinenza ha poi una ricaduta sulle finalit del piano.
Il "grado di similitudine" viene valutato quindi solo come una frazione, una percentuale di
righe riproposte e righe totali (non si sa tra queste quanti provenienti da altre fonti), mentre la
richiesta del magistrato di valutare anche il grado di attinenza con la realt siciliana.
Non basta per fare un piano di intervento di qualsiasi genere, prendere uno schema,
buono o cattivo che sia, cambiare i dati relativi senza assicurarsi come cambiano conseguen-
temente gli interventi prescrittivi. In sostanza, se si misurano solo le righe esattamente coinci-
denti col piano Veneto e non con tutte le altre fonti del copiato (ma questo stato il mandato
del magistrato), se tra queste si escludono quelle che anche nel piano veneto si riferiscono a
tabelle o norme "necessitate" si ottiene un risultato largamente sottostimato. In realt in que-
sto modo si perde la possibilit di far capire al giudice quello che egli ha invece la necessit
di acquisire da un tecnico: non solo qual il grado di sovrapposizione, ma qual il grado di
originalit.

acc. Gi acomo Ci ri nci one - 21 -


3. Analisi per Capitolo

Capitolo 1
A pag 11 righe 9/10, il CTU comincia correttamente a valutare che non solo le righe
non hanno carattere necessitato, ma che non sono neanche correttamente contestualizzate.
Questo esattamente quello che ha chiesto il magistrato. Invece successivamente a righe
14/15 si dice "essendo nozioni di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia".
Ci si chiede: le misure e risultati previsti come potrebbero essere attinenti alla regione Sicilia
se non conseguenti ad un'analisi specifica siciliana, come detto a proposito del paragrafo pre-
cedente?
Pag 13, qui il CTU non poteva fare altrimenti in quanto il compito affidatogli dal ma-
gistrato riguarda solo il confronto col piano veneto. Tuttavia la mera definizione di "necessi-
tato" non accompagnata dalla valutazione sulla sua utilit e funzionalit all'interno del piano e
della funzione del piano resta priva di utilit per chi legge.
Il riepilogo quindi nella tabella 1.1 a pagina 15 non fa capire del rimanente non dichia-
rato "simile" che grado di attinenza, e quindi di utilit, ha. Ci lo si potrebbe capire solo per
contrasto valutando invece il grado di originalit.

Capitolo 2
In questo capitolo il grado di sovrapposizione con quello della regione Veneto rileva-
to come molto basso. In effetti la maggior parte una riproposizione di norme generali, che
pertanto hanno attinenza con qualunque territorio italiano e non solo, ma che non possono es-
sere di utilit per l'obiettivo che si prefigge il committente del piano. Il fatto che vi sia un rife-
rimento a pag 17 riga 19/20 in cui si rileva che si citano "Comunit montane" non esistenti o
abrogate in Sicilia, destituisce di ogni fondamento tutto il paragrafo perch indicativo del
fatto che la riproposizione puramente meccanica e non attualizzata al contesto siciliano. Ci
dimostra ancora una volta che il grado di attinenza non pu essere valutato come mera per-
centuale delle righe coincidenti, ma se ne deve valutare la misura in termini di impatto sull'u-
tilit del piano stesso.
Ne consegue che la mera lettura delle tabella di sintesi 2.1 a pag 24 nasconde la vera
situazione di questo piano che ripetiamo accosta a prescrizioni di carattere generale, e quindi
generiche, semplici dati relativi al territorio siciliano, senza operare una sintesi prescrittiva
che quello che si richiede a un piano operativo

Capitolo 3
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 22 -

Stesse considerazioni fatte a proposito del Capitolo 2 posso essere fatte per il Capitolo
3

Capitolo 4
Nel Capitolo 4 non vi sono riproposizioni dal piano veneto, ma la semplice lettura del-
la tabella conclusiva sarebbe fuorviante. Infatti di originale non c' dichiaratamente nulla, ma
si ha solo una riproposizione della normativa che deve servire ai redattori del piano per redi-
gere il piano e non a dire come andrebbe redatto.

Capitolo 5
Anche nel Capitolo 5 si ha la stessa situazione dei capitoli precedenti.
O si riportano norme generali valide per tutti i territori italiani o si ripropongono dati
senza commenti e indicazioni.

