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CONCILIO VATICANO II

Annuncio e preparazione (25/01/1959-10/10/1962)


25/01/1959 alla fine della settimana per lunit dei cristiani nella sacrestia il papa annuncia (in
questa festiva ricorrenza) ai cardinali presenti che Roma ha bisogno di tre cose: sinodo della diocesi
di Roma (il papa il vescovo di Roma, il sinodo sar un fallimento in quanto non porter nulla di
nuovo), riforma del CIC (finito nel 1983, importante ricordare la ricezione ecclesiologica del CVII)
e concilio Ecumenico (che da molto scalpore). La reazione un devoto silenzio (i cardinali non se
lo aspettavano vista lavanzata et del pontefice). Poi cerano problemi sociopolitici, alcuni vescovi
non si sapeva neanche dove fossero o chi erano (), una certa allergia al concilio, e la domanda:
cera ancora bisogno del concilio dopo linfallibilit del papa? (il papa infallibile e il primato
concede la diretta e universale giurisdizione su tutte le diocesi).
17/05/1959 istituzione della commissione anteprepatoria, presidente Tardini del consiglio di Stato e
Felici come segretario (posto che non lascer mai pi). La scelta di Tardini: il papa si rivolge al
consigliere di Stato anzich al prefetto del Santo Ufficio (Ottaviani) in quanto vuole un
rinnovamento del concilio non sarebbe stato di condanna ma di maggiore apertura ad-extra rispetto
alla curia romana. I compiti della commissione antepreparatoria sono stabilire quali temi portare in
concilio e come e chi avrebbe partecipato alle commissioni. Felici fa la bozza del primo
regolamento. La commissione antepreparatoria sente universit e dicasteri romani (quindi ad intra)
per redigere un questionario vincolante nei temi da mandare ai vescovi. Giovanni XXIII vuole per
che siano i vescovi a decidere quali temi da trattare e quindi cestina il questionario. Invia le lettere a
tutti i vescovi, superiore, rettori e congregazioni romane dove ognuno pu esprimersi liberamente.
C un alta percentuale di risposta soprattutto da parte dei vescovi. Bisogna trovare strumenti validi
per potere elaborare i vari vota (risposta dei vescovi). Ottaviani scrive: la sintesi finali per aree
geografiche e i rapporti sintetici in 18 pagine dicendo quali sono i maggiori temi trattati di tipo
internazionale (vengono scartati quelli particolari). Poi c lanalictus cospectus che sono 2 tomi che
non fanno altro che ricalcare il vecchio questionario (non avendo i vota non si capisce bene di cosa
si sta dicendo). I temi sono: lecclesiologia (si vuole concludere il CVI), il rapporto laici-vescovi, la
collegialit dei vescovi, il rapporto tradizione e scrittura, il dialogo coi fratelli separati. Quelli che
vengono fuori dagli schemi non fanno altro che evidenziare le condanne della curia romana che
accetta solo dottrina dalla rivoluzione francese in poi.
05/06/1962 Come fare le commissioni? Progetto per la composizione delle commissioni
preparatoria (chi, come e cosa fare). Queste commissioni prepareranno gli schemi. Motu proprio
superno dei natu per la composizione delle commissioni: 10 commissioni (9 che ricalcano le
congregazione della curia romana + apostolato per i laici) e 2 segretariati (unit dei cristiani,
stampa) e una commissione centrale preparatoria. Le varie commissioni fanno gli schemi, la
commissione centrale li guarda e li elabora, li invia al papa, quando d con lOk si inviano ai futuri
padri conciliari. La commissione centrale preparatoria poteva tagliare i doppioni (sottocommissione
mista), emendare, sistemare ma linvio al papa non richiede un feed-back dalle commissioni di
partenza.
Luglio 1960 Invio questiones dalla Commissione Centrale preparatoria ai presidenti delle varie
commissioni.
