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Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011

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La ditta Rossi una parte importante della nostra storia locale. Il fondatore
dell'azienda Lazzaro ROSSI che inizia l'attivit di fabbro nel 1940 e diventa
l'artigiano pi considerato e valente dei dintorni di Riccione. Il progressivo inserimento
dei figli Galiano e Oscar nell'azienda aggiunge ingegno e intuizione; oggi affidata a
loro la direzione dellazienda. Negli anni 1960 la bottega prende il nome di "Officina
meccanica LAZZARO ROSSI & figlio", e nel 1974 diventa la Oleodinamica Rossi
Riccione. Progetta e produce attrezzature montate su autoveicoli di piccole e medie
dimensioni per la raccolta, trasporto e compattazione dei rifiuti urbani, e nel 1992
diventa lattuale ROSSI-OLEODINAMICA S.r.l. Lazienda vanta numerosi brevetti
capofila degli attuali sistemi di raccolta, tra cui il costipatore R 108 montato su veicoli
conducibili con patente B, il compattatore KR 2000 montato su veicoli conducibili con
patente C, il volta cassonetti verticalizzato ed il cestello ricavato dal volta cassonetti
per la raccolta porta/porta. Tutta la produzione viene effettuata in base alle normative
CE; le attrezzature ROSSI sono presenti anche sui mercati esteri.






Vogliamo esprimere un particolare ringraziamento alla Ditta Rossi che ci ha
incoraggiato e sostenuto.




















































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Sede Sociale e amministrativa Via Portogallo 2 - 47922 Rimini (RN)
Telefono 0541 743339
fax 0541 747195
P. IVA 02442830408
Iscrizione Albo Societ Cooperative NA113344
E-mail cooperativa@laformica.rimini.it
Sito Web www.laformica.rimini.it



Presidente dott. Pietro Borghini presidente@laformica.rimini.it
Vice-
Presidente
dott. Emiliano Violante emilianoviolante@laformica.rimini.it
Responsabile
del controllo
gestione
dott. Andrea Balena andrea.balena@laformica.rimini.it
Direttore Ermes Battistini direttore@laformica.rimini.it
Responsabile
del Sistema
Integrato
Qualit -
Sicurezza -
Ambiente
dott.ssa Chiara Maglio maglio.chiara@laformica.rimini.it
Responsabile
degli
inserimenti
lavorativi
dott. Nicola Pastore nicola.pastore@laformica.rimini.it


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(i c.cnivno (i c.cnivno (i c.cnivno (i c.cnivno
La Formica una cooperativa sociale di tipo B che opera nel territorio di Rimini da 15 anni.
Abbiamo come obiettivo linserimento nel lavoro delle persone in difficolt: riteniamo che il lavoro
sia lo strumento con cui tutte le persone possano conquistare autonomia, dignit e rispetto di s.
Un lavoro onesto un diritto di ogni persona: in particolare chi soffre situazioni di disagio pu
ricostruirsi una vita proprio attraverso il lavoro. Alcuni operatori hanno trovato nella Formica
unoccasione e poi sono rientrati nel mondo del profit; molti altri sono con noi da tempo e
formano la squadra che porta avanti la cooperativa.
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Nel tempo ci siamo trasformati da piccola cooperativa a impresa sociale senza perdere di vista il
nostro obiettivo; siamo rimasti sul mercato con le nostre forze grazie alla nostra professionalit e
competenza. Per noi il mercato un luogo di produzione di ricchezza, di rispetto della salute e
dell'ambiente, di sviluppo dell'economia sociale. Riteniamo giusto operare nel mercato in
osservanza delle leggi, secondo il principio di giustizia e di utilit per tutti i soci e per la
collettivit. Vogliamo diffondere una modalit di fare impresa in cui crediamo: dove il profitto sia
realmente solo uno strumento, e i benefici dellattivit siano equamente ripartiti.
1. Abbiamo imparato ad essere efficienti:
Generiamo ricchezza economica: I ricavi sono maggiori dei costi e i nostri bilanci sono positivi;
abbiamo sviluppato lefficienza dei servizi e dellorganizzazione.
2. Abbiamo imparato ad essere efficaci:
Leggiamo le esigenze del nostro territorio, prestiamo molta attenzione alle persone in difficolt
e cerchiamo nuove occasioni di inserimento lavorativo. Gli inserimenti di persone appartenenti
alle categorie protette sono sempre aumentati nel corso degli anni.
3. Produciamo equit sociale:
Il segno distintivo di una cooperativa il principio di solidariet: in ogni relazione o transazione
tra soggetti economici ci sono i rapporti umani, e per noi sono al primo posto. Oggi il benessere
di un popolo non pi misurato solo dal PIL, ma anche da altri parametri che tengono conto
della reale condizione di vita delle persone. Siamo attenti al clima interno: sollecitiamo il senso
di appartenenza e condividiamo con i nostri operatori il significato e il valore di lavorare in una
cooperativa sociale. Diamo stabilit: aumentare i contratti a tempo indeterminato per noi un
obiettivo prioritario. Lequit si vede dalla forbice di stipendio fra chi ha ruoli di dirigenza e chi
opera nel lavoro
In sintesi il nostro lavoro ha un grande valore aggiunto:
Produciamo coesione sociale
Aiutiamo le persone a tornare produttive e indipendenti: possono cos uscire dalla sacca
dellassistenzialismo e riconquistare il ruolo di cittadini attivi.
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I fondatori della Formica sono 6 ragazzi e 3 ragazze: tre laureati, tre operatori sociali, un
impiegato, una giornalista e una studentessa. I sei ragazzi hanno in comune lesperienza del
servizio civile svolto in Caritas, che ha lasciato in loro unimpronta profonda: vogliono
impegnarsi con spirito di servizio in unattivit che aiuti realmente chi ha bisogno. Scelgono
di puntare sul lavoro come strumento per linclusione sociale, e decidono di mettersi insieme
per dare un corpo al loro progetto. La cooperativa nasce cos il 1marzo del 1996.
I soci fondatori allinizio non vedono la cooperativa solo come occasione di lavoro per se
stessi: nei primi anni il consiglio di amministrazione formato da alcuni di loro che lavorano
in altri campi, e cos rester per molto tempo.
La prima attivit che la cooperativa mette in campo la raccolta di carta e cartone nel centro
storico di Rimini: un piccolo appalto di AMIA della durata di 6 mesi, che d lavoro a due
persone per 4 ore per 5 giorni a settimana. Con altri piccoli lavoretti si chiude il 1anno in
attivo: la cooperativa ha dato lavoro a rotazione a 11 persone, e la durata del periodo
lavorativo stata in media di 85 giorni. Fin dallinizio viene inserita una persona delle
categorie protette, che ancora oggi lavora con noi.

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Che ne stato dei soci fondatori? Dei nove di partenza, sei sono ancora soci; il Presidente
ancora Pietro Borghini ed diventato lavoratore dipendente part-time. ! lunico dei fondatori
che lavora oggi nella cooperativa; gli altri hanno preso altre strade, ma lo spirito che li
animava ancora presente nelle attivit che svolgono.
Il 1 Marzo 2011 ci siamo ritrovati per festeggiare insieme.





Stefano

Pietro Monica

Andrea B.





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Marina, Roberta ed io siamo state socie fondatrici, perch credevamo nei valori della
solidariet. Nei primi anni, ero ancora studentessa, ho dato la mia disponibilit e sono
entrata nel Consiglio di Amministrazione. Mi ricordo lentusiasmo con cui cercavamo
nuovi lavori: allinizio mi sembravano pi interessanti i lavori sul piano educativo, e
infatti la mia prima esperienza fu insieme con altre due ragazze in un centro estivo per
ragazzi disabili. In seguito ci siamo resi conto che quella non era la strada adatta agli
scopi che ci eravamo proposti. Poi ho lasciato quellimpegno lavorativo, mi sono
sposata e laureata.
Oggi lavoro in uno studio legale e anche qui vengo in contatto con i problemi delle
persone: nel mio piccolo cerco oggi come allora di essere coerente con i valori in cui
credo. E quando la cooperativa chiama .rispondo sempre con entusiasmo!
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Dagli anni successivi di questa piccola cooperativa emerge una ricchezza di idee e di
iniziative. ! un crogiuolo di proposte e progetti per nuovi lavori, che i soci cercano in campi
diversi. Si coglie dai documenti di allora come ci fossero due anime: una cercava opportunit
lavorative in campi con un discreto livello di professionalit (lavori per universitari, ipotesi di
rilevare una serigrafia, ecc.); laltra cercava opportunit in lavori in cui richiesta una bassa
professionalit e dove pi facile linserimento di persone in difficolt. Questultima strada si
riveler la pi produttiva: quelle attivit sono ancora oggi la base solida della cooperativa.

















Molte persone sono passate in cooperativa, chi per lunghi periodi, chi per tempi molto brevi;
per anche chi non rimasto con noi ha avuto modo di esprimere le sue potenzialit e
realizzare il suo desiderio di fare qualcosa per i meno fortunati. ! un merito della
cooperativa aver cercato di dare spazio alle potenzialit di ciascuno: alcuni progetti sono
stati impostati e realizzati grazie alla professionalit di qualcuno, e qualche volta si sono
chiusi quando non era pi possibile gestirli. I nostri lavori sono iniziati in modo molto
semplice: di fronte a una proposta ci siamo sempre dimostrati disponibili e pronti a imparare;
se il committente era soddisfatto ne guadagnavamo la fiducia e nuove commesse. Il nostro
obiettivo allora come oggi era creare opportunit lavorative: attivit che abbiamo svolto e
svolgiamo tuttora con la massima professionalit senza ipotizzare guadagni particolari,
mirando a uno stipendio dignitoso per tutti i nostri lavoratori.
Tico v..onv Tico v..onv Tico v..onv Tico v..onv
I primi anni di vita in cooperativa li ricordo un po complicati. Il pensiero di non
disperdere il patrimonio di idee e di energie accumulato dalla nostra esperienza di
obiettori ci aveva fatto sentire uniti nella fondazione, e avevamo consapevolezza che la
mancanza di lavoro una delle cause della povert; ma la realt era molto complessa.
Forse avevamo fatto un peccato di presunzione: eravamo passati da un gruppo
informale a una struttura organizzata con responsabilit diverse per ciascuno; era
difficile da accettare la presenza di un vertice che prendeva le decisioni, e si discuteva
su tutto spesso in modo sterile. A quel tempo mi era difficile accettare che dopo tanto
lavoro e sacrificio ogni 3 anni i soci possono mandarti a casa; oggi invece mi sembra
naturale, sicuramente frutto della maturit. A chi mi chiede come formare una
cooperativa, oggi dopo quindici anni, posso dire che ci vuole iniziativa e pazienza. Sono
importanti i compagni di viaggio: nel governo di una struttura necessario che il gruppo
eletto abbia la fiducia della base e coesione al suo interno
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915.325
1.194.208
1.663.357
1.871.561
2.155.013
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
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La raccolta dei rifiuti mantiene pulita e bella la nostra citt, e richiede la collaborazione attiva
e responsabile di ogni cittadino. Una buona raccolta si fa differenziando con cura i materiali,
in modo che possano essere riutilizzati o termovalorizzati senza danneggiare la salute n il
territorio. Noi raccogliamo carta, plastica, vetro e rifiuto indifferenziato nel centro storico di
Rimini; svuotiamo i cassonetti stradali e svolgiamo un servizio personalizzato in giorni
prestabiliti per le attivit commerciali in tutto il comune di Rimini. Tutto ci che raccogliamo,
insieme con il rifiuto multi materiale da selezionare, viene trasportato ai centri di raccolta
che lo inviano nei siti specializzati per la selezione e il recupero.
Per questo servizio abbiamo la certificazione della qualit dal 2003.




La raccolta nel centro storico di Rimini
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Riteniamo il nostro lavoro molto importante: rappresentiamo lanello finale nella catena degli
interventi necessari per mantenere il
nostro territorio pulito e in equilibrio
con lambiente.
Siamo le persone che vengono
continuamente a contatto con i
cittadini: facciamo da tramite con gli
organi competenti, ascoltiamo le loro
esigenze, e se possiamo le
risolviamo. Formiamo i nostri
operatori in modo che contribuiscano
a diffondere fra i cittadini la cultura di
uno sviluppo in armonia con il
rispetto dellambiente.
Garantiamo sempre il nostro
servizio, e in occasioni particolari,
come scioperi o eventi atmosferici
pesanti, assicuriamo la presenza di
un servizio minimo essenziale.


La raccolta differenziata ha rappresentato fin dallinizio la nostra attivit principale, e ancora
oggi in questo settore che impegniamo il maggior numero di ore e di operatori. La prima
convenzione fra la nostra
piccola cooperativa e lAMIA
venne firmata il 12 Giugno
1996; il lavoro continuato
nel tempo, allargandosi nel
99 alla raccolta del vetro e
dellorganico. Le nostre
raccolte coprono gran parte
della citt: oggi le zone
servite sono 42 in bassa
stagione e 60 in estate.

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La raccolta della carta

La raccolta della plastica




La raccolta del vetro

Si lavorato con serenit fino al Giugno del 2005: i nostri operatori raccoglievano i rifiuti
guidando i mezzi di Hera, che ci pagava le ore effettivamente impiegate.
Nel 2005 per viene proposto alla cooperativa di comperare i mezzi occorrenti per effettuare
il servizio in proprio. Linvestimento richiesto molto elevato: ce la faremo? 50 famiglie
dipendono dal nostro lavoro! Si decide di stringere i denti e accettare la sfida: vengono
comperati i primi 9 camion, attrezzati per la raccolta dei rifiuti dalla ditta Rossi Oleodinamica.
Non siamo pi pagati a ore ma a corpo, e poi per ogni cassonetto effettivamente svuotato.
! un passaggio duro, e ci richiede un grande sforzo: vogliamo rimanere cooperativa sociale,
ma dobbiamo imparare a comportarci come una impresa che sa offrire al committente un
servizio di qualit ad un costo conveniente. Dobbiamo cambiare mentalit, ed difficile per
tutti entrare in questa nuova ottica: significa lavorare tenendo sempre docchio la produttivit
ed essere molto attenti alle spese. Da questo momento in poi la patente diventata un
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Ermes racconta:
Fu un momento davvero difficile: bisognava
entrare nella logica della produttivit, dove
ciascuno ha i suoi compiti e deve svolgerli
con competenza. Questa strada non era
compresa da tutti e condivisa, anche se in
realt era lunica per sopravvivere.
Quel cambiamento fu per certi aspetti
doloroso: la confidenza di un tempo spar e
ancora si sente un distacco fra operatori e staff dirigente. Grazie a quella svolta per i
posti di lavoro e gli stipendi sono stati al sicuro e non stato licenziato nessuno. Oggi
possiamo dire che il merito di avere indicato la via stato dei dirigenti, ma la vera
battaglia lhanno combattuta e vinta gli operatori che hanno accettato di lavorare in una
logica molto pi faticosa e hanno sopportato sulle loro spalle il peso del cambiamento.
requisito indispensabile per il lavoro che ci viene affidato: alcuni di noi non hanno patente,
ma troviamo anche per loro unoccupazione allinterno. Se pure con molta fatica da parte
degli operatori e grazie ad una organizzazione sempre pi puntuale vengono mantenuti i
posti di lavoro, e gradualmente aumentano i
contratti a tempo indeterminato; i servizi vengono
riconfermati e aumentano ogni anno.
Il numero degli operatori progressivamente
aumentato.
Nel 1996 erano impiegate nella raccolta 2
persone; al 31 Dicembre 2010 sono occupati
stabilmente 47 operatori di cui 22 svantaggiati.
Nel periodo estivo il settore registra un
incremento del 40% circa.






















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Nel 2008 il consorzio CSR, che riunisce la Formica e le altre cooperative del territorio, si
unisce in Associazione Temporanea dImpresa con Formula e CICLAT e vince il bando di
Hera che aggiudica per 3 anni il lavoro delligiene ambientale.
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Oggi, 1 marzo 2011, siamo in gara per il
rinnovo dellappalto di Hera del biennio
2011-2013.












































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Halit ci racconta la sua esperienza




Sergio ricorda..
Lavoro in cooperativa dal maggio 2006 Trovare questo lavoro per me
stata una vera salvezza perch avevo in corso una procedura penale
in attesa di sentenza, e in una situazione come quella avere un lavoro
fisso davvero unimpresa difficile. Sono inserito nel settore della
Raccolta Differenziata, ma in questi anni ho sperimentato anche le
altre mansioni della cooperativa lavorando in quasi tutti i settori. Sono diventato preposto,
cio con un corso specifico ho acquisito delle competenze sulla sicurezza per le quali, nei
limiti della gerarchia aziendale, posso sovrintendere delle attivit lavorative e garantire
lattuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei
lavoratori. Dopo questi anni sento di aver conquistato la fiducia dei responsabili in quanto
spesso mi vengono affidate anche mansioni importanti. La mia storia particolare: dopo
circa un anno di lavoro mi arrivata la sentenza e sono dovuto tornare in carcere. A quel
punto credevo di aver perso tutto quello che ero riuscito a costruire, invece grazie al
dialogo fra il mio avvocato e la cooperativa che forniva dichiarazioni positive su di me
sono riuscito ad ottenere laffidamento al lavoro; al rientro mi stato ridato il posto di
lavoro senza neanche la perdita del livello di anzianit.
Le voci degli operatori

Sono in Italia dal 1997, e sono stato assunto in Formica il 4 maggio
del 2007. Ho lavorato sempre nel settore della raccolta differenziata,
e in questi anni mi sono potuto specializzare davvero: ho imparato tutti
i giri di raccolta; oltre al mio giro della carta commerciale e del CAAR
mi capita spesso di sostituire i miei colleghi in altri tipi di raccolte. Mi
trovo bene con tutti: per quanto riguarda i colleghi e i responsabili io apprezzo la loro
disponibilit, e loro sanno che possono sempre contare su di me. Organizzare il lavoro
per tante persone non cos facile, e comunque quando ho avuto bisogno di stare
vicino alla mia famiglia ho sempre avuto una risposta positiva. La mia esperienza
molto positiva: non avevo mai lavorato in unazienda che si pone anche delle finalit
etiche come lobiettivo di inserire le persone svantaggiate. Ho capito questa cosa solo
dopo essere stato assunto e mi ha fatto molto piacere; so bene cosa vuol dire avere in
famiglia una persona con handicap perch ho una figlia che ha delle difficolt e oltre al
lavoro mi occupo molto di lei. Devo dire che questo mi ha dato ancora pi motivazioni
ed entusiasmo per lavorare al meglio e rendermi disponibile in tutto. per questi motivi
che ho chiesto di diventare socio nel febbraio 2009.
