Capitolo 6
Questo il capitolo dove si dovrebbero leggere le prescrizioni valide per la Sicilia, che
in alcun modo possono essere le riproposizioni di altri piani, altrimenti il legislatore non
avrebbe previsto dei piani regionali, ma un unico piano nazionale. Invece qui si ha il massimo
di riproposizione rispetto al piano veneto. Gli interventi proposti (come commenta il CTU a
pag 30, riga 5/6) ripropongono pedissequamente quelli veneti, fino al paradosso di riprodurre
programmi di intervento per aree inesistenti (il celebre "bacino aerologico padano"). Ci non
pu essere classificato solo come un banale refuso, ma anche il sintomo del fatto che mol-
to limitato il tentativo di rielaborare proprio nella parte pi delicata, che quella prescrittiva,
idee e indicazioni originali. Particolarmente efficace l'analisi del CTU a pag 31 quando si
dice (riga 4 e seguenti): "Si precisa che la Regione Sicilia riporta, differentemente dalla Re-
gione Veneto, delle misure per la riduzione delle concentrazioni di ozono e dei suoi precurso-
ri con carattere peculiare. Nel medesimo capitolo sono riportati gli interventi a breve, medio e
lungo termine, che risultano coincidenti". Si deve quindi sottolineare al magistrato, che poi
far le sue valutazioni, che proprio nella parte prescrittiva, che si rileva questo massimo
grado di sovrapposizione.

Capitolo 7.
Nel capitolo 7, nonostante il basso grado di similitudine riscontrato con PRC veneto,
occorrerebbe evidenziare se i progetti presenti nel PRC siciliano sono originali o anche questi
ripresi da altre fonti.

acc. Gi acomo Ci ri nci one - 23 -


Capitolo 8
Questo un capitolo che rappresenta un mero elenco di documenti consultati e quindi
non serve a capire il grado di similitudine reale e non solo formale tra i due piani

Capitolo 9
Il capitolo 9 una riproposizione al 100% del piano veneto. A parte le considerazioni
gi fatte sulle metodologie di citazione che avrebbero dovute essere messe in atto, ci si chiede
se una tale sovrapposizione in un punto cos delicato possa essere semplicemente inserito poi
in un computo percentuale venendo a fare quasi una media semplice con tutto il resto del Pia-
no. Ammesso che le prescrizioni venete siano ottimali, ma non sarebbe stato necessaria un'o-
pera di contestualizzazione?

Capitolo 10
Nel capitolo 10 si ha la riproposizione delle azioni di coordinamento tra le regioni e
con le ARPA delle regioni limitrofe. Questi problemi che possono interessare maggiormente
regioni che condividono con altre importanti elementi territoriali, come per esempio la regio-
ne Veneto col fiume Po e le altre regioni del Triveneto, invece non sembrano giustificati per
la Sicilia che un'isola e che condivide al massimo un piccolo tratto di mare con la Calabria.
Quindi anche qui, pi del grado di sovrapposizione formale tra i due piani, andrebbe valutato
il grado di attinenza non come mera percentuale di righe riproposte.

Capitolo 10
Essendo il capitolo 10 meramente un elenco non si ritiene che sia invece cruciale ai fi-
ni della valutazione della valutazione nella sostanza della sovrapposizione dei due piani.

Allegati al PRC
Gli allegati riguardano atti e documenti che non sono dichiaratamente originali. Quindi
sono strumenti di cui i redattori si sono serviti per redigere il PRC ma che non apportano nul-
la alla lettura del piano stesso. Non sono l le analisi, le valutazioni, le prescrizioni, Pertanto
voler inserire nel mero calcolo percentuale della sovrapposizione tra i due piani quanta parte
significa solo voler aumentare ingiustificatamente il denominatore (numero di righe prese in
considerazione) di una frazione al fine di abbassarne il valore totale e oscurare l'entit del
numeratore (numero di righe che si sovrappongono).