Nellultima sessione della commissione anteprepatoria avviene che Bea si aspetta che si discuta
sulla questione degli ebrei (era stato incaricato dal papa) ma non c pi perch Tardini gli dice che
quello schema stato ritirato per ordine superiore per evitare problemi politici con gli arabi. Si
parler poi del rapporto stato chiesa cap 11 del de ecclesia e della libert religiosa che da schema
separato confluir nel de ecumenismo (contrasto Bea e Ottaviani, entrambi si rifanno al magistero e
alle base bibliche ma hanno diverse visioni, si rifletter poi nelle due anime del concilio, Ottaviani
era chiuso mentre Bea era aperto a tutti i movimenti dellepoca). Si manderanno solo 7 schemi su
70.
06/08/1962 Si approva il regolamento: consiglio di presidenza, presieduto dal papa che per non
parteciper mai, il segretario Felici e sar lui in sostanza a presiedere (doveva essere Tardini ma
muore), chi presiede la congregazione generale il presidente di turno (a seconda degli schemi o
temi), istituzione della commissione di coordinamento. Lagenda la definisce il consiglio di
presidenza. Le commissioni conciliari dovranno redigere e rivedere gli schemi in base a quello che
diranno i padri. Il presidente in congregazione generale presenta lo schema, i membri della
commissione presentano capitolo per capitolo o paragrafo per paragrafo per alcuni schemi. Alla fine
c la votazione: iniziale, poi per capitolo e a volte anche per paragrafo. Si raccoglie tutte le
osservazioni e allinterno della commissione si decide come inserirle negli schemi. Poi lo schema
modificato verr ritrattato nuovamente in aula. Quando c il placet si manda alla papa, poi si
stampa, si promulga e si firma in sessione pubblica. Membri e consultori; nelle commissioni
preparatorie: i membri erano sacerdoti, religiosi, monaci ma non laici e donne mentre i consultori
sono esperti e teologici che potevano parlare solo su permesso del presidente e non votavano; nelle
commissioni conciliari: i membri sono solo i padri, i consultori sono periti e esperti inseriti in una
lista stilata dal papa, poi ci sono dei periti privati a servizio di un padre conciliare. Fra i periti nelle
successive sessioni ci saranno anche laici e donne.

Prima sessione (11/10/1962-08/12/1962)
11/10/1962 in ricordo del Concilio di Efeso, 3 concilio ecumenico, il Papa avvia il concilio con il
Gaudete mater Ecclesia. Discorso che il papa stava preparando da 2 mesi e anticipato anche in un
radiomessaggio Cristo luce delle genti. In sintesi: gli scopi sono la difesa e la diffusione del
deposito della fede nella tradizione bimillenaria stando attenti ai metodi che devono essere pi
opportuni coi tempi (usare la misericordia e non il rigore), tentando anche il dialogo coi fratelli
separati e poi con il mondo intero. Nuovo linguaggio, no condanne, chiesa unita in s stessa e con
gli altri attraverso la preghiera. Alla sera fa il discorso alla luna. Gli ortodossi si coalizzano
decidendo di andare tutti o nessuno considerando che il Concilio potrebbe essere una fregatura (dal
patriarcato di Mosca arrivano 4 vescovi: 2 veri e 2 del KGB); risposta pi accogliente in area
protestante (comunit di Taiz).
12/10/1962 Udienze del papa
13/10/1962 prima congregazione generale: bisogna votare i membri delle commissioni conciliari. I
Padri si trovano sul banco una bella lista vincolante di nomi la quale ricalcava i membri della
commissione preparatoria e quindi delle congregazioni romane. Il cardinale Lienart di Lille si alza
in piedi e dice che non conosce nessuno della lista e che i padri hanno bisogno di conoscersi e il
presidente di turno Frings senza consultare nessuno accoglie la proposta e quindi si sospende la
votazione. Succede questo perch quando ai futuri padri conciliari ricevettero i 7 schemi si
accorsero che non centravano nulla coi vota soprattutto quelli dogmatici. Es: i vescovi olandesi
vogliono nuovi schemi, li scrivono e li fanno circolare; i vescovi francesi chiamano Congar. Ci sono
insomma tante osservazioni quindi si mettono daccordo per affossare le nomine delle
commissioni. Era quindi una cosa premeditata che comporter la composizione di nuove liste.
