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Capitolo 3
FORME DI GOVERNO FORME DI GOVERNO
R. Bin - G. Pitruzzella Diritto Pubblico, Giappichelli Editore, Torino, 2002.
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Cap.3 - Par. 1
FORME DI GOVERNO DELLO
STATO LIBERALE
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
E la forma di governo che
si afferma nel passaggio
dallo Stato assoluto allo
Stato liberale
MONARCHIA MONARCHIA
COSTITUZIONALE COSTITUZIONALE
GOVERNO GOVERNO
PRESIDENZIALE PRESIDENZIALE
GOVERNO GOVERNO
PARLAMENTARE PARLAMENTARE
A B C
E la forma di governo
che si afferma allorch
tra il Re e il Parlamento
si inserisce un terzo
organo: il Governo,
legato da un rapporto
fiduciario con
lAssemblea
parlamentare
E la forma di governo in
cui il Capo dello Stato:
eletto direttamente dal
corpo elettorale
nomina, presiede e dirige
il Governo
non sussiste rapporto
fiduciario con il Parlamento
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pagina SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
Cap.3 - Par. 1
FORME DI GOVERNO DELLO
STATO LIBERALE
Si afferma:
in INGHILTERRA: dopo le due Rivoluzioni del 1649 e del 1688.
In FRANCIA: dopo la Rivoluzione del 1789, con le Costituzioni del 1791 e 1814
In ITALIA: con lo Statuto Albertino del 1848
In GERMANIA: con la Costituzione del 1871 (anticipata dalla Costituzione prussiana del 1850)
A A - - MONARCHIA COSTITUZIONALE MONARCHIA COSTITUZIONALE
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pagina SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
Cap.3 - Par. 1
FORME DI GOVERNO DELLO
STATO LIBERALE
ELEMENTI CARATTERIZZANTI:
Netta separazione dei poteri tra il Re e il Parlamento
RE PARLAMENTO
Detiene il potere esecutivo
basato sul principio
monarchico-ereditario
nomina i Ministri
scioglie le Camere
nomina i Magistrati
pu commutare le pene
sanziona le leggi
parlamentari
Detiene il potere legislativo
basato sul principio elettivo
Con laffermazione della borghesia
(tutelata dal Parlamento)
si assiste allevoluzione dalla
monarchia costituzionale al
governo parlamentare
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B B - - GOVERNO PARLAMENTARE GOVERNO PARLAMENTARE
Nellevoluzione del governo parlamentare, si possono distinguere due periodi:
Periodo del
PARLAMENTARISMO
DUALISTA
potere esecutivo diviso tra Capo dello Stato e Governo
doppio rapporto fiduciario per il Governo: nei
confronti del Re e nei confronti del Parlamento
Periodo del
PARLAMENTARISMO
MONISTA
Il dualismo rifletteva lequilibrio della societ dellepoca:
il MONARCA era il punto di riferimento delle classi aristocratiche
il PARLAMENTOera il punto di riferimento della borghesia
Si afferma come conseguenza
della crescita dimportanza
della borghesia
il Capo dello Stato ha solo una funzione di garanzia
il Governo ha un rapporto fiduciario solo con il Parlamento:
- pu prevalere il ruolo del Governo (se rinforzato
da solide maggioranze parlamentari
- pu prevalere il ruolo del Parlamento (se la
frammentazione politica rende deboli i governi)
Cap.3 - Par. 3:
IL SISTEMA PARLAMENTARE
E LE SUE VARIANTI
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Cap.3 - Par. 3:
IL SISTEMA PARLAMENTARE
E LE SUE VARIANTI
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
RAPPORTO DI FIDUCIA TRA GOVERNO E PARLAMENTO:
Il Governo costituisce emanazione permanente del Parlamento. Nei sistemi bicamerali, la sfiducia pu
essere votata da ciascuna Camera (Italia) o da una sola delle due Camere, la Camera politica(Germania).
Al fine di evitare uneccessiva instabilit e debolezza dei governi, ha preso corpo la tendenza alla
razionalizzazione del parlamentarismo: si teso a tradurre in disposizioni costituzionali le regole sul
funzionamento del sistema parlamentare.
