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01 marted 24 settembre 2013


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FILTRO TRASVERSALE DI EQUALIZZAZIONE FIR
Il parametro caratterizzante N, poich il filtro presenta 2N+1 indici
Le celle hanno un ritardo pari a D, dove D il tempo di simbolo, quindi abbiamo un ritardo totale di 2D+1
Lo scopo dell'equalizzazione trasversale quello di determinare i coefficienti Il risultato della moltiplicazione tra l'impulso
distorto e i coefficienti l'impulso equalizzato
L'impulso equalizzato ottenibile come convoluzione tra la risposta impulsiva del filtro e l'impulso distorto
Il filtro di equalizzazione non ha una struttura statica, ma i coefficienti devono cambiare nel tempo a seconda dell'impulso che
entra
c(t)=sum(-N,N) c_n*d(t-nD)
p_eq(t)=c(t)*p_dist(t)=sum(n=-N,N) c_n*p_dist(t-nD)
In questo tipo di equalizzazione non riesco a controllare l'ISI in tutto l'asse dei tempi, posso solo controllare alcuni istanti
ZERO FORCING: forzo l'impulso ad avere valore zero in un dato tempo e valore massimo in altri istanti
p_eq(t_k)=sum(n=-N,N) c_n*p_dist(kD-nD)
I campioni dell'impulso equalizzato dipendono dai campioni dell'impulso distorto e dai coefficienti
p_eq(t_k)= 1 k=0
0 k=+-1,+-2,,+-N
Ogni impulso equalizzato dipende da 2N+1 campioni dell'impulso distorto
k=0
p_eq(0)=sum(n=-N,N) c_n*p_dist(-nD)=c_-n*p_dist(ND)+c_-N+1*p_dist((N-1)D)++c_0*p(0)+..+c_N*p_dist(-ND)=1
k=-N
p_eq(-N)=sum(n=-N,N) c_n*p_dist(-ND-nD)=c_-N*p_dist(0)+c_-N+1*p_dist(-D)++c_0*p_dist(-ND)++c_N*p_dist(-2ND)=0
Sviluppando l'espressione per tutti i k (+-1,+-2,,+-N) posso ricavare una matrice
I valori della matrice sulla diagonale principale corrispondono al campione prelevato all'istante zero per il campione distorto
I valori con indice negativo indicano coefficienti precedenti temporalmente al mio impulso, quindi ho bisogno di celle di
memoria per memorizzare valori precedenti
Per un FIR di 3 ordine: 2N+1=3 ---> N=1
p_eq(tk)=sum(n=-1,1) c_n*p_dist(kD-nD)
3 campioni: uno quello assunto nell'istante di campionamento (impulso massimo, da porre uguale 1), due negli stati adiacenti
(dove impongo zero).
Quando l'equalizzazione non risulta pi efficacie il trasmettitore invia una sequenza nota (di training) che permette
all'equalizzatore di aggiornare i coefficienti in base in base a tecniche di controreazione basate sulla probabilit d'errore.
OFDM
In ogni sottoportante il canale deve comportarsi con fading piatto (attenuazione e non distorsione)
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COLLEGAMENTI RADIO
Troposfera: parte bassa dell'atmosfera
Supponiamo che trasmettitore e ricevitore siano entrambi fissi e non variabili nel tempo
Fino agli anni 90 hanno costituito parte della dorsale dei sistemi di telecomunicazione
Sono ancora utilizzati quando la capacit richiesta non molto alta (2-8 Mb/s)
Ellissoide di Fresnel
Conviene alzare la frequenza per ridurre l'ampiezza dell'ellissoide di Fresnel e non incappare in ostacoli, tuttavia per frequenza
altra, circa 10GHz, eventuali attenuazioni causate dalla presenza di acqua nell'aria diventano molto pi marcate perch a quella
frequenze le molecole d'acqua oscillano.
Se l'ostacolo spigoloso e rientra nell'ellissoide di Fresnel si possono registrare perdite di 10dB (che nei collegamenti radio sono
considerate enormi, al limite dell'evanescenza del segnale)
La probabilit d'errore accettata 10^-3, valore che pu essere pi alto solo per tempi che sono lo 0,01% del tempo caratteristico
di operativit del collegamento.
Questa condizione generica utile quando il canale troppo complicato perch sia possibile prevederne il comportamento
(pioggia, ecc) e quindi fare dei calcoli.
Statistica di Rayleight: contributi indiretti
Statistica di Rice: contributo diretto
Uso la statistica di Rayleight perch ho gi usato quella di Rice per dimensionare la tratta.
Quello che mi interessa ora infatti studiare il multipath.
La formula di Rayleight fornisce la probabilit che il livello di campo ricevuto sia minore del livello di campo massimo
Nella pratica per per attenuazioni profonde uso una formula semplificata
Esistono tabelle che riportano dati relativi alla piovosit di una zona
L'attenuazione in dB/Km fornita da una formula dove vanno inseriti i coefficienti di piovosit, la frequenza di lavoro e il tipo di
antenna
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