16/10/1962 Seconda congregazione si fanno le votazioni e quindi nascono le nuove commissioni; si
nomina il sottosegretario del concilio.
20/10/1962 si approva il messaggio al mondo, primo documento del Concilio.
22/10/1962 il segretariato per lunit dei cristiani viene equiparato alle altre commissioni e si
definisce il ruolo dello stesso nei lavori conciliari. Si inizia con il de Liturgia che era lo schema pi
semplice con una discussione tranquilla grazie al lavoro di un secolo del movimento liturgico e
della mediator dei di Pio XII.
13/11/1962 fine del dibattito sul de liturgia; il prossimo schema il de fontibus revelationis che il
primo schema dogmatico
14/11/1962 Gi alla prima seduta laula conciliare inizia a dividersi. C chi lo accetta come bozza
di documento futuro e chi lo rifiuta in quanto per alcuni riporta in maniera vigorosa la teoria delle
due fonti (la sacra scrittura vale di meno della tradizione che costituisce un problema col dialogo coi
protestanti che credono nella sola scriptura) per gli altri invece era molto tenero (la supremazia della
tradizione deve essere ben evidenziata, non erano molto ecumenici). Il segretario dellunit dei
cristiani, Bea, aveva scritto un suo schema dove si rivedeva il rapporto in base a quello che diceva il
movimento biblico. I vescovi iniziano a discutere e molti non trovano un accordo anche pera area
geografica (ad esempio contrasto tra la CEI e la commissione del triveneto). Allora visto che il
dibattiti accesso, Dophner chiede che sia ritirato per una rielaborazione. Il consiglio di presidenza
fa il quesito della interruzione ma non si raggiunge i 2/3 ma solo il 61% (colpa anche della non
chiarezza del sistema di votazione) quindi si va avanti nonostante si volesse interrompere.
21/11/1962 Interviene il papa fa sospender il dibattito e affida il lavoro a una commissione mista
(dottrinale e unit dei cristiani, pi altri cardinali). Il papa interviene a suo arbitrio e quindi sfora il
suo regolamento di non intervenire aprendo cos un altro concilio. La commissione mista non
combiner per nulla.
23-27/11/1962 Discussione e approvazione dello schema sugli strumenti di comunicazione sociale.
06/12/1962 si inizia il de ecclesia non tanto a discutere lo schema ma a rifarlo completamente in
schema proposto era gi morto e sepolto. Lo schema morto non faceva parte dei 7 della
antepreparatoria ma fu inviato durante la sessione, lautore era Philips su incarico di Suenens. Si
capisce che questo schema non va. Viene deciso di mettere in un calderone il de ecclesia con lunit
dei cristiani. Si rimanda tutto alla commissione: si fonde con parte del de ecumenismo e dellunit
dei cristiani. Il cap 11 del de ecclesia infine diventer il de ecumenismo.
Viene poi letto il de ordo angendorum: stabilisce la revisione degli schemi nella intersessione e si
istituisce la commissione di coordinamento (ripensa come doveva andare avanti il concilio, doveva
vedere se il contenuto degli schemi ricalcava gli scopi del concilio facendo da garante del gaudate
mater ecclesia, infine inviava gli schemi). Questa commissione significativa per il ripensamento
della fase preparatoria e sullimmediato futuro del Concilio. Cera bisogno di questa modifica.
08/12/1962 finisce la sessione

Prima intersessione (09/12/1962-28/09/1963)
Istituzione commissione mista: regista del concilio poich a lei spettava stabilire cosa e come
recuperare i temi dai tanti schemi della fase preparatoria. Deve redigere lagenda del Concilio con
indicazioni degli schemi da trattare. Alla fine approva il numero degli schemi: 17.
06/01/1963 lettera apostolica a tutti i vescovi: si delinea la modalit di revisione degli schemi e i
compiti della commissione di coordinamento.