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I nostri mezzi sono parte fondamentale del nostro lavoro e quindi ne abbiamo particolare
cura. Siamo aiutati in questo dai nostri fornitori storici

Per il noleggio dei mezzi durante la stagione estiva

GIEFFE S.r.l. nasce nel 2007 dalla volont di alcuni Soci che operavano da anni nel
mercato Ecologico Ambientale: si occupa della produzione, assistenza, manutenzione e
noleggio di automezzi. Oggi grazie agli investimenti, alle innovazioni tecnologiche e a nuove
professionalit specializzata nellofferta di servizi legati al mercato dellAmbiente.
GIEFFE S.r.l. in particolare offre una vasta gamma di servizi per gli automezzi addetti alla
Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani, alla pulizia delle strade e alla pulizia degli ambienti adibiti a
lavorazioni industriali; da GIEFFE S.r.l. si trovano in vendita e a noleggio automezzi delle
migliori marche nazionali ed estere, completi di allestimento oleodinamico specifico per il
sollevamento e la movimentazione dei cassonetti per la raccolta differenziata; sono
disponibili molti modelli di macchine industriali che vengono proposti come usato garantito.
Seriet, cortesia e qualit del servizio assicurano la soddisfazione del cliente.



Per le riparazioni

E & O - ERCOLES & OTTAVIANI srl
Lazienda viene fondata nel 1971 da Francesco Ercoles e Walter
Ottaviani come officina meccanica di riparazione; la svolta avviene
nel 1985, quando i fondatori affidano l'azienda ad una nuova societ
che manterr il nome ERCOLES & OTTAVIANI. Dall'attivit di
riparazione di impiantistica oleodinamica e carpenteria meccanica la
ditta si specializzata nell'allestimento di veicoli industriali, commerciali e speciali. Oggi
opera specialmente nel settore del montaggio e assistenza agli impianti oleodinamici;
esegue riparazioni e revisioni sui compattatori ecologici. E&O un'azienda leader nel
proprio settore, che offre un servizio di qualit con l'impiego della tecnologia pi aggiornata e
pu soddisfare pienamente le esigenze di una vasta clientela.

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Loredana ricorda:
lesperienza di San Vito stata particolarmente significativa per me
come persona e come donna: da giovane ho fatto linsegnante, ma
ho lasciato la scuola perch il mio progetto di vita era andare in
Africa; ho dovuto rinunciare quando molti paesi dopo i cambiamenti
di regime hanno chiuso le frontiere ai volontari. In seguito mi sono
dedicata alla famiglia e ho fatto volontariato per tanti anni. Quando
mi fu proposto questo impegno a San Vito tutto cambiato: rientrare nel mondo del
lavoro a 47 anni per una donna quasi eccezionale, e per me stata unavventura
meravigliosa. Ho lavorato con tanta passione e mi sono messa alla prova in molti modi,
anche con la gestione di persone difficili. Posso fare un bilancio veramente positivo,
perch davvero ho ricevuto pi di quello che ho dato. Nei primi anni la nostra gestione
ere ancora familiare, ma quando nel 2003 siamo entrati nel sistema qualit abbiamo
cominciato a comportarci come una piccola azienda. Ci siamo sentiti per lungo tempo
come il biglietto da visita della Formica, perch molte persone hanno conosciuto la
cooperativa arrivando da noi; il nostro capannone era diventato un punto di incontro, e
ancora oggi dopo che abbiamo chiuso riceviamo i ringraziamenti della persone che
abbiamo aiutato.
1 ^vv::ino vi 1 ^vv::ino vi 1 ^vv::ino vi 1 ^vv::ino vi /) (1IO /) (1IO /) (1IO /) (1IO
E uno dei progetti che ha accompagnato per pi tempo la vita della cooperativa: stato
attivo dal 15 Gennaio1997 al 31 Dicembre 2009. Come nato? La Caritas aveva sempre
gestito la raccolta di indumenti, mobili e oggetti usati grazie allopera dei volontari, e
utilizzava come deposito un magazzino ricavato dal vecchio cinema della parrocchia di San
Vito. Nel 1996 ci si rese conto che laumento della raccolta rendeva problematica una
gestione del magazzino affidata solo ai volontari; insieme con la Caritas si decise di
trasformare questa attivit in occasione lavorativa che poteva costituire un ambito protetto
per inserire persone svantaggiate. La prima convenzione fu firmata il 15 gennaio 1997:
comprendeva lapertura e chiusura del magazzino per 6 giorni a settimana per un totale di 20
ore, la sistemazione di mobili e indumenti, e la raccolta di somme a favore della Caritas.



















Liniziativa ebbe subito un grande successo, soprattutto grazie alla professionalit e alla
grande umanit della nostra socia Loredana, che seppe promuovere la generosit di chi
donava e andare incontro a chi non poteva risolvere le sue necessit nei normali circuiti di
mercato. La nostra socia riusc a organizzare la gestione del magazzino in modo razionale,
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assicurando un flusso regolare di offerte da parte di chi utilizzava questa possibilit; in
questo modo sono state impegnate stabilmente in questo settore 3 persone di cui una
appartenente alle categorie protette.
Lesperienza si chiusa il 31 Dicembre 2009: la Loredana andata in pensione e i due
lavoratori oggi sono impegnati in altre attivit.
















22.053
17.396
18.545
17.891
16.507
17.588
16.026
17.620
17.307
15.589
16.644
17.424
14.882
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
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Alcune iniziative sono state particolarmente significative per la cooperativa: tra queste spicca
un progetto che ha avuto per alcuni anni un notevole sviluppo:
v v..ov vci v v..ov vci v v..ov vci v v..ov vci invvncni. invvncni. invvncni. invvncni.
In Italia il recupero di indumenti usati e accessori di abbigliamento coinvolge migliaia di
lavoratori e genera importanti volumi di affari. In base al Decreto Ronchi del 1997 questo tipo
di materiale definito rifiuto, e pu essere utilizzato come indumento solo dopo trattamento
presso un Centro di Selezione ed Igienizzazione autorizzato; la severit delle norme impone
un assetto organizzativo di tipo imprenditoriale. Limmaginario comune ritiene che gli abiti
usati e gli accessori di abbigliamento, di cui un cittadino si disfa consegnandoli a
unorganizzazione sociale ritenuta affidabile, vengano semplicemente donati a persone in
condizione di indigenza o mandati alle missioni. In realt gli abiti usati raccolti dalle
organizzazioni sociali vengono solo in parte donati a persone bisognose, perch i quantitativi
raccolti sono di gran lunga superiori alle necessit; una parte viene venduta, e la Caritas
utilizza i proventi per sostenere in varie forme le persone in difficolt.
La cooperativa fin dallinizio della sua costituzione ha visto in questa attivit la possibilit di
inserimento lavorativo per persone in condizioni di svantaggio sociale; verso la fine del 1997
ha dichiarato la sua disponibilit per la raccolta di indumenti usati mediante i cassonetti
distribuiti sul territorio della provincia di Rimini, e il 1 Marzo 1998 iniziata la convenzione
fra AMIA, Caritas e La Formica che dura tuttoggi. Il servizio fu certificato nella qualit nel
2003. Fu proprio in questa
attivit che la Formica fece il suo
primo investimento: il 9 febbraio
1998 comper un camioncino
che ancora in uso. ! il numero
1 del nostro parco automezzi.

Nel 2002 venne proposto alla
cooperativa di aderire al progetto
La filiera etica dellindumento
usato, che prevedeva 3 fasi:
1fase della filiera: raccolta degli indumenti
2fase della filiera: operazioni di selezione, igienizzazione, e imballaggio.
3fase della filiera: vendita degli indumenti messi in perfette condizioni di recupero sia
nel negozio che spediti nei diversi mercati nazionali ed internazionali.
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Sabrina ci racconta
Proprio con il Progetto della Filiera ha inizio la mia avventura nella
Formica. Avevo presentato domanda diverso tempo prima, ma non
credevo che sarei stata contattata: la mia condizione di disabile non
mi permetteva di svolgere lavori come la raccolta differenziata, di cui
sapevo si occupava principalmente la cooperativa. Al colloquio mi
venne proposto di iniziare con poche ore settimanali nel magazzino
degli indumenti. Ho fatto un breve periodo di affiancamento a S. Vito a fianco della
Loredana, che mi spieg come si scelgono gli indumenti usati da rimettere in
commercio, ma soprattutto mi fece conoscere lentusiasmo di un progetto grande come
quello della cooperativa! Ho assorbito ogni parola, ogni sospiro, ogni lacrima di gioia e
di dolore da chi ha fondato questa realt. La cooperativa non una realt perfetta, ma
seria ed impegnata. Il senso di responsabilit verso il prossimo non si misura solo con
unofferta o con lo stipendio a fine mese, ma costruendo insieme, giorno dopo giorno, al
fianco di chi ha bisogno di unaltra possibilit: la possibilit di ripartire da zero o quasi,
come me. La mia malattia mi ha piegato: non potevo pi permettermi di lavorare come e
dove volevo, ma solo dove qualcuno mi avrebbe dato la possibilit di esprimere le mie
capacit. Iniziare come operaia generica in un magazzino di stracci usati dopo che
avevo lavorato come responsabile in alberghi riminesi a 4 stelle poteva anche
infastidirmi, ma non stato cos; la Formica mi ha dato modo di vedere le cose
diversamente e di poter crescere ancora. Dal magazzino sono passata a fare la
commessa nel punto vendita: la mia esperienza servita anche l, ma soprattutto per
me stato un modo per ripensare al senso delle cose, alle persone con le quali venivo
in contatto; persone bisognose o solo curiose, persone che esprimevano entusiasmo
per il progetto, e persone che storcevano il naso. A nessuno veniva in mente che dietro
a tutto c sempre una realt ben diversa da quella che si vede, e che la medaglia ha
sempre due facce.
Un vestito, solo perch vecchio o rotto o passato di moda, non inutile: pu riprendere
valore! Una persona, solo perch disabile, brutta o ha fatto brutte esperienze, non
senza speranza, e pu riprendere dignit di s!
Ora faccio parte del CDA della Formica e sono presidente di unAssociazione di
volontariato di Rimini da 8 anni, ma sopra ogni cosa sono socia-lavoratice della
Cooperativa La Formica dal 2 Agosto 2003 e ne vado molto fiera.




































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Ermes dice: Ho un ricordo triste di questo progetto: ne ero il responsabile e ci
eravamo impegnati tutti al massimo. Ancora oggi penso che poteva essere una grande
occasione per molte persone in difficolt.
E invece .ci siamo incrociati con persone molto lontane dai nostri ideali!

La Formica ader al progetto che ebbe la sua attivazione nel 2003.
Venne realizzato, con un grosso investimento, un Centro di Selezione ed igienizzazione a
Rimini in Via Norvegia 9. Inizialmente furono impiegati 3 dipendenti di cui 1 svantaggiato.
Per la vendita nei mercati nazionali ed internazionali loperazione abito qui prevedeva
esportazioni mirate nei paesi in via di
sviluppo, da realizzare tramite il consorzio
Ideambiente.
Per la vendita a livello locale ci fu lapertura
del negozio Nuovodinuovo: una parte
degli indumenti recuperati (quelli ancora di moda, in ottime condizioni) vennero venduti a
peso. Furono impegnati 2 dipendenti di cui 1 svantaggiato part-time. In questo modo si volle
chiudere lintero ciclo di recupero e riutilizzo dellindumento usato. Il progetto ebbe importanti
riconoscimenti per le sue ambiziose finalit ambientali e sociali, come:
Il primo Premio annuale, edizione 2003, per la Vetrina delle Buone Pratiche di Sviluppo
Sostenibile.
Il Concorso era organizzato
dallOsservatorio Provinciale
Sviluppo Sostenibile della
provincia di Rimini; il premio
consisteva in pubblicit
gratuita a livello regionale e
nazionale con laggiunta di
un contributo economico;



Un contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini;
Nel 2004 il progetto che prevedeva la vendita degli indumenti tramite il Consorzio Idea-
ambiente si rivela non realizzabile per la grave situazione finanziaria del consorzio stesso: la
cooperativa recedeva dal consorzio l11 Marzo dello stesso anno.





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Per far continuare il progetto si trov un altro acquirente, che ancora oggi compera da noi il
sacchetto vergine. Il negozio nel 2004 prese il nome di Guardaroba della Formica e
continu la sua attivit fino al Maggio 2006.
Nel complesso stata unesperienza
significativa: molte persone sono state
impegnate in questa attivit, e nella
cittadinanza si era creato un clima di
simpatia e solidariet.


Cosa rimane oggi di questo progetto? La
raccolta indumenti continua in convenzione con
Hera e la Caritas: i nostri cassonetti gialli con il
simbolo Caritas sono sempre pieni grazie alla
generosit dei riminesi, e i proventi della Formica danno lavoro a 3 persone di cui una
appartiene alle categorie protette; il 10% dellincasso viene dato direttamente alla Caritas.















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Nel grafico si nota dal 2006 un andamento costante con un incremento del fatturato nel 2010
97.732
106.253
94.031
78.312
64.408
75.305
90.345
81.847
79.654
57.061
56.872 56.872
57.980
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Ivvvo in , vc .vnicc 1nvvncni Ivvvo in , vc .vnicc 1nvvncni Ivvvo in , vc .vnicc 1nvvncni Ivvvo in , vc .vnicc 1nvvncni



Per il servizio di raccolta indumenti abbiamo instaurato rapporti di lavoro con la Ditta
Tesmapri
La ditta inizia la sua attivit a Prato nel 1980
occupandosi della commercializzazione e valorizzazione di scarpe e indumenti usati; i soci
fondatori avevano gi iniziato dal 1975 la collaborazione con diverse Caritas diocesane in
Italia. In base alla qualit e quantit del materiale raccolto, viene riconosciuto un contributo
alla Caritas, che si impegna a destinarlo ai propri progetti di solidariet. TESMAPRI ha
firmato da diversi anni con le Caritas diocesane contratti etici che garantiscono il rispetto
delle normative in Italia e allestero per limpiego della mano dopera ed escludono
tassativamente, in particolare nei paesi terzi, limpiego di personale minore. La MISSION
aziendale centrata sulleducare al recupero di materiali che altrimenti andrebbero distrutti e
permetterne una valorizzazione, producendo cosi opportunit di lavoro; si pensi solo che
nelle Cooperative il personale attualmente impiegato nello svuotamento dei cassonetti
supera le 150 unit: la gran parte sono persone con difficolt di inserimento nel mondo del
lavoro. Il servizio di svuotamento dei cassonetti garantito nelle diverse citt da Cooperative
Sociali Onlus di tipo B che hanno come finalit linserimento di persone con svantaggi fisici o
sociali. Grazie a questa raccolta differenziata si sottrae alla discarica una grande quantit di
rifiuti trasformandoli cos in risorse; inoltre si contribuisce alla riduzione dei costi della
raccolta dei rifiuti solidi urbani e si collabora concretamente alla salvaguardia ambientale.

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Domenico spiega
La certificazione di qualit stata molto utile: ci ha permesso di
sviluppare questo settore e di ottenere tante gratificazioni;
abbiamo ricevuto spesso i ringraziamenti per la sensibilit che
dimostriamo. Un contributo decisivo lo d lorganizzazione del
lavoro gestita da Octavian; la collaborazione di tutti i colleghi
importante: con il loro sostegno possiamo svolgere il nostro
servizio con puntualit e professionalit. fondamentale essere
sempre preparati e aggiornati sul lavoro che si deve svolgere!
v c.ionc vci .inici v c.ionc vci .inici v c.ionc vci .inici v c.ionc vci .inici
E uno dei settori pi delicati e difficili: questo lavoro richiede una grande sensibilit verso le
persone con cui si viene a contatto per condividere il dolore della morte. Gli operatori sono
scelti con attenzione fra coloro che si offrono volontariamente e vengono formati in modo
adeguato; in ogni momento devono essere consapevoli che Il Cimitero un luogo di rispetto
per tutti ed sacro per le persone religiose..
21.009
78.977
76.297
74.593
76.782
73.185
66.888
73.524
81.748
138.077
133.132
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Ivvvo in , vc .vnicc (inici Ivvvo in , vc .vnicc (inici Ivvvo in , vc .vnicc (inici Ivvvo in , vc .vnicc (inici

Facciamo funerali, tumulazioni, inumazioni, esumazioni, estumulazioni; gestiamo questo
servizio nei cimiteri di Morciano, Coriano, e nei cimiteri del forese di Rimini; dal 2011
svolgiamo questo servizio anche nei Cimiteri di Santarcangelo e SantAngelo in Lzzola.
La gestione dei cimiteri stata certificata nella qualit dal 2003.











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! un settore che si sta sviluppando e consolidando: oggi impiega in modo stabile 3 persone.

























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c Tvi:ic c Tvi:ic c Tvi:ic c Tvi:ic
! un lavoro che richiede professionalit, qualit e riservatezza; si svolge in strutture private,
pubbliche, o in strutture sociali come case protette, condomini e asili.
Ci siamo impegnati in questo settore fin dal 2001 con piccole commesse, scegliendo e
formando i nostri operatori con molta attenzione. Inizialmente le ore lavorate erano poche,
poi sono aumentate sensibilmente a partire dal 2009, quando abbiamo ottenuto la
certificazione della qualit; il cantiere ha avuto un notevole sviluppo, e oggi vi sono impiegate
quattro persone.







