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Il fantabosco dei pap assenti

E notte nel fantabosco. La libellula Hope, come tutte le notti, instancabile, perlustra ogni angolo del suo
territorio per far visita ai bambini che alla fine della giornata lasciano il prato soleggiato per passare la
notte nel bosco.
Ciao, come ti chiami?
Mi chiamo Andrea.
Perch hai !uella faccia triste?
Perch" ogni volta che la mia mamma, al tramonto, mi accompagna ai bordi del prato per lasciarmi al
mio pap# che mi deve condurre nel bosco, lui non c mai, allora la mia mamma a portarmi nel bosco,
ma con lei ho paura perch" lei sa dare solo baci e care$$e, ma contro i lupi ci vuole la voce grossa, i
muscoli, ed una spada tagliente. A for$a di andare con lei nel bosco finir# che non imparer% mai a
combattere i lupi e forse morir%.
Hope baci% la sua lacrima e vol% via.
Ciao, come ti chiami?
Mi chiamo &tefano.
Perch" hai !uella faccia triste?
Perch" ogni volta che la mia mamma, al tramonto, mi accompagna ai bordi del prato per lasciarmi al
mio pap# che mi deve condurre nel bosco, lui comincia a urlare, a sgridarmi, ad obbligarmi a
combattere i lupi come vuole lui. 'o credo che a lui non interessi che io ho paura, che avrei bisogno di
vedere la luce della luna per orientarmi, per rassicurarmi, e che vorrei sentire di pi( la stretta della sua
mano e meno le urla della sua rabbia. )gni giorno che passa mi viene voglia di fare lopposto di ci% che
mi dice, cos* alla paura del bosco si aggiunge la paura delle sue grida.
Hope baci% la sua lacrima e vol% via.
Ciao, come ti chiami?
Mi chiamo Emanuele.
Perch" hai !uella faccia triste?
Perch" ogni volta che la mia mamma, al tramonto, mi accompagna ai bordi del prato per lasciarmi al
mio pap# che mi deve condurre nel bosco, lui mi d# limpressione di non sapere cosa fare, dove
andare, come combattere i lupi. &cher$a, ride, vuole essere mio amico, ma io ho paura che a for$a di
fare cos*, il giorno che ci capitasse un lupo da combattere io non saprei come combatterlo perch" non
mi insegna mai niente, non so le regole del combattimento. Allora io comincio a scappare cos* lui
costretto a cercarmi, a stare attento a me. &pesso appena si distrae corro via e vado dove ci sono i
lupi, magari vedendomi in pericolo gli verr# voglia di insegnarmi a combatterli.
Hope baci% la sua lacrima e vol% via.
Ciao, come ti chiami?
Mi chiamo +aniele.
Perch" hai !uella faccia triste?
Perch" ogni volta che la mia mamma, al tramonto, mi accompagna ai bordi del prato per lasciarmi al
mio pap# che mi deve condurre nel bosco, io so che da !uel momento in poi avr% freddo. Mio padre
molto bravo a combattere i lupi ed molto bravo ad insegnarmelo. &a tutte le regole del
combattimento, sa usare le armi, conosce bene il bosco e con lui mi sento al sicuro. Per% io ho sempre
freddo e lui non mi permette di stargli vicino, di scaldarmi col suo corpo, perch" , dice , un uomo deve
scaldarsi da solo, non deve aver bisogno di !ueste cose da signorina.
Hope baci% la sua lacrima e vol% via.
Ciao, come ti chiami?
Mi chiamo -acopo.
Perch" hai !uella faccia triste?
Perch" ogni volta che la mia mamma, al tramonto, mi accompagna ai bordi del prato per lasciarmi al
mio pap# che mi deve condurre nel bosco, lei trova sempre una scusa per non portarmici. +ice che il
bosco un posto brutto, pericoloso, pieno di insidie, non adatto ad un bambino. E poi c buio. A me
piacerebbe molto ogni tanto vedere come la notte, il buio, il silen$io, il freddo, come sono fatti i lupi e
come si combattono. Mi piacerebbe tanto imparare ma ormai mi sono convinto che !uesta non sia una
buona idea e !uindi !uando vedo la mia mamma che si inventa una scusa per non portarmi oppure
sento che con le sue amiche o con i nonni parla male del bosco credo che in fondo lei abbia ragione.
'nfatti le poche volte che non riesce a trovare una scusa valida ed costretta a portarmi, io muoio di
paura, voglio tornare subito a casa e non vedo lora che la notte finisca. &ar% un bambino che vive solo
nel prato col sole.
Hope baci% la sua lacrima e vol% via.
Ciao, come ti chiami?
Mi chiamo Mario.
Perch" hai !uella faccia triste?
Perch" ogni volta che la mia mamma, al tramonto, mi accompagna ai bordi del prato per lasciarmi al
mio pap# che mi deve condurre nel bosco, io ho sempre meno voglia di andarci. )gni giorno, !uando
siamo nel prato, non fa che parlar male del bosco, dice che sporco, che buio, che pieno di inutili
pericoli, che ci sono i lupi e imparare a combatterli stupido e insensato, che mio padre intanto non
n" capace a combatterli n" capace ad insegnarmi, che per di pi( non conosce il bosco e non ci si sa
orientare. &e proprio !ualche volta vorr% andarci mi ha detto che verr# anche lei cos* eviteremo di
metterci nei pasticci.
Hope baci% la sua lacrima e vol% via.
Ciao, come ti chiami?
Mi chiamo &imone.
Perch" hai !uella faccia triste?
Perch" ogni volta che la mia mamma, al tramonto, mi prende per mano e mi porta a fare una
passeggiata ai bordi del prato vedo tanti bambini che incontrano il loro pap# che li porter# nel bosco. 'o
non ci sono mai stato nel bosco perch" non ho mai avuto il pap#, ma la mia mamma tutte le sere mi
racconta per ore e ore di come fatto il bosco, di chi lo abita, della luce della luna, dei pericoli, dei lupi
e a me sembra di conoscerlo perfettamente. E poi so tutto anche del mio pap#, di come combatteva i
lupi, di come mi avrebbe insegnato se ci fosse stato, di come conosceva ogni angolo del bosco e di
come sarebbe stato felice di portarmici ogni notte di ogni giorno. Poi la mia mamma mi mette a dormire
in un rifugio buio agli angoli del prato ed io aspetto il mattino per tornare al sole.
Hope baci% il suo viso fresco e vol% via

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