acc. Gi acomo Ci ri nci one - 24 -

Tabella conclusiva
La tabella conclusiva riportata dal CTU a pag 41 (con il cui tra l'altro il nostro calcolo
differisce come riportato dettagliatamente in ALLEGATO) non pu in alcun modo costituire
una sintesi del grado di similitudine, cos come richiesto dal magistrato. N tanto meno si pu
accettare l'annacquamento operato con l'immissione degli Allegati al PRC.
Ribadiamo che il CTU dovrebbe valutare il grado di similitudine entrando nello speci-
fico e quindi dare la propria valutazione sull'attinenza di ogni paragrafo alle finalit del Piano
stesso e non limitarsi a un mero conteggio.
Sarebbe invece necessario (ma questo andrebbe al di l del mandato dato dal Magistra-
to) valutare non solo il grado di similitudine, ma il grado di originalit, per capire davvero
qual l'apporto specifico del piano Sicilia in oggetto.
Le conclusioni che si riportano nella relazione del CTU a pag. 43 (da riga 20 e seguen-
ti) recitano: "Le mere riproposizioni sono risultate essere di carattere nozionistico e di argo-
mentazioni generiche e pertanto attinenti anche alla regione Sicilia". Nelle righe seguenti si
riportano gli elementi pi vistosi che platealmente non sono proprio applicabili alla regione
Sicilia e che hanno dato luogo anche agli episodi che hanno caratterizzato le sintesi giornali-
stiche pubbliche.
Noi non concordiamo con questa conclusione che in contraddizione con la stessa let-
tura analitica che ha fatto il CTU dei singoli Capitoli. Infatti sembra che tale "incidenti" siano
puramente causali e limitati nell'entit e nelle conseguenze. Invece da rilevare che sono la
punta di un iceberg, ossia testimoniano una sostanziale carenza nell'originalit delle misure
proposte.

acc. Gi acomo Ci ri nci one - 25 -


4. Conclusioni

Con queste premesse il mero calcolo che facciamo noi, non conteggiando le pagine
dell'elenco delle normative e della bibliografia, nonch ovviamente degli Allegati al PRC, che
per i motivi su esposti non possono fare parte del calcolo, arriviamo a valutare (vedi ALLE-
GATO) 4.585 righe totali del PRC da prendere in considerazione di cui ben 2.167 righe risul-
tano copiate esclusivamente dal PRC veneto, ossia il 47,26%. Questa valutazione circa il
doppio di quella a cui pervenuto il CTU, ma la difformit non solo quantitativa, qualita-
tiva, in quanto crediamo che sia pi adeguata alla richiesta del Magistrato.
In conclusione ci sentiamo di affermare che l'interpretazione di "necessitato" dato dal
CTU non sia conforme con lo spirito della richiesta di indagine del magistrato. Per valutare
due componimenti naturalmente il titolo sar uguale, e quindi necessario che se dovesse
essere riportato esso sia uguale, ma verrebbe naturalmente escluso dalla valutazione di con-
formit o di similitudine dei due testi. Necessitato significa che necessario che ci sia, mentre
il fatto che tutti, ma proprio tutti, gli altri piani regionali seguano altri schemi, la prova pro-
vata che di necessitato nella redazione dei PRC regionali non c' proprio nulla, n lo schema,
n il contenuto.


Palermo, 26 dicembre 2013

Prof Alberto Lombardo









acc. Gi acomo Ci ri nci one - 26 -

N. 1 ALLEGATO ALLA RELAZIONE DEL CONSULENTE TECNICO DI PAR-
TE, PROF. ALBERTO MANGANO:
Viene talvolta non ho capito cos' il discorso di fare leva.
Dall'altra, iNUMERO DELLE RIGHE DEL PIANO REGIONALE
DI TUTELA E RISANAMENTO DELLATMOSFERA DELLA RE-
GIONE VENETO (approvato con delibera 452 del 15 febbraio 2000
ed adottato con deliberazione 57 del CONSIGLIO REGIONALE
DEL VENETO dell11.11.2004, BOCCIATO DALLA COMMISSIO-
NE AMBIENTE DEUROPA (DUMAS) NELLAPRILE 2006) CO-
PIATE NEL PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER
LA TUTELA DELLA QUALITA DELLARIA APPROVATO CON
Decreto Assessoriale 176/GAB Regione Sicilia del 9 Agosto
2007

Nel conteggio del numero delle righe SI SONO ESCLUSI : Titoli dei paragrafi e
sottoparagrafi, tabelle, grafici e figure per ogni capitolo.
Il conteggio si riferisce solo al raffronto con il Piano della Regione Veneto e
non comprende le altre fonti copiate.


Capitolo 1
Totale delle righe del piano Sicilia 564
Righe del piano Veneto riproposte(INCOLLATE) nel Piano Sicilia
323
Incidenza percentuale
57,26%

Capitolo 2
Totale delle righe del piano Sicilia 2002
Righe del piano Veneto riproposte(INCOLLATE) nel Piano Sicilia
520
Incidenza percentuale
25,97%

Capitolo 3
Totale delle righe del piano Sicilia 396
Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia
265
Incidenza percentuale
66,91%

Capitolo 4 [include solo un elenco di norme; non conteggiato]
Totale delle righe del piano Sicilia 222
Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia
1

Capitolo 5
Totale delle righe del piano Sicilia 61
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 27 -

Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia
31
Incidenza percentuale 50,81%

Capitolo 6
Totale delle righe del piano Sicilia 617
Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia
566
Incidenza percentuale 91.73%

Capitolo 7
Totale delle righe del piano Sicilia 659
Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia
73
Incidenza percentuale 11%
Capitolo 8
Totale delle righe del piano Sicilia 46
Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia
23
Incidenza percentuale 50%

Capitolo 9
Totale delle righe del piano Sicilia 30
Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia
30
Incidenza percentuale 100%

Capitolo 10
Totale delle righe del piano Sicilia 8
Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia
8
Incidenza percentuale 100%

Glossario
Totale delle righe del piano Sicilia 202
Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano Sicilia
136
Incidenza percentuale 67,32%

BIBLIOGRAFIA RIGHE DEL PIANO SICILIA 76


T O T A L I
Totale delle righe dellINTERO Piano Sicilia
4.585
(*)

Righe del piano Veneto riproposte (INCOLLATE) nel Piano
Sicilia 2.167
Incidenza percentuale
47,26%


acc. Gi acomo Ci ri nci one - 28 -

(*) non conteggiate le pagine dellelenco delle normative e della bibliografia


Palermo, 26 dicembre 2013

Prof Alberto Lombardo

















acc. Gi acomo Ci ri nci one - 29 -

POSIZIONAMENTO DELLE RIGHE COPIATE DAL PIANO
ARIA DEL VENETO INCOLLATE SUL PIANO SICILIA:



CAPITOLO 1

PAG 9 dalla 16 alla 50 riga
PAG 10 dalla 1 alla 10 riga; dalla 12 alla 31 riga
PAG 11 dalla 1 alla 24 riga; dalla 26 alla 31; dalla 34 alla 39; dalla 42 alla
52
PAG 12 dalla 1 alla 26 riga; dalla 30 alla 33; dalla 39 alla 39 dalla 43 riga
PAG 13 dalla 1 alla 6 riga
PAG 25 dalla 1 alla 42 riga
PAG 26 dalla 1 ; dalla 5 alla 16; dalla 21 alla 25
PAG 27 dalla 1 alla 32 riga
PAG 28 dalla 1 alla 46; dalla 48 alla 50
PAG 29 dalla 1 alla 8 riga

CAPITOLO 2

PAG 30 dalla 25 alla 26 riga; dalla 33 alla 53
PAG 31 dalla 1 alla 14 riga; dalla 16 alla 25
PAG 33 dalla 13 alla 14 riga
PAG 49 dalla 9 alla 25 riga; 31
PAG 70 dalla 1 alla 29 riga
PAG 72 dalla 18 alla 23 riga
PAG 74 dalla 1 alla 24 riga
PAG 90 dalla 18 alla 28; dalla 31 alla 32; dalla 38 alla 40
PAG 91 dalla 14 alla 24 riga
PAG 99 dalla 7 alla 10 riga; dalla 27 alla 43
PAG 100 dalla 34 alla 35 riga
PAG 101 dalla 10 alla 15 riga
PAG 111 dalla 1 alla 8 riga; dalla 11 alla 13
PAG 112 dalla 5 alla 7 riga
PAG 114 dalla 3 alla 7 riga; dalla 11 alla 17; dalla 20 alla 25
PAG 116 dalla 1 alla 9 riga; dalla 17 alla 27; 34
PAG 121 dalla 22 alla 24 riga
PAG 122 dalla 1 alla 15 alla 22 riga
PAG 126 dalla 1 alla 15 riga; dalla 21 alla 26; dalla 30 alla 39; dalla 42 alla
44; dalla 48 alla 49
PAG 127 dalla 3 alla 17 riga; dalla 26 dalla 36 alla 40 riga
PAG 128 dala 17 alla 22 riga; dalla 46 alla 57
PAG 129 dalla 1 alla 50 riga
PAG 130 dalla 1 alla 10 riga; dalla 15 alla 17; dalla 31 alla 50
PAG 131 dalla 1 alla 11 riga
PAG 132 dalla 1 alla 18 riga
PAG 133 dalla 1 alla 29 riga
PAG 135 dalla 8 alla 9 riga
PAG 140 dalla 1 alla 14 riga
PAG 141 dalla 50 alla 51 riga
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 30 -

