accolti nel canone della Chiesa latina e dalla Chiesa greca, ma che, per l'Antico Testamento, sono
stati parzialmente o totalmente respinti dalla Comunione Anglicana e dalle chiese protestanti che
non li ritengono validi per la formazione di articoli dottrinali, ma solo per l'edificazione personale.
Dai Protestanti sono in questo caso chiamati apocrifi. Il termine viene anche utilizzato per alcuni
libri del Nuovo Testamento, detti anche antilegomena.
I libri deuterocanonici dell'Antico Testamento sono inclusi nella versione greca della Bibbia detta
Septuaginta (il cosiddetto canone alessandrino), mentre non fanno parte dell'elenco dei libri
considerati ispirati dagli Ebrei, definito nel I secolo d.C. (il canone palestinese). Questi libri vennero
esclusi perch successivi ad Esdra e non scritti in ebraico, sebbene di alcuni di questi sono stati
ritrovati nel XX secolo edizioni in ebraico tra i manoscritti di Qumran che risalgono a prima del II
secolo.
Nella tradizione cristiana sono esplicitamente considerati canonici a partire dal Decreto di Damaso
o De explanatione fidei, promulgato da papa Damaso I nel 382 (testo latino). Seguendo Martin
Lutero, che peraltro li tradusse in tedesco, la tradizione protestante li considera non canonici.
Libri deuterocanonici
Titolo Autore Lingua Data Contenuto Note
Giuditta anonimo
greco forse su
un prototesto
ebraico
perduto
redazione
finale nel II
secolo a.C.
durante la
rivolta dei
Maccabei
contro la
persecuzione
di Antioco IV
Epifane
Assedio della citt
palestinese di
Betulia da parte di
Oloferne, generale
di Nabucodonosor
(605-562 a.C.) re
degli Assiri (in
realt babilonese).
Una pia e bella
vedova di nome
Giuditta riesce a
far ubriacare il
generale e gli
taglia la testa,
provocando la
sconfitta degli
assedianti
In una cornice
storico-
geografica
imprecisa o del
tutto errata viene
descritto
l'intervento
salvifico di Dio
tramite una
donna, simbolo
della nazione
giudea (v.
Giuditta)
chiamata alla
resistenza contro
il persecutore
straniero
Tobia anonimo
greco forse su
un prototesto
aramaico o
ebraico
perduto
inizio II
secolo a.C.
forse in
Palestina
A Ninive il giudeo
Tobi diventato
cieco invia suo
figlio Tobia da
lontani parenti a
Ecbatana tra cui
vive Sara, alla
quale un demonio
uccide i mariti. Nel
Romanzo
popolare debitore
della tradizione
sapienzale
pagana, esortante
alla fedelt alla
Legge nonostante
le avversit della
diaspora
viaggio Tobia
accompagnato
dall'angelo
Raffaele che rende
possibile il
matrimonio tra
Sara e Tobia e al
ritorno guarisce
Tobi
Primo libro
dei
Maccabei
anonimo
greco su
prototesto
ebraico
perduto
fine II secolo
a.C. in
Palestina
Rappresenta un
resoconto storico
dettagliato e
preciso della lotta
nazionalista
guidata dai fratelli
Maccabei (Giuda,
Gionata e Simone)
tra il 176 e il 134
a.C. contro il
dominio dei
Seleucidi in
Palestina, in
particolare contro
Antioco IV
Epifane
Come stile
ricalca le
narrazioni
storiche
dell'Antico
Testamento (1-2
Samuele, 1-2Re,
1-2 Cronache)
Secondo
libro dei
Maccabei
anonimo
sunteggiatore
di un'opera in 5
libri di un certo
Giasone di
Cirene,
scrittore giudeo
della diaspora
direttamente
in greco
fine II secolo
a.C. in
Palestina
Non il seguito di
1Mac ma presenta
gli avvenimenti
connessi alla lotta
dei Maccabei tra il
176 e il 160 a.C.