657
4.017
8.987
2.730
1.990
455
2.117
2.720
31.912
110.989
100.991
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Ivvvo in , vc .vnicc Tvi:ic Ivvvo in , vc .vnicc Tvi:ic Ivvvo in , vc .vnicc Tvi:ic Ivvvo in , vc .vnicc Tvi:ic

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c v{{i..ioni {vnci c vi.ivic c v{{i..ioni {vnci c vi.ivic c v{{i..ioni {vnci c vi.ivic c v{{i..ioni {vnci c vi.ivic
E un lavoro che richiede abilit e precisione. Abbiamo ottenuto la prima commessa per
laffissione dei manifesti funebri nel Comune di Rimini nellAprile del 2001; il lavoro continua
ancora oggi con circa 60 manifesti funebri al giorno, e richiede la disponibilit di un operatore
anche nei giorni festivi. Grazie alla certificazione di qualit ricevuta nel 2003, abbiamo
ottenuto nel 2004 lappalto per laffissione dei manifesti pubblicitari: questo ci ha permesso di
impiegare in modo stabile 5 persone di cui 3 svantaggiate.
Affiggiamo circa 900 manifesti al giorno per conto del Comune di Rimini, al quale fanno
richiesta le varie attivit che vogliono pubblicizzare i loro prodotti.





















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Non rileviamo variazioni significative in questo settore: c qualche picco nei periodi elettorali
e nel periodo estivo, per spettacoli o manifestazioni; dal 2005 rimangono sostanzialmente
stabili le persone impegnate e le ore lavorate.

! 20.147
29.772
31.608
31.695
34.024 34.845
35.010
32.269
32.893
32.239
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Ivvvo in , vcc /{{i..ioni Ivnci Ivvvo in , vcc /{{i..ioni Ivnci Ivvvo in , vcc /{{i..ioni Ivnci Ivvvo in , vcc /{{i..ioni Ivnci





103.483
157.727
161.781
148.429
156.385
151.361
144.731
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Ivvvo in , vcc /{{i..ioni Tvi.ivic






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Nicola P. ci racconta
Nel 2008 ero senza lavoro e mi hanno detto che la cooperativa
assumeva anche persone avanti negli anni. Mi hanno offerto un
lavoro a tempo determinato, che si trasformato a tempo
indeterminato nel dicembre 2008. E cos allet di 57 anni mi
sono rimboccato le maniche per ricominciare una nuova
esperienza lavorativa. Ho cominciato con le affissioni
pubblicitarie e le faccio tuttora, ma in questi anni ho avuto modo di impegnarmi anche
in altri lavori. Ho lavorato con ogni tipo di persone: la differenza non c fra
svantaggiati e non svantaggiati, ma fra chi ha voglia di lavorare e chi non ce lha!
Credo che lesempio migliore che si possa dare per chi deve insegnare un lavoro sia
quello di fare quel lavoro con passione credendo in ci che fa. Avevo lavorato 30 anni
praticamente da solo e questa nuova condizione per me stata davvero
unesperienza importante. Il lavoro faticoso ma questa una fatica che non pesa.
Ho potuto sperimentare la condivisione di valori ed ideali, una cosa che nelle
esperienze di lavoro che avevo fatto non avevo mai provato. Mi sento parte di un
gruppo che non solo lavora per svolgere bene dei servizi, ma attraverso quei servizi
vuole raggiungere anche quel valore aggiunto dellinserimento sociale; questa cosa
molto appagante, come un secondo stipendio. Il lavoro a tempo indeterminato mi
era gi stato dato ma io ho chiesto di diventare socio proprio perch sentivo la
cooperativa gi un pochino mia. Mi piace anche pensare che molto bello dare una
seconda possibilit a chi ha avuto delle sfortune, e mi piace contribuire con il mio
lavoro a questa buona causa.
Le voci degli operatori



































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Marco S. ricorda
Ho cominciato a lavorare alla Formica nel 2000 con un contratto a
tempo determinato, poi sono passato di ruolo nel marzo 2001.
Avevo gestito un Bar per 33 anni, e in quel periodo mi sono trovato a
dover cambiare mestiere per via delle mie condizioni di salute.
Dopo aver subito loperazione al cuore per i miei 4 bypass mi sono
rimboccato le maniche e allet di 47 ho ricominciato con un nuovo
lavoro. Sono stato inserito in quasi tutti i settori e adesso lavoro nelle affissioni funebri:
sono uno dei lavoratori pi anziani in cooperativa e mi hanno affidato questo settore, che
gestisco con una certa autonomia.
E un lavoro molto particolare: bisogna essere sempre disponibili, affiggere con una
tempistica immediata e spostarsi, a volte anche facendo molti chilometri per attaccare
solo uno o due manifesti. Nonostante le difficolt sono riuscito a trovare il modo di gestire
al meglio gli orari e garantire il servizio. Dopo pochi mesi dalla mia assunzione a tempo
indeterminato ho chiesto di diventare socio perch ho sentito sin da subito di condividere
queste finalit. Posso dire che loccasione che mi stata data ha contato davvero tanto:
trovarsi senza lavoro a 47 anni con dei problemi non una cosa facile da affrontare.
Normalmente le aziende chiudono le porte davanti a chi ha dei problemi: per questo che
ho apprezzato molto lo scopo sociale della Formica che offre una seconda possibilit a
chi ha bisogno, ed per questo che sono contento di esserne socio; sono qui dal 2001 e
dovrei andare in pensione tra poco.
In questi anni ho visto la trasformazione di questa cooperativa che si trovata a passare
da una gestione familiare ad una pi efficiente e formale: ho potuto vedere levoluzione
che abbiamo avuto nellampliamento di tutte le attivit e la crescita che ci ha consolidato.
Per questo motivo sento di dover ringraziare tutte le persone che si sono impegnate nella
gestione e alla guida della cooperativa: credo che abbiano dato in questi anni un grande
segno di capacit, di impegno e lungimiranza.



























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v v v v ^vnvcn ^vnvcn ^vnvcn ^vnvcn:ionc vcv cnvci.v .ci.vc :ionc vcv cnvci.v .ci.vc :ionc vcv cnvci.v .ci.vc :ionc vcv cnvci.v .ci.vc
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c ^vni{c.v:ioni c ^vni{c.v:ioni c ^vni{c.v:ioni c ^vni{c.v:ioni
Abbiamo avuto il primo incarico in questo settore il 1 Maggio del 2000; un piccolo lavoro,
nato come risposta immediata ad una esigenza del cliente, si trasformato nellanno
successivo in un contratto che impiega tuttora in modo stabile 4 persone, quasi tutte
appartenenti alle categorie protette; nel 2009 abbiamo ottenuto per questo servizio la
certificazione della Qualit.
La Formica in grado di soddisfare una domanda
crescente per quantit di ore e qualit di esecuzione.
Questi operatori mantengono le strade in sicurezza
chiudendo le buche con asfalto a freddo o a caldo;
assicurano la sistemazione dei pali e la manutenzione
della segnaletica stradale verticale, realizzano la
pavimentazione dei parchi pubblici, e danno supporto
alla viabilit transennando le strade per le partite di
calcio, i concerti e gli eventi sportivi. Il numero di ore
lavorate aumentato negli anni, ed cresciuto il
numero degli operatori formati per questa mansione.
Attualmente svolgiamo questo servizio per i Comuni
di Rimini e di Riccione.




















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45.871
99.947
99.915
81.915
80.573
84.225
166.255
155.563
187.629
193.029
218.547
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Ivvvo in , vci .vnici ^vnvcn:ionc .vvc Ivvvo in , vci .vnici ^vnvcn:ionc .vvc Ivvvo in , vci .vnici ^vnvcn:ionc .vvc Ivvvo in , vci .vnici ^vnvcn:ionc .vvc
cnvci.v c ^vni{c.v:ioni cnvci.v c ^vni{c.v:ioni cnvci.v c ^vni{c.v:ioni cnvci.v c ^vni{c.v:ioni





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Dino ci racconta
Sono entrato in cooperativa il 5 maggio del 2007 ed ho
cominciato nel settore della raccolta differenziata, poi nel settore
delle affissioni pubblicitarie; attualmente sono nella segnaletica
stradale in collaborazione con il mio amico e collega Marco.
Credo di aver raggiunto davvero un ottimo equilibrio di lavoro:
lavoriamo tutti i giorni serenamente e credo anche con buoni
risultati: ci basta una semplice occhiata per capire al volo le necessit o le urgenze che
riscontriamo su di un cantiere. Da quando sono entrato in cooperativa ho imparato
davvero tante cose, che non riguardano solo lo svolgimento del lavoro. Ad esempio
per quanto riguarda la sicurezza in questi anni ho imparato che importante seguire le
regole e usare con puntualit tutti i DPI messi a disposizione. Ho imparato a
conoscere bene gli obiettivi della cooperativa: il mio stesso inserimento lavorativo
stato realizzato partendo da una condizione di svantaggio legato ad un disagio ed ad
una invalidit. Gi in condizioni normali molto difficile trovare lavoro: se hai anche
uno svantaggio diventa quasi impossibile. Come socio penso che questo aspetto
sociale della cooperativa sia molto importante, non solo per me stesso perch mi
riconferma il lavoro che svolgo, ma anche perch altre persone possano avere la mia
stessa possibilit di riscatto da un momento di difficolt: solo se la cooperativa si
allarga pu fare delle nuove assunzioni. Voglio anche ringraziare tutta la cooperativa
perch in questo momento di particolare difficolt che sto attraversando (assistenza
alla mia mamma invalida) ha dimostrato grande comprensione e solidariet
venendomi incontro e agevolandomi in diversi modi
Le voci degli operatori

































































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Per i nostri mezzi abbiamo instaurato rapporti di fiducia con due ditte: ci assistono
per il noleggio estivo la ditta B.&G Ecolyne e per le riparazioni la Carrozzeria
Romagna


B.&G. Ecolyne opera nel settore delligiene ambientale attraverso la commercializzazione di
attrezzature e prodotti per
lambiente. Dopo accurate ricerche
effettuate direttamente con
aziende specializzate nella
raccolta e smaltimento di rifiuti, la
filosofia della B&G di essere in
grado di soddisfare tutte le
esigenze dei clienti e guadagnarne
la fiducia con il tempo e
lesperienza. B.&G. Ecolyne ha
creato partnership con aziende
leader nel settore dellecologia e con professionisti in grado di fornire servizi qualificati di
consulenza, progettazione e fornitura.



La Carrozzeria Romagna nasce nel 1976 e si trova a Spadarolo di Rimini. Ha accumulato
una grande esperienza e
professionalit nei vari settori
della carrozzeria, ha un centro
assistenza gomme e fornisce una
valida assistenza meccanica ed
elettronica.
in grado di offrire Auto
sostitutiva, Soccorso Stradale e
Assistenza Legale.






Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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Lettera inviataci dal Dirigente dellAusl di Rimini:
Oggetto: intervento di risanamento dei locali siti in Rimini via Calandra,8 .
Con riferimento a quanto indicato in oggetto, siamo a segnalarvi la preziosa
collaborazione dei vostri incaricati Signora Gjoni Vera, Signor Barone Mario e Signora
Tkachuk Marya.In particolare, Vera e Mario hanno nelloccasione dimostrato sensibilit,
cortesia nei confronti dei residenti e disponibilit a lavorare in condizioni ambientali
sfavorevoli, nelle quali non sempre per le esperienze fatte dallo scrivente, gli operatori
riescono ad adattarsi.
Con i ringraziamenti del caso, si coglie loccasione per porgere distinti saluti.
Firmato: Il Dirigente Medico Dott. Giovanni Bagli
(vnici .vi (vnici .vi (vnici .vi (vnici .vi
Il nostro impegno prioritario sempre stato la ricerca di nuovi lavori e ci siamo messi alla
prova in molte occasioni: non sempre queste attivit si sono trasformate in cantieri stabili, ma
ancora oggi ci comportiamo con la stessa logica.
Attualmente ci occupiamo per mandato del Comune di sgomberare e pulire appartamenti di
persone non autosufficienti; facciamo operazioni di facchinaggio, servizi di trasloco,
sgombero della neve ai caselli autostradali ecc. Il numero delle ore impiegate varia secondo
le commesse; sono cantieri che cerchiamo di far crescere.
371
1.887
17.573
5.618
29.360
8.015
68.560
54.611
20.318
131.637
62.391
34.183
55.118
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Ivvvo in , vci (vnici (vi Ivvvo in , vci (vnici (vi Ivvvo in , vci (vnici (vi Ivvvo in , vci (vnici (vi

Spesso affrontiamo lavori delicati vicino a persone in difficolt o per malattia o per et
avanzata, e grazie alla professionalit e alla sensibilit dei nostri operatori riceviamo attestati
di stima e ringraziamento.











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Emiliano racconta:
Sono socio dal 1996. Il mio lavoro di impiegato nel Comune di
Rimini, ma ho sempre seguito con passione la vita della Coope-
rativa rivestendo anche ruoli di responsabilit: vice-presidente,
responsabile della qualit, della comunicazione ecc.
Negli anni 2001-2002 inizi lespansione della Formica; e il tempo
per lo studio di nuovi progetti di lavoro era pochissimo. Quando mi fu chiesto di creare
unarea dedicata a nuove prospettive di lavoro per persone svantaggiate ho accettato con
entusiasmo. Nacque cos l'Ufficio Progetti- Area Sviluppo. Le funzioni nel corso degli
anni si ampliarono, ma gli obiettivi fondamentali sono rimasti costanti:
Creare progetti per nuovi inserimenti.
Ricercare finanziamenti agevolati per il sostegno economico delle nostre attivit.
Curare i rapporti con gli enti pubblici e i privati.
Toc Toc Toc Toci ii i
Elaborare progetti con lobiettivo di creare occasioni di lavoro sempre stato al centro delle
attivit della cooperativa: tutti si sono sentiti coinvolti e ciascuno ha cercato di esprimere in
questo campo professionalit e creativit. Ancora oggi riteniamo che sia fondamentale la
capacit di leggere il mercato e le esigenze che esprime elaborando risposte innovative.
Nel 2002 venne istituito il primo gruppo di lavoro per sviluppare nuovi progetti.















I nostri progetti hanno interessato campi spesso diversi: non sempre sono andati in porto,
ma la nostra fiducia rimasta incrollabile. Siamo sostenuti dalla certezza che creare
opportunit di lavoro una filosofia vincente.

Per lagricoltura e non solo
Il Consorzio Agrario una struttura cooperativa
operante nel mondo agricolo da oltre un secolo.
leader nella commercializzazione in settori storici
quali cereali, concimi, agrofarmaci, carburanti e
lubrificanti agricoli. Oggi partner affidabile in molti settori innovativi quali l'impiantistica
ortofrutticola, l'irrigazione, le plastiche, l'enologia, il giardinaggio, le energie alternative. Ma la
peculiarit la fornitura di servizi altamente qualificati sotto forma di assistenza tecnica nel
mondo agricolo e oggi anche extra-agricolo, con uno staff di tecnici diplomati e agronomi
laureati ai quali possibile chiedere una consulenza gratuita specifica."
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1 1 1 1 Toci .cvi Toci .cvi Toci .cvi Toci .cvi

Possiamo dire che la cooperativa ha sempre avuto unanima verde: a partire dal presidente
Borghini molti soci e collaboratori condividono una forte sensibilit ambientale.
Lessersi impegnati in unattivit come la raccolta differenziata indice della centralit che ha
per noi il rispetto della natura; nella nostra storia molti progetti hanno avuto al centro attivit
agricole, anche se nessuno di questi ha raggiunto grande rilevanza economica.
Negli anni 96/99 un gruppo di soci cerc di avviare una coltivazione che permettesse
limpiego di persone svantaggiate. Nel 1998 si prov a prendere in gestione un uliveto, ma il
primo vero tentativo fu nel 2000: fu firmata una convenzione con il Comune di Saludecio per
la coltivazione di piante officinali e la realizzazione di un laboratorio per la produzione
artigianale di Limoncello.























1 vo vi 1niivno v..onv:
Avevo imparato a fare il limoncello per offrirlo agli amici:
Emiliano lo ha fatto assaggiare a Pietro, ed nata subito
lidea di impegnare la cooperativa in questa direzione.
Abbiamo lavorato in tanti: il babbo di Andrea Belosi ha
trovato i limoni non trattati che venivano dalla Calabria, io
ho cercato lattrezzatura occorrente e le bottiglie particolari
qualcun altro ha pensato alle etichette, alle fascette del
Monopolio e ad ottenere tutte le autorizzazioni previste
dalla legge. Chiedemmo al Comune di Saludecio un locale
in affitto, e ci proposero subito il vecchio macello appena
ristrutturato che non sapevano come utilizzare.
Si fa il limoncello seguendo una ricetta antica: alcool puro, acqua, zucchero, e
naturalmente la scorza di limoni ancora abbastanza verdi; un lavoro semplice, ma ogni
produttore ha i suoi segreti. Le ragazze hanno sbucciato la scorza, che poi abbiamo
lasciato macerare nellalcool; a parte si fa lo sciroppo con acqua e zucchero, e quando il
momento si uniscono gli ingredienti; poi si filtra bene e si riempiono le bottiglie.
Abbiamo confezionato cos 700 bottiglie con la nostra etichetta, e una parte stata
venduta allo stand dell800 Festival, una parte stata venduta a diversi acquirenti. In quei
momenti ho apprezzato il lucido ottimismo di Pietro e la sua intelligenza manageriale:
sempre pronto a cogliere una nuova occasione, e capace di chiudere con serenit
unesperienza che si rivelata superiore alle nostre forze.
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ll progetto era ambizioso: prevedeva nel tempo la possibilit di occupare nel laboratorio
anche persone con gravi disabilit; questa iniziativa suscit grande entusiasmo in tutti i soci,
anche in quelli non
lavoratori che collabo-
rarono gratuitamente.
Sempre nellambito del
progetto ci fu la
partecipazione della
cooperativa all800
Festival con la
gestione di uno stand
gastronomico e di uno
stand di vendita del
nostro Limoncello.

La cooperativa era veramente intenzionata a portare avanti il progetto, ma difficolt
burocratiche con lamministrazione comunale di Saludecio ci costrinsero a chiudere il
progetto alla fine dellanno. Di questa esperienza rimasto in tutti un ricordo molto bello, per
il coinvolgimento personale e la simpatica collaborazione con tutti gli abitanti di Saludecio.