PAG 142 dalla 2 alla 3 alla 9 riga







CAPITOLO 3

PAG 169 dalla 1 alla 20 riga; dalla 24 alla 52
PAG 170 dalla 16 alla 26 riga
PAG 172 dalla 1 alla 5 riga
PAG 173 dalla 12 alla 14 riga
PAG 174 dalla 1 alla 15 riga
PAG 175 dalla 1 alla 4 riga; dalla 11 14 riga
PAG 177 dalla 8 alla 10 riga; dalla 11 alla 12
PAG 178 dalla 1 alla 8 riga
PAG 180 dalla 1 alla 6 riga
PAG 181 alla 2 alla 9 riga
PAG 185 dalla 1 alla 4 e la 6 riga
PAG 186 dalla 7 alla 16 riga
PAG 189 dalla 1 alla 2; dalla 4 alla 5
PAG 190 dalla 1 alla 44 riga
PAG 191 dalla 1 alla 40 riga
PAG 192 dalla 1 alla 27 riga
PAG 193 dalla 1 alla 10 riga
PAG 195 dalla 3 alla 10 riga; dalla 12 alla 14

CAPITOLO 4

PAG 196 34 RIGA

CAPITOLO 5

PAG 202 dalla 9 alla 12 riga; 15
PAG 203 dalla 1 alla 20 riga; dalla 25 alla 29

CAPITOLO 6

PAG 204 dalla 4 alla 7 riga; dalla 13 alla 16; dalla 20 alla 22; dalla 37 alla
44
PAG 205 dalla 1 alla 46 riga
PAG 206 dalla 1 alla 51 riga
PAG 207 dalla 1 alla 36 riga
PAG 208 dalla 1 alla 42 riga
PAG 209 dalla 1 alla 36 riga
PAG 210 dalla 1 alla 3; dalla 4 alla 8
PAG 211 dalla 1 alla 48 riga
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 31 -

PAG 212 dalla 1 alla 41 riga
PAG 213 dalla 1 alla 46 riga
PAG 214 dalla 1 alla 42 riga
PAG 215 dalla 1 alla 39 riga
PAG 216 dalla 1 alla 53 riga
PAG 217 dalla 1 alla 17 riga; dalla 19 alla 42
PAG 218 dalla 1 alla 10; 16; 17; dalla 20 alla 26; dalla 28 alla 36

CAPITOLO 7

PAG 219 dalla 1 alla 17 riga; dalla 20 alla 25
PAG 220 dalla 5 alla 15 riga; dalla 21 alla 26
PAG 232 dalla 19 alla 45 riga
PAG 233 dalla 1 alla 6 riga


CAPITOLO 8

PAG 234 dalla 3 alla 4 riga; dalla 15 alla 16; dalla 20 alla 21; dalla 26 alla
40; dalla 43 alla 44

CAPITOLO 9

PAG 235 dalla 1 alla 29 riga

CAPITOLO 10

PAG 236 dalla 1 alla 8 riga

CAPITOLO 11

PAG 237 dalla 1 alla 59 riga

GLOSSARIO

PAG 238 dalla 1 alla 61 riga
PAG 239 dalla 1 alla 5 riga












acc. Gi acomo Ci ri nci one - 32 -

























Numero delle righe COPIATE dalle altre 28 fonti (+PIANO
VENETO) e INCOLLATE nel PIANO SICILIA


1. FONTE DEL COPIATO: Piano regionale di tutela e risanamento
dellatmosfera della Regione Veneto
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 1.975

2. FONTE DEL COPIATO: http://www.globalgeografia.com.pdf
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 7

3. FONTE DEL COPIATO: Programma Pluriennale regionale attuativo
regolamento CEE 2080/92
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 75

4. FONTE DEL COPIATO: Il turismo in Sicilia 200-2001 pag 312
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 21

5. FONTE DEL COPIATO:
http://www.sinanet.apat.it/it/sinanet/progetti/pri_clc2000/ilprogetto-i-
clc2000-in_italia/metodologia/iv_livello_clc
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 33 -

N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 10

6. FONTE DEL COPIATO: Agenda 21, Relazione sullo stato dellambiente,
Citt di Palermo
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 61

7. FONTE DEL COPIATO
www.provincia.torino.it/ambiente/inquinamento/aria/qualita/parametri/b_z
olfo
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 28

8. FONTE DEL COPIATO
www.provincia.torino.it/ambiente/inquinamento/aria/qualita/parametri/b_
azoto
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 8

9. FONTE DEL COPIATO Dipartimento Chimica Universit Palermo
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 56

10. FONTE DEL COPIATO AMIA, Il rilevamento dellinquinamento acustico
ed atmosferico nel Comune di Palermo, Agosto 1997-Dicembre 1998
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 65