30/01/1963 Cigognani invia ai vari presidenti delle commissioni le linee guida per la revisione degli
schemi.
In questo periodo Giovanni XXIII rafforza le forme di collegamento coi padri conciliari e
limpegno per conseguire qualche forma di dialogo con lURSS (liberazione di mons Slipyi,
vescovo)
11/04/1963 dopo la Crisi di Cuba il Papa scrive la pacem in terris (aprile 1963, dottrina della Chiesa
sulla pace e la guerra, la ricerca della pace uno degli impegni della Chiesa).
Viene approvato il de ecclesia dalla commissione dottrinale (la versione rivista da Philips). E quasi
pronta la de revelatione divina grazie alla sottocommissione e Giovanni XXIII (trasmissione della
rivelazione), viene fatto il de ecumenismo (3 cap su principi generali che apparteneva al de ecclesia
prima, un capitolo sui giudei chiesto da Bea al papa e un capitolo sulla libert religiosa). Vengono
inviati ai vescovi cosi possono preparare gli emendamenti per la futura sessione.
03/06/1963 muore Giovanni XXIII, il concilio viene sospeso e non si sa se verr convocato.
21/06/1963 Viene eletto Paolo VI, cardinale Montini arcivescovo di Milano: essendo un fautore del
concilio e promette che la prima parte del suo pontificato sar dedicata al concilio. Cerca di mettere
apposto il casino creato durante il pontificato precedente nellaula conciliare. Come il caso Istituto
biblico e Lateranense: Bea era il rettore dellIstituto biblico dove erano stati sospesi due professori
su denuncia da parte della Lateranese (Romeo) in quanto sosteneva che questi due utilizzavano
metodi di esegesi biblici gi sconfessati dalla Santa Sede. Tutto era un gioco per mettere fuori uso
Bea: secondo il gioco della Lateranense il progetto ecumenico di Bea che era di stampo biblico e
quindi rappresentava un cavallo di Troia per introdurre le idee moderniste/protestanti nel concilio e
quindi nella dottrina cattolica. Il papa incarica Bea di indicare cosa successo e fa reintegrare i due
esegeti sospesi. Il Papa dir Mai pi ci sia contrasti e gelosie fra i due istituti
Paolo VI ricerca anche una pi ampia partecipazione del mondo ortodosso al fine di proseguire il
dialogo ecumenico iniziato da Giovanni XXIII e di aprire le strade con Patriarca ecumenico di
Costantinopoli.
Alla vigilia della seconda sessione sopprime gli affari straordinari e fa la nuova edizione del
regolamento: creazione di un collegio dei moderatori (Agagianan, Dofner, Lercaro, Suenens)
guidano le sessioni generali, definiscono lordine del giorno e collaborano col consiglio di
presidenza, creazione del gruppo degli uditori laici (uomini e donne nella 3 sessione), nuove regole
per le commissioni con la possibilit di creare commissioni miste, regole per una maggiore sintonia
fra lavoro delle commissioni e orientamento della maggioranza (aggiornamento dei membri delle
commissioni).

Seconda Sessione (29/09/1963-04/12/1963)
29/09/1963 Discorso di Paolo VI: invoca uno spirito di collaborazione per portare avanti il Concilio
elencando le 4 tematiche: la definizione della chiesa, la sua riforma, la ricomposizione dellunit coi
fratelli separati e il dialogo chiesa e uomini contemporanei. Al centro di tutto c Cristo luce del
mondo. Chiede perdono per le offese recate in passato e perdona per quelle ricevute riprendendo
quello detto nella intersessione.
Novit: nuovo regolamento, nuova agenda dei lavori, c maggior presenza di ortodossi, ci sono
uditori laici.