La Costituzione italiana prevede una forma di governo parlamentare a debole razionalizzazione
La Costituzione tedesca (1949) prevede una forma di governo parlamentare a forte razionalizzazione:
il CANCELLIERATO FEDERALE
Cancelliere eletto, senza dibattito, dalla Camera politica (Bundestag) su proposta del Presidente
federale
il Cancelliere determina la politica del governo e ne responsabile
la Camera politica pu sfiduciare il Cancelliere solo se contestualmente elegge un successore
(sfiducia costruttiva)
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Cap.3 - Par. 3:
IL SISTEMA PARLAMENTARE
E LE SUE VARIANTI
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
PARLAMENTARISMO MAGGIORITARIO E COMPROMISSORIO:
Parlamentarismo maggioritario
(o a prevalenza del Governo):
sistema politico bipolare
governo di legislatura
alternanza
opposizione parlamentare istituzionalizzata
(in Gran Bretagna nasce lo shadow cabinet o
governo ombra)
Parlamentarismo compromissorio
(o a prevalenza del Parlamento):
sistema politico multipolare
governo di coalizione
consociativismo
In nessuno dei due sistemi parlamentari il Capo del Governo viene eletto direttamente dal popolo.
Il Parlamentarismo maggioritario garantisce pi stabilit ai governi ed caratterizzato solitamente
da un sistema elettorale prevalentemente maggioritario.
Il Parlamentarismo compromissorio solitamente caratterizzato da sistemi elettorali proporzionali.
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Cap. 3 - Par. 2
LE FORME DI GOVERNO
NELLA DEMOCRAZIA
PLURALISTA E IL SISTEMA
DEI PARTITI
Nelle democrazie pluraliste, il funzionamento e lefficacia della forma di governo sono legati a:
Regole costituzionali e legali: per regolare la forma di governo da un punto di vista formale
Caratteristiche del sistema politico: per regolare la forma di governo dal punto di vista sostanziale
Il SISTEMA DEI PARTITI centrale nellinterpretazione della forma di governo.
Quando si parla di sistema dei partiti si intende essenzialmente riferirsi al numero dei partiti e
al tipo di rapporto che si instaura tra di essi.
in base al numero di partiti
in base al rapporto instauratosi
tra i partiti
sistema bipartitico
sistema multipartitico
moderato
esasperato
sistema bipolare: ridotte distanze ideologiche,
elevato potenziale di coalizione (alle elezioni due sole
coalizioni o due soli partiti)
sistema multipolare: molteplici poli politici, anche
con forti differenze ideologiche (sistema polarizzato),
rischio di partiti antisistema, minore possibilit di
aggregazione
FORME DI GOVERNO NELLA DEMOCRAZIA PLURALISTA E
SISTEMA DEI PARTITI:
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Cap. 3 - Par. 4
IL PRESIDENZIALISMO
C C - - GOVERNO PRESIDENZIALE: GOVERNO PRESIDENZIALE:
il caso degli Stati Uniti dAmerica il caso degli Stati Uniti dAmerica
Il Presidente:
eletto, insieme al Vicepresidente, per 4 anni con un sistema elettorale in cui, in ogni Stato,
vengono eletti gli elettori presidenziali i quali si riuniscono successivamente in un collegio ad
hoc per nominare il Presidente. In realt, i cittadini, votando per gli elettori presidenziali,
esprimono, implicitamente, la propria preferenza per un candidato alla Presidenza.
a capo dellamministrazione dello Stato federale e nomina i propri collaboratori (chiamati
segretari di Stato, in quanto non esiste neppure un organo chiamato Governo).
dirige la politica estera e comanda le Forze Armate.
ha potere di veto sospensivo delle leggi approvate dal Congresso: in tal caso, il Congresso, per
superare lopposizione presidenziale, deve approvare nuovamente la legge con la maggioranza dei
2/3.
nomina i membri della Corte Suprema nonch altre cariche pubbliche.
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Il Congresso:
eletto mediante un sistema elettorale fortemente maggioritario: al Congresso diviso tra
rappresentanti del Partito democratico e rappresentanti del Partito repubblicano
possiede una struttura bicamerale: il Senato, formato da due rappresentanti per ogni Stato
membro, parzialmente rinnovato ogni due anni e la Camera dei Rappresentanti, formata su base
nazionale in modo proporzionale alla popolazione di ciascuno Stato
titolare del potere legislativo e approva il bilancio annuale
pu mettere in stato daccusa il Presidente (impeachment)
ha il potere di approvare le nomine presidenziali di alcune alte cariche pubbliche (come quella
di giudice della Corte Suprema) e la facolt di convocare funzionari dellamministrazione al fine di
controllare loperato presidenziale (udienze conoscitive).