11. FONTE DEL COPIATO AMIA, 3
a
Relazione
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 4

12. FONTE DEL COPIATO AMIA, 4
a
Relazione
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia

13. FONTE DEL COPIATO AMIA, 5
a
Relazione
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 75

14. FONTE DEL COPIATO . Drago "Carta climatica e Atlante climatologico
della Sicilia"
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 318
15. FONTE DEL COPIATO E. Golfieri e G. Silvestri Progetto di residenze
con lutilizzo di sistemi solari passivi e di raffrescamento naturale ad Al-
fonsine (RA), Tesi di Laurea, Universit di Ferrara, 1997-1998
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 34 -

N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 8

16. FONTE DEL COPIATO ENEA 1999
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 40

17. FONTE DEL COPIATO A. Drago I processi di desertificazione e i possi-
bili interventi di mitigazione
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 6

18. FONTE DEL COPIATO Istituto Veneto Tesi di Laurea
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 22

19. FONTE DEL COPIATO http://dirvit1.interfree.it/inqatmos.htm
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 212

20. FONTE DEL COPIATO Piano Provinciale Tutela Qualit aria Provincia
Trento
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 9

21. FONTE DEL COPIATO APAT BIOMONITORAGGIO
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 140

22. FONTE DEL COPIATO Linee guida per la formazione del Piano di risa-
namento ambientale e rilancio economico del Comprensorio del Mela,
2005
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 76

23. FONTE DEL COPIATO ARPA Laboratorio mobile, Comune di Milazzo,
2005-2006
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 121

24. FONTE DEL COPIATO ANNUARIO ARPA 2004
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 186

25. FONTE DEL COPIATO ANNUARIO ARPA 2005
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 35 -

N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 248

26. FONTE DEL COPIATO ANNUARIO ARPA 2006
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 264

27. FONTE DEL COPIATO D:M. 261/2002
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 14

28. FONTE DEL COPIATO 158-168 Genchi Cammarata
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 34

29. FONTE DEL COPIATO Assessorato Turismo, Comunicazioni e Trasporti
Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilit, Piano Direttore, 2002
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 34


TOTALI RIGHE PRESE-COPIATE DALLE 28 FONTI E INCOLLATE SUL
PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA QUALITA
DELLARIA AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIA
2206+2.167 N
4373


T O T A L I
Totale delle righe dellINTERO Piano Sicilia
4.882
Righe COMPLESSIVE DELLE 28 FONTI riproposte (INCOL-
LATE)
nel Piano Sicilia
4.373
Incidenza percentuale
89,57%


COPIATO NON SOLO DAL PIANO VENETO ma..: FONTI DEL
COPIATO E INCOLLATO SUL PIANO SICILIA

CAPITOLO 1 fonti del copiato sul Piano Sicilia
Global Geografia
PAG 15 dalla 1 alla 5 riga
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 36 -

Programma Pluriennale
PAG 15 dalla 5 alla 9 riga;
Turismo in Sicilia pag 312
PAG 16 dalla 1 alla 13 riga;
Programma Pluriennale
PAG 17 dalla 4 alla 15 riga;
SINANET
PAG 18 dalla 1 alla 13 riga
Relazione sullo stato dellambiente Agenda 21 pag 26-27 e 113-117
PAG 20 dalla 1 alla 12 riga
PAG 21 dalla 1 alla 21 riga
PAG 22 dalla 1 alla 25 riga
Programma Pluriennale
PAG 23 dalla 1 alla 23;