30/09/1963 Si parte con il de Ecclesia definendone le linee programmatiche. Si chiede se si vuole
continuare il dibattito e laula esprime il consenso. Vediamo i 3 giorni del condor
28/10/1963 c una congregazione straordinaria in San Pietro in cui Suensen tiene un discorso per
celebrare il 5 anniversario allelezione al soglio pontificio di Giovanni XXIII, e tiene un discorso
sulla sua figura come se la sua elezione avesse come unico scopo il concilio quindi laggiornamento
e lunit dei cristiani. Era un discorso tutto finalizzato a far andare avanti il de ecclesia
sottolineando e assolutizzando queste due intenzioni. Questo discorso era un modo per orientare
laula a discutere sul de ecclesia. Non volere andare avanti col de Ecclesia sarebbe stato tradire
Giovanni XXIII.
29/10/1963 inserimento nel de ecclesia dello schema della vergine Maria, decisione che non verr
pi revocata.
30/10/1963 il consiglio di presidenza decide di proporre i 5 quesiti per dare un orientamento al de
ecclesia: sacramentalit episcopale, collegialit episcopale, potest dei vescovi e comunione col
papa e la restaurazione del diaconato. I primi 4 quesiti toccavano in qualche maniera il primato del
papa: se il papa il vicario di Cristo e i vescovi sono i successori degli apostoli devono agire
insieme cos primato e infallibilit sono condivisi. Il CVI aveva dato talmente tante cose al papa che
ci chiedeva: i vescovi cosa fanno? Sono solo funzionari? Lesito il placet.
05/11/1963 Si apre il dibattito su i vescovi
18/11/1963 si inizia il dibattito sul de ecumenismo: per i primi 3 capitoli non ci sono problemi
(principi generali che diventer UR) mentre sugli ebrei e sulla libert religiosa ci sono problemi.
Sembra che sia indispensabile staccare questi due capitoli dal de ecumenismo in due schemi diversi
che pian piano diventeranno NA, DH.
27/11/1963 Vengono distribuiti gli elenchi per aggiornare i membri delle commissioni in modo che
siano sempre pi in linea con le anime del concilio.
02/12/1963 si apre la discussione sullapostolato dei laici
04/12/1963 vengono promulgati la Sacrosanctum concilium e il decreto Inter mirifica. Paolo VI
annuncia nel discorso finale che far un viaggio in Terrasanta dove incontrer Atenagora e vuole
che nella terza sessione si parli del de ecclesia e del de divina rivelatione.

Seconda intersessione (05/12/1963-13/09/1964)
04-06/01/1964 Viaggio di Paolo VI a Gerusalemme e incontro con Atenagora (passaggio
fondamentale per pensare sulle strategie da adottare per il dialogo): un esempio di recezione del
Concilio
30/01/1964 Istituzione di un organismo per rendere pi efficace il processo di recezione della SC:
istituzione di una commissione che porta in esecuzione la riforma liturgica e di un organo per
facilitare la ricezione. Idem per la IM. SC e IM sono entrate in vigore nel frattempo col motu
proprio.
19/05/1964 Viene istituito il segretariato per i non cristiani (nel progetto ecumenico)
Sul de ecclesia: per come fatto non rappresenta un punto di equilibrio in quanto soggetto a
parecchie critiche. Bisogna evidenziare soprattutto la sacramentalit e la collegialit
dellepiscopato. Per alcuni non va bene la collocazione di Maria in quanto volevano uno schema
separato.
Sul divina revelatione bisogna decidere chi deve fare lo schema, la situazione molto nebulosa e
lunica certezza che si discuter nella terza sessione (nella seconda era sparito). Felici comunica
che far lo schema Ottaviani quindi la commissione dottrinale che a sua volta fa una
sottocommissione con 2 presidenti (Florit di Firenze e Franic), dove parteciper anche Ratzinger.
Lo schema viene mandato al segretariato per lunit dei cristiani che lo rimanda indietro. La parte
controversa sempre il cap 2 sul rapporto Tradizione - Sacra Scrittura con la teoria delle due fonti
separate. Inoltre ancora aperta la discussione sulla storicit dei vangeli. Viene proposto un nuovo
capitolo 3 con 2 relazioni (una di maggioranza scritta da Florit e una di minoranza scritta da Franic).