Lidea non fu del tutto abbandonata, ma rimase congelata in attesa di tempi pi favorevoli.
Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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Andrea B. ce ne parla
Noi riconosciamo valore e dignit al lavoratore e alla sua opera, e consideriamo
necessario luso rispettoso e responsabile della natura: da qui trae ispirazione ideale il
progetto agricolo. Riteniamo che lagricoltura debba essere sostenibile: questo richiede di
ripensare lagricoltura e la sua filiera in una nuova dimensione ambientale e sociale.
Il settore agricolo ha problematiche molto complesse; alcune risposte possibili, seppur
parziali, potrebbero essere:
riportare produzione e consumo a livello locale specie per il fresco, e riaprire un
rapporto stretto fra citt e campagna;
coinvolgere il consumatore scegliendo la strada della trasparenza, e rendere evidente
la qualit e limpatto socio/ambientale della propria attivit;
coinvolgere la cittadinanza anche attraverso percorsi culturali da costruire.
Il PROGETTO nella sua fase iniziale si compone di quattro attori fondamentali:
Lagricoltore: la persona con esperienza di coltivazione e di gestione del fondo
agricolo, e funger da guida tecnica. Avr il compito di progettare, sovrintendere e
coordinare la produzione, e di trasmettere le sue competenze a coloro che lo
affiancheranno nellattivit.
Il lavoratore: la persona che affiancher lagricoltore collaborando al progetto per la
sua parte e cercando di apprendere il mestiere.
Il consumatore: lacquirente consapevole dei prodotti, coinvolto nellattivit agricola
perch sar messo a conoscenza di come viene svolta e potr diffonderla con il
passaparola .
Il promotore culturale: una persona che avr il compito di informare i cittadini del
territorio e coinvolgerli nel progetto come soggetti attivi.
La Cooperativa La Formica dallinizio del 2010 ha promosso diversi incontri per verificare
le prime ipotesi di fattibilit, cercando partner con il medesimo movente ideale che
condividano le linee guida del progetto. Nel nostro piccolo proponiamo un modello
agricolo che tenti di dare qualche risposta concreta ai problemi. Ci rendiamo conto che il
settore agricolo particolarmente complesso: il nostro approccio deve unire lumilt di chi
si affaccia in questo ambito alla determinazione di chi vuole contribuire con un piccolo
miglioramento. La riuscita del progetto dipende dal coinvolgimento consapevole e
convinto dei partner; cooperazione e collaborazione saranno le nostre parole dordine.
E forse oggi possiamo dire che stiamo elaborando un nuovo progetto verde
Il progetto agricolo

















































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Toc Toc Toc Toco (vno von Tio o (vno von Tio o (vno von Tio o (vno von Tio

Nellaprile 2007 ci mettemmo alla prova con un altro lavoro: la gestione di un bar Ristorante
allinterno del parco attrezzato chiamato Campo Don Pippo. Molti operatori diedero la loro
disponibilit a completare lorario nel nuovo lavoro, e si vide questa come unoccasione per
inserire persone che non erano in grado di effettuare la RSU.
Ma gestire unattivit che presenta un picco estivo e un incremento di lavoro nel fine
settimana cre un forte impatto
sullorganizzazione complessiva
della cooperativa. Lesperienza
si chiuse alla fine dellanno: le
nostre competenze in campo
erano modeste, e la necessit
prevalente per noi era
concentrare le energie nella
Raccolta Differenziata, che
viveva una fase di forte
cambiamento organizzativo.

Siamo sempre alla ricerca di nuove opportunit di lavoro da offrire alle persone pi fragili che
non possono sostenere i ritmi della raccolta differenziata: per questo esaminiamo
attentamente tutte le proposte, e spesso progettiamo nuove esperienze in rete con le altre
cooperative del territorio.
Toco o{{i.inv Toco o{{i.inv Toco o{{i.inv Toco o{{i.inv
Un nuovo progetto ci stato suggerito da un
nostro storico fornitore; il sig. Rossi, fondatore
e proprietario della Rossi Oleodinamica s.r.l.,
ci propone di mettere in cantiere lapertura di
una nostra officina: un progetto complesso
che speriamo di realizzare nel prossimo futuro.





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Iv (oocvi.v o.ivc v 1nc.v o.ivc
1 1 1 1 c.o.o c.o.o c.o.o c.o.o
La Formica nasce dallentusiasmo dei suoi giovani fondatori, convinti che il lavoro un diritto
di tutte le persone: donne e uomini, italiani e stranieri, normodotati e svantaggiati. Questidea
sempre stata al centro della Formica e lo ancora, ma metterla in pratica e confrontarsi
con la realt non stato facile: chi ha guidato la cooperativa in questi anni ha dovuto armarsi
di sensibilit e insieme di fermezza. Allinizio era prevalente laspetto sociale e ci si poteva
comportare come in una grande famiglia; il numero dei soci lavoratori era piccolo, il lavoro
era pagato ad ore e la richiesta di qualit e di efficienza era contenuta.

Nonostante questo la cooperativa stata sempre attenta allorganizzazione del lavoro e alle
caratteristiche proprie di unimpresa, curando la soddisfazione del committente, i controlli, la
cura dei mezzi e la sicurezza dei lavoratori.
Nel 1997 compaiono il primo mansionario e il primo regolamento interno: lesistenza di
regole chiare e condivise per tutti i lavoratori, unita alla chiarezza dei ruoli di ciascuno e alla
consapevolezza dei controlli sul proprio operato, aiuta a rendere il lavoro sereno e
produttivo. Nel 1998 vengono comperati 3 cellulari e arriva il primo computer; nel 2001
compare il primo programma di gestione Project. Sempre nel 1998 vengono definiti i primi
responsabili dei settori, e si legge chiaramente dai documenti la preoccupazione di
suddividere competenze e responsabilit a seconda delle potenzialit di ciascuno.
Spostamenti e nuove assunzioni di incarico testimoniano la flessibilit di ciascuno e la vitalit
della cooperativa; lo spirito di servizio vince sulle ambizioni personali.
Andrea Belosi racconta
Sono stato socio fondatore e ho lavorato in cooperativa fino al
2006, collaborando anche nella gestione come appartenente al
CDA. Allinizio eravamo una piccola cooperativa che ciascuno
sentiva sua. ll clima era di amicizia e sentivamo di andare tutti
nella stessa direzione: ci sentivamo come un corpo con tante
membra che lavorano in armonia. Poi per sopravvivere alle nuove esigenze di
mercato abbiamo dovuto cambiare tutto.
Sento nostalgia di quel tempo e dei rapporti che si erano creati, sono rimasto
legato alla dimensione del piccolo gruppo. Ritengo che la cooperativa sociale sia
una risorsa unica e alternativa nel mercato del lavoro; oggi sono sempre socio.
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Un forte contributo a mantenere la cooperativa aggiornata sulle innovazioni tecnologiche ci
venuto da due ditte nostri fornitori di servizi informatici


Per i nostri computer e lassistenza informatica

La ditta opera dal 2000 nella Repubblica di
San Marino e nelle province limitrofe: tratta
la vendita di prodotti informatici e offre un
servizio di assistenza e un laboratorio
specializzato per le riparazioni di tutte le
apparecchiature informatiche per ufficio e
casa (computer, monitor, stampanti, fax,
calcolatrici, ecc). Offre consulenza e
assistenza per linformatizzazione aziendale, le reti intranet e le connessioni remote.
Collaborare per servire meglio costituisce il punto di forza della ditta: molte delle
soluzioni proposte scaturiscono dalla stretta collaborazione con i clienti e con altri fornitori
del territorio. Personale tecnico qualificato risolve in tempi brevi con professionalit e
puntualit le problematiche al fine di assicurare il buon funzionamento delle apparecchiature
informatiche. I collaboratori di BZB SISTEMI SRL sono sempre disponibili a consigliare al
meglio il cliente e lo aiutano a risolvere ogni sua esigenza.




Per i nostri software gestionali

Project una software house, nata
nel 1992, dinamica e profes-
sionalmente preparata che offre alle
aziende soluzioni personalizzate.
Da anni stiamo utilizzando con
successo il software gestionale
PROJECT EDILIZIA che ci consente di ottenere il controllo dellazienda in tempo reale. Nel
2010 abbiamo acquistato Il software di archiviazione ottica PROJECT ARCHIVIA, che si
integrato perfettamente con il gestionale PROJECT EDILIZIA gi in uso, facilitando
notevolmente le attivit di ricerca ed inserimento documenti.


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v o.cnvn.c
Il CDA, che deve governare per un triennio, si assume la responsabilit delle decisioni da
prendere; allinterno del CDA stato costituita la Direzione Generale
La Direzione Generale una squadra direttiva dinamica che governa agilmente la
cooperativa. Ha sempre avuto una struttura semplice e snella: le persone che vi hanno
operato stabilmente sono
state prima una, poi due dal
2002 e negli ultimi anni
tre/quattro.
Oggi formata da quattro
persone con ruoli strategici
in confronto continuo tra
loro: Presidente, Vice
Presidente; Responsabile
del controllo di gestione e
Direttore Operativo.
Hanno situazioni lavorative
diverse: solo il direttore
operativo a tempo pieno, le altre persone sono tutte a tempo parziale per loro richiesta.
Molti altri soci collaborano al buon andamento della cooperativa. Un contributo generoso
viene da Claudio M. che mette sempre a disposizione della cooperativa la sua competenza
di Consulente del lavoro.
La direzione generale, i responsabili di settore e i preposti controllano i vari settori e ne
valutano lefficienza.







Ermes, il direttore, ci dice:
Non mi sento mai solo: se ho un problema di lavoro serio, anche se dipende dalla mia
responsabilit, lo avverto come un problema della cooperativa da risolvere insieme con gli
altri responsabili; questo spirito di collaborazione la nostra forza.
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c )o.c cvi
Anche la necessit di un centro direzionale con una sede efficiente dotata di strutture
moderne viene avvertita molto presto. Nei primi anni di vita della cooperativa non era
possibile avere una sede vera: era un lusso.
La prima sede legale fu in via Dario Campana 9: la casa del presidente

La seconda nel 1999 fu in via Tenca: il garage del padre del vicepresidente Andrea B.

Nel 2000 accettammo lofferta della cooperativa Cento Fiori: 2 stanze in Via Portogallo 10

Nel 2003 affittammo la nuova sede in via Norvegia 9: un capannone molto grande,
necessario per il progetto degli indumenti abito qui, che in seguito fu utilizzato come
ricovero dei mezzi.























La sede di Via Norvegia
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Nel 2008 il grande salto: una sede nostra!
Insieme con altre cooperative acquistiamo lo stabile in via Portogallo.




























LA NOSTRA SEDE OGGI



Emiliano racconta
Nel 2005 il Comune di Rimini affid al Consorzio Sociale Romagnolo unarea in via
Portogallo un tempo adibita a campo nomadi, con il progetto di riqualificarla.
Le cooperative Olmo e La Formica bonificarono larea, che oggi utilizzata come
parcheggio dei mezzi delle cooperative; vi stata realizzata anche una struttura a
tenda, punto di partenza e di arrivo dei servizi che le due aziende svolgono. Di fronte a
quellarea cera un immobile industriale in vendita: nel 2007 le cooperative Olmo, La
Formica, New Horizon e Cento Fiori unite in consorzio lo hanno acquistato e
ristrutturato, ed diventato la loro sede comune. Cos nato il polo della cooperazione
sociale sul nostro territorio, intorno al quale ruotano 350 lavoratori appartenenti per il
40% alle categorie protette
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ovni::v:ionc vc v.oo
La cooperativa sempre stata consapevole che per realizzare i nostri obiettivi era
necessario sapersi organizzare in modo razionale.




Ermes ricorda:
Sono entrato in cooperativa nel 1998 e sono diventato subito socio: ero giovanissimo,
avevo poco pi di 20 anni. Avevo fatto lobiettore in Caritas e lavoravo in fabbrica; ho
fatto una prima esperienza di lavoro con la raccolta indumenti a San Vito insieme con
Loredana, che stata una delle persone per me pi importanti. Poi ho interrotto il
rapporto come dipendente perch lavoravo con la mia famiglia, ma ho continuato come
socio a dare la mia collaborazione in diversi ruoli, come responsabile dei mezzi e di
altri progetti. Sono rientrato a tempo pieno nel 2002 e ho provato tutte le mansioni che
si fanno da noi, rivestendo diversi ruoli: operaio, caposquadra, responsabile di settore.
Da diversi anni sono il direttore operativo, ma anche oggi seguendo la logica della
cooperativa quando c unemergenza corro come tutti gli operatori.
Non sono entrato in cooperativa per motivi ideali, ma perch vedevo per me e per la
mia carriera lavorativa una opportunit che in fabbrica non avrei trovato: cercavo la
possibilit di crescere professionalmente. Sono una persona concreta, che abituata a
fare e a fare bene e a mio parere la cooperativa aveva bisogno di quelle capacit
organizzative che penso di avere. Ricordo quando ci fu proposto lappalto delle
affissioni pubblicitarie: mi sembrava impossibile affiggere tanti manifesti in poche ore!
Andai a imparare il lavoro dagli esperti comunali, e oggi per noi questo un ottimo
appalto.
E ricordo quando con il bilancio in rosso decidemmo di comperare i camion per
svolgere la raccolta differenziata: in quel momento abbiamo avuto il coraggio di
rischiare, e anche un pizzico di follia.
Oggi, grazie soprattutto a Pietro, vedo nellaspetto sociale della cooperativa il valore
aggiunto del nostro lavoro, un valore che non vedo nelle normali aziende. Ma so che se
la cooperativa vuol vivere prioritario che sappia essere impresa fino in fondo, con la
massima attenzione ai costi, allefficienza e ai bilanci.

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1 .onoo vi c.ionc
Per offrire una buona qualit del servizio fondamentale pianificare le attivit e tenere i costi
sotto controllo.





















La svolta


Andrea racconta:

Nel corso del 2001 matura allinterno della cooperativa la scelta di gestire internamente la
contabilit generale, che sino a quel momento era affidata alla societ di servizi Corast.
Questa decisione non deriva direttamente da motivazioni di ordine economico, ma dalla
consapevolezza del ruolo essenziale che gioca il sistema contabile in unimpresa che si
sta ingrandendo, di cui diviene sempre pi percepibile la complessit.
Nel corso del 2001, insieme a Pietro, abbiamo visitato altre cooperative che gi gestivano
internamente la contabilit e abbiamo visionato vari programmi software; alla fine
abbiamo optato per lacquisto del programma Arca Contabilit, fornito dalla societ
Project di Santarcangelo, con la quale tuttora collaboriamo.
Dal 1 gennaio 2002 la cooperativa detiene lintera gestione contabile al suo interno, sino
alla redazione del bilancio di esercizio; si avvale della Corast solo per la parte
consulenziale.
Coerentemente alla logica che ci ha guidato a portare allinterno la contabilit abbiamo
proceduto lanno successivo alla costruzione di uno schema di contabilit analitica, che si
andato affinando nel corso degli anni e si rivelato un prezioso strumento di governo.
Lo scopo primario della contabilit analitica quello di fornire in tempo reale informazioni
sullandamento dei vari settori e cantieri (raccolta differenziata, manutenzione strade,
segnaletica, servizi cimiteriali e via discorrendo). Le informazioni, elaborate sia in sede
preventiva che consuntiva, consentono di programmare, gestire e controllare la gestione
dei singoli settori. Questa esigenza andata assumendo maggiore importanza
parallelamente allacquisizione di nuovi servizi, per i quali era necessaria unanalisi
puntuale e un monitoraggio costante dellandamento economico.
Combinare le informazioni fornite in maniera integrata dalla contabilit generale e dalla
contabilit analitica consente di gestire le fasi di programmazione, gestione e controllo
con tempestivit ed efficacia; permette di correggere le inefficienze ed avere la
consapevolezza immediata delle conseguenze economiche, patrimoniali e finanziarie
delle scelte gestionali che si vanno facendo.

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i.cnv incvo Qvviv i.vc::v /nicnc
Lattenzione alla soddisfazione del cliente, la maggior professionalit richiesta agli operatori,
la capacit di comunicare efficacemente allinterno e allesterno ci richiedono un impegno
continuo. Una tappa fondamentale stata la certificazione della qualit: abbiamo iniziato il
percorso nel 2002 e nel 2003 abbiamo ottenuto la certificazione. Lesigenza di applicare il
sistema qualit allinterno della cooperativa nasce per uno spirito di miglioramento, ancor
prima che essere un requisito essenziale per la partecipazione alle gare dappalto.
Al di l dellobiettivo pratico, volevamo essere una vera azienda con il valore aggiunto di una
forte vocazione sociale. Da principio questo ha comportato uno sforzo notevole per tutte le
persone coinvolte: ogni
operatore doveva sentirsi
responsabile in prima
persona del lavoro che gli
era stato assegnato.
Dovevamo far capire a
tutti gli operatori che se-
guire procedure standar-
dizzate e controllare la
corrispondenza tra il loro
operato e i criteri contrat-
tuali non una perdita di
tempo e di energie: una
base sicura che permette
di svolgere bene un lavo-
ro e ne accresce la qua-
lit. Oggi tutti i nostri
settori hanno ottenuto la
certificazione di qualit e
ci garantisce ai nostri
clienti la correttezza del
nostro operare.



Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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Chiara B. ricorda

Sebbene in quegli anni la diffusione in ambito sociale sul nostro
territorio di realt certificate fosse ancora allinizio, la
certificazione di qualit stata voluta fortemente dal Presidente,
che ha colto in quel percorso una occasione preziosa per
migliorare lorganizzazione.
I primi anni sono stati di rodaggio e diversi Responsabili della
Qualit si sono avvicendati. Pian piano la cultura della Qualit si affermata in
Cooperativa: si compreso che lavorare insieme, assegnando responsabilit precise e
rispettando metodi di lavoro standardizzati e stabili era la via giusta: non solo garantiva la
soddisfazione dei committenti, ma consentiva di tenere sotto controllo gli obiettivi di
redditivit e di efficienza assolutamente necessari per dare stabilit alla cooperativa e
continuit ai posti di lavoro. In un mercato sempre pi competitivo, dove il buonismo nei
confronti di realt a forte valenza sociale andato progressivamente scemando, oggi
necessario pi che mai offrire alla committenza servizi sempre in linea con i requisiti,
ricevendo corrispettivi economici sempre pi ridotti. Sono contenta di essere un partner
per la Cooperativa, e ho cercato nel corso di questi anni di contribuire alla crescita e alla
maturazione dellOrganizzazione; le strigliate alla Direzione, quando necessario, non
sono mancate!
Devo dire con soddisfazione che oggi la Cooperativa sostanzialmente autonoma nel
gestire il proprio Sistema Qualit: non solo per lapporto fondamentale della attuale
Responsabile del settore Qualit, ma poich tutti, lavoratori, soci e dirigenza, hanno
compreso che la Qualit il nostro modo di lavorare, sempre e ogni giorno. Questo fa
crescere la Cooperativa in serenit e armonia, perch ognuno sa che la collaborazione di
ogni persona fondamentale.
I servizi della Cooperativa sono a forte impatto sulla Collettivit e sullAmbiente che ci
circonda e si evolvono continuamente: nuove sfide attendono La Formica.
Qualit, Ambiente e Sicurezza sono aspetti gestionali che impattano in modo sostanziale
sullOrganizzazione: la certificazione integrata del sistema di gestione sar il prossimo
traguardo che La Formica non mancher nei prossimi anni.

