CAPITOLO 2 fonti del copiato sul Piano Sicilia
Annuario ARPA 2005 PAG 2.2 e 2.6
PAG 30 dalla 8 alla 25 riga; dalla 37 alla 49 riga;
Annuario ARPA 2004 PAG 2.26 -2.30
PAG 31 dalla 26 alla 34 riga; dalla 21 alla 25 riga;
PAG 32 dalla 3 alla 5 riga;
Prov Torino AZOTO
PAG 35 dalla 16 alla 24 riga
Prov Torino ZOLFO
PAG 35 dalla 5 alla 15 riga
Annuario ARPA 2004 PAG 2.14 -2.25, 2.8-2.13,2.36-2.40
PAG 35 dalla 1 alla 4 riga, 16, dalla 25 alla 37 riga,
PAG 36 dalla 1 alla 18 riga,
PAG 38 dalla 1 alla 13 riga, dalla 15 alla 30 riga, dalla 32 alla 37 riga,
PAG 39 dalla 1 alla 38 riga,
PAG 41 dalla 1 alla 7 riga,
PAG 42 dalla 1 alla 14 riga, dalla 17 alla 27 riga,
PAG 46 dalla 11 alla 12 riga,
PAG 47 dalla 1 alla 17 riga
Annuario ARPA 2005 PAG 2.7
PAG 49 dalla 30 alla 34 riga
Annuario ARPA 2006 PAG 2.6 e 2.28
PAG 49 dalla 41 alla 42 riga
PAG 50 dalla 1 alla 9 riga
PAG 50 dalla 10 alla 24 riga
PAG 51 dalla 1 alla 2 riga
PAG 52 dalla 1 alla 49 riga
PAG 53 dalla 1 alla 15 riga
Annuario ARPA 2004 PAG 2.42
PAG 70 TABELLA
Annuario ARPA 2005 PAG 2.18 e 2.19
PAG 71 dalla 24 alla 26 riga
PAG 72 dalla 1 alla 8 riga
AMIA Palermo relazione 97/98 pag 44-47
PAG 81 dalla 5 alla 29 riga
PAG 81 dalla 38 alla 99 riga
PAG 81 dalla 5 alla 29 riga
PAG 82 dalla 1 alla 4 riga
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 37 -

PAG 82 dalla 7 alla 8 riga
PAG 83 dalla 1 alla 7 riga
PAG 83 dalla 8 alla 9 riga
PAG 83 dalla 11 alla 12 riga
PAG 83 dalla 13 alla 159 riga
AMIA Palermo III relazione pag 278-284
PAG 84-86 TABELE
Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 103-106 109-112
PAG 93 dalla 1 alla 31 riga,
PAG 93 dalla 32 alla 40 riga
Universit Ferrara tesi laurea lAMBIENTE NATURALE capitolo 2
PAG 96 dalla 10 alla 15 riga
Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 103-106 109-112
PAG 99 dalla 7 alla 11 riga, dalla 1 alla 21 riga
Programma Pluriennale
PAG 99 dalla 1 alla 6 riga, dalla 11 alla 26 riga
Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 106 112-113
PAG 101 dalla 7 alla 10 riga
PAG 103 dalla 1 alla 4 riga,

ENEA 1999
PAG 105 dalla 5 alla 40 riga
Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 106 112-113
PAG 106 dalla 1 alla 3 riga,
PAG 106 dalla 4 alla 17 riga,
I Processi di desertificazione e i possibili rimedi pag 1
PAG 109 dalla 1 alla 5 riga,
Carta Climatica a atlante della Sicilia pag 106 112-113
PAG 110 dalla 1 alla 7 riga,
PAG 110 dalla 8 alla 24 riga
Istituto Veneto pag 20-21
PAG 111 dalla 14 alla 25 riga
PAG 112 dalla 1 alla 3 riga
Piano Provinciale Tutela Aria Provincia Trento pag 38
PAG 114 dalla 15 alla 17 riga, dalla 25 alla 27 riga;
Annuario Arpa 2006 pag 2.29 2.31-2.32
PAG 115 dalla 1 alla 29 riga
Annuario Arpa 2006 pag 2.31-2.32
PAG 118 dalla 1 alla 8 riga
Annuario Arpa 2005 pag 2.23-2.24
PAG 124 dalla 34 alla 46 riga
DIRVIT
PAG 126 dalla 16 alla 20 riga; dalla 23 alla 25 riga; dalla 36 alla 37 riga;
dalla 41 alla 44 riga; dalla 47 alla 51 riga;
PAG 127 dalla 1 alla 2 riga; dalla 18 alla 35 riga; dalla 40 alla 47 riga;
dalla 48 alla 52 riga;
PAG 128 dalla 1 alla 17 riga; dalla 24 alla 31 riga; dalla 32 alla 46 riga;
PAG 129 dalla 1 alla 19 riga;
PAG 130 dalla 11 alla 14 riga;
Annuario Arpa 2006 pag 2.25-2.39
PAG 133 dalla 32 alla 45 riga;
PAG 134 dalla 9 alla 22 riga;
PAG 136 dalla 1 alla 17 riga; dalla 24 alla 26 riga
PAG 137 dalla 1 alla 19 riga;
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 38 -