Felici incarica Ottaviani di fare una relazione introduttiva per quando verr presentato in aula.
Sul de ecumenismo Bea vuole mantenere allinterno il capitolo sulla libert religiosa e gli ebrei (che
verr estesa a tutte le religioni non cristiane) ma la commissione di coordinamento il 18/04/1964
decide di staccarli. La commissione vuole uno schema sui principi cattolici dellecumenismo, uno
sugli ebrei e altre religioni e uno sulla libert religiosa. Questo former gli embrioni dei decreti:
Unitate redintegratio, nostra aetate e dignitatis humanae.
Vanno avanti anche gli schemi sui laici, sui religiosi, sui presbiteri ecc
03/07/1964 Paolo VI vede Cicognani e autorizza linvio degli schemi del de divina revelatione e de
decide la data per la terza sessione 14/09/1963
In Agosto il papa fa lenciclica ecclesia suam dedicata alla centralit del dialogo nella vita e nella
missione della Chiesa. Dialogo che la Chiesa deve avere per promuovere la pace con tutti i cristiani
e con il mondo moderno. Non tratta dei temi del concilio perch precisa che non vuole sovrapporsi
al Vaticano II. Dice come il Papa intende partecipare al concilio cio per il bene della Chiesa. Parla
del rinnovamento della Chiesa affinch assuma sempre pi la forma di Cristo

Terza sessione (14/09/1964-21/11/1964)
Inizia con la concelebrazione di tutti i Padri come segno della recezione della SC. Discorso di Paolo
VI che dice che il concilio ecumenico (tutti devono lavorare per il bene della Chiesa anche i non
cattolici) e deve puntare sullunit.
15/09/1964 De ecclesia. Si presentano alcuni capitoli anche con una certa fretta perch Felici teme
rallentamenti sul cap 3 dove non sono mai daccordo. Fanno una relazione e altre votazioni in
particolare sullufficio dei vescovi (che poi confluir nella christus dominus).
30/09/1964 dibattito sulla libert religiosa: lo schema viene ritirato perch deve essere rielaborato
non essendo ancora in linea con la dottrina cattolica. Qui Bea si arrabbia quando scopre che
vogliono darlo a una commissione di quattro cardinali in quanto lui che deve revisionare
altrimenti si rischia di sminuire il segretariato. Interviene il papa dicendo che la commissione deve
solo valutare il lavoro degli schema con Bea presente mentre il segretariato che si occupa della
revisione.
Allo schema sugli ebrei si aggiungono le altre religioni non cristiane e il coetus internationalis
patrum lo contesta in quanto pericoloso.
30/09/1964 De divine revelatione viene presentato con le 2 relazioni (Florit e Franic). E uno
schema con proemio e 5 capitoli. Si approvano i primi 2 capitoli della relazione di maggioranza
per si vuole aggiungere anche una prospettiva biblica e cristologica.
Si vedono gli schemi sulla vita e ministero sacerdotale.
07/10/1964 si accetta di inserire il capitolo sugli ebrei nel capitolo 2 del de ecclesia. Svanisce cos
lidea di uno schema indipendente.
20/10/1964 Si presenta finalmente lo schema 17-13-de Ecclesia e il mondo contemporaneo che
viene approvato come base per un nuovo documento che sar la Gaudium et Spes. Ci sono
tantissimi temi e quindi difficile mettere tutti daccordo e avere uno schema organico.
05/11/1964 c il dibattito sul capitolo 4 dello schema 13 sulla povert nel mondo. Lintervento di
un uditore laico permette di portare in luce questo tema che molti padri consideravano fondamentale
che aprir anche a una discussione sulla povert della Chiesa.
Il clima man a mano che si avvicina la fine della sessione si avvelena, si molto stanchie si arriva
alla Settimana nera 14-21 Novembre.