Rapporti tra Congresso e Presidente: il dualismo paritario
il Presidente trae la propria legittimazione direttamente dallinvestitura popolare: non esiste
rapporto fiduciario con il Congresso
parimenti, il Congresso non pu sfiduciare il Presidente nel corso del suo mandato
il Presidente non dispone del potere di sciogliere anticipatamente il Congresso. Possono pertanto
avvenire casi di coabitazione (la maggioranza parlamentare fa capo a un partito diverso da quello
di cui espressione il Presidente).
Cap. 3 - Par. 4
IL PRESIDENZIALISMO
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GOVERNO SEMIPRESIDENZIALE:
E un sistema ibrido che unisce caratteristiche della forma di governo parlamentare con elementi
peculiari del governo presidenziale:
il Capo dello Stato eletto direttamente dal corpo elettorale e dura in carica per un periodo
prestabilito.
Il Capo dello Stato non ha bisogno della fiducia del Parlamento
Il Capo dello Stato non ha funzioni di governo. Tuttavia, nomina il Capo del Governo e i Ministri,
che devono ottenere la fiducia del Parlamento.
La forma di governo semipresidenziale classica presente in Austria, Portogallo, Irlanda, Islanda.
In tali realt si sono prodotti:
la bipolarizzazione del sistema politico
la coincidenza nella medesima persona della carica di primo ministro e del ruolo di leader della
maggioranza
i partiti candidano convenzionalmente alla Presidenza personalit politiche di secondo piano
in realt, lelezione diretta del Presidente non comporta uno scostamento sostanziale dalle regole
del governo parlamentare.
Cap. 3 - Par. 5
SEMIPRESIDENZIALISMO
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Cap. 1 - Par. 2
LO STATO
Cap. 3 - Par. 5
SEMIPRESIDENZIALISMO
Un caso particolare di semipresidenzialismo: il governo francese
In Francia esiste un sistema semipresidenziale con connotazioni particolari, in cui il Presidente gode di
ampi poteri (alcuni parlano di iperpresidenzialismo):
pu sciogliere autonomamente lAssemblea Nazionale
presiede le riunioni del Consiglio dei Ministri
il responsabile della politica estera
nomina tre membri del Consiglio Costituzionale, al quale pu deferire una legge prima della sua
promulgazione, al fine di verificarne la legittimit costituzionale
pu sottoporre a referendum ogni progetto di legge concernente lorganizzazione dei pubblici poteri.
Il fenomeno della coabitazione:
In Francia, Presidente e Parlamento vengono eletti in momenti diversi. Ci pu comportare periodi in
cui la maggioranza parlamentare sia detenuta da uno schieramento politico diverso da quello che
sostiene il Capo dello Stato. Ci accaduto dal 1986 al 1988 (Presidente della Repubblica Mitterand -
socialista - e Primo ministro Chirac - neogollista) dal 1993 al 1995 (Presidente della Repubblica
Mitterand e Primo ministro Balladur) e dal 1997 al 2002 (Presidente della Repubblica Repubblica
Chirac - neogollista - e Primo ministro Jospin - socialista).
Al fine di mitigare tali situazioni di impasse, nel 2000 una riforma ha parificato la durata in carica del
Presidente (riducendola da 7 a 5 anni) con quella dellAssemblea nazionale.
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Cap. 1 - Par. 2
LO STATO
Cap. 3 - Par. 6
ALTRE FORME DI GOVERNO
CONTEMPORANEO
Oltre alle tipologie appena analizzate, esistono altre due forme di governo, sebbene godano di una
diffusione particolarmente ridotta: governo neoparlamentare e governo direttoriale.
Il governo neoparlamentare si caratterizza per:
rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento
elezione diretta del primo ministro e Parlamento
governo di legislatura: una eventuale crisi provoca lo scioglimento automatico del Parlamento e
nuove elezioni.
Lunico esempio storico riconducibile a tale tipologia rappresentata dallo Stato di Israele, a
seguito della riforma costituzionale del 1992.