PAG 138 dalla 1 alla 22 riga;
PAG 139 dalla 1 alla 18 riga;
AMIA V relazione pag 276-284
PAG 138 E PAG 139 TABELLE
APAT Biomonitoraggio 2005
PAG 140 dalla 15 alla 34 riga,
Linee Guida Comprensorio del Mela 2005 pag 69-70
PAG 140 dalla 35 alla 36 riga,
PAG 141 dalla 1 alla 24 riga,
ARPA Laboratorio Mobile Milazzo pag 14, 22-24,32-42
PAG 151 dalla 8 alla 11 riga,
PAG 152 dalla 1 alla 32 riga,
PAG 153 dalla 1 alla 40 riga,
PAG 154 dalla 1 alla 11 riga,
AMIA III IV V Relazione
PAG 157 dalla 17 alla 29 riga,
AMIA III Relazione
PAG 157 TABELLA



CAPITOLO 3 fonti del copiato sul Piano Sicilia
Annuario ARPA 2005 PAG 2.25 e 2.26
PAG 157 dalla 17 alla 29 riga,
AMIA Acidit Piogge acide pag 32
PAG 157 dalla 14 alla 23 riga,
AMIA V Relazione pag 276
PAG 157 dalla 17 alla 29 riga,
GENCHI-CAMMARATA
PAG 158 dalla 1 alla 46 riga,
PAG 159 dalla 1 alla 24 riga,
Annuario ARPA 2005 PAG 2.25 e 2.26
PAG 170 dalla 1 alla 12 riga,
PAG 171 dalla 1 alla 12 riga,
AMIA V Relazione pag 276
PAG 172 TABELLE
Annuario ARPA 2005 PAG 2.33-2.34
PAG 173 dalla 6 alla 10 riga,
PAG 173 dalla 1 alla 3 riga,
PAG 173 dalla 7 alla 18 riga,
AMIA V Relazione pag 283-284
PAG 174 e pag 175 TABELLE
Annuario ARPA 2004 PAG 2.58 -2.69
PAG 173 e pag 173 TABELLE
Annuario ARPA 2005 PAG 2.29 e 2.30
PAG 175 dalla 5 alla 10 riga, dalla 15 alla 25 riga;
Annuario ARPA 2004 PAG 2.64
PAG 176 TABELLE
AMIA V Relazione pag 281
PAG 176 TABELLE
Annuario ARPA 2005 PAG 2.31-2.32
PAG 177 dalla 1 alla 7 riga, dalla 11 alla 16 riga,
PAG 178 TABELLE
Annuario ARPA 2004 PAG 2.67
acc. Gi acomo Ci ri nci one - 39 -

PAG 178 TABELLE
AMIA V Relazione pag 279-280
PAG 179 TABELLE
AMIA V Relazione pag 279-280
PAG 180 TABELLE
Annuario ARPA 2005 PAG 2.27
PAG 181 dalla 10 alla 16 riga; dalla 18 alla 25 riga;
PAG 182 dalla 1 alla 6 riga;
Annuario ARPA 2004 PAG 2.64
PAG 182 TABELLE
AMIA V Relazione pag 276-278 e 284
PAG 182 TABELLE
Annuario ARPA 2005 PAG 2.35
PAG 186 dalla 17 alla 33 riga;
Annuario ARPA 2004 PAG 2.72
PAG 187 TABELLE
AMIA V Relazione pag 281-283
PAG 187 TABELLE
Annuario ARPA 2004 PAG 2..44-2.46
PAG 201 dalla 1 alla 17 riga;
PAG 202 dalla 1 alla 8 riga;


CAPITOLO 4 fonti del copiato sul Piano Sicilia
Linee Guida Comprensorio del Mela 2005 pag 196
PAG 196 dalla 1 alla 20 riga
DM 261/2002
PAG 196 dalla 21 alla 34 riga
Normativa
PAG 196 dalla 35 alla 47 riga
PAG 197 dalla 1 alla 60 riga


CAPITOLO 5 fonti del copiato sul Piano Sicilia
Annuario ARPA 2004 PAG 2..44-2.46
PAG 201 dalla 1 alla 17 riga
PAG 202 dalla 1 alla 8 riga

CAPITOLO 7 fonti del copiato sul Piano Sicilia
Piano Direttore Assessorato Turismo e Trasporti Sicilia pag 4-6
PAG 233 dalla 7 alla 27 riga

CAPITOLO BIBBLIOGRAFIA fonti del copiato sul Piano Sici-
lia
Bibliografia Annuario ARPA pag 2.37-2.39
PAG 240 dalla 1 alla 59 riga
PAG 241 dalla 1 alla 21 riga



acc. Gi acomo Ci ri nci one - 40 -



Tribunale di Palermo
I
A
Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.

Ing. Fabio DAgostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825
fax 091.7486750 PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it







Allegato 7
Ricevute della trasmissione della relazione finale
alle parti a mezzo PEC

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