14/11/1964 Felici comunica che al de ecclesia sarebbe stata premessa per autorit superiore una
nota esplicativa (tutti la vedono come un ingerenza del papa) come elemento chiarificante sul cap 3
(sulla collegialit dei vescovi). Il papa voleva avere il maggior consenso su questo tema anche ai
contrari specificando che il papa ha sempre il primato a prescindere dal cap 3. I Padri si sentono
feriti: alcuni fanno le firme perch venga tolta la nota previa, altri vogliono mandare un cardinale di
una certa levatura che convinca il papa a ritirarla, altri propongono di affossare il de ecclesia dopo
tutta la fatica fatta finora. I periti propongono di votare lo schema a prescindere dalla nota. I Padri
sostanzialmente non si sentono pi liberi con lintervento del papa. Si decide di votare SI su
consiglio dei periti al documento ricordando che la nota non fa parte del documento ma il
19/11/1964 Felici dir il contrario.
Il primo frutto sar il sinodo dei Vescovi
19/11/1964 il consiglio di presidenza e di coordinamento annunciano che verr votato il de libertate
religiosa il 20/11 per Tisserant dice che il tutto verr rinviato alla prossima sessione per volont
del papa Paolo VI (altra ingerenza). Molti padri fanno una petizione che chiedono al papa di parlare
sullo schema del de libertate religiosa nella prossima sessione. Avevano paura che fosse affossato
per sempre. Tisserant assicura che il de libertate sar discusso nella quarta sessione.
19/14/1964 Felici in questa congregazione che sembra non finire mai annuncia la distribuzione di
un elenco di 19 emendamenti proposti dal papa al segretariato per lunit dei cristiani allo scopo di
ridurre le debolezze dottrinali nellambito del dialogo (altra ingerenza). Lo schema di per s doveva
invece essere votato per la promulgazione. Questo scatena una bagarre perch c un'altra ingerenza
del Papa. Ma alla fine viene promulgato anche perch gli emendamenti non cambiavano
sostanzialmente lo schema ma la ferita rimane.
21/11/1964 nella V congregazione generale si promulga la Lumen Gentium sulla Chiesa,
lOrientalium ecclesiarum per le chiese orientali e lunitatis redintegratio sui principi
dellecumenismo. Tre documenti che costituiscono la riflessione sulla natura e sulla missione della
Chiesa elaborati nel Concilio.
Per alcuni Padri con le tre ingerenze il concilio era finito, ormai il Papa si era intromesso e aveva
sfiduciato il concilio. Il Papa voleva solo ottenere la maggioranza pi larga possibile

Terza intersessione (22/11/1964-13/09/1965)
Rimangono ancora 13 schemi da finire e sono a vari livello: il 13 non ha ancora forma e contenuti
certi (tante idee); il de libertate religiosa c un ulteriore revisione ma ancora critiche dal coetus; per
quanto riguarda il sacerdozio sul celibato cerano dei vescovi che volevano dissentire quindi il papa
lo avoca a s; reazioni ancora sul capitolo che riguarda gli ebrei di quello che sar la nostra aetate;
osservazioni sullo schema dellapostolato dei laici e ancora sul de divina revelationae.
02/12/1964 Paolo VI va a Bombay al Congresso eucaristico internazionale. Il viaggio ha un
significato molto profondo per il Concilio e lapertura verso le altre religioni. Il papa durante il
congresso invita le nazioni pi ricche a rinunciare alle spese militari per la pace e la lotta alla
povert; mostra una chiesa in dialogo e in ascolto con i paesi pi poveri.
Vengono intessuti rapporti col CEC; si diventa osservatori e si preferisce un dialogo bilaterale
anzich multilaterale.
11/02/1965 motu proprio sui Patriarchi Orientali dove chi stato a far parte del Collegio dei Padri
Cardinali annoverato nell'ordine Episcopale del medesimo Collegio.
22/02/1965 vengono creati 27 cardinali in un concistoro che cambieranno lequilibrio in collegio in
quanto i cardinali hanno pi libert rispetto ai vescovi.
Aprile 1965 istituzione del segretariato per i non credenti (comunisti) per favorire lincontro con
lateismo in linea alla ostpolitik.