Attualmente il nostro sistema di qualit strettamente integrato con la sicurezza.

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La nuova responsabile ci racconta la sua esperienza in cooperativa.


















Il parere degli operatori
Shpetim: Per me lavorare in qualit vuol dire che quando svolgi quel servizio devono esserci dei
risultati positivi: i nostri committenti devono rimanere contenti dei lavori che facciamo e i risultati
devono essere ben visibili, tanto da farci aumentare i lavori e non farceli perdere

Halit: Lavorare con la qualit per me vuol dire prevenire i disservizi e fare in modo che questi non
accadano, e significa inoltre che il nostro committente (Hera, il Comune ecc) rimane contento dei
servizi che svolgiamo. In questo modo siamo noi stessi a garantirci il lavoro.

Nicola: Quando lavoro mi piace che la gente mi faccia i complimenti sul lavoro che faccio; odio fare
un lavoro che non perfetto, e per questo motivo capisco bene cosa si intende per qualit. Se un
lavoro perfetto i nostri committenti sono contenti e posso anche darci altri lavori. La certificazione
dei nostri servizi serve proprio a questo, che un altro possa garantire che ci che facciamo lo
facciamo bene. Avere una procedura scritta delle cose da fare per svolgere quel determinato servizio
oltre tutto serve anche per i nuovi assunti, che possono cos vedere come quel lavoro deve essere
fatto. I controlli che vengono fatti in questo senso servono proprio a capire se ci sono delle criticit e
dove eventualmente bisogna migliorare

Dino: Lavorare in qualit per me vuol dire lavorare bene nel senso che la persona o lazienda
per la quale facciamo quel lavoro, nel mio caso Anthea, rimane contenta di quello che facciamo
e magari ci rinnova il contratto oppure lo espande con altre commesse di lavoro
Chiara M. dice
Lavoro per La Formica dal 1Ottobre 2009, allinizio come tuttofare
in Ufficio e dal 1Gennaio 2010 come Responsabile del Sistema di
Gestione per la Qualit. La gestione dei servizi erogati dalla coopera-
M tiva segue lo schema di certificazione di qualit ISO 9001:2008, che
per i clienti garanzia di controllo ed efficienza delle prestazioni. Dal
2003, data della prima certificazione, sono stati certificati via via i
diversi servizi. Penso che lavorare per una cooperativa sociale non significhi solo portare a
casa lo stipendio a fine mese; per me il tempo trascorso al lavoro ha un valore aggiunto.
Di fondo c una finalit sociale, la solidariet verso coloro che sono stati pi sfortunati o
semplicemente hanno fatto alcune scelte errate; ma anche loro debbono avere la possibilit
di riscattarsi riconquistando piena dignit di individui. Il lavoro ci che permette alla
cooperativa di aiutare queste persone; e per ottenere il lavoro la nostra azienda deve
stare al passo e rispettare le leggi di mercato, che premiano chi lavora in qualit, in
sicurezza e nel rispetto dellambiente.
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1 no.o vinonio: c c.onc

Nella nostra cooperativa sono passate molte persone: siamo arrivati al numero di matricola
450. C chi si fermato per un tempo breve e chi con noi dai primi anni: tutti hanno dato il
loro contributo ed hanno costruito la cooperativa com oggi.
I soci fondatori erano nove e oggi i soci sono cinquanta: un piccolo gruppo di soci non
lavoratori rimasto perch ha fiducia nella cooperativa e vede la coerenza fra gli obiettivi
che si propone e ci che nel concreto realizza. Nel tempo il numero prevalente diventato
quello dei soci lavoratori: sono loro la vera ricchezza della Formica, e come in tutte le
cooperative lassemblea dei soci che ha il potere. Prima di ogni assemblea o di ogni
decisione veramente importante i soci vengono informati con documenti o incontri, in modo
che lapprovazione delle decisioni non sia formale ma consapevole, frutto di una seria
riflessione.
17
10
19
7
24
10
30
12
28
12
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15
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1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Totale soci di cui Soci lavoratori dipendenti

Anche il numero dei soci lavoratori appartenenti alle categorie protette via via aumentato
0 0
1 1
2
3
6
7
8
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1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Soci lavoratori appartenenti alle categorie protette

La struttura organizzativa della cooperativa rappresentata nellorganigramma
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/1^1/ I11 O(1 /1^1/ I11 O(1 /1^1/ I11 O(1 /1^1/ I11 O(1
(O)11O I/^^1)1I)/Z1O)1 (O)11O I/^^1)1I)/Z1O)1 (O)11O I/^^1)1I)/Z1O)1 (O)11O I/^^1)1I)/Z1O)1
Andrea Balena Ermes Battistini Pietro Borghini
Octavian Ceban Claudio Mancuso Sabrina Marchetti
Nicola Pastore Vincenzo Salemme Emiliano Violante
Presidente dott. Pietro Borghini
Vice- Presidente dott. Emiliano Violante
Gestione
Sistema integrato
Qualit Sicurezza
Ambiente

dott. ssa C. Maglio
Controllo
Gestione

dott. A. Balena
Gestione
Personale

P. Borghini
E. Violante

Segreteria

C. Maglio
S. Marchetti

Contabilita
e
Amministrazione

P. Borghini
A. Balena

R.I.L.

Resp. Ins.
Lavorativi

dott. N. Pastore
Direttore
Operativo

E. Battistini
Responsabile
Settore
Affissioni

Segundo
Velez
Responsabile
Settore
Segnaletica e
Manut. Strade

Maurizio
Ferraraccio
Responsabile
Settore
Cimiteri

Octavian
Ceban

Responsabile
Settore
Igiene
Ambientale

Maurizio
Ferraraccio
Direzione Generale

Andrea Balena
Ermes Battistini
Pietro Borghini
Emiliano Violante
Comunicazione
Fundraising

E. Violante
Responsabile
Settore
Pulizie

Ermes
Battistini
R.S.P.P.

Sicurezza Sul
Lavoro

P. Borghini
Responsabile
Settore
Lavori vari

Ermes
Battistini
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Maci racconta
Sono venuto in Italia da Valona (Vlor) in Albania nellestate del
2007. Lavoravo nella Polizia di Stato e in particolare ero lautista
degli ufficiali. Il lavoro in polizia mi piaceva molto e lo facevo con
passione, purtroppo per le cose in Albania funzionano
diversamente che in Italia: quando cambia il Governo anche gli appartenenti alle forze
di polizia vengono lasciati a casa e sostituiti. Sono stato assunto in cooperativa nel
Novembre 2007; dopo neanche un anno ho avuto il contratto a tempo indeterminato.
Ho lavorato in quasi tutti i settori, e di questo sono molto contento perch oltre ad
essermi reso utile ho avuto la possibilit di imparare molto. In questo momento mi
occupo prevalentemente della raccolta differenziata degli indumenti, ma conosco tutti i
giri di raccolta ed il direttore spesso mi manda a sostituire persone che sono assenti
per malattia o ferie. Questo lavoro mi piace moltissimo: ho avuto la possibilit di
affezionarmi ai colleghi e responsabili, come se fossimo una famiglia tanto da poter
dire che sento la cooperativa davvero come se fosse anche mia. Spesso ho avuto
loccasione di lavorare e aiutare persone in difficolt che mi erano state affiancate;
linserimento lavorativo di persone svantaggiate davvero un obiettivo importante che
mi d quelle motivazioni per lavorare che vanno anche oltre laspetto economico. Sono
diventato socio per condividere fino infondo questa realt a cui ora sento davvero di
appartenere. Sono stato molto fiero e contento di aver partecipato alla ristrutturazione
della sede nuova che la prima casa di propriet della nostra cooperativa.
Molti operatori che lavorano con noi provengono da paesi lontani: alcuni di loro hanno voluto
condividere i nostri obiettivi e sono diventati soci.
1
1
0
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3
4
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2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Soci che provengono da altri paesi
























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Una storia di speranza


































Segundo un operatore inserito con la legge 381 che proviene
dallEcuador: ha iniziato a lavorare in cooperativa nel 2003, dal
2004 diventato socio; sposato e ha due figli.
Riportiamo dalla sua intervista.
Ho iniziato il lavoro occupandomi della selezione dei panni, poi
sono passato alla raccolta dei panni, allaffissione dei manifesti
pubblicitari. Nel 2004, in seguito a un grave incidente stradale che
ho subito sul lavoro, sono passato alla timbratura dei manifesti
pubblicitari presso gli uffici del Comune di Rimini; ora aiuto il vice direttore nelle
operazioni di controllo e coordinamento: questo mi onora molto, e ringrazio la cooperativa
per la fiducia che ha avuto in me. Ho incontrato tutte le difficolt possibili: avere un
handicap un carico pesante, e se si aggiunge il fatto di essere straniero la vita diventa
complicata. La mia vita stata segnata da piccolo: allet di quindici anni ho perso la mia
gamba sinistra in seguito ad un incidente in Ecuador. Sono stato costretto a stare su una
sedia a rotelle per due anni. Questa tragica esperienza non mi ha fermato n mi ha tolto le
forze: anzi mi ha reso pi forte di prima, e ne avevo bisogno per affrontare il mio futuro. Ho
studiato Belle Arti nelluniversit centrale dellEcuador, e ho fatto delle mostre nelle gallerie
darte del mio paese; un giorno mi piacerebbe realizzare il sogno che ho in mente da tanto
tempo, una mostra qui a Rimini di tutte le mie opere.
In questi anni ho fatto un lungo percorso di vita: penso di aver dimostrato, prima di tutto a
me stesso, cosa sia capace di fare un portatore di handicap. Ho capito quanto sia
importante in una societ la presenza di una cooperativa sociale come La Formica. Nella
mia vita mi sono proposto tanti obiettivi e per quanto mi era possibile penso di averli
raggiunti. Linserimento lavorativo nella Formica stato lesperienza pi bella che ho fatto in
Italia. Al principio non pensavo che questa esperienza durasse tanto, era tutto nuovo per
me e non sapevo come affrontare il lavoro con tutti i problemi legati alla mia protesi. Voglio
dire grazie a tutti perch al momento giusto mi avete dato una mano. Dopo tutti questi anni
credo di aver capito bene come intendete il vostro compito di cooperativa sociale... perch
la vita anche solidariet, questo il senso della cooperativa; solidariet che bisogna
avere sempre anche fuori dalla nostra realt. Io credo nellessere umano, nella sua buona
volont, mi piace ascoltare il pi saggio e rispettare gli altri, perch pretendo lo stesso per
me. Per quelli che non hanno uno svantaggio io dico: il tutto niente se non va insieme alla
volont di vivere come fratelli.

Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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Una storia di integrazione


































Latif ha iniziato a lavorare in cooperativa nel 2002 e ne diventato socio nel 2004.
Riportiamo dalla sua intervista
Sono un Rom e sono venuto in Italia con i miei genitori quando
avevo 7 anni. E stato circa 40 anni fa: con loro non abitavamo in
modo stabile nella stessa citt, spesso venivamo in Italia; quando
il mio paese stato colpito dalla guerra mi sono fermato a Rimini.
Per diversi anni sono stato nella comunit che era accampata
proprio qui in via Portogallo, e poi verso la fine degli anni novanta
ho fatto una scelta diversa che ha cambiato la mia vita: sono andato a vivere nella
comunit Papa Giovanni XXIII ed ho lasciato il campo nomade in cui vivevo. Questa
scelta ha cambiato profondamente la mia vita, e non stata facile: lho fatta per dare un
futuro migliore alla mia famiglia e ai miei figli.
Dieci anni fa infatti ho deciso di convertirmi, e cos ci siamo battezzati da Don Oreste
Benzi ed abbiamo battezzato i nostri bambini. Abitare nelle strutture della comunit mi
ha dato subito una certa stabilit e un maggiore equilibrio, da l con le persone stupende
che ho incontrato sono nate gradualmente diverse possibilit che ho saputo sfruttare
per riscattare la mia situazione. Una di queste stata proprio La Formica. Questa
occasione mi ha davvero dato la possibilit di inserirmi non solo nellambiente di lavoro
ma anche di conseguenza nella citt di Rimini, a cui sento adesso anche io di
appartenere. La mia storia davvero particolare: nei primi anni, nonostante io gi
lavorassi, mia moglie andava comunque per strada a chiedere lelemosina. Sin
dallinizio i dirigenti della Formica insieme agli assistenti sociali del comune hanno
provato anche con tanta difficolt a togliere la mia famiglia dalla strada, nel senso che
hanno insistito per mesi affinch convincessi mia moglie a non andare pi a chiedere
lelemosina. E stata dura ma dopo qualche tempo sono riuscito a convincerla,
spiegando appunto che proprio grazie al reddito stabile che avevamo raggiunto non
serviva pi fare quella vita. La sicurezza della stabilit economica mi ha consentito in
tutti questi anni di sistemarmi davvero in tutti i sensi: ho lasciato il campo nomadi e ora
sono alloggiato in una casa del Comune dove ho potuto crescere i miei figli e mandarli a
scuola come tutti gli altri bambini. Ho cinque figli e oggi posso vederli crescere con
serenit, perch so che hanno una migliore possibilit di inserirsi anche nel mondo del
lavoro.
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Marco racconta
Vivevo in casa famiglia quando ho conosciuto la cooperativa; sono
stato assunto nel 2004 e ne sono diventato socio nel 2005. In questi
anni posso dire di aver fatto ogni lavoro. Sono contento in quanto
oltre ad aver dato il mio contributo e la mia disponibilit, mi servito
anche per sentirmi utile e imparare pi di un mestiere, e credo di
essere importante anche per la cooperativa. Attualmente sono impiegato nel settore della
manutenzione della segnaletica stradale da circa 2 anni. Mi trovo molto bene e sento
forte la responsabilit che mi stata data, condividendola con i colleghi che lavorano con
me. Vado daccordo con tutti i colleghi e mi trovo molto bene anche con i responsabili:
con alcuni di loro ci vediamo anche fuori dal lavoro. Ho condiviso da subito il progetto
cooperativo, questo modo di crescere insieme costruendoci e proteggendo noi stessi il
nostro lavoro. Mi piace pensare che contribuisco anche io con il mio lavoro quotidiano
alla crescita di questa cooperativa, e ne sento tutta la responsabilit. Condivido
pienamente la mission della cooperativa: inizialmente ne sono stato avvantaggiato io con
il mio inserimento, ma poi con il passare degli anni ho avuto a mia volta la possibilit di
aiutare dei ragazzi che mi venivano affiancati per poterli inserire come era capitato a me.
Comunque con ciascuno di loro ho avuto unesperienza positiva, non tanto in quello che
io ho potuto dargli ma soprattutto per quello che loro stessi hanno dato a me,
ricordandomi sempre la situazione iniziale dalla quale provenivo. stata unesperienza
molto positiva ma, come mi avevano avvisato, non stata tutta rose e fiori. Nel 2007
infatti ho avuto una ricaduta nella tossicodipendenza: questo ha causato inevitabilmente
un calo sia nella presenza che nellattenzione che mettevo nel mio lavoro, mettendolo
seriamente e a rischio. Ricordo che in quel periodo sono stato ripreso pi di una volta
dalla direzione: inizialmente non capivo e cercavo di negare in tutti i modi levidenza di
quanto mi stava accadendo. stato grazie a loro e anche agli altri colleghi che mi sono
stati vicini che ho sentito che qualcuno credeva ancora in me e nelle mie capacit. Mi
hanno fatto capire davvero che il lavoro era lunica via duscita dalla situazione in cui mi
stavo cacciando. Allora mi sono rimboccato le maniche con un grosso sforzo di volont,
anche per non deludere queste persone che avevano creduto in me e per non deludere
me stesso: cos sono riuscito a venirne fuori di nuovo. Questa mia seconda vittoria contro
la droga mi ha reso ancora pi consapevole del ruolo e dellimportanza che ha una
struttura come questa dove attraverso il lavoro e i sacrifici quotidiani si ritrova se stessi .
Una storia complessa


































Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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(c..iv c .viiv vc v.oo

Il nostro obiettivo garantire il posto di lavoro a chi in cooperativa e offrire occasioni di
lavoro a nuove persone: crescita e stabilit sono gli assi portanti della nostra politica.
Nella nostra cooperativa ciascun operatore viene formato in modo che sappia eseguire
possibilmente tutte le mansioni: se il lavoro in un settore diminuisce si pu impegnarlo in un
altro, se in un servizio manca un operatore per malattia o altro, chiunque pu sostituirlo e
garantire il servizio al committente: in questo modo che abbiamo ottenuto la fiducia dei
nostri clienti.
Tutti i lavoratori soci e non soci sono assunti con il Contratto nazionale delle cooperative
sociali.
La Crescita del lavoro
Nel tempo sono aumentate le attivit della cooperativa e anche le persone che vi lavorano:
mettere in evidenza solo questo incremento non ci sembrava esatto, perci abbiamo messo
a confronto per ogni anno il numero dei contratti e le U.L. [Unit lavorative]

(Se una persona lavora 12 mesi forma 1 unit lav. Se lavora 1 mese 1/12 di unit lav. Calcolando i
mesi lavorati da ciascuno, sommandoli e dividendo per 12 si ottengono le U.L. Es. nel 1996 hanno
lavorato 11 persone, ma le U.L. sono solo 3 ci significa che le singole persone hanno lavorato per
brevi periodi per un totale di 36 mesi. Quanto pi il ndelle U.L. si avvicina al ndei contratti tanto pi
lungo il periodo di lavoro di ogni operatore)

11
3
7
6
12
8
19
12
33
18
47
27
58
35
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41
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45
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103
64
97
61
103
75
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
) .onvi ) .onvi ) .onvi ) .onvi +.. +.. +.. +..