(cc. 1-7 di 1Mac)
Presenta
esplicitamente il
tema teologico
della creazione
dal nulla, della
risurrezione dei
giusti, dei meriti
dei martiri e
dell'intercessione
per i morti
Sapienza di
Salomone o
solo
Sapienza
pseudoepigrafo
di Salomone
greco
Ad
Alessandria
d'Egitto tra il
20 a.C. e il 38
d.C. San
Girolamo, nel
405, lo
attribu a
Filone
d'Alessandria
(15 aC- 45
Indicativamente 3
sezioni: cc. 1-5
destino umano
secondo Dio; cap.
6-11,3 elogio della
Sapienza; cap. 14
idolatria e le statue
di Caligola nelle
sinagoghe.
l'ultimo libro
dell'Antico
Testamento,
scritto dai Giudei
della diaspora.
Evidente influsso
ellenista.
Presenta la
Sapienza di Dio.
dC).
Siracide o
Sapienza di
Siracide o
Ecclesiastico
Ges figlio di
Sirach, maestro
scriba di
Gerusalemme
originale
ebraico
perduto e
ritrovato
parzialmente
(circa 2/3) nel
1910, tradotto
in greco dal
nipote di Ben
Sirach verso il
130 a.C.
circa 180 a.C.
a
Gerusalemme
Implementa
riflessioni religiose
senza un definito
piano sistematico
Esalta la
religione ebraica
nei confronti
della cultura
ellenista
Baruc o
Baruch
pseudoepigrafo
di Baruc
'segretario' di
Geremia
durante l'esilio
babilonese (VI
secolo a.C.)
direttamente
in greco, la 2
parte
probabilmente
da un
originale
ebraico
seconda met
del II secolo
a.C.
4 parti eterogenee:
1. Introduzione
storica; 2.
Preghiera
penitenziale; 3.
meditazione sulla
Sapienza; 4.
Esortazione e
consolazione di
Gerusalemme
Rivolto alla
diaspora esorta
alla
riconciliazione
con Dio
Lettera di
Geremia
pseudoepigrafo
del profeta
Geremia (VII-
VI secolo
a.C.), forse di
un Giudeo di
Alessandria
d'Egitto
greco forse su
un prototesto
ebraico
perduto
IV-II secolo
a.C. (?)
Messa in guardia
contro l'idolatria
Rivolto alla
diaspora in Siria
o Fenicia.
Conservato nella
Vulgata e nella
tradizione
cattolica come c.
6 del Libro di
Baruc
Preghiera di
Azaria e
Cantico dei
tre giovani
nella fornace
anonimo
greco forse su
un prototesto
ebraico
met del II
secolo a.C.
Contiene una
preghiera di
Azaria=Abdenego
e un cantico delle
creature dei 3
giovani (Sadrach,
Mesach e
Abdenego) nella
fornace a
Babilonia VI
secolo a.C.
Aggiunta del
testo del Libro di
Daniele della
Settanta rispetto
alla versione
ebraica,
conservata poi
nella Vulgata e
nella tradizione
cattolica
Storia di
Susanna
anonimo
greco forse su
un prototesto
met del II
secolo a.C.
A Babilonia nel VI
secolo a.C. il
Testo autonomo
della Settanta,
ebraico saggio Daniele
discolpa la bella
Susanna dalle
calunnie di
adulterio di due
empi anziani
giudei
incorporato nella
Vulgata e nella
tradizione
cattolica come
cap. 13 del Libro
di Daniele
Bel e il
Drago
anonimo
greco forse su
un prototesto
ebraico
met del II
secolo a.C.
2 racconti
autonomi: 1. a
Babilonia sotto
Ciro (590-529
a.C.) il saggio
Daniele dimostra
la falsit del culto
all'idolo Bel; 2.
Daniele uccide un
drago venerato
come divinit,
viene gettato nella
fossa dei leoni ma
dopo una
settimana viene
liberato incolume
Testo autonomo
della Settanta,
incorporato nella
tradizione
cattolica come
cap. 14 del Libro
di Daniele
Ester
(versione
greca)
anonimo greco II secolo a.C.
A Susa sotto il
regno di Artaserse
(465-424 a.C.) la
giudea Adassa =
Ester sventa un
complotto di
palazzo ordito da
Aman contro i
Giudei
Versione
contenuta nella
Settanta del Libro
di Ester ebraico
con notevoli
aggiunte (93
versetti) e
variazioni