Quarta sessione (14/09/1965-08/12/1965)
Nel discorso di apertura il papa annuncia 2 novit: istituzione del Sinodo dei vescovi come
recezione della Lumen Gentium e limminente viaggio a New York per la visita allONU. Il papa
sottolinea limportanza della dimensione ecumenica con lo spirito di carit e il concilio come atto
solenne damore per lumanit (il concilio amore verso Dio, verso la Chiesa e verso lumanit).
15/09/1965 istituzione con motu proprio del Sinodo dei vescovi
21/09/1965 si conclude il dibattito sul de libertate religiosa (ci sono ancora per dei punti
interrogativi)
04/10/1965 il Papa va allassemblea generale dellONU: discorso sulla costruzione della pace nel
mondo attraverso la crescita della fratellanza tra i popoli
28/10/1965 Si promulgano i decreti: Christus dominus sui vescovi, perfectae caritatis sui religiosi,
optatam totius sulla formazione dei presbiteri; e le dichiarazioni: nostra aetate e gravissimum
educationis. Tutti documenti che riguardavano aspetti della vita quotidiana della Chiesa e quindi di
immediata recezione.
De divina revelatione Dei Verbum e la notte degli inganni. C chi vuole andare avanti, chi vuole
la revisione, il testo gi concluso e gi stampato dovrebbe andare in aula ma i padri non sono
contenti ci sono tante critiche, il papa chiama la commissione dottrinale e chiama i due presidenti
della sottocommissione (Florit e Finic): Florit va dal papa e lascia delle note critiche tipiche della
minoranza nonostante fosse il presidente di maggioranza (Florit era solo il presidente della
maggioranza ma aveva personalmente idee di minoranza). Questo crea una rivalsa nella
commissione dottrinale che quello di affossare il documento perch nel frattempo cerano state
delle osservazioni da parte del papa che dovevano essere inserite dentro. Inizia cos la notte degli
inganni: si trova un po di gente della sottocommissione che sono a favore del documento ma senza
le modifiche del papa altrimenti lo fanno affossare. Invece che presentarsi Philips si presenta Bea
che non centra nulla con la commissione il quale presenta il documento con i punti del papa e lo fa
approvare. Bea lo considerano un traditore ma lui voleva evitare un'altra ingerenza del papa
mediante un'altra nota esplicativa (ci sarebbero volute almeno 4 note esplicative). In questo modo
viene approvata ma c uno scandalo: il testo della promulgazione diverso da quello della
approvazione. Grazie allaccorgimento del padre Conciliare Betti si ripristina e si promulga il testo
dellapprovazione.
18/11/1965 assieme alla Dei Verbum viene promulgato il decreto apostolicam actuositatem sul
ruolo dei laici nella chiesa e nel mondo. Il Papa annuncia che al termine del Concilio sarebbero state
aperte le cause di beatificazione di Pio XII e Giovanni XXIII.
07/12/1965 viene promulgata la costituzione Gaudium et Spes (finalmente!) sul dialogo chiesa e
mondo moderno, i decreti ad gentes (missioni) e presbyterorum ordinis (natura del presbiterato) e la
dichiarazione dignitatis humanae (libert religiosa).
Motu proprio che cambia il nome della Congregazione del Santo Uffizio con Congregazione per la
dottrina della fede
08/12/1965 i Padri si trovano uniti per lultima volta, ora inizier il periodo della ricezione. C la
consegna di vari messaggi del papa alle varie categorie di uomini e donne per poter promuovere il
concilio in tutto il mondo. Viene pubblicata la lettera apostolica in Sanctu Spiritu che conclude il
CVII.
Nella quarta sessione si celebr un significativo passo del cammino ecumenico tra Roma e
Costantinopoli con la rimozione delle scomuniche. Il concilio ha permesso di permettere al
messaggio cristiano di penetrare meglio nella societ contemporanea. Per il Papa lelemento
centrale stata la carit e quindi questa deve essere di stimolo futuro allaccoglienza, al dialogo con
laltro anche con coloro che sono pi lontani dalla vita della Chiesa.

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