Il governo direttoriale si caratterizza per:
esistenza di un direttorio, formato da 5 membri nominato ma non revocabile dal Parlamento. Esso
svolge funzioni di governo
a turno, i 5 membri del direttorio svolgono le funzioni di Capo dello Stato.
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Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
La legislazione elettorale:
in essa confluiscono tre diverse componenti:
le norme che definiscono lelettorato attivo e passivo
le regole del sistema elettorale
la legislazione elettorale di contorno (modalit di svolgimento delle campagne elettorali,
finanziamento della politica, ineleggibilit e incompatibilit parlamentari, par condicio, conflitti
dinteressi)
Lelettorato attivo e passivo:
Il passaggio dallo Stato liberale a quello di democrazia pluralista ha comportato lintroduzione del
suffragio universale. Larticolo 48 comma 1 della Costituzione recita:
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore et
In tal senso si disciplina il cosiddetto elettorato attivo. Si pu perdere lelettorato attivo in tre casi:
per cause di incapacit civile
per effetto di sentenze penali irrevocabili
per cause di indegnit morale
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Larticolo 48 della Costituzione, al secondo comma, recita inoltre:
Il voto personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio dovere civico.
La legge costituzionale 1/2000, inoltre, ha introdotto il voto degli Italiani allestero, che eleggono 12
deputati e 6 senatori.
Lelettorato passivo, invece, consiste nella capacit di essere eletti. Tutti gli elettori godono di tale
capacit, ma la Costituzione prevede particolari restrizioni:
per essere eletti alla Camera dei Deputati occorre aver compiuto 25 anni
per essere eletti al Senato della Repubblica occorre aver compiuto 40 anni.
Inoltre la Costituzione richiede la mancanza di talune condizioni negative, che possono comportare
lineleggibilit e lincompatibilit (articolo 65 Cost.).
Cause di ineleggibilit: la Corte Costituzionale ha sempre affermato che leleggibilit la regola e
lineleggibilit leccezione (sent.42/1961). La legislazione ordinaria vigente in materia costituita
dal DPR 361/57 e individua tre gruppi di cause:
Titolari di cariche di governo negli enti locali, funzionari pubblici, alti ufficiali
Soggetti aventi rapporti di impiego con governi esteri
Soggetti aventi peculiari rapporti economici con lo Stato (concessionari di pubblici servizi, dirigenti
e consulenti di aziende sovvenzionate dallo Stato)
Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
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Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
Cause di incompatibilit:
La Costituzione sancisce incompatibilit tra le cariche di:
deputato e senatore (art.65 comma 2)
Presidente della Repubblica e qualsiasi altra carica (art.84 comma 2)
parlamentare e membro del CSM (art.104 comma 7)
parlamentare e consigliere regionale (art.122 comma 2)
parlamentare e giudice costituzionale (art. 135 comma 6)
La legislazione ordinaria prevede inoltre incompatibilit tra:
titolarit di uffici pubblici o privati derivanti da nomina o designazione governativa
cariche in enti o associazioni che gestiscono servizi per conto dello Stato
cariche direttive ricoperte negli istituti bancari o societ per azioni con prevalente esercizio di
attivit finanziarie
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Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO Disciplina delle campagne elettorali:
La Costituzione tutela:
la libert di voto (art. 48)
il diritto di tutti i cittadini di poter accedere alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza
Inoltre, la legislazione ordinaria, con la legge 515/93, successivamente modificata con legge n. 28 del
22 febbraio 2000, regola la comunicazione politica e laccesso ai mezzi dinformazione, assicurando
parit di condizioni a tutti i soggetti politici in parzialit ed equit quanto allaccesso a tali mezzi.
Vigilano sullapplicazione di tali normative:
la Commissione parlamentare per lindirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
lAutorit per le garanzie nelle telecomunicazioni
Anche le spese elettorali sono sottoposte a particolare disciplina: ogni operazione economica relativa
alle campagne elettorali deve essere resa pubblica dai candidati. Tali rendiconti vengono sottoposti al
controllo dei collegi regionali di garanzia elettorale.
Il finanziamento della politica:
In una democrazia basata sulluguaglianza politica occorre evitare condizioni di disparit derivanti
dalle diverse condizioni economiche di chi ambisce alla titolarit del potere politico.