Il grafico mette a confronto il numero dei contratti fatti ogni anno e il numero delle unit
lavorative.
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Anno U.L. Ncontratti %
1996 3 11 24%
1997 6 7 86%
1998 8 12 67%
1999 12 19 62%
2000 18 33 55%
2001 27 47 57%
2002 35 58 60%
2003 41 60 68%
2004 47 70 67%
2005 48 64 75%
2006 45 77 58%
2007 54 97 56%
2008 64 103 62%
2009 61 97 63%
2010 75 103 73%
Se confrontiamo i dati vediamo
che il numero dei lavoratori
impegnato per 12 mesi
rappresenta sempre la %
maggiore che andata
consolidandosi soprattutto
nellultimo triennio.
Data la caratteristica di un
picco estivo della nostra
principale attivit non
possibile ottenere una % del
100%

La stabilita del lavoro
Avere un lavoro stabile contribuisce a migliorare la qualit della vita delle persone e per molti
dei nostri operatori ci ha significato non solo sicurezza, ma la possibilit di progettare il
futuro: accendere un mutuo per acquistare la casa, investire nellistruzione dei figli, ecc.
1
5
12
17
22
33
35
37
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41
47
52
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57
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Il numero dei Contratti a Tempo
Indeterminato negli anni

Gli operatori con contratto a tempo indeterminato che sono aumentati progressivamente
costituiscono lo zoccolo duro; a loro si affiancano persone a contratto a tempo determinato.
Ma se alla fine dellestate c lavoro sufficiente non lasciamo scadere tutti i contratti: per chi
ha lavorato bene c un rinnovo, e al termine di questa proroga la cooperativa se pu offre
con reciproca soddisfazione il passaggio a tempo indeterminato.
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1Q+1I/ 1 1(11 )1I)1+I1(1

Noi riteniamo che lequit debba essere praticata in primis allinterno della cooperativa.
Ciascun lavoratore assunto in base al Contratto nazionale delle cooperative sociali viene
retribuito nel rispetto dei livelli, dellanzianit, dei carichi familiari, delle singole competenze
e del carico orario. Per verificare lequit in concreto sono stati presi in esame i redditi
indicati nei CUD dellanno 2010 e sono stati suddivisi in fasce:
Nella prima fascia (con CUD minore di 10.000 " ) sono comprese tutte le persone che
hanno lavorato per un periodo molto limitato oppure hanno un contratto a tempo parziale.
Nella seconda fascia (con CUD compreso fra 10.000 " e 15.000 ") sono compresi
lavoratori a part time, lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato
con pi di 200 giorni lavorati
Nella terza fascia (con CUD compreso fra 15.000 " e 20.000 ")) compaiono solo
lavoratori a tempo indeterminato.
Nella quarta fascia (con CUD oltre i 20.000 ") sono compresi operatori con incarichi di
responsabilit e con maggior impegno orario.
40
26
24
7
Noperatori 40 26 24 7
inferiore a
10.000 "
da 10.000 "
a 15.000 "
da 15.000 "
a 20. 000 "
Superiori a
20.000 "

La forbice fra retribuzione pi elevata e retribuzione minima per operatori impegnati tutto
lanno risulta in senso assoluto 1:3,5.
Tale rapporto diventa 1:1,8 se confrontiamo le retribuzioni a parit di orario svolto.

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c .vcoic occ c .vcoic occ c .vcoic occ c .vcoic occ
La politica della cooperativa per accogliere e tutelare le persone pi fragili diventata nel
tempo sempre pi mirata. Fin dallinizio questo obiettivo stato prioritario: le prime persone
appartenenti alle categorie protette assunte nel 1996/97 sono ancora con noi.
Alla fine del 1997 si comprende la necessit che qualcuno si occupi di seguire da vicino
queste persone dopo linserimento e costruisca con loro dei progetti di miglioramento: il
socio Paolo Vignali, dotato di grande esperienza in questo settore, se ne occuper per lungo
tempo.















Alla fine del 2007 la cooperativa ha affidato a un socio con formazione di Counselor
Aziendale la responsabilit dei colloqui di lavoro, degli inserimenti lavorativi e dei contatti con
gli Enti del territorio. La cooperativa ha introdotto cos procedure e strumenti nuovi per
individuare le persone adatte, accompagnarle nellinserimento e seguirle nel lavoro.
Abbiamo la certificazione di qualit per linserimento dei lavoratori svantaggiati in tutti i settori
fin dal 2003.
Laccoglienza
Per chi cerca lavoro abbiamo messo a disposizione un numero di cellulare; il nostro
Responsabile degli Inserimenti Lavorativi (R.I.L.) accoglie con un colloquio le persone
svantaggiate che ci contattano; se sembrano adatte alle nostre mansioni chiediamo loro di
mettersi per pochi minuti alla guida di uno dei nostri mezzi insieme ad un nostro operatore
esperto. Sono furgoni e camion inferiori ai 35 quintali; si possono guidare con la patente B,
Paolo ci racconta:
Ho incontrato la Formica nel 1997 e ne sono socio da allora: ho
visto in questa giovane cooperativa un gruppo di ragazzi animati da
voglia di fare, e ho pensato che potevo mettere al loro servizio la mia
esperienza nel campo delle persone con difficolt.
Ho fatto parte del CDA dal 1999 al 2007, stimolando la costruzione di una rete con i
servizi del territorio: nei molti contatti che la cooperativa ha portato avanti il progetto
sempre stato linserimento nel lavoro e non lassistenzialismo. Ho seguito la crescita della
cooperativa con tanto affetto cercando di avere un ruolo di pap: ho voluto essere un
consigliere discreto, cercando di non imporre mai le mie idee, con la consapevolezza che
i giovani devono crescere anche sbagliando. Ho sempre sostenuto limportanza della
partecipazione dei soci lavoratori al CDA, e ho visto con piacere che nel tempo il loro
numero sempre aumentato. Sono orgoglioso nel vedere la cooperativa come oggi.
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ma sono pi impegnativi di unautomobile, e vanno affidati solo a persone che diano
sufficienti garanzie di sicurezza. Una buona capacit di guida per noi un requisito
prioritario: abbiamo la responsabilit di verificare se la persona che chiede lavoro ha buona
padronanza del mezzo, scioltezza di guida, e soprattutto se ha una guida prudente e sicura.

La rete sociale della cooperativa.
Se la persona un invalido civile abbiamo stabilito una collaborazione con le strutture del
territorio per superare eventuali momenti di disagio. Se viene dal mondo del carcere
collaboriamo con lUEPE; se viene dal mondo delle tossicodipendenze collaboriamo con il
Ser.T. Abbiamo imparato che importante non lasciare mai sola una persona dopo che
stata assunta: se c un momento difficile deve entrare in gioco come soggetto consapevole,
capace di accorgersi che sta correndo un rischio; deve esser pronta ad accettare che la
struttura di riferimento e la Cooperativa la seguano da vicino finch il momento critico non
stato superato.
2
5
10
14
24
26
33
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41
42
50
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64
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2
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5
8
9
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17
16
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1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
n v.ovoi v 1 Ii.cnc
vi .vi cc 1

Le prossime emergenze
Siamo a contatto tutti i giorni con persone che cercano lavoro: le domande di lavoro sono
cos aumentate in questi ultimi anni:
Anno Ntotale domande Di cui 381 %
2006 44 8 18%
2007 136 31 23%
2008
294 44 15 %
2009
331 177 54 %
2010
503 138 27 %
Maggio 2011
551 151 27 %

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Non solo il ntotale di domande cresciuto, ma nettamente aumentato il ndelle persone
normodotate che si trovano senza lavoro. Si fanno via via pi numerosi i casi di persone in
difficolt non certificabili come categorie protette: immigrati e persone anziane. Un problema
che avvertiamo in particolare nella nostra cooperativa linvecchiamento. Siamo riusciti ad
accompagnare fino alla pensione alcuni di nostri operatori: 1 nel 2008 e 2 nel 2009 e 1 nel
2010; ma molti altri sono anziani, la loro salute fragile e gi non riescono a lavorare come
un tempo.

Fasce di et al 31 Dicembre di ogni anno
Anno 20- 30 % 31- 40 % 41- 50 % 51- 60 %
over
60
% Totale
1996 2 100% 0% 0% 0% 0% 2
1997 4 80% 0% 1 20% 0% 0% 5
1998 5 50% 2 20% 3 30% 0% 0% 10
1999 6 43% 4 29% 4 29% 0% 0% 14
2000 13 54% 5 21% 4 17% 2 8% 0% 24
2001 12 46% 7 27% 3 12% 4 15% 0% 26
2002 9 27% 15 45% 3 9% 5 15% 1 3% 33
2003 6 17% 17 47% 7 19% 5 14% 1 3% 36
2004 4 11% 17 46% 9 24% 5 14% 2 5% 37
2005 4 10% 18 44% 10 24% 7 17% 2 5% 41
2006 1 2% 19 45% 10 24% 10 24% 2 5% 42
2007 1 2% 19 38% 18 36% 11 22% 1 2% 50
2008 0 0% 14 23% 29 48% 15 25% 2 3% 60
2009 0 0% 15 23% 33 52% 16 25% 0 0% 64
2010 2 3% 17 24% 37 51% 15 21% 1 1% 72

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I grafici che seguono mettono in evidenza come in questi quindici anni cambiata la
composizione della cooperativa relativamente allet.
100%
80%
50%
43%
54%
46%
27%
17%
11%
10%
2%
2%
0% 0%
3%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Numero di operatori in % con et compresa fra 20 e 30anni


0% 0%
20%
29%
21%
27%
45%
47% 46%
44%
45%
38%
23% 23%
24%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Numero di operatori in % con et compresa fra 31e 40 anni



0%
20%
30%
29%
17%
12%
9%
19%
24%
24%
24%
36%
48%
52%
51%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Numero di operatori in % con et compresa fra 41e 50 anni

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0% 0% 0%
0%
8%
15%
15%
14% 14%
17%
24%
22%
25% 25%
21%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Numero di operatori in % con et compresa fra 51e 60 anni

0%
0%
0% 0%
0%
0%
3%
3%
5%
5%
5%
2%
3%
0%
1%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Numero di operatori in % con et over 60 anni























Vittorio M. andato in pensione nel 2008 e ci racconta
Sono entrato in cooperativa nel Novembre del 2000 avevo
gi 57 anni ed una invalidit del 34% e non era facile trova-
re un lavoro stabile. Nel marzo 2001 sono passato a tempo
indeterminato. Non mi sono mai risparmiato e ho fatto tutti i
servizi dalle affissioni alla raccolta differenziata, cercando
sempre di migliorare il servizio e di risolvere i problemi che si presentavano frequente-
mente ogni giorno. Per me la cooperativa unazienda a tutti gli effetti e ha tutte le
difficolt burocratiche e finanziarie di ogni altra ditta, ma d possibilit di lavoro a coloro
che non ne hanno. Ci che ho sempre apprezzato di pi lonest, la regolarit nel
pagare lo stipendio e la considerazione: si viene considerati persone e non numeri.
Quando nel 2006 la mia percentuale di invalidit salita al 67% non mi hanno scartato,
ma abbiamo cercato insieme con la direzione soluzioni per trovare lavori che potevo
sostenere. Cos ho lavorato in cooperativa fino alla pensione .

Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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Luca afferma ..
Non facile portare avanti un lavoro con professionalit, mantenere
standard di qualit elevati e contemporaneamente contribuire
allinserimento di persone che possono essere in difficolt.


c c c c no.c ini:ivi.c no.c ini:ivi.c no.c ini:ivi.c no.c ini:ivi.c
Attivit di formazione: la qualit del lavoro e la sicurezza
La cooperativa fin dallinizio ha visto le attivit di formazione sulla qualit del lavoro e sulla
sicurezza come momenti molto importanti. Il lavoro che facciamo semplice, ma spesso
faticoso; richiede alcune competenze di base come avere la patente, lavorare in autonomia
ed essere capaci di rapportarsi con i cittadini/clienti con garbo e professionalit.
La partecipazione a corsi di aggiornamento su questi temi divenuta via via pi puntuale, e
la formazione stata rivolta sia allo staff dirigente che agli operatori. La partecipazione ai
primi corsi di formazione per Tutor e Responsabile degli Inserimenti lavorativi risale ai primi
anni 2000: da allora si pu affermare che ogni anno si spendono molte ore per la
partecipazione a convegni o iniziative inerenti le persone delle categorie protette.
Un altro settore che richiede un aggiornamento continuo il settore della Qualit.
In questo ambito le iniziative sono continue: attualmente ci stiamo preparando per ottenere
la certificazione sulla Sicurezza e quella Ambientale.
La formazione per gli operatori indirizzata soprattutto verso la sicurezza: il nostro un
lavoro prevalentemente fisico, molti dei nostri lavoratori non sono pi giovanissimi e hanno
condizioni di salute spesso fragili anche per motivi legati alla loro storia personale, e quindi
devono lavorare con estrema attenzione.







Il tipo di servizio che la cooperativa svolge porta gli operatori a lavorare soprattutto su strada.
Il rischio di incidenti stradali e di infortuni determinati da incidenti stradali richiede da parte
della Direzione Generale unattenzione continua: si svolgono controlli sul comportamento
degli operatori alla guida e sul rispetto delle norme del Codice della Strada, e nel 2010 si
deciso di mettere a regime per tutti gli operatori un programma di formazione permanente
alla guida prudente.
Il Presidente analizza in maniera sistematica le informazioni sugli incidenti/infortuni negli
ambienti di lavoro e si avvale della collaborazione del medico competente; il medico visita gli
ambienti di lavoro almeno due volte lanno e redige un dettagliato verbale di sopralluogo.
Al medico, al fine di tutelare al meglio la salute dei lavoratori, stato chiesto di completare la
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Mohamed dice
Secondo me un lavoro di qualit quello che viene svolto nei tempi stabiliti,
nel rispetto delle norme sulla sicurezza e in un clima di relazioni positive.

cartella sanitaria raccogliendo informazioni anamnestiche dal medico di famiglia del
lavoratore in merito alle patologie in atto o pregresse, alle invalidit, alle terapie in corso.
La cooperativa ritiene che il miglior modo di tutelare la salute sia la prevenzione.
Dal periodico rilevamento e dallanalisi degli eventi emergono le necessit formative: ogni
anno vengono programmate e attuate attivit di formazione alla sicurezza nel lavoro per i
lavoratori, i dirigenti e i preposti.
Dal 2009 abbiamo dato la nostra disponibilit ad IRECOOP come docenti e tutor per
organizzare il Corso Proviamo a Lavorare Il corso articolato in 40 ore di Teoria e 150
ore di Tirocinio in affiancamento ai nostri operatori per imparare dal vivo come si lavora in
sicurezza.
Nel 2010 le iniziative sulla formazione sono state molteplici con corsi svolti allinterno e con
la docenza di consulenti esterni: le ore spese in formazione sono state 2465. Nel 2011
abbiamo introdotto anche corsi di addestramento pratico.

Massimiliano mostra ai
colleghi come lavorare in
sicurezza




Alla fine del 2010 lassemblea dei soci ha approvato lintroduzione per tutti gli operatori di un
sistema premiante trimestrale: saranno premiati tutti coloro che nel trimestre non avranno
ricevuto contestazioni o subito infortuni dovuti al mancato rispetto delle norme di sicurezza e
non uso dei DPI, e ci sar un altro premio per chi ha responsabilit di guida e non abbia
avuto contestazioni o subito incidenti per mancato rispetto delle norme di guida.
Lobiettivo di mantenere viva lattenzione dei nostri operatori sulla sicurezza e sulla salute.





Il problema della salute molto sentito in cooperativa ed stata sempre attiva la
partecipazione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza su questi temi; si cercato
di attivare una collaborazione fra tutti gli operatori per aiutare le persone pi fragili.
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Per lassistenza medica
Per le visite mediche e lassistenza e il controllo dellambiente di lavoro ci siamo avvalsi della
collaborazione di Medoc. Con grande professionalit e
scrupolosa attenzione i medici hanno controllato le condizioni
fisiche dei nostri operatori e ci hanno fornito valide indicazioni
per molte persone le cui condizioni fisiche sono fragili. Medoc Medicina Occupazionale,
certificata UNI EN ISO 9001 una societ di servizi nel settore della medicina, igiene e
sicurezza del lavoro. intervenuta con tre cliniche mobili per eseguire la sorveglianza
sanitaria ai lavoratori senza farli spostare dalla sede di lavoro e svolge in autonomia tutti gli
accertamenti strumentali che servono nell'ambito della medicina del lavoro.
Vincenzo ci dice:
Sono in cooperativa dal giugno del 2002 e poco dopo sono
passato a tempo indeterminato. Ho lavorato in tanti settori:
segnaletica, raccolta panni, manutenzione strade, cimiteri.
Insomma ho fatto un po tutti i lavori della cooperativa e mi sono
sempre trovato bene, tanto che nel 2005 ho chiesto di diventare socio. Mi piaciuta sin
dallinizio lidea di stare in unazienda che oltre a gestire dei servizi aveva uno scopo di
solidariet, aiutare i pi deboli. Devo anche dire per che stato decisivo il fatto che
volevo essere partecipe di qualcosa che fosse anche mio. Essere socio infatti non vuol
dire avere il lavoro sicuro ma significa lavorare in modo diverso, con una diversa
mentalit: non da dipendente ma da proprietario dellazienda. Dal novembre 2009 sono
stato nominato Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS). Per me il lavoro
vuol dire vita: impensabile che uno venga a lavorare e corra il rischio di farsi anche
male. Per questo motivo giusto fare di tutto per evitare gli infortuni e i rischi inutili.
Luso dei DPI, la corretta procedura di sicurezza che prevista nel manovrare i
comandi dei mezzi, sono diventati oramai questioni indispensabili per lavorare. Non
possiamo pensare di lavorare con leggerezza o superficialit. Ad esempio quando
azioniamo una pressa dobbiamo pensare a quello che facciamo anche se per alcuni di
noi una cosa scontata. Sono sempre stato convinto di questo aspetto del lavoro e per
questo motivo ho deciso di adoperarmi anche come RLS. Mi servito anche per
imparare molte cose che non sapevo: mi metto a disposizione dei miei colleghi per
individuare pericoli e rischi e segnalarli ai nostri dirigenti.

Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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Le Attivit sociali
Per mantenere lo spirito di collaborazione e favorire un clima sereno abbiamo organizzato
dei momenti di festa, spesso insieme con le nostre famiglie. La nostra prima cena risale al
1999, e negli anni successivi abbiamo organizzato puntualmente iniziative conviviali.
Abbiamo festeggiato insieme i dieci anni di vita della cooperativa, e a Natale ci salutiamo con
una piccola strenna.
La festa del decennale












Le nostre assemblee annuali sono sempre unoccasione di incontro e di festa insieme













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Unattenzione particolare stata dedicata a rilevare come gli operatori vivono lambiente di
lavoro: nei primi anni il clima era decisamente familiare, ma quando la cooperativa ha
superato la decina di persone la situazione si modificata.
Quando nel 2007, dopo la trasformazione dei turni di lavoro e dei contratti, abbiamo avvertito
uno scollamento fra direzione e lavoratori, abbiamo
affidato a un socio volontario con competenze
specifiche lincarico di svolgere una Analisi del clima
aziendale.
Il lavoro, articolato in colloqui e test, si concluso
nellanno: dallesame dei dati lassemblea dei soci ha
deliberato diverse iniziative finalizzate a migliorare la
comunicazione interna.

stato realizzato un Foglio
Informativo, LInformica, che viene
distribuito tutti i mesi alla consegna
della busta paga. La redazione
informa tutti gli operatori delle
iniziative prese, della situazione
economica, degli eventi che toccano
la cooperativa, e invita gli operatori a
collaborare anche con trafiletti e
articoli. Ogni operatore pu DIRE
LA PROPRIA su LInformica con
unintervista aperta non censurata.
Responsabile del foglio Emiliano:
il primo numero esce il 18 Dicembre
07, e da allora la pubblicazione non
si mai interrotta.
Il primo numero dellInformica



Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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Nel 2008 decidiamo di aprire un momento di riflessione fra soci per ripensare ai valori che ci
tengono insieme, alla ricchezza dovuta alle
nostre diversit: giovani e vecchi, italiani e
stranieri, laici e religiosi e nello stesso tempo
decidiamo di farci conoscere meglio anche dai
nostri concittadini i veri utenti dei nostri servizi.
Cos scriviamo di noi stessi nella Buona
causa, una piccola pubblicazione che esce nel
2009.




Nellanno successivo decidiamo di scrivere e
rendere pubblico il nostro primo
Bilancio sociale.







Alla fine dellanno 2010 scriviamo il Codice etico
della Formica. Questo documento nasce per
rispondere a due esigenze fondamentali: chiarire
la mission della cooperativa ai soci presenti e
futuri, e comunicare a chi ci conosce i nostri valori
e il nostro modo di lavorare.

Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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v.ovc in cc v.ovc in cc v.ovc in cc v.ovc in cc

Lo sviluppo della cooperativa e la sua trasformazione in impresa sociale ci hanno portato a
entrare in contatto con molte persone, enti e organizzazioni: questi incontri ci aiutano ad
interpretare la realt e a coglierne le trasformazioni, e ci permettono di stabilire rapporti di
mutuo scambio; questa rete di relazioni un patrimonio che consideriamo intangibile e
fondamentale.
Alla nascita nel 1996 abbiamo avvertito la necessit di avere interlocutori con cui avere in
comune i valori della solidariet economica e sociale, di libert e di partecipazione che sono
a fondamento della vita associativa. Abbiamo aderito a Confcooperative e
Federsolidariet. Ne condividiamo i principi di gestione democratica e partecipata, di parit
di condizioni tra i soci e di trasparenza gestionale.
Abbiamo sviluppato sin dalla nostra origine relazioni interorganizzative con altre realt.
Questa forma di collaborazione, estesa in diverse forme e a pi livelli, ci ha consentito di
articolare una trama di relazioni con altri attori: da quelli uguali a noi, che condividono la
stessa forma giuridica e la stessa mission, a quelli anche meno uguali ma che condividono
con noi il settore di intervento o lambito territoriale.
Dal 1998 siamo soci della cooperativa CORAST che ci fornisce il servizio di elaborazione
delle buste paga e la consulenza amministrativa.
Nel 1999 entriamo a far parte del Consorzio Sociale Romagnolo.
Il CSR nasce il 30 settembre del 1996, proprio con lidea di consolidare le relazioni tra le
cooperative che lo costituiscono. Ha svolto un ruolo forte in questi anni per le cooperative
aderenti, ed tuttora determinante sia per i rapporti tra le imprese sociali sia come ponte con
gli enti pubblici e privati del territorio in cui agiscono. La presenza di un sistema di
cooperative strutturato in rete importante per la stessa identit delle imprese sociali, che
riescono ad esprimere in modo efficace il valore etico delle loro scelte imprenditoriali. Il CSR
un sodalizio costituito tra Cooperative: oltre a favorire una loro maggiore efficienza e
qualificazione, ha attivato una rete di contatti e collaborazioni con altri soggetti che
preziosa per raggiungere il suo scopo sociale. Le professionalit acquisite dalle cooperative
del C.S.R. consentono al Consorzio di poter acquisire la gestione di servizi in unampia
gamma di settori.
Nel 1999 diventiamo soci di Banca Popolare Etica Scrl.
Rappresenta lesperienza di banca etica pi interessante sul territorio nazionale.
Nel 2002 siamo soci fondatori della Cooperativa Radici e Rami che si trasformer nel 2011
in Ali e Radici
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Nel 2007 diventiamo Soci delle cooperative Due Torri (Consorzio Il Faro) ed Ecoservizi
LOlmo. La cooperativa Due Torri (Consorzio Il Faro), a cui aderiscono cooperative e
privati, nasce come azienda di servizi per la gestione professionale di appalti invernali di
sgombero neve e spargimento cloruri in ambito autostradale; tuttora appaltatrice di
contratti di servizio per la pi importante Societ concessionaria italiana. Ci ha fornito il
servizio di sgombero neve ai caselli autostradali
La coop Ecoservizi LOlmo una realt importante, che si occupa principalmente di igiene
ambientale con servizi di spazzamento e raccolta, di realizzazione e manutenzione del verde
pubblico e privato, di impianti elettrici e fotovoltaici.
Siamo tra i soci fondatori del Consorzio di Via Portogallo, costituito dalle cooperative
Ecoservizi Olmo, La Formica, New Horizon e Cento Fiori per acquistare e gestire limmobile
che adesso la loro sede operativa.
Nel 2009 entriamo a far parte del Consorzio Il Mosaico.
Il Consorzio Mosaico formato da cooperative e associazioni con lo scopo di sviluppare
nuovi servizi per le cooperative associate. Per mezzo suo abbiamo in gestione le pulizie per
lIstituto del Clero, per le strutture della Cooperativa Il Millepiedi e per la sede dellIstituto
San Giuseppe.
Nel 2010 aderiamo al Consorzio nazionale CICLAT e alla cooperativa Eucrante.
CICLAT un consorzio nazionale che si occupa di servizi ambientali.
Pu recepire rifiuti speciali pericolosi sia in fase liquida che solida presso il proprio centro di
stoccaggio e presso i propri centri di lavorazione e inertizzazione
in grado di fornire un servizio specialistico immediato e puntuale: nel 1993 Ciclat Ambiente
ha ottenuto la certificazione in base al sistema di qualit norme UNI EN ISO 9001, e nel
2006 ha ottenuto le certificazioni ambientali ISO 14000.
La cooperativa Eucrante nasce da un gruppo di ragazze allinterno della Caritas si propone
di aiutare le persone in difficolt nel loro
inserimento sociale. La Caritas, punto
essenziale per la prima e la seconda
accoglienza, ha sempre avuto stretti
rapporti con la nostra cooperativa per
linserimento nel mondo del lavoro. Si sta
progettando una terza accoglienza, e
questa nuova realt avr un ruolo
essenziale per la vita delle persone.

Cooperativa Sociale La Formica 1996 2011
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La giovane presidente di Eucrante ci racconta :
Ho deciso di fondare una cooperativa sociale perch sentivo
il desiderio di dare una possibilit di lavoro a giovani ragazze
e di impegnarmi maggiormente nel sociale. Tutti i soci della
Cooperativa sono accomunati dalla volont di aiutare persone
svantaggiate e promuovere attivit di sostegno per coloro che
vivono ai margini del nostro territorio. Un grande stimolo per
me stata la figura di Pietro Borghini che ci ha sostenuto e
ha messo a nostra disposizione la sua esperienza; si messo in gioco in prima persona
entrando in Eucrante come socio fondatore. Unaltra figura importante che ci ha fatto
conoscere Pietro stata quella di Andrea B. che con le sue competenze economiche ha
aiutato noi giovani inesperte a tenere i piedi per terra e a far s che il nostro sogno di
lavorare insieme per gli altri si potesse concretizzare. La Cooperativa nata il 15 aprile
2010 come risultante dellesperienza pluriennale di due significative realt del nostro
territorio operanti nel sociale da molto tempo: Caritas Diocesana e Associazione
Arcobaleno. Grazie a questa collaborazione stato possibile unire e creare competenze
che permettono di lavorare per lintegrazione e la mediazione culturale. Abbiamo scelto il
nome Eucrante che significa buona mescolanza perch crediamo sia importante
accettare la diversit come valore e dimensione costitutiva per lo sviluppo di una societ
aperta allaccoglienza dellaltro, allo scambio, al confronto tra culture e allintegrazione.
Attualmente siamo impegnati in attivit di mediazione culturale nelle scuole del territorio, in
un progetto di sostegno alla terza et in collaborazione con il centro Auser di Rimini, e in
accordo con la Protezione Civile Nazionale abbiamo in carico tredici persone che si
trovano in una situazione di emergenza umanitaria. Un ringraziamento speciale va fatto ai
nostri amici della Cooperativa La Formica che fin dallinizio ci hanno aiutato, umanamente
ed economicamente, a muovere i nostri primi passi in questo mondo di reciprocit e di
dialogo interculturale; con loro abbiamo intrapreso un bel cammino di condivisione su un
progetto che ci ha da subito appassionati, il progetto agricolo. Anche se sar difficile da
realizzare ci hanno sostenuto ed incoraggiato a lavorare insieme per le persone
svantaggiate e grazie alla loro esperienza e professionalit abbiamo la consapevolezza
che riusciremo nellintento.




































Nel 2011 diventiamo soci della cooperativa Centofiori,Ali e radicie New Horizon
La cooperativa Ali e radici di cui siamo soci la continuazione della vecchia cooperativa
Radici e Rami che rinasce dopo una lunga battuta darresto con nuove energie. Progetta dei
servizi educativi e la gestione di piccoli bar allinterno delle scuole.
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La cooperativa Centofiori nata a Rimini nel 1981 con lo scopo di creare, attraverso il
lavoro, opportunit per affrancarsi e liberarsi dalla dipendenza della droga e da situazioni di
emarginazione. Molteplici le sue iniziative: il centro diurno, la legatoria artistica, la Serra
Gestisce dal 1983 la Comunit terapeutica situata a Vallecchio di Montescudo (RN), che
accoglie persone con problemi di dipendenze patologiche.
Siamo diventati soci sovventori proprio in relazione allacquisto della struttura di Vallecchio.

La Cooperativa New Horizon nata 16 anni fa da un piccolo gruppo di persone: al termine
di un corso di applicazioni informatiche riservato a invalidi civili, docenti e allievi non hanno
voluto disperdere la ricchezza dellesperienza vissuta insieme. Finalit della cooperativa
quella di vivere, promuovere e diffondere lidea di Impresa Sociale, che sappia coniugare
competenze professionali e obiettivi sociali migliorando la qualit di vita di persone
svantaggiate. Opera prevalentemente nel settore informatico dei servizi alle imprese; nel
tempo ha ampliato la gamma dei propri servizi ed riuscita a consolidare le attivit gi
avviate, pur mantenendo un buon equilibrio tra finalit sociali ed esigenze imprenditoriali.
Le principali attivit svolte sono: data entry, elaborazione siti web e servizi internet,
trascrizione di registrazioni audio, servizi di pulizie, servizi contabili e amministrativi, gestione
mailing, gestione parcheggi e magazzini, confezionamenti e incellofanatura.
Oggi l'ambito di intervento si sta estendendo e differenziando: grazie a ci la Cooperativa
New Horizon riesce a rispondere a una sempre maggiore richiesta di inserimenti lavorativi.
Beato colui che dona ai suoi figli ali e radici"
Valentina F. ci racconta
Anche se siamo nati da poco tempo, il nostro lavoro iniziato circa 10
anni fa dalla passione di un gruppo di animatori parrocchiali: per conte-
nere la dispersione dei bambini, abbiamo deciso di aprire un centro
estivo proprio nelle aule della parrocchia. Da quellestate in poi la
nostra stata una continua crescita a livello di utenza, di fascia det, di competenza
professionale e di personale coinvolto. Lincontro con il presidente della Formica Pietro
Borghini ha dato valore al nostro impegno: abbiamo accettato la sua proposta di rilevare
la cooperativa Radici e Rami, trasformandoci appunto nella nuova cooperativa Ali e
Radici. La maggior parte dei soci composta da donne impiegate sia nelle attivit
educative che nellintegrazione lavorativa di persone svantaggiate. Nonostante il suo
nome semplice e umile, la cooperativa La Formica per noi un importante punto di
riferimento in questa fase iniziale; ci guida e incoraggia in ogni passaggio necessario a
perseguire l'interesse e il benessere generale del territorio e della comunit
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Collaborazione e integrazione tra cooperative, non concorrenza

Riteniamo che la cooperazione fra cooperative sia fondamentale. E un impegno prioritario
evitare di danneggiare altre cooperative aderendo a logiche concorrenziali; ci impegniamo
invece a rafforzare tutte le forme di collaborazione operativa e di integrazione.
E su questo terreno che si dimostra con i fatti di superare una concezione aziendale
egoistica per assumere fino in fondo la dimensione della solidariet.
Le nostre relazioni con le altre cooperative sono costanti: manteniamo un mutuo scambio di
servizi e una rete di collaborazione per le assunzioni.

Scambiamo servizi con


Ci fornisce gli oggetti di artigianato per le nostre strenne


Abbiamo elaborato progetti
solidariet sociale con


Il punto di ritrovo per i nostri incontri conviviali

Diapason


Fratelli possibile ci fornisce piccoli servizi
per le riparazioni e ristrutturazioni edilizie



una nuova cooperativa con cui stiamo costruendo il nuovo Progetto
agricolo




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Le cooperative di cui siamo soci






























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La nostra rete di rapporti con i consorzi




































Consorzio di Via
Portogallo
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1 no.i inco.voi 1 no.i inco.voi 1 no.i inco.voi 1 no.i inco.voi
La cooperativa ha scelto fin dallinizio fornitori che operassero nel territorio. Molti hanno
dimostrato seriet, qualit e costi competitivi in riferimento ai prodotti e ai servizi offerti: con
essi abbiamo rapporti privilegiati. Li consideriamo pi che fornitori dei partner, perch hanno
dimostrato in molte occasioni di condividere e sostenere il nostro impegno sociale


Per i nostri mezzi
AVI nasce nel 1985: il fondatore Lino Piva che nel lontano 1950 aveva aperto nel
Riminese una piccola officina per la riparazione di autocarri. Leccellente servizio di
assistenza, lalta specializzazione dei meccanici garantita dalla continua formazione e
ladozione delle pi aggiornate attrezzature informatiche hanno permesso allazienda una
crescita graduale e costante nel tempo. Nel 1996 ha aderito al progetto
dellISUZU di diventare leader di mercato in Italia. Lorganico
dellazienda si compone oggi di 70 collaboratori, e una rete efficiente di
14 officine autorizzate assicura la totale mobilit sul territorio. La politica
aziendale ha sempre perseguito la soddisfazione del cliente: nel 1997
ha ottenuto la certificazione ISO 9001, che garanzia di professionalit e qualit del
servizio. Il motto di AVI Il cliente prima di tutto.

Per i Carburanti

L'azienda distribuisce prodotti petroliferi per uso autotrazione e per uso agricolo.
Nasce nel 1961 a Santarcangelo di Romagna e attualmente opera su tutto il territorio
dell'Italia centro-settentrionale. Dal 2000 dispone della certificazione di qualit DIN EN ISO
9002. L'azienda vanta un'esperienza cinquantennale nel settore: la caratterizzano seriet e
correttezza, consegna puntuale ed etica commerciale.


47822 Santarcangelo di Romagna
Tel. 0541626382 Fax 0541 621088
www.centropetrolibaroni.com
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1 Ivi c.ononi.i vcv .oocvi.v

La tabella mette in relazione i dati relativamente a:
Il fatturato: ci che ricaviamo complessivamente da tutti i servizi svolti
Costi esterni di produzione (es. carburante, servizi prestati da terzi, officina,ecc)
Il valore aggiunto rappresentato dal fatturato meno i costi esterni ed uguale alla
somma del Costo Personale +Ammortamenti +Oneri Finanziari+Imposte eTasse + Utile
Costo del personale: stipendi lordi, contributi INPS ed INAIL, TFR, ecc
Ammortamenti: incidenza annua degli investimenti
Oneri Finanziari: interessi passivi per i prestiti delle banche e per il prestito dei soci
Imposte e Tasse
Utile: ci che la cooperativa guadagna
Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010
Fatturato 1.848.079 2.314.827 2.634.274 2.960.064
Costi Esterni
Produzione
-640.544 -713.256 -698.766 -819.567
Valore
Aggiunto
1.207.534 65,3% 1.601.572 69,2% 1.935.508 73,5% 2.140.496 72,3%
Valore aggiunto
(+GestStraord.)
1.206.771 1.605.248 1.948.783 2.136.464
Costo
Personale
1.043.434 86,5% 1.424.009 88,7% 1.538.258 78,9% 1.691.212 79,2%
Ammortamenti 56.958 4,7% 78.337 4,9% 126.401 6,5% 141.937 6,7%
Oneri Finanziari 26.580 2,2% 43.131 2,7% 45.452 2,3% 26.951 1,3%
Imposte e
Tasse
24.718 2,0% 26.903 1,7% 29.617 1,5% 32.406 1,5%
Utile 55.082 4,6% 32.869 2,0% 209.054 10,7% 243.958 11,4%
1.206.771 1.605.248 1.948.783 2.136.464


ANALISI DEL VALORE AGGIUNTO

La tabella evidenzia una crescita progressiva sia del fatturato che del valore aggiunto.
Nel 2010 in termini percentuali il valore aggiunto ha registrato rispetto al 2009 una flessione
dell1,2%, dovuta principalmente allaumento del costo del gasolio che incide fra i costi esterni
di produzione. A fronte di 100 Euro fatturati stato estratto un valore aggiunto di euro 72,30
in leggera flessione rispetto allanno precedente (fig.1).
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Se esaminiamo la distribuzione del valore aggiunto in termini percentuali, osserviamo come la
quota destinata agli oneri finanziari sia diminuita di un punto percentuale, che andato ad
incrementare la quota destinata agli stipendi (+0,3%) e allutile (+0,7%).