Il finanziamento pubblico, cio a carico del bilancio statale, di partiti e candidati deve quindi
assicurare a tutti i soggetti politici pari opportunit nella competizione elettorale.
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Il finanziamento pubblico in Italia:
La legge 157/99, modificata nel 2002, disciplina il finanziamento pubblico dei partiti in Italia: il
rimborso alle spese elettorali sostenute dai partiti per elezioni e referendum pari ad 1 Euro,
moltiplicato per il numero di cittadini iscritti nelle liste elettorali per le elezioni della Camera dei
Deputati.
Il fondo per il rimborso ripartito, in proporzione ai voti conseguiti per la quota di seggi assegnati col
metodo proporzionale, tra i partiti che abbiamo superato la soglia dell1%.
Per quanto riguarda il Senato, invece, la ripartizione effettuata su base regionale.
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
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I SISTEMI ELETTORALI
Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
Il sistema elettorale il meccanismo attraverso cui i voti espressi dagli elettori si trasformano in seggi.
Le caratteristiche di un sistema elettorale sono tre:
1- Il tipo di scelta dellelettore
2- La dimensione del collegio
Categorica: si pu esprimere una scelta secca
Ordinale: si pu espriomere un ordine di preferenza (voto
trasferibile irlandese)
Unico collegio: il Paese forma un
unico grande collegio elettorale
(Israele).
Pi collegi: ciascun collegio
elegge solo un certo numero di
parlamentari.
Uninominali: in
cui si elegge un
solo candidato.
Plurinominali:
in cui si eleggono
pi candidati.
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3- La formula elettorale: il meccanismo attraverso cui si ripartiscono i seggi.
Si distinguono sistemi elettorali maggioritari e proporzionali.
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- Nel sistema maggioritario il seggio in palio attribuito a chi ottiene la maggioranza dei voti.
Allinterno dei sistemi maggioritari si distinguono:
Sistema a turno unico. In esso viene eletto chi ottiene la maggioranza relativa dei voti (GB e USA).
Sistema a doppio turno. In esso viene eletto chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti. Se nessun
candidato la raggiunge al primo turno, previsto un secondo turno (turno di ballottaggio) cui
accedono i due candidati pi votati al primo turno oppure i candidati che hanno superato una soglia
minima di voti (Francia, con soglia al 12,5%). Al secondo turno viene eletto chi ottiene pi voti.
- Nel sistema proporzionale i seggi in palio sono distribuiti a seconda della percentuale di voti
ottenuta da ciascuna lista. In ognuna di esse per selezionare i candidati eletti possono essere seguiti due
metodi:
lelettore pu esprimere una o pi preferenze: allinterno di ciascuna lista, risultano eletti i candidati
che ne ottengono di pi.
lelettore non pu esprimere preferenze: i vari partiti presentano una lista bloccata di candidati, che
sono poi eletti in base allordine con cui sono elencati nella lista.
Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
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Pregi e difetti dei sistemi elettorale maggioritario e proporzionale
Il sistema elettorale maggioritario ha un effetto selettivo: accede al Parlamento esclusivamente chi
ottiene pi voti nei collegi. Sono pertanto fortemente penalizzati i candidati dei partiti minori.
Il sistema maggioritario, solitamente, garantisce la creazione di maggioranze stabili (governabilit),
a discapito, per, della rappresentativit.
Il sistema elettorale proporzionale ha un effetto proiettivo: tende a fotografare la realt politica del
Paese.
In molti casi, per i due sistemi sono previsti dei correttivi:
nel sistema proporzionale, per ridurre il rischio di frammentazione politica, si pu ricorrere a
clausole di sbarramento e, per garantire maggioranze stabili, si possono introdurre premi di
maggioranza
nel sistema maggioritario, per ovviare alla mancanza di rappresentativit, si pu ricorrere al
cosiddetto diritto di tribuna, che consiste nel riservare una parte dei seggi ai partiti minori.
Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
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Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
Il sistema di elezione del Parlamento italiano
Fino alla riforma elettorale del 1993, la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica venivano
eletti con metodo interamente proporzionale. Successivamente, stato introdotto un sistema misto:
il 75% dei seggi assegnato mediante sistema maggioritario allinterno di collegi uninominali
il 25% dei seggi assegnato mediante sistema proporzionale.