1.848.079

1.207.534
65,34%
2.314.827
1.601.572
69,2%

2.634.274

1.935.508
73,5%
2.960.064
2.140.496
72,3%
FATTURATO ! 1.848.079 ! 2.314.827 ! 2.634.274 2.960.064
VALORE AGGIUNTO ! 1.207.534 ! 1.601.572 ! 1.935.508 2.140.496
Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010


Fig. 1 Valore aggiunto e sua incidenza % sul Fatturato


!1.043.434
86,46%
!1.424.009
88,7%
!1.538.258
78,9%
! 1.691.212
79,2%
Il Costo del Personale e
la sua % sul Valore Aggiunto
COSTO PERSONALE ! 1.043.434 ! 1.424.009 ! 1.538.258 ! 1.691.212
Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010

Fig. 2 Rispetto allanno precedente pertanto la quota destinata al personale cresce sia in
valore assoluto che in termini percentuali.

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Si mantengono stabili sia gli ammortamenti, conseguenza di una stabilizzazione della politica
degli investimenti, che la componente tributaria.
! 56.958
4,72%
! 26.580
2,2%
! 24.718
2,05%
! 78.337
4,9%
! 43.131
2,7%
! 26.903
1,7%
! 126.401
6,5%
! 45.452
2,3%
! 29.617
1,5%
! 141.937
6,7%
! 26.951
1,3%
! 32.406
1,5%
IMPOSTE E TASSE ! 24.718 ! 26.903 ! 29.617 ! 32.406
ONERI FINANZIARI ! 26.580 ! 43.131 ! 45.452 ! 26.951
AMMORTAMENTI ! 56.958 ! 78.337 ! 126.401 ! 141.937
Anno 2007 Anno2008 Anno2009 Anno 2010


Fig. 3 Nel grafico sono riportati landamento degli ammortamenti, degli oneri finanziari e
delle imposte e la loro incidenza % sul Valore Aggiunto

Cresce - sia in valore assoluto che percentuale lutile che sar destinato a riserva.
Rafforzare le riserve requisito indispensabile per assicurare una gestione sana e prudente e
quindi in ultima istanza per consolidare la stabilit occupazionale e la sua crescita. (fig. 4)
!55.082
4,56%
!32.869
2%
! 209.054
10,7%
! 243.958
11,4 L'utile e la % sul valore aggiunto
Utile ! 55.082 ! 32.869 ! 209.054 243.958
Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010

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Tabella
Anno Fatturato
Risultato
Economico
Totale
Investito
Patrimonio
Netto
1996 15.606 584 11.041 2.340
1997 57.225 1.692 20.380 4.324
1998 155.761 31.835 98.157 36.625
1999 184.085 -12.292 115.211 23.894
2000 333.500 -4.844 166.337 19.051
2001 516.461 16.881 228.749 36.448
2002 656.066 -12.340 329.914 26.081
2003 781.737 -78.424 467.151 -51.722
2004 1.051.905 5.429 605.052 -45.676
2005 1.129.946 50.267 655.246 16.944
2006 1.436.099 51.639 838.908 71.011
2007 1.807.215 55.082 1.195.785 127.408
2008 2.288.649 32.869 1.987.596 160.589
2009 2.600.309 209.054 2.107.447 377.647
2010 2.919.627 243.958 2.290.015 645.954

La tabella pone in evidenza quattro indicatori economici e finanziari che pur nellaridit tipica
dei numeri danno conto del percorso effettuato dalla cooperativa nei suoi 15 anni di vita.
Il dato relativo al fatturato pone in evidenza lo sviluppo ininterrotto che la cooperativa ha
avuto sin dalla sua nascita, segno di intraprendenza e della volont di acquisire nuovi lavori
e di conseguenza nuove opportunit di occupazione. Il dato relativo al risultato economico
d conto anche dei momenti di difficolt che la cooperativa si trovata ad affrontare, dovuti
sia ad iniziative imprenditoriali che non hanno avuto lesito sperato che ad importanti
cambiamenti negli appalti tradizionali che hanno costretto la cooperativa a ripensare la
propria organizzazione. Durante tale percorso si cercato di conciliare le nuove esigenze
operative sia con lo spirito dell'impresa-cooperativa-sociale che ha costituito sempre una
bussola fondamentale del nostro operare, sia con la necessit di una gestione economica
corretta ed equilibrata.
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I risultati degli ultimi anni mostrano come questo percorso abbia dato frutti incoraggianti. La
massa dellattivo patrimoniale investito, in costante crescita a supporto di un fatturato
anchesso in sviluppo, stata affiancata specie negli ultimi anni dalla volont di rafforzare la
cooperativa a livello patrimoniale, dotandola di mezzi propri e rendendola sempre pi
indipendente finanziariamente. Tale processo tuttora in corso ed il rafforzamento
patrimoniale della cooperativa rimarr un obiettivo anche per gli anni a venire; siamo certi
che una cooperativa solida possa costituire la miglior garanzia per lavorare serenamente e
progettare nuove attivit.
Fig. 5 Levoluzione dei Fatturati della cooperativa dalla sua nascita ad oggi
I Fatturati negli anni
333.500
516.461
656.066
1.436.099
1.807.215
2.288.649
2.600.309
2.919.627
781.737
1.129.946
1.051.905
184.085 155.761
57.225
15.606
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Fig. 6 Il risultato economico
Risultato economico
584 1.692
31.835
16.881
-78.424
5.429
32.869
209.054
243.958
51.639
50.267
55.082
-12.340 -4.844
-12.292
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

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Fig. 7 Il totale investito

Totale Investito
467.151
1.195.785
1.987.596
2.107.447
2.290.015
329.914
228.749
166.337
115.211 98.157
20.380 11.041
605.052
838.908
655.246
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010




Fig. 8 Il patrimonio netto
Patrimonio Netto
2.340 4.324
36.448
16.944
71.011
127.408
160.589
377.647
36.625
23.894
19.051
26.081
645.954
-45.676
-51.722
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010







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1 {vvo
Nel nostro futuro vediamo difficolt e prospettive. In questo momento non facile trovare
lavori sostenibili, cio lavori che possano svolgere anche persone in difficolt e che si
sostengano economicamente: la richiesta del mercato la produttivit ad ogni costo, e le
prime persone che rischiano di esser espulse sono quelle pi fragili.
Un problema che avvertiamo
linvecchiamento della cooperativa:
anche qui la perdita di produttivit
diventa un punto dolente. Il nostro
principale obiettivo accompagnare
tutti i nostri dipendenti alla pensione,
tenendo conto che col tempo le forze
fisiche dei nostri operatori saranno
sempre pi fragili. Il futuro della
cooperativa molto incerto, ma ci
sostiene lo sguardo sereno e fiducioso
del nostro presidente: Pietro ci ricorda
che lo spirito critico deve sempre unirsi
allottimismo di chi lavora con fiducia e
onest.


Lavorare verso linterno: informazione e condivisione
Potremo raggiungere il nostro obiettivo continuando a migliorare la condivisione dei valori
allinterno della cooperativa.
In questi anni abbiamo preso su questo tema iniziative mirate:
il giornalino mensile LInformica,
le pre-assemblee per informare degli argomenti che saranno trattati nellAssemblea
momenti sociali e iniziative conviviali.
Lampliamento della base sociale dipender dalle richieste di diventare soci da parte degli
operatori a tempo indeterminato; bisogna lavorare molto perch questi nuovi soci
condividano i valori della cooperazione e possano partecipare consapevolmente ai
momenti democratici.
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Il nuovo Consiglio dovr guidare e alimentare lincremento della base sociale, far emergere
con forza lo spirito unitario tra i soci, e governare le scelte strategiche guardando al
domani.
Condividere le ragioni delle scelte
Lavorare nel settore ambientale sempre pi difficile. Nei prossimi anni forse ci troveremo
nella necessit di fare sacrifici per salvare i posti di lavoro: la base della cooperativa deve
essere pronta a comprendere le necessit e accettare i momenti difficili con la stessa
apertura con cui accolgono il ristorno oggi.
Anche lintroduzione dei parametri del contratto FISE metter alla prova la nostra capacit
di governare, perch non banale spalmarne i vantaggi e i sacrifici sui nostri operatori. Se
nellappalto ci sar lobbligo di applicare i nuovi parametri e non ci saranno sufficienti
risorse, dovremo valutare bene come gestire questa partita allinterno della cooperativa:
molti lavoratori sono impiegati nel settore ambientale, ma ci sono diversi lavoratori e soci
che lavorano in altri settori.
Dovremo ragionare insieme per decidere come regolarci: se chiuderemo un bilancio in
perdita potremo ricorrere al patrimonio aziendale, ma potremo far fronte per poco tempo.
Ecco perch importante la presenza dei tre soci lavoratori nel CDA: da un lato le scelte
tengono presente la condizione di chi lavora, dallaltro tutti vengono a conoscenza delle
decisioni prese e della loro necessit.
Gli eletti rappresentano un raccordo strategico tra direzione generale e base sociale, e
assumono questo impegno davanti allAssemblea; se sapremo andare convinti in questa
direzione potremo affrontare uniti le sfide che ci attendono.

Coltivare la fiducia
Bisogner anzitutto approfondire la nostra conoscenza dei dati reali del problema e degli
strumenti che avremo a disposizione per affrontarlo; dovremo informare i soci con
chiarezza e avviare un processo di condivisione democratica delle decisioni.
Questo possibile perch loro si fidano della cooperativa e la cooperativa si fida di loro, in
uno scambio mutualistico che d significato e valore alla collaborazione: ha grande
importanza il rapporto di fiducia che lega insieme la cooperativa e i suoi dipendenti,
soprattutto i soci.
Possiamo aspettarci onest, trasparenza e consapevolezza del bene comune dai nostri
soci pi anziani: un obiettivo importante comunicare questi valori ai nuovi soci e ai nuovi
assunti perch li facciano propri. Non compito solo della direzione: ogni socio deve
sentire suo questo impegno. Il futuro della cooperativa poggia su questo.
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importante migliorare lOrganizzazione interna
In questi anni abbiamo imparato a leggere il mercato modificando lorganizzazione ogni
volta che la situazione lo richiedeva; ci rendiamo conto che il rinnovo dellappalto di HERA
a giugno 2011 rappresenta un passaggio critico per la nostra cooperativa.
Per stare sul mercato fondamentale la capacit di elevare la qualit del servizio, ottenere
la soddisfazione del cliente e far tornare gli aspetti economici; sar necessario uno sforzo
organizzativo importante per gestire questa partita.
Abbiamo raggiunto nel 2010 un risultato economico importante, che rafforza il nostro stato
patrimoniale e ci consente di affrontare le sfide attuali con sufficiente sicurezza; entro il
2011 ci diamo lobiettivo ambizioso di ottenere le due certificazioni di Qualit che ci
mancano, la OHSAS 18000 sulla Sicurezza del Lavoro e la ISO 14001 sui Sistemi
Ambientali. Aggiunte alle certificazioni che gi abbiamo, come la ISO 9001 sulla Gestione
della Qualit e gli Inserimenti Lavorativi, saranno strumenti utili per partecipare ai bandi
fondati sullofferta economicamente pi vantaggiosa: oltre al prezzo dellofferta potranno
essere valutati il progetto migliorativo per lesecuzione del servizio e la qualit del progetto
di inserimento lavorativo.

Ci confrontiamo ogni giorno con lesterno
Un tema importante il nostro rapporto con lesterno, ed fondamentale la rete che
abbiamo costruito e stiamo consolidando attraverso ladesione a diversi Consorzi.
Aderiamo a consorzi locali come il CSR, il Consorzio di via Portogallo e il MOSAICO, e
quasi tutti i nostri lavori che facciamo oggi sono venuti attraverso questi Consorzi.
Aderiamo anche a Consorzi Nazionali: IL FARO, CICLAT, e IDEE IN RETE.
Ognuna di queste realt pu darci stimoli e opportunit per crescere ancora; partecipando
insieme ad appalti e bandi nascono occasioni di lavoro, e dai momenti di confronto e di
relazione arrivano nuove idee e nuovi progetti. In questi incontri c molto da imparare sui
temi a noi cari come linserimento lavorativo.

Dare sostegno a nuove cooperative Promuovere la Cooperazione
Nel nostro rapporto con lesterno non dobbiamo dimenticare la rete con le cooperative locali
e il sostegno che diamo alle cooperative giovani che iniziano adesso il loro percorso. La
Formica ormai una realt consolidata, e sta facendo unopera di promozione dello spirito
cooperativo. Aiutiamo nuove realt a nascere e svilupparsi con lappoggio dei nostri servizi
e della nostra esperienza; seminiamo cos nel territorio le idee e la pratica della
cooperazione. Sosteniamo in questo modo la cooperativa Eucrante accompagnandola nei
suoi primi passi, la cooperativa Ali e Radici, che sta riprendendo il cammino dopo la battuta
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di arresto della cooperativa Radici e Rami; e stiamo lavorando al progetto di unimpresa
agricola con la cooperativa Poco di buono, una realt nascente legata ai gruppi di acquisto
solidale. Tutte queste iniziative sono un piccolo laboratorio della cooperazione nel nostro
territorio: in questo periodo di crisi lo sviluppo della cooperazione sociale rappresenta una
speranza concreta per il bisogno di lavoro dei giovani e dei meno giovani; la Formica
spesso entra in queste partecipate con piccoli prestiti per sostenere lavvio delle attivit.
La capacit imprenditoriale non nasce da s e non nasce in un giorno: richiede un lungo
apprendistato, alimentato dalla volont e sostenuto dalla consapevolezza; proprio questo
sguardo lucido sulla realt un contributo prezioso per una cooperativa giovane.

Noi e la collettivit
Il frutto del nostro lavoro va in diverse direzioni: ai nostri committenti vanno i servizi che
cerchiamo di rendere sempre migliori, ai nostri soci e dipendenti le retribuzioni che loro
stessi producono con il loro lavoro, ai nostri fornitori paghiamo i beni che ci permettono di
andare avanti ogni giorno; allo Stato e agli Enti Locali vanno le imposte che paghiamo, un
fatto di cui siamo fieri. Una parte del patrimonio resta alla collettivit: il valore sociale degli
inserimenti lavorativi, la ricchezza pi significativa creata col nostro lavoro; e lasciamo alle
generazioni future leredit di una cooperativa solida, con una forte base patrimoniale, che
potr essere anche domani strumento di inclusione e di equit sociale.

Guardando al domani: dallaffidamento diretto alle gare pubbliche
Gli Enti Pubblici hanno sempre meno risorse, e chiederanno sempre pi lo sforzo di ridurre
i costi a chi svolge i servizi; ma tenere alta la qualit del servizio e abbassare i costi sono
cose difficili da coniugare con il significato sociale della nostra realt. Dovremo lavorare
molto se vogliamo continuare a crescere: accettare questa sfida pu essere per noi una
grande opportunit. Questo il quadro che si delinea nellimmediato futuro: laffidamento
diretto riguarder una quota marginale degli appalti, e la partita vera sar giocata sul
mercato libero, in cui possono partecipare tutti: le imprese, le cooperative di Produzione e
Lavoro e le cooperative sociali. Dovremo fare molta attenzione per stare nel mercato degli
appalti pubblici, e converr guardare anche al settore privato per saper cogliere a tempo le
opportunit. Abbiamo dei servizi da proporre alle strutture turistiche della riviera, e si pu
studiare unofferta commerciale che sia realmente al passo con il mercato.
Se sapremo coniugare gli aspetti peculiari dellimpresa con i valori fondanti della
cooperativa sociale potremmo continuare questa avventura partita 15 anni fa; solo cos
potremo confermare gli ottimi risultati conseguiti sotto laspetto economico e dimostrare che
il nostro modello di impresa sociale un modello vincente.
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La BANCA MALATESTIANA nasce dalla fusione, realizzata il 1ottobre del 2002, di due
Banche di Credito Cooperativo dalla storia quasi centenaria: quella di San Vito e Santa
Giustina e quella di Ospedaletto. Entrambe erano sorte negli anni immediatamente
precedenti la prima guerra mondiale, sulla spinta dellazione sociale della Chiesa
promossa dalla Rerum Novarum. Le Casse Rurali ed Artigiane con la loro attivit cercano
di sostenere nei primi decenni del Novecento le classi sociali emarginate, in particolare i
coloni, i braccianti agricoli, i piccoli proprietari, per sottrarli al rischio dellusura e
consentire loro di ricorrere a piccoli prestiti coi quali condurre e migliorare la loro attivit.
Dallesperienza quasi centenaria di due realt, nasce una nuova Banca di Credito
Cooperativo, che vuole essere banca di riferimento della comunit economica e sociale
della provincia di Rimini.
La nostra cooperativa ricorre al finanziamento bancario e al prestito sociale per finanziare
gli investimenti e lattivo circolante. Questa dinamica crea una dipendenza fisiologica dal
credito di terzi, almeno fino a quando la Cooperativa non si sar rafforzata come
patrimonio. A livello strategico la scelta aziendale stata quella di finanziare gli
investimenti ricorrendo ad operazioni bancarie a medio e lungo termine, mentre il capitale
circolante finanziato tramite il prestito sociale. Abbiamo privilegiato come partner
bancari istituti di credito locali, per essere coerenti con la nostra visione di cooperativa
legata al territorio dappartenenza. Banca Malatestiana di cui siamo soci, ha sempre
dimostrato un particolare sostegno alle nostre attivit, stata partner importante
nellacquisto della sede di Via Portogallo ed anche oggi dimostra attenzione e sensibilit
verso le nostre iniziative.

La cooperativa vuole esprimere un particolare ringraziamento alla Banca Malatestiana
che ci ha incoraggiato e sostenuto.

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