1- Elezione della Camera dei Deputati: si utilizzano due schede.
475 seggi (75% del totale) sono attribuiti in altrettanti collegi uninominali, in ciascuno dei quali
risulta eletto chi ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti. Nella scheda per il maggioritario
figurano nome e cognome dei candidati e i simboli delle liste collegate a ciascuno di essi.
Per i restanti 155 seggi, si utilizza il metodo proporzionale: lintero territorio nazionale diviso in 26
circoscrizioni elettorali, cui si aggiunge la circoscrizione estero. Nella scheda per il proporzionale
figurano i contrassegni delle liste.
Per la parte proporzionale, vengono individuate le liste le hanno superato la soglia del 4%
dei voti validi (clausola di sbarramento). Quindi si procede alla ripartizione dei seggi, seguendo il
metodo del quoziente.
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Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
2- Elezione del Senato della Repubblica: si utilizza una sola scheda.
232 seggi sono attribuiti in altrettanti collegi uninominali, in ciascuno dei quali risulta eletto chi ha
ottenuto la maggioranza relativa dei voti. Nella scheda per il maggioritario figurano nome e cognome
dei candidati e i simboli delle liste collegate a ciascuno di essi.
I restanti 83 seggi, sono attribuiti con metodo proporzionale, nellambito di ciascuna Regione. Ad
ogni Regione attribuito un numero di seggi in proporzione alla popolazione residente. Il territorio di
ciascuna Regione in un numero di collegi pari ai 3/4 dei seggi da assegnare in quella Regione. Solo la
Valle dAosta costituita da un unico collegio elettorale.
LUfficio elettorale regionale procede alla determinazione della somma dei voti ottenuti da tutti i
candidati collegati alla stessa lista. A tale cifra, viene sottratta la somma dei voti ottenuti da tutti i
candidati collegati a quella lista, gi proclamati eletti:
totale voti - totale voti dei candidati eletti = totale voti dei candidati non eletti.
Il risultato di tale sottrazione serve per assegnare il restante 1/4 dei seggi della Regione, attribuiti con
metodo proporzionale.
Per aggirare tale calcolo, molti candidati hanno deciso di collegarsi a liste fittizie (le liste civetta). In
tal modo alle liste reali non vengono sottratti i voti ottenuti da quel candidato, se risultato vincente
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Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
Il sistema di elezione italiano del Parlamento europeo
I seggi attribuiti allItalia sono 87, ripartiti in cinque grandi circoscrizioni: Italia nord-occidentale,
Italia nord-orientale, Italia centrale, Italia meridionale, Italia insulare.
Il metodo di attribuzione dei seggi rigorosamente proporzionale. Gli elettori, oltre a scegliere una
lista, possono indicare una o pi preferenze per i candidati (a seconda della circoscrizione elettorale di
appartenenza).
Lattribuzione avviene in quattro fasi:
1- Si calcola il quoziente elettorale nazionale, ottenuto dividendo il numero complessivo dei voti validi
per il numero complessivo dei seggi da assegnare.
2- Si determina la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista che uguale al numero complessivo di
voti validi ottenuti nelle cinque circoscrizioni
3- Si divide la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista per il quoziente elettorale
4- Il risultato di tale divisione indica il numero di seggi che spetta a ciascuna lista. Nel caso in cui
alcuni seggi non risultassero attribuiti si utilizza il metodo dHont.
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Cap. 3 - Par. 7
I SISTEMI ELETTORALI E LA
LEGISLAZIONE DI
CONTORNO
SINTESI A CURA DI: Andrea BAROLINI - Emanuele ISONIO
La verifica dei poteri e il contenzioso elettorale
La verifica dei poteri lo specifico procedimento che ciascuna Camera svolge per controllare la
regolarit delle operazioni elettorali.
La Giunta per le Elezioni deputata a convalidare o meno le elezioni, sebbene la decisione
definitiva ed irrevocabile spetti allAssemblea (ci per tutelare la indipendenza dellorgano
parlamentare).
Per quanto riguarda, invece, le elezioni del Parlamento europeo, le eventuali controversie relative
alle operazioni elettorali sono affidate al Tribunale Amministrativo del Lazio, mentre quelle in
materie di ineleggibilit e incompatibilit sono assegnate alla Corte dAppello competente per
